• SIGNOS Signos de puntuación y signos ortográficos. , la virgola. coma ; il punto e virgola. punto y coma : i due punti
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• SIGNOS Signos de puntuación y signos ortográficos. , la virgola. coma ; il punto e virgola. punto y coma : i due punti. dos puntos . il punto fermo punto final ? il punto interrogativo signo de interrogación. ! il punto esclamativo. signo de exclamación. ... i puntini suspensive. puntos suspensivos. - la linetta. raya "" le virgolette. comillas * l'asterisco. asterisco ( ) le parentesi tonde. paréntesis [ ] le parentesi quadre. corchetes _ il trattino guión ´ l'accento acuto. acento agudo. ` l'accento grave. acento grave. ' l'apostrofo. apóstrofo ¨ la dieresi. diéresis • PRONUNCIACION Letra/Sílaba
Ejemplo
Ce Ci + consonante Ci + a Ci + e Ci + o Ci + u
cento (cien) cinema (cinematógrafo) cialda (oblea) cielo (cielo) ciofo (villano) ciuco (burro) cherubino (querubín) chiaro (claro) gemello (gemelo)
Che Chi Ge Gi + consonante Gi + a Gi + o Gi + u Ghe
Pronunciación equivalente en Castellano. suena como chento suena como chinema suena suena suena suena
como como como como
chalda chelo chofo chuco
suena como querubino suena como quiaro suena como yemelo
gigante (gigante)
suena como yigante
giado (jade) giocata (jugada) giuliano (juliano) ghetto (gueto)
suena suena suena suena
como como como como
yado yocata yuliano guetto
Ghi Gue Qu Sce Sci + consonante Sci + a Sci + o Sci + u Sche Schi Gli Gn Gge Ggi Z Zz
ghinea (Guinea) guerra (guerra) quarto (cuarto) scenico (escénico)
suena suena suena suena
como como como como
scibile (sabiduría)
suena como shibile
sciabola (sable) sciopero (huelga) sciupio (derroche) scherzo (broma) schiappa (astilla) quegli (aquel) campagna (campo) legge (ley) reggimento (regimiento) residenza (residencia) pizza (pizza)
suena suena suena suena suena suena suena suena
como como como como como como como como
guinea güerra cuarto shenico
shabola shopero shupio squerdzo squiappa cuelli campaña ledye
suena como redyimento suena como residendza suena como pitza
• APOCOPE Consiste en la supresión de una vocal o una sílaba al final de una palabra,esto sucede cuando dos palabras están estrechamente unidas en la pronunciación; a continuación se detallan los siguientes casos: Ejemplo de supresión de una vocal Un cane. Mar nero.
Buon uomo.
Ejemplo de supresión de una sílaba Bel cane. Bel libro. Quel quaderno. No hay apócope cuando la palabra siguiente comienza GN, PS, S+consonante, Z. Ejemplo de cuando no hay apócope. Uno zio. Bello spirito. Nessuno psicologo. es obligatorio efectuar el apócope con: uno,alcuno,nessuno,buono,quello y bello.Teniendo en cuenta las
excepciones mencionadas anteriormente. Ejemplo de apócope. Nessun amico. Buon affare.
Quel tavolo.
Bel libro.
• ELISION Consiste en la supresión de la vocal final de una palabra, siempre y cuando la palabra siguiente comience con vocal.En lugar de la vocal se coloca un apóstrofo. Es obligatoria la elisión en lo, la, una. Ejemplo de lo, la, una. Incorrecto Correcto Incorrecto Correcto Incorrecto La anima. L'anima. Lo uomo. L'uomo. Una aquila.
Correcto Un'aquila.
También sufren elisión bello, quello, grande ,santo y sus correspondientes formas femeninas bella, quella, grande, santa. Ejemplos Bell'uomo. Quell'altare. Grand'anima. Sant'Antonio. • SILABAS Diferencias que existen entre los dos idiomas en la formación de las sílabas. • Si la consonante es doble como bb,cc,ll,mm,nn,pp,tt,ss,zz, etc;la primer consonante forma sílaba con la vocal precedente y la otra con la siguiente. Ejemplos con consonante doble ll, mm, rr y zz. Pal-li-na Di-lem-ma bir-ra Piz-za • Los siguientes pares de consonantes forman sílaba con la vocal siguiente. La letra s seguida de una consonante.(distinta de s) So-sta-re A-stu-to Sti-ma-to Re-sto El par de consonantes gn. Gno-mo Ma-gni-fi-co El par de consonantes ps.
Co-gna-to
Ra-gna-re
Ra-pso-do
Psi-che
Pseu-do-ni-mo
Psi-chi-co
El par de consonantes pn y tm. I-pno-si Pneu-ma-ti-co
Ri-tmo
• ACENTO En el idioma italiano la mayoría de las palabras se acentúan (acento tónico) en la penúltima sílaba, es decir, son palabras graves. Como particularidad el acento gráfico se señala únicamente en la ultima sílaba,dichas palabras son agudas. El acento agudo(el que se utiliza en el idioma castellano) solo se señala en la vocal e. El acento grave se señala en las vocales a , e, i, o, u. A continuación se analizan los siguientes casos de acentuación. Ejemplos con acento gráfico en a. Attualità Città Curiosità (actualidad) (ciudad) (curiosidad)
Metà (mitad)
Ejemplos con acento gráfico en e. (agudo) Né (ni) Primaché (antes que) Perché (porque)
Verità (verdad)
Poiché (ya que)
Ejemplos con acento gráfico en e. (grave) Cioè (es decir) Ohimè (¡ay de mi!) Caffè (cafe)
Tè (te)
Ejemplos con acento gráfico en i. così (así) Giovedì (jueves)
Sì (sí)
Ejemplos con acento gráfico en o. Ciò (esto) Perciò (por esto) Ejemplos con acento gráfico en u. Giù (abajo) Più (mas)
Lì (allí)
Però (pero)
Virtù (virtud)
Ejemplos de acentuación en la conjugación de los verbos. è Sarà Amerò Temerà Partì (es/esta) (sera/estara) (amaré) (temerá) (partió) Ejemplos de cambio de significado según posean o no acento grafico.
Acentuada Significado Sin acentuar È (verbo) es/esta e (conjuncion) là (adverbio de allá la(articulo) lugar) né (conjuncion) sé (pronombre) sì (adverbio)
Significado y La
ni
*no tiene una traduccion ne(pronombre) literal,depende del contexto.*
sí
se(conjuncion)
Si
sí
si(pronombre)
Se
Ejemplos de palabras similares en los dos idiomas y que difieren en la posición del acento tónico. acrobazia agenzia burocrazia Democrazia diplomazia enciclopedia epidemia Farmacia filatelia magia nostalgia Ortopedia parodia siderurgia strategia Terapia
La forma familiare e la forma di cortesia In italiano esistono due forme per rivolgersi ad un ascoltatore: la forma familiare e la forma di cortesia. La forma familiare viene di solita usata con amici, parenti, colleghi di lavoro, compagni di classe. La forma di cortesia viene usata con persone che non si conoscono, pubblici funzionari, personale di servizio in ristoranti, caffè, con personale dirigente nel proprio ufficio, con le persone anziane. Sebbene queste forme esistano anche in inglese, soprattutto negli Stati Uniti i rapporti tendono ad essere molto più informali. In Italia al giorno d'oggi molti, soprattutto fra le giovani generazioni, tendono ad usare la forma familiare con tutti. La distinzione di queste forme ha molte implicazioni culturali, sociali, ed anche politiche (il Lei veniva considerato borghese, il Voi fascista e il tu comunista). Per uno straniero è consigliabile cominciare una conversazione nella forma di cortesia e l'interlocutore
offrirà presto di passare alla forma familiare. Le espressioni che vengono usate a questo scopo sono: "Diamoci del tu" cioè parliamo usando la forma familiare ( con il pronome tu) o se si vuole stabilire un rapporto formale con qualcuno, che si presenta troppo aggressivo possiamo dire: "Mi dia del Lei" cioè mi parli nella forma di cortesia. Nell'elenco di espressioni che abbiamo fornito abbiamo creato spesso due colonne una per l'espressione formale e una per quella informale. In alcuni casi non c'è distinzione perché alcune espressioni vengono usate in un solo contesto, per esempio le forme ipocoristiche. L'uso dei pronomi Caratteristica della forma familiare è l'uso del pronome "tu" e il conseguente uso del verbo nella seconda persona singolare. Tipico della forma di cortesia è l'uso dei pronomi Lei (scritto con la prima lettera maiuscola, sia per uomini che per donne al singolare), Loro (scritto con la prima lettera maiuscola, al plurale) e Voi (scritto con la prima lettera maiuscola, per uomini e donne). Con il Lei si usa il verbo alla terza persona singolare. Con il Loro si usa il verbo alla terza persona plurale e con il pronome Voi si usa il verbo alla seconda persona plurale. Leggere anche la pagina sui possessivi per le relative forme di cortesia. Esempi: Informale
Formale
Perché non vieni a cena con noi Perché non viene a cena con noi anche tu, Mario? anche Lei, signor Rossi? Perché non vieni a cena con noi Perché non viene a cena con noi anche tu, Claudia? anche Lei signora Bianchi? Perché non vengono a cena con noi anche Loro, (signori Rossi)? Perché non venite a cena con noi anche Voi, signor Rossi? Perché non venite a cena con noi anche Voi, signora Bianchi? L'uso dei modi del verbo Quando si sollecita qualcuno a fare qualcosa nella forma familiare si usa l'imperativo mentre per la forma di cortesia si usa l'imperativo o il congiuntivo. Esempi Informale Mario, vieni [imperativo] a
Formale Venga [congiuntivo] a cena con noi
cena anche tu con noi.
anche Lei, signor Rossi!
Claudia, vieni [imperativo] a cena anche tu con noi.
Venga [congiuntivo] a cena con noi anche Lei signora Bianchi! Vengano [congiuntivo] a cena con noi anche Loro, (signori Rossi)! Venite [imperativo] a cena con noi anche Voi, signor Rossi! Venite [imperativo] a cena con noi anche Voi, signora Bianchi!
Per il negativo si usa l'infinito per la forma familiare e l'imperativo e il congiuntivo per quella di cortesia Non venire a cena oggi!
Non venga a cena oggi! Non vengano a cena oggi! Non venite a cena oggi!
Formule di accoglienza. Questo elenco comprende formule di accoglienza usate correntemente (alcune sono di origine letteraria o antiquata). Queste espressioni possono essere usate in situazioni formali e informali . La differenza consiste nell'uso del congiuntivo per le espressioni formali e dell'imperativo per quelle informali. In genere nella forma di cortesia si tende ad usare il pronome di terza persona singolare o la seconda persona plurale, mentre in quella informale si usano i pronomi di seconda persona singolare. Le espressioni inglesi fornite sono solo indicative e non sempre vengono usate negli stessi casi. Abbiamo creato due caselle per indicare alcune espressioni che sarebbe inappropriato usare in situazioni formali. Formale
Informale
Equivalente inglese
/
Caro /a/i/e, carìssimo/a/i/e
Dear, My dearest
/
Che ti prènde?
What's wrong with you?
/
Chi non muòre si rivéde!
Look who's here!
/
Come té la passi?* How's it going?
/
Come va?*
How's it going?
/
Guarda chi c'è!
Look who's here!
/
Guarda chi si véde! Look who's here!
/
Méttiti in libertà
Make yourself at home
A Sua disposizióne
A tua disposizióne
At your service
Bèn arrivato
-
Welcome
Bèntrovato/a/i/e
-
Nice to see you (said in response to "ben arrivato/a/i/e")
Bènvenuto/a/i/e
-
Welcome
Buònaséra
-
Good afternoon / Good evening
Buòngiórno
-
Good morning
Che è succèsso?
-
What happened?
Che ha?
Che hai?
What's the matter?
Che Le è succèsso?
Che ti è succèsso?
What happened (to you)? What's wrong with you?
Che Le è preso?
Che ti è preso?
What happened (to you)? What's wrong with you?
Chi si rivéde!
-
Look who's here!
Chi si véde!
-
Look who's here!
Come mai da quéste parti?
-
What brings you here?
Come si sènte?
Come ti sènti?*
How do you feel?
Come sta?
Come stai?*
How are you?
Dopo di Lei
Dopo di te
After you
Éntri
Éntra
Please come in
Faccia come se fósse Fai come se fóssi a Make yourself at home a casa Sua casa tua Favorisca
Favorisci
Please come in / Help yourself
Fortunato / a
-
Nice to meet you
La trovo bene
Ti trovo bene
You look wonderful
La vedo bene
-
You look wonderful
Lièto di conóscerla
Lièto di conóscerti
Nice to meet you
Non fàccia compliménti
Non fare complimenti
Don't stand on ceremony
Passi
Passa
After you
Piacére di conóscerla
Piacére di conóscerti
Nice to meet you
Pòsso esserLe utile?
Pòsso esserti utile? May I help you?
Pòsso servirLa?
-
May I help you?
Prègo, si accòmodi
Accòmodati
Please, come in
Sènza compliménti
-
Don't stand on ceremony
Si métta còmodo
Méttiti comodo/a
Make yourself comfortable
Vènga
Vièni
Come in
Risposte
Alla méno pèggio -
Not too bad
Bène, grazie e Lèi?
Bène, grazie e tu? (dialettale Very well, thank you. And e te?) you?
Ci si arrangia
Mi arrangio
I manage
Così cosà
-
So-so
-
Me la cavo
I get by
Così così
-
So-so
Male
-
Very bad, miserable
Non c'è male
-
Not too bad
Si fa quél che si può
I'm getting by, I manage
Si tira a campare -
I'm getting by
Si tira avanti
I'm getting by
Si va avanti
-
I'm getting by
Termini ipocoristici (vezzeggiativi) I termini affettivi vengono detti ipocoristici dal greco upokore in cui kore ha significato di bambino, il verbo korizo ha quello di vezzeggiare. In inglese Hypocoristic; in francese Hypocoristique. Da notare che spesso il genere del nome è diverso da quello della persona vezzeggiata. Non ne diamo una traduzione perché hanno sfumature diverse nelle diverse lingue. La quantità di termini ipocoristici è innumerevole perché ognuno può creare un'associazione affettuosa, che diventa poi un linguaggio segreto fra amanti. Ad esempio si possono utilizzare varie parti del corpo (cuore mio, occhi miei), nomi di fiori (giglio, rosa), dolci (babà) animali (gattina) e così via. Ne diamo qui un elenco (parziale ed arbitrario) ripreso da alcune ninne nanne, canzoni popolari, film (anche comici). amore (mio) amorevole amorino
amoroso angelo anima mia bambino/a (mio/a) bellezza bello/a caro/a cicciolina ciumachella cocco/a creatura cucciolo cuore (mio) delizia dolcezza fata gattino/a gioia micio/a mio bene mi piaci nini (ninni) passerotto/a passione (mia) piccolo/a pupa pupilla dei miei occhi stella (mia) tenerezza tenero/a tesoro tesoruccio tesorino tesorone ti adoro ti amo ti voglio bene vita mia
Formule telefoniche [PRON.: Fòrmule telefòniche] Questo elenco comprende formule usate correntemente quando si parla al telefono. Notare che l'etichetta telefonica, come in inglese, prescrive di dire il proprio nome prima di chiedere di parlare con una determinata persona. Attènda, prègo...
Hold on, please...
Attèndere prègo
Hold on, please...
C'è Mario?
Is Mario there?
Chi débbo dire?
Who should I say is calling?
Chi dévo annunciare?
Who may I say is calling?
Chi è?
Who is this?
Chi parla?
Who's this?
Con chi desidera parlare?
Whom would you like to speak with?
Con chi parlo?
Whom am I talking to?
È caduta la linea.
We were cut off.
È in casa Claudia? No, non c'è.
Is Claudia home? No, she's not.
Le passo...
I'll let you talk to...
Mi chiamo Rossi, vorrèi parlare con...
My name is Rossi, I would like to talk to ...
Mi può passare Gino?
May I talk to Gino?
Potrèi parlare con...
May I talk to...
Pronto!
Hello! Hallo!
Prónto, chi parla?
Hello, who's this?
Richiamo più tardi.
I'll call back later.
Ripròvi più tardi.
Call back later.
Sóno io
This is she/he
Sóno Luigi
This is Luigi
Viène subito.
She/he'll be right with you.
Al telefono può essere necessario sillabare una parola, in questo caso per convenzione si usano le seguenti città come riferimento per le lettere dell'alfabeto.
A
a come Ancona
B
bi come Bologna
C
ci come Catania (o Como)
D
di come Domodossola
E
e come Empoli (o Enna)
F
effe come Firenze
G
gi come Genova
H
acca come Hotel
I
i come Imola
L
elle come Livorno
M
emme come Milano
N
enne come Napoli
O
o come Otranto
P
pi come Palermo (o Padova)
Q
cu come Quarto
R
erre come Roma
S
esse come Savona (Salerno, Siena)
T
ti come Torino
U
u come Udine
V
vi come Verona (Venezia)
Z
zeta come Zara (Zurigo)
Formule di commiato Questo elenco comprende alcune formule di commiato formali e informali usate correntemente. Le espressioni seguite da un asterisco (*) possono essere utilizzate in entrambi i contesti. Formale
Informale
Inglese
-
ciao
hello, bye
a domani*
-
see you tomorrow
a lunedì (martedì ecc.) prossimo*
see you next Monday (Tuesday, etc.)
a più tardi*
-
see you later
a presto*
-
see you soon
addio
-
so long
arrivederLa
arrivederci
goodbye
buon viaggio*
-
have a nice trip
buonanotte*
-
good night
buonasera*
-
good evening
buone cose*
-
good luck
buone vacanze*
-
have a nice vacation
ci vediamo*
-
see you soon
di nuovo*
-
see you again
nuovamente*
-
see you again
stia bene
statti bene; stammi bene
take care
tante cose*
-
all the best!
tante buone cose*
Formule di cortesia (convenevoli) Questo elenco comprende formule di cortesia e convenevoli usate correntemente (alcune antiquate). Queste espressioni possono essere usate in situazioni formali e informali. La differenza consiste nell'uso del congiuntivo per le espressioni formali e dell'imperativo per quelle informali. In genere nella forma di cortesia si tende ad usare il pronome di terza persona singolare o la seconda persona plurare, mentre in quella informale si usano i pronomi di seconda persona singolare. Le espressioni inglesi fornite sono solo indicative e non sempre vengono usate negli stessi casi.
Formula italiana Risposta
Formula inglese
Buon proseguimento
Enjoy your stay -
-
Risposta inglese
Buona permanenza Buone cose
Grazie altrettanto
Ci mancherebbe altro
Enjoy your stay All the best
Same to you
Don’t mention it
Come non detto
-
Don't mention it -
Con comodo
-
Take your time -
Con permesso
Prego si accomodi
May I?
Please come in
Con piacere
-
My pleasure
-
D'accordo
All right
1. Faccia pure 2. Tutt'altro Disturbo se ... apro 3. Ci la finestra? mancherebbe altro
Does it bother 1. Do as you please you if ... I open 2. On the contrary the window? 3. Don't mention it
Disturbo?
May I?
Niente affatto
Dovere
Sure
My pleasure
Fa lo stesso
-
Doesn't matter
-
Faccia pure
-
Be my guest
-
Figurati
Don't mention it
Gradisce (un caffè, un bicchierino...)?
Would you like (a cup of coffe, a drink)?
Grazie
Prego
Thanks, Thank you
Don't mention it
Grazie altrettanto
-
Thank you!
-
I miei rispetti
-
My best to...
-
Le pare (Ma Le pare. ma ti pare)
-
Don't mention it -
Le spiace se... fumo?
-
Do you mind my... smoking?
Neanche a dirlo
-
Don't mention it -
Non c'è di che
-
Don't mention it Never mind
Non fa niente
-
Never mind
-
Non importa
-
Never mind
-
Non si disturbi
-
Don't bother
-
Non si incomodi
-
Don't bother
-
Omaggi
-
My respect
-
Ossequi
-
My respect
-
Per cortesia
-
Please
-
Per favore
-
Please
-
Per niente
-
Not at all
-
Per piacere
-
Please
-
Permette?
Please come in. 1 Si accomodi, Please. Do as you prego May I come in? please. Be my 2 Faccia pure guest
Piacere
Piacere mio
Pleasure
Posso aiutarLa
-
May I help you? -
Posso entrare
Prego, si accomodi
May I come in?
Posso?
-
May I come in? -
Prego
-
Please come in
-
Scusi
-
I beg your pardon. Sorry.
-
Senza complimenti -
Don't be shy
-
Si figuri
-
Don't mention it -
Si può
-
May I come in? -
My pleasure Please come in. Please.