Gli Errori Del Kremmerz

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Gli Errori del Kremmerz Alcuni circoli kremmerziani, dopo un breve periodo di conoscenza associano alla loro catena la persona che lo chiede, senza alcun tipo di preparazione rituale. Questo è da considerarsi sbagliato per una serie di motivi tra l’altro piuttosto oggettivi. Primo perché è sempre necessario guidare il neofita ad uno studio serio e profondo dei principi in base ai quali la magia operativa viene esercitata, in modo che lo stesso sia consapevole di ciò che fa e dei pericoli in cui può incorrere. Secondo perché l’ultimo entrato nella catena fungerà da pila per il nutrimento dell’eggregore di catena, essendo rispetto a quest’entità infinitamente più debole e impuro, dunque ne sarà vampirizzato. Difatti per tali motivi la Miryam è strutturata in circoli interni -gradipiramidali, sicchè quelli inferiori sono il serbatoio energetico di quelli superiori che da loro traggono vitalità, ma che con loro non si mischiano, il ché è dimostrabile dal fatto che per tale scopo il rituale giornaliero di detta fratellanza varia a seconda del grado. Inoltre il novizio è subito introdotto a rituali quale “le Orazioni di S.Tommaso” o gli “Zike” che non può in realtà sostenere, fungendo da alimento per i geni che va ad evocare. Mentre in altri ordini, ancor prima dell’ingresso nell’eggregore di catena, il neofita è invitato a studiare ma non solo, esso dovrà compiere dei riti purificatori, che durano mesi, al fine di prepararsi e fortificarsi così da essere al pari, o quasi, con i suoi confratelli: che a loro volta gli daranno solo i rituali che potrà sostenere in ragione dell’iter di fortificazione che deve necessariamente seguire. In alcune fratellanze Kremmerziane si dà l’illusione che è l’operatore del rituale a dirigere con le evocazioni forzando al proprio asservimento le forze occulte, i geni e quant’altro. Questo è molto pericoloso perché può generare un delirio di onnipotenza, che induce a credere di essere il detentore di un potere reale sulle dette forze. Mentre nelle fratellanze serie l’iniziato è subito avvertito di essere un’anima umile che invoca quindi “chiede” - con scienza ovvero nel modo e nei tempi giusti, secondo regole e rituali esoterici - un’aiuto, senza però forzare le entità eoniche o geniali: si rivolge al divino ricordando di essere solo un’uomo. Nella magia del Kremmerz accanto ai salmi si trovano invocazioni appartenenti a tradizioni diverse come quella assira, o caldea oppure egizia, ed anche romana. Questo logicamente crea diversi contrasti perché non si può buttare alla rinfusa in un calderone ingredienti diversi e opposti, poiché il risultato sarà tutt’altro che quello voluto. Come posso invocare l’aiuto di un angelo attraverso l’uso di un salmo, e poi scongiurarlo in nome di una divinità pagana? In alcuni circoli kremmerziani si usa una frase sibillina che dice: “preparati a subire il male che deriverà dal bene che farai agl’altri.” Ma quale assurdità! E’ certo che per fare del bene dovrò affrontare delle difficoltà, privandomi di qualcosa per il 1

vantaggio altrui, ma è altrettanto sicuro che chi avrà ricevuto il mio bene non mi ricambierà mai con il male. Secondo la dottrina esoterica il rituale produce delle onde concentriche che una volta toccata la destinazione ritornando al punto di partenza, ma attenzione, in questo movimento si ha un’inversione di direzione e non di natura delle forze; dunque se ne deduce che chi da un rituale ricava il male è perché ha lanciato il male. Nella fisica troviamo lo stesso assioma: “ogni azione produce una reazione uguale e contraria” ma opposta nella direzione e non nella natura! Il Kremmerz che partì con ideali sinceri, non comprese che la sua opera avrebbe inquinato la stessa catena che andava a costituire, così tale strumento anziché elevare produce un’involuzione animica. Bisogna costituire piccoli circoli con persone d’animo puro votate al bene, e che seguano un solo indirizzo rituario ben prestabilito. Il maestro deve verificarne costantemente i progressi o i regressi ed aiutarli, ma come è possibile fare ciò se si hanno centinaia di discepoli sparsi per tutt’Italia? E’ logico che bisogna delegare il compito ad altri, ma a quel punto non sarà più l’abilità del fondatore a fare il successo di un circolo ma quello del singolo maestro che lo dirige. Ma è doveroso attribuire il merito al Kremmerz di essere stato il primo divulgatore della vera magia prima inaccessibile anche solo nei suoi enunciati teorici.

-La Catena Iniziatica“La caduta delle stelle” Il Conte di Cagliosto morì segregato in carcere. Il Conte di San Severo fu avvelenato. Domenico Bocchini perse la moglie e la figlia a causa di complicanze di parto. Giustiniano Lebano perse 3 figli per il Colera. Izar morì solo e in povertà. Giuliano Kremmerz ebbe un figlio inetto, e fu perseguitato dai suoi oppositori tanto da dover espatriare in Francia. Leone Caetani morì per un Cancro. Furono tutti iniziati di primissimo livello, reali maestri di alta magia, e senza il loro apporto oggi ci sarebbe ancora più ignoranza intorno alla vera natura della scienza occulta, ma nella loro magia c’è qualcosa che non quadra.

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