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AREA MEDICA - SANITARIA TEST DI A M M IS S IO N E A. A. 2018-2019 MEDICINA E ODONTOIATRIA VETERINARIA PROFESSIONI SANI

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AREA MEDICA - SANITARIA

TEST DI A M M IS S IO N E A. A. 2018-2019

MEDICINA E ODONTOIATRIA VETERINARIA PROFESSIONI SANITARIE BIOTECNOLOGIE

METODO ARTQUIZ 3 Volumi per una preparazione vera! 13.000 Quiz Ufficiali Il Simulatore Online 1° Codice per l ’attivazione gratuita Quando il quiz diventa uno strumento di conoscenza

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E le n c a z io n e c o n s e q u e n z ia le dei quiz In d ic e d e tta g lia to p e r A rg o m e n to S oluzio ni s v o lte e c o m m e n ta te Q uiz M in is te ria li id e n tific a ti

e

Edizioni Giurleo

Studio

Edizione

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ARTQUIZ 11* Edizione ANNO ACCADEMICO 2018-2019

- A cura del dott. Arturo Giurleo -

STUDIO • • • •

Elencazione consequenziale dei quiz Indice dettagliato per Argomento Soluzioni svolte e commentate Quiz Ministeriali identificati

Per Informazioni, News e Contatti: Web Site: www.artquiz.it e-mail: [email protected]

ART QUIZ Copyright ©2008-2018 Artquiz Studio - ISBN 978-88-99710-05-7 Undicesima Edizione Edizioni Arturo Giurleo Viale Volontari della Libertà 36/2 - 33100 Udine Partita IVA: 02527860304 Web Site: www.artquiz.it Informazioni e contatti: [email protected]

Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali A norma di legge, le pagine di questo volume non possono essere fotocopiate o ciclostilate o comunque riprodotte con alcun mezzo meccanico. Ogni eventuale violazione sarà perseguita a norma di legge. Tutti i diritti d’autore sono tutelati.

Stampato da Sfer Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (PD) Per conto di Giurleo Arturo Dicembre 2018

IL METODO ARTQUIZ Il Metodo Artquiz si basa sull’utilizzo di 3 volumi e con l’ausilio di un Software. Artquiz contiene 13.000 quiz ufficiali: • 1 quesiti assegnati dal MIUR per l'ammissione a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, dall'A.A. 1997/1998 al 2017/2018. • Una raccolta di oltre 9000 quiz assegnati dai maggiori Atenei d'Italia per l'ammissione ai corsi di laurea nelle Professioni Sanitarie e Biotecnologie. 3 VOLUMI INTERATTIVI E COMPLEMENTARI E UN METODO DI STUDIO p er una preparazione vera! ARTQUIZ STUDIO In questo volume nessun quesito è “posizionato” casualmente, tanto da renderlo sìmile a un testo di teoria “raccontato a quiz”. • È fornito di un indice dettagliatissimo che organizza tutti i quiz per singolo argomento e, al loro interno, li elenca sistematicamente secondo un ordine consequenziale. • Le Soluzioni svolte e commentate dei quesiti sono state redatte con la collaborazione dei Docenti dell'Università degli Studi di Udine - Facoltà di Medicina e Chirurgia, autori del volume Artquiz Teoria. • Le soluzioni commentate sono precedute da un triangolino ► e sono poste a seguito dei quiz. • Il volume Artquiz Studio si arricchisce di ulteriori inserti teorici per le Materie di Cultura generale, Biologia e Chimica, poste all’inizio dei capitoli e dei paragrafi. • I quesiti cd. di esercizio sono sempre posti a seguito dei quesiti di teoria. ARTQUIZ SIMULAZIONI È interattivo con Artquiz Studio: il suo correttore indica (tra parentesi quadre) anche il nr. del quiz come numerato in Artquiz Studio. • Propone i medesimi quiz del volume Artquiz Studio, ma disposti in modo casuale, come nei test d'ingresso alle Università. • Anche le risposte dei quesiti sono state mischiate, rispetto al volume Studio. ARTQUIZ TEORIA È complementare ad Artquiz Studio: Artquiz Teoria ha il medesimo indice dei quiz di Artquiz Studio. • Per ogni singolo argomento dei quiz (capitolo e paragrafo) di Artquiz Studio, fornisce il corri­ spondente approfondimento teorico, spiegando in modo semplice e “mirato” tutte le necessarie nozioni teoriche sottese ai 13.000 quesiti dell’archivio. I volumi Artquiz Studio e Artquiz Simulazioni distinguono I quesiti Ministeriali di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. • Tramite la simbologia, posta accanto al numero del quesito: [M] —*■Medicina [O] —> Odontoiatria [V] —>Veterinaria I quesiti Ministeriali assegnati negli anni, a più corsi di laurea, sono identificati con la dizione [M/O/V] o qualsiasi altra combinazione possibile. I quesiti per le Professioni Sanitarie. • Sono i quesiti privi della simbologia utilizzata per l'identificazione dei quesiti Ministeriali. I quesiti assegnati sia ai test Ministeriali che alle Professioni Sanitarie, sono identificati con la seguente simbologia: [M/PS], [O/PS] e [V/PS], 3

IL METODO ARTQUIZ: COME STUDIARE E UTILIZZARE AL MEGLIO I 3 VOLUMI ARTQUIZ L'uso combinato di Artquiz Studio e Artquiz Simulazioni, consente di memorizzare i quiz e soprattutto i concetti e le nozioni espresse dai quesiti. Interagendo, con Artquiz Teoria, si apprendono con esattezza le basi teoriche necessarie per risolvere qualsiasi quesito dei test d’ammissione.

COME PROCEDERE IN DETTAGLIO CON IL METODO ARTQUIZ • Si inizia da Artquiz Studio e si studiano i quesiti e le soluzioni svolte e commentate dei Docenti. « E consigliato svolgere i quiz di una materia alla volta (soprattutto per Biologia e Chimica). • Quindi si passa ad Artquiz Simulazioni per identificare i quiz che si sbagliano o che si possono sba­ gliare. I quesiti, oggetto di errori con le simulazioni, vanno poi ripresi in Artquiz Studio (grazie al correttore interattivo) così da ripetere, in tale volume, tutti i quiz di quel dato capitolo e/o paragrafo a cui attiene l'errore commesso, per poi approfondire il corrispondente argomento, in modo specifico, anche per la parte prettamente teorica in Artquiz Teoria. • Infine, si effettuano simulazioni tipo esame (con tutte le materie) con il Software Online II Simulatore (gratuito con l’acquisto dei volumi Studio + Simulazioni) o con Artquiz Simulazioni, procedendo nel caso di errori -sempre- secondo il Metodo Artquiz. Per la registrazione dei Codici Volumi e I ’accesso gratuito al Software, si veda la pagina seguente. I l -Metodo Artquiz consente di affrontare lo studio dei quesiti in modo intelligente e sistematico per singolo Argomento, di eliminare la difficoltà della loro gestione e di migliorare l’apprendimento e la memorizzazione dei concetti richiesti dai quiz sin da una prima lettura, quindi di verificare la propria preparazione e di colmare in modo sistematico le proprie lacune con la necessaria teoria di riferimento. L’uso combinato di Artquiz Studio e Artquiz Simulazioni consente di “separare” i quesiti che non si sbagliano mai, da quelli che si sbagliano o sui quali sussiste qualsiasi tipo di dubbio, al fine di lavorare solo su questi ultimi, approfondendo lo studio sia a livello di quiz che a livello di teoria di base, per gli argomenti sui quali sono stati commessi gli errori. In questo modo, se per esempio all 'esame, è formulata una domanda su un argomento, sul quale nelle Vostre simulazioni facevate errori, avendo approfondito tale specifico argomento, sia con i quiz che con la teoria, saprete infatti dare con maggiore certezza la risposta esatta. e L’uso congiunto dei 3 volumi, secondo il Metodo Artquiz, consente di raggiungere il massimo punteggio ottenibile nei test di ammissione. Un consiglio: svolgendo le simulazioni “considerate” come errori, tutti i quiz di cui non siete certi della ri­ sposta esatta al 100%, perché l’obiettivo con le simulazioni è di individuare su “cosa” e “perché” fate erro­ ri nei quiz. Si ringraziano, per la Biologia i Proff. Franco Quadrifoglio, Gi.anluca Teli, Giovanna Lippe, Giuseppe Damante, Dora Fabbro, Antonio Paolo Beltrami. Per la Chimica i Proff. Paolo Strazzolini e Franco Quadrifoglio. Per la Fisica il Proff. Alfio Marini e Paolo Viglino. Per la Matematica e la sezione di Logica il Prof. Alfio Marini. 11 Dott. Fabrizio Barbarino per la realizzazione del Software. Per maggióri suggerimenti consultare il sito www.artquiz.it. La Redazione risponde con ulteriori consigli alle domande degli Studenti postate sul sito. 4

IL SIMULATORE - SOFTWARE ONLINE GRATUITO O A PAGAMENTO Il software è gratuito per gli acquirenti di Artquiz Studio + Artquiz Simulazioni oppure a pagamento al prezzo di € 25,00 mediante acquisto sul sito www.ilsimulatore.it. REGISTRAZIONE CODICI VOLUMI E ACCESSO GRATUITO AL SOFTWARE Per utilizzare il Software registrati sul sito www.ilsimulatore.it inserendo i Codici dei volumi Artquiz Studio e Artquiz Simulazioni, che si trovano in prima pagina coperti da una striscia argentata da grattare con una moneta Questa è la procedura di registrazione: accedere al sito www.ilsimulatore.it, cliccare “Accedi” poi “Re­ gistrazione gratuita”, inserire i 2 Codici, quindi compilare il Form di registrazione inserendo i propri dati personali e cliccare “Invia”. Riceverai una mail contenete Username e Password per il Login. Tale mail contiene anche un link “CONVALIDA REGISTRAZIONE”, cliccare sul link per confermare la registrazione, prima di utilizzare Username e Password per il Login. N.B. I Codici di Artquiz Studio e Artquiz Simulazioni devono essere inseriti contemporaneamente per la Registrazione, sebbene l'acquisto dei volumi possa avvenire anche in momenti diversi. È richiesto un sistema operativo Windows (qualsiasi versione), una connessione a Internet e il Browser gratuito Mozilla Firefox. CARATTERISTICHE E FUNZIONALITÀ DEL SIMULATORE Esercitazione in Modalità Test • Compone test da 60 quiz, predisposti come al test d’esame. • L’utente può anche cambiare la predisposizione del test, scegliendo un diverso numero di quiz per ciascuna delle Materie d’esame. Esercitazione in Modalità Casuale (Consigliata da Artquiz) • Ti eserciti in modalità casuale su tutti i quesiti dell’Archivio o su una, o più, delle Materie del Test, a tua scelta. • Il Software non assegnerà lo stesso quiz fino a quando non saranno eseguiti tutti i quesiti dell'Ar­ chivio per Materia. • La Modalità Casuale consente l'archiviazione automatica dei quesiti, in'base alle risposte che hai dato, in 3 Archivi. Risposte: 3 Archivi • In base alle risposte date (o non date), i quesiti vengono archiviati in tempo reale in 3 Archivi: Archivio Risposta Errata, Archivio Risposta Esatta, Archivio Risposta Non Data. Ulteriore Esercitazione su uno o più dei 3 Archivi • Nota Bene: in base alla nuova risposta data (esatta, errata o non data) il quiz si “sposterà” da un archivio all'altro. • L'archiviazione automatica consente, da un lato, di ripetere più volte solo i quesiti che hai sba­ gliato o ai quali non hai dato risposta e dall'altro di filtrare, e quindi -separare- dall'archivio complessivo, i quesiti ai quali invece hai risposto correttamente, al fine di concentrare le simula­ zioni solo sui quesiti effettivamente più impegnativi per l'utente. • Puoi ripetere i quiz di ogni singolo Archivio per un numero infinito di volte.

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Lo “storico” per ciascun utente ® Il software “registra” tutti gli accessi del singolo utente e tiene traccia dell'attività compiuta dall’utente in ogni sessione di lavoro. • Per esempio: l’utente accede, una prima volta si esercita su duecento quiz e commette dieci errori, quindi si disconnette dal servizio per poi accedervi nuovamente: il software conserverà tutti i dati, pertanto resteranno archiviati, nell’Archivio Errori, i dieci quiz sbagliati e, nell’Archivio Risposta Esatta, i 180 quiz eseguiti correttamente, e memorizzati i 200 quiz complessivamente eseguiti al fine del conteggio dei quesiti ancora da eseguire. - Il Simulatore offre tutte le funzionalità del volume Artquiz Simulazioni: ogni quiz indicherà il nu­ mero del quesito come riportato anche in Artquiz Studio e la possibilità esportare su Word il Correttore parziale o complessivo delle risposte date nelle simulazioni che indica il nr. dei quiz ai quali si è risposto correttamente o in modo errato oppure non si è data la risposta. - La “velocità” del software NON dipende dalla velocità di connessione ad Internet né dal computer in uso, pertanto le prestazioni sono identiche a quelle che si otterrebbero installato su un PC domestico di ultima generazione. La guida all'uso del software e maggiori indicazioni sono disponibili sul sito www.ilsimulatore.it.

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IN D IC E

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LOGICA Capitolo 1. Ragionamento logico 1.1. Sillogismi 1.2. Modus Ponens 1.3. Derivazioni logiche 1.3.1. Date le premesse, è vero che... 1.3.2. Date le premesse, è falso che... 1.3.3. Date le premesse, si deduce che... 1.3.4. Derivazioni logiche composte 1.4. Qual è il corretto significato dell’affermazione e affermazioni equivalenti 1.5. Logica concatenativa

21 21 23 26 26 37 42 46 46 54

Capitolo 2. Ragionamento logico-matematico • 2.1. Successione numerica, di lettere e di figure 2.2. Logica figurale 2.3. Relazioni insiemistiche 2.4. Relazione d’ordine 2.5. Esercizi di crittografia 2.6. Esercizi con bilance o assi graduate, ingranaggi e carrucole

70 70 87 91 96 98 100

Capitolo 3. Interpretazione di brani

103

Capitolo 4.1. 4.2. 4.3.

120 120 132 142

4. Ragionamento logico-verbale Relazione logica o etimologica tra vari termini Proporzioni verbali Inserzione logica di termini in un brano

Capitolo 5. Problemi logico-matematici 5.1. Problemi con soluzione logica 5.2. Problemi con soluzione logica-matematica 5.3. Problemi con i giorni della settimana 5.4. Problemi con i rapporti di parentela 5.5. Calcola quante persone sono necessarie per fare determinate cose in un certo lasso di tempo 5.6. Calcola quanto tempo occorre per... 5.7. Calcoli relativi alla distanza percorsa e alla velocità 5.8. Calcoli con le frazioni , 5.9. Calcoli numerici vari 5.10. Calcoli con i dosaggi

148 148 153 172 174

Capitolo 6. Probabilità e Statistica * 6.1. Calcolo delle percentuali 6.2. Problemi con le percentuali 6.3. Tasso d’interesse 6.4. Calcolo delle probabilità 6.4.1. Definizioni 6.4.2. Calcolo combinatorio 6.4.3. Monete 6.4.4. Dadi 6.4.5. Urne (scatole e simili) 6.4.6. Altri esercizi sulle probabilità

191 191 198 201 202 202 202 204 205 207 212

175 176 181 185 187 190

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IN D IC E 6.5. Statistica 6.5.1. Esercizi sulle definizioni 6.5.2. Moda, mediana e media Le soluzioni di Logica

© Artquiz

214 214 214 1095

LOGICA CAMBRIDGE - Sezione speciale - * * Capitolo 1. Ragionamento logico 1.1. Quale delle affermazioni esprime il messaggio principale del brano? 1.2. Quale delle affermazioni è totalmente sostenuta dal brano? 1.3. Su quale supposizione implicita si basa il brano? 1.4. Indebolire o rafforzare un’argomentazione 1.4.1. Quale delle affermazioni indebolisce l’argomentazione? 1.4.2. Quale delle affermazioni rafforza l’argomentazione? 1.5. Quale delle risposte costituisce il passaggio logico errato nel brano? 1.6. Quale delle affermazioni segue la stessa struttura logica del ragionamento? 1.7. Quale delle affermazioni esprime il principio alla base del ragionamento?

217 217 225 228 234 234 239 242 245 251

Capitolo 2. Risoluzione di problemi logico-matematici 2.1. Selezione attinente 2.2. Ricerca delle procedure

253 253 270

Le soluzioni di Logica Cambridge

1098 CULTURA GENERALE

Capitolo 1. Letteratura 1.1. Letteratura italiana 1.1.1. Dante Alighieri (1265-1321) , 1.1.2. Giovanni Boccaccio (1313-1375) 1.1.3. Niccolò Machiavelli (1469-1527) 1.1.4. Ludovico Ariosto (1474-1533) 1.1.5. Galileo Galilei (1564-1642) 1.1.6. Carlo Goldoni (1707-1793) 1.1.7. Cesare Beccaria (1738-1794) 1.1.8. Ugo Foscolo (1778-1827) 1.1.9. Alessandro Manzoni (1785-1873) 1.1.10. Giacomo Leopardi (1798-1837) 1.1.11. Giosuè Carducci (1835-1907) 1.1.12. Giovanni Verga (1840-1922) 1.1.13. Giovanni Pascoli (1855-1912) 1.1.14. Italo Svevo (1861-1928) 1.1.15. Gabriele D’Annunzio (1863-1938) 1.1.16. Giuseppe Ungaretti (1888-1970) 1.1.17. Luigi Pirandello (1867-1936) 1.1.18. Giuseppe Tornasi di Lampedusa (1896-1957) 1.1.19. Eugenio Montale (1896-1981) 1.1.20. Salvatore Quasimodo (1901-1968) 1.1.21. Primo Levi (1919-1987) 1.1.22. Italo Calvino (1919-1987) 1.1.23. Altri autori italiani

283 283 283 283 283 284 284 284 284 284 285 285 286 286 287 287 287 287 288 288 288 288 288 289 289

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1.2. Letteratura straniera 1.2.1. Letteratura russa 1.2.2. Letteratura francese 1.2.3. Letteratura tedesca 1.2.4. Letteratura britannica 1.2.5. Letteratura americana 1.2.6. Altra letteratura straniera 1.3. Metti in ordine cronologico le opereletterarie e gli autori 1.4. Premi Nobel Capitolo 2. Storia 2.1. Storia antica 2.2. Il medioevo 2.3. Storia moderna 2.4. Storia d’Italia 2.5. La I guerra mondiale 2.6. La li guerra mondiale 2.7. Dal XX secolo ai giorni nostri 2.8. Individua il corretto abbinamento dicarattere storico 2.9. Metti in ordine cronologico gli eventi storici 2.10. Storia economica Capitolo 3.1. 3.2. 3.3. 3.4. 3.5. 3.6. 3.7. 3.8.

3. Geografia Dove si trova... in Italia e nel mondo Confini, distanze e superfici Capoluoghi italiani e capitali mondiali Mari e oceani Isole e arcipelaghi Fiumi Quiz vari di geografia Individua il corretto abbinamento dicarattere geografico

290 290 290 291 291 292 292 292 294 296 296 296 298 299 304 305 307 309 310 312 ' 314 314 316 316 318 318 319 319 321

Capitolo 4. Arte 4.1. Arte antica 4.2. XI secolo 4.3. XII secolo 4.4. XIII secolo 4.5. XIV secolo 4.6. XV secolo 4.7. XVI secolo 4.8. XVII secolo 4.9. XVIII secolo 4.10. XIX secolo 4.11. XX secolo 4.12. Individua il corretto abbinamento dicarattere artistico 4.13. Quiz vari di arte

322 322 322 322 322 322 322323 323 324 324 324 326 327

Capitolo 5. Filosofia

328

Capitolo 6. Scienze 6.1. Invenzioni e scienziati 6.2. Quiz vari di scienze 6.3. Astronomia

329 329 332 332 9

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Capitolo 7. Personaggi famosi 7.1. Chi era... 7.2. Frasi celebri 7.3. Luoghi, date di nascita e di morte di alcuni personaggi

333 333 334 335

Capitolo 8. Costituzione e Legislazione italiana 8.1. La Costituzione italiana 8.2. Cariche Istituzionali 8.3. Quiz vari di carattere legislativo, politico ed economico

336 336 350 351

Capitolo 9. Organizzazioni internazionali 9.1. Comunità (Economica) Europea e Unione Europea. L’euro 9.2. L’ONU e altre organizzazioni internazionali

352 352 356

Capitolo 10. Politica internazionale

359

Capitolo 11. Quiz vari di cultura generale

362

Le soluzioni di Cultura Generale

1099 BIOLOGIA

Capitolo 1. Istologia, anatomia e fisiologia 1.1. Cellule, tessuti, organi e apparati 1.1.1. Tessuto epiteliale 1.1.2. Tessuto connettivo 1.1.3. Tessuto muscolare 1.1.4. Tessuto nervoso 1.2. Apparato tegumentario 1.2.1. Cute e annessi cutanei 1.2.2. Patologie dell’apparato tegumentario 1.3. Apparato locomotore 1.3.1. Apparato scheletrico 1.3.2. Scheletro assile 1.3.3. Scheletro appendicolare 1.3.4. Apparato articolare 1.3.5. Apparato muscolare 1.4. Apparato cardiocircolatorio 1.4.1. Cuore 1.4.2. Vasi sanguigni: arterie, vene e capillari 1.4.3. Sistema linfatico 1.4.4. 11 sangue e la circolazionesanguigna 1.4.5. Le cellule del sangue 1.4.6. Emoglobina e mioglobina 1.4.7. Milza 1.4.8. Patologie cardiovascolari 1.5. Apparato respiratorio 1.5.1. Muscoli respiratori e respirazione 1.5.2. Vie aeree 1.5.3. Polmoni 1.6. Sistema olfattivo 10

365 365 365 366 367 368 370 370 371 371 371 372 374 375 376 380 380 385 388 388 390 394 396 396 398 398 399 399 400

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IN D IC E

1.7. Apparato digerente 1.7.1. Cavità orale' 1.7.2. Faringe 1.7.3. Esofago 1.7.4. Stomaco 1.7.5. Intestino tenue 1.7.6. Intestino crasso 1.7.7. Fegato e cistifellea 1.7.8. Pancreas 1.7.9. Digestione 1.7.10. Alimenti 1.7.11. Vitamine 1.8. Apparato urinario 1.8.1. Rene 1.8.2. Ureteri, vescica e uretra 1.9. Apparato riproduttivo (genitale) 1.9.1. Genitali maschili 1.9.2. Genitali femminili e gestazione 1.10. Sistema nervoso 1.10.1. Sistema nervoso centrale e periferico 1.10.2. Organi di senso: l’occhio 1.10.3. Organi di senso: l’orecchio 1.11. Sistema ghiandolare 1.11.1. Ghiandole e cellule endocrine 1.11.2. Gli ormoni 1.11.3. Feedback positivi e negativi

400 401 402 402 402 403 403 404 406 408 413 415 416 416 419 420 420 421 423 423 431 433 434 434 436 442

Capitolo 2. Biologia cellulare e molecolare 2.1. Teoria cellulare 2.2. 11 microscopio 2.3. Misure e dimensioni di alcune strutture biologiche 2.4. La cellula 2.4.1. La cellula procariotica ed eucariotica. Differenze 2.4.2. La cellula vegetale e animale. Differenze 2.4.3. Morte cellulare: apoptosi e necrosi 2.5. La comunicazione intercellulare ele giunzioni cellulari 2.6. Il differenziamento cellulare 2.7. La membrana piasmatica _ 2.7.1. Funzioni della membrana: osmosi, diffusione, trasporto, endocitosi ed esocitosi, fagocitosi e pinocitosi 2.8. Nucleo, nucleolo e pori nucleari 2.9. Il citoplasma 2.10. I ribosomi 2.11.11 reticolo endoplasmatico 2.12. L’apparato di Golgi 2.13.1 lisosomi e perossisomi 2.14. Citoscheletro e motilità cellulare: microtubuli, microfilamenti, filamenti intermedi, ciglia e flagelli

442 442 443 443 445 447 452 453 453 453 454

Capitolo 3. Gli acidi nucleici. Il genoma:replicazione ed espressione 3.1. Storia e scienziati del DNA

468 468

457 461 463 463 464 465 466 467

11

IN DICE

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3.2. DNA e RNA: costituzione chimica 3.3. La conformazione degli acidi nucleici 3.4. Il genoma e la sua organizzazione 3.5. Replicazione del DNA 3.6. Trascrizione e maturazione delPmRNA 3.7. DNA ricombinante. Organismi transgenici. PCR. 3.8. Il codice genetico. Traduzione o sintesi proteica 3.9. Terapia genica 3.10. Le modifiche post-traduzionali e la localizzazionedelle proteine nella cellula eucariota

469 473 477 482 485 490 494 502 502

Capitolo 4. Biochimica metabolica 4.1. Gli enzimi 4.2. Il metabolismo del glucosio e del glicogeno. La glicolisi 4.3. 1 mitocondri, il ciclo di Krebs, la respirazione cellulareo fosforilazione ossidativa 4.4. La fotosintesi

503 503 505 509 516

Capitolo 5. Le basi della genetica 5.1. Caratteri 5.1.1. Alleli, genotipo e fenotipo 5.1.2. Omozigosi ed eterozigosi 5.1.3. Trasmissione dei caratteri: leggi di Mendel 5.1.4. Esercizi sulla trasmissione dei caratteri 5.2. Rapporti mendeliani atipici 5.2.1. Dominanza incompleta e codominanza 5.2.2. Alleli multipli e gruppi sanguigni 5.3. Mitosi, meiosi e cromosomi 5.3.1. Cromosomi 5.3.2. Il ciclo cellulare 5.3.3. La mitosi 5.3.4. Fasi della mitosi: profase, metafase, anafase e telofase 5.3.5. Esercizi relativi alla divisione mitotica 5.3.6. La riproduzione 5.3.7. La meiosi 5.3.8. Fasi della divisione meiotica 5.3.9. Esercizi relativi alla meiosi 5.3.10. Gameti 5.3.11. Esercizi sui gameti 5.3.12. Crossing-over o ricombinazione omologa 5.3.13. Associazione genica e mappe di ricombinazione 5.3.14. La fecondazione negli animali 5.3.15. Lo sviluppo embrionale 5.4. Corredo cromosomico umano e alterazioni cromosomiche 5.4.1. 11 corredo cromosomico umano 5.4.2. Alterazioni cromosomiche: aneuploidie, poliploidie e sindrome di Down 5.5. Ereditarietà legata al sesso 5.5.1. I cromosomi sessuali nella specie umana e inattivazione del cromosoma X. Ereditarietà X-Linked 5.6. Ereditarietà mitocondriale 5.7. Mutazioni 5.8. Interazione tra geni diversi e interazione gene-ambiente 5.9. Malattie genetiche e alberi genealogici

521 521 522 524 525 527 537 537 537 543 543 546 547 549 551 552 554 558 559 560 565 566 568 568 570 572 572 573 575

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575 580 580 583 584

IN D IC E

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5.9.1. Malattie genetiche umane 5.9.2. Alberi genealogici 5.10. Genetica di popolazione, evoluzione e speciazione 5.10.1. Genetica di popolazione 5.10.2. Evoluzione e speciazione 5.11. Ereditarietà poligenica o multifattoriale 5.11.1. I gemelli

584 589 594 594 596 601 602

Capitolo 6. il mondo animale 6.1. Classificazione 6.1.1. Phylum 6.1.2. Classe 6.1.3. Ordine 6.1.4. Famiglia 6.1.5. Genere 6.1.6. Specie 6.2. Vertebrati e invertebrati 6.2.1. Vermi 6.2.2. Insetti 6.2.3. Anfibi 6.2.4. Rettili 6.2.5. Uccelli 6.2.6. Mammiferi 6.3. Animali omeotermi ed eterotermi 6.4. Strutture omologhe 6.5. Quiz vari relativi al mondo animale

602 602 603 603 604 605 605 605 606 607 608 608 608 609 609 610 611 612

Capitolo 7. Il mondo vegetale 7.1. Le piante

613 613

Capitolo 8.1. 8.2. 8.3. 8.4. 8.5.

615 615 617 618 620 621

8. Interazione tra i viventi Ecosistema e comunità biologiche Catena-alimentare Organismi autotrofi ed eterotrofi Simbiosi, competizione, parassitismo e opportunismo Cicli biologici, elementi e composti chimici. L’atmosfera

Capitolo 9. Microrganismi e sistema immunitario 9.1. Microrganismi 9.1.1. Virus e prioni 9.1.2. Batteri 9.1.3. Funghi 9.1.4. Protozoi 9.2. Sistema immunitario 9.2.1. La vaccinazione

623 623 623 628 632 633 634 638

Capitolo 10. Patologie e farmaci 10.1. Patologie e loro cause. I tumori 10.2. Farmaci e antibiotici. La penicillina in particolare

639 639 640

Capitolo 11. Quiz vari di biologia

642

Le soluzioni di Biologia

1101 13

IN D ICE

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CHIMICA Capitolo 1. La costituzione della materia 1.1. Stati di aggregazione e passaggi di stato 1.2. Elementi e composti

643 643 647

Capitolo 2. L’atomo 2.1. L’atomo e i suoi costituenti. Gli isotopi. La radioattività. Il peso atomico e il peso molecolare. La mole 2.2. Modello atomico e configurazione elettronica degli elementi

648

Capitolo 3. Sistema periodico degli elementi 3.1. Tavola periodica degli elementi • 3.2. Gruppo IA (metalli alcalini) 3.3. Gruppo HA (metalli alcalino terrosi) 3.4. Gli elementi di transizione 3.5. Gruppo V11A (alogeni) 3.6. Gruppo VIIIA (gas nobili) 3.7. Metalli, non metalli e semimetalli 3.8. Raggio atomico, energia di ionizzazione e affinità elettronica 3.9. Elettronegatività

673 673 675 676 677 678 679 680 682 685

Capitolo 4. Il legame chimico 4.1. Legame ionico 4.2. Legame covalente 4.3. Legami covalenti con orbitali ibridi.I legami del carbonio 4.4. Interazioni di van der Waals 4.5. Interazioni dipolo-dipolo e ione-dipolo 4.6. Legame idrogeno

686 686 688 693 698 700 700

Capitolo 5. Stati della materia 5.1. Lo stato gassoso 5.2. Lo stato liquido 5.3. Lo stato solido

702 702 708 709

Capitolo 6. Termodinamica 6.1. Principi generali

710 710

Capitolo 7. Le soluzioni 7.1. Unità di misura per esprimere la concentrazione 7.2. Calcoli sulle soluzioni 7.3. Solubilità dei gas 7.4. Elettroliti 7.5. Proprietà colligative delle soluzioni 7.6. Pressione osmotica

711 714 716 722 723 724 727

Capitolo 8. Nomenclatura e formule dei composti inorganici 8.1. Ossidi basici e ossidi acidi o anidridi 8.2. Idruri 8.3. Idracidi 8.4. Idrossidi 8.5. Ossiacidi 8.6. Sali

730 731 733 734 734 735 736

14

648 666

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IN D IC E

Capitolo 9. Le reazioni chimiche 741 9.1. Numeri di ossidazione 748 9.2. Reazioni di ossido-riduzione (redox) 753 9.3. Calcoli stechiometrici 759 9.4. Reazioni di equilibrio 762 9.5. Acidi e basi 765 9.6. 11 pH 779 9.7. Peso equivalente e grammoequivalente di un acido, di una base, di un ossidante e di un ridu­ cente 787 9.8. Soluzioni tampone 788 Capitolo 10. Cinetica chimica 10.1. Velocità di una reazione e parametri che la influenzano

790 790

Capitolo 11. Elettrochimica 11.1. Equazione di Nernst ed elettrolisi

792 792

Capitolo 12. La chimica del carbonio 12.1. Ibridizzazione del carbonio 12.2. Isomeria 12.3. Idrocarburi alifatici 12.4. Idrocarburi aromatici 12.5. Alcoli e fenoli 12.6. Eteri 12.7. Ammine e immine 12.8. Composti carbonilici. Aldeidi e chetoni 12.9. Acidi carbossilici 12.10. Anidridi organiche 12.11. Esteri 12.12. Ammidi 12.13. Lipidi 12.14. Saponi e reazionedi saponificazione 12.15. Reazionidi addizione e di sostituzione 12.16. Polimeri

793 793 794 796 803 804 807 808 810 813 816 816 818 820 821 822 823

,

Capitolo 13. Le biomolecole 13.1. I carboidrati 13.2. Le proteine: costituzione chimica 13.3.1 vari livelli di struttura delle proteine 13.4. Valori calorici

824 824 828 832 835

Capitolo 14. Quiz vari di chimica

836

Le soluzioni di Chimica

1107 FISICA

Capitolo 1. Grandezze fisiche e unità di misura 1.1. Grandezze fisiche 1.2. Unità di misura 1.3. Multipli e sottomultipli delle unità di misura 1.4. Grandezze scalari e vettoriali 1.5. Errore assoluto e relativo

837 837 837 838 839 841 15

IN D ICE

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Capitolo 2. Cinematica 2.1. Moto rettilineo uniforme 2.1.1. Esercizi relativi alla velocità (costante) 2.2. Moto rettilineo uniformemente accelerato 2.2.1. Esercizi relativi all’accelerazione 2.3. Moto in campo gravitazionale e la balistica 2.4. Moto circolare uniforme 2.5. Il moto armonico

842 842 843 846 848 850 854 859

Capitolo 3. Dinamica 3.1. I principio della dinamica 3.2. li principio della dinamica 3.2.1. Esercizi sul II principio della dinamica (in particolare) 3.3. Ili principio della dinamica 3.4. Quantità di moto e impulso

861 861 863 865 867 867

Capitolo 4. Statica 4.1. Le forze 4.1.1. Unità di misura delle forze 4.1.2. Esercizi relativi alle forze 4.2. Forze gravitazionali e forza peso 4.3. Massa, densità, peso e peso specifico 4.3.1. Esercizi relativi alla massa, alla densità e alpeso specifico 4.3.2. Unità di misura della massa, della densità e del pesospecifico 4.4. Forze elastiche 4.5. Forze di contatto (attrito) 4.6. Il momento di una forza 4.7. Le leve

869 869 870 871 872 877 879 880 881 881 882 884

Capitolo 5. Energia 5.1. Il lavoro 5.1.1. Unità di misura del lavoro 5.2. Potenza e rendimento 5.3. Energia cinetica 5.3.1. Esercizi relativi all’energia cinetica 5.4. Campi di forze conservative ed energia potenziale 5.4.1. Esercizi relativi all’energia potenziale 5.5. Unità di misura dell’energia,della potenza e del calore

885 885 888 888 890 891 894 897 899

Capitolo 6. Dinamica dei corpi estesi 6.1. Momento di inerzia e momento angolare 6.2. Urti

901 901 901

Capitolo 7. Meccanica dei fluidi 7.1. La pressione 7.1.1. Unità di misura del la pressione 7.1.2. Esercizi relativi alla pressione 7.2. Spinta di Archimede 7.3. Dinamica dei fluidi

902 902 907 908 910 917

Capitolo 8. Termodinamica 8.1. La temperatura 8.1.1. Unità di misura della temperatura

918 918 920

16

© Artquiz

IN D IC E

8.2. Il calore 8.3. Passaggi di stato 8.4. I principio della termodinamica 8.4.1. Energia interna dei gas 8.5. Legge dei gas perfetti 8.5.1. Esercizi sulle leggi dei gas perfetti 8.6. II principio della termodinamica 8.7. Teorema di Carnot e macchine termiche

921 926 930 933 934 935 940 941

Capitolo 9. Elettrostatica 9.1. Legge di Coulomb 9.2. Campo elettrico e differenza di potenziale 9.3. Corrente elettrica e legge di Ohm 9.4. Corrente alternata 9.5. Effetto Joule e potenza elettrica 9.6. Resistenze 9.6.1. Esercizi relativi alle resistenze 9.7. Condensatori 9.8. Pile e batterie

943 943 946 949 952 952 955 957 964 967

Capitolo 10. Magnetismo 10.1. Il campo magnetico 10.2. Induzione magnetica 10.3. Unità di misura dell’elettricità e del magnetismo

969 969 974 975

Le soluzioni di Fisica

1112 MATEMATICA

Capitolo 1. Aritmetica 1.1. Numeri naturali e interi 1.2. Divisibilità, numeri primi, mcn e MCD 1.2.1. Esercizi con i numeri naturali e interi 1.2.2. Potenze 1.3. Numeri razionali, reali e complessi 1.3.1. Esercizi con i numeri razionali, reali e complessi 1.3.2. Esercizi relativi alle potenze 1.3.3. Radici 1.3.4. Esercizi relativi alle radici 1.4. Relazione d’ordine: esercizi Capitolo 2. Algebra 2.1. Monomi e polinomi 2.2. Grandezze. Proporzionalità e costante 2.3. Frazioni algebriche 2.3.1. Uguaglianze ed equivalenze 2.4. Equazioni 2.4.1. Radici delle equazioni 2.4.2., Esercizi relativi alle equazioni 2.5. Disequazioni e disuguaglianze 2.5.1. Sistemi di equazioni 2.5.2. Sistemi di disequazioni

977 977 977 979 982 983 985 989 994 994 996 998 998 1003 1004 1005 1006 1007 1010 1013 1016 1018 17

IN D IC E 2.6. Esercizi relativialle equazioni razionali 2.7. Equazioni, sistemi e disequazioni radicali 2.8. Esponenziali e logaritmi 2.8.1. Calcolo di logaritmi 2.8.2. Equazioni logaritmiche o esponenziali

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1018 1019 1020 1024 1026

Capitolo 3. Geometria 3.1. I poligoni 3.1.1. Triangolo 3.1.2. Quadrilateri in generale 3.1.3. Parallelogrammi 3.1.4. Rombo 3.1.5. Trapezio 3.1.6. Rettangolo 3.1.7. Quadrato 3.1.8. Altre figure 3.2. La circonferenza in ottica euclidea 3.3. 1 poliedri 3.3.1. Parallelepipedo 3.3.2. Cubo 3.3.3. Piramide 3.4. I solidi di rotazione 3.4.1. Cono 3.4.2. Cilindro 3.4.3. Sfera 3.5. Il piano cartesiano ed equazioni nel piano 3.5.1. Luoghi di punti 3.5.2. Distanze 3.5.3. La retta 3.6. Le coniche 3.6.1. La circonferenza in ottica cartesiana 3.6.2. Parabola 3.6.3. Iperbole 3.6.4. Ellisse 3.6.5. Luoghi comuni

1028 1028 1028 1035 1035 1036 1037 1037 1039 1040 1041 1046 1046 1047 1048 1049 1049 1050 1051 1053 1053 1054 1056 1062 1064 1064 1066 1067 1067

Capitolo 4. Trigonometria 4.1. Misura degli angoli in gradi e radianti 4.2. Coseno e seno di un angolo 4.3. Tangente e cotangente di un angolo 4.4. Uguaglianze e relazioni trigonometriche 4.5. Equazioni e disequazioni trigonometriche

1069 1069 1072 1076 1077 1079

Capitolo 5. Funzioni 5.1. Funzioni in generale 5.1.1. Dominio di una funzione 5.1.2. La funzione inversa 5.1.3. Zeri di una funzione 5.2. Grafici di funzioni 5.3. Limiti e calcolo differenziale 5.3.1. Limiti di una funzione 5.3.2. Derivata di una funzione

1081 1081 1083 1084 1085 1086 1088 1088 1088

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© Artquiz

IN D IC E

5.3.3. Crescenza e decrescenza 5.3.4. Massimi e minimi 5.4. Funzioni esponenziali e logaritmiche 5.5. Funzioni trigonometriche

1089 1089 1090 1091

Capitolo 6. Unità di misura e calcoli relativi

1093

Le soluzioni di Matematica

1115

AVVERTENZE * I quesiti del Cap. Probabilità e Statistica possono essere assegnati nei Test Ministeriali e delle Professioni Sanitarie, indistintamente, sia nella materia di Logica che in quella di Matematica. Per praticità sono stati tutti raccolti e organizzati in Logica. ** Leggi le indicazioni ad inizio Capitolo (pag. 217).

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©Artquiz LO G ICA

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

LOGICA RAGIONAMENTO LOGICO SILLOGISMI 1.[V/PS] "Il cantante Tizio è un cane; i cani hanno la coda; il cantante Tizio ha la coda". Il sillogismo non funziona perché? A. Esistono cani con una bella voce B. Tizio non sempre canta male C. Il significato dei termini varia nel corso del ragionamento D. Non tutti i cani hanno la coda E. Non è la coda a determinare le qualità di un cantante ►Nella prima frase “Il cantante Tizio è un cane” la parola “cane” è intesa come aggettivo. 2.I Greci non costruirono piramidi. Le piramidi sono solidi geo­ metrici. I Greci non conoscevano i solidi geometrici. Indicare il motivo per cui il sillogismo NON è formalmente (cioè logica­ mente) CORRETTO. A. La conclusione introduce un termine nuovo non contemplato nel­ le premesse B. I Greci conoscevano i solidi geometrici C. Vi sono molti altri solidi geometrici oltre alle piramidi D. I Greci costruirono piramidi E. I Greci furono grandi geometri ► Non è detto infatti che i greci non costruivano piramidi perché non le conoscevano. 3. [M/PS] Nessun ingenuo è cattivo - qualche cattivo è adulto dunque...... non è ingenuo. S'individui il CORRETTO comple­ tamento del sillogismo: A. ogni adulto B. qualche ingenuo C. qualche cattivo D. qualche adulto E. ogni cattivo ►Andiamo per esclusione: A, B, C ed E non sono corrette perché: A: possono esistere degli adulti che non sono cattivi, e quindi tali adulti (non cattivi) potrebbero essere ingenui (senza contraddire quindi la prima premessa); B: assurdo per il principio di non contrad­ dizione (un individuo non può essere simultaneamente ingenuo e non ingenuo); C: Non è detto che esistano persone cattive, quindi potrebbe non esistere nessun cattivo che non è ingenuo; E: Se un adulto è cattivo non può simultaneamente essere ingenuo, altrimenti non potrebbe essere cattivo: contraddizione. 4. [M/PS] Tutti i condottieri sono coraggiosi - nessun coraggioso è dissimulatore - dunque ...... è condottiero. Si individui il CORRETTO completamento del sillogismo: A. qualche condottiero B. nessun coraggioso C. qualche dissimulatore D. ogni dissimulatore E. nessun dissimulatore ► Nessun dissimulatore può essere un condottiero altrimenti sareb­ be coraggioso, caratteristiche che si escludono a vicenda per ipotesi.

A. B. C. D. E.

qualche persona insicura qualche ricco nessuna persona insicura ogni ricco soltanto un ricco

►Andiamo per esclusione: A, B, D ed E non sono corrette perché: A: se una persona insicura fosse un notaio sarebbe ricco e come tale non insicuro: contraddizione; B: non è detto che esistano dei notai, quindi se così fosse, non esisterebbero individui sia ricchi che notai; D: non è detto che notai e ricchi coincidono, dunque potrebbero esi­ stere dei ricchi che non sono notai; E: non tutti i ricchi sono notai. 6. [V/PS] Tutti i filosofi sono antipatici - qualche filosofo è italia­ no - dunque___è antipatico. S'individui il CORRETTO comple­ tamento del sillogismo: A. ogni italiano B. qualche italiano C. qualche filosofo D. qualche antipatico E. ogni filosofo ► C’è (almeno) un italiano che è filosofo, e dunque qualche italiano è antipatico. 7. [O/PS] Ogni uomo è mammifero - qualche animale è uomo dunque___è mammifero. Si individui il CORRETTO completa­ mento del sillogismo: A. qualche uomo B. ogni animale C. qualche animale D. ogni uomo E. ogni mammifero ► C'è (almeno) un animale che è uomo, e dunque qualche animale è mammifero. 8. [M] Nessun minerale è animato -qualche esistente è animatodunque ... non è minerale. S'individui il CORRETTO COMPLE­ TAMENTO del sillogismo: A. ogni animato B. qualche esistente C. qualche minerale D. ogni esistente E. ogni minerale ►C’è (almeno) un esistente che è animato, e dunque non può esse­ re un minerale per la prima premessa. Quindi qualche esistente non è un minerale. 9. [0] Nessun calciatore è zoppo - alcuni uomini sono zoppi dunque ... non sono calciatori. Si individui il CORRETTO com­ pletamento del sillogismo: A. tutti gli uomini B. tutti gli zoppi C. alcuni uomini D. alcuni zoppi E. alcuni calciatori

5. [V] Tutti i notai sono ricchi. Nessun ricco è una persona insi­ ►Gli uomini che sono zoppi non possono essere calciatori per la cura. Quindi ... è un notaio. Si individui il CORRETTO comple­ prima premessa. Pertanto tali uomini (quindi, alcuni) non sono calcia­ tori. tamento del sillogismo

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LOG ICA © Artquiz 10. [0] I bugiardi sono ingiusti (esiste almeno un bugiardo) bugiardi sono uomini - dunque__ sono ingiusti. Si individui il CORRETTO completamento del sillogismo: A. i bugiardi B. tutti gli uomini C. alcuni bugiardi D. alcuni giusti E. alcuni uomini ► Siccome esiste almeno un bugiardo, egli è un uomo ed egli è in­ giusto (prime due premesse). Passando al generale, esiste, quindi, (almeno) un uomo che è ingiusto.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO i seguenti risposte completa correttamente il sillogismo? A. Nessun insetto B. Ogni formica C. Nessuna formica D. Qualche formica E. Nessun elefante ► Ogni formica è un insetto e quindi non può essere più grande di un elefante per la prima premessa. Ciò equivale a dire che non esi­ ste nessuna formica che è più grande di un elefante.

16. Nessun presidente è matematico. Tutti gli studenti sono ma­ tematici. Dunque: 11. [M] Tutti i piccioni mangiano le fave -alcuni uccelli non man­ A. Tutti i matematici sono studenti giano le fave- dunque ... non sono piccioni. S'individui il COR­ B. Qualche matematico è presidente RETTO COMPLETAMENTO del sillogismo: C. Nessun presidente è studente A. tutti gli uccelli D. Non è possibile alcuna conclusione B. le fave E. Nessuno studente è presidente C. alcuni piccioni D. alcuni uccelli ► Ogni studente è matematico e quindi non può essere un presiden­ E. alcune fave te per la prima premessa. Ciò equivale a dire che non esiste alcuno studente che è un presidente. ► Gli uccelli che non mangiano le fave non possono essere piccioni per la prima premessa. In particolare, alcuni uccelli non sono piccioni. 17. Gli italiani sono uomini. Gli uomini possono essere filosofi. Indicare con quale delle seguenti conclusioni può essere com­ 12. [V/PS] Tutti gli eccessi sono biasimevoli - alcune passioni pletato il sillogismo proposto: non sono biasimevoli - dunque ... non sono eccessi. S'individui A. gli italiani possono essere filosofi il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo: B. gli italiani sono filosofi A. alcune passioni C. alcuni filosofi sono italiani B. alcuni eccessi D. alcuni italiani sono filosofi C. tutte le passioni E. questo sillogismo non può essere completato D. tutti gli eccessi E. tutti i biasimevoli ► Ogni italiano è un uomo e come tale può essere un filosofo. Si noti inoltre, in A, si ha l’unica opzione con una possibilità (almeno un ita­ ► Le passioni che non sono biasimevoli non possono essere ecces­ liano può essere un filosofo). si per la prima premessa. In particolare, alcune passioni non sono biasimevoli. 18. Gli italiani sono sciatori. Gli sciatori possono essere tennisti. Indicare con quale delle seguenti conclusioni può essere com­ 13. [O/PS] Nessuna pianta ha le ali - tutti gli alberi sono piante dunque____ha le ali. Si individui il CORRETTO completamento pletato il sillogismo proposto: A. alcuni tennisti sono italiani del sillogismo: B. gli italiani sono tennisti A. qualche albero C. il sillogismo non può essere completato B. nessuna pianta D. alcuni italiani sono tennisti C. nessun albero E. gli italiani possono essere tennisti D. ogni pianta E. qualche pianta ► Ogni italiano è uno sciatore e come tale può essere un tennista. Si noti inoltre, in E, si ha l'unica opzione con una possibilità (almeno un ► Ogni albero è una pianta e quindi non ha le ali. Ciò equivale a dire italiano può essere un tennista). che non esiste alcun albero con ie ali. 14. [0] Nessuna pianta è animale - ogni uomo è animale - dun­ 19. [M] Tutti i cani sono fedeli e tutti gli animali fedeli sono que ... è pianta. Si individui il CORRETTO completamento del mammiferi. Alcuni mammiferi possono passeggiare sui tetti. Dunque (UNA sola delle deduzioni qui elencate completa corret­ sillogismo: tamente il sillogismo): A. qualche uomo A. è impossibile che alcuni cani non possano passeggiare sui tetti B. ogni animale B. è impossibile che alcuni mammiferi non siano fedeli C. nessun uomo C. è impossibile che alcuni cani possano passeggiare sui tetti D. ogni pianta D. non è impossibile che alcuni cani possano passeggiare sui tetti E. qualche animale E. gli animali che possono passeggiare sui tetti sono mammiferi ►Ogni uomo è un animale e quindi non può essere una pianta per la prima premessa. Ciò equivale a dire che non esiste alcun uomo ► Ogni cane è un animale fedele e dunque un mammifero, quindi come tale può passeggiare sui tetti, che equivale alla risposta D, os­ che è una pianta. sia non è impossibile che passeggi sui tetti. Si noti che è una catena 15. Nessun insetto è più grande di un elefante. Tutte le formiche di 3 implicazioni, cane^fedele^mammifero^passeggia sui tetti, sono insetti. Quindi ... è più grande di un elefante. Quale delle quindi il primo termine (cane) implica il quarto (passeggiare sui tetti).

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 20.Alcuni studenti della classe sono alti, tutti gli studenti alti sono biondi. Quindi: A. tutti gli studenti della classe sono biondi B. chi non è biondo non fa parte di questa classe C. solo se sei alto e biondo puoi far parte di questa classe D. nessuno studente della classe è biondo E. alcuni studenti della classe sono biondi ►C’è qualche studente alto, che quindi è biondo. In particolare, c’è qualche studente biondo. 21. Alcuni legumi sono borlotti, tutti i borlotti sono fagioli. Quindi: A. nessun fagiolo è un legume B. nessun legume è un fagiolo C. tutti i legumi sono fagioli D. alcuni legumi sono fagioli E. tutti i fagioli sono borlotti ► Logicamente come quiz 20: i legumi che sono borlotti sono fagioli, dunque in particolare, ci sono legumi che sono fagioli. 22. Sillogismo: a) Tutti gli artisti sono apicoltori, b) Alcuni api­ coltori sono ingegneri. Se a) e b) sono entrambi fatti veri, quale delle seguenti affermazioni è vera? A. Alcuni artisti sono ingegneri B. Alcuni ingegneri non sono artisti C. Alcuni ingegneri sono artisti D. Ci sono più artisti che apicoltori E. Nessuna alternativa è corretta ►Circa le opzioni A, B e C, non è dato sapere in che relazione siano l’insieme degli artisti (all’interno degli apicoltori) e degli ingegneri (che interseca gli apicoltori), per la D, ci possono essere apicoltori che non sono artisti, per cui vale E. 23. Se qualche insegnante è giovane, nessun giovane è pigro, nessun pigro è sportivo, quale delle seguenti conclusioni è cor­ retta? A. Tutti gli insegnanti sono sportivi B. Alcuni giovani sono sportivi ' C. Nessuna delle alternative proposte D. Nessun insegnante è pigro E. Tutti gli sportivi sono giovani ► La risposta A non è corretta perché l’insieme degli insegnanti po­ trebbe essere addirittura disgiunto da quello degli sportivi (ossia, nessun elemento comune). Per la B e la E, di nuovo, potrebbero essere disgiunti gli insiemi degli sportivi e dei giovani. Per la D po­ trebbe essere che l’insieme degli insegnanti ammetta elementi in comune sia con l’insieme dei giovani che con l’insieme dei pigri (senza contraddire l’affermazione “nessun giovane è pigro"). MODUS PONENS Modus ponens: se A implica B, e se A è vera, allora anche B è vera. 24. “Massimo ama leggere; tutti gli scrittori amano leggere; Fa­ bio è uno scrittore”. In base alle precedenti informazioni, quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? A. Fabio ama leggere B. Fabio e Massimo sono entrambi scrittori C. Chi ama leggere è uno scrittore D. Massimo è uno scrittore E. Non è certo che Fabio ami leggere

©Artquiz LOGICA ► Si tratta di una applicazione immediata del Modus ponens. Si noti anche che la prima affermazione è superflua. 25. “Tutte le star del cinema degli anni Quaranta sono leggenda­ rie. Marlene Dietrich è una star del cinema degli anni Quaranta”. In base alle precedenti informazioni, quale delle seguenti affer­ mazioni è certamente vera? A. Marlene Dietrich è leggendaria B. Alcune star del cinema degli anni Quaranta erano tedesche C. Nessuna delie altre alternative è corretta D. Marlene Dietrich è un’attrice tedesca E. Per entrare nella leggenda del cinema bisogna essere stati attori negli anni Quaranta ►Applicazione diretta del modus ponens: Marlene Dietrich è una star del cinema degli anni Quaranta e in quanto tale è leggendaria. 26. Tutti gli avvocati sono prolissi; Giorgio ama la montagna; tutte le persone che amano la montagna sono prolisse. Se le affermazioni sopra riportate sono vere, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Giorgio è prolisso B. Tutte le persone prolisse sono avvocati C. Giorgio avrebbe voluto essere avvocato D. Giorgio è avvocato E. Tutti gii avvocati amano la montagna ► Modus ponens: “tutte le persone che amano la montagna sono prolisse” e “Giorgio ama ia montagna” segue logicamente la A. 27. “Tutti gli scolari sono diligenti; Tommaso è intelligente; tutte le persone intelligenti sono diligenti’. In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Tutti gli scolari sono intelligenti B. Tommaso è uno scolaro C. Tommaso è diligente D. Chi non è intelligente non può essere uno scolaro E. Tutte le persone intelligenti sono scolari ► Modus ponens: da “tutte le persone intelligenti sono diligenti” e “Tommaso è intelligente” segue C. 28. “Tutti i postini sono dinamici; Arturo è audace; tutte le per­ sone audaci sono dinamiche”. In base alle precedenti afferma­ zioni, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Tutti i postini si chiamano Arturo B. I postini dinamici sono audaci C. Arturo è un postino D. Arturo è dinamico E. Tutti i postini sono audaci ► Modus ponens: da “tutte le persone audaci sono dinamiche” e “Arturo è audace” segue D. 29. “Giuseppe è sardo; tutte le persone con i capelli neri sono italiane; tutti i sardi sono italiani.” Se le precedenti informazioni sono vere, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Giuseppe ha i capelli neri B. Tutti i sardi hanno i capelli neri C. Non ci sono italiani con i capelli biondi D. Giuseppe è italiano E. Tutte le persone con i capelli neri sono sardi ► Modus ponens: da “Giuseppe è sardo" e “tutti i sardi sono italiani” segue la tesi in D.

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LOGICA © Artquiz

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

30. "Alessandra è una brava ballerina. Tutti i ballerini di danza ► Modus ponens: Tutti i cani a 2 teste sono esseri viventi, e dunque, classica sono bravi ballerini. Tutti i bravi ballerini sono esili". come tali, si nutrono. Quindi: A. Alessandra è esile 36. “Tutti i delfini nuotano. Tutti i delfini sono mammiferi. Tutti i mammiferi vivono a lungo”. Quale delle seguenti affermazioni B. Alessandra è una ballerina di danza classica può essere dedotta dalle precedenti? C. alcuni ballerini di danza classica sono esili A. I delfini non vivono a lungo D. alcune ballerine esili si chiamano Alessandra E. tutti i ballerini esili studiano danza classica B. Se un mammifero nuota, è un delfino C. I delfini vivono a lungo ►- Modus ponens: Alessandra è una brava ballerina, e come tale è D. Tutti i mammiferi sono delfini esile. E. I delfini sono gli unici mammiferi che nuotano 31.‘‘Veronica è una brava studentessa. Tutti gli studenti di Far­ macia sono bravi studenti. Tutti i bravi studenti sono preparati”. Date tali premesse, si può dedurre che: A. tutti gli studenti preparati sono bravi studenti B. solo alcuni studenti di Farmacia sono preparati C. Veronica è preparata D. solo alcuni bravi studenti sono preparati E. Veronica è una studentessa di Farmacia ► Modus ponens: Veronica è una brava studentessa e quindi, come tale, è preparata.

► Si noti che la prima affermazione è ininfluente. Pertanto, tutti i delfini sono mammiferi, e dunque, come tali, vivono a lungo 37. [M/O] Se fossero vere le seguenti premesse: “ogni animale vola”; “l’asino è un animale” ne deriverebbe che: A. non tutti gli animali volano B. l’asino non può volare C. non tutti gli asini volano D. l’asino vola E. non è vero che ogni animale vola ► Modus ponens: essendo l'asino un animale, deve volare.

32. "Giulia ama i biscotti". "I biscotti sono un dolce". "Chi ama i biscotti adora la montagna". Sulla base di queste considerazio­ ni, individuate quale tra seguenti conclusioni è vera. A. Giulia ama tutti i dolci B. Giulia ama la montagna C. Giulia ama tutti i dolci che mangia in montagna D. Chi ama i biscotti ama tutti i dolci E. Giulia adora la montagna solo quando mangia biscotti ► Modus ponens: Giulia ama i biscotti, e quindi adora la montagna.

38. "Mirco ama il cioccolato; Il cioccolato è un dolce; Chi ama i dolci è un bravo sciatore". Allora è certo che: A. Mirco sa sciare B. Mirco non ama sciare C. Mirco ama tutti i dolci D. Tutti coloro che sciano mangiano cioccolato E. Tutti i bravi sciatori amano i dolci ► Modus ponens: Mirco ama il cioccolato, che è un dolce, quindi Mirco è un bravo sciatore.

33. ‘‘Sara è sincera. Tutti i medici sono sinceri. Tutte le persone sincere sono oneste”. Se le precedenti affermazioni sono vere, 39. Se l’affermazione “tutte le esperienze di vita sono utili” è FAL­ SA, quale delle seguenti proposizioni è necessariamente vera? quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Almeno un’esperienza di vita non è utile A. Sara è un medico B. Tutte le esperienze di vita sono inutili B. Nessuna delle altre alternative è esatta C. Sono utili soltanto le esperienze di vita C. Solo alcuni medici sono onesti D. I buoni maestri sono più utili delle esperienze di vita D. Tutte le persone oneste sono sincere E. Nessuna esperienza di vita è utile ' E. Sara è onesta ► Modus ponens: Sara è sincera e, quindi, è onesta. 34. [M/O] “Chi va al mare mangia il gelato. Tutti i bambini man­ giano ii gelato. Francesco va al mare”. Se le precedenti afferma­ zioni sono vere, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Tutti i bambini vanno al mare B. Chi mangia il gelato va al mare C. Chi va al mare è un bambino D. Francesco è un bambino E. Francesco mangia il gelato ► Modus ponens: Francesco va al mare e, quindi, mangia il gelato. 35.1 cani a due teste sono esseri viventi. Tutti gli esseri viventi si nutrono. Dando per vere queste due affermazioni, quale delle affermazioni seguenti è sicuramente ESATTA? A. Certi cani a due teste non si nutrono B. Il mio cane ha due teste perché si nutre C. Tutti i cani a due teste, senza eccezione, si nutrono D. Alcuni cani a due teste non sono in realtà esseri viventi E. Non esistono cani viventi a due teste

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► Ovvio, perché la falsità della premessa si rilegge come "non tutte le esperienze di vita sono utili". 40. [M] Se: Giovanna ama i quadri di Kandinskij; Kandinskij è un pit­ tore astrattista; a chi ama Kandinskij non piacciono tutti i quadri di Picasso, quale delle seguenti affermazioni è sicuramente VERA? A. Chi ama Picasso non va a vedere mostre di quadri di Kandiskij B. Giovanna va a vedere tutte le mostre di pittura che si tengono nella sua città C. Giovanna apprezza solo alcune opere di Picasso D. Tutti coloro che amano Kandiskij amano anche Picasso E. Giovanna ama tutti i pittori astrattisti ► Si tratta di applicare il Modus ponens: Giovanna ama i quadri di Kandinskij, e come membro di tale categoria di persone, non le piac­ ciono tutti i. quadri di Picasso. Quindi può apprezzare solo alcune (non tutte, eventualmente nessuna) delle opere di quest’ultimo. 41. [V] Premesso che: Tutti i filosofi sono portati per la logica / La logica aiuta nel gioco del bridge / Paolo ama giocare a bridge / Chi ama giocare a bridge ha un debole per la letteratura. Quale

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA delle seguenti affermazioni è sicuramente vera? A. Chi è portato per la logica non può non amare il bridge B. Non si può negare che Paolo abbia un debole per la letteratura C. Paolo ha tutti i requisiti per essere un buon giocatore di bridge D. Paolo è un profondo pensatore e ha un debole per la letteratura E. Tutti i filosofi amano giocare a bridge ► Si tratta di applicare il Modus ponens: Paolo ama giocare a bridge e Chi ama giocare a bridge ha un debole per la letteratura. Dunque Paolo fa parte della categoria di chi ama il bridge e come tale ha un debole per la letteratura. 42. “Tutti i medici lavorano in ospedale. Cesare lavora in ospe­ dale”. In base alle precedenti informazioni, quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? A. Cesare non è un medico B. Tutti coloro che lavorano in ospedale sono medici C. Tutti i medici sono bravi D. Non è possibile concludere che Cesare sia un medico E. Cesare è medico ► Il senso ultimo del modus ponens è che dalla verità della premes­ sa segue la verità della conclusione. Ma non l'inverso. Dunque, no­ nostante Cesare lavori in ospedale, nulla si può dedurre circa il fatto che sia medico (infatti, potrebbe essere anche un portantino). 43. "Bere acqua può favorire la circolazione. Lucia beve molta acqua. Sua cugina Tiziana ne beve pochissima". Se ne deduce che: A. Tiziana ha una pessima circolazione B. la circolazione di Tiziana è migliore di quella di Lucia C. Lucia ha più probabilità di Tiziana di avere una buona circolazione D. Lucia ha sicuramente un'ottima circolazione E. nessuna delle precedenti alternative è corretta ► Modus ponens: Lucia beve molta acqua e questo fattore favorisce la sua circolazione. In particolare, rispetto a Tiziana che beve poca acqua, ha una circolazione migliore. 44. "Tutte le trasmissioni radiofoniche sono interessanti". "Tutto il calcio minuto per minuto è una trasmissione radiofonica". In base alle precedenti informazioni, quale delle seguenti afferma­ zioni è certamente vera? A. Le trasmissioni televisive sul calcio sono più seguite di quelle radiofoniche B. Il calcio è uno sport molto seguito C. "Tutto il calcio minuto per minuto” è una trasmissione radiofonica molto seguita D. "Tutto il calcio minuto per minuto" è interessante E. Le trasmissioni radiofoniche stanno perdendo interesse

©Artquiz LOGICA 46.1 grandi magazzini generalmente sono costituiti da un nume­ ro di piani che va da 2 a 8. Se un magazzino ha più di tre piani ha l'ascensore. Se le precedenti affermazioni sono vere, quali delle seguenti deve ugualmente essere VERA? A. Solo i piani al di sopra del terzo sono serviti da ascensori B. Per andare al settimo piano si può sempre prendere un ascensore C. Nei magazzini a due piani non ci sono ascensori D. Per andare al terzo piano si può sempre usare l'ascensore E. Per andare al secondo piano non si può usare l'ascensore ► Immediato dal generale al particolare: se ha 7 piani, ne ha più di tre, quindi ha l'ascensore. 47. “Le persone che studiano le lingue sono istruite; Andrea è una persona istruita”. Quale delle seguenti affermazioni aggiun­ tive consente di dedurre con sicurezza che Andrea studia le lingue? A. Alcune persone istruite studiano le lingue B. Non è certo che tutte le persone istruite studino le lingue C. Tutte le persone istruite studiano le lingue D. Alcune persone istruite si chiamano Andrea E. Nessuna delle altre risposte consente una deduzione certa ► Infatti, se Andrea è istruito e se vale C, allora, per il modus po­ nens, Andrea studia ie lingue. 48. “Domenico è un amante della musica classica; chi suona la chitarra ama la musica classica; chi suona la chitarra ha le mani grandi”. Se le precedenti affermazioni sono vere, allora, per po­ ter dedurre che Domenico ha le mani grandi, a quale/i delle se­ guenti affermazioni aggiuntive si deve far ricorso? I) Chi ama la musica classica suona la chitarra II) Chi ha le mani grandi suona la chitarra A. Solo alla II) B. A nessuna delle due: anche senza informazioni aggiuntive si ri­ cava che Domenico ha certamente le mani grandi C. Sia alla I) sia alla 11) D. Solo alla I) E. La II) consente di affermare con certezza che Domenico ha le mani grandi, mentre la I) consente di giungere a tale conclusione solo se vale contemporaneamente la II) ► Infatti, se Domenico è un amante della musica classica e se vale la I), allora, per il modus ponens, Domenico suona la chitarra. Infine, di nuovo per il modus ponens applicato alla proposizione "chi suona la chitarra ha le mani grandi" si giunge ad affermare che "Domenico ha le mani grandi".

49. [M] Quale di questi ragionamenti è corretto da un punto di vista deduttivo: ► Modus ponens. In questo caso particolare: “Tutto il calcio minuto per A. Carlo ha 4 anni. I bambini sopra 4 anni sono biondi. Quindi Carlo non è biondo minuto” è una trasmissione radiofonica e come tale è interessante. B. se Carlo avesse sei anni e frequentasse la prima elementare, e se tutti gli altri bambini di quella classe fossero biondi, Carlo sa­ 45. Si leggano le seguenti affermazioni. Tutti i ragazzi solitari rebbe biondo amano leggere libri. Francesco è silenzioso. Tutte le persone silenziose amano leggere libri. Se le precedenti affermazioni sono C. Carlo frequenta la prima elementare. La maggioranza dei bambi­ ni che frequentano la prima elementare ha sei anni, quindi Carlo vere, quale delle seguenti alternative è necessariamente vera? ha sei anni A. Tutte le persone silenziose sono solitarie D. Carlo ha 4 anni. I bambini di 4 anni sono tutti biondi. Quindi Carlo B. Tutte le persone solitarie sono silenziose è biondo C. Francesco ama leggere libri E. Carlo ha 4 anni. I bambini sopra 4 anni non sono biondi. Quindi D. Francesco è un ragazzo solitario Carlo è biondo E. Tutte le persone che amano leggere libri sono solitarie ► Dal generale al particolare: Francesco è silenzioso e quindi ama leggere libri (modus ponens).

► La D è un’applicazione diretta del modus ponens, quindi la dedu­ zione è corretta.

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LOG ICA ©Artquiz DERIVAZIONI LOGICHE DATE LE PREMESSE, È VERO CHE... 50. [M] “Se gli studenti si applicano, conseguiranno la promo­ zione”. Se quanto affermato è vero, quale delle seguenti affer­ mazioni è sicuramente vera? A. Verranno promossi solo gli studenti che si sono applicati B. Se uno studente è promosso, allora si è applicato C. Verranno bocciati tutti gli studenti che non si sono applicati D. Se uno studente non si applica, verrà bocciato E. Se uno studente è promosso, non è detto che si sia applicato ► Si tratta di non confondere il verso di un'implicazione: A—>B (si legga: A implica B), non equivale assolutamente a B—>À. In questo caso il fatto di applicarsi è condizione sufficiente, ma non necessaria, per essere promossi.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO ► La premessa implica in particolare che esistono manuali che sono tomi ponderosi, il che equivale alla risposta C, ma ciò non implica che tutti i tomi ponderosi siano manuali. 55. Se è vero che «alcune biciclette hanno gli ammortizzatori», allora è necessariamente vera anche una delle affermazioni se­ guenti. Quale? A. Le biciclette con gli ammortizzatori sono le migliori B. Anche se oggi non è così, un giorno tutte le biciclette avranno gli ammortizzatori C. Se comperi una bicicletta, questa può non avere gli ammortizzatori D. Le biciclette con gli ammortizzatori costano di più E. Non può esistere una bicicletta senza ammortizzatori ► Se ci sono “alcune” bici con ammortizzatori, ciò non implica che “tutte” le bici abbiamo gli ammortizzatori.

51. [V/PS] "Se i candidati si applicano, conseguiranno l'idoneità". Sulla base deH’affermazione precedente, quale delle seguenti affermazioni è vera? A. Conseguiranno l'idoneità solo candidati che si sono applicati B. Se un candidato consegue l'idoneità è possibile che si sia applicato C. Tutte le altre affermazioni sono vere D. Se un candidato si applica, conseguirà il massimo risultato E. Se un candidato non si applica, non conseguirà l'idoneità

56. Se è vero che «le bugie hanno le gambe corte», allora è ne­ cessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti. Qua­ le? A. Tutte le verità hanno le gambe lunghe B. Non esistono bugie dalle gambe lunghe C. Alcune bugie hanno le gambe lunghe D. Esiste almeno una bugia che ha le gambe lunghe E. Anche le verità hanno le gambe corte

► Si veda il quiz 50.

► Dalla premessa deriva che, avendo “tutte" le bugie le gambe cor­ te, non può esistere “una” bugia dalle gambe lunghe.

52. “Se è vero ciò che dici, presto troveremo il colpevole”. Se la precedente affermazione è vera, allora NON è necessariamente vero che: A. se non troviamo presto il colpevole è perché non è vero ciò che dici B. non è condizione necessaria il fatto che sia vero ciò che dici af­ finché presto troviamo il colpevole C. se troviamo presto il colpevole è perché è vero ciò che dici D. non è condizione necessaria e sufficiente il fatto che sia vero ciò che dici affinché presto troviamo il colpevole E. è sufficiente che sia vero ciò che dici affinché presto troviamo il colpevole ► Sia A = “è vero ciò che dici” e B = “presto troveremo il colpevole”. Allora il testo afferma che è vera l'implicazione A—>B, dalla quale non si può logicamente derivare che vale anche la B—>A, ossia l'im­ plicazione in C.

57. Se è vero che «chi vede una stella cadente è fortunato», allo­ ra è necessariamente vera anche una delle affermazioni seguen­ ti. Quale? A. Solo chi vede una stella cadente è fortunato B. Le stelle cadenti sono in realtà dei meteoriti che impattano sull'atmosfera terrestre C. Chi crede nelle stelle cadenti è un superstizioso D. Se vedi una stella cadente, sei fortunato E. Se la fortuna è cieca, non può vedere le stelle cadenti ► Dal generale al particolare: se vale per “tutti” coloro che vedono una stella cadente, vale anche “per te” che sei nell'Insieme di chi le vede.

58. Se è vero che «tutti i nodi vengono al pettine», allora è ne­ cessariamente vera anche una delie affermazioni seguenti. Qua­ 53. [M] Se è vero che «tutti gli intellettuali sono interlocutori le? noiosi», sarà necessariamente VERA anche UNA delle afferma­ A. Le persone calve non hanno problemi con il pettine B. Alcuni nodi sfuggono al pettine zioni seguenti: C. Se esiste un nodo, questo verrà necessariamente al pettine A. nessun interlocutore noioso è intellettuale D. Le spazzole, a differenza dei pettini, non garantiscono di indivi­ B. tutti gli interlocutori sono intellettuali noiosi C. tutti i noiosi sono intellettuali duare tutti i nodi E. I nodi possono essere individuati solo da un pettine D. tutti gli interlocutori sono noiosi E. alcuni interlocutori noiosi sono intellettuali ► Dal generale al particolare: se vale per “tutti” i nodi, vale anche ► La premessa implica in particolare che esistono intellettuali che per “qualsiasi nodo”. sono interlocutori noiosi, il che equivale alla risposta E, ma ciò non 59. Se è vero che «l'erba del vicino è sempre più verde», allora è implica che tutti gli interlocutori noiosi siano intellettuali. necessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti. 54. [V] Se è vero che “tutti i manuali sono tomi ponderosi”, sarà Quale? A. Il vicino usa un fertilizzante migliore certamente vero che: B. Il vicino innaffia moltissimo il suo giardino A. nessun tomo ponderoso è un manuale C. Deve esistere almeno un vicino che ha l'erba meno verde della B. tutti i tomi ponderosi sono manuali mia C. alcuni tomi ponderosi sono manuali D. Non esiste un vicino che non abbia l'erba più verde D. tutti i tomi sono ponderosi E. tutti i tomi sono manuali ponderosi E. Nessun vicino ha l'erba alta in giardino

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

©Artquiz LOGICA

► Se “tutti" i vicini hanno l’erba più verde, non può esistere “un” vici­ no che non abbia l’erba più verde.

► Il “solo” significa che gli altri cibi non godono della proprietà di fare bene all’organismo.

60. Se è vero che “si può resistere a tutto, tranne che alle tenta­ zioni”, allora è necessariamente vera anche una delle afferma­ zioni seguenti. Quale? A. Ognuno di noi ha dei bisogni fisiologici da dovere soddisfare B. Non è possibile che si verifichi anche un solo caso in cui si riesce a resistere a una tentazione C. Solo con la forza di volontà e con l'esercizio si può resistere alle tentazioni D. Le tentazioni portano prima al peccato e poi al vizio E. Chi segue precisi precetti morali, anche se a volte può cadere in tentazione, per lo più sa come perseguire la retta via

65. [M] Se è vero che «non tutti i mali vengono per nuocere», sarà necessariamente vera anche UNA delle affermazioni se­ guenti: A. quelli che nuocciono non sono mali B. i mali non nuocciono C. qualche male non viene per nuocere D. se non vengono per nuocere non sono mali E. se sono mali non vengono per nuocere

►Affermare che “si può resistere a tutto, tranne che alle tentazioni” equivale a dire che non esistono tentazioni alle quali si può resistere. 61. Se è vero che «non tutte le case di Santorini hanno le per­ siane azzurre», allora è necessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti. Quale? A. A Santorini non c'è nemmeno una casa con le persiane azzurre B. A Santorini due case hanno le persiane verdi C. A Santorini si trova almeno una casa che non ha le persiane az­ zurre D. A Santorini non esistono case senza persiane E. A Santorini ci sono troppe case con le persiane azzurre ►Affermare che «non tutte le case di Santorini hanno le persiane azzurre» equivale a dire che ne esiste almeno una che ha le persia­ ne di un colore diverso. 62. Se è vero che «chi fa da sé, fa per tre», allora è necessaria­ mente vera anche una delle affermazioni seguenti. Quale? A. Il fai da te è un hobby educativo e utile B. Tutti coloro che lavorano da soli lavorano quanto tre persone messe assieme C. Chi lavora in compagnia o è un ladro o è una spia D. Chi fa sempre da sé, non concluderà mai nulla nella vita E. La solitudine rende presuntuosi 63. Se è vero che «il buon giorno si vede dal mattino», allora è necessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti. Quale? A. La sera è facile dare giudizi sulla giornata, in quanto già trascorsa B. La luce del mattino è più potente di quella della sera C. Le valutazioni, fatte al mattino, sulla giornata che sta nascendo possono essere completamente contraddette a fine giornata D. Già al mattino si capisce se sarà una buona giornata E. Anche la sera prima si può capire se il giorno seguente sarà un buon giorno 64. Se è vero che «solo i cibi provenienti da agricoltura biologi­ ca fanno bene all'organismo», allora è necessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti. Quale? A. Un cibo prodotto non rispettando i metodi di produzione e gli standard qualitativi dell'agricoltura biologica farà certamente male all'organismo B. Non è detto che non esistano cibi che fanno bene all'organismo, pur non provenendo da agricoltura biologica C. I prodotti di agricoltura biologica sono molto di moda oggi in Italia D. Tutto ciò che non fa bene all'organismo proviene da agricoltura non biologica E. I cibi provenienti da agricoltura biologica sono più costosi degli altri

► Immediato, “non tutti” equivale ad “esiste un...”. 66. [M] Se è vero che «chi disprezza compra; chi loda vuol la­ sciare» sarà necessariamente vera anche UNA delle affermazio­ ni seguenti: A. chi vuol lasciare, disprezza B. chi vuol comprare, loda C. chi disprezza, non vuol lasciare D. chi non vuol comprare, disprezza E. chi vuol lasciare, non loda ► Se si disprezza si compra. Ma, non potendo comprare e lasciare simultaneamente (le due si escludono l’un l’altra) vale anche che se si compra non si lascia. In particolare chi compra non lascia. 67. [V] Se è vero che «tutti i lottatori di sumo sono grassi», sarà necessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti: A. tutti i grassi sono lottatori di sumo B. intensificare la pratica del sumo fa dimagrire C. il sumo non è praticato dai magri D. tutti i lottatori di sumo originariamente non erano grassi E. sospendere la pratica del sumo fa ingrassare ► Se tutti i lottatori di sumo sono grassi, non ne può esistere uno che sia magro. 68. [0] Se è vero che «il riso abbonda sulla bocca degli scioc­

chi», sarà necessariamente vera anche UNA delle affermazioni seguenti: A. tutti gli sciocchi ridono poco B. tutti quelli che ridono sono sciocchi C. per diventare intelligenti basta ridere poco D. tutti quelli che non ridono sono intelligenti E. una persona intelligente non ride troppo ► Se tale persona intelligente ridesse molto, sarebbe anche sciocco, quindi non intelligente: contraddizione col fatto che invece è intelli­ gente. 69. Se la pubblicità ha avuto effetto, allora molte persone guar­ deranno lo spettacolo televisivo. Se l’affermazione precedente è vera, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Se molte persone hanno guardato lo spettacolo televisivo, allora la pubblicità avrà avuto effetto B. Se la pubblicità non ha avuto effetto, allora poche persone guar­ deranno lo spettacolo televisivo C. Se poche persone hanno guardato lo spettacolo televisivo, allora la pubblicità non ha avuto effetto D. Anche se poche persone hanno guardato lo spettacolo televisivo la pubblicità può avere effetto E. Chi ha guardato lo spettacolo televisivo ha subito l’effetto della pubblicità

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LO G ICA ©Artquiz ► Con la premessa che “poche persone hanno guardato lo spettaco­ lo televisivo’’, se la pubblicità avesse avuto effetto, allora molte per­ sone avrebbero guardato lo spettacolo, in contraddizione con l’ipotesi. Quindi la C. è vera. 70. Se è vero che «all'esame di Stato viene promosso solo chi studia», allora è necessariamente vera anche una delle afferma­ zioni seguenti. Quale? A. Se studi, verrai promosso sicuramente B. Mio cugino è stato l'unico promosso all'esame di Stato anche senza avere studiato C. Non vi è alcuna possibilità per chi non studia di venire promosso all’esame di Stato D. La promozione dipende più dalla fortuna che dallo studio E. All'esame di Laurea viene promosso solo chi studia ► Il “solo” significa che non ci sono altre possibilità per essere pro­ mossi. 71. Se è vero che «se penso, esisto», allora è necessariamente vera anche una delle affermazioni seguenti. Quale? A. La consapevolezza di stare pensando è sufficiente a dimostrare la mia esistenza B. Se non penso, non esisto C. Se esisto, allora penso D. Se provo emozioni, non esisto E. È necessario pensare per esistere 72. “Chi legge libri o ascolta musica classica ama l'arte. Chi ama l'arte ama la natura”. Se le precedenti affermazioni sono vere, allora è vero che: A. chi ama l'arte ascolta musica classica B. chi legge libri ascolta musica classica C. chi legge libri ama la natura D. chi ama la natura ama l'arte E. chi ama la natura legge libri ► Chi legge libri ama l’arte e quindi la natura. 73. “Gli studenti del corso sono contenti di avere ulteriori spie­ gazioni ogni volta che le chiedono. Il professore spiega loro che approfondire eventuali dubbi sortisce spesso un effetto benefi­ co”. Se le precedenti proposizioni sono vere allora è vero che: A. nutrire dubbi su un argomento può essere condizione favorevole all’apprendimento B. il professore non si ritrae innanzi ad alcuna richiesta degli studenti C. gli studenti chiedono frequentemente ulteriori spiegazioni D. il professore fornisce spiegazioni sempre e solo.se richieste E. nutrire dubbi su un argomento è condizione necessaria e suffi­ ciente per capirlo ► Nutrire dubbi è condizione necessaria per approfondire gli stessi. Poi, l'approfondimento dei dubbi, afferma il professore, spesso pro­ duce un effetto benefico, ossia: favorevole all'apprendimento. Quindi vale la A. 74. “Ogni volta che strillo sento male alla gola, ma strillare è per me necessario per sfogare la rabbia”. Se la precedente afferma­ zione è vera, allora è certamente vero che: A. avere male alla gola è condizione sufficiente per sfogare la mia rabbia B. anche se non ho sfogato la mia rabbia, potrei avere il mal di gola C. sfogare la mia rabbia è condizione necessaria per strillare D. se ho male alla gola, ho sicuramente sfogato la mia rabbia E. se ho sfogato la mia rabbia potrei non avere mal di gola

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO ►Aver sfogato la rabbia implica che si è strillato (strillare è condi­ zione necessaria); aver strillato implica avere il mal di gola. Dalla precedente doppia implicazione segue che sfogare la rabbia implica avere il mal di gola. Ma ciò non deve trarre in inganno in quanto non si afferma che il mal di gola è causato solo dalla fatto di aver strillato (infatti, ad esempio, il ma di gola potrebbe essere dovuto a un’in­ fluenza). 75. "Se piove non utilizziamo la barca". Se la precedente affer­ mazione è vera, allora è anche vero che: A. non utilizziamo la barca solo quando piove B. se non utilizziamo la barca, allora piove C. non è sufficiente che piova perché non utilizziamo la barca D. se utilizziamo la barca, allora non piove E. se non piove allora utilizziamo la barca 76. “Se piove non usciamo di casa”. Se la precedente afferma­ zione è vera, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Se non usciamo di casa allora piove B. Se e solo se piove usciamo di casa C. Se non piove usciamo di casa D. Non usciamo di casa solo quando piove E. Se usciamo di casa allora non piove 77. [V] Data per vera l'affermazione che «tutti i cani che abbaia­ no non mordono», sarà necessariamente vera anche UNA delle affermazioni seguenti: A. alcuni cani che abbaiano mordono B. tutti i cani non mordono C. i cani che mordono non abbaiano D. tutti gli animali che mordono non sono cani E. se i cani non mordono, abbaiano 78. [M/O] “Paolo è così amico di Giuseppe e di Claudio che quando lui va alle feste ci vanno anche i suoi due amici”. Data la frase precedente, quale delle seguenti affermazioni è certamen­ te vera? A. Paolo ieri è andato ad una festa, quindi sicuramente c’erano an­ che Giuseppe e Claudio B. Giuseppe ieri era ad una festa, quindi sicuramente c’è andato anche Claudio C. Ieri c’era una festa alla quale Paolo non è andato, quindi anche Giuseppe e Claudio non c’erano D. Giuseppe e Claudio ieri erano ad una festa, quindi c'era anche Paolo E. Ieri Claudio è andato ad una festa, quindi c’è andato anche Paolo 79. “Solo se la mia penna stilografica ha inchiostro può funzio­ nare”. Sulla base di questo assunto, quale delle seguenti affer­ mazioni è sicuramente vera? A. tutte le affermazioni A, B e C sono vere B. se la mia penna stilografica ha inchiostro allora funziona C. se la mia penna stilografica non funziona allora non ha inchiostro D. le affermazioni A e B sono vere E. se la mia penna stilografica funziona allora ha inchiostro ► “Condizione necessaria affinché la mia penna funzioni è che abbia inchiostro”, dunque E. 80. Sandro è una persona atletica; le persone alte sono tutte atletiche; le persone alte sono magre. Se le precedenti afferma­ zioni sono vere, quale delle seguenti è sicuramente vera? A. Sandro è una persona magra B. Sandro è una persona alta C. Tutte le persone atletiche sono alte

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

©Artquiz LOG ICA

In base alla precedente affermazione, è necessariamente vero che: A. è sufficiente che il camino sia acceso per avvertire l'atmosfera natalizia ► Immediato dalla congiunzione di “le persone alte sono tutte atleti­ B. si può avvertire l’atmosfera natalizia anche con il camino spento che” con “le persone alte sono magre”. C. se non si avverte l’atmosfera natalizia, significa che il camino non è acceso 81. “Se c’è lo sciopero dei treni, rimando la partenza per le va­ canze”. In base alla precedente affermazione, è necessariamen­ D. se il camino non è acceso, non si avverte l’atmosfera natalizia E. se il camino è acceso, sicuramente si avverte l’atmosfera natalizia te vero che: A. se non c'è lo sciopero dei treni, non rimando la partenza per le ► Il significato dell’affermazione è “se si avverte l’atmosfera natalizia vacanze B. se rimando la partenza per le vacanze, significa che c’è lo scio­ allora il camino è acceso”, che equivale logicamente a D. Si noti che la E non è corretta perché si potrebbe, ad esempio, accendere il ca­ pero dei treni C. se non ho rimandato la partenza per le vacanze, vuol dire che mino a ferragosto senza ovviamente avvertire l’atmosfera natalizia. non c’è stato lo sciopero dei treni D. rimando la partenza per le vacanze solo se c’è lo sciopero dei 86. “Se nevica, Arianna accende il camino”. Se la precedente affermazione è vera, allora è sicuramente vero che: treni E. l'unica possibilità che io rimandi la partenza per le vacanze è che A. se Arianna non accende il camino, vuol dire che non nevica B. Arianna non accende il camino quando c’è il sole ci sia lo sciopero dei treni C. se Arianna accende il camino, vuol dire che nevica ►Non potrebbe verificarsi simultaneamente che non ho rimandato D. se non nevica Arianna non accende il camino le vacanze e c'è stato lo sciopero dei treni (in quest'ultimo caso si E. non nevica e quindi Arianna tiene spento il camino dovrebbero, infatti, rimandare ie vacanze). Dunque non c'è stato lo ► Il quiz è del tutto equivalente dal punto di vista logico al quiz 85, sciopero. sostituendo a “si avverte l’atmosfera natalizia” la parola “nevica”. 82. “Se c’è il sole, vado a fare un bagno in piscina”. In base alla 87. "Se e solo se mangio cibi dietetici, riduco i miei grassi su­ precedente affermazione, è necessariamente vero che: A. condizione necessaria perché io vada a fare un bagno in piscina perflui". In base alla precedente informazione, quale delle se­ guenti affermazioni è certamente vera? è che ci sia il sole A. Mangiare cibi dietetici è una moda della società occidentale B. se non c’è il sole, non vado a fare un bagno in piscina B. Le modelle mangiano solo cibi dietetici C. vado a fare un bagno in piscina solo se c’è il sole D. se non vado a fare un bagno in piscina, vuol dire che non c’è il sole C. Mangio cibi dietetici quando svolgo attività sportive D. A volte, anche se mangio cibi dietetici, non riduco i miei grassi E. se vado a fare un bagno in piscina, significa che c’è il sole superflui E. I miei grassi superflui si riducono quando mangio solo cibi dietetici ►Vedi quiz 81. D. Le persone magre sono atletiche E. Chi è alto è magro e atletico

83. “È necessario che l’autobus sia in orario affinché Alessan­ dra arrivi in tempo all’appuntamento”. Se la precedente infor­ mazione è vera, allora è possibile dedurre che: A. nessuna delle altre alternative è corretta B. se l’autobus non è in orario, allora Alessandra non arriva in tem­ po aH’appuntamento C. se l’autobus è in orario, allora Alessandra arriva in tempo all’appuntamento D. se Alessandra non arriva in tempo all’appuntamento, allora l’autobus non è in orario E. è possibile che Alessandra arrivi in tempo anche se l’autobus non è in orario

► Se i grassi superflui si riducono, allora ho mangiato solo cibi diete­ tici (perché "se e solo se" mangio tali cibi riesco a ridurre i miei grassi superflui).

►Vedi quiz 81.

► Se apro la finestra deve infatti esserci necessariamente (se e solo se c’è) il sole.

84. “Affinché l’atleta vinca le Olimpiadi, occorre che si alleni tutto l’anno”. Se l’affermazione precedente è vera, quale delle seguenti deve essere vera? A. Anche se l'atleta si allena tutto l’anno non vince le Olimpiadi B. Se l’atleta non si allena tutto l'anno, non vince le Olimpiadi C. È sufficiente che l’atleta si alleni tutto l'anno perché vinca le Olimpiadi D. Se l’atleta non ha vinto le Olimpiadi, allora non si è allenato tutto l’anno E. Se l’atleta si allena tutto l’anno, allora vince le Olimpiadi ► Vedi quiz 81. 85. “Solo se il camino è acceso, si avverte l’atmosfera natalizia”.

88. “Se e solo se c’è il sole, apro la finestra”. In base alla prece­ dente informazione, quale delle seguenti affermazioni è certa­ mente vera? A. Se apro la finestra significa che c’è il sole B. Quando apro la finestra non è detto che ci sia il sole C. Apro la finestra solo dopo aver chiuso la porta D. A volte, anche se c'è il sole, non apro la finestra E. Quando apro la finestra non so se c’è il sole

89. "Laura prenderà il treno se e solo se non si attarda a parla­ re". Se la precedente affermazione è vera allora è certamente vero che: A. Laura prenderà in ogni caso il treno B. anche se Laura non si attarda a parlare potrebbe comunque per­ dere il treno C. Laura prenderà il treno anche se si attarda a parlare D. Laura è sempre in ritardo E. se Laura non si attarda a parlare allora prenderà il treno ► “A se e solo se B” significa, dal punto di vista logico, che ie due proposizioni in questione sono equivalenti. Quindi, la premessa “Lau­ ra non si attarda” equivale a “Laura prenderà il treno”.

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LO G ICA ©Artquiz 90. “Se e solo se il malato viene curato in tempo, la terapia avrà effetto”. In base alla precedente affermazione, è necessariamen­ te vero che: A. condizione necessaria, ma non sufficiente, perché la terapia ab­ bia effetto, è che il malato venga curato in tempo B. anche se il malato viene curato in tempo, la terapia potrebbe non avere effetto C. se il malato non viene curato in tempo, la terapia non avrà effetto D. perché la terapia abbia effetto, occorrono frequenti visite mediche di controllo E. la terapia potrebbe avere effetto anche se il malato non viene curato in tempo

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO B. il partito XYZ è così poco rappresentativo che la modifica deila legge elettorale diventa un fattore determinante per la sua so­ pravvivenza C. condizione necessaria ma non sufficiente affinché il partito XYZ entri in Parlamento è che venga modificata la legge elettorale D. se la legge elettorale venisse modificata, il partito XYZ potrebbe non entrare in Parlamento E. se non verrà modificata la legge elettorale il partito XYZ non en­ trerà in Parlamento ► Entrare in parlamento equivale logicamente al fatto che verrà mo­ dificata la legge elettorale. Dunque, se non verrà modificata la legge elettorale XYZ non entrerà in Parlamento.

► Se il malato non viene curato in tempo, che è condizione necessa­ ria per l'efficacia della terapia, allora la terapia non potrà avere effetto. 91. [V] Aldo è titolare di una azienda casearia, e in un dato gior­ no può produrre formaggio se e solo se ha a disposizione sia latte che caglio. Determinare quale delle seguenti deduzioni è corretta. A. Aldo oggi non può produrre formaggio, quindi non possiede caglio B. Aldo oggi non può produrre formaggio, quindi non possiede né latte né caglio C. Aldo oggi possiede latte ma non può produrre formaggio, quindi non ha caglio D. Aldo oggi non può produrre formaggio, quindi non possiede latte E. Aldo oggi possiede caglio, quindi può produrre formaggio ► Per poter produrre del formaggio Aldo deve soddisfare necessa­ riamente due condizioni: possedere latte e possedere caglio. Se Al­ do non può produrre formaggio, almeno una delle dette condizioni non è verificata. Se possiede latte, si deduce che non può possedere caglio. Quindi la C è corretta.

95. [V] Quando c'è una partita dell'Italia, Mario si trova sempre all'estero. Determinare, sulla base di questa sola informazione, quale delle seguenti deduzioni è corretta: A. oggi non ci sono partite dell'Italia, quindi Mario è in Italia B. oggi Mario è in Italia, quindi non ci sono partite dell'Italia C. oggi Mario è all'estero, quindi c'è una partita dell'Italia D. oggi non ci sono partite dell'Italia, quindi Mario è all'estero E. oggi Mario è all'estero, quindi non ci sono partite dell'Italia ► Se l’Italia disputasse una partita, Mario dovrebbe essere all’estero. Ma essendo Mario in Italia, non ci possono essere partite dell’Italia.

96. [V] Nella città di Colleallegro è possibile sostenere l'esame per il conseguimento della patente di guida ogni mese, finché non lo si supera. Quest'anno, tutti i candidati provenienti dall' autoscuola Guidabene, che si sono presentati all'esame di mar­ zo, lo hanno superato in quell’occasione. Determinare, sulla 92. “ Se e solo se studio con impegno, supero l’esame”. In base base di queste sole informazioni, quale delle seguenti afferma­ alla precedente informazione, quale delle seguenti affermazioni zioni è sicuramente vera. A. Carlo, che si è presentato all'esame di marzo e lo ha superato, è certamente vera? proviene dall'autoscuola Guidabene A. Supero l ‘esame solo se finisco di studiare i miei appunti B. Riccardo, che si è presentato all’esame di marzo e non lo ha su­ B. Se supero l’esame, significa che ho studiato con impegno perato, non proviene dall'autoscuola Guidabene C. Se supero l’esame, non significa che ho studiato con impegno C. Almeno uno studente dell'autoscuola Guidabene ha sostenuto D. Anche se studio con impegno, non supero l’esame l'esame a febbraio senza superarlo E. Non è sufficiente che io studi con impegno perché io superi l’esame D. Nessun iscritto all'autoscuola Guidabene si è presentato all'esa­ me ad aprile ►"Se supero l'esame" implica necessariamente che ho studiato con E. Nessun iscritto all'autoscuola Guidabene ha superato l'esame a impegno (“solo se’’ significa “solo in quel caso”). febbraio 93. "Se e solo se fa caldo, accendo il condizionatore". In base alla precedente informazione, quale delle seguenti affermazioni ► Se Riccardo, che si è presentato all'esame di marzo, provenisse dall'autoscuola Guidabene, avrebbe passato l'esame. Non avendolo è certamente vera? A. Condizione sufficiente, ma non necessaria, per accendere il con­ passato, non può provenire dall’autoscuola Guidabene. dizionatore è che faccia caldo B. A volte, anche se fa caldo, non accendo il condizionatore C. Ogni tanto accendo il condizionatore per fare circolare un po’ d'aria 97. In base all’informazione “tutti i pappagalli brasiliani sono D. Se accendo il condizionatore significa che fa caldo loquaci”, quale delle seguenti affermazioni è necessariamente E. Accendo il condizionatore solo prima di andare a dormire vera? A. I pappagalli più loquaci sono quelli brasiliani ►Accendere il condizionatore equivale logicamente al fatto che fa B. La loquacità è la caratteristica più apprezzata dei pappagalli bra­ caldo. Dunque, se il condizionatore è acceso, in particolare, significa siliani che fa caldo. C. Non esistono pappagalli brasiliani taciturni D. È impossibile negare che esista almeno un pappagallo brasiliano 94. [V] “Il partito XYZ entrerà in Parlamento se e solo se verrà taciturno modificata la legge elettorale". Se la precedente affermazione è E. Solo i pappagalli brasiliani sono loquaci vera allora è anche vero che: A. è possibile che il partito XYZ entri in Parlamento anche con la ► Se tutti i pappagalli brasiliani sono loquaci, allora non può esister­ vigente legge elettorale ne uno taciturno.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 98. In base all'informazione "tutti i palazzi americani sono molto alti", quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? A. Non esistono palazzi più alti di quelli americani B. I palazzi americani sono più alti di quelli giapponesi C. È impossibile negare che esista almeno un palazzo americano basso D. Non esistono palazzi americani bassi E. Nessuna delle altre affermazioni è corretta ► Se “tutti i palazzi americani sono molto alti” non può essere vero che “esistono palazzi bassi”. 99. “Per ottenere il trasferimento è sufficiente l’autorizzazione del Direttore del Personale”. Se l’affermazione precedente è ve­ ra, quale delle seguenti è certamente vera? A. Se si è ottenuto il trasferimento, sicuramente si è avuta l’autorizzazione del Direttore del Pèrsonale B. Il Direttore del Personale deve essere informato su ogni richiesta di trasferimento C. Il trasferimento non può essere ottenuto senza l'autorizzazione del Direttore del Personale D. Per ottenere il trasferimento serve l’autorizzazione di almeno due persone E. Con l’autorizzazione del Direttore del Personale si ottiene il tra. sferimento ► Condizione sufficiente per ottenere il trasferimento è che il diretto­ re autorizzi il trasferimento, quindi E è corretta. 100. “Paola partirà per il Canada se e solo se rinnoverà il passa­ porto”. Se la precedente affermazione è vera allora è anche vero che: A. Paola sicuramente partirà per il Canada B. anche se Paola rinnoverà il passaporto non è certo che partirà per il Canada C. Paola potrebbe partire per il Canada anche se non avrà rinnovato il passaporto D. se Paola non partirà per il Canada vorrà dire che non avrà rinno­ vato il passaporto E. Paola rinnoverà il passaporto e partirà ► Nelle regole della logica vale che “A se e solo se B” equivale a “(non A) se e solo se (non B)”, quindi è vera D. 101. “Se Matteo è nervoso, allora fuma la pipa". Se la preceden­ te affermazione è vera, allora è anche vero che: A. il fatto che Matteo fumi la pipa significa che è nervoso B. se Matteo non fuma la pipa, allora non è nervoso C. se Matteo fuma la pipa, allora è nervoso D. Matteo fuma la pipa solo quando è nervoso E. se Matteo non è nervoso, allora non fuma la pipa ► Nelle regole della logica vale che “A implica B” equivale a “(non B) implica (non A)”. Ponendo A = “Matteo è nervoso” e B = “(Matteo) fuma la pipa” si giunge alla proposizione in B. 102. Se: Tutti i filosofi sono portati per la logica. Ernesto ama giocare a scacchi. Chi ama giocare a scacchi ha un debole per le donne. Quale delle seguenti affermazioni è sicuramente vera? A. Tutti i filosofi amano giocare a scacchi B. Chi è portato per la logica non può non amare gli scacchi C. Non si può negare che Ernesto abbia un debole per le donne D. Ernesto è un profondo pensatore e ha un debole per le donne E. Ernesto ha tutti i requisiti per essere un buon giocatore di scacchi

© Artquiz LO GICA ► Ernesto ama giocare a scacchi, pertanto ha (sicuramente) un de­ bole per le donne. 103. Se si fanno i controlli mensili dei dati sui libri stampati, si scoprono gli errori di allineamento dei magazzini. Se la prece­ dente affermazione è vera, allora è sicuramente vero che: A. gli errori di allineamento dei magazzini si scoprono solo se si so­ no fatti i controlli mensili dei dati sui libri stampati B. condizione necessaria e sufficiente affinché vengano scoperti gli errori di allineamento dei magazzini è che si facciano i controlli mensili dei dati sui libri stampati C. se non si sono scoperti gli errori di allineamento dei magazzini è perché non si sono fatti i controlli mensili dei dati sui libri stampati D. se si scoprono gli errori di allineamento dei magazzini è perché si sono fatti i controlli mensili dei dati sui libri stampati E. gli errori di allineamento dei magazzini derivano solo dai mancati controlli mensili dei dati sui libri stampati ► Dal punto di vista della logica matematica, l’implicazione A—>B è equivalente a (non B)—>(non A), ed in questo caso particolare: se non si sono scoperti gli errori di allineamento dei magazzini allora non si sono fatti controlli (altrimenti si sarebbero trovati errori). 104. “Solo se lavoro la domenica, riesco a portare a termine il compito”. In base alla precedente affermazione, è necessaria­ mente vero che: A. se non riesco a portare a termine il compito, significa che non ho lavorato la domenica B. se non lavoro la domenica, non riesco a portare a termine il com­ pito C. condizione sufficiente perché io riesca a portare a termine il com­ pito è che io lavori la domenica D. se lavoro la domenica, sicuramente riesco a portare a termine il compito E. nessuna delle altre alternative è corretta ► Nelle regole della logica classica “A implica B” è logicamente equivalente a “(non B) implica (non A)”, per cui l’affermazione del testo è equivalente a quella in B. 105. “Chi non frequenta tutte le lezioni viene bocciato all’esame”. In base alla precedente affermazione, è necessariamente vero che: A. chi viene bocciato all'esame non ha frequentato tutte le lezioni B. condizione necessaria per essere bocciato all’esame è quella di non frequentare tutte le lezioni C. non è possibile che anche chi frequenta tutte le lezioni possa essere bocciato D. chi frequenta tutte le lezioni verrà promosso E. chi non viene bocciato all’esame ha frequentato tutte le lezioni ► Infatti l’implicazione A -^B è logicamente equivalente a (non A)—> (non B). Si ricordi, inoltre, che la negazione di “non frequenta tutte le lezioni” è proprio “ha frequentato tutte le lezioni”. 106. [V] Quando il mio gatto fa le fusa vuol dire che è rilassato. Sulla base di questa sola affermazione, quale delle seguenti deduzioni è corretta? A. Il mio gatto non è rilassato, quindi sta facendo le fusa B. Il mio gatto è rilassato, quindi sta facendo le fusa C. Il mio gatto non è rilassato, quindi non fa le fusa D. Il mio gatto non sta facendo le fusa, quindi non è rilassato E. Il mio gatto non sta facendo le fusa, quindi è rilassato ► Si veda l'osservazione nel commento al quiz 103.

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LOGICA ©Artquiz 107. [V] Stefania afferma che tutti i polli in vendita nei supermer­ cati provengono da allevamenti intensivi. Quale delle seguenti affermazioni è equivalente alla precedente? A. Tutti i polli che non provengono da allevamenti intensivi non ven­ gono venduti nei supermercati B. Tutti i polli che sono venduti al di fuori dei supermercati non pro­ vengono da allevamenti intensivi C. Esistono polli provenienti da allevamenti non intensivi che vengo­ no venduti in qualche supermercato D. Tutti i polli provenienti da allevamenti intensivi sono venduti nei supermercati E. Esistono polli provenienti da allevamenti intensivi che sono ven­ duti fuori dai supermercati ►Si veda l'osservazione nel commento al quiz 103. 108. "È necessario essere molto attenti per comprendere bene la lezione di fisica". Se la precedente affermazione è vera allora è anche vero che: A. se non si comprende la lezione di fisica significa che sicuramente non si è stati molto attenti B. si può comprendere la lezione di fisica anche senza essere stati molto attenti C. se si è compresa la lezione di fisica vuol dire che si è stati molto attenti D. stando molto attenti si comprende sicuramente la lezione di fisica E. è comunque difficilissimo riuscire a comprendere bene la fisica ► Logicamente è simile al suggerimento al quiz 103, se si è capita la lezione allora si è stati attenti (altrimenti non la si avrebbe capita). 109. “Se Davide dorme al pomeriggio, allora Erica va al cinema con le amiche". Se l’argomentazione precedente è vera, quale delle seguenti è certamente vera? A. Se Davide non dorme al pomeriggio, allora Erica non va al cine­ ma con le amiche B. Se Erica non va al cinema con le amiche vuol dire che Davide non dorme al pomeriggio •C. Se Erica va al cinema con le amiche significa che Davide dorme al pomeriggio D. È impossibile che al pomeriggio Davide ed Erica vadano al cine­ ma insieme E. Erica esce di casa nel pomeriggio solo se Davide dorme ► Logicamente è simile al suggerimento al quiz 103, se Erica non va al cinema allora Davide non dorme (altrimenti Erica andrebbe al ci­ nema). 110. “L'amore non è bello se non è litigarello”. Se il precedente proverbio è vero, quale delle seguenti affermazioni è certamente vera? A. Non si può affermare nulla di quanto riportato nelle altre alternative B. Se l'amore non è bello allora non è litigarello C. Se l'amore è bello allora è litigarello D. Se l'amore è litigarello allora è bello E. Litigare è bello ► Logicamente è simile al suggerimento al quiz 103, se l’amore è bello allora è litigarello (altrimenti non sarebbe bello).

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO C. se non consumo grassi allora non ho corso a lungo D. non consumo grassi pur avendo corso a lungo E. o corro a lungo o consumo grassi ► Logicamente è simile al suggerimento al quiz 103; infatti se si fos­ sero consumati grassi, allora si sarebbe corso. 112. “Affinché Paola finisca di correggere il libro, Maria deve aiu­ tarla con i figli”. Se la precedente affermazione è vera, allora è certamente vero che: A. se Maria aiuta Paola con i figli, questa finirà sicuramente di cor­ reggere il libro B. Paola e Maria sono buone amiche C. è sufficiente che Maria aiuti Paola con i figli affinché questa finisca di correggere il libro D. solo se Paola finisce di correggere il libro, Maria la aiuta con i figli E. se Paola ha finito di correggere il libro è perché Maria l'ha aiutata con i figli ► Logicamente è simile al suggerimento al quiz 103; infatti se Maria non avesse aiutato Paola, Paola non avrebbe potuto finire le corre­ zioni. 113. [O] L'affermazione “quando bevo troppo, mi si gonfia lo stomaco” implica che: A. non mi si gonfia lo stomaco pur avendo bevuto troppo B. a volte capita che non mi si gonfi lo stomaco pur avendo bevuto troppo C. se non mi si gonfia lo stomaco allora non ho bevuto troppo D. se mi si gonfia lo stomaco vuol dire che ho bevuto troppo E. o bevo troppo o mi si gonfia lo stomaco ► Vedi suggerimento al quiz 103. 114. [V] L'affermazione “quando mangio troppo mi viene mal di stomaco” implica che: A. non ho mal di stomaco pur avendo mangiato troppo B. se non mi viene mal di stomaco allora non ho mangiato troppo C. a volte capita che non abbia mal di stomaco pur avendo mangia­ to troppo D. se ho mal di stomaco vuol dire che ho mangiato troppo E. o mangio troppo o mi viene mal di stomaco ► Vedi suggerimento al quiz 103. 115. [O/PS] Da “Chi dorme non piglia pesci” segue logicamente: A. chi piglia pesci dorme B. chi piglia pesci non dorme C. chi non piglia pesci non dorme D. chi non piglia pesci dorme E. nessuna delle altre alternative proposte ►Vedi suggerimento al quiz 103. 116. "Se Luca arriva in ritardo, non mangia la torta" significa che: A. se Luca mangia la torta, non è arrivato in ritardo B. se Luca mangia la torta, è arrivato in ritardo C. se Luca non mangia la torta, è arrivato puntuale D. se Luca arriva in ritardo, mangia la minestra E. se Luca arriva in ritardo, mangia la torta

111. L'affermazione "quando corro a lungo consumo grassi" è equivalente a: ► Logicamente è simile al suggerimento del quiz 103, se Luca A. se consumo grassi vuol dire che ho corso a lungo mangia la torta non può essere in ritardo (altrimenti non mangerebB. a volte capita che non consumi grassi pur avendo corso a lungo be la torta).

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 117. “Se Francesco esce, allora Anna non resta in casa”. Se l'argomentazione precedente è vera, quale delle seguenti è cer­ tamente vera?' A. Se Francesco non è uscito, allora Anna è in casa B. Se Anna è in casa, allora Francesco è uscito C. Se Anna è in casa, allora Francesco non è uscito D. Anna e Francesco escono sempre insieme E. Se Francesco è fuori, allora Anna è in casa ► Logicamente è simile al suggerimento del quiz 103, se Anna è in casa allora Francesco non è uscito (altrimenti Anna non resterebbe in casa).

©Artquiz LOG ICA viduarne una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie, o meno probabili, su argomenti di:...” 121. “Se 0 allora H e se H allora M e solo se M allora N”. Se la precedente affermazione è vera, allora è certamente vero che: A. se N allora H B. se non N allora non M C. se M allora 0 D. se non M allora non 0 E. se N allora 0

►Si tratta di utilizzare il suggerimento al quiz 103 due volte: qui ab­ biamo che “(non M) implica (non H)” e “(non H) implica (non O)”. 118. “Se la televisione è accesa, Anna si distrae”. Se la prece­ Infine, dalla successione delle due implicazioni segue D. dente affermazione è vera, allora è certamente vero che: A. se Anna si distrae, la televisione è accesa 122. “Se prendo il treno in orario allora arriverò a Napoli entro B. se la televisione è spenta, Anna non si distrae l'orario di cena, ma solo se arriverò a Napoli entro l'orario di C. Anna ama guardare la televisione cena allora mangerò una pizza e un babà”. In base alla prece­ D. se Anna non si distrae, la televisione è spenta . dente affermazione, è certamente vero che: E. Anna si distrae solo quando la televisione è accesa A. se non arriverò a Roma entro l'orario di cena significa che non mangerò una pizza e un babà e che non ho preso il treno in orario ► Logicamente è simile al suggerimento del quiz 103, se la televi­ B. se non mangerò una pizza e un babà significa che non ho preso sione fosse accesa, Anna dovrebbe distrarsi. il treno in orario C. se ho mangiato una pizza e un babà significa che ho preso il tre­ 119. “Tutti i pasticcieri sono grassi; Antonio è grasso; tutte le no in orario persone grasse sono socievoli”. In base alle precedenti affer­ D. se arriverò a Napoli entro l'orario di cena significa che mangerò una pizza e un babà e che ho preso il treno in orario mazioni, quale delle seguenti è necessariamente vera? E. se non arriverò a Napoli entro l'orario di cena significa che non A. Chi non è socievole non è un pasticciere mangerò una pizza e un babà e che non ho preso il treno in orario B. I grassi sono più socievoli dei magri C. Antonio è un pasticciere ► Nella seconda affermazione la premessa “solo se” significa che D. Chi non è socievole può essere grasso E. Chi è socievole è grasso arrivare a Napoli entro l’orario di cena equivale a mangiare una pizza e un babà. Dunque, segue che se non arriverò a Napoli entro l'orario ► La prima parte è logicamente simile al suggerimento del quiz 103, di cena non mangerò una pizza e un babà. Inoltre, dalla prima affer­ quindi una persona non socievole non può essere grassa. Poi, di mazione segue che se non arriverò a Napoli entro l'orario di cena nuovo per lo stesso suggerimento, chi non è grasso non può essere allora non ho preso il treno in orario. pasticciere. 123. “Se Q allora B o D, ma solo se D allora L e C”. Se la prece­ 120. “Se la giornalista non avesse trovato il messaggio, non dente affermazione è vera, allora è certamente vero che: avrebbe potuto evitare che la notizia si diffondesse”. In base A. se non Q allora non L alla precedente affermazione, quale delle seguenti è certamente B. se L e C allora non è detto Q G. se non Q allora non C vera? A. Anche se non avesse trovato il messaggio è possibile che la D. se L e C allora Q giornalista avrebbe comunque evitato che la notizia si diffondesse E. se Q allora L e C B. E possibile che la notizia non si sarebbe diffusa se la giornalista ►"solo se D allora L e C" significa che D è equivalente a L e C. Ma non avesse trovato il messaggio L e C non implicano nulla tranne D, in particolare non implicano Q C. Il messaggio obbligava la giornalista a non diffondere la notizia D. Essendosi diffusa la notizia, allora la giornalista non ha trovato il (neppure se fosse vero anche B). messaggio E. Avendo trovato il messaggio, la giornalista ha potuto evitare che 124. “Solo se M e N allora P, ma se M allora T e C”. Se la prece­ la notizia si diffondesse dente affermazione è vera, allora NON è necessariamente vero che: ► La risposta corretta si ricava per esclusione delle altre risposte: in A. se non T allora non P A e B si afferma la conclusione opposta al brano; in C si ha B. se P allora C un’affermazione che non trova alcun riferimento nel brano; infine in D C. se P allora T l'implicazione è inversa rispetto a quella del brano. È opportuno ri­ D. se non M allora non P solvere il quesito per esclusione delle risposte errate in quanto sotto E. se C e N allora P l’aspetto prettamente logico la risposta E non risulta certamente ve­ ra, infatti anche se la giornalista avesse trovato il messaggio la noti­ ► Siccome P equivale a M e N (infatti M e N se e solo se P), la ri­ zia avrebbe comunque potuto diffondersi (per cause indipendenti dal sposta E equivale a “se C e N allora M e N", che a sua volta equivale comportamento della giornalista). Tuttavia la risposta E è corretta in a “se C allora M” in quanto N si trova sia nella premessa che nella quanto il Decreto Ministeriale di cui al bando, testualmente recita: “La conclusione. Ora, non possiamo concludere che da C e N si ottiene prova di ammissione consiste nella soluzione di sessanta quesiti che M e N, in quanto nulla permette di far seguire M da C. Si noti che M presentano cinque opzioni di risposta, tra cui il candidato deve indi­ implica C (oltre che T) ma non, ciò che interessa, il contrario.

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

125. “Molti Alfa sono Gamma, alcuni Beta sono Gamma; tutti i 130. [V] SI COMPLETI CORRETTAMENTE il seguente ragiona­ Gamma sono Delta”. Se le precedenti affermazioni sono vere, mento ipotetico: "Solo se non si ferma è perduto; ma si ferma dunque__" allora NON è certamente vero che: A. perderà A. un Beta che è Gamma deve essere Delta B. non si muove B. alcuni Alfa sono Delta C. un Alfa che è Gamma può non essere Delta C. non è perduto D. alcuni Alfa non sono Delta D. non si ferma E. alcuni Beta sono Delta E. è perduto ►Tutti i Gamma sono Delta, quindi un Alfa che è Gamma deve es­ sere Delta. 126. [V] “Alcuni A sono B, alcuni B sono C”. Se ne deduce che: A. nessuna C è A B. alcuni B sono A C. alcuni A sono C e alcuni B sono A D. alcuni A sono C E. non si possono trarre conclusioni univoche ►Alcuni A sono B significa che esistono elementi che sono simulta­ neamente A e B. In particolare alcuni B sono A. 127. “Tutti gli A sono B. Qualche A è C. Qualche B è C. Tutti i C non sono D”. In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti conclusioni è certamente corretta? A. Gli A non sono D B. Alcuni B non sono D C. I B non sono D D. Qualche A è D E. Nessuna delle altre alternative è corretta ► Dalle affermazioni "qualche B è C" e "tutti i C non sono D" segue che c'è almeno un B che è C e come tale non è D. Quindi, almeno un B non è D. 128. [V] (A) Una delle caratteristiche dello Stato di Natura era rappresentata dall'eguaglianza tra gli uomini. (B) Allontanandosi con la civiltà dallo Stato di Natura gli uomini sono diventati più infelici. UNA sola delle conclusioni sotto elencate è autorizzata esplicitamente dalle sole premesse A e B: A. l'ineguaglianza è per tutti motivo di infelicità B. nel mondo civile dominano l'egoismo e l'ingiustizia C. l'ineguaglianza è caratteristica della civiltà D. lo stato di natura è più felice di quello della civiltà E. la giustizia consiste nel riportare l'eguaglianza tra gli uomini ► Come nel suggerimento al quiz 103, si ha una riformulazione equivalente della premessa, cioè nella natura gli uomini sono più felici che nella civiltà (che è appunto più infelice della natura). 129. [O/PS] "Non si può vivere felici senza saggezza, onestà e giustizia. Non si può vivere saggiamente, onestamente e con giustizia senza essere felici." Date queste premesse ne conse­ gue che (indicare L’UNICA conclusione ERRATA): A. solo chi è saggio, onesto e giusto è felice B. essere saggi, onesti e giusti è condizione necessaria, ma non sufficiente, di felicità C. chi non è felice non può essere saggio, onesto e giusto D. essere saggi, onesti e giusti è condizione necessaria e sufficiente di felicità E. chi è felice non può non essere saggio, onesto e giusto ► La risposta B è esatta, altrimenti ci sarebbero saggi, onesti e giusti che non sono felici, in contraddizione con la seconda delle premesse (vedi anche il quiz 103).

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► La premessa equivale a dire che “se si è perduto allora non si è fermato”. Per l’equivalenza di cui al suggerimento al quiz 103, ciò equivale all’affermazione che “se si ferma non è perduto". 131. [M] Si completi correttamente il seguente ragionamento ipotetico: Se non avessi avuto talento non saresti diventato ar­ tista; ma sei diventato artista dunque... A. hai talento B. sarai artista C. non hai talento D. sei artista E. non avrai talento ►Vedi quiz 103. 132. [O] Se non è vero che è necessario essere maschio per es­ sere alto più di 1.70 m, allora sarà sicuramente vero che: A. è sufficiente essere maschio per essere più alto di 1.70 m B. non è sufficiente essere maschio per essere più alto di 1.70 m C. è necessario non essere maschio per essere più alto di 1.70 m D. almeno una femmina è più alta di 1.70 m E. i maschi e le femmine sono più alti di 1.70 m ► Logicamente: non è vero che “essere alti più di 1.70 m implica essere maschi”. Dunque essere alti più di 1.70 m non implica essere maschi. Quindi esiste almeno una femmina alta almeno 1.70m. 133. Un saggio giocatore d’azzardo non corre mai rischi a meno che le probabilità non siano in suo favore. Un buon giocatore non corre mai rischi a meno che non abbia molto da vincere. Giovanni corre talvolta dei rischi. Pertanto, quale affermazione è sicuramente vera? A. Giovanni è un buon giocatore B. Giovanni non è un giocatore saggio C. Giovanni può essere o non essere un giocatore buono e saggio D. Giovanni è un giocatore saggio E. Giovanni non è un buon giocatore ► Vale la C, in quanto non si sa sotto quali condizioni Giovanni corre tali rischi. 134. “Tutti i professori sono colti; Maurizio è colto; tutti i profes­ sori sono affascinanti”. In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Tutte le persone affascinanti sono colte B. Nessun professore è colto e privo di fascino C. Tutte le persone colte sono affascinanti D. Maurizio è affascinante E. Maurizio è un professore ► La prima affermazione implica che tutti i professori sono sia colti che affascinanti, dunque nessun professore può essere, in particola­ re, privo di fascino.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 135. “Chi gioca a carte ama il rischio; amare il rischio è caratte­ ristica essenziale di chi usa il paracadute; chi ama il volo usa il paracadute". Se le precedenti affermazioni sono vere, allora è certamente vero che: A. tutti coloro che usano il paracadute amano il volo B. chi usa il paracadute gioca a carte C. chi ama il volo sicuramente non gioca a carte D. alcune persone che giocano a carte usano il paracadute E. chi ama il volo ama anche il rischio

A. B. C. D. E.

Nessun quadro ha la cornice Tutti i quadri hanno la cornice Tutti i quadri sono senza cornice Molti quadri sono venduti senza cornice Esiste almeno un quadro senza cornice

► Non è vero che “Non esiste quadro senza cornice" significa pro­ prio che ne esiste almeno uno che ne è privo.

140. [M/O] Un indovino ha previsto che nessuno studente pro­ veniente dall’Istituto ABC supererà questo test. Determinare cosa deve accadere necessariamente affinché la previsione si riveli falsa. A. Tutti gli studenti che superano il test dovranno non provenire dall’Istituto ABC 136. “Silvia è laureata in matematica; alcuni laureati in matema­ tica hanno poche amicizie; solo le persone che hanno molte B. Almeno uno studente che supera il test dovrà provenire amicizie sono equilibrate”. Se le precedenti affermazioni sono dall’Istituto ABC C. Almeno uno studente che non supera il test dovrà non provenire vere, allora è certamente vero che: A. se ha molte amicizie, Silvia è sicuramente una persona equilibrata dall’Istituto ABC D. Almeno uno studente proveniente dall’Istituto ABC dovrà non B. tutti i laureati in matematica non sono persone equilibrate C. Silvia non è equilibrata superare il test D. Silvia potrebbe avere molte amicizie ma non essere una persona E. Tutti gli studenti provenienti dall’Istituto ABC dovranno superare il test equilibrata E. tutti i laureati in lettere sono persone serene ► È falso che "nessuno studente proveniente dall’Istituto ABC supe­ ► Si osservi preliminarmente che dall'affermazione “alcuni laureati in rerà questo test” significa che esiste almeno uno studente òhe supe­ matematica hanno poche amicizie” non segue nulla, perché si dice rerà il test proviene dall'istituto ABC. qualcosa su “alcuni”, ma non su “tutti” o "nessuno". Inoltre, l'afferma­ zione “solo le persone che hanno molte amicizie sono equilibrate" 141. Nel liceo di Fausto ogni ragazzo gioca a calcio e a pallavo­ significa che se si è equilibrati, si hanno molte amicizie, ma non vice­ lo. Se la precedente affermazione è falsa allora è sicuramente versa. Quindi, da quest'ultimo fatto, segue che l'opzione D. è corretta. vero che: A. esiste almeno un ragazzo del liceo di Fausto che non gioca né a calcio né a pallavolo 137. Solo se il verde è spento il rosso è acceso. Solo se il giallo è acceso il blu lampeggia. 0 il verde è spento o il giallo è acce­ B. esiste almeno un ragazzo del liceo di Fausto che non gioca a calcio so. In base alle indicazioni precedenti, quale delle seguenti af­ C. esiste almeno un ragazzo del liceo di Fausto che non gioca a pallavolo fermazioni è sicuramente vera? D. esiste almeno un ragazzo del liceo di Fausto che non gioca a A. il blu lampeggia calcio o a pallavolo B. il giallo e il rosso sono accesi E. nessun ragazzo del liceo di Fausto gioca a calcio o a pallavolo C. il rosso è acceso o il blu lampeggia D. entrambe le affermazioni A e B sono vere ► Se non è vero che “ogni ragazzo gioca a calcio e a pallavolo", E. nessuna delle affermazioni A, B e C è vera allora c’è almeno un ragazzo della scuola che non gioca a calcio ► Se il verde è spento il rosso è acceso e se il giallo è acceso il blu oppure non gioca a pallavolo. lampeggia. Essendo vera una delle premesse (verde spento o giallo acceso) deve essere vera una delle conclusioni (il rosso è acceso o il 142. [0] Se l’affermazione “Nessun elefante è aggressivo” è fal­ sa, quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? blu lampeggia). A. Tutti gli elefanti sono mansueti 138. [M/O/PS] "Se il mandorlo è in fiore, la rosa marcisce. Se la B. Almeno un elefante è mansueto begonia marcisce il papavero sboccia. Inoltre o il mandorlo è in C. Tutti gli elefanti sono aggressivi fiore o la begonia marcisce". In base alle precedenti affermazio­ D. Almeno un elefante è aggressivo E. Nessun elefante è mansueto ni è sicuramente vero che: A. il mandorlo è in fiore e il papavero sboccia ► Non è vero che “Nessun elefante è aggressivo”, quindi esiste al­ B. il papavero sboccia meno un elefante aggressivo. C. la rosa marcisce o il papavero sboccia D. la rosa e la begonia marciscono 143. Se l'affermazione "tutti i fiori gialli attirano gli insetti" è E. la rosa marcisce e il papavero sboccia FALSA, quale delle seguenti proposizioni è sicuramente vera? ►Siccome vale che “o il mandorlo è in fiore o la begonia marcisce”, A. Tutti gli insetti sono attirati dai fiori si possono verificare due casi: il primo è che il mandorlo è in fiore e B. Almeno un fiore giallo attira gli insetti quindi la rosa marcisce. Il secondo è che la begonia marcisce e C. Alcuni fiori rossi attirano gli insetti quindi il papavero sboccia. In ogni caso, conseguirà dunque che o la D. Nessun fiore giallo attira gli insetti E. Almeno un fiore giallo non attira gli insetti rosa marcisce oppure il papavero sboccia. ► Chi ama il volo usa il paracadute, e dunque, per la seconda affer­ mazione, deve amare il rischio (caratteristica essenziale di chi usa il paracadute).

139. “Non esiste quadro senza cornice”. Se la precedente affer­ mazione è falsa, quale delle seguenti è necessariamente vera?

► Non è vero che "tutti i fiori gialli attirano gli insetti”, quindi esiste almeno un fiore giallo che non attira gli insetti.

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

144. [V] Se l'affermazione "tutti i piloti sono persone colte" è A. A tutti i gatti neri non piace la carne B. Esiste almeno un gatto nero a cui non piace il pesce FALSA, quale delle seguenti proposizioni è certamente vera? C. Il pesce piace a tutti i gatti A. Nessun pilota è una persona colta D. Il pesce piace anche a qualche gatto che non è nero B. Alcuni piloti non sono persone colte C. Almeno un pilota non è una persona colta E. Ai gatti bianchi piace la carne D. I piloti leggono poco ► Non è vero che “A tutti i gatti neri piace il pesce”, quindi ne esiste E. Almeno un pilota è colto almeno uno nero a cui non piace il pesce. ► Non è vero che. "tutti i piloti sono persone colte", quindi esiste al­ meno un pilota che non è colto. 150. “Non esiste ristorante senza la sala fumatori”. Se la prece­ dente affermazione è FALSA, quale delle seguenti è necessa­ 145. "Tutte le persone alte sono buone". Negare questa afferma­ riamente vera? zione significa affermare con certezza che: A. Tutti i ristoranti hanno la sala fumatori A. tutte le persone basse sono buone B. Nessun ristorante ha la sala fumatori B. almeno una persona alta non è buona C. Tutti i ristoranti sono senza la sala fumatori C. nessuna persona bassa è buona D. Esiste almeno un ristorante senza la sala fumatori D. nessuna persona alta è buona E. Alcuni ristoranti hanno la sala fumatori E. almeno una persona bassa non è buona ► Non è vero che “non esiste...” è una doppia negazione; quindi ► Non è vero che "Tutte le persone alte sono buone", quindi esiste esiste almeno un ristorante senza sala fumatori. almeno una persona alta che non è buona. 151. “Non esiste campo senza recinto”. Se la precedente affer­ 146. “Tutte le volte che sono andato al mare, ha piovuto”. Se la mazione è FALSA, quale delle seguenti è necessariamente vera? precedente affermazione è falsa, quale delle seguenti è certa­ A. Non vi sono recinti senza campi mente vera? B. Nessun campo ha il recinto A. Quando non vado al mare, il tempo è bello C. Esiste almeno un campo senza recinto B. Quando vado al mare, c’è sempre il sole D. Tutti i campi sono senza recinto C. Almeno una volta sono andato al mare e non ha piovuto E. Tutti i campi hanno il recinto D. Tutte le volte che sono andato al mare, non ha piovuto E. Almeno una volta sono andato al mare e ha piovuto ► Non è vero che “Non esiste campo senza recinto”, è una doppia ► Non è vero che “Tutte le volte che sono andato al mare, ha piovu­ to” quindi esiste almeno una volta che sono andato al mare e non ha piovuto. 147. [V] La negazione della proposizione “dietro ogni grande uomo c'è una grande donna” è: A. dietro ogni grande uomo ci sono una o più grandi donne B. nessun grande uomo ha una grande donna dietro C. dietro ogni grande donna c'è un grande uomo D. esiste almeno un grande uomo senza una grande donna dietro E. dietro alcuni grandi uomini non c’è una grande donna ► Non è vero che “dietro ogni grande uomo c'è una grande donna” quindi esiste almeno un grande uomo senza una grande donna. 148. [M/O] “Tutte te volte che accompagno mia figlia a scuola arriviamo in ritardo". Se la precedente affermazione è FALSA, quale delle seguenti è certamente vera? A. Quando non sono io ad accompagnare mia figlia a scuola, arri­ vano in orario B. Tutte le volte che ho accompagnato mia figlia a scuola siamo arrivati in anticipo C. Almeno una volta ho accompagnato mia figlia a scuola e siamo arrivati in ritardo D. Tutte le volte che ho accompagnato mia figlia a scuola siamo arrivati puntuali E. Almeno una volta ho accompagnato mia figlia a scuola e non siamo arrivati in ritardo

negazione, quindi significa proprio che ne esiste almeno uno senza recinto. 152. “Non esiste favola senza lieto fine”. Se la precedente affer­ mazione è FALSA, quale delle seguenti è necessariamente vera? A. Tutte le storie con un lieto fine sono favole B. Tutte le favole sono senza lieto fine C. Esiste almeno una favola senza lieto fine D. Nessuna favola ha un lieto fine E. Tutte le favole hanno un lieto fine ► Non è vero che “Non esiste favola senza lieto fine” (doppia nega­ zione) significa proprio che ne esiste almeno una senza lieto fine. 153. Contro uno dei più diffusi luoghi comuni che riguardano gli Italiani, un famoso giornalista statunitense afferma che non è vero che tutti gli italiani cantano e mangiano spaghetti. Dunque egli sta affermando che: A. gli italiani non cantano e non mangiano spaghetti B. gli italiani o mangiano spaghetti o cantano C. c'è qualche italiano che non canta oppure che non mangia spa­ ghetti D. tutti gli italiani mangiano spaghetti ma non cantano E. chiunque non mangi spaghetti e non canti non può essere italiano ► Se non è vero che “tutti gli italiani...”, allora c’è qualche italiano . che o non canta o non mangia spaghetti.

154. Non è vero che tutti gli autocarri hanno il rimorchio oppure non hanno l’ABS. Allora: A. tutti gli autocarri hanno il rimorchio oppure l’ABS B. qualche autocarro ha il rimorchio e ha l’ABS C. nessuna delle opzioni date è plausibile 149. Se non è vera la proposizione “A tutti i gatti neri piace il D. qualche autocarro non ha il rimorchio e non ha l’ABS E. qualche autocarro non ha il rimorchio e ha l’ABS pesce”, si può affermare che:

► Non è vero che “Tutte le volte che accompagno mia figlia a scuola arriviamo in ritardo" quindi esiste almeno una volta che ho accompa­ gnato mia figlia a scuola e non siamo arrivati in ritardo.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

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► Se non è vero che “tutti gli autocarri...”, cioè non(A o B), allora c’è qualche autocarro per il quale vale non A e non B, ossia non ha il rimorchio e ha l’ABS (si noti che quest’ultima proposizione è la nega­ zione di “non avere l’ABS”, quindi si ha l’ABS).

Invece Mauro abita a Milano, e su di lui e sugli abitanti di Milano nul­ la è detto circa la conoscenza della lingua inglese.

156. Tutti i pattini sono degli attaccapanni. Gli attaccapanni qualche volta scrivono poesie e gli igloo qualche volta dipingo­ no maschere. Le tazzine dipingono maschere e sono dei delfini. I delfini non scrivono mai poesie. Se le precedenti affermazioni sono vere allora una sola delle seguenti definizioni è vera (V) e le altre quattro sono false (F): 1. pattini e tazzine scrivono entrambi poesie 2. le tazzine non scrivono poesie 3. i pattini non scrivono poesie 4. le tazzine scrivono poesie 5. i delfini non dipingono maschere Indicate pertanto qual è la sequenza corretta: A. 1: F; 2: F; 3: V; 4: F; 5: F B. 1: F; 2: V; 3: F; 4: F; 5: F C. 1: V; 2: F; 3: F; 4: F; 5: F D. 1: F; 2: F; 3: F; 4: F; 5: V E. 1: F; 2: F; 3: F; 4: V; 5: F

159. Barbara e Giosuè sono due amici. Giosuè mangia spaghet­ ti, gioca in borsa e nel tempo libero fa atletica. Barbara non ama l’atletica ma gioca in borsa e ascolta musica. Ammesso che: - chi gioca in borsa è ricco; - chi fa atletica mangia spaghetti; - chi fa atletica o ascolta musica è giovane e simpatico Quale delle seguenti affermazioni è sicuramente vera? A. Barbara e Giosuè ascoltano musica B. Barbara è giovane e mangia spaghetti C. Barbara è ricca e simpatica D. Giosuè è ricco e ascolta musica E. Giosuè ascolta musica ed è simpatico

158. “Tutti i nuotatori olimpionici hanno spalle larghe. Nessun tennista è un nuotatore olimpionico”. 155. Gli italiani sono persone simpatiche. Luigi è una persona 1) Qualche tennista potrebbe avere le spalle larghe simpatica. Gli italiani sono persone estroverse. Se le precedenti 2) Nessun tennista ha le spalle larghe affermazioni sono vere, allora una sola delle seguenti afferma­ 3) Solo i nuotatori hanno spalle larghe 4) Non è escluso che alcuni tennisti sappiano nuotare zioni è vera (V) e le altre quattro sono false (F): In base alle proposizioni virgolettate, quale alternativa indica, 1. Luigi è italiano tra le precedenti affermazioni, quelle certamente vere? 2. Tutte le persone simpatiche sono italiane A. 4 -2 3. Tutte le persone estroverse sono anche simpatiche B. 4 -3 4. tutti gli italiani sono persone estroverse 5. non è certo che Luigi sia una persona estroversa. C. 2 -3 Indicate pertanto qual è la sequenza corretta: D. 2 -1 E. 1 -4 A. 1:F; 2:F; 3:F; 4:V; 5:F B. 1:F; 2:F; 3:V; 4:F; 5:F ► Dalla proposizione “tutti i nuotatori olimpionici hanno spalle larghe” C. 1:F;2:V;3:F;4:F;5:F non si può escludere che anche altre persone, in particolare i tenni­ D. 1: F, 2:F; 3:F; 4:F; 5:V sti, possano avere spalle larghe, quindi la 1 è vera. Inoltre dalla pro­ E. 1:V; 2:F; 3:F; 4:F; 5:F posizione “nessun tennista è un nuotatore olimpionico” non si può ► infatti Luigi è solo simpatico, ma non necessariamente italiano, escludere che ^tennisti siano nuotatori (purché non olimpionici) quin­ di anche la 4 è vera. quindi non si può evincere che sia pure estroverso.

► Barbara gioca in borsa, quindi per la prima implicazione è ricca. Inoltre ascolta la musica, dunque per la terza implicazione è giovane e simpatica. Per cui l’opzione in C è corretta. DATE LE PREMESSE, È FALSO CHE...

► La seconda affermazione è l’unica vera in quanto “Le tazzine di­ pingono maschere e sono dei delfini”, e in quanto delfini “non scrivo­ no mai poesie”. 157. Consideriamo i seguenti dati: - Alessandra è una ragazza italiana che vive a New York; - Mauro vive a Milano; - il miglior amico di Alessandra attualmente vive a Milano; - tutti quelli che vivono a New York conoscono bene la lingua inglese. Consideriamo ora le seguenti affermazioni: 1. Mauro e Alessandra sono amici; 2. Alessandra non conosce bene la lingua inglese; 3. non si sa se Mauro conosca o meno la lingua inglese; 4. il miglior amico di Alessandra è italiano. Sulla base dei dati esposti, quale delle precedenti affermazioni è sicuramente vera? A. Sia la n. 3 che la n. 4 B. Soltanto la n. 3 C. Sia la n,1 che la n. 3 D. Soltanto la n. 2 E. Soltanto la n. 1 ► Le affermazioni 1, 2 e 4 non seguono certamente dalle premesse.

160. “Chi gioca a scacchi è una persona paziente; Alfredo gioca sia a scacchi che a dama; chi gioca a dama ama l’opera lirica”. Se le precedenti affermazioni sono vere, quale delle seguenti non è vera? A. Chi gioca a scacchi può non essere una persona paziente B. Chi ama l’opera lirica può anche non essere una persona paziente C. Alfredo è una persona paziente D. Non è detto che chi gioca a scacchi giochi anche a dama E. Alfredo ama l’opera lirica ►A è falsa in quanto nega la prima affermazione. 161. “Senza l'invito non è possibile partecipare all'inaugurazio­ ne, a meno di essere amico dell'organizzatore o di essere un'au­ torità del settore; tutti gli ingegneri sono autorità del settore”. Se la precedente affermazione è vera chi, tra i seguenti, NON è certo di potere partecipare all'inaugurazione? A. Un ingegnere con l'invito B. Il migliore amico dell'organizzatore senza invito C. Un cugino dell'organizzatore con l'invito D. Un ingegnere senza invito E. Il commercialista dell’organizzatore senza invito

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LO G ICA ©Artquiz ► La risposta esatta è la E in quanto non è dato sapere se il com­ mercialista sia amico o meno dell'organizzatore. Se fosse amico, infatti, potrebbe partecipare anche senza invito. 162. “Gianni andrà a sciare se e solo se comprerà gli occhiali da sole”. In base alla precedente affermazione, quale delle seguenti è necessariamente falsa? A. Se Gianni non comprerà gli occhiali da sole allora non andrà a sciare B. Se Gianni è andato a sciare allora ha comprato gli occhiali da sole C. Anche se Gianni comprerà gli occhiali da sole, potrebbe non an­ dare a sciare D. È sufficiente che Gianni compri gli occhiali da sole perché vada a sciare E. Se Gianni non comprerà gli occhiali da sole, rimarrà a casa ► Infatti, dalla premessa, se compra gli occhiali da sole, deve ne­ cessariamente andare a sciare, quindi la C è falsa. 163. “Il cinema resterà chiuso al pubblico se e solo se i proprie­ tari faranno opere di restauro”. In base alla precedente afferma­ zione, quale delle seguenti NON è necessariamente vera? A. Se il cinema sarà aperto al pubblico, significa che i proprietari non staranno facendo opere di restauro B. Il cinema resterà aperto al pubblico se i proprietari non faranno opere di restauro C. È necessario che i proprietari facciano opere di restauro per chiudere il cinema al pubblico D. È sufficiente che i proprietari facciano opere di restauro per chiu­ dere il cinema al pubblico E. Anche se i proprietari faranno opere di restauro, il cinema potrà restare aperto al pubblico ► Infatti, dalla premessa, se i proprietari faranno opere di restauro, il cinema deve necessariamente rimanere chiuso al pubblico, quindi la E è falsa. 164. Se segui le lezioni in autoscuola, allora superi prova scritta. Solo se superi la prova scritta, allora puoi sostenere l’esame di guida”. Se le precedenti affermazioni sono vere, quale delle se­ guenti NON è certamente vera? A. Se stai sostenendo l’esame di guida, allora hai superato la prova scritta B. Se non superi la prova scritta non hai seguito le lezioni in auto­ scuola C. Se stai sostenendo l'esame di guida, allora hai seguito le lezioni in autoscuola D. Se non superi la prova scritta non puoi sostenere l’esame di guida E. Superare la prova scritta è condizione necessaria per sostenere l’esame di guida ►Si osservi che l’affermazione "Solo se superi la prova scritta, allora puoi sostenere l’esame di guida" significa che "se sostieni l’esame di guida allora hai superato la prova scritta". Mentre invece dall'affer­ mazione "Se segui le lezioni in autoscuola, allora superi la prova scritta" non segue l'implicazione contraria, ossia "se superi la prova scritta, allora hai seguito le lezioni in autoscuola". Dunque, dal fatto che si sta sostenendo l’esame di guida segue effettivamente che si è superata la prova scritta, ma ciò non deve condurre alla conclusione erronea che si sono seguite le lezioni in autoscuola. Quindi C. è falsa.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO B. C. D. E.

Se non mangi proteine non diventi forte Se non sei diventato forte è perché non hai mangiato proteine È necessario mangiare proteine per diventare forti È sufficiente mangiare proteine per diventare forti

► Se si potesse diventare forti anche per altre vie, allora non sareb­ be vera l’affermazione “Solo se mangi proteine diventi forte”. 166. “Tutti coloro che usano la posta elettronica sanno accende­ re il computer; Antonio sa accendere il computer; chi usa la posta elettronica sa navigare in Internet”. Se le affermazioni sopra riportate sono vere, quale delle seguenti è necessaria­ mente falsa? A. Chi sa accendere un computer sa navigare in Internet B. Antonio non ha mai navigato in Internet C. Può esistere un utente di posta elettronica che non sa accendere il computer D. Antonio non ha una casella di posta elettronica E. Antonio può navigare in Internet ► “Tutti coloro che usano la posta elettronica sanno accendere il computer” significa che non esiste un utente di posta elettronica che non sa accendere il computer. 167. Su un pianetino vivono tre persone: Antonio, Marco, Gio­ vanni. Esiste una persona sul pianeta, più ricca di tutte le altre. Marco è più ricco di Antonio. Antonio è più povero di Giovanni. Quale delle seguenti conclusioni è sicuramente FALSA? A. Antonio è il più povero B. Giovanni è più povero di Marco C. Giovanni è il più ricco D. Marco è il più ricco E. Marco e Giovanni hanno la stessa quantità di soldi ► Il testo dice che Marco e Giovanni sono entrambi più ricchi di An­ tonio. Dunque uno di loro è il più ricco del pianetino, in contraddizio­ ne con quanto affermato in E. 168. “Solo se la rappresentazione teatrale è in atto, gli spettatori non tengono acceso il telefonino”. In base alla precedente af­ fermazione, quale delle seguenti NON è necessariamente vera? A. Non è sufficiente che la rappresentazione teatrale sia in atto per­ ché gli spettatori tengano spento il telefonino B. Se la rappresentazione teatrale non è in atto, gli spettatori tengo­ no acceso il telefonino C. Se gli spettatori tengono spento il telefonino significa che la rap­ presentazione teatrale non è in atto D. Se gli spettatori non tengono acceso il telefonino significa che la rappresentazione teatrale è in atto E. È necessario che la rappresentazione teatrale sia in atto perché gli spettatori tengano spento il telefonino ► Siccome gli spettatori tengono spento il telefonino solo se la rap­ presentazione è in atto, allora la rappresentazione deve essere in atto.

169. [M/O] "Chi legge un quotidiano al giorno o utilizza spesso internet è informato; i social specialist utilizzano spesso inter­ net; Luisa è una social specialist". Se le precedenti affermazioni sono corrette, quale delle seguenti? A. Non esistono persone disinformate che leggano un quotidiano al giorno 165. Solo se mangi proteine diventi forte. Per essere forte è suf­ B. Chi è informato utilizza spesso internet ficiente mangiare proteine. Se sono vere entrambe le precedenti C. Luisa è informata affermazioni, quale delle seguenti è falsa? A. Mangiare proteine è condizione sufficiente ma non necessaria D. Luisa utilizza spesso internet E. Le social specialist sono informate per diventare forte

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA ► Da “Chi legge un quotidiano al giorno o utilizza spesso internet è informato" non si può dedurre la risposta B, infatti una persona in­ formata potrebbe solamente leggere un quotidiano al giorno o, ad esempio, solo ascoltare la radio. 170. [M/O] Condizione sufficiente, ma non necessaria, affinché al Liceo Pitagora l'anno scolastico si concluda con una festa è che le interrogazioni terminino entro la fine del mese di maggio. Determinare quale delle seguenti situazioni è INCOMPATIBILE con l'affermazione precedente. A. Nel 2003 uno studente è stato interrogato il 4 giugno, e poi non c'è stata la festa B. Da quando esiste il Liceo Pitagora la festa c'è stata ad anni alterni C. Nel 2008 le interrogazioni sono terminate a marzo, e poi non c'è stata la festa D. Nel 2010 uno studente è stato interrogato il 3 aprile, e poi non c'è stata la festa E. Nel 2006 uno studente è stato interrogato il 4 giugno, e poi c'è stata la festa ► Se le lezioni finiscono a marzo, quindi prima di maggio, allora ci deve essere una festa. Ciò è in contraddizione con quanto affermato nell’opzione C, che quindi non è compatibile con le premesse del testo. 171. [V] Il corso di logica prevede 120 ore di lezione. All'Inizio del corso il docente afferma: “Per superare l'esame é necessa­ rio, ma non sufficiente, avere seguito almeno 60 ore di lezione”. Cosa deve accadere affinché l'affermazione del docente risulti falsa? A. Tutti gli studenti che hanno seguito più di 60 ore di lezione supe­ rano l'esame B. Almeno uno studente che ha seguito meno di 60 ore di lezione non supera l'esame C. Almeno uno studente che ha seguito più di 60 ore di lezione non supera l'esame D. Almeno uno studente supera l'esame pur avendo seguito meno di 60 ore di lezione E. Nessuno studente che non ha superato l'esame ha seguito più di 60 ore di lezione ► Dalle premesse segue che se uno studente supera l'esame, allora deve essere accaduto (essendo necessario) che ha seguito almeno 60 ore di lezione. Ciò non è compatibile con quanto affermato in D. 172. [V] Lucilla ha promesso che “se diminuiranno le spese di tutti i Ministeri, le tasse non aumenteranno”. In quale dei se­ guenti casi la promessa risulterà NON mantenuta? A. Se almeno un Ministero aumenterà le spese e le tasse diminui­ ranno B. Se tutti i Ministeri ridurranno le spese e le tasse diminuiranno C. Se tutti i Ministeri aumenteranno le spese e le tasse aumenteranno D. Se almeno un Ministero aumenterà le spese e le tasse aumente­ ranno E. Se tutti i Ministeri ridurranno le spese e le tasse aumenteranno ► Si vedano i quiz 170 e 171. 173. “Tutti i tassisti sono abili guidatori; Giovanni è un tassista; tutti i tassisti sono nervosi”. Se le affermazioni sopra riportate sono vere, quale delle seguenti NON è necessariamente vera? A. Tutte le persone nervose sono abili guidatori B. Non esiste alcun tassista che non sia un abile guidatore C. Giovanni è un abile guidatore D. Tutti gli abili guidatori possono essere persone nervose E. Giovanni è nervoso

©Artquiz LO G ICA ► Ci possono essere infatti delle persone nervose che non sono tassisti, dunque non essere necessariamente abili alla guida. 174. “Tutti i bambini sono affettuosi. Max è affettuoso. Tutte le persone affettuose hanno un buon carattere”. In base alle pre­ cedenti affermazioni, quale delle seguenti NON è necessaria­ mente vera? A. Chi non ha un buon carattere non è affettuoso B. Max può essere un bambino C. Max è un bambino D. Tutti i bambini hanno un buon carattere E. È impossibile che Max non abbia un buon carattere ► Infatti ci possono essere persone affettuose (come Max) che non sono bambini. 175. "Tutti coloro che hanno la licenza di caccia possono parte­ cipare alla gara di domani. Franco è un contadino. Tutti i conta­ dini hanno la licenza di caccia". Se le precedenti informazioni sono corrette, quale delle seguenti affermazioni NON rappresen­ ta una conclusione corretta? A. Alla gara di domani possono partecipare solo i contadini B. Tutti i contadini possono partecipare alla gara di domani C. Franco può partecipare alla gara di domani D. Chi non ha la licenza di caccia non può essere un contadino E. Franco ha la licenza di caccia ► Il termine “solo” della risposta A, identifica l’unica affermazione errata tra quelle proposte. 176. “Solo se trattate con i pesticidi, le piante di granoturco non si ammalano”. In base alla precedente affermazione, quale delle seguenti NON è necessariamente vera? A. È possibile che le piante di granoturco si ammalino anche se vengono trattate con i pesticidi B. Condizione necessaria perché le piante di granoturco non si am­ malino è che vengano trattate con i pesticidi C. Le piante di granoturco ammalate non sono state trattate con i pesticidi D. Le piante di granoturco sane sono state trattate con i pesticidi E. Se non vengono trattate con i pesticidi, le piante di granoturco si ammalano ► L’affermazione del brano si può riformulare come segue: “Se le piante non si ammalano allora sono state trattate con i pesticidi”, che non va confusa con l’implicazione “se le piante si ammalano allora non sono state trattate con i pesticidi", cioè A—>B non equivale a nonA^nonB. Potrebbero infatti esserci delle piante trattate, ma che si ammalano lo stesso (di una certa malattia non evitata con i pesticidi). 177. “Solo se lavati con cura, i denti non vengono danneggiati dalla carie”. In base alla precedente affermazione, quale delle seguenti NON è necessariamente vera? A. È necessario lavare i denti con cura perché non vengano dan­ neggiati dalla carie B. I denti danneggiati dalla carie non sono stati lavati con cura C. I denti non danneggiati dalla carie sono stati lavati con cura D. Se non vengono lavati con cura, i denti vengono danneggiati dal­ la carie E. Solo una delle altre alternative non è corretta ► L’affermazione del brano si riscrive come “se i denti non vengono danneggiati dalla carie allora sono stati lavati con cura" che non equivale alla risposta B, perche A—>B non equivale a nonA^nonB.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

Oro Argento Bronzo

Terzultima edizione Penultima edizione Ultima edizione Estonia Austria Austria Danimarca Austria

Ora è evidente che l’Austria nell’ultima edizione ha migliorato il suo piazzamento.Inoltre, sette delle nove medaglie sono state vinte da Austria, Belgio e Canada (rispettivamente: 3,2 e 2), quindi Estonia e Danimarca non hanno vinto altre medaglie nelle 3 edizioni. Per cui la Danimarca nell’ultima edizione ha migliorato il suo piazzamento. Infi­ ne lo stato che ha vinto tra Belgio e Canada la medaglia di Bronzo ha migliorato il suo piazzamento perché non può aver vinto tale me­ daglia due volte, in particolare due volte di seguito. In qualsiasi caso sono tre gli stati che hanno migliorato il loro piazzamento. 321. Supponendo di assegnare 3 punti a ogni medaglia d’oro, 2 punti a ogni argento e 1 punto a ogni bronzo, il medagliere complessivo delle ultime tre edizioni assegna al Belgio: (vedi Brano precedente) A. esattamente 4 punti B. 4 o 5 punti, ma è impossibile determinare il punteggio esatto C. esattamente 3 punti D. esattamente 5 punti E. 3 o 4 punti, ma è impossibile determinare il punteggio esatto ► Proseguendo dalla tabella precedente e relativo commento, si constata che il Canada ha vinto l’altro dei due bronzi delle ultime due edizioni. Non è possibile ora stabilire quale stato tra Canada e Belgio ha vinto l’oro e quale ha vinto l’argento della terzultima edizione, co­ munque il Belgio ha totalizzato 2 + 1 oppure 3 + 1 punti. 322. Per gli ultimi sei mesi del 2004 (quindi a partire da luglio) è programmata l'uscita di sei libri di sei autori diversi. Ogni libro dovrà uscire in un mese differente. È noto che: - a luglio uscirà il libro di Smiraglia; - il libro di Paganuzzi deve uscire il mese dopo quelli di Lorenzi e Colotto, che devono uscire in due mesi consecutivi ma non necessariamente in quest'ordine; - i libri di Macchia e Dettori non devono uscire in due mesi con­ secutivi. Quale è l'ultimo mese possibile nel quale può uscire il libro di Colotto? A. Dicembre B. Novembre C. Agosto D. Settembre E. Ottobre ► Siccome, dopo Lorenzi e Colotto, deve uscire Paganuzzi, questi pubblicano in 3 mesi consecutivi, per cui Macchia e Dettori hanno a disposizione solo agosto e dicembre, e dunque Lorenzi e Colotto hanno a disposizione solo settembre e ottobre, quindi Colotto pubbli­ ca non oltre ottobre. 323. Andrea, Bastiano e Cosimo hanno organizzato una sfida a carte. Ogni partita ha avuto un solo vincitore ed inoltre: • Il giocatore che per primo si è aggiudicato tre partite è stato dichiarato vincitore della sfida. • Nessun giocatore ha vinto due partite consecutive. • Andrea è stato il primo a dare le carte, ma non l'ultimo. • Bastiano è stato il secondo mazziere. • I giocatori sedevano in posizioni fisse attorno al tavolo: il gio­ catore alla sinistra del mazziere corrente dava le carte nella par­ tita successiva. • Quando un giocatore è stato di mazzo, in quella partita non ha

© Artquiz LOG ICA mai vinto. • Sono state giocate meno di otto mani. Chi ha vinto la sfida? A. Ha vinto il giocatore che ha dato le carte per ultimo B. Non si hanno abbastanza informazioni per dirlo C. Cosimo D. Bastiano E. Andrea ► Bastiano può vincere tre partite in sei mani, infatti soddisfa le con­ dizioni del testo se vince la prima partita (mazziere è Andrea), poi la terza (mazziere è Cosimo) e la sesta (mazziere è Cosimo) non vin­ cerà due partite consecutive. Invece, Andrea e Cosimo non possono aggiudicarsi tre vittorie in sei partite, infatti si noti che nelle prime tre partite devono aggiudicarsi almeno una sfida (altrimenti dovrebbero vincere addirittura tre partite su tre delle successive contro le ipotesi del testo), ma allora Andrea dovrebbe vincere la seconda o terza per ognuno dei primi due giri di partite, totalizzando quindi due vittorie, mentre Cosimo dovrebbe vincere la prima o la seconda per ognuno dei primi due giri di partite, e quindi totalizzando di nuovo due vittorie. Pertanto, Andrea e Cosimo potrebbero aggiudicarsi tre vittorie sola­ mente se si giocassero più di 6 partite, quindi Bastiano vince la sfida in quanto gli bastano sei partite. 324. Un agricoltore pianta due colture l’anno. Può scegliere fra mais, piselli, carote, zucchini, melanzane, patate, broccoli e pe­ peroni. Non può piantare patate l’anno dopo aver piantato le carote. Deve piantare insieme zucchini e melanzane. Broccoli e mais non sono mai piantati nello stesso anno. Non può piantare piselli e peperoni per due anni di seguito. L’anno scorso ha piantato carote e piselli. Cosa può piantare quest’anno? A. Melanzane e broccoli B. Piselli e melanzane C. Broccoli e patate D. Carote e patate E. Mais e zucchini ►Siccome l’anno scorso l'agricoltore ha piantato carote e piselli, quest’anno non può ripiantare né piselli (altrimenti lo farebbe per due anni di seguito), né patate (altrimenti le seminerebbe dopo le carote). Quindi si escludono le opzioni B, C e D. La E si esclude perché con­ tiene gli zucchini che si piantano con le melanzane,.e quindi non con il mais. Rimane ora solo l'opzione A. 325. Nei primi sei mesi dell’anno (quindi da gennaio a giugno) è programmata la partenza di sei persone diverse. E’ noto che: - ogni persona dovrà partire in un mese differente; - a gennaio partirà Silvano; - Paolo partirà dopo Luigi e Carlo, che devono partire in due mesi consecutivi, ma non necessariamente in quest’ordine; - Mauro e Dario non devono partire in due mesi consecutivi. Qual è l’ultimo mese possibile in cui può partire Carlo? A. maggio B. aprile C. marzo D. febbraio E. giugno ► Se Carlo parte in aprile, allora nei 2 mesi successivi possono par­ tire sia Paolo (dopo Carlo) che uno solo tra Mauro e Dario (così non partiranno in mesi successivi). Se invece Carlo partisse in maggio, allora in giugno partirebbe necessariamente Paolo e in aprile Luigi, così Mauro e Dario partirebbero in febbraio e marzo, contro le ipote­ si. Infine, se Carlo partisse in giugno, Paolo non potrebbe partire dopo di lui.

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LOG ICA ©Artquiz 178. “Per poter continuare a giocare a pallavolo, Carlo deve ri­ solvere il problema alla schiena”. Se la precedente affermazione è vera, allora NON è certamente vero che: A. se Carlo ha potuto continuare a giocare a pallavolo è perché ha risolto il problema alla schiena B. se non risolve il problema alla schiena, Carlo non può continuare a giocare a pallavolo C. se Carlo risolve il problema alla schiena allora può certamente continuare a giocare a pallavolo D. risolvere il problema alla schiena non è condizione sufficiente per Carlo per poter continuare a giocare a pallavolo , E. per Carlo è condizione necessaria risolvere il problema alla schiena per continuare a giocare a pallavolo

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO 182.1) Tutti coloro che sono sovrappeso mangiano troppo o hanno un problema ormonale. Il) Tutti coloro che mangiano molto sono sovrappeso. Quale delle seguenti alternative meglio esprime la relazione tra le due proposizioni precedenti? A. Se la il) è vera, la I) può essere vera o falsa B. Se la I) è vera, la II) è falsa C. Se la II) è vera, la I) è falsa D. Se la 11) è vera, la I) è falsa E. Se la I) è vera, anche la II) è vera ► Dalla verità dell'implicazione “tutti coloro che mangiano molto so­ no sovrappeso" non è possibile dedurre nulla su ciò che implica il fatto di essere sovrappeso. Quindi la A è corretta.

►Si tratta di riconoscere che da A—>B non si può concludere che B—>A. Qui, l'implicazione è "Carlo gioca a pallavolo"—>"Carlo ha ri­ solto il problema alla schiena". Viceversa, il semplice fatto di aver risolto il problema alla schiena non è condizione sufficiente (ma solo necessaria) per poter giocare (Carlo potrebbe, ad esempio, avere pure una gamba rotta).

183. Tutti gli studenti amano i libri. Chi partecipa ad assemblee è sovente un rivoluzionario. Alcuni rivoluzionari sono studenti. Se le precedenti affermazioni sono vere, quali delle seguenti deduzioni è infondata? A. Non si può dire che chi studia non ama i libri B. Chi partecipa alle assemblee può amare i libri C. È possibile che alcuni rivoluzionari amino i libri 179. “Giovanni gioca e studia. Chi studia trova lavoro e legge. D. Alcuni studenti è probabile che partecipino ad assemblee Luisa studia e suona. Chi suona è sensibile e ha molti amici. Chi E. Chi ama i libri è un rivoluzionario legge è sensibile”. Se le precedenti affermazioni sono vere, ►Alcuni rivoluzionari sono studenti e quindi amano i libri. Ma non NON si può affermare con certezza che: necessariamente tutti coloro che amano i libri sono rivoluzionari. A. Giovanni legge B. Luisa trova lavoro C. Giovanni ha molti amici 184. Se: Chi non ha un cane non va in montagna. Antonio non D. Giovanni è sensibile va in montagna. Chi va in montagna respira aria pura. Quale tra E. chi non è sensibile non studia queste affermazioni NON è corretta? A. 'è possibile che Antonio non abbia un cane ► La premessa che Giovanni gioca e studia non implica che abbia B. è possibile che Antonio respiri aria pura molti amici. C. è possibile che chi va in montagna non abbia un cane D. è impossibile che chi non ha un cane respiri aria pura E. è impossibile che Antonio respiri aria pura 180. Chi dorme è riposato e tranquillo. Lavorare bene caratteriz­ za tutte le persone che sono tranquille, mentre essere sereni è ► Se non si ha un cane, non si va in montagna, quindi non è possi­ caratteristica di tutti coloro che sono riposati. Se le precedenti bile andare in montagna senza avere un cane. affermazioni sono vere, quale delle seguenti non è deducibile “Chi non ha un cane non va in montagna" sono 2 negazioni che (per con certezza? regola) si elidono essendo in numero pari e quindi la frase corrispon­ A. Chi è sereno lavora bene de a: “Chi ha un cane va in montagna”. La risposta esatta sarebbe B. Chi dorme lavora bene stata “è impossibile che chi va in montagna non abbia un cane" ossia C. Chi dorme è sereno due negazioni (è impossibile equivale a non è possibile; e non abbia D. Non tutte le persone serene sono necessariamente riposate un cane) che elidendosi corrisponde alla frase “è possibile che chi va E. Non tutte le persone che lavorano bene sono necessariamente in montagna ha un cane”. Per le regole relative alle negazioni in nu­ tranquille mero pari o dispari, si vedano i quiz 238 e seguenti. ►Chi è tranquillo lavora bene, mentre di chi è sereno nulla si dice al riguardo.

185. Se A viene prima di C, E viene prima di C, C viene prima di D ed A viene prima di E, una delle seguenti affermazioni è falsa (F) mentre tutte le altre sono vere (V): 181. “Francesca è alta. Le bionde sono tutte carine. Le persone 1 . A è la prima della serie alte sono agili”. Se le precedenti informazioni sono corrette, 2. E viene dopo D quale delle seguenti informazioni addizionali NON consentireb­ 3. E non è l’ultima della serie 4. Eviene prima di D be di concludere che Francesca è carina? 5. L’ordine non è alfabetico. A. Le persone agili sono bionde Quale tra le seguenti è dunque la sequenza corretta? B. Le persone alte sono bionde A. 1: V2: V3: F 4: V5: V C. Le persone alte sono carine B. 1 : V 2 : V 3 : V 4 : V 5 : F D. Francesca è agile C. 1: V 2: V 3: V 4: F 5: V E. Francesca è bionda D. 1: F 2: V 3: V4: V 5: V ► L'unica implicazione per “essere carina” è “le bionde sono tutte E. 1: V 2: F 3: V4: V 5: V carine”. Quindi, l'informazione “Francesca è agile” non implica né ► Infatti A < E; E < C e infine C < D. Per cui A < E < C < D. essere bionda né essere carina.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

© Artquiz LO G ICA

186. “Ogni insegnante ha almeno uno studente”. Sulla base del­ la precedente affermazione, quale delle seguenti conclusioni è sicuramente FALSA? A. Esiste un insegnante con un solo studente B. Esistono insegnanti con tanti studenti C. Esiste un solo insegnante senza studenti D. Non esistono insegnanti senza studenti E. Ogni studente ha un insegnante

190. [V] Per avere del latte è necessario ma non sufficiente avere o una mucca o una capra. Determinare quale delle seguenti si­ tuazioni è NON compatibile con questa affermazione. A. Riccardo non ha una capra, ma ha del latte B. Riccardo ha una mucca, ma non ha del latte C. Riccardo ha del latte, ma non ha né capre né mucche D. Riccardo ha .una capra e una mucca, ma non ha del latte E. Riccardo ha del latte ma non ha una mucca

► La negazione logica della frase data, ossia che esiste almeno un insegnante senza studenti, è implicata dalla frase in C, che quindi deve essere falsa.

► Per avere del latte si deve soddisfare almeno una delle condizioni date. Riccardo però non ne soddisfa nessuna delle due, contro l'ipo­ tesi del testo.

187. Tutti i gatti sono pelosi; certi gatti non sono sprovvisti di senso deH’umorismo; gli esseri pelosi sono sarcastici. Quale delle seguenti affermazioni contraddice quelle sopraindicate? A. Anche quando è sarcastico, nessun animale peloso ha il senso dell’umorismo B. Senza umorismo nessun animale sarcastico è peloso C. Nessun animale peloso è sprovvisto di senso dell'umorismo D. Certi esseri sarcastici sono privi di senso deH’umorismo E. Certi esseri sarcastici non sono sprovvisti di senso deH’umorismo ► Infatti i gatti, essendo pelosi, sono sempre sarcastici. Ma c’è qual­ che gatto che ha il senso deH’umorismo ("certi gatti non sono sprov­ visti di senso dell'umorismo", doppia negazione), contraddicendo l’affermazione in A. 188. [M/O] Determinare quale delle seguenti situazioni è NON compatibile con l'affermazione: “per superare questo test è ne­ cessario, ma non sufficiente, conoscere la matematica e non arrivare in ritardo”. A. Riccardo conosce la matematica, arriva puntuale, e non supera il test B. Carlo conosce la matematica, arriva puntuale, e supera il test C. Massimo non conosce la matematica, arriva puntuale, e supera il test D. Letizia arriva puntuale e non supera il test E. Mimma non conosce la matematica, arriva in orario, e non supera il test ► Per superare il test si devono soddisfare entrambe le condizioni date. Massimo però non rispetta la condizione di conoscere la ma­ tematica. Quindi non può superare il test, e dunque la C contraddice l'affermazione del testo. 189. [M/O] “Per superare il provino ed entrare in una squadra di calcio è necessario, ma non sufficiente, saper giocare bene e non avere più di 14 anni". Determinare quale delle seguenti si­ tuazioni è NON compatibile con la frase precedente. A. Elena sa giocare bene a calcio, ha meno di 14 anni e non supera il provino B. Elena sa giocare bene a calcio, ha meno di 14 anni e supera il provino C. Elena ha meno di 14 anni e non supera il provino D. Elena non sa giocare bene a calcio, ha meno di 14 anni e non supera il provino E. Elena non sa giocare bene a calcio, ha meno di 14 anni, e supera il provino ► Per superare il test si devono soddisfare entrambe le condizioni date. Elena però non rispetta la condizione di saper giocare bene. Quindi non può superare il provino, e dunque la E contraddice l'af­ fermazione del testo.

191. [M/O] Riccardo afferma che “tutti gli obesi sono simpatici”. Quale delle seguenti condizioni è necessaria per poter conclu­ dere che l'affermazione di Riccardo è falsa? A. Tutti quelli che non sono obesi devono essere simpatici B. Nessuno di quelli che non sono obesi deve essere simpatico C. Deve esistere almeno un obeso che non è simpatico D. Deve esistere almeno uno che non è né obeso, né simpatico E. Nessun obeso deve essere simpatico ► La falsità dell'affermazione data ("tutti gli obesi...", ossia "per ogni obeso si verifica che...") significa che esiste almeno un obeso che non verifica quanto affermato: "essere simpatici". Quindi c'è un obe­ so che non è simpatico. 192. [V] Andrea afferma che tutte le pecore toscane sono nere. Quale delle seguenti condizioni è necessario che si verifichi affinché l'affermazione di Andrea risulti falsa? A. Deve esistere almeno una pecora toscana bianca B. Deve esistere almeno una pecora toscana non nera C. Nessuna pecora toscana deve essere nera D. Tutte le pecore non toscane devono essere nere E. Deve esistere almeno una pecora nera non toscana ► L'affermazione proposta è falsa se: non tutte le pecore toscane sono nere. Cioè, se almeno una pecora toscana non è nera. 193. [M/O] “Sara afferma che tutti gli studenti di medicina hanno frequentato il liceo scientifico". Quale delle seguenti condizioni è NECESSARIO si verifichi affinché l’affermazione di Sara risulti falsa? A. Deve esistere almeno uno studente che ha frequentato il liceo scientifico ma che non è iscritto a medicina B. Deve esistere almeno uno studente di medicina che ha frequen­ tato il liceo classico C. Nessuno studente di medicina deve aver frequentato il liceo scientifico D. Deve esistere almeno uno studente di medicina che non ha fre­ quentato il liceo scientifico E. Tutti gli studenti che non sono iscritti a medicina devono aver frequentato il liceo scientifico ► L'affermazione proposta è falsa se: esiste uno studente di medici­ na che non ha frequentato il liceo scientifico. Quindi è corretta la D. 194. “0 Luca è un nuotatore o è un corridore”. La verità di quale tra le seguenti proposizioni falsificherebbe necessariamente l’enunciato precedente? A. Luca passa molto tempo davanti al televisore B. a Luca piace giocare a tennis C. Luca è un nuotatore e un corridore D. Luca è un abile corridore E. Luca è un abile nuotatore

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LOG ICA © Artquiz ► La proposizione data significa che-Luca è nuotatore oppure è cor­ ridore ma non può essere entrambi (o è uno o è l'aitro). Quindi la proposizione in C rende falsa l'affermazione data. 195. [M/PS] È nozione comune, ripetutamente riportata dai mass media, che il numero di neoplasie diagnosticate negli ultimi anni è in costante aumento, almeno nei Paesi occidentali. Una delle seguenti affermazioni non costituisce una plausibile spiegazio­ ne di questo fenomeno. Quale? A. L'affinamento delle tecniche diagnostiche B. progressivo aumento delia durata della vita media C. La ridotta mortalità per malattie cardiovascolari D. La progressiva riduzione della natalità E. L'esposizione ad agenti inquinanti, il consumo voluttuario di al­ cool e fumo DATE LE PREMESSE, SI DEDUCE CHE... 196. [M] Dopo mesi di indagini, la guardia di finanza ha arrestato un professionista coinvolto in un giro di tangenti. Da quanto esposto, una sola delle deduzioni ricavate è indiscutibile: A. qualcuno ha giocato sulla sua ingenuità B. c’è stato un errore di persona C. tutti i professionisti sono corrotti D. la sua è stata una debolezza passeggera E. era in combutta con uno o più complici ► Essendo coinvolto in un’attività che riguarda una relazione con terzi, non poteva aver commesso il reato in solitudine. 197. [M/O] “Quando prende il treno, Carlo arriva sempre in ritar­ do a destinazione”. Quale delle seguenti affermazioni può esse­ re dedotta dalla frase precedente? A. Carlo è arrivato in orario, quindi ha preso il treno B. Carlo non ha preso il treno, quindi è arrivato in ritardo C. Carlo è arrivato in orario, quindi non ha preso il treno D. Carlo non ha preso il treno, quindi è arrivato in orario E. Carlo è arrivato in ritardo, quindi ha preso il treno ► Se avesse preso il treno, Carlo sarebbe arrivato in ritardo, contro la premessa in C. Quindi non ha preso il treno. 198. “Se Lorenzo sa sciare, allora è nato in un paese montano”. Da quale delle seguenti affermazioni può essere logicamente dedotta l’argomentazione precedente? A. Chi è nato in un paese montano non sa nuotare B. Chi non sa sciare non è nato in un paese montano C. Solo chi è nato in un paese montano sa sciare D. Chi è nato in un paese montano sa sciare E. Chi è nato in un paese montano, può non saper sciare ► Il testo dice che gli sciatori sono un insieme di persone contenuto nell’insieme di quelle nate in montagna. Proprio come la frase in C. 199. L’ispettore Poirot afferma: “Se il ladro non ha usato i guanti, allora o l’ispettore trova le impronte sul tavolo o è un incapace; inol­ tre tutti, anche i ladri che usano i guanti, lasciano qualche impronta con le scarpe.” L’ispettore trova solo impronte di scarpe per terra. Se l'affermazione di Poirot è vera, una sola delle seguenti conclu­ sioni è assolutamente certa. Quale? A. non è detto che le impronte delle scarpe siano del ladro B. non è vero che l’ispettore non sia un incapace C. il ladro usava i guanti D. le informazioni fornite non permettono di trarre conclusioni certe E. l’ispettore è un incapace

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO ► Del tutto ovvio, perché tutti lasciano impronte con le scarpe (non solo i ladri). 200. “Tutti i cuochi amano la buona cucina. Tutti gli attori man­ giano spesso al ristorante. Chi ama la buona cucina mangia spesso al ristorante”. Se le precedenti informazioni sono vere, quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? A. Chi ama la buona cucina non può essere un attore B. Chi mangia spesso al ristorante è un attore o un cuoco C. Tutti i cuochi mangiano spesso al ristorante D. Tutti gli attori amano la buona cucina E. Chi ama la buona cucina è un cuoco ►Catena di implicazioni (A—>B e B—>C, da cui segue A-»C): i cuo­ chi amano la buona cucina, e chi l'ama mangia spesso al ristorante, quindi vale C. 201. [0] Se sono vere le seguenti affermazioni: “gli Italiani ama­ no il calcio / il calcio è uno sport / chi ama il calcio adora il ma­ re”, l’unica deduzione plausibile è che: A. chi ama il basket detesta il mare B. gli italiani amano tutti gli sport C. chi va al mare ama il calcio D. i calciatori vanno raramente al mare E. gli italiani amano il mare ►Si tratta di una catena di due implicazioni: essere italiano—>amore per il calcio—^adorazione per il mare segue logicamente che essere italiano—> adorazione per il mare, ossia la proposizione in E. 202. [0] Se sono corrette le seguenti affermazioni: “Tutti i pom­ pieri sono coraggiosi. Tutti i piloti sono coraggiosi. Tutti i piloti amano il cielo”, quale delle seguenti ulteriori affermazioni po­ trebbe far concludere che tutti i pompieri amano il cielo? A. Chi ama il cielo è un pompiere B. Tutte le persone coraggiose amano il cielo C. Non ci sono pompieri che siano anche piloti D. Tutti i piloti sono anche pompieri E. Tutti i pompieri sanno volare ► Dalla catena di due implicazioni: pompiere—>coraggioso—>amore per il cielo, segue logicamente che pompiere—>amore per il cielo, ossia la proposizione nel testo. Dunque è corretta la B. 203. [M/O] “Tutti i tau sono lambda; tutti gli omega sono tau; tutti i lambda sono delta”. In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti NON è necessariamente vera? A. Tutti i tau sono delta B. Tutti gli omega sono lambda C. I non lambda sono non delta D. I non tau sono non omega E. I non deità sono non lambda ►Catena di implicazioni omega—►tau—t-lambda—>delta. Ciò non esclude che ci sia un delta che non è lambda. 204. "Più si guadagna, più si risparmia". "Più si risparmia, più aumenta il conto in banca". Se ne deduce che: A. chi non guadagna più di quanto spende non può risparmiare B. a un aumento del guadagno corrisponde un aumento del conto in banca C. chi ha un alto conto in banca ha risparmiato molto D. più si spende meno si risparmia E. non si può guadagnare senza risparmiare

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

©Artquiz LO G ICA

►Catena di implicazioni (A—>B e B ^ C , da cui segue A—>C): aumentando ii guadagno, si risparmia di più, e quindi aumenta il con­ to in banca.

precedenti affermazioni sono vere, è possibile dedurre che ieri: A. Anna non è stata ascoltata, ed Enzo non si è adirato B. Enzo non si è adirato C. Enzo si è adirato 205. “Tutti i laureati hanno molta fantasia. Per essere uno scrit­ D. Anna è stata ascoltata, ed Enzo non si è adirato tore bisogna essere laureato. Marco ha molta fantasia”. Se le E. Anna è stata ascoltata, ed Enzo si è adirato precedenti affermazioni sono vere, è possibile dedurre che: A. Marco è laureato ► La prima implicazione è del tipo P->Q, con P = "Anna viene ascoltata" e Q = "Anna è contenta", che logicamente equivale a B. tutti i laureati sono scrittori (non Q)—>(non P). Quindi se Anna non è contenta allora Anna non è C. Marco è uno scrittore stata ascoltata. Per la seconda implicazione del testo e dall'ultima D. tutti gli scrittori hanno molta fantasia affermazione segue dunque che Enzo si è adirato. E. anche chi non ha molta fantasia può laurearsi 210. “Se non metti le grate di sicurezza, i ladri non fanno fatica a entrare”. Se la precedente affermazione è vera, allora è certa­ mente vero che: 206. “Marco ama i dolci; chi è magro non ama i dolci; chi è attivo A. se metti le grate di sicurezza i ladri fanno certamente fatica a è magro”. Se le precedenti affermazioni sono vere, allora è cer­ entrare B. è necessario mettere le grate di sicurezza per far sì che i ladri tamente FALSO che: A. Marco non è magro facciano fatica a entrare C. se i ladri hanno fatto fatica a entrare è perché hai messo le grate B. non tutte le persone magre sono attive di sicurezza C. Marco è attivo D. le grate di sicurezza sono la migliore protezione per la casa D. le persone che amano i dolci non sono magre E. se i ladri non fanno fatica a entrare è perché non hai messo le E. chi è attivo non ama i dolci grate di sicurezza ► Catena di implicazioni (A ^ B e B—»C, da cui segue A—>C): dall'affermazione che “chi è attivo è magro” unitamente a “chi è ma­ ► Si tratta di un'implicazione del tipo (non P)—>(non Q), con P = gro non ama i dolci” segue che chi è attivo non ama i dolci, e quindi "mettere le grate" e Q = "i ladri faticano a entrare”. In logica matema­ Marco non può essere attivo (in quanto i dolci li ama). tica si dimostra che ciò equivale a Q ^ P , quindi vale la C. ► Catena di implicazioni (A ^ B e B—>C, da cui segue A—>C): tutti gli scrittori sono laureati, e come tali hanno molta fantasia.

207. [V] Tutte le amiche di Alessandra sono veliste, e tutte le veliste sono abbronzate. Determinare, sulla base di queste sole informazioni, quale delle seguenti deduzioni è corretta. A. Lisa non è amica di Alessandra, quindi non è abbronzata B. Lisa non è velista, quindi non è abbronzata C. Lisa non è abbronzata, quindi non è una delle amiche di Ales­ sandra D. Lisa è abbronzata quindi è una amica di Alessandra E. Lisa è una velista abbronzata, quindi è amica di Alessandra ► Catena di implicazioni (A—>B e B—>C, da cui segue A—>C), ossia, tutte le amiche di Alessandra sono abbronzate; ma Lisa non lo è, dunque non può essere amica di Alessandra. 208. “Se Anna riceve un rimprovero a scuola, piange. Se nessu­ no rimprovera Anna a scuola, la sua vicina di banco le fa i di­ spetti. Ieri Anna non ha pianto”. Se le precedenti affermazioni sono vere, è possibile dedurre che ieri: A. Anna non ha ricevuto un rimprovero a scuola e la sua vicina di banco non le ha fatto i dispetti B. Anna non ha ricevuto un rimprovero a scuola e la sua vicina di banco le ha fatto i dispetti C. Anna non è andata a scuola D. Anna ha ricevuto un rimprovero a scuola e la sua vicina di banco le ha fatto i dispetti E. Anna ha ricevuto un rimprovero a scuola e la sua vicina di banco non le ha fatto i dispetti ►Similmente al quiz 81, se ieri Anna non ha pianto, si deduce che Anna non ha ricevuto un rimprovero. Ora, avendo una catena di im­ plicazioni (A—>B e B ^ C , da cui segue A—>C), segue che la sua vicina di banco le ha fatto i dispetti. 209. "Quando viene ascoltata Anna è contenta. Ma se nessuno ascolta Anna, Enzo si adira. Ieri Anna non era contenta". Se le

211. [O] Un istituto superiore ha 100 docenti suddivisi su 4 suc­ cursali che hanno almeno 15 docenti per ogni succursale. Allora una e una sola delle seguenti affermazioni è sempre vera (a pre­ scindere dalla distribuzione tra le succursali): A. esistono 2 succursali con almeno 25 docenti ciascuna B. se esiste una succursale con 15 docenti, ne esiste un’altra con almeno 15 docenti C. se esiste una succursale con 15 docenti, ne esiste un’altra con almeno 70 docenti D. se esiste una succursale con 15 docenti, ne esiste un’altra con almeno 50 docenti E. nessuna delle altre alternative proposte ► Data la succursale con 15 docenti, le altre tre ne dovrebbero ave­ re in totale 85. Ma se non ce ne fosse alcuna con almeno 15 docenti, in totale ne avrebbero non più di 45: contraddizione, per cui c’è al­ meno una succursale con almeno 15 docenti. 212. Giacomo è convinto che se partisse per la Francia, trove­ rebbe un lavoro come ingegnere aerospaziale. In quale dei se­ guenti casi si sarebbe sicuri che Giacomo ha torto? A. Giacomo rimane in Italia e trova lavoro come ingegnere aerospa­ ziale B. Giacomo rimane in Italia e non trova lavoro come ingegnere ae­ rospaziale C. Giacomo parte per la Francia ma non trova un lavoro come inge­ gnere aerospaziale D. Giacomo parte per la Francia e dopo diversi mesi trova un lavoro come ingegnere aerospaziale E. Giacomo rimane in Italia e solo dopo un anno trova lavoro come ingegnere aerospaziale ► Se Giacomo avesse ragione, partendo per la Francia dovrebbe trovare tale lavoro, affermazione che in C non è vera: quindi la con­ vinzione di Giacomo è infondata.

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LOGICA ©Artquiz 213. Diversi cappelli contengono pezzi degli scacchi bianchi e/o pezzi degli scacchi neri. Sappiamo solo che nei cappelli con almeno due pezzi degli scacchi, almeno uno è nero. Quale tra queste affermazioni è sicuramente vera? A. Se un cappello contiene solo un pezzo, questo è nero B. Se un cappello contiene più di tre pezzi, uno deve essere bianco C. Se un cappello contiene due pezzi, questi possono essere en­ trambi bianchi D. Se un cappello contiene solo un pezzo, questo può essere bianco E. Ogni cappello contiene almeno due pezzi

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO ► Giovanna ha fatto una rapidissima carriera come economista, quindi assumendo l’ipotesi in E non può essere onesta.

217. [V] il professor Bianchi constata che: a) Enrico è un campione in matematica e in filosofia. Il professor Bianchi ne deduce che: b) sicuramente Enrico non ama leggere romanzi, e non ne legge. Una ragione necessaria e sufficiente del passaggio logico che opera il professor Bianchi dalla constatazione del fatto a) al giudizio b) è la sottintesa convinzione che (UNA sola ipotesi È CORRETTA): ► La risposta D è l’unica con una possibilità (o meno) che si verifichi A. solo alcune persone eccezionali amano sia la matematica sia la letteratura un dato evento, mentre le altre risposte indicano affermazioni universali B. la matematica generalmente assorbe tutte le energie intellettuali non derivabili dalle premesse (in particolare la C nega le premesse). di chi vi si dedica 214. Di un gruppo di amiche sappiamo che tutte sono maggio­ C. chi eccelle in matematica solo eccezionalmente coltiva interessi filosofici renni, che almeno una non è coniugata ed infine che nessuna D. chi si interessa di filosofia non può non rifuggire da ogni altro ge­ laureata è nubile. Possiamo dedurre da tali informazioni che: nere di lettura A. almeno una maggiorenne è coniugata E. chi si dedica a letture amene ha poco tempo per lo studio della B. almeno una coniugata non è maggiorenne filosofia C. almeno una maggiorenne è nubile D. nessuna maggiorenne è coniugata ► Con la constatazione in D si ha che Enrico, in quanto filosofo, de­ E. tutte le sposate sono laureate ve rifuggire (doppia negazione) dagli altri generi di lettura. ► La C. è indubbiamente vera, infatti c’è un'amica non coniugata, e dunque nubile, e in quanto facente parte del gruppo, pure maggio­ 218. [V] Date le premesse: a - la scienza fa ricorso con vantaggio al linguaggio metaforico renne. b - il linguaggio metaforico è proprio dell'espressione artistica 215. [V] X - Nella tradizione ebraica è stata particolarmente colti­ SCEGLIETE la conclusione logicamente e rigorosamente con­ seguente: vata la musica. Y - nel numero dei grandi musicisti - compositori, direttori d'or­ A. scienza e arte usano il medesimo linguaggio chestra, solisti - gli ebrei sono oggi nel mondo particolarmente B. la scienza non può fare a meno di un proprio linguaggio metaforico C. l'espressione artistica offre un valido mezzo espressivo alla scienza numerosi. X e Y sono le premesse di un sillogismo al quale consegue logi­ D. la contaminazione tra arte e scienza è inevitabile camente e necessariamente UNA SOLA DELLE CONCLUSIONI E. l'espressione artistica e quella scientifica hanno il medesimo ca­ rattere sotto elencate: A. in un popolo che coltiva tradizionalmente la musica c'è un nume­ ► Il linguaggio metaforico fa parte dell’espressione artistica, quindi ro di grandi musicisti più alto che in qualunque altro popolo B. il numero particolarmente alto dei musicisti ebrei nel mondo può quest’uitima lo offre alla scienza per esprimersi. essere spiegato in riferimento alla tradizione del popolo ebraico C. il numero dei musicisti famosi è sicuramente più alto presso i 219. Immaginate di giocare ad un gioco di carte con un mazzo di 40 carte, composto da 4 semi (picche, fiori, cuori, quadri) di 10 carte popoli tradizionalmente musicali D. non possono nascere grandi musicisti dove la musica non è dif­ ciascuno, dall'Asso al Dieci. Al termine di ogni mano sono in palio 4 punti: uno assegnato al giocatore che ha il maggior numero di carte, fusa e coltivata da lungo tempo E. il fatto che la musica sia coltivata per tradizione è sicuramente la uno al giocatore che ha il maggior numero di carte del seme di qua­ dri, uno al giocatore che ha il sette di quadri, e uno al giocatore che causa del gran numero di musicisti che si trova tra gli ebrei ha la combinazione 3 o 4 sette. Se si verifica una situazione di parità, ► In B si parla di possibilità, méntre nelle altre opzioni figurano af­ il punto non viene assegnato. Vince chi ottiene il maggior numero di punti. Sulla base di queste premesse, UNA sola delle seguenti fermazioni non derivabili da X e Y. affermazioni è CORRETTA: 216. [M/PS] Il signor Candido constata che: a) Giovanna ha fatto A. il giocatore che ha 20 carte, di cui 5 quadri, ha certamente pa­ reggiato la mano una rapidissima carriera come economista Il signor Candido ne deduce che: b) Giovanna non è una perso­ B. il giocatore che ha almeno 21 carte, di cui sei del seme di quadri, na onesta ha certamente vinto la mano La ragione necessaria e sufficiente del passaggio logico che C. il giocatore che ha i 4 sette ha almeno pareggiato la mano opera il signor Candido dalla constatazione del fatto a) al giudi­ D. ii giocatore che ha 30 carte ha certamente vinto la mano zio b) è la sottintesa convinzione che (UNA SOLA IPOTESI È E. il giocatore che ha tutte le carte del seme di quadri ha certamente CORRETTA): vinto la mano A. solo alcune persone eccezionali facciano onestamente carriera ► Ha infatti il punto del sette di quadri e dei 4 sette, mentre l’avver­ come economisti sario ha, al più, gli altri 2 punti. B. nessuna persona onesta faccia carriera in campo economico C. tutte le donne-economiste siano disoneste D. le persone disoneste facciano rapida carriera solo in campo eco­ 220. “Se Claudia viene promossa, allora i genitori la mandano in vacanza studio in Gran Bretagna. Claudia viene promossa solo nomico E. nessuna economista onesta faccia rapida carriera nel suo campo se recupera l’insufficienza sia in Matematica sia in Latino. Al

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA termine dell’anno scolastico Claudia ha recuperato l’Insufficienza in Matematica ma non in Latino”. Quale tra le seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalle proposizioni precedenti? A. Se i genitori di Claudia non mandano la figlia in vacanza studio in Gran Bretagna significa che Claudia non è stata promossa B. I genitori di Claudia non manderanno la figlia in vacanza studio in Gran Bretagna C. Il recupero delle insufficienze sia in Matematica sia in Latino da parte di Claudia è condizione necessaria, ma non sufficiente, per la sua promozione D. Claudia al termine dell’anno scolastico non è stata promossa E. La promozione di Claudia è condizione sufficiente ma non neces­ saria perché i genitori la mandino in vacanza studio in Gran Bre­ tagna ► Infatti si dice che se Claudia viene promossa, allora i genitori la mandano in vacanza studio in Gran Bretagna. Ma non dice che non ci sono altri casi per i quali i genitori la mandano in vacanza studio in Gran Bretagna, quindi il fatto che non sia stata promossa (non ha recuperato latino), non implica nulla. 221. Tutti i cretesi sono bugiardi, lo, che lo affermo, sono cretese: A. La prima affermazione è falsa B. L’intera frase è assurda C. Entrambe le affermazioni sono vere D. Entrambe le affermazioni sono false E. La prima affermazione è vera ► Se chi afferma di essere cretese dice la verità, segue che non tutti i cretesi sono bugiardi (il che è assurdo in quanto precedentemente affermava il falso, essendo egli un esempio di cretese sincero). Se chi afferma di essere cretese dice il falso può seguire che: a) dice bugie, quindi non siamo certi della falsità o meno dell’affermazione: “Tutti i cretesi sono bugiardi”; oppure, b) dice la verità, in contraddi­ zione col fatto che afferma il falso dicendo di essere cretese. In base alla considerazione che colui che afferma di essere cretese dice il falso, e quindi sta mentendo, segue che non possiamo verifi­ care la falsità o meno delle sue affermazioni. Pertanto in entrambe le ipotesi a) e b) (cioè sia che dica la verità che una falsità), le risposte A., C., D. ed E. non possono essere verificate.

©Artquiz LO G ICA 224. Premesso che: - Chi mangia coniglio o pollo non è vegetariano - Luca non è vegetariano - Chi mangia coniglio non prende l’influenza Quale tra le seguenti conclusioni NON è corretta? A. E’ impossibile che un vegetariano mangi pollo B. E’ impossibile che Luca mangi coniglio C. E’ possibile che Luca non prenda l’influenza D. E’ possibile che Luca mangi coniglio E. Nessuna delle conclusioni è corretta ► Le premesse non consentono di dedurre logicamente l'opzione B. 225. Di un gruppo di persone si sa che "tutti i maschi sono mi­ norenni”. Se ne può dedurre che: A. tutte le femmine sono minorenni B. tutte le persone maggiorenni sono femmine C. tutte le persone minorenni sono femmine D. tutte le persone minorenni sono maschi E. tutte le femmine sono maggiorenni ► Certo, altrimenti, se ci fosse una femmina minorenne non sarebbe vera la premessa del testo. 226. “Studi recenti hanno dimostrato che l’incidenza del denti­ fricio sulla pulizia dei denti non supera il 15-20%. Gran parte dell’azione, infatti, è svolta dall’effetto meccanico dello spazzo­ lino, le cui setole asportano la placca batterica che si deposita sullo smalto”. Da questo brano si deduce che: A. non è necessario pulire i denti dopo i pasti B. è necessario utilizzare il dentifricio per una corretta igiene orale C. uno spazzolino può essere già sufficiente a garantire un livello rilevante di pulizia dei denti D. per una migliore pulizia dei denti è conveniente utilizzare uno spazzolino elettrico E. l'incidenza dello spazzolino sulla pulizia dei denti è al di sotto dell’80-85%

227. [M/O] L’analisi dei risultati di un test ha evidenziato che, per ognuna delle 70 domande proposte, c'è stato almeno un candi­ dato che ha fornito la risposta corretta. Determinare quale delle 222. [V/PS] L'italiano che afferma che tutti gli italiani sono sem­ seguenti situazioni è compatibile con questa analisi. A. Nessuno ha fornito una risposta alla domanda 53 pre bugiardi dice: B. Tutti hanno risposto in maniera errata alla domanda 47 A. una affermazione perfettamente verificabile C. Esiste un candidato che ha risposto in maniera errata a tutte le B. il vero domande C. una cosa ovvia D. Almeno due domande hanno ricevuto risposte errate da parte di D. niente di nuovo tutti i concorrenti E. una bugia E. Nessuno ha risposto correttamente alla domanda 70 ► Se dicesse la verità, sarebbe sempre bugiardo (in quanto italiano), e quindi avrebbe detto una bugia: contraddizione col fatto che ha ► Per meglio comprendere l’ipotesi formulata dal quesito, si consi­ deri il seguente esempio: ci sono 100 candidati, e alla domanda ndetto la verità. Quindi non ha detto la verità, bensì una bugia. esima (1 s n s 70) ha risposto correttamente solo il candidato nume­ 223.Carlomaria dice il vero solo a Gianclaudio, che solo a lui rato n. In tal caso, tutti i candidati numerati dal 71 al 100 non hanno dice il vero. Gianluigi dice il vero, ma non a Gianclaudio. Se uno risposto correttamente ad alcuna domanda. Più in generale: per ognuna delle 70 domande, il candidato della risposta C non è tra dei tre dice all'altro "Sei veramente altruista" ciò è: coloro che hanno risposto correttamente (ossia, non ha risposto cor­ A. Falso, se Carlomaria lo dice a Gianluigi rettamente a nessuna domanda). Ciò non contraddice il fatto che per B. Falso, se Gianclaudio lo dice a Carlomaria ogni domanda, almeno un candidato abbia dato la risposta corretta; C. Vero, se Gianluigi lo dice a Gianclaudio pertanto le premesse non vengono contraddette. D. Falso, se Carlomaria lo dice a Gianclaudio Naturalmente, il quesito poteva essere risolto più semplicemente per E. Falso, se Gianluigi lo dice a Carlomaria semplice esclusione delle risposte errate in quanto A, B ed E non ► Siccome Carlomaria dice il vero solamente a Gianclaudio, se sono riferibili alle premesse, mentre la D è in chiara contraddizione con l’assunto del testo. l’affermazione è fatta da Carlomaria a Gianluigi deve essere falsa.

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LOGICA © A rtquiz 228. “Un recente studio condotto in Italia mostra che il numero di delitti è continuamente aumentato nel corso degli ultimi dieci anni. È dunque essenziale introdurre anche in Italia la pena di morte”. Quale delle seguenti affermazioni rafforza la precedente argomentazione? A. L'introduzione della pena di morte sarebbe fortemente osteggiata dalla Chiesa cattolica B. Il rischio di subire una condanna a morte indurrebbe numerosi criminali a non commettere delitti C. La pena di morte va contro i principi della religione cattolica D. I Paesi nei quali vige la pena di morte hanno statistiche sulla cri­ minalità peggiori di quelle italiane E. La pena di morte non è un provvedimento degno di un Paese civile 229. “Coloro che sostenevano che, al momento dell'immersione, il batiscafo avesse un assetto sbilanciato sono stati smentiti, Infatti, l'individuazione del solco lasciato dal cetaceo è avvenuto dove era stata segnalata la presenza dell'animale". La precedente afferma­ zione presuppone che: A. il batiscafo possa segnalare correttamente i solchi lasciati dai cetacei solo nel caso in cui non abbia un assetto sbilanciato B. lo sbilanciamento dell'assetto del batiscafo non comprometta la possibilità di individuare I solchi lasciati dal cetaceo C. il cetaceo lasci il solco dove poi si immergerà il batiscafo D. il batiscafo sia sceso alla profondità a cui si trova il solco lasciato E. il batiscafo segnali la presenza del cetaceo prima di immergersi ► Infatti, se la segnalazione potesse essere fatta correttamente an­ che in assenza di bilanciamento, non si sarebbe sicuri che, nono­ stante la posizione del cetaceo fosse corretta, il batiscafo fosse bi­ lanciato. Quindi non si potrebbe smentire l’affermazione iniziale nel testo. Si noti la frase “...solo nel caso in cui...” della risposta A. DERIVAZIONI LOGICHE COMPOSTE 230. [M/O] Simona afferma: “In ogni corso di laurea in Medicina e Chirurgia c'è almeno uno studente che ha superato tutti gli esami del primo anno”. Se tale affermazione è falsa, allora sicu­ ramente ... A. c'è almeno un corso di laurea in Medicina e Chirurgia in cui c'è almeno uno studente che non ha superato alcun esame del primo anno B. in tutti i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia nessuno studente ha superato tutti gli esami del primo anno C. c'è almeno un corso di laurea in Medicina e Chirurgia in cui nes­ suno studente ha superato tutti gli esami del primo anno D. c'è almeno un corso di laurea in Medicina e Chirurgia in cui al­ meno uno studente ha superato tutti gli esami del primo anno E. in ogni corso di laurea in Medicina e Chirurgia c'è almeno uno studente che non ha superato alcun esame del primo anno ► La falsità della proposizione proposta si riconduce ad una forma del tipo “non è vero che per ogni X esiste un Y” (con X “corso di me­ dicina" e Y “studente che ha superato tutti gli esami"). Questo è logi­ camente equivalente a: “esiste un X tale che non esiste Y”, ossia la risposta in C.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO test di Medicina C. Almeno uno studente di Ingegneria Biomedica ha superato il test di Medicina D. Almeno uno studente di Ingegneria Biomedica non ha mai parte­ cipato al test di Medicina E. Nessuno studente di Ingegneria Biomedica ha mai partecipato al test di Medicina ►Si veda il quiz 230 e si consideri che nella forma “non è vero che per ogni X esiste un Y”, X corrisponde a “studente di Ingegneria Biomedica’' Y corrisponde a “test di Medicina al quale si ha parteci­ pato almeno una volta”. 232. [V] Claudio afferma: “In ogni corso di laurea in Medicina Veterinaria c’è almeno uno studente che non ha superato alcun esame del primo anno”. Se tale affermazione è falsa, allora sicu­ ramente ... A. c'è almeno un corso di laurea in Medicina Veterinaria in cui al­ meno uno studente ha superato tutti gli esami del primo anno B. c'è almeno un corso di laurea in Medicina Veterinaria in cui tutti gli studenti hanno superato tutti gli esami del primo anno C. c'è almeno un corso di laurea in Medicina Veterinaria in cui alme­ no uno studente ha superato almeno un esame del primo anno D. c'è almeno un corso di laurea in Medicina Veterinaria in cui tutti gli studenti hanno superato almeno un esame del primo anno È. in tutti i corsi di laurea in Medicina Veterinaria tutti gli studenti hanno superato almeno un esame del primo anno ► La falsità della proposizione proposta si riconduce ad una forma del tipo “non è vero che per ogni X esiste un Y” (con X “corso di me­ dicina Veterinaria" e Y “studente che ha non ha superato alcun esa­ me”). Questo è logicamente equivalente a: “esiste un X tale che non esiste Y”. Segue che la proposizione “non esiste uno studente che non ha superato alcun esame” è equivalente alla proposizione “qual­ siasi studente A si consideri, non è vero che A non ha superato alcun esame”. Pertanto, trattandosi quest’ultima di una doppia negazione, ciò equivale a “ogni studente ha superato almeno un esame". 233. [V] Dall’analisi delle risposte fornite ad un esame per il conseguimento della patente di guida, emerge che, per ognuna delle 40 domande, c'è stato almeno un candidato che ha fornito la risposta corretta. Determinare, sulla base di questa sola in­ formazione, quale delle seguenti situazioni si è necessariamen­ te verificata. A. Esiste un candidato che ha risposto correttamente a tutte le do­ mande B. Esiste almeno una domanda a cui tutti i candidati hanno risposto correttamente C. Tutti i candidati hanno risposto correttamente ad almeno 30 do­ mande D. Esiste un candidato che ha risposto in maniera errata a tutte le domande E. Nessuna domanda è stata lasciata senza risposta da tutti i candi­ dati ► Si veda il quiz 232 e più semplicemente si osservi che il fatto che ogni domanda ha avuto almeno una risposta esatta implica che ogni domanda deve aver avuto almeno una risposta (esatta o errata). Ciò equivale logicamente alla risposta E.

231. [V] Francesca afferma che "tutti gli studenti di Ingegneria Biomedica hanno partecipato almeno una volta al test di Medi­ QUAL È IL CORRETTO SIGNIFICATO DELL’AFFERMAZIONE cina”. Sapendo che l'affermazione di Francesca è falsa, deter­ E AFFERMAZIONI EQUIVALENTI minare quale delle seguenti situazioni è sicuramente verificata. A. Almeno uno studente che ha partecipato al test di Medicina non 234. [M] Quale delle seguenti proposizioni equivale a dire che < si è iscritto a Ingegneria Biomedica condizione sufficiente affinché la proposizione Q sia vera è che B. Almeno uno studente di Ingegneria Biomedica ha partecipato al sia vera la proposizione P > ?

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA A. B. C. D. E.

P è vera se e solo se Q è vera Se Q è vera, allora P è vera P è falsa se e solo se Q è falsa Se P è vera, allora Q è vera Se P è falsa, allora Q è falsa

► Logicamente si ha che P ^ Q (si legga: P implica Q). Ossia quan­ to in D, che altro non è che una versione stringata del testo. 235. Un fenomeno A può dirsi essere la causa di un fenomeno B se: A. A e B sono logicamente indipendenti B. A è condizione necessaria per B C. le modalità di A costituiscono un assioma e quelle di B un teorema D. A è condizione sufficiente per B E. A e B accadono sempre simultaneamente

B. C. D. E.

bisogna tutelare l'accesso a tutte le spiagge non è illecito negare l'accesso alle spiagge libere è lecito vietare l'accesso alle spiagge libere le spiagge libere sono soggette a regolamentazione restrittiva

► Si tratta di 4 negazioni (numero pari). Si può infatti riformulare il testo così: “Non si può non affermare che non sia lecito non accon­ sentire l’accesso (equivalente a “vietare'l’accesso”) alle spiagge libe­ re”. Essendo le negazioni in numero pari esse si elidono a vicenda e quindi segue che le spiagge libere devono essere accessibili.

240. Recenti scoperte hanno respinto l'infondatezza della tesi secondo la quale non è vera l'impossibilità che lo stress sia alla base di alcune gravi malattie mentali. Il CORRETTO significato della precedente affermazione è: A. lo stress fa diventare matti B. le malattie mentali sono causate da stress 236, (0] Tutti gli abbinamenti esprimono lo stesso concetto C. lo stress porta inevitabilmente alla malattia mentale tranne che in un Caso. Indicare quale: D. lo stress può essere causa di alcune malattie mentali A. tutte le idee vanno rispettate / non c’è nessuna idea che non va­ E. non è possibile che lo stress sia la causa di alcune gravi malattie da rispettata mentali B. gli onesti non vanno derisi / nessun onesto deve essere deriso C. nessuno è senza colpa / tutti hanno qualche colpa ► Si tratta di 4 negazioni. Si può infatti riformulare il testo così: Re­ D. non sempre chi grida più forte ha ragione / chi parla piano ha centi scoperte non hanno accolto (equivalente a “hanno respinto") la sempre ragione non fondatezza (equivalente a “infondatezza”) della tesi secondo la E. non tutti sono belli / qualcuno non è bello quale non è vera la non possibilità (equivalente a “impossibilità) che lo stress sia alla base di alcune gravi malattie mentali. Essendo ► Sia P = "gridare forte”, Q = "avere ragione”. La prima proposizione quindi le negazioni in numero pari esse si elidono a vicenda e quindi in D si traduce con “non è vero che (P—>Q)”, (si legga: P implica Q). segue che è possibile che lo stress sia alla base di alcune gravi ma­ Ciò non è equivalente a “non P”^ Q , dove “non P" equivale a non lattie mentali, come in D. gridare forte, ossia parlare piano. Infatti può ben essere che ci siano casi nei quali chi grida ha ragione e che pure chi parla piano l’abbia. 241. “Non è possibile negare la falsità della tesi secondo la qua­ le la Terra non è rotonda.” Qual è il corretto significato della 237. A partire dal 1955 tutti i lavoratori impiegati nell'industria precedente affermazione? edile portano il casco. Sulla scorta di quali dei seguenti elemen­ A. La Terra non è rotonda ti può ritenersi CORRETTA tale asserzione? B. La Terra è rotonda A. Nessun lavoratore ha portato il casco prima del 1955 ma tutti lo C. È sufficiente falsificare la tesi per affermare che la Terra è rotonda hanno portato successivamente D. La Terra non è rotonda in quanto è un geoide B. I lavoratori dell'Industria edile sono stati i primi ad essere obbligati E. Non è possibile sapere con certezza se la Terra è rotonda o meno a portare il casco C. I lavoratori dell'industria edile portavano il casco prima del 1955 ► Si osservi preliminarmente che “negare” equivale a “non afferma­ D. I lavoratori possono aver portato un qualsiasi tipo di casco prima re” e “falsità” equivale a “non verità”. Ci troviamo quindi in un caso del 1955, ma successivamente, tutti hanno dovuto portarne un ti­ nel quale sono presenti 4 negazioni, infatti si può riformulare il testo po standardizzalo citato come: "Non è possibile non affermare la non verità della tesi E. Alcuni lavoratori possono aver portato il casco prima del 1955, secondo la quale la Terra non è rotonda”. Essendo le negazioni in ma tutti quelli dell'industria edile sono stati obbligati ad usarlo a numero pari, il loro “effetto” si annulla vicendevolmente, segue logi­ partire da tale data camente che “la Terra è rotonda". ► Infatti affinché l’affermazione sia vera deve essere vera per tutti i lavoratori in questione. 238. “Non è vero che Maria non è bassa” ha lo stesso significato di: A. è falso che Maria è bassa B. Maria è tozza C. Maria è bassa D. Maria non è bassa E. Maria è alta ► Per la logica matematica, [non (non A)] equivale ad A, cioè, due negazioni (numero pari) si elidono. Quindi Maria deve essere bassa. 239. "Non si può negare che non sia lecito vietare l'accesso alle spiagge libere". In base alla precedente affermazione, è certa­ mente vero che: A. le spiagge libere devono essere accessibili

242. "È stato abrogato l'articolo di legge che esentava i magi­ strati dall'incompatibilità tra l'esercizio della professione e l'es­ sere rappresentanti in Parlamento". Qual è il corretto significato della precedente affermazione? A. I magistrati possono o esercitare la loro professione o essere rappresentanti in Parlamento B. Esisteva un articolo di legge che impediva ai medici di esercitare contemporaneamente in strutture sia pubbliche sia private C. I magistrati non possono esercitare la loro professione D. I magistrati possono sia esercitare la loro professione sia essere rappresentanti in Parlamento E. I magistrati non possono essere rappresentanti in Parlamento ► ''È stato abrogato l'articolo di legge che esentava..." è una doppia negazione, che lascia inalterato ciò che segue (si veda il quiz 238), ossia che vige "l'incompatibilità tra l'esercizio della professione e l'essere rappresentanti in Parlamento". L'ultima affermazione è ora equivalente a quella proposta in A.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti: dal fatto che il cane del signor Forti, il'doberman, ha vinto il quarto premio, giungiamo a: I premio Nome Padrone Razza

Il premio Nome Padrone Razza

III premio Nome Padrone Razza

IV premio Nome Forti Doberman

e dal fatto che il signor Grassi non ha vinto né il primo, né il secondo premio, deve aver vinto il terzo, dunque: I premio Nome Padrone Razza

Il premio Nome Padrone Razza

III premio Nome Grassi Razza

IV premio Nome Forti Doberman

Poi il secondo premio l’ha vinto Max, e così otteniamo: I premio Nome Padrone Razza

Il premio Max Padrone Razza

III premio Nome Grassi Razza

IV premio Nome Forti Doberman

Infine, il signor Rossi ha vinto uno dei primi 2 premi, ma siccome il suo cane si chiama Kelly, deve essere: I premio Kelly Rossi Collie

Il premio Max Estro Razza

III premio Nome Grassi Razza

IV premio Nome Forti Doberman

e quindi Kelly ha vinto il primo premio. Nota, inoltre, come la tabella si completi con il secondo premio al cane del signor Estro, e poi visto che Jack è l’alano, deve essere il cane che si è classificato terzo e quindi, rimangono solo da assegnare, univocamente, il nome Lad e la razza boxer come segue: I premio Kelly Rossi Collie

Il premio Max Estro Boxer

III premio Jack Grassi Alano

IV premio Lad Forti Doberman

314. Leggere il seguente problema e rispondere alle relative domande. Quattro cavalli, Adamo, Bisset, Carolina e Demiurgo, partecipa­ no ad una gara equestre. I proprietari dei cavalli sono Fini, Gini, Lini e Mini, non necessariamente in questo ordine. E’ inoltre noto che: il cavallo del signor Gini ha vinto il primo premio e non si chiama Carolina; Demiurgo è arrivato terzo; il cavallo del signor Lini si chiama Bisset ed è arrivato prima di Carolina; il cavallo del signor Fini non è arrivato terzo. Quale cavallo è arrivato ultimo? A. Il cavallo del signor Lini B. Adamo C. Il cavallo del signor Fini D. Bisset E. Il cavallo del signor Mini ► Partiamo dalla tabella: I premio Nome Padrone

Il premio Nome Padrone

III premio Nome Padrone

IV premio Nome Padrone

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti: dal fatto che il cavallo di Gini è primo, giungiamo a: I premio Nome Gini

Il premio Nome Padrone

III premio Nome Padrone

IV premio Nome Padrone

e dal fatto che Demiurgo è terzo, si ottiene: I premio Nome Gini

Il premio Nome Padrone

III premio Demiurgo Padrone

IV premio Nome Padrone

Poi Bisset non è ultimo perché altrimenti non potrebbe sopravanzare Carolina, ma neppure primo, perché non appartiene a Gini (ma a Lini), quindi Bisset è il secondo, e così otteniamo: I premio Nome Gini

Il premio Bisset Lini

III premio Demiurgo Padrone

IV premio Nome Padrone

Dunque Fini, che non può essere terzo, deve essere l’ultimo (Gini e Lini sonò nelle prime due posizioni), e così si ha: I premio Nome Gini

Il premio Bisset Lini

III premio Demiurgo Padrone

IV premio Nome Fini

e il primo cavallo, non essendo Carolina, fa si che questa sia l’ultima: I premio Nome Gini

Il premio Bisset Lini

III premio Demiurgo Padrone

IV premio Carolina Fini

Infine, manca da assegnare solo il padrone Mini e il cavallo Adamo, che completano la tabella: I premio Adamo Gini

Il premio Bisset Lini

III premio Demiurgo Mini

IV premio Carolina Fini

315. Chi è il proprietario di Adamo? (quesito precedente) A. Nessuna delle altre risposte è corretta B. Gini C. Mini D. Lini E. Fini ► Vedi tabella del quiz 314.

316. Quale delle seguenti associazioni fra cavalli e padroni è corretta? (quesito precedente) A. Demiurgo-Fini B. Demiurgo-Mini C. Bisset-Gini D. Adamo-Fini E. Carolina-Mini ►Vedi tabella del quiz 314.

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LO G IC A ©Artquiz 243. “I risultati di un recente studio empirico sugli effetti del fu­ mo negano la fondatezza della tesi secondo la quale è impossi­ bile che il divieto di fumare negli uffici pubblici diminuisca l'in­ cidenza dei tumori ai polmoni”. L'affermazione precedente è equivalente a una sola delle seguenti. Quale? A. Il divieto di fumare negli uffici pubblici potrebbe ridurre l'incidenza dei tumori ai polmoni B. È importante introdurre ài più presto anche in Italia il divieto di fumare negli uffici pubblici C. La possibilità di fumare negli uffici pubblici non ha alcuna effetto sull'Incidenza dei tumori ai polmoni D. Il divieto di fumare negli uffici pubblici diminuisce l'incidenza dei tumori ai polmoni E. Se non si introdurrà anche in Italia il divieto di fumare negli uffici pubblici, si potrebbe assistere a un incremento dei tumori ai pol­ moni ► "I risultati di un recente studio empirico sugli effetti del fumo nega­ no la fondatezza della tesi secondo la quale è impossibile che ..." è una doppia negazione che, in questo caso, assume la forma specifi­ ca di negare l'impossibilità di una proposizione, fatto che equivale ad ammetterne la possibilità; dunque è possibile che "il divieto di fumare negli uffici pubblici diminuisca l'incidenza dei tumori ai polmoni", e quindi la A è corretta.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO D. La ricerca scientifica non ha dimostrato che altre forme di vita non sono presenti su altri pianeti E. La ricerca scientifica ha dimostrato che è poco probabile, ma non impossibile, che altre forme di vita siano presenti su altri pianeti ►“non ha consentito di dimostrare l'impossibilità” equivale a “è pos­ sibile che...”. 247. “Non è possibile dubitare della necessità di impedire che la legge non venga approvata”. Qual è il corretto significato della precedente affermazione? A. È necessario che la legge non venga approvata B. Bisogna dubitare della necessità della legge C. Ogni dubbio sulla legge deve essere vietato D. Bisogna impedire che si dubiti sulla necessità della legge E. È necessario che la legge venga approvata ►“Non è possibile dubitare" equivale ad avere la certezza della ne­ cessità di “impedire che la legge non venga approvata”, ossia della necessità che la legge venga approvata, dunque vale la E.

248. “L’esame del curriculum non ha consentito di dimostrare l’impossibilità che Francesco sia qualificato per il lavoro propo­ sto”. Qual è il corretto significato della precedente affermazione? A. L’esame del curriculum non ha dimostrato che Francesco è quali­ ficato per il lavoro proposto 244. “Non è possibile negare l'inesistenza di un libro per prepa­ B. Ci sono ottime probabilità che Francesco sia qualificato per il rarsi adeguatamente all'esame di fisica”. Qual è il corretto signi­ lavoro proposto ficato della precedente affermazione? C. È impossibile che Francesco possa svolgere il lavoro proposto A. È possibile che esista un libro per prepararsi adeguatamente D. L’esame del curriculum non ha dimostrato che Francesco non è all’esame di fisica .qualificato per il lavoro proposto B. È possibile prepararsi adeguatamente all'esame di fisica con un E. L’esame del curriculum ha dimostrato che Francesco non è quali­ libro ficato per il lavoro proposto C. Per superare l'esame di fisica è necessario un libro D. Esiste un libro per prepararsi adeguatamente all'esame di fisica 249. "La visita ortopedica non ha consentito di dimostrare l'im­ E. Non esiste alcun libro che permetta di prepararsi adeguatamente possibilità che il legamento del pollice sia rotto". Qual è il cor­ all'esame di fisica retto significato della precedente affermazione? A. È impossibile che il legamento del pollice sia rotto ► Si tratta di 3 negazioni (numero dispari), infatti si può riformulare il B. La visita ortopedica ha dimostrato che il legamento del pollice testo citato come: “Non è possibile non affermare (equivalente a “ne­ non può essere rotto gare”) la non esistenza (equivalente a “inesistenza”)...”. Essendo le C. La visita ortopedica non ha dimostrato che il legamento del polli­ negazioni in numero dispari, ne sopravvive una soltanto e quindi ce non è rotto segue che non esisite un libro per prepararsi adeguatamente all'e­ D. La visita ortopedica ha dimostrato che il legamento del pollice è same di fisica, come in E. rotto E. La rottura del legamento del pollice non è in alcun modo dimo­ 245. "Non si può non dimostrare la non estraneità dell'imputato strabile al delitto". La precedente affermazione è equivalente a: A. l'imputato non è estraneo al delitto ►Si tratta di una riformulazione a livello lessicale. La parte più deli­ B. il delitto è stato compiuto con l'ausilio determinante dell'imputato cata è riconoscere che “l'impossibilità che il legamento del pollice sia C. l'imputato è certamente da assolvere rotto” corrisponde a: “il legamento del pollice non é rotto”. D. l'imputato non c'entra nulla con il delitto E. l'imputato potrebbe non avere a che fare alcunché con il delitto 250. “L’esame delle radiografie non ha consentito di dimostrare l’impossibilità che la condizione del paziente sia peggiorata”. ► Si tratta di un tipico esempio di una proposizione logica con tre Qual è il corretto significato della precedente affermazione? negazioni (numero dispari di negazioni), quindi ne sopravvive una A. L’esame delle radiografie non ha dimostrato che la condizione del soltanto, pertanto segue che l’imputato non è estraneo al delitto. paziente non è peggiorata B. È impossibile che la condizione del paziente sia peggiorata 246. "La ricerca scientifica non ha consentito di dimostrare l'im­ C. Il paziente è di sicuro completamente guarito possibilità che altre forme di vita siano presenti su altri pianeti”. D. L’esame delle radiografie ha dimostrato che la condizione del Qual è il corretto significato della precedente affermazione? paziente non è peggiorata A. La ricerca scientifica ha dimostrato che altre forme di vita non E. L'esame delle radiografie ha dimostrato che la condizione del possono essere presenti su altri pianeti paziente è peggiorata B. La ricerca scientifica ha dimostrato che altre forme di vita sono presenti su altri pianeti ►Vedi quiz 249. C. La ricerca scientifica ha dimostrato che è molto probabile che altre forme di vita siano presenti su altri pianeti 251. “Franco ha negato di condividere l'opinione di coloro che

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA respingono l'idea secondo la quale non è possibile scalare l'Himalaya in meno di tre settimane”. Qual è il corretto significato della precedente affermazione? A. Franco ritiene che si possa scalare l'Himalaya in meno di tre set­ timane B. Franco ha scalato l'Himalaya in meno di tre settimane C. Franco non crede che si possa scalare l'Himalaya in meno di tre settimane D. Franco non ha mai scalato l'Himalaya E. Franco è contrario a scalare l’Himalaya in tre settimane ► Franco non condivide che ..non è vero che non è possibile scalare l'Himalaya in meno di tre settimane. 3 negazioni, cioè un numero dispari, ne sopravvive una, e vale C. 252. “Il sindaco di Paperopoli ha negato di non avere fatto alcun tentativo fallito per non permettere ai Bassotti di avvicinarsi al deposito di Paperone per più di 10 chilometri”. Qual è il signifi­ cato dell'affermazione precedente? A. Il sindaco di Paperopoli è riuscito a non permettere ai Bassotti di arrivare a meno di 10 chilometri dal deposito di Paperone B. I Bassotti hanno il permesso di avvicinarsi solo fino a 10 chilome­ tri dal deposito di Paperone C. Il sindaco non sempre è riuscito a tenere lontani i Bassotti dal deposito di Paperone D. Il sindaco ha imposto senza difficoltà ai Bassotti di rimanere lon­ tani dal deposito E. I Bassotti non sono mai riusciti ad avvicinarsi al deposito di Pape­ rone

© Artquiz LO G IC A 255. Non posso negare di non aver finto di star male per saltare l'esame. Quindi: A. Non posso affermare di non aver finto di star male per saltare l'esame B. Ho finto di stare male per saltare l'esame C. Posso affermare con certezza di aver fatto l’esame D. Posso dire di aver finto di stare male per saltare l'esame E. Posso negare di aver finto di stare male per saltare l'esame ► L’impossibilità di negare di non aver finto di star male per saltare l’esame equivale ad affermare la possibilità di negare di aver finto di stare male per saltare l'esame. (Si noti: tripla negazione, equivalente ad un’unica negazione). 256. Non siamo d’accordo con un astronomo che ci ha detto che secondo lui la vita su Giove non è impossibile. Di conseguenza, siamo del parere che: A. La vita su altri pianeti sia impossibile B. La vita su Giove sia possibile C. Nessuna delle opzioni date è plausibile D. La vita su Giove sia impossibile E. La vita su altri pianeti sia possibile ► Non siamo d’accordo che non è impossibile (la vita su Giove) equivale a dire che è impossibile. (Si noti: tripla negazione, equiva­ lente ad un’unica negazione. Si noti che la terza negazione è “im­ possibile” in quanto equivale a “non possibile”).

257. Qual è il significato esatto della seguente frase? ► Non è vero che il sindaco non ha fatto almeno un tentativo fallito "È stata respinta la prova della negazione della certezza che il per non permettere ai Bassotti di avvicinarsi al deposito di Paperone sig. Rossi non si astiene dal manifestare avversione per il sig. per più di 10 chilometri, quindi ha fatto almeno un tentativo fallito per Bianchi". La frase significa che: non permettere ai Bassotti di avvicinarsi al deposito di Paperone per A. il sig. Rossi nasconde la sua inimicizia per il sig. Bianchi B. la frase non ha senso più di 10 chilometri, e fallendo tale tentativo vale la tesi in C. C. il sig. Rossi manifesta inimicizia per il sig. Bianchi 253. “È assurdo negare l’inesistenza di un testimone che abbia D. il sig. Bianchi non ama il sig. Rossi assistito al delitto della contessa”. La precedente affermazione E. il sig. Rossi dimostra palese amicizia per il sig. Bianchi significa che: A. è sicuro che non esiste una persona che non sia stata testimone ► Respingere la negazione della certezza significa che è certo che il sig. Rossi non si astiene dal manifestare avversione per il sig. Bian­ del delitto della contessa chi, dunque manifesta avversione per il signor Bianchi, il cui signifi­ B. si è in presenza di un caso poliziesco molto intricato cato corrisponde alla risposta C. C. il delitto della contessa è stato visto da almeno un testimone D. al delitto della contessa hanno assistito molti testimoni E. non esiste alcun testimone che abbia assistito al delitto della con­ 258. La frase: “È stata respinta la prova della negazione delia certezza che i cattivi non si astengono dal manifestare avver­ tessa sione per i buoni”: ► L’assurdità di negare l'inesistenza di un testimone equivale ad A. è priva di significato affermare l’inesistenza di un testimone. (Si noti: tripla negazione, B. significa che i buoni non amano i cattivi C. significa che i cattivi amano i buoni equivalente ad un'unica negazione). D. significa che i buoni amano i cattivi 254. “Non è possibile negare l'inesistenza di un filtro per il cor­ E. significa che i cattivi non amano i buoni retto funzionamento del motore”. Qual è il corretto significato ► Respingere la negazione della certezza significa che è certo che i della precedente affermazione? cattivi non si astengono dal manifestare avversione per i buoni, dun­ A. È possibile il corretto funzionamento del motore con un filtro que i cattivi manifestano avversione per i buoni, il cui significato cor­ B. Il corretto funzionamento del motore dipende dal filtro C. Non esiste alcun filtro che permetta il corretto funzionamento del risponde alla risposta E. motore D. Per il corretto funzionamento del motore è necessario un filtro 259. È stata respinta la prova che nega che A è uguale a B, ma E. Esiste un filtro per il corretto funzionamento del motore non è stata acquisita alcuna prova del contrario. Quindi: A. A è uguale a B al 99% ► L’impossibilità di negare l’inesistenza di un filtro per il corretto fun­ B. A è sicuramente uguale a B zionamento del motore equivale ad affermare l’inesistenza di un filtro C. A è diverso da B al 100% per il corretto funzionamento del motore. (Si noti: tripla negazione, D. A potrebbe essere uguale a B equivalente ad un'unica negazione). E. A è sicuramente diverso da B

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LO G IC A ©Artquiz

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

264. [V] Quale delle seguenti affermazioni equivale a dire: “Non tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno il veterinario”. A. Tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno i veterinari B. Tutti i laureati in Medicina veterinaria fanno un lavoro diverso dal veterinario 260. La frase "Non garantisco che sia insostenibile negare il C. Nessun laureato in Medicina veterinaria fa il veterinario D. Non esiste un laureato in Medicina veterinaria che non faccia il contrario della veridicità delle mie affermazioni" significa: veterinario A. io mento E. Vi è almeno un laureato in Medicina veterinaria che non fa il vete­ B. io dico sempre il vero C. io non conosco la verità rinario D. io posso dire il vero E. io non so mentire ► Logicamente, è come il quiz 263. ► "È stata respinta la prova che nega..." è una doppia negazione, quindi non si può escludere l'affermazione "A è uguale a ET. Peraltro, non si ha neppure prova della verità della stessa, e dunque soprav­ vive (solo) la possibilità che questa sia corretta.

265. “È scorretto affermare che non è vero che qualche libro non è interessante”. Se la precedente affermazione è vera, ne consegue che: A. nessun libro è interessante 261. Non è sbagliato evitare di rinunciare a non violare la legge B. nessun libro non è interessante pur non avendo dubbi sull’impossibilità di essere colti in fla­ C. la maggior parte dei libri è interessante grante. Qual è il corretto significato della precedente afferma­ D. esiste almeno un libro interessante E. esiste almeno un libro non interessante zione? A. Non si deve violare la legge in ogni caso B. Non si deve violare la legge perché si è sicuri di essere colti in ►“È scorretto affermare che non è vero che...” equivale a dire che “è corretto non affermare che non è vero che...’’, (quindi è una dop­ flagrante pia negazione), e pertanto significa che “è corretto affermare che è C. Conviene in ogni caso non farsi cogliere in flagrante reato D. Si può violare la legge, in quanto si è sicuri di non essere colti in vero che qualche libro non è interessante” da cui segue che esiste almeno un libro non interessante. flagrante E. Si può scegliere se violare o meno la legge, a seconda della pro­ 266. La frase "non c’è alcuna persona che parli bene l’inglese tra babilità di essere colti in flagrante noi" è falsa. Questo significa che: ► La parte “Non è sbagliato evitare di rinunciare a non violare la A. nessuno parla bene l'inglese legge” è una sestupla negazione. Infatti, si tratta delle tre coppie “non B. almeno una persona tra noi parla bene l’inglese è sbagliato”, “evitare di rinunciare” e “non violare”; che in altre parole C. tutti parlano bene l’inglese tra noi . equivalgono a “è giusto seguire la legge”. La seconda parte “pur non D. una sola persona parla bene l'inglese tra noi avendo dubbi sull’impossibilità di essere colti in flagrante” è una tripla E. pur non essendo inglesi non parliamo bene la lingua negazione, equivalente a “essendo certi che non è possibile essere colti in flagrante”. Il testo proposto si può quindi riformulare come “è ► Se è falso che "non c’è alcuna persona che parli bene l'inglese tra giusto seguire la legge pur essendo certi che non è possibile essere noi” allora c’è (almeno) qualcuno che lo parla. colti in flagrante"; o, più semplicemente, come “è giusto seguire la legge pur sapendo di farla franca”, e quindi da intendersi “in ogni caso”. 267. La perizia balistica non ha escluso l'impossibilità che il colpo non sia stato sparato dalla casa di fronte. La precedente 262. [M/PS] Se affermo “nessun elefante ha tre zampe”, allora affermazione è logicamente equivalente a: A. il colpo non è stato sicuramente sparato dalla casa di fronte deduco che: B. dalla casa di fronte si sparano sempre colpi A. tutti gli elefanti hanno quattro zampe C. il colpo deve essere stato sparato dalla casa di fronte B. almeno un elefante ha un numero di zampe diverso da tre D. il colpo potrebbe essere stato sparato dalla casa di fronte C. tutti gli elefanti hanno un numero di zampe diverso da tre E. la perizia non è riuscita a certificare, dopo molte ricerche, che il D. almeno un elefante ha tre zampe colpo sia stato sparato dalla finestra E. tutti gli elefanti hanno tre zampe

► Traduzione: “Alle volte non è vero che sia assurdo dire che è falsa la negazione di ciò che dico”. 4 negazioni, cioè un numero pari, dun­ que si elidono, e vale D.

► Per la logica classica, l'affermazione "nessuno possiede una certa proprietà", ad esempio avere 3 zampe, equivale a "tutti non possie­ dono tale proprietà", e nel caso presente “tutti gli elefanti non hanno 3 zampe”, che è equivalente a “tutti gli elefanti hanno un numero di zampe diverso da tre”. 263. Si consideri la proposizione: “Nessun cane ha tre zampe”; dire che tale proposizione è falsa significa che: A. tutti i cani hanno un numero di zampe diverso da tre B. tutti i cani hanno quattro zampe C. almeno un cane ha tre zampe D. tutti i cani hanno tre zampe E. almeno un cane ha un numero di zampe diverso da tre ► Non è vero che “Nessun cane ha tre zampe” significa che ne esi­ ste almeno uno che ha tre zampe. Vedi anche quiz 262.

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► Potrebbe essere vero (non è escluso, infatti, dalla perizia balistica) che non sia possibile che il colpo non sia stato sparato dalla casa di fronte. 2 negazioni, quindi vale la D. 268. L'autopsia eseguita non ha permesso di eliminare la possi­ bilità che la morte del paziente non fosse dovuta all'infezione post-operatoria. La precedente affermazione è logicamente equivalente a: A. il paziente è sicuramente morto a causa dell’infezione post­ operatoria B. il paziente non può in alcun caso essere morto a causa dell’infe­ zione post-operatoria C. è escluso che il paziente sia morto a causa dell'infezione post­ operatoria D. è possibile che il paziente non sia morto a causa dell'infezione post-operatoria

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

©Artquiz LOG ICA

E. l’infezione post-operatoria è l'unica causa di morte dei pazienti 274. [0] Negare che “ogni cane ha almeno un padrone” equivale operati a dire che: A. tutti i cani non hanno padroni ► “non ha permesso di eliminare la possibilità” equivale a “permane B. nessun cane ha un padrone la possibilità". C. tutti sono padroni di ogni cane D. esistono cani senza padroni 269. [M] In un dizionario si legge la seguente definizione di aneddo­ E. ogni cane non ha un padrone to: “particolare curioso, inedito, raccolto a fine moralistico o ricreativo più che storiografico, in margine a un personaggio o a un evento famoso”. In base a questa definizione, si deduce che l’aneddoto: A. intende far conoscere il contesto culturale in cui il fatto narrato è accaduto B. si riferisce esclusivamente ad avvenimenti dell'antichità C. privilegia avvenimenti luttuosi D. non si riferisce a personaggi comuni e anonimi E. ha anzitutto un fine storiografico ► Immediato dalla lingua italiana. 270. La frase “Non c’è grattacielo senza ascensore” equivale a: A. Nessun grattacielo ha due ascensori B. Ogni grattacielo ha due ascensori C. Qualche grattacielo non ha ascensore D. Qualche grattacielo ha almeno un ascensore E. Ogni grattacielo ha almeno un ascensore ► È ovvio, ma si osservi che dalla premessa si deduce anche la D, ma D non è equivalente alla premessa. 271. [M/O] A quale delle seguenti affermazioni equivale la frase: “Non tutti i miopi portano gli occhiali”? A. Non vi è un miope che non porti gli occhiali B. Tutti i miopi portano gli occhiali C. Tutti i miopi evitano di portare gli occhiali D. C’è almeno un miope che non porta gli occhiali E. Nessun miope porta gli occhiali ► La frase proposta è la negazione di “tutti i miopi portano gli oc­ chiali”. Quindi esiste almeno un miope che porta gli occhiali.

► Se è falso che ogni cane ha almeno un padrone, vuol dire che esiste almeno un cane che non ha padroni. 275. [0] Negare che “ogni gatto miagola” equivale a dire che: A. se non miagola non è un gatto B. nessun gatto miagola C. c'è un gatto che miagola D. c'è un gatto che non miagola È. ogni gatto non miagola ► Se è falso che ogni gatto miagola, vuol dire che c'è almeno un gatto che non miagola. 276. [V] Negare che “ogni uomo ha un cane” equivale a dire che: A. esistono uomini senza cane B. ogni uomo non ha un cane C. nessun uomo ha un cane D. . tutti i cani sono di ogni uomo E. tutti gli uomini non hanno cani ► Se è falso che ogni uomo ha un cane, vuol dire che esiste almeno un uomo che non ha un cane. 277. Si consideri la seguente affermazione: “Ogni numero pari è somma di due numeri primi”. Qual è la sua negazione logica? A. Esiste almeno un numero pari che non si possa esprimere come somma di due numeri primi B. Nessun numero pari è somma di due numeri primi C. La somma di due numeri primi è sempre pari D. Non tutte le somme di due numeri primi sono pari E. Esistono alcuni numeri primi aventi somma pari

278. “Non è impossibile che la bottiglia ritrovata sulla spiaggia possa contenere un messaggio”. In base alla precedente affer­ 272. [M] Negare che "ogni uomo ha un nemico" equivale a dire mazione, quale delle seguenti è certamente vera? che: A. Non è possibile che il messaggio nella bottiglia fosse leggibile A. nessun uomo ha un nemico B. La bottiglia ritrovata sulla spiaggia non conteneva un messaggio B. tutti gli uomini non hanno nemici C. La bottiglia ritrovata sulla spiaggia conteneva un messaggio C. tutti sono nemici di ogni uomo D. La bottiglia ritrovata sulla spiaggia non poteva contenere un mes­ D. esistono uomini senza nemici ' saggio E. ogni uomo non ha un nemico E. La bottiglia ritrovata sulla spiaggia potrebbe contenere un mes­ saggio ► Se non è vero che “ogni uomo ha un nemico”, allora esiste alme­ no un uomo che non ha un nemico. ► Doppia negazione applicata nella forma “non è impossibile che...”. Quindi è possibile che “la bottiglia ritrovata sulla spiaggia possa con­ 273. [V] Negare l'affermazione: ”chi ama la propria città la tiene tenere un messaggio". pulita”. A. Non c'è alcun cittadino che ami e pulisca la sua città 279. [V] L’affermazione “per ogni persona c’è una persona che è B. C'è almeno un cittadino che ama la propria città ma non la tiene più capace della prima” è equivalente a: pulita A. non per ogni persona ogni altra persona è più capace di lei C. C'è almeno un cittadino che pulisce la propria città ma non la B. per ogni persona ogni altra persona è più capace di lei ama C. non esiste alcuna persona tale che nessuno è più capace di lei D. Chi pulisce la propria città la ama D. esiste una persona tale che ogni altra persona è più capace di lei E. Ci sono cittadini che amano la loro città e la pulisconoE. esiste una persona che è più capace di tutte le altre persone ► Non è vero che “chi ama la propria città la tiene pulita”, quindi esi­ ste almeno un individuo che ama la sua città ma non la tiene pulita.

► Doppia negazione (pari): “non esiste alcuna persona tale che nes­ suno...” equivale all’affermazione nel testo della domanda.

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LO G ICA ©Artquiz 280. “Non c’è motivo di pensare che nell’aula non vi sia nessu­ no”. La seguente affermazione è logicamente equivalente a: A. È il caso di pensare che nell’aula non c’è nessuno B. Non c’è motivo di pensare che nell’aula vi sia qualcuno C. Si può pensare che nell’aula vi sia qualcuno D. Si può pensare che nell’aula non vi sia alcuno E. L’aula forse è piena ► Doppia negazione (pari): se non c’è motivo di “pensare che non c’è nessuno, allora potrebbe esserci qualcuno”. 281. "Non si può non negare che il signor Rossi non manifesti in modo non chiaro la sua avversità verso il signor Verdi". Se la precedente affermazione è vera, allora è vero che: A. il signor Rossi non può manifestare in modo non chiaro la sua avversità verso il signor Verdi B. il signor Rossi manifesta in modo evidente e aperto la sua avver­ sità verso il signor Verdi C. il signor Rossi non manifesta in modo non chiaro la sua avversità verso il signor Verdi D. il signor Rossi manifesta in modo non chiaro la sua avversità ver­ so il signor Verdi E. il signor Verdi è ostile al signor Rossi ► Due doppie negazioni (pari): “Non si può non” e “negare che il signor Rossi non manifesti...” equivale all’affermazione in D. Si noti che “negare" corrisponde a “non affermare”. 282. In base alle informazioni in suo possesso, il professore or­ dinario non può non negare che è falso quanto affermato dal suo ricercatore, il quale dichiarò di non conoscere l’autore della scoperta del secolo. Basandosi sulla precedente affermazione, individuare quale delle seguenti alternative è esatta. A. Non è possibile sapere se il ricercatore conosce l’autore della scoperta del secolo B. Il ricercatore conosce l'autore della scoperta del secolo C. Il ricercatore è l'autore della scoperta del secolo D. Il ricercatore non conosce l’autore della scoperta del secolo E. Nessuna delle altre alternative è corretta ► Due doppie negazioni (pari): “Non può non” e “negare che è fal­ so...” equivale all’affermazione in D. Si noti che “negare” corrisponde a “non affermare” e “falso” corrisponde a “non vero”. Si noti che in­ cludendo anche “non conoscere”, le negazioni totali sono in numero dispari (5), quindi la risposta esatta deve contenere una negazione. 283. “Non tutti i veterinari escludono il fatto che sia stata la campagna di prevenzione a evitare la morte di molti animali”. Basandosi sulla precedente affermazione, individuare quale delle seguenti alternative è esatta. A. Solo un veterinario è convinto che la campagna di prevenzione abbia evitato la morte di molti animali B. Almeno un veterinario sostiene che la campagna di prevenzione abbia evitato la morte di molti animali C. Secondo molti veterinari, nonostante la campagna di prevenzione molti animali sono morti D. Tutti i veterinari sono convinti che, la campagna di prevenzione abbia evitato la morte di molti animali E. Nessun veterinario sostiene che la campagna di prevenzione abbia evitato la morte di molti animali ► Doppia negazione (pari): “Non tutti i veterinari escludono il fatto che..." equivale all’affermazione che “esiste almeno un veterinario che sostiene...’’. Si noti che qui “escludere” corrisponde a “non so­ stenere”.

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CAP. 1 . RAGIONAMENTO LOGICO 284. "Non tutti i giocatori escludono il fatto che l’arbitro abbia evitato irregolarità nella gara". Basandosi sulla precedente af­ fermazione, individuare quale delle seguenti alternative è esatta. A. Almeno un giocatore ritiene possibile che l’arbitro abbia evitato irregolarità nella gara B. La presenza dell’arbitro non esclude la possibilità che alcune gare siano irregolari C. Secondo molti giocatori vi sono state irregolarità nella gara a causa dell’arbitro D. Non tutti i giocatori rispettano le regole del gioco E. Le gare irregolari sono impedite dall’arbitro ► Vedi quiz 283. 285. “In base alle statistiche dell’ospedale, i medici hanno appu­ rato che non è falsa la tesi secondo cui quella malattia non è mortale”. Basandosi sulla precedente affermazione, quale delle seguenti alternative è vera? A. Basandosi sulle statistiche dell’ospedale, i medici non possono affermare la falsità della tesi secondo la quale quella malattia è mortale B. Quella malattia non è mortale, in base alle statistiche dell’ospedale C. I dati delle statistiche dell’ospedale sono poco significativi D. In base alle statistiche dell’ospedale, i medici non hanno potuto appurare il livello di mortalità di quella malattia E. Quella malattia è mortale, in base alle statistiche dell’ospedale ►“non è falsa la tesi” è una doppia negazione che equivale alla ve­ ridicità della tesi, ossia che la malattia non è mortale. 286. “In base alle notizie in suo possesso, il giornalista ha scrit­ to che non è falsa l’ipotesi secondo cui l’incendio non è dolo­ so”. Basandosi sulla precedente affermazione, quale delle se­ guenti alternative è vera? A. Non vi è nessun elemento valido per sostenere che l’incendio non sia doloso B. Sicuramente l’incendio non è doloso C. L'incendio non è doloso in base alle notizie in possesso del gior­ nalista D. L’incendio è doloso in base alle notizie in possesso del giornalista E. Le notizie in possesso del giornalista lo hanno indotto in errore ► Basta notare che “non è falsa” corrisponde a “è vera” (doppia ne­ gazione). 287. [V] “È la fede degli amanti / come l’araba fenice: / che vi sia, ciascun lo dice; / dove sia, nessun lo sa” (Pietro Metastasio). Dalla massima del poeta si ricava una sola delle informazioni riportate: A. non esiste un solo innamorato infedele B. l'araba fenice è stata avvistata da alcuni fortunati C. la fedeltà degli innamorati a parole non è negata da nessuno D. la fedeltà degli innamorati balza agli occhi di tutti E. la fedeltà è più femminile che maschile ► Rielaboriamo la parte interessante: “ciascun lo dice” “che vi sia” “la fede degli amanti”, ossia “la fedeltà degli innamorati a parole è affermata da tutti”, equivalente alla doppia negazione in C. (“...non è negata da nessuno”). 288. Si consideri la proposizione "Nessun uomo può avere più di una moglie". Dire che tale proposizione è FALSA significa che: A. tutti gli uomini hanno una sola moglie B. almeno un uomo ha una sola moglie C. almeno un uomo può avere più di una moglie

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA D. nessun uomo ha una sola moglie E. tutti gli uomini possono avere più di una moglie ► Doppia negazione: “non è vero che nessuno può...” equivale a “qualcuno può (avere più di una moglie)”. 289. “In base ai dati acquisiti, i tecnici hanno accertato che non è falsa la notizia secondo cui la mancata erogazione della cor­ rente elettrica non è dipesa da loro”. Basandosi sulla preceden­ te affermazione, quale delle seguenti alternative è vera? A. La mancata erogazione della corrente elettrica non è dipesa dai tecnici, in base ai dati acquisiti B. La mancata erogazione della corrente elettrica è dipesa dai tec­ nici, in base ai dati acquisiti C. In base ai dati acquisiti non è possibile capire se la mancata ero­ gazione dell'elettricità sia dipesa dai tecnici D. I dati acquisiti sono stati contestati dai tecnici E. I tecnici confermano che la regolare erogazione di corrente non è imputabile al loro lavoro 290. Lorenzo discute con Matteo. Quest'ultimo sostiene che, se i marziani esistessero, nessuna persona potrebbe vederli. Loren­ zo invece crede il contrario. In quale caso Lorenzo avrebbe cer­ tamente torto? A. I marziani non esistono B. I marziani esistono e almeno una persona può vederli C. I marziani esistono, ma non possono essere visti da alcuna persona D. I marziani esistono e qualcuno potrebbe non vederli E. I marziani esistono e, se arrivano sulla Terra, tutti possono vederli 291. “È da escludere che l’esclusione della diversità possa non portare alla stagnazione intellettuale”. Basandosi sulla prece­ dente affermazione, individuare quali delle seguenti alternative è esatta. A. L’esclusione della diversità non porta a stagnazione intellettuale B. L’esclusione della diversità porta alla stagnazione intellettuale C. La pluralità intellettuale è fonte di stagnazione civile D. La stagnazione intellettuale è dovuta unicamente all’eliminazione dell’eterogeneità E. Nessuna delle risposte presentate risponde adeguatamente al quesito ► "È da escludere che ..." equivale a negare ciò che segue, ossia che “l'esclusione della diversità possa non portare alla stagnazione intellettuale". Pertanto è falso che "l'esclusione della diversità possa non portare a ...". Quindi l’esclusione della diversità porta alla sta­ gnazione intellettuale. 292. "È da escludere l’ipotesi secondo cui il naufragio non deb­ ba essere attribuito all’eccessivo carico della nave”. Basandosi sulla precedente affermazione, individuare quale delle seguenti alternative è esatta. A. Il naufragio è da attribuire all’eccessivo carico della nave B. Il naufragio non deve essere attribuito all’eccessivo carico della nave C. La nave è naufragata nonostante fosse eccessivamente carica D. Non si può escludere che l’eccessivo carico della nave non sia stato il fattore determinante per il naufragio E. Il naufragio della nave non può essere sicuramente attribuito all'eccessivo carico della nave ► La frase equivale a: “È falso che il naufragio non debba essere attribuito all’eccessivo carico della nave’’, quindi si tratta di una dop­ pia negazione, pertanto il naufragio è da attribuire all’eccessivo cari­ co della nave.

© Artquiz LO G IC A 293. “È sbagliato non ammettere che le precauzioni prese non sono bastate per impedire il rovesciamento della barca”. Ba­ sandosi sulla precedente affermazione, individuare quale delie seguenti alternative è esatta. A. Le precauzioni che si possono prendere per impedire il rove­ sciamento di una barca sono inefficaci B. Grazie alle precauzioni prese la barca non si è rovesciata C. Bisogna ammettere che non è stata presa alcuna precauzione per impedire il rovesciamento della barca D. Si può affermare che le precauzioni prese sono state sufficienti per impedire il rovesciamento della barca E. La barca si è rovesciata nonostante le precauzioni prese ► “È sbagliato non ammettere...” è una doppia negazione che equi­ vale a dire che è corretto ammettere che le precauzioni prese non sono bastate per impedire il rovesciamento della barca”, che a sua volta è una doppia negazione (non e impedire) che equivale a dire che la barca si è rovesciata nonostante le precauzioni prese. 294. “È sbagliato non ammettere che la scarsità di neve non è bastata per impedire lo svolgimento regolare della gara sciisti­ ca”. Basandosi sulla precedente affermazione, individuare quale delle seguenti alternative è esatta. A. La scarsità di neve ha di fatto impedito lo svolgimento regolare della gara sciistica B. La gara sciistica si è svolta regolarmente nonostante la scarsità di neve C. Bisogna ammettere che la gara sciistica non si è svolta regolar­ mente D. Grazie all'abbondanza di neve la gara sciistica si è svolta rego­ larmente E. Si può affermare che la scarsità di neve è stata sufficiente a im­ pedire lo svolgimento regolare della gara sciistica ► Si veda il quiz 293. 295. “È sbagliato non ammettere che, avendo ammesso il suo errore, Marco è stato ammesso al club universitario «Errare umanum est»". Data la precedente proposizione, quale fra le seguenti affermazioni è esatta? A. Errare è meritorio B. Ci sono persone che danno più valore all’onestà intellettuale che a eventuali sbagli C. L’ammissione di Marco è erronea D. Ammettere che errare è umano ha condotto Marco all'errore E. Non ammettere gli sbagli è corretto ► “È sbagliato non ammettere...” equivale a dire che è corretto am­ mettere (doppia negazione) che. “...(avendo ammesso il suo errore) Marco è stato ammesso al club universitario «Errare umanum est»\ Tra le risposte proposte l'unica che ha un senso logico con l'ammis­ sione dell'errore e conseguente ammissione al club è la B. 296. E’ sbagliato negare che è falso che la statua non sia stata scolpita da Donatello. Basandosi sulla precedente affermazione, quale delle seguenti asserzioni è esatta? A. La statua è stata scolpita da Donatello B. Non si può conoscere chi abbia scolpito la statua C. La statua non è stata scolpita da Donatello D. Non è certo che la statua sia stata scolpita da Donatello E. Nessuna delle risposte precedenti è esatta ► “E’ sbagliato negare” corrisponde alla giustezza di affermare (doppia negazione) che “è falso che la statua non sia stata scolpita da Donatello”, ossia che è vero che la statua è stata scolpita da Do-

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LO G ICA ©Artquiz rateilo (di nuovo doppia negazione). Pertanto: è corretto affermare che la statua è stata scolpita da Donatello.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO LOGICA CONCATENATIVA

300. Leggere il testo e rispondere ai relativi quesiti. Cinque giovani scultori frequentano un’Accademia. I loro nomi sono Alberto, Luigi, Carla, Davide e Giulia. Le loro statue raffigurano: Gio­ ve, Venere, Bacco, Nettuno e Minerva, non necessariamente in quest’ordine. Ognuno di loro utilizza uno solo dei seguenti materiali: marmo, argilla, gesso, bronzo e legno, non necessariamente in quest'ordine. Si sa inoltre che: 1) Carla ha realizzato una statua in legno; 2) Davide ha realizzato una statua in argilla; 3) la statua in gesso raffigura Venere; 4) un ragazzo ha realizzato una statua in bronzo che raffigura Giove; ► “È errato negare” (doppia negazione) corrisponde a “È corretto 5) Luigi ha realizzato una statua raffigurante Nettuno. affermare che è falso che l’arciere non ha centrato il bersaglio”, che Chi ha realizzato la statua in bronzo? a sua volta è una doppia negazione, pertanto è corretto affermare A. Caria che l’arciere ha centrato il bersaglio. B. Giulia C. Alberto 298. “Non è sbagliato evitare di rinunciare a non violare la legge D. Davide pur non avendo dubbi sull'impossibilità di essere colti in fla­ E. Luigi grante”. Qual è il corretto significato della precedente afferma­ ► La statua di bronzo, che raffigura Giove, non possono averla rea­ zione? A. Si può violare la legge, in quanto si è sicuri di non essere colti in lizzata Carla, Davide o Luigi perché hanno realizzato, rispettivamen­ te, una statua di legno, una di argilla e una raffigurante Giove. Ora, flagrante gli scultori possono essere solo Giulia o Alberto, ma dovendo essere B. Conviene in ogni caso non farsi cogliere in flagrante reato l'autore un ragazzo, deve essere Alberto. C. Non si deve violare la legge, in ogni caso D. Non si deve violare la legge perché si è sicuri di essere colti in 301. Considerando solo le informazioni riportate nel Brano del flagrante E. Si può scegliere se violare o meno la legge, a seconda della pro­ quesito precedente da 1) a 4), è possibile affermare con certezza che: babilità di essere colti in flagrante A. Alberto ha realizzato la statua in marmo o in gesso ► “Non è sbagliato” equivale a “è corretto”; “evitare di rinunciare” B. Carla ha realizzato la statua raffigurante Minerva o quella raffigu­ equivale a “non rinunciare”; quindi abbiamo: “è corretto non rinuncia­ rante Giove re a non violare la legge pur...”. Si noti che “non violare” equivale a C. la statua raffigurante Minerva è in legno o argilla “non - non rispettare”, quindi le nagazioni sono in numero dispari D. Giulia può aver realizzato la statua raffigurante Nettuno (non rinunciare e non - non rispettare) pertanto ne sopravvive una E. Luigi ha realizzato la statua raffigurante Venere soltanto , quindi “è corretto non violare la legge pur...”, il cui significa­ ► Solo nell’affermazione 5) si dice chi ha realizzato Nettuno, che è to corrisponde alla C. Luigi; escludendo tale affermazione, può verificarsi l’ipotesi in D. 299. “Il sottosviluppo economico dei Paesi in via di sviluppo alimenta l'instabilità politica e l'arretratezza sociale. Tali condizioni si manife­ 302. Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta stano attraverso le dittature, le rivoluzioni e una classe dirigente che con certezza dall'esercizio? (vedi Brano del quesito precedente) non è sempre capace di fronteggiare la situazione e che diventa faci­ A. Carla ha realizzato la statua raffigurante Minerva le preda della corruzione. Tutto questo non fa che aggravare ulte­ B. Alberto ha realizzato la statua raffigurante Giove riormente il ritardo economico di questi Paesi a cui neanche gli aiuti C. Giulia ha realizzato la statua in gesso dei Paesi industrializzati riescono a porre rimedio”. Quale tra le se­ D. Luigi ha realizzato la statua in marmo E. Davide ha realizzato la statua raffigurante Minerva o quella raffi­ guenti affermazioni può essere dedotta dalle frasi precedenti? A. Il sottosviluppo economico dei Paesi in via di sviluppo grava sulla gurante Bacco loro situazione sociale e politica generando un circolo vizioso dif­ ► Premesso che Alberto ha realizzato Giove, Luigi ha realizzato ficile da interrompere B. Non ci sarà mai sviluppo nei Paesi in via di sviluppo perché gli Nettuno e che Venere, essendo di gesso, non può essere stata rea­ lizzata da Carla o Davide, questi ultimi artisti possono aver realizzato aiuti offerti dai Paesi industrializzati nascondono fini colonialistici C. I dirigenti dei Paesi in via di sviluppo sono facilmente corruttibili Bacco o Minerva. Non si può affermare nulla su chi dei due ha rea­ lizzato Minerva, quindi la A. non è deducibile dalle premesse. da parte dei Paesi industrializzati D. Il ritardo economico dei Paesi in via di sviluppo è da imputare alle 303. In un autolavaggio lavorano Tizio, Caio e Sempronio come loro infelici condizioni geografiche e climatiche E. I Paesi industrializzati hanno il dovere di fornire regolari aiuti ai cassiere, contabile e operaio (non necessariamente in quest’ ordine). Inoltre si sa che: 1. l’operaio è il più magro ed è scapo­ Paesi in via di sviluppo lo; 2. Tizio è il suocero di Sempronio ed è più grasso del conta­ ► La risposta A. è un sunto immediato della frase proposta. Basta bile. In base alle precedenti informazioni, quale delle seguenti infatti notare che “Tutto questo non fa che aggravare ulteriormente il affermazioni è necessariamente vera? ritardo economico di questi Paesi" si può tradurre in “generando un A. Caio ha sposato la figlia di Sempronio circolo vizioso”, mentre “a cui neanche gli aiuti dei Paesi industrializ­ B. Tizio fa il contabile zati riescono a porre rimedio” si può riscrivere con “difficile da inter­ C. Caio fa l’operaio D. Sempronio è il più magro rompere”. 297. “È errato negare che è falso che l’arciere non ha centrato il bersaglio”. Basandosi sulla precedente affermazione, individua­ re quale delle seguenti alternative è esatta. A. L’arciere ha centrato il bersaglio B. L’affermazione è un paralogismo, per cui non si può inferire al­ cunché di certo sull’evento C. Non si conosce che cosa ha centrato l’arciere D. L’arciere non ha centrato il bersaglio E. L'arciere ha centrato il bersaglio sbagliato

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

© Artquiz LO G IC A

E. Sempronio fa il cassiere ► Dalla tabella: Tizio Stato civile Professione Forma fisica

Caio Stato civile Professione Forma fisica

Sempronio Stato civile Professione Forma fisica

Sempronio è sposato perché ha un suocero (Tizio), dunque Tizio Stato civile Professione Forma fisica

Caio Stato civile Professione Forma fisica

Sempronio sposato Professione Forma fisica

e Tizio non è il più magro (è più grasso del contabile). Tizio Stato civile Professione Medio o grasso

Caio Stato civile Professione Forma fisica

Sempronio sposato Professione Forma fisica

Quindi Tizio e Sempronio non possono essere l’operaio (che dev’ essere il più magro e scapolo), che per esclusione è dunque Caio. 304. In una scuola lavorano Amilcare, Basilio e Concetto, come bidello, professore e segretario (non necessariamente in que­ st'ordine). Amilcare è figlio di Concetto, ed è più basso di statu­ ra del professore. Il bidello è il più alto di statura, e non ha figli. Quale delle seguenti affermazioni è compatibile con le premesse? A. Basilio è il segretario, Amilcare è il bidello, Concetto è il professore B. Concetto è il segretario, Basilio è il bidello, Amilcare è il professore C. Amilcare è il segretario, Basilio è il professore D. Amilcare è il segretario, Basilio è il bidello, Concetto è il professore E. Non è possibile attribuire esattamente a ciascuna persona il pro­ prio ruolo ► Il bidello non ha figli e, quindi, non può essere Concetto; inoltre è il più alto, quindi non può essere nemmeno Amilcare. Dunque il bidello è Basilio. Amilcare non è il professore e quindi a questo punto può essere solo il segretario. Concetto ora non può che essere il profes­ sore. 305. Aldo, Bruno, Carlo, Donato e Eugenio durante una gita per­ nottano in una locanda dove hanno a disposizione tre camere singole e una doppia. Nessuno vuol dormire con Eugenio, perché russa troppo sonoramente. Aldo accetta di dividere la camera doppia solo con Carlo o con Bruno. Bruno dice che andrà nella doppia solo con Donato. Se ne deduce, necessariamente, che: A. uno dei due, tra Aldo e Bruno, dormirà sicuramente nella camera doppia B. Aldo e Bruno dormiranno nella camera doppia C. Eugenio, Aldo e Bruno dormiranno nelle camere singole D. nella camera doppia dormirà Aldo oppure Donato E. Eugenio, Carlo e Donato dormiranno nelle camere singole ► Eugenio non andrà di sicuro nella camera doppia. Se nella came­ ra doppia ci va Bruno, allora ci sarà pure Donato. Se invece nella camera doppia non ci va Bruno, allora ci sarà comunque uno tra Al­ do e Donato oppure entrambi. Dunque Donato oppure Aldo dormi­ ranno nella camera doppia.

306. Per una gara di canottaggio si deve definire la composizio­ ne della squadra di tre vogatori che vi parteciperà. Siano date le seguenti restrizioni: Giorgio rema con Marco ma non con Julio; Julio rema con Marco ma non con Paolo; Paolo rema con Gior­ gio ma non con Julio. Indicare la squadra compatibile con le precedenti restrizioni. A. Paolo, Julio, Giorgio B. Marco, Julio, Paolo C. Nessuna delle altre risposte soddisfa le restrizioni imposte dal quesito D. Marco, Paolo, Giorgio E. Marco, Giorgio, Julio ►Se nella squadra ci fosse Julio, allora per la prima e terza resezio­ ne non ci potrebbero essere né Giorgio né Paolo, e sarebbe impos­ sibile formare una squadra da tre elementi. Per esclusione la rispo­ sta esatta è la D. 307. [V] Due amiche, con i loro rispettivi mariti, si frequentano da molto tempo. Una coppia è proprietaria di due cani, l’altra solo di un gatto. Astor è di proprietà di Angelina, ma non di Do­ nato. Bora appartiene a Gianni. Emma è la proprietaria di: A. Nelson B. Astor e Bora C. Bora D. Astor e Nelson E. Astor ► Siccome Astor è di proprietà di Angelina, ma non di Donato, allora il marito di Angelina deve essere Gianni, e questa coppia possiede dunque due animali, ossia Astor e Bora. Se ne deduce che Emma è la proprietaria del gatto, il cui nome non può che essere Nelson. 308. [M/O] Leggere il testo del seguente problema: Sara, Giulia, Elena e Laura hanno ognuna un mezzo di trasporto: un'auto, una moto, una bicicletta e un fuoristrada, tra loro di colore diverso. I colori dei mezzi di trasporto sono: verde, blu, rosso, riero. Si sa che: 1. la moto appartiene a Sara mentre Laura non possiede un'auto; 2. il mezzo di trasporto di Elena è di colore nero; 3. l'auto è di colore blu e la bicicletta è rossa. Di che colore è la moto? A. Verde B. Non è possibile stabilirlo con certezza C. Rossa D. Nera E. Blu ► Siccome l'auto è di colore blu e la bicicletta è rossa, la moto deve essere nera o verde. Ma il mezzo nero apppartiene ad Elena, per cui la moto, che appartiene a Sara, non può che essere verde. 309. [M/O] Quale mezzo di trasporto è posseduto da Giulia? (ve­ di brano precedente) A. Non è possibile determinarlo con certezza B. L'auto C. Il fuoristrada D. La bicicletta E. La moto ► Proseguendo dalla risposta al quiz 308, Sara ed Elena hanno mezzi, rispettivamente, di colore verde e nero. Ne segue che Giulia e Laura hanno un mezzo di colore blu o rosso, cioè l’auto o la biciclet­ ta. Ma Laura non possiede l’auto, che quindi deve appartenere a Giulia.

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LOGICA © Artquiz

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

310. [M/O] Leggere il testo del seguente problema. Cinque amiche, Elisa, Lucia, Romina, Giulia e Patrizia, temono ciascuna una diversa categoria di animali (ragni, piccioni, for­ miche, maggiolini, api). Analogamente ciascuna di esse ne ama un’altra (cani, gatti, scoiattoli, pony, delfini). Si sa che: 1) Elisa teme le api e Romina ama i gatti; 2) Colei che ama i pony teme i ragni; 3) Patrizia non ama gli scoiattoli e teme le formiche; 4) Giulia ama i delfini e non teme i maggiolini. Quali animali ama Lucia? A. Delfini B. Cani C. Scoiattoli D. Gatti E. Pony ► Partiamo dalla tabella: Elisa Animale temuto Animale amato

Lucia Animale temuto Animale amato

Romina Animale temuto Animale amato

Giulia Animale temuto Animale amato

Patrizia Animale temuto Animale amato

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti. Si può immediatamente riempire alcune caselle come segue Elisa Api Animale amato

Lucia Animale temuto Animale amato

Romina Animale temuto

Giulia Animale temuto

Gatti

Delfini

Patrizia Formiche Animale amato

Siccome colei che ama i pony teme i ragni, l’unica persona che può soddisfare tali due affermazioni è Lucia (l’unica senza alcuna casella già occupata).

città meridionale; Luigi è il più anziano ed è nato a Venezia; chi è nato a Catania ha 2 anni meno di Luigi e non si chiama Anto­ nio; Vincenzo proviene da Perugia e ha un’età divisibile per 5. In base alle precedenti informazioni, quanti anni ha Antonio e in quale città è nato? A. 24 anni ed è nato a Bari B. 26 anni ed è nato a Genova C. 24 anni ed è nato a Genova D. 26 anni ed è nato a Bari E. 26 anni ma non si può stabilire dove è nato ► Partiamo dalla tabella: Antonio Età Luogo di nascita

Vincenzo Età Luogo di nascita

Luigi Età Luogo di. nascita

Diego Età Luogo di nascita

Sandro Età Luogo di nascita

E riempiamo le prime caselle con le informazioni immediate fornite dal testo. Si noti che Vincenzo deve avere 25 anni essendo l’unica età divisibile per 5 Antonio Età Luogo di nascita

Vincenzo 25

Luigi 28

Perugia

Venezia

Diego 22 Città meridionale

Sandro Età Luogo di nascita

Siccome colui che ha 2 anni meno di Luigi non è Antonio, segue che Sandro ha 26 anni (28 - 2) ed è nato a Catania. A questo punto l’unica città meridionale dove può essere nato Diego è Bari, e dun­ que la tabella si può aggiornare come segue Antonio Età Luogo di nascita

Vincenzo 25 Perugia

Luigi 28 Venezia

Diego 22 Bari

Sandro 26 Catania

Evidentemente ad Antonio vanno assegnati 24 anni d’età e Genova 311. [M/O] Quale delle cinque amiche ama i cani? (vedi brano come luogo di nascita. precedente) A. Romina 313. [M/PS] Un alano, un boxer, un collie e un doberman vinco­ B. Lucia no i primi 4 premi ad una mostra canina. I loro padroni sono il C. Patrizia sig. Estro, il sig. Forti, il sig. Grassi ed il sig. Rossi, non neces­ D. Elisa sariamente in quest'ordine. I nomi dei cani sono Jack, Kelly, E. Giulia Lad, Max, non necessariamente in quest'ordine. Disponiamo inoltre delle seguenti informazioni: ► Siccome dalla risposta precedente sappiamo anche che è Lucia -il cane del sig. Grassi non ha vinto né il primo, né il secondo che teme i ragni e ama i pony, possiamo aggiornare la tabella come premio segue: -il collie ha vinto il primo premio -Max ha vinto il secondo premio Lucia Romina Giulia Patrizia Elisa -l'alano si chiama Jack Animale Animale -il cane del sig. Forti, il doberman, ha vinto il quarto premio Ragni Formiche Api temuto temuto - il cane del sig. Rossi si chiama Kelly. Da quale cane è stato vinto il primo premio? Animale Animale Pony Gatti DelfiniA. Il cane del sig. Estro amato amato B. Max Rimangono da inserire i cani e gli scoiattoli nella riga degli animali C. Il cane del sig. Rossi amati. Siccome però Patrizia, per la terza indicazione, non ama gli D. Jack E. Lad scoiattoli, segue che Patrizia può solamente amare i cani. 312. Cinque amici, Antonio, Vincenzo, Luigi, Diego e Sandro, ► Partiamo dalla tabella: Il premio I premio sono nati in cinque città diverse: Perugia, Bari, Catania, Genova e Venezia, non necessariamente in questo ordine. Tutti hanno Nome Nome un’età diversa: 28, 26, 25, 24 e 22 anni, non necessariamente in Padrone Padrone questo ordine. Si sa che: Diego è il più giovane ed è nato in una Razza Razza

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III premio Nome Padrone Razza

IV premio Nome Padrone Razza

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

317. [V] Leggere il testo del seguente problema. Tommaso ama fare vacanze avventurose e ogni anno trascorre le vacanze in un posto nuovo, con un amico diverso. Negli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 è andato in campeggio, a fare un tour in bicicletta, in montagna e a fare immersioni subacquee (non necessariamente in quest’ordine), con Enrico, Giacomo, Carlo e Paolo (non necessariamente in que­ st'ordine). È noto che: 1. con Paolo ha trascorso o la vacanza del 2012 o quella in bicicletta; 2. Tommaso ha trascorso le vacanze con Enrico nel 2014; 3. per quanto riguarda le vacanze del 2012-2013, si sa che in una è stato accompagnato da Giacomo mentre l’altra era dedicata alle im­ mersioni subacquee; 4. Tommaso è andato in montagna due anni prima del tour in bici­ cletta. Tommaso e Carlo hanno trascorso insieme le vacanze: A. in campeggio B. facendo un tour in bicicletta o immersioni subacquee, ma è im­ possibile individuare con certezza l'alternativa corretta C. in montagna D. facendo immersioni subacquee E. facendo un tour in bicicletta ► Partiamo dalla tabella: 2012 2011 Nome Nome Vacanza Vacanza

2013 Nome Vacanza

2014 Nome Vacanza

2011 Carlo Montagna

2012 Paolo Immersioni

2013 " Giacomo Bicicletta

2014 Enrico Campeggio

318. [V] Nel 2013 Tommaso ha trascorso le vacanze: (vedi brano precedente) A. in bicicletta con Paolo B. in bicicletta con Giacomo C. facendo immersioni subacquee con Carlo o in bicicletta con Gia­ como, ma è impossibile individuare con certezza l'alternativa cor­ retta D. facendo immersioni subacquee con Paolo E. facendo immersioni subacquee con Carlo ► Vedi tabella del quiz 317. 319. [V] La vacanza con Paolo: (vedi brano precedente) A. si è svolta o nel 2011 o nel 2012, ma è impossibile individuare con certezza l'alternativa corretta B. si è svolta nel 2013, ma non si sa quale attività abbiano svolto i due amici C. si è svolta nel 2013 D. si è svolta nel 2012 E. si è svolta nel 2012, ma non si sa quale attività abbiano svolto i due amici ► Vedi tabella del quiz 317.

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti, dall’indi­ cazione 2. segue:

320. Leggere il testo del seguente problema. Una certa specialità olimpica prevede che, a ogni edizione dei Giochi, vengano assegna­ te esattamente tre medaglie (oro, argento e bronzo) ad altrettanti 2012 2013 2014 2011 atleti. In ciascuna edizione, ogni Stato partecipante ha diritto a parte­ Nome Nome Nome Enrico cipare a questa competizione con uno e un solo atleta. Sempre con Vacanza Vacanza Vacanza Vacanza riferimento alla medesima specialità olimpica, è inoltre noto che: 1) considerando le ultime tre edizioni dei giochi, l'Austria ha ottenuto Dall’indicazione 2. segue inoltre che il tour in bicicletta è stato fatto nel complesso tre medaglie, mentre Belgio e Canada hanno ottenuto nel 2013 o nel 2014. Ora, utilizzando l’indicazione 1. ipotizziamo che due medaglie ciascuno; Tommaso non sia stato in vacanza con Paolo nel 2012; in tal caso 2) nell'ultima edizione, la medaglia d'argento è andata alla Danimarca; Tommaso avrebbe trascorso con Paolo la vacanza in bicicletta, e 3) nella penultima edizione, la medaglia d’oro è andata all'Estonia; quindi nel 2013, perché nel 2014 Tommaso era con Enrico; ma allo­ 4) nella terzultima edizione, la medaglia di bronzo è andata all'Austria; ra, dall’indicazione 3., Tommaso avrebbe passato con Giacomo la 5) considerando le ultime tre edizioni dei Giochi, nessun Paese ha vacanza del 2012 e, dunque, nel 2013 avrebbe fatto immersioni, in mai vinto due volte la stessa medaglia. contraddizione col fatto che sarebbe dovuto essere in bicicletta con Confrontando due edizioni consecutive dei Giochi, uno stato può dire di Paolo. Pertanto segue che Tommaso ha trascorso con Paolo la va­ aver migliorato il proprio piazzamento se ha guadagnato una meda­ canza del 2012 e la tabella si aggiorna come segue: glia di valore superiore rispetto all'edizione precedente, oppure se ha guadagnato una qualsiasi medaglia mentre nell'edizione precedente 2014 2011 2012 2013 non ne aveva ottenuta nessuna. Quanti stati hanno ottenuto un Nome Paolo Nome Enrico piazzamento migliore nell'ultima edizione rispetto alla penultima? Vacanza Vacanza Vacanza Vacanza A. 1 B. Non è possibile determinarlo Dall’indicazione 3. ora possiamo concludere che Tommaso ha pas­ C. 2 sato la vacanza del 2013 con Giacomo e nel 2012 ha fatto immer­ D. Nessuno E. 3 sioni: 2011 Nome Vacanza

2012 Paolo Immersioni

2013 Giacomo Vacanza

2014 Enrico Vacanza

Ora sappiamo che nel 2011 Tommaso era con Carlo. Inoltre, dall’ indicazione 4. la vacanza in bicicletta è avvenuta nel 2013, perché se fosse stata fatta nel 2014, due anni prima Tommaso avrebbe dovuto andare in montagna, in contraddizione col fatto che nel 2013 Tom­ maso faceva immersioni. Segue altresì, sempre per l’indicazione 4., che nel 2011 la vacanza fu fatta in montagna. Infine, per esclusione, nel 2014 Tommaso è andato in campeggio.

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► Partiamo dalla tabella: Terzultima edizione Penultima edizione Ultima edizione Estonia Oro Danimarca Argento Austria Bronzo Siccome l'Austria ha vinto 3 medaglie differenti nelle 3 edizioni e può averne vinta una sola ad edizione, nella penultima edizione può aver vinto solo la medaglia d’argento (non potendo rivincere la medaglia di bronzo) e quindi nell’ultima edizione può aver vinto solamente la medagli d’oro. La tabella diviene quindi

LO G IC A ©Artquiz 326. [M/PS] Marco: "Giorgio suona il sassofono meglio di tutti, è lui il campione del nostro gruppo" Giorgio: "Alessandro suona il sassofono meglio di tutti, è lui il campione del nostro gruppo" Alessandro: "lo non suono il sassofono meglio di tutti, non so­ no io il campione del gruppo" Matteo: "lo non suono il sassofono meglio di tutti, non sono io il campione del gruppo" Dato che solo UNA di queste affermazioni è VERA, chi è il cam­ pione nel suonare il sassofono? A. Giorgio B. Alessandro C. Marco D. Non è possibile stabilirlo E. Matteo ► Le affermazioni di Giorgio e Alessandro sono incompatibili, quindi una sola loro affermazione è vera. Se fosse vero ciò che dice Gior­ gio, allora, dovendo esserci una sola affermazione vera, ciò che dice Matteo sarebbe falso, e dunque lui sarebbe il miglior sassofonista, in contraddizione con la verità di Giorgio. Quindi ciò che dice Giorgio è falso e ciò che dice Alessandro è vero, quindi ciò che dice Matteo è falso e dunque lui è il campione. 327. Servendosi delle frasi seguenti, trovare la relazione fra le lettere A,B,C,D ed i numeri 1,2,3,4. La relazione fra lettera e nu­ mero è univoca, per cui a ciascuna lettera è associato uno e un solo numero. In base alle relazioni seguenti individuare rispetti­ vamente A e B. Se A è 2, allora B non è 4 Se B non è 2, allora D è 1 Se C è 4, allora D non è 3 Se C non è 3, allora D è 3 Se D è 4, allora A non è 1 A. 2 e 1 B. 2 e 3 C. 1 e 3 D. 4 e 2 E. 3 e 2 ►Analizziamo le varie opzioni proposte. Se valesse la A., allora la premessa della seconda implicazione sarebbe vera (B non è 2), quindi dovrebbe essere D = 1, in contraddizione con il fatto che è B = 1. Se valessero la B, C o E., allora la premessa della quarta im­ plicazione sarebbe vera (C non è 3), quindi dovrebbe essere D = 3, in contraddizione con il fatto che è, rispettivamente per le 3 opzioni B = 3 (di nuovo) B = 3 e A = 3. Rimane solo l'opzione D, che non contraddice nulla. 328. Due ragazzi posseggono due Stereo e tre CD, 2 di rock e 1 di jazz. Alberto, padrone del primo Stereo, ascolta solo jazz. Giovanni, padrone del secondo Stereo, ascolta entrambi i gene­ ri. Gli Stereo sono in due case diverse e non possono essere mossi, mentre i dischi possono essere scambiati. Quindi: A. se Alberto non ascolta musica rock, Giovanni può ascoltare en­ trambi i generi B. se Alberto ascolta jazz, Giovanni non può sentire musica C. se Giovanni ascolta rock, Alberto non può ascoltare uno dei suoi dischi preferiti D. se Giovanni ascolta jazz, Alberto non può sentire musica E. , nessuna delle precedenti risposte è deducibile dal testo ► Infatti se Giovanni ascolta jazz, allora rimangono solo i 2 CD di rock a disposizione, genere che Alberto non ascolta, e dunque Alber­ to non può ascoltare nulla.

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO 329. Delle tre società Alpha, Beta e Gamma almeno due sono lussemburghesi. Sapendo che se Alpha è lussemburghese an­ che Beta lo è, che se Gamma è lussemburghese lo è anche Al­ pha, e che tra Beta e Gamma almeno una è non lussemburghe­ se, si può dedurre che: A. Alpha, Gamma e Beta sono lussemburghesi B. Gamma è lussemburghese e Beta non è lussemburghese C. Alpha non è lussemburghese e Beta è lussemburghese D. Alpha e Gamma sono lussemburghesi E. Gamma non è lussemburghese e Beta è lussemburghese ► Partiamo dalla tabella: Alpha Stato

Gamma Stato

Beta Stato

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi relativi agli stati: se Gamma fosse lussemburghese, ossia se fosse: Alpha Stato

Gamma Lussemburghese

Beta Stato

allora lo dovrebbe essere anche Alpha, ossia si avrebbe anche: Alpha Lussemburghese

Gamma Lussemburghese

Beta Stato

Dall'essere Alpha lussemburghese, avremmo poi che anche Beta lo sarebbe, ossia si avrebbe che: . Alpha Lussemburghese

Beta Lussemburghese

Gamma Lussemburghese

Assurdo perché almeno una non è lussemburghese. Quindi il primo passo doveva essere: Alpha Stato

Gamma Non Lussemburghese

Beta Stato

ma dovendo essere almeno 2 lussemburghesi, si può ora completare la tabella: Alpha Lussemburghese

Beta Lussemburghese

Gamma Non Lussemburghese

330. Alberto ha tre figlie, Katia, Elisabetta e Marina, due delle quali sono bionde e una mora. Se Katia è bionda, allora lo è an­ che Elisabetta; se Elisabetta è bionda allora lo è anche Marina. In base a queste informazioni, quale delle seguenti è sicuramen­ te vera? A. Marina e Elisabetta sono more B. Elisabetta è mora e Katia è bionda C. Katia è bionda e Marina è mora D. Katia è mora e Marina è bionda E. Katia e Elisabetta sono bionde ► Partiamo dalla tabella: Katia • capelli

Elisabetta capelli

Marina capelli

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi relativi ai capelli: se Katia fosse bionda, ossia se fosse: Katia Bionda

Elisabetta capelli

Marina capelli

©Artquiz LOGICA

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA allora lo dovrebbe essere anche Elisabetta, ossia si avrebbe anche: Katia Bionda

Elisabetta Bionda

Marina capelli

Dall’essere Elisabetta bionda, avremmo poi che anche Marina lo sarebbe, ossia si avrebbe che: Katia Bionda

Elisabetta Bionda

Marina Bionda

Assurdo perché almeno una è mora. Quindi il primo passo doveva essere: Katia Mora

Elisabetta capelli

Marina capelli

ma dovendo essere almeno 2 bionde, si può ora completare la tabella: Katia Mora

Elisabetta Bionda

Marina Bionda

Se Katia fosse bionda lo sarebbe anche Elisabetta e dall’essere Eli­ sabetta bionda lo sarebbe dunque anche Marina: assurdo perché una dev’essere mora. Quindi Katia è Mora e le altre 2, in particolare Marina, sono bionde.

B. La facoltà di farmacia è più vicina alla facoltà di medicina che alla facoltà di economia C. Con i dati conosciuti non è possibile stabilire se sia più vicina alla facoltà di economia la facoltà di farmacia o la facoltà di informatica D. La facoltà di economia si trova tra la facoltà di farmacia e la facol­ tà di informatica E. La facoltà di informatica è più vicina alla facoltà di economia che alla facoltà di farmacia ►"La facoltà di economia si trova tra la facoltà di farmacia e la facol­ tà di medicina” si schematizza come segue: farmacia—economia—medicina. Quindi la seconda affermazione è superflua ed è vera la tesi in A. 334. Tre amici -Carlo, Piero e Nicola- acquistano della frutta al mercato. Ognuno di loro sceglie un diverso tipo di frutta e spende una somma differente. Sapendo che: -Carlo preferisce le pesche ma non è lui che spende più di tutti; -Nicola non ha ac­ quistato kiwi e non ha speso 1,70 euro; -i kiwi costano 2,85 euro e Carlo non ha speso tale somma; -le albicocche costano 2,42 euro; quale affermazione è sicuramente vera ? A. Nicola non ha acquistato albicocche B. Piero ha acquistato albicocche C. Piero non ha speso 2,42 euro D. Nicola ha speso 2,85 euro E. Carlo ha speso 2,42 euro

331. Gianni abita tra la villa di Erica e la città. La villa di Erica è tra la città e la casa di Franco, In base alle indicazioni preceden­ ti, quale affermazione è sicuramente vera ? A. Gianni abita più vicino alla villa di Erica che alla casa di Franco B. Gianni abita tra la villa di Erica e la casa di Franco C. La villa di Erica è più vicina alla casa di Gianni che alla casa di Franco D. La città dista dalla casa di Franco tanto quanto la villa di Erica dista dalla casa di Gianni E. La villa di Erica è più vicina alla città che alla casa di Gianni

► Partiamo dalla tabella: 2,85 amico

► "Gianni abita tra la villa di Erica e la città” si schematizza come segue: Erica—Gianni—Città. Poi “La villa di Erica è tra la città e la casa di Franco” completa lo schema nel seguente modo: Franco—Erica—Gianni—Città, poi basta la proprietà transitiva per concludere la tesi in A.

Inoltre Carlo non ha speso più di tutti, quindi 1,70 euro, ossia vale anche:

2,42 amico

1,70 amico

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi relativi agli amici: Nicola non ha acquistato kiwi (che costano 2,85) e non ha speso 1,70 euro, quindi ha speso 2,42 euro, ossia vale: 2,85 amico

2,42 Nicola

1,70 amico

332. Giulio abita tra la villa di Vinicio e la città. La villa di Vinicio è tra la città e il porto. Pertanto quale delle seguenti affermazio­ ni è vera? A. Giulio abita tra la villa di Vinicio e il porto B. La città dista dal porto tanto quanto la villa di Vinicio dista dalla casa di Giulio 335. Marco ha quattro fratelli: Andrea, Cesare, Donato e Biagio. C. La villa di Vinicio è più vicina a casa di Giulio che al porto Ognuno è sposato con una delle quattro sorelle di Elena, la mo­ D. La casa di Giulio è più lontana dal porto che dalla villa di Vinicio glie di Marco, e che sono Nausica, Lucia, Alma e Maria. Si sa E. La villa di Vinicio è più vicina alla città che alla casa di Giulio inoltre che: ► "Giulio abita tra la villa di Vinicio e la città” si schematizza come -Marco è più grande di Biagio; segue: Vinicio—Giulio—Città. Poi “La villa di Vinicio è tra la città e il -Cesare è più piccolo solo di Andrea; -Davide, il più piccolo dei cinque fratelli, ha sposato Nausica; porto” completa lo schema nel seguente modo: Porto—Vinicio—Giulio—Città, poi basta la proprietà transitiva per -Alma ha sposato il fratello immediatamente precedente al più giovane dei cinque. concludere la tesi in D. Quale delle seguenti affermazioni è certamente vera? 333. La facoltà di economia si trova tra la facoltà di farmacia e la A. Alma non è la moglie di Cesare facoltà di medicina. La facoltà di farmacia si trova tra la facoltà B. Maria è la moglie di Andrea C. Cesare è il marito di Maria di medicina e la facoltà di informatica. Per tanto: A. La facoltà di farmacia è più vicina alla facoltà di economia che D. Andrea è il marito di Lucia E. Maria e Biagio sono sposati tra loro alla facoltà di medicina

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LO G ICA ©Artquiz ► Partiamo dalla tabella: I Fratello Il Fratello nome nome Sposa Sposa

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

III Fratello nome Sposa

IV Fratello nome Sposa

V Fratello nome Sposa

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti: dal fatto che Davide, il più piccolo dei cinque fratelli, ha sposato Nausica, giungiamo a: I Fratello nome Sposa

Il Fratello nome Sposa

Ili Fratello nome Sposa

IV Fratello nome Sposa

V Fratello Davide Nausica

e dal fatto che Alma ha sposato il fratello immediatamente preceden­ te al più giovane dei cinque giungiamo anche a: I Fratello nome Sposa

Il Fratello nome Sposa

III Fratello nome Sposa

IV Fratello nome Alma

V Fratello Davide Nausica

Ma dall'essere Cesare più piccolo solo di Andrea otteniamo: I Fratello Andrea Sposa

Il Fratello Cesare Sposa

III Fratello nome Sposa

IV Fratello nome Alma

V Fratello Davide Nausica

A. La T-shirt potrebbe essere stata acquistata dalla coppia che ha visitato la capitale B. La statuetta è stata acquistata da coniugi Pellini C. I coniugi Pellini hanno acquistato o la T-shirt o i dolcetti tipici D. La famiglia Bresso non ha certamente acquistato i dolcetti E. La T-shirt potrebbe essere stata acquistata dalla coppia che ha giocato a golf ► Partiamo dalla tabella: Coppia 2 Coppia 1 Attività Attività Souvenir Souvenir

Coppia 3 Attività Souvenir

Coppia 4 Attività Souvenir

Coppia 5 Attività Souvenir

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti. Dall’affermazione 1) segue: Coppia 1 Immersione No-Dolcetti

Coppia 2 Attività Souvenir

Coppia 3 Attività Souvenir

Coppia 4 Attività Souvenir

Coppia 5 Attività Souvenir

Coppia 3 Attività Souvenir

Coppia 4 Attività Souvenir

Coppia 5 Attività Souvenir

Coppia 3 Visita Statuetta

Coppia 4 Attività Souvenir

Coppia 5 Attività Souvenir

Coppia 3 Visita Statuetta

No-Pellini Escursione Souvenir

Coppia 5 Attività Souvenir

Dall’affermazione 2) segue: Coppia 1 Immersione No-Dolcetti

Coppia 2 Pesca Poster

Dall’affermazione 3) segue: 336. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? (in relazione al Coppia 1 Coppia 2 quesito precedente) Immersione Pesca A. Biagio non è il più piccolo dei cinque fratelli Modellino Poster B. Andrea ha sposato o Alma o Nausica C. Cesare è sposato con Maria o con Lucia Dall’affermazione 4) segue: D. Andrea e Elena non sono marito e moglie E. Marco è il terzo fratello in ordine di età Coppia 1 Coppia 2 Immersione Pesca ►Vedi tabella del quiz 335. Poster Modellino 337. Leggere il testo del seguente problema. Cinque coppie di amici (i coniugi Bresso, Elmi, Gallo, Ornati e Pellini) hanno trascorso una vacanza di una settimana su un’isola caraibica. Le coppie hanno organizzato attività comuni tutti i giorni tranne uno, il penultimo, in cui ogni coppia ha fatto qualcosa di diverso rispetto agli altri, scegliendo tra le seguenti attività (non necessariamente in quest’ordine): visita alla capitale dell’isola, immersione sulla barriera corallina, partita a golf, escursione nella foresta, gita a pesca. Ogni coppia ha inoltre acquistato un souvenir differente, scegliendo tra: una statuetta di legno, il modellino di una nave, una T-shirt, un poster con una foto della spiaggia più famosa dell’isola, una confezione di dolcetti tipici (non necessariamente in quest’ordine). Si sa che: 1) La coppia che è andata a fare un’immersione sulla barriera coral­ lina non ha acquistato i dolcetti tipici del posto; 2) La coppia che è andata a pesca poi ha acquistato un poster con la foto della spiaggia più famosa dell’isola da regalare al nipotino; 3) La coppia che ha visitato la capitale dell'isola ha acquistato una bellissima statuetta di legno che, insieme al modellino di nave scelto dalla coppia che è andata a fare immersione sulla barriera corallina, è stato votato miglior souvenir da tutti gli amici; 4) I coniugi Pellini non sono andati a fare un’escursione nella foresta; 5) Il signor Bresso è rimasto deluso dal suo risultato a golf. Il signor Elmi avrebbe voluto seguire i coniugi Gallo nella visita della capitale dell’isola, ma alla fine ha preferito andare a pesca con la moglie; 6) Il signor Pellini ha apprezzato molto la T-shirt acquistata dai Bresso. Facendo riferimento soltanto ai primi quattro punti del brano precedente, che cosa si può dedurre con certezza?

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Ora è evidente che la T-shirt, che dovrà essere inserita nella penul­ tima o ultima colonna della terza riga, sarà associata a chi ha giocato a Golf o ha fatto l’escursione. In particolare la T-shirt potrebbe esse­ re stata acquistata da chi ha giocato a golf, quindi la risposta E è quella corretta. 338. Facendo riferimento al brano precedente, quale dei seguen­ ti abbinamenti è corretto? A. Elmi - pesca - dolcetti tipici B. Elmi - visita alla capitale - statuetta di legno C. Pellini - escursione nella foresta - T-shirt D. Pellini - immersione sulla barriera corallina - modellino di nave E. Gallo - visita alla capitale - modellino di nave ► Proseguiamo con il completamento della tabella. Dall’affermazione 5) segue: Coppia 1 Immersione Modellino

Elmi Pesca Poster

Gallo Visita Statuetta

No-Pellini Escursione Souvenir

Bresso Golf Souvenir

Gallo Visita Statuetta

No-Pellini Escursione Souvenir

' Bresso Golf T-shirt

Dall’affermazione 6) segue: Coppia 1 Immersione Modellino

Elmi Pesca Poster

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA Ora si possono riempire gli spazi mancanti, perché nella terza riga manca solo “Dolcetti”, i Pellini devono occupare l’unico spazio possi­ bile della prima riga, che è il primo, e quindi gli Ornati dovranno oc­ cupare il quarto spazio della stessa riga. Ora la tabella è completata come segue: Pellini Immersione Modellino

Elmi Pesca Poster

Gallo Visita Statuetta

Ornati Escursione Dolcetti

Bresso Golf T-shirt

Quindi la risposta esatta segue dalla tabella. 339. Facendo riferimento al brano precedente, quale delle se­ guenti affermazioni è corretta? A. I coniugi Elmi hanno comprato una statuetta di legno B. I coniugi Elmi hanno acquistato un poster di ritorno dall'escursio­ ne nella foresta C. I coniugi Gallo hanno acquistato un modellino di nave D. La famiglia Pellini ha comprato una T-shirt E. Nessuna delle altre alternative è corretta ► La risposta esatta segue dalla tabella precedente. 340. Facendo riferimento al brano precedente, quale delle se­ guenti affermazioni è FALSA? A. La coppia che ha fatto un'immersione nella barriera corallina ha acquistato un modellino di nave B. I coniugi Elmi hanno acquistato un modellino di nave C. I dolcetti tipici sono stati scelti come souvenir dai coniugi Ornati D. Chi ha scelto l'escursione nella foresta non ha acquistato né una T-shirt né un poster E. I coniugi Pellini non hanno acquistato né una statuetta di legno né una T-shirt

ne vera. Se fosse Vera la più intelligente, allora le affermazioni di Claudia e di Maria sarebbero vere, contro l’ipotesi. Se fosse Maria la più intelligente, allora le affermazioni di Claudia e di Vera sarebbero vere, contro l’ipotesi. Rimane solo Claudia, che infatti rende vera solo l’affermazione di Vera. 343. Simone, Federico, Maria, Michela, Daniele e Giorgia siedono ad una tavola rotonda. Gli uomini siedono tra due donne. Maria è tra Simone e Daniele. Se Michela non può sedere accanto a Da­ niele, chi siederà vicino a Federico?

A. B. C. D. E.

►Siccome Federico deve essere seduto tra due donne ed Maria non può stargli accanto, se ne deduce che è seduto tra Giorgia e Michela. 344. La signora Rossi col marito hanno per ospiti a cena due coppie di amici. Secondo tradizione uomini e donne debbono essere alternati a tavola, e le signore non debbono sedere ac­ canto ai rispettivi mariti. Il tavolo è rotondo, ma la signora Rossi comunque riserva per sé il posto alla porta della cucina. In quanti modi si possono disporre gli ospiti a tavola?

A. B. C. D. E.

► La risposta esatta segue dalla tabella precedente. 342. Quattro amiche si conoscono dai tempi dell'università. I loro nomi sono Maria, Vera, Claudia e Maria. Se solo una delle quattro seguenti affermazioni è vera, chi è la più intelligente del gruppo? -Maria, che è la più giovane delle quattro, afferma: "è Maria la più intelligente del nostro gruppo". -Maria, che ora lavora nella formazione del personale, afferma: "è Vera la più intelligente del gruppo". -Vera, la più anziana delle quattro, afferma: "non sono io la più intelligente del gruppo". -Claudia, che dopo l'università ha proseguito nel campo dell'in­ formatica, afferma: "non sono io la più intelligente delle quattro". A. Vera B. Maria C. Maria D. Claudia E. Non è possibile stabilirlo ► Se fosse Maria la più intelligente, allora le affermazioni di Maria e di Vera sarebbero vere, contro l’ipotesi che c’è una sola affermazio­

Non è possibile rispettare tutte le condizioni date Due modi diversi Sei modi diversi Un solo modo Tre modi diversi

►A fianco della signora Rossi ci devono andare gli altri 2 mariti (quindi 2 possibilità), ossia una delle due seguenti tabelle:

► La risposta esatta segue dalla tabella precedente. 341. Facendo riferimento al brano precedente, che cosa hanno acquistato i coniugi Gallo? A. La statuetta di legno B. I dolcetti tipici C. Il modellino di nave D. Il poster E. La T-shirt

Giorgia e Michela Maria e Michela Maria e Giorgia Con i dati indicati non è possibile stabilirlo Giorgia e Daniele

Marito ospite 1

|

Signora Rossi

|

Marito ospite 2

|

Signora Rossi

|

Marito ospite 1

Oppure: Marito ospite 2

e una volta fatta questa scelta, a fianco di ogni ospite maschio non può che starci, oltre chiaramente alla signora Rossi, la moglie dell' altro ospite, cioè: Moglie ospite Marito ospite 1(2) 2(1)

Signora Rossi

Marito ospite Moglie ospite 2(1) ____11?)____ Infine, assegnati questi 5 posti, il posto del signor Rossi è anch’esso obbligato. 345. In una riunione i sei partecipanti A, B, C, D, E e F si dispon­ gono attorno a un tavolo rotondo non necessariamente in que­ sto ordine. Si sa che: tra A e B vi sono due persone; al fianco destro di F vi è A; E ha al suo fianco A e C. Si può concludere che D è seduto tra:

A. B. C. D. E.

B eC EeA due persone che non possono essere determinate univocamente FeA FeB

► Partiamo da F. Alla sua destra c'è A, quindi scriviamo la sequenza (provvisoriamente incompleta) F - A. Poi, E ha al suo fianco A e C, dunque proseguiamo la sequenza con F - A - E - C. Infine, tra A e B vi sono due persone, quindi si estende la sequenza come segue: F - A - E - C - B . Il partecipante mancante deve quindi stare dopo B, il che significa, essendo la disposizione ciclica, che sta pure al fianco sinistro di F.

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LOG ICA ©Artquiz 346. Leggere il testo del seguente problema. La rete ferroviaria del Calisota consiste di un'unica linea, priva di diramazioni, che collega fra loro le sole città di Topolinia, Paperopoli, Ocopoli, Anatropoli, Gallinopoli e Struzzopoli (non necessariamente in quest'ordine). Nessun treno, durante il proprio viaggio, inverte la direzione di marcia, che è sempre quella che va da ovest verso est. È inoltre noto che: 1) viaggiando tra Paperopoli e Topolinia si incontra almeno una sta­ zione intermedia; 2) i treni veloci da Anatropoli a Ocopoli non effettuano fermata a Pa­ peropoli, anche se questo fosse possibile; 3) alcuni treni provenienti da Anatropoli proseguono oltre Ocopoli fino a raggiungere Topolinia; 4) tra Gallinopoli e Paperopoli si incontrano esattamente due stazioni intermedie; 5) Struzzopoli è la terza stazione. Quale di queste stazioni è sicuramente collegata ad Anatropoli da una tratta ferroviaria priva di fermate intermedie? A. Ocopoli B. Struzzopoli C. Non è possibile determinarlo D. Paperopoli E. Topolinia

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO ► Blu sta al secondo piano perché è posto sopra il giallo. Se rosso sta accanto a blu, pure rosso si trova al secondo piano, così come verde che sta accanto a rosso. I colori rimanenti, marrone e nero, devono quindi stare al primo piano (essendo ora i tre appartamenti del secondo piano stabiliti). 350. In una palazzina a tre livelli ogni piano è sede dello studio di un professionista. Sapendo che sopra un ingegnere lavora un altro ingegnere, sotto il Sig. Rossi esercita il Sig. Verdi, sotto un medico lavora un ingegnere, sopra il Sig. Bianchi esercita il Sig. Verdi, chi lavora al terzo e ultimo piano? A. L’ingegnere Rossi B. Il medico Verdi C. L’ingegnere Verdi D. Il medico Rossi E. L'ingegnere Bianchi ► Siccome sopra un ingegnere lavora un altro ingegnere e sotto un medico lavora un ingegnere, si conclude che il medico deve lavorare al terzo e ultimo piano (la sequenza dal basso è ingegnere-ingegneremedico). Inoltre, sopra il Sig. Bianchi esercita il Sig. Verdi e sotto il Sig. Rossi esercita il Sig. Verdi, quindi al terzo piano deve lavorare il signor Rossi (la sequenza dal basso è Bianchi-Verdi-Rossi).

351. Un capo del personale deve assegnare un ufficio a ognuno dei sei membri di un reparto. Gli uffici disponibili, numerati in successione da 1 a 6, sono disposti in fila e sono separati da divisori molto sottili. Pertanto le voci, i suoni e il fumo delle si­ garette passano facilmente da un ufficio a quello adiacente. È inoltre noto che: 1) il lavoro della signora Mariani le richiede di parlare al telefono frequentemente durante tutta la giornata; 2) il signor Onelli e il signor Lessi spesso parlano tra loro per lavoro e preferiscono avere uffici adiacenti; 347. Quante sono ie stazioni intermedie tra Gallinopoli e Ocopo­ 3) la signora Crissi, l’impiegata più anziana, è assegnata all’ufficio 5, che ha la finestra più ampia; li? (vedi brano precedente) 4) il signor Benedetti ha bisogno di silenzio nell’ufficio (o negli A. 2 uffici) adiacenti al suo; B. 4 5) il signor Vinpa, il signor Onelli e il signor Benedetti fumano C. 1 tutti. La signora Crissi è allergica al fumo del tabacco e non de­ D. 3 ve avere fumatori nell’ufficio (o negli uffici) adiacenti al suo. E. Non è possibile determinarlo Eccetto che nei casi diversamente specificati, tutti gli impiegati osservano il silenzio mentre sono nei propri uffici. ►Vedi qiuz 346. Quale dei seguenti avvenimenti, a distanza di un mese dall’ 348. Quale tra questi è certamente un valido itinerario per un assegnazione degli uffici, comporterebbe la richiesta di un cambiamento di sistemazione da parte di uno o più impiegati? treno della tratta? (vedi brano precedente) A. Il signor Benedetti non ha più necessità che ci sia silenzio negli A. Anatropoli-Struzzopoli-Topolinia-Ocopoli uffici adiacenti al suo B. Struzzopoli-Paperopoli-Ocopoli-Topolinia B. L’assunzione da parte del signor Lessi dei compiti precedenteC. Anatropoli-Paperopoli-Struzzopoli-Ocopoli mente assegnati alla signora Mariani D. Topolinia-Paperopoli-Gallinopoli-Anatropoli C. Il signor Lessi rimane vedovo E. Gallinopoli-Struzzopoli-Topolinia-Paperopoli D. Il signor Lessi comincia a fumare E. Nessuna delle altre alternative è corretta ►Vedi qiuz 346.

► Scriviamo la sequenza di stazioni come 1-2-3-4-5-6 e indichiamo le città con la lettera iniziale. Il punto 5) ci indica che la sequenza è 1-2-S-4-5-6. Dal punto 4) G deve necessariamente trovarsi prima di S, ma non è la stazione 2, altrimenti P sarebbe la stazione 5 e non ci potrebbe essere una stazione intermedia da P a T stante il punto 1), essendo la stazione 6 l’unica occupabile da T. Dunque, G è la sta­ zione 1, P è la 4 e la sequenza è G-2-S-P-5-6. Infine, il punto 3) dice che A viene prima di 0 che viene prima di T e quindi la sequenza è completa: G-A-S-P-O-T.

349. Blu, rosse, verde, marrone, nero e giallo sono i sei colori usati per indicare ognuno dei sei appartamenti in un palazzo di due piani (primo e secondo), in cui ogni piano prevede tre ap­ partamenti. Si sa che giallo è posto proprio sotto blu e rosso è accanto a verde. In base alle precedenti informazioni se rosso è accanto a blu: A. Marrone è al primo piano e nero al secondo B. Nero è al primo piano C. Rosso è al primo piano D. Giallo è al secondo piano E. Marrone è al secondo piano

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► Partiamo dalla tabella: Ufficio 1 Ufficio 2 Ufficio 3 Ufficio 4 Ufficio 5 Nome Nome Nome Nome Nome e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti: nell’ufficio 5, quindi: Ufficio 1 Ufficio 2 Ufficio 3 Ufficio 4 Ufficio 5 Nome Crissi Nome Nome Nome

Ufficio 6 Nome la Crissi è Ufficio 6 Nome

e dal fatto che Lessi sta vicino a Onelli, ma anche alla Crissi, Lessi non può stare nell’ufficio 6 (che è adiacente solo al 5 non occupato da Onelli), quindi Lessi sta nell'ufficio 4, e si ottiene:

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA Ufficio 1 Nome

Ufficio 2 Nome

Ufficio 3 Nome

Ufficio 4 Lessi

©Artquiz LOGICA Ufficio 5 Crissi

Ufficio 6 Nome

Ufficio 5 Crissi

Ufficio 6 Nome

Dunque nel 3 ci sta Onelli (vicino a Lessi): Ufficio 1 Nome.

Ufficio 2 Nome

Ufficio 3 Onelli

Ufficio 4 Lessi

Ora il signor Vinpa, il signor Onelli e il signor Benedetti stanno nei posti 1,2 e 3 per non infastidire la Crissi col fumo, e a Mariani rimane l'ufficio 6: Ufficio 1 Nome

Ufficio 2 Nome

Ufficio 3 Onelli

Ufficio 4 Lessi

Ufficio 5 Crissi

Ufficio 6 Mariani

Infine Onelli e Lessi parlano per lavoro, e ciò fa si che nel 2 non ci possa stare Benedetti, che dunque sta nell’ufficio 1 e a Vinpa non rimane che il 2, e dunque si ottiene: Ufficio 1 Benedetti

Ufficio 2 Vinpa

Ufficio 3 Onelli

Ufficio 4 Lessi

Ufficio 5 Crissi

Ufficio 6 Mariani

352. L’impiegato più adatto a occupare l'ufficio più distante da quello del signor Lessi è: (vedi quesito precedente)

A. B. C. D. E.

Vinpa Benedetti Crissi Onelli Mariani

► Vedi la tabella del quiz 351. 353. La sistemazione migliore per il signor Onelli è nell’ufficio: (vedi quesito precedente)

A. B. C. D. E.

3 2 4 5 1

> Vedi la tabella del quiz 351. 354. Leggere il testo del seguente problema e rispondere ai rela­ tivi quesiti.

Al primo anno del corso di laurea in Lingue, sei compagni di studi sono chiamati a scegliere ciascuno due corsi opzionali fra i sei di­ sponibili: inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese, esperanto. È noto che: 1. Arianna e Beatrice hanno litigato, e non desiderano frequentare alcun corso in comune; 2. Chiara è la migliore arnica di Arianna: anche lei eviterà accurata­ mente la compagnia di Beatrice; 3. Damiano ed Eluana sono entrambi iscritti al corso di esperanto, ma hanno fatto scelte diverse per quanto riguarda il secondo corso a cui iscriversi: lui tedesco, lei spagnolo; 4. il cinese ha la fama di essere una lingua diffìcile: solo Chiara l'ha scelto. L'inglese è stato invece scelto da tre studenti. Tutti gli altri corsi avranno ciascuno due studenti; 5. Beatrice è una studentessa Erasmus proveniente da Bordeaux, quindi non le interessa frequentare il corso di francese. Anche Frank è uno studente Erasmus, proveniente da Berlino, ma questo non influirà sulla sua scelta di frequentare o meno il corso di tedesco. Quale sarà o quali saranno i compagni di corso di Beatrice, considerando entrambi i corsi a cui si è iscritta la ragazza?

A. B. C. D. E.

Eluana e Frank Damiano e Frank Damiano ed Eluana Solo Frank Solo Damiano

► Partiamo dalla tabella: inglese francese tedesco Nomi Nomi Nomi

spagnolo Nomi

cinese Nomi

esperanto Nomi

e cerchiamo di stabilire cosa mettere negli spazi mancanti. Dalle indicazioni in 3,4, e 5 si ottiene sicuramente: inglese Nome 1 Nome 2 Nome 3

francese Nome 1 Nome 2

tedesco spagnolo Damiano Eluana Nome 2 Nome 2

cinese Chiara

esperanto Damiano Eluana

Se Beatrice studiasse inglese, allora almeno una tra Arianna e Chia­ ra lo studierebbe (dovendo essere i due rimanenti studenti di inglese scelti tra Arianna, Chiara e Frank). Dunque, le materie scelte da Bea­ trice, non interessandole il francese, sono il tedesco e lo spagnolo, quindi è corretta la risposta C. 355. A metà anno accademico Giovanna, sorella di Beatrice, de­ cide di iscriversi al corso di laurea in Lingue e deve scegliere anch'essa due corsi. Sapendo che Giovanna condivide le amici­ zie e le inimicizie di sua sorella, le sue possibilità di scelta sono ristrette a: (vedi brano precedente) A. inglese, spagnolo ed esperanto B. spagnolo, inglese e tedesco C. tedesco, spagnolo e inglese D. spagnolo, inglese e francese E. tedesco, spagnolo ed esperanto ►A questo punto la tabella è: inglese francese tedesco spagnolo Nome 1 Nome 1 Damiano Eluana Nome 2 Nome 2 Beatrice Beatrice Nome 3

cinese Chiara

esperanto Damiano Eluana

Basta quindi notare che Giovanna non può studiare inglese (corso al quale sono iscritte necessariamente Arianna e Chiara), il che esclu­ de tutte le risposte eccetto la E. 356. Chi frequenterà il corso di inglese? (vedi brano precedente) A. Arianna, Damiano e Frank B. Arianna, Chiara e Frank C. Beatrice, Eluana e Frank D. Beatrice, Damiano e Frank E. Beatrice, Damiano ed Eluana ► Ora è evidente che Arianna, Chiara e Frank devono studiare in­ glese, essendo l’unico corso possibile insieme a francese. 357. Oltre al cinese, quale altro corso sarà frequentato da sole ragazze? (vedi brano precedente) A. Inglese B. Francese C. Tedesco D. Esperanto E. Spagnolo > Si veda la tabella precedente nella colonna relativa al corso di spagnolo.

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LOGICA © Artquiz 358. Dopo aver registrato tutte le iscrizioni, la presidentessa del corso di laurea annulla il corso di cinese per lo scarso interesse mostrato dagli studenti e invita Chiara a ripiegare su un altro corso. Tenendo conto dei vincoli espressi, la scelta di Chiara ricadrà: (vedi brano precedente)

A. B. C. D. E.

su francese, tedesco o esperanto su francese, tedesco o spagnolo su francese o esperanto necessariamente sull'esperanto su tedesco, spagnolo o esperanto

►Chiara già studia inglese e non può studiare tedesco e spagnolo (che è studiato da Beatrice). Le rimangono dunque solo francese o esperanto (sempre che quest'ultimo non sia stato scelto da Giovan­ na). 359. La ditta Market S.p.A. ha provveduto a rinnovare comple­ tamente i propri uffici. A lavori ultimati i 12 impiegati che vi la­ vorano (A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N) devono essere collocati in quattro uffici. In ogni ufficio ci devono stare tre impiegati, di cui uno è il capoufficio. I quattro impiegati più anziani (A, B, C e F) sono stati nominati capoufficio per i meriti e l’esperienza ac­ quisiti. Ciascuno di essi deve scegliere gli altri impiegati del proprio ufficio. Per fare questo, però, ciascun capoufficio deve tenere conto dei seguenti vincoli: 1. H svolge lo stesso lavoro di A e non possono stare insieme; 2. B e N sono in conflitto tra loro ed è meglio che lavorino in uffici diversi; 3. F sta sempre al telefono ed E non vuole stare con lui; 4. G non vuole stare con C; 5. N detesta A e non può stare nel medesimo ufficio; 6. G si trova bene con I e vuole stare con lui; 7. H e N sono stanchi di stare insieme e vogliono lavorare in uffici diversi; 8. E svolge un lavoro complementare a quello di D e devono stare nello stesso ufficio; 9. N e L erano fidanzati ma hanno litigato per cui non vogliono più lavorare insieme; 10. G e F sono molto amici e desiderano lavorare insieme. In base a quanto sopra, quale delle seguenti affermazioni è si­ curamente vera?

A. B. C. D. E.

H è in ufficio con C B ha come colleghi di ufficio E e F Il capoufficio A ha scelto come impiegati E e D I è in ufficio con L F è il capoufficio di M

► Il vincolo 10 dice che il capoufficio F sceglie sicuramente G, e quindi per il 6 deve essere che il capoufficio F si prende pure I. Il vincolo 2 dice che il capoufficio B non sceglie N, e il 5 dice che neanche il capoufficio A lo fa, dunque il capoufficio C deve scegliere N. Poi, il vincolo 1 dice che il capoufficio A non può scegliere H, e il 7 dice che FI non può lavorare con N, e quindi neanche con il capouffi­ cio C (col quale sappiamo che N lavora), per cui H lavora con B. Dunque ora, dovendo lavorare D ed E insieme per il vincolo 8, devo­ no necessariamente lavorare per il capoufficio A, l’unico che ha an­ cora entrambi i posti da assegnare.

CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO 1. Antonio parla sempre a voce alta; 2. Bernardo e Cosimo sono molto amici e desiderano due spazi con­ tigui; 3. Daniele esprime una chiara preferenza per lo spazio n. 5; 4. Elio desidera silenzio negli spazi adiacenti al suo; 5. Federico, Bernardo ed Elio fumano e Daniele non vuole fumatori negli spazi adiacenti al suo. Pertanto, quale tra le seguenti disposizioni è la sola corretta? A. E B C A D F B. E F B C D A C. F E B A D C D. A B C E D F E. E F C A D B ► Per la richiesta 3, Daniele sta nella stanza 5. Poi, per la richiesta 5, Federico Bernardo e Elio non possono stare vicino alla stanza 5 di Daniele, quindi stanno in una delle prime 3. Ma per la richiesta 2, ora deve essere che Cosimo sta nella stanza 4, cosicché Bernardo gli può stare vicino, nella stanza 3, senza disturbare Daniele. Ora Elio e Federico si devono prendere le prime 2 stanze, e per la richiesta 4 Elio si prende la prima e Federico la seconda. Infine ad Antonio rimane la stanza 6. 361. In un canile ci sono dieci box numerati da 1 a 10 . 1 box so­ no disposti su due file in modo tale che entrando nella strada, a fondo cieco, quelli con il numero dispari si trovano sulla destra (a partire dal n. 1) mentre quelli con il numero pari sono posti sulla sinistra (a partire dal n. 2). I box sono posti l’uno di fronte all’altro, per cui il box n. 1 ha di fronte il box n. 2, il box n. 3 ha di fronte il box n. 4, e così via. I box sono occupati dai seguenti cani: A, B, C, D, E, F, G, H, I, L . Sapendo che: 1. c’è un cane per ciascun box; 2. FI è nel box n. 5 di fronte ad E; 3. C ed L occupano i box agli estremi della fila di sinistra entrando nella strada; 4. D occupa il box di fronte ad L e nella stessa fila di A, il quale oc­ cupa il box situato subito prima, entrando nella strada; 5 .1 e G stanno sullo stesso lato della strada ma in due box non adia­ centi; quale delle seguenti affermazioni è sicuramente falsa ? A. nel box n. 3 può stare B B. nel box n. 3 può stare F C. I occupa il box di fronte ad A D. nei box n. 6 e n. 9 stanno rispettivamente B ed L E. nel box n. 4 sta G ► Infatti nel box 6, che sta di fronte al box 5 occupato da H, per il punto 2 ci deve stare E e non B.

362. Nella squadra di pallavolo della tua città giocano sei ragaz­ zi: Carlo, Diego, Federico, Gabriele, Marco e Paolo. Ognuno ha un ruolo ben preciso nella squadra: ci sono due schiacciatori, un opposto, due centrali e un alzatore. Ogni ragazzo proviene da una città diversa: Milano, Roma, La Spezia, Pisa, Nuoro e Massa. Inoltre si sa che: 1. l’alzatore è di Massa 2. uno degli schiacciatori è Marco 360. Il direttore del Club Due Stelle deve assegnare uno spazio 3. uno dei centrali è di Pisa riservato a sei suoi clienti, i signori Antonio (A), Bernardo (B), 4. Paolo è sardo Cosimo (C), Daniele (D), Elio (E) e Federico (F). Le pareti diviso­ 5. né Carlo né Federico giocano nel ruolo di centrale rie sono però tali che permettono il passaggio dei suoni e del 6. Diego è milanese fumo di sigaretta. Per soddisfare al meglio le esigenze dei clien­ 7. nel ruolo di opposto gioca il romano ti il direttore deve tenere conto di alcune condizioni, in partico­ 8. un centrale è Paolo 9. Carlo non gioca nel ruolo di alzatore. lare:

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA Da quale città proviene Gabriele? A. La Spezia B. Dalle informazioni date non è possibile stabilirlo C. Pisa D. Roma E. Massa

|______ |______ | Daniele l Barbara |______ | Aldo

|______ |

Carlo può avere solo 2 o 4 anni più di Daniele (ci sono solo 2 caselle a disposizione a destra di quest’ultimo), e Federica può avere solo 2 0 3 anni meno di Barbara (ci sono solo 2 caselle a disposizione a sinistra di quest’ultima), quindi i suddetti anni di distanza, per coincide­ re (condizione 4.) devono essere 2, e dunque la tabella ora diventa:

► Per le affermazioni 4 e 8 si sa che Paolo è di Nuoro (essendo sar­ 1 l Federica | Daniele | Barbara [ Carlo | Aldo | | do) e gioca centrale. Inoltre per la 1,2, 3, 7 e la prima derivazione si sa che per ogni ruolo si ha già un nome o una provenienza, tranne Siccome Giuliana è maggiore di Federica (condizione 5.), questa deve che per uno schiacciatore, che quindi è Diego da Milano. Per la 5 e occupare l’ultima casella, e per esclusione Elio occupa la prima: la 9, Carlo deve giocare da opposto (gli schiacciatori sono Marco e | Elio | Federico [ Daniele | Barbara | Carlo | Aldo | Giuliana ] Diego) e quindi a Federico non rimane ora che giocare da alzatore (non è centrale). Quindi Gabriele è il secondo centrale che per la 3 Quindi essendo le età date da anni consecutivi, la differenza tra Elio deve essere di Pisa (l’altro è Paolo da Nuoro). e Giuliana è di 6 anni. 363. Giacomo, Giorgio e Samuele sono tre amici, ciascuno di quali fa due diversi mestieri fra i seguenti: autista, muratore, musicista, pittore, giardiniere e barbiere. Come è possibile co­ noscere i due mestieri svolti da ciascuno dei tre uomini consi­ derando che: (1) l’autista esaspera il musicista ridendo di lui; (2) il musicista ed il giardiniere sono soliti andare a pesca con Sa­ muele; (3) l’autista è innamorato della sorella del pittore; (4) Giacomo deve al giardiniere una somma di denaro; (5) Il pittore ha comprato della vernice per conto del muratore; (6) Giorgio ha vinto sia Giacomo che il pittore a carte: A. Giacomo: musicista e giardiniere, Giorgio: autista e muratore, Samuele: pittore e barbiere B. Giacomo: musicista e pittore, Giorgio: muratore e giardiniere, Samuele: autista e barbiere C. Giacomo: pittore e muratore, Giorgio: autista e giardiniere, Sa­ muele: musicista e barbiere D. Giacomo: musicista e muratore, Giorgio: autista e giardiniere, Samuele: pittore e barbiere E. Giacomo: musicista e muratore, Giorgio: autista e barbiere, Sa­ muele: pittore e giardiniere

365. La principessa Elisa deve scegliere tra quattro aspiranti alla sua mano. Ella li incontrerà separatamente, ma al termine di ogni incon­ tro dovrà decidere se accettare o rifiutare la proposta di matrimonio, e solo in quest’ultimo caso potrà passare ad esaminare il successivo pretendente. Fra i candidati, si sa, ce n’è uno Assolutamente bellis­ simo (A), uno Bello (B), uno Così così (C), ed uno Decisamente brut­ tino (D), ma non si sa in quale ordine si presenteranno. Quanti sono gli ordinamenti possibili dei 4 candidati:

A. B. C. D. E.

6 16 120 30 24

►4! = 4 • 3 • 2 • 1 = 24, infatti ci sono 4 possibilità al primo incontro, che una volta definito lascia spazio a solo 3 possibilità al secondo e così via.

366. La principessa Elisa deve scegliere tra quattro aspiranti alla sua mano. Ella li incontrerà separatamente, ma al termine di ogni incon­ tro dovrà decidere se accettare o rifiutare la proposta di matrimonio, ► Per la (4), Giacomo non è giardiniere, e dunque per la (2) deve e solo in quest’ultimo caso potrà passare ad esaminare ii successivo essere musicista, e dunque Giorgio è giardiniere. Per la (6) Samuele pretendente. La principessa, per ragion di stato, dovrà necessaria­ deve essere poi pittore. Per la (1) e per la (3) l’autista non è né musi­ mente sposarsi ai termine della giornata. Fra i candidati, si sa, ce n’è cista (Giacomo), né pittore (Samuele), e quindi è Giorgio. Infine per uno Assolutamente bellissimo (A), uno Bello (B), uno Così così (C), la (5), il pittore (Samuele) non fa il muratore, e quindi l’ultimo lavoro ed uno Decisamente bruttino (D), ma non si sa in quale ordine si disponibile per lui è il barbiere, e Giacomo è quindi il muratore. presenteranno, sicché è possibile solo il confronto coi candidati già scartati. Qual è la migliore strategia per la principessa per avere 364. Aldo, Barbara, Carlo, Daniele, Elio, Federica e Giuliana so­ più possibilità di scegliere A: no sette bambini le cui età sono sette numeri interi e consecuti­ A. scartare il primo, prendere il secondo solo se è più bello del pri­ vi compresi tra 1 e 10. Sapendo che: mo, sennò prendere il terzo solo se è più bello del primo, e infine 1. Daniele ha 3 anni meno di Aldo; prendere il quarto 2. Barbara ha un’età tale per cui è la mezzana; B. scartare i primi due, prendere il terzo se è più bello di entrambi i 3. Aldo ha un’età di 2 anni superiore a quella di Barbara; precedenti, e infine prendere il quarto 4. Federica è inferiore a Barbara dello stesso numero di anni di cui C. scartare il primo, prendere il secondo solo se è più bello del pri­ Carlo è maggiore di Daniele; mo, sennò prendere il terzo solo se è più bello del secondo, e in­ 5. Giuliana è maggiore di Federica fine prendere il quarto quanti anni ha Elio meno di Giuliana? D. scartare i primi due, prendere il terzo se è più belio di uno dei A. 4 primi due, e infine prendere il quarto B. 6 E. la probabilità di scegliere A rimane comunque 1/4, qualunque C. 2 strategia si scelga D. 3 E. 5 ► Con la strategia A. si ha che: 1. se il più bello si presenta per secondo viene sicuramente scelto (il ► Dobbiamo sistemare le posizioni consecutive: primo è sicuramente meno bello), e questo accade in 6 casi su 24; 2. se il più bello si presenta per terzo (e di nuovo è più bello del pri­ mo), viene scelto solo se il secondo è meno bello del primo, cioè se Barbara sta in mezzo (2.), Aido le sta 2 posti avanti (3.) e Daniele 3 accade che si presentano B, C oppure B, D, oppure C, D. Ci sono posti dietro Aldo (1.), dunque la tabella a questo punto è: quindi 3 di questi casi;

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CAP. 1. RAGIONAMENTO LOGICO

A. Margherita è seduta nella fila immediatamente dietro Fiorella B. Gabriella è seduta nella fila immediatamente dietro a quella dove siede Anna C. Ornella è seduta nella fila immediatamente davanti a quella dove siede Fiorella D. Ornella è seduta nella fila immediatamente davanti a quella dove siede Margherita 367. Quattro escursionisti si trovano a dovere attraversare un valico E. Fiorella è seduta in quarta fila entro la mezzanotte altrimenti il posto di confine sarà chiuso fino alla mattina del giorno dopo e pertanto dovranno trascorrere la notte all’ ► Siccome Fiorella si trova tre file indietro rispetto ad Anna, Fiorella e Anna occupano rispettivamente la quarta e la prima fila oppure la aperto. Per oltrepassare il confine si deve attraversare un piccolo ponte, quinta e la seconda. Il primo caso però è escluso in quanto Anna non pericolante e sospeso su un precipizio, che può reggere al massimo occupa un posto in prima fila. Ora, l’unica possibilità per Gabriella di due persone, le quali devono camminare insieme e procedere alla sedere tre file avanti rispetto a Margherita è di sedersi nella prima fila velocità del più lento. La notte è molto buia e i quattro hanno una (e Margherita nella quarta). Ad Ornella rimane dunque a disposizione sola torcia elettrica per illuminare il ponte, per cui uno di loro deve solamente la terza fila, davanti a quella dove siede Margherita. tornare indietro per riportare la torcia a quelli che ancora devono 370. A una tavola rettangolare si siedono sei persone (A,B,C,D,E,F) attraversare il ponte. Ciascuno dei quattro escursionisti cammina ad una velocità diversa per una importante riunione di affari. Due di loro siedono ai lati corti dagli altri e per attraversare il ponte A impiega 1 minuto, B impiega 2 del tavolo (il sinistro e il destro), mentre gli altri quattro si dispongono minuti, C impiega 5 minuti e D impiega 10 minuti. Mancano solo 18 a coppie ai lati lunghi. Si sa inoltre che: minuti alla mezzanotte e i quattro decidono di procedere per coppie: A è di fronte a D; in quale ordine devono procedere per restare nei tempi? F siede al lato corto sinistro del tavolo; C è alla sinistra di B; A. AC BD AB B. CD AC AB E si siede a un lato lungo del tavolo; D è alla destra di E. C. AD AC BA In base alle informazioni riportate, chi siede di fronte a F? D. BC DB AB E. AB CD BA A. A B. C ► La strategia più celere prevede che A e B attraversino il ponte in 2 C. B minuti, poi che A ritorni in un minuto, poi che C e D attraversino in 10 D. E minuti, B che ritorni in 2 minuti e A e B che infine attraversino in altri E. Nessuna delle altre risposte è corretta 2 minuti. Totale 17 minuti. ► Dalle affermazioni I) e IV) si deduce che A, D ed E non possono 368. A bordo di un piccolo autobus che ha oltre al sedile dell'au­ stare di fronte a F (che siede in un lato corto del tavolo). Rimane tista, quattro file di posti viaggiano quattro amici: Luca, Marco, quindi da stabilire chi tra B e C è la persona cercata. Se fosse C, dal Fabio e Giacomo. Uno di essi è seduto al posto di guida, gli altri punto III) seguirebbe che B sta alla sua destra, e che B avrebbe di stanno ognuno in una fila. Una delle file rimane dunque vuota. fronte E (l’unico rimasto a disposizione). Inoltre, il punto V) dice che E' inoltre noto che: Luca è due file più avanti di Marco; Fabio è a destra di E troviamo D, in contraddizione con il fatto che ora a de­ tre file più indietro di Giacomo; Luca ha solo quindici anni e stra di E si trova C (in quanto B, C ed E siedono nella metà destra l’autobus è considerato un autoveicolo pesante. Chi ha dietro di della tavola). Dunque la persona di fronte a F deve essere B. sé una fila vuota? 371. Nel Paese Omega ognuna delle cinque differenti imprese: Alfa, A. nessuno Beta, Gamma, Delta ed Epsiion (non necessariamente in quest’ B. Giacomo ordine) ha appena assunto un laureato: un dottore in Giurisprudenza, C. Luca uno in Ingegneria, uno in Economia, uno in Psicologia e uno in D. Fabio Scienze delle Comunicazioni (non necessariamente in quest’ordine). E. Marco I cinque laureati assunti sono: Mauro, Flavio, Raffaele, Walter e Luigi ► Luca, per poter avere Marco 2 file più indietro e non essere (non necessariamente in quest'ordine). Si sa inoltre che: l’autista, deve stare nella prima o seconda fila (e quindi Marco occu­ 1) Alfa ha assunto il laureato in Economia; pa, rispettivamente, la terza o la quarta). Ma se Luca sta nella prima 2) Flavio è laureato in Ingegneria e non lavora per l’impresa Beta; fila, allora rimangono solo il posto di guida, la seconda e la quarta 3) Raffaele lavora per l’impresa Delta e non è laureato in Giuri­ fila, cosicché a Giacomo e Fabio non rimangono posti che soddisfino sprudenza; la seconda affermazione. Dunque Luca sta nella seconda fila, e allo­ 4) Walter è laureato in Psicologia e lavora per l’impresa Epsiion. ra Giacomo è l’autista, Fabio sta nella terza fila e la risposta corretta In base a quanto affermato è possibile dedurre con certezza che: A. Luigi lavora per l’impresa Beta è quindi la B. B. Mauro non lavora per l'impresa Beta 369. [M/O] Il cinema Giorgione di Venezia ha una piccola sala di C. Mauro lavora per l'impresa Alfa proiezione con solo cinque file di sedili. Cinque signore (Mar­ D. Luigi è laureato in economia gherita, Ornella, Fiorella, Gabriella e Anna) siedono ognuna in E. Luigi lavora per l'impresa Alfa o per l'impresa Beta una fila diversa. Guardando la sala dallo schermo Fiorella si trova tre file indietro rispetto ad Anna, che non occupa un posto ► In un quesito di questo tipo è opportuno procedere inizialmente in prima fila. Gabriella, invece, siede tre file avanti rispetto a verificando la correttezza o meno delle risposte meno rigorose (os­ Margherita. In base alle precedenti affermazioni si può dedurre sia, che richiedono una verifica meno impegnativa), come, in questo con certezza che, guardando dallo schermo: caso, le risposte B. ed E. Dalle affermazioni 3) e 4) sappiamo con 3. se il più bello si presenta per quarto (e di nuovo è più bello del primo), viene scelto solo se il secondo è meno bello del primo, e il terzo è meno bello del primo, cioè se accade che si presentano B, C, D oppure B, D, C. Ci sono quindi 2 di questi casi. Ci sono quindi 6 + 3 + 2 = 11 casi favorevoli su 24, livello che non si raggiunge con le altre strategie.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA certezza che Luigi, Flavio e Mauro lavorano per una tra le imprese Alfa, Beta e Gamma. Circa la risposta B., se Mauro lavorasse per l’impresa Beta, allora Flavio, che è laureato in Ingegneria (2), lavore­ rebbe per Gamma, dovendo l’impresa Alfa assumere un economo (1), che risulterebbe essere quindi Luigi. Tali conclusioni non con­ traddicono alcuna richiesta, e quindi la risposta B. non pare plausibile. Concentriamo ora l’attenzione sulla risposta E.: se Luigi lavora per l’impresa Alfa o per la Beta non si giunge ad alcuna contraddizione (nel primo caso Flavio lavora per la Gamma (2) e Mauro per la Beta, nel secondo caso Flavio, che è un ingegnere, lavora per la Gamma (2 e 1) e Mauro per Alfa). Ma se Luigi lavorasse per Gamma, allora per la 2) Flavio dovrebbe lavorare per Alfa (non lavorando in Beta), in contraddizione col fatto, sempre in 2), che Flavio è laureato in In­ gegneria, mentre per la 1) l'impresa Alfa assume un economo. La risposta E. è dunque corretta. 372. Basandosi unicamente sulle ipotesi 2), 3) e 4) del Brano del quesito precedente, quale delle seguenti affermazioni risulta sicuramente vera? A. Mauro è laureato in Giurisprudenza B. Raffaele non è laureato in Economia C. Luigi è laureato in Scienze delle Comunicazioni D. Il laureato in Giurisprudenza è stato assunto dall'impresa Alfa, dall'impresa Beta o dall’impresa Gamma E. L’impresa Gamma ha assunto il laureato in Giurisprudenza o il laureato in Economia ► Servendoci della strategia suggerita nella risposta al quiz 371, si inizia affrontando le risposte meno impegnative: sappiamo con cer­ tezza che il laureato in Giurisprudenza non lavora per Delta (3) e neppure per la Epsilon, dove ci lavora uno psicologo (4). Quindi la D. è corretta.

*

__________________________

373. In base a quanto affermato nel Brano del quesito preceden­ te NON è possibile dedurre con certezza che: A. Walter lavora per l’impresa Epsilon B. Flavio lavora per l'impresa Gamma C. Mauro è laureato in Giurisprudenza D. L'impresa Beta ha assunto il laureato in Giurisprudenza E. Raffaele è laureato in Scienze delle Comunicazioni ► Nella risposta al quiz 371 si evidenzia che Mauro può lavorare, tra le altre, per l’impresa Alfa, caso nel quale dovrebbe essere laureato in Economia (richiesta 1). 374. In base a quanto affermato nel Brano del quesito preceden­ te, quale delle seguenti affermazioni è sicuramente FALSA? A. Walter lavora per l’impresa Epsilon B. Mauro è laureato in Economia C. Luigi non lavora per l'impresa Alfa D. Luigi è laureato in Giurisprudenza E. Mauro è laureato in Scienze delle comunicazioni ► Vedi quiz 373. 375. Romeo, gatto randagio di elevata astuzia ed esperienza, si in­ troduce nell’allevamento “Micidilusso” in cerca di avventure galanti e riesce ad azionare il dispositivo di rilascio delle gabbie che conten­ gono in tutto quattro esemplari, uno per ognuna di queste razze: so­ riano, maine-coon, birmano e devon-rex. Dei due esemplari femmina solo una, la più grossa, è disponibile per l'avventura. Due maschi e una femmina hanno mantello chiazzato mentre il devon-rex è mono­ colore. Ovviamente il maine-coon è più grande di Romeo che però pesa 1 kg in più sia dell'esemplare soriano che di quello birmano. Le femmine sono una più piccola e l'altra più grande dei maschi. Di che

razza è la gatta con cui il nostro Romeo potrà tentare l'approccio?

A. B. C. D. E.

Soriano Birmano Non ci sono informazioni sufficienti Devon-rex Maine-coon

► Siano P1, P2, P3 e P4 i pesi in ordine crescente (non strettamen­ te) dei quattro gatti in questione. Dobbiamo ora riempire la seguente tabella: P1 Razza Sesso

P2 Razza Sesso

P3 Razza Sesso

P4 Razza Sesso

Prima di tutto, dall’affermazione “Due maschi e una femmina hanno mantello chiazzato mentre il devon-rex è monocolore”, deduciamo che il gatto devon-rex è una femmina. Inoltre, dalle ultime due affer­ mazioni si conclude che il gatto soriano e birmano hanno pari peso (Romeo pesa esattamente 1 kg in più di entrambi) e che devono dunque occupare le colonne centrali (Le femmine sono una più pic­ cola e l'altra più grande dei maschi). Inoltre, la femmina rimanente deve essere di razza maine-coon. Possiamo quindi riempire le casel­ le seguenti: P1 Razza Femmina

P2 Soriano Maschio

P3 Birmano maschio

P4 Razza Femmina

Infine, essendo il maine-coon più grande di Romeo che però pesa sicuramente più di alcuni altri gatti (i due maschi), è lei la femmina più grande dell’ultima affermazione, e quindi possiamo concludere la tabella come segue: P1 Devon-rex Femmina

P2 Soriano Maschio

P3 Birmano Maschio

P4 Maine-coon Femmina

376. Leggere il testo e rispondere alle relative domande.

Si sta costruendo un team di lavoro. Ciascun impiegato dev’essere assunto in un ordine predefinito. È noto che: -è necessario lasciare al responsabile commerciale un po’ di tempo per acquisire una commessa e, non appena questo presupposto si verifica, è necessario assumere l’ingegnere che si dovrà occupare di realizzare i relativi progetti; -il responsabile del personale sarà il primo assunto dopo l’amminis­ trativo, in modo da potergli trasmettere tutte le informazioni connesse agli inquadramenti retributivi; -il responsabile del personale deve essere assunto dopo gli addetti alle funzioni di staff, in modo da coordinarne il lavoro; -il sistemista deve allestire le postazioni di tutti i suoi colleghi, in mo­ do che, una volta assunti, siano immediatamente operativi; -l’amministrativo, il sistemista e il magazziniere sono le funzioni di staff che devono essere coperte prima dell’assunzione dell’ingegnere e del responsabile commerciale. Facendo riferimento al brano, l’impiegato con la maggiore an­ zianità sarà:

A. B. C. D. E.

il magazziniere il sistemista l’ingegnere l’amministrativo il responsabile commerciale

► Siccome il sistemista deve allestire le postazioni di tutti i suoi col­ leghi, deve necessariamente essere assunto per primo.

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

377. Facendo riferimento al brano precedente, il magazziniere 381. [M/O] Completare correttamente la seguente successione numerica. 2; 20; 22; 42; 64; ? verrà assunto per: A. 106 A. terzo B. secondo, dopo l’amministrativo B. 86 C. secondo C. 105 D. 84 D. quarto E. primo E. 128 > Le figure professionali in questione sono: gli addetti alle funzioni di staff (l’amministrativo, il sistemista e il magazziniere), il responsabile commerciale, il responsabile del personale e l’ingegnere. Ora, la seconda indicazione dice che il responsabile del personale sarà il primo assunto dopo l’amministrativo (che ha funzioni di staff) mentre la quinta indicazione dice che le funzioni di staff devono essere co­ perte prima dell’assunzione dell’ingegnere e del responsabile com­ merciale. Quindi, le prime assunzioni sono quelle che riguardano le funzioni di staff. Tra queste, il primo assunto è il sistemista (si veda il quiz 376) dunque i secondi assunti (non sappiamo in che ordine) saranno l’amministrativo e il magazziniere. In particolare, il magazzi­ niere sarà assunto per secondo dopo il sistemista (ma non dopo l'amministrativo, che altrimenti sarebbe il primo assunto).

► I numeri in posizione pari, dopo il primo, sono dati dalla somma dei precedenti: 2 + 20 = 22; 20 + 22 = 42, quindi manca 42 + 64 = 106.

378. Simone, Giulia, Nicola e Adele possiedono ciascuno un solo animale. I loro animali sono un gatto, un canarino, un cane e un pesce rosso. L'animale di Nicola ha 4 zampe; quello di Simone ha il pelo; Adele ha un uccellino e sia Giulia sia Nicola non possiedono cani. Chi è il proprietario del cane? A. Nicola B. Simone C. Simone e Nicola D. Giulia E. Adele

383. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ rie: 80,10, 70,15, 60,...

A. B. C. D. E.

► Si sa che Giulia e Nicola non possiedono cani; inoltre, neppure Adele ne possiede, perché possiede un uccellino. Per esclusione, il proprietario del cane è Simone.

384. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ rie: 31,29, 24, 22,17,...

379. Paolo, Claudia, Nicola e Andrea possiedono ciascuno un animale. I loro animali sono: un coniglio, un cane, un canarino, un pesce rosso. L’animale di Nicola ha quattro zampe, quello di Paolo ha il pelo; Andrea ha un uccellino, né Claudia né Nicola possiedono un cane. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? A. Paolo possiede un cane B. Paolo possiede un coniglio C. Andrea possiede un canarino D. Nicola possiede un coniglio E. Claudia possiede un pesce rosso ► Nicola può avere solo un coniglio perché non possiede un cane e l’unico animale con quattro zampe che rimane è appunto il coniglio; l'animale di Paolo deve avere il pelo e quindi rimane solo il cane non potendolo avere Claudia, la quale avrà il pesce rosso visto che l'uccellino è di Andrea. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO SUCCESSIONE NUMERICA, DI LETTERE E DI FIGURE

382. Individuare il numero che segue logicamente: 9,10, 8 ,1 1 ,7 ,1 2 :

A. B. C. D. E.

15 6 13 5 14

► I numeri in posizione dispari 9, 8, 7, decrescono di un numero, quindi manca il 6 (in posizione pari invece aumentano di uno).

50 25 35 30 20

► I numeri in posizione pari aumentano di 5 (mentre quelli in posi­ zione dispari decrescono di 10), quindi il successivo mancante è 20.

A. B. C. D. E.

15 14 16 13 12

► I numeri in posizione pari decrescono di 7 (mentre quelli in posi­ zione dispari aumentano di 7). 385. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ rie: 5.2, 4.8, 4.4,4.0,... A. 3 B. 3.3 C. 3.5 D. 3.6 E. 3.2 ► Si tratta di una progressione aritmetica tale per cui ogni numero si ottiene dal precedente sottraendo 0.4, quindi il numero mancante è dato da 4.0-0.4 = 3.6.

380. Individuare il numero mancante: 3, 6,9,15,24,39,....? A. 81 B. 63 C. 127 D. 57 E. 49

386. Inserire il numero mancante nella serie: 3 7 15 31 63 ... A. 124 B. 119 C. 120 D. 127 E. 150

► I numeri in posizione dispari, dopo il primo, sono dati dalla somma dei precedenti: 3 + 6 = 9; 6 + 9 = 15, quindi manca 24 + 39 = 63.

► Ogni numero, dopo il primo, è dato dal doppio del numero prece­ dente aumentato di 1.

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO 387. Quale numero va inserito a completare la serie? 8, 22, 50,106, 218,442,. A. 980 B. 780 C. 654 D. 890 E. 884 ► Ogni numero, dopo il primo, è dato dal doppio del numero prece­ dente aumentato di 6. 388. Completare la sequenza: 1 14 4 1 1 7 8 1 0 7 1 3 A. 5 B. 3 C. 4 D. 11 E. 12 ► I numeri in posizione pari sono 14,11, 8, ?, quindi ogni numero è dato dal precedente -3. 389. Individuare l’alternativa che completa correttamente la se­ guente successione di numeri: 10; 15; 13; 12; 16; 9; 19; 6; ? A. 22 B. 18 C. 21 D. 5 E. 13 ► I numeri in posizione dispari sono 10,13,16,19, ?, quindi ? = 22 (ogni numero è dato dal precedente +3). 390. Completa la serie con il numero che manca: 4 9 19 ? 79 159 A. 37 B. 38 C. 39 D. 40 E. 41 ► Ogni numero della serie si ottiene dal doppio del precedente +1, quindi manca 19 • 2 + 1 = 39. 391. Completare correttamente la seguente successione di nu­ meri: 2; 8; 10; 18; 28; ? A. 46 B. 30 C. 36 D. 48 E. 42 ► Partendo dalla terza cifra, ogni cifra è la somma dei due numeri precedenti, dunque manca 18 + 28 = 46. 392. Completare correttamente la seguente successione nume­ rica: 1; 8; 9; 17; 26;? A. 35 B. 33 C. 36 D. 43 E. 39 ► Partendo dalla terza cifra, ogni cifra è la somma dei due numeri precedenti, dunque manca 17 + 26 = 43. 393. Completare la seguente serie: 1, 3,4, 7,11, ?, 29, 47, 76

© Artquiz LO G IC A A. B. C. D. E.

18 20 21 17 19

► Ogni cifra è la somma dei 2 numeri precedenti, quindi 7 = 7 + 11* 18. 394. Individuare quale numero completa la seguente serie: 6, 6,18,12, 30,18, 42, 24,___ A. 18 B. 54 C. 30 D. 32 E. 66 ► Le cifre in posizione dispari sono 6,18, 30, 4 2 ,_ , ossia il numero precedente +12, quindi 48 +12 = 54 (mentre le cifre in posizione pari sono la “tabellina del 6”). 395. Individuare il numero da inserire tra le parentesi: 15 (...) 49 A. 28 B. 30 C. 32 D. 36 E. 34 ► Il numero mancante è dato dal numero precedente sommato a 17: 15+17-= 32; 32+17 = 49. Si noti che il quesito si risolve per esclusio­ ne delle risposte errate. 396. Quale coppia di numeri segue logicamente la seguente se­ rie: 75 65 85 55 45 85 3 5 ........

A. B. C. D. E.

85 35 35 25 25 75 25 85 25 15

► Ogni numero è dato dal precedente sottraendo 10; e ogni tre nu­ meri si ripete il numero 85. Quindi 35 -10 = 25 e poi di nuovo 85. 397. Data la sequenza numerica: 3 4 6 10 18 ? Qual è il numero che completa la serie?

A. B. C. D. E.

34 28 20 36 54

► Ogni numero della serie si ottiene moltiplicando il precedente per 2 e sottraendo 2, ossia 3 • 2 - 2 = 4; 4 • 2 - 2 = 6; 6 • 2 - 2 = 10; dunque manca 18 • 2 - 2 = 34. 398. Individuare il numero che segue logicamente: 3, 6,18, 72, 360:

A. B. C. D. E.

900 720 3600 1440 2160

►.La regola è: 3 • 2 = 6; 6 • 3 = 18; 18 • 4 = 72; 72 • 5 = 360, dunque il successivo è 360 • 5 = 2160.

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LO G IC A ©Artquiz 399. Individuare qual è II numero mancante nella seguente serie: 6, 8, 24; 9,4,19; 5, 6,17; 4, 4, _ A. 15 B. 11 C. 12 D. 20 E. 16

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO D. 56; 79 E. 56; 77 ► l numeri in posizione pari decrescono di 4: 68, 64, 60, quindi ? = 56. I numeri in posizione dispari decrescono di 7: 105, 98, 91, 84, quindi ? = 77. 405. Quale numero segue nella serie: 17 23 4 36 26 14 11 29 16 ?

► La regola è: [(6 • 8)/2] + 0 = 24; [(9 • 4)/2] + 1 = 19; [(5 • 6)/2] + 2 = 17 e dunque il numero mancante si ottiene eseguendo [(4 • 4)/2] + 3 = 11 .

A. 20 B. 16 C. 24 D. 18 400. Individuare il numero che completa correttamente la se­ E. 22 guente successione di numeri: 512,71,224,431,...... ► La somma di ogni coppia di numeri, ossia (17 23) (4 36) (26 14) A. 315 (11 29), dà 40. Quindi 40-16 = 24. B. 323 C. 135 406. Qual è il numero che completa la serie: 3, 9,15, 21, 27,...? D. 172 A. 44 E. 25 B. 36 ► La somma delle cifre che compongono ogni singolo gruppo di C. 35 numerii è 8, così come soltanto in B. D. 41 E. 33 401. Inserire il numero mancante per completare la seguente ► Ogni numero è dato dal precedente +6, dunque 27 + 6 = 33. serie: 2 4 8 3 5 9 407. Quale numero completa la serie? 4 5 20 7 1 25 31 - 1 7 - 3 7 - ? - 4 3 - 2 5 - 4 9 - 2 9 . 6 4 24 10 14 ??? A. 21 A. 27 B. 41 B. 23 C. 19 C. 31 D. 39 D. 21 E. 35 E. 33 ► I numeri nelle prime 2 righe seguono la seguente regola: 2 * 4 = 8; 8 - 3 = 5; 5 • 2 -1 = 9 e 4 • 5 = 20; 20 - 7 = 13; 13 • 2 -1 = 25. Dunque l'ultima deve essere 6 • 4 = 24; 24 -10 = 14; 14 • 2 -1 = 27. 402. Qual è il prossimo numero della serie: 2 ,3 ,5 ,8 ,1 2 ,17,.. ? A. 26 B. 22 C. 23 D. 24 E. 25 ► Notare che la differenza tra un numero e il suo precedente va co­ me n +1, ossia 3 -1 = 2, 5 - 2 = 3, 8 - 3 = 5, 12 - 4 = 8, 17 - 5 = 12, quindi? = 23 (23-6 = 17).

► I numeri in posizione pari aumentano di 4 rispetto al precedente, quindi manca il 21. 408. Quale coppia di numeri segue logicamente alla sequenza: 30, 20, 29, 21,28, 22, 27, 23, 26,24, ?, ?

A. B. C. D. E.

25, 24 25, 25 24, 25 28, 22 30,20

► I numeri in posizione dispari sono 30, 29,28, 27, 26, ?. In posizio­ ne pari sono 20,21, 22,23, 24, ?, quindi mancano 25 e 25. 409. [M] Data la sequenza di numeri 1, 2, 5, 4, 9, 6,13 ... qual è il

403. Completare correttamente la seguente successione nume­ successivo termine? rica: 8; 10; 11; 16; 14; 22; 17;?;? A. 7 A. 20; 27 B. 11 B. 28; 20 C. 10 C. 28; 21 D. 8 D. 29; 20 E. Non può essere predetto perché la sequenza è puramente casuale E. 20; 29 ► Un termine di posizione pari 2n è 2n stesso, per cui da 2,4, 6 se­ ► I numeri in posizione dispari decrescono di 3: 8,11, 14,17, quindi gue 8. ? = 2 0 .1numeri in posizione pari aumentano di 6:10,16, 22, quindi 410. Individuare l’alternativa che completa correttamente la se­ ? = 28. guente serie di numeri: 1; 15; 16; 31; 47; ?

404. Completare correttamente la seguente successione nume­ A. 76 rica: 105; 68; 98; 64; 91; 60; 84; ?; ? B. 63 A. 56; 78 C. 78 B. 55; 82 D. 94 C. 77; 55 E. 99

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO ►Ogni numero è dato dalla somma dei precedenti: 1 + 15=16; 15+ 16 = 31 ecc. quindi manca 31 + 47 = 78. 411. Quale numero prosegue la serie: 131,114, 97, 80, 63,...? A. 46 B. 57 C. 39 D. 41 E. 47 ► Ogni numero è il precedente -17, ossia: 131 -17 = 114; 114 -17 = 97 ecc. quindi manca 63 - 17 = 46, 412. Che numero va messo al posto del punto interrogativo: 5, 7, 6, 8, 7, 9, 8,...? A. 10 B. 9 C. 13 D. 11 E. 12 > I numeri in posizione pari aumentano di 1, quindi ? = 10 (come anche i numeri in posizione dispari). 413. Completare la seguente serie numerica: 7,14, 5,17, 3, 20, ? A. 1 B. 10 C. 19 D. 20 E. 22 ► Nelle posizioni dispari si diminuisce di 2 (7, 5, 3), quindi ? = 1 (nelle posizioni pari, invece, si aumenta di 3). 414. Completare correttamente la seguente successione nume­ rica: 45; 46; 48; 51; 55; 60; ? A. 68 B. 69 C. 67 D. 66 E. 63 ► Ogni numero aumenta di 1, poi 2, poi 3, poi 4 ecc, quindi ? = 66. 415. Completare correttamente la serie di numeri: 0,1,3, 6,10,15,? A. 20 B. 25 C. 21 D. 22 E. 18 ► Dopo il primo numero, i successivi sono dati dalla somma del nu­ mero precedente +1, poi +2, poi +3, poi +4 ecc., ossia 1 = 0+1; 3 = 1+2; 6 = 3+3; 10 = 6+4; 15 = 10+5, quindi ? = 15+6 = 21. 416. Completare la seguente sequenza di numeri: 1 3 6 10 ? 21 A. 12 B. 15 C. 18 D. 36 E. 24 ► Dopo il primo numero, i successivi sono dati dalla somma del nu­ mero precedente +1, poi +2, poi +3, poi +4 ecc. ossia: 3 = 1+2; 6 = 3+3; 10 = 6+4;? = 10+5; 21 = 15+6.

417. Completare la seguente serie numerica: 1; 3; 8; 19; 42;.... A. 97 B. 55 C. 89 D. 93 E. 77 ► Ogni numero è dato dalla somma dello stesso per se stesso, ag­ giungendo +1, poi +2, poi +3, poi +4, infine +5, ossia: (1+1 = 2) +1 = 3; (3+3 = 6) +2 = 8; (8+8 = 16) +3 = 19; (19+19 = 38) +4 = 42, quindi il prossimo numero sarà: (42+42 = 84) +5 = 89. 418. Quale coppia di numeri segue logicamente la seguente se­ rie: 17 32 19 29 21 26 2 3 ....... A. 25 25 B. 20 22 C. 23 25 D. 25 22 E. 27 32 ► I numeri in posizione pari sono 32, 29, 26, ossia in progressione aritmetica ottenuta sottraendo 3 ad ogni passo, quindi il numero mancante in ottava posizione è 23, di per sé già sufficiente ad indivi­ duare la risposta esatta tra quelle proposte. 419. Individuare il numero che completa correttamente la se­ guente successione di numeri: 8 ,4 ,1 1 ,8 ,1 4 ,1 2 ,1 7 ...... A. 14 B. 11 C. 12 D. 18 E. 16 > I numeri in posizione pari sono 4, 8, 12, ..., ossia la successione dei multipli di 4, pertanto segue 16 (mentre, i numeri in posizione dispari sono 8,11,14,17, dunque ogni numero si ottiene sommando 3 al precedente). 420. Quale numero completa la serie: 15, 45, 33, 21, 27,...?

A. B. C. D. E.

36 17 23 47 35

► I numeri proposti sono tutti multipli di 3, come nella risposta A. 421. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ rie: 14, 28, 20, 40, 32, 64,...

A. B. C. D. E.

128 96 256 52 56

► I numeri in posizione dispari aumentano di 6, poi del doppio di 6, poi del quadruplo di 6, infatti il numero mancante è 32 + 24 = 56. 422. Qual è il rapporto successivo nella serie: 1/15 1/8 1/12 1/10 1/9 1/12 1/6 1/14 1/3?

A. B. C. D. E.

1/20 1/18 1/16 1/24 1/22

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LOGICA ©Artquiz ► Dopo aver notato che i denominatori delie frazioni in posizione pari sono 8,10,12,14, si conclude che il denominatore mancante è il multiplo successivo di 2, quindi 16. 423. Qual è il numero successivo nella serie: 22; 33; 49,50; 74,25; 111,375; 167,0625; ? A. 250,59375 B. 222,33355 C. 231,36215 D. 183,56455 E. 189,51235 ► Ogni numero è ottenuto dal precedente moltiplicato per 1,5 cioè 22 • 1,5 = 33; 33 • 1,5 = 49,5 ecc, quindi manca 167,0625 • 1,5 = 250,59375.

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO E. 35 ►Notare che la differenza tra numeri successivi va come 5 • n, infat­ ti 100 - 95 = 5, 95 - 85 = 10, 85 - 70 = 15 ecc. Quindi 50 - 25 = 25 è il successivo. 429. Qual è il numero successivo nella seguente successione: 90; 85; 75; 60; 40 ?

A. B. C. D. E.

25 15 27 22 30

► Il termine n-esimo si ricava dal precedente sottraendo 5(n - 1), quindi il sesto termine è 40 - 5(6 -1).

424. Quale numero completa logicamente l'ultima delle seguenti coppie di numeri: (1 24), (2 12), (3 8), (4 6), (6 ...)? 430. Completare correttamente la seguente successione nume­ A. 4,8 rica: 46; 69; 100; ?;?; 132; 110; 133 B. 6 A. 81; 103 C. 4 B. 69; 79 D. 2 C. 74; 99 E. 3 D. 78; 101 E. 71; 108 ► Il prodotto dei valori di ogni coppia è 24, dunque 24/6 = 4. ►La serie si divide in due sottosequenze date dalle prime 4 cifre e 425. Quale numero completa logicamente l'ùltima delle seguenti dalle seconde 4 cifre. Nella prima sottósequenza, partendo da 46, si coppie di.numeri: (2 30), (3 20), (415), (... 12)? ottengono i numeri successivi sommando prima 23, poi 31 e rimane A. 8 una operazione da definire. Nella seconda sottosequenza, dopo la B. 7 prima cifra incognita, da 132 si sottrae 22 e quindi al risultato, 110, si C. 3 somma 23. Dunque, il numero dopo 100 deve essere ottenuto sot­ D. 2 traendo 22, ossia 78, al quale va sommato 23, così da ottenere 101. E. 5 In altre parole, partendo da 46, i numeri successivi si ottengono ese­ guendo ciclicamente le operazioni +23, +31,-22. ► Il prodotto dei valori di ogni coppia è 60, dunque 60/12 = 5. 431. Completare correttamente la seguente successione nume­

426. Indicare il numero mancante nella serie: 2; 5; 11; 23; 47; ?? rica: 120; 10; ?;?; 30; 40; 15 A. 89 A. 60; 20 B. 67 B. 240; 5 C. 51 C. 60; 22 D. 95 D. 56; 28 E. 73 E. 20; 58 ►Ad ogni posizione il numero si ottiene moltiplicando per 2 il nume­ ro in posizione precedente e aggiungendo 1. Quindi il'mancante è dato da 2 • 47 + 1. 427. Completare la seguente successione numerica: 360; 72; 18; 6;? A. 2 B. 0 C. 3 D. 4 E. 1 ► Si osserva che: 72 = 360/5, 18 = 72/4, 16 = 18/3, ossia ogni nu­ mero si ottiene dal precedente dividendolo per un divisore che de­ cresce di un’unità dal precedente. Dunque il numero mancante si ottiene eseguendo 6/2 = 3. 428. Individuare il numero che segue logicamente: 100,95, 85, 70, 50: A. 30 B. 20 C. 25 D. 15

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►Ad ogni passaggio i numeri in posizione dispari si dividono per 2 mentre in posizione pari si moltiplicano per 2. Si tratta cioè di due progressioni geometriche di ragione rispettivamente 1/2 e 2. Si noti inoltre che di conseguenza il prodotto di due numeri consecutivi (il primo dei quali in posizione dispari) deve essere costante e pari a 1200. I numeri mancanti sono quindi 60 e 20 (e il numero dopo 15 deve quindi essere 80). 432. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ rie: 8, 6, 9, 23, 87 , ...

A. B. C. D. E.

128 226 324 429 431

► Si noti che i primi tre numeri della serie decrescono e i successivi aumentano, ragion per cui si può ipotizzare la presenza sia di una sottrazione che di una somma o prodotto (o entrambi), e si ottengono come segue 8 • 1 - 2 = 6, 6 • 2 - 3 = 9, 9 • 3 - 4 = 23,23 • 4 - 5 = 87. Quindi il numero seguente è 87 • 5 - 6 = 429. Si osservi che i fattori in seconda posizione sono 1,2,3... mentre i numeri della sottrazione sono 2, 3,4...

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO 433. La serie di cifre proposta osserva una successione logica: 58 57 55 52 53 ?? 58 54 49 43 47 ?? 58 Quale coppia di numeri deve essere inserita per completare la serie in modo corretto? A. 54 52 B. 55 52 C. 52 55 D. 46 48 E. 51 57 ► Dal primo numero si decresce di 1, poi 2, poi 3, per poi ri­ aumentare di 1, poi 2, e dunque di 3, quindi ?? = 55. Poi dal secondo 58 si decresce di 4, poi 5, poi 6, per poi ri-aumentare di 4, poi 5, e dunque di 6, quindi ??= 52. 434. Aggiungi il numero che manca : 4 8 9 27 16? A. 32 B. 8 C. 64 D. 7 E. 48 ► Nella prima riga, il secondo numero è pari al precedente moltipli­ cato per 2; nella seconda riga il secondo numero è pari al preceden­ te moltiplicato per 3, dunque nell’ultima riga il numero mancante è pari al precedente moltiplicato per 3, ossia 64.

operazioni +3, -25 e -14. Ripetendo dette operazioni con i successivi tre numeri (ossia da 65) si ottiene 68, 43 e poi 29. Quindi continuan­ do da 29, ripetendo la prima combinazione (+3) si ottiene 32. 438. Quale coppia di numeri segue logicamente la seguente se­ rie: 11,14,14,17,17, 20, 20,__, __? A. 24,24 B. 23, 26 C. 23, 23 D. 24, 27 E. 21,24 ► Dopo il numero iniziale 11, ogni numero viene ripetuto una volta, e poi il numero successivo è aumentato di 3. Quindi manca la coppia 23, 23. 439. Quale coppia di numeri segue logicamente la seguente se­ rie: 2,44, 4, 41,6, 38, 8, _ , _ ?

A. B. C. D. E.

34,9 10,12 35, 32 35,10 10,35

► I numeri in posizione pari (44, 41, 38, ?) decrescono di 3, quindi ? = 35. I numeri in posizione dispari ( 2/4, 6, 8, ?) aumentano di 2, quindi ? = 10. 440. Completare la seguente successione numerica: 240; 40; 8; ?

A. 5 435. La serie di cifre proposta osserva una successione logica. B. 6 C. 3 Quale delle alternative prosegue la serie in modo corretto? D. 4 2 97489 8 83 1479? ? E. 2 A. 20; 75 B. 16; 77 ► La regola è: 240/6 = 40; 40/5 = 8, quindi ? = 8/4 = 2. C. 22; 77 D. 24; 75 441. Individuare il numero che completa correttamente la se­ E. nessuna delle risposte precedenti è corretta guente successione: 7 -1 4 - 4 2 - 1 6 8 - ? ► Le cifre in posizione dispari sono 2, 4, 8, 14, ?, e la regola è: A. 310 2 + (2 • 1) = 4; 4 + (2 • 2) = 8; 8 + (2 • 3) = 14; quindi 14 + (2 • 4) = B. 672 22. Le cifre in posizione pari seguono invece la regola: 97 - (4 • 2) = C. 210 D. 182 89; 89 - (3 • 2) = 83; 83 - (2 • 2) = 79; quindi 79 - (1 -'2) = 77. E. 840 436. Completare la seguente serie numerica: B> La regola è: 7 • 2 = 14; 14 • 3 = 42: 42 • 4 = 168, quindi ? = 11,7, 22, 21,44, ?, ?, 189,176 168- 5 = 840. A. 35 77 B. 42 88 442. Completare correttamente la seguente successione nume­ C. 63 66 rica: 5, 41,311,2201,? D. 63 88 A. 23001 E. 28 55 B. 20002 t> Le cifre in posizione pari sono 7, 21, ?, 189, e la regola è: 7 • 3 = C. 30030 21; 21 • 3 = 63; 63 • 3 = 189. Le cifre in posizione dispari sono 11, D. 12200 22, 44, ?, 176, e la regola è: 11 • 2 = 22; 22 • 2 = 44; 44 • 2 = 88; E. 55555 8 8 - 2 = 176. ► In D. la somma di tutte le cifre è 5, come nei numeri della serie. 437. Completare correttamente la seguente successione nume­ Inoltre, la prima cifra della del quesito scende da 5 di 1 ad ogni pas­ so, e il numero totale di cifre aumenta di 1 ad ogni passo. rica: 101; 104; 79; 65; 68; 43;?;? A. 29; 32 443. Completare la seguente successione 125, 64,27,8,... B. 18; 21 A. 3 C. 46; 32 B. 1 D. 29; 42 C. 4 E. 29; 4 D. 5 ► Partendo da 101, i 3 numeri seguenti si ottengono eseguendo le E. 2

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

449. Trovare l'intruso A. 7 -1 4 -2 8 -5 6 B. 6 -1 2 -1 8 -2 4 444. Completare la successione seguente: 104; 52; 56; 28; 32; ?; ? C. 3 -6 -1 2 -2 4 A. 20; 17 D. 4 -8 -1 6 -3 2 B. 16; 20 E. 5 -1 0 -2 0 -4 0 C. 18; 20 D. 24; 20 ►Tranne l'opzione B, in tutte le altre serie i numeri in posizione pari E. 16; 18 sono il doppio del numero precedente. ► I numeri proposti sono i cubi di 5, 4, 3 e 2, dunque il successivo è il cubo di 1, ossia 1 stesso.

► I numeri in posizione pari sono la metà dei precedenti: 52 = 104/2; 28 = 56/2; quindi ? = 32/2 = 16. Mentre in posizione dispari la regola è: 104 - 48 = 56; 56 - 24 = 32 (ossia la metà della metà precedente), quindi 7 = 32- 12 = 20. 445. Quale coppia di numeri segue logicamente la seguente se­ rie: 40 40 31 31 22 2213 ....... A. 13 4 B. 13 5C. 4 13 D. 9 4 E. 4 4 ► Ogni coppia di numeri, di due in due, sono uguali e le rispettive somme dei numeri di ogni coppia danno sempre è 4, inoltre la prima cifra di ogni numero decresce di 1, quindi i numeri seguenti dovranno essere 13 e 04. 04 è corrispondente, in notazione decimale, al nu­ mero 4. 446. [V] Date le serie di numeri 9, 12, 15; 5, 12, 11 e 14, 18, 23, completare, seguendo la stessa regola, la serie 10, 24, ?, sce­ gliendo il terzo elemento tra le alternative proposte di seguito. A. 22 B. 20 C. 34 D. 25 E. 21

450. Quale dei seguenti numeri integra correttamente la serie: 27 - 38 - 47 67 - 78 - 87 A. 39 B. 47 C. 58 D. 99 E. 132 ► Questa è la regola: 27+10 +1 = 38; 38+10 -1 =47; 47+10 +1 = 58; 58+10 -1 = 67, ecc. 451. Quale numero segue nella serie? 11:00 11:20 12:00 1:00 2:20 4:00.... A. 4:20 B. 7:20 C. 6:00 D. 7:20 E. 5:00 ►Si osservi che la notazione usata per i numeri proposti è quella delle ore:minuti. Quindi si nota che ogni numero, partendo dal se­ condo in poi, si ottiene dal precedente sommando 20 min, 40 min, 60 min, 80 min, 100 min. Si osservi anche che le ore proposte sono quelle dell'orologio con 12 ore, infatti 12:00 + 60 min = 1:00. Ciò det­ to, il numero mancante si ottiene dall'ultimo proposto, cioè 4:00, sommando 120 min = 2 ore, quindi si ottiene 6:00.

452. Individuare il numero che segue logicamente nella serie: 16; 64; 144; 256;.... A. 400 B. 300 C. 540 447. Quale fra le serie numeriche contrassegnate da A ad E ha D. 465 una successione logica analoga a quella della seguente serie? E. 380

► In ciascuna delle prime 3 serie numeriche, il terzo numero è dato dalla somma del primo numero e della metà del secondo (15 = 9 + 6; 11 = 5 + 6; 23 = 14 + 9) applicando tale regola anche all’ultima serie, abbiamo: 10+12 = 22.

36 15 21 17 8 9 128 53 75

A. B. C. D. E.

371819 98 81 17 103 12 81 100 37 137 67 6 73 74 53 127 85 16 69 60 25 20 45 8 37 75 27 48 125 3689 111 34 77 67 31 36 38 87127 48 79 118

► La regola della serie del quesito è: 36 = 15 + 21,17 = 8 + 9 e 128 = 53 + 75, regola rispettata soltanto in D. 448. Quale numero è da eliminare dalla seguente successione: 1,5, 8 ,1 2,1 5,19 , 20, 22, 26, 29, 33

A. B. C. D. E.

21 20 29 19 26

► Eliminando il numero 20, si nota che la differenza tra due numeri consecutivi è, in modo alternato, 4 e 3 (5 -1 = 4; 8 - 5 = 3; 12 - 8 = 4; 15 -12 = 3; e così via).

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► La regola è: 16 = (4+0)2; 64 = (4+4)2; 144 = (4+8)2; 256 = (4+12)2; quindi 202 = 400, ossia 400 = (4+16)2. 453. 100,121,144; il prossimo è: A. 0166 B. 169 C. 167 D. 171 E. 196 ►Sono i quadrati di 10, 11 e 12, quindi il prossimo è il quadrato di 13, appunto 169. 454. Individua tra quelli sotto riportati il numero mancante nella serie: "51 - 49 - 45 - 37 -...” A. 21 B. 25 C. 33 D. 29 E. 15-

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO ► Notare che la differenza tra numeri successivi va come 2", infatti 51 - 49 = 2,49 - 45 = 4,45 - 37 = 8, quindi il successivo è 37 -16 = 21.

D. 122 E. 89

455. Quale è il numero mancante nella sequenza: 1-3-...-15-31 ? ► La differenza tra ogni coppia di due numeri consecutivi è una po­ tenza crescente di 3. Infatti, 5 - 2 = 3, 14 - 5 = 32, 41 - 14 = 33, A. 11 dunque il numero mancante si ottiene da 41 + 34 = 41 + 81 = 122. B. 25 C. 7 461. Completare correttamente la seguente successione nume­ D. 8 rica: 18; 21; 30; 57; ? E. 10 A. 66 ► Notare che la differenza tra numeri successivi va come 2", infatti B. 138 3 -1 = 2, 31 -1 5 = 16, dunque dovrà essere x - 3 = 4 e 1 5 - x = 8, C. 114 D. 81 pertanto x = 7. E. 171 456. Qual è il numero successivo a quelli dati nella successione: ► La differenza tra ogni coppia di due numeri consecutivi è una po­ 1,2, 5,14? tenza crescente di 3. Infatti, 21 - 18 = 3, 30 - 21 = 32, 57 - 30 = 33, A. 95 dunque il numero mancante si ottiene da 57 + 34 = 57 + 81 = 138. B. 50 C. 41 462. Indica nella seguente successione il numero mancante D. 83 (254; 126,?; 30; 14;): E. 62 A. 53 ► Si noti che la differenza tra l’n-esimo termine e l’(n - 1)-esimo è B. 98 C. 44 3n“2, dunque dopo 14 (il 4 termine), ci va 14 + 33. D. 56 457. Che numero va messo al posto del punto interrogativo: E. 62 2,3,5,9,17,33,...? ► Le differenze dei numeri successivi sono 254 - 126 = 128 = 27, e A. 60 30 - 14 = 16 = 24, dunque 126 - x = 64 = 26 e x - 30 = 32 = 25, da cui B. 80 x = 62. C. 75 D. 65 463. Individuare l’alternativa che completa correttamente la se­ E. 33 guente serie di numeri: 1; 8; 27; ?; 125; 216; 343; 512. ► Notare che la differenza tra numeri successivi va come 2n, infatti A. 98 3 - 2 = 1, 5 - 3 = 2, 9 - 5 = 4,17 - 9 = 8, 33 -17 = 16, dunque dovrà B. 49 essere X - 33 = 32 e quindi x = 32 + 33. C. 81 D. 64 458. Individuare il prossimo numero nella sequenza logica: E. 100 59 57 54 49 42 31 .. ► Sono numeri del tipo n3, infatti 1 = 13; 8 = 23; 27 = 33, quindi man­ A. 18 B. 15 ca 43 = 64. C. 20 464. Completare la seguente serie numerica: 3; 4; 7; 16; 43;.... D. 17 E. 13 A. 118 B. 97 ► Notare che la differenza tra numeri successivi va come 2, 3, 5, 7, C. 59 11, che è la sequenza in ordine crescente dei numeri primi. Il primo D. 124 successivo è 13, ossia la differenza tra 31 e il numero incognito, che E. 156 pertanto è 31 -13 = 18. ► La differenza tra due numeri consecutivi è 3n, ad esempio 4 - 3 = 3°; 7 - 4 = 31; 16 - 7 = 33, quindi il numero mancante è 43 + 34 = 124. 459. Inserire il numero mancante nella serie: 3 7 15 31 63 ... Oppure, più semplicisticamente, stante’ le risposte proposte, si può A. 120 risolvere il quesito notando che i numeri in posizione pari corrispon­ B. 119 dono a 4 • 4 = 16; 16 • 4 = 124. C. 127 D. 150 465. Definite il numero mancante nella serie: E. 124 1,25 2,25 4 ... 16 17,75 18,75 ► La differenza tra ogni coppia di due numeri consecutivi è una po­ A. 10,75 tenza crescente di 2. Infatti, 7 - 3 = 22, 15 - 7 = 23; ecc. B. 8 C. 9,25 460. Individuare il numero che completa correttamente la se­ D. 10 guente successione di numeri: 2, 5,14, 41........ E. 8,25 A. 141 ► La media dei numeri simmetrici rispetto al centrale mancante fa 10 B. 62 = (1,25 + 18,75)/2 = (2,25 + 17,75)72 = (4 + 16)72, dunque manca 10. C. 116

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

466. Individuare il numero che completa correttamente la se­ B. (6,4, 8, 5, 9, 2,1,7) guente successione: 7; 34; 511; 2.122; ? C. (6,4, 5, 8, 9, 2,1,7) D. (6,4, 5, 8, 2, 9,1,7) A. 11.112 B. 7.016 E. (6,4,8, 5, 2,9,1,7) C. 43.000 ►Si veda il quiz 470. D. 77.777 E. 62.000 472.9 + 8 = 171; 6 + 4 = 102; 5 + 2 = 73; 7 + 3 = 104; 6 + 1 = ? ► La somma delle cifre dei numeri nel testo scritti in notazione de­ A. 75 cimale dà 7. Infatti 3 + 4 = 7, 5+1 + 1= 7 etc. Tra le opzioni propo­ B. 57 C. 27 ste solo 43.000 soddisfa la proprietà richiesta. D. 17 467. Individuare quale, fra gli elementi indicati nelle alternative, E. 16 completa in modo corretto la seguente successione di numeri: ► La regola è 9+8 = 17 (ossia 171); 6+4 = 10 (ossia 102); 5+2 = 7 1; 12; 13; 25; 38; ? (ossia 73); 7+3 = 10 (ossia 104); quindi 6+1 = 7 (ossia 75). A. 50 B. 63 473. Quale numero deve comparire nella matrice al posto di X C. 55 (tenere presente che è un test logico, non esclusivamente arit­ D. 60 metico)? E. 51 8 5 2 5 17 9 7 8 ► Suddividiamo la sequenza in 2 terzine (1, 12, 13 e 25, 38, ?), la X 1125 16 somma dei primi due numeri della prima terzina è 1+12 = 13, così 35 A. 37 vale anche per la seconda terzina, quindi ? = 25 + 38 = 63. B. 28 468. Completare correttamente la seguente successione nume­ C. 31 D. 39 rica: ?, 8, 7,13, 8, 7,13, ? E. 34 A. 14,8 B. C. D. E.

7,7 13,8 14,6 13,7

► Si ripete la terzina 13,8,7, quindi all’inizio manca 13 e aliatine 8.

► La somma delle cifre che compongono i 4 numeri in notazione decimale nelle tre righe è: 2, 5, 8, 5 per la prima riga (non ci sono somme da eseguire); 7, 8, 9, 1 + 7 = 8, quindi 7, 8, 9, 8 per la se­ conda riga; 3 + 5,1 + 6,1 + 1+ 2 + 5, quindi 8, 7, 9, ?. Manca dun­ que un numero la cui somma delle cifre che lo compongono in nota­ zione decimale è 7 (come il secondo numero della sequenza 8,7,9). Tra le opzioni proposte è il numero 34.

469. Completare correttamente la seguente successione nume­ rica: 87; 94; 105; 119; 126; 137;? 474. [V/PS] Indicato con xn il termine ennesimo di una succes­ A. 151 sione di numeri, e data la legge: x D. 23 E. 210/7 ► Dalla definizione è 1024 • (1/2)7. 483. La ragione della progressione geometrica 125, 625, 3125 è: A. la progressione non è geometrica B. 25 C. 500 D. 125 E. 5 ►Se 125 è il primo termine e 625 il secondo, allora la ragione x è tale che 125x = 625, dunque x = 5. 484. Completare correttamente la seguente successione, utiliz­ zando l'alfabeto italiano: C; 26; E; 23; H; 21; L; 18; ?; ?

A. B. C. D. E.

Q; 27 O; 16 O; 12 N; 15 E; 5

► Consideriamo la sequenza alfabetica C, E, H, L, ? traducendola con i corrispondenti numeri di cui alle lettere dell’alfabeto (ossia C = 3, E = 5, ecc.) abbiamo 3, 5, 8, 10, ?. Si nota che i numeri in posizione dispari sono dati dal numero precedente sommato a 3, 479. Quanti sono i termini di una progressione geometrica di ossia 3 + 2 = 5; 8 + 2 = 1 0 (mentre i numeri in posizione pari sono ragione uguale a 2 con primo termine 4 ed ultimo 1024? dati dal numero precedente sommato a 2), quindi ? = 10 + 3 = 13, A. 9 tale numero corrisponde alla lettera O dell’alfabeto. La sequenza è B. 12 26, 23, 21, 18, ? Si noti che i numeri in posizione dispari sono dati C. 8 dal numero precedente sommato a -2 (mentre i numeri in posizione D. 10 pari sono dati dal numero precedente sommato a -3). Quindi il nu­ E. Nessuno dei valori precedenti mero mancante, in posizione dispari, è 18 - 2 = 16.

► Detto x tale numero, le successioni sono: x, x + 0, x + 0 + 0, x + 0 + 0 + 0...ex, x • 1, x • 1 • 1, x • 1 • 1 • 1...

► Sia detto n tale numero, deve valere 4 • 2nA = 1024, da cui 2nA 1024/4, ossia 2"-1 = 256 o 2nA = 28. 480. [M/O/PS] in una progressione geometrica il primo elemento è 2 e il sesto è 0,0625. Il quinto valore della progressione è: A. 0.0125 B. 0,125 C. 0,05 D. 0,5 E. nessuno dei valori proposti nelle altre risposte è corretto ► Sia x la ragione, allora vale 2 • x5 = 0,0625; quindi x5 = 0,0625/2, cioè x5 = 0,03125 o x5 = 0,55. Quindi il termine precedente al sesto è 0,0625/0,5 = 0,125. 481. Se i primi tre termini di una progressione geometrica sono 1,3, 9, qual è l'ottavo termine? A. 2187 B. 243 C. 81 D. 6561 E. 729 ► Se 1 è il primo termine e 3 il secondo, allora la ragione x è tale che 1x = 3, dunque l’ottavo termine è x7 = 37.

485. Quale lettera va messa nella serie (alfabeto internazionale): Z-V-Q -K -..?

A. B. C. D. E.

E B A F D

► Sostituendo alle lettere dell’alfabeto inglese le corrispondenti po­ sizioni numeriche, si ottiene: 26 - 22 - 17 - 11. Si nota come la diffe­ renza tra ogni coppia di due numeri consecutivi è crescente: 26 - 22 = 4, 22 -1 7 = 5, 17 -11 = 6 . . . quindi la lettera mancante deve tro­ varsi in posizione 4 (11 - 7) che corrisponde alla lettera D. 486. Aggiungi la lettera mancante: B E I P ?

A. B. C. D. E.

L T Z V R

► Si tratta delle lettere in posizione 2; 5; 9; 14 dell’alfabeto italiano. La regola è: 2 +3 = 5; 5 +4 = 9; 9 +5 = 14, quindi 14 +6 = 20, che corrisponde alla lettera V.

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LO G ICA ©Artquiz 487. Completare la seguente sequenza di lettere: U R 0 L G... A. D B. B C. V D. Q E. P ► Sono le lettere in posizione 19; 16; 13; 10; 7...., e ogni numero successivo a 19 decresce di 3, quindi 7 - 3 = 4 che corrisponde alla lettera D. 488. Qual è la coppia di lettere che completa la serie? (alfabeto internazionale) CZ FY IX LW O V .. A. RS ' B. QS C. RU D. SW E. PV ► Le seconde lettere delle coppie decrescono di una unità, quindi la seconda lettera della coppia mancante deve essere una U. Elemento di per sé sufficiente a individuare la risposta corretta. 489. Scegli la lettera che completa la serie (alfabeto inglese): z, w, t, q ,... A. m B. y C. n D. i E. x ► Basta sostituire alle lettere dell’alfabeto inglese le rispettive posi­ zioni numeriche, così da ottenere la sequenza 26, 23, 20, 17..., quindi si nota che ogni numero decresce di 3, pertanto 17 - 3 = 14, che corrisponde alla n.

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO B. C. D. E.

D C B F

► S - 2 lettere = Q; Q - 3 lettere = N; N •- 4 lettere = H; quindi deve essere: H - 5 lettere = C. 493. Trovare l'intruso

A. B. C. D. E.

A - H- G- F A -M -N -E A - L- i- H A -R -Q -P A -Z -V -U

► Si noti che le ultime 3 lettere di ogni serie sono poste in ordine decrescente di una lettera (o, leggendole da destra verso sinistra, in posizione crescente di una lettera), tale ordine non è rispettato nella risposta B. 494. Completare correttamente la seguente successione, utiliz­ zando l’alfabeto italiano: E; 9; D; 10; C; 19; B; 29; ?; ?

A. B. C. D. E.

R; 60 D; 57 A; 48 48; A S; 60

► Le lettere sono poste in ordine decrescente di una lettera, quindi manca la A (aspetto che consente già di risolvere il quesito corret­ tamente); mentre la serie numerica procede in questo modo: 9 +10 = 19; 10 + 19 = 29; 19 + 29 = 48. 495. Come continua la serie: A 5 Z 8 B 11 V 14...?

A. U B. T 490. Scegli le lettere che completano la serie (alfabeto inglese): C. 20 ac, zx, bd, y w , c e ,... D. C A. xv E. 17 B. uv C. xy ► La sequenza letterale si alterna a quella numerica, quindi deve D. vx mancare una lettera. Quindi considerando AZBV si noti che le lettere in E. vu posizione dispari (A e B) aumentano di una lettera, quindi la succes­ siva deve essere la C (invece, in posizione pari, Z e V, decrescono). ► In posizione pari ci sono zx e yw, le cui lettere iniziali, nell’alfabeto inglese, sono le lettere decrescenti partendo da z (z, y, x, w, v , ...) e 496. Individuare il numero e la lettera che completano la seguen­ le cui lettere finali sono le lettere decrescenti partendo da x. Quindi te serie: B 3; A 6; D 12; C 24; F 4 8 ,... segue x come lettera iniziale e v come lettera finale. A. S 32 B. I 98 491. Completare correttamente la successione seguente in base C. E 96 all’alfabeto italiano: B; E; H; M; ? D. H 98 A. Q E. G 96 B. S C. P ► Considerando la sequenza alfabetica B, A, D, C, F, ? e analizzan­ D. 0 dola a coppie di lettere ossia BA, DC, F? si nota come le lettere di E. N ogni coppia siano poste in ordine decrescente di una lettera, quindi ? = E. Mentre la sequenza numerica procede così: 3 • 2 = 6; 6 • 2 = ► Sostituendo alle lettere dell’alfabeto le corrispondenti posizioni 12; 12*2 = 24; 24 * 2 = 48. numeriche, si ottiene: 2; 5; 8; 11. Si nota che la differenza tra ogni coppia di due numeri consecutivi è 3, e quindi la lettera mancante 497. Individuare la lettera e il numero che completano la seguen­ deve trovarsi in posizione 11+3 = 14. te serie: 3 L, 6 H, 12 F, 15 D, 30 B ,... A. 66 A 492. Completare correttamente la seguente successione di lette­ B. 33 Z re, utilizzando l'alfabeto italiano: S; Q; N; H; ? C. 70 Q A. E D. 22 B

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO E. 44 C ► La sequenza numerica è 3, 6, 12, 15, 30, ? Si noti che i numeri in' posizione pari sono dati dal numero precedente sommato a 3, ossia: 3 + 3 = 6; 12 + 3 = 15; quindi il numero cercato è 30 + 3 = 33. La sequenza alfabetica L, H, F, D, B ? e analizzandola a coppie di lette­ re ossia LH, FD, B? si nota come le lettere di ogni coppia siano po­ ste in ordine decrescente di due lettere, quindi ? = Z. Si noti che per ia soluzione corretta del quesito è sufficiente individuare la parte numerica.

? = -2 che corrisponde, ricominciando a ritroso l’alfabeto (con V = -1, ecc.) alla lettera U. La parte numerica cresce di +13 ad ogni numero. 502. [V] Completare correttamente la seguente successione, utilizzando l’alfabeto italiano: G; 156; N; 122; L; 105; Q; 71; ?; ?

A. B. C. D. E.

T; 55 V; 54 P; 88 O; 37 O; 54

498. Completare correttamente la seguente successione, utiliz­ ► La sequenza alfabetica procede così: da G a N = +5 lettere; da N a L = -2 lettere; da L a Q = +5 lettere, quindi segue che la lettera zando l’alfabeto italiano: I; 83; V; 71; L; 59; Z; 47; ?; ? successiva a Q dovrà essere in posizione -2 lettere rispetto ad essa, A. M; 35 quindi è la O. La sequenza numerica procede così: da 156 a 122 = B. V; 28 -34; da 122 a 105 = -17, da 105 a 71 = -34, quindi il numerò succes­ C. I; 35 sivo dovrà essere -34 rispetto a 71, ossia 54. D. M; 36 E. I; 71 ► La parte alfabetica I, V, L, Z, ? è data dalle lettere in posizione 9, 20, 10, 21 ? dell'alfabeto. Si nota che i numeri (corrispondenti alle lettere) in posizione dispari sono in successione crescente, quindi ? = 11, che corrisponde alla lettera IVI dell’alfabeto. La sequenza numerica è 86, 71, 59, 47, ? dove ogni numero è dato dal preceden­ te meno 12. Quindi il numero mancante è 47 - 12 = 35.*10 499. Determinare l’elemento mancante nella seguente serie: D 4, H 8, N 12, L ... A. 14 B. 11 C. 2 D. 16 E. 10 ►Ogni numero è la posizione nell'alfabeto della lettera che lo pre­ cede. Quindi il numero mancante è la posizione della lettera L, ossia 10.

500. Completare correttamente la seguente successione, utiliz­ zando l’alfabeto italiano: P; 24; ?; 12; F; ?; B; 3 A. 20; F B. G; 8 C. L;6 D. 8; FI E. 12; H ► La sequenza alfabetica è P, ?, F, B ed è data dalle lettere in posi­ zione 14, ?, 6, 2 dell'alfabeto. La posizione nell'alfabeto di ogni lette­ ra dopo la prima si ottiene dalla precedente spostandosi di 4 posi­ zioni all'indietro, quindi la lettera mancante si trova in posizione 14 - 4 = 10 ossia è la L. La sequenza numerica è 24, 12, ?, 3 dove ogni numero, dopo il primo, è dato dal precedente diviso due, quindi ? = 6. Si noti che è sufficiente individuare o la sequenza letterale o quella numerica per risolvere il quesito.

503. Ciascuna coppia dei seguenti numeri è logicamente combi­ nata: (4,100) (7,111) (8,1000) (1, 1) (12,1100) (2, ?). Quale numero manca nell'ultima coppia?

A. B. C. D. E.

5 9 3 10 6

► In ogni coppia si trovano prima la rappresentazione decimale e poi quella binaria di uno stesso numero. Quindi il secondo numero della coppia il cui numero iniziale è 2 si determina calcolando la no­ tazione binaria di 2 che è 10. 504. Completare correttamente la seguente successione di lette­ re: ?, R, N, H, D A. Z B. X C. U D. V E. T ►Traducendo la sequenza alfabetica con la corrispondente se­ quenza numerica abbiamo ?, 16; 12; 8; 4 dove ogni numero è dato dal precedente diminuito di 4, quindi ? = 20 che corrisponde alla let­ tera V. 505. Individuare l’alternativa che completa correttamente la se­ guente successione di lettere: C; F; I; N; ? A. S B. R C. T D. Q E. P ► Le quattro lettere dell’alfabeto occupano la posizione 3, 6, 9, 12, ?, seguendo la “tabellina del 3”, ? = 15, che corrisponde alla Q.

501. Completare correttamente la seguente successione, utiliz­ zando l’alfabeto italiano: R; 127; L; 140; D; 153; ?; ? A. Z; 166 B. V; 169 C. U; 166 D. U; 136 E. U ;160

506. Sillogismo alfabetico AZ BV CU DT ES: A. FT B. GS C. FQ D. FR E. GR

► La parte alfabetica è data dalle lettere in posizione 16; 10; 4; ? dell’alfabeto. Ossia, ogni numero è dato dal precedente -6, quindi

► La prima lettera di ogni coppia aumenta di un alettere; la seconda lettera di ogni coppia decresce di una lettera.

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

507. Completare correttamente la seguente successione, utiliz­ ► Sostituendo alle lettere le corrispondenti posizioni numeriche zando l’alfabeto italiano: E; 5; I; 6; Q; 11; U; 17; ?; ? dell’alfabeto si ottiene: 4; 1; 7; 5; 10; ?; 13.1numeri si ottengono par­ A. F; 29 tendo dal primo sottraendo 3, poi sommando 6, poi sottraendo (3-1), B. I; 26 poi sommando (6 -1), quindi sottraendo (3 -1 -1 ), poi sommando C. D; 28 (6 -1 -1 ) ecc. Quindi il numero mancante è 9, che corrispondente D. E; 23 alla I. E. D; 23 ►Osservando la parte numerica della successione (ossia i dati nelle posizioni pari) si nota che dopo i primi due numeri, ogni numero è dato dalla somma dei due numeri nelle posizioni precedenti (infatti 1 1 = 5 + 6 e 1 7 = 6 + 11). Dunque il numero mancante è 11 + 17 = 28. Solo la risposta C prevede tale numero. Si faccia attenzione che la parte letterale altro non è che un elemento di disturbo per la ricer­ ca della soluzione corretta. 508. Qual è il termine mancante nella serie: H22 J19 L16 ... P10? A. N13 B. K18 C. M15 D. M14 E. L17 ► Dopo aver sostituito alle lettere dell’alfabeto inglese le rispettive posizioni numeriche, si ottiene 8 10 12 ... 16. Ora si osserva che la differenza tra ogni coppia di due numeri consecutivi è 2, e quindi la lettera mancante è 12 + 2 = 16 - 2 = 14, che corrisponde a N. Circa la parte numerica, la differenza tra ogni coppia di due numeri conse­ cutivi è -3, e quindi la lettera mancante è 1 6 -3 = 10 + 3 = 13. 509. Completare correttamente la seguente successione: B; 94; F; 83; L; 72; ?; ? A. P; 63 B. F; 66 C. P; 61 D. M; 65 E. F; 73 ► Dopo aver sostituito alle lettere le rispettive posizioni nell’alfabeto (italiano), si ottiene 2; 6; 10. Ogni numero aumenta di 4, quindi la lettera mancante è 10 + 4 = 14, che corrisponde a P. Circa la parte numerica, ogni numero diminuisce di 11, quindi il numero mancante è 72-11 =61.

512. Completare la seguente serie: ?, G, M, Q, U A. C B. D C. F D. B E. A ► Le lettere corrispondono a 7, 11, 15 e 19, cioè ognuna si ottiene dalla precedente sommando 4. Il numeor mancante è 7 - 4 = 3, che corrisponde alla lettera C. 513. Completare correttamente la successione seguente: A; E; I; O; ? A. Y B. Z C. S D. R E. T ► Le lettere corrispondono a 1, 5, 9, 13. Ogni nuero aumenta di 4, quindi mancante il 17, che corrisponde alla lettera s. 514. Completare correttamente la seguente successione: H; L; I; M; L; N; ? A. N B. P C. Q D. O E. M ► Le lettere in posizione dispari sono H, I, L e dunque la seguente è la M.

515. Procedendo ciclicamente, qual è la lettera che segue nella serie R - U - X -.. dell’alfabeto internazionale? A. W B. B C. Z 510. Completare correttamente la seguente successione di lette­ D. A re: S; R; P; L; ? E. C A. A B. E ► Le lettere corrispondono a 18, 21, 24, ?. Quindi, dalla seconda C. B lettera in poi, ogni lettera si ottiene dalla precedente muovendosi di 3 D. C posizioni. Pertanto, dalla X, si passa ad Y, poi a Z e, ciclicamente, si E. Z riparte da A. ►Si tratta delle lettere in posizione 17,16,14,10 dell’alfabeto, le cui distanze, a decrescere, sono potenze di 2, ossia 1 = 2°, 2 = 21, 4 = 22. Dunque la lettera mancante è quella che dista 23 = 8 dalla L, ossia quella in posizione 10 - 8 = 2 che corrisponde alla B. 511.Indica la lettera che manca: D A G E L ? O A. N B. I C. C D. P E. F

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516. Qual è la lettera mancante nella serie A E I ... Q U (alfabeto internazionale)? A. L B. K C. H D. J E. M ► Le lettere corrispondono a 1, 5, 9, ?, 17, 21. Ognu numero au­ menta di 4. Pertanto, il numero mancante è 13, che corrisponde alla lettera M.

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

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517. Se, considerando l’alfabeto italiano, B = 16, C = 15,... Z = 1, C. JKL D. GHI quanto vale N? E. LJK A. 8 B. 7 ► Si noti che la sequenza delle lettere, prescindendo dalla suddivi­ C. 9 sione in terzine, è in ordine alfabetico decescente. D. 10 E. 6 523. Quale tris di lettere deve essere logicamente inserita nella ► Considerando solo le consonanti dell’alfabeto, che sono 16, si seguente sequenza: B2CD,_____, BCD4, B5CD, BC6D? osserva che nel testo sono state numerate a ritroso, quindi la N cor­ A. BC3D B. B0CD7 risponde a 8. C. B2C3D 518. Quale tris di lettere deve essere logicamente inserita nella D. BCD7 seguente sequenza: SCD, TEF, UGH,___ , WKL? E. B2C2D A. VJI ► Si osserva che si tratta di quartine, i cui numeri sono 2 ,___, 4, 5, B. UJI 6, quindi manca una quartina contenente il numero 3, per cui manca C. UT la BC3D (si noti che l’opzione in C non è una quartina in quanto D. CMN composta da 5 caratteri). E. VIJ ► La prima lettera di ogni terzina si trova, rispetto all’alfabeto ingle­ se, in posizione 19, 20, 21,___, 23, quindi la terzina mancante deve iniziare con la lettera in posizione 22, ossia la V. Ora, la seconda lettera di ogni terzina si trova, rispetto all'alfabeto inglese, in posizio­ ne 3, 5, 7,__ , 11, quindi la terzina mancante deve avere come se­ conda lettera, la lettera corrispondente alla posizione 9, ossia la I.

524. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ rie: XXIV, XX, XII, Vili? A. XIII B. XXII C. IX D. XVII E. XVI

519. Quale coppia di numeri e lettere deve essere logicamente ► In numeri arabi la sequenza è 24, 20,__ , 12, 8, il cui termine cer­ inserita nella seguente sequenza: cato si ottiene dal precedente sottraendo 4. Quindi manca il numero D 1 E1 F1 , D1 E1 F2 , D1 E2 F2 , _____ , D2 E2 F3 ? 2 0 -4 = 16 (XVI). A. D2E3F B. D2E3F3 525. Qual è il numero logicamente mancante nella seguente se­ C. DEF3 rie: V, Vili, XI, XIV, XX D. D2E2F2 A. IX E. D3EF3 B. XXIII ► Si noti che le lettere non giocano alcun ruolo nella sequenza, che C. XV può essere ridotta quindi a 111,112,122,__ . La sequenza succes­ D. XVII E. XIVII siva deve quindi essere 222. 520. Quale tris di lettere deve essere logicamente inserita nella ► In numeri arabi la sequenza è 5, 8, 11, 14,___, 20, il cui termine cercato si ottiene dal precedente sommando 3. Quindi manca il nu­ seguente sequenza PsQR, P4 QS, P3 Q T ,_____ , P1 QV? mero 14 + 3 = 17 (XVII). A. PQW B. PQV2 526. Individuare tra i seguenti gruppi di lettere quello che non C. P2 QU presenta analogie con gli altri D. PQ3U A. EFGH E. PsQU B. LMOP ► Si noti che i pedici della prima lettera P sono in ordine decrescente. C. RSUV D. DEGH 521. Quale tris di lettere deve essere logicamente inserita nella E. PQST seguente sequenza QAR, RAS, SAT, TAU,_____? ► I gruppi di lettere da B a E sono formati da quattro lettere di posi­ A. UAV zione n, n + 1, n + 3, n + 4. Non è così per il gruppo A. B. UAT C. TAS 527. Individuare il numero mancante per completare la serie: D. TAT X,Z, Y, 3 5, 4, 2,10 6, 3, 9, 2 E. Nessuna delle precedenti Z=4 A. X = 6 Y=8 Z=4 Y=6 ► Sia la prima che la terza lettera delle terzine sono in ordine alfabe­ B. X = 1 Y=5 Z=4 C. X = 2 tico crescente. Y=2 1=2 D. X = 4 1=3 Y=2 522. Quale tris di lettere deve essere logicamente inserita nella E. X = 5 seguente sequenza QPO, NML, KJI,_____, EDC? ► Si noti che si ha (6 • 3)/9 = 2 e (5 • 4)/2 = 10, dunque la corretta è A. HGF la A: (6 • 4)/8 = 3. B. CAB

83

LO GICA © Artquiz 528. Individuare i numeri mancanti per completare la serie: 8,6,4,28; 7,6,11,32; X,W ,Y, 19; A. X = 6;Y = 8;W = 3 B. X = 7;Y = 9;W = 4 C. X = 9 ;Y = 1 ;W = 9 D. X = 5; Y = 4; W = 1 E. X = 6 ;Y = 7 ;W = 4

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO D. 18 E. 24 ► Ogni numero è dato dal numero di lettere che compongono la parola corrispondente moltiplicato per 2, dunque tavola ha 6 lettere e il doppio è 12.

534. Trovare la chiave logica che collega fra loro le seguenti proposizioni: se sedia = 15; boa = 9; scrivania = 27; tavola è uguale a: A. 18 B. 12 C. 6 D. 17 529. [M/O] Il gruppo di lettere LLEUDIO (A) OIDUELL può essere E. 24 considerato simmetrico con A al centro. Quale dei seguenti ► Ogni numero è dato dal numero di lettere che compongono la gruppi di lettere è analogamente simmetrico? parola corrispondente moltiplicato per 3, dunque tavola ha 6 lettere e A. DOCIDEM (A) MEDCITD il triplo è 18. B. DOCIDEM (A) MEDICOD C. DOCIDME (A) MEDICOD 535. Se tavolo = 6, fiore = 5, generico = 8, burlare è = a : D. DOCDIEM (A) MEDCIOD A. 11 E. DOCIDEM (A) MEDCIOD B. 7 530. Data la sequenza OPE6FC9Z08AS4DUS6 individuare C. 12 l’alternativa che la riproduce fedelmente se aggiunta di seguito D. 9 E. 6 alla seguente: OPE6FC9 A. 9Z08AS4DUS6 ► Il numero a destra delle uguaglianze corrisponde al numero delle B. Z08AS4DS6 lettere della parola precedente l’uguaglianza. C. Z08AS4DUS6 D. AS4DUS6 536. Se Mario = 10; Giovanna = 16; Ciro = 8; Serena è.... E. Z08AS4OUS6 A. 18 B. 24 ►Ovvio, basta concatenare alla stringa OPE6FC9 la stringa in C. C. 13 531. [V] Quali numeri e quali lettere rimangono dopo aver tolto D. 12 dalla seguente stringa le lettere che compongono la parola E. 6 "FAVORI" e i numeri 3, 5, 7, 8? ► Basta osservare che i numeri forniti sono il doppio del numero di "123456789ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ" lettere di cui sono composti i corrispondenti nomi. A. 12469BCDGHILMNPQRSTUZ B. 12469BCDFGHLMNPQSTUZ 537. Completare la proporzione: passaporto: C. 12469BCDFGHLMNPQSTWZ 5866853173 = rosa:X D. 12469BCDEGHLMNPQSTUZ A. 1883 E. 12569BCDEGHLMNPQSTUZ B. 1638 C. 4538 532. Completare la seguente sequenza: D. 1368 32- 1312-11131112-31133112-...? E. 2317 A. 13211112312 B. 2143321102 ► Ogni lettera della parola passaporto corrisponde a un numero C. 1321232112 (esempio p = 5, a = 8, s = 6, ecc.), quindi rosa = 1368. D. 31221300332 E. 132110111221 538. Completare la seguente proporzione: ► Si tratta di un esempio del decadimento audioattivo (un gioco ma­ sacchetto : 984465337 = teca : X tematico, studiato da John Conway), che da una sequenza di cifre A. 3548 definisce un’altra sequenza come segue: se si trovano n cifre adia­ B. 6580 centi uguali ad x, al loro posto si sostituisce nx, ad esempio a 222 si C. 2467 sostituisce 32, in quanto il 2 è ripetuto 3 volte. Nel esempio proposto, D. 3458 in 31133112 si trova una volta il 3, poi 2 volte l’1, poi 2 volte il 3, due E. 9531 volte l’1 e una volta il 2, quindi la sequenza seguente deve essere ► S—>9, a—>8, c—>4 e così via, da cui teca—>3548. quella nell’opzione C.

► Si noti che nel testo le lettere da completare sono nell’ordine XWY, mentre nelle opzioni sono nell'ordine XYW. Ora si osserva che nella prima quartina vale la regola (8 • 6)/2 + 4 = 28, così come nella seconda: (7 • 6)/2 + 11 =32. Quindi, con X = 6; W = 4; Y = 7, come nell’opzione E (ma con ordine diverso), si ottiene (6 • 4)/2 + 7=19.

533. Trovare la chiave logica che collega fra loro le seguenti proposizioni: Se Sedia = 10; Scatola = 14; Biro = 8; Tavola è ... A. 12 B. 6 C. 13

84

539. Quali lettere risultano dalla seguente addizione? 632 + 163 =

???

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO A. B. C. D. E.

LMF FAC LNF CAF GIE

► Infatti, 632 + 163 = 795, e 7, 9 e 5 occupano le posizioni G, I ed E nell’alfabeto. 540. Completa la serie: larice - ricerca - cercare - cadere A. dormire B. saltare C. giocare D. ridere E. destare ► Ogni parola, partendo dalla seconda della serie proposta, ha co­ me sillaba iniziale la sillaba centrale della parola che la precede. Quindi la parola mancante deve iniziare con la sillaba "de", vincolo soddisfatto solo dalla parola "destare". 541. Completa la serie: casa - sala - lana -nave A. luce B. cane C. vela D. nube E. cera ► Ogni parola, partendo dalla seconda della serie proposta, ha co­ me sillaba iniziale la sillaba finale della parola che la precede. Quindi la parola mancante deve iniziare con la sillaba "ve", vincolo soddi­ sfatto solo dalla parola "vela". 542. [M/O] Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? SFRTHZ : TESSIV = X : Y A. X = DPILGF Y = EOLIHE B. X = DPILGF Y = FOLIEH C. X=DPILFG Y = EOLIHE D. X = DPIMGF Y = CRLIEH E. X = DPILFG Y = EOLIEH

545. Quale dei seguenti termini integra correttamente la serie: TURNISTA - CONTINUO - PUERISTA -..?.. A. APOTEOSI B. BARRITO C. CONTESTO D. ACQUISTO E. COPISTA ►Si noti: TURNI(STA) - (CON)TINUO - PUERI(STA), quindi il ter­ mine successivo sarà: (CON)TESTO. 546. Quale dei seguenti termini integra logicamente la serie: BAR - RAPIDE - EDITTO - ..?.. A. OTRANTO B. TOSTATE C. TOMAIA D. ZAZZERA E. ORGANICO ►Si noti che invertendo le ultime due lettere di ogni termine, esse costituiscono le prime due lettere del termine successivo, quindi il termine mancante inizierà con “OT”. 547. Quale dei seguenti termini completa la serie: Strumento - Olio - Quadro - X ? A. Allestire B. Tessuto C. Opera D. Vernice E. Tela ►Tutti termini della serie proposta finiscono con la lettera “o” come “Tessuto”. 548. Individuare il numero mancante al vertice del terzo triangolo: 30

A 5

► Ogni lettera della seconda sequenza è determinata in quanto suc­ cessiva (e, alternativamente, precedente) della corrispondente lette­ ra della prima sequenza, sostanzialmente così: +1, -1, +1, -1, ecc. 543. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? ETGKQM : FSHJRL = X : Y A. X = XBGOPIY = YAHNQH B. X = XBGNPIY = YAHNQH C. X = XBGOPI Y = YAHMQH D. X = XBGOPI Y = YAHNQI E. X = XBGQPIY = YAHNQH

A. B. C. D. E.

6

8

12

3

11

33 21 14 66 48

► I numeri in cima sono il prodotto dei due alla rispettiva base, dunque manca 3 • 11 =33. 549. Inserisci i numeri mancanti: v v

►Vedi quiz 542.

v ISO

544. Se A=1, B =2.... I=9, L=0 qual è il risultato della operazione HFCB- DAGL? A. DDFB B. FAAB C. EFAI D. EDGF E. DFBG

A. B. C. D. E.

► Si noti che H=8, quindi sostituendo le lettere con i numeri abbiamo: 8632 - 4170 = DDFB.

► Con la combinazione in C i numeri nei quadrati sono il prodotto dei numeri esterni.

5

10

in

8-4-2 7-14-14 3-1-3 5-10-5 6-2-3

85

LO G ICA ©Artquiz 550. Inserire nel settore il numero mancante.

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO E. figura B ► Infatti, in tutte le figure abbiamo il vertice A corrispondente a 1, il vertice B corrispondente a 2 e il vertice C corrispondente a 3, tranne nella figura C) dove la successione è A con 2, B con 1 e C con 3. 554. Si osservi la seguente serie incompleta di figure:

B. C. D. E.

110 105 106 103

Quale delle alternative proposte la completa correttamente?

► Partendo da 5 si ha: 5 • 2 -1 = 9; 9 • 2 - 2 = 16; 16 • 2 - 3 = 29; 29 • 2 - 4 = 54 e dunque il termine mancante si ottiene tramite 5 4 - 2 - 5 = 103. 551. Individuare il numero mancante.

A. B. C. D. E.

8 9 6 3 5

►Si noti che lungo le diagonali il numero in basso è il prodotto tra i due numeri superiori. Quindi si tratta di risolvere 12 • x = 72 (oppure 3 • x = 18), la cui soluzione è 6. 552. Qual è il numero mancante?

474 51415 1235321 111171111 A. B. C. D. E.

8 2 1 10 4

► Le somme dei numeri nelle prime tre righe sono, nell'ordine, 15, 16,17. Quindi, dovendo essere la somma dei numeri dell'ultima riga pari a 18 si conclude che in posizione ? va il numero 10. 553. Individuare quale figura non segue la successione:

86

figura C figura A figura D figura E

E) D) A) C) B)

► Il numero dei lati delle figure è 3; 5; 7..., ossia ogni figura aumen­ ta di 2 lati, dunque manca una figura con 9 lati, ossia quella in C). 555. Completare correttamente la serie incompleta di figure. INA) (V ? cj cq 0 A &

4

a A. B. C. D. E.

h

h

n

b

Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 5

► Ogni figura ha un lato in meno della figura precedente (8,7, 6, ?), quindi la serie si completa con una figura con 5 lati. 556. Quale numero va inserito, secondo logica, nella casella con il punto interrogativo per completare la serie?

A. B. C. D. E.

5

11

9

19

FI

□ □

A. B. C. D.

A. B. C. D. E.

0 159

112 95 80 59 77

► Nella riga bianca i numeri in posizione n+1 si ottengono somman­ do al precedente 6 • 2n, infatti 11 - 5 = 6; 23 -11 = 12; 47 - 23 = 24, dunque manca 47 + 48 = 95.

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

557. Individuare la risposta composta dai numeri che completa­ E. Figura 3 no logicamente le caselle vuote: ► La somma dei primi due numeri in alto di ogni riga dà il terzo nu­ 8 16 4 8 10 2 0 5 10 mero (2 + 1 = 3,1 + 4 = 5), segue che il numero in alto della tessera mancante deve essere 2 (indicazione già sufficiente per individuare 10 10 2 0 5 12 2 4 6 12 la risposta esatta). Mentre i numeri in basso delle tessere vanno co­ me:- 6-5 = 4; 4-3 = 2 e quindi ? = 5 (5-4 = 3). 14 6 12 3 14 f A. B. C. D. E.

6 28 7 61516 3012 5 7 25 20 5 24 6

► Ogni riga è dei tipo (x 2x x/2 x), dunque mancano 6 nella casella di sinistra e 28 e 7 in quelle di destra.

561. In un gioco Luisa è in squadra con Quasimodo, Michele con Paola. Chi è la compagna di Norberto? A. Alessandra B. Maria C. Olga D. Eleonora E. Federica

► Le iniziali dei nomi accoppiati sono: L con Q e M con P, e le loro 558. Individuare i numeri che completano logicamente le caselle posizioni sono 10 con 15,11 con 14 (ossia 10 + 1 con 15 -1) e dun­ vuote: que con Norberto (la cui iniziale N è in posizione 10 + 2) ci deve sta­ re Olga (la cui iniziale O è in posizione 15-2). IO 7 18 18 10 4 9

A. B. C. D. E.

7

4 9

6

5 4

5 4

1

LOGICA FIGURALE

14 9 21 8 1310 153 15 8

562. Sette fogli di carta di dimensioni identiche sono stati posti uno sopra l’altro, come nella figura. L’ultimo foglio posato è stato A, in quanto è completamente visibile. Elencare l’ordine esatto con cui sono stati posati, a partire da quello iniziale.

► Ogni prima e la terza riga è del tipo (n n-3 n) e ogni seconda riga è del tipo (n n+3 n), dunque mancano 15 e poi 8.

B

F

D

559. Individuare il numero mancante.

70

58

39

39

22

15

32

37

?

A. B. C. D. E.

A

C

H A. B. C. D. E.

26 24 25 27 23

C, B, F, G, E, H, D, A B, F, C, G, E, H, D, A B, F,C,G,E, D, H,A F,B,C,E,G,H, D,A F, C, B, E, G, H, D, A

► Questa è la successione con le posizioni: B in alto a sinistra, F alla destra spostato di mezzo lato, C sotto B spostato di mezzo lato, G sotto C spostato di mezzo lato, E a sinistra di G spostato di mezzo lato, H a sinistra di E spostato di mezzo lato, D sopra E spostato di mezzo lato, infine A come si vede in figura.

► Per le prime due colonne vale la regola 70 = 39 + 32 - 1 e 58 = 22 + 1 - 1, segue 39 = 15 + X - 1, da cui X = 25.

563. Questa figura è lo sviluppo piano di uno dei seguenti cubi: quale?

560. Sulla base della logica che governa la sequenza, individua­ re la figura che completa la serie.

?

• «*»• f i Md A. B. C. D.

4

|

• ♦•

•* |

Figura 1 Figura 2 Figura 4 Figura 5

1

•♦

••

*.

::

n]

M

l3

El

M

D

0

0



0

5 A. E

B. B

C. C

D. D

E. A

► “Aprendo” il cubo in modo che il fondo del 7 stia a sinistra del 4, si vede che F1, per risultare orientato come il 4, ha bisogno di un’ulteriore faccia sviluppata.

87

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

564. Quale delle figure proposte corrisponde alla composizione A. B. volumetrica della figura piana data? C. D. E.

*

/Il / I 1

A. B. C. D. E.

2

► Suddividiamo la figura 1 in 8 quadrati: la parte annerita corrispon­ de a 2 quadrati (unione dei 4 triangolini neri), quindi il rapporto tra parte annerita e area totale è 2/8. Suddividiamo la figura 2 in 8 trian­ goli: la parte bianca corrisponde a 5 triangoli, quindi il rapporto fra la parte bianca e l'area totale è 5/8. La somma delle due frazioni è quindi 2/8 + 5/8 = 7/8.

W 3

4

3/4 10/16 5/8 7/8 6/8

5

Figura 4 Figura 5 Figura 1 Figura 3 Figura 2

568. Il prodotto delle tre facce visibili del dado in figura dà come risultato 90. Quanto valgono rispettivamente A e B?

►Assumendo che la faccia superiore dei cubo sia il quadrato bian­ co, si vede che la figura 4 è corretta in quanto le facce con una sola linea obliqua sono affiancate come la composizione volumetrica pro­ posta. 565. Il primo disegno in figura rappresenta la vista laterale di un solido.

►90 = 6 • A • B, quindi A • B = 90/6 = 15, e l’unica risposta compati­ bile con tale uguaglianza è la D. 569. Individuare la figura da scartare.

o\ Quale o quali tra i solidi numerati sono compatibili con tale vista? A. Il solido 4 B. I solidi 2 e 3 C. Solo il solido 3 D. Solo il solido 2 E. I solidi 1 e 3 ► Nella figura 1 i rettangoli frontali paiono essere della stessa altez­ za (a differenza del primo disegno proposto), mentre la figura 4 ci sono 3 rettangoli frontali anziché 2. 566. La figura 1 sta a 72 come la figura 2 sta a:

a A. B. C. D. E.

°\ 00/

°/D



0



0^o □\ 0

Figura 4 Figura 5 Figura 2 Figura 1 Figura 3

► Il riquadro 2 contiene 6 elementi all'Interno, mentre gli altri riquadri ne hanno solamente 5. 570. Osservare la figura e rispondere alle seguenti 2 domande.

► La figura 1 ha 9 lati mentre la figura 2 ne ha 7. Vale poi la propor­ zione 9:72 = 7:56, quindi la risposta corretta è la C. 567. Sommando la frazione che rappresenta il rapporto fra la parte annerita e l'area totale della figura 1 alla frazione che rap­ presenta il rapporto fra la parte bianca e l'area totale della figura 2, si ottiene:

D

In base alle precedenti figure, indicare l'affermazione corretta, A. C appartiene all'insieme 2 B. D appartiene all'insieme 1 C. C non appartiene né all'insieme 1 né all'insieme 2 D. B e C non appartengono né all'insieme 1 né all'insieme 2 E. A e B appartengono ad insiemi diversi ► Ogni oggetto di C contiene 3 figure, ognuna delle quali contiene 2 elementi al proprio interno, come nell’insieme 1. Le altre risposte sono palesemente errate.

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

571. In base alle figura del quesito precedente, indicare l'affer­ E. Figura 4 mazione corretta. A. B appartiene all'insieme 1 576. Indica la figura da scartare B. C e D non appartengono né all'Insieme 1 né all'insieme 2 C. A e C appartengono entrambe all'Insieme 1 D. B e D non appartengono né all'Insieme 1 né all'Insieme 2 E. D appartiene all'Insieme 2 1 2 3 4 5 A. 1 B. 2 C. 4 D. 5 E. 3 ► Ogni figura di B contiene un elemento al suo interno come l'insieme 1. Le altre risposte sono palesemente errate. ► Deformando opportunamente e senza sovrapporre i punti delle figure 1,3,4 e 5 si ottiene una dall’altra, tranne per la figura 2. 572. Individuare la figura da scartare. 577. Individuare la figura che completa la serie.

*

4 V A)

A. B. C. D. E.

B)

* C)

Di

E)

E) C) D) A) B)



m

rih

0

►A B D ed E sono ottenute una dall’altra per mezzo di una rotazio­ ne. Invece C si ottiene dalle altre utilizzando necessariamente una riflessione assiale.

1 A. 5

573. Individuare la figura da scartare.

► Usando la sequenza ...nero-grigio-bianco-nero-grigio-bianco..., si vede che i triangoli superiore ed inferiore dovranno essere grigi, il rettangolo bianco e il triangolo centrale nero, dunque figura 1.

A. B. C. D. E.

i ^ < 4

%* i *

a

b

« È r * Vm a

2 B. 3

3

4 C. 4

5 D. 1

E. 2

578. Quale figura completa logicamente la serie?



m

Figura 3 Figura 1 Figura 5 Figura 4 Figura 2

► Vedi il ragionamento del quiz 572 applicato alla figura di ogni ri­ quadro in basso a sinistra.

A)

B) 3

C)

A. A)

B. E)

C. B)

D )0 0


V

r

4

1

Figura 1 Figura 3 Figura 5 Figura 2 Figura 4

► 4

2 .................3



4 .............. 5

"

579. Completare la seguente serie:

A)

► L’oggetto ruota verso sinistra. 575. Individuare, tra le alternative proposte, la versione in nega­ tivo della figura data.

B> C)

n A. B. C. D.

Figura 3 Figura 2 Figura 1 Figura 5

a

0



0

D) E)

A. D)

B. A)

C. C)

D. E)

E. B)

89

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

► La "U" più interna si alterna con il lato mancante verso l'alto e il basso, quindi nella quarta va posizionata verso il basso. La "U" in­ termedia ha il lato mancante che ruota in senso orario, quindi nella quarta posizione va posizionata destra. Infine, la "U" più esterna ha il lato mancante che ruota in senso antiorario, quindi nella quarta posi­ zione va posizionata verso il basso. La risposta corretta è quindi la A. 580. Nella figura è rappresentato un circuito con diversi interrut­ tori (p, q e r) posti in serie o in parallelo. Gli interruttori rappre­ sentano i seguenti enunciati: p = "x è divisore di 63"; q = "x è multiplo di 3"; r = "x è pari". Per fare in modo che la lampadina si accenda, è necessario chiudere il circuito.

+ —

► Per chiudere il circuito basterebbe chiudere “p”, ma nessuno dei numeri proposti divide 63. Quindi si devono necessariamente chiude­ re “q” e “r”. L’unico numero pari e multiplo di 3 è 66. 581. Individuare la figura mancante.

&

•SP ■°

OQ.



A. B. C. D. E.

i

| >

1

2

.* 3

I 4

► Il cubo centrale di lato 5 non ha cubetti che toccano le facce esterne. Invece, qualsiasi cubetto che non sta nel cubo centrale pre­ cedente sta su una faccia esterna e quindi avrà almeno una faccia colorata. Quindi, i 125 cubetti del cubo di lato 5 sono tutti e soli quelli che non vengono colorati. 585. Una scatola cubica di 4x4x4 contiene 64 cubetti identici che la riempiono completamente. Quanti cubetti complessivamente toccano i lati ed il fondo della scatola? A. 52 B. 80 C. 77 D. 64 E. 33 ► Solo gli 8 cubetti centrali (2x2x2) e i 4 al centro della faccia supe­ riore non toccano i lati e il fondo della scatola.

5

Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 5

► Nei riquadri in terza posizione ci sono 3 aspetti distintivi: il colore del pallino alternato, il colore dell’elemento verticale alternato e la posizione dell’elemento verticale sempre sovrapposta all’elemento orizzontale. 582. Se lo sperimentatore si trovasse di fronte a voi reggendo un metro cubo di legno per i vertici superiore e inferiore, quanti vertici, compresi quelli usati per reggere il cubo, vedreste? A. 8 B. 7 C. 4 D. 6 E. 5 ► Si disegni in assonometria un cubo, avendo cura di porre due ver­ tici in modo tale che il cubo possa essere sostenuto come richiesto dal testo. Si osservi che uno solo degli otto vertici rimane nascosto (vedi una delle 5 figure del quiz 562).

90

► Solo il cubetto centrale. 584. Un cubo è costituito di 343 piccoli cubi bianchi (7 x 7 x 7). Viene colorato in nero all’esterno. Quanti cubi restano comple­ tamente bianchi? A. 96 B. 64 C. 128 D. 216 E. 125

La lampadina si accenderà quando x assume valore: A. 33 B. 123 C. 50 D. 66 E. 217

9

583.27 cubetti completamente bianchi vengono assemblati in un unico cubo grande. Il cubo grande viene dipinto esternamen­ te di nero su tutte le facce esterne e, una volta dipinto viene di­ sassemblato nei cubetti originari. Quanti cubetti sono ancora completamente bianchi? A. 5 B. 1 C. 3 D. 2 E. 4

586.1 componenti di una banda avanzano schierati formando un quadrato. Quando si fermano per suonare, il numero delle co­ lonne aumenta di 3, formando quindi un rettangolo. Quanti sono i componenti della banda? A. 42 B. 36 C. 39 D. 33 E. 23 ► Il numero dei componenti deve essere il quadrato di un numero intero positivo, quindi i componenti sono 36, l’unico quadrato. 587. Una banda musicale marcia formando un quadrato di 6 x 6 elementi. Arrivata in piazza, si dispone su 3 file, formando un rettangolo, per suonare. Di quanti elementi è composta ciascu­ na fila? A. 6 B. 16 C. 12 D. 24 E. 9 ► Gli elementi sono chiaramente 36, che su tre file devono disporsi in file di 12 ciascuna.

CAP. 2 . RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

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588. Nella classe di un liceo i banchi sono disposti su 4 file da 9 E. 4 banchi ciascuna. Se si volessero portare le file a 6, da quanti ► Si veda il quiz 592. banchi dovrebbe essere formata ciascuna di esse? A. 7 594. Posto che: B. 5 - dodici aerei hanno una copertura anteriore da parte di altri velivoli C. 6 - dodici sono protetti posteriormente D. 4 - dodici hanno una copertura sul fianco sinistro E. 8 - dodici hanno un copertura sul fianco destro > I banchi sono 36, che su 6 file devono essere disposti in file di 6 - sedici aerei hanno una doppia copertura (anteriore, posteriore o sui fianchi) banchi ciascuna. Qual è il numero minimo di velivoli che dovrà costituire la for­ 589. Durante una sfilata militare i carri armati possono essere mazione? disposti su 6 file di 12 carri armati ciascuna. Quante file si po­ A. 96 tranno formare ponendo in ogni fila 8 carri armati? B. 24 A. 9 C. 20 B. 10 D. 16 C. 6 E. 48 D. 7 ► Basta formare un quadrato di aerei in quattro file di quattro aerei E. 8 ognuna. ► I carri armanti sono 72, che divisi in 8 carri per ogni fila devono 595. Cinque stati sono tra loro confinanti. A confina solo con B, essere disposti in 9 file. B confina con C e con D, inoltre D confina anche con E. Qual è il 590. Un gruppo di bambini si dispone a cerchio. Se il sesto numero minimo di stati da attraversare per una persona che bambino si trova esattamente di fronte ai diciannovesimo, quan­ voglia recarsi da A ad E? ti sono i bambini in cerchio? A. 2 A. 26 B. 1 B. 25 C. 4 D. 5 C. 24 D. 28 E. 3 E. 22 ► Deve attraversare B e D. ► Un semicerchio va dal sesto al diciottesimo bambino, quindi è RELAZIONI INSIEMISTICHE formato da 13 bambini, e in totale 26 compongono l'intero cerchio. 591. Un cerchio può essere diviso al massimo in 4 parti con due tagli. In quanti pezzi può essere diviso al massimo con tre tagli? A. 6 B. 8 C. 21 D. 5 E. 7

596. Personaggi famosi, Persone nate a Milano, Monumenti equestri.

C. 10

597. Dipinti esposti al Louvre, Statue di personaggi illustri, Di­ pinti del XVIII secolo

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

Diagramma 7

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma 3 ► Basta eseguire i primi due tagli (rettilinei) passanti per il centro, il B. Diagramma 2 terzo invece non passante per il centro ma intersecante entrambi i C. Diagramma 4 precedenti (provare a disegnarlo su un foglio). D. Diagramma? 592. Su un vassoio ci sono due bicchieri davanti a due bicchieri, E. Diagramma 1 due bicchieri dietro a due bicchieri e due bicchieri in mezzo. ► Ci possono essere persone simultaneamente famose e di Milano, Qual è il numero minimo di bicchieri presenti? o anche facenti parte di una sola delle due categorie. Ma nessuna di A. 4 esse è una statua equestre. Quindi il diagramma 1 è quello corretto. B. 6 D. 8 E. Nessuna delle precedenti risposte è corretta ► Basta porre 4 bicchieri in fila. Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6 Diagramma ?

593. Se su un biliardo ci sono due biglie davanti a due biglie e Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica due biglie dietro a due biglie, qual è il numero minimo di biglie esistente tra i tre termini dati presenti? A. Diagramma? A. 6 B. Diagramma 3 B. 8 C. Diagramma 5 C. 2 D. Diagramma 1 D. 5 E. Diagramma 2

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

► Si osservi che gli insiemi dei dipinti esposti al Louvre e dei dipinti del XVIII secolo hanno sicuramente intersezione non vuota, mentre l’insieme delle statue di personaggi illustri non può avere elementi in comune con i due precedenti insiemi, quindi è corretto il diagramma 1. 598. Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente tra i termini dati. Città con più di 15.000 abitanti, Città italiane, Palazzi municipali

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagrammo 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

E. Diagramma 1 ► L’insieme dei conigli è contenuto nell’insieme dei quadrupedi. Mentre i tacchini non possono mai essere quadrupedi, quindi l’insieme dei primi è disgiunto dall’insieme dei secondi, per cui il dia­ gramma corretto è il secondo. 602. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: medicinali, polmoniti, antibiotici

Diagramma 7

Diagramma 4 Diagramma? Diagramma 1 Diagramma 3 Diagramma 2

► Ci possono essere città che simultaneamente sono italiane a han­ no più di 15000 abitanti o anche aventi una sola delle due caratteri­ stiche. Ma nessuna di esse è un palazzo municipale. Quindi il dia­ gramma 1 è quello corretto. 599. Quale delle seguenti serie di termini è legata dalla relazione insiemistica rappresentata graficamente dal Diagramma 1 della seguente figura?

A. B. C. D. E.

Diagramma 4 Diagramma 1 Diagramma? Diagramma 5 Diagramma 3

►Vedi quiz 600. 603. Uccelli, Pappagalli, Foche

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6 Diagrammo 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

Diagramma 7

Lavastoviglie, Piatti piani, Piatti fondi Città europee, Città inglesi, Città gallesi Palazzi municipali, Città con più di 10.000 abitanti, Città irlandesi Quotidiani, Periodici, Case editrici Numeri compresi tra 10 e 15, Numeri compresi tra 5 e 30, Numeri inferiori a 10

Diagramma 1

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma 6 B. Diagramma 1 C. Diagramma? D. Diagramma 4 E. Diagramma 2

►Vedi quiz 598.

►Vedi quiz 600.

600.Tori, Maiali, Suini.

604. Quale dei seguenti diagrammi rappresenta gli insiemi: Figure geometriche solide, Rette, Cubi

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagrammo 5 Diagramma 6

Diagramma 7

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma 4 B. Diagramma? C. Diagramma 3 D. Diagramma? E. Diagramma 1

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

Diagramma 7

Diagramma 6 Diagramma 4 Diagramma 2 Diagramma 1 Diagramma 5

► Vedi quiz 600. ► L’insieme dei maiali è contenuto nell'Insieme dei suini. Mentre i tori non possono mai essere anche suini, quindi l’insieme dei primi è disgiunto dall’insieme dei secondi, per cui il diagramma corretto è il secondo. 601. Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente tra i termini dati. Quadrupedi, Tacchini, Conigli

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D.

92

Diagramma 6 Diagramma 4 Diagramma 2 Diagramma 7

Diagramma 7

605. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: Corpi celesti, Stelle, Astronavi

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

Diagramma? Diagramma 3 Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 5

► Vedi quiz 600.

Diagramma 7

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO 606. Mele, Pere, Frutta raccolta quest’anno

610. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: bevande, bevande alco­ liche, grappe

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagrammo 6 Diagramma 7

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma 5 B. Diagramma 1 C. Diagramma/ D. Diagramma 6 E. Diagramma 3 ► Nell’insieme della frutta raccolta quest'anno è certamente inclusa anche una parte dell’insieme delle mele e una parte dell’insieme dei­ le pere (le parti di tali frutti raccolti appunto quest'anno). Tuttavia, tra questi ultimi due insiemi non ci sono elementi in comune, e dunque l'intersezione è necessariamente vuota. 607. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: Analfabeti, Scrittori, Cittadini inglesi

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagrammo 3 Diagrammo 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

Diagramma 7

Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6 Diagramma 1

A. B. C. D. E.

1 2 Diagramma 2 Diagramma 1 Diagramma 5 Diagramma 4 Diagramma 3

3

4

► Vedi quiz 609. 611. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: studenti universitari, persone, studenti.

A. B. C. D. E.

Diagramma 1 Diagramma 5 Diagramma 2 Diagramma 4 Diagramma 3

► Vedi quiz 609.

► Vedi quiz 606. 608. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: tennisti, americani, ita­ liani

612. Pescatori tarantini, Pescatori con più di trentadue anni, Pe­ scatori biondi.

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

1

A. B. C. D. E.

2

3

4

Diagramma 2 Diagramma 1 Diagramma 3 Diagramma 4 Nessuna delle altre risposte è corretta

► A priori è perfettamente possibile che ci siano pescatori che ap­ partengono a 2 degli insiemi suddetti simultaneamente, o anche a tutti e tre simultaneamente.

609. Indicare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini dati: numeri compresi tra 15 e 20, nu­ meri compresi tra 5 e 30, numeri compresi tra 10 e 25.

Diagrammi

l

Diagramma 2

Diagramma 7

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma/ B. Diagramma 1 C. Diagramma 3 D. Diagramma 5 E. Diagramma 6

► Vedi quiz 606.

A. B. C. D. E.

5

Diagramma *

Diagramma

I

Diagramma 5

613. Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente tra i termini dati. Laureati, Impiegati, Persone ambiziose

Diagramma ti

Diagramma 6 Diagramma 4 Diagramma 1 Diagramma 5 Diagramma 2

► Infatti, vale che: “numeri compresi tra 15 e 20” è contenuto in “numeri compresi tra 10 e 25" che è contenuto in “numeri compresi tra 5 e 30".

Diagramma S Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

Diagramma 7

Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 2 Diagramma/ Diagramma 1

► Si veda il quiz 612

93

LO G ICA © A rtquiz

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

614. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ che un individuo può, viceversa, avere esclusivamente una sola delle stica esistente fra i tre termini seguenti: professori, amanti della caratteristiche in questione. lirica, laureati in storia 618. Motocarri, Autobus, Veicoli su rotaie.

1

A. B. C. D. E.

2

3

4

5

Diigraraml 1

Diagramma 2

Diagramma 3

Diagramma 4

Diagramma 5

Diagramma 6

Diagramma "

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma 5 B. Diagramma 1 C. Diagramma 3 D. . Diagramma 7 E. Diagramma 6

Diagramma 5 Diagramma 2 Diagramma 1 Diagramma 3 Diagramma 4

►Vedi quiz 612.

► Nessun mezzo dei suddetti può appartenere simultaneamente a 615. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ due o tre, delle tipologie proposte. Dunque il diagramma corretto è il stica esistente fra i tre termini seguenti: appassionati di musica, sesto. pittori, anziani 619. Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente tra i termini dati. Galline, Rettili, Anfibi 1

A. B. C. D. E.

2

3

4

Diagramma 1 Diagramma 4 Diagramma 2 Diagramma 3 Nessuna delle altre risposte è corretta

D iagrammi J

A. B. C. D. E.

►Vedi quiz 612.

Diagrammi 4

Diagramma $

Diagramma 7 Diagramma 6 Diagramma 1 Diagramma 5 Diagramma 2

► Nessun tipo di animale (Galline, Rettili, Anfibi) può appartenere 616. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ simultaneamente a due o tre, delle tipologie proposte. Dunque il dia­ stica esistente fra i tre termini seguenti: avvocati, francesi, gramma corretto è il sesto. biondi. 620. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: quadri, fiori, pittori. 1

A. B. C. D. E.

2

3

4

5

Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 1 Diagramma 4 Diagramma 5

1

A. B. C. D. E.

►Vedi quiz 612. 617. Architetti, Persone ipertese, Francesi

D iigram mi 1

D iig n o m i 2

D iig n m m i 3

Diagrammi 4

Diagrammi 5

3

4

5

►Vedi quiz 618.

Diagramma 6

Diagrammi 7

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i tre termini dati A. Diagramma 6 B. Diagramma 2 C. Diagramma 7 D. Diagramma 1 E. Diagramma 5 ► Nulla impedisce che alcuni individui abbiano simultaneamente due o tutte e tre delle caratteristiche elencate nel testo. Si noti che, ad esempio, che il diagramma 6 è scorretto in quanto significherebbe

94

2

Diagramma 3 Diagramma 2 Diagramma 4 Diagramma 1 Diagramma 5

621. Quale dei seguenti diagrammi rappresenta gli insiemi: Armi da fuoco, Armi bianche, Armistizi

Ologramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagrammo 6

A. B. C. D. E.

Diagramma 2 Diagramma 4 Diagramma 3 Diagramma 6 Diagramma 1

►Tali insiemi sono chiaramente a due a due disgiunti.

Diagramma 7

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO 622. Identificare il diagramma che rappresenta correttamente i seguenti insiemi: • Numeri compresi tra 1 e 22. • Numeri compresi tra 5 e 11. • Numeri pari divisibili per 7.

C. {18, 23, 22,17,26, 20}; {19, 25, 20, 22, 24, 21}; {21, 25} D. {25, 27, 22, 18, 23, 28}; {19, 25, 28, 24, 29, 21}; {33, 32, 20, 30, 21,26} E. {30, 34, 20, 25, 26, 22}; {24, 18, 19, 28, 29, 21}; {27, 35, 23, 31, 32, 33}

Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

► Gli unici tre insiemi che non hanno alcun elemento in comune tra loro sono quelli di cui alla risposta E. Si noti che gli insiemi delle ri­ sposte A, B, C e D corrispondono, rispettivamente, ai diagrammi 1, 2, 7 e 3.

A. B. C. D. E.

Diagramma 7

Diagramma/ Diagramma 4 Diagramma 2 Diagrammai Diagramma 5

► Infatti, l’insieme A = {1,2,3...,22} contiene propriamente l’insieme B = {5,6....11}, inoltre A interseca C = {14,28,42,...} in {14} e l’intersezione tra B e C è vuota.

626. Posti A = {42, 43, 44} e B = {43, 44, 45}, qual è l'insieme C risultante dall'unione di A e B? A. C = {43, 44,45} B. C = {42, 43,44, 45} C. C = {43, 44} D. C = {42, 45} E. C = {42,43,44}

623. Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemi­ stica esistente fra i tre termini seguenti: alimenti, dolci, torte al ► Segue direttamente dalla definizione di unione: l’insieme conte­ cioccolato nente gli elementi appartenenti ad almeno uno dei due insiemi dati.

©

© 1

A. B. C. D. E.

2

>

^

627. Posti A = {27, 28, 29} e B = {28, 29, 30}, qual è l'insieme ri­ sultante dall'unione di A e B? A. {28, 29} B. Un insieme vuoto C. {27, 28, 28, 29, 29, 30} D. {28, 29, 30} E. {27, 28, 29, 30}

f f l 3

4

Diagramma 2 Diagramma 1 Diagramma 3 Diagramma 4 Nessuna delle altre risposte è corretta

► L'insieme delle torte al cioccolato è contenuto nell’insieme dei dolci a sua volta contenuto nell’insieme degli alimenti. La rappresen­ tazione corretta sarebbe come il diagramma 4 del quiz 596. 624. Quale tra le seguenti terne di insiemi è rappresentata grafi­ camente dal Diagramma 1?

Diagramma 1 Diagramma ? Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

A. B. C. D. E.

Diagramma 7

{R, M, X, B, K, D}; {S, V, T, B, K, D}; {S, E, T, M, K, D} {2, 6,10,0,4, 3}; {8 ,1 ,9 ,1 1 ,5 , 7}; {0,6} {12, 2,14, 7, 5, 8}; {1,3,4, 6, 2, 5}; {10,11,0, 9,15,13} {13,17, 3, 8, 9, 5}; {7,1,2,11,12,4}; {10,18, 6,14,15,16} {R, A, K, S, D, J}; {V, R, J, E, Q, B}; {C, L, T, Y, B, X}

► Bisogna individuare, in quale risposta, due insiemi hanno solo alcuni elementi (numeri o lettere) in comune, mentre il terzo insieme non deve avere alcun elemento in comune con i primi due (al fine così di rappresentare il Diagramma 1, come il quesito richiede). Infat­ ti in C, il primo e terzo insieme hanno in comune i nr. 2 e 5, mentre il terzo non ne ha nessuno in comune con gli altri due, pertanto è la risposta corretta. Si noti che gli insiemi delle risposte A, B, D ed E corrispondono, rispettivamente, ai Diagrammi 5,2, 6 e 3. 625. Quale delle seguenti serie di termini è legata dalla relazione insiemistica rappresentata graficamente dal Diagramma 6?

628. Posti A = {a, e} e B = insieme delle vocali, l'insieme com­ plementare di A rispetto a B è: A. {a, e, i, o, u} B. {i, o, u} C. {a, e, i} D. l'insieme delle consonanti E. {a, e} ► Segue direttamente dalla definizione di insieme complementare di A rispetto a B: l’insieme contenente gli elementi appartenenti a B e non appartenenti ad A. 629. Lanciando un dado sono possibili 6 risultati (faccia verso l'alto con 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6 ) , che costituiscono l'insieme A; l'insieme B è costituito da tutti i 36 risultati possibili lanciando una coppia di dadi, tenendo conto che il risultato del lancio di un dado della coppia è indipendente dal risultato del lancio dell' altro dado. L'intersezione dei due insiemi [A fi B] è costituita: A. dall'insieme A con i sei risultati possibili B. dall'insieme costituito da 2, 3, 4, 5 e 6 C. dall'insieme vuoto, perché l'insieme A e l'insieme B non hanno elementi comuni D. dall'insieme vuoto, perché lanciare un dado dà risultati indipen­ denti dal lancio dell'altro E. dall'insieme costituito dai sei risultati possibili lanciando un dado (insieme A) e dai 36 possibili risultati lanciando due dadi (insieme

B) Diagramma 1 Diagramma 2 Diagramma 3 Diagramma 4 Diagramma 5 Diagramma 6

Diagramma '/

A. {VX, I, TS, N, Z, P}; {G, F, O, W, I, Z}; {VE, VR, U, VD, TV, TM} B. {I, W, VE, U, O, F}; {P, G, VD, VR, Z, N}; {U, W}

► Basta notare che l'esito del lancio di un dado, che è un numero, non può di certo essere l'esito del lancio di due dadi, che è una cop­ pia di numeri. E viceversa.

95

LOG ICA ©Artquiz 630. Alla finale di una gara di corsa la classifica dal 1° al 7° po­ sto è la seguente: Aldo, Beatrice, Fausto, Claudio, Enrico, Gaia, Maria. Cinque di questi sette ragazzi hanno il cardiofrequenzime­ tro e si sa che ad avere il cardiofrequenzimetro sono tre tra i primi quattro classificati e tre tra gli ultimi quattro classificati. Si può essere certi che ad avere il cardiofrequenzimetro è: A. Claudio B. Enrico C. Ilaria D. Fausto E. Beatrice

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO ► Dalle regole dell’ordine e dell’uguaglianza si riordina come A = B < C < D, quindi A < D. 634. Se Carlo ha la stessa età di Luigi, Luigi è più piccolo di Gia­ como e Diego è più grande di Giacomo, allora: A. Luigi > Diego B. Carlo > Giacomo C. Carlo < Diego D. Giacomo < Carlo E. Diego < Carlo ► Carlo = Luigi < Giacomo < Diego, quindi Carlo < Diego.

►Si noti che Claudio è l’unico ad essere sia tra i primi quattro classi­ ficati che tra gli ultimi quattro classificati. Se Claudio non avesse il cardiofrequenzimetro, allora coloro che ce l’hanno sarebbero 6 per­ sone, contro la premessa del testo.

635. Giovanni è più vecchio di Carlo; Lorenzo è più vecchio di Mario; Mario è più giovane di Alessandro; Carlo ed Alessandro sono gemelli. Sulla base delle precedenti affermazioni quale delle seguenti frasi è VERA?

631. [M/O] Alla finale di una gara di automobilismo la classifica dal 1° al 7° posto è la seguente: Alessandro, Federico, Iris, Bru­ na, Cesare, Eligio, Gianna. Cinque di questi sette piloti indossa­ no il casco integrale e si sa che a indossarlo sono tre tra i primi quattro classificati e tre tra gli ultimi quattro classificati. Si può essere certi che a indossare il casco integrale è: A. Federico B. Eligio C. Bruna D. Cesare E. Iris

A. B. C. D. E.

►Vedi quiz 630.

A. B. C. D. E.

632. Il direttore atletico spiega: "I membri delle nostre squadre atleti­ che includono, per la stagione autunnale, 80 giocatori di calcio e 40 velocisti; per la stagione invernale, 20 sciatori e 40 giocatori di palla­ volo; per la stagione primaverile, 50 nuotatori e 20 ginnasti. Ogni atleta partecipa all'attività della sua squadra cinque giorni alla setti­ mana per tutti i tre mesi della stagione e nessun atleta fa parte di due squadre nella stessa stagione. In conclusione, sommando questi dati, si ottiene che i nostri programmi sportivi vedono la partecipazio­ ne di 250 diversi atleti". Nella conclusione finale, il direttore atleti­ co dimentica di considerare la possibilità che: A. non tutte le stagioni hanno lo stesso numero di giorni B. per giocare a calcio è necessario allenarsi in gare di velocità C. alcuni sport di squadra richiedono una partecipazione di un nu­ mero di atleti più elevato di quello richiesto da altri sport D. vi è un numero maggiore di atleti che svolgono sport di squadra in alcune stagioni piuttosto che in altre E. gli stessi atleti possano svolgere attività sportive diverse in sta­ gioni diverse ► Insiemisticamente, gli insiemi degli atleti di stagioni diverse pos­ sono avere intersezione non vuota, e quindi potrebbe addirittura suc­ cedere che tutti gli atleti della stagione invernale e primaverile siano anche calciatori della stagione autunnale. Comunque, non è possibi­ le affermare che tali insiemi debbano essere disgiunti. RELAZIONE D’ORDINE 633. SeA = B, B < C e D > C allora: A. A < D B. B > A C. A > C D. C < A E. D < A

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Lorenzo è più vecchio di Alessandro Carlo è più giovane di Lorenzo Lorenzo è più vecchio di Giovanni Carlo è più giovane di Mario Giovanni è più vecchio di Mario

► Giovanni > Carlo = Alessandro > Mario, dunque Giovanni > Mario. 636. Giovanna è più vecchia di Carla, Carla è più vecchia di Sil­ via, Silvia è più giovane di Giovanna e di Roberta, Roberta è più vecchia di Carla e più giovane di Giovanna. Qual è l’ordine dalla più giovane alla più vecchia? Silvia, Carla, Roberta, Giovanna Giovanna, Roberta, Carla, Silvia Roberta, Giovanna, Silvia, Carla Carla, Silvia, Roberta, Giovanna Giovanna, Carla, Roberta, Silvia

► Carla è più vecchia di Silvia che è pure più giovane di Giovanna e di Roberta. Dunque Silvia è la più giovane. Poi, Roberta è più vec­ chia di Carla e più giovane di Giovanna, e quindi ora l’ordine è stabi­ lito come in A. 637. Alberto è più grasso di Bruno. Bruno è più grasso di Carlo ma più magro di Daniele. Se le precedenti informazioni sono corrette, se Franco è più grasso di Bruno, è necessariamente vero che: A. Franco è più grasso di Carlo B. Franco è più magro di Alberto C. Franco è più grasso di Daniele D. Franco è più magro di Daniele E. Alberto è il più grasso di tutti ►Alberto > Daniele > Bruno > Carlo; se Franco è più grasso di Bru­ no si può trovare o prima di Alberto o prima di Daniele, ma di sicuro è più grasso di Carlo. 638. [V] Elio è nato prima di Franco, il quale è nato prima di Giorgio. Anche Italo è nato prima di Giorgio. Pertanto.... A. Franco ha il doppio dell'età di Giorgio B. E’ certo che Elio sia il più anziano C. Italo è sicuramente il più anziano D. Italo e Franco hanno la stessa età E. Elio e Franco hanno sicuramente età diverse ► Sia E l’età di Elio, F quella di Franco e così via. Riordiniamo: E > F > G, I > G, ma interessa solo la prima delle relazioni preceden­ ti, ossia E > F.

CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO 639. Duilio è nato dopo di Giovanna, la quale è nata dopo di An­ drea; anche Massimo è nato dopo di Andrea. Da questa frase si può dedurre che: A. È certo che Giovanna sia più giovane di Andrea e Massimo B. È certo che Duilio sia il più giovane dei quattro C. È possibile che Massimo e Duilio abbiano la stessa età D. È certo che due delle quattro persone abbiano la stessa età E. I quattro sono fratelli e Andrea è il più grande ► Duilio < Giovanna < Andrea, quindi Duilio < Andrea, così come Massimo < Andrea. Null’altro si dice, quindi è possibile che Massimo e Duilio abbiano la stessa età. 640. [V] Laura ha tre sorelle, Flavia,-Sara e Alice, e due fratelli, Diego e Vincenzo. Si sa che: I) Diego è il maggiore di tutti; II) Vincenzo è più grande di Sara e Flavia (non necessariamente in quest'ordine) ma più piccolo di Laura e Alice (non necessa­ riamente in quest'ordine). In base alle informazioni precedenti è FALSO affermare che: A. Flavia è più piccola di Alice B. Sara non può essere la seconda in ordine di età C. Laura è più grande di Sara D. Alice non può essere la terza in ordine di età E. Alice è più grande di Sara ► Premesso che per ordine di età si intende l'ordine dal più anziano al più giovane. Siccome Diego è il primo dei fratelli e Laura e Alice sono più anziane di Vincenzo che a sua volta è più anziano di Sara e Laura, si deduce che dopo Diego, le due successive (seconda e ter­ za) in ordine di ètà sono Laura e Alice. Non potendo escludere che Alice (come anche Laura) sia la terza, segue che la risposta D è falsa. Schematizzando: Diego > Laura o Alice > Alice o Laura > Vincenzo > Sara o Flavia > Flavio o Sara. 641. Se Alberto è più alto di Franco che è più basso di Maurizio, allora: A. Maurizio è più alto di Alberto B. sia Alberto che Maurizio sono più alti di Franco C. Alberto è più alto di Maurizio D. Maurizio è alto quanto Alberto E. tutte le precedenti alternative sono corrette ►Alberto > Franco e Maurizio > Franco da cui la tesi in B. 642. Maria corre più veloce di Paolo, che è più lento di Federico. Anna, che è più lenta di Federico, è più veloce di Laura. Dalle precedenti informazioni si può dedurre con certezza che: A. Paolo è più lento di Anna B. Laura è più veloce di Paolo C. Laura è più lenta di Federico D. Anna è più veloce di Paolo E. Federico è più lento di Maria

© Artquiz LOGICA ►Si parte da K < C, ma anche Y < C. Inoltre C < D e K < Y. Dunque vale B. 644. Se: C viene dopo di K; D viene dopo di C; C viene dopo di Y; Y viene dopo di K, qual è l'ordine corretto delle lettere? A. Y - C - D - K B. K - C - D - Y C. D - Y - C - K D. K - Y - C - D E. C - D - Y - K ► Si ha: K < C, C < D, Y < C, K < Y. Riordinando la serie si ha: K < Y, Y < C, C < D che si può riscrivere più economicamente come: K < Y < C < D. 645. [0] Carlo, Dario, Paolo e Ugo sono quattro atleti che parte­ cipano a una gara di velocità su pista. Se: Paolo arriva prima di Carlo Carlo arriva prima di Dario Ugo arriva prima di Carlo la corsa non è stata vinta da Ugo, quale, tra le seguenti affermazioni, NON è corretta? A. Ugo non è arrivato per ultimo B. Ugo è arrivato dopo Dario C. Paolo è il vincitore della corsa D. Ugo è arrivato prima di Dario E. L’ordine di arrivo non è alfabetico ► Dario < Carlo e Carlo < Paolo. Inoltre Carlo < Ugo, dunque riman­ gono da ordinare Ugo e Paolo. Ma Ugo non è il vincitore, quindi vale Ugo < Paolo e l’ordine corretto è Dario < Carlo < Ugo < Paolo, cioè Ugo è arrivato prima di Dario e la B. è falsa. 646. [M/O] In un circo, Enrico, l’unica persona incaricata di dare da mangiare agli animali nei recinti, inizia il suo lavoro alle 6:30 del mattino. Si sa che: 1) Enrico si ferma 15 minuti presso ciascun recinto 2) le tigri vengono nutrite prima degli elefanti ma dopo gli orsi 3) i cavalli sono nutriti 15 minuti dopo gli orsi 4) i leoni sono nutriti dopo gli elefanti Enrico alle 6:50 nutrirà: A. gli elefanti B. le tigri C. i leoni D. i cavalli E. gli orsi ► Basta riordinare: orsi (6:30) < cavalli (6:45) < tigri (7:00) < elefanti (7:15) < leoni (7:30).

647. Cinque amici al bar stanno bevendo un aperitivo. Decidono che il più anziano di loro pagherà il conto. Marco è nato due mesi prima di Matteo, che è nato tre mesi dopo Mariano. Mosè ha un mese in più di Matteo. Merino è nato un mese dopo Mat­ teo. Chi pagherà il conto? ► Maria > Paolo, Federico > Paolo, Federico > Anna > Laura. A. Matteo Dall’ultima catena di disuguaglianze e dalla proprietà transitiva segue B. Marco la risposta C. C. Mariano D. Mosè 643. Se: K viene prima di C; Y viene prima di C; C viene prima di E. Merino D; K viene prima di Y, qual è l'ordine corretto delle lettere A. C - D - Y - K ► Considerando i mesi di nascita, ipotizziamo che Marco sia nato B. K - Y - C - D nel 9° mese dell'anno, quindi Matteo è nato nell’110 mese, Mariano C. Z - C - D - Y è nato nell’8° mese, Mosè è nato nel 12° mese, così come Merino. D. Y - C - D - K Riordiniamo quindi per mese di nasciata: Mariano > Marco > Matteo > E. D - Y - C - K Mosè-Merino; segue che Mariano è il più vecchio.

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

648. Lungo un marciapiede rettilineo sono parcheggiati una mo­ ► È sufficiente usare la seconda uguaglianza: 5 = a + w, da cui se­ tocicletta, un'auto, un monovolume, un furgone e la bicicletta gue immediatamente che a = 5 - to. del guardiano. L'auto è posteggiata prima del furgone e della ESERCIZI DI CRITTOGRAFIA motocicletta e quest'ultima viene dopo la monovolume e prima della bicicletta del guardiano. Scegliere l’ordine corretto in cui 653. Si tenga presente che a segno uguale corrisponde cifra possono essere parcheggiati i veicoli. A. Auto - furgone - monovolume - motocicletta - bicicletta del uguale. guardiano Se: g + g = Q e se: B = 0 allora: 0 = ? B. Bicicletta del guardiano - furgone - monovolume - motocicletta - A. 5 auto B. Impossibile determinarlo C. Monovolume - motocicletta - auto - furgone - bicicletta del C. 7 guardiano D. 3 D. Auto - furgone - monovolume - bicicletta del guardiano - moto­ ■E. 1 cicletta E. Monovolume - motocicletta - bicicletta del guardiano - furgone - ► Sia x il numero corrispondente al simbolo ignoto. Quindi x deve auto essere un numero che sommato a se stesso mi dia un numero a due cifre la cui secoda cifra deve essere 0, pertanto la prima cifra può ► Siccome l'auto è posteggiata prima del furgone e della motociclet­ essere da 1 a 9, quindi tale numero sarà 10 o 20 o 30 etc. fino 90. ta, possiamo escludere le opzioni B, C ed E che non soddisfano tale Considerate le opzioni proposte, solo 5 soddisfa la proprietà che richiesta. Inoltre, la motocicletta viene prima della bicicletta del guar­ x + x= 10. diano, quindi si deve escludere anche l'opzione D. 654. Se: @ + § = —@ —# + 7;§ = 4;# = —1. Allora @ è uguale a: 649. “Le ciliegie sono più dolci delle pesche; le pesche sono più A. -1 aspre delle albicocche; le albicocche sono meno aspre delle B. 4 ciliegie”. In base alle precedenti informazioni, è necessariamen­ C. 3 te vero che: D. 2 A. le albicocche sono meno dolci delle ciliegie E. 1 B. le pesche sono meno aspre delle albicocche C. le albicocche sono più aspre delle pesche ► Si traduce in @ + 4 - -@ -(-1) + 7, da cui 2@ = 4. D. le albicocche sono più dolci delle ciliegie E. le ciliegie sono meno dolci delle pesche 655. Se: A - 2 • @ = # + 2 • @; # = 2 • @; A = 3. Allora # è uguale a: A. 1 ► L'affermazione "le albicocche sono meno aspre delle ciliegie” già B. 3 da sé corrisponde aH'affermazione in D. C. non ci sono elementi sufficienti per rispondere D. 2 650.1 gatti bianchi mangiano di più dei cani bianchi. I gatti neri E. 0 mangiano di più dei gatti bianchi. I gatti neri mangiano meno dei cani neri. Quale di questi è l'animale domestico che vi coste­ ► Basta sostituire 2 - @ = # e A = 3 così da ottenere l'equazione rebbe di meno per il vitto? 3 -# = # + #, da cui 3 •# = 3 e quindi # = 1. A. Un cane bianco B. Un gatto bianco 656. Se: § • @ = 1; § = 5/3; @ + 2/5 = #. Allora # è uguale a: C. Un gatto nero A. 2/5 D. Un cane nero B. 3/5 E. Un gatto a strisce C. 0 D. 1 ► Riordiniamo: cn>gn>gb>cb, dunque il cane bianco mangia meno. E. -1 651. Completare correttamente con uno dei 5 termini proposti la ► Si traduce in (5/3) • @ = 1, da cui @ = 3/5, e quindi 3/5 + 2/5 = #. frase: "Qualsiasi sia il valore di A, se A è ... di B e B è .... di C, allora A è .... di C". 657. [M/O] Se: @ + # - @ = @ - 4; # = -20; allora @ è uguale a:

A. B. C. D. E.

diverso maggiore la metà radice quadrata logaritmo

► Basta escludere le altre possibilità (l’ultima addirittura senza senso).

A. B. C. D. E.

-5 10 16 -10 -16

► Basta sostituire # = -20 nella prima equazione, così da ottenere @ -20 - @ = @ - 4, che dà @ = -16.

652. Se alfa è uguale a beta meno delta e delta è uguale ad alfa più omega, allora quale delle seguenti affermazioni è vera? 658. Se: 4 • # + 1 = 7 • (# - 2). Allora # è uguale a:

A. B. C. D. E.

Omega è uguale a delta più alfa Beta è uguale a delta meno alfa Alfa è uguale a delta meno omega Beta è uguale a alfa meno delta Alfa è uguale a omega più delta

A. B. C. D. E.

9 0 5 13 1/2

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO ►L'equazione è nella variabile #: 4 # + 1 = 7(# - 2), da cui 4 # + 1= 7 # - 1 4 ; 3 # = 1 5 e dunque# = 5. 659. Se: # + 4 = @ + @ + A; # = 2; A = -4. Allora @ è uguale a: A. 4 B. -1 C. 5 D. 3 E. 6

665. Se: A + A = © - ♦ ; A = ♦ + O ; 3 » = - © l ♦ = -1; allora A è uguale a: A. -2 B. -1 C. 1 D. 4 E. 2 ► Da A = 4 + © e 34 = - © segue A = » - (-© ) = ♦ - 3♦ =-2 ♦ = -2(-1 ) =

2.

► Si traduce in2 + 4 = @ + @ +(-4), quindi 2@ =10. 660. Se: -$ - @ + 8 = @ + A. $ = 2; A = 16. Allora @ è uguale a: A. 5 B. 10 C. -5 D. -10 E. -2 ►Sostituendo i numeri corrispondenti a $ e A si ottiene -2 - @ + 8 = @ +16. L'ultima equazione in @ equivale all'equazione 2@ = -10 e dunque @ = -5. 661. Se: © - 1 + @ = § - 6; © = 3 + §; Allora @ è uguale a: A. Non ci sono dati sufficienti per rispondere B. 6 C. -5 D. -8 E. 3 ► È sufficiente risolvere il sistema: (3 + §) -1 + @ = § - 6, da cui 2 +@ = -6 e @ = -6 - 2 = -8.*5 662. Se: 5 • @ / $ + 2 • £ = 13; $ = -£; @ = $; Allora £ è uguale a: A. 13/5 B. 4 C. 12/7 D. 8 E. 6 ► Sostituendo $ a @ nella prima uguaglianza si ottiene: 5 • $ / $ + 2 • £ = 13, ossia 5 + 2 • £= 13, da cui 2 •£ = 8. La B. risulta quindi essere la risposta corretta. 663.S e:2*@ -$ + 3 •£ = 8; $ = -£ ;£ = 1. Allora @ è uguale a: A. 3 B. 4 C. 5 D. 1 E. 2 ► Da$ = - £ e £ = 1si ottiene intanto che $ = - £ = -1. Ora, sosti­ tuendo tali simboli nell'espressione iniziale, si ottiene 2 • @ + 1 + 3 = 8, da cui 2 • @ = 4 e @ = 2. 664. Se: | + 5 + $ = © + 2; 2 = -4 : ©. Allora | è uguale a: A. 0 B. 6 C. 2 D. 9 E. non ci sono elementi sufficienti per rispondere ►Si tratta di un sistema di due equazioni in tre incognite (|, $ e ©) che ammette infinite triple di soluzioni. In particolare, non è possibile assegnare univocamente un valore a |.

666. BRT -126 ; ? - 661 ; RBT - 216 A. BBR B. RRT C. BBT D. TTB E. RTB ► Se B = 1, R = 2, T = 6, allora 661 è uguale a TTB. 667. Risolvete ie seguenti operazioni sostituendo a ogni simbolo un numero: A+A+A = BC; BC+BC+BC = EB A. A=8, B=7, C=2, E=4 B. A=2, B=4, C=8, E=7 C. A=4, B=2, C=8, E=7 D. A=8, B=2, C=4, E=7 E. A=7, B=4, C=2, E=8 ► Si deve necessariamente sostituire i valori proposti. (Attenzione che BC e EF si ottengono come concatenazione, non prodotto). 668. Se: VJ + VJ = AX - J K , VJ = BY + M K , JK = AX , BY = 2 allo­ ra MK è uguale a... A. 1 B. 2 C. 4 D. -2 E. -3 ►AX = JK e quindi: VJ + VJ = AX - JK = AX - AX = 0, da cui 2 VJ = 0 e dunque VJ = 0. Ora MK = VJ - BY = 0 - 2 = -2. 669. Se TEP significa cifra (singola) divisibile per 5, TOP signifi­ ca cifra (singola) divisibile per 3 e TAP significa cifra (singola) divisibile per 4, allora con quale scrittura può essere espresso il numero 65? A. TOP TAP B. TEP TOP C. TOP TEP D. TAP TOP E. TAP TEP ► È sufficiente osservare che, tra 3, 4 e 5, il 6 è divisibile solo per 3 e il 5 solo per 5. 670. Se ZOP significa cifra (singola) divisibile per 2, ZUP signifi­ ca cifra (singola) divisibile per 6 e ZEP significa cifra (singola) divisibile per 9, allora con quale scrittura può essere espresso il numero 82? A. ZUP ZEP B. ZEP ZOP C. ZOP ZOP D. ZOP ZEP E. ZOP ZUP

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

►Vedi quiz 669.

A. 12 B. -12

671. [M/O] Se ZAP significa cifra (singola) divisibile per 7, ZUP significa cifra (singola) divisibile per 5 e ZEP significa cifra (sin­ gola) divisibile per 4, allora con quale scrittura può essere espresso il numero 48? A. ZEP ZUP B. ZUP ZEP C. ZEP ZAP D. ZEP ZEP E. ZAP ZAP

C. 10

D. -10 E. 11 ►Sostituendo i valori del testo l’equazione diventa (-1 + 23)/2 = -1 + WK, da cui 22/2 + 1 = WK, ossia WK .= 12.

677. [M/O] Se: yy + jK + Ee = ZZ + Ee; ZZ = 4; yy = jK -2. Allora jK è uguale a: A. 3 ►Vedi quiz 669. B. non è possibile stabilire il valore di jK C. 1 672. [M/O] In un ipotetico linguaggio in codice, alla parola SPE­ D. 2 CIFICA corrisponde il codice SPEFECIFIFIFICAFA e alla parola E. 6 IGNORATO corrisponde il codice IFIGNOFORAFATOFO. Come si scriverà, nel medesimo codice, la parola MAIL? ► La prima equazione è nelle variabili yy, jK e Ee. A queste si pos­ A. MAIL sono sostituire ZZ e yy in base alla seconda e terza uguaglianza, B. MAFAFIIL così da ottenere (jK -2) + jK + Ee = 4 + Ee. Il termine Ee si può sem­ C. MFAAIFIL plificare, e quindi l’equazione si riduce a jK -2 + jK = 4. Segue 2 • jK D. MAFAIFIL = 6 e infine jK = 3. E. MAFIFIL 678. In questo esercizio l’affermazione è traslitterata mediante ► La regola consiste nel riscrivere la parola proposta aggiungendo espressioni simboliche. Sono previste solo due alternative per dopo ogni vocale la lettera F seguita dalla medesima vocale. ogni categoria. Una parola tra cancelletti (##) indica l’altra alter­ nativa della coppia. § significa “oppure”, mentre & indica la 673. Se la lettera B identifica una qualunque cifra (singola), la congiunzione “e”, ma si mette anche prima di un attributo. Le lettera E identifica una qualunque cifra (singola) pari e la lettera categorie sono: Debora/Paola; stilografica/biro; costosa/econoR identifica una qualunque cifra (singola) dispari, allora la scrit­ mica; blu/rossa. Quale delle seguenti espressioni simboliche è tura RBBR rappresenta un numero: la corretta trasposizione della frase “Debora ha una stilografica A. pari di quattro cifre economica e una biro blu”? B. dispari di tre cifre A. #Debora# ha una #biro# & //costosa# & una #stilografica# blu C. dispari di quattro cifre B. #Paola# ha una #stilografica# & costosa & una #stilografica# § blu D. divisibile per due C. Debora ha una #biro# & #costosa# & una #stilografica# & blu E. dispari di una cifra D. #Paola# ha una #biro# & costosa & una #stilografica# & blu ► Basta osservare che l’ultima cifra del numero proposto deve esse­ E. Debora ha una #biro# #costosa# & una #stilografica# blu re dispari, e quindi il numero stesso deve parimenti esserlo. ►Si osservi: al posto di “stilografica” ci va #biro#, al posto di “eco­ 674. Se la lettera N identifica una qualunque cifra numerica (sin­ nomica” ci va #costosa#, al posto di “e” ci va & e infine che al posto gola), la lettera P identifica una qualunque cifra (singola) pari e di “biro” ci va #stilografica#. Ne consegue che l’unica risposta com­ la lettera D identifica una qualunque cifra (singola) dispari, allo­ patibile è la C. ra DNNP è un numero: 679. [M/O] Tenendo conto che a numero uguale corrisponde A. dispari di 3 cifre lettera uguale, nella frase in lingua italiana: B. pari di 4 cifre «5h0 d3748 232 60gl09 68150» l’ultima parola è: C. pari o dispari di 4 cifre A. desti D. dispari di 4 cifre B. mesti E. pari di 3 cifre C. leste D. carte ►Vedi quiz 673. E. pesci 675. [V] Se la lettera A identifica una qualunque cifra (singola), la lettera L identifica una qualunque cifra (singola) pari e la lettera ► Nell’ultima parola della frase proposta il numero 5 deve corrispon­ Q identifica una qualunque cifra (singola) dispari, allora QALL è dere, in base alle possibili risposte, alla lettera T oppure “c”. Sicco­ un numero: me il 5 appare anche nella prima parola ed è seguito da una “h” e A. pari di quattro cifre nella lingua italiana non esistono parole che iniziano con la sequenza B. dispari di quattro cifre “th”, la risposta corretta può essere soltanto la E. C. dispari di due cifre D. pari di tre cifre ESERCIZI CON BILANCE O ASSI GRADUATE, E. pari di due cifre INGRANAGGI E CARRUCOLE ►Vedi quiz 673. 676. Se: (VJ + UK) : 2 = VJ + WK; UK = 23; VJ = -1. allora WK è uguale a: 100

680. Su un piatto della bilancia metto tre mattoni e sull’altro piat­ to metto mezzo mattone più un peso di 1 Kg. Quanti altri Kg do­ vrò aggiungere per equilibrare i piatti sapendo che un mattone pesa 1 Kg più mezzo mattone?

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO A. B. C. D. E.

3,5 2,5 2 4 3

► Intanto, il peso x di un mattone soddisfa l'equazione x = x/2 + 1 kg, quindi x/2 = 1 kg e x = 2 kg. Ora, nel primo piatto giacciono 3 mattoni, e dunque 6 kg di peso, per cui nel secondo piatto, nel quale giace un peso totale di x/2 + 1 kg = 2 kg, devo aggiungere un peso pari a 4 kg. 681. Si dispone di una bilancia a due piatti con il braccio destro che misura il doppio del braccio sinistro. Se nel piatto destro vengono posti 21 pesi tutti uguali fra loro, quanti pesi dello stesso tipo devono essere posizionati nel piatto sinistro affin­ ché la bilancia risulti in equilibrio? A. 7 B. 42 C. 56 D. 30 E. 112 ►21 • 2 = 42. 682. Si dispone di una bilancia a due piatti con il braccio sinistro che misura ii quadruplo del braccio destro. Se nei piatto sinistro vengono posti 10 pesi uguali fra loro, quanti pesi dello stesso tipo devono essere posizionati nel piatto destro affinché la bi­ lancia risulti in equilibrio? A. 40 B. 30 C. 20 D. 10 E. Non è possibile equilibrare la bilancia con un numero intero di pesi

distanza. Si devono dunque aggiungere 5 Kg al peso di 15 Kg posto a sinistra. 685. Un'asta di metallo lunga 1 metro è sospesa per il suo cen­ tro. A 5 cm dall'estremità destra è agganciato un peso di 15 kg, mentre all'estremità opposta è agganciato un peso di 45 kg. Co­ sa è necessario fare per equilibrare l'asta e mantenerla in posi­ zione orizzontale? A. Aggiungere, al peso agganciato a destra, un ulteriore peso di 30 kg B. Nulla, l'asta è già in equilibrio C. Aggiungere, al peso agganciato a destra, un ulteriore peso di 35 kg D. Aggiungere, al peso agganciato a sinistra, un ulteriore peso di 35

kg

E. Aggiungere, al peso agganciato a sinistra, un ulteriore peso di 40 kg ► Si veda il quiz 684. 686. Un'asta di metallo lunga 1 metro è sospesa per il suo cen­ tro. A 45 cm dall'estremità sinistra è agganciato un peso di 30 kg, mentre all'estremità opposta è agganciato un peso di 3 kg. Cosa è necessario fare per equilibrare l'asta e mantenerla in posizione orizzontale? A. Aggiungere, al peso agganciato a destra, un ulteriore peso di 3 kg B. Aggiungere, al peso agganciato a sinistra, un ulteriore peso di 30 kg C. Aggiungere, al peso agganciato a sinistra, un ulteriore peso di 3 kg D. Nulla, l'asta è già in equilibrio E. Aggiungere, al peso agganciato a destra, un ulteriore peso di 30 kg ► Si veda il quiz 681 e si noti che una distanza di 45 cm dall'estremi­ tà corrisponde a 5 cm dal centro. Il resto segue dall'uguaglianza 5 cm • 30 kg = 50 cm • 3 kg.

► 10*4 = 40.

687. Un’asse graduata di legno è appoggiata nel suo punto me­ dio e su di essa sono sistemati alcuni gettoni tutti di peso uguale.

683. Si dispone di una bilancia a due piatti con il braccio sinistro che misura il triplo del braccio destro. Se nel piatto destro ven­ gono posti 36 pesi tutti uguali fra loro, quanti pesi dello stesso tipo devono essere posizionati nel piatto sinistro affinché la bilancia risulti in equilibrio? A. 18 B. 8 C. 16 D. 12 E. 7

Per equilibrare il sistema in figura è necessario spostare un get­ tone: A. dalla posizione 5 alla posizione 4 B. dalla posizione 12 alla posizione 11 C. dalla posizione 5 alla posizione 3 D. del lato destro E. nessuna delle altre alternative è corretta: la bilancia è già in equi­ librio

► 36/3 = 12.

1 2 3 4 5

6A

7

8 9 1011 12

► Posto che un gettone ha peso X e che una tacca dell’asta misura Y, dalla soluzione al quiz 681 e dai dati a disposizione si conclude che facendo l’operazione in C. si ottiene X • (2 • Y) + X • (4 • Y) = X • ( 6 • Y), ossia una situazione di equilibrio.

684. Un'asta di metallo lunga 1 metro è sospesa per il suo cen­ tro. A 20 cm dall'estremità sinistra è agganciato un peso di 15 kg, mentre all'estremità opposta è agganciato un peso di 12 kg. Cosa è necessario fare per equilibrare l'asta e mantenerla in 688. Per equilibrare il sistema in figura è necessario cambiare posizione orizzontale? posizione a un gettone: A. Nulla: l'asta è già in equilibrio B. Aggiungere, al peso agganciato a sinistra, un ulteriorepeso di 5kg ..................o , , .. , , C. Aggiungere, al peso agganciato a destra,un ulteriore peso di 3 kg ■1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 D. Aggiungere, al peso agganciato a destra,un ulteriore peso di 5 kg E. Aggiungere, al peso agganciato a sinistra, un ulteriorepeso diA.3kgdalla posizione 8 alla posizione 9 B. dalla posizione 8 alla posizione 7 ► Dalla soluzione al quiz 681 e dai dati a disposizione si ottiene che C. dalla posizione 4 alla posizione 5 il peso totale posto a sinistra deve valere (50 cm • 12 Kg)/30 cm = 20 D. dal lato destro al lato sinistro del punto medio Kg; si noti che rispetto al centro il peso di sinistra si trova a 30 cm di E. nessuna delle altre alternative è corretta: l'asse è già in equilibrio

A

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CAP. 2. RAGIONAMENTO LOGICO-MATEMATICO

► Il quesito è del tutto simile al quiz 687. Eseguendo l’operazione in ► Dopo aver notato che il peso del bambino sul seggiolino interno di B. si ottiene X • Y + X • (2 • Y) = X • (3 • Y), ossia una situazione di destra è 30 kg/3 = 10 kg, si tratta di risolvere l’equazione: 30 kg • 1 m +10 kg • 0,8 m = 25 kg • 0,8 m + X • 1 m, dove X è il peso equilibrio. del quarto bambino. Dunque si ha 38 kg • m = 20 kg • m + X • 1 m e 689. Come mostra la figura, un bicchiere pesa quanto una botti­ X = (38 kg • m - 20 kg • m)/1 m = 18 kg. glia più una tazzina, mentre tre bottiglie pesano quanto due bic­ 692. [M/O] In un ingranaggio a due ruote dentate, una ruota ha chieri. Quante tazzine pesano quanto una bottiglia? 300 denti e l'altra 60. Se la ruota più grande compie 2 giri, quanti giri avrà compiuto la ruota più piccola? A. 12 B. 15 C. 10

B. C. D. E.

D. 4 E. 2

3 2 5 1

►Siccome la ruota grande ha mosso 600 denti, così ha fatto la ruo­ ta piccola, dunque quest’ultima ha compiuto 600/60 = 10 giri (altresì: 300/2 • 2 giri = 10 giri).

► Dalla seconda figura un bicchiere pesa come 1,5 bottiglie, quindi dalla prima figura si ha che una tazzina pesa mezza bottiglia.

693. In un ingranaggio complesso, una ruota dentata denomina­ ta X ha 20 denti e fa muovere una seconda ruota denominata Y 690. In figura sono rappresentate due bilance a due piatti in da 40 denti, che a sua volta fa muovere una terza ruota Z da 100 denti. Se la ruota dentata Z fa un giro completo, quanti ne farà la equilibrio con alcuni oggetti (sfere, cubi e piramidi). ruota dentata X: A. 1 B. 5

«dooffi.

A quanti cubi corrisponde la massa di una piramide? A. 5 B. 3 C. 2 D. 4 ►Siano C, P ed S le masse di, rispettivamente, il cubo, la piramide e la sfera. La figura di sinistra si traduce matematicamente nell’uguaglianza 5C = P + 4S, mentre la figura di destra corrisponde a P = 2C + 2 S. Dalla seconda uguaglianza segue 2S = P - 2C, che sostituita nella prima uguaglianza dà 5C = P + 2 • (P - 2C), ossia 5C = 3P- 4C. Ora 3P = 9C e infine P = 3C.

C. 10

D. 2 E. 20 ► Dopo aver notato che la ruota intermedia non conta nel numero di denti che si sono spostati nel movimento, siccome la ruota Z ha mosso 100 denti, così ha fatto la ruota X, dunque quest’ultima ha compiuto 100/20 = 5 giri. 694. Nel seguente sistema le ruote dentate sono libere di ruotare attorno a un perno fisso. Se la ruota dentata B gira in senso ora­ rio, in quale senso gira la ruota dentata C?

691. Dei bambini giocano su un’altalena che ha due posti per lato. Il seggiolino esterno dista dal perno 100 cm, mentre quello interno 80 cm. Sul seggiolino esterno del lato destro è seduto un bambino di 30 kg di peso, mentre sul seggiolino interno è seduto un bambi­ no che pesa 1/3 del primo. Sul seggiolino interno del lato sini­ stro si siede un bambino che pesa 25 kg. Un quarto bambino sale sul seggiolino rimasto libero e l'altalena va in equilibrio. Quanto pesa il bambino?

A. B. C. D. E. A. B. C. D. E.

18 21 19 14 20

102

Nello stesso senso della ruota dentata piccola A In senso inverso rispetto alla ruota dentata E In senso orario Nello stesso senso della ruota dentata E Il sistema di ingranaggi non può funzionare

► Essendo C solidale a B, la prima gira in senso inverso alla secon­ da, dunque in senso antiorario. Ripetendo lo stesso ragionamento per la connessione tra C e D e infine tra D ed E si conclude che C ed E girano nello stesso senso (antiorario).

CAP. 3 . INTERPRETAZIONE DI BRANI

© Artquiz LO G IC A

695. Nel sistema rappresentato in figura, le ruote dentate sono denti/giro) = 9 giri. Si noti che la ruota R2 serve solo da collegamento libere di ruotare attorno a un perno fisso. Se la ruota dentata D tra la R1 e la R3. gira in senso orario, in quale senso gira la ruota dentata H? 698. Il sistema indicato in figura si presenta nella sua fase inizia­ c le e ha sfere di metallo tutte della stessa massa e fune di massa trascurabile. c

a

H

A. B. C. D. E.

In senso inverso rispetto alla ruota dentata E In senso orario In senso inverso rispetto alla mota dentata G Nello stesso senso della ruota dentata G Il sistema di ingranaggi non può funzionare

E

1

g

Se il sistema è sottoposto soltanto al campo gravitazionale con assenza di attrito, allora si può concludere che: A. il sistema resta fermo perché in equilibrio B. la carrucola B gira in senso antiorario C. il sistema non può funzionare D. la carrucola B gira in senso orario E. la carrucola A gira in senso orario

►Viste le ipotesi, j pesetti di sinistra scenderanno verso il basso, e dunque la fune scorrerà in B muovendo il suo estremo di sinistra (rispetto a B) verso l’alto, e dunque B si dovrà muovere in senso ora­ rio (altresì, invertendo i pesetti, ossia 2 a sinistra e 4 a destra, la ri­ 696. Nel sistema rappresentato in figura, le ruote dentate sono sposta esatta sarebbe stata B.). libere di ruotare attorno a un perno fisso. Se la ruota dentata B gira in senso orario, in quale senso gira la ruota dentata piccola F? 699. Il sistema indicato in figura si presenta nella sua fase inizia­ le e ha sfere di metallo tutte della stessa massa e fune di massa trascurabile. Se il sistema è sottoposto soltanto al campo gravi­ tazionale con assenza di attrito, allora si può concludere che:

► Essendo H solidale a G, la prima gira in senso inverso alla seconda.

A

C

B

H

A. B. C. D. E.

In senso inverso rispetto alla ruota dentata E Nello stesso senso della ruota dentata E Nello stesso senso della ruota dentata piccola A In senso orario Il sistema di ingranaggi non può funzionare

A. B. C. D. E.

E

D

G

F

I

H

la carrucola F gira in senso antiorario la carrucola D gira in senso antiorario il sistema resta fermo perché in equilibrio la carrucola F gira in senso orario la carrucola E gira in senso orario

► Il problema e il ragionamento risolutivo è del tutto simile al quiz 698. INTERPRETAZIONE DI BRANI

► F è solidale a E, ma interna a E. Quindi il senso di rotazione è lo stesso di E.

700. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) 697. In un ingranaggio con più ruote dentate, una ruota denomi­ nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente nata R1 ha 25 denti e fa muovere una seconda ruota denominata conosca sull'argomento. R2 da 50 denti, che a sua volta fa muovere una terza ruota R3 da Le vicende alimentari dell’Europa del Settecento sembrano ripercor­ 150 denti. Se la ruota dentata R3 fa un giro e mezzo, quanti ne fa rere cammini noti: espansione demografica, insufficienze produttive, la ruota dentata R1? sviluppo agricolo. Una storia che ricorda da vicino quella dei secoli A. 3 XI-XII, 0 del XVI. Solo che questa volta le dimensioni del fenomeno B. 9 sono ingigantite. La popolazione europea, che aveva raggiunto a C. 12 metà del Trecento una punta di forse 90 milioni di individui, e che D. 5 attorno al 1700 (dopo la grande crisi e la successiva lenta ripresa) E. 6 era attestata sui 125 milioni, cresce da allora in poi rapidissimamen­ te: 145 milioni a metà del XVIII secolo, 195 alla fine. Il sistema pro­ ► La R3 ruota di un angolo giro e mezzo, ossia ruota di 1,5 giri • 150 duttivo è messo a dura prova, le carestie si abbattono a intervalli denti/giro = 225 denti. Segue che la ruota R1 compie 225 denti/(25 regolari sulla popolazione. Alcune di esse (tristemente celebre quella

103

LOGICA ©Artquiz del 1709-10) colpiscono l'intera Europa, dalla Spagna all'Italia, dalla Francia all'Inghilterra, dalla Germania alla Svezia, ai Paesi dell'Est. Altre investono territori più circoscritti: quella del 1739-41 colpì so­ prattutto Francia e Germania; quella del 1741-43 l'Inghilterra; quella del 1764-67 fu particolarmente grave nelle regioni meridionali (Spa­ gna, Italia); quella del1771-74 nei Paesi del Nord. Nell'insieme, gli anni "difficili" del XVIII secolo sembrano numerosi come non mai (a eccezione forse che nell'XI secolo). Ciò non vuol dire che la gente muoia di fame: se cosi fosse stato, l'exploit demografico sarebbe a dir poco incomprensibile. Siamo invece di fronte a un malessere dif­ fuso, a uno stato di sottonutrizione permanente che viene per così dire "assimilato” (fisiologicamente e culturalmente) come condizione normale di vita. AH'aumentata richiesta di cibo si rispose, per comin­ ciare, nel modo più semplice e tradizionale: l'espansione dei coltivi. In Francia, nei decenni precedenti la Rivoluzione, le terre a coltura passarono da 19 a 24 milioni di ettari nel giro di trentanni. In Inghilterra, nella seconda metà del secolo, furono recintati e mes­ si a coltura centinaia di migliaia di ettari di terreni incolti e boschivi. In Irlanda, in Germania, in Italia si prosciugarono paludi e acquitrini. Contemporaneamente si misero a punto nuove tecniche produttive, in un clima di fervore scientifico e di sperimentazione agronomica che per la prima volta riuscì a incontrarsi con gli interessi imprendito­ riali dei proprietari terrieri. Si parla a ragione, per quest'epoca, di una vera rivoluzione agricola: tale fu, dal punto di vista tecnico, l'abban­ dono della pratica del maggese e l'impiego delle leguminose da fo­ raggio in regolare rotazione con i cereali. Ciò consentì, da un lato, di integrare le pratiche zootecniche nel sistema agrario, superando la tradizionale separazione fra attività pastorali e attività agricole; dall'altro, di accrescere sensibilmente i rendimenti del suolo, reso più fertile sia dalla presenza delle leguminose (che possiedono la pro­ prietà di fissare l'azoto nel terreno) sia dalla maggiore disponibilità di concime animale. Queste e altre trasformazioni segnarono l'avvio del capitalismo agrario, che in certe regioni europee -soprattutto l'Inghil­ terra e poi la Francia- fu il primo passo verso l'affermarsi dell'econo­ mia industriale. All'ampliamento dei terreni coltivati e al perfeziona­ mento delle tecniche produttive si affiancò lo sviluppo di colture par­ ticolarmente robuste, sicure e redditizie: quelle stesse che avevano trovato una prima timida diffusione (in ambiti localmente limitati) fra Quattro e Cinquecento, e che vengono ora "riscoperte" come solu­ zione a basso costo di pressanti esigenze alimentari. Il riso, dopo un certo declino nel XVII secolo, legato anche alle polemiche sull'oppor­ tunità igienica e ambientale di far ristagnare l'acqua nei campi, torna in auge nel Settecento come alternativa ai cereali tradizionali: in cer­ te zone esso viene introdotto per la prima volta; in altre viene per così dire reintrodotto. Analoga destinazione sociale ha il grano sara­ ceno, anch'esso "riscoperto" nel Settecento oppure, in certe regioni, introdotto perla prima volta. Ma sono soprattutto il mais e la patata a conquistare un ruolo di assoluto primo piano, sbarazzando il campo da molti antichi concorrenti: fra XVIII e XIX secolo, la tradizionale varietà di cereali inferiori -base millenaria della dieta popolare- viene progressivamente riducendosi a favore dei nuovi protagonisti. Secondo quanto affermato nel brano, quali fattori furono alla base della rivoluzione agricola del XVIII secolo? A. L'interesse dei governanti verso l'agricoltura B. L'abbandono del maggese e la diminuzione dell'allevamento C. L'introduzione delle leguminose da foraggio e l'integrazione tra allevamento e sistema agrario D. Il diffuso malessere per uno stato di permanente denutrizione E. L'introduzione della rotazione triennale e dell'aratro pesante

CAP. 3 . INTERPRETAZIONE DI BRANI D. Il farro e la segale E. Il mais e la patata 702. Qual è, a giudizio dell'autore del brano precedente, il tratto distintivo dell'espansione storica vissuta dall'Europa del Sette­ cento, considerato che egli stesso attribuisce un carattere ri­ corsivo alle vicende narrate? A. Il numero di anni "difficili", senza uguali nei secoli precedenti B. Il fatto che nel Settecento la gente muoia di fame C. La totale assenza di carestie, che diede forte impulso alla mano­ dopera agricola D. La portata, ovvero le dimensioni dei cambiamenti in essere E. Il fatto che i cambiamenti furono per molto tempo limitati a Fran­ cia e Inghilterra 703. Da quanto riportato nel brano precedente, si può dedurre che: A. il riso e il grano saraceno sono le colture più robuste, sicure e redditizie tra quelle "riscoperte" nel Settecento B. la popolazione europea superò i 100 milioni nel corso del XN secolo C. si accentuò la separazione tra allevamento e agricoltura D. l'economia industriale ricevette un impulso dal capitalismo agrario E. il commercio dei cereali favorì l'accumulo di capitali 704. Quale tra le seguenti affermazioni è ricavabile dal brano precedente? A. Solo in Inghilterra e in Francia si sperimentarono nuovi sistemi agrari B. L'estensione dei boschi e delle paludi ostacolò il progresso agricolo C. Le nuove tecniche agrarie si avvalsero dell'apporto della scienza del Settecento D. I proprietari terrieri non furono disposti a rischiare i loro capitali E. L'espansione demografica dell'Europa nel Settecento è stata possibile solo grazie all'aumento delle superfici destinate a coltura

705. [V] Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in ba­ se alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento. Curare il diabete non è mai stato così semplice. Dall'Ippocampo e dal bulbo olfattivo, nella parte frontale del cervello, si possono ricavare, in maniera molto semplice e poco invasiva, moltissime cellule stami­ nali ancora non specializzate e quindi capaci di trasformarsi. Queste cellule, una volta impiantate nel pancreas, diventano sponta­ neamente cellule beta in grado di controllare il livello di glucosio nel sangue e di produrre grandi quantità di insulina. E il gioco è fatto. La ricerca, pubblicata sulfEMBÒ Molecular Medicine Journal", è stata portata avanti dal team di Tomoko Kuwabara dell'istituto AIST di Tsukuba. Lo studio è stato condotto su topi da laboratorio e, se do­ vesse risultare applicabile anche per l'uomo, costituirebbe la cura definitiva alia malattia che, ogni anno, uccide 200 milioni di persone in tutto il mondo. "La scoperta di cellule staminali che si rinnovano illimitatamente fa crescere grandi aspettative per il loro uso nella medicina rigenerati­ va. L'isolamento e la coltivazione di queste cellule, come risorsa rin­ novabile di cellule beta, costituirebbe un incredibile passo avanti": è quanto hanno scritto Onur Basak e Hans Clevers, dell'istituto Hubrecht di ricerca e sviluppo delle cellule staminali, in un commento allo studio. Lo scorso 12 gennaio è morto Ernest McCulloch, colui che dimostrò 701. Secondo il brano precedente, quali prodotti furono risco­ l'esistenza delle staminali insieme al suo collega James Till ed effet­ tuò i primi esperimenti in laboratorio. Il suo lavoro ha rivoluzionato la perti nel Settecento? biologia cellulare e la battaglia contro le leucemie. A. Il riso e il grano saraceno Come dichiarò la Fondazione canadese delle cellule staminali in se­ B. Le leguminose guito alla sua morte, "gli scienziati di tutto il mondo possono conside­ C. I cereali inferiori

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CAP. 3 . INTERPRETAZIONE DI BRANI rarsi suoi eredi, e la sua influenza cresce parallelamente al progres­ so dei loro lavori'1. (Valeria Dammicco, Il Quotidiano Italiano). Da quale parte del cervello si possono ricavare cellule staminali? A. Dalle cellule beta B. Dalla parte dell'amigdala collegata all’olfatto C. Dal pancreas D. Dalla parte anteriore del tronco encefalico E. Da diverse zone 706. [V] Nel pancreas, le cellule beta: (vedi Brano precedente) A. inibiscono la produzione di insulina B. si rinnovano illimitatamente C. abbassano il livello di insulina e glucosio D. controllano il glucosio e producono insulina E. producono glucosio in grandi quantità 707. [V] La ricerca di cui parla l'articolo, se dovesse risultare applicabile: (vedi Brano precedente) A. costituirebbe la cura definitiva del diabete B. costituirebbe la conferma definitiva dell’importanza del lavoro di McCulloch e Till C. migliorerebbe le condizioni della maggior parte dei malati di dia­ bete D. sarebbe fondamentale per prevenire il diabete E. potrebbe salvare la vita a 200 milioni di persone 708. [V] Onur Basak e Hans Clevers, a proposito della ricerca citata nell'articolo, pensano che: (vedi Brano precedente) A. gli scienziati di tutto il mondo possano considerarsi suoi eredi B. rappresenterebbe un progresso straordinario C. se dovesse risultare applicabile anche per l'uomo, rappresente­ rebbe la misura più efficace di prevenzione del diabete D. non troverebbe applicazione nella medicina rigenerativa E. abbia rivoluzionato la biologia cellulare e la battaglia contro le leucemie 709. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. La cura è corretta, ma la guarigione rischia di essere più lenta del previsto. Con il protocollo firmato a Montreal nel 1987, i cfc, gas che intaccano lo strato di ozono, sono stati progressivamente eliminati fino al bando totale scattato a partire dal 2000. Il disastro sembra dunque evitato, anche se, a causa della lunga vita dei cfc, ci vorran­ no tra i 50 e i 100 anni prima di godere dei benefici della correzione di rotta industriale. Eppure continuano ad arrivare notizie poco con­ fortanti. In un articolo firmato da un gruppo di studiosi dell'Accademia delle scienze cinese si sostiene che nella coltre di ozono sopra il Tibet si è formato un buco di 2,5 milioni di chilometri quadrati. Un dato fornito dai ricercatori sul campo e confermato dal Total Ozone Mapping Spectometer, lo spettrometro per la mappatura dell'ozono, uno strumento satellitare che permette appunto idi misurare il.livello globale di ozono. È una notizia in apparente contrasto con la ricerca appena pubblica­ ta sulla rivista Nature da Betsy Weatherhead, dei Cooperative Institute for Research in Environment Sciences di Boulder in Colorado, e da Signe Bech Andersen, dell'Istituto meteorologico di Copenaghen. Questo studio ricorda che "lo strato di ozono sta rispondendo alla riduzione dei livelli di cloro nell'atmosfera dovuta al bando dell'uso dei clorofluorocarburi". Ma aggiunge una prima nota di preoccupa­ zione legata all'intreccio tra l'inquinamento da cfc e quello da gas serra: il calore intrappolato in basso scalda la parte inferiore dell'at­ mosfera, mentre la stratosfera tende a raffreddarsi creando così le condizioni ideali per i processi che favoriscono la distruzione delle

© Artquiz LOG ICA molecole di ozono. Adesso dalla Cina arriva un secondo allarme legato alla scoperta di un'altra area di rarefazione del mantello di ozono, oltretutto lontana dai Poli che rappresentano i luoghi in cui il fenomeno si manifesta in maniera più evidente. Secondo i ricercatori italiani, però, la segnalazione va presa con grande cautela: si tratterebbe di un'oscillazione in buona parte fisio­ logica legata ai flussi monsonici e al delicato equilibrio tra bassa e alta atmosfera che caratterizza l'altopiano del Tibet che, con i suoi 5 mila metri di quota base, crea condizioni del tutto particolari. “L'inte­ razione tra l'alta atmosfera, carica di ozono, e la troposfera assume in Tibet una dinamica anomala”, ricorda Antonio Navarra, il climato­ logo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “Le onde della stratosfera arrivano come cavalloni su una riva alta andando a in­ frangersi sulla scogliera e finendo per mischiarsi con gli strati sotto­ stanti”. “In questa dinamica caotica è possibile che l'aumento di forti correnti ascensionali di aria calda abbia finito per alterare la situazione pro­ vocando una risalita degli strati più poveri dì ozono”, aggiunge Vin­ cenzo Ferrara, l'esperto dell'Enea. “Se questa ipotesi risultasse vera si tratterebbe di un secondo effetto negativo sul ciclo dell'ozono lega­ to ai processi di mutamento climatico in atto”. (Antonio Cianciullo, Un nuovo buco nell'ozono, «la Repubblica»), Dal brano si ricava che, escluso il Tibet, le aree di rarefazione del mantello di ozono sono soprattutto quelle: A. in prossimità delle zone costiere B. interessate dai flussi monsonici C. lontane dai Poli D. vicine ai Poli E. interessate da basse correnti ascensionali di aria calda 710. Quale dei seguenti luoghi NON viene mai esplicitamente citato nel brano precedente sull’ozono? A. Canada B. Colorado C. Montreal D. Cina E. Copenaghen 711. Dalla lettura del brano precedente è possibile ricavare che la stratosfera è: A. generalmente coincidente con l’ozonosfera B. in grado di favorire, raffreddandosi, la distruzione di molecole di ozono C. solitamente definita bassa atmosfera D. ricca di gas serra e, riscaldandosi, rende possibile la distruzione di molecole di ozono E. responsabile dell’intrappolamento dell’aria calda al suolo 712. Dalla sola lettura del brano precedente, è possibile ricavare esplicitamente che l’acronimo “cfc” indica i clorofluocarburi? A. Sì, quando viene citato l’articolo scritto dagli studiosi dell’Accade­ mia delle scienze B. No C. Sì, quando viene citato lo studio dell’Accademia delle scienze cinese D. Sì, quando viene riportato il parere di Antonio Navarra E. Sì, quando viene citato lo studio pubblicato su Nature 713. Nel brano precedente, a proposito dello strato di ozono sul Tibet, viene citato il parere dei ricercatori italiani: A. riportato dalla rivista “Nature” B. dell’Accademia delle scienze C. dell’Enea D. dell’Istituto delle Scienze di climatologia E. dell’Istituto europeo di geofisica e vulcanologia

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LOG ICA © Artquiz 714. Leggere il brano e rispondere ad ogni quesito collegato solo in base alle informazioni contenute.

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI B. Matteo Negroni dirige uno dei laboratori di ricerca dell’ospedale di Strasburgo C. la desossicitidina chinasi si trova solo in alcune cellule D. i medicinali anti-tumore hanno problemi di tossicità E. il virus dell’Aids difficilmente potrà essere impiegato per curare altre patologie

Sfruttando l’elevata capacità di modificarsi del virus, un laboratorio di Strasburgo, di cui fanno parte due ricercatori italiani, ha individuato un “mutante" in grado di portare alla morte delle cellule tumorali con bassi dosaggi di medicinali. Usare una malattia per sconfiggerne un’altra può sembrare paradossale, ma presto potrebbe rivelarsi una nuova frontiera delle cure anti-tumore. È la pista seguita dal laborato­ 717. La proteina modificata non deve essere necessariamente rio Retrovirus ed evoluzione molecolare di Strasburgo, diretto dà inoculata in tutte le cellule cancerose perché (vedi Brano prece­ Matteo Negroni dell’Istituto di biologia molecolare e cellulare del dente): CNRS (il Centro nazionale francese di ricerca scientifica), che ha A. perde di efficacia se viene inoculata numerose volte modificato il genoma del virus ottenendo ottimi risultati nella morte . B. in alta concentrazione potrebbe riacquistare la sua forza infettiva delle cellule tumorali, con un dosaggio di medicinali inferiore di 300 C. il livello di tossicità non sarebbe più tollerabile dal corpo del malato volte rispetto a quello utilizzato nelle terapie moderne. L’HIV presen­ D. l’effetto che ha sulle poche cellule in cui viene inoculata si tra­ ta una caratteristica fondamentale: l’elevata capacità di mutazione. smette anche alle altre Sfruttando questa peculiarità del virus, i ricercatori ne hanno combi­ E. in parecchi casi è più che sufficiente che agisca su poche cellule nato il genoma, privato della sua forza infettiva, con un gene umano per ottenere un buon risultato presente in tutte le cellule, la desossicitidina chinasi ( 0 dCK), che funziona da “attivatore” dei medicinali antitumorali. “In questo modo spiega Matteo Negroni - si è ottenuta una banca dati di ottanta pro­ 718. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base teine mutanti. Tra loro i ricercatori hanno poi individuato la variante alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) con la capacità maggiore di agire sulle cellule cancerose, uccidendo­ nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente le anche con un basso dosaggio di medicinali”. La proteina modifica­ conosca suN'argomento. ta, poi, non ha bisogno di essere iniettata in tutte le cellule malate. Che assurdità! Essere fatto fuori, e nemmeno in battaglia, ma in quel “Basta infatti che agisca su poche di loro perché, grazie all’effetto fetente angolo di trincea, per un istante di distrazione! Pensai conosciuto come bystander, si assista alla morte delle altre cellule”, all’uomo che mi aveva sparato contro; mi chiesi chi potesse essere, continua lo studioso. La ricerca, pubblicata su PLoS Genetics, apre se spagnolo 0 straniero, se sapesse che m’aveva colpito. Non pote­ prospettive verso un trattamento terapeutico alternativo, in grado di vo sentire nessun rancore contro di lui. Riflettevo che io lo avrei ucci­ limitare i problemi legati alla tossicità di alcuni medicinali. Gli esperi­ so se ci fossi riuscito, ma che se fosse stato prigioniero e me lo menti, durati tre anni e guidati da un’altra ricercatrice italiana, Paola avessero portato di fronte, mi sarei solo congratulato con lui per la Rossolillo, sono stati effettuati solo in provetta. “Bisognerà aspettare sua buona mira. Ma può anche darsi che, quando si è veramente un anno e mezzo, forse due, per iniziare la sperimentazione preclini­ moribondi, si pensino tutt'altre cose. M’avevano appena messo sulla ca sugli animali. Finanziamenti permettendo”, conclude Negroni. barella che il braccio cominciò a dolermi in modo infernale. Pensai Test sulla modificazione del virus dell’Aids potrebbero rivelarsi utili d’essermelo spezzato cadendo, ma il dolore mi rallegrò, perché sa­ anche per la cura di altre malattie. Quale delle seguenti afferma­ pevo che la nostra sensibilità non si acutizza quando si agonizza. Cominciai a sentirmi più normale e a dispiacermi per quei quattro zioni è vera? A. La scoperta di cui si parla nel testo è stata fatta da un'équipe di poveri diavoli che sudavano e sdrucciolavano con la barella sulle spalle. Le foglie dei pioppi che in certi punti fiancheggiavano le no­ ricercatori francesi stre trincee mi sfioravano la faccia, e io pensai come fosse bello vi­ B. Tutte le altre affermazioni sono vere C. Grazie alla scoperta fatta, in futuro le cure antitumorali potrebbe­ vere in un mondo dove allignano i pioppi. (George Orwell, "Omaggio alla Catalogna", Mondadori). Quale riflessione fa il protagonista ro essere al tempo stesso più leggere e più efficaci D. L’effetto bystander impedisce che un medicinale si propaghi e riguardo ai suoi trasportatori? A. Comprende la loro fatica e difficoltà raggiunga le cellule malate E. A breve inizieranno i test per verificare la validità dell’esperimento B. Cerca nei loro volti un’espressione di conforto C. Li sente partecipi del suo dolore del laboratorio di Strasburgo D. Sente il loro imbarazzo nei suoi confronti E. Ammira il loro spirito di sacrificio 715. Quale delle seguenti alternative sintetizza meglio il modo in cui hanno proceduto i ricercatori? (vedi Brano precedente)

A. Hanno analizzato il comportamento del gene della desossicitidina al momento della somministrazione di medicinali antitumorali B. Hanno iniziato l’analisi in laboratorio e hanno poi continuato la sperimentazione preclinica sugli animali C. Hanno analizzato la banca dati delle proteine mutanti dell’HIV per capire quale potesse essere più efficace nel distruggere le cellule cancerose D. Hanno studiato l’effetto bystander per capire quante cellule po­ tessero essere eliminate grazie alla proteina dell’HIV E. Hanno associato il gene della dCK al genoma dell’HIV per ottene­ re una serie di proteine da cui estrarre quella più tossica per le cellule tumorali

719. Quando il protagonista comincia a pensare di non essere in punto di morte (vedi brano precedente)? A. Quando realizza che il desiderio di congratularsi con il proprio feritore non è esattamente quel che dovrebbe pensare un mori­ bondo B. Quando si irrita per la propria distrazione C. Quando le foglie dei pioppi gli sfiorano il viso D. Quando vede arrivare in suo soccorso i barellieri E. Quando comincia a compatire i barellieri

720. Il contatto leggero delle foglie (vedi brano precedente): A. fa provare all'autore il desiderio di vivere nel luogo descritto B. dà all’autore una speranza di guarigione C. fa sentire il protagonista al riparo dai pericoli 716. Secondo quanto riportato nel testo (vedi Brano precedente): A. vi sono ben ottanta proteine mutanti efficaci nell’eliminazione D. allevia la sofferenza fisica dell’autore E. fa sentire l’autore felice di essere vivo delle cellule cancerose

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CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI 721. Cosa pensa il protagonista nel momento in cui avverte la sofferenza (vedi brano precedente)? A. Prova odio per l’uomo che l’ha ferito B. Spera che le foglie dei pioppi gli possano sfiorare il volto C. Ha la conferma di non essere stato colpito a morte D. Nel dolore appare confuso e delirante riguardo alla sua ferita E. Si augura che il dolore diminuisca al più presto 722. Individuare la parola da scartare. A. Abete B. Salice C. Albero D. Pioppo E. Pino 723. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. La psicoanalisi è stata, nei corso di tutta la sua storia e nelle diverse sue evoluzioni, un approccio che valuta i conflitti tra tendenze oppo­ ste che si danno battaglia per un ruolo dominante nella vita mentale degli individui: questa prospettiva considera il conflitto come un fatto­ re costitutivo del soggetto in quanto utile alla strutturazione della per­ sonalità. Nella teoria classica delle pulsioni elaborata da Freud, la conflittualità riguarda la contrapposizione intrinseca tra pulsioni istintuali (altrimen­ ti dette "pulsioni psicosessuali e aggressive") e realtà sociale: il con­ flitto intrapsichico è predeterminato e universale. In quest'ottica il conflitto si verifica tra le funzioni esercitate da es, io e super-io: l’es è visto come la fonte di impulsi derivati da tensioni pulsionali; il super-io è alimentato da impulsi istintuali organizzati intorno a immagini interiorizzate di figure parentali; l’io funge da ne­ goziatore tra le richieste di gratificazione pulsionale dell'es, gli aspetti dei genitori interiorizzati nel super-io e le esigenze del mondo ester­ no. L’io agisce in funzione del raggiungimento di un’armonia interna e di una buona posizione rispetto al mondo esterno. La struttura conflittuale della psiche fa sì che l’antagonismo delle pulsioni possa condurre gli individui a psicosi, a nevrosi e a stati di psicopatologia grave: la condizione che rende il conflitto intrapsichico non deleterio è il suo superamento. Il conflitto non risolto è ritenuto infatti patologico perché fonte di aggressività e quindi di devastazio­ ne sia a livello individuale sia a livello sociale. Il superamento dell'antagonismo conflittuale si può ottenere in fase di costituzione della personalità solo in particolari condizioni di equilibrio tra le diver­ se istanze della vita psichica, quando cioè tra loro non vi siano di­ screpanze troppo radicali 0 intense: le eccessive differenze portano alla distruzione di una delle due parti in conflitto 0 al totale squilibrio della dinamica psicologica. In questo caso la teoria psicoanalitica indica la terapia come via di uscita dalla condizione conflittuale pato­ logica. Qual è il tema del brano? A. Il conflitto nell’approccio psicoanalitico di Freud B. La comprensione dei conflitti nell'ambito delle principali teorie psicosociali C. Il principio di costanza nell'approccio psicoanalitico di Freud D. La terapia nel conflitto, secondo l’approccio psicoanalitico di Freud E. La funzione coesiva dell’aggressività 724. In relazione alla teoria classica delle pulsioni, quale funzio­ ne svolge l’io (vedi brano precedente)? A. L’io permette di creare un buon equilibrio interno e una perfetta sintonia con il mondo grazie alla sua funzione di negoziatore tra il super-io e la realtà B. L’io assorbe gli impulsi istintuali legati alle rappresentazioni delle figure parentali

© Art quiz L O G IC A C. L’io svolge la funzione di negoziatore tra le esigenze del mondo esterno, che si esprimono nel super-io, e le richieste dell’es, in modo da ottenere una perfetta sintonia interna e con la realtà cir­ costante D. L’io svolge la funzione di negoziatore tra ie pulsioni dell’es, quelle del super-io e le pressioni della realtà circostante, al fine di otte­ nere armonia interna ed equilibrio rispetto al mondo esterno E. L’io costituisce la sorgente delle tensioni pulsionali 725. Nei brano precedente si afferma che:

A. la struttura conflittuale della psiche è sempre dannosa B. il conflitto intrapsichico, poiché è predeterminato e universale, è insuperabile C. il superamento del conflitto intrapsichico non rende immune il soggetto da psicosi e nevrosi D. l’antagonismo delle pulsioni può ingenerare stati psicopatologici più 0 meno gravi se il conflitto intrapsichico non viene superato E. l’antagonismo delle pulsioni, anche se superato e risolto, è ritenuto patologico perché può produrre danni a livello individuale e sociale 726. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il. candidato eventualmente conosca sull'argomento.

Il rame è una materia prima che consente un riutilizzo pressoché infinito, in quanto praticamente indistruttibile: questo avviene in modo tale che sia quasi impossibile stabilire se, nella preparazione del prodotto finito, sia stato utilizzato direttamente rame primario (quindi mai utilizzato) 0 una procedura di riciclo; esiste quindi la possibilità di risparmiare risorse ed energia allo stesso tempo. Il principale motivo per cui abbiamo questa opportunità è dovuto al fatto che oggi sono disponibili tecniche e procedimenti di elettroraffinazione che rimuo­ vono le impurità, sia nobili sia di base, indifferentemente dal minerale di nuova estrazione 0 dal rottame. Facendo queste considerazioni potrebbe sembrare che il tasso di riciclo del metallo rosso nella ragione di circa il 40% rappresenti un quantitativo piuttosto modesto (il tasso di riciclo indica l’ammontare di materia prima trattata rispetto al totale prodotto nell’anno), ma dob­ biamo considerare che, a causa dello sviluppo economico degli ultimi trentanni, la quantità di rame oggetto di riciclo dai materiali di scarto è più bassa del volume di metallo effettivamente consumato; senza contare il fatto che l’impiego di rame avviene principalmente nella produzione di beni durevoli per utilizzo industriale, che verranno nuovamente immessi nel ciclo solamente dopo anni di sfruttamento. Se consideriamo che i prodotti che contengono rame hanno una vita media di 33 anni, attualmente siamo in grado di affermare che, ri­ spetto all’anno di produzione, più dell’80% del rame è oggi oggetto di riciclo. Inoltre, analizzando l’andamento del riciclo nel passato, pos­ siamo affermare anche che questo aumenta in periodi di alte quota­ zioni, cioè quando lo sviluppo e l’applicazione di nuove (e costose) tecnologie di recupero si rivelano remunerativi. Il processo di riciclo attiva due diversi circuiti commerciali a seconda che il rame provenga da lavorazioni del metallo stesso (cascame) 0 dalla dismissione di impianti: in questo caso il circuito è decisamente più complesso, poiché inizia dal piccolo raccoglitore per arrivare all’industria di riciclo. Il rottame derivante dalle dismissioni rappre­ senta circa il 65% del totale; le industrie maggiormente coinvolte risultano essere quelle del settore energetico, sia quelle che si occu­ pano di trasferimento di energia (elettrica) sia quelle utilizzatrici di impianti elettrici, il circuito che riguarda gli scarti di produzione vede, invece, quasi sempre un collegamento diretto tra l’impresa che scar­ ta e quella che si occupa della rifusione, ma non mancano casi in cui il riciclo avviene internamente, con notevoli vantaggi economici. I rottami vengono quindi distinti in due categorie: quelli passibili di rifu­ sione diretta, assimilabili al rame raffinato, e quelli che per arrivare

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LO G ICA © A rtquiz

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI

Helmont, nel secolo XVII, affermava che basta lasciare alcuni stracci vecchi e sudici in una soffitta, perché da questi nascano topi. La ge­ nerazione spontanea era pacificamente ammessa da filosofi e natu­ ralisti. Il primo a porsi il problema in termini scientifici fu il celebre medico e poeta aretino Francesco Redi, che si propose di risolvere la questione mediante l'esperimento. Prese carni di diverse specie, le lasciò andare in putrefazione, e vide che dopo un certo tempo da esse nascevano mosche. Immaginò allora l'esperimento di porre le carni entro vasi di vetro la cui apertura fosse chiusa con carta stret­ tamente aderente, e constatò che in questi vasi mai s'ingenerano mosche. Ripetute infinite volte le esperienze, il Redi, nella sua celebre opera "Esperienze intorno alla generazione degli insetti" potè concludere che le mosche nascono dalla carne putrefatta soltanto quando altre mosche vi abbiano precedentemente deposto le uova. I sostenitori della generazione spontanea opposero argomentazioni ed esperi­ menti: tutti fallaci. Il padre gesuita Athanasius Kircher, per esempio, diede la seguente ricetta per far nascere le rane: prendi la polvere della melma di quelle paludi dove le rane avevano fatto i "nidi", im­ 727. Secondo il Brano precedente, la quantità di rame riciclata pastala con acqua piovana, e nelle mattine di estate mettila a un tepido calore di soie, innaffiala con acqua piovana e vedrai formarsi rispetto a quella di metallo effettivamente consumata: certe bolle che si trasformeranno in ranuzze bianche. Il Redi dichiarò A. è più alta di non aver mai "avuto l'onore" di veder riuscire questi esperimenti, B. coincide ancorché li avesse reiteratamente provati. Le osservazioni e le con­ C. è più bassa . clusioni negative del Redi furono poi confermate ed estese da altri D. è talmente bassa da rappresentare una quota trascurabile naturalisti e specialmente da A. Vallisnieri. E. non può essere correttamente stimata Verso la metà del Settecento quasi tutti i naturalisti erano ormai con­ 728. Quali delle seguenti industrie, secondo quanto indicato dal vinti dell'inesistenza della generazione spontanea delle rane, dei Brano precedente, NON risultano tra quelle maggiormente coin­ vermi e degli insetti. Ma di recente erano stati scoperti altri organismi volte dalle dismissioni di impianti da cui può iniziare il processo minutissimi, visibili soltanto al microscopio, che si sviluppavano pro­ digiosamente nelle infusioni di sostanze organiche in acqua. Per di riciclo del rame? questa ragione furono chiamati Infusori, nome che è loro rimasto: A. Le industrie che si occupano di trasferimento di energia elettrica oggi sono classificati fra gli esseri unicellulari, 0 protozoi. Si pensò B. Le industrie del settore energetico che questi organismi microscopici si originassero per spontanea ag­ C. Le industrie di produzione di beni durevoli per utilizzo industriale gregazione delle particelle organiche che si distaccano dalle erbe, 0 D. Nessuna delle altre risposte è corretta altre sostanze messe in infusione. Questa ipotesi fu sostenuta, in E. Le industrie utilizzatrici di impianti elettrici base a osservazioni ed esperimenti sbagliati, dall'inglese J.T. Need729. Con il termine rame "primario" nel Brano precedente si in­ ham e il Buffon vi costruì sopra una teoria, il grande biologo Lazzaro Spallanzani, poco persuaso della verità dei fatti asseriti dal Needtende: ham, istituì esperimenti accurati e giunse alla conclusione che, se si A. il rame mai utilizzato portano a temperatura elevata le infusioni, i recipienti che le conten­ B. il rame ottenuto dal primo processo di riciclo gono e l'aria che giunge a contatto del liquido, esse non danno origi­ C. il metallo di cui si compone il rottame ne ad alcun infusorio. D. il metallo grezzo e impuro Questi animalcoli nascono soltanto da microscopici germi preesisten­ E. il rame riciclato ma indistinguibile da quello mai utilizzato ti: se questi vengono distrutti con il calore, le infusioni rimangono 730. Qual è la causa che fa dipendere il valore del rame da rici­ sterili. Queste ricerche furono oggetto, come già un secolo prima clare dalle quotazioni di mercato dello stesso? (vedi Brano pre­ quelle del Redi, di vivace polemica: ma le conclusioni erano giuste, e infine tutti furono costretti ad accettarle. La disputa rinacque ancora cedente) una volta a distanza di un secolo a proposito dei batteri. L. Pasteur, A. Le operazioni di stoccaggio con lo stesso metodo usato da Spallanzani, dimostrò che anche i B. La possibilità 0 meno della fusione diretta batteri si originano da germi piccolissimi presenti nel pulviscolo at­ C. Il tempo necessario alla percorrenza dei circuiti di riciclo mosferico, e che, a loro volta, provengono da altri batteri. Essi pos­ D. La disponibilità di tecnologie innovative e remunerative sono venire uccisi con il calore 0 con altri mezzi, e allora il brodo di E. Il lavoro necessario a raccoglierlo cultura rimane sterile. Quale potrebbe essere il titolo del Brano 731. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base precedente? alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) A. Esperienze e prove della nascita della vita nel brano e non in base a quanto ii candidato eventualmente B. Esperienze scientifiche dal XVII secolo a oggi conosca sull'argomento. C. I progressi della medicina Sull'origine della vita dal mondo inorganico si è discusso intermina­ D. Teorie sull’origine della vita bilmente, e tuttora si discute. Ma i dati sperimentali di cui dispone la E. Teorie sulla generazione spontanea della vita biologia moderna sono tali da far ritenere che la soluzione di questo problema appaia oggi meno vaga di quanto non lo fosse una cin­ 732. Nel Brano precedente si afferma che: quantina di anni or sono. Nel passato si riteneva possibile che da A. gli esperimenti condotti da Spallanzani sono di discutibile attendi­ bilità sostanze inorganiche 0 dà sostanze organiche in decomposizione si originassero animali, come mosche, anguille, rane, topi. J.B. Van B. Pasteur dimostrò che i batteri possono essere uccisi con il calore alla raffinazione impiegano un lasso di tempo maggiore. A causa dei tempo necessario per percorrere il circuito, gli scarti sono piuttosto soggetti all’andamento delle quotazioni, le quali, peraltro, differiscono a seconda del tipo di rottame: il cascame ha maggior valore, mentre il metallo rosso proveniente dalle dismissioni è meno pregiato. Co­ munque, è da rilevare che il riciclo instaura una sorta di spirale valu­ tativa verso il basso, poiché a ogni processo di riciclo il rame si de­ classa, fino ad arrivare al punto in cui deve subire un nuovo proces­ so di raffinazione. Da quanto affermato nel Brano è possibile de­ durre che: A. più le tecnologie di recupero del rame si rivelano remunerative e più aumenta la vita media dei prodotti che contengono rame B. più aumenta il numero di ricicli, più aumenta il valore del rame C. più aumenta la vita media del rame e più aumenta il suo tasso di riciclo D. più aumenta il tasso di riciclo del rame e più aumenta il costo delle tecnologie di recupero E. più aumentano le quotazioni del rame, più aumenta ii suo riciclo

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CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI C. i batteri possono essere uccisi dal brodo di cultura D. è dimostrata la generazione spontanea dei batteri E. Redi dimostrò la generazione spontanea delle mosche dalla car­ ne putrefatta 733. Quale tra i seguenti scienziati si oppose alla teoria della generazione spontanea della vita? (vedi Brano precedente)

A. B. C. D. E.

Kircher Buffon Redi Needham . Van Heimont

734. Nel Brano precedente si afferma che Vallisnieri: A. confermò le conclusioni di Redi B. collaborò con Buffon C. fu un seguace di Kircher D. screditò definitivamente Van Heimont E. era un sostenitore della generazione spontanea della vita 735. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. I telefoni cellulari mettono in comunicazione gli utenti valendosi dell’emissione di microonde, le stesse che permettono ai forni a mi­ croonde di cuocere gli alimenti: da qui il timore che esse possano agire allo stesso modo sull’orecchio e sul cervello dei maniaci del telefonino. La potenza di un forno a microonde è però di parecchie centinaia di watt, quella di un telefonino non supera mai i due watt. Per fare chiarezza sono stati condotti degli studi scientifici, finanziati in particolare dai costruttori di telefonini e dagli operatori della telefo­ nia mobile, preoccupati di mettere fine alle voci. Anni di ricerche di dosimetria hanno dimostrato che i telefonini non provocano alcun riscaldamento di tessuti. L'assenza di riscaldamen­ to potrebbe però essere una semplice conseguenza dell’attivazione del sistema di termoregolazione del corpo umano: la circolazione sanguigna si intensificherebbe e agirebbe come un circuito di raf­ freddamento. Questa attivazione sarebbe generatrice di stress e potrebbe, a lungo termine, indurre altri effetti biologici. Ma per il mo­ mento nessuno di questi effetti è stato riscontrato. E che ne è dei sospetti di eventuali effetti cancerogeni dei portatili? I vari studi si contraddicono e non sono facili da interpretare. Si dice che le microonde abbiano la capacità di eccitare le molecole. In dosi elevate possono perfino rompere i loro legami atomici. Il dottor Henry Lai, dell’Università di Washington, ha per esempio mostrato che, nel ratto, l'esposizione alle microonde aumentava del 25% il numero di rotture delle molecole di DNA del cervello. Una cifra simile dovrebbe inquietare, dato che queste rotture cromosomiche possono rendere le cellule cancerose. Ma uno studio condotto da un’équipe californiana ha fornito indica­ zioni opposte, provando che queste radiazioni limitavano la prolifera­ zione di cellule tumorali nei ratti ai quali era stata inoculata una so­ stanza cancerogena! Ricerche francesi e australiane non hanno ri­ scontrato nessun effetto né permettono, più degli altri studi, di trarre una conclusione netta. II telefonino è allora esente da rischi? Certamente no. “I telefoni cel­ lulari introdotti nel complesso sanitario devono essere tenuti spenti, perché rischiano di perturbare -le apparecchiature mediche funzio­ nanti con sistemi elettronici", recita un avviso all’ingresso degli ospe­ dali. È una circolare della Direzione degli ospedali emessa il 6 otto­ bre 1995, che raccomanda l’adozione di questo accorgimento per salvaguardare il corretto funzionamento delle pompe a perfusione, delle apparecchiature per la dialisi e dei respiratori, tutti apparati che potrebbero risentire deile interferenze dovute alle microonde dei tele­

© A rtquiz LO G IC A fonini. Si tratta di una semplice misura prudenziale, non essendosi verificato in Francia nessun grave incidente. Secondo quanto ripor­ tato nel Brano precedente, cosa può essere affermato con cer­ tezza relativamente alle microonde emesse dai telefonini? A. Che il loro effetto finale non è il riscaldamento dei tessuti B. Che superano i due watt C. Che non interferiscono con le apparecchiature mediche D. Che aumentano il numero di rotture delle molecole di DNA E. Che stimolano l'attivazione del sistema di termoregolazione del corpo umano 736. L'autore nello scrivere il brano si propone di: (vedi Brano precedente) A. esaminare la fondatezza delle voci che circolano relativamente a eventuali rischi per la salute degli utenti dei telefoni cellulari B. rassicurare gli utenti del telefonino sugli effetti delle microonde emesse dall'apparecchio C. convincere i possessori di telefono cellulare a tenere spento l'ap­ parecchio all'interno dei complessi ospedalieri D. dimostrare che le microonde emesse dai telefoni cellulari sono dannose per l'orecchio e il cervello dei patiti del telefonino E. esaltare la qualità delle ricerche francesi nei confronti di quelle di altri Paesi 737. Dal brano emerge che: (vedi Brano precedente) A. l'esposizione alle microonde aumenta sempre del 25% il numero di rotture delle molecole di DNA del cervello di un ratto B. le microonde dei telefonini bloccano il funzionamento delle appa­ recchiature Ospedaliere C. allo stato attuale della ricerca non è possibile affermare che il telefono cellulare è immune da rischi D. la circolare della Direzione degli ospedali è scritta in inglese E. il telefono cellulare è pericoloso solo se il suo utilizzo è partico­ larmente diffuso nella popolazione 738. Dal brano si deduce che: (vedi Brano precedente) A. i telefonini non hanno mai la capacità di rompere le molecole di DNA del cervello B. non ci sono conclusioni sicure sul rapporto tra microonde e tumori C. dosi massicce di microonde prevengono l'insorgenza di tumori D. le rotture cromosomiche sono la principale causa di tumore al cervello E. i telefonini hanno la capacità di provocare tumori al cervello dei ratti 739. Leggere il brano e rispondere ad ogni quesito collegato solo in base alle informazioni contenute. Le ricette realizzate dagli ormai famosissimi chef televisivi saranno pure gustose e bellissime da vedersi, ma risultano piene di grassi, calorie, sale e zuccheri in modo maggiore rispetto ai piatti pronti del supermercato, di quelli da tirare fuori dal congelatore e da mettere direttamente nel microonde 0 in padella. I dati che hanno portato a queste conclusioni arrivano da un articolo pubblicato sul sito del “British Medicai Journal”. Già studi precedenti avevano suggerito che sia i pasti pronti che si acquistano al supermercato sia le ricette degli chef televisivi hanno il potere di influenzare la dieta delle persone, ma nessuno studio finora ne aveva esaminato nel dettaglio le caratteristiche nutrizionali. Quindi, un team di ricercatori britannici dell'Nhs Tees e della Newcastle University ha analizzato il contenuto nutrizionale delle ricette di quattro chef televisivi e dei piatti pronti di tre diverse marche da su­ permercato, per un totale di 100 pasti per ogni gruppo. Hanno poi confrontato i dati raccolti con le linee guida sull'alimentazione pubbli­ cate dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dalla Food Standards Agency (FSA), l'autorità responsabile della sicurezza e dell'igiene alimentare nel Regno Unito.

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L O G IC A © Art quiz Dal confronto con i dati dell'OMS e dell'FSA è emerso che nessuna ricetta e nessun pasto pronto rispetta pienamente le raccomandazio­ ni impartite dalle due autorità,- e che entrambi i tipi di pasti tendevano a essere ad alto contenuto di proteine, grassi, grassi saturi e saie, a basso contenuto di carboidrati e nei limiti indicati per quanto riguarda lo zucchero. In particolare, poi, i piatti degli chef del piccolo schermo sono risultati meno sani dei piatti pronti, in quanto contenevano più calorie, proteine, grassi e grassi saturi e molte meno fibre rispetto ai piatti pronti (il 4% dei quali sono risultati conformi alle raccomanda­ zioni dell'OMS). «Questo studio dimostra che né le ricette create dagli chef televisivi, né i piatti pronti prodotti dalle tre principali catene di supermercati britannici sono in grado di soddisfare gli standard nutrizionali nazionali e internazionali per una dieta equilibrata - spie­ gano gli autori -, Inoltre, le ricette tv sembrano meno sane rispetto ai piatti pronti», (da: Miriam Cesta, “Attenti agli chef in tv: ricette meno salutari dei piatti pronti del supermercato", Il Sole 24 Ore) Le seguenti sostanze risultano essere presenti in quantità trop­ po elevate nei piatti realizzati da famosi chef televisivi, tranne una. Quale? A. Nessuna delle altre alternative è corretta B. Carboidrati C. Proteine D. Sale E. Grassi saturi 740. Da quanto riportato nel brano precedente, quale dei se­ guenti dati NON è corretto? A. La ricerca di cui parla il brano non è stata condotta negli Stati Uniti B. Alcuni dei piatti pronti presi in esame sono perfettamente in linea con quanto suggerito dall’OMS e dalla FSA C. Ci sono persone che variano la loro dieta in funzione dei piatti pronti della grande distribuzione e delle ricette che imparano in tv D. La FSA opera solo in ambito nazionale per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti E. Le ricette realizzate in tv hanno sicuramente un aspetto più invi­ tante dei piatti pronti del supermercato 741. Quale tra le seguenti affermazioni NON è deducibile dal brano precedente? A. Se si ha bisogno di assumere più fibre, bisogna evitare i piatti proposti in tv dagli chef B. Una piccola percentuale dei piatti pronti esaminati dallo studio è in linea con le raccomandazioni dell’OMS C. Sono già diversi gli studi che hanno preso in esame le sostanze nutritive tipiche dei pasti pronti D. La ricerca ha analizzato le ricette proposte da quattro chef televi­ sivi e i piatti pronti di tre marche da supermercato E. Per diverse ragioni, i piatti proposti in tv sembrano essere addirit­ tura meno sani di quelli pronti 742. Qual è il consiglio che deriva dai risultati dello studio de­ scritto nel brano precedente? A. Cercate di variare la vostra dieta alternando piatti pronti e piatti cucinati in casa, prendendo spunto il più possibile dai famosi chef della televisione B. Cucinate almeno una volta la settimana un piatto proposto dagli chef in tv C. Evitate la tv e il supermercato D. Cucinate in casa e ricorrete' in rari casi ai piatti pronti del supermercato, mai 0 quasi mai a quelli proposti in tv E. I più famosi chef della televisione contestano le più accreditate linee guida sull'alimentazione 743. La ricerca di cui si parla nel brano precedente è stata con­

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CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI dotta da ricercatori dell'Università di Newcastle e del Nhs Tees:

A. e ha analizzato 100 pasti per ogni gruppo B. in collaborazione con l'OMS e la FSA, e ha analizzato 100 pasti per ogni gruppo C. in collaborazione con tre catene di supermercati, alcuni chef tele­ visivi, l'OMS e la FSA D. in collaborazione con l’OMS e la FSA, e ha analizzato i pasti di 100 persone E. e ha analizzato i pasti di 700 persone 744. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.

In Gran Bretagna una morte su quattro è dovuta al cancro. Il suo tasso di mortalità può apparire scioccante, eppure, guardando le cose dà un altro punto di vista, è una malattia molto rara. Ci sono cento miliardi di miliardi di cellule nell'organismo umano e la morte per cancro avviene perché una sola di esse impazzisce. Le cellule, in realtà, sbagliano in continuazione. Il DNA all'interno del nucleo cellu­ lare commette cinquantamila errori l'ora e, ogni volta, il miracoloso meccanismo del corpo umano interviene ad aggiustare tutto. Miste­ rioso, afferma Gerard Evan, è perché moriamo. Evan, ricercatore dell'lmperial Cancer Research Fund e Royal Society Professor pres­ so lo University College di Londra, ha dedicato al mistero del cancro tutta la sua vita lavorativa. L'obiettivo è capire che cosa impedisca lo sviluppo delle cellule cattive, quale sia il processo che, milioni di vol­ te ogni giorno, blocca istantaneamente il cancro. Se gli scienziati potessero comprendere fino in fondo i meccanismi che fermano le cellule cancerogene, le distruggono, le inducono a suicidarsi, sa­ prebbero dove cercare una cura. La vita, dopo l'età riproduttiva, è una specie di bonus. Se arriviamo fin lì, il nostro meccanismo cellulare è così buono da farci proseguire almeno un altro po’. Ma le cose si complicano con l'andare del tem­ po, perché il cancro è un nemico che varia con il variare dei tessuti e dei singoli individui. Prendete, per esempio, i tessuti epiteliali che foderano l’organismo: la pelle, i polmoni, l'intestino, tutti esposti in prima linea all'assalto del cancro. “Essi possiedono", afferma Evan “un congegno anticancerogeno incredibilmente efficace. Ogni tre 0 quattro giorni si squamano. E quando si buttano via le cellule danneggiate, queste non si accumu­ lano nell'organismo”. Si possono, tuttavia, trarre alcune lezioni. Co­ me osserva Evan, “deve avvenire una mutazione che fa crescere la cellula in modo incontrollato, una che la fa sopravvivere e un'altra che impedisce che essa sia eliminata nel modo appropriato”. Così, almeno tre cose devono andare male prima che un cancro possa cominciare a svilupparsi. “Ci sono mutazioni”, afferma Evan, “che fanno crescere le cellule in modo incontrollato, ma queste stesse mutazioni attivano un mecca­ nismo di suicidio cellulare. Nelle cellule normali, tutto ciò non è un problema. Altre volte, cellule destinate a formare tumori subiscono le mutazioni che le fanno proliferare, ma si trovano nel posto sbagliato per ricevere i segnali di sopravvivenza di cui hanno bisogno, e quindi si autodistruggono. Questo programma di morte cellulare funziona come una trappola esplosiva. Così, la stessa mutazione che darebbe origine a un tumore, impedisce che esso si sviluppi”. Qualcosa, tuttavia, riesce a disinnescare la trappola esplosiva: le persone muoiono. Può darsi che ci sia una possibilità su centomila miliardi che due cose vadano male simultaneamente in una cellula, ma ci sono cento miliardi di miliardi di cellule, quindi può succedere. Gli scienziati, in tutto il mondo, guardano al miracolo della morte cel­ lulare programmata, fiduciosi che in essa si trovi una risposta al can­ cro. Chi è, verosimilmente, l'autore del brano? A. Un giornalista B. Un immunologo

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI C. Gerard Evan D. Un oncologo E. Un biologo 745. In media, il DNA all'interno del nucleo cellulare commette: (vedi brano precedente)

A. B. C. D. E.

meno di 900 errori al minuto molti milioni di errori al giorno 5 errori al secondo 2.500.000 errori al giorno 550 errori al minuto

746. Quale affermazione può essere correttamente dedotta dal brano precedente?

A. Per ogni singola cellula, il cancro è una malattia molto rara B. L'obiettivo di Gerard Evan è quello di impedire che le cellule can­ cerogene vengano indotte ad autosuicidarsi C. La morte cellulare programmata è un fenomeno che non caratte­ rizza i tessuti epiteliali D. È sufficiente che una cellula subisca una mutazione che la faccia crescere in modo incontrollato e una che la faccia sopravvivere per generare un cancro E. Le cellule danneggiate si accumulano nell’organismo perché non esistono appropriati meccanismi di autoeliminazione 747. Secondo l'autore del brano precedente:

A. sopravvivere una volta finita l’età riproduttiva può essere conside­ rato una fortuna B. quando gli scienziati comprenderanno i meccanismi che distrug­ gono le cellule cancerogene, avranno trovato una cura al cancro C. il programma di morte cellulare funziona come una trappola esplosiva D. la morte per cancro costituisce una sorta di mistero E. una cellula che subisce una mutazione non è più in grado di au­ todistruggersi 748. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento.

La torbiera? Un ambiente pericoloso, minaccioso, oscuro. Persino Frodo, il protagonista, del Signore degli anelli, ha corso il rischio di morire in una torbiera (le “Paludi morte”). Eppure, visti con gli occhi di un ricercatore, pochi ambienti sono più affascinanti di queste di­ stese di muschi in decomposizione, di piccoli cespugli e di specie vegetali e animali molto adattate. E le torbiere non sono neppure ambienti marginali: coprono infatti 400 milioni di ettari delle terre emerse, in gran parte nelle nazioni più vicine al Polo Nord, come Russia e Finlandia, e rappresentano circa il 50% delle zone umide del mondo. Le torbiere si creano quando il territorio umido, come un lago non molto profondo 0 una palude, è lentamente ricoperto da uno strato di muschi che, nel giro di migliaia di anni, vanno a riempire l’intero ba­ cino. L’ambiente che si forma è una strana combinazione di morte e vita, perché il muschio, di solito del genere Sphagnum, è sepolto nelle profondità a mano a mano che i suoi piccoli steli crescono ver­ so’ la luce. Si forma così un tappeto di piante vive che ricopre metri e metri di materiale spugnoso che si decompone a fatica. Lontani dall’ossigeno dell’aria, infatti, i muschi e i resti organici sepolti riman­ gono intatti per secoli. È un ambiente a volte estremamente acido, che quindi ospita specie adatte a un ecosistema particolare. Le pian­ te, per esempio, devono riuscire a sopravvivere con poco azoto, che si trova solo nei terreni ricchi di materiale organico decomposto. Per questo nelle torbiere vivono spesso piante carnivore come la Drose­ ra, che estraggono l’azoto dalle loro prede: piccoli animali come in­

© A rtquiz LO G ICA setti 0 ragni. L’estrema immobilità delle torbiere le ha trasformate in un vero e proprio archivio vivente. Scavare nello strato, profondo metri, di sta­ gni morti 0 in via di decomposizione, permette di risalire, quasi anno per anno, ai cambiamenti di vegetazione avvenuti nel corso dei seco­ li (spesso la torba ha cominciato a depositarsi oltre 10 mila anni fa). Il polline, le foglie 0 i fiori delle piante testimoniano le modifiche nel clima della regione. E a volte è possibile trovare corpi umani, le “mummie delle torbiere”, che secondo alcuni studi sono abitanti locali dell’età del ferro, forse sacrificati durante misteriose cerimonie. (M. Ferrari, «Focus»). La torbiera viene definita come una combina­ zione di morte e di vita perché: A. le specie animali che vi si trovano si nutrono di materiale in de­ composizione B. insetti e ragni si nutrono di piante morte C. in superficie vi sono piante vive e in profondità materiale in lentis­ sima decomposizione D. le specie vegetali che vi si trovano prosperano grazie al materiale in decomposizione E. in superficie vi è materiale in lenta decomposizione e in profondi­ tà piante vive 749. Quale delle seguenti affermazioni sulle torbiere è FALSA? (vedi Brano precedente) A. Spesso costituiscono un ambiente acido B. Non vi si trovano piante d’alto fusto C. Costituiscono circa le metà delle zone umide del mondo D. Coprono più di 300 milioni di ettari delle terre emerse E. Sono tipiche di zone particolarmente ricche di luce 750. Stando al contenuto del brano precedente, come si origina una torbiera? A. Mediante la rapida colonizzazione di una palude 0 di un lago po­ co profondo da parte di muschi, piante che cercano terreni acidi e piante carnivore B. Nessuna delle altre alternative è corretta C. Attraverso la colonizzazione di un terreno umido da parte di un muschio chiamato Sphagnum. In seguito, il tappeto di muschio viene colonizzato anche da ragni, insetti e da una pianta carnivo­ ra, la Drosera D. Attraverso la lenta proliferazione dei muschi che, nel corso di migliaia di anni, arrivano a ricoprire per intero la superficie di uno specchio d'acqua poco profondo E. Mediante la proliferazione di piante che necessitano di poco azo­ to in una zona umida e depositano, strato dopo strato, resti di pol­ line, foglie e fiori, che andranno a formare un tappeto’ideale per la proliferazione del muschio 751. La torbiera può essere definita un archivio vivente perché: (vedi Brano precedente) A. vi si trova una grandissima varietà di specie animali e vegetali B. nell'età del ferro veniva usata come cimitero C. lontani dall'ossigeno dell'aria, i muschi e i resti organici sepolti si conservano per secoli D. lontani dall'ossigeno e dall'acqua, i muschi e i resti organici si conservano per secoli • E. vi sono stati rinvenuti resti di corpi umani risalenti all'età preistorica 752. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Era un paesetto popoloso e non triste, mi parve. Povero quanto quelli deil’entroterra più fondo, dove biecamen­ te e bambinamente regnava Giuliano, ma non triste. A giudicare dal­ le case dipinte di blu metilene, ciascuna delle quali sui grami usci 111

LO G IC A ©Artquiz inalberava a cornice un'odorosa pergola di gelsomino. Scurissime le facce, ma allegre di sapone recente, nell’atto in cui si affacciavano fra graste di basilico a vedermi passare. E già uscivano per la prima messa le ragazze come asinette bardate per la fiera del santo. Ac­ cordellate nei busti di velluto, con gonne di rafia a fiocchi e calze turchine, costumi che pensavo in disuso, camminavano come signo­ re, distribuendo a destra e a manca la tenera mafia degli occhi. E l’umile fondale del vicolo da cui sbocciavano, fra gabbie di galline e zacchere sparse, piuttosto che mortificare l’alterigia del passo, pare­ va conferire un di più di gloria e di teatro alla scena. Fino a quando, almeno, dall’altoparlante del lunapark, alla canzone di prima (‘U sàbbatu si chiama allena cori/bbiatu cu avi bedda la mugghieri...) es­ sendo subentrata l’irriverenza di un bughivughi, le giovani si accese­ ro di malizie moderne negli occhi e mancò poco che si mettessero a ballare da sole. Contento le guardavo e ascoltavo, sostando sotto i balconi adorni di drappi 0 andando su e giù per il corso, se cosi si poteva chiamare quella via. Né mi sfuggirono, dai ruscelli di straducce adiacenti, altri scorci e lampi di esistenza immediata: lì due mani di donna tese a reggere un piatto spaso di Caltagirone su cui il ven­ ditore faceva piovere una cascata di lupini gialli; qui, attraverso i vetri di un caffè, ricciute teste alluttate, curve su un tappeto verdebandiera dove con pazienza biglie si rincorrevano. "Ecco dunque la vita" pensai. "Stracciona e ronzante: una polpa di semi e di sangue. E io la mangio, la palpo, la odoro." (Gesualdo Bufalino, "Diceria dell’untore", Sellerio). Come appare il paese al narratore? A. Popolato di animali da cortile B. Affollato di ragazze e di ragazzi C. Densamente abitato D. Fuori dal tempo E. Privo di vita 753. Quale immagine, tra le seguenti, rappresenta la povertà del paese? (vedi Brano precedente) A. I grami usci B. I costumi in disuso C. Le facce scurissime D. 1vestiti fuori moda E. Le ragazze come asinette 754. La vicenda narrata si svolge presumibilmente (vedi Brano precedente): A. a Caltagirone B. in una metropoli C. in una città siciliana D. in un paese siciliano E. in un lunapark sul mare 755. L'ambiente in cui si muovono le ragazze è descritto come simile a (vedi Brano precedente): A. un mondo irreale B. un bughivughi C. una rete di ruscelli D. un luna park E. una scena teatrale 756. L'atteggiamento delle ragazze appare (vedi Brano prece­ dente): A. fiero

B. C. D. E.

infantile trasandato provocatorio generoso

757. “Perché uno uomo che voglia fare in tutte le parte profes­ sione di buono, conviene che ruini infra tanti che non sono 112

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI buoni: onde è necessario, volendosi uno principe mantenere, imparare ad potere essere non buono; et usarlo e non usarlo secondo la necessità”. Con queste parole, tratte da “Il Princi­ pe”, Niccolò Machiavelli intende dire che:

A. Il principe può usare il potere a suo piacimento, poiché coloro che sono veramente buoni non si ribelleranno B. Il buon principe è colui che conduce alla rovina i tanti che non sotio buoni C. A un principe conviene apparire buono in ogni situazione, dal momento che ciò porta rovina a coloro che non lo sono D. Per conservare il potere, un principe deve saper usare sapientemente bontà e crudeltà, quando richiesto E. A un principe conviene apparire crudele in ogni situazione, dal momento che chi non appare tale finisce in rovina 758. “Diversi studi hanno infatti dimostrato che le emissioni di anidri­

de carbonica prodotte dagli aerei sono responsabili del riscaldamen­ to globale in una percentuale che varia dal 4 all’8 per cento (...). (...) da diversi anni molte compagnie aeree hanno adottato uno schema compensativo, basato su un’idea semplice: al momento dell’acquisto del volo, è possibile pagare una quantità di denaro che compensi per l'inquinamento prodotto. Successivamente, il denaro viene utilizzato per il finanziamento di progetti sostenibili. Sembrerebbe una strategia efficace, con l’opportunità di ridurre il proprio impatto ambientale e di sensibilizzare la popolazione sulla sostenibilità dei trasporti. (...) Alcune conclusioni dell’economia sperimentale inducono quanto me­ no a dubitarne. In letteratura, l’economista svizzero Bruno Frey è stato tra i primi a parlare del cosiddetto effetto spiazzamento (crowding out): introdurre logiche di mercato e compensative, all’interno di alcuni contesti di negoziazione, potrebbe infatti ridurre la motivazione intrinseca per cui una persona opera una data scelta di comportamento. E tradursi, dunque, nell’effetto contrario a quello sperato. (...) Ora, per i voli aerei, il rischio è che il pagamento di una compensa­ zione monetaria per “pagare” la propria quota di inquinamento, pos­ sa avere un effetto controproducente molto simile. (...) Nel momento in cui prenotiamo un volo e passiamo all’acquisto del biglietto, anche se scegliamo di pagare il nostro inquinamento, di fatto non stiamo veramente modificando il nostro comportamento verso una modalità di spostamento meno inquinante. È vero semmai che l’idea di contribuire, con il proprio denaro, al fi­ nanziamento di un green project può allentare la nostra sensibilità ambientale di passeggeri e distogliere l’attenzione dal problema realissimo - del trasporto sostenibile.” (Da: “Quell’indulgenza ambien­ tale in vendita col biglietto aereo”, di Luciano Canova, lavoce.info, 27/12/13). Delle considerazioni seguenti solo una non è coerente con quanto affermato nel testo. Quale?

A. La motivazione intrinseca per la quale un individuo opera una certa scelta di comportamento può essere influenzata da misure economiche compensative B. È auspicabile che in futuro un numero crescente di compagnie aeree applichi lo schema compensativo del finanziamento di pro­ getti verdi, in quanto esso contribuisce ad incrementare la sensi­ bilità ambientale dei passeggeri C. È possibile che lo schema compensativo adottato da alcune compagnie aeree abbia l’effetto di ridurre la sensibilità dei pas­ seggeri al problema ambientale D. A causa dell’ "effetto spiazzamento" l’introduzione di alcune logi­ che compensative in ambito economico potrebbe avere effetti contrari a quelli sperati E. A fronte di fenomeni come il crowding out, persino il finanziamen­ to di green projects da parte delle compagnie aeree potrebbe avere l’effetto di distogliere l’attenzione dei propri passeggeri dal problema del trasporto sostenibile

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI

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759. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nei brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.

C. impatterà il nostro pianeta tra due anni D. ha un’orbita che il radiotelescopio Arecibo sta cercando di calcolare E. ha un periodo di ritorno in prossimità della Terra molto breve

C'è un nuovo enorme asteroide che potrebbe essere in rotta di colli­ sione con la Terra e che entro questo secolo la potrebbe colpire. Anche se al momento le possibilità di una collisione sono solo una su sei milioni, l'asteroide potrebbe impattare con il nostro Pianeta già tra due anni. Il gigantesco masso, che si aggiunge alla lunga lista di oggetti peri­ colosi per il nostro Pianeta - anche se nessuno direttamente su un'orbita di collisione - stilata dalla. Nasa, è stato scoperto il 27 aprile di due anni fa. L'asteroide, chiamato HZ51, ha un diametro di circa 800 metri ed è uno dei più grandi tra quelli presenti nella lista. Se un oggetto di tale dimensione dovesse colpire la Terra l'area interessata subirebbe delle profonde devastazioni. Se dovesse cadere in mare, tsunami giganteschi potrebbero distruggere vaste aree del Pianeta. HZ51 è anche l'asteroide che ha il più corto periodo di ritorno in prossimità della Terra e dai primi calcoli effettuati si è scoperto che ha ben 165 possibili incontri con il nostro Pianeta entro la fine del secolo, il primo dei quali proprio fra 2 anni. Dan Durda, esperto di asteroidi e presidente della Fondazione B612 che si occupa di trovare i modi per scoprire con anticipo asteroidi pericolosi e prevenire eventuali impatti, ha spiegato alla rivista scien­ tifica New Scientisti “Questa scoperta dimostra come ci siano ancora molte cose da fare per difenderci dagli asteroidi, visto che può suc­ cedere di avere molto poco tempo tra la scoperta di un simile oggetto e lo scontro con la Terra”. Ad oggi infatti le ipotesi avanzate sono ben lontane da quelle propo­ ste dai film di Hollywood, perché richiedono anni se non decadi per deviare un asteroide dalla sua rotta. Al momento non si potrebbe fare altro che attendere l'impatto e subirne le conseguenze. L'unico modo per ridurre i danni sarebbe quello di evacuare una grande regione del Pianeta. Secondo Durda, il caso di HZ51 è davvero un'eccezione comunque, e inoltre bisogna attendere ancora qualche settimana prima di esse­ re certi di un'imminente catastrofe. È il tempo necessario per poter calcolare l'orbita dell'asteroide con maggiore precisione, un calcolo che solitamente diminuisce notevolmente le possibilità di uno scontro planetario. Tuttavia, sempre secondo l'esperto, non bisogna abbassare la guar­ dia. Il prossimo asteroide potenzialmente in rotta di collisione con la Terra è Apophis che ha una probabilità su 6.000 di scontrarsi con il nostro Pianeta tra trent’anni, un tempo più che sufficiente per fare qualcosa. Ma le possibilità di un impatto tra Apophis e la Terra potrebbero es­ sere cancellate nei prossimi giorni, quando il radiotelescopio di Arecibo (Puerto Rico) lo seguirà per alcune ore al fine di determinarne con precisione l'orbita. È l'ultima possibilità per i prossimi sette anni.

76T. Il brano precedente è verosimilmente: A. la trascrizione di un’intervista rilasciata da Dan Durda a «New Scientist» B. tratto da un racconto di fantascienza C. l’estratto di un saggio di astrofisica. D. un articolo di divulgazione scientifica E. il report di uno studioso del sistema solare

Nel brano viene affermato che:

A. il calcolo dell’orbita di HZ51 parte da una stima di circa 800 metri B. per calcolare l’orbita di HZ51 ci vuole più tempo di quello neces­ sario ad approntare strategie di difesa della Terra C. il calcolo dell’orbita di HZ51 riferirà dati più certi circa un’even­ tuale prossima collisione con la Terra D. il calcolo dell’orbita di HZ51 riferirà dati orientativi circa una pros­ sima collisione con la Terra E. il calcolo dell’orbita di HZ51 rischia di essere impreciso 760. Secondo quanto affermato nel brano precedente, l’asteroi­ de HZ51:

A. impatterà il nostro pianeta per 165 volte entro la fine del secolo B. è un'eccezione perché richiede solo qualche settimana e non anni 0 decadi per giungere in rotta di collisione con la Terra

762. In base a quanto esposto nel brano precedente, quale delle seguenti affermazioni NON è corretta? A. Le possibilità che HZ51 impatti la Terra sono una su sei milioni B. L’orbita di Apophis non è ancora stata determinata con precisione C. Secondo Dan Durda, bisogna approntare strategie per difendere il nostro Pianeta dall’eventuale impatto con un asteroide D. Le possibilità che Apophis impatti la Terra sono una su seimila E. Secondo Dan Durda, il calcolo dell’orbita di HZ51 dimostrerà che bisognerà approntare piani di evacuazione di una grande regione del Pianeta 763. In base a quanto sostenuto nel brano precedente: A. ci sono due asteroidi in rotta di collisione con la Terra che impat­ teranno il nostro Pianeta entro i prossimi due anni B. secondo l’esperto di asteroidi Dan Durda, prima che l’asteroide Apophis impatti la Terra, cioè tra trent'anni, si potranno attuare misure di protezione del nostro Pianeta C. secondo l’esperto di asteroidi Dan Durda, il calcolo dell’orbita di HZ51 dimostrerà l’impossibilità di uno scontro fra l’asteroide e la Terra D. quest'anno vi è l’ultima possibilità, prima dei prossimi trent'anni, di determinare con precisione l'orbita di Apophis E. l’asteroide HZ51 non è direttamente su un’orbita di collisione con la Terra 764. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento. [1] A pochi giorni dall'inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino, men­ tre il Comitato Olimpico Cinese dichiara aperta la guerra al doping con ogni mezzo, un team di ricercatori americani annuncia alla stampa di aver raggiunto l'ultima frontiera della chimica applicata allo sport: il doping mirato. Ronald Evans, dell'Howard Hughes Medicai Institute di La Jolla (California), ha infatti messo a punto un farmaco capace di migliorare le prestazioni degli atleti sulle gare di resisten­ za, come la maratona. Per i test, Evans ha somministrato ad alcuni topi una sostanza chiamata GW1516 e li ha fatti “allenare” sulla ruota per 5 settimane. I topi dopati hanno corso fino al 70% in più dei loro compagni, ugualmente allenati ma non trattati con il nuovo farmaco. Evans ha poi somministrato una seconda sostanza ad altri topi: l'AlCAR, un acceleratore del metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Questi, pur senza alcun allenamento, hanno corso fino al 44% più a lungo dei topi “puliti”. [2] Visti i risultati dei test e - per sua stessa ammissione - vista la relativa semplicità del cocktail dopante, Evans ha sì pubblicato la sua ricerca, ma ha anche fornito alla WADA, l'Agenzia Mondiale Antido­ ping, le informazioni chiave per identificare queste sostanze nel san­ gue degli atleti che volessero “accorciare” i loro tempi di preparazio­ ne. Obiettivo delle ricerche di Evans, che non è nuovo a studi di que­ sto tipo, è quello di migliorare le condizioni di vita di chi è costretto all’immobilità.da incidenti 0 malattie. (Da: “Doping: un cocktail bomba oscura le Olimpiadi” di Alessandro Bolla). Qual è l’obiettivo delle

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LO G IC A © A rtquiz ricerche di Evans? A. Migliorare le prestazioni dei topi sulla ruota B. Migliorare le prestazioni degli atleti sulle gare di resistenza C. Aiutare chi non si può muovere a seguito di incidenti 0 malattie D. Fornire alla WADA informazioni sulle nuove sostanze dopanti utilizzate dagli atleti E. Pubblicare le sue ricerche scientifiche su riviste specializzate 765. Secondo quanto riportato nel brano precedente, Evans: A. ha dato all'Agenzia mondiale antidoping le informazioni necessa­ rie per scoprire eventuali usi delle sostanze dopanti da lui scoperte B. è un grande atleta e scienziato C. lavora per l'Agenzia mondiale antidoping D. ha effettuato i suoi test prima sui topi e poi sugli sportivi E. custodisce gelosamente il segreto della formula del doping che ha scoperto 766. Il brano precedente è verosimilmente tratto da: A. un articolo di cronaca sportiva B. una telecronaca in diretta da Pechino C. un libro sulla storia delie Olimpiadi D. un fascicolo informativo di una campagna contro i test sugli ani­ mali E. una rivista divulgativa 767. Secondo quanto riportato nel brano precedente, il Comitato olimpico cinese: A. considera possibile il pericolo di doping solo per le gare di atletica B. ha diffuso i risultati dei test sul "doping mirato" C. ha chiesto l'aiuto dell'Howard Hughes Medicai Institute di La Jolla per la guerra al doping D. nessuna delle altre alternative è corretta E. è favorevole ai doping 768. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Nel 1955 la teoria della relatività ha compiuto mezzo secolo di vita. I fisici la considerano oggi una teoria classica, e l’epoca turbolenta in cui essa venne contrastata e attaccata sembra conclusa per sempre. Eppure, ancora nel 1921, un eminente fisico, Von Laue, scriveva nella prefazione al suo dottissimo libro: «Molto ammirata e molto esecrata è oggi la relatività generale. Quelli che gridano di più da ambo le parti hanno una soia cosa in comune: un’assoluta ignoranza di ciò di cui parlano». Oggi però le grida sono cessate, la teoria della relatività è divenuta rispettabile e ha preso il suo posto di pietra an­ golare nella struttura della fisica moderna. Il suo creatore è conside­ rato come “il più grande scienziato contemporaneo” e la sua fama è più diffusa di quella dei re e dei presidenti. Adesso è tempo di vol­ gerci indietro, di passare in rassegna le rivoluzioni di Einstein nel loro sviluppo e vedere quale sia stato il loro influsso sulla nostra epoca. Cerchiamo innanzitutto di eliminare gli effetti dei pregiudizi, degli slogan senza senso ripetuti migliaia di volte dalla viva voce, dalla radio e dalla stampa. Uno di questi afferma che è impossibile che un uomo comune capisca le idee di Einstein. Egli è il grande sacerdote della scienza matemati­ ca e c’è solo una dozzina di persone che lo capisce veramente. Non è facile combattere i pregiudizi, lo non posso neanche dire che l’affermazione che solo una dozzina di persone comprende la teoria della relatività sia falsa. Ma è un’affermazione senza senso, come quella che “solo una dozzina di uomini comprende Beethoven”. Que­ sta analogia tra la matematica e la musica, tra Einstein e Beethoven, fa un certo effetto su chiunque sia amante della matematica 0 della musica.

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CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI Come la musica, la matematica e la fisica matematica sono due creazioni artistiche. Come nella musica, dobbiamo fare distinzione tra tecnica e idee. Nessuno può suonare bene Beethoven - e nes­ suno può scrivere un lavoro scientifico sulla teoria della relatività senza prima rendersi padrone della tecnica. Eppure, come si può provare una profonda emozione ascoltando Beethoven, pur senza conoscere nulla della tecnica dell’esecuzione, così è possibile prova­ re un profondo piacere nell’apprendere le idee fondamentali della teoria della relatività pur ignorando completamente la tecnica mate­ matica. Secondo l'autore dei brano, la teoria della relatività: A. fa ormai parte a pieno titolo della fisica moderna B. genera piacere in chi la apprende C. è incomprensibile D. è apprezzabile solamente da chi conosce la fisica E. è quasi superata 769. Secondo quanto riporta il brano precedente, Von Laue: A. riteneva che i fisici fossero ignoranti B. ammirava la teoria della relatività C. accusava alcuni contemporanei di ignoranza D. considera Einstein come “il più grande scienziato contemporaneo” E. esecrava la teoria della relatività 770. Dal brano precedente si deduce che la teoria della relatività è stata formulata: A. nel 1921 B. nella seconda metà del XX secolo C. nel 1955 D. nel diciannovesimo secolo E. prima del 1921 771. L’autore del brano precedente presenta un parallelo tra ma­ tematica e musica per chiarire: A. come sia un paragone senza senso B. che, così come solo una dozzina di persone al mondo capisce veramente le idee di Einstein, allo stesso modo solo una dozzina di uomini comprende Beethoven C. come entrambe siano rivoluzionarie D. quanto sia difficile combattere i pregiudizi E. quanto sia facile sconfiggere i falsi miti 772. Questo brano fa riferimento ad alcuni quesiti, la cui solu­ zione deve essere individuata solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argo­ mento. Lo stress - il termine, preso dal linguaggio della fisica, indica lo sfor­ zo, la tensione da carico - è l'agente di "disturbo" più trasversale che ci sia: affratella senza distinzioni di censo, età, sesso e rende le sue vittime solidali nella lotta contro il comune, subdolo nemico. Ricono­ sciuto per la prima volta dalla scienza nel 1936 grazie a uno studio dell'austriaco Hans Seyle comparso su Nature, lo stress colpisce ovunque, spesso in maniera imprevedibile, anche se predilige preci­ se situazioni-tipo. Per esempio, tra le pareti domestiche, nel traffico, in ufficio, in coda al supermercato, oppure al cinema. Elemento sca­ tenante è la tendenza a riempire il tempo di parole, gesti, aspettative, tensioni, che non lasciano tregua e fanno sentire perennemente sot­ to pressione. Se è difficile evitare del tutto quello che è diventato il naturale corol­ lario della nostra frenesia quotidiana, non resta che imparare a con­ viverci! Dando spazio alle strategie di difesa, sia fisiche sia psicologi­ che, suggerite dal quarto volume della collana “I manuali del benes­ sere”, Combattere lo stress. Prima regola? Differenziare i vari tipi di stress. Per cogliere, dove possibile, gli aspetti costruttivi e stimolanti

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI dello stato di "allerta" che investe mente e corpo. È ì'eustress, 0 stress verde, quello da sfruttare per trasformare le difficoltà in occasioni di miglioramento, il peso della routine in pas­ sione. Mentre il distress, 0 stress giallo, segnalato da una sottile ma persistente stanchezza, va arginato con qualche modifica allo stile di vita (dieta, ritmo del sonno, organizzazione del tempo). Invece a chi approda allo stress rosso - causa di tachicardia, mal di testa, gastrite può essere di grande aiuto la filosofia delle medicine naturali. (“Combattere lo stress" di Simona Gioia tratto da «lo Donna» n°15, 8/4/2006). Secondo il brano, una modifica del ritmo del sonno può essere utile per curare: A. ì'eustress B. lo stress verde C. lo stress rosso D. il peso della routine E. il distress

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776. Secondo il brano precedente, se si è afflitti da gastrite lo stress da curare è: A. lo stress verde B. lo stress rosso C. il distress D. lo stress giallo E. ì'eustress

un’estrapolazione audace, un adattamento ingegnoso della tecnolo­ gia esistente. E poi la nuova conquista incorporata in nuove tecnolo­ gie, in nuove applicazioni e in conoscenze che formano la base della nostra filosofia del mondo e della vita. E chi è lo scienziato? Non è un dio 0 un mago: è l’uomo. Qualunque uomo è uno scienziato; quel che può fare dipende dalle circostanze. Nel progresso della ricerca, nel fare le scoperte, sono tre i fattori importanti: le conoscenze pre­ cedenti, un’osservazione acuta e, quasi sempre, qualche elemento accidentale. Questa triade si può riconoscere nella scoperta della penicillina da parte di Fleming, che aprì un importante campo di ri­ cerca, quello degli antibiotici. Fleming studiava certi batteri che face­ va crescere su scatole di vetro in cui c’era uno strato di agar nutritivo e che lì producevano piccole colonie dorate. Un giorno notò una grossa chiazza di color grigiastro che copriva buona parte dello stra­ to nutritivo. Era un contaminante, un fungo microscopico derivante dall’aria, che avrebbe dovuto rovinare l’esperimento. Ma invece Fle­ ming notò che nelle vicinanze di quel contaminante non c’erano le solite chiazze dorate. Molti altri ricercatori forse non l’avrebbero nemmeno notato. Lui, al contrario, pensò che il fungo producesse una sostanza che impediva ai batteri di crescere, e ne riconobbe la possibile importanza medica. Di lì venne la penicillina, dal nome del fungo contaminante. Che il fattore caso debba essere importante è chiaro, perché allo stato attuale della biologia una scoperta non può essere prevedibile soltanto sulla base delle conoscenze precedenti, altrimenti non sarebbe una scoperta. Ma per fare una scoperta è essenziale il fattore uomo, perché l’importanza di un’osservazione occasionale, come quella di Fleming, può essere riconosciuta solo da una mente attenta, preparata e aperta a concetti nuovi, a nuove sfide. Un fattore essenziale per il progresso della biologia e della scienza in generale è l’interazione della ricerca con la società. Infatti quest’ultima è responsabile della formazione dello scienziato e della sua possibilità di lavorare nel campo che gli interessa, procurandogli i mezzi per portare avanti la ricerca e soprattutto preparando l’ambiente in cui si deve sviluppare il suo lavoro. L’ambiente in cui si svolge la ricerca ha infatti un’importanza fondamentale per il suo successo. Ciò si deduce dall'osservazione che le scoperte più impor­ tanti avvengono solo in certi Paesi, in certe città, in certe università. Se si considerano i premi Nobel come il paradigma di coloro che fanno le scoperte più riconosciute, si vede che essi non sono distri­ buiti a caso nel mondo, ma sono concentrati solo in alcuni laboratori. Non solo: si possono anche riconoscere dei veri e propri alberi ge­ nealogici dei premi Nobel. Generalmente un maestro di grande statu­ ra produce allievi anch’essi di grande statura e anch'egli proviene da un maestro di grande distinzione. Queste genealogie esistono per­ ché i maestri costituiscono l’ambiente adatto, mantenendo laboratori di alta attività e produzione scientifica, dove si affrontano problemi nuovi ed eccitanti con grande rigore, usando concetti e tecnologie nuove. Il Brano è di carattere: A. biografico B. didascalico C. umoristico D. polemico E. storico

777. Questo brano fa riferimento ad alcuni quesiti, la cui solu­ zione deve essere individuata solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente 0 implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argo­ mento. La biologia è scienza e in quanto tale è l’espressione di un’attitudine essenziale dell’umanità, quella di cercare, di scoprire, di andare sempre più avanti. La scienza simboleggia lo spirito che ha spinto il progresso durante i millenni e che è incarnato nelle scoperte essen­ ziali della storia dell’umanità: il fuoco, la ruota, le correnti del contatto dei metalli e così via. In tutti i casi c’è stata un’osservazione acuta,

778. Secondo l'autore del brano precedente, la distribuzione non casuale dei premi Nobel nel mondo dimostra che: A. i Paesi più poveri vengono sfruttati dalla ricerca mondiale che, pur utilizzandone le materie prime, non riconosce alcun valore al­ le scoperte fatte nei Paesi meno sviluppati B. senza un'adeguata preparazione scolastica è impossibile vincere un premio Nobel che non sia quello per la Pace C. la probabilità di vincere il premio Nobel dipende dalla situazione familiare del ricercatore D. per l'assegnazione dei premi Nobel conta essere raccomandati E. l'ambiente di lavoro influenza il successo di una ricerca

773. Secondo il brano precedente, il termine “stress” è mutuato dalla: A. fisica e definito nell’accezione moderna nei “Manuali del benes­ sere” B. chimica e utilizzato nell’accezione moderna dal 1936 C. fisica e utilizzato nell’accezione moderna dal 1936 D. fisica e indica “disturbo” E. chimica e definito nell’accezione moderna nei “Manuali del be­ nessere” 774. Dal brano precedente è possibile dedurre che lo stress è un fenomeno: A. spesso imprevedibile, ma tipizzabile in determinate categorie B. che varia a seconda delle distinzioni di censo, età e sesso C. spesso prevedibile, ma dai sintomi difficilmente distinguibili D. che non può essere trasformato in elemento stimolante per la propria vita E. spesso prevedibile poiché predilige situazioni-tipo 775. Secondo il brano precedente, qualche piccola modifica del­ io stile di vita va consigliata a chi: A. vuole trasformare le difficoltà in occasioni di miglioramento B. soffre di forte mal di testa C. soffre di leggera ma persistente stanchezza D. soffre di tachicardia E. deve trasformare la propria routine in vivace passione

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LO G IC A ©Artquiz 779. Secondo quanto sostenuto nel Brano precedente, la peni­ cillina: A. prende il nome da un fungo color grigiastro B. è stata scoperta casualmente da allievi di Fleming che portarono avanti il suo lavoro C. dimostra che la biologia è una scienza D. . era già nota ai tempi di Fleming ma non era utilizzata a scopo medico E. stesa su uno strato di agar produce chiazze color oro

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI

quella all’Interno della Terra. Quello che succede all’interno di una stella si conosce molto meglio di quanto si potrebbe supporre dalla difficoltà di dover osservare un puntino luminoso attraverso un tele­ scopio, perché possiamo calcolare cosa dovrebbero fare gli atomi all'interno della stella in quasi tutte le circostanze. Una delle scoperte più impressionanti fu quella relativa al motivo per cui le stelle continuano a bruciare, cioè l’origine dell’energia delle stelle. Uno degli scienziati che aveva contribuito alla fondamentale scoperta che dovevano avvenire reazioni nucleari nelle stelle per produrre l’energia necessaria, era fuori con la sua ragazza una notte, 780. Quale potrebbe essere un titolo appropriato al Brano pre­ e lei disse: «Guarda come brillano le stelle!» e lui rispose: «Sì, e in questo momento io sono il solo a sapere perché brillano». Lei gli rise cedente? in faccia, per nulla impressionata di essere accanto all’unico uomo al A. Le condizioni che favoriscono la ricerca scientifica mondo che allora sapesse perché le stelle brillano. È triste essere B. La biologia: scienza 0 effetto del caso? soli, ma così va il mondo. C. Fleming e la penicillina È il «rogo» nucleare dell’idrogeno che dà energia al Sole: l’idrogeno D. Breve storia dei premi Nobel si trasforma in elio. Inoltre, in ultima analisi, la produzione dei vari E. Fleming: genio per caso elementi chimici avviene all’interno delle stelle, a partire dall'idrogeno. 781. Nel Brano precedente si sottolinea che per la scoperta di La materia di cui siamo fatti noi fu «cucinata» molto tempo fa in una stella, e sparata fuori. Come facciamo a saperlo? Fleming fu decisivo, in particolare, il ruolo: C’è un indizio. La proporzione dei diversi isotopi (quanto C12, quanto A. delle conoscenze precedenti C13 ecc.) non viene mai alterata da reazioni chimiche, perché le B. del fattore caso reazioni chimiche sono le stesse per tutti gli isotopi. Le proporzioni C. dell’osservazione occasionale sono semplicemente il risultato di reazioni nucleari. Osservando le D. del fattore uomo proporzioni degli isotopi nel freddo, spento tizzone che noi siamo, E. delle nuove tecnologie possiamo scoprire com’era fatta la fornace in cui si formò ciò di cui 782. Nel Brano precedente si sostiene che l’interazione della siamo composti. ricerca con la società è: Quella fornace era come le stelle, e quindi è molto probabile che i nostri elementi siano stati «fatti» dalle stelle ed eruttati nelle esplo­ A. fondamentale solo per il progresso della biologia sioni che chiamiamo nove e supernove. B. fondamentale per il progresso scientifico Nel brano si afferma che l'idrogeno: C. ininfluente per il progresso scientifico A. è l’unico elemento chimico rintracciato nelle stelle D. alla base del progresso della società B. è l'elemento da cui ha origine la formazione dei vari elementi E. importante solo in certi Paesi chimici 783. Questo brano è seguito da alcuni quesiti riguardanti il suo C. muta tramite reazioni nucleari, diventando luminoso contenuto. Per ciascun quesito, il candidato deve scegliere, tra D. deriva dalla combustione dell’elio le alternative proposte, quella che ritiene corretta (una sola è E. è stato scoperto prima sulla Terra che nelle stelle corretta). L’astronomia è più antica della fisica; in effetti dette l’avvio alla fisica, 784. Secondo quanto riportato nel brano precedente, quale tra le mostrando l’elegante semplicità del moto delle stelle e dei pianeti, la seguenti fu la scoperta più rilevante nella storia dell'astronomia? cui comprensione fu l’inizio della fisica. Ma la scoperta più notevole A. L'energia delle stelle deriva da reazioni nucleari di tutta l’astronomia fu che le stelle sono fatte di atomi dello stesso B. La comprensione della distribuzione della materia aU'interno del tipo di quelli della Terra. Come ci si è arrivati? Gli atomi liberano luce Sole che ha frequenze definite, come accade per il timbro degli strumenti C. Fisica e astronomia non possono fare a meno luna dell'altra musicali, che hanno altezze 0 frequenze sonore ben precise. Quan­ D. Il ritrovamento del tecnezio do ascoltiamo note diverse riusciamo a riconoscerle, ma quando E. Le stelle sono fatte dello stesso tipo di atomi che compongono la osserviamo con gli occhi una mescolanza di colori non riusciamo a Terra discernere le varie parti, perché l’occhio non è nemmeno lontana­ mente sensibile quanto l’orecchio a questo scopo. Possiamo però 785. Secondo l'autore del brano precedente, le proporzioni dei analizzare le frequenze delle onde luminose con uno spettroscopio e diversi isotopi: vedere le «note» emesse dagli atomi nelle diverse stelle. In realtà, A. sono diverse per le stelle fredde due elementi chimici furono scoperti su una stella prima che sulla B. non vengono modificate dalle reazioni chimiche Terra: sono l’elio, scoperto per la prima volta sul Sole (da cui il no­ C. fanno in modo che le stelle esplodano e spargano gli atomi nell'universo me), e il tecnezio, scoperto su certe stelle fredde. Questo, ovviamente, ci permette grandi passi avanti nella compren­ D. provocano reazioni nucleari sione delle stelle, perché sono fatte degli stessi atomi che troviamo E. si possono studiare solo in un clima freddo sulla Terra. La nostra conoscenza degli atomi, specialmente in con­ dizioni di alta temperatura e bassa densità, è ora tanto approfondita 786. Indicare quale delle seguenti affermazioni non è deducibile da permetterci di analizzare il comportamento della sostanza stellare dal brano precedente. A. Analizzando le frequenze delle onde luminose riusciamo a sentire usando la meccanica statistica. le diverse note Anche se non possiamo riprodurre sulla Terra le stesse condizioni, spesso usando le leggi di base della fisica riusciamo a prevedere B. È probabile che gli elementi presenti sulla Terra si siano formati con precisione, 0 quasi, cosa accadrà. Così la fisica aiuta l'astrono­ nelle stelle mia. Per strano che possa sembrare, la nostra comprensione della C. Nel Sole l'idrogeno si trasforma in elio tramite reazioni nucleari distribuzione della materia all’interno del Sole è molto migliore di D. Tramite la meccanica statìstica è possibile sapere ciò che accade

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CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI all'interno delle stelle E. Le reazioni chimiche sono le stesse per tutti gli isotopi 787. Nel brano precedente si parla dei rapporti fra fisica e astro­ nomia, in quanto: A. l'astronomia è un ramo della fisica B. la comprensione dei moti dei pianeti fu l'esordio dell'astronomia C. la fisica è nata prima dell'astronomia D. la fisica aiuta l'astronomia E. l’astronomia continua ad aiutare la fisica 788. Il nuovo metodo per ridurre l’inquinamento si chiama fotocatalisi, la reazione chimica che trasforma le sostanze inquinanti responsabili dello smog in componenti inerti. La trasformazione dei gas nocivi avviene sulle pareti degli edifici, sulla vernice che riveste i muri e persino sul manto stradale adeguatamente trattato. Il meccanismo, per essere attivato, necessita di un ingrediente essenziale come la luce del sole, che irradia il biossido di titanio (una sostanza aggiunta al cemento, alle vernici, 0 ad altri materiali edili utilizzati come rive­ stimento degli edifici). Il biossido di titanio, una volta attivato, cattura le sostanze nocive presenti nell’aria e le rende innocue trasforman­ done alcune in acqua e anidride carbonica e altre in sali minerali (minuscoli sassolini). Secondo alcune ditte produttrici basterebbe rivestire il 15% delle superfici urbane con i nuovi materiali per dimez­ zare l’inquinamento. La stima è forse un po’ troppo ottimistica, visto che la riduzione degli inquinanti in aree test oscilla dal 20% al 70%. Bisogna, infatti, considerare la presenza dei fenomeni atmosferici poiché la rimozione degli inquinanti presenti in una via cittadina è sempre controbilanciata daH'arrivo di nuove sostanze convogliate dal vento e lo spostamento continuo dei flussi d’aria impedisce il comple­ to disinquinamento delle zone dove esistono edifici trattati con mate­ riali fotocatalitici. All’aperto, quindi, la fotocatalisi funziona a pieno ritmo solo nelle situazioni in cui la concentrazione di inquinanti è ele­ vata e c’è stagnazione di aria ricca di sostanze nocive mentre nei locali chiusi la sua efficacia aumenta: un esperimento condotto in due scuole milanesi ha mostrato come il livello degli inquinanti fosse molto più basso nelle classi trattate con vernici fotocatalitiche rispetto alle classi trattate con vernici tradizionali. Secondo gli esperti, il me­ todo npn può essere considerato risolutivo, ma va affiancato ad altre attività di prevenzione finalizzate alla riduzione dello smog. (Riduzio­ ne dell’articolo di Roberto La Pira tratto dal «Sole 24 ore» del 30 marzo 2006). Nella reazione chimica descritta nel brano, l'agente che permette alle vernici composte da biossido di titanio di tra­ sformare le sostanze inquinanti presenti nello smog è: A. la luce del sole B. il vento C. l'acqua D. l'alcool E. l’anidride carbonica 789. Secondo quanto riportato nel brano (del quesito precedente), quale tra questi elementi NON è un prodotto della fotocatalisi? A. L'anidride carbonica B. L'acqua C. I sali minerali D. L'aria E. Nessuna delle altre alternative è corretta 790. Secondo l'opinione delle ditte produttrici di vernici riportata nel brano (del quesito precedente), per dimezzare l'inquinamen­ to sarebbe necessario rivestire con il materiale fotocatalitico il: A. 100% delle superfici urbane B. 70% delle superfici urbane C. 15% delle superfici urbane D. 20% delle superfici urbane

E. 35% delle superfici urbane 791. L'effetto disinquinante della reazione chimica descritta nel brano (del quesito precedente) è: A. uguale in edifici chiusi e luoghi aperti purché ventosi B. maggiore in luoghi aperti dove l'aria circola alimentata dal vento e gli inquinanti sono elevati C. maggiore in edifici chiusi e in luoghi aperti dove l'aria è immobile e gli inquinanti elevati D. maggiore in edifici chiusi e in luoghi aperti dove l'aria è immobile egli inquinanti sono minimi E. maggiore in luoghi aperti dove l'aria circola alimentata dal vento e gli inquinanti sono minimi 792. Dal brano (del quesito precedente) è possibile dedurre che: A. la fotocatalisi in futuro potrà affermarsi come unico rimedio all'in­ quinamento atmosferico B. la fotocatalisi è ancora troppo dipendente dai fenomeni atmosfe­ rici per essere più utile della prevenzione tradizionale C. sarà impossibile ridurre l'inquinamento atmosferico D. a causa dei costi elevati che la fotocatalisi comporta per il rive­ stimento delle superfici urbane, questa reazione chimica dovrà essere ulteriormente perfezionata E. a causa della sua efficacia limitata, in alcune condizioni la fotoca­ talisi dovrà essere affiancata da altri metodi di riduzione dello smog 793. “Sappiamo che ogni fenomeno, ogni avvenimento, ogni conoscenza comporta interazioni di per sé generatrici di modifi­ cazioni aN'interno delle componenti del sistema. Questa nozio­ ne, però, non è affatto incompatibile con l’idea che, nella strut­ tura dell’universo, esistano entità immutabili. Al contrario, la scoperta degli invarianti rappresenta la strategia fondamentale adottata dalla scienza per analizzare i fenomeni” (Monod). Sulla base della lettura del testo sopra riportato, quale delle seguenti affermazioni è FALSA? A. La scoperta degli invarianti ha contribuito al progresso della ricer­ ca scientifica B. I processi mentali che conducono all'analisi dei fenomeni sono immutabili C. Un sistema che interagisce con l’esterno può andare incontro a modificazioni D. Le interazioni con l’ambiente generano modificazioni all’interno di un sistema E. Nella struttura dell’universo è possibile ipotizzare la presenza di entità immutabili 794. “Non disputare con il primo venuto, ma solo con coloro che si conosce e di cui si sa che hanno intelletto sufficiente da non proporre cose tanto assurde da esporli all’umiliazione; e che hanno abbastanza intelletto per disputare con ragioni, e non con decisioni perentorie, e per ascoltare ragioni e acconsentir­ vi; e, infine, che apprezzano la verità, ascoltano volentieri buone ragioni, anche quando provengono dalla bocca dell’avversario, e siano abbastanza equi da saper sopportare di avere torto quando la verità sta dall’altra parte”. (Arthur Schopenhauer, “L'arte di ottenere ragione”). Sulla base della lettura del testo sopra riportato, quale delle seguenti affermazioni è FALSA? A. In una disputa bisogna sapere sopportare di avere torto B. In una disputa verbale bisogna sapere acconsentire alle ragioni dell’avversario C. Una disputa verbale può essere adeguatamente ingaggiata con chiunque D. Per sostenere una disputa bisogna sapere ascoltare E. L’equità è una dote necessaria a ognuno dei contendenti in una disputa verbale

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LO G IC A © A rtquiz 795. “Il clima della Valle d'Aosta presenta una notevole varietà, legata alla complessità morfologica del territorio; in genere il clima stesso può essere definito come semicontinentale di montagna, di tipo temperato freddo, con precipitazioni assai scarse, specie in autunno e in inverno: la piovosità è assai ri­ dotta, soprattutto nella parte centrale della valle (Aosta 580 mm di pioggia media annua, Saint Marcel 475 mm, circa la metà di Napoli). Ciò obbliga a ricorrere all'Irrigazione artificiale delle colture”. Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano? A. L'irrigazione artificiale delle colture in Valle d'Aosta deve essere effettuata in autunno e in inverno B. A Napoli non è necessario ricorrere all'Irrigazione artificiale delle colture C. La piovosità media annua a Napoli è di poco inferiore a 1 m D. A Napoli piove soprattutto d'inverno E. La piovosità media annua a Napoli è inferiore a 475 mm 796. “Forse ciò che caratterizza nel modo più straordinario gli esseri umani coscienti è l’arte - la capacità di esprimere sensa­ zioni e sentimenti in modo simbolico e formale, di convogliarli in oggetti esterni quali una poesia, un dipinto, una sinfonia. I metodi di analisi scientifica non si applicano a quella sintesi di stati coscienti, vincolata dalla storia, dalla cultura, dalla prepa­ razione specifica e dall’abilità, che si concretizza nelle opere d’arte... Questo rifiuto non è mistificatorio, poiché per interpre­ tare questi oggetti e per reagire ad essi è necessario fare riferi­ mento a noi stessi in modo simbolico e sociale” (G.M. Edel­ man). Sulla base della lettura del testo sopra riportato, quale delle seguenti affermazioni è FALSA? A. Le opere d’arte sono strettamente collegate alla storia e alla cul­ tura in cui vengono prodotte B. Per interpretare le opere d’arte è importante considerarne il signi­ ficato simbolico e sociale C. I processi mentali che conducono alla creazione di opere d’arte possono essere compresi attraverso l’esclusiva applicazione del metodo scientifico D. Le opere d’arte sono il risultato della capacità umana di esprime­ re sentimenti in modo simbolico e formale E. La preparazione specifica e l’abilità dell’artefice sono fattori vinco­ lanti nella creazione delle opere d’arte 797. [M/O] “La Costituzione fissa la durata di entrambe le Came­ re in cinque anni. Tuttavia, qualora si vengano a trovare nell’impossibilità di funzionare [...] il Presidente della Repubbli­ ca, sentiti i loro presidenti, può procedere allo scioglimento an­ ticipato’’. Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal precedente testo? A. Le Camere possono essere sciolte dal Presidente della Repub­ blica e dai loro presidenti B. Se non possono funzionare, le Camere possono essere sciolte C. Le Camere possono essere sciolte anticipatamente D. La durata delle Camere viene stabilita dalla Costituzione E. Per le Camere è fissata in partenza la stessa durata 798. [M/O] È stato affermato che: “L’inflazione consiste in un generale aumento dei prezzi nominali, accompagnato da una svalutazione della moneta.” Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dalla frase precedente? A. La svalutazione è una conseguenza dell’inflazione B. L’inflazione è determinata dalla svalutazione C. C’è una concomitanza tra inflazione e svalutazione D. Inflazione e svalutazione sono due eventi statisticamente indipendenti E. L’aumento dei prezzi nominali è una causa della svalutazione

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CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI della moneta 799. [M/O] “Gli stimolatori cardiaci vengono ormai sistematicamente impiantati nel corpo dei pazienti. Degli elettrodi, gene­ ralmente di platino per evitare reazioni chimiche, sono fissati al cuore 0 al tessuto circostante, e attraverso di essi vengono in­ viati impulsi generati da un circuito elettrico. L'energia elettrica necessaria è fornita da pile al mercurio. Il paziente deve essere operato ogni anno e mezzo 0 due anni per il ricambio delle pile”. Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal prece­ dente testo? A. Gli stimolatori cardiaci utilizzano circuiti elettrici B. Il paziente a cui è stato installato uno stimolatore cardiaco deve preventivare altri interventi chirurgici negli anni seguenti C. L’uso di stimolatori cardiaci comporta l'utilizzo di metalli pesanti D. Lo stato di carica delle batterie va controllato frequentemente E. Gli impulsi vengono generalmente trasmessi ai tessuti da contatti in platino 800. [M/O] “Vi sono fenomeni importanti nella cultura che na­ scondono meccanismi di funzionamento del nostro cervello ancora poco noti, ma che la neurofisiologia moderna potrà spiegare meglio in futuro. Le mode sono fenomeni culturali mol­ to notevoli, anche se talora altamente irritanti perché raggiun­ gono spesso apici di stranezza, 0 addirittura di stupidità. In es­ se giocano chiaramente molte pulsioni, comprese quelle che agiscono nella ritualizzazione, nel senso di identità, ma anche altri valori e interessi economici e psicologici molto forti.” Quale delle seguenti risposte NON è deducibile dal testo? A. Su alcuni fenomeni culturali agiscono variabili come quelle legate alla sfera economica B. Alcuni fenomeni culturali possono risultare bizzarri C. Esistono fenomeni culturali che sono collegati anche a dimensio­ ni individuali D. La moda è un fenomeno di natura fondamentalmente culturale E. La neurofisiologia moderna ha già chiarito i più importanti feno­ meni culturali 801. [M/O] A che cosa è riferita l'espressione “bilancio negativo" nella frase: “Con l'inizio della lattazione il metabolismo dei lipidi è marcatamente alterato ed il mobilitare le riserve dei grassi del corpo è un importante adattamento evolutivo per soddisfare le richieste di energia quando l'animale è in bilancio negativo.”? A. Energia B. Riserve di grassi C. Mobilitare le riserve D. Adattamento E. Lattazione 802. [V] Un autore latino-americano ha affermato: “La mia è una generazione di transizione. Ciò che noi abbiamo fatto è stato diffondere una letteratura poco conosciuta e rendere universale la nostra creatività, senza mai negare le nostre radici nelle mani­ festazioni più profonde e brillanti”. Quale tra le seguenti affer­ mazioni è deducibile dalla frase precedente? A. Lo scrittore denuncia i pregiudizi della critica B. Lo scrittore tradisce il suo provincialismo C. Lo scrittore evidenzia gli aspetti folcloristici della sua generazione D. Lo scrittore è consapevole del patrimonio culturale della sua terra E. Lo scrittore riconosce il suo debito alla letteratura europea 803. [M] Scrive Dario Di Vico: “La crisi ha cambiato molte carte sul tavolo ma non crediamo che abbia fermato la globalizzazio­ ne e lo sviluppo dei commerci, tutt’al più può averne rallentato l’impatto per un periodo più 0 meno lungo” (Corriere della Sera

CAP. 3. INTERPRETAZIONE DI BRANI 20-05-2009). Se ne ricava una sola delle seguenti deduzioni: A. Lo sviluppo dei commerci è bloccato B. Si tornerà presto alla fase pre-globalizzazione C. La globalizzazione causa la crisi D. La globalizzazione può avanzare nonostante la crisi E. La crisi praticamente è ininfluente 804. [M/O] “Il morbo di Alzheimer è una forma di decadimento pro­ gressivo delle funzioni cerebrali la cui incidenza è anche legata all’età: attualmente varia dal 10% di affetti tra gli individui di 65 anni, al 35% di affetti tra gli individui di 85 anni. Poiché la vita media degli individui si è allungata la percentuale dei pazienti affetti da morbo di Alzheimer sulla popolazione totale è aumentata negli ultimi 20 anni". Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dal brano precedente? A. Il morbo di Alzheimer è un processo degenerativo B. Tra gli individui di 75 anni l’incidenza della malattia è esattamente del 22,5% C. Poiché la vita media si è allungata i sintomi della malattia compa­ riranno in età più avanzata D. Tra 20 anni la percentuale di individui di 65 anni affetti dalla ma­ lattia sarà l'1 % E. L’unico fattore determinante l’incidenza della malattia è l’età degli individui 805. [M/O] “Il danno alle membrane cellulari e agli organuli può av­ venire in diversi modi. Una delle modalità più comuni e importanti é quella che consegue al danno da radicali liberi. Radicale libero è una qualsiasi molecola che presenti un elettrone spaiato. Queste moleco­ le, che sono altamente reattive e transitorie, derivano dal normale metabolismo ossidativo 0 dall'esposizione a radiazioni, a gas tossici, a sostanze chimiche e a farmaci". Quale delle seguenti afferma­ zioni può essere dedotta dal brano precedente? A. Molecole altamente reattive e transitorie sono necessariamente radicali liberi B. Gli organuli possono essere danneggiati anche dai radicali liberi C. Il normale metabolismo ossidativo è il solo meccanismo di produ­ zione dei radicali liberi D. Esistono molecole con elettroni spaiati che non sono radicali liberi E. Solo l'esposizione a sostanze chimiche produce radicali liberi e quindi causa danni alle membrane cellulari 806. [V] “Le reazioni di ipersensibilità vengono definite come reazioni alterate nei confronti di un antigene, ma sarebbero meglio definite come inappropriate 0 mal dirette. In realtà non sono niente di diverso da ciò che si verifica come meccanismo di difesa normale e benefi­ co. Se una risposta immunitaria porta beneficio viene definita immu­ nità, se invece è dannosa allora viene definita ipersensibilità". Quale tra le seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo? A. Una risposta immunitaria mal diretta può essere dannosa B. I meccanismi dell'ipersensibilità sono diversi da quelli dell'immunità C. L'immunità si potrebbe definire come risposta immunitaria ben diretta e appropriata D. Una risposta immunitaria può essere benefica E. Una reazione di ipersensibilità è legata alla presenza di un antigene 807. [V] “Un valore basso di pressione differenziale (differenza tra la pressione sistolica e diastolica) indica che la parete arteriosa non è provvista di elevata elasticità. Questa diminuzione di elasticità può essere inoltre rilevata dallo spostamento verso l'alto dei valori della pressione diastolica che essa provoca”. Quale tra le seguenti af­ fermazioni NON è deducibile dal testo? A. Le pressioni sistoliche e diastoliche possono essere usate per studiare l'elasticità dei vasi arteriosi B. Una diminuzione dell’elasticità delie arterie fa aumentare la pres­

© A rtquiz LO G IC A sione diastolica C. Se le pareti delle arterie sono molto elastiche, i valori della pres­ sione sistolica e diastolica sono molto vicini D. A parità di pressione sistolica, un aumento della pressione diasto­ lica porta a una diminuzione della pressione differenziale E. Valori alti di pressione differenziale sono compatibili con elevata elasticità dei vasi arteriosi 808. [M/O] “Può accadere ad un contribuente in buona fede di esse­ re ingiustamente accusato di evasione fiscale. Il cittadino, di qualsia­ si posizione sociale e economica, quando viene colpito da un accer­ tamento fiscale si sente impotente di fronte all’Agenzia delle Entrate. La legge tuttavia garantisce ad ognuno una difesa e permette di far valere le proprie ragioni ricorrendo agli organi giudiziari competenti". Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dal brano precedente? A. Il presunto evasore fiscale viene multato in ogni caso, salvo esse­ re poi rimborsato B. L’accusa di evasione fiscale comporta solo una perdita di tempo C. Il contribuente in buona fede non è mai accusato di evasione D. Gli accertamenti fiscali colpiscono unilateralmente certe classi sociali E. Solo gli organi giudiziari sono competenti a dirimere un conten­ zioso fiscale 809. [M/O] “Il dolore è una esperienza sensoriale evocata da stimoli che danneggiano 0 tentano di distruggere i tessuti. Percezione dei tutto particolare, estremamente variabile da soggetto a soggetto in quanto a soglia, intensità, manifestazioni, durata, localizzazione e andamento nel tempo. Nell'uomo, la percezione del dolore è caratte­ rizzata da un particolare tono affettivo spiacevole, e sovente da una localizzazione poco precisa". Dal testo NON si può dedurre che: A. il dolore deriva da un possibile pericolo per i tessuti B. stimoli simili possono produrre sensazioni dolorose di durata di­ versa in individui diversi C. la percezione del dolore è soggettiva D. nell'uomo il dolore coinvolge anche la sfera affettiva E. è sempre possibile identificare il punto da cui parte la sensazione dolorosa 810. [V] “La sarcoidosi è una malattia dell'uomo caratterizzata dallo sviluppo spontaneo di granulomi. Al momento non si conosce una condizione analoga negli animali domestici. La malattia sembra es­ sere determinata da una reazione persistente e inefficace nei con­ fronti di un antigene sconosciuto in soggetti predisposti.” Sulla base del testo precedente, quale delle seguenti affermazioni sulla sarcoidosi è falsa? A. Non sono stati documentati casi di sarcoidosi nei gatto B. I malati di sarcoidosi presentano granulomi C. Un breve episodio di ipersensibilità può indurre la sarcoidosi D. Non si sa cosa scatena la reazione immunitaria che produce i granulomi E. Una qualche forma di predisposizione pare sia necessaria per il manifestarsi della sarcoidosi 811. [V] “Il LES [Lupus Erimatoso Sistemico] è caratterizzato dalla produzione di anticorpi diretti contro una vasta gamma di componenti tissutali e cellule normali. Questa malattia è stata descritta nell'uomo, nei primati non umani, nel topo, nel cavallo, nel cane, nel gatto, nei serpenti e nell'iguana. A differenza dell'uomo, nel quale la malattia colpisce prevalentemente le donne, nelle specie domestiche non vi è una chiara predisposizione di sesso." Sulla base del testo prece­ dente, quale delle seguenti affermazioni è falsa? A. Il LES è caratterizzato da una reazione immunitaria mal diretta B. Sono stati documentati casi di LES negli equini

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

C. Il LES è documentato in mammiferi, rettili e anfibi D. Il LES può avere effetti su molti organi E. Nella specie umana il LES si manifesta con una chiara predispo­ sizione di sesso

responsabili del cambiamento climatico D. A causa della mancanza di certezze non è necessario applicare il principio di precauzione E. È sufficiente contenere solo le attività certamente dannose

812. [V] Per la Svizzera, “la scelta della neutralità s'impose allorché fu chiaro che gli interessi dei singoli cantoni avrebbero accentuato le spinte centrifughe della Confederazione e le avrebbero comunque impedito di fare una coerente politica estera. E’ esattamente ciò che è accaduto in Europa ... Tutti i maggiori eventi della politica interna­ zionale ... hanno messo in evidenza le divisioni dell’Europa”. Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal brano apparso su un quotidiano nazionale? A. Le spinte centrifughe della Svizzera sono un bene per l’Europa B. Interessi di singoli cantoni interferiscono con la politica estera C. La Svizzera scelse la neutralità solo per interessi economici D. La neutralità della Svizzera ha provocato conflittualità nei cantoni E. L’Europa risulta più unita grazie alla scelta della non-neutralità

816. [M] Scriveva Garibaldi nell’aprile del 1861: “Molti individui che compongono il Parlamento non corrispondono degnamente alle aspettative della nazione, ma la nazione è compatta, a dispetto di chi non lo vuole, e il mondo sa che cosa può fare l'Italia concorde. Han­ no voluto creare un dualismo fra l’esercito regolare e i volontari... ma lasciamo queste immondezze perché al di sopra di tutto c’è l’Italia”. Dal brano si deduce che: A. l’Italia è arretrata rispetto alle nazioni confinanti B. la nazione italiana non è stimata all’estero C. il dualismo tra garibaldini e truppe regolari è un falso problema D. il Parlamento italiano non è in grado di rispondere alle attese de­ gli Italiani E. il problema dell’Italia è il divario tra Nord e Sud

813. [M/O] “È importante specificare il concetto di rischio limitato di cancerogenicità [...] declinato come l'osservazione di una associazione positiva tra esposizione all’agente sotto esame e cancro, perla quale un'interpretazione di causa/effetto è considerata credibile ma anche che la possibilità che quest’ultima sia dovuta al caso 0 a effetti con­ fondenti non può essere scartata”. Quale delle seguenti afferma­ zioni è deducibile dal brano apparso su un quotidiano nazionale? A. L’esposizione all’agente causa sempre il cancro B. Non è dimostrato un nesso causale tra esposizione all’agente e cancro C. L’associazione agente-cancro non può essere casuale D. La ricerca di un’associazione tra esposizione all’agente e cancro è un falso problema E. Va escluso il rapporto di causa/effetto tra esposizione all'agente e patologia

RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE RELAZIONE LOGICA 0 ETIMOLOGICA TRA VARI TERMINI

814. [M/O] “Le posizioni di Goltz e le sue polemiche con Hitzig la­ sciano trasparire opposte concezioni del mondo.... Hitzig descriveva il cervello attraverso metafore ispirate all'ordine burocratico e al cen­ tralismo statale, dove gli ‘uffici centrali’ del pensiero e della memoria, localizzati nei lobi frontali, governavano i centri motori e gli organi periferici attraverso la ‘rete periferica dei nervi’; Goltz, invece, parlava di un cen/ello che era un ‘insieme-tutto’ spirituale e paragonava le mappe della localizzazione cerebrale ai confini, angusti e arbitrari, che un tempo separavano i vecchi staterelli tedeschi, prima che il vento del Romanticismo li spingesse a essere tuff uno...” Nel passo sopra riportato si utilizzano metafore volte a spiegare: A. la concezione del mondo di Hitzig e Goltz B. come si inquadra il Romanticismo nella storia della cultura tedesca C. la differenza fra Romanticismo e Decadentismo D. la localizzazione delle funzioni cerebrali E. la politica del cancelliere di ferro 815. [V] “C’è concordanza quasi unanime sul fatto che attualmente al cambiamento climatico contribuiscono almeno in parte le attività umane. I limiti delle conoscenze, delle previsioni e dei programmi attuati finora per la riduzione delle emissioni antropiche nocive non devono inficiare, né tanto meno negare la necessità, 0 quanto meno l’opportunità - per il saggio principio di precauzione - che vengano intraprese iniziative efficaci di contenimento di certe attività poten­ zialmente dannose.” (Lupia Palmieri-Parotto: “Il clima che cambia”). Dal brano precedente si può dedurre che: A. Ad oggi non sono stati attuati programmi di riduzione delle emis­ sioni antropiche nocive B. Devono essere limitate tutte le attività potenzialmente nocive C. Tutta la comunità scientifica ritiene che le attività antropiche siano

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I prefissi e suffissi sono quelle parti lessicali che si aggiungono, ri­ spettivamente, prima e dopo la radice di una parola. Essi servono a modificare e precisare il significato originale delle parole, creandone di nuove. Le parole così formate sono dette "parole derivate". I prefissi italiani più usati sono: a-, an- (privazione), a-, ad-, ac (dire­ zione, intenzione), ab-, as- (allontanamento), ambi- (tutti e due), ante-, anti- (prima), anti- (opposto), arci-, archi- (intensità), bi-, bis- (due volte), caco- (sgradevole), circo-, circon-, circum- (intorno), cis- (di qua), co-, com-, con- (insieme), contra-, contro- (opposto), de-, di-, dis- (allontanamento), e-, es-, ex- (fuori da), emi- (metà), fra-, infra(separazione, collegamento, al di sotto), in-, im-, ir- (dentro, sopra, negazione), inter- (separazione, collegamento), intra-, intra- (dentro), iper- (al di sopra del normale), ipo- (al di sotto del normale), meta(sopra, al di là), mis- (rifiuto), oltre-, ultra- (al di là), para- (affinità), per- (attraversamento, rafforzamento), peri- (intorno), po-, post(successione), pre- (davanti, prima), re-, ri- (di nuovo), retro- (dietro), s- (privazione, allontanamento), semi- (metà), sopra-, sovra- (sopra), sub- (sotto), super- (superiorità), tra-, tras-, trans- (al di là), vice- (al posto di). Principali suffissi italiani sono: -aggine, -aggio, -aglio, -aio, -aia, -aiolo, -ame, -ano, -ante, -ente, -anza, -enza, -ario, -ata, -ato, -eria, -esca, -esimo, -età, -età, -eto, -ezza, -fice, -ia, -iere, -iera, -igia, -ile, -ina, -ino, -io, -ione, -ismo, -ista, -(i)tà, -ito, -(i)tù, -itudine, -izia, -mento, -oio, -orio, -olaio, -ore, -sore, -tare, -trice, -uglio, -ura, -uta, -vendolo, -zione. Per una lista più completa dei prefissi e suffissi si consiglia di consul­ tare Wikipedia (prefissi e suffissi della lingua italiana). 817. [O/PS] Una di queste parole NON si spiega con il prefisso “meta”: A. metamorfosi B. metastasi C. metafora D. metallo E. metabolismo ►Tutti i termini, tranne metallo, sono composti dal prefisso "meta-" che significa: al di là. 818. [M/PS] Individuare il termine anomalo: A. politecnico B. poligamo C. politico

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE D. polimorfo E. politeismo ►Tutti i termini, tranne politico, sono composti dal prefisso "poli-", che significa: molto. 819. Individua il termine estraneo: A. poliomielitico B. poliglotta C. polipeptidico D. politematico E. poiinsaturo ►Vedi quiz 818. 820. Identificare tra i cinque seguenti termini quello NON coe­ rente: A. parapsicologia B. paradentosi C. parafrasi D. paradigma E. paracadutista ►Tutti i termini, tranne paracadutista, sono composti dal prefisso "para-", che significa: simile, come, presso. 821. Individuare il termine la cui etimologia NON segue la stessa “logica” degli altri: A. paraffina B. paragone C. paradosso D. parallelo E. parallasse ►Vedi quiz 820. 822. Quale parola NON è logicamente legata alle altre?

A. B. C. D. E.

Ortodosso Ortopedia Ortogonale Ortoclasio Ortolano

© Artquiz LO GICA 825. [M/O] In quale dei seguenti termini il prefisso è semanticamente diverso dagli altri: A. Trittico B. Tribordo C. Tridente D. Trilogia E. Triangolo ►Tutti i termini, tranne tribordo, sono composti dal prefisso “tri-" che significa: tre. 826. Individuare il termine la cui etimologia NON segue la stessa “logica” degli altri: A. ambizioso B. ambigenere C. ambivalente D. ambisessuale E. ambidestro ►Tutti i termini, tranne ambizioso, sono composti dal prefisso “ambi-" che significa: entrambi. 827. [M/O] Individuare la coppia nella quale i termini NON riman­ dano al medesimo prefisso: A. paramedico - paranormale B. paleomagnetismo - paleozoico C. neofilia - neogene D. misofobia - misogamia E. filantropia - filologia ► Il prefisso “miso-" che significa: avverso, è tale solamente per il termine misogamia (avversione al matrimonio) mentre il termine mi­ sofobia non è dotato del prefisso “miso-“ ma è un termine composto dalle parole greche “mysos”, sporco e “phobos”, paura. 828. Individuare, nella seguente serie, il termine che NON è omogeneo: A. astrologia B. geologia C. economia D. meteorologia E. paleontologia

►Tutti i termini, tranne ortogonale, sono composti dal prefisso "orto-", che significa: corretto.

►Tutti i termini, tranne economia, sono composti dal suffisso "-logo", che significa: che studia.

823. Le seguenti parole sono tutte accomunate da un elemento, eccetto una. Quale?

829. Individuare nelle seguenti serie il termine NON omogeneo: A. filoneismo B. filisteismo C. necrofilia D. filarmonia E. esterofilia

A. B. C. D. E.

Atipico Acritico Accomodante Asimmetrico Anonimo

►Tutti i termini, tranne accomodante, sono composti dal prefisso "a- (an-)'1che significa: senza. 824. [M/O] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la stessa “logica” degli altri:

A. B. C. D. E.

analfabeta anacronistico acritico apnea apatia

►Vedi quiz 823.

►Tutti i termini, tranne filisteismo (che significa atteggiamento di rifiuto di idee innovative, gretto attaccamento alla tradizione), sono composti dal prefisso "filo-", che significa: che ama; 0 composti dal suffisso "-filia" che, ugualmente, significa: che ama. Anche il prefisso "fil-" come il suffisso "-fil" significano: che ama. 830. [V] Individuare nella seguente serie il termine NON omoge­ neo: A. filodendro B. filigrana C. necrofilia D. filarmonia E. georgofilo 121

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

LO GICA © Artquiz ► Vedi quiz 829. 831.

A. B. C. D. E.

Scartare una delle seguenti parole:

oligopolio oligominerale olimpico oligarchia oligocrazia

►Tutti i termini, tranne olimpico, sono composti dal prefisso "oligo-" che significa: poco. 832.

A. B. C. D. E.

►Tutti i termini, tranne sinistro, sono composti dal prefisso "sin-" che significa: con/insieme.

Individuare tra i seguenti termini quello anomalo.

Anticostituzionale Anticamera Antinfluenzale Antinebbia Antitarme

►Tutti i termini, tranne anticamera, sono composti dal prefisso "anti-" che significa: contro. Si noti che il prefisso anti-, può avere due origi­ ni diverse: dal greco anti che significava appunto “contro”, o dal lati­ no ante che voleva dire “davanti” nello spazio o ‘prima’ nel tempo.

837. [M/O] Il prefisso in uno dei seguenti aggettivi NON obbedi­ sce alla stessa logica degli altri:

A. B. C. D. E.

Illogico Irregolare Imbiancato Inutile Imbattibile

►Tutti i prefissi hanno significato di negazione per il termine a cui attengono, tranne imbiancato. 838. [M/PS] Individuate il termine anomalo: A. mieloso B. mellifluo C. mieloma D. mellifero E. mielato ►Tutti i termini si riferiscono a "miele", tranne mieloma che è un tumore maligno.

833. [O/PS] Quattro delle seguenti parole hanno una radice eti­ 839. Quali delle definizioni elencate è etimologicamente appro­ priata al termine carismatico? mologica comune. Individuate quella anomala.

A. B. C. D. E.

Antiemetico Antifonario Antiquario Antibiotico Antipatia

►Tutti i termini, tranne antiquario, sono composti dal prefisso "anti-" che significa: contro. 834. [V] In quale dei seguenti termini il prefisso è semanticamen­ te diverso dagli altri? A. anticamera B. antipodi C. antipatico D. antiorario E. antidemocratico ► Tutti i termini, tranne anticamera, sono composti dal prefisso "anti-" che significa: contro.

A. B. C. D. E.

Che appare investito di un compito sacro Che coagula molti consensi Che suscita grandi entusiasmi Che galvanizza le folle Che sa commuovere e convincere

840. [V] Individuare nella seguente serie il termine etimologica­ mente NON OMOGENEO: A. olografo B. olocausto C. olimpico D. distico E. ologenesi ► Nota: si tratta del quiz nr. 48 assegnato al test di Veterinaria nell' A.A. 1999/2000, il cui test ufficiale riporta come risposta corretta la risposta A (olografo). Tuttavia, riteniamo corretta la risposta C (olim­ pico), in quanto tutti i termini proposti sono composti dal prefisso "olo-" o "ol-" tranne appunto olimpico che non è un termine compo­ sto. Vedi anche il quiz 831.

835. Individuare, nella seguente serie, il termine che NON è omogeneo: A. monarchia B. mononucleosi C. monitor D. monaco E. monopattino

841. [V/PS] Individuate il termine etimologicamente anomalo: A. euclideo B. euritmico C. eufonico D. eupeptico E. euforico

►Tutti i termini, tranne monitor, sono composti dal prefisso "mono-" che significa: uno solo.

►Tutti i termini, tranne euclideo, sono composti dal prefisso "eu-" che significa: bene, buono.

836. [V] In quattro dei seguenti termini il prefisso “sin-” ha lo stesso significato. Individuare il termine rimanente. A. Sinedrio B. Sinistro C. Sincrono D. Sindrome E. Sinfonia

842. [V/PS] Quale delle parole sotto elencate è etimologicamente anomala? A. Equo B. Equilatero C. Equino D. Equivalente E. Equinoziale

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE ►Tutti i termini, tranne equino, sono composti dal prefisso "equi-" che significa: uguale. 843. [M/PS] Individuale il termine etimologicamente anomalo: A. panlogismo B. panpsichismo C. panflettista D. paneuropeo E. panteista ► Il prefisso "pan-" significa: relativo alla totalità. Panflettista 0 pamphlettista è l’autore di pamphlet ossia di un opuscolo di carattere polemico 0 satirico. Non è quindi un termine composto dal prefisso "pan-". 844. [V] Individua il termine etimologicamente incongruente: A. telegènico B. telefonico C. teleologico D. telecomandato E. telepatico ►Tutti i termini, tranne teleologico, sono composti dal prefisso "tele-" che significa: da lontano, a distanza.

© Artquiz LO GICA ►Tutti i termini hanno in comune l'etimologia della parola "Peri-" che significa "intorno", tranne Perizia che non è un termine composto. 849. [O/PS] Quale delle parole sotto elencate è etimologicamen­ te anomala? A. Interdentale B. Dentellato C. Addentato D. Tridente E. Incidentale ►Tutti i termini sono composti dal termine dens, dentis: dente. Tranne incidentale che significa: che avviene per caso. 850. [M/O] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la stessa “logica” degli altri: A. Omofonia B. Pronominale C. Omonimia D. Toponomastica E. Antonomasia ►Tutti i termini derivano dalla parola greca “nome”, tranne “Omofobia”.

0

latina che significa

845. Quale parola ha una derivazione etimologica diversa dalle altre: 851. [V] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la A. pedestre stessa “logica” degli altri: B. pederasta A. Divorare C. pedagogia B. Vorace D. pediatria C. Mellivoro E. pedocomio D. Idrovoro E. Famelico ►Tutti i termini, tranne pedestre, sono composti dal prefisso "pedo-" che significa: fanciullo. ►Tutti i termini derivano dal latino vorax che significa “vorace", tran­ ne “Famelico” che deriva dal latino fames (fame). 846. [0] Le seguenti parole hanno tutte una radice in comune, tranne una. Quale? A. alloglossia 852. [V] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la stessa “logica” degli altri: B. allografo C. allopatia A. Artico D. allocazione B. Raffreddamento E. allomorfo C. Perfrigerazione D. Frigorifero ►Tutti i termini, tranne allocazione, sono composti dal prefisso "allo-" E. Refrigerio che significa: diverso. ►Tutti i termini si riferiscono al termine latino 0 italiano, che significa 847. Individuare nella seguente serie il termine NON omogeneo. freddo, tranne “Artico”. A. Eteronimo B. Eterologo 853. [M/O] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la C. Eterogeneo stessa “logica” degli altri: D. Etereo A. Dualistico E. Eterodosso B. Tricuspide C. Trittico ►Tutti i termini hanno in comune l'etimologia della parola "Etera-" D. Onirico che deriva dal greco heteros, che significa "differente", tranne Etereo E. Univoco che non è un termine composto. 848. Individuare quale fra i seguenti termini NON è omogeneo 854. [V] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la con gli altri. stessa “logica” degli altri: A. Periscopio A. Aureo B. Perizia B. Coriaceo C. Periplo C. Cetaceo D. Perimetro D. Bronzeo E. Perifrasi E. Perlaceo

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

855. [V] Individuare il termine la cui etimologia NON segue la 861. Quale delle seguenti parole NON deriva da "pena"? stessa “logica” degli altri: A. Penale

A. B. C. D. E.

Polivalente Ipotermico Ipertrofico Filantropico Biàurale

B. C. D. E.

Penalità Penuria Penoso Penalista

► Penuria deriva da paenuria(m). Pena deriva da poena(m). Da non 856.

A. B. C. D. E.

Quale tra le seguenti parole ha radice comune con a c q u a rio ? confondere con paene che significa: quasi.

Aquilino Acquirente Acquerugiola Acquietare Acquattarsi

►Acquario deriva da acquarium, acquerugiola (che significa: piog­ gia minuta, lenta e continua) deriva da acquaro. 857. Quali tra le seguenti parole non ha la radice in comune con le altre quattro? A. Coltivo B. Cultro C. Colto D. Culto E. Cultura ► Tutti i termini derivano da colóre: coltivare, tranne cultro che è una parte dell’aratro e anche il coltello sacrificale usato dai sacerdoti ro­ mani per sgozzare le vittime. 858. Quale tra le seguenti parole non ha una radice comune con le altre? A. Ferragosto B. Ferrochina C. Ferrata D. Ferreo E. Ferrovia ► Sono tutti termini composti da ferro. Tranne naturalmente ferrago­ sto. La ferrochina è un liquore tonico e digestivo a base di ferro e china. 859. Quali tra le seguenti parole non ha la radice in comune con g io v a n a g lia ?

A. B. C. D. E.

Giovanilistico Giovenco Giovinotto Giovesco Giovincello

►Tutti i termini derivano da iuvenis: giovane, tranne giovesco che significa: che dimostra altezzoso disprezzo, massima indifferenza. 860. Individuare, nella seguente serie, il termine che NON è omogeneo: A. astrofisica B. asteroide C. astrologia D. astrazione E. astrolabio ►Tutti i termini si riferiscono ad "astro", tranne: astrazione, che si­ gnifica: procedimento mediante il quale si ricavano concetti generali traendoli da oggetti ed elementi particolari.

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862. Quale fra i seguenti avverbi è derivato dal sostantivo g e n io ?

A. B. C. D. E.

Generosamente Geneticamente Geniamente Genericamente Nessuna

863. [V] S'individui il termine che NON APPARTIENE allo stesso campo semantico degli altri quattro: A. tirchio B. taccagno C. pitocco D. avaro E. ticcoso ►Ticcoso è relativo a tic, è colui che soffre di tic nervosi. Gli altri termini hanno lo stesso significato (la semantica è lo studio del signi­ ficato delle parole, della combinazione di parole e delle singole frasi e degli enunciati di una lingua). 864. [V] S'individui il termine che NON appartiene allo stesso campo semantico degli altri quattro: A. beffa B. burla C. briga D. scherzo E. celia ► Sono tutti termini sinonimi, tranne briga che significa: impegno o questione o problema che risulta particolarmente fastidioso o molesto. 865. Individuare tra le seguenti la parola che NON appartiene allo stesso campo semantico delle altre. A. Pensile B. Ripensare C. Pensieroso D. Pensierino E. Pensatore 866. [V/PS] S'individui il termine che NON APPARTIENE allo stesso campo semantico degli altri quattro: A. abbagliare B. abbacinare C. abbrunare D. abbarbagliare E. accecare ►Abbrunare significa oscurare. Gli altri termini sono sinonimi e di significato contrario. 867. [O/PS] Si individui il termine che NON APPARTIENE alla STESSA sfera semantica degli altri quattro:

A. asceta B. eretico C. eremita

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE D. anacoreta E. cenobita ► Eretico è colui che ha idee divergenti dall’opinione comune un'ideologia ufficiale. Gli altri termini sono sinonimi.

0

da

B. C. D. E.

mosca cocchiera: persona modesta e premurosa mosca cieca: gioco di ragazzi mosca bianca: persona 0 cosa rarissima peso mosca: categoria di atleti

► È un modo di dire: dicesi “mosca cocchiera” di qualcuno che si 868. [0] Si individui il termine che NON appartiene alla stessa agita e si vanta molto (millantando poteri che non ha) senza essere sfera semantica degli altri quattro: realmente utile. È un modo di dire spesso usato in politica. A. procella 874. [V] Quale dei seguenti abbinamenti è errato? B. fortunale A. Terra rara: area coltivabile in ambiente desertico C. trementina B. Terra bruciata: area devastata abbandonata al nemico D. burrasca C. Terra di nessuno: zona neutra che divide due eserciti, due stati, e E. tempesta simili La trementina è la resina oleosa che cola dalle incisioni delle cor­ D. Terra di Siena: varietà di roccia da cui si estrae un pigmento tecce di alcune conifere. Gli altri termini sono sinonimi. E. Terra promessa: luogo ardentemente desiderato 869. [0] Si individui il termine che NON appartiene alla sfera se­ mantica degli altri quattro: A. divisionismo B. epicureismo C. espressionismo D. futurismo E. fauvismo ►Sono tutti movimenti pittorici, tranne epicureismo che è la dottrina filosofica del filosofo greco Epicuro e della sua scuola, che ha come fondamentali il sensismo e l’atomismo, e la liberazione dalle passioni e dal dolore. 870. [0] Quale dei seguenti termini NON appartiene allo stesso campo semantico degli altri quattro? A. abulia B. indolenza C. ignavia D. livore E. accidia ►Sono tutti termini sinonimi, tranne livore che indica un sentimento di invidia 0 di rancore.

►Secondo la definizione IUPAC, le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica. 875. [0] S'individui L’UNICA antitesi ERRATA: A. convergente/divergente B: attinente/estraneo C. esoterico/essoterico D. apocrifo/spurio E. euforico/disforico ►Apocrifo è un documento attribuito falsamente a un suo autore, quindi significa non autentico, come spurio che si riferisce ad un'ope­ ra letteraria non appartenente all’autore a cui viene attribuita (i figli spuri sono i figli illegittimi). Tutte le altre coppie di parole hanno signi­ ficato opposto. 876. [M] Uno dei seguenti abbinamenti non è congruente con gli altri. Quale? A. perspicuo / incomprensibile B. basilare / secondario C. cauto / avventato D. irreprensibile / censurabile E. pernicioso / deleterio

871. [V] Quale degli abbinamenti di un vizio con la virtù opposta ► Pernicioso significa che provoca effetti 0 danni estremamente gravi (è sinonimo di dannoso, funesto, nocivo e quindi di deleterio). NON È CORRETTO? Perspicuo significa di agevole comprensione (chiaro, limpido). A. avarizia / generosità B. superbia / umiltà 877. Indicare l’alternativa da scartare. C. invidia / benevolenza A. Livellare D. ira/accidia B. Litigare E. violenza / mansuetudine C. Lusingare 872. Quale dei seguenti vocaboli è eterogeneo rispetto agli altri? D. Logorare E. Litorale A. Verbo B. C. D. E.

Preposizione Avverbio Coniugazione Articolo

►Sotto l'aspetto morfologico, tutte le parole rientrano nella classifi­ cazione delle parti del discorso; tranne la coniugazione. Le parti del discorso sono costituite da 9 categorie. Cinque di queste categorie sono variabili e sono l’articolo, il nome, l'aggettivo, il pronome e il verbo; quattro sono invariabili e sono l’avverbio, la preposizione, la congiunzione e l’interiezione. 873. [M/0] Quale dei seguenti abbinamenti è errato? A. mosca cavallina: insetto ematofago

878. [V] Uno degli esempi riportati va escluso dall’elenco perché non omogeneo agli altri: A. se tu sapessi! B. se lo mise in tasca C. se verrai, vedrai D. non so se valga la pena E. mi chiedo se ti piacerebbe questo regalo 879. Quali delle seguenti coppie di termini è anomala? A. Conciso-logorroico B. Sintetico-analitico C. Categorico-ipotetico D. Contingente-accidentale E. Necessàrio-contingente

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

880. [O/PS] Individuate l'accoppiamento improprio: A. esattezza - approssimazione B. innato - acquisito C. reazionario - conservatore D. sostanza - accidente E. ambiguo - univoco

888. Quale riga differisce dalle altre? A. Libido —» Debile B. Scimmia —> Maschio C. Corto-»Truce D. Romeo —» Emiro E. Terso —>Sorta

881. [M] Quale delle seguenti coppie di termini è anomala? A. Teleologico-finalistico B. Autonomo - eteronomo C. Spiritualistico - materialistico D. Storicistico - metastorico E. Aprioristico - empirico

► Esclusa l’opzione in B, in tutte le altre risposte la (prima) conso­ nante della prima parola si trovano in ordine inverso nella seconda (ossia come ultima consonante).

882. Individuare il rapporto anomalo. A. Bello - stupendo B. Grande - superbo C. Tiepido - caldo . D. Ultimo - estremo E. Freddo - gelido

889. [V] Una delle seguenti parole non possiede la curiosa carat­ teristica delle altre: A. ingegni B. aveva C. fiuto D. ebbe E. radar ►Sono tutti termini palindromi (palindromo è una sequenza di carat­ teri che, letta a rovescio, rimane identica), tranne fiuto.

883. Indicate quale delle seguenti coppie di termini è anomala.

A. B. C. D. E.

Plebaglia - Aristocrazia Incontrovertibile - Dubbioso Convulso - Concitato Sensibile - Distaccato Esuberante - Calmo

890. Scartare l'intruso. A. 31 B. 29 C. 17 D. 11 E. 27

884. [V] Individuate il rapporto anomalo:

A. B. C. D. E.

infimo-sommo cosmo-caos avaro - prodigo fertile - sterile saggio - ignorante

► Tutte le risposte contengono termini di significato opposto, tranne in B dove i termini sono sinonimi.

►Gli altri numeri sono primi. 891. Indicare la parola da scartare. A. novembre B. luglio C. giugno D. settembre E. aprile

s

885. Quale delle seguenti coppie di parole è anomala rispetto alle altre?

► Solo luglio ha 31 giorni.

A. B. C. D. E.

892. [V] In una di queste coppie i due termini NON si possono unire come nelle altre: A. filo, acido B. piede, marcia C. scritto, mano D. mente, triste E. fucile, mano

disciplinato / ligio presuntuoso / saccente gretto / prodigo frastornante / stentoreo grottesco/bizzarro

► Gretto significa meschino, arido, avaro, quindi prodigo è un suo termine contrario. Tutte le altre coppie di parole sono sinonimi.

►Acidofilo, marciapiede, manoscritto, tristemente. 886. Individuare il rapporto anomalo.

A. B. C. D. E.

Anestesista - narcosi Enigmatico - indovinello Giornalista - articolo Medico - diagnosi Scultore - statua

► L'enigmista scrive l'indovinello, mentre enigmatico è un aggettivo.

893. Data la seguente serie di parole: gatto, cane, presso, cielo, macchina indica quale di tali parole non ha niente a che fare con le altre: A. gatto B. cane C. macchina D. presso E. cielo

887. [M/O] Individuare la coppia di termini che NON hanno signi­ ficato affine:

►“Presso” è l’unica parola che non è un sostantivo.

A. B. C. D. E.

894. [M] Le parole qui elencate riguardano lo stesso ambito, ec­ cetto una: A. intreccio B. protagonista

impervio - arduo superficiale - facilone edulcorato - attenuato modaiolo - modellato facile - comodo

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE C. antagonista D. trama E. decisionista 895. [0] Individuate il termine anomalo:

A. B. C. D. E.

ionico lidio dorico corinzio composito

► Tutti i termini indicano stili architettonici, tranne lidio, che è uno stile (modo) musicale dell'antica Grecia. 896. Individuare il termine estraneo.

A. B. C. D. E.

Allegria Serenità Beatitudine Tristezza Felicità

897. Indicare l’alternativa da scartare.

A. B. C. D. E.

Prezioso Frequente Quasi Unico Certo

► Infatti è l'unico avverbio. 898. Individuare, tra le alternative proposte, ia parola da scartare.

A. B. C. D. E.

Geometra Fisico Odontoiatra Architetto Medico

►Al geometra non è richiesta la laurea, quale titolo abilitativo alla professione. 899. Qual è la parola da scartare? A. Affaticare B. Spossare C. Fiaccare D. Logorare E. Rinvigorire ►Sono tutti termini sinonimi, tranne rinvigorire. 900. Scartare una delle cinque alternative seguenti: A. Il conte di Carmagnola B. Adelchi C. Inni Sacri D. Storia della colonna infame E. Iside salvata ►Sono tutte opere di A. Manzoni, tranne Iside salvata che è un’ opera teatrale di Giuseppe Parini. 901. Quale dei seguenti termini non è in linea con gli altri? A. Batteria B. Transistor C. Diodo D. Bit E. Laser

► È l'unico termine che si riferisce al computer. Il Bit è la più piccola informazione rappresentabile su un PC. 902. Quale parola ha un nesso compiuto con cravatta e bottiglia? A. soldato B. violino C. collo D. burro E. foglio 903. Individuare il termine estraneo. A. Soia B. Mais C. Orzo D. Segale E. Frumento ► Infatti è un legume, non un cereale (come gli altri). 904. Individuare l’alternativa da scartare. A. Faggio B. Abete C. Betulla D. Frassino E. Gladiolo ► Infatti è un fiore, non un albero (come gli altri). 905. Indicare la parola da scartare: A. Mozzarella B. Yogurt C. Olio D. Panna E. Ricotta ►Sono tutti prodotti derivati del latte, tranne l'olio. 906. [V] Individuare l'alternativa da scartare. A. Rugby B. Hockey su prato C. Pallavolo D. Calcio E. Pattinaggio artistico ►Tutti gli sport richiedono l’uso della palla, tranne il pattinaggio arti­ stico. 907. Quale dei seguenti termini non è omogeneo con gli altri? A. Cubo B. Sfera C. Cilindro D. Quadrato E. Tetraedro ►Tutte le figure sono solidi eccetto il quadrato, che è una figura piana. 908. Trovare l'intruso tra le seguenti figure geometriche. A. Parallelogramma B. Pentagono C. Parallelepipedo D. Triangolo E. Rombo ►Tutte le figure proposte sono piane tranne il parallelepipedo che è una figura solida.

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

909. [M/PS] Quale delle cinque parole sotto riportate non va D. Frontale d'accordo con le altre quattro, affini invece tra loro? E. Parietale A. Ulna ► Sono tutti termini riferiti all'anatomia, tranne orientale. B. Perone C. Tibia D. Rotula 916. Indicate quale delle seguenti parole è eterogenea rispetto E. Metatarso alle altre. A. iride ► Infatti fa parte degli arti superiori. B. Coclea C. Retina 910. Quale delie cinque parole sotto riportate non va d'accordo D. Cornea con le altre quattro, affini invece tra loro? E. Cristallino A. Radio B. Scafoide ► Sono tutte parti dell’occhio, tranne la coclea che fa parte dell'orec­ C. Metacarpo chio. D. Ulna E. Rotula 917. [V] Uno dei seguenti termini NON è coerente con gli altri: ► Infatti fa parte degli arti inferiori. 911. Trovare l’intruso: A. deltoide B. trapezio C. bicipite D. quadricipite E. femore

A. B. C. D. E.

eterozigote iperteso obeso bulimico anoressico

►Tutti i termini si riferiscono a patologie del comportamento (fisiolo­ gia), tranne eterozigote che si riferisce al genotipo.

918. [O/PS] Tra i seguenti termini d'ambito medico, qual è l'uni­ co che indica una patologia? 912. [0] Qual è l'intruso tra i seguenti termini, tutti appartenenti A. apofisi B. glicemia al lessico anatomico? C. parotide A. bicipite D. paresi B. perone E. biopsia C. soleo

► Infatti fa parte degli arti inferiori.

D. deltoide E. massetere ► Sono tutti muscoli, tranne il perone che è un osso. Il soleo assie­ me al gemello laterale e mediale costituisce il tricipide della sura che è un muscolo situato nella parte posteriore della gamba. Il massetere è uno dei quattro muscoli masticatori (assieme al muscolo tempora­ le, al pterigoideo esterno e al muscolo pteriogoideo interno). 913. Individuare, tra le alternative proposte, la parola da scartare.

A. B. C. D. E.

Cuore Stomaco Fegato Dente Polmone

►Tutte le parole indicano organi del corpo umano, tranne dente. 914. Individuare l’intruso:

A. B. C. D. E.

diabete varicella morbillo rosolia pertosse

► Sono tutte malattie infettive, tranne il diabete. 915. Indicare la parola "estranea" al gruppo.

A. Orientale B. Occipitale C. Temporale

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► L’apofisi è qualsiasi prominenza di un osso; la glicemia è il valore della concentrazione di glucosio nel sangue; la parotide è una malat­ tia infettiva contagiosa (orecchioni); la biopsia è un esame medico che consiste nel prelievo di una porzione 0 frammento di tessuto di un organismo vivente per essere analizzato al microscopio per escludere 0 confermare una diagnosi istopatologica. La paresi è una patologia della motilità muscolare. 919. [M/PS] Indicare l'unica parola specifica dell’ambito biome­ dico: A. antifrastico B. antinomico C. antimicotico D. antinflativo E. antitetico ►Antifrastico: che presenta antifrasi (l’antifrasi è una figura retorica per cui una parola viene usata con significato opposto a quello pro­ prio); antinomico: che presenta 0 comporta antinomia (ossia contra­ sto tra due norme giuridiche 0 tra due proposizioni); antinflattivo: provvedimento atto a contrastare l’inflazione; antitetico significa op­ posto, contrario. Antimicotico è un farmaco capace di inibire la cre­ scita degli organismi fungini, quali lieviti ed ife. 920. [M] Individuare l’abbinamento errato: A. igrometro - umidità B. altimetro - altitudine C. barometro - pressione atmosferica D. termometro - calore E. goniometro - angoli

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 921. [M/0] Individuare l’abbinamento errato: A. Angioscopio - vasi sanguigni B. Stetoscopio - torace C. Sfigmomanometro - pressione sanguigna D. Tachimetro-cuore E. Endoscopio - visceri 922. Individuare il rapporto anomalo.

A. B. C. D. E.

Falegname - martello Pittore - pennelli Idraulico - sfigmomanometro Sarto-ago Giardiniere - cesoia

►Lo sfigmomanometro è uno strumento utilizzato per misurare la pressione, non è quindi un strumento tipico dell'idraulico. 923. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua coerenza interna?

A. B. C. D. E.

Isomeria - Lavaggio Apatia - Fegato Dispepsia - Rene Anemia - Sangue Quesito senza soluzione univoca 0 corretta

► L'isomeria è il fenomeno per cui composti con identico peso mo­ lecolare e identica formula bruta hanno diversa formula di struttura e quindi proprietà fisiche e/o chimiche differenti. La dispepsia è l'alte­ razione della digestione gastrica con conseguenze negative su quel­ la intestinale, caratterizzata da pirosi, nausea e vomito. L'anemia è una malattia dovuta a un'alterazione (diminuzione) del numero dei globuli rossi 0 della quantità di emoglobina in essi contenuta. 924. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua coerenza interna?

A. B. C. D. E.

Insulinemia - Diabete Dispnea - Visione indistinta Fantasia - Fanatismo eccessivo Apatia - Insufficienza epatica Quesito senza soluzione univoca 0 corretta

► L'insulinemia è l'esame di laboratorio volto a stabilire la quantità nel sangue di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. Tale esame è effettuato per la diagnosi del diabete. La dispnea è una difficoltà della respirazione (accompagnata dalla sensazione di mancanza d'aria). 925. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua coerenza interna? A. Neoplasia - Inestetismo della pelle B. Diplopia - Vista C. Eresia - Erezione D. Malvasia - Bicchiere E. Quesito senza soluzione univoca 0 corretta ► La neoplasia è il tumore. La diplopia è la visione sdoppiata di un oggetto per difetti 0 lesioni dell'occhio 0 dei muscoli oculomotori. L'e­ resia è una dottrina 0 affermazione contraria ai dogmi delia Chiesa cattolica, il termine è inteso anche come errore madornale. La mal­ vasia è un vino. 926. Quale delle seguenti coppie di parole ha una sua coerenza interna? A. Setticemia - Cuore B. Malinconia - Sorriso C. Emesi - Stomaco

D. Eresia - Iperattività motoria E. Quesito senza soluzione univoca 0 corretta ► Setticemia è lo stato morboso infettivo causato da microorganismi patogeni che pervengono nel sangue moltiplicandosi e provocando gravi sintomi clinici di infezioni generalizzate. L'emesi è il vomito. 927. [O/PS] Indicare la coppia in cui NON si verifica il tipo di re­ lazione presente nelle altre quattro: A. finestra - palazzo B. tasca - cappotto C. ali-fringuello D. violino - regista E. capitolo - romanzo 928. Quale delle seguenti coppie di termini è anomala? A. Poema-verso B. Elettrone - protone C. Collana - perla D. Galassia - pianeta E. Treno-vagone 929, Individuate il rapporto anomalo. A. Entomologo - insetti B. Botanico - piante C. Compositore - musica D. Psicologo - economia E. Paleontologo - fossili 930. [M/PS] Individuate il rapporto anomalo: A. entomologo - insetti B. botanico - piante C. compositore - musica D. psicologo - intuizione E. paleontologo - fossili ► Lo psicologo è colui che analizza scientificamente e professional­ mente i vari aspetti e manifestazioni della psiche, mentre l'intuizione è la comprensione pronta e istintiva della realtà (che si estrinseca senza la mediazione della ragione), pertanto lo psicologo studia la psiche, la ragione non l'intuizione. 931. [V/PS] Quale dei seguenti animali è estinto? A. Ornitorinco B. Panda gigante C. Dodo D. Iguana E. Gorilla di montagna 932. Fra gli animaii che seguono ve ne è uno che NON è inserito correttamente: A. volpe B. visone C. giraffa D. ermellino E. castoro ►Sono tutti animali "da pelliccia", tranne la giraffa. 933. Indicate quale di questi animali è eterogeneo rispetto agli altri. A. Pinguino B. Cammello C. Volpe D. Visone E. Ermellino

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L O G IC A © Artquiz ► Sono tutti mammiferi, tranne il pinguino che è un uccello. 934. [0] Quale dei seguenti animali NON è un mammifero? A. Delfino B. Talpa C. Pipistrello D. Pinguino E. Koala 935. Uno di questi cinque nomi di animale deve essere scartato. Quale? A. leone B. tigre C. gatto D. iena E. pantera ► La iena fa parte della famiglia Hyaenidae, mentre gli altri dei felidi. 936. Individuare la parola "estranea" al gruppo. A. Sardina B. Polpo C. Pescecane D. Delfino E. Triglia ► Sono dotati tutti di scheletro interno, tranne il polpo. 937. Quale delle seguenti coppie di termini è anomala: A. acciuga-sgombro B. cefalo-aringa C. merluzzo-spigola D. sardina-balena E. delfino-squalo 938. Quale delle seguenti coppie di termini è anomala? A. Volpe-Coyote B. Leone-Gatto C. Topo-Coniglio D. Delfino-Narvalo E. Koala-Orso 939. Quale delle seguenti coppie di termini è anomala? A. Gallina-aquila B. Allocco-barbagianni C. Cormorano-pellicano D. Anatra-cigno E. Passero-pettirosso

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 941. [V] Uno di questi termini NON ha a che fare con l'islam: A. sciiti B. sharia C. mecca D. diaspora E. ramadan ► La diaspora è la migrazione di un popolo, ossia l’abbandono del suo territorio originario (es. la dispersione degli ebrei nel mondo, fuori dalla Palestina). La sharia è la legge sacra islamica. Gli sciiti sono i seguaci della corrente dell’IsIam che si distingue da quella dei sunniti per origini e concezioni teologiche. 942. Trova l'intruso. A. Commedia B. Melodramma C. Novella D. Tragedia E. Sacra rappresentazione ►Sono tutti generi teatrali tranne la novella che è un genere letterario. 943. Trova l'intruso. A. Ottava B. Senario C. Settenario D. Trisillabo E. Quinario ►Sono tutti versi tranne l’ottava che è una strofa (costituita da 8 endecasillabi di cui i primi 6 a rima alternata e i 2 finali a rima bacia­ ta, tipica dei poemi epici-cavallereschi come l'Orlando Furioso di L. Ariosto o la Gerusalemme Liberata di T. Tasso). 944. Individuare nella seguente serie il termine NON omogeneo: A. sonetto B. canzone C. poema D. endecasillabo E. ballata ►Sono tutti componimenti poetici-letterari, tranne l’endecasillabo che è un verso.

945. Trova l'intruso. A. Ode B. Ballata C. Canzone D. Sonetto 940. [0] Quale serie di abbinamenti macchine - combustibile è E. Prosodia quella CORRETTA? A. Boeing 747 - benzina; Locomotiva di Stevenson - legna; Scava­ ►Sono tutti componimenti poetici-letterari, tranne la prosodia che è trice - gasolio; Sottomarino atomico - plutonio; Vettura Ferrari una parte della linguistica. Formula 1 - benzina B. Boeing 747 - benzina; Locomotiva di Stevenson - petrolio; Sca­ 946. Quale fra i seguenti strumenti musicali è meno omogeno vatrice - gasolio; Sottomarino atomico - idrogeno; Vettura Ferrari con gli altri Formula 1 - benzina A. Viella C. Boeing 747 - cherosene; Locomotiva di Stevenson - carbone; B. Violino Scavatrice - gasolio; Sottomarino atomico - uranio; Vettura Fer­ C. Violoncello rari Formula 1 - benzina D. Viola D. Boeing 747 - cherosene; Locomotiva di Stevenson - legna; Sca­ E. Bandoneón vatrice - cherosene; Sottomarino atomico - uranio; Vettura Fer­ rari Formula 1 - benzina ► Infatti è simile ad una fisarmonica, mentre gli altri sono strumenti a E. Nessuna delle altre alternative proposte corda.

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CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 947. Trova l'intruso. A. Protagonista B. Antagonista C. Narratario D. Aiutante E. Comparsa

© Artquiz LOGICA B. C. D. E.

curante devolution notazione tumulto

► Infatti è l’unica forma verbale (participio presente del verbo curare).

► Il narratario è il destinatario della narrazione, è colui a cui si rivol­ ge l’io narrante. Tra i termini proposti è quello che per senso termino­ logico si differenzia dagli altri. 948. Scartare l'intruso. A. Bronzo B. Rame C. Piombo D. Ferro E. Argento ► Il bronzo è una lega costituita principalmente da rame e stagno con piccole quantità di altri metalli. Gli altri sono metalli.

955. Quale tra le seguenti parole NON deriva da un nome pro­ prio? A. biro B. diesel C. ghigliottina D. pennino E. sciovinismo ► Con il termine sciovinismo si intende, comunemente, un atteggia­ mento di nazionalismo esaltato, fazioso e fanatico; deriva dal nome del soldato napoleonico (Nicolas) Chauvin, la cui figura fu ripresa in caricature e vaudevilles. 956. Indicare il termine non congruo rispetto agli altri: A. dolcemente B. pertinente C. veemente D. diligente E. innocente

949. Qual è la parola da scartare? A. Tormalina B. Araldite C. Opale D. Topazio E. Smeraldo ► Sono tutti minerali, tranne l’araldite che è una colla.

► Infatti è l'unico avverbio. 957. Individuare la parola da scartare. A. Lontanamente B. Velocemente C. Mai D. Spesso E. Celere

950. Trovare l’intruso: A. Topazio B. Zirconio C. Litio D. Osmio E. Lantanio t

► Il topazio è un minerale, gli altri sono elementi chimici metallici.

► Infatti è l'unico aggettivo, mentre le altre parole sono avverbi.

951. Trova la parola intrusa. A. Avvisaglia B. Annuncio C. Avvertimento D. Comunicato E. Segnalazione

958. Individuare la parola da scartare. A. Elogio B. Encomio C. Plauso D. Onore E. Apprezzamento

952. Quale di queste parole è estranea alle altre ? A. sentimento B. imbonitore C. professore D. intelligenza E. manipolato

►Sono tutti termini sinonimi, tranne onore.

È l'unica parola non composta da 10 lettere. 953. Quale fra le seguenti 5 parole è estranea alle altre? A. Cetra B. Carte C. Trace D. Corte E. Certa ►Tutti i termini sono anagrammi l’uno dell’altro, tranne “Corte”. 954. Individuare la parola da scartare tra le seguenti: A. aborigeno

959. [M] Quale dei seguenti gruppi di termini è disomogeneo rispetto agli altri? A. Motteggiatore - mordace - maldicente - adulatore B. Aitante - robusto - gagliardo - forte C. Consistente - cospicuo - rilevante - irrisorio D. Aggraziato - leggiadro - grazioso - goffo E. Carente - limitato - ristretto - dovizioso ► L'ultimo termine di ciascuna serie ha significato opposto al primo termine della stessa serie (e agli altri 3 termini sinonimi), tranne "forte". 960. Quale dei seguenti gruppi di termini è disomogeneo rispet­ to agli altri? A. Alacre - pronto - solerte - svogliato B. Differente - diverso - dissimile - concordante C. Disposto - incline - propenso - riottoso D. Lussuoso - sfarzoso - lussureggiante - sobrio E. Ignavo - pigro - indolente - accidioso

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LO G IC A ©Artquiz ► L'ultimo termine di ciascuna serie ha significato opposto al primo termine della stessa serie (e agli altri 3 termini sinonimi), tranne "accidioso". 961. Scartare una delle seguenti serie. A. Debole, fiacco, spossato, snervato B. Datato, superato, sorpassato C. Cambiato, rettificato, modificato, sbagliato D. Loquace, chiacchierone, ciarliero E. Acuto, fine, perspicace ► Il termine "sbagliato" è eterogeneo rispetto alla serie a cui appar­ tiene ("corretto" sarebbe stato, invece, un possibile termine omoge­ neo alla serie, di cui alla risposta C). PROPORZIONI VERBALI 962. [M/PS] grafomane : X = Y : canto. UNA sola delle soluzioni completa correttamente l'eguaglianza di rapporti: A. X = scrittura; Y = melomane B. X = scrittura; Y = lirica C. X = scrittore; Y = musicista D. X = libro; Y = opera E. X = melomane; Y = scrittore ► Il grafomane è appassionato di scrittura come il melomane è ap­ passionato di musica (lirica in particolare).

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE D. x = André Breton E. x = Salvador Dall

y = Claude Monet y = Umberto Boccioni

► Breton, Marinetti e Monet furono, rispettivamente, i massimi espo­ nenti del Surrealismo, Futurismo e Impressionismo. 967. [V] Mattia Pascal : Pirandello = x : Stendhal = Raskolnikov : y. Individuate la coppia che completa correttamente la proporzione: A. x = Cirano y = Bulgakov B. x = Julien Sorel y = Dostoevskij C. x = Don Giovanni y = Puskin D. x = Tartuffe y = Tolstoj E. x = Quasimodo y = Solzenicyn ► Il personaggio del romanzo II fu Mattia Pascal (di Pirandello) è Mattia Pascal, il personaggio del romanzo II rosso e il nero (di Sten­ dhal) è Julien Sorel, mentre il personaggio del romanzo Delitto e castigo (di Dostojeskij) è Raskolnikov. 968. [M] Individuate la coppia che completa correttamente l'uguaglianza: Gargantua : Rabelais = x : Cervantes = Dottor Zivago : y y = Bulgakov A. x = Cirano y = Puskin B. x = Don Giovanni y = Tolstoj C. x = Don Chisciotte y =-Pasternak D. x = Don Chisciotte y = Solzenicyn E. x = Don Giovanni

963. Coraggioso :... X ... = ... Y ... : scialacquatore. Individuate la ► Gargantua è stato scritto da Rebelais come Don Chisciotte da coppia di termini che completa correttamente l'uguaglianza: Cervantes e come Dottor Zivago da Pasternak. A. X valoroso / Y avaro B. X pauroso / Y prodigo 969. Leonardo : Gioconda = x : Guernica = van Gogh : y. C. X temerario / Y generoso Le incognite rappresentano: D. X impetuoso / Y parsimonioso A. x = Picasso, y = I girasoli E. X generoso / Y valoroso B. x = Salvador Dall, y = La colazione sull’erba ► Coraggioso è colui che (in eccesso) è temerario, come generoso C. x = Francisco Goya, y = I bagnanti D. x = Magritte, y = Natura morta, vaso con iris è colui che (in eccesso) è scialacquatore. E. x = Francisco Franco, y = La Grande Jatte 964. [M/PS] Mecenate : Orazio = Giulio II : x. Completa correttamente la proporzione sostituendo alla x uno dei seguenti artisti. ► La Gioconda è un dipinto di Leonardo, Guernica è di Picasso, I Girasoli di Van Gogh. A. x = Botticelli B. x = Michelangelo 970. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la C. x = Bernini seguente proporzione? Manzoni : X = Y : I Malavoglia D. x = Tiziano A. X = I promessi sposi; Y = Verga E. x = Mantegna B. X = Leopardi; Y = I promessi sposi ► (Anche) Papa Giulio II si comportò da mecenate nei confronti di C. X = Uno, nessuno e centomila; Y = Pirandello D. X = Zola; Y = Il piacere Michelangelo, come Mecenate con Orazio. E. X = Boccaccio; Y = Decamerone 965. [V] determinismo : libertà = X : Y Quale delle coppie propo­ ► Manzoni ha scritto I promessi sposi e Verga I Malavoglia. Il rap­ ste si adatta meglio alla proporzione? porto è autore-opera e autore-opera. A. X colpevolezza; Y responsabilità B. X predeterminazione; Y onniscienza 971. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la C. X certezza; Y probabilità seguente proporzione? Leopardi : L’infinito = X : Y D. X congettura; Y scienza A. X = Dante; Y = Beatrice E. X comprensione; Y azione B. X = Moravia; Y = L’isola di Arturo ► Il determinismo implica la mancanza di libertà, come la certezza la C. X = Manzoni; Y = Le mie prigioni mancanza di probabilità. D. X = Foscolo; Y = I sepolcri E. X = Carducci; Y = A Silvia 966. [V/PS] Surrealismo : x = Futurismo : Marinetti = Impressio­ nismo : y. Quale proposta completa correttamente l'uguaglianza? ► Leopardi ha scritto L’infinito e Foscolo I sepolcri. Il rapporto è A. x = André Breton y = George Braque autore-opera e autore-opera. L’isola di Arturo è un romanzo di Elsa B. x = Edvard Munch y = Vincent Van Gogh Morante; Le mie prigioni è un libro di memorie scritto da Silvio PelliC. x = Raul Cézanne y = Salvador Dall co; A Silvia è una poesia di G. Leopardi. 132

CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 972. [M] Joyce : Dublino = X : Lubecca = Bulgakov : Y . Quale delle coppie di parole proposte completa correttamente l'uguaglianza? A. X = Mosca Y = Tolstoj B. X = Th. Mann Y = Mosca C. X = Goethe Y = Dublino D. X = Brecht Y = Berlino E. X = Amsterdam Y = Puskin ►Joyce nasce a Dublino, Th. Mann a Lubecca, Bulgakov muore a Mosca. Si noti che Y può essere solo una città, infatti il rapporto è autore-città nell'Intera uguaglianza.

© Artquiz L O G I C A Infatti se fosse stato Don Giovanni : seduzione = ... la risposta cor­ retta poteva essere Elena : infedeltà. 978. Quale delle soluzioni completa correttamente l'eguaglianza di rapporti: X : fisica = Picasso : Y A. X = Fermi; Y = Pittura B. X = Einstein; Y = Scienza C. X = Arte; Y = Pittura D. X = Fermi; Y = Matematica E. X = Pittura; Y = Scienza ► Fermi è legato alla fisica come Picasso alla pittura (il rapporto è personaggio-disciplina e personaggio-disciplina).

973. Quali termini, tra quelli proposti, completano correttamente 979. x : musica = Keplero : y. Una sola delle soluzioni completa la seguente proporzione? Contravvenzione : X = Y : reclusione correttamente l’eguaglianza di rapporti: A. X = infrazione; Y = reato A. x = Beethoven; y = Einstein B. X = malvivente; Y = arresto B. x = scienziato; y = Bach C. X = ammenda; Y = delitto D. X = ergastolo; Y = galera C. x = astronomia; y = Bach D. x = arte; y = scienza E. X = vigile; Y = secondino E. x = Mozart; y = Copernico ►Conseguenza di una contravvenzione è l'ammenda, conseguenza ► Keplero fu un astronomo come Bach un musicista (il rapporto è di un delitto è la reclusione (nesso di causalità). disciplina-disciplina e personaggio-personaggio). 974. Pittore sta a dipinto come: 980. Quale tra i termini proposti completano correttamente la A. Tela sta a cavalletto seguente proporzione verbale? x : matematica = Verdi : y. B. Pennello sta a colore A. x = Eulero; y = musica C. Pizzaiolo sta a pizza B. x = Talete; y = filosofia D. Statua sta a scultore C. x = Archimede; y = scultura E. Dente sta a dentiera D. x = Einstein; y = politica ► Il pittore realizza il dipinto come il pizzaiolo la pizza. Il rapporto è E. x = Avogadro; y = poesia autore-manufatto e non il contrario. Infatti se fosse stato, per esem­ pio, "dipinto sta a pittore come:" la risposta corretta sarebbe stata: ► Eulero fu un matematico (è considerato il più importante dell'Illu­ minismo) come Verdi un compositore e musicista.*il statua sta a scultore ( 0 pizza sta a pizzaiolo). 975. Un pittore sta ad un dipinto come un senatore sta a A. Sentenza B. Legge C. Procuratore D. Giudice E. Ministro 976. Goniometro : angolo = X : Y A. X = tempo, Y = cronometro B. X = termometro, Y = gradi C. X = barometro, Y = pressione D. X = pantografo, Y = colore E. X = odometro, Y = velocità

981. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Michelangelo Merisi : X = Jacopo Robusti : Y A. X = Caravaggio; Y = Michelangelo B. X = Raffaello; Y = Poliziano C. X = Botticelli; Y = Vasari D. X = Michelangelo; Y = Tiziano E. X = Caravaggio; Y = Tintoretto ► Michelangelo Merisi è noto con il nome di Caravaggio, altresì Ja­ copo Robusti è noto con il nome di Tintoretto.

982. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente ia seguente proporzione verbale? X : Apostoli = 4 : Y ► Il goniometro misura l'angolo, il barometro la pressione (il rapporto A. X = 12; Y = Evangelisti è strumento-sostantivo e non il contrario, infatti in tal caso sarebbe B. X = San Giovanni Battista; Y = numeri pari C. X = Vangeli; Y = 3 stata corretta la A). D. X = San Pietro; Y = San Luca 977. [V] Completa la proporzione tenendo conto del carattere E. X = 11 ; Y = Bibbia tradizionalmente attribuito ai personaggi mitici: 983. [M] Scegliere nella espressione X : grande = poco : Y la Seduzione : don Giovanni = coppia X ed Y più plausibile in modo che, tra le varie alternative, A. Elena : infedeltà il rapporto tra il primo e secondo termine sia simile 0 analogo a B. Persia : Zarathustra quello tra terzo e quarto. C. fedeltà : Penelope A. X = ieri, Y = oggi D. Casanova : Visconti B. X = gallina, Y = uovo E. Zarathustra : saggezza C. X = vuoto, Y = pieno ► Il rapporto è sostantivo-personaggio, non il contrario. D. X = piccolo, Y = molto E. X = abbastanza, Y = sufficiente

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CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

984. [0] Scegliere nell’espressione X : vino = conchiglia : Y, la A. X = trincetto; Y = chiave inglese coppia X ed Y più plausibile in modo che, tra le varie alternative, B. X = pialla; Y = sega il rapporto tra il primo e secondo termine sia simile 0 analogo a C. X = trincetto; Y = zappa quello tra terzo e quarto. D. X = chiave inglese; Y = zappa E. X = pinza; Y = penna A. X = semi, Y = sabbia B. X = uva, Y = mare ►Cacciavite e pinza sono utensili di uso simile (omogenei) come C. X = grappolo, Y = valva pialla e sega, mentre gli altri utensili di cui alle altre risposte no (sono D. X = botte, Y = perla infatti eterogenei). Il trincetto è un utensile usato dal calzolaio. E. X = foglia, Y = mollusco 985. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? bile : fegato = X : Y A. X = adrenalina; Y = ghiandole surrenali B. X = pancreas; Y = insulina C. X = intestino; Y = acido D. X = bocca; Y = saliva E. X = cistifellea; Y = intestino

992. Sud sta a Nord-Ovest come Ovest sta a: A. Sud B. Nord C. Sud-Ovest D. Nord-Est E. Sud-Est

► La bile è prodotta dal fegato come l’adrenalina dalle ghiandole surrenali.

► Sia il Nord-Ovest che il Nord-Est sono nell'emisfero opposto al Sud. Se fosse stato Sud-Est, sarebbe venuta meno la relazione rela­ tiva all'emisfero Nord (ossia Sud sta a Nord-Ovest). Disegnate tutti i punti cardinali.

986. [V] Individuare quale coppia di parole completa la relazione tra i seguenti termini: X : Acquistare = Oggetto : Y A. X = Valore, Y = Scambio B. X = Euro, Y = Lira C. X = Denaro, Y = Barattare D. X = Acquirente, Y = Comprare E. X = Comprare, Y = Vendere

993. [V] intonso : libro =_____:_____. Scegliere tra UNA delle coppie sotto elencate quella che completa correttamente l'uguaglianza A. intatto : colpito B. gas : inerte C. ignoto : vero D. inviolato : suolo 987. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la E. insondabile : mistero seguente proporzione verbale? Ascetico : carnale = X : Y A. X = acidulo; Y = carnoso ► Un libro intonso è un libro che non è mai stato aperto, come un B. X = nobile; Y = aristocratico suolo che non è mai stato violato. C. X = spirituale; Y = fisico D. X = umano; Y = povero 994. [M/0] Quale tra le coppie di termini proposti completa logi­ E. X = austero; Y = studioso camente la seguente proporzione verbale: X 988. [V] Quale tra le coppie di termini proposti completa logica­ : Intonso = Territorio : Y mente la seguente proporzione verbale: X : Frequenza = Molto : Y A. X = Cultura, Y = Geografia B. X = Intatto, Y = Selvaggio A. X = Assenza, Y = Peso C. X = Libro, Y = Inesplorato B. X = Frequente, Y = Quanto D. X = Capitolo, Y = Regione C. X = Del tutto, Y = Completamente E. X= Libraio, Y = Mappa D. X = Durata, Y = Qualità E. X = Spesso, Y = Quantità

► Del tutto simile al quiz 993.

989. [M/0] Individuare la coppia di termini antitetici che NON è 995. [M/0] Quale tra le coppie di termini proposti completa logi­ grammaticalmente coerente con le altre: camente la seguente proporzione verbale: A. grazioso - goffo x : scommesse = tabagismo : y B. garbo - malagrazia A. x = ludoterapia; y = dipendenza C. flemma-foga B. x = ludoteca; y = tabasco D. accordo - disaccordo C. x = gioco, d’azzardo; y = botulismo E. tatto - indelicatezza D. x = ludopatia; y = tabacco E. x = patologia; y = manicheismo ► Solamente grazioso e goffo sono due aggettivi. 990. [M/0] Quali, tra i termini proposti, completano correttamen­ ► Ludopatia è un patologia legata al gioco d'azzardo (scommesse), come il tabagismo'è una patologia legata al tabacco. te la seguente proporzione verbale? Esteriore : estremo = X : Y Y = buono A. X = ottimo 996. Quale tra le coppie di termini proposti completa logicamen­ Y = supremo B. X = alto te la seguente proporzione verbale: x : Individuo = Instabile : y C. X = superiore Y = sommo A. x = Inamovibile y = Soluzione Y = terminale D. X = finale B. x = Introverso y = Aria E. X = effimero Y = caduco C. x = Sicuro y = Solvente D. x = Labile y = Gas 991, Completare la seguente proporzione: E. x = Stabile y = Benzoato "Cacciavite : pinza = X : Y"

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CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE ►Un individuo labile è come un gas instabile. 997. [M/O] Quale tra le coppie di termini proposti completa logi­ camente la seguente proporzione verbale: x : Potere = Cima : y A. x = Apoteosi y = Tragitto B. x = Apice y = Vortice C. x = Apotema y = Ellisse D. x = Apologia y = Meridiana E. x = Apogeo y = Montagna > L'apogeo è il “culmine" (punto più alto) del potere come la cima è il “culmine” della montagna. 998. Ardente : infiammabile = x : y. Una sola delle soluzioni completa correttamente l'eguaglianza di rapporti: A. x = freddo; y = arso B. x = spento; y = incombustibile C. x = caldo; y = incombustibile D. x = arso; y = refrattario E. x = freddo; y = spento ► Cosa che arde sta a cosa che infiamma come cosa che è spenta sta a cosa che è incombustibile.

1003. Interdetto : X = Y : proibito A. X = concesso, Y = accesso B. X = scomunica, Y = permesso C. X = sbigottito, Y = interdetto D. X = reprimere, Y = concedere E. X = Chiesa, Y = Stato ► Interdetto può essere inteso nel senso di sbigottito come (anche) di proibito. 1004. individuare la coppia di termini che completa la propor­ zione: X : statua = architetto : Y A. X = modello, Y = progetto B. X = scultore, Y = edificio C. X = quadro, Y = pittore D. X = casa, Y = appartamento E. X = scalpello, Y = tecnigrafo 1005. Aratro : x = y : chirurgo. Individuare x e y tra le seguenti: A. bue-guanti sterili B. vanga - mascherina C. agricoltura - bisturi D. trattore - camice E. semina - elettrocoagulatore

999. [V/PS] Individuare la coppia di termini che completa la pro­ 1006. Sestante : x = y : chirurgo. Individuare x e y tra le seguenti: porzione data. Sbadiglio : sonnolenza = X : Y A. X = sogno Y = dormire A. Porto-guanti sterili B. Timone - mascherina B. X = viso Y = espressione C. X = risata Y = buonumore C. Navigazione - bisturi D. X = impazienza Y = ribellione D. Nave-camice E. Faro - elettrocoagulatore E. X = raffreddore Y = starnuto ► Lo sbadiglio è suscitato dalla sonnolenza come la risata dal buo­ numore. 1000. Vocabolario sta a traduttore come X sta a Y. A. X = elefanti, Y = Annibaie B. X = appetito, Y = ristorante C. X = cartina, Y = guida D. X = francobollo, Y = lettera E. X = giornali, Y = edicolante ► Il vocabolario è utilizzato per tradurre come la cartina è utilizzata per guidare. 1001. Completare la seguente proporzione: Massimo : Palermo = ..........: Napoli A. minimo B. San Gennaro C. San Paolo D. San Carlo E. medio ► Il teatro Massimo si trova a Palermo come il teatro San Carlo a Napoli.

1007. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Bisturi : chirurgo = X : Y A. X = pialla; Y = falegname B. X = paziente; Y = strumento C. X = degente; Y = medico D. X = paziente; Y = ambulanza E. X = coltello; Y = paziente 1008. Il bisturi sta al chirurgo come un Sarangi sta a A. Pittore B. Cuoco C. Musicista D. Meccanico E. Scultore S> Il Sarangi è uno strumento musicale indiano ad arco.

1009. Il petalo sta al fiore come: A. I sandali stanno alle scarpe B. I cuccioli stanno al cane C. Il deragliatore sta alla bicicletta D. Il sale sta al pepe E. L'olio sta all’aceto

1002. Quali tra i termini proposti completano correttamente la > Il deragliatore è un elemento della bicicletta. seguente proporzione? Tè : foglie = X : Y 1010. [V] Quale tra le coppie di termini proposti completa logica­ A. X = piantagione; Y = allevamento mente la seguente proporzione verbale: x : litografo = chitarra : y B. X = caffè; Y = chicchi C. X = caffeina; Y = teina A. x = affresco; y = accordi B. x = ritratto; y = metronomo D. X = dolce; Y = amaro E. X = zucchero; Y = miele C. x = stampa; y = liutaio D. x = ipotassi; y = violino ► Il tè si ricava dalle foglie, il caffè dai chicchi. E. x = scultura; y = plettro

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LOG ICA © Artquiz 1011. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? X : medico = martello : Y A. X = Cartella; Y = manico B. X = Fonendoscopio; Y = geologo C. X = Camice; Y = piccone D. X = Camice; Y = lancio E. X = Siringa; Y = pietra 1012. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione: Barbiere : rasoio = X : Y A. X = chimico; Y = alambicco B. X = veterinario; Y = cane C. X = botanico; Y = pianta D. X = marinaio; Y = nave E. X = scalatore; Y = alpinista 1013. Se scuola : X = ospedale : Y, che cosa sono rispettivamente X e Y ? A. X = bidello Y = studente B. X = studente Y = insegnante C. X = insegnante Y = malato D. X = medico Y = infermiere E. X = insegnante Y = medico

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 1019. Indicare tra le cinque alternative quella che completa cor­ rettamente la proporzione: X : Sei = Ottagono : Y

A. B. C. D. E.

1020. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Uccello : pesce = X : Y

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

1015. Quale, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proposizione verbale? Matematica : X = Y : basi A. X = radice quadrata; Y = acidi B. X = logaritmo; Y = baseball C. X = potenza: Y = chimica D. X = geometria; Y = area E. X = algebra; Y = altezze

A. B. C. D. E.

1018. [M/O] Quale tra le coppie dì termini proposti completa lo­ gicamente la seguente proporzione verbale: x : montagna = faccia : y A. x = mare; y = testa B. x = sommità; y = nuca C. x = collina; y = pentagono D. x = vetta; y = arto E. x = versante; y = esaedro

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X = ricchezza X = fatica X = mostra X = creatività X = dipinto

1022. X : cervello = elettrocardiogramma : Y

A. B. C. D. E.

1017. Quale, tra i termini proposti, completa correttamente la seguente proporzione verbale? Gomito : X = ginocchio : gamba A. braccio B. avambraccio C. femore D. tibia E. ascella

X = piuma; Y = pelo X = mare; Y = cielo X = becco; Y = ala X = ali; Y = pinne X = treno; Y = ferrovia

1021. Quale, tra i termini proposti, completa correttamente la seguente proporzione verbale? Agilità : ginnasta = X : artista

1014. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Calciatore : pallone = X : Y A. X = trattore; Y = escavatare B. X = squadra; Y = giocatore C. X = erborista; Y = minerale D. X = otorino; Y = pneumatico E. X = acrobata; Y = trapezio

1016. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Attacco : X = centravanti : Y A. X = guerra; Y = pallone B. X = gazzella; Y = elefante C. X = arma; Y = coltello D. X = difesa; Y = terzino E. X = aggressione; Y = portiere

X = Esagono; Y = Otto X = Lati; Y = Otto X = Cubo; Y = Otto X= Esagono; Y = Cubo X = Esagono; Y = Angoli

X = Intelligenza; Y = cuore X = Cuore; Y = pensiero X = Elettroencefalogramma; Y = cuore X = Computer; Y = elettricità X = Cervelletto; Y = elettrocardiogramma

1023. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Virus : epidemia = X : Y

X = fiammifero; Y = accendino X = vento; Y = mulino X = scintilla; Y = incendio X = maremoto; Y = terremoto X = contagio; Y = guarigione

1024. [O] Completa correttamente l'uguaglianza: laconico : logorroico =

A. B. C. D. E.

lussurioso : libidinoso anarchico : potente tortuoso : ipocrita miope : ipermetrope arrogante : presuntuoso

► Sono termini di significato contrario. 1025. Quale, tra i termini proposti, completa correttamente la seguente proporzione verbale? plausibile : inverosimile = X : arrendevolezza

A. B. C. D. E.

X = placidità X = ignominia X = cedimento X = ostinazione X = praticabilità

1026. Quale tra i termini proposti completa correttamente la se­ guente proporzione? Torrido : gelido = X : fiacco

A. B. C. D. E.

X = indolente X = spossato X = esaurito X = vigoroso X = infuocato

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 1027. Quale, tra i termini proposti, completa correttamente la seguente proporzione verbale? ossequioso : irriverente = X : mesto

C. x = empirico y = astratto D. x = apocrifo y = apografo E. x = spurio y = autentico

A. B. C. D. E.

1035. [V] Quale tra le coppie di termini proposti completa logi­ camente la seguente proporzione verbale: x : Caustico = Saccarosio : y

X = malfamato X = umido X = triste X = giocondo X = tetro

1028. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? Limitrofo: X = Y: afflitto

A. X = limite; Y = affare B. X = adiacente; Y = allegro C. X = discosto; Y = giocondo D. X = aggettivo; Y = avverbio E. X = lontano; Y = affranto 1029. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Aperto : chiuso = X : Y

A. X = bianco; Y = rosso . B. X = grosso; Y = grande C. X = basso; Y = alto D. X = meglio; Y = migliore E. X = finestra; Y = maniglia 1030. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? inetto : X = Y : esiziale

A. X = adatto; Y = salutare B. X = inane; Y = esistenziale C. X = assente; Y = presente D. X = investito; Y = essenziale E. X = incapace; Y = meritato 1031. Completare la seguente proporzione: Tranquillo : X = Y : Discreto A. X = Tradito, Y = Descritto B. X = Lago, Y = Perbene C. X = Irrequieto, Y = Invadente D. X= Possibile, Y = Buono E. X = Agitato, Y = Passabile

A. B. C. D. E.

x = Sarcastico y = Idrossido di sodio x = Remissivo y = Banana x = Cagionante y = Acido muriatico x = Mellifluo y = Limone x = Mordace y = Soda caustica

1036. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Acido : X = Y : positivo

A. B. C. D. E.

X = citrico; Y = neutro X = carattere; Y = pensiero X = basico; Y = negativo X = pH; Y = valore X = aceto; Y = numero

1037. [V] Quale tra le coppie di termini proposti completa logi­ camente la seguente proporzione verbale: x : provvisorio = stabile : y A. x = futile y - improrogabile B. x = inessenziale y = procrastinabile C. x = accidentale y = posticipato D. x = fugace y = prolungato E. x = frettoloso y = prorogato ►Sono termini sinonimi. 1038. [V] Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Tentennare : X = prostrare : Y A. X = dubitare Y= corroborare B. X = vacillare Y= abbattere C. X = indugiare Y= rinvigorire D. X = titubare Y= rianimare E. X = scampanellare Y= stancare

1032. [M/O] Quale tra le coppie di termini proposti completa lo­ 1039. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la gicamente la seguente proporzione verbale: seguente proporzione verbale? docente : discente = X : Y x : serenità = conciliazione : y A. X = apprendimento; Y = lezione A. x = inquietudine y = diverbio B. X = promosso; Y = respinto B. x = oblio y = intesa C. X = insegnante; Y = alunno C. x = boria y = cruccio D. X = registro; Y = lavagna D. x = tolleranza y = intolleranza E. X = banco; Y = cattedra E. x = avvenenza y = rammarico 1040. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione? X : solido = Y : complesso

1033. [V] Quale tra le coppie di termini proposti completa logi­ camente la seguente proporzione verbale: x : Contumelia = Complimento : y A. x = Appellativo y = Motteggio B. x = Ingiuria y = Encomio C. x = Lusinga y = Applauso D. x = Elogio y = Diletto E. x = Apprezzamento y = Plauso

A. B. C. D. E.

1034. [M/O] Quale tra le coppie di termini proposti completa lo­ gicamente la seguente proporzione verbale: x : teorico = concreto : y A. x = induttivo y = onirico B. x = tangibile y= intangibile

A. B. C. D. E.

X = massiccio; Y = intricato X = piano; Y = solitario X = duro; Y = facile X = solo; Y = compito X = liquido; Y = costruito

1041. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Rifiuto : diniego = X : Y

X = riverenza; Y = ossequio X = vendita; Y = acquisto X = accettazione; Y = partecipazione X = negazione ; Y = sì X = concorso; Y = ricorso

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LO G ICA ©Artquiz 1042. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Pausa : sosta = X : Y A. X = squadra; Y = stadio B. X = sembianza; Y = aspetto C. X = giullare; Y = gladiatore D. X = pastiglia; Y = sciroppo E. X = autogrill; Y = automobile 1043. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Cosmopolita : internazionale = X : Y A. X = traduttore; Y = lingua B. X = destituito; Y = esonerato C. X = città; Y = regione D. X = residente; Y = municipio E. X = poliglotta; Y = lingua 1044. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Abbiente : ricco = X : Y A. X = volante Y = macchina B. X = ambiente Y = chiuso C. X = giusto Y = errato D. X = aereo Y = cielo E. X = stravagante Y = bizzarro 1045. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione: mescolare : X = sfondare : Y A. X = mischiare; Y = aggiustare B. X = amalgamare; Y = sfasciare C. X = fondere; Y = dibattere D. X = addensare; Y = annegare E. X = allungare; Y = emergere 1046. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Millantatore : fanfarone = X : Y A. X = spaventare; Y = intimidire B. X = digiuno; Y = dieta C. X = sorriso; Y = pianto D. X = sbagliare; Y = azzeccare E. X = vantare; Y = schernire 1047. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? Metodico : sistematico = X : Y A. X = pianura; Y = piatto B. X = preciso; Y = complessivo C. X = chiuso; Y = serrato D. X = improvvisato; Y = moderato E. X = ulna; Y = radio 1048. Individuare l’alternativa che completa correttamente la seguente proporzione tra parole. Guaina : fodero = X : Y A. X = gradasso; Y = modesto B. X = feretro; Y = frecce C. X = panoplia; Y = arco D. X = flemma; Y = calma E. X = ombrello; Y = pioggia ►Sono termini sinonimi. La guaina (per esempio) della spada è il fodero della spada. Panoplia è il completo d'armi (armi, corazza ed elmo. Nell'antica Grecia era l'armatura degli opliti). 1049. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Persona : folla = X : Y A. X = gente; Y = traffico B. X = uomo; Y = individuo C. X = individuo; Y = individuale D. X = tasto; Y = tastiera

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•CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE E.

X = gregge; Y = pecora

► Una persona è un componente della folla come un tasto è un componente della tastiera. 1050. [M/O] Quale tra le coppie di termini proposti completa lo­ gicamente la seguente proporzione verbale: x : Linguistica = Termodinamica: y A. x = Storiografia y = Chimica B. x = Psicometria y = Meccanica C. x = Morfologia y = Fisica D. x = Etnografia y = Elettrodinamica E. x = Sinologia y = Biologia ► La morfologia è una parte della linguistica come la termodinamica è un parte della fisica. 1051. Via Lattea sta a Galassia come Terra sta a: A. Luna B. Universo C. Pianeta D. Spazio E. Sistema solare ► La Via Lattea è una Galassia come la Terra è un Pianeta. 1052. Quale tra le coppie di termini proposti completa logica­ mente la seguente proporzione verbale: x : filosofia = biochimica : y A. x = grafologia y = biologia B. x = logistica y = scienze naturali C. x = ermeneutica y = chimica D. x = epistemologia y = biotecnologia E. x = criminologia y = biofisica 1053. Quale tra i termini proposti completa correttamente la se­ guente proporzione? Giorno : settimana = X : anno A. X = tempo B. X = calendario C. X = decennio D. X = era E. X = mese 1054. [V] Quale tra le coppie di termini proposti compieta logica­ mente la seguente proporzione verbale: x : branco = briganti : y A. x = iene y - banditismo B. x = leoni y = latitanza C. x = orda y = saccheggio D. x = transumanza y = lupara E. x= lupi y = masnada 1055. Strumento : orchestra = _ : __ _ A. tromba : assolo B. uccello : stormo C. marmo : statua D. rima : poesia E. violino : suonata 1056. Completare la seguente proporzione: musicista : orchestra = studente”: Y, dove Y è: A. classe B. amici C. professori D. compagni E. scuola

© A rtquiz LO G IC A

CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 1057. Cosmo : galassia = ____:____ A. Stelle : pianeti B. Vento : correnti C. Terra : sabbia D. Nuvole : fumo E. Foresta : albero 1058. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? Colletto : camicia = X : Y A. X = manica; Y = stoffa B. X = ago; Y= filo C. X = tacco; Y = scarpa D. X = cappello; Y = capo E. X = bottone; Y = occhiello 1059. [V] Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? camicia : X = Y : suola A. X = bottone; Y = cuoio B. X = maglietta; Y = calzino C. X = manica; Y = scarpa D. X = giacca; Y = stringhe E. X = cotone; Y= pianta 1060. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? sasso : ghiaione = X : Y A. X = marmo; Y = sabbia B. X = frana; Y = slavina C. X = parola; Y = sillaba D. X = mucca; Y= mandria E. X = calciatore; Y = allenamento 1061. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? Piastrella : pavimento = X : Y A. X = esagono; Y= lato B. X = istituto; Y = edificio C. X = balcone; Y = terrazza D. X = lettera; Y = parola E. X = mosaico; Y = tessera 1062. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Serpente : X = mela : Y A. X = giardino; Y = renetta B. X = Èva; Y = Adamo C. X = strisciare; Y = cogliere D. X = Eden; Y = albero E. X = rettile; Y = frutto 1063. Piuma sta ad ala come: A. carniere sta a fucile ' B. uccello a stormo C. gabbia a uccello D. cacciatore a uccello E. artiglio a zampa 1064. Discorso : candidato = ___: ___ A. carta : albero B. monologo : attore C. melodia : sinfonia D. pianista : concerto E. albero : foresta 1065. Il film sta all’attore come il concerto sta a: A. orafo B. pittore C. elettricista D. musicista

E.

scultore

1066. L'orchidea sta ai vegetali come x : y. Cosa sono rispetti­ vamente x e y? A. x = animali; y = volpe B. x = animali; y = pesci C. x = volpe; y = delfino D. x = volpe; y = animali E. x = cammelli; y = gelsomino ► L'orchidea appartiene al Regno dei Vegetali come la volpe a quel­ lo degli Animali. Se fosse stato: i vegetali stanno all'orchidea come x : y, allora la risposta esatta poteva essere A. 1067. Ragno: gatto = X : Y A. X = insetto, Y = vertebrato B. X = quadrupede, Y = invertebrato C. X = bagno, Y = patto D. X = aracnide, Y = mammifero E. X = baffi, Y = tela 1068. fagiano: civetta = delfino: X A. topo B. passero C. luccio D. polipo E. cernia ► Fagiano e civetta appartengono alla classe degli uccelli, delfino e topo a quella dei mammiferi (X non può essere passero perché non sarebbe rispettata l'uguaglianza dei rapporti). 1069. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? X : Y = giallo : colore A. X = Senso; Y = vista B. X = Asia; Y = continente C. X = Limone; Y = arcobaleno D. X = Sapore; Y = salato E. X = Ocra; Y = indaco ► L'Asia è uno dei continenti come il giallo è uno dei colori. Infatti se la risposta A fosse stata X = vista; Y = senso (ossia la vista quale uno dei 5 sensi) sarebbe stata una risposta corretta. 1070. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Capitale : X = capoluogo : Y A. X = Paese; Y = Provincia B. X = Comune; Y = quartiere C. X = Regione; Y = Roma D. X = Unione Europea; Y = Stati Uniti d’America E. X = Roma; Y = Empoli 1071. Indicare tra le cinque alternative quella che completa cor­ rettamente la proporzione: Roma: Lazio = X : Sardegna A. Cagliari B. Olbia-Tempio C. Oristano D. Nuoro E. Ogliastra 1072. Completa la seguente proporzione: medico : x = x : scienza A. medicina B. pediatria C. professionalità D. ricerca E. ospedale

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LOG ICA ©Artquiz 1073. Completare l’uguaglianza Romanov : Russia = Tito : ...... A. Romania B. Ungheria C. Jugoslavia D. Prussia E. Albania ► I Romanov furono una dinastia imperiale russa come Tito fu il ca­ po della Repubblica Jugoslava. 1074. X : nave = decollare : Y A. X = Navigare; Y = Aeroplano B. X = Capitano; Y = Pilota C. X = Aeroplano; Y = Approdare D. X = Salpare; Y = Aeroplano E. X = Ormeggiare; Y = Aeroplano 1075. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? Cavallo : X = gallo : Y A. X = callo; Y = giallo B. X = zampe; Y = zoccoli C. X = bargiglio; Y = criniera D. X = puledro; Y = pulcino E. X = equino; Y = onnivoro 1076. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? Aragosta : rosso = X : Y A. X = pesce; Y = sangue B. X = crostaceo; Y = colore C. X = corallo; Y = mare D. X = pregiato; Y = colore E. X = specialità; Y = vernice 1077. Esteriore : Estremo = Interiore : X A. X = Citeriore B. X = Infimo C. X = Intimo D. X = Sommo E. X = Ulteriore 1078. Completa la seguente proporzione: buono : ottimo = x : y A. Primo: secondo B. Buono : migliore C. Magro : grasso D. Alto : altissimo E. Piccolo : grande 1079. Reddito sta a rabarbaro come sintomo sta a __ A. sirena B. tovaglia C. vellutato D. zampa E. gallo ► Reddito è composto da 7 lettere, rabarbaro da 9, così come sin­ tomo è composto da 7 lettere e vellutato da 9. 1080. Indicare quale, fra i termini proposti, completa logicamen­ te la seguente proposizione verbale: trama : vello = brama : X A. X = agnello B. X = spello C. X = bello D. X = pelo E. X = merlo

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE ► Si noti: t(rama) : v(ello) = b(rama) : b(ello). A e B non sono corret­ te perché contengono rispettivamente 7 e 6 lettere e non 5 come “vello” e “bello”. 1081. Pensiero sta a idea come: A. Logica a intelletto B. Destino a volontà C. Notte a giorno D. Memoria a ricordo E. Cane a gatto ► “Pensiero” si interpreta come “avere la facoltà di pensare”, e “idea” come il risultato di tale facoltà. Come nel caso D, essendo la memoria “la facoltà di pensare”, e “ricordo” il risultato di tale facoltà. 1082. Sonno sta a sogno come: A. Memoria a ricordo B. Logica ad intelletto C. Destino a volontà D. Notte a giorno E. Teoria a pratica ► Si veda il quiz 1081. 1083. Teoria sta ad enunciato come: A. Intuizione a logica B. intenzione a finalità C. Concetto ad astrazione D. Pratica ad esperimento E. Conoscenza a concretezza 1084. Matrimonio sta a divorzio come: A. Tutto a niente B. Meno a maggiore C. Più a troppo D. Meno a minore E. Più a maggiore ► Si può interpretare “Divorzio” come la negazione di “matrimonio”. Proprio come “tutto” è la negazione di “niente”. 1085. Verità sta a menzogna come: A. Tutto a niente B. Meno a maggiore C. Più a troppo D. Meno a minore E. Più a maggiore ► Si veda il quiz 1084. 1086. Suono sta ad immagine come: A. udito a vista B. tatto a udito C. udito ad ascolto D. orecchio a vista E. tatto a vista ► Suono e immagine sono i fenomeni fisici percepibili rispettivamen­ te con i sensi udito e vista. Ossia il suono è percepito con l’udito e l’immagine con la vista (nota che la E è errata perché orecchio è un organo di senso, ma non è il senso con il quale si percepiscono i suoni, quindi è solo uno "strumento").

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE

© Artquiz LOGICA

1087. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Centimetro : X = Y : ettometro A. X = metro; Y = metro B. X = chilometro; Y = decimetro C. X = micron; Y = miriametro D. X = millimetro; Y = decametro E. X = metro; Y = chilometro

1095. [M/O] Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione verbale? triangolo : X = Y : cubo A. X = solido; Y = piano B. X = piramide; Y = quadrato C. X = tre; Y = rettangolo D. X = angoli; Y = lati E. X = geometria; Y = algebra

1088. L’odometro sta al metro come il goniometro sta: A. angolo B. secondo C. ampere D. chilogrammo E. nessuna delle precedenti

► Il triangolo è la faccia laterale della piramide così come il quadrato è la faccia laterale del cubo..

1089. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Carota : rosa = X : Y A. X = radice; Y = fiore B. X = frutto; Y = tubero C. X = rosa; Y = tea D. X = colore; Y = sapore E. X = profumo; Y = minestra ► Infatti la carota è una radice e la rosa è un fiore. 1090. Autoritario : autorevole = X : Y. Quale delle soluzioni pro­ poste completa meglio la proporzione? A. X = potente; Y = prepotente B. X = ignorante; Y = sapiente C. X = presuntuoso; Y = sapiente D. X = presuntuoso; Y = prepotente E. X = autorità; Y = presunzione 1091. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione: lettura : articolo = X : Y A. X = coltura; Y = vivaista B. X = lezione; Y = ascolto C. X = ascolto; Y = canzone D. X = poesia; Y = scrittura E. X = cultura; Y = fiore 1092. Quali, tra i termini proposti, completano correttamente la seguente proporzione? Agosto : X = Y : martedì A. X = mercoledì; Y = luglio B. X = 8; Y = 2 C. X = settembre; Y = lunedì D. X = prima; Y = dopo E. X = mese; Y = giorno della settimana 1093. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? lunedì : X = mercoledì : Y A. X = sabato; Y = martedì B. X = primo; Y = quarto C. X = domenica; Y = martedì D. X = giovedì; Y = lunedì E. X = martedì; Y = venerdì 1094. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Birra : Alcolici = X : Y A. X = Limonata; Y = Spremute B. X = Liquidi; Y = Acqua C. X = Aranciata; Y = Analcolici D. X = Vino; Y = Superalcoolici E. X = Chinotto; Y = Bottiglia

1096. Cane : X = Uomo : Y. La proporzione può essere completato da: A. X = piede; Y = braccio B. X = zampa; Y = arto C. X = gamba; Y = mano D. X = alluce; Y = mignolo E. X = zampa; Y = artiglio 1097. Completare la seguente proporzione: Barometro : Pressione = Tachimetro : ? A. Velocità B. Vento C. Volume D. Marea E. Temperatura 1098. La meteorologia sta al tempo atmosferico come la metro­ logia sta a: A. Edilizia pubblica B. Requisiti qualificanti C. Valore estetico D. Pesi e misure E. Trasporti e logistica 1099. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? Rana : rapa = X : Y A. X = insetto; Y = frutto B. X = festa; Y = testa C. X = animale; Y = vegetale D. X = edera; Y = lombrico E. X = animale; Y = minestra 1100. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? Granello : X = goccia : Y A. X = poco; Y = molto B. X = sale; Y = pepe C. X = spiaggia; Y = cielo D. X = sabbia; Y = terra E. X = sabbia; Y = acqua 1101. Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? orso : fucile = X : Y A. X = fionda; Y = aquila B. X = mammifero; Y = arma C. X = pelliccia; Y = sparo D. X = pistola; Y = lupo E. X = animale; Y = esercito 1102. X : materno = marito : Y A. X = Figlia; Y = madre B. X = Mio; Y = tuo C. X = Paterno; Y = moglie D. X = Fratello; Y = sorella E. X = Moglie; Y = materno

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LO G ICA ©Artquiz 1103. Tavolo : X = Y: studio A. X = ristorante; Y = divano B. X = cucina; Y = scrivania C. X = aula; Y = cucina D. X = piatto; Y = pietanza E. X = aula; Y = acquaio 1104. Completare la seguente proporzione: reparto : portare = parente : ? A. ponente B. riporto C. patente D. paziente E. pantere ► "reparto” è l’anagramma di “portare” come “parente” è l’anagram­ ma di “pantere”. 1105. Quale dei termini indicati completa in modo logico la seguente proporzione? "SEMI" sta a "MISE” come "PARI" sta a A. RIPA B. APRI C. IRAP D. PARA E. PIRA

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE E.

comporta

1109. [M/O] Completare la frase: “Ambisco........promozione al test di ammissione” con uno dei seguenti elementi: A. perla B. alla C. della D. con la E. sulla 1110. [M/O] Completa la seguente frase: “Viste le sue scoperte il premio Nobel”. A. gli aspetterebbe B. lo spetterebbe C. lo aspetterebbe D. le aspetterebbe E. le spetterebbe 1111. [M/O] Completare con l’aggettivo corretto la frase: “L’ecografia addominale è un’indagine non ... ” A. reattiva B. invasiva C. evasiva D. eversiva E. relativa

► SEMI è l’anagramma di MISE come PARI è l’anagramma di RIPA. 1106. [V] Quale espressione NON descrive gli eventi in modo sequenziale? A. Il cielo si annuvolò e venne a piovere B. La spia fu scoperta e condannata C. Cadde da eroe e fu sepolto nel sacrario D. Il milite morì e fu ferito E. Nacque a Recanati e morì presso Napoli INSERZIONE LOGICA DI TERMINI IN UN BRANO 1107. [O/PS] “Perciò io penso che i l _____non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guar­ dare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama_____. Anche nella tragedia antica la vittima non ritornava in vita e tuttavia i l ____ _ passava. Ciò significava che la deformità era guarita e che ormai il pianto altrui non aveva alcuna importanza. Dove poteva esserci posto per i l _____in me che con tanta gioia e tanto affetto correvo dalla mia legittima moglie? Da mol­ to tempo non m'ero sentito tanto puro.” (I. Svevo, La coscienza di Zeno). In questo testo uno stesso termine ricorre per quattro volte: qual è? A. dolore B. coraggio C. rimorso D. bene E. pensiero

1112. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti? “Le parole__ (1)___, più 0 meno regolarmente, da altre parole già note a chi le ha coniate. A volte capita che non___(2)___a rintracciare l’ètimo. Ma l’esperienza ci dice che ciò dipende so­ prattutto dalla nostra___(3)___ A. (1) = derivano (2) = possiamo (3) = educazione B. (1) = arrivano (2) = sappiamo (3) = scolarità C. (1) = spuntano (2) = troviamo (3) = insipienza D. (1) = raggiungono (2) = arriviamo (3) = cultura E. (1) = nascono (2) = riusciamo (3) = ignoranza 1113. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti? “Le province italiane sono quasi___(1)___sorte come comuni indipendenti nel nord e centro-nord, cioè come centri civili e ___(2)___. Anche nel sud, dove la struttura comunale era meno frequente, ia distribuzione___(3)___delle città era piuttosto simile al nord e aveva la stessa funzione". A. (1) = mai (2) = mercantili (3) = storica B. (1) = sempre (2) = marinari (3) = asimmetrica C. (1) = totalmente (2) = sagaci (3) = territoriale D. (1) = tutte (2) = commerciali (3) = geografica E. (1) = ovunque (2) = portuali (3) = statistica

1114. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per comple­ tare correttamente la frase seguente? “Il 10 agosto 1867, di ritorno in calesse da Cesena, viene ucciso 1108. [M/O] Indicare il verbo che completa in maniera corretta la con una fucilata Ruggero, evento tragico che viene ricordato seguente frase: “A partire da questa raccolta il romanziere ma­ con versi semplici e struggenti dal figlio poeta____(1)____au­ tore tra l’altro dell’opera___(2)___ nifesta un deciso impegno politico, il che................... l’adozione A. (1) = Gabriele d’Annunzio; (2) = Novelle della Pescara di un linguaggio più realistico” B. (1) = Giovanni Pascoli; (2) = Canti di Romagna A. compete .C. (1) = Giosuè Carducci; (2) = Rime di San Mauro B. compila D. (1) = Giovanni Pascoli; (2) = Canti di Castelvecchio C. compiace E. (1) = Giosuè Carducci; (2) = Rime Nuove D. commette

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 1115. [V] Indicare quali parole, tra le cinque sequenze proposte, vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti. “Il primo biologo che parlò chiaramente di origine delle__ (1)___ animali e vegetali per evoluzione da tipi precedenti, Jean-Baptiste Lamarck,__ ( 2 ) ___ che il motore dell’evoluzione fosse /’__ (3 )___ di ogni individuo alle condi­ zioni ambientali”. A. (1) = creature, (2) = negava, (3) = arrangiamento B. (1) = specie, (2) = riteneva, (3) = adattamento C. (1) = classi, (2) = ricordava, (3) = interazione D. (1) = tipologie, (2) = sosteneva, (3) = assorbimento E. (1) = componenti, (2) = ipotizzava, (3) = incompatibilità 1116. [V] Indicare quali parole, tra le cinque sequenze proposte, vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti. “Il cervello aveva___(1 )___ uguali alle no­ stre già negli uomini di 300.000 anni fa; anzi, sembra quasi avesse addirittura un __ (2) ___ un po’ superiore a quello odierno. Questo non implica che fosse d i __ (3 )____interna uguale alla nostra”. A. (1) = condizioni, (2) = formato, (3) = tipologia B. (1) = dimensioni, (2) = volume, (3) = struttura C. (1) = grandezze, (2) = rilievo, (3) = durezza D. (1) = funzioni, (2) = peso, (3) = specie E. (1) = misure, (2) = valore, (3) = peculiarità 1117. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “Il resoconto era senza dubbio___ (1 )____ e quel ragazzo non aveva____ (2) ___ nulla”. A. (1) fallace (2) onerato B. (1) attendibile (2) millantato C. (1) plausibile (2) adulato D. (1) mendace (2) remunerato E. (1) verosimile (2) annientato 1118. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “A causa dei miei errori sono stato___(1)___ alla gogna____ (2)___ ”. A. (1) fagocitato (2) informatica B. (1) intrappolato (2) satanica C. (1) esposto (2) mediatica D. (1) avviato (2) meccanica E. (1) infangato (2) barbarica 1119. [V] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “A causa dei miei errori sono stato___(1)___ alla gogna____ (2 )___ A. (1) fagocitato (2) informatica B. (1) infangato (2) barbarica C. (1) esposto (2) mediatica D. (1) avviato (2) meccanica E. (1) intrappolato (2) satanica 1120. [V] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “I l ___ (1 )____ fece capolino da una tana, sparì in un’altra e sbucò subito da un ___ (2)____ distantissimo; infine,____(3)_____ uno sperone di roccia e puntò in basso.” A. (1) mantice (2) covo (3) affondò B. (1) platano (2) foro (3) fiancheggiò C. (1) dentice (2) rifugio (3) galleggiò D. (1) polpo (2) orifizio (3) fluttuò E. (1) sarago (2) pertugio (3) bordeggiò

© Artquiz LOG ICA 1121. Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “ Un giovane roseo e biondo c h e ____(1 )____ un mantello raggiante di ricami a for­ ma di sole, e offriva con la mano protesa un dono come quelli dei Re Magi - il nostro commensale voleva probabilmente in­ formarci della sua condizione____(2)____ , della sua inclinazio­ ne al lusso e alla _____(3)_____ ” A. (1) cingeva; (2) disagiata; (3) magnanimità B. (1) ostentava; (2) indigente; (3) parsimonia C. (1) occultava; (2) agevole ; (3) munificenza D. (1) sfoggiava; (2) facoltosa; (3) prodigalità E. (1) celava; (2) benestante; (3) cupidigia 1122. Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “S i__(1)__ alla mia sot­ tolineatura del fatto che nessuno m i__(2 )__ cercato in occa­ sione della candidatura” A. (1) vince; (2) avrebbe B. (1) irride; (2) abbia C. (1) evince; (2) avesse D. (1) addice; (2) abbiano E. (1) deduce; (2) avessero 1123. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti? “ Le facoltà mentali che s i ___ (1 )____ chiamare analitiche sono poco suscettibili di analisi. Le conosciamo soltanto ___ (2 )____ . Come l’uomo forte gode della sua potenza fisica e si compiace degli esercizi che mettono in azione i suoi muscoli, così l’analista s i ___ (3) ___ di quella attività spirituale che serve a «risolvere».” A. (1) usano (2) nelle illazioni (3) intrattiene B. (1) possono (2) nei diletti (3) diverte C. (1) vogliono (2) nei difetti (3) diletta D. (1) devono (2) nei fallimenti (3) allevia E. (1) sogliono (2) negli effetti (3) gloria

1124. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alle frasi seguenti? “Ancora più fon­ damentale è l'eredità culturale e politica: i modi di pensare, d'a­ gire, il mal du siècle c h e ____(1 )____ . Il conflitto d'interessi in ___ (2 )____ , e l'ibrido politica-affarismo: ambedue persistono, come modus vivendi della politica.___ (3)____ non è lavata né pianta.” A. (1) perdura (2) primis (3) l’onta B. (1) sommerge (2) conclusione (3) la viltà C. (1) permane (2) fondo (3) l’ignominia D. (1) devia (2) effetti (3) la vigliaccheria E. (1) spicca (2) fine (3) la pusillanimità 1125. [V] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “ Deve essere per questo che, negli ultimi mesi, ho fatto ricorso ____(1 )____ morale, perfino all’indignazione, molto più che in ____ (2) ____; io che preferisco ____ (3) ____, entrare nell’ambiente, adattarmi ad esso, per osservarlo meglio.” A. (1) al vilipendio (2) futuro (3) l’imitazione B. (1) all’invettiva (2) passato (3) la mimesi C. (1) all’ingiuria (2) priorità (3) il realismo D. (1) all’oltraggio (2) precedenza (3) la contraffazione E. (1) alla diatriba (2) seguito (3) l’osmosi

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LO G ICA ©Artquiz 1126. [M/O] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “La direttrice non ha avuto nulla d a ____(1 )____ , poiché negli ultimi anni le era già capitato di dover____(2)____ una richiesta simile da parte di almeno una dozzina di persone, tutte seguaci del Pastafarianesimo, una religione_____(3)_____ A. (1) obiettare; (2) esaudire; (3) parodistica B. (1) auspicare; (2) interdire; (3) miliare C. (1) assentire; (2) dilazionare; (3) faziosa D. (1) acconsentire; (2) reiterare; (3) parossistica E. (1) epurare; (2) ostruire; (3) pudica 1127. [V] Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “Le barricate era­ no state allestite all’inizio della protesta, cominciata il 28 set­ tembre, contro l’attuale legge____(1 )____ che assicura a Pe­ chino il diritto d i_____(2 )___ sui candidati per l’elezione della massima carica di Hong Kong, quella di capo___ (3)_____ .” A. (1) tributaria; (2) prefazione; (3) ad honorem B. (1) prevaricante; (2) deferenza; (3) prò partes C. (1) terrea; (2) recesso; (3) della magistratura D. (1) eterea; (2) prelazione; (3) apofantico E. (1) elettorale; (2) veto; (3) esecutivo 1128. [M/O] Individuare l'alternativa che completa logicamente la seguente frase: "Tra l'XI ed il XIII secolo Milano divenne libero comune........... poi da Federico Barbarossa che voleva ristabili­ re l'Impero. Nel XIV secolo l a ......... dei Visconti si aggiudicò il ........su Milano, che successivamente passò agli Sforza". A. affrancato; circoscrizione; distretto B. assoggettato; signoria; dominio C. soggiogato; dominazione; popolo D. assediato; supremazia; territorio E. liberato; giurisdizione; possedimento 1129. [V] Individuare l'alternativa che completa logicamente la seguente frase: "Tutti i cittadini hanno pari........sociale e sono eguali davanti alla legge, senza........di sesso, di razza, di lin­ gua, di religione, di opinioni ........... di condizioni personali e sociali". A. dignità; distinzione; politiche B. etica; parità; collettive C. libertà; distacco; prevalenti D. opportunità; similitudine; pubbliche E. moralità; differenza; personali 1130. Scegliere la coppia di parole (od espressioni) che, inserite nella frase, le danno un senso il più completo possibile. "Confi­ dando d i_____conflitto fra magistratura e Presidenza del Con­ siglio, Il Presidente della Repubblica propose un compromesso che riteneva sarebbe stato_____entrambe le istituzioni" A. estendere il - utile per B. porre fine al - causa di divisione tra C. superare il - poco interessante per D. disinnescare il - insoddisfacente per E. risolvere il - accettabile per 1131. Scegliere una delle alternative, le cui parole danno un senso il più compiuto possibile alla frase: "La fonte riportata dal giornalista, che attribuiva al ministro delITnterno la paternità della frase «bisogna respingere già fuori delle acque territoriali i barconi dei clandestini», e ra ....; essa.....completamente la po­ sizione del ministro circa il rispetto delle regole del diritto inter­ nazionale."

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE A. B. C. D. E.

veritiera / travisava incompleta / provava ben informata / giustificava precisa / smentiva fantasiosa / smascherava

1132. Scegliere la parola che dà un senso compiuto alla frase: "U n.........è interessato non al fatto che un programma politico sia liberale 0 conservatore, ma che possa funzionare." A. partigiano B. utopista C. reazionario D. radicale E. pragmatico 1133. Scegliere la parola che dà un senso compiuto alla frase: "E' indubbio che Piero è un v e ro .... : quanto dice è pieno di contraddizioni" A. Narratore B. infame C. Affabulatore D. Dilettante E. Bugiardo 1134. “Hanno occupato l'ozio di qualche lettore: a questo tutti gli scritti si riducono; e da Talete fino a i... delle nostre universi­ tà, e fino ai più chimerici..., e ai loro .... nessun filosofo ha avu­ to influenza sui costumi degli... della propria via. Perché? Per il fatto che g li... si comportano secondo il costume e non secon­ do la metafisica”. (Voltaire, “Il filosofo ignorante”). Dal testo sono state espunte 5 parole, elencate qui sotto in diversa suc­ cessione. Indicare la serie che risponde alle esigenze logiche del testo. A. professori, plagiari, ragionatori, uomini, abitanti B. ragionatori, professori, plagiari, abitanti, uomini C. professori, abitanti, uomini, plagiari, ragionatori D. professori, ragionatori, plagiari, abitanti, uomini E. ragionatori, professori, plagiari, uomini, abitanti 1135. “Secondo la concezione tolemaica, la Terra non era esat­ tamente al centro di orbite circolari, che erano......... rispetto ad essa; soltanto il Sole e la Luna percorrevano esattamente la rispettiva circonferenza, mentre gli altri pianeti si muovevano su di un altro cerchio, il cui centro ruotava con moto uniforme ri­ spetto al cerchio principale”. Dal testo è stata eliminata una del­ le seguenti parole: quale? A. concentriche B. eccentriche C. vicine D. periferiche E. lontane 1136. «... della fisica è fatto/a di istanti solo quantitativamente diffe­ renti e distinti uno dall'altro, mentre... dell'esistenza è costruito/a da momenti anche qualitativamente differenti e che si compenetrano tra loro; il primo concetto trova la sua immagine in una collana di perle, il secondo in un gomitolo di filo». (H. Bergson). Indicare quale delle seguenti espressioni si PUÒ inserire nel testo: A. la durata B. lo spazio C. la teoria D. la natura E. il tempo

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CAP. 4. RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 1137. [MIPS]__ non si propone di guidare la coscienza degli indivi­ dui verso il bene morale. Indica piuttosto i comportamenti che è op­ portuno tenere nell’ambito della professione, 0 quelli da evitare per impedire che l’immagine sociale della professione stessa venga offu­ scata. Quale parola funge da soggetto a questo periodo? A. L’etica B. La statistica C. La deontologia D. La correttezza E. La normativa 1138. [0] “Per___ s’intende la consegna, da parte dello Stato ri­ chiesto allo Stato richiedente, di una persona ricercata, 0 perché oggetto di una sentenza di condanna definitiva ad una pena detenti­ va 0 ad una misura di sicurezza privativa della libertà personale, 0 perché oggetto di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.” (www.giustizia.it). Tra quelli che seguono, qual è il termine da inserire nello spazio vuoto? A. estradizione B. abdicazione C. surroga D. contumacia E. denuncia 1139. [IVI] Completare la seguente frase: I soci ordinari possono deliberare d i ______all'Accademia venti accademici italiani e altrettanti stranieri. A. disgregare B. promulgare C. prodigare D. segregare E. aggregare 1140. [0] Completare la frase con l'unico verbo pertinente: La legge non può___ nelle decisioni personali di un adulto tranne che queste non arrechino danno ad altri. A. interporre B. interferire C. intercalare D. intromettere E. interdire 1141. [V] Completare la frase con l'unico sostantivo pertinente: gli enti locali devono fronteggiare l'attuale crisi_______nel set­ tore manifatturiero A. del condotto B. dell'edotto C. dell'indulto D. del ridotto E. dell'indotto 1142. [V] Completare la seguente frase con l'unica congiunzione pertinente: E fin qui,______a parlare sia il direttore di un festival culturale che si annuncia imponente, al punto da coinvolgere l'intero Nordest d'Italia, potrebbe sembrare d’essere ancora immersi nella tradizionale filosofia produttiva "made in Veneto” (D. Fertilio Corriere della sera, 8.4.2010): A. affinché B. poiché C. finché D. benché E. cosicché 1143. [M] Inserire l'unica congiunzione pertinente nella seguente frase: Farò qualunque sacrificio_____tu possa arrivare alla

laurea. A: benché B. giacché C. purché D. poiché E. che 1144. [0] Completare la frase con l'unico aggettivo pertinente: restare___ per la sorpresa A. emerito B. indifferente C. attonito D. inaudito E. sollecito 1145. [0] “L'uomo è in fondo un animale___ . Noi io conosciamo solo in quello stato di ammansimento e di domesticità che è detto civiltà: perciò ci spaventano le rare esplosioni della sua vera natura. Ma fate che vengano tolte le catene dell’ordine legale, e nell'anarchia l'uomo si mostrerà quale esso è.” In base al senso generale di questa affermazione di A. Schopenhauer, reintegra nello spazio vuoto l’unica coppia di aggettivi corretta: A. incauto e sprovveduto B. buono e altruista C. prevedibile e abitudinario D. coerente e prevedibile E. selvaggio e feroce 1146. [M] Completare la seguente frase che si potrebbe leggere nel foglio illustrativo di un farmaco: Anche nel corso di tratta­ menti prolungati non è stata evidenziata_____ tra omeprazolo e assunzione di cibo. A. interruzione B. interdizione C. intercettazione D. interazione E. interiezione 1147. [M] Completare la seguente frase che si potrebbe leggere in un referto medico: Si è provveduto_____di un basalioma nella regione temporale sinistra. A. all'eccezione B. all'accezione C. all'esecrazione D. all'escissione E. all'accessione 1148._[M] Completare la seguente frase: Il ferro si lega a una proteina, la transferrina, che viene sintetizzata dal fegato ed è al trasporto degli ioni ferrici nel circolo sanguigno. A. anteposta B. proposta C. imposta D. preposta E. supposta 1149. Secondo Pascal non stiamo mai nei limiti del/dello/della _____ presente. Siamo così imprudenti da non pensare mai all’unico/a_____che ci appartiene. Inserite quale delle seguenti parole si PUÒ a rigor di logica inserire nel testo, A. natura B. tempo C. spazio D. teoria E. durata

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LOG ICA © Artquiz 1150. Riferendosi esclusivamente alla frase seguente, individua­ re l’alternativa che la completa nel modo corretto: “I nomi han­ no due forme:.....e ...... ; la prima serve a indicare un solo esse­ re animato 0 una cosa sola, la seconda più esseri animati 0 più cose”. A. singolare; collettivo B. astratto; concreto C. singolare; plurale D. singolare; maschile E. maschile; femminile 1151. Riferendosi esclusivamente alla frase seguente, individua­ re l'alternativa che la completa in modo corretto: “Nella gram­ matica italiana, gli aggettivi......indicano la persona cui compe­ te una......cosa”. A. comparativi; migliore B. indefiniti; qualunque C. qualificativi; determinata D. qualificativi; specifica E. possessivi; determinata 1152. Quale delle seguenti voci verbali completa correttamente la frase: “Se non ... il passaporto, sareste già partiti” A. avrete perso B. avreste perso C. aveste perso D. avevate perso E. perdevate 1153. [0] Gli italiani sanno fare a meno dello Stato. Se no, non sa­ rebbero sopravvissuti fino a oggi. Dunque questa qualità potrà esse­ re considerata una virtù, anche se ha molti aspetti negativi, quali il non pensare in termini di bene generale ma solo di interessi imme­ diati e individuali, e soprattutto la tendenza a sostituire allo Stato assente aggregazioni di tipo familiare, parrocchiale 0 mafioso. Ma il fatto d’essere una società che in una certa misura «tiene», sia eco­ nomicamente che moralmente(nel senso di «tenersi su col morale»), mentre la vita pubblica si disgrega, resta il solo «.... italiano». (I. Cal­ vino, Ma abbiamo anche qualche virtù, da «L’Espresso», 21 dicem­ bre 1980). Quale, tra le parole in elenco, è stata eliminata dal testo? A. Autore B. Miracolo C. Sole D. Peccato E. Problema 1154. [V/PS] Il Maestro disse: «Soltanto dopo i primi freddi ci accor­ giamo che il pino e il cipresso conservano più a lungo le loro foglie». (Da Confucio, Massime, a c. di P. Santangelo, Roma, Newton Compton, 2005, p. 92). Fuor di metafora l’aforisma intende verosimil­ mente suggerire che... A. non tutte le specie vegetali possiedono la stessa vitalità B. solo gli alberi d’alto fusto resistono alle intemperie C. nei momenti difficili si riconoscono gli uomini superiori D. i primi freddi sfrondano la maggior parte delle piante E. gli uomini sono come le foglie degli alberi in autunno 1155. [O/PS] Il rapporto dell’Ocse sulle pensioni pubblicato oggi è stato accettato dai paesi membri ad eccezione dell'Italia che ha espresso «seri dubbi» sull’adeguatezza dei dati e quindi sulla com­ parabilità dei risultati. È quanto si legge nella presentazione del Rap­ porto stesso nel quale si sottolinea che i dati di base sull’età di entra­ ta nel mercato del lavoro e sulla durata della vita lavorativa secondo l’Italia sono diversi da quelli utilizzati a livello europeo e differiscono

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CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE dalle norme del mercato del lavoro italiano. «L'Italia pensa - si legge nel Rapporto - che le interpretazioni basate su questi dati possano essere ...». (La Stampa, 7 giugno 2007). Quale, tra le parole in elenco, è stata eliminata dal testo? A. Funzionali B. Convincenti C. Fuorvianti D. Esatte E. Pertinenti 1156. [V] Nello scompartimento di terza classe che ci riportava a tarda notte a Bologna, Longhi osservava me e la ragazza seduti di fronte a lui, e sorrideva sardonico nell’ombra azzurra della lampada schermata. Dunque mi interessava cospirare, eh? Benissimo. Anche ciò era comprensibile, anche ciò era umano: come tutto il resto. E in ogni caso non avessi fretta, non fossi.... Nessun rimorso, 0 rimpian­ to, 0 paura. Ero un bel confusionario, niente da dire. Però presto 0 tardi, antifascismo attivo 0 no, ragazze 0 no, Storia dell’arte 0 no, leggi razziali 0 no, anch’io avrei trovato la mia strada. (G. Bassani, Un vero maestro, 1955). Quale, tra le parole in elenco, è stata eliminata dal testo? A. Attendista B. Caustico C. Impaziente D. Amletico E. Esilarante 1157. [O] Dal brano seguente, abbiamo espunto qualcosa. Lo si reintegri logicamente con UNA delle alternative sottostanti. "Più si è dotati spiritualmente, più si trova che ci sono uomini originali. La gente comune non trova affatto ... tra gli uomini." (B. Pascal, Pensie­ ri, 475). A. somiglianze B. affinità C. ambiguità D. differenze E. rivalità 1158. [MIPS] Un farmaco ha un'azione___quando allevia la soffe­ renza 0 limita il disagio connesso con uno stato morboso; ha invece un'azione ___ quando agisce modificando e correggendo le condi­ zioni da cui deriva la malattia. Inserite nella frase la coppia di pa­ role opportune: A. palliativa/sintomatica B. sintomatica/positiva C. negativa/curativa D. positiva/risolutiva E. sintomatica/terapeutica 1159. [M/PS] "La dottrina di Seneca non si rivolge alla folla: si rivolge all'individuo. È colloquio, non predicazione. Lo stile di Seneca, come anche quello di Tacito, è lo stile drammatico dell'anima umana che è in guerra con se stessa; fatto di frasi brevi, staccate, acute, luminose, improvvise è - fra le pagine degli scrittori latini - quello che parla a noi il linguaggio più vivo. E se la prosa di questi due sommi e così diversi scrittori può essere definita, ante litteram,..., ciò è perché l'anima umana è...". (Concetto Marchesi, Storia della letteratura latina). Dal testo è stato espunto un aggettivo ripetuto due volte. Individua­ telo: A. classica B. efficace C. barocca D. spezzata E. neoclassica

CAP. 4 . RAGIONAMENTO LOGICO-VERBALE 1160. [M] I processi__ sono un fattore decisivo nell'evoluzione geochimica della superficie della Terra e della sua atmosfera: per esempio le piante verdi hanno un ruolo importante nel limitare la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera e così molti altri composti___ sono controllati dall'attività biologica e sono originati direttamente dalla biosfera. Si potrebbe immaginare che nei confronti dell’ambiente___ terrestre, la biosfera avesse un ruolo analogo a quello che ha un termostato nel regolare la temperatura di una stan­ za, mantenendola intorno a un valore prestabilito. Naturalmente, negli organismi viventi agiscono meccanismi____molto più com­ plessi di quello costituito dal termostato, meccanismi in grado di con­ trollare contemporaneamente ma in modo simile un gran numero di variabili____ . Dal brano precedente sono stati cancellati cin­ que aggettivi che vengono riportati qui di seguito, non declinati, in diversa successione. Scegli la serie con la successione di aggettivi che corrisponde alle esigenze logiche del testo: A. chimico-fisico, fisico, biologico, chimico, omeostatico B. biologico, chimico, chimico-fisico, omeostatico, fisico C. chimico-fisico, biologico, fisico, omeostatico, chimico D. fisico, chimico, biologico, chimico-fisico, omeostatico E. omeostatico, chimico, chimico-fisico, fisico, biologico

1161. [M/PS] L a _è la scienza che studia i sintomi morbosi per interpretarli; la __ è la scienza che descrive gli stati morbosi e ne fa la storia. Inserite nella frase la coppia di parole opportune: A. Patologia / diagnostica B. Semeiotica/patologia C. Patologia / semeiotica D. Diagnostica/bioetica E. Bioetica / anamnestica

1162. [V] Dal brano seguente abbiamo eliminato qualcosa. Lo si REINTEGRI, rispettandone la logica e il significato, con UNA delle alternative sottostanti. "[...] Tanto perde colui il quale muore vecchissimo che colui il quale muore giovanissimo, perché è soltanto.... che ci può esser tolto, dato che soltanto questo possediamo e nessuno può perdere ciò che non possiede." (Marco Aurelio, / ricordi, X, 28, Einaudi, Torino, 1968). A. Il passato B. Il futuro C. Il divino D. Il presente E. L'eterno

1163. [V] Molte donne oggi più che mai__ a funzioni direttive in­ termedie, ma esse stanno constatando che l'atteggiamento tradizio­ nale sta ancora____le loro ambizioni di ottenere cariche di respon­ sabilità ai massimi livelli. SOLO UNA delle coppie di parole qui elencate completa correttamente la frase A. sono all'altezza - vanificando B. accedono - inculcando C. accedono - ostacolando D. emergono - opponendosi E. sono attratte - limitando

© Art quiz L O G IC A un sostantivo. Lo si reintegri, con UNA delle seguenti alternati­ ve, rispettandone la logica e il significato: A. ambizione B. avversione C. ostinazione D. debolezza E. temerarietà

1165. [M] Dal brano seguente abbiamo eliminato qualcosa. Lo si REINTEGRI, rispettandone la logica e il significato, con UNA delle alternative sottostanti. «Le leggi sono promulgate p e r..., non perché non facciano ingiustizia, ma perché non sia loro fatta.» (STOB., Fior., 43, 139, cit. in Epicuro. Opere, frammenti, testimo­ nianze sulla sua vita, Laterza, Roma-Bari, 1986, p.111) A. i padri B. i forti C. gli altri D. i saggi E. ivecchi

1166. [O/PS] Dal brano seguente, abbiamo espunto qualcosa. Lo si reintegri con UNA delle alternative sottostanti logicamente coerenti con il senso del brano. « La curiosità spesso non è altro che vanità; si vuol conoscere solo per parlarne; non si viaggerebbe sul mare per non ... mai e per il solo piacere di vedere», tratto dal: pensiero 72 di B. Pascal (tr. it.. La spiga, Milano, 2002) A. tornarvi B. rivederlo C. attraversarlo D. parlarne E. immaginarlo

1167. [O/PS] Dal brano seguente, abbiamo espunto qualcosa. Lo si reintegri con UNA delle alternative sottostanti logicamente coerenti con il senso del brano. «Quando ... si muove in modo uguale, in apparenza non si muove niente, come su una nave. Quando tutti vanno verso la dissolutezza, sembra che nessuno ci vada. Colui che si ferma mette in evidenza l'esagerazione degli altri, come se fosse un punto fisso.» tratto dal: pensiero 592 di B. Pascal (tr. it.. La spiga, Milano, 2002) A. qualcuno B. qualcosa C. lo sfondo D. tutto E. uno

1168. [O] Dal brano seguente, abbiamo espunto qualcosa. Lo si reintegri logicamente con UNA delle alternative sottostanti. "Ciascuno provi ad esaminare il proprio pensiero. Lo troverà rivolto interamente al passato 0 al futuro. Non pensiamo quasi mai al pre­ sente e se ci pensiamo, è solo per prenderne la forza per disporre del futuro. Il presente non è mai il nostro fine. Il passato e il presente sono i nostri mezzi: solo l'avvenire..... Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere e preparandoci sempre ad esser felici, inevitabil­ mente non lo siamo mai.” (B. Pascal, Pensieri, 465). 1164. [MIPS] «Le passioni generano spesso altre passioni a loro A. è grigio contrarie. L’avarizia produce talvolta la prodigalità; e la prodigalità B. è il nostro fine l'avarizia; si è spesso irremovibili p e r..., e audaci per timidità.» (La C. è ignoto Rochefoucauld, Le massime e altri scritti, trad. it. Mondadori, 1950, D. è il nostro incubo massima 11, p. 56). Dalla riflessione riportata abbiamo eliminato E. c'è negato

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

LOG!CA © Artquiz PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI PROBLEMI CON SOLUZIONE LOGICA 1169. [M/O] Per ognuno dei dieci laboratori dell’ospedale Gam­ ma ci sono due responsabili e almeno tre ricercatori. Ogni ope­ ratore svolge un solo incarico in un solo laboratorio. Si può quindi dedurre con certezza che nell’ospedale Gamma: A. i responsabili di laboratorio sono almeno i due terzi dei ricercatori di laboratorio B. i responsabili di laboratorio sono esattamente trenta C. i responsabili di laboratorio sono esattamente i due terzi dei ricer­ catori di laboratorio D. i responsabili di laboratorio sono al massimo trenta E. i responsabili di laboratorio sono al massimo i due terzi dei ricer­ catori di laboratorio ► Nell’ospedale Gamma ci devono essere esattamente 20 respon­ sabili e almeno 30 ricercatori. Se N è il numero dei ricercatori, vale quindi N > 30. Dunque, il rapporto responsabili/ricercatori è 20/N s 20/30 = 2/3. 1170. Per allenarsi in vista di una maratona Sergio raddoppia ogni settimana il numero di chilometri percorsi rispetto alla set­ timana precedente. Se alla quarta settimana Sergio percorre 120 km, quanti chilometri aveva percorso Sergio nella prima setti­ mana di allenamento? A. 40 B. 30 C. 20 D. 15 E. 10 ►Sergio percorre 120 km la quarta settimana che sono il doppio di 60 km percorsi quindi la terza settimana. Dunque Sergio percorre 30 km la seconda settimana e 15 km la prima settimana. 1171. Un orologio, riflesso in uno specchio, sembra che segni l'una e 20. In realtà che ora segna? A. 10:20 B. 20:01 C. 20:10 D. 10:40 E. 00:00 In realtà la lancetta piccola (delle ore) non sta tra la prima e la seconda posizione (tra l’una e le due), ma in quella appunto specula­ re, cioè tra le 10 e le 11. La stessa cosa risulta per la lancetta dei minuti, che non sta a un terzo di quadrante, ma a 1 -1/3 = 2/3 di quadrante, cioè in posizione 40 minuti. 1172. Quante volte tra mezzogiorno e mezzanotte le lancette dell'orologio sono sovrapposte? A. 10 B. 11 C. 13 D. 12 E. 8 ► Le lancette dell'orologio si sovrappongono quando la lancetta dei minuti raggiunge quella delle ore, il che avviene tra un’ora e l'altra, quindi 11 volte. 1173. Quante volte in un intero giorno (24 h) le lancette di un orologio formano un angolo di 90°?

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B. C. D. E.

46 44 48 42

► Ogni ora la lancetta dei minuti forma 2 volte un angolo di 90° con quella delle ore. Ad esempio, se la lancetta delle ore segna l'una, allora alle ore 1:21 e 1:49 circa si ha un angolo retto con la lancetta dei minuti (si noti che mentre la lancetta dei minuti avanza, anche quella delle ore avanza un poco, pari a un sessantesimo rispetto a quella dei minuti). Però, quando la lancetta delle ore segna le due, allora ia lancetta dei minuti forma un angolo retto quando sono circa le 2:28 ma poi, la volta successiva, sono le 3:00, dunque siamo nell' ora successiva. Lo stesso succede tra le 8 e le 9, ma non in altri "passaggi di ora”. In totale capita quindi che le lancette di un orologio formino un angolo di 90° 22 volte (24 - 2) ogni 12 ore, quindi 44 volte al giorno. 1174. Un orologio analogico segna le 15.15. Quale angolo for­ mano le due lancette? A. un angolo zero gradi B. un angolo acuto C. un angolo ottuso D. nessun angolo E. un angolo retto ►Alle 15:15 la lancetta dei minuti è orizzontale e sta sulla cifra 3, mentre quella delle ore si trova, rispetto a quest’ultima, inclinata ver­ so il basso (ossia verso le 4) di un angolo che è un quarto di un do­ dicesimo dell’angolo giro, ossia di 360°/36 = 10° che è un angolo acuto. Sostanzialmente avremo una compieta sovrapposizione delle due lancette intorno alle 15:16. 1175. Se A-B-C-D-E-F-G-H sono 8 giocatori di scacchi che si scontrano a eliminazione diretta al primo turno come segue: A contro B; C contro D; E contro F; G contro H. Sapendo che: al primo turno vincono i primi in ordine alfabetico; al secondo tur­ no perdono gli estremi in ordine alfabetico; in finale vince il primo in ordine alfabetico inverso; chi vince il torneo? A. A B. B C.

C

D. D E. E ►Al primo turno vincono A, C, E, F, poi C, E, e quindi in finale vìnce E. 1176. Cinque persone - A, B, C, D, E - decidono di scambiarsi i regali di Natale di modo che ciascuno faccia un regalo a due persone e ne riceva da altre due persone. A fa un regalo a B e C; D fa un regalo a B e ad una delle due persone che ricevono il regalo anche da E; C fa un regalo a D e alla stessa persona che riceve il regalo anche da B. Da chi riceve i regali E? A. da D e da B B. da D e da E C. d a B e d a C

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI D. da A e da B E. da Ce da A

dei 3 bicchieri (rispettivamente, 2/3 e 1/3 di bottiglia), e dunque una tazza equivale a 2 bicchieri.

►A dà i regali a B e C, quindi non ad E. D fa un regalo ad una delle persone alle quali fa i regali E, il quale non ne fa di certo a sé stesso, quindi neppure D fa un regalo ad E. Non rimangono che B e C.

1181. [O] Con il contenuto di una botte di vino si riempiono 160 fiaschi della capacità di un litro e mezzo. Quante bottiglie della capacità di litri 0,80 si potrebbero riempire con la stessa quanti­ tà di vino? 1177. Il signor Rossi, per ricordarsi il numero del suo bancomat, A. 360 sperando che un eventuale ladro non sia bravo in matematica, B. 280 ha scritto le seguenti informazioni: C. 240 — La somma delle prime due cifre è 15 D. 320 — L'ultima cifra è 2 0 4 0 6 E. 300 — La somma della prima e dell'ultima è 10 — La somma delle cinque cifre è 22 ► La botte contiene 160 • 1,5 = 240 litri, dunque si potrebbero riem­ — Tutte le cifre sono diverse e non c'è zero pire 240/(0,8) = 300 bottiglie da 0,8 litri. — La quarta cifra è pari Qual è il numero del suo bancomat? 1182. Andrea arriva in aeroporto a Roma e osserva i seguenti A. 75329 dati: B. 45728 I) l'aereo in arrivo da Milano per Praga atterra a Roma alle 12.00 C. 87142 e riparte alle 12.30; D. 32589 II) l'aereo che va a Stoccolma parte 90 minuti dopo quello che E. 81556 va a Berlino che parte alle 12.00; III) 40 minuti prima del volo per Stoccolma parte l'aereo per Ma­ ► In C c’è l’unica sequenza che soddisfa la prima condizione (basta drid e, 10 minuti dopo quest'ultimo, quello per Lisbona. considerare che 87 sono le uniche 2 cifre che danno 15). In base alle informazioni precedenti, l'aereo che va a Lisbona parte: 1178. Un quadrato misura 40 cm di lato. Quanti pezzi di domino A. 20 minuti dopo quello per Madrid rettangolari di dimensioni 2 cm x 4 cm occorrono per coprire il B. 30 minuti dopo quello per Berlino quadrato? C. un'ora dopo quello per Berlino A. 160 D. un'ora prima di quello per Stoccolma B. 60 E. alla stessa ora di quello per Praga C. 100

D. 40 E. 200 ► L’area del quadrato è 1.600 cm2, mentre l'area di un pezzo di do­ mino è 8 cm2. Occorrono quindi 1.600/8 = 200 pezzi. 1179. Ho sei pezzi di una catena, ognuno consistente in quattro anelli. Se tagliare e aprire un anello costa 10 centesimi di Euro e saldarne due insieme costa 25 centesimi, quanto mi costerà riunire i sei pezzi per formare una sola catena, calcolando che voglio spendere il meno possibile? A. 1 Euro B. 1 Euro e 40 centesimi C. 1 Euro e 60 centesimi D. 1 Euro e 50 centesimi E. 1 Euro e 25 centesimi ► Devo tagliare 4 anelli e poi saldarli ognuno in modo da unire 4 pezzi di catena, quindi 4(10 + 25) = 1 Euro e 40 centesimi. 1180. Con il contenuto di una bottiglia si riempiono 3 bicchieri e 3 tazze; con il contenuto di 2 bottiglie si riempiono 9 tazze. Quanti bicchieri occorrono per riempire una tazza? A. 1 B. 1,5 C. 2 D. 2,5 E. 3 ► Dalla seconda affermazione e dalla proporzione 9 tazze : 2 botti­ glie = 3 tazze : X, si evince che 3 tazze riempiono X = 2/3 di bottiglia. Dalla prima affermazione segue dunque che con i 3 bicchieri si riem­ pie il rimanente terzo di bottiglia. Perciò 3 tazze riempiono il doppio

► Da II) si ottiene che l’aereo per Stoccolma parte alle 13.30, e dalla prima parte di III) si deduce che il volo per Madrid parte alle 12.50. Ora, dalla seconda parte di III) si deduce che il volo per Lisbona par­ te alle 13.00, quindi un’ora dopo il volo per Berlino. 1183. Cinque treni (A, B, C, D ed E) partono dalla stessa stazio­ ne diretti in cinque città differenti. Si sa che: I) C è più veloce di B ma arriva dopo di questo che è, invece, il primo ad arrivare; II) A è l'ultimo ad arrivare anche se è più veloce di D e meno velo­ ce di B; III) E, il secondo treno ad arrivare a destinazione, è più veloce di D, ma meno veloce di A. In base alle precedenti infor­ mazioni è certamente vero che: A. C arriva prima di D B. C arriva terzo C. C arriva prima di A D. C arriva quarto E. C arriva dopo D ► Dal suggerimento II) si ha che A è l'ultimo treno ad arrivare, dun­ que C arriva prima di A. 1184. Cinque treni, A, B, C, D ed E, partono dalla stessa stazione diretti in cinque città differenti. Si sa che: I) C è più veloce di B ma arriva dopo di questo che è, invece, il primo ad arrivare; II) A è l'ultimo ad arrivare anche se è più veloce di D e meno veloce di B; III) E, il secondo treno ad arrivare a destinazione, è più ve­ loce di D, ma meno veloce di A. In base alle precedenti informa­ zioni il quinto treno più lento è: A. A B. D C. C

D. B E. non è possibile determinarlo

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

► Relativamente alle velocità, dal suggerimento I) si ha che C > B, dal II) che B > A > D e infine da ili) che A > E > D. Riordinando si ottiene che le velocità dei 5 treni sono nel seguente ordine: C > B > A > E > D. Quindi il quinto treno più lento, ossia il più veloce, è C.

tuare perché tutti si mettano in salvo? A. 68 B. 45 C. 19 D. 69 1185. La prossima settimana Antonella deve incontrare: Lucrezia, E. 75 Rita, Maria, Patrizia, Carlo e Silvia e ha a disposizione solo le sere di lunedi, martedì e mercoledì. Antonella decide quindi di incontrare ► L'unico modo per portare in salvo un adulto e poi riavere la zattera due amici ogni sera. Per organizzare gii appuntamenti si deve, però, nel campeggio è il seguente: i 2 piccoli attraversano il fiume, uno ricordare che: I) Rita e Silvia non vogliono incontrarsi tra di loro; II) ritorna, quindi un adulto riattraversa il fiume e il piccolo rimasto in Patrizia non può uscire il lunedì sera; Ili) Carlo può solo il mercoledì salvo ritorna con la barca nel campeggio. A questo punto si è di nuo­ sera; IV) Maria e Lucrezia escono solo insieme. In base alle prece­ vo nella situazione iniziale ma con un adulto in meno da mettere in denti affermazioni, per poter incontrare tutti e sei gli amici, qua­ salvo. Questa procedura comporta 4 viaggi, che vanno fatti 17 volte, totale 68. Infine i 2 piccoli fanno un ultimo viaggio per mettersi pure le delle seguenti persone incontrerà sicuramente il martedì? loro in salvo. A. Lucrezia B. Silvia 1189. Sulla riva del fiume c'è una zattera che può trasportare un C. Maria adulto 0 due ragazzi per volta. Ci sono 2 ragazzi e 17 adulti che D. Rita attendono di attraversare il fiume. Quanti viaggi bisognerà fare E. Patrizia per trasbordare tutti? ► Dal punto li) sappiamo che Patrizia uscirà il martedì 0 il mercoledì. A. 49 Se fosse corretto mercoledì, per il punto Ili) Patrizia uscirebbe con B. 69 Carlo. Ma in tal caso, dovendo uscire Maria e Lucrezia insieme per i! C. 72 punto IV), accadrebbe che Rita e Silvia si incontrerebbero nella sera­ D. 35 ta rimanente, contro la richiesta I). Dunque Patrizia esce di martedì. E. 80 1186. La settimana prossima Antonella deve incontrare Lucre­ zia, Rita, Maria, Patrizia, Carlo e Silvia e ha a disposizione solo le sere di lunedì, martedì e mercoledì. Antonella decide quindi di incontrare due amici ogni sera. Per organizzare gli appuntamen­ ti deve, però, ricordarsi che: I) Rita e Silvia non vogliono incon­ trarsi tra di loro; II) Patrizia non può uscire il lunedì sera; Ili) Car­ lo può solo il mercoledì sera; IV) Maria e Lucrezia escono solo insieme. In base alle precedenti affermazioni, per poter incontra­ te tutti e sei gli amici, quale deile seguenti persone incontrerà sicuramente il lunedì? A. Silvia B. Lucrezia C. Carlo D. Rita E. Patrizia ► Dal quiz sappiamo che Patrizia esce di martedì e che Carlo esce il mercoledì (punto Ili). Ora, dovendo Maria e Lucrezia uscire soltanto assieme (punto IV), queste ultime non possono che uscire di lunedì, dunque è corretta la B. 1187. [0] In un gruppo di 100 signori riuniti a convegno, non tutti portano la cravatta. Però, comunque se ne scelgano due, uno almeno di essi la porta. In quanti hanno la cravatta? A. 50 B. 49 C. 98 D. 99 E. 51 ►Se ci fossero 2 0 più convenuti senza cravatta, si potrebbe creare una coppia senza cravatta. D’altro canto ci deve essere almeno uno senza cravatta. Quindi un solo convenuto è senza cravatta. 1188. In seguito ad un’alluvione un piccolo campeggio viene isolato e 19 persone -17 adulti e 2 bambini- devono mettersi in salvo attraversando un fiume con una zattera di fortuna. La zat­ tera può trasportare un solo adulto per volta; i piccoli possono invece salire in due. Qual è il numero minimo di viaggi da effet­

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► Si veda il quiz 1188. 1190. Due ragazzi con papà e mamma scendono al fiume e sal­ gono in una barca a remi per attraversarlo. La barca è piccola: ha posto solo per un adulto 0 per due ragazzi. I due ragazzi sanno remare. Quanti viaggi di andata e ritorno dovranno fare per consentire a tutti di attraversare il fiume? A. 9 B. 5 C. 7 D. 3 E. 8 ► Si veda il quiz 1188. 1191. Un colonnello comanda due capitani ciascuno a capo di una compagnia di 280 uomini. Tutti devono lasciare l'accampa­ mento estivo per raggiungere i quartieri invernali. Quanti viaggi dovrà fare l'unico autoveicolo da 40 posti che hanno a disposi­ zione? A. 14,07 B. 14,2 C. 14 D. 16 E. 15 ► Gli uomini in questione sono 563 (1 + 2 +280 + 280). Ora basta eseguire la divisione tra 563 e 40, così da ottenere 14 con resto di 3. Dunque ci vorranno 15 viaggi. 1192. La madre di Gustavo gli ha chiesto di andare dal fruttiven­ dolo a ritirare 9 cassette di mele. Potendo portare sulla bici solo due cassette alla volta, quante volte Gustavo deve andare e tor­ nare dal negozio? A. 5,5 B. 5 C. 6 D. 4 E. 4,5

© A rtquiz LOG ICA

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Basta eseguire la divisione tra 9 e 2, così da ottenere 4 con resto di 1. Dunque ci vorranno 5 viaggi.

D. 12344 E. 8546

1193. Un sarto acquista 2 rotoli di stoffa rispettivamente di 55 e 95 metri. Da essi taglia alcuni pezzi, tutti della stessa lunghezza, per cui gli avanzano 3 metri dal primo rotolo e 4 metri dal se­ condo. Quanti pezzi ha tagliato in tutto? A. 17 B. 9 C. 15 D. 14 E. 11

► Infatti per trovare il vincitore del torneo, ogni giocatore non vincen­ te deve essere ad un certo punto eliminato, quindi il numero di elimi­ nazioni è pari al numero degli iscritti meno uno (il vincitore). Ora, siccome ad ogni eliminazione corrisponde una partita, questi due numeri coincidono, e dunque tale numero è 12344.

► Escludendo la stoffa avanzata, dal primo rotolo il sarto ha tagliato un totale di 52 metri e dal secondo rotolo ha tagliato un totale di 91 metri. Questi numeri hanno come divisore comune 13, quindi i pezzi ottenuti dal primo rotolo sono 4 e dal secondo sono 7, per un totale di 1 1 pezzi.*8 1194. [V] Un fiorista olandese deve piantare in una serra bulbi di tulipani contenuti in un sacchetto. Il numero dei bulbi è compreso tra 300 e 400. Il fiorista scava fossetti nel terreno e in ognuno di essi mette 6 bulbi. Gli restano 5 bulbi per l’ultimo fossetto. Prova a met­ terne 7 e poi 8 . in entrambi i casi gli avanzano sempre 5 bulbi per l’ultimo fosso. Quanti sono esattamente i bulbi? A. 341 B. 360 C. 320 D. 350 E. 336 ► li numero n deve dare come resto rispetto alla divisione per 6 , 7 e 8 sempre 5, quindi deve essere esprimibile come k6 + 5, k’7 + 5 e k” 8 + 5 per opportuni valori di k, k’ e k”. Siccome il mcm di 6 , 7 e 8 è 168, dev’essere n = h168 + 5 oltre che 300 < n < 400, dunque h = 2. 1195. La classifica di un torneo di tennis è nell’ordine la seguente: Giovanna, Alberto, Maria, Franco, Giuseppe, Pasquale, Edvige, Ge­ noveffa, Eriberto. Finita la gara, il giudice parla con un suo amico logicomatematico e gli dice: "Sai una cosa curiosa? Tre dei concor­ renti che si trovano ai primi cinque posti e tre dei cinque che si trova­ no negli ultimi cinque posti compiono gli anni nello stesso giorno e nello stesso mese! Non è strano?" "Non è strano affatto" risponde il logico. "Ma se vuoi stupirti di più, io ti posso dire con certezza il no­ me di almeno uno di questi, anche se non li ho mai visti prima e non conosco le loro date di nascita!". Chi è il giocatore che sicuramen­

1197. [V] A seguito della correzione di un esame, l'insegnante accusa una tra Cecilia, Laura e Federica di aver copiato dalle altre due. Cecilia sostiene che a copiare è stata Federica, che a sua volta accusa Cecilia e Laura di aver copiato; Laura però nega il suo coinvolgimento. Quale delle seguenti affermazioni si può dedurre con certezza se solo Laura ha detto la verità? A. Laura ammette di aver copiato da Cecilia B. Cecilia ha copiato dalle altre due C. Federica dice la verità D. La colpevole è una tra Federica e Laura E. Cecilia dice la verità ►Se solamente Laura ha detto la verità, allora Cecilia mente, e quindi non è stata Federica a copiare. Non essendo stata neppure Laura a copiare, solo Cecilia può aver copiato. 1198. [V/PS] Due gemelli hanno una caratteristica molto partico­ lare: uno dice solo bugie il lunedì, il mercoledì e il venerdì, e solo la verità tutti gli altri giorni. L'altro dice solo bugie il marte­ dì, il giovedì e il sabato, e solo la verità tutti gli altri giorni. Se in un certo giorno ascoltiamo il seguente dialogo: gemello X: "og­ gi è domenica" gemello Y: "ieri era domenica" gemello X: "è estate"; Quale delle seguenti affermazioni è VERA? A. È una domenica d'estate B. È un lunedì ma non è estate C. È un lunedì d’estate D. È una domenica ma non è estate E. È estate, ma il dialogo non dà sufficienti informazioni sul giorno della settimana ►Se X dicesse il vero, e quindi sarebbe domenica, allora anche Y dovrebbe farlo (perché anche Y dice la verità di domenica): contrad­ dizione. Quindi X ha detto una cosa falsa per cui oggi è un giorno tra lunedì, mercoledì e venerdì, giorni in cui Y dice la verità, quindi oggi è effettivamente lunedì (cioè, ieri era domenica). E dicendo X bugie di lunedì (oggi), non è estate.

te appartiene al terzetto?

A. B. C. D. E.

Alberto Maria Franco Edvige Giuseppe

► Giuseppe è sia tra i primi 5 che tra gli ultimi 5 posti, quindi “compie gli anni come sé stesso”. 1196. In un torneo di scacchi ad eliminazione diretta dell'avversario perdente ci sono state 12345 iscrizioni. Tutte le partite so­ no disputate ed i pareggi attribuiti con il lancio di una moneta. Quante partite dovranno essere giocate per trovare il vincitore del Tomeo? A. 6172 B. 24690 C. 12345

1199. [M/O] Alberto, Carlo, Roberto, Paolo e Sergio sono nati in cinque città diverse: Amsterdam, Cagliari, Roma, Pavia, Siracu­ sa. Alberto e Sergio mentono sempre mentre Paolo non mente mai. Alberto afferma di essere nato ad Amsterdam e che Sergio è nato a Siracusa. Paolo afferma di essere nato a Pavia e riferi­ sce che Alberto gli ha detto di essere nato a Cagliari. Dove può essere nato Alberto? A. Roma 0 Pavia B. Roma 0 Siracusa C. Siracusa 0 Pavia D. Roma 0 Amsterdam E. Roma 0 Cagliari ► Paolo dice la verità, e quindi è nato a Pavia (dove quindi non può essere nato Alberto). Alberto invece mente, quindi non è nato né ad Amsterdam né a Cagliari (come ha detto a Paolo). Dunque, riman­ gono a disposizione solo Roma e Siracusa.

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LO G IC A ©Artquiz 1200. Una gallina ha fatto i pulcini. Maria dice: “Sono nati tre pulcini e sono gialli”. Gianni dice: “Sono nati due pulcini gialli e due neri". Anna dice: “Sono nati solo pulcini gialli”. Quanti pul­ cini sono nati, sapendo che una e una sola delle precedenti af­ fermazioni è falsa? A. 2 B. 4 C. 6 D. 3 E. Non è possibile stabilire il numero con certezza ► L’affermazione falsa deve essere quella di Gianni, perché le altre due affermazioni dicono, in particolare, che sono nati solo pulcini gialli, e quindi non possono essere una vera ed una falsa. Dunque la prima affermazione è vera e i pulcini sono 3. 1201. Siete stati derubati del vostro telefonino. Vengono presi cinque ladri, ma solo uno di essi nasconde il telefonino. Vengono interrogati. Alcuni mentono altri dicono il vero. Il primo ladro rispon­ de: “Il telefonino l’ha preso il secondo ladro”. Il secondo ladro dice: “Il telefonino non l’ha preso il terzo ladro". Il terzo ladro dice: “Il telefoni­ no l’ha preso il quinto ladro”. Il quarto ladro, perquisito dalla polizia, non ha il telefonino ma dice: “Il telefonino l’ha preso il terzo ladro”. Il quinto ladro dice: “Perquisitemi pure, non ho il telefonino, ma hanno ragione sia il primo che il secondo ladro” Secondo voi quale dei ladri ha preso il telefonino? A. Secondo B. Quarto C. Quinto D. Primo E. Terzo ► Premesso che alcuni ladri mentono e altri dicono la verità. Il quinto ladro dice la verità, perché (implicitamente) una volta per­ quisito, la polizia non gli ha trovato il telefonino. Consegue che anche l'altra affermazione del quinto ladro è vera ossia, che hanno ragione sia il primo che il secondo ladro, che quindi dicono entrambi la verità. Per cui, considerato che il secondo ladro, dicendo la verità, afferma che non l'ha preso il terzo ladro, il telefonino ce l'ha il secondo ladro, in base alla veridicità delle parole dette dal primo ladro. 1202. Ci sono due persone di sesso diverso, una bionda e una mora. La persona bionda dice "lo sono un uomo” mentre la per­ sona mora dice “lo sono una donna”. Se almeno uno dei due mente quale delle seguenti affermazioni risulta necessariamente vera? A. Solo l’uomo mente B. La donna è mora e l’uomo è biondo C. Solo la donna mente D. La donna è bionda e l’uomo è moro E. La donna è mora ► Se almeno una persona mente: 0 la bionda non è un uomo, bensì una donna, e quindi la mora è l’uomo, oppure la mora non è una donna, bensì un uomo, e quindi la bionda è la donna. In entrambi i casi si è giunti alla stessa conclusione come in D. 1203. È stato commesso un furto in una banca e sono stati arre­ stati tre sospetti: Fabio, Dario ed Enrico. L'inquirente sa che due di essi dicono la verità e uno solo mente. Fabio dice che è stato Dario a commettere il furto, Enrico proclama la propria innocen­ za, così come Dario, in base alle precedenti informazioni si può essere sicuri che il colpevole: A. è certamente Enrico B. non è certamente Dario

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI C. non è certamente Fabio D. è certamente Dario E. non è certamente Enrico ►Se il colpevole fosse Enrico, non direbbero la verità sia Fabio (che afferma che è stato Dario) che Enrico stesso (che afferma di essere innocente), contro le ipotesi. 1204. A dice: “B è falso”. B dice: “A e C sono entrambi veri”. C dice: “A è falso”. Quale assegnamento delle tre variabili ABC rende esatte tutte e tre le frasi sopra riportate? A. A falso - B vero - C vero B. A vero - B falso - C vero C. A vero - B vero - C vero D. A vero - B falso - C falso E. A falso - B falso - C falso ► Se A fosse falso, ossia se la proposizione “B è falso” non fosse vera, allora B sarebbe vero, e dunque A (così come pure C) sarebbe vero, che è contradditorio. Quindi A deve essere vera, ossia “B è falso” è vera, e dunque deve essere falso C (non potendolo essere A che è vero). La risposta esatta è quindi la D. 1205. [V/O] Una procedura iterativa consiste nel dividere un li­ quido in tre parti uguali, eliminare la prima, accantonare la se­ conda, adoperare la terza per il ciclo successivo. Qual è il rap­ porto fra accantonamento ed eliminato dopo 10 iterazioni?

A. 1/10 B. 1/3 C. 1

D. 2 E. 1/2 ►Ad ogni ciclo le 2 quantità coincidono (1/3 e 1/3 del liquido pro­ cessato), quindi anche la loro somma su 1 0 cicli deve coincidere. 1206. [M] Un 30-enne, un 35-enne e un 45-enne stipulano un'as­ sicurazione per avere la stessa rendita vitalizia con inizio a 65 anni . Chi paga la rata annuale più alta in caso di pagamento rateale del premio?

A. B. C. D. E.

Dipende dai loro redditi Il 45-enne Il 35-enne Il 30-enne Pagano somme uguali

► Proporzionalmente paga di più per rata, a parità di premio, chi paga meno rate, ossia il 45-enne. 1207. Un asino deve tirare un carico di un quintale di piume, un secondo asino un carico di un quintale di balle di fieno ed un terzo asino mezzo metro cubo di acqua. Quale dei tre fa meno fatica?

A. B. C. D. E.

Il primo ed il secondo Il secondo Fanno tutti la stessa fatica Il terzo Il primo

►Visto che il peso specifico dell’acqua è di 1 kg/L e che in mezzo metro cubo ci stanno 500 L, si conclude che l’ultimo carico è deci­ samente il più pesante in quanto pesa 500 kg. 1208. Se in un cilindro pieno d’acqua immergo delle sfere piene, di uguale peso ma di materiale diverso, quale provocherà il mi­ nore innalzamento del livello dell'acqua:

©Artquiz LO G ICA

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI A. B. C. D. E.

la sfera di oro la sfera di piombo la sfera di argento la sfera di zinco la sfera di ferro

► Il materiale di maggiore densità, ossia l’oro, a parità di peso, oc­ cupa una sfera di volume minore, e quindi sposta meno acqua rispet­ to alle altre sfere.

2. R o sso-G iallo-A zzu rro (2 MP) 3. Nero - Rosso - Verde (1 BP) 4. Bianco - Azzurro - Rosso (1 BP e 1 MP)

A. B. C. D. E.

Giallo - Bianco - Verde Bianco - Rosso - Giallo Giallo - Rosso - Nero Bianco - Verde - Azzurro Nero - Giallo - Bianco

► Dalle indicazioni 1. e 2. si deduce che il giallo deve essere pre­ 1209. Partecipi a una gara ciclistica. A un certo punto superi il sente nella sequenza corretta. Infatti, se così non fosse, allora es­ secondo. In quale posizione ti trovi? sendo mal posizionati 2 colori (2 MP) in entrambe, ossia in 1. do­ A. Terzo vrebbero essere presenti il verde e il bianco, in 2 . il rosso e l’azzurro; B. Penultimo ma così si avrebbero 4 colori in totale. Quindi, il giallo è presente e C. Primo mal posizionato sia in 1 . che in 2 ., e dunque deve trovarsi in terza D. Secondo posizione. Inoltre, sono mal posizionati solo uno tra il verde e il bian­ E. Dipende dal numero dei partecipanti co e solo uno tra il rosso e l’azzurro. Ovyiamente segue anche che il nero non può essere uno dei tre colori. A questo punto, dall’indica­ ► Ho solo il primo davanti a me. zione 3. il colore ben posizionato può essere soltanto il rosso. Infine, nell’indicazione 4., sappiamo che il colore mal posizionato è il rosso 1210. Concludi una gara al 9° posto. In seguito il 3° concorrente e che quello ben posizionato può essere soltanto il bianco. Abbiamo viene retrocesso al 9° posto, dopodiché il 12° viene spostato quindi determinato tutti i tre colori nella posizione corretta, ossia all’8 ° posto. Qual è la tua posizione finale? bianco, rosso, giallo. A. 6 ° posto B. 5° posto 1214. L’obiettivo del quesito è quello di individuare la sequenza C. 10° posto corretta sulla base di una serie di indizi forniti. Per ogni sequen­ D. 7° posto za errata viene indicato se sono presenti caratteri BP (numero di E. 9° posto caratteri corretti nella posizione corretta, ovvero "ben piazzati") 0 MP (numero di caratteri corretti, ma nella posizione sbagliata, ► Quando il 3° concorrente viene retrocesso al 9° posto mi trovo un ovvero "mal piazzati"). posto più in avanti, quindi all'8 ° posto. Poi però il 12° viene spostato WPSO: 1 BP'/ 2 MP all'8 ° posto, scalzandomi dalla mia posizione, quindi ritorno al posto SPHW: 1 BP/ 1 MP di partenza. POSH: 1 BP/ 2 MP 1211. [M] In un’aula scolastica, durante la ricreazione, 14 stu­ PTOS: 3 BP denti stanno seduti, 8 mangiano la pizza. Con questi dati si può A. WTOS concludere con certezza che il numero totale N degli studenti è: B. STOS C. PTOW A. N > 22 D. PHOS B. N < 14 E. PPOS C. N = 22 D. N > 14 ► P deve essere presente nella sequenza, altrimenti dal primo, terzo E. N > 14 e quarto indizio le tre lettere posizionate dovrebbero essere rispetti­ vamente W, S e 0, poi 0, S e H e infine T, 0 e S. Ma così si avrebbe ► Ovvio, ci sono 14 studenti, altro non si può desumere. un totale di 5 lettere, il che non ha senso. Lo stesso ragionamento 1212. Su ognuna delle quattro carte che ho in mano è disegnata porta ad affermare che pure S deve essere presente. Dal secondo una figura geometrica (poligoni 0 cerchi): 3 hanno lati e angoli, indizio si deduce quindi che H e W non sono presenti nella sequenza corretta e, dunque, vanno immediatamente escluse le risposte A, C e 2 hanno 4 angoli e sono disegnate in rosso. Se ne deduce che: A. i 2 quadrati e l'altra figura non circolare possono essere neri 0 rossi D. Infine, anche la risposta B va esclusa perché in essa non è pre­ sente la lettera P. B. ci sono sicuramente 2 quadrati rossi C. c'è un solo cerchio PROBLEMI CON SOLUZIONE LOGICA-MATEMATICA D. le figure non circolari sono 3, una nera e due rosse E. nessuna delle risposte precedenti è deducibile dal testo 1215. Il distributore automatico di un ufficio permette di selezionare ► 3 figure infatti hanno lati ed angoli, quindi per esclusione rimane tra una vasta gamma di caffè a partire da due miscele: caffè normale 0 caffè decaffeinato. Il distributore propone caffè di due tipi: ristretto un solo cerchio. 0 macchiato con uno di tre tipi di latte (intero, parzialmente scremato, 1213. [V] Lo scopo del quesito è quello scoprire il codice nasco­ scremato); e, per coloro che lo vogliono zuccherato, permette di se­ sto, formato da una sequenza di 3 colori tra i 6 seguenti: Verde, lezionare l'aggiunta automatica di uno 0 due cucchiaini di zucchero Rosso, Giallo, Bianco, Azzurro, Nero. Per ogni sequenza errata oppure uno 0 due cucchiaini di dolcificante. Quanti tipi diversi di viene indicati con BP ogni colore del codice che è stato indovi­ caffè è possibile selezionare nel distributore automatico? nato nell’esatta posizione (colore giusto al posto giusto) oppure A. 24 con MP per ogni colore del codice che è stato indovinato, ma in B. 32 posizione diversa da quella giocata (colore giusto al posto sba­ C. 48 gliato). D. 11 1. Giallo-Verde-Bianco (2MP) E. 40

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LO G IC A © Artquiz ►Si noti che ci sono 2 miscele e che il distributore propone 4 tipi di caffè (ristretto, con latte intero, con latte parzialmente scremato e con latte scremato) e inoltre ci sono 5 tipi di dolcificazione (assente, con un cucchiaino di zucchero, ecc.). Il numero delle possibili combi­ nazioni di queste caratteristiche del caffè è dato dal loro prodotto, quindi 2 • 4 • 5 = 40. 1216. [0] il bando di un concorso richiede ai candidati la conoscenza almeno di francese e/o tedesco; per superarlo occorre aver conse­ guito nella prima delle due prove il punteggio di almeno 60/100 ed è necessario raggiungere comunque, tra prima e seconda prova, il punteggio di almeno 150/200. In base a questi criteri, qual è l'uni­ co candidato che ha superato il concorso?

A. B. C. D. E.

Lingue conosciute: francese e tedesco; 1a prova: 70; 2a prova 75 Lingue conosciute: francese e spagnolo; 1a prova: 60; 2a prova 75 Lingue conosciute: francese e russo; 1a prova: 90; 2a prova 55 Lingue conosciute: francese e inglese; 1a prova: 50; 2a prova 100 Lingue conosciute: spagnolo e tedesco; 1a prova: 80; 2a prova 70

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI D. 153 E. 29 ►Siccome il partito più piccolo ha 25 seggi e tutti i partiti devono avere un diverso numero di seggi, affinché il quinto partito più grande sia il più numeroso possibile è necessario che i seguenti partiti siano più piccoli possibile, quindi il nono partito deve avere 26 seggi, l'ottavo 27, il settimo 28 e il sesto 29. Questi partiti avranno in totale 135 seggi. Ai primi 5 partiti rimangono a disposizione 900 - 135 = 765 seggi. Il quinto partito ha ora il maggior numero N di seggi se il quarto ne ha esattamente uno in più, ossia N + 1, il terzo due di più, ossia N + 2, il secondo N + 3 e il primo N + 4. Questi primi cinque partiti avranno in totale N + (N + 1) + (N + 2) + (N + 3) + (N + 4) = 5 • N + 10 = 765 seggi. Dunque 5 • N = 755 e N = 151. 1220. Piero vive al n. 8 di via Roma. La casa di fronte nella stes­ sa via ha il numero 1 1 .

► in E si soddisfano tutti i requisiti, infatti il candidato conosce una tra francese e/o tedesco, 80 s 60 e 80 + 70 s 150. 1217. [M] Si legga la seguente cronaca elettorale: A ha conseguito il 36,4% dei voti, mentre in lieve flessione rispetto alle elezioni del 2005 appare B (fermo al 28,5); C ha quasi raddoppiato i consensi (20,9) e D, al battesimo delle urne, si attesta al 14,2. Quale è l'unico risultato delle elezioni del 2005 che sia compatibile col quadro appena delineato?

A. B. C. D. E.

A 36,4 - B 32,4-C 20,7-D 10.5 A 58,3-B 30,7-C 11,0 A 18,3 - B 41,4-C 40, 3 A 63,3-B 26,2-C 10,5 A 4 3 ,3 -B 30,3 - C 10,9 - D 15,5

Tutte le case sono uguali e si fronteggiano e i numeri sono cre­ scenti su un lato e decrescenti nell'altro lato andando in una direzione. Quante case ci sono in via Roma? A. 2 0 B. 16 C. 19 D. 18 E. 14

► Prendendo spunto dalla dimostrazione della regola di Gauss, sia ► Solo nella opzione in B si soddisfano le richieste. Infatti per il parti­ N il numero delle case sul lato coi numeri crescenti. Allora il numero totale di case è 2N. Di fronte alla numero 1 c’è la casa col numero to A si ha 28,5 < 30,7 e per il partito B si ha 20,9 = 2 • 11,0. 2N; di fronte alla numero 2 c’è la casa col numero 2N -1 e così via in 1218.1 500 seggi di un parlamento sono ripartiti fra 10 partiti modo che di fronte alla casa 8 c’è la casa 2N - 7. Quindi 2N - 7 = 11, politici. Non ci sono due partiti con uno stesso numero di seggi N = 9 e il numero totale di case è 18. e ciascun partito ha almeno 20 seggi. Qual è il più basso nume­ ro di seggi che il quarto partito più grande può avere, a partire 1221. La numerazione delle case in una strada comincia, da un lato, con i numeri 1, 2, 3, 4... Alla fine della strada la numerazio­ dal più piccolo? ne prosegue sul lato opposto in direzione inversa, cosicché il A. 94 numero più alto si trova di fronte al numero 1. Le case sono di B. 96 identica larghezza, quindi ciascun edificio ne ha uno esattamen­ C. 95 te di fronte. Se il numero 17 è di fronte al numero 56, quante D. 496 case ci sono nella strada? E. 26 A. 36 ► Siccome il partito più piccolo deve avere almeno 20 seggi e tutti i B. 37 partiti devono avere un diverso numero di seggi, affinché il quarto C. 72 partito più grande sia il più piccolo possibile è necessario che il D. 73 decimo partito abbia esattamente 2 0 seggi, il nono ne abbia 2 1 , E. 39 l’ottavo 22 e così via, finché il quarto ne avrà 26. Rimane solo da verificare che ciò non renda impossibile assegnare seggi ai primi 3 ► Si può applicare la formula di Gauss che trova la somma dei primi partiti, come richiesto dal testo. Siccome rimangono a disposizione n numeri interi: (n+1 ) • n/2 , in cui n è l'ultimo numero da contare (che 500 - (20 + 21 + 22 + 23 + 24 + 25 + 26) seggi, ossia 500 - 161 = corrisponde in questo caso con la risposta cercata), n+ 1 corrisponde alla somma dei numeri delle case che si affacciano (infatti, di fronte 339 seggi il problema non si pone. alla n si trova la 1 , la cui somma dà n+1 , e di fronte alla k si trova la 1219. [M/O] I 900 seggi di un parlamento sono ripartiti fra 10 par­ casa n+1-k, la cui somma pure dà k+(n+1-k) = n+1). In questo caso titi politici. Non ci sono due partiti con uno stesso numero di n+1 = 56 + 17 = 73. Quindi n = 72. seggi e il 10°, quello con il minor numero di seggi, ne ha 25. Collocando i partiti in ordine decrescente per numero di seggi, 1222. [M/O] L’orologio di una chiesa suona le ore battendo il numero corrispondente di rintocchi ogni ora dalle 9 di mattina qual è il più alto numero di seggi che il quinto partito può avere? (9 rintocchi) alle 9 di sera (9 rintocchi) e un rintocco alla mezz’ A. 156 ora in questo arco di tempo. Per il resto del tempo non batte B. 151 alcun rintocco. Qual è il numero totale di rintocchi che l’orologio C. 155

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI batte ogni giorno? A. 100 B. 90 C. 103 D. 89 E. 99

il torneo e con quanti punti? A. Andrea con 14 punti B. Barbara con 13 punti C. Andrea con 10 punti D. Carlo con 12 punti E. Barbara con 9 punti

►Applicando la formula di Gauss si evince che tra le 9AM e le 9PM comprese i rintocchi totali alle ore esatte sono: 9 + 10 + 11+12 + 1 +... + 8 + 9 = 9 + 12 • 13/2 = 87. Inoltre nello stesso lasso di tempo ci sono 1 2 singoli rintocchi ad ogni mezz’ora. In totale ci sono quindi 87 + 12 = 99 rintocchi.

►Andrea ottiene 2 • (4 +1) - 7 = 3 punti, Barbara ottiene 2 • (2 + 3) - 7 = 3 punti e Carlo ottiene 2 • (5 + 3) - 4 = 12 punti.

1223. Un orologio suona le ore battendo da 1 a 24 rintocchi. Quanti sono i rintocchi battuti in un intero giorno? A. B. C. D. E.

300 275 290 299 276

► Per la formula di Gauss i rintocchi battuti in un intero giorno sono: 1 + 2 + 3 + ... + 24 = 24 • 25/2 = 300. 1224. Una bambino vuole regalare al papà un portachiavi per il suo compleanno. Comincia a risparmiare il primo giorno del mese mettendo via 10 cent, 20 cent il secondo giorno, 30 cent il terzo e così via finché il giorno del compleanno raggiunge i 30 euro necessari per l'acquisto. Qual è il giorno del compleanno? A. B. C. D. E.

18° del mese 23° del mese 10° del mese 24° del mese 17° del mese

1227. [M/O] Ad una festa partecipano 8 studenti, i quali com­ plessivamente possiedono 17 cellulari. Determinare quale delle seguenti affermazioni è sicuramente vera. A. C'è un unico ragazzo che possiede esattamente 3 cellulari B. Almeno un ragazzo possiede esattamente 3 cellulari C. Nessun ragazzo possiede più di 3 cellulari D. C'è un unico ragazzo che possiede almeno 3 cellulari E. Almeno un ragazzo possiede almeno 3 cellulari ► Se nessuno studente possedesse almeno 3 cellulari, ognuno ne avrebbe 0,1 0 2. In tal caso, poniamoci nella situazione "più favore­ vole" per totalizzare il massimo numero di cellulari, ossia nel caso in cui ognuno ne possiede 2. In totale se ne avrebbero 16 ( 0 meno se qualcuno non ne ha 2 ) quindi, in totale, non si conterebbero 17 cellu­ lari. 1228. [V/PS] Ho 40 conigli bianchi e 31 conigli neri suddivisi in 10 gabbie. Quale delle seguenti affermazioni è sicuramente vera? A. In ogni gabbia ci sono almeno 7 conigli B. Esiste almeno una gabbia in cui ci sono almeno 5 conigli bianchi C. In tutte le gabbie, il numero dei conigli bianchi è maggiore 0 uguale a quello dei conigli neri D. Esiste almeno una gabbia in cui ci sono esattamente 4 conigli neri E. Esiste almeno una gabbia in cui ci sono almeno 8 conigli

► Ragioniamo in termini di monete da 10 cent. Il bambino ne ri­ ► In totale ci sono 71 conigli da sistemare in 10 gabbie. Se, simil­ sparmia 1, poi 2, poi 3 e così via, fino a raggiungere il totale di 300 mente al quiz 1227, non ci fosse nessuna gabbia con almeno 8 coni­ monete (30 €). Per la formula di Gauss si tratta di stabilire il numero gli, si sistemerebbero al più 70 conigli. Quindi è vera l'affermazione E. N tale che 1 + 2 + 3 + ... + N = N • (N + 1)/2 = 300. Dall’ultima ugua­ glianza si ottiene un’equazione nella variabile N come segue: da 1229. [M/O] “Vittorio ha 50 CD di musica rock e 41 CD di musica (N2 +N)/2 = 300 si giunge a N2 +N - 600 = 0, le cui soluzioni sono jazz suddivisi in 10 ripiani di un mobile porta-CD”. Quale delle 24 e - 25. Ovviamente la seconda soluzione va scartata perché, es­ seguenti affermazioni è sicuramente vera? A. In ogni ripiano ci sono almeno 8 CD sendo negativa, non ha significato pratico. B. Esiste almeno un ripiano in cui ci sono più di 9 CD 1225. Osservando le lancette di un suo orologio, Ernesto nota C. In tutti i ripiani, il numero di CD di musica jazz è minore a quello che esso ha accumulato esattamente un’ora di ritardo in tre dei CD di musica rock giorni esatti. Tra quanto tempo, a partire da questo istante, D. Esiste almeno un ripiano in cui ci sono almeno 6 CD di musica rock l’orologio segnerà di nuovo l’ora esatta, se continuerà a funzio­ E. Esiste almeno un ripiano in cui ci sono esattamente 5 CD di mu­ nare con lo stesso ritmo? sica jazz A. 36 giorni ► In totale ci sono 91 conigli da sistemare in 10 ripiani. Se, simil­ B. 48 giorni mente al quiz 1227, non ci fosse nessun ripiano con più di 9 CD, si C. 72 giorni sistemerebbero al più 90 CD. Quindi è vera l'affermazione in B. D. 6 6 giorni E. 33 giorni 1230. Una libreria ha 6 ripiani: ponendo 21 libri per ripiano, si ► Continuando a correre lentamente, la lancetta dell'ora avrà perso occupano solo i primi 4 ripiani. Se si volesse occupare tutta la libreria, quanti libri bisognerebbe disporre su ogni ripiano fa­ 1 2 ore in totale, e quindi segnerà l’ora corretta, quando avrò perso ulteriori 11 ore oltre all'ora già persa. Perché ciò si verifichi, devono cendo in modo che il numero di libri sia lo stesso in ogni ripiano? A. 16 quindi trascorrere altri 33 giorni (3 giorni ogni ora persa). B. 14 1226. Andrea, Barbara e Carlo organizzano un torneo di tennis C. 18 tra loro. Ciascuno dei tre gioca sei partite con ciascuno degli D. 13 altri due. Andrea vince quattro volte contro Barbara, ma perde E. 12 cinque volte contro Carlo, il quale vince tre volte contro Barba­ ra. Sapendo che per ogni partita vinta vengono assegnati due ► I libro sono in tutto 84 (21 • 4), suddividendoli equamente in 6 ri­ punti e per ogni partita persa ne viene sottratto uno, chi ha vinto pani ne abbiamo 84/6 = 14.

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LO G IC A ©Artquiz 1231. [V] Per quanto riguarda l’allevamento dei suini in Italia, l'ISTAT ha censito nel 1990 circa 8 milioni 400 mila capi e poco meno di 360 mila aziende, e nel 2000 circa 8 milioni 600 mila capi e poco più di 195 mila aziende. Quale delle seguenti affer­ mazioni è possibile dedurre da questa frase? A. L’allevamento dei suini ha registrato una contrazione tra il 1990 e il 2 0 0 0 B. Il consumo di carne in Italia tra il 1990 e il 2000 è diminuito C. Il numero delle aziende è più che dimezzato tra il 1990 e il 2000 D. Tra il 1990 e il 2000 i suini allevati sono diminuiti E. In media, i suini per azienda sono quasi raddoppiati in 10 anni ► Nel 1990 la media dei suini per azienda era pari a: 8400000/360000 = 23 (circa), mentre nel 2000 la media era di: 8600000/195000 = 44 (circa). Quindi, la media è passata da 23 a 44 circa, dunque praticamente è raddoppiata.

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Detto x il peso del lingotto, il problema si riduce all’equazione x = 1 / 2 + x/2 , da cui x/ 2 = 1 / 2 ed x = 1 . 1236. Una borsa di patate pesa i 3/4 di se stessa più 2,25 kg. Quanti kg pesa la borsa? A. 9 B. 7 C. 6 D. 10 E. 8 ► Sia P il peso della borsa, allora P = 3/4 • P + 2,25, da cui: P - 3/4 • P = 2,25, quindi P/4 = 2,25 e P = 9.

1237. Una fotocopiatrice costa 2.400 euro più 2/3 del costo della fotocopiatrice stessa. Qual è la spesa totale per la fotocopiatrice? A. 1.600 euro 1232. Due mele e due pere costano 1,10 €; tre mele e una pera B. 6.625 euro C. 4.000 euro costano 1,05 €. Allora tre pere e una mela costano: D. 3.600 euro A. 1,15 € B. 1,00 € E. 7.200 euro C. 1,30 € ► Sia x il costo della fotocopiatrice. Allora il problema si traduce in D. 1,20 € 2.400 + 2x13 = x, da cui 2400 = x/3 e infine x = 7.200. E. 1,25 € 1238. Due colleghi di lavoro intendono acquistare una barca e decidono di ripartire in parti uguali l’investimento. Scoprono che se si aggiungesse nell’acquisto un altro collega, in regime di equa ripartizione, per ciascuno di loro la quota si ridurrebbe di 35.000 euro. A quanto ammonta il costo totale della barca? A. 210.000 euro B. 240.000 euro 1233. Una bottiglia da 750 mi, piena di buon vino costa 25,00 €. Il C. 150.000 euro vino costa 23,00 € più della bottiglia vuota. Quanto costa il vino D. 600.000 euro al litro ? E. 315.000 euro A. 33,33 € ►Sia x la somma iniziale che devono sborsare i due colleghi. Quindi B. 31,33 € la barca costa 2x. Con l'aggiunta del terzo collega, la somma prò C. 32,00 € capite si riduce a x - 35.000, e dunque 3(x - 35.000) = 2x, da cui D. 30,00 € 3x- 105.000 = 2x e x = 105.000, per cui la barca costa 210.000 euro. E. 30,67 €

► Sia M il costo di una mela e P il costo di una pera. Il problema si traduce come 2M + 2P = 1,10 e 3M + P = 1,05. Segue che: P = 1,05 - 3M, da cui 2M + 2P = 1,10 diventa 2M + 2 • (1,05 - 3M) = 1,10. Infine 2M + 2,10 - 6 M = 1,10 e poi -4M = -1,00. Dunque M = 0,25 e da P = 1,05 - 3M si ottiene P = 1,05 - 3 • 0,25 = 0,30. Ora 3P + M = 3 • 0,30 + 0,25 = 1,15 da cui segue la risposta A.

1239. Tre tacchini e due pulcini pesano 32 Kg. Quattro tacchini e tre pulcini pesano 44 Kg. Ciascun tacchino pesa uguale, cia­ scun pulcino pesa uguale. Quanti Kg pesano due tacchini e un pulcino? A. 22 1234. Una lattina di gazzosa costa 1,10 €. La gazzosa costa 0,90 B. 18 cent più della lattina vuota. Quanto costa il vuoto della lattina? C. 12 D. 20 A. 10 cent E. 16 B. 5 cent C. 25 cent > Sia X il peso dei tacchini e Y il peso dei pulcini. Il problema del D. 15 cent testo si riconduce al sistema (lineare di 2 equazioni e 2 incognite) E. 20 cent 3X + 2Y = 32 Kg e 4X + 3Y = 44 Kg. Risolvendo il sistema si ottiene ► Come nel quiz 1233, se X è il costo della lattina vuota, allora la X = 8 Kg e Y = 4 Kg. Quindi, 2X + Y = 20 Kg. gazzosa costa X + 0,90, e vale 1,10 = X + (X + 0,90), da cui 2 • X = 1240. Nella classe di Gianluca c’è il doppio di ragazze rispetto ai 0,20 e X = 0,10 euro. ragazzi. Il numero totale di studenti della classe è 24. Quando 1235. Se un lingotto d’oro pesa 1/2 chilo più la metà del suo pe­ alcune ragazze escono, il numero dei ragazzi diventa il doppio delle ragazze. Quante ragazze sono uscite ? so, quanto pesa il lingotto A. 11 A. 750 grammi B. 8 B. 2 chili C. 14 C. 1 chilo D. 1500 grammi D. 12 E. 10 E. 500 grammi

► Sia X il costo della bottiglia vuota, allora si ottiene che il vino costa X + 23, e vale l’uguaglianza 25 = X + (X + 23), (il costo della bottiglia sommato a quello del vino). Si deduce immediatamente che X = 1 e che 750 mi di vino costano 24 €. Dunque, un litro di vino costa 32 €.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Sia X il numero delle ragazze e Y il numero dei ragazzi. Allora il problema si traduce nel sistema (lineare di 2 equazioni e 2 incognite) X = 2Y e X + Y = 24, che è di immediata soluzione e dà X = 16 e Y = 8 . Affinché il numero di ragazze sia la metà di quello dei maschi, devono quindi uscire 1 2 ragazze. 1241. Una classe contiene un numero uguale di ragazzi e ragaz­ ze. Otto ragazze vanno via. In classe resta il doppio di ragazzi rispetto alle ragazze. Qual era il numero iniziale di studenti delia classe? A. 32 B. 28 C. 48 D. 24 E. 36 ► Sia X il numero delle ragazze e Y il numero dei ragazzi. Allora il problema si traduce nel sistema (lineare di 2 equazioni e 2 incognite) X = Y e 2 • (X - 8 ) = Y, da cui segue che 2X -16 = X e quindi X = 16. In totale la classe inizialmente aveva X + Y = 32 studenti. 1242. Una corda di 40 metri viene tagliata in due spezzoni. Se uno spezzone è di 18 metri più lungo dell’altro, qual è la lun­ ghezza dello spezzone più corto? A. 11 B. 22 C. 18 D. 29 E. 9 ►Sia X la misura dello spezzone più lungo e Y la lunghezza dello spezzone più corto. Allora il problema si può riformulare con il siste­ ma (linearedi 2 equazioni e 2 incognite)X = Y + 1 8 e X + Y = 40, da cui si ottiene 2Y + 18 = 40 che ha come soluzione Y = 11.

©Artquiz LOGICA ► Matteo pesa 8 kg meno di Mario, quindi pesa 79 kg - 8 kg = 71 kg. Marco pesa 5 kg più di Matteo, dunque pesa 71 kg + 5 kg = 76 kg. 1245. Se una scarpa pesa 200 grammi, un ombrello pesa come una pipa più una scarpa, cinque pipe pesano come un ombrello più una scarpa e un casco pesa come un ombrello più una pipa, quanto pesa il casco? A. 200 grammi B. 500 grammi C. 100 grammi D. 300 grammi E. 400 grammi ► Il problema si traduce come segue: peso scarpa = S = 200 g, pe­ so ombrello = O, peso pipa = P, peso casco = C. Allora O = P + S, 5P = 0 + S e C = 0 + P, quindi 5P = O + S = (P + S) + S = P + 2S, da cui 4P = 2S = 400 g e P = 100 g. Poi, O = P + S = 100 g + 200 g = 300 g, e dunque C = O + P = 300 g + 100 g = 400 g. 1246. Sei caramelle e cinque mentine costano 85 centesimi; cin­ que caramelle e sei mentine costano 80 centesimi. Quanti cen­ tesimi costano rispettivamente una caramella ed una mentina? A. 12,3 B. 9,6 C. 11,4 D. 8,7 E. 10,5 ► Sia C il costo di una caramella e M il costo di una mentina. Il pro­ blema si traduce matematicamente nel sistema: 6 C + 5M = 85,5C + 6 M = 80, da cui C - M = 5 e C = 10, quindi M = 5.

1247. Samuele ha in tasca 12 monete per un totale di 1,96 euro. Si sa che: 1243. [M/O] Assumendo che ogni pappagallo mangi la stessa 1) le monete da 50 centesimi sono in numero dispari ed è il ta­ quantità di cibo ogni giorno e che lo stesso avvenga per ogni glio presente più grande; canarino, ogni giorno con 14 grammi di becchime si sfamano 4 2) le monete da 5 centesimi sono tante quante quelle da 10 e da pappagalli e 3 canarini, mentre con 18 grammi dello stesso 2 0 centesimi. mangime si sfamano 4 pappagalli e 5 canarini. Quale delle se­ Quante sono le monete da 2 centesimi? guenti affermazioni NON è vera? A. Cinque A. Un pappagallo ogni giorno mangia quanto un canarino B. Quattro B. Due pappagalli e sei canarini richiedono ogni giorno lo stesso C. Due becchime di cinque pappagalli D. Tre C. Un canarino viene sfamato per 2 giorni con 4 grammi di becchime E. Una D. Tre pappagalli e tre canarini richiedono ogni giorno 12 grammi di becchime ► L’unica combinazione possibile con i dati del testo è data da 3 E. Cinque pappagalli e cinque canarini richiedono ogni giorno 20 monete da 50 cent, una moneta da 20 cent., una moneta da 10 grammi di becchime cent., una moneta da 5 cent., 5 monete da 2 cent e una moneta da un cent. (Si noti che il testo non indica espressamente la presenza di ► Siano X e Y le quantità di becchime che mangiano rispettivamente monete da un cent.). i pappagalli e i canarini. Il problema del testo si riconduce al sistema (lineare di 2 equazioni e 2 incognite) 4X + 3Y = 14 g e 4X + 5Y = 18 g. Quindi 4X = 14 g - 3Y e sostituendo quest’ultima uguaglianza 1248. Prima del 15 febbraio 1971 in Inghilterra il sistema mone­ nella seconda equazione si ottiene 14 g - 3Y+ 5Y = 18 g, da cui 2Y = tario aveva queste equivalenze: 4 g e Y = 2 g. Segue che 4X = 14 g - 3 • 2 g e dunque 4X = 8 g. Ab­ - la sterlina era suddivisa in 2 0 scellini biamo così ottenuto che X = Y = 2 g e che l’affermazione falsa è la B. - ogni scellino era composto da 1 2 pence - esisteva poi la mezza corona, che valeva due scellini e sei 1244. Se Marco pesa 5 Kg più di Matteo e Mario che ha 8 Kg più pence. In altre parole, una sterlina equivaleva a 8 mezze corone. Quanto valevano 2 sterline? di Matteo pesa 79 Kg: quanto pesa Marco? A. 8 mezze corone e 120 pence A. 84 B. 60 scellini B. 76 C. 20 scellini, 120 pence e 4 mezze corone C. 82 D. 20 scellini e 24 mezze corone D. 74 E. 20 scellini e 120 pence E. 71

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LO G IC A ©Artquiz ► Una sterlina corrisponde a 20 scellini che a loro volta corrispon­ dono a 240 pence, ossia 1 £ = 240 pence. Inoltre 1/2 corona = 2 scellini + 6 pence = 2 *1 2 + 6 pence = 30 pence. Siccome 2 £ = 480 pence, si possono escludere le risposte A, B, D ed E con una sem­ plice calcolo, ad esempio per A vale 8 • 30 + 120 pence = 360 pence.

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI 96 - (76 - B) = 20 + B e, allo stesso modo, da B + C = 140 segue C = 140 - B. Uguagliando le ultime 2 espressioni per C si ottiene 20 + B = 140 - B da cui segue 2B = 120 e B = 60 e, di conseguenza, si ha A = 76 - B = 76 - 60 = 16 e C = 20 + B = 20 + 60 = 80.

1253. Dopo aver cenato al ristorante, Ada, Bice, Carla e Dora 1249. Quanto valevano 70 scellini, 420 pence e 14 mezze coro­ devono dividere fra loro il conto, che ammonta a euro 450. Ada deve pagare il doppio di Bice, Carla una volta e mezzo la cifra di ne? (vedi brano precedente) Ada e Dora il triplo di Bice. Quanto paga Dora? A. 70 scellini e 84 mezze corone A. 75 euro B. 70 scellini e 420 pence C. 7,5 sterline B. 100 euro C. 50 euro D. 28 mezze corone e 420 pence D. 120 euro E. 7 sterline E. 150 euro ► Proseguendo dal quiz 1248 basta calcolare 70 scellini + 420 pen­ ce + 14 mezze corone = 70 • 12 + 420 + 14 • 30 pence = 840 + 420 ►Siano A, B, C e D i soldi pagati rispettivamente da Ada, Bice, Car­ la e Dora. Ora il problema si può riformulare come segue: A = 2 • B; + 420 pence = 1680 pence = 7 £. C = 1,5 • A = 1,5 • (2 • B) = 3 • B; e D = 3 • B. Inoltre 450 euro = 1250. Avendo 80 scellini e 960 pence, per disporre esattamente A + B + C + D = 2B + B + 3B + 3B = 9B. Dunque B = 50 euro e D = di 10 sterline, quale delle alternative proposte NON sarebbe sta­ 3 • 50 = 150 euro. ta utile? (vedi brano precedente) 1254. Rosalita ha comprato un sacchetto contenente 288 biglie e A. 20 scellini e 8 mezze corone decide di dividerle tra i suoi tre figli, Sem, Rosita e Enrique, in B. 8 mezze corone e 240 pence proporzione alla loro età. Sapendo che Rosita ha 2 anni in meno C. 20 scellini, 120 pence e 8 mezze corone di Sem, che ha 8 anni, e che Enrique ha la metà degli anni di D. 20 scellini e 240 pence Sem, quante biglie toccheranno a Enrique? E. 20 scellini, 120 pence e 4 mezze corone A. 64 biglie ► Come nel quiz 1248 si tratta di procedere per esclusione. Dopo B. 160 biglie aver trasformato 80 scellini e 960 pence in 80 • 12 + 960 pence = C. 60 biglie 1920 pence e notato che 10 £ corrispondono a 2400 pence, si dedu­ D. 128 biglie ce che all’ammontare del testo vanno aggiunti 480 pence. Ora, si E. 90 biglie possono escludono le risposte che danno questa cifra, ad esempio per la A si calcola che 20 scellini e 8 mezze corone = 20 • 12 + 8 • 30 ►Sem ha 8 anni, quindi Rosalita ne ha 6 e Enrique ne ha 4. li totale degli anni dei figli di Rosita è 18, quindi ad ogni figlio spettano pence = 480 pence. 288/18 = 16 biglie per ogni anno d’età. In particolare a Enrique spet­ 1251. Ho raccolto un cesto di mele che decido di dividere tra le tano 4 • 16 = 64 biglie (allo stesso modo si può procedere per cia­ mie vicine di casa. Se regalo 6 mele a ciascuna e altrettante ne scuno degli altri figli). tengo per me, avanzano 8 mele. Se mi escludessi, le altre ne avrebbero 8 a testa e non ne avanzerebbe nessuna. Quante so­ 1255. Nel tentativo di guadagnare qualcosa in più per andare in vacanza, 4 amici hanno svolto vari lavoretti per i loro vicini. no le mie vicine (me esclusa)? Prima di iniziare, hanno pattuito che tutti i soldi guadagnati sa­ A. 4 rebbero stati condivisi equamente tra di loro. Si sa che: B. 9 • Marta ha guadagnato euro 6 6 ; C. 6 • Beiinda ha guadagnato euro 43; D. 7 Gioacchina ha guadagnato euro 6 8 ; E. 12 • Emmanuelle ha sorpreso tutti gli altri guadagnando euro 119 e ► Sia X il numero delle vicine e Y il numero delle mele. Il problema quindi deve dei soldi agli altri amici. si traduce matematicamente come segue: 6 *(X + 1) + 8 = Y e 8 *X = Quanto deve ricevere Beiinda da Emmanuelle? Y. Sostituendo dalla seconda equazione Y nella prima equazione si A. Euro 45 ottiene che 6 X + 6 + 8 = 8 X, da cui segue che 2X = 14 e quindi X = 7. B. Euro 76 C. Euro 31 1252. Anna dice: “lo e Barbara insieme abbiamo € 76” D. Euro 8 Barbara aggiunge: “Con la mia amica Carla abbiamo insieme E. Euro 6 € 140” Carla precisa: “Se Anna mi desse i suoi soldi, io avrei in tutto ► Il totale dei soldi guadagnati dalle quattro amiche è 6 6 + 43 + 6 8 + €96” 119 = 296 €. Dunque, ogni amica deve avere 296 €/4 = 74 €. Tutte le Quanti soldi possiede ciascuna delle tre amiche? amiche tranne Emmanuelle hanno guadagnato meno di tale cifra, e A. 26, 60, 70 in particolare Emmanuelle dovrà dare a Beiinda 74 € - 43 € = 31 €. B. 70, 50, 36 1256. Nel tentativo di guadagnare qualcosa in più per andare in C. 60, 36, 60 vacanza, 4 amici hanno svolto vari lavoretti per i loro vicini. D. 46, 70, 40 Prima di iniziare hanno pattuito che tutti i soldi guadagnati sa­ E. 60, 80,16 rebbero stati condivisi equamente tra di loro. Si sa che: Tran­ ► Siano A, B e C rispettivamente i soldi posseduti da Anna, Barbara quillo ha guadagnato euro 20; Vittorio ha guadagnato euro 20; e Carla. Allora vale A + B = 76, B + C = 140 e C + A = 96, da cui Yari ha guadagnato euro 22; Fatima ha sorpreso tutti gli altri A = 76 - B e quindi da C + A = 96 segue C = 96 - A ossia C = guadagnando euro 50 e quindi deve dei soldi agli altri amici.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI Quanto deve ricevere Vittorio da Fatima? A. Euro 22 B. Euro 30 C. Euro 6 D. Euro 7 E. Euro 8 ► Vedi quiz 1255. 1257. Ho appena raccolto una cesta di albicocche. Ne mangio una. Andando a casa, per strada incontro Giuseppe a cui regalo un quarto delle rimanenti. Proseguendo ne mangio altre quattro, poi mi fermo da Gian Luca a cui regalo un quarto delle rimanen­ ti. Incontro Elisa a cui regalo quattro albicocche. Alla fine me ne restano 20 che porto a casa. Quante erano le albicocche appena raccolte? A. 49 B. 52 C. 47 D. 50 E. 44 ► Sia x il numero di albicocche che ho raccolto. Ne mangio una e quindi ne rimangono x -1 . Dopo l'incontro con Giuseppe me ne ri­ mangono (x - 1) • (3/4) = 3(x - 1)/4. Dopo ne mangio altre quattro e quindi ne ho 3(x - 1)/4 - 4. Poi a Gian Luca regalo un quarto delle rimanenti, e ne restano [3(x -1 )/4 - 4] • (3/4). Infine, incontro Elisa a cui regalo quattro albicocche e così rimango con [3(x -1 )/4 - 4] • (3/4) - 4 = 20 albicocche. Ora si tratta di risolvere l'equazione: [3(x -1 )/4 - 4] • (3/4) - 4 = 20, equivalente alle 9(x - 1)/16 - 3 - 4 = 20; 9(x - 1)/16 = 27; x -1 = 27 • (16/9); x -1 = 48 e dunque x = 49. 1258. Matteo, Marco e Massimiliano acquistano insieme 32 latti­ ne di birra (ognuna di capacità pari a un terzo di litro), spenden­ do rispettivamente € 9, € 15, € 24. Se la distribuzione delle latti­ ne viene fatta in proporzione alla cifra versata, qual è la quantità che spetta a Marco? A. 3 litri B. 2 litri C. 10 lattine D. 12 lattine E. 5,33 litri ► Dividendo le tre spese per il mcm = 3, si ottiene 3 : 5 : 8 , la cui somma è 16. Ora 32/16 = 2, da cui si ottiene le quantità cercate nella proporzione corretta: 3 • 2,5 • 2, 8 • 2, ossia 6,10,16. 1259. Due studenti di un liceo linguistico prendono da una pro­ fessoressa madrelingua lezioni di cinese per cinque giorni e spendono euro 820. Con la stessa professoressa quattro stu­ denti prendono lezioni per tre giorni. Calcolare la spesa delle lezioni di cinese per i quattro studenti sapendo che il prezzo è direttamente proporzionale al numero di persone e ai giorni. A. Il costo delle lezioni di cinese per i quattro amici è di euro 984 B. Il costo delle lezioni di cinese per i quattro amici è di euro 1084 C. Il costo delle lezioni di cinese per i quattro amici è di euro 900 D. Il costo delle lezioni di cinese per i quattro amici è di euro 684 E. Il costo delle lezioni di cinese per i quattro amici è di euro 884 ► Nel primo caso la professoressa ha insegnato per un totale di 10 giorni-studente, quindi il costo unitario è di 82 €. Nel secondo caso insegna per 1 2 giorni-studente, quindi i quattro spenderanno 82 € • 1 2 = 984 €.

0,15 una tariffazione di 1/4 di centesimo al secondo. La compa­ gnia B invece fa pagare una quota fissa (scatto alla risposta) pari a euro 0,25 e poi 1/5 di centesimo al secondo. Qual è la massima durata al di sotto della quale una telefonata risulta meno costosa se effettuata con la compagnia A? A. 2 minuti e 20 secondi B. 2 minuti e 40 secondi C. 3 minuti e 30 secondi D. 3 minuti e 20 secondi E. 3 minuti esatti ►Sia x la durata in secondi della telefonata. Allora il problema equi­ vale alla disequazione 15 + x • 1/4 < 25 + x • 1/5. Segue che: x/4 - x/5 ^ 10, da cui x/20 s 10 e dunque x s 200 s = 3 min e 20 s.*il 1261. C'è un Paese nel quale il 60% degli abitanti parla la lingua A e l'80% parla la lingua B. Supponendo che non siano parlate altre lingue, quale percentuale parla entrambe le lingue A e B? A. 40% B. I dati non sono sufficienti per rispondere C. 20% D. 70% E. 60% ► Il totale degli abitanti che studiano le lingue A e B è il 140%, quindi il 40% parla entrambe le lingue: (80 + 60 -100)% = 40%. 1262. In una scuola gli studenti studiano l’inglese e/o il france­ se. Il 70% studia l’inglese e il 60 % studia il Francese. Quale percentuale di studenti studia entrambe le lingue? A. 65% B. I dati del problema sono insufficienti per rispondere C. 40% D. 10% E. 30% ► La somma degli studenti che studiano le lingue proposte è 130%. Siccome tutti studiano almeno una lingua, quelli che ne studiano due deve essere pari al 30%. 1263. [V] In un ateneo, degli studenti iscritti, il 62% è di sesso maschile, il 36% è fuori corso ed il 9% è lavoratore. Quale delle seguenti affermazioni è necessariamente vera? A. C'è almeno uno studente di sesso maschile fuori corso B. C'è almeno una studentessa in corso e non lavoratrice C. C'è almeno uno studente di sesso maschile che non è né lavora­ tore né fuori corso D. Non ci sono studenti lavoratori che non siano fuori corso E. C'è almeno una studentessa lavoratrice ► La somma degli studenti fuori corso 0 lavoratori (eventualmente entrambi) è al più 45 %. Dunque ci deve essere almeno uno studen­ te che non rientra in nessuna di queste due categorie, ossia è solo maschio. 1264. In una popolazione di 100 studenti, 70 seguono un corso di inglese e 50 uno di francese. Quanti sono gli studenti che sicuramente seguono entrambi i corsi? A. 20 B. Da 20 a 50 C. Più di 50 D. Non è possibile fare congetture in proposito E. 50

1260. La compagnia telefonica A calcola il prezzo di ogni telefo­ nata sommando a una quota fissa (scatto alla risposta) di euro ►Vedi quiz 1261.

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LO G ICA © A rtquiz 1265. In un gruppo di 12 persone, ognuna può studiare, lavorare o fare entrambe le cose. Se 9 persone studiano e 7 lavorano, quante sono le persone che contemporaneamente svolgono entrambe le attività? A. 12 B. 7 C. 3 D. 2 E. 4 ► Basta fare 9 + 7 -'12 = 4. 1266. In un gruppo di 18 persone, ciascuna parla almeno una lingua, tra inglese, francese e tedesco. 6 parlano inglese, 9 fran­ cese, 1 2 tedesco. 2 parlano inglese e tedesco, nessuno parla inglese e francese. Quante parlano francese e tedesco? A. 6 B. 3 C. 7 D. 4 E. 5

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Si veda il quiz 1268. 1270. [M/O] A un corso di laurea sono iscritti 235 studenti, di cui 183 maschi, 190 miopi, 204 castani e 214 in corso. Qual è il nu­ mero minimo di uomini miopi? A. 138 B. 52 C. 1

D. 162 E. 152 ► Il numero degli studenti castani e in corso è irrilevante ai fini della risposta. La somma degli studenti maschi e dei miopi è 373, per cui almeno 373 - 235 = 138 studenti devono appartenere ad entrambe le categorie.

1271. [O] È possibile suddividere la popolazione umana in quattro gruppi sulla base di due specificità antigeniche (A e B). Alcuna indi­ vidui presentano la specificità A (gruppo A), altri la specificità B (gruppo B), altri entrambe (gruppo AB), ed infine vi sono individui in cui non è espressa né l'una né l'altra specificità (gruppo 0). In uno studio sui gruppi sanguigni AB0 condotto su 6000 cinesi, 2527 ave­ ►Si traduce in ( 6 + 9 +12 - 2) -18 = 7. vano l’antigene A e 2234 Fantigene B, 1846 nessun antigene. Quanti 1267. [V] Un’azienda per il trasporto urbano dispone di 77 mezzi individui avevano entrambi gli antigeni? tra autobus da 50 posti e pulmini da 20 posti. Gli autobus sono A. 607 57 e i pulmini sono 20. Tra i 77 mezzi, 22 sono quelli dotati di B. 4154 motore elettrico, mentre gli altri hanno motore diesel. Se i pul­ C. 293 mini con motore diesel sono 15, quanti saranno gli autobus a D. 4761 E. Non si può rispondere motore diesel? A. 40 ► Ce ne sono 6000 - 1846 = 4154 con almeno uno tra gli antigeni B. 45 A e B. Siccome il totale di quelli che hanno gli antigeni A 0 B è C. 47 2527 + 2234 = 4761, quelli che l’hanno entrambi è pari a 4761 - 4154. D. 55 E. 35 1272. In una scuola gli studenti sono stati divisi in tre gruppi di ► Siccome ci sono 77 - 22 = 55 mezzi con motore diesel e 15 di studio rispettivamente composti di 11, 14 e 25 studenti. 15 stu­ questi sono pulmini, gli altri 40 mezzi diesel devono essere autobus. denti fanno parte di uno solo dei tre gruppi, 1 0 studenti fanno parte contemporaneamente di due gruppi. Quanti studenti fanno 1268. In una scuola elementare, composta da 250 alunni, sono parte di tutti e tre i gruppi? stati attivati due corsi pomeridiani. Si sa che 200 alunni frequen­ A. 6 tano il corso di spagnolo, 199 il corso di nuoto, 13 nessuno dei B. 4 due corsi. Quanti alunni frequentano entrambi i corsi? C. 5 A. Non si può stabilire perché i dati sono insufficienti D. 8 B. 38 E. 7 C. 37 D. 162 ► In totale gli studenti dei gruppi, eventualmente ripetuti, sono 50. E. 237 15 studenti fanno parte di un solo gruppo e quindi tra i 35 rimanenti tutti sono ripetuti 2 0 3 volte. Siccome 10 studenti fanno parte di 2 ► Gli alunni che seguono almeno un corso sono 250 - 13 = 237, e gruppi, essi costituiscono un totale di 2 0 unità all'interno dei gruppi. I questi 237 alunni devono coprire un totale di 200 + 199 = 399 posti 15 studenti rimanenti (ripetuti 3 volte ognuno) sono quindi coloro che tra i due corsi di spagnolo e nuoto. Evidentemente, molti studenti fanno parte di 3 gruppi, dunque sono solo 5 gli studenti che fanno devono seguire entrambi i corsi, e sia x il numero di tali studenti. Al­ parte di tutti e tre i gruppi. lora 200 + 199 - x = 273 (x infatti sta sia dentro 200 che 199 e quindi 399 contiene 2x) da cui segue x = 200 +199 - 273 = 162. 1273. In un villaggio turistico si organizza un torneo a squadre 1269. [V] In una scuola elementare, frequentata da 250 alunni, miste di 1 2 persone, ognuna composta per metà da donne e per sono stati attivati due corsi pomeridiani. Si sa che 200 alunni un terzo da persone di età superiore ai 40 anni. Qual è il numero frequentano il corso di spagnolo, 199 il corso di nuoto, 29 nes­ massimo di uomini di età inferiore ai 40 anni che possono esse­ re presenti in una squadra? suno dei due corsi. Quanti alunni frequentano entrambi i corsi? A. 3 A. 22 B. 4 B. 21 C. 5 C. 178 D. 7 D. Non si può stabilire perché i dati sono insufficienti E. 6 E. 221

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

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► In una squadra ci sono metà componenti di sesso femminile, 1277. Un aereo passeggeri ha 132 poltrone. Vi è una poltrona quindi ci sono 6 donne per ogni squadra e dunque anche 6 uomini. vuota ogni tre passeggeri. Quanti sono i passeggeri sull'aereo? L’indicazione circa l’età dei componenti non riguarda il sesso e si A. 8 8 afferma che ci sono 4 persone di età superiore ai 40 anni. Siccome B. 33 queste ultime persone potrebbero anche essere tutte di sesso femmini­ C. 99 le, segue che tutti gli uomini potrebbero avere meno di 40 anni di età. ■D. 22 E. 77 1274. [M/O] "In un cinema ci sono 200 spettatori: 40 sono italia­ ni, 50 sono donne, e 60 preferiscono i film di genere fantasy". Sulla base di queste informazioni, di quanti spettatori si può affermare con certezza che sono allo stesso tempo italiani, donne e amanti del genere fantasy? A. Di cento B. Di dieci C. Di quaranta D. Di cinquanta E. Di nessuno ► Basta osservare che 40 + 50 + 60 = 150, quindi nel cinema ci de­ ve essere qualcuno che non rientra in nessuna delle dette categorie. In particolare, tanto meno potrà rientrare in tutte simultaneamente. 1275. [V] Ad un corso universitario partecipano 80 studenti. Di questi, 45 parlano inglese e 60 sono ragazze. Determinare, sulla base di questa sola informazione, quale delle seguenti situazio­ ni è impossibile. A. Il numero delle ragazze che parlano inglese è maggiore del nu­ mero dei ragazzi che parlano inglese B. Nessuno dei ragazzi parla inglese C. Le ragazze che parlano inglese sono esattamente 23 D. Tutti i ragazzi parlano inglese E. I ragazzi che parlano inglese sono esattamente 13 ► Se esattamente 23 ragazze parlassero inglese, allora gli altri stu­ denti che potrebbero parlare inglese, non potendo essere ragazze, sarebbero maschi, quindi al più 20. Ma allora in totale si avrebbero al più 43 studenti (23 + 20) che parlano inglese, in contraddizione con il testo.

► Una poltrona vuota ogni tre passeggeri significa che 1/4 delle pol­ trone sono vuote, ossia 132 • 1/4 = 33. Quindi i passeggeri sono 132 - 33 = 99. 1278. In una classe di 30 alunni ogni due maschi ci sono tre femmine. Detto M il numero dei maschi e F il numero delle fem­ mine, stabilire quali tra le seguenti relazioni è CORRETTA: A. 18M + 12F = 30 B. 2M + 3F = 30 C. 2M = 3F D. 12M + 18F = 30 E. 3M = 2F ► Per non essere tratti in inganno, esibiamo il caso concreto: ci sono 12 maschi e 18 femmine. Risulta immediato che vale 3M = 2F. 1279. Un cinema multisala ha in tutto 800 posti. Viene suddiviso in tre. Il cinema 1 ha 270 posti, mentre nel cinema 2 ci sono 150 posti in più che nel cinema 3. Quanti posti ha il cinema 2? A. 340 B. 310 C. 350 D. 300 E. 320 ► Siano X il numero di posti del cinema 2 e Y il numero di posti del cinema 3. Quindi X = Y + 150. Dunque vale l’uguaglianza 800 = 270 + X + Y = 270 + (Y + 150) + Y, ossia 800 = 420 + 2Y e dunque 380 = 2Y da cui Y = 190. Quindi X = 190 + 150.

1280. Marco ha tre figurine più di Giorgio e la metà di Andrea; Giorgio ne ha 10 meno di Guido mentre i quattro amici insieme hanno 169 figurine. Quante figurine possiede Guido? 1276. In una colonia sono presenti 812 ragazzi provenienti dall'I­ A. 27 talia, 532 dalla Francia e 980 dalla Grecia. Il direttore vuole divi­ B. 6 6 dere i ragazzi nel massimo numero di gruppi tutti uguali e in C. 55 modo che in ciascun gruppo ci sia lo stesso numero di ragazzi D. 45 provenienti da un medesimo Stato. Quanti ragazzi comporranno E. 40 ciascun gruppo? ► Se Gi è il numero di figurine di Giorgio, allora: M = Gi + 3 = A/2, A. 35 quindi A = 2Gi + 6 e Gu = Gi + 10. Infine Gi + (Gi + 3) + (2Gi + 6 ) + B. 19 (Gi + 10) = 169, da cui 5Gi = 150, quindi Gi = 30 e Gu = 40. C. 83 D. 28 1281. Alberto ha quattro volte le biglie di Roberto più una; Fran­ E. 29 cesco ha il doppio delle biglie di Roberto più dieci; Roberto ha ►Sia X il numero di gruppi che verranno formati. Allora ognuno dei 10 biglie in meno di Alberto. Chi ha più biglie? 3 gruppi iniziali di ragazzi dello stesso stato smisterà i suoi compo­ A. Francesco nenti in detti X gruppi. Affinché X sia il più grande possibile, X deve B. Roberto essere il MCD(812, 532, 980). Scomponiamo quindi i 3 numeri in C. Nessuno fattori primi: 812 = 22 • 7 • 29, 532 = 22 • 7 • 19 e 980 = 22 • 5 • 72 _ D. Alberto così da ottenere X = MCD(812, 532, 980) = 22 • 7 = 28. In questo E. Tutti hanno le stesse biglie modo abbiamo già a disposizione il numero di componenti di ogni gruppo che dovrà essere smistato in ognuno dei nuovi 28 gruppi, ►Siano A il numero di biglie di Alberto, R quelle di Roberto e F quel­ infatti gli italiani saranno smistati in 812/28 = 29 per ogni nuovo le di Francesco. Allora vale che A = 4R + 1, F = 2R + 10 e R = gruppo, i francesi in 512/28 = 19 e infine i greci in 980/28 = 35. A -10. Da cui R = (4R + 1) -10, 3R = 9 ed R = 3, Poi A = 4R + 1 = 12 + 1 = 13 e F = 2R + 10 = 6 + 10 = 16. Quindi ogni nuovo gruppo avrà 29 +19 + 35 = 83 ragazzi.

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LOG ICA ©Artquiz 1282. Ada, Barbara, Cinzia e Daniela hanno vinto alla lotteria 45 milioni di euro. Ad Ada spetta il doppio di Barbara, a Cinzia spetta una volta e mezzo la cifra di Ada e a Daniela il triplo di Barbara. Quanti milioni di euro riceve Daniela? A. 15 B. 12 C. 8 D. 5 E. 10

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI mele ho nel cappello?": A. 6 B. 9 C. 8 ' D. 5 E. 7 ► Equivale all’equazione (3M + 3)/3 - 3 = 5, da cui M + 1 - 3 = 5 e M = 7.

1287. Un collezionista aveva raccolto molte monete d’oro, ma non voleva far sapere a nessuno quante erano. Cosi il giorno in cui un amico gli chiese: “So che hai molte monete d'oro, ma quante ne hai?”, il collezionista gli rispose: “Se divido le monete in due mucchi di numero non uguale, allora moltiplicando per cinquantacinque volte la differenza fra i due numeri ottengo un numero uguale alla differen­ 1283. Marco dice a Francesco: "Se mi dai una biglia, ne avremo za fra i quadrati dei due numeri”. L’amico non riuscì a risolvere il pro­ lo stesso numero". Francesco risponde: "Se me ne dai una tu, blema. Sei più bravo tu a scoprire quante erano le monete? io ne avrò il doppio delle tue". Quante biglie hanno Marco e A. 60 B. 55 Francesco? C. 50 A. 6 e 6 D. 40 B. 5 e 7 E. 45 C. 4 e 8 D. 2e 10 ► Si riduce a 55(x - y) = x2 - y2 = (x + y)(x - y), da cui 55 = x + y. E. 3 e 11

► Siano A, B, C e D le somme che ricevono rispettivamente Ada, Barbara, Cinzia e Daniela. Dunque valgono le seguenti uguaglianze A = 2B, C = 1,5A = 3B e D = 3B. Il totale A + B + C + D = 2B + B + 3B + 3B = 9B. Quindi Barbara riceve 45/9B = 5 milioni e Daniela 15 milioni.

1288. La paga media oraria di 60 lavoratori è di 8 euro. Alcuni però ricevono 7,5 euro all’ora mentre i rimanenti sono pagati 10 euro all’ora. Quanti sono quelli pagati 7,5 euro all’ora? A. 46 1284. Giacomo dice a Filippo: "Se mi dai 7 euro, avremo in tasca B. 48 gli stessi soldi Filippo risponde: "Se tu dai a me 7 euro, io avrò C. 44 il doppio dei tuoi soldi!" Quanti soldi hanno inizialmente in ta­ D. 42 E. 50 sca, rispettivamente, Giacomo e Filippo?

►Sia M il numero di palline di Mario e F quello di Francesco. Allora M + 1 = F -1 e F +1 = 2(M -1), da cui segue: F = IVI + 2, (M + 2) + 1 = 2M - 2 e dunque M = 5 e F = 7.

A. B. C. D. E.

14 e 21 euro 28 e 42 euro 35 e 49 euro 49 e 35 euro 42 e 35 euro

► Siano x e y rispettivamente i soldi di Giacomo e Filippo. Allora le affermazioni del testo si traducono inx + 7 = y - 7 e y + 7 = 2 *(x -7 ). Dalla prima equazione si ricava che y = t + 14 e quindi sostituendo nella seconda si ha x + 14 + 7 = 2x -1 4 che ha soluzione x = 35. Sostituendo x = 35 in y = x +14 si ha y = 49.

► Sia x il numero dei lavoratori pagati 7,5 euro all’ora, allora quelli pagati 1 0 euro all’ora sono i rimanenti, ossia 60 - x. Il totale delle paghe orarie ricevute dai 60 lavoratori è dato da 7,5 • x + 10 • (60 - x) e la media è data da [7,5 • x + 10 • (60 - x)]/60 = 8 . Dall’ultima equa­ zione segue 7,5 • x + 600 - 10 • x = 480 e 2,5 • x = 120. Quindi x = 120/2,5 = 48.

1289. [V] Un quadrato è costituito di 49 piccoli quadrati bianchi tutti uguali tra di loro. Vengono colorati in rosso i quadrati che ne costituiscono il bordo. Quanti quadrati restano bianchi? A. 21 B. 36 1285. Teresa dice a Laura: “Se ti dò una matita, avrai il triplo C. 35 delle matite che ho io; ma se me ne dai una, avremo entrambe lo D. 16 stesso numero di matite”. Quante matite ha Laura? E. 25 A. 5 matite B. 4 matite ► Il quadrato grande ha il lato formato da 7 quadrati piccoli. Nel bor­ C. . 3 matite do, formato da 4 lati, ci sono quindi 24 quadrati (facendo attenzione D. 7 matite a non contare due volte i quadrati nei 4 vertici). E. 6 matite Restano quindi 49 - 24 = 25 quadrati non colorati di rosso. ►Siano x e y rispettivamente le matite di Teresa e di Laura. Allora le affermazioni del testo si traducono in 3(x -1 ) = y + 1 e x + 1 = y -1 . Dalla seconda equazione si ricava che x = y - 2 e quindi sostituendo nella prima si ha y = 3(y - 2 -1 ) -1 , da cui y = 3y -10 e infine 2y = 10. Quindi Laura ha 5 matite. — 1286. Un ragazzo chiede una mela ad un contadino. "Potrai avere tutte quelle che ho nel cappello se risolvi l'indovinello: se le moltiplico per 3 e aggiungo 3 al prodotto e divido la somma per 3 e sottraggo 3 a! quoziente il risultato è 5. Bimbo bello, quante 162

1290. La piccola Fiorella sta giocando con 378 tessere quadrate di legno colorato, tutte delle stesse dimensioni. Costruisce con |e tessere, affiancandole, il più grande quadrato possibile. Gon­ siderando il lato di ogni tessera come unità di misura u, quanto vale il perimetro del quadrato ottenuto? A. 266u b . 72 u q 126 u q 75 u e 80 u

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

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► Il quadrato più grande che si può ottenere ha lato 19, ed è com­ posto quindi da 192 = 361 tessere (con lato 20 ci vorrebbero 400 tessere). Il perimetro misura quindi 4 • 19 = 76.

A. 256 B. 316 C. 216 D. 343 1291. [V] La piccola Agnese sta giocando con 342 tessere qua­ E. 359 drate di legno colorato, tutte delle stesse dimensioni. Costrui­ sce con le tessere, affiancandole, il più grande quadrato possi­ ► il cubo più grande che si può ottenere ha lato 7, ed è composto bile. Considerando il lato di ogni tessera come unità di misura quindi da 73 = 343 cubetti (con lato 8 ci vorrebbero invece 512 cubetti). u, quanto vale il perimetro del quadrato ottenuto? A. 6 8 u 1296. [V] Un operaio specializzato nella posa di mosaici dispone B. 252u di 702 tessere quadrate, tutte delle stesse dimensioni. Ha co­ C. 72 u struito con esse, affiancandole, il quadrato più grande possibile. D. 76 u Quante sono le tessere non utilizzate? E. 114 u A. 25 B. 27 ► Si veda il quiz 1290. C. 26 D. 77 1292. La piccola Aurelia sta giocando con 985 tessere di legno E. 20 colorato, tutte a forma di triangolo equilatero e aventi le stesse dimensioni. Ha costruito con esse, affiancandole, il triangolo ► Il quadrato più grande che si può ottenere ha lato 26, ed è com­ equilatero più grande possibile; quante tessere sono avanzate posto quindi da 262 = 676 tessere (con lato 27 ci vorrebbero invece ad Aurelia? 729 tessere). Avanzano dunque 26 tessere.*il A. 31 B. 25 1297.11 piccolo Gabriele sta giocando con 95 tessere quadrate C. 24 di legno colorato, tutte delle stesse dimensioni. Costruisce con D. 23 esse alcuni quadrati. Si osserva che i quadrati costruiti non so­ E. 26 no singole tessere, hanno i lati diversi e non c’è possibilità di costruire altri quadrati che non siano tessere singole 0 che non ► Si noti che per riempire un triangolo equilatero il cui lato è formato siano quadrati già costruiti. Quante tessere avanzano al minimo da n tessere, ne servono esattamente n2 (ci si convinca disegnando i a Gabriele? casi n = 2, n = 3 etc.). Il più grande n tale che n2 < 985 è 31 (312 = 961, A. Due mentre 322 = 1.024 e 302 = 900). Avanzano quindi 985 - 961 tessere. B. Quattro C. Nessuna 1293. La piccola Alfonsina sta giocando con 841 tessere di le­ D. Tre gno colorato, tutte a forma di triangolo equilatero e aventi le E. Una stesse dimensioni. Costruisce con tutte le tessere, affiancando­ le, un grande triangolo equilatero. Considerando il lato di ogni ► Dimostriamo che non è possibile che non restino tessere. I qua­ tessera come unità di misura u, quanto vaie il perimetro del drati a disposizione hanno lato 2, 3, 4... fino a 9, in modo che le tes­ triangolo ottenuto? sere da utilizzare per ognuno di essi siano 4, 9,16, 25, 36, 49, 64 e A. 58 u 81. Siccome 95 è un numero dispari, per non avere tessere avanzate B. 116 u ci dovranno essere 3 quadrati di lato dispari 0 un unico quadrato con C. 87 u lato dispari. Nel primo caso si possono solo usare solo i quadrati con D. 29 u 9, 25 e 49 tessere per un totale di 83 tessere, ma così avanzerebbe­ E. 90 u ro 1 2 tessere che non potrebbero essere esaurite da quadrati di lato ► Dal commento del quiz 1292 si verifica che il lato del triangolo pari, essendo utilizzabile solo quello di 4 tessere. Nel secondo caso, deve essere composto da 29 tessere di misura u, infatti 292 = 841. ossia un solo quadrato con lato L dispari, procediamo anlizzando i singoli casi: L = 3, allora si usano 9 tessere e si devono poi esaurire Quindi il perimetro misura 3 ♦29u = 87u. le 8 6 rimanenti con quadrati pari. Se si usa il quadrato con 64 tesse­ 1294. Il piccolo Duccio sta giocando con 780 cubetti di legno re, poi si hanno a disposizione solo i quadrati con 16 e 4 tessere per colorati, tutti deile stesse dimensioni. Ha costruito con essi il un totale di 84 tessere, ma così ne avanzano 2. Se invece non si usa cubo più grande possibile; quanti cubetti ha utilizzato Duccio? il quadrato con 64 tessere, gli altri 3 quadrati pari danno un totale di A. 390 36 + 16 + 4 = 56 tessere e così ne avanzerebbero addirittura 30. L = B. 22 5, allora si usano 25 tessere e si devono poi esaurire le 70 rimanenti C. 737 con quadrati pari. Se si usa il quadrato con 64 tessere, poi si ha a D. 729 disposizione solo il quadrato con 4 tessere per un totale di 6 8 tesse­ E. 721 re, ma così nuovamente ne avanzano 2. Se invece non si usa il qua­ drato con 64 tessere, gli altri 3 quadrati pari danno un totale di 56 Il cubo più grande che si può ottenere ha lato 9, ed è composto tessere e così ne avanzerebbero 14. L = 7, allora si usano 49 tesse­ quindi da 93 = 729 cubetti (con lato 10 ci vorrebbero invece 1000 re e si devono poi esaurire le 46 rimanenti con quadrati pari. Non si cubetti). può usare il quadrato con 64 tessere e neppure gli altri 3 quadrati pari per un totale di 56 tessere. Quindi, con 2 quadrati pari, si utiliz­ 1295. [M/O] Uno scultore vuole creare un enorme cubo compo­ zano 36 + 4 = 40 tessere e ne avanzerebbero 6 . Infine, con L = 9 si sto datanti piccoli cubetti di legno. Ha a disposizione 359 picco­ li cubetti, tutti uguali. Quanti cubetti utilizzerà lo scultore per usano 81 tessere e si potrebbe utilizzare solo il quadrato pari con 4 tessere per un totale di 85 tessere e 10 rimanenti. Pertanto è imposcreare l'opera più grande possibile?

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

1302. Lungo il perimetro di un giardino possono essere piantati 12 meli distanti fra loro 2 metri. Se si aumenta di un metro la distanza fra i meli, quante piante sono sufficienti? (NB: Tutte le 1298. Un grande quadrato è composto di 81 più piccoli quadrati. distanze sono misurate lungo il perimetro) Se il perimetro del grande quadrato è di 36 m, qual è il perimetro A. 24 piante B. 11 piante di ciascuno dei quadrati piccoli? C. 6 piante A. 4m D. 8 piante B. 5 m E. 10 piante C. 3m sibile che non restino tessere. Ora si vede che usando 81 + 9 + 4 = 94 tessere, avanza esattamente una tessera, come nella risposta E.

D. 2 m E. 6 m

► Il quadrato grande è composto da 81 = 92 quadrati, quindi ci sono 9 quadratini per lato. Siccome il lato del quadrato grande misura 36 m/4 = 9 m, il lato dei quadrati piccoli misura 9 m/9 = 1 m e il peri­ metro misura quindi 1 m • 4 = 4 m.

► Il perimetro è uguale alla somma delle distanza tra i meli e quindi misura 12 • 2 m = 24 m. Se la distanza tra due meli diventa 2 m +1 m = 3 m, allora il numero di meli è 24 m/3 m = 8.

1303. [V] Le piastrelle (quadrate) del pavimento (rettangolare) di un locale di dimensioni di 2 x 3 = 6 metri quadrati, sono costate complessivamente € 600. Sapendo che il costo unitario delle 1299. Per pavimentare 2 stanze a pianta quadra vengono usate piastrelle è stato di 4 euro, quanto misura il lato della piastrella? 2080 mattonelle quadre di ceramica da 25 cm di lato ciascuna. Il A. 25 cm lato di una stanza è due metri maggiore di quello dell’altra. B. 30 cm C. 20 cm Quanti metri misurano i lati delle due stanze? D. 40 cm A. 6 , 8 E. 15 cm B. 3,5 C. 5,7 ► Ci sono volute 600€/4€ = 150 piastrelle, quindi ognuna aveva area D. 7,9 pari a 6m2/150 = 0,04m2, dunque il lato era pari a J 0 ,0 4 m 2 = 0,2m E. 4,6 = 20cm. ►Ogni metro quadrato, di lato pari a 100 cm, richiede 16 mattonelle (il lato della mattonella è un quarto il lato del quadrato). Dunque la 1304. [M/O] Le piastrelle (quadrate) del pavimento (rettangolare) somma dei metri quadri delle 2 stanze è 2080/16 = 130. Sia ora x il di un locale di dimensioni 4 x 6 = 24 metri quadrati sono costate lato della stanza minore, allora x2 + (x + 2) 2 = 2080/16 = 130, da cui complessivamente 600 euro. Sapendo che il costo unitario delle 2x2 + 4x -126 = 0, ossia x2 + 2x - 63 = 0 e infine (x + 9)(x - 7) = 0. piastrelle è di 4 euro, quanto misura il lato della piastrella? Dunque x = 7 (x = -9 si scarta) e la risposta giusta è la D. A. 4cm B. 50 cm 1300. La recinzione di un vigneto prevede che si piantino alberi C. 40 cm di vite a distanza di 6 metri l’uno dall’altro. Quanti alberi di vite D. 20 cm in più sono necessari per recintare un vigneto quadrato di area E. 30 cm quadrupla rispetto a un altro vigneto quadrato che ha il perime­ tro pari a 120 metri? ► Ci sono volute 600€/4€ = 150 piastrelle, quindi ognuna aveva area A. 120 pari a 24m2/150 = 0,16m2, dunque il lato era pari a V o ,1 6 m 2 = B. 80 0,4m = 40cm. C. 20 D. 60 1305. [M] Il pavimento di un locale a forma rettangolare, di lati E. 40 rispettivamente 4 e 6 metri, è stato ricoperto con piastrelle di forma simile al rettangolo del pavimento. Il costo di ogni pia­ ► Un quadrato di area quadrupla di un dato quadrato deve avere strella è stato di € 4 e quello di tutte le piastrelle di € 1.600. Quali lato doppio, così come deve essere quindi doppio il perimetro. Quindi sono le dimensioni di ogni piastrella? ci vogliono il doppio di viti, ossia il doppio di 1 2 0 / 6 = 2 0 e in particola­ A. 18 cm e 27 cm re altre 2 0 rispetto a quelle usate per il primo vigneto. B. 25 cm e 50 cm C. 12 cm e 18 cm 1301. [V] Lungo i lati di una piazzetta di forma rettangolare con D. 20cme30c m lati pari a 45 metri e 75 metri si devono disporre dei platani, a E. 10 cm e 15 cm intervalli regolari e tali da assicurare tra un albero e l'altro la massima distanza possibile, cosicché in ogni vertice della piaz­ ► Ci sono 1.600/4 = 400 piastrelle, e un numero di piastrelle x per zetta vi sia un platano. A quale distanza l'uno dall'altro bisogna lato comune ai due lati (le forme sono simili). Quindi x2 = 400 e x = porre i platani? 20, da cui i lati delle piastrelle sono 6m/20 = 30cm e 4m/20 = 20cm. A. 15 metri B. 30 metri 1306. Un piastrellista ha coperto i 7/9 di un pavimento. Sapendo C. 7,5 metri che ha usato 14 metri quadrati di mattonelle, quanto è grande D. 20 metri l’intero pavimento? E. 12 metri A. 70 metri quadrati B. 20 metri quadrati ► Per soddisfare le richieste del testo si devono disporre i platani C. 9 metri quadrati alla distanza massima che divide sia 45 m che 75 m, ossia pari al D. 18 metri quadrati MCD delle due distanze che è 15 m. E. 19 metri quadrati

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

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► 1/9 di pavimento misura 14/7 = 2 metri quadrati, e quindi l'intero pavimento misura 18 metri quadrati.

mente danno un ultimo sigaro intero. In totale ottiene 21 + 4 + 1 = 26 sigari interi.

1307. Il piastrellista Angelino pavimenta una stanza con X pia­ strelle rettangolari di dimensioni 4 x 7 cm, il cui costo unitario è 2 euro. Il piastrellista Aureliano pavimenta una stanza della stessa dimensione ma usando piastrelle da 6,5 x 7,5 cm, dal costo unitario di 2,1 euro. Quale rivestimento è costato di meno? A. Non è possibile determinarlo senza conoscere la superficie delle due stanze B. Quello utilizzato dal piastrellista Aureliano C. Quello utilizzato dal piastrellista Angelino, che è costato meno della metà dell'altro D. Quello utilizzato dal piastrellista Angelino E. Quello utilizzato dal piastrellista Aureliano, che è costato meno della metà dell'altro

1311. Marcus ha 5 gettoni apparentemente identici, uno dei quali è però più pesante degli altri. Avendo a disposizione una bilan­ cia a due piatti, quante pesate saranno sufficienti per essere certi di individuarlo? A. 5 B. 3 C. 1 D. 2 E. 4

► Le piastrelle usate da Angelino hanno area 28 cm2, mentre quelle usate da Aureliano hanno area 48,75 cm2. Sia S l’area della stanza, allora il rivestimento di Angelino costa (S/28 cm2) • 2 €, mentre il rivestimento di Aureliano costa (S/48,75 cm2) • 2,1 €. Siccome i costi per unità di superficie sono 2 €/ 28 cm2 > 2,1 €/48,75 cm2, quindi è costato di meno il rivestimento di Aureliano. 1308. Se a ogni generazione la popolazione mondiale si quadru­ plicasse, partendo da Adamo ed Èva, dopo quante generazioni si arriverebbe a 2048 persone? A. 6 B. 3 C. 7 D. 4

► Si può dividere l’insieme di gettoni in 3 gruppi: due da 2 gettoni e un gruppo con un unico gettone. Si pongono i primi due gruppi di gettoni sulla bilancia. Se un gruppo risulta essere più pesante, lì ci sta il gettone più pesante (perché se i 4 gettoni pesati fossero uguali, la bilancia sarebbe in equilibrio), altrimenti è il terzo gettone rimasto ad essere il più pesante. Se si verifica invece il primo caso, dal grup­ po più pesante si pongono i due gettoni nei due piatti e si scopre così qual è il gettone più pesante. 1312. Liam ha 6 accendini apparentemente identici, uno dei qua­ li è però più pesante degli altri. Avendo a disposizione una bi­ lancia a due piatti, quante pesate saranno sufficienti per essere certi di individuarlo? A. 6 B. 2 C. 5 D. 4 E. 3

E. 5 ► Si traduce in 2 • 4" = 2 • 22n = 22nt1= 2048 = 211, quindi n = 5. 1309. Dalla fusione di sei mozziconi di candela si ottiene una candela nuova. Quante candele complessivamente si ottengono dalla fusione di 1001 mozziconi? A. 199 B. 200 C. 333 D. 191 E. 177 ► 1001 = 6 • 166 + 5 mozziconi, quindi 166 candele e 5 mozziconi. Poi le 166 candele danno 166 nuovi mozziconi, che con i 5 rimasti precedentemente danno 28 candele (171 = 6 • 28 + 3) e 3 mozzico­ ni. Le 28 candele danno poi 28 mozziconi che con i 3 rimasti prece­ dentemente danno 5 candele (31 = 6 • 5 + 1) e infine i 5 mozziconi con l’ultimo rimasto danno un’altra candela. In totale si avranno quindi 166 + 28 + 5 + 1 = 200 candele (e un ultimo mozzicone). 1310. Un fumatore cui piace risparmiare non getta via i mozzi­ coni dei sigari che ha fumato, ma li tiene in tasca. Con 5 mozzi­ coni raccolti si prepara un sigaro intero. Con 105 mozziconi quanti sigari interi riesce a fumare? A. 25 B. 23 C. 27 D. 26 E. 24 ►Ne ricava 105/5 = 21, dai quali ricava 21 mozziconi, con i quali ricava 4 sigari interi più un mozzicone. Dai quattro sigari interi ricava altri 4 mozziconi che insieme al mozzicone avanzato precedente­

►Si può dividere l’insieme di accendini in 3 gruppi di due. Si pongo­ no due gruppi di accendini sulla bilancia. Se un gruppo risulta essere più pesante, lì ci sta l’accendino più pesante (perché se i 4 accendini pesati fossero uguali, la bilancia sarebbe in equilibrio), altrimenti è il terzo gruppo ad avere l’accendino più pesante. In ogni caso si è indi­ viduato il gruppo contenente l’accendino più pesante. A questo pun­ to, da tale gruppo si prendono i due accendini, si pongono sui due piatti e si scopre cosi qual è l'accendino più pesante. 1313. Piro ha 13 monete apparentemente identiche, una delle quali è però falsa e leggermente più pesante degli altri. Avendo a disposizione una bilancia a due piatti, quante pesate saranno sufficienti per essere certi di individuarlo? A. 7 B. 6 C. 3 D. 13 E. 2 ► Si può dividere l’insieme di monete in due gruppi da 4 monete e un gruppo di 5 monete. Si pongono i primi due gruppi di monete sulla bilancia. Se un gruppo risulta essere più pesante, li ci sta la moneta falsa (perché se le 8 monete pesate sono uguali, la bilancia è in equilibrio), altrimenti si trova nel gruppo di 5 monete. Nel primo caso, dal gruppo più pesante, si pongono due monete in un piatto e due nell’altro. Uno dei due sarà più pesante, e quindi la moneta falsa starà lì. Con la terza e ultima pesata tra queste ultime due monete si stabilisce qual è quella falsa. Nel secondo caso, dal gruppo di 5 mo­ nete si pongono sempre due monete in un piatto e due nell’altro, lasciando quindi una moneta da parte. Se un gruppo è più pesante, lì ci sta la moneta falsa, altrimenti è quella rimanente. In questo se­ condo sotto-caso abbiamo già trovato la moneta falsa con due pesa­ te; altrimenti, nuovamente, la moneta falsa starà tra quelle del piatto

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LO GIC A © Art quiz più pesante. Con la terza e ultima pesata tra queste ultime due mo­ nete si stabilisce qual è quella falsa.

CAP. 5. PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI R + T + M + X - R = 2, R + T + M + X - T = 2 e R + T + M + X - M = 2, ossia T + M + X = 2, R + M + X = 2 e R +T + X = 2, da cui R = T = M. Ma allora R = T= M = 1,X = 0e dunque vale la C.

1314. Un contadino alleva polli e conigli. Se possiede 55 capi che hanno complessivamente 160 zampe quanti sono i conigli? 1319. In una fattoria ci sono diversi animali. Sono tutti tori meno

A. B. C. D. E.

30 25 15 20 Quesito senza soluzione univoca 0 corretta

►Equivale al sistema 2P + 4C = 160 e P + C = 55. Da cui 2P = 160 - 4C = 110 - 2C, quindi 2C = 50.

4. Sono tutte mucche meno 4. Ci sono tanti cavalli quanti bovini, il resto sono galline. Quanti e quali animali ci sono nella fattoria? A. Una mucca, un toro, un cavallo e due galline B. Una mucca, un toro, due cavalli e due gallina C. Nessuna mucca, nessun toro, un cavallo e quattro galline D. Una mucca, un toro, due cavalli e una gallina E. Due mucche, due tori, due cavalli e nessuna gallina ► Sia T il numero di Tori, M di mucche, C di cavalli e G di galline.

1315. In un cortile vi sono galline e conigli. In tutto si contano 40 Allora T + M + C + G - 4 = T e T + M + C + G- 4 = M, dacuiM + C + G teste e 100 zampe. Quante sono le galline e quanti i conigli? = 4 e T + C + G = 4, eM = T = 4 - C - G . Inoltre M + T = C, quindi

A. B. C. D. E.

20 conigli e 20 galline 12 conigli e 28 galline 8 conigli e 32 galline 10 conigli e 30 galline 16 conigli e 24 galline

M + M + T + G = 4 e T + M + T + G = 4, dacui2M = 2T = 4 - T - G , ed essendo ora 2M un numero necessariamente minore di 4, deve essere 2, e dunque M = T = 1. Ora M + T = 2 = C e infineG = 4 - T-2M = 4 - 1 - 2 = 1 .

1320. In una fabbrica sono prodotte ogni giorno 6240 magliette rosse, gialle e bianche nel rapporto di 2:4:6. Quante magliette per ciascun tipo sono prodotte? A. 1080; 2020; 3140 1316. In uno zoo ci sono trenta teste e cento zampe. Quanti B. 1020; 2140; 3080 quadrupedi e quanti uccelli vivono nello zoo? C. 1120; 2040; 3080 A. 100 uccelli e 30 quadrupedi D. 1040; 2080; 3120 B. 10 uccelli e 20 quadrupedi E. 1080; 2120; 3040 C. 15 uccelli e 15 quadrupedi ► Equivale al sistema 2G + 4C = 100 e G + C = 40. Da cui 2G = 100 - 4C = 80 - 2C, quindi 2C = 20, C = 10 e G = 40 - 10 = 30.

D. 30 uccelli e 10 quadrupedi E. 30 uccelli e 100 quadrupedi ► Sia X il numero dei quadrupedi e Y il numero degli uccelli. Allora il numero delle teste è pari a 30 = X + Y, inoltre 4X + 2Y = 100 (pari al numero delle zampe). Si tratta ora di risolvere il sistema 30 = X + Y; 4X + 2Y = 100; X = 30 - Y, e quindi 4(30 - Y) + 2Y = 100. Ora 120 - 4Y + 2Y = 100 e quindi 2Y = 20 e Y = 10. Infine X = 30 - Y = 20.

► Raggruppando le magliette in 2 rosse + 4 gialle + 6 bianche, si ottengono gruppi di 12 magliette ognuno. Di questi gruppi ce ne sono 6240/12 = 520. Dunque in totale ci sono 520 • 2 = 1040 magliette rosse, 520 • 4 = 2080 magliette gialle e infine 520 • 6 = 3120 magliet­ te bianche.

1321. In un piccolo villaggio vivono 33 famiglie, ognuna delle quali possiede almeno 1 0 2 0 3 biciclette. Sapendo che il nume­ 1317. In un garage si trovano biciclette e tricicli per un totale di ro delle famiglie che possiede 1 bici è uguale al numero delle famiglie che ne possiedono 3, il numero totale di biciclette nel 100 sellini e 230 ruote. Quante sono le biciclette e quanti i tricicli? villaggio sono: A. 80 biciclette e 20 tricicli A. 51 B. 30 biciclette e 70 tricicli B. 66 C. 45 biciclette e 55 tricicli C. 33 D. 70 biciclette e 30 tricicli D. 20 E. 60 biciclette e 40 tricicli E. 15 ► Sia X il numero delle biciclette e Y il numero dei tricicli. Allora il numero dei sellini è pari a 100 = X + Y, inoltre 2X + 3Y = 230 (pari al ► Se x è il numero di famiglie con una bici, il numero di bici sarà numero delle ruote). Si tratta ora di risolvere il sistema 100 = X + Y; x + 3x + 2(33 - 2x) = 66. 2X + 3Y = 230; X = 100 - Y, e quindi 2(100 - Y) + 3Y = 230. 1322. Nel Paese Beta i 22 ragazzi che vanno a scuola possiedo­ Ora 200 - 2Y + 3Y = 230 e quindi Y = 30. Infine X = 100 - Y = 70. no almeno un mezzo di locomozione (bicicletta, motorino 0 pat­ 1318. Tutti i fiori che ho sono róse eccetto due, tutti i fiori che tini). Di questi 22 ragazzi 8 possiedono la bicicletta, 12 il motori­ ho sono tulipani eccetto due, tutti i fiori che ho sono margherite no e 9 i pattini. Sapendo che 3 ragazzi hanno sia la bicicletta sia il motorino e che in nessun caso c'è chi ha sia i pattini sia il mo­ eccetto due. Quanti e quali fiori ho? torino, in quanti hanno solo i pattini? A. tre fiori: due rose ed un tulipano A. 12 B. nessun fiore B. 5 C. tre fiori: rosa, tulipano, margherita C. 0 D. un fiore: rosa D. 3. E. due fiori: margherita e tulipano E. 8 ► Sia R il numero di rose, T il numero di tulipani e M il numero di margherite. Sia R + T + M + X il numero totale di fiori, dove X è il ► Il totale dei ragazzi che hanno almeno un mezzo tra la bicicletta e il motorino è pari a 8 + 1 2 - 3 = 17 (3 ragazzi hanno sia la bicicletta numero di fiori che non sono tra i precedenti 3 tipi. Allora:

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CAP. 5. PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI sia il motorino). Rimangono quindi 5 ragazzi che non hanno né bici­ cletta né motorino, ma solo i pattini.

1328. Emma ha cinque anni. Sua sorella Gertrude ha tre volte la sua età. Fra quanti anni Gertrude avrà il doppio degli anni di Emma? A. 3 1323. In un tamponamento a catena in autostrada sono coinvol­ B. 5 te 1 1 automobili. I paraurti danneggiati sono in tutto: C. 4 A. 20 D. 6 B. 11 E. 2 C. 9 D. 21 ► Gertrude ha 15 anni. Se indichiamo con x l'età di Emma, l'età di E. 18 Gertrude è uguale a x + 10. Si tratta ora di stabilire quando si verifica ► Il primo della prima e l’ultimo dell’ultima auto non sono danneggia­ ti, quindi 2 * 1 1- 2 = 10.

che x + 10 = 2x, che ha come unica soluzione x = 10, quindi 5 anni da adesso.

1329. Elisa ha tre anni. Sua sorella Carla ha tre volte la sua età. 1324. Una madre ha 9 volte l'età della propria figlia. Fra 5 anni Fra quanti anni Carla avrà il doppio degli anni di Elisa? A. 6 avrà 5 volte la sua età. Quanti anni ha la madre? B. 5 A. 56 C. 4 B. 45 D. 3 C. 51 E. 2 D. 38 E. 40 ► Carla ha 9 anni. Se indichiamo con x l'età di Elisa, l'età di Carla è ► Sia M l’età della madre e F l’età della figlia in questo momento. uguale a x + 6. Si tratta ora di stabilire quando si verifica che x + 6 = Chiaramente tra 5 anni la madre avrà un’età data da M + 5, e la figlia 2x, che ha come unica soluzione x = 6, quindi 3 anni da adesso. F + 5. Allora il problema posto equivale a M = 9F e M + 5 = 5(F + 5). La seconda equazione si può riscrivere come M = 5F + 25 - 5 ed 1330. Mario, 12 anni, ha 8 anni più di suo fratello. Quanti anni eguagliando questa espressione di M con la prima espressione avrà Mario quando la sua età sarà doppia di quella del fratello? IVI = 9F si ottiene 9F = 5F + 25 - 5 da cui segue 4F = 20. Quindi F = 5 A. 24 e M = 45. B. 16 C. 18 D. 21 1325. Una madre ha nove volte gli anni del figlio. Fra cinque an­ E. 20 ni ne avrà quattro volte. Quanti anni ha attualmente? A. 27 ► Sia X l'età del fratello di Mario, allora Mario ha X.+ 8 anni. Si chie­ B. 24 de quando è verificata l'equazione X + 8 = 2 • X. Risolvendo tale C. 30 equazione in X si ottiene immediatamente X = 8 e quindi l'età di D. 36 Mario è (X + 8) anni = (8 + 8) anni. E. 18 ► Equivale a M = 9F e M + 5 = 4(F + 5), da cui 9F = 4F + 20 - 5 e quindi 5F = 15. Quindi F = 3 e M = 27. 1326. Fra due anni una bambina avrà il doppio degli anni che aveva 5 anni fa. Quanti anni ha ora? A. 15 anni B. 5 anni C. 10 anni D. 12 anni E. 7 anni ► Sia X l’ attuale età della bambina, allora il problema posto equiva­ le all’equazione X + 2 = 2(X - 5), quindi X = 12. 1327. Un padre ha 50 anni e il figlio 26. Quando l'età del padre sarà tripla di quella del figlio? A. Mai B. Non è possibile stabilirlo C. 14 anni fa D. 21 anni fa E. Fra 14 anni ► Equivale a 50 + x = 3(26 + x), da cui 2x = -78 + 50 e x = -14 (anni).

1331. Quando il Signor Bianchi aveva 52 anni, suo figlio Remo ne aveva 16. Quanti anni ha adesso Remo, tenendo conto che la sua età è ora la metà di quella del padre?

A. B. C. D. E.

36 37 35 38 34

► Sia X l'età di Remo, allora l’età del padre è X + 36, dove 36 è dato da 52 - 16. Ora deve valere X = (X + 36)/2, ossia 2X = X + 36 e quindi X = 36. 1332. Idra ha 41 anni. Invece Immacolata afferma di avere 35 anni, contando però solo 5 giorni su 7. Quanti anni di differenza ci sono, in realtà, tra Immacolata e Idra? A. 8 B. 6 C. 9 D. 10 E. 3 ► Col metodo di calcolo di Immacolata si contano 5 anni ogni 7, quindi l’età corretta di Immacolata è data dal calcolo 35/5 • 7 = 49 e dunque la differenza d’età tra le due è di 8 anni.

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LOGICA © A rtquiz 1333. Tre sorelle hanno un'età complessiva pari a 75 anni. La maggiore delle tre ha un'età pari ai tre mezzi dell'età della mino­ re delle tre. La sorella di mezzo ha cinque anni in meno della sorella maggiore. Quanti anni ha la sorella maggiore? A. 30 B. 28 C. 35 D. 32 E. 25 ► Ma = età della maggiore, Me = età della "di mezzo” e Mi = età della minore. Ora Ma + Me + Mi = 75, Ma = 3MÌ/2 e Me = Ma - 5. Quindi Mi = 2Ma/3 e dunque Ma + (Ma - 5) + 2Ma/3 = 8Ma/3 - 5 = 75 e Ma = 30. 1334. La somma degli anni di Mario e di Giuseppe è 25. Quella degli anni di Mario e Carlo è 20. Quella degli anni di Giuseppe e Carlo è 31. Quanti anni ha il più vecchio dei tre?

A. B. C. D. E.

20 19 24 18 13

►Si traduce in M + G = 25, M + C = 20 e G + C = 31, da cui M = 25 - G = 20 - C e dunque 5 = G - C. Ora da G + C = 31 e 5 = G - C si ha 31 - C = 5 + C e perciò 2C = 26, C = 13. Infine G = 5 + C = 18e M = 20 - C = 7, quindi 18 > 13 >7. 1335. Davide ha la metà degli anni di Mario. Fra dieci anni Davi­ de avrà i tre quinti dell’età di Mario. Dieci anni fa Davide aveva un terzo dell’età di Mario. Che età hanno attualmente Davide e Mario?

A. B. C. D. E.

15,30 16,32 22, 44 18,36 20, 40

► Sia D l’età di Davide e M l’età di Mario. Allora vale che: D = M/2, D + 10 = 3(M + 10)/5 e D -1 0 = (M - 10)/3, da cui M/2 -10 = M/3 -10/3, quindi M/6 = 10 -10/3 e M = 40 e D = 20.

CAP. 5. PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI C. 8 D. 2 E. 7 ► Maria ha 40 anni che sono la metà degli anni del nonno di Elena, il quale ha 80 anni. Inoltre, il nonno ha 4 volte gli anni dell’altra nipote Clara, e quest'ultima ha perciò 20 anni. Clara ha 10 anni più del fra­ tello Carlo, che quindi ha 10 anni. Infine Carlo ha 8 anni più dell'età di Elena, che ha pertanto 2 anni.*3li 1338. Giovanni ha quattro anni meno di Marcello che ha cinque anni più di Enrico che ha tre anni meno di Silvia che ha 22 anni. Quanti anni ha Giovanni? A. 20 B. 21 C. 19 D. 18 E. 22 ► Siano G, M, E ed S gli anni di Giovanni, Marcello, Enrico e Silvia. Allora vale G = M - 4 = (E + 5) - 4 = [(S - 3) +5] - 4 = 22 - 3 + 5 - 4 = 20. 1339. In una famiglia ciascuno dei giovani (figli e figlie) ha alme­ no 5 fratelli e 2 sorelle. Qual è il numero minimo di giovani della famiglia? A. 10 B. 7 C. 9 D. 6 E. 8 ► Ci devono essere almeno 6 maschi (ogni maschio, e ce n’è alme­ no uno, deve avere 5 fratelli) e 3 femmine (come per i maschi). 1340. [M] In una famiglia ciascuno dei figli ha almeno 3 fratelli e 3 sorelle. Da quanti figli almeno è costituita la famiglia? A. 9 B. 10 C. 7 D. 8 E. 6 ► Ci devono indubbiamente essere almeno 4 fratelli e 4 sorelle.

1336. Fra 5 anni Annalisa avrà il triplo degli anni che Simone aveva 5 anni fa. Oggi invece 6 volte l’età di lei è uguale a otto volte gli anni di lui. Tra le seguenti affermazioni una sola è cor­ retta: quale?

A. B. C. D. E.

Annalisa è più giovane di Simone Annalisa e Simone hanno la stessa età La somma delle due età è 28 Per determinare le età di Annalisa e Simone manca un dato La differenza delle due età è 3

►Sia A l'età di Annalisa e S l'età di Simone. Allora valgono le se­ guenti uguaglianze: A + 5 = 3 , ( S - 5 ) e 6 * A = 8 , S. Sostituendo ad A il termine 8 • S/6 nella prima uguaglianza si ottiene 8 • S/6 + 5 = 3 • S -15, da cui 8 • S + 30 = 18 • S - 90 e 10 • S = 120, quindi S = 12 e A = 16. Vale pertanto che A + S = 16 + 12 = 28. 1337. Maria, mamma di Elena, ha 40 anni che sono la metà degli anni del nonno di Elena (papà di Maria) che a loro volta sono 4 volte gli anni dell'altra nipote Clara. Clara ha 10 anni più del fra­ tello Carlo che ha 8 anni più di Elena. Quanti anni ha Elena? A. 5 B. 9

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1341. In una grande scatola ci sono 4 scatole, ognuna delle qua­ li contiene 5 scatole più piccole e in ognuna di queste scatole più piccole ci sono altre 3 minuscole scatole. Quante scatole in tutto? A. 70 B. 85 C. 65 D. 90 E. 50 ► Ci sono una grande scatola, 4 scatole, 4 • 5 scatole piccole e (4 • 5) • 3 scatole minuscole. Il numero richiesto è pari a: 1 + 4 + 4 - 5 + 4 * 5 * 3 = 85. 1342. Se ci sono 8 scatole, ed ognuna ne contiene altre 5, quan­ te scatole ci sono in tutto? A. 35 B. 40 C. 54 D. 50 E. 48

CAP. 5. PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

© A rtquiz LOGICA

► Ci sono le 8 scatole che contengono altre 8 • 5 = 40 scatole. In totale ce ne sono quindi 48.

► 9 componenti, ossia: il signor Rossi, sua moglie, le 6 figlie ed (esattamente) un figlio (che è il fratello di ognuna delle figlie).

1343. In una scatola ci sono 5 scatole, ognuna delle quali con­ tiene 3 scatole più piccole e in ognuna di queste scatole più piccole ci sono altre 5 minuscole scatole. Quante scatole in tutto?

1348. Un'infermiera deve numerare 238 provette in serie pro­ gressiva (1, 2,... 9,10,11... 238); le sono state messe a disposi­ zione solo etichette numerate da 0 a 9. Quante etichette dovrà utilizzare per portare a termine il lavoro affidatole? A. 999 B. 606 C. 238 D. 3 E. 714

A. B. C. D. E.

76 56 92 48 96

► Ci sono una scatola che contiene tutte le altre, in essa 5 altre sca­ tole, poi 3 * 5 scatole piccole e (3 • 5) • 5 scatole minuscole. Il nume­ ro richiesto è pari a l + 5 + 3 *5 + 3 * 5 * 5 = 96. 1344. Due bambine, Sara e Romina, hanno in totale 24 caramelle e decidono di sfidarsi in una gara di indovinelli: per ogni risposta sbagliata il pegno sarà una caramella. Dopo 4 risposte errate date da Romina, Sara ha il doppio delle caramelle rispetto all'amichetta. All'Inizio della gara quante caramelle aveva ogni bambina? A. B. C. D. E.

18 e 6 8 e 16 12 e 12 11 e 13 10 e 14

► Si traduce in R + S = 24 e 2(R - 4) = S + 4, quindi da S = 24 - R = 2R - 8 - 4 si ottiene R = 12 e poi S = 24 - R = 12. 1345. Due amici non si rivedono dopo molti anni. Il primo dice al secondo: "Quanti figli hai adesso?". E l'altro risponde: "Ho una figlia femmina, che ha tanti fratelli quante sorelle. Ognuno dei suoi fratelli ha un numero di sorelle doppio rispetto al numero dei fratelli che ha". Quanti figli maschi e quante femmine ha quest'uomo? A. B. C. D. E.

Quattro maschi e tre femmine Sei maschi e una femmina Tre maschi e tre femmine Tre maschi e quattro femmine Un maschio e sei femmine

► Se F è il numero delle femmine e M il numero dei maschi, il pro­ blema si traduce in F = M + 1 e 2(M -1) = F, da cui M + 1 = 2M - 2 e M = 3 e F = 4. 1346. Un uomo ha più figli, alcuni maschi e altre femmine. Ogni femmina ha un numero di fratelli doppio di quello delle sorelle ed ogni maschio ha un numero di sorelle pari a quello dei fratelli. Quanti figli e quante figlie ha quest'uomo?

A. B. C. D. E.

2 maschi e 2 femmine 3 maschi e 4 femmine 3 femmine e 4 maschi 4 femmine e 2 maschi 6 femmine e 4 maschi

► Le etichette con una cifra sono 9, con 2 cifre sono 99 - 9 = 90 e con tre cifre sono 238 - 90 - 9 = 139. In totale ci sono 9 + 2 • 90 + 3 • 139 = 606 cifre. 1349. Un’infermiera ha a disposizione solo etichette numerate da 0 a 9 per identificare delle provette. Essendo impossibile ap­ plicare più di due etichette su ogni provetta, quante provette potranno essere identificate? A. 110 B. 99 C. 109 D. 200 E. 210 ► L’infermiera può etichettare le provette 0 con un’unica etichetta, quindi 10 di questo tipo (da 0 a 9), 0 con due etichette, quindi 100 di questo secondo tipo (da 00 a 99). Il totale è 110. 1350. [M/PS] Per numerare le pagine di un libro sono state usate in totale 3.297 cifre: le pagine del libro sono: A. più di 3297 B. meno di 100 C. 3297 D. più di 1000 E. meno di 1000 ► I numeri con una cifra sono 9 (da 1 a 10), con 2 cifre 90 (da 10 a 99) e con 3 cifre 900 (da 100 a 999). Il totale è 9 + 2 • 90 + 3 • 900 = 2.889, dunque almeno 1.000. Sicuramente non 3.297 0 più perché ogni numero, tranne i primi 9, ha almeno 2 cifre. 1351. Apriamo, a caso, un vocabolario e osserviamo che la pa­ gina di destra è la 1 1 1 , poi solleviamo alcuni centimetri di fogli e, sempre a destra, leggiamo 777. Quanti fogli pari vi sono fra le due letture? A. 665 B. 334 C. 666 D. 333 E. 332 ► Infatti ci sono 777-111 fogli, solo metà dei quali pari.

1352. Un'enciclopedia è composta di 8 volumi, ognuno di 600 pagine. Se i volumi sono disposti normalmente affiancati in una libreria, quante pagine ci sono contando tutte le pagine nell'in­ 1347. Il signor Rossi e sua moglie hanno 6 figlie. Ciascuna figlia tervallo fra la prima pagina del secondo volume e l'ultima pagi­ ha un fratello. Quanti sono i componenti della famiglia Rossi? na del quarto volume? A. 17 A. 1.800 B. 15 B. 0 C. 13 C. 2.400 D. 9 D. 600 E. 10 E. 1.200 ► Si traduce in IVI = F + 1 e 2(F -1 ) = M, da cui F + 1 = 2F - 2 e F = 3 e M = 4.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

LO GICA © Artquiz ►Si presti attenzione al fatto che quando un libro è disposto su uno scaffale, lo si vede dalla parte del dorso. In particolare, alla destra di chi guarda si trova la pagina 1, mentre a sinistra si trova la pagina 600. Quindi, la prima pagina del secondo volume è attaccata alla pagina 600 del terzo volume e la prima pagina del terzo volume è attaccata alla pagina 600 del quarto volume. Ci sono dunque 600 pagine fra la prima pagina del secondo volume e l'ultima pagina del quarto volume. 1353. Un’enciclopedia è composta di 8 volumi, ognuno di 600 pagine. Se i volumi sono disposti normalmente affiancati in una libreria, quante pagine ci sono contando tutte le pagine nel! intervallo fra la prima pagina del secondo volume e la prima pagina del quarto volume? A. 1.800 B. 600 C. 1.200 D. 2.400 E. 0 ► Il quesito è equivalente al quiz 1352, con la differenza che tra i 2 volumi che ci sono le 600 pagine in più del quarto volume che in questo caso vanno conteggiate in quanto il quesito fa riferimento alla prima pagina del quarto volume. 1354. Da un giornale quotidiano viene sfilata la pagina numero 5. Così facendo anche la pagina numero 19 esce dal giornale. Quante facciate ha quel quotidiano? A. 28 B. 24 C. 32 D. 20 E. 22 ► Se il giornale ha n pagine, allora opposta alla pagina 5 c'è la pagi­ na n-5, che è la 19, quindi n-5 = 19 ed n = 24. 1355. Dovendo numerare le case di una via dal numero 1 al nu­ mero 1 0 0 , quanti numeri nove occorrono? A. 19 B. 20 C. 37 D. 23 E. 9 ► Il 9 compare nei numeri 9,19,29...89,90, 91, 92...99, quindi 20. 1356. L’addetto ai numeri civici del Comune di Canicattì viene chiamato per numerare i portoni di ingresso da 1 a 1 0 0 in una strada dove sono situati 100 edifici. Per fare questo lavoro l’addetto deve ordinare le cifre. Di quanti 7 avrà bisogno: A. 20 B. 25 C. 15 D. 10 E. 5

giocare 1,00 € su ciascuno di questi ambi sulla ruota di Firenze; l’ambo su una ruota paga 250 volte la puntata. Ricordando che vengono estratti 5 numeri per ogni ruota, nel caso che il numero prescelto venga effettivamente estratto, quante volte la puntata complessiva si vincono (ovvero vincita/spesa): A. 14,0 B. 11,2 C. 1000

D. 2,8 E. 250 ► Si devono pagare 89 euro (corrispondenti ai 89 ambi possibili), e se il numero viene estratto ne fanno 4, quindi si ricevono 250 • 4 = 1.000 euro. Dunque il rapportò richiesto vale 1.000/89 = 11,2. 1358. Un gioco ha le seguenti regole: se un numero è divisibile per 2 vale 4 punti; se è divisibile per 4 vale 8 punti; se è divisibile per 8 vale 2 punti. In base a tali regole, quanto vale il numero 40? A. 10 punti B. 12 punti C. 4 punti D. 14 punti E. 6 punti ►40 è divisibile sia per 2, che per 4 e 8. Quindi, 40 vale 4 + 8 + 2 = 14. 1359. [M/O] Un gioco ha le seguenti regole: se un numero è divi­ sibile per 5 vale 5 punti; se è divisibile per 3 vale 4 punti. In base a tali regole, quale dei seguenti numeri vale di più? A. 9 B. 276 C. 18 D. 40 E. 42 ► L’unico numero, tra quelli delle risposte proposte, divisibile per 5 è 40. 1360. Se X e Y stanno tra loro come 5 sta a 6 e la loro somma vale 22, quanto vale X? A. 12 B. 11 C. 9 D. Non è possibile determinarlo univocamente, con i dati a disposi­ zione E. 10 ► Il quesito si traduce nel semplice sistema 6X = 5Y e X + Y = 22, da cui la tesi in E.

1361. Nel corso del 1996 il tasso di disoccupazione in Italia è rimasto invariato contemporaneamente, tuttavia, la disoccupa­ zione giovanile è salita dal 20% al 22%. Quale delle seguenti conclusioni può essere ragionevolmente dedotta dall’informa­ zione precedente? ► Gli servono i “7” che si trovano nei numeri del tipo n • 10 + 7 con A. nel corso del 1996 il tasso di disoccupazione relativo alle persone non giovani si è ridotto 0 < n < 10 (cioè 7, 17, 27...), e nei numeri del tipo 70 + k con 0 s k < 10 (cioè 70, 71, 72...). Si noti che i "7” della stringa 77 vengono B. non è possibile dedurre alcuna conclusione contati correttamente, infatti il primo carattere viene contato una sola C. il tasso di disoccupazione giovanile in Italia non è mai stato così elevato come a fine 1996 volta dal contatore k, e il secondo una sola volta dal contatore n. D. alla fine del 1996 il tasso di disoccupazione complessivo in Italia è a un livello superiore di fine 1994 1357. Nel gioco del lotto non è consentito puntare su un numero secco; è però possibile giocare 89 ambi, accoppiando il numero pre­ E. il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è il più alto fra quelli dei principali paesi europei scelto via via a tutti gli altri possibili numeri. Si immagini quindi di

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

©Artquiz LOG ICA

► Sia X il numero dei disoccupati giovani e Y il numero dei disoccu­ pati non giovani. Allora se Z è il numero di lavoratori (occupati 0 me­ no), si ha che (X + Y)/Z = X/Z + Y/Z deve essere costante, ma es­ sendo X/Z aumentato, deve essere diminuito Y/Z, che è proprio il tasso di disoccupazione relativo alle persone non giovani.

► Sia H l’altezza del palazzo, che è chiaramente verticale rispetto al piano ove giace. Il palazzo e la sua ombra, così come l’asta e la rela­ tiva ombra, definiscono angoli retti, inoltre l’inclinazione del sole de­ termina l’angolo, comune ai due oggetti in questione, con i quali proiettano la loro figura in modo da creare la loro ombra. Dunque, i triangoli determinati dalle estremità degli oggetti, dall’estremità della 1362. [0] Negli ultimi vent'anni la popolazione della città A è aumen­ loro ombra e dal loro piede sul terreno sono simili, e quindi vale la tata di circa il 5%, arrivando a 340.000 abitanti; la città B ha visto proporzione H : 10 m = 1 m : 0,35 m, da cui si ottiene: invece una leggera riduzione, scendendo sotto i 700.000, mentre la H = (10 m • 1m) : 0,35 m = 29 m. città C ha triplicato i suoi abitanti, arrivando a 42.000. Sulla base di questi dati qual era la popolazione delle tre città vent'anni prima? 1366. Un palo telegrafico ed un'asta, ad esso parallela e infissa A. A 357.000; B 715.000; C 14.000 al suolo, proiettano ombre di lunghezze rispettive 3 m e 50 cm. B. A 255.000; B 695.000; C 22.000 La parte d'asta emergente dal suolo ha lunghezza 2 m. La parte C. A 323.000; B 702.000; C 14.000 emergente del palo telegrafico, espressa in metri, ha misura: D. A 323.000; B 695.000; C 44.000 A. 4/5 E. A 300.000; B 702.000; C 22.000 B. 3 C. 24 ► Basta calcolare 340.000 • (100/105) = 323.809, notare che D. 12 700.000 < 702.000 e di nuovo calcolare 42.000/3 = 14.000. E. nessuno dei numeri delle risposte precedenti 1363. Quante rivoluzioni compie una moneta da 1€ con una ro­ ► Il palo, l’ombra e la linea che congiunge la cima del palo con la cima dell’ombra formano un triangolo rettangolo, e lo stesso vale per tazione intorno al bordo di un’altra moneta identica? la configurazione dell’asta. Siccome si può assumere il sole a distan­ A. 1,75 za infinita dal palo e dall’asta, le proiezioni saranno parallele, e quin­ B. 1 di i triangoli simili. Dunque deve valere 3:0,5 = x:2, dove x è l’altezza C. 2 dell'asta. D. 1,5 E. 1,25 1367.Ascanio deve raggiungere i colleghi che si trovano a un ► Sia A il punto di contatto tra la moneta che ruota e la moneta fis­ meeting in una località inglese. Giunto all'aeroporto di Londra sa. Sia B il punto della moneta che ruota diametralmente opposto ad decide di prendere una macchina a noleggio. La benzina in In­ A. Dopo mezzo giro (e non prima), il punto B si trova a contatto con ghilterra costa 3 sterline al gallone. Si sa che Londra e la locali­ la moneta fissa, e quindi A si trova rispetto a B nella stessa direzione tà da raggiungere distano 240 miglia, che ogni gallone equivale rispetto alla configurazione iniziale; dunque la moneta rotante ha a circa 3,75 litri di benzina, che una sterlina vale 1,25 euro e che compiuto una rivoluzione. Dopo un altro mezzo giro si ha una secon­ la macchina consuma 1 litro di benzina ogni 20 km. Sapendo da rivoluzione, quindi due rivoluzioni ogni giro completo. che un chilometro equivale a 0,60 miglia, quale sarà la spesa (in euro) per la benzina sostenuta da Ascanio per raggiungere i 1364. Un cerchio di raggio 2 cm ruota internamente a contatto colleghi da Londra e per tornare all'aeroporto? con un cerchio di raggio 6 cm. Quante rivoluzioni compie il cer­ A. 32 euro chio piccolo per ogni rotazione completa all'Interno del cerchio B. 20 euro C. 40 euro grande? D. 44 euro A. 3 E. 36 euro B. 4 C. 2,5 ► Il viaggio di andata e ritorno è di 480 miglia, corrispondenti a D. 3,5 480/0,6 = 800 km. Per percorrere 800 km ci vogliono 800/20 = 40 litri E. 2 di benzina. Tale quantità di benzina corrisponde a 40/3,75 = 10,666 ►Traendo spunto dal quiz 1363 si osserva che se A è il punto di galloni, il cui costo è 10,666 • 3 = 32 £, somma equivalente a contatto tra il cerchio che ruota e la moneta fissa e B è il punto del 32 • 1,25 = 40 €. cerchio che ruota diametralmente opposto ad A, allora A si trova rispetto a B nella stessa posizione della configurazione iniziale per la 1368. [M/O] Stephanie deve raggiungere i colleghi che parteci­ prima volta quando A è nel punto di contatto col cerchio fisso diame­ pano a un meeting in una località inglese. Giunta all'aeroporto tralmente opposto al punto di contatto iniziale; dunque, la moneta di Londra decide di prendere a noleggio una macchina. La ben­ rotante ha compiuto una rivoluzione. Poi, quando A è nuovamente zina in Inghilterra costa 3 sterline al gallone. Si sa che: nel punto di contatto iniziale col cerchio fisso, si ha una seconda rivo­ - l'aeroporto e la località da raggiungere distano tra loro 375 km, luzione, quindi due rivoluzioni ogni rotazione completa. - ogni gallone equivale a 3,75 litri di benzina, - una sterlina vale 1,25 euro, 1365. L'ombra di un palazzo misura 10 m. Alla stessa ora, l'om­ - la macchina consuma 1 litro di benzina ogni 25 km. Quale sarà la spesa sostenuta da Stephanie per la benzina ne­ bra di un’asta verticale lunga 1 m misura 35 cm. Il palazzo è alto: cessaria per il viaggio di andata e ritorno? A. circa 25 m A. 10 euro B. circa 0,3 m B. 15 euro C. 10 m C. 30 euro D. circa 29 m D. 35 euro E. 35 m E. 40 euro

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LO G IC A © Artquiz ► Per percorrere 375 km ci vogliono 375/25 = 15 litri di benzina. Tale quantità di benzina corrisponde a 15/3,75 = 4 galloni, il cui costo è 4 • 3 = 12 £, somma equivalente a 12 • 1,25 = 15€. Dovendo percor­ rere la distanza due volte (andata e ritorno), la spesa totale è 30 €. 1369. [V] Andrea, Roberto e Francesca hanno 30 bottiglie di vi­ no, tutte della stessa capacità: 1 0 sono piene, 1 0 sono riempite per metà e 10 sono vuote. Vogliono dividerle tra loro senza tra­ vasarle e in modo da avere ciascuno la stessa quantità di vino e 10 stesso numero di bottiglie. Quale delle seguenti situazioni NON SODDISFA i criteri di suddivisione assegnati? A. Roberto prende 4 bottiglie piene, 2 bottiglie piene a metà e 4 bot­ tiglie vuote e Francesca prende 4 bottiglie piene, 2 bottiglie piene a metà e 4 bottiglie vuote B. Roberto prende 5 bottiglie piene, 0 bottiglie piene a metà e 5 bot­ tiglie vuote e Andrea prende 0 bottiglie piene, 10 bottiglie piene a metà e 0 bottiglie vuote C. Andrea prende 3 bottiglie piene, 3 bottiglie piene a metà e 4 bot­ tiglie vuote e Roberto prende 4 bottiglie piene, 2 bottiglie piene a metà e 4 bottiglie vuote D. Francesca prende 4 bottiglie piene, 2 bottiglie piene a metà e 4 bottiglie vuote e Roberto prende 2 bottiglie piene, 6 bottiglie piene a metà e 2 bottiglie vuote E. Andrea prende 1 bottiglia piena, 8 bottiglie piene a metà e 1 bot­ tiglia vuota e Francesca prende 5 bottiglie piene, 0 bottiglie piene a metà e 5 bottiglie vuote ► La quantità totale di vino è 15 litri, quindi ciascun soggetto deve avere 5 litri, situazione che non si verifica solamente in C.

CAP. 5. PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI D. Sabato E. Giovedì ►Tre giorni dopo Martedì, è Venerdì. Due giorni prima è Mercoledì e infine il giorno seguente è Giovedì. 1373. Quale giorno segue immediatamente al giorno che viene quattro giorni prima del giorno che viene tre giorni dopo Merco­ ledì? A. Lunedì B. Mercoledì C. Giovedì D. Domenica E. Martedì ► Il giorno che viene tre giorni dopo Mercoledì è sabato, quattro giorni prima viene Martedì e il giorno seguente è quindi Mercoledì. 1374. Sono tornato da un viaggio. Oggi è giovedì. Sono arrivato quattro giorni prima del giorno dopo del giorno prima di doma­ ni. Quando sono tornato? A. Lunedì B. Domenica C. Mercoledì D. Giovedì E. Martedì ► Il giorno prima di domani è oggi, quindi il giorno dopo è di nuovo domani. Siccome oggi è Giovedì, domani è Venerdì, quindi quattro giorni prima era Lunedì.

PROBLEMI CON I GIORNI DELLA SETTIMANA 1370. [V/PS] L'1/1/1995 era domenica; che giorno della settimana sarà l'1 / 1 /2 0 0 1 ? A. Sabato B. Martedì C. Lunedì D. Venerdì E. Domenica ► Il giorno di una determinata data (giorno-mese) di ogni anno è il giorno successivo del corrispondente giorno dell’anno precedente (in sostanza ogni anno il calendario “avanza” di un giorno), perché un anno ha 365 = 7 • 52 + 1 giorni, tranne i bisestili che avvengono ogni anno multiplo di 4, che hanno 366 = 7 • 52 + 2 giorni, nel qual caso il giorno è il successivo del successivo (in sostanza negli anni bisestili 11 calendario “avanza” di 2 giorni). Quindi nel 2001 era lunedi (sono infatti trascorsi 4 anni ordinari e 2 anni bisestili, il 1996 e il 2000).

1375. Qual è il giorno che segue di tre giorni il giorno che viene prima del giorno che viene dopo di domenica? A. Mercoledì B. Giovedì C. Martedì D. Venerdì E. Lunedì ► I giorno che viene prima del giorno che viene dopo di Domenica è Domenica. Il giorno che segue di tre giorni tale giorno è dunque Mer­ coledì.

1376. Oggi 09/09/09 è considerata una data “portafortuna” per­ ché ha le cifre uguali. Dopo quanti giorni ricorrerà per la prima volta una data con questa particolarità? A. 395 giorni B. 366 giorni C. 396 giorni 1371.11 primo gennaio di un certo anno cade di mercoledì. In D. 376 giorni quello stesso anno il 2 1 0 ° giorno cade di: E. 397 giorni A. Martedì ► La data seguente con questa particolarità è il 10/10/10, che quindi B. Lunedì ricorre un anno, 30 giorni (quanti ne ha settembre) e un ulteriore C. Domenica giorno dopo la precedente data “portafortuna”, ossia dopo 365 + 30 D. Mercoledì + 1 = 396. E. dipende dal fatto che l’anno sia 0 no bisestile 1377. Per stabilire in che giorno della settimana cadrà il 15 ago­ sto del prossimo anno, le informazioni seguenti: 1 ) quest’anno ferragosto cade di venerdì, 2) il 31 dicembre del prossimo anno 1372. Quale giorno segue immediatamente al giorno che viene è un venerdì, sono: A. entrambe necessarie due giorni prima del giorno che viene tre giorni dopo Martedì? B. entrambe sufficienti A. Lunedì B. Domenica C. utile la 1), non utile la 2) D. necessaria la 2), non utile la 1) C. Mercoledì

► il 7° giorno dell’anno è martedì, così come il 14° e così via ogni altri 7 giorni. Siccome 210 è multiplo di 7, il 210° giorno sarà martedì.

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CAP. 5. PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI E. necessaria la 1), non utile la 2)

D. Mercoledì 5:00 E. Martedì 16:00

► Dalla 2 si può risalire a tutto il calendario del prossimo anno, dalla 1 solo fino al 28 febbraio in quanto non è detto che anno è (bisestile 0 meno).

► Eseguendo la divisione tra 263 e 24 (il numero di ore in un giorno), si ottiene 10 con resto di 23, rispettivamente il numero di giorni e ore passate dal momento in questione. Data e ora richieste si ottengono 1378. A Marco piace fare confusione. Mercoledì manda una e- aggiungendo 23 ore dopo 10 giorni trascorsi da Domenica alle 16:00. mail a Giovanni in cui dice: "Sarò di ritorno tre giorni prima di Quindi 23 ore dopo Mercoledì alle 16:00, ossia Giovedì alle 15.00. una settimana dopo il giorno che viene dopo di domani". In qua­ le giorno della settimana ritorna? 1383. [M/O] Se le lancette di un orologio segnano le 21.30 di A. Venerdì mercoledì, tra 53 ore e 45 minuti saranno: B. Mercoledì A. le 23.15 di giovedì C. Sabato B. le 2.15 di sabato D. Martedì C. le 3.15 di venerdì E. Lunedì D. le 3.15 di sabato E. le 2.15 di domenica ► Il giorno dopo è giovedì, quindi il seguente è Venerdì, così come dopo una settimana. Tre giorni prima è Martedì. ►53 ore e 45 minuti corrispondono a 2 giorni, 5 ore e 45 minuti, quindi dopo tale lasso di tempo saranno le ore 21 h 30min + 5h 45 1379. Quando a Roma sono le 2, a Los Angeles sono le 17; allo­ min = 3h 15 min (ovviamente) di sabato. ra quando a Los Angeles sono le 2, a Roma sono le: A. 14 1384. Se le lancette di un orologio segnano le 16.45 di venerdì, B. 9 tra 51 ore e 30 minuti saranno: C. 13 A. le 20.15 di domenica D. 17 B. le 19.15 di domenica E. 11 C. le 20.15 di martedì D. le 8.15 di lunedì ► Roma, che è più a est, ha un fuso orario di 9 ore più avanti di Los E. le 16.15 di mercoledì Angeles, dunque 2 + 9 = 11. > 51 ore e 30 minuti corrispondono a 2 giorni, 3 ore e 30 minuti, 1380. [V] Rientrato in Italia da un viaggio negli USA, alle 11 e 30 quindi dopo tale lasso di tempo saranno le ore 16h 45min + 3h 30 ore italiane, Carlo afferma di aver fotografato la Statua della min = 21.15 di domenica. Libertà 27 ore e un quarto prima. Ricordando che la differenza di fuso orario tra New York e l’Italia è di 6 ore in avanti, che ora 1385. [V] Una “non-stop televisiva” inizia alle ore 21:00 del 25 era a New York al momento della foto? ottobre, e prosegue ininterrottamente per 400 ore. Quando ter­ A. 1 e 15 mina? B. 2 e 15 A. Alle ore 13:00 deN'11 novembre C. 14 e 15 B. Alle ore 23:00 dell’11 novembre D. 14 e 45 C. Alle ore 13:00 del 12 novembre E. 1 e 45 D. Alle ore 23:00 del 10 novembre E. Alle ore 13:00 del 10 novembre ► Rispetto alle 11 e 30 italiane, 27 ore e un quarto prima erano le 11 e 30 italiane meno 3 ore e un quarto (27,25h - 24h), cioè erano le 8 e ► Eseguendo la divisione tra 400 e 24 (il numero di ore in un gior­ un quarto. 6 ore prima erano quindi le 2 e un quarto. no), si ottiene 16 con resto di 16, rispettivamente il numero di giorni e ore passate dal momento in questione. Data e ora richieste si otten­ 1381. [M/O] Un viaggiatore a Parigi si imbarca su un aereo diret­ gono aggiungendo 16 ore dopo 16 giorni trascorsi dal 25 ottobre alle to verso est. Il volo impiega 7 ore e la sua destinazione si trova 21:00. Quindi 16 ore dopo il 10 novembre alle 21:00, ossia IT 1 no­ a 4 fusi orari di distanza. Se parte alle ore 20:30 del 30 aprile, vembre alle 13.00.*il che ore sono e che giorno è quando arriva? A. Le 7:30 del 31 aprile 1386. [M/O] Mario è nato martedì 8 febbraio. Stella è nata merco­ B. Le 7:30 del primo maggio ledì 8 marzo, nello stesso anno. Di quale anno potrebbe trattarsi? C. Le 7:30 del 30 aprile A. 1976 D. Le 23:30 del 30 aprile B. 1979 E. Le 19:30 del primo maggio C. 1973 D. 1982 ►Viaggiando verso est l’orario si incrementa, in questo caso di 4 E. 1970 ore (un’ora per fuso). A queste 4 ore si devono sommare le ore di viaggio, quindi arriverà alle 7:30 del giorno seguente, ossia del primo ►Solamente, nel caso in cui febbraio sia bisestile, la numerazione maggio. dei giorni di marzo ha i corrispondenti giorni della settimana che non coincidono con quelli della numerazione di febbraio. Per esempio, se 1382. Se oggi è domenica e sono le 16:00, quale giorno ed ora il primo febbraio fosse un martedì, anche il 29 febbraio lo sarebbe, e saranno fra 263 ore? quindi il primo marzo sarebbe un mercoledì. (Ciò non avviene invece A. Domenica 14:00 se febbraio ha 28 giorni, infatti in questo caso anche il primo di mar­ B. Giovedì 15:00 zo è un martedì). Essendo gli anni bisestili multipli di 4, solo 1976 C. Sabato 4:00 può essere la risposta corretta.

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LOGICA © A rtquiz 1387. [V] Priscilla è nata il 12 aprile, di domenica. Nicola è nato nello stesso anno, anche lui di domenica. Determinare quale dei seguenti giorni può essere il compleanno di Nicola. A. 10 maggio B. 2 maggio C. 27 aprile D. 28 marzo E. 4 aprile ►Aprile ha 30 giorni, quindi dal 12 aprile al 10 maggio passano (30 - 12) + 10 = 28 giorni. Essendo 28 multiplo di 7, al 12 aprile e al 10 maggio corrispondono gli stessi giorni della settimana, ad esem­ pio domenica. 1388. Il giorno di Capodanno alcuni parenti fanno visita a Carlo, appassionato di quiz. "Quanti anni hai?", gli chiedono i parenti. Carlo risponde: "L'altro ieri avevo 38 anni e alla fine dell'anno prossimo ne avrò ....", e scrive un numero su un foglio. Carlo festeggia il compleanno il 31 Dicembre. Quale età ha scritto sul foglio? A. 42 B. 41 C. 44 D. 40 E. 38 ► L’altro ieri era il 30 dicembre, il giorno dopo Carlo ha quindi com­ piuto 39 anni; ne compirà 40 quest'anno ed il prossimo anno ne compirà 41. 1389. Il calendario dell'Egira è un "calendario lunare", che si articola in 12 mesi legati alle fasi lunari. Il mese lunare, che inizia con "neo­ menia", cioè "la luna nuova", può avere 29 0 30 giorni, mai meno di 29 e mai più di 30. Per questo motivo l'anno lunare è di 354 giorni e non di 365 come l'anno solare. A causa di questa differenza in ogni 32 anni solari ci sono 33 anni lunari. Il computo dell’era musulmana ha inizio nell’anno 622 dell’era volgare. Di conseguenza, nel 2003 ha inizio l’anno dell’Egira numero: A. 1337 B. 2625 C. 1548 D. 1381 E. 1424 ► Dal 622 sono passati 1381 anni solari, e siccome 1381 = 32 • 43 + 5, sono passati 33 • 43 + 5 = 1419 + 5 = 1424 anni dell’Egira.

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI PROBLEMI CON I RAPPORTI DI PARENTELA 1391. “Tiziano è il fratello di Lucio; Lucio è il figlio di Luigi; Luigi è il papà di Stefania; Andrea è ii figlio di Lucio”. È dunque pos­ sibile concludere che: A. Andrea e Tiziano sono fratelli B. Andrea è lo zio di Stefania C. Stefania è sorella di Tiziano D. Luigi è figlio di Tiziano E. Andrea e Stefania sono cugini ► Lucio è figlio di Luigi, ed essendo Tiziano fratello di Lucio, è anche lui figlio di Luigi. Luigi è anche padre di Stefania, che quindi dev’essere sorella di Tiziano. 1392. Se il padre di Luigi è fratello della madre di Ugo, in che rapporto di parentela è Ugo con la madre di Luigi? A. fratello B. cognato C. cugino D. zio E. nipote ► Basta notare che il padre e la madre di Luigi, sono zii di Ugo. 1393. Se Paolo è fratello di Gianni e Simone è figlio di Gianni e Teresa, quale delle seguenti affermazioni è sicuramente FALSA? A. Simone è cugino di Paolo B. Teresa è cognata di Paolo C. Paolo è zio di Simone D. Teresa è figlia unica E. Simone è figlio unico ► Paolo è fratello di Gianni che è padre di Simone. Quindi Paolo è zio di Simone. 1394. Amedeo e Cecilia sono fratello e sorella. Se la madre di Cecilia è la sorella del padre di Alberto, e anche vero che: A. Alberto ed Amedeo sono cugini B. Il padre di Alberto non è lo zio di Cecilia C. Cecilia e il padre di Alberto sono cugini D. Alberto è lo zio di Amedeo E. Alberto è il nonno di Amedeo ► Basta notare che Alberto, Amedeo e Cecilia sono cugini, in quanto il padre del primo e la madre di Amedeo e Cecilia, sono fratello e sorella.

1395. Matilde è figlia di una sorella di Silvana. Silvana è la bis­ nonna materna di Riccardo. In quale rapporto di parentela stan­ no Matilde e Annalisa, nonna materna di Riccardo? A. prime cugine 1390. [M/O] Gabriele si allena in piscina ogni lunedì, mercoledì e B. sorelle sabato. In uno dei rimanenti giorni della settimana Gabriele gio­ C. seconde cugine ca a calcio. Sapendo che il giorno dopo gli allenamenti di nuoto D. nonna e nipote Gabriele non svolge alcuna attività fisica, qual è ii giorno in cui E. zia e nipote gioca a calcio? ► Essendo Matilde figlia di una sorella di Silvana e Annalisa è figlia A. Mercoledì di Silvana, Matilde e Annalisa sono prime cugine. B. Giovedì C. Martedì 1396. [V/PS] Paola non ha sorelle. Chi è la sorella del figlio del D. Domenica nonno materno della figlia di Paola? E. Venerdì A. Una cugina di Paola ► Gabriele non può giocare a calcio di lunedì, mercoledì e sabato B. Paola stessa perché fa nuoto, né martedì, giovedì e domenica perché nei giorni C. Una zia di Paola seguenti al nuoto non fa attività fisica. Rimane quindi a disposizione D. La mamma di Paola E. Non esiste tale persona solo il venerdì.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Il nonno materno della figlia di Paola è il padre di Paola. Tra i figli del nonno di Paola c'è una sola femmina, ossia Paola stessa (che non ha sorelle). Quindi la sorella del figlio del nonno è obbligatoria­ mente Paola.

©Artquiz LO G ICA legge 50. Per leggere 150 libri in 150 giorni ci vogliono quindi 150/50 = 3 persone.

1401. Se 2 dietisti elaborano 6 diete in 120 minuti, quanti dietisti sarebbero teoricamente necessari per elaborarne 12 in 7200 1397. Mia sorella ha, escluso me, un numero di fratelli pari alla secondi? metà del numero delle sue sorelle. Se, compresi mio padre e A. 2 mia madre, in famiglia siamo in 1 0 , quante sorelle ho? B. 4 A. 6 C. 12 B. 5 D. 3 C. 4 E. 6 D. 2 E. 3 ► Un dietista elabora 3 diete in 120 minuti, quindi una ogni 40 minu­ ti. 7200 secondi sono pari a 120 minuti, nei quali un dietista elabora ► Sia s il numero di sorelle e f il numero dei fratelli. Quindi, la prima 3 diete. Quindi sono necessari 4 dietisti. affermazione si traduce in f -1 = (s - 1)/2, mentre la seconda si tra­ duce in s + f + 2 = 10, dove due è il numero dei genitori (ovvio) della 1402. Se quattro pizzaioli sfornano 9 pizze in 20 minuti, quanti famiglia. Dalla seconda espressione si ottiene che f = 8 - s e sosti­ pizzaioli servirebbero per fare 90 pizze in 12000 secondi? tuendo f nella prima espressione si ha 8 - s -1 = (s - 1)/2, da cui A. 14 14 - 2 • s = s -1 e infine 3 • s = 15. Segue che s = 5. B. 4 C. 9 1398. [M/O] Mario è il secondogenito di una coppia con due figli, D. 20 e sua moglie è figlia unica. Uno dei nonni del figlio di Mario ha E. 40 una figlia che si chiama Francesca, la quale ha due anni meno di Mario. Date queste premesse, chi è la Francesca di cui si par­ ► 12000 secondi = 200 minuti, e 4 pizzaioli in 200 minuti sfornano la nel testo? 90 pizze. A. La sorella di Mario B. La moglie di Mario 1403. Se cinque muratori costruiscono un muro di cinta lungo 5 C. La madre di Mario metri in un quarto d'ora, quanti muratori sarebbero teoricamen­ D. Una figlia di Mario te necessari per costruirne uno della stessa altezza e della stes­ E. Una zia di Mario sa larghezza, ma lungo 50 metri, in 9000 secondi? A. 15 ► Uno dei nonni del figlio di Mario è il padre di Mario 0 di sua mo­ B. 10 glie. Siccome tale nonno ha una figlia (che si chiama Francesca) che C. 150 è più giovane di Mario, detta Francesca non può essere sorella di D. 7 Mario, che è il secondogenito di una coppia con due figli. Dunque E. 5 Francesca è figlia del nonno materno (del figlio di Mario), per cui Francesca è moglie di Mario. ► 1/4 d'ora = 60 • 15 = 900 secondi, quindi 5 muratori in 9000 se­ condi costruiscono un muro di 50 metri. 1399. [M/O] Tommaso, Rosario e Flavio hanno sposato Viviana, Alice e Marcella, due delle quali sono tra loro sorelle. Rosario ha 1404. Se 4 dattilografe scrivono 24 pagine in 10 minuti, quante sposato la sorella di Alice. Flavio ha sposato Alice. Tommaso dattilografe sarebbero teoricamente necessarie per scrivere 240 non è cognato di Rosario e Marcella non ha sorelle. La moglie di pagine in 6000 secondi? Rosario è: A. 4 A. la sorella di Marcella B. 8 B. Viviana C. 24 C. Alice D. 6 D. Marcella E. 12 E. la sorella di Viviana ► In 10 minuti ogni dattilografa scrive 6 pagine (un quarto delle 24 ► Siccome Marcella non ha sorelle, la sorella di Alice è Viviana, che pagine totali). Si osservi che 6.000 secondi = 100 minuti e che in 100 quindi ha sposato Rosario. minuti una dattilografa scrive 60 pagine. Quindi in 100 minuti 4 datti­ lografe scrivono 240 pagine. CALCOLA QUANTE PERSONE SONO NECESSARIE PER FARE DETERMINATE COSE IN UN CERTO LASSO DI TEMPO 1405. Se 5 infermieri preparano 15 sacche per terapia parenterale in 30 minuti, quanti infermieri sarebbero teoricamente neces­ 1400. Se 3 persone leggono 3 libri in 3 giorni, quante persone ci sari per prepararne 150 in 9000 secondi? vogliono per leggere 150 libri in 150 giorni? A. 20 A. 10 B. 10 B. 3 C. 15 C. 150 D. 5 D. 5 E. 30 E. 50 ► 9.000 secondi = 150 minuti, e 5 infermieri in 150 minuti preparano ► Una persona legge un libro in 3 giorni e quindi in 150 giorni ne 75 sacche. Per prepararne 150 servono quindi 10 infermieri.

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LOGICA ©Artquiz 1406. Se 4 dietisti elaborano 5 diete in 3 ore, quanti dietisti sa­ rebbero teoricamente necessari per elaborarne 1 0 in 10800 se­ condi? A. 4 B. 5 C. 8 D. 10 E. 15 ►8 dietisti (cioè, il doppio dei 4 dietisti dei testo) elaborano 10 diete (il doppio delle 5 diete del testo) in 3 ore (lo stesso tempo dei testo), ossia in 180 minuti. Dal fatto che 10800 secondo corrispondono a 180 minuti, segue la tesi in C. 1407. Un operaio può avvitare 65 viti in un’ora. Se in un giorno lavorativo di 8 ore si devono avvitare 10920 viti quanti operai saranno necessari? A. 21 B. 22 C. 18 D. 20 E. 19 ► In 8 ore un operaio avvita 520 viti = 65 • 8. Per avvitare 10920 viti in 8 ore ci vogliono quindi 10920/520 = 21 operai. 1408.12 pasticcieri preparano 36 torte in 45 minuti. Lavorando allo stesso ritmo, quanti pasticcieri sono necessari per prepara­ re lo stesso numero di torte in un’ora? A. 12 B. 8 C. 9 D. 24 E. 16 ► Ogni pasticcere prepara 36/12 = 3 torte ogni 45 minuti, cioè una torta ogni 15 minuti. In un'ora ogni pasticcere prepara quindi 4 torte, e per prepararne 36 in un'ora ci vogliono pertanto 36/4 = 9 pasticceri. 1409. Un operaio in un giorno scava nel terreno un fossato di 2m • 2m • 2m. Quanti operai servono per scavare un fossato di 4m • 4m • 4m in un giorno? A. 5 B. 7 C. 2 D. 8 E. 4 ►Si noti che 2m • 2m • 2m = 8 m3 (il lavoro fatto da un operaio in un giorno) e che 4m • 4m • 4m = 64 m3 (il lavoro richiesto in un giorno). Quindi il numero di operai richiesti è dato da 64 m3/8 m3 = 8. 1410. Vincenzo e Giovanni vogliono spedire le 24 cartoline che han­ no acquistato in Grecia in tempo utile per prendere il traghetto che li ricondurrà in Italia. Entrambi sanno che insieme sono in grado di applicare 24 francobolli in 40 secondi. Vincenzo ne applica il triplo di Giovanni che, a sua volta, ne applica la metà di Massimo, il terzo compagno di viaggio. Quanti francobolli riuscirebbero ad applica­ re i tre lavorando insieme per 1 minuto? A. 54 B. 45 C. 24 D. 36 E. 15

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► In un minuto entrambi ne applicano 36 (12 in 20sec.), quindi dal sistema x + y = 36 e x = 3y, consegue che Vincenzo ne applica 27 e Giovanni 9. Poi, Massimo ne applica 18 (il doppio di Giovanni), e dunque in totale 36 + 18 = 54. 1411. Una contadina raccoglie 20 chilogrammi di pomodori ogni 30 minuti. Quante contadine riusciranno a raccogliere 120 chi­ logrammi di pomodori in un’ora? A. 4 B. 20 C. 3 D. 6 E. 2 ► In un’ora una contadina raccoglie 40 Kg di pomodori. Per racco­ gliere 120 chilogrammi di pomodori in un’ora ci vogliono quindi 3 contadine. 1412. Se 9 sarte aggiustano 45 orli in 40 minuti, lavorando allo stesso ritmo, quanti orli aggiusteranno 1 0 sarte in un’ora? A. 50 orli B. 75 orli C. 60 orli D. 85 orli E. 90 orli ► Una sarta aggiusta 45/9 = 5 orli in 40 minuti, ossia un orlo ogni 40 min/5 = 8 minuti. Quindi una sarta aggiusta 7,5 orli ogni ora, e nello stesso tempo 10 sarte ne aggiustano 75. 1413. Un impiegato può completare 3,5 pratiche ogni mezz’ora. Se in un giorno lavorativo di 7 ore e mezza si accumulano 1260 pratiche da chiudere in giornata, quanti impiegati saranno ne­ cessari? A. 23 B. 25 C. 22 D. 26 E. 24 ► In 7 ore e mezza ci sono 15 mezze ore, tempo nel quale un im­ piegato completa 3,5 • 15 = 52,5 pratiche. Dunque, per completare 1260 pratiche in un giorno di lavoro, ci vogliono 1260/52,5 = 24 im­ piegati. CALCOLA QUANTO TEMPO OCCORRE PER... 1414. Quanto tempo si impiega per contare fino a 10.000, se si conta alla velocità di un numero al secondo? A. Più di 4 ore B. Tra le 2 e le 3 ore C. Più di 24 ore D. Meno di 2 ore E. Tra le 3 e le 4 ore ► Un ora è composta da 3600 secondi, quindi 2 ore equivalgono a 7200 secondi e 3 ore a 10800 secondi. Per cui si è contato il numero 10.000 tra questi due lassi di tempo. 1415.34 ricamatrici producono a macchina 1.768 centrini al giorno. Lavorando allo stesso ritmo, quanti centrini verranno confezionati al giorno da 60 ricamatrici? A. 3.420 centrini B. 3.060 centrini C. 3.300 centrini

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI D. 3.400 centrini E. 3.120 centrini ► Una ricamatrice produce ogni giorno 1768/34 = 52 centrini. 60 ricamatrici produrranno 52 • 60 = 3120 centrini. 1416. Sei operaie confezionano centoventi paia di guanti in venti giorni. Quanti giorni occorrono a tre operaie per confezionare trenta paia di guanti deilo stesso tipo? A. Diciotto B. Venti C. Dodici D. Dieci E. Trenta ► Un’operaia confeziona 20 paia di guanti in venti giorni, quindi 10 paia di guanti in dieci giorni. E dunque tre operaie per confezionare trenta paia di guanti ci impiegano 10 giorni. 1417. Tre operai tirano su un muro in 2 ore. Quanto tempo im­ piegano 4 operai a tirare su 2 muri? A. 3 ore e mezza B. 3 ore C. 1 ora e mezza D. 2 ora e mezza E. 4 ore

©Artquiz LO G ICA 1421. Sei topi mangiano una forma di formaggio in 24 giorni. Se i topi aumentano di un terzo, in quanti giorni mangeranno la stessa forma di formaggio? A. 8 B. 16 C. 32 D. 18 E. 3 ► Un terzo è pari a 2 topi. Inoltre, 1 topo mangia un sesto di formag­ gio in 24 giorni e quindi una metà in 72 giorni e un ottavo in 18 giorni. Quindi 8 topi (6 + 2) mangiano una forma in 18 giorni. 1422. Cento conigli mangiano, in cento giorni, un quintale di carote. Quanti kg dello stesso alimento mangeranno dieci coni­ gli in dieci giorni? A. Uno B. Venti C. Otto D. Cento E. Dieci ► In 10 giorni 100 conigli mangiano 10 kg di carote, e 10 conigli ne mangeranno 1.

1423. Se due capre divorano 4 cavoli in un’ora, in quanto tempo 25 capre divoreranno 25 cavoli ► Un operaio tira su un muro in 6 ore, quindi 2 muri in 12 ore. E A. 30 minuti dunque 4 operai tirano su 2 muri in 3 ore (basta cioè un quarto delle B. 1 ora 12 ore). C. 2 ore e mezza D. 90 minuti 1418. Se 6 gatti prendono 6 topi in 6 minuti, quanti gatti sono E. 2 ore necessari per prendere 100 topi in 50 minuti? ► Una capra divora 2 cavoli all'ora, quindi 25 capre ne divorano 50 A. 13 all’ora, e dunque per divorarne 25 impiegheranno 1/2 ora. B. 10 C. 16 D. 14 1424. Sapendo che Stefano impiega la metà del tempo rispetto a E. 12 Marco per battere una lettera, e che i due insieme in un giorno battono tre lettere, quante lettere batte Stefano in cinque giorni? ►6 gatti prendono un topo ogni minuto, quindi in 50 minuti ne pren­ A. I dati non sono sufficienti per rispondere dono 50. A parità di tempo, per prenderne 100, ci vogliono dunque B. 15 12 gatti. C. 5 D. 12 1419. Se una gallina e mezza fa un uovo e mezzo in un giorno e E. 10 mezzo, quante uova fanno 9 galline in 9 giorni? ► Stefano batte 2 lettere al giorno (mentre Marco ne batte una, tota­ A. 54 le tre), dunque in 5 giorni Stefano ne batte 10. B. 42 C. 52 D. 44 1425. Mario legge 30 pagine al giorno più di Christian che, a sua E. 62 volta, ne legge un terzo più di Ernesto. Sapendo che Ernesto legge 60 pagine al giorno, quale è il numero minimo di giorni ► Una gallina fa quindi un uovo ogni giorno e mezzo, dunque 6 uova necessari ai tre amici insieme per leggere tutto il materiale di in 9 giorni. E 9 galline in 9 giorni ne fanno allora 54. una ricerca per cui è necessario leggere complessivamente 1 . 0 0 0 pagine? 1420. Se tre uomini possono mangiare tre bistecche in tre gior­ A. 5 giorni B. 10 giorni ni, quante bistecche mangiano 6 uomini in 6 giorni? C. 4 giorni A. 24 D. 6 giorni B. 18 E. 8 giorni C. 9 D. 6 ► Siccome Ernesto legge 60 pagine al giorno, allora Christian ne E. 12 legge 60 + 1/3 • 60 = 80 e Mario ne legge 80 + 30 = 110. Tutti e tre ► In 3 giorni 6 uomini mangiano 6 bistecche, ed in 6 giorni ne man- insieme leggono 60 + 80 + 110 = 250 pagine al giorno. Per leggere 1000 pagine impiegano dunque 4 giorni. geranno 12.

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LOGICA ©Artquiz 1426. Tre architetti devono completare insieme un progetto. Sa­ pendo che, lavorando singolarmente, ciascuno di loro impie­ gherebbe rispettivamente 10, 8 e 9 giorni per terminare il proget­ to, in quanto tempo lo porteranno a termine lavorando insieme? A. Circa 4 giorni B. Circa 2 giorni C. Circa 1 giorno D. Circa 3 giorni E. Circa 8 giorni

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI C. 24 D. 60 E. 25 ► I tre pasticceri cucinano bignè rispettivamente alla velocità di 75 bignè/h, 50 bignè/h e 25 bignè Ih. Lavorando insieme cucinano bignè alla velocità di (75 + 50 + 25) bignè/h = 150 bignè/h. Per cucinare 4500 bignè impiegano dunque 4500 bignè/(150 bignè/h) = 30 h.

1431. Se un uomo dipinge una stanza in 4 ore e un suo amico ne impiega 2, quanto tempo impiegherebbero dipingendola insieme? A. 50 minuti B. 120 minuti C. 100 minuti D. 70 minuti 1427. Stefania, Piera e Maria lavorano in una biblioteca nella E. 80 minuti quale, periodicamente, occorre spostare tutti i libri da una scaf­ falatura a un’altra. Per compiere questo lavoro Stefania da sola ► Il primo dipinge un quarto di stanza all'ora, il secondo metà stanza impiega 16 ore, Piera da sola impiega 48 ore e Maria da sola all’ora. Dunque insieme dipingono 3/4 di stanza all’ora, e quindi per impiega 24 ore. Quanto tempo impiegherebbero le tre bibliote­ dipingerne una intera impiegano 4/3 di ora, ossia 80 minuti. carie a spostare i libri se lavorassero insieme? A. 4 ore 1432. Il direttore di un progetto edilizio sa che, per realizzare il lavoro B. 8 ore di cui è responsabile, se impiegherà tutti i muratori che ha attualmen­ C. 12 ore te a disposizione saranno necessari 8 mesi. Inoltre, se potesse avere D. 24 ore altri due muratori, il lavoro verrebbe compiuto in 7 mesi. Nel frattem­ E. 36 ore po la cooperativa vince l'appalto per un progetto edilizio più impor­ ► In un giorno, singolarmente, completano 1/10,1/8 e 1/9 di proget­ to. Quindi al giorno, insieme, completano una frazione di progetto pari a circa 1/10 + 1/8 + 1/9 = (72 + 90 + 80)/720 = 242/720 = 0,336, dunque ci impiegano circa 1/0,336 = 2,975 giorni.

tante, lasciando al direttore del progetto un solo muratore. Quanti mesi impiegherà il muratore rimasto a realizzare il progetto, nell'ipotesi che tutti avessero lo stesso ritmo di lavoro? A. 112 B. 87 C. 135 1428. Tre marinai sbucciano un sacco di patate rispettivamente D. 72 in 3, 4 e 6 ore. Quante ore impiegano a sbucciare insieme le pa­ E. 56 tate di 45 sacchi? A. 13 ►Sia N il numero iniziale di muratori, ed x la frazione di lavoro svol­ B. 120 ta da ogni muratore al mese. Allora 8Nx = 7(N + 2)x, ossia 8N = C. Non è possibile rispondere in base ai dati forniti 7N + 14, cioè N = 14 e dunque un muratore realizza x = 1/(8 • 14) = D. 12 1/112 di lavoro al mese, e quindi da solo impiega 112 mesi. E. 60 ► Stefania compie il lavoro alla velocità di 1/16 lavoro/h, Piera alla velocità di 1/48 lavoro/h e Maria alla velocità di 1/24 lavoro/h. Lavo­ rando insieme compiono il lavoro in un tempo pari a: 1/(1/16 + 1/48 + 1/24 lavoro/h) = 1/(1/8 lavoro/h) = 8 h.

1433. Giuseppe dipinge una parete in 6 ore; Francesco lavora con un ritmo doppio di Giuseppe; Dario dipinge la stessa parete in 12 ore. Lavorando insieme, quanti minuti impiegano a dipin­ gere la parete? A. 117 B. 108 C. 103 1429. [V] Tre marinai sbucciano un sacco di patate rispettiva­ D. 91 mente in 6 , 8 e 12 ore. Quante ore impiegano a sbucciare insie­ E. 112 me le patate di 33 sacchi? ► Giuseppe dipinge la parete in 360 minuti, Francesco in 180 e A. 176 Dario in 720 minuti. Al minuto, insieme, riempiono: B. Non è possibile rispondere in base ai dati forniti 1/360 + 1/180 + 1/720 = 7/720 parti della parete. C. 88 Per completarla impiegano quindi 720/7 minuti, circa 103. D. 26 ► I tre marinai sbucciano un sacco di patate rispettivamente alla velocità di 1/3 sacco/h, 1/4 sacco /h e 1/6 sacco Ih. Lavorando in­ sieme sbucciano i sacchi di patate alla velocità di (1/3 + 1/4 + 1/6) sacco/h e quindi un sacco viene pelato in un tempo pari a: 1/(113 + 1/4 + 1/6 sacco/h) = 1/(9/12 sacco/h) = 4/3 h. Per 45 sacchi ci voglio quindi 4/3h/sacco • 45 sacchi = 60 ore.

E. 24

1434. Paolo vernicia una barca in 9 ore; Gennaro lavora con un ritmo triplo di Paolo; Dario vernicia la stessa barca in 18 ore. Lavorando contemporaneamente, quanti minuti impiegano a 1430. [V] Gianluca, Vincenzo e Piero sono tre pasticcieri e verniciare la stessa barca? ognuno di loro cucina 300 bignè rispettivamente in 4, 6 e 12 ore. A. 600 Per un grande evento, è stato richiesto loro di produrre 4.500 B. 360 bignè. Quante ore impiegheranno complessivamente a produrli? C. 240 D. 540 A. 75 E. 120 B. 30

► Si veda il quiz 1428.

178

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Paolo lavora alla velocità di 1/9 barche/ora. Gennaro lavora al ritmo triplo di Paolo, ossia lavora alla velocità di 1/3 barche/ora. Dario, infine, lavora alla velocità di 1/18 barche/ora. I tre, lavorando insieme, lavorano alla velocità di (1/9 + 1/3 + 1/18) barche/ora = 9/18 barche/ora = 1/2 barche/ora, ossia verniciano mezza barca in un’ora, e per verniciarla tutta impiegano dunque 2 ore, come nella risposta E. 1435. In una lavanderia, quattro impiegati stirano 8 giacche in 16 minuti. Se due impiegati vanno in ferie, quanti minuti occorre­ ranno agli impiegati rimasti per stirare quattro giacche? A. 64 B. 16 C. 36 D. 13 E. 32 ►Ogni impiegato stira 2 giacche in 16 minuti, quindi 2 impiegati sti­ rano 4 giacche in 16 minuti. 1436. Se cinque meccanici, lavorando allo stesso ritmo, impie­ gano un’ora per sostituire l’olio a 2 0 automobili, quanto impie­ gherebbe uno soio di essi a cambiare l’olio a 8 automobili? A. Due ore e mezza B. Un’ora C. Un'ora e quaranta D. Due ore E. Un’ora e mezza ► Un solo operaio impiegherebbe 5 ore per sostituire l’olio alle 20 automobili, ossia 4 automobili all’ora. Dunque, per 8 automobili ser­ vono due ore di lavoro. 1437. Lavorando insieme Aldo, Giovanni e Giacomo fabbricano 10 tubi in 2 ore; Aldo da solo impiegherebbe 5 ore e Giovanni da soio ne impiegherebbe 10. Quanto impiegherebbe Giacomo da solo a fabbricare 1 0 tubi? A. 15 ore B. 30 minuti C. 10 ore D. 3 ore E. 5 ore ►Aldo fabbrica due tubi ogni ora, mentre Giovanni ne fabbrica uno all’ora. Dunque in due ore ne fabbricano quattro il primo e due il se­ condo. Ciò significa che in due ore Giacomo ne deve fabbricare quattro, ossia due ogni ora. E per fabbricarne dieci impiega quindi cinque ore. 1438. Due giardinieri, uno svelto ed uno pigro, rasano un grande prato. Insieme impiegano 8 ore. Quello svelto da solo impieghe­ rebbe 12 ore. Quante ore impiegherebbe il pigro? A. 18 B. 22 C. 24 D. 16 E. 20 ► Il giardiniere svelto, in otto ore, rasa 2 terzi di prato (0 , se si prefe­ risce, 8/12 di prato). Dunque nello stesso intervallo di tempo il giardi­ niere pigro rasa un terzo di prato, e per rasarlo tutto impiega quindi 24 ore. 1439. Un uomo da solo svuoterebbe una damigiana di vino in 21 giorni; se la moglie beve con lui, assieme svuoterebbero la da­

© A rtquiz LO G IC A migiana in 14 giorni. In quanti giorni la moglie da sola svuote­ rebbe la damigiana? A. 14 giorni B. 21 giorni C. 35 giorni D. 42 giorni E. 28 giorni ► L’uomo in 14 giorni svuota 14/21 = 2/3 di damigiana, dunque la moglie negli stessi 14 giorni svuota il rimanente della damigiana, ossia 1/3 della stessa. Quindi per svuotare l’intera damigiana la mo­ glie impiega il triplo di tale tempo, ossia 42 giorni. 1440. Se in una certa zona la piovosità media è di 360 millimetri all’anno, quanto piove mediamente in due anni e cinque mesi? A. 570 millimetri B. 720 millimetri C. 270 millimetri D. 870 millimetri E. 900 millimetri ► Un anno contiene 12 mesi, quindi il lasso di tempo del testo è pari a 24 + 5 = 29 mesi. La piovosità in detto periodo di tempo è quindi 360 mm/anno • 29/12 = 870 mm. 1441. Una pompa eroga 30 litri al secondo. In quanto tempo riempirà una vasca di 10 x 10 metri, profonda 1 metro? A. In circa 5 minuti B. In circa 1 ora C. In circa 1 settimana D. In circa 15 minuti E. In circa 1 giorno ► La vasca ha un volume di 100 m3, che corrispondono a 100.000 litri. I secondi necessari a riempirla sono dunque 100.000/30 * 3.333 ossia un’ora circa (1 h = 3.600 s). 1442. Per riempire d'acqua una vasca ci sono due rubinetti. Il primo impiega 3 ore e il secondo impiega 4 ore. Se si aprono assieme, quanto tempo impiegano a riempire la vasca? A. Tra 120 e 130 minuti B. Tra 80 e 99 minuti C. Oltre 130 minuti D. Meno di 77 minuti E. Tra 100 e 110 minuti ► In un minuto il primo riempie 1/180 della vasca, il secondo 1/240. Quindi, in un minuto, insieme, riempiono 1/180 + 1/240 = 7/720 della vasca, e per riempirla tutta ci vorranno quindi 720/7 minuti, cioè circa 103 minuti. 1443. Un rubinetto riempie una vasca in due ore. Un altro rubi­ netto riempie la stessa vasca in tre ore. I due rubinetti insieme in quanto tempo riempiono la vasca? A. 1 ora B. 1 ora e dodici minuti C. 52 minuti D. 1 ora e dieci mjnuti E. 1 ora e mezza ► In un minuto il primo rubinetto riempie 1/120 della vasca, il secon­ do 1/180. Quindi, in un minuto, insieme, riempiono 1/120 + 1/180 = 5/360 = 1/72 della vasca, e per riempirla tutta ci vorranno perciò 72 minuti.

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LOGICA © Artquiz 1444. Nel riempire una vasca contemporaneamente con acqua calda e fredda, ci si dimentica di tappare lo scarico. Normalmen­ te, quando la vasca è tappata, il solo rubinetto dell'acqua calda impiega 4,5 min per riempirla ed il solo rubinetto dell’acqua fredda impiega 12 min. Una volta riempita, la vasca viene svuo­ tata dallo scarico in 18 min. Quanti minuti richiede il riempimen­ to della vasca senza tappo e con entrambi i rubinetti aperti? A. 3,5 B. 4,5 C. 4 D. 5 E. 5,5 ► Il rubinetto dell’acqua calda riempie la vasca alla velocità di 2/9 vasche/min, il rubinetto dell’acqua fredda riempie la vasca alla velocità di 1/12 vasche/min e lo scarico svuota la vasca alla velocità di 1/18 vasche/min. Per riempire la vasca con tutti questi congegni in azione ci vogliono quindi: 1/(2/9 + 1/12 -1/18 vasche/min) = 1/(1/4 vasche/min) = 4 min.

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI 1448. Un insetto è rimasto intrappolato in una vasca da bagno profonda 40 cm. Di giorno risale pian piano di 10 cm, ma di not­ te quando prende sonno scivola giù di 8 cm. In quanti giorni riuscirà a risalire la vasca? A. 16 B. 13 C. 21 D. 39 E. 18 ► In una giornata risale di 10 - 8 = 2 cm, ma l’ultimo giorno risalendo di 10 cm sarà uscito. Quindi per giungere ad una distanza di 10 cm dal bordo deve percorrerne 30, per i quali impiega 30cm/2cm = 15 giorni, ed in totale 15 + 1.

1449. Una formica sale un muro alto 20 m. Di giorno fa 10 m. Di notte dorme e scivola giù di 8 m. Quanti giorni impiegherà a salire? A. 6 B. 8 1445. Una candela viene accesa da un lato e dopo 10 minuti dall’ C. 4 altro lato. Così accesa sui due lati la candela si consuma com­ D. 7 pletamente dopo altri 20 minuti. Accendendo la candela nello E. 5 stesso momento da entrambi i lati e poi spegnendola da un solo lato quando è mezza consumata, quanto tempo impiegherà a ► Si veda il quiz 1448. consumarsi completamente con il solo lato restante acceso? 1450. Una scala a pioli di corda lunga tre metri penzola dal bor­ A. 37,5 minuti do di un battello. I pioli sono distanziati fra loro di 25 cm. Se B. 40 minuti l’ultimo piolo sfiora la superficie dell’acqua e la marea sale di 15 C. 30 minuti cm per ora, dopo quanto tempo sarà raggiunto il terzultimo piolo? D. 32,5 minuti E. 35 minuti A. 3 h 12 m B. mai ► Sia v la velocità con la quale una fiamma solamente consuma la C. 3 h 20 m candela. Quando entrambi lati sono accesi, la candela si consuma D. 3 h 15 m quindi con velocità 2v. Sia poi x la lunghezza della candela. Ora, la E. 3 h 25 m prima affermazione si traduce in 10 m • v + 20 m • 2v = x, da cui se­ gue che la distanza x misura 50 m • v. Il tempo ignoto della seconda ► Basta osservare che la marea cambia (crescita / decrescita) ogni affermazione si ottiene calcolando (x/2)/2v + (x/2)/v = (25 m • v)/2v + 6 ore, dunque al massimo varia di 15cm • 6 = 90cm, mentre il terzul­ timo piolo si trova a 3m - 3 • 0,25m = 2,25m dalla superficie dell’acqua. (25 m • v)/v = 12,5 m + 25 m = 37,5 m. 1446. In una gara ciclistica è presente un tratto di strada in di­ scesa. Un ciclista raddoppia il tratto di strada percorso ogni secondo; in 20 secondi arriva a percorrere tutto il tratto. Quanti secondi impiega per percorrere la metà? A. 11 B. 19 C. 10

D. 2 E. Dipende dalla lunghezza del tratto in discesa ► Ovvio, un secondo prima del 20esimo ha percorso una distanza che raddoppiata dà tutto il tragitto. 1447. Per allenarsi in vista della maratona di New York, Angelo raddoppia ogni settimana (rispetto alla settimana precedente) il numero di chilometri percorsi in allenamento. Se alla quinta set­ timana di allenamento Angelo percorre 120 chilometri, quante settimane sono state necessarie per percorrere 60 chilometri? A. 3 B. 1 C. 2 D. 5

E. 4 ► Vedi suggerimento a quiz 1446.

180

1451. Una lumaca deve scalare un muro alto 9 metri e percorrere nelle ore diurne esattamente 3 metri; tuttavia, dopo il tramonto del sole, il gasteropode cade in un sonno profondo durante il quale scivola insensibilmente verso il basso. Ogni mattina la lumaca si accorge di aver perso 2 metri rispetto all'altezza rag­ giunta il giorno precedente, e riprende la sua lenta ascensione. In quale giorno la lumaca riuscirà a raggiungere la sommità del muro? A. Ottavo B. Nono C. Sesto D. Decimo E. Settimo ► In una giornata risale di 3 - 2 = 1’m, ma l'ultimo giorno, risalendo di 3 m, avrà scavalcato. Quindi per giungere ad una distanza di 3 m dal bordo deve percorrerne 6, per i quali impiega 6 giorni, ed in totale quindi 6 + 1. 1452. Il dottore ti prescrive una cura in pastiglie. Devi prenderne tre, una ogni mezz'ora, quanto dura la cura? A. 120 minuti B. 90 minuti C. 60 minuti D. 30 minuti

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI E. Nessuna delle precedenti ► Dopo la prima pastiglia, passano 60 minuti prima della terza. 1453. Un superjet riesce a compiere il giro del mondo in una sola ora. Se parte alle 3,00 quando arriva, volando da est verso ovest? A. Alle 4,00 dello stesso giorno B. Alle 4,00 del giorno prima C. Alle 2,00 dello stesso giorno D. Alle 3,00 del giorno dopo E. Alle 3,00 dello giorno prima ► Dopo un ora di viaggio, nel luogo dove erano le ore tre alla par­ tenza, sono ora le ore quattro. 1454. Se la lancetta dei minuti ha passato da un minuto quella delle ore, dopo quanto la raggiungerà ancora? A. Dopo 6 6 minuti B. Dopo 64 minuti C. Dopo 60 minuti e un secondo D. Dopo 60 minuti E. Dopo 59 minuti ► Per tornare alla stessa posizione, la lancetta dei minuti deve viag­ giare per altri 59 minuti, ma nel frattempo la lancetta delle ore avrà viaggiato per un 1 2 esimo di circonferenza dell’orologio, che la lancet­ ta dei minuti impiega 5 minuti a percorrere. Quindi in totale 59 + 5 minuti. 1455. Quanti minuti mancano a mezzogiorno se 24 minuti fa i minuti mancanti erano trascorsi esattamente 5 volte dalle ore 8 ? A. 36 B. 28 C. 32 D. 40 E. 24 ► Siano x i minuti mancanti a mezzogiorno. Il quesito si riformula nel seguente modo: dalle ore 8 mancano 240 minuti a mezzogiorno, quindi 240 - (x + 24) = 5x, per cui 216 = 6 x e dunque x = 36. CALCOLI RELATIVI ALLA DISTANZA PERCORSA E ALLA VELOCITÀ 1456. Un praticante di jogging corre alla velocità di 200 metri al minuto. Questa velocità corrisponde a: A. 36 km/h B. 6 km/h C. 24 km/h D. 12 km/h E. 10 km/h

© Art quiz LO G IC A 1458. Quanti secondi si impiegano per percorrere 4 chilometri e mezzo se si viaggia alla velocità di 1 2 0 chilometri all'ora? A. 135 secondi B. 35 secondi C. 90 secondi D. 250 secondi E. 9 secondi ► 120 km/h = 33,3 m/s, quindi per percorrere 4.500 m ci vogliono 4.500/33,3 = 135 secondi. 1459, Un'automobile, che viaggia a velocità costante, percorre 36 km in mezz'ora. Quanti chilometri percorrerà in 1 ora e 20 minuti? A. Non è possibile rispondere con i dati forniti B. 72 km C. 108 km D. 98 km E. 96 km ► La velocità costante dell'automobile è data dalla formula v = òli, quindi vale v = 36 km/ (1/2 h) = 72 km/h. In 1 ora e 20 minuti la di­ stanza percorsa è d = v • t = 72 km/h • 4/3 h = 96 km. 1460. La velocità media di un atleta che percorre 420 metri in un minuto vale: A. 6 m/s B. 42 m/s C. 4,2 km/s D. 7 m/s E. 7 km/s ► Dalla definizione si ottiene immediatamente v = 420 m/60 s = 7 m/s. 1461. Un autoveicolo percorre metà dei giri di una pista a 300 km/h poi percorre l’altra meta a 100 km/h. In media a che veloci­ tà ha viaggiato? A. 180 km/h B. 150 km/h C. 250 km/h D. 200 km/h E. 175 km/h ► Questo è il tipico problema che si risolve con la media armonica: tralasciando le unità di misura, la velocità media cercata è pari alla media armonica tra 300 e 100, ossia: 2/(1/300 + 1/100) = 2/(4/300) = 600/4 = 150 (km/h).

1462. [O] Uno studente ha percorso la strada casa-università in x minuti. Nel ritorno, lungo lo stesso percorso, la sua velocità media è aumentata di un terzo. Quale delle seguenti espressioni ► In un’ora il praticante percorre 200 m/min • 60 min = 12.000 m = indica il tempo complessivo in minuti impiegato per andata e ritorno? 1 2 km. A. 3x 1457, Un'automobile che viaggia alla velocità di 100 km/h per­ B. (3/4) x C. (7/4) x corre circa: D. (5/3) x A. 90 metri in un secondo E. (4/3) x B. 30 metri in un secondo C. metri in un secondo ► Dalla formula v = spazio/tempo,. se d è la distanza percorsa, si ha D. 300 metri in un secondo v = d/x, da cui se v' = v (1 + 1/3) = 4/3 v, si ottiene che il tempo E. 100 metri in un secondo x' impiegato per ritornare è x' = dIV = d/(4/3 v) = 3/4(d/v) = 3/4 x. In totale il tempo complessivo è x + 3/4 x = 7/4 x. ► Percorre infatti 100.000 metri in 3.600 secondi.

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LO G ICA ©Artquiz 1463.11 sig. Rossi, rappresentante di commercio, è andato in auto dalla città A alla città B in x ore. Nel viaggio di ritorno, per la stessa strada, la sua velocità media è raddoppiata. Quale del­ le seguenti espressioni corrisponde al numero totale di ore im­ piegate nel viaggio di andata e ritorno?

A. B. C. D. E.

2/3 x 2x 2/2 x 3x 3/2 x

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI E.

6

ore e 30 minuti

► Il tempo impiegato per percorrere i primi 300 km è pari a 300 km/80 km/h = 3 h 45 m. Diminuendo la velocità di 1/4 si passa ad una velocità di 60 km/h. A tale velocità il tempo impiegato per percorrere i secondi 200 km è pari a 200 km/60 km/h = 3 h 20 m. Sommando tali tempi parziali si ottiene un tempo totale di 7 h 5 m.

1468. Fausto ha una strana abitudine che ne rallenta parecchio il passo: cammina muovendo sempre due passi in avanti e uno indietro. Dovendo raggiungere l'abitazione dell'amico Giovanni, ► Dalla formula v = spazio/tempo, se d è la distanza percorsa, si ha che dista solo 2 0 passi, quanti ne compirà effettivamente per v = d/x, da cui se v' = 2 v, si ottiene che il tempo x' impiegato per ri­ giungervi? tornare è x' = dIV = d/2v = x/2. In totale il tempo complessivo è A. 56 B. 34 x + x/2 = 3/2 x. C. 44 1464. Un’auto percorre 10 km alla velocità di 40 km/h, poi altri 10 D. 6 6 km a 60 km/h; la velocità media è: E. 28 A. 42 km/h ► Per avanzare di un passo deve farne 3, ma con gli ultimi 2 passi B. 50 km/h avrà raggiunto Giovanni. Quindi per giungere ad una distanza di 2 C. b45 km/h passi deve percorrerne 18 in avanti, per i quali impiega 54 passi, ed D. 90 km/h in totale quindi 54 + 2. E. 48 km/h 1469. Due auto, partendo contemporaneamente dalla stessa linea di partenza e nella stessa direzione in un percorso circolare di km 60, viaggiano a velocità costante; l’auto A viaggia a 60 km/h, con una velocità doppia rispetto all’auto B. L’auto A, dopo aver compiuto tre giri completi, quante volte avrà sorpassato l’auto B: A. 2 1465. Un’auto percorre 40 Km alla velocità di 50 Km/h e altri 80 B. 3

► I primi 10 km vengono percorsi in 10 km/40 km/h = 1/4 h = 15 min. I secondi 1 0 km vengono percorsi in 1 0 km/60 km/h = 1 / 6 h = 1 0 min. Dunque i 20 km in totale vengono percorsi in 25 minuti, e la velocità media risulta quindi essere data da 20 km/25 min = 20 km/(5/12 h) = 48 km/h. Km alla velocità di 100 Km/h. La velocità media vale:

C. 0

A. B. C. D. E.

D. 1 E. 4

55 Km/h 70 Km/h 65 Km/h 75 Km/h 60 Km/h

► I primi 40 km vengono percorsi in 40 km/50 km/h = 4/5 h = 48 min. I secondi 80 km vengono percorsi in 80 km/100 km/h = 4/5 h = 48 min. Dunque i 120 km in totale vengono percorsi in 96 minuti, e la velocità media risulta quindi essere 120 km/ 96 min = 120 km/(8/5 h) = 75 km/h.

► L’auto A compie 3 giri in 3 ore, tempo nel quale l’auto B percorre 30 km/h • 3 h = 90 km, quindi un giro e mezzo. E dunque quest' ultima subisce un solo sorpasso in quanto il primo sorpasso avviene quando la prima auto ha percorso esattamente un giro in più della prima mentre il secondo sorpasso si verifica solamente quando la prima auto ha percorso 2 giri in più della prima.

1470. Tre ciclisti, Aldo, Giovanni e Giacomo, partono insieme e percorrono varie volte un circuito a velocità costante. Aldo per­ 1466. Due amici, Andrea e Massimiliano, partecipano a una gara corre ogni giro in 6 minuti, Giovanni in 7 minuti, Giacomo in 8 podistica di trenta chilometri. Andrea percorre l'intero tragitto a minuti. Quando si incontreranno nuovamente tutti e tre sulla una velocità media di 15 km/h e arriva al traguardo sessanta linea di partenza, quanti giri avrà percorso Aldo? minuti prima di Massimiliano. A quale velocità media ha percor­ A. 28 so l'intera distanza Massimiliano? B. 168 A. 5 km/h C. 24 B. 30 km/h D. 84 C. 12 km/h E. 21 D. 10 km/h ►Si incontreranno al primo minuto comune multiplo di 6 , 7 e 8 , ossia E. 18 km/h al 168esimo minuto. In quel momento Aldo avrà percorso 168/6 = 28 ►Andrea impiega 30 km/15 km/h = 2 h. Massimiliano impiega 3 ore giri. (un’ora più di Andrea), e dunque quest’ultimo ha viaggiato ad una 1471. Tre luci si accendono a intervalli di 6 minuti, 7 minuti e 5 velocità media pari a 30 km/3 h = 10 km/h. minuti, rispettivamente. Se si accendono insieme alle 9,00 di 1467. Un treno percorre 300 km alla velocità di 80 km/h, dopo di mattina, a che ora si accenderanno per la prima volta di nuovo che percorre altri 200 km diminuendo la velocità di 1/4. Dopo assieme? quanto tempo il treno arriva a destinazione? A. Alle 13,15 A. 7 ore e 15 minuti B. Alle 10,30 C. Alle 12,30 B. 7 ore e 20 minuti D. Alle 11,00 C. 7 ore e 5 minuti D. 6 ore e 55 minuti E. Alle 11,30

182

©Artquiz LO G IC A

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI ► Le tre luci si accenderanno al primo minuto comune multiplo di 5, 6 e 7 dopo le 9,00, ossia al 210esimo minuto seguente le 9,00. In quel momento l'orologio segnerà le 12,30.

C. 30 D. 6 E. 200

1472. Tre campane suonano ad intervalli di 4 minuti, 12 minuti e 9 minuti, rispettivamente. Se suonano insieme alle 8 di mattina, dopo quanto tempo suoneranno di nuovo insieme? A. 24 minuti B. 29 minuti C. 16 minuti D. 72 minuti E. 36 minuti

► Una bicicletta si avvicina all’altra alla velocità di 9 km/h + 11 km/h = 2 0 km/h, quindi 2 km vengono percorsi in 2 km/ 2 0 km/h = 1 / 1 0 h = 6 minuti.

► Le tre campane suoneranno al primo minuto comune multiplo di 4, 9 e 12 dopo le 8,00, ossia al 36esimo minuto seguente le 8,00.

1477. Marco parte da casa in bicicletta diretto verso casa di Lu­ cia nello stesso istante in cui Lucia si avvia a piedi da casa pro­ pria verso casa di Marco. Sapendo che i due percorrono la stes­ sa strada, che Marco procede a 20 km/h e Lucia a 6 km/h e che le due case distano 13 km, dopo quanto tempo si incontreranno per la via?

A. Un quarto d'ora B. Tre quarti d'ora 1473. [V] Antonio, Fabio e Giuseppe sono autotrasportatori di C. Un’ora e un quarto un’azienda di distribuzione merci. Antonio trasporta vini e com­ D. Un’ora pie il suo giro in 9 giorni mentre Fabio e Giuseppe distribuisco­ E. Mezz’ora no l’uno pasta e l’altro olio e compiono i loro giri in 8 e 6 giorni rispettivamente. Se oggi partono contemporaneamente, fra ► Uno rispetto all’altro si avvicinano a 20 km/h + 6 km/h = 26 km/h, quanti giorni si ritroveranno ancora insieme in azienda ia pros­ quindi 13 km vengono percorsi in 30 minuti. sima volta? A. 432 1478. Un ciclista che corre a 30 km/h precede un altro ciclista B. 23 che corre a 50 km/h. Di quanti km distano inizialmente l'uno C. 36 dall'altro i due ciclisti se occorreranno 15 minuti al più veloce D. 72 per raggiungere il più lento? E. 144 A. 2,5 ► Dopo un numero di giorni che sia multiplo comune minimo di 9, e 6 , ossia 72.

B. 4 8

1474. [M] Tre orologi suonano, il primo ogni 3 ore, il secondo ogni 4 ore e il terzo ogni 5 ore. Oggi, martedì, suonano contem­ poraneamente alle ore 16. In quale giorno e a quale ora suone­ ranno ancora contemporaneamente la prossima volta? A. Venerdì, alle ore 12 B. Giovedì, alle ore 4 C. Venerdì, alle ore 4 D. Mercoledì, alle ore 16 E. Giovedì, alle ore 16

C. 10

D. 5 E. 20 ► Rispetto al primo ciclista, il secondo si avvicina ad una velocità (relativa) di 20 km/h. Quindi in un quarto d’ora percorre, relativamen­ te al primo, 5 km. 1479. In una gara di atletica al “via” l’atleta A parte con velocità 8 m/s mentre l'atleta B attende 2 secondi e poi parte con veloci­ tà 10 m/s. Quanti metri dovrà fare B per raggiungere A?

A. 32" B. 60 C. 80 D. 8 1475. Mario e Carlo, distanti fra loro 40 Km, prendono nello stesso E. 16 momento la bicicletta e pedalano l'uno verso l'altro in rettilineo a 2 0 Km/h. Alla partenza, una mosca si stacca dal berretto di Mario e vola ► La differenza di velocità tra i due atleti è 2 m/s a favore di B. verso Carlo a 30 km/h. Nel momento in cui lo raggiunge gira, torna Inoltre, nei due secondi iniziali di corsa solitaria, l'atleta A percorre da Mario, gira e continua così avanti e indietro finché i due si incon­ 8 m/s • 2 s = 16 m. Per coprire questa distanza tra i due atleti trascor­ re un tempo t = 16 m/2 m/s = 8 s. In tale tempo B percorre 80 metri. trano. Quanti Km avrà percorso a quel punto l'insetto? A. 39 1480. Una gazzella che corre a 30 km/h precede un leone che B. 30 corre a 60 km/h. Quanto distano l’uno dall’altro se al leone oc­ C. 25 correranno 30 secondi per raggiungere la gazzella? D. 44 A. 500 m E. 13 B. 180 m ► I due, per raggiungersi, impiegano 1 ora. In quel lasso di tempo la C. 1 km D. 250 m mosca viaggia a 30 km/h, quindi percorre 30 km. E. 300 m 1476. Due biciclette si muovono una verso l'altra con velocità media rispettivamente pari a 9 km/h e 11 km/h. Se la distanza ► Rispetto alla gazzella, il leone corre a 60 km/h - 30 km/h = iniziale è di 2 km, dopo quanti secondi i due mezzi si incontrano? 30 km/h = 30/3,6 m/s (si ricordi che 1 km/h = 1/3,6 m/s). Quindi, in 30 secondi, il leone percorre, rispetto alla gazzella, 30/3,6 m/s • 30 s = A. 25 900/3,6 m = 250 m. B. 360

► Dopo un numero di ore che sia multiplo comune minimo di 3, 4 e 5, ossia 60, cioè 2 giorni e mezzo, quindi come nella risposta C.

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LOGICA © Artquiz 1481. In un momento X, un treno che corre a 30 km/h precede un treno che corre a 50 km/h. Quanti km distano l'uno dall'altro, se occorreranno 15 minuti al treno più rapido per raggiungere il più lento?

A. B. C. D. E.

2,5 7 8

5 Non è possibile stabilirlo con i dati a disposizione

► Rispetto al primo treno, il secondo treno viaggia a 50 km/h - 30 km/h = 20 km/h. Quindi, in 15 minuti, il secondo treno percorre, rispetto al primo, 20 km/h • 1/4 h = 5 km. 1482. Achille Pie' veloce e la tartaruga Ninja fanno una gara di corsa lungo una pista rettilinea di 5 km. Achille Pie' veloce corre alla velocità di 20 km/h e la tartaruga Ninja viaggia alla velocità di 5 km/h. Se Achille dà alla tartaruga un vantaggio di 2 km, do­ po quanto tempo la supera?

A. 1 minuto B. 6 minuti C. 2 minuti D. 8 minuti E. Achille non supera la tartaruga perché essa taglia per prima il traguardo ► La velocità relativa di Achille rispetto alla tartaruga è di 20 km/h - 5 km/h = 15 km/h. Si tratta quindi di stabilire in quanto tempo t si col­ mano i 2 km di distanza viaggiando alla detta velocità relativa, ossia t = 2 km/15 km/h = 2/15 h = 8 min.

CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI 1485. Un bravo automobilista dopo 20.000 km decide di cambia­ re le gomme dell’auto. Essendo molto scrupoloso, ha sempre e frequentemente alternato le cinque gomme in modo che tutte, compresa quella di scorta, fossero consumate ugualmente. Quanti chilometri ha percorso ogni ruota? A. 80.000 km B. 100.000 km C. 20.000 km D. 12.000 km E. 16.000 km ► Ogni gomma ha “riposato” per un quinto dei kilometri percorsi, ossia 4.000 km, dunque ha percorso 16.000 km. 1486. Un guidatore vuole andare dalla città A alla città B e ritor­ nare dalla città B alla città A che distano fra loro 100 km. Essen­ do molto pignolo vuole che tutti i pneumatici, utilizzando anche quello di scorta, percorrano gli stessi chilometri. Alla fine quanti chilometri avrà percorso ogni pneumatico? A. 140 km B. 160 km C. 150 km D. 130 km E. 120 km ► La distanza coperta con i viaggi di andata e ritorno è pari a 200 km. Ora si applica il ragionamento di cui al quiz 1485.

1487. Luigi decide di fare un giro nel fine settimana ma non ha una meta. All'inizio si dirige verso est per 248 km, poi gira a si­ nistra e si guida verso nord per 310 km. Quanti km avrebbe ri­ 1483. La distanza tra la città A e la città B è di 200 km. Alle nove sparmiato guidando in linea retta fino a destinazione? di mattina un treno parte da A diretto a B e, viceversa, un treno A. 399 parte da B diretto ad A. Un’ora dopo, il primo treno ha percorso B. 138 metà del tragitto. Sapendo che il secondo viaggia a 2/5 della C. 96 velocità del primo, quanto sono distanti i due treni alle 1 0 del D. 415 mattino? E. 161 A. 100 km B. 60 km ► Il teorema di Pitagora dice che dal punto di partenza ha percorso C. Non è possibile determinarlo univocamente con i dati a disposi­ V 2 4 8 2 + 3102 = 397 km. zione Avrebbe quindi risparmiato circa 248 + 310 - 397 = 161 km. D. Alle 10 del mattino i due treni si sono già incontrati E. 40 km 1488. Una scatola chiusa, appoggiata per terra, alta 12 cm, larga 25 ►Se il primo treno ha .percorso metà del tragitto, ossia 100 Km, in cm e profonda 36 cm, è piena fino all’orlo di chicchi di grano. La sca­ un’ora, significa che viaggia a 100 Km/h. Dunque il secondo treno tola ha un piccolo buco sul coperchio in corrispondenza di un angolo. viaggia alla velocità di 100 Km/h • (2/5) = 40 Km/h, e quindi nello Una formica che parte da terra, dall’angolo in posizione opposta a stesso arco di tempo percorre 40 Km. Dunque alle 10 del mattino i quello con il buco, vuole raggiungere l’interno della scatola. Quanti cm misura la via più breve per raggiungere il buco? due treni distano tra loro (200 -100 - 40) km = 60 Km. A. 62,9 1484. Un ciclista comincia a dirigersi verso casa partendo da un B. 63,7 punto distante 10 km, viaggiando a 5 km/ora su strada rettilinea. C. 51,6 Nello stesso momento una zanzara posata sul suo casco si D. 65,9 stacca e vola verso casa a 15 km/ora. Arrivata a casa, essa vola E. 53,8 indietro dal ciclista. Una volta che lo ha raggiunto, instancabile, riparte verso casa e continua in tal modo finché anche il ciclista ► Sviluppando il parallelepipedo lungo lo spigolo più favorevole (dei arriva a casa. A questo punto, quanti km totali ha fatto la zanzara? 3 possibili), la formica deve camminare sull’ipotenusa di un triangolo di cateti 36 cm e (25 + 12) cm, quindi Pitagora dice che deve percor­ A. 25 B. 30 rere V 3 62 + 37 2 = 51,6 cm. C. 35 1489. [M/O] Un cane è legato, mediante una catena lunga 13 m, a D. 20 un palo che dista 5 m da un sentiero rettilineo. Determinare la E. 40 lunghezza del tratto di sentiero accessibile al cane. ► Il ciclista viaggia per 2 ore, il tempo necessario per percorrere 1 0 A. 20 m km. In 2 ore, la zanzara percorre 30 km, indipendentemente dal nu­ B. 24 m mero di volta che dovrà invertire il suo viaggio. C. 26 m

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI D. 16 m E. 18 m

D. 30 km/h E. 25 km/h

► Si sfrutta il teorema di Pitagora: sia ABC il triangolo con vertici A (posto nel palo), B (posto nel punto di minima distanza tra il sentiero ed A) e C (posto in un punto dove la catena tesa incontra il sentiero). Per definizione di distanza tra punto e retta, l'angolo in B è di 90°, quindi BC = V l3 2 - 52= 12. Chiaramente, ci sono due punti sul sentiero dove poter porre C, uno da un lato rispetto a B ed uno dall'altra parte. Tra questi due punti il cane può camminare libera­ mente, e quindi il tratto che può percorrere è pari a 2BC = 24 m.

► La scuola dista 15 km/h • (1/3 h) = 5 km. Quindi deve percorrere 5 km alla velocità di 20 - 5 = 15 minuti, ossia andare alla velocità di 5 km/(1/4h) = 20 km/h.

1490. Un pizza boy deve fare tre consegne in moto. Parte dalla pizzeria e si dirige verso est alla velocità media di 30 km/h per 15 min per la prima consegna. Da lì va verso ovest a 42 km/h per 20 min per la seconda consegna. Da lì ritorna verso est a 20 km/h per 45 min per l’ultima consegna. Quando fa l’ultima con­ segna, a quanti km è dalla pizzeria? A. 8,5 B. 8 C. 7 D. 9 E. 7,5

A. B. C. D. E.

► Nel primo tratto di strada viene percorsa una distanza A = 30 k/h • 1/4 h = 7,5 km verso est. Nel secondo tratto di strada viene percorsa una distanza B = 42 k/h • 1/3 h = 14 km verso ovest. Nel terzo tratto di strada viene percorsa una distanza C = 20 k/h • 3/4 h = 15 km verso est. Tenendo conto dei versi di percorrenza e asse­ gnando convenzionalmente segno positivo agli spostamenti verso ovest, si ottiene che il ragazzo si trova in posizione A + B + C = (-7,5 + 14 -15) km = -8,5 km rispetto alla pizzeria. Quindi, la distanza dal punto di partenza è |-8,5 km| = 8,5 km. 1491. Alfredo, Marco e Giorgio devono percorrere 2.000 metri. Se partono rispettivamente alle ore 5.20, 6.50, 8.00 e procedono alle velocità rispettive di 1 Km/h, 800 m/h, 1.100 m/h, quali delle seguenti affermazioni risultano vere? I) Quando Marco parte, Alfredo è ancora in cammino; II) Quando Giorgio parte, Alfredo è ancora in cammino; III) Quando Giorgio parte, Marco è ancora in cammino; IV) Giorgio arriva prima di Marco. A. Ili), IV) B. Il), IV) C. I), III) D. I), II) E. I), II), III) ►Alfredo impiega 2 ore per arrivare (viaggia a 1 km/h), quindi arriva alle 7.20. Per cui è ancora in cammino quando Marco parte (alle 6.50). Invece, Alfredo non è più in cammino alle 8.00 quando parte Giorgio. Poi, Marco impiega 2 ore e mezza per arrivare (2000 m/800 m/h = 2,5 h) quindi arriva alle 9.20. Per cui è ancora in cammino quando Giorgio parte (alle 8.00). Infine, Giorgio impiega 2.000 m/1.100 m/h = 1 h 49 m per arrivare, e quindi arriva alle 9.49 circa, comunque dopo Marco.

1493. Per raggiungere la scuola uno studente percorre tutte le matti­ ne 20 minuti a piedi alla velocità di 3 km/h, poi compie un tragitto lungo venti volte tanto in treno alla velocità di 1 2 0 km/h e infine un tratto in autobus di 10 km alla velocità di 60 km/h. Quanto impiega complessivamente per andare a scuola?

Non ci sono dati sufficienti per rispondere 1 ora 30 minuti 40 minuti 10 minuti

► In 20 minuti, ossia un terzo di ora, alla velocità di 3 km/h egli per­ corre 1 km. Venti volte tanto è 20 km, che a 120 km/h vengono per­ corsi in 20 km/120 km/h = 1/6 h = 10 minuti. Infine gli ultimi 10 km li percorre in 10 km/60 = 1/6 h = 10 minuti. In totale viaggia per 20 + 10 + 10 = 40 minuti. 1494. [V] La mia città dista 600 km dalla città di Agnese e 1400 km da quella di Barbara. Di quanti km almeno distano le città di Agnese e Barbara?

A. B. C. D. E.

1400 600 800 2000 1200

► Il caso con distanza minima è che le 2 città in questione stiano lungo una direzione comune. Dunque la prima si trova a 600 km di distanza e, dopo aver percorso 800 km, si giunge alla successiva che così dista 1400 km. CALCOLI CON LE FRAZIONI 1495. [M] In una successione ereditaria nella quale gli eredi so­ no 4 fratelli, al maggiore di essi la defunta madre ha riservato la quota disponibile, cioè 1/3 dell’eredità. Supponendo che i quat­ tro fratelli divideranno fra loro in parti uguali la rimanente quota dei 2/3, quale frazione dell’eredità spetterà al fratello maggiore?

A. B. C. D. E.

1/2 1/6 1/5 1/4 1/3

Al fratello maggiore spetta la quota di 1/3 più un quarto di 2/3, ossia 1/3 + (2/3)/4 = 1/3 +1/6 = 1/2.

1496. C'è una botte piena di vino. Tutto il vino della botte viene ver­ sato, in quantità identiche, in tre damigiane di diverse dimensioni. 1492. Uno studente impiega solitamente 20 minuti per recarsi a Alla fine si può osservare che la prima damigiana è piena per metà, scuola procedendo a una velocità media di 15 km/h. Una matti­ la seconda per due terzi e la terza per tre quarti. Se la capacità del­ na, non avendo sentito la sveglia, parte da casa con 5 minuti di la botte e quella di ciascuna damigiana è, in litri 0 in altra unità, ritardo rispetto al solito. A che velocità deve andare per recupe­ un numero intero, quale è la capacità minima della botte? A. 6 rare il ritardo e arrivare a scuola alla solita ora? B. 100 A. 12 km/h C. 22 B. 20 km/h D. 40 C. 10 km/h E. 38

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

►Siano n, m e p le capacità delle damigiane, e t la capacità della botte. Deve essere n/2 + 2m/3 + 3p/4 = t, quindi (6 n + 8 m + 9p) = 12t, e siccome mcm(6 , 8 ,9) = 72 si vede che t deve essere almeno 6 (con n = 2, m = 3 e p = 4).

► Sia d la distanza del tragitto. Se 5/8 di d sono pari a 15 km, ossia d • 5/8 = 15 km, allora l'intera distanza è d = 15 km • 8/5 = 24 km.

1499. Silvia, con il denaro che possiede, può pagare i 3/7 dei suoi debiti; se avesse 70 euro in più, potrebbe pagare tutti i de­ biti e le avanzerebbero anche 30 euro. A quanto ammontano i suoi debiti? A. 40 euro B. 85 euro C. 90 euro D. 100 euro E. 70 euro

1504. Una palla è talmente elastica che, dopo ogni rimbalzo sul terreno, raggiunge i 2/5 dell'altezza precedente. Da quale altezza è stata fatta cadere se dopo 4 rimbalzi raggiunge ancora i 32 centimetri? A. 60 metri B. 25 metri C. 12,5 metri D. 10 metri E. 5 metri

► Sia X il denaro posseduto da Silvia e D il suo debito. Il problema si traduce matematicamente nel sistema X = (3/7) • D e X + 70 = D + 30. Sostituendo X dalla prima equazione nella seconda si ottiene (3/7) • D + 70 = D + 30, da cui (4/7) • D = 40 e quindi D = 70€.

► Si traduce in x(2/5) 4 = 32 cm, da cui x = (625/16)32 cm = 12,5 m.

1502. Un autobus ha percorso i 5/9 del suo tragitto. Se ha per­ corso 1.500 metri, quanti metri deve ancora percorrere l'autobus 1497. [M] Un soggetto abituato a bere un quarto di vino al giorno per completare il tragitto? deve osservare una dieta che prevede al massimo un quinto di A. 1.200 litro di vino al giorno. A quale quantità giornaliera minima di B. 2.700 C. 3.500 vino dovrà rinunciare? A. 100 mi D. 1.750 E. 2.400 B. 25 mi C. 50 mi ► Sia d la distanza del tragitto. Se 5/9 di d sono pari a 1500 m, ossia D. 75 mi d • 5/9 = 1500 m, allora l'intera distanza è d = 1500 m • 9/5 = E. 10 mi 2700 m. L’autobus deve quindi percorrere ancora 2700 m -1500 m = ► Il soggetto in questione deve passare da 250 mi di vino a 200 mi 1 2 0 0 m. al massimo, quindi rinunciare almeno a 50 mi. 1503. Una palla elastica dopo ogni rimbalzo giunge a 1/3 1498. Un muratore costruisce 5/7 di un muro utilizzando 350 dell’altezza precedente. Se dopo 3 rimbalzi supera di poco i 50 mattoni. Quanti mattoni verranno utilizzati per completare allo cm da quale altezza è stata fatta cadere: stesso modo la restante parte di muro? A. da circa 20metri B. da circa 3,5 metri A. 25 B. 5 C. da circa 9 metri D. da circa 14 metri C. 70 E. da circa 4,5 metri D. 140 E. 490 ► Prima del terzo rimbalzo la palla si trovava a 50 cm • 3 = 1,5 m. ► Un settimo del muro necessita di 350/5 = 70 mattoni, quindi per Prima del secondo a 1,5 m • 3 = 4,5m e prima del primo rimbalzo, cioè inizialmente, a 4,5 m • 3 = 13,5 m. 2/7 (= 1 - 5/7) servono altri 140 mattoni.

1505. Un bastone è piantato in uno stagno. Il bastone è per metà conficcato sotto terra, un terzo è sott’acqua e quello che sporge dall’acqua è lungo 9 centimetri. Quanto è lungo in tutto il basto­ 1500. Uno studente, per andare dalla propria abitazione all'uni­ ne? versità, percorre 1/5 del tragitto a piedi, 2/3 in autobus e i rima­ A. 54 cm nenti 8 chilometri in bicicletta. Qual è la distanza, espressa in B. 48 cm chilometri, tra l'abitazione dello studente e l'università? C. 52 cm D. 50 cm A. 45 E. 56 cm B. 60 C. 120 ► 9 cm è pari a 1 -(1/2 + 1/3) = 1/6 di bastone. D. 30 E. 90 1506. La somma di tre numeri è 1000. Il primo è due terzi del se­ ► Si traduce nell’equazione x/5 + 2x/3 + 8 km = x, dove x è la di­ condo e il secondo è tre quinti del terzo. I tre numeri sono: stanza cercata. Da cui 8 km = 2x/15 e quindi x = 60 km. A. 150;350;500 B. 200; 200; 600 1501. Una barca ha compiuto i 5/8 del suo tragitto. Se ha naviga­ C. 200; 300; 500 to per 15 chilometri, quanti chilometri è lungo l’intero tragitto? D. 500; 200; 300 E. 200; 400; 400 A. 48 B. 24 ► Siano x, y, e z i 3 numeri. Allora x + y + z = 1000, x = 2y/3 = 3z/5, C. 75 da cui x = 2(3z/5)/3 = 2z/5. Ora si ottiene 2z/5 + 3z/5 + z = 2z = D. 40 1000, da cui z = 500 etc. E. 13

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI 1507. Dividi 30 per 1/2 e aggiungi 10. Quanto fa? A. 70 B. 50 C. 25 D. 10 E. 90 ► Basta eseguire 30/(1/2) + 10 = 30 • 2 + 10 = 70. 1508. Se divido il numero 30 per 1/3 e gli sottraggo il doppio di 1/3 del numero risultante, che numero avrò alla fine? A. 30 B. 75 C. 60 D. 90 E. 45 ► Basta calcolare 30/(1/3) = 90 e poi 90 - 90 *(2 • 1/3) = 90 - 60 = 30. 1509. [M/O] Mina deve distribuire un bonus di produzione di 6.000 euro tra i suoi quattro dipendenti. Progetta di destinarne la metà a Iginia, un quarto a Ghila, un quinto a Aimée e un de­ cimo a Antimina. Così facendo: A. esaurirebbe il bonus, dividendolo tra i quattro dipendenti B. le resterebbero 175 euro non distribuiti C. supererebbe il bonus complessivo di 175 euro D. le resterebbero 300 euro non distribuiti E. supererebbe il bonus complessivo di 300 euro ► La metà, un quarto, un quinto e un decimo di 6000€ sono rispetti­ vamente 3000€, 1500€, 1200C e 600€ che sommati danno 6300€. 1510. Morgana deve distribuire un bonus di produzione di 3.500 euro tra i suoi quattro dipendenti. Progetta di destinarne la metà a Olivier, un quarto a Getulio, un quinto a Lario e un decimo a Sasha. Così facendo: A. le resterebbero 175 euro non distribuiti B. esaurirebbe il bonus, dividendolo tra i quattro dipendenti C. le resterebbero 112,5 euro non distribuiti D. eccederebbe il bonus complessivo di 175 euro E. eccederebbe il bonus complessivo di 112,5 euro ►Vedi quiz 1509. CALCOLI NUMERICI VARI 1511. Se 123 sommato a se stesso è uguale a BDF, 246 somma­ to a se stesso è uguale a: A. CFG B. FDB C. ABC D. DIB E. DIH ►Se 1—>A, 2—^B, 3—>C etc. Allora 246 • 2 = 492, dunque appunto DIB. 1512. Si chiamano numeri di Mersenne i numeri interi tali che MP = 2p -1 , dove p è un numero primo. Quindi è un numero di Mersenne: A. 64 B. 511 C. 15 D. 257

E, 127 ► Infatti 127 + 1 = 128 = 27*. 1513. La mediana è il valore a cui una metà delle osservazioni è inferiore e l'altra metà superiore. Quindi la mediana della serie (1,18, 3,14,3,14,4,6,13} sarà: A. 3 B. 14 C. 6 D. 10 E. 4 ► Basta riordinare i valori in 1; 3; 3; 4; 6 ; 13; 14; 14; 18. 1514. Uno studente supera tre esami, ciascuno dei quali con un diverso numero di crediti formativi universitari (CF.U), con i se­ guenti voti: fisica 18 (2 CFU), chimica 27 (4 CFU), biologia 30 (6 CFU). Quale sarà la sua media ponderata in base ai crediti? A. 28 B. 30 C. 25 D. 26 E. 27 ► La teoria afferma che (18 • 2 + 27 • 4 + 30 • 6)(2 + 4 + 6 ) = 27. 1515. Quanti zeri ha un decilione ? (tenere presente la progres­ sione mille, milione, bilione, trilione, ecc.) A. 30 B. 18 C. 10

D. 33 E. 15 ► Un milione corrisponde a 106 = 103+3, un bilione a 109 * = 103 + 6 = 103+3‘2, un trilione a 101 2 = 103 + 9 = 103+3-3, ecc. Dunque un decilione corrisponde a 103+3-1° = 103+3° = 1033. Ci sono quindi 33 zeri nella notazione decimale del numero “un decilione”. 1516. Un uomo compra un cavallo e lo paga 600 €. Dopo un an­ no il valore dell’animale aumenta a 700 €, perciò il proprietario decide di venderlo. Ma dopo qualche giorno rimpiange tale de­ cisione e lo ricompra pagando però 850 € e quindi rimette 150 €. Dopo un anno rivende definitivamente il cavallo per 950 €. Qual è il profitto totale in € delle compravendite? A. 50 B. 300 C. 200 D. 100 E. 250 ► Basta eseguire la seguente operazione: -600 + 700 - 850 + 950 = 200. Si noti che il segno sta per un esborso e il segno "+" per un introito. 1517. [V/PS] Quale delle seguenti affermazioni è falsa? A. i multipli di 12 sono tutti pari B. tra i multipli di 12 ci sono tutti i numeri pari C. ci sono numeri pari che sono multipli di 12 D. fra i numeri pari ci sono tutti i multipli di 12 E. ci sono numeri pari che non sono multipli di 12 ► Immediato: 2 non lo è.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

1518. La somma di due numeri interi consecutivi è 169. La loro E. 11 differenza in valore assoluto è: ► Se tale numero fosse esprimibile nella notazione decimale con n A. 12,5 cifre, n > 2 , sarebbe maggiore 0 uguaje a 1 0 n-1, mentre la somma di B. >13 n cifre dà al più 9n. Quindi le cifre sono due. Se N è la prima cifra ed C. 1 IVI la seconda, il problema si traduce in 10N + M = 2(N + IVI), da cui D. 9 M = 8 N, ed essendo M, N < 10 ed interi si ha IVI = 8 ed N = 1 Inoltre, E. 2 verificando direttamente le 5 risposte proposte si evince che solo la A è corretta. (Ad esempio per la B vale che (2 + 8 ) • 2 = 20 A 28, e in ► La C vale per qualsiasi coppia di numeri consecutivi. tal senso anche per la C, D ed E).*1234 1519. La somma di due numeri è 18. La loro differenza è 24. Quali sono i due numeri? 1524. In un numero di due cifre, la cifra delle unità è il doppio di A. 21 e -3 quella delle decine: scambiando l’ordine delle cifre si ottiene un B. 10 e - 8 secondo numero che supera di 18 il primo. Qual è il primo nu­ C. 30 e 10 mero? D. -10 e - 8 A. 84 E. -3 e 21 B. 36 C. 24 ►Siano x e y i numeri incogniti. Il problema si riscrive come x + y = D. 42 18 e x - y = 24. Dalla seconda uguaglianza segue che x = 24 + y; E. 48 sostituendo x nella prima uguaglianza si ottiene (24 + y) + y = 18, da cui 2 • y = - 6 e y = -3. Infine, x = 24 + y = 24 + (-3) = 21. Nell'ordine ► Se N è la prima cifra ed M la seconda, il problema si traduce in appropriato si ha che i numeri sono 21 e -3. Si noti che la differenza M = 2N e 10N + M + 18 = 10M + N. Dunque vale 10N + 2N + 18 = non è commutativa, quindi l'ordine dei numeri calcolati è decisiva e 20N + N e quindi N = 2 da cui M = 4. per tale motivo la risposta E non è corretta. 1525. [V] In un numero di quattro cifre, ia somma delle prime 1520. Quante volte è possibile sottrarre sequenzialmente 1 da due cifre è uguale alla quarta, la differenza fra la quarta e la pri­ 100? ma è uguaie alla terza e il triplo della seconda è uguale alla ter­ A. Una volta za. Quale di questi numeri soddisfa tutte le condizioni date? B. Nessuna volta 19119 C. Centouno volte 2 1267 D. Cento volte 3 1001 E. Novantanove volte 41112 A. 1 ► Infatti dopo la prima sottrazione si ottiene il numero 99, dunque B. Nessuna delle altre alternative è corretta non si può ripetere l’operazione “sottrarre 1 da 1 0 0 ”. C. 4 D. 3 1521. Se il prodotto di sette numeri interi è negativo, allora si E. 2 può essere assolutamente sicuri che: A. tre numeri sono negativi e gli altri sono positivi ► Nel caso 1: la somma la somma delle prime due cifre è 9 + 1 = 10, B. tutti i numeri sono negativi mentre la quarta cifra è 9. Nel caso 2: il triplo della seconda cifra è 6 , C. cinque numeri sono negativi e gli altri sono positivi mentre la terza è 7. Infine, nel caso 4: il triplo della seconda cifra è 3, D. un numero è negativo e gli altri sono positivi mentre la terza è 2. Quindi la risposta esatta è la D. E. nessuna delle risposte precedenti è corretta ► Infatti ognuna delle 4 possibilità è possibile, ma non certa. 1522. A, B e C sono tre numeri interi. Se A + B = 20 e A • C = 51 allora: A. A = B = C B. A = C C. B = C D. A = B E. nessuna delle alternative proposte ►51 è il prodotto tra 3 e 17. Dunque, se A = 3, allora C = 17, per cui da A + B = 20 segue che anche B = 17. Il medesimo ragionamento vale al contrario, ossia se A = 17 allora B = C = 3. 1523. Un numero è due volte la somma delle cifre che lo com­ pongono. Qual è? A. 18 B. 28 C. 21 D. 16

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1526. [M] Digitando l’importo, arrotondato all’euro, di uno degli assegni incassati in un certo giorno, un cassiere ha involonta­ riamente invertito tra loro due cifre, causando a fine giornata una differenza positiva tra la somma di tutti i numeri digitati e la somma degli importi dei corrispondenti assegni arrotondati all’ euro. Tale differenza è sempre divisibile per: A. 4 B. 10 C. 9 D. 2 E. 5 ►Siano n ed m le cifre invertite. Essendo l’errore commesso positi­ vo, nel numero errato digitato in notazione decimale n rappresenta una potenza di 10 superiore a quella relativa a m e n > m. Siano la prima potenza 10a e la seconda 10b, con a > b. L'errore commesso è dunque n • 1 0 a + m • 1 0 b - (m • 1 0 a + n • 1 0 b) = (n - m) • ( 1 0 a - 1 0 b) = (n - m) • 10a •' (10a'b -1). Essendo a - b > 0, il numero (10a_b -1 ) = (10 -1) • (10a-w + 10a ' b ' 2 +...+ 10 + 1) = 9 • (10a-w + 10a _ b ' 2 +...+ 10 +1). Quindi vale C.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

1527. La somma di due numeri interi è uguale a 6 volte le loro 1533. Uno studente ha sostenuto N esami. Se ne avesse soste­ differenza e il loro prodotto è 25 volte il loro quoziente. Quali nuti il triplo, ne avrebbe 6 in meno di un suo amico, che ne ha sono i due numeri? sostenuti 18. Quanto vale N? A. 5 e 9 A. 8 B. 7 e 5 B. 9 C. 6 e12 C. 6 D. 8 e 2 D. 4 E. 3 e 5 E. 2 ►Si traduce in x + y = 6 (x - y) e xy = 25x/y, quindi y2 = 25, da cui y = 5 e x + 5 = 6 (x - 5), ossia x + 5 = 6 x - 30 e 5x = 35.

► Equivale all’equazione 3N = 18 - 6 .

1534. Prendi il peso in grammi di 1 + 1/4 litri di acqua, aggiungi 1528. Quale è il numero la cui metà aumentata di 30 è uguale al un ottavo di una dozzina moltiplicato per 1 0 0 , togli il prodotto di quadruplo del numero stesso diminuito di 1 1 0 ? 20 per 35, aggiungi una quarta parte dei numero di anni raggiun­ A. 60 ti all’inizio del Xlll° secolo. Qual è il risultato? B. 50 A. 1000 C. 30 B. 900 D. 20 C. 700 E. 40 D. 1300 ►Traduciamo la richiesta su tale numero X: X/2 + 30 = 4X -110, da cui X + 60 = 8 X - 220 e 280 = 7X. Quindi X = 40. 1529. Qual è il numero che sommato ai suoi 3/4 dà 28? A. 8 B. 16 C. 12 D. 61/4 E. 20

E. 1200 ► 1 + 1/4 litri di acqua sono 1.250 grammi (l'acqua ha densità 1000 g/L). Un ottavo di una dozzina moltiplicato per 100 è 12 • 100/8 = 150. Il prodotto di 20 per 35 è 700. La quarta parte del numero di anni raggiunti all'inizio del XIH° secolo è 1.200/4 = 300, Ora, il calco­ lo proposto è 1250 + 150 - 700 + 300 = 1.000.

1535. [O] Un millimetro cubo di sangue contiene circa 5 milioni di globuli rossi; un individuo adulto ha circa 5 litri di sangue; il ►Sia X il numero ignoto. Il problema si traduce in X + 3X/4 = 28, da numero totale dei globuli rossi dell'individuo in questione è cir­ ca: cui segue 7X/4 = 28 e dunque X = 16. A. 2,5 • 101 2 B. 2,5 • 101 5 1530. Dividendo 90 per 1/3 ed aggiungendo 10 quanto si ottiene? C. 2,5 • 101 3 A. 20 D. 2,5 • 10‘ 1 3 B. 120 E. 25 • 10 - 9 C. 150 D. 280 ► Intanto, 1mm3 = 1(T6 litri, quindi in 5 litri ci sono 5/10 6 = E. 50 5 • 106 mm3, e dunque 5 • 106 • 5 • 106 = 2,5 • 101 3 globuli rossi. ► Il problema si riscrive come: 90/(1/3) + 10 = 90 • 3 + 10 = 270 + 10 = 280.

1536.11 diametro di una cellula ematica umana misura 8 • 10 4 centimetri. Quante cellule affiancate sono necessarie per forma­ 1531. Di quanto aumenta il numero 29145 inserendo uno zero tra re una fila lunga un chilometro? A. 1,25 • 107 la cifra delle decine e la cifra delle centinaia? B. 8 • 101 6 A. 270000 C. 1,25 • 106 B. 263200 D. 8 • 109 C. 261800 E. 1,25 • 108 D. 261900 E. 261000 ► Basta eseguire il calcolo: ► Inserire uno zero tra la cifra delle decine e la cifra delle centinaia a 105 cm/ 8 • 10- 4 cm = 105 -H>/8 = 1,25 • 108. 29145 dà il numero 291045. Il numero iniziale aumenta quindi di 291045- 29145 = 261900. 1537. Una cellula si divide regolarmente in due nuove cellule in ogni intervallo di tempo T. Quante cellule troveremo dopo un 1532. Marco possiede x caramelle; se ne avesse il triplo ne lasso di tempo = 5T? avrebbe 4 più di Luca, che ne ha 20. Quante caramelle ha Marco? A. 32 A. 12 B. 63 B. 9 C. 16 C. 10 D. 10 D. 11 E. 13 E. 8 ► Il numero di cellule iniziale moltiplicato per 2 al passare di ogni ► Il problema si traduce in 3x = 20 + 4. intervallo T, dunque 25.

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CAP. 5 . PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI

1538. Uno studente si presenta all’esame di ammissione scritto che D. 25 cm prevede 80 quiz a risposta multipla. Il punteggio finale viene stabilito E. 15 cm in base alle seguenti regole: 1 punto per ogni risposta esatta; - 0,25 punti per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data. ► Nella realtà tale distanza d è 10 cm • 100.000, e quindi nella se­ Risponde complessivamente a 67 domande, sbagliando 12 risposte. conda carta d misura 10 cm • 100 000/50.000 = 20 cm. Quanti punti totalizza? 1544. [O/PS] Una popolazione di batteri ha, in un certo intervallo A. 67 di tempo, un tasso di moltiplicazione costante (ossia il rapporto B. 52 tra il numero di batteri che si creano in ogni unità di tempo e il C. 55 numero di batteri è costante). La legge di sviluppo, in tali condi­ D. 6 8 zioni, è: E. 64 A. logaritmica ► 55 sono le risposte giuste, quindi totalizza 55 - (0,25 • 12) = 52. B. parabolica C. iperbolica 1539. Un uomo di 27 anni sposò una donna di 24. Lui morì all'età D. lineare E. esponenziale di 81 anni, lei all'età di 91. Per quanti anni sopravvisse la vedova? A. 10 ► Obbedisce infatti alla legge (n(t) - n(t - 1))/n(t -1) = k, che è di tipo B. 12 C. 15 esponenziale. D. 17 CALCOLI CON I DOSAGGI E. 13 1545. Con il termine "unità pane" si definisce la quantità di cibo in grammi che contiene 1 2 grammi di carboidrati. Il metabolismo di un grammo di carboidrati libera nell'organismo la quantità di energia 1540. In una mappa geografica disegnata in scala 1:500.000, a corrispondente a 16 chilojoules (kj). Un paziente a dieta deve assu­ mere ogni giorno 4800 chilojoules, solo un quinto di questi sotto for­ quanto corrisponde ogni centimetro? ma di carboidrati. A quante "unità pane" corrispondono giornal­ A. 5.000 metri mente? B. 50 metri A. 5 C. 500 metri D. 50 chilometri B. 6 E. 50.000 metri C. 0,5 D. 60 ► Basta notare che 1 cm corrisponde nella realtà a 1 cm • 500.000 = E. 25 500.000 cm = 5.000 m. ► Intanto si calcola 4800 kj/5 = 960 kj, poi servono 960 kj/(16 kj/g) = 1541. La distanza fra due città, in linea d'aria, è di 135 km. Qual è 60 g. Infine, 60g/12g = 5 unità pane. la distanza, espressa in centimetri, fra le due città in una carta 1546. Con la dizione "tempo di dimezzamento piasmatico", si indica geografica di scala 1 : 1 .0 0 0 .0 0 0 ? quello spazio di tempo in cui la quantità di un farmaco che si trova A. 0,135 cm nel plasma si riduce della metà; in linea di massima, questa diminu­ B. 135 cm zione può avvenire attraverso l'escrezione 0 .attraverso il decadimen­ C. 1,35 cm to biologico. Al tempo zero viene iniettato in un paziente un farmaco D. 0,35 cm che ha un tempo di dimezzamento piasmatico di 8 ore. Dopo 24 ore E. 13,5 cm si trovano nel plasma del paziente ancora 1 0 milligrammi del farmaco. ► La distanza di 135 km equivale a 13.500.000 cm che, in scala 1: Quanti milligrammi del farmaco sono stati iniettati nel paziente? A. 200 milligrammi 1.000.000, corrispondono a 135.000.000 cm/10.000.000 = 13,5 cm. B. 160 milligrammi 1542. Una carta geografica è in scala 1 : 500.000. Quanto distano C. 400 milligrammi sulla carta due località che, nella realtà, si trovano a 50 chilome­ D. 40 milligrammi E. 80 milligrammi tri di distanza? A. 1 cm ►Siccome in 24 ore ci sono 3 decadimenti di 8 ore l’uno, vale B. 2,5 cm C. 5 cm x(1 /2 ) 3 = 1 0 mg, quindi x = 8 • 1 0 mg = 80 mg. D. 2 cm 1547. [M/PS] La dose giornaliera efficace di un certo antibiotico è di E. 10 cm 50 mg/kg di peso corporeo per gli adulti; di 75 mg/kg per i ragazzi dai 7 ai 15 anni; di 100 mg/kg per i bambini fino ai 6 anni. Il misurino ► Sulla carta, tale distanza è 50.000 m/500.000 = 0,1 m = 10 cm. dosatore (mis.) inserito nella confezione dello sciroppo contiene 150 1543. [M] Su una carta geografica con scala 1:100 000 la distan­ mg dell’antibiotico. Quanti misurini è necessario somministrare za tra due città è di 10 cm. Quale sarà la distanza tra le due città ogni 8 ore a un bambino di 5 anni che pesa 18 kg, per raggiun­ gere il dosaggio giornaliero efficace? su una carta geografica con scala 1: 50 000 A. 2 mis. A. 10 cm B. 1 mis. B. 20 cm C. 5cm C. 6 mis.

► Quando lui morì la donna aveva 81 - 3 = 78 anni, quindi rimase vedova per 13 anni.

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CAP. 6 . PROBABILITÀ E STATISTICA D. 3 mis. E. 4 mis.

©Artquiz LOGICA ► Infatti, per unità di peso corporeo, la percentuale di acqua nel bambino è superiore, e quindi ci vorrà più farmaco rispetto all’adulto.

►Il bambino è nella fascia d’età fino a 6 anni, quindi la sua dose giornaliera si ottiene moltiplicando la dose per unità di peso della sua fascia d'età (1 OOmg/kg) per il suo peso corporeo (18kg), ottenendo così 1800mg. Ci vogliono dunque 12 misurini al giorno che, dati tre volte al giorno (ogni 8 ore), corrispondono a 4 misurini a sommini­ strazione.

1551. [M/O] Tizio e Caio devono ricevere una certa quantità di farmaco, in maniera da avere una quantità di principio attivo proporzionale al proprio peso corporeo. Tizio pesa 50 kg, Caio pesa 60 kg. Due flaconi identici di farmaco contengono, com­ plessivamente, la dose totale necessaria per il fabbisogno di entrambi. Qual è la dose esatta da somministrare a Caio? A. Un flacone intero e un quinto dell'altro flacone 1548. [M/O] Un infermiere deve somministrare un farmaco, in B. Un flacone intero e un decimo dell'altro flacone quantità diverse, a due pazienti: Mauro e Lucia. Presi 60 mg del C. Un flacone intero e un sesto dell'altro flacone farmaco, l’infermiere ne tiene un quarto da parte e divide il resto D. Un flacone intero e un quarto dell'altro flacone tra Mauro e Lucia nel rapporto di 2 a 1. Quanti milligrammi di E. Un flacone intero e un undicesimo dell'altro flacone farmaco saranno somministrati a Mauro? A. 15 ► Fissiamo come unitaria la quantità di principio attivo di ogni flaco­ B. 40 ne; in totale abbiamo dunque 2 unità. Si tratta ora di suddividere in C. 30 11 parti dette unità: 6 parti per Caio e 5 per Tizio (infatti il rapporto tra D. 10 le loro massa corporea è 6 a 5). A Caio spettano quindi 6 undicesimi E. 45 di 2 unità, ossia 12 undicesimi di unità (2 *6/11 = 12/11). Essendo 11 undicesimi pari ad una unità, cioè ad un flacone, a Caio spetta un ► Se l’infermiere tiene un quarto del farmaco da parte, ne conserva i flacone e un undicesimo dell’altro ( 1 2 / 1 1 = 1 1 / 1 1 + 1 / 1 1 ). 3/4, ossia 60 mg • 3/4 = 45 mg. Poi, lo divide in tre parti (due parti più una parte) ognuna di 15 mg, e ne dà 2 a Mauro, ossia 30 mg. 1552. [M/O] La dose di “Nutridrixol” che deve essere prescritta ad un paziente dipende dal suo peso espresso in kg (m) e può 1549. L'esame emocromocitometrico comprende molti parametri essere calcolata considerando D = 2m* 20 , La dose, in mg, è oltre a quelli del numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine per unità di volume. Alcuni di essi si dimostrano particolarmente utili data dal valore di D approssimato al multiplo di 10 più vicino. nella diagnostica delle anemie. Il volume di un globulo rosso (MCV) è Qual è il peso minimo (in kg) dei pazienti a cui viene prescritta compreso tra 80 e 98 femtolitri (fi). Condizioni di ridotto o aumentato una dose di 60 mg di “Nutridrixol”? volume globulare sono definite rispettivamente microcitemia e ma- A. 65 crocitemia. La concentrazione emoglobinica corpuscolare media B. 75 (MCHC) è un parametro che definisce il rapporto tra l'emoglobina e C. 77,5 l'ematocrito, è compresa normalmente tra 32 e 36 g/dl e valori au­ D. 80 mentati o diminuiti definiscono rispettivamente condizioni di ipercro- E. 72,5 mia o di ipocromia. L'anemia sideropenica (cioè da carenza di ferro) è solitamente una anemia ipocromica e microcitica. Quindi, tra le ► Si tratta di risolvere la disequazione 2m+20 = 5 5 (sj noti che sotto seguenti combinazioni di parametri, la più probabile in un sog­ 55 la dose sarebbe approssimata a 50). getto con anemia da carenza di ferro conclamata è: Basta quindi porre 2m + 20 = 55 • 3 e infine m = (165 - 20)/2 = 72,5. A. MCV: 85 fi, MCHC: 34 g/dl B. MCV: 87 fi, MCHC: 31 g/dl C. MCV: 102 fi, MCHC: 32 g/dl PROBABILITÀ E STATISTICA D. MCV: 6 8 fi, MCHC: 35 g/dl CALCOLO DELLE PERCENTUALI E. MCV: 75 fi, MCHC: 30 g/dl ►Visto che “L'anemia sideropenica (cioè da carenza di ferro) è soli­ tamente una anemia ipocromica e microcitica”, i parametri in E sono i soli che sono simultaneamente minori dei valori minimi della norma. 1550. Mediamente il 60% del peso dell'uomo è costituito da acqua. Nel corso della vita questa percentuale varia e tende a ridursi dalla nascita alla vecchiaia. Si supponga che una sostanza, ad esempio un farmaco, sia capace di diffondersi liberamente in tutta l'acqua corporea. Per ottenerne un'identica concentrazione in un bambino, in un adulto ’e in un anziano, se ne dovrà somministrare una quantità, relativamente al peso corporeo (UNA SOLA delle possibilità è CORRETTA): A. maggiore nel bambino che nell'adulto B. identica nei tre soggetti C. maggiore nell'anziano che nel bambino D. minore nell'adulto che nell'anziano E. maggiore nell'adulto che nel bambino

1553. Calcolare il 35% di 150: A. 80,5 B. 25,8 C. 35,5 D. 75,3 E. 52,5 > Dalla definizione di percentuale: 150 • (35/100) = 52,5. 1554. [M] Se in una città ci fosse un medico ogni 500 abitanti, quale sarebbe la percentuale di medici? A. 0,2% B. 2% C. 0,02% D. 5% E. 0,5% ► Dalla definizione di percentuale: (1/500)100 = 0,2.

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LO G ICA ©Artquiz 1555. Lavorando del ferro si ha una perdita del 30%. Da due tonnellate di ferro quanti kg di manufatti si ottengono? A. 9.000 kg B. 60 kg C. 6 kg D. 1.400 kg E. 200 kg ► Il 30% di 2.000 kg è 2.000 kg • 0,3 = 600 kg (la perdita per la lavo­ razione). Si ottengono quindi 2.000 kg - 600 kg = 1.400 kg di manu­ fatto. 1556. Un panettiere sforna 480 kg di pane e ne vende 96 kg. Qual è la percentuale di pane venduto? A. 20% B. 30% C. 25% D. 40% E. 80% ► La percentuale incognita è 96/480 • 100% = 20%. 1557. In una classe su 30 alunni 21 non portano gli occhiali. Qual è la percentuale di alunni che portano gli occhiali in quella classe? A. 79% B. 30% C. 21% D. 9% E. 70% ► Gli alunni che non portano gli occhiali sono 3 0 -2 1 = 9. La per­ centuale di alunni che portano gli occhiali nella classe è 9/30 • 100% = 30%. 1558. In un gruppo di adulti composto da 75 persone vi sono 15 donne. Qual è la percentuale di uomini all'Interno del gruppo? A. 20% B. 30% C. 70% D. 80% E. 150% ► Gli uomini sono 75-15, dunque [(75 - 15)/75]100% = 80%. 1559. In una comunità di 5000 persone il 5% dei membri viene colpito da una malattia infettiva, che richiede il ricovero nel 50% dei casi; quanti ricoveri sono avvenuti? A. 100 B. 150 C. 50 D. 125 E. 200 ► [5000 • (5/100)] • (50/100) = 125.

CAP. 6 . PROBABILITÀ E STATISTICA ► Come il quiz 1559, poi segue che il 20% di 125 è 25, ossia: 125 • (20/100) = 20. 1561. [V] I cioccolatini contenuti in una confezione sono di due tipi: fondenti e al latte. Il 70% è di cioccolato fondente e 15 cioc­ colatini sono invece al latte. Quanti cioccolatini ci sono nella scatola? A. 85 B. 43 C. 25 D. 120 E. 50 ► Sia x il numero totale di cioccolatini, allora 15 = x(1 - 70/100) = x(30/100), da cui x = 15 • 100/30. 1562. Il 5% del 10% di un numero n vale 100. Quanto vale n? A. 10.000 B. 5.000 C. 1.000

D. 15.000 E. 20.000 ► Il problema si riformula come segue: (n • 10/100) • 5/100 = 100, da cui n/ 2 0 0 = 1 0 0 e infine n = 2 0 .0 0 0 . 1563. Il 2% del 5% di un numero è 1; il numero è: A. 500 B. 750 C. 1.000

D. 250 E. 100 ►Sia x tale numero. Allora 1 = (x • 5/100) • 2/100 = x • 10/10.000 = x/1 .0 0 0 . 1564. Se l'8 % del 25% di A vale 8 , allora A vale: A. 440 B. 400 C. 110

D. 500 E. 220 ►8 è l’8 % di 100. Ora, siccome 100 è il 25% di A, segue che A deve essere 400. 1565. Qual è quel numero il cui 5% è uguale a 40? A. 2.000 B. 20 C. 800 D. 80 E. 200 ► Sia x tale numero. Allora 40 = x • 5/100, da cui 4.000 = 5x e dun­ que x= 800.

1560. In una scuola frequentata da 5000 studenti, il 5% è stato colpito da una malattia infettiva. Per 50% degli affetti è stato 1566. [O] Il 4% del 20% di un numero è 1; qual è il numero? consigliato il ricovero ospedaliero, ma solo il 2 0 % di essi hanno A. 125 seguito il consiglio. Quanti studenti sono stati ricoverati? B. 20 A. 20 C. 80 B. .15 D. 16 C. 250 E. 24 D. 125 E. 25 ► L'equazione associata è (x • 20/100) • 4/100 = 1, da cui x/125 = 1.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 1567. [V] Il 2% del 30% di una certa quantità: A. dipende dal valore della quantità B. corrisponde allo 0,6% di quella quantità C. corrisponde al 6 % di quella quantità D. corrisponde al 32% di quella quantità E. corrisponde al 60% di quella quantità

E.

►30/100 = 0,3 e 210/0,3 = 700, inoltre 75/100 = 0,75 e dunque 0,75 • 700 = 525.

►La quantità è (x • 30/100) • 2/100 = x • 60/10000 = x • 0,6/100. 1568. Se al numero N si toglie il k%, ed il risultato è R, il valore di N è: A. R/(k +1) B. R + k C. R/(1 - k) D. R/(1 - k/100) E. R +k/100 ► La quantità k% di N significa infatti Nk/100, dunque l'equazione associata al problema è R = N - kN/100 = N(1 - k/100). 1569. Se il 2% di N è 25, quanto è N?: A. 500 B. 2.500 C. 1.250 D. 20.000 E. 0,2-25

1574. [V] Lo 0,00002 °/oo (cioè: per mille) dei numero N vale 0,006. Quanto vale N? A. N = 120.000 B. N = 900.000 C. N = 30.000 D. N = 300.000 E. N = 600.000 ►Si ha che N • 0,00002/1.000 = 0,006, quindi N = 6/0,00002 = 6 - 100.000/2 = 300.000. 1575. Lo 0,2 per mille di un numero è 0,4. Il numero x è uguale a: A. 4.000 B. 1.000 C. 2000 D. 16.000 E. 8.000 ►Si ha che x • 0,2/1.000 = 0,4, da cui x = 0,4 • 1.000/0,2.

► Dalla definizione di percentuale si ha che 25 = N • 2/100, da cui N = 25 • 100/2 = 1.250. 1570. Se il 20% di E è 200, quanto vale E ? A. 40 B. 400 C. 600 D. 1000 E. 100 ► Il problema si riformula come segue: (n • n/5 = 200 e infine n = 1000.

525

1576. [MIPS] Il 3% di una certa somma ammonta a Euro 60.000. Allora l’intera somma ammonta a Euro: A. 50.000 B. 2.000.000 C. 200.000 D. 7.000.000 E. 1.930.000 ►3 • S/100 = 60.000, dunque S = 60.000 • 100/3.

2 0

/1 0 0 ) =

2 0 0

, da cui

1571. Se il 6 % di n è 30, quanto è n ? A. 0,50 B. 450 C. 0,45 D. 45 E. 500 ► Il problema si riformula come segue: (n • 6/100) = 30, da cui 6 n = 3.000 e infine n = 500. 1572. [M] Se il 35% di X è uguale a 175, il 60% di X vale: A. 350 B. 280 C. 300 D. 180 E. 315 ► L’equazione associata è x • 35/100 = 175, da cui 35 • x = 17500 e quindi x = 500. Ora x • 60/100 = 300. 1573. Se il 30% di x è 210, allora il 75% di x è pari a: A. 700 B. 560 C. 158 D. 47

1577. Il 3,5% di una certa somma K ammonta a Euro 36,15. Allo­ ra l’intera somma K ammonta a: A. Euro 3.615,20 B. Euro 103,29 C. Euro 1.032,86 D. Euro 258,23 E. Euro 996,76 ►3,5 • K/100 = 36,15, dunque K = 36,15 • 100/3,5 = 1.032,86. 1578. Si consideri un numero positivo x; lo si incrementi del 18% e si riduca successivamente il risultato del 18%; chiaman­ do y il numero così ottenuto: A. x < y B. x = y C. x > y D. x > y s e x > 1 x < y s e x < 1 E. x < y ► Infatti y = [x(1 + 18/100)](1 - 18/100) = x(1 - 0,182) < x. 1579. A quale percentuale di 480 corrisponde il numero 192? A. 60% B. 35% C. 45% D. 40% E. 30% ► Basta calcolare 192/480 = 4/10 e quindi la percentuale cercata è 40%.

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

1580. In un esame, 16 studenti sono stati respinti e il 90% è sta­ to promosso. Quanti studenti si sono presentati all’esame? A. 190 B. 116 C. 90 D. 84 E. 160 ► 16 studenti corrisponde al studenti è 16 • 1 0 0 / 1 0 .

1 0

% dei respinti, quindi il totale degli

1581. A un concorso 8 candidati furono ammessi alle prove ora­ li, l'80% fu eliminato allo scritto. Quanti erano i candidati? A. 40 B. 10 C. 20 D. 50 E. 130

1585. Supponendo che il tasso annuo di crescita della popola­ zione mondiale sia costante del 2 %, con quale formula possia­ mo calcolare rapidamente la popolazione finale (Pf) dopo n anni rispetto a quella iniziale (Pi)? A. Pf = Pi • (1 + 0,02)" B. Pf = Pi • n C. Pf = Pi • (1 + 0,2)n D. Pf = 2Pi • n E. Pf = Pi • (1 -0,02)"

► Ogni anno la popolazione da P aumenta al numero P • (1 + 0,02), dunque dopo n anni, partendo da Pi, raggiunge il numero: Pi • (1 + 0,02)n.

1586. Una città ha inizialmente una popolazione di 360.000 abi­ tanti. Questa aumenta, dapprima, di 2/3; il nuovo numero au­ menta, poi, del 50%; quanti sono gli abitanti, dopo questi au­ menti? ► 8 = 2 0 x/1 0 0 , quindi x = 8 • 1 0 0 / 2 0 . A. 900.000 B. 1.350.000 1582. [M/O] In un esame il punteggio finale può essere un qua­ C. 2.000.000 lunque numero intero compreso tra 0 e 180 (estremi compresi). D. 540.000 Per essere promossi bisogna ottenere almeno il 45% del pun­ E. 600.000 teggio massimo ammissibile. Qual è il punteggio massimo che ►Tale numero è datò da 360.000(1 + 2/3)(1 + 50/100). può aver ottenuto un alunno bocciato? A. 90 B. 40 1587.11 valore iniziale di una grandezza che a seguito dell'in­ C. 80 cremento del 2 0 % ha assunto il valore di 2.160, era: D. 70 A. 2140 E. 100 B. 1800 ► Il 45% di 180 è 81. Quindi, il primo voto non utile per essere pro­ C. 1850 mossi è 80. D. 1720 E. 1500 1583. Se all'esame di qualifica professionale è stato ammesso il 60% degli studenti e di questi solo II 1 0 % ha preso un voto pari ►Sia X tale grandezza, allora X(1 + 20/100) = 2.160, quindi X = o superiore a 80/100, qual è stata la percentuale di tutti gli stu­ 2.160 • 1 0 0 / 1 2 0 . denti che ha passato l'esame con un voto inferiore a 80/100? A. 54%

B. 6 % C. 82% D. 40% E. 6 8 % ► Il 1 0 % di 60% è il 6 % del totale, ossia la percentuale, tra tutti i candidati, di chi ha passato l'esame con più di 80. Tra i candidati, la percentuale di quelli che hanno passato l'esame e conseguito un voto minore di 80 è dato da 60% - 6 % = 54%. 1584. [V] Il 70% degli iscritti a medicina veterinaria mangia pizza almeno una volta alla settimana. Tra questi, il 60% ci beve in­ sieme una bevanda alcolica. Determinare la percentuale degli iscritti a medicina veterinaria che mangiano pizza almeno una volta alla settimana, senza accompagnarla con bevande alcoliche. A. 10% B. 28% C. 12% D. 18% E. 40% ►Tra gli iscritti a medicina veterinaria che mangiano pizza almeno una volta alla settimana, la percentuale di quelli che non l’accom­ pagnano con una bevanda alcolica è del 40%. Quindi, la percentuale cercata è (0,7 • 0,4 • 100)% = 28%.

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1588. Un paio di pantaloni costava 64 euro e con i saldi il suo prezzo attuale è pari ai 3/4 del prezzo iniziale. A quanto ammon­ ta lo sconto applicato? A. 20 euro B. 48 euro C. 16 euro D. 20% E. 12 euro ► Il prezzo scontato è 64 € • 3/4 = 48 €. Lo sconto ammonta dunque a 64 € - 48 € = 16 €. 1589. [M/PS] Se sul prezzo di un oggetto si pratica uno sconto del 30%, e quindi sul nuovo prezzo così ottenuto si applica un nuovo sconto del 2 0 %, quanto vale in % lo sconto (cioè la ridu­ zione percentuale) totale sul prezzo iniziale? A. 50% B. 36% C. 44% D. 72% E. 6 6 % ►Sia X il presso iniziale, allora il prezzo finale sarà: [X(1 - 30/100)](1 - 20/100) = X(1 - 44/100).

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 1590. Un supermercato, in un giorno particolare, pratica uno sconto del 15% su tutti i prezzi di listino. Sul prodotto X pratica un ulteriore sconto del 20%. Qual è lo sconto complessivo pra­ ticato sul prodotto X? A. 35% B. 32% C. 17,5% D. 30% E. 5% ►Sia X il prezzo iniziale, allora il prezzo finale sarà: [X(1 -15/100)](1 - 20/100) = X(1 - 32/100). 1591. La Gross Discount Family Ingross pratica uno sconto del 10% sul prezzo di listino a tutti i clienti, più un ulteriore sconto del 5% sulla somma così determinata per pagamento ali’ordine. La cifra che si pagherà all’ordine, rispetto al prezzo di listino, sarà quindi: A. B. C. D. E.

86.5% 85% 84.5% 86%

85.5%

►Se P è il prezzo di listino, il prezzo finale vale: P -(90/100)-(95/100) = ? - 0,855.

1592. Un tavolo con prezzo di listino pari a 500 euro viene scon­ tato del 15%; dopo due mesi, essendo rimasto invenduto, si applica un ulteriore sconto del 30% sul prezzo già scontato e il tavolo viene venduto. L’acquirente compra il tavolo con uno sconto, rispetto al prezzo di listino, del: A. B. C. D. E.

42% 22,5% 59,5% 45% 40,5%

© Artquiz LOG ICA ► L’acqua costituisce il 70% del peso lordo, quindi dalla proporzione 70% : X = 100% : 150 grammi segue X = 150 grammi • 70/100 = 105 grammi. 1595. Un gioco al computer è in vendita per €32,00. Esso è scon­ tato del 20% rispetto al prezzo originale. Qual è il prezzo origina­ le? A. €33,60 B. €40,00 C. €38,40 D. €52,00 E. €25,60 > Il prezzo di vendita è pari all’80% del prezzo iniziale P. Ora basta risolvere la proporzione 80 : 100 = €32 : P, da cui segue P = 100-€32/80 = €40. 1596. [M/O] La base di partenza per il calcolo dell'IMU di un im­ mobile di classe A1 si ottiene rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicando il risultato ottenuto per 160. Allo stesso ri­ sultato si può giungere in un solo passaggio, moltiplicando di­ rettamente la rendita catastale per un opportuno coefficiente c. Determinare il valore di c. A. 168 B. 121 C. 165 D. 180 E. 265 > Sia R la rendita catastale; la base di partenza si ottiene tramite il calcolo R • (1,05) • 160 = R • [(1,05) • 160] = R • 168.

1597. [V] La massa iniziale di un animale è Mo = 40 kg. Dopo un mese l'animale ha massa Mi aumentata del 25%. Al secondo mese l'animale raggiunge la massa M2 , in seguito ad un aumen­ to pari al 20% di Mi. Infine al terzo mese la massa raggiunge il > Il prezzo finale è pari a: (500 • 85/100) • 70/100 = 500 • 5950/10000 = 297,5. Quindi lo sconto valore M3 con un aumento del 5% rispetto a M2 . Quanto vale la in rapporto al prezzo originario è di (500 - 297,5)/500 = 202,5/500 = massa M3 ? A. 58 kg 0,405, ossia, in percentuale, di 40,5%. B. 6 8 kg C. 63 kg 1593. [M/O] Una cassetta per la frutta pesa 400 grammi. Sapen­ D. 48 kg do che la frutta rappresenta il 92% del peso lordo, qual è il peso E. 53 kg della cassetta piena di frutta? A. 4.600 grammi ► Ms = M2(1 + 5/100) = Mi(1 +20/100)(1 + 5/100) = B. 500 grammi Mo(1 + 25/100)(1 + 20/100)(1 + 5/100) = C. 5.000 grammi 40(1 + 25/100)(1 + 20/100)(1 + 5/100) = 40 • 1,575. D. 5.400 grammi E. 2.500 grammi 1598. Un animale ha una massa M1 = 40 kg; dopo 4 mesi la sua massa, ora indicata con M2, è aumentata del 25% rispetto a M1. Dopo altri quattro mesi la sua massa, ora indicata con M3, è aumentata del 2 0 %; dopo un ulteriore aumento del 1 0 %, la mas­ sa finale M4 è: 1594. Un bicchiere d'acqua pesa 150 grammi. Sapendo che il A. 6 6 kg peso del bicchiere vuoto rappresenta il 30% del peso totale, B. 75 kg qual è il peso dell’acqua? C. 70 kg A. 120 grammi D. 60 kg B. 100 grammi E. 58 kg C. 115 grammi D. 130 grammi ► Basta eseguire i calcoli: M2 = M1 • (1 + 0,25) = 50 kg. Poi, M3 = E. 105 grammi M2 • (1 + 0,2) = 60 kg. Infine, M4 = M3 • (1 + 0,1) = 6 6 kg. > La cassetta costituisce l’8 % del peso lordo, quindi dalla proporzio­ ne 8 % : 400 grammi = 100% : X segue X = 400 grammi • 100/8 = 5000 grammi.

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LOGICA © A rtquiz

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

1599.11 compito in classe assegnato a 20 studenti è difficile: 12 ► [1.100 • (90/100)] • (120/100) = 1.188. studenti non riescono a fare nulla; la prima metà degli esercizi è risolta da 6 studenti. Quanti studenti risolvono il compito in 1605. Un' identica maglietta viene venduta con tre differenti sconti. Nel primo negozio è scontata del 50% sul prezzo espo­ modo esatto?

sto. Nel secondo è scontata prima del 40% e poi di un ulteriore 10% sul prezzo esposto. Nel terzo è scontata del 50% sul prezzo senza IVA. Assumendo che l'IVA sia del 20% sul prezzo esposto e che dopo lo sconto l’IVA sia aggiunta in tale percentuale, qual è l'occasione migliore? A. Quella nel terzo negozio B. È identica nel primo e nel terzo negozio ► Nulla è detto sui compiti esatti. C. Quella nel primo negozio 1600. [IVI] Il prezzo di listino di un elettrodomestico è di € 680,00. D. Quella nel secondo negozio Viene venduto per€ 595,00. Quale percentuale di sconto è stata E. L'occasione è identica nei tre negozi A. B. C. D. E.

Non più di 6 2 su 20 Non più di 8 8 su 20 Nessuna delle risposte precedenti è corretta

praticata?

A. B. C. D. E.

13,5% 12,5% 13% 12% 14,5%

► Sia X il prezzo senza IVA, allora il primo costo è x0,5 + 0,2x = 0,7x; il secondo è (x0,6)0,9 + 0,2x = 0,74x e il terzo è (x0,5)1,2 = 0 ,6 x.

1606. In un magazzino all’ingrosso un vestito del prezzo di 150 euro viene venduto in saldo con uno sconto del 40%. Alla cassa ► Sia x lo sconto in percentuale, allora vale 595 = 680(1 - x/100), viene successivamente applicata l’I.V.A. del 20%. Quanto spen­ de il cliente per il vestito? quindi x = (680 - 595) • 100/680 = 12,5. A. 130 euro 1601. Qual è stata la percentuale di sconto se un oggetto che B. 120 euro C. 108 euro costava 50 euro viene venduto a 32 euro? A. 36% D. 90 euro B. 54% E. 132 euro C. 18% ► ll.prezzo dopo il saldo è pari a 150 euro • 60% = 90 euro. La spe­ D. 9% sa finale del cliente è ora data da 90 euro • 1,2 = 108 euro. E. 72% 1607. A quanto ammonta il 30% del 30% del 30% di una certa somma di denaro? A. Al 5% della somma 1602. Una maglia acquistata con il 20% di sconto è stata pagata B. Al 3% della somma 80 euro. Qual era il prezzo di listino della maglia? C. Al 1,7% della somma D. Al 4% della somma A. 20 B. 160 E. Al 2,7% della somma ► Sia x lo sconto in percentuale, allora vale 32 = 50 • (1 - x/100), quindi x = (50 - 32) • 100/50 = 36.

C. 100

D. 82 E. 90

► Il 30% di una somma di denaro P equivale a P • 0,3. Applicando 3 volte tale percentuale la somma si riduce a P • 0,3 • 0,3 • 0,3 = P • 0,027, cioè al 2,7%.

► Sia X il prezzo, allora X(1 - 20/100) = 80, e quindi X = 100. 1603. Un orologio viene venduto con il 18% di sconto sul prezzo di listino, che equivale a un risparmio di € 72. Qual è II prezzo di listino dell'orologio?

A. B. C. D. E.

€410 €350 €400 € 385 €380

► Sia X il prezzo, da esso si ottiene lo sconto 72 = X18/100, quindi X = 72.100/18 = 400. 1604. Un armadio costa 1.100 euro IVA esclusa. Viene venduto con uno sconto del 10%. Qual è II prezzo di vendita IVA inclusa, sapendo che l'aliquota IVA è del 20%?

A. B. C. D. E.

1.200 1.118 1.210 1.120 1.188

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1608. Maristella cerca, con scarsi risultati, di vendere la sua vecchia automobile sul mercato dell'usato al prezzo di 15.000 euro. Non trovando acquirenti, ogni mese propone uno sconto aggiuntivo del 50%. Quale sarà il prezzo di vendita dell'auto do­ po? mesi? A. 600 euro B. 5.625 euro C. 500 euro D. 3.750 euro E. 1.875 euro ► Il 50% di una somma di denaro P equivale a P • 0,5. Applicando 2 volte tale sconto la somma si riduce a P • 0,5 • 0,5 = P • 0,25, quindi dopo due mesi l'auto è in vendita al prezzo di 15000€ • 0,25 = 3750€. 1609. [V] Il costo della pizza è determinato dalla somma dei costi di 5 elementi. Se ogni elemento aumenta del 10% di quanto au­ menta il costo della pizza? A. Del 2% B. I dati forniti non sono sufficienti per rispondere

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA C. Del 5% D. Del 10% E. Del 50% ► Il costo X della pizza è X = a + b + c + d + e, successivamente è 1,1a + 1,1b + 1,1c + 1,1d + 1,1e - 1,1 (a + b + c + d + e) = 1,1X. 1610. Gli iscritti a una scuola di lingue straniere sono passati da 250 a 350 unità. Quanto vale l'incremento percentuale delle iscrizioni?

A. B. C. D. E.

100% 32% 33% 60% 40%

► [(350 - 250)/250]100% = 40%. 1611. Una bambina appena nata ha un peso di 2,6 kg. Dopo tre settimane pesa 3,0 kg. Quali dei seguenti numeri meglio ap­ prossima l’incremento percentuale del peso ?

A. B. C. D. E.

30% 0.4% 3% 40% 15%

►2,6(1 + x/100) = 3,0 quindi x = (3,0 - 2,6)100/2,6 = 15,38. 1612. Una palestra ha venduto 400 abbonamenti in ottobre e 480 in novembre. In dicembre si è registrato un decremento del 15% rispetto al mese precedente. A quanto ammonta la variazione percentuale degli abbonamenti venduti nel mese di dicembre rispetto a quelli di ottobre?

A. B. C. D. E.

-5% ì% 5% 2% Non ci sono elementi sufficienti per rispondere

► In dicembre sono stati venduti il 15% di 480 abbonamenti in me­ no, ossia 72 abbonamenti in meno. Quindi, gli abbonamenti venduti in dicembre sono 480 - 72 = 408 e la variazione percentuale rispetto a ottobre è [(408 - 400)/400] • 100% = 2%. 1613. [V] Il valore di un'azione è cresciuto da 8 euro a 13,60 eu­ ro. Quale è stata la variazione percentuale?

A. B. C. D. E.

41 % 70% 75 % 136 % 65%

► (13,6 - 8 ) / 8 = 0,7; ossia 70%. 1614. Il valore di un titolo in borsa è aumentato del 5% nell'ulti­ mo anno. Se un anno fa valeva 1,20 euro, quanto vale ora?

A. B. C. D. E.

1,44 euro 1,26 euro 1,80 euro 1,25 euro 1,70 euro

►Vale 1,20 + 1,20 • 5/100 = 1,20 + 0,06.

1615. Il fatturato annuo di una società è sceso da 450 milioni a 360 milioni di euro. Il decremento percentuale è stato del: A. 25% B. 18% C. 9% D. 15% E. 20% ► Il decremento ammonta a (450 - 360) milioni = 90 milioni. Il de­ cremento percentuale è dunque stato pari a: (90 milioni/450 milioni) • 100% = 20%. 1616.11 valore di un’automobile diminuisce del 2 0 % ogni anno. Dopo 3 anni qual è il valore dell’automobile in percentuale, ri­ spetto al valore iniziale? A. 40% B. 48,8% C. 51,2% D. 59,5% E. 46,7% ► Ogni anno il valore si deprezza all'80% rispetto al valore P dell'anno precedente, ossia a P' = 0,8 • P. Sia x il valore iniziale dell'auto. In tre anni, partendo dal valore x, si giunge quindi al valore x' = 0,8 • 0,8 • 0,8 • x = 0,512 • x. Dunque, in percentuale, il valore finale è il 51,2% di quello iniziale. 1617.11 numero di motociclette prodotte dall’azienda SuperMotor nel 2008 ha subito un incremento percentuale del 1 2 % ri­ spetto a quello delle motociclette prodotte dalla stessa azienda nel 2007. Sapendo che nel 2008 sono state prodotte 50.120 mo­ tociclette, quante ne sono state prodotte nel 2007? A. 50.108 B. 44.750 C. 50.000 D. 44.106 E. 45.000 ► Se x è il numero di motociclette vendute nel 2007, nel 2008 se ne sono vendute x + 0,12 • x = 50120. Quindi, x = 50120/(1,12) = 44750. 1618. In un momento di difficoltà economica l’utile X della ditta Rossi diminuisce del 20%. Trascorso il periodo di difficoltà, la ditta Rossi registra un aumento del proprio utile del 20%. Si può concludere che l’utile finale Y è: A. comunque cresciuto del 20% B. uguale a X C. minore di X D. in ogni caso pari a zero E. maggiore di X ►Alla fine l’utile sarà X[(0,8)1,2] = 0.96X. 1619. In un ospedale un gruppo di 150 pazienti è stato curato con un nuovo farmaco. Il 40% ha mostrato netti miglioramenti entro 3 giorni dall’inizio della cura, il 25% dal 4° al 7° giorno e tutti i restanti tra l’8 ° e il 15° giorno. Quanti pazienti hanno mo­ strato miglioramenti dal 4° giorno in poi? A. 104 pazienti B. 60 pazienti C. 150 pazienti D. 75 pazienti E. 90 pazienti ► La percentuale è: 100 - 40% = 60% su 150 pazienti, quindi 150 • 0,6 = 90.

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LO G IC A © A rtquiz 1620. Una società offre un aumento di stipendio ai propri impie­ gati purché la produttività aumenti del 2,8% alla settimana. Se i giorni lavorativi sono sei per settimana, di quanto dovrà essere aumentata la produttività giornaliera per ottenere l’aumento? A. 2,7 B. 2,8 C. 2,4 D. 2,6 E. 2,0 ► Basta notare che la produttività giornaliera non dipende dai giorni lavorativi per settimana. PROBLEMI CON LE PERCENTUALI 1621. [V] Una ditta che vendeva un medicinale in confezioni da 1 0 0 grammi al prezzo di 1 0 euro ciascuna, ha ridotto ora le con­ fezioni ad 80 grammi, mantenendo il prezzo di 10 euro. Di quan­ to è aumentato il prezzo del medicinale? A. del 25% B. dell’80% C. del 10% D. del 20% E. del 15% ► Il prezzo unitario del medicinale nel primo caso è 1 0 € / 1 0 0 g = 0,1€/g, mentre nel secondo caso è 10€/80 g = 0,125€/g. L’aumento percentuale è dunque stato di (0,125€/g - 0,1€/g)/0,1 €/g • 100% = 25%. 1622. L’anno scorso le automobili straniere importate in Italia sono state 250.000, mentre quest’anno sono salite del 40%. Quest’anno si è registrato un 30% di importazioni dal mercato giapponese. Quante sono state le auto straniere NON giappone­ si importate quest’anno? A. 90.000 B. 270.000 C. 420.000 D. 245.000 E. 210.000

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA riscrive come 0,2U e il 18% dei casi come 0,18(D + U). A questo punto 0,1 D + 0,2U = 0,18(D + U), da cui 0,02U = 0,08D e quindi U = 4D, cioè gli uomini sono il quadruplo delle donne. 1624. In base ai risultati di uno studio condotto l'anno scorso, il 10% dei cittadini italiani è biondo. Sono biondi l'11% delle don­ ne e l'8 % degli uomini. Quale delle seguenti affermazioni è quindi necessariamente vera? A. Nessuna delle altre alternative è corretta B. In Italia l'anno scorso le donne erano più numerose degli uomini C. Non è possibile stabilire se fossero più numerosi gli uomini non biondi oppure le donne italiane non bionde l'anno scorso D. L'anno scorso il 90% delle cittadine italiane non era biondo E. L'anno scorso il 92% degli uomini italiani era castano ►Se D è il numero di donne e U è il numero di uomini, allora 0,11D + 0.08U = 0,1 (D + U), da cui 0,02U = 0,01 D e quindi D = 2U. 1625. Una pentola che contiene 2 kg di liquido è messa a bollire, li liquido è 90% acqua e per il resto sale. Il cuoco la dimentica sul fuoco. Dopo un’ora l’evaporazione riduce al 50% il contenu­ to di acqua. Tenendo presente che il sale non evapora e che il suo peso viene qui assunto come eguale a quello dell’acqua, quanto pesa ora il liquido della pentola? A. 0,8 kg B. 0,6 kg C. 1,2 kg D. 0,4 kg E. 1,0 kg ► Il peso del sale nella pentola è 2 kg • 10% = 0,2 kg. Dopo l'evapo­ razione si ha che il contenuto d'acqua è uguale al contenuto di sale (o, che il rapporto tra l'acqua e il contenuto è 50%), quindi in totale il liquido pesa 0,2 kg + 0,2 kg = 0,4 kg. Si noti che il testo intende che il peso specifico di acqua e sale, e non il peso, sono uguali.

1626. In un sistema elettorale maggioritario puro (cosiddetto "all'inglese"), basato su collegi uninominali aventi tutti lo stesso numero di elettori, è teoricamente possibile conquistare il 51% dei seggi con circa il 26% dei voti popolari. In pratica però è im­ possibile che tutti i collegi abbiano lo stesso numero di elettori; ► Il 40% di 250.000 è 100.000, ossia il numero di auto straniere im­ di conseguenza la percentuale minima di voti popolari che può portate in più rispetto all'anno precedente. Quindi, quest'anno si sono garantire il 51% dei seggi: importate 250.000 + 100.000 = 350.000 auto. Il 30% di tali importa­ A. sarà maggiore del 26% zioni è 105.000 auto pari al numero delle auto giapponesi. Quindi, le B. dipende dai cosiddetti collegi marginali auto importate non giapponesi è 350.000 - 105.000 = 245.000. C. l'assunto è errato: per avere il 51% dei seggi occorre comunque avere più del 51% dei voti 1623. “Un recente esperimento condotto dall’Ospedale Policlinico di D. sarà minore del 26% Milano su un campione di pazienti sieropositivi ha mostrato che la E. resterà sempre del 26% somministrazione congiunta di più farmaci a questi pazienti è in gra­ do di ridurre mediamente l’insorgenza di AIDS nel 18% dei casi, Più ► Per vincere infatti la metà più uno dei collegi totali basta vincere in in particolare, l'insorgenza si riduce del 1 0 % nelle donne e del 2 0 % quelli con il più piccolo numero di abitanti fino a giungere appunto negli uomini”. Quale delle seguenti conclusioni può essere de­ alla metà più uno dei collegi. Dunque ci vogliono i voti di un po' più dotta dalle informazioni riportate sopra? della metà degli abitanti tra un totale a sua volta più piccolo della A. I pazienti uomini hanno registrato-un’insorgenza media della ma­ metà assoluta. lattia inferiore a quella dei pazienti donne B. Il campione di pazienti era costituito da una maggioranza di pa­ 1627. In maggio un titolo azionario valeva 79,20 euro. In giugno il titolo ha subito un ribasso pari a 3/11 rispetto al prezzo inizia­ zienti uomini C. Il campione di pazienti sieropositivi è stato selezionato in modo le. In luglio lo stesso titolo ha registrato un ulteriore ribasso pari ai 2/3 del valore di giugno. La perdita di valore totale registrata del tutto casuale D. Le pazienti donne avevano un’età media superiore a quella dei tra maggio e luglio rispetto al prezzo iniziale è in percentuale: pazienti uomini A. maggiore del 50% ma minore del 70% E. Nessuna delie conclusioni riportate nelle altre alternative è corretta B. maggiore del 90% C. maggiore del 70% ma minore del 90% ► Sia D è il numero di donne e U è il numero di uomini. Allora il 10% D. pari al 50% di donne si riscrive come 0,1 D e allo stesso modo il 20% di uomini si E. minore del 50%

198

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA ► Sia X = 79,20 euro (prezzo iniziale). A giugno il prezzo era X' = X • (1 - 3/11) = X • 8/11. A luglio il.prezzo era X" = X1 • (1 - 2/3) = (X • 8/11) • 1/3 = X • 8/33. Il ribasso rispetto al prezzo iniziale X è quindi 1 - 8/33 = 25/33, che in percentuale è pari a 25/33 • 100% = 75%, quindi vale la C. 1628. Un oleificio produce bottiglie con un contenuto medio di 750 mL. Il contenuto C di una bottiglia presa a caso si discosta dalla media per meno del 2% se e solo se:

A. B. C. D. E.

|C-750| = 15 C < 735 C > 765 |C-750| < 15 |C - 750| < 2/100

► Basta notare che lo scostamento dal contenuto medio è dato da |C - 750[ e che il 2% di 750 è 750 • 2/100 = 15. 1629. Una biblioteca contiene 160 libri così suddivisi per mate­ ria: biologia 20%; medicina 30%; letteratura 35%; chimica 5%; storia 10%. I libri di quali materie, tra loro sommati, sono 48?

A. B. C. D. E.

Quelli di medicina e quelli di storia Quelli di biologia e quelli di storia Quelli di letteratura e quelli di storia Quelli di biologia e quelli di chimica Quelli di biologia e quelli di letteratura

► Le percentuali sono tutte multiple del 5% dei libri, che corrisponde a 8 libri. Quindi le quantità di libri sono: 32 per biologia; 48 per medi­ cina; 56 per letteratura; 8 per chimica e 16 per storia. L’unica coppia di materie compatibile con la richiesta del brano è quella della rispo­ sta B. 1630. La somma di tre aree è 1600. La prima è il 20% della se­ conda e la seconda è il 50% della terza. Le tre aree misurano:

A. B. C. D. E;

300; 400; 800 100; 510; 990 200; 400; 1000 200; 500; 900 nessuna delie risposte precedenti

►Sia A la misura della terza area, allora si ha che la seconda area misura A(50/100) e la prima A(50/100)(20/100). La somma delle area è quindi A(50/100)(20/100) + A(50/100) + A = 1600, da cui: A(10/100 + 50/100 + 1) = 1600 e quindi A = 1000. Dunque, la seconda misura 500 e la terza 100. 1631. [V] Se si aumentano la lunghezza della base di un rettan­ golo del 50% e quella dell'altezza del 20% l'area aumenta del:

A. 50% B. 70% C. 100%

D. 80% E. 20% ► La nuova area A = [b(1 + 50/100)][h(1 + 20/100)] = bh(180/100) = bh( 1 +80/100), quindi 80%. 1632. [O] Diminuendo del 10% la lunghezza del lato di un qua­ drato, l’area del quadrato che si ottiene diminuisce d e l...... A. 11% B. 19% C. 40% D. 20% E. 10%

© A rtquiz LO G ICA ►Se I è il lato iniziale, il nuovo lato I’ misura 0,91, quindi la nuova area è A = 0,9I2 = 0,8112 = I2 (1 -19/100), quindi 19%. 1633. [O] Aumentando del 10% le lunghezze della base e dell’ altezza di un rettangolo, l’area aumenta del: A. 20% B. 21% C. 121% D. 10% E. 100% ► Siano B ed h la base e l’altezza di partenza, che aumentate del 10% danno B’ = 1, 1B e h1 = 1,1h. L’area del rettangolo finale è B’h’ = Bh1,1 2 = Bh1,21 = Bh(100 + 21)/100. 1634. [MIPS] In due triangoli simili, le misure dei lati del più pic­ colo sono uguali al 50% delle corrispondenti misure del più grande; il rapporto tra l'area del triangolo maggiore e quella del triangolo minore è: A. 0,25 B. 4 C. 0,5 D. 2 E. i dati forniti non sono sufficienti per rispondere ► Siano b ed h la base e l’altezza del triangolo più piccolo, allora le corrispondenti base ed altezza del triangolo più grande 2 b e 2 h, da cui l’area più piccola misura bh/ 2 e quella più grande 2 b • 2 h/ 2 = 4(bh/2). 1635. Una colonia batterica raddoppia ogni giorno la superficie occupata e in trenta giorni occupa tutto lo spazio a disposizio­ ne. Approssimativamente quanti giorni ha impiegato per occu­ parne il 25%? A. 8 B. 25 C. 28 D. 21 E. 15 ► Il giorno precedente al trentesimo la colonia ha occupato il 50% e il giorno ancora precedente la metà, ossia il 25%. Dunque C è corretta. 1636. Un paziente si sottopone a terapia che prevede l'assun­ zione di un farmaco con dose giornaliera decrescente del 7,5%. Se il 1° giorno la dose è un grammo, quale sarà quella del 21° giorno? A. 0,92520 B. 0,92521 C. 1 - 0,92521 D. 1 - 20 • 0,925 E. 1 -21 *0,925 ► 1(1 - 7,5/100)20, in quanto se in un giorno la quantità è x, nel gior­ no seguente la quantità è x(1 - 7,5/100). 1637. Una popolazione di dimensione iniziale W aumenta in mo­ do costante con un tasso del 10% al giorno. Dopo 7 giorni la dimensione della popolazione è: A. W - 0,07 B. W + W/7 C. (W + 0.01W) 7 D. W (1 + 0,07) E. W(1 +0,1 ) 7

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LO G IC A © A rtquiz ► Se in un dato giorno la quantità è x, il giorno seguente la quantità è x(1 + 10/100), dunque dopo 7 giorni sarà W(1 + 10/100)7.

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA C. 90/10 D. 81/10 E. Quesito senza soluzione univoca o corretta

1638. Una popolazione, che è inizialmente di 32 batteri, aumenta ► B = 9 + B(10/100), da cui B = 10. del 50% ogni ora. Di quanti batteri sarà dopo 4 ore?

A. B. C. D. E.

100 128 162 112 200

► Se in una data ora la quantità è x, l’ora seguente la quantità è x(1 + 50/100). Dunque, dopo 4 ore la popolazione sarà: 32(1 + 50/100)4 = 32(1 + 1/2)4 = 162.

1643. Un minerale contiene il 20% di piombo. Quanti chilo­ grammi di quel minerale sono necessari per poter ricavare 650 kg di piombo? A. 5.200 kg B. 780 kg C. 1.300 kg D. 1.170 kg E. 3.250 kg ►Sia X la quantità di minerale incognita, allora il problema si rifor­

1639. Una società che inizialmente fatturava 200 milioni di euro mula come segue: X : 650 kg = 100 :20. ha visto calare del 20% il fatturato nel primo anno, del 10% nel secondo e del 50% nel terzo. Qual è il suo fatturato alla fine del Da cui X = 100 • 650 kg/20 = 3250 kg. terzo anno?

A. B. C. D. E.

40 milioni di euro 54 milioni di euro 64 milioni di euro 72 milioni di euro 128 milioni di euro

► La situazione del testo si descrive matematicamente come segue: 200.000.000 € • (1 - 0,20) • (1 - 0,10) • (1 - 0,50) = 72.000.000 €.

1644. Un ospedale di 500 letti ha un numero di degenti pari al 60% dei dipendenti presenti in un certo giorno; nel giorno con­ siderato, è presente un dipendente ogni 2 letti. Quante sono in totale le persone presenti in ospedale quel giorno? A. 560 B. 400 C. 600 D. 150 E. 310

1640. [V] Una società che inizialmente fatturava 100 milioni di euro ha visto calare del 60% il fatturato nel primo anno, del 50% ► Il numero di dipendenti in tale giorno è 500/2 = 250, e dei degenti nel secondo e del 90% nel terzo. Qual è il suo fatturato alla fine è 250(60/100) = 150. In totale ci sono quindi 250 +150 = 400 persone. del terzo anno?

1645. [M] Il 31 dicembre di ogni anno, l’Istituto di Statistica di un determinato paese pubblica nel proprio Rapporto annuale l’ammontare delle spese mediche sostenute in quell’anno. Ipo­ tizzando una crescita annua del 30% delle spese mediche, nel Rapporto di quale anno apparirà per la prima volta un ammonta­ re superiore al doppio della spesa sostenuta nel 2 0 1 0 ? ► La situazione del testo si descrive matematicamente come segue: A. 2014 200.000.000 € • (1 - 0,60) • (1 - 0,50) • (1 - 0,90) = 2.000.000 €. B. 2012 C. 2013 1641. Una grandezza X aumenta in un'ora del 20% del valore D. 2011 iniziale, e nell'ora successiva diminuisce del 20% del valore E. 2015 A. B. C. D. E.

1 milione di euro 2 milioni di euro 0 milioni di euro 4 milioni di euro 98 milioni di euro

raggiunto nella prima ora. Una grandezza Y invece diminuisce in un'ora del 20% del valore iniziale, e nell'ora successiva aumenta del 20% del valore raggiunto nella prima ora. Al termine delle due ore:

A. B. C. D. E.

rispetto ai valori iniziali X è aumentata e Y è diminuita rispetto ai valori iniziali Y è aumentata e X è diminuita X e Y sono entrambe ritornate ai valori iniziali X e Y sono entrambe diminuite rispetto ai valori iniziali X e Y sono entrambe aumentate rispetto ai valori iniziali .

►Sia S l’ammontare delle spese mediche sostenute nel 2010. Dopo n anni, a crescita annua del 30%, la spesa sarà pari a S(1,3)n. Si tratta quindi di stabilire qual è il numero n per il quale (1,3)n > 2. Con rapidi calcoli si ottiene (1,3) 2 = 1,69 e (1,3) 3 = 2,197. Ci vogliono dunque 3 anni dopo il 2010 per avere una spesa più che doppia.

1642. Un ricercatore osserva al microscopio che il batterio A è lungo 9 divisioni e che il batterio B sopravanza A del 10% di se stesso. Quanto è lungo B ?

1646. Una grossa ditta ha migliaia di dipendenti di molte razze: il 50% sono bianchi, il 12,5% sono neri, il 12,5% sono cinesi, i ri­ manenti sono di varie altre razze. In occasione di una manife­ stazione, viene sorteggiata una delegazione di 64 dipendenti che potrà partecipare. Fra questi, qual è verosimilmente il nu­ mero di dipendenti bianchi o cinesi? A. 40 B. 28 C. 16 D. 12 E. 24

A. 10 B. 100/9

►64(50/100) + 64(12,5/100) = 32 + 8 .

► Nel primo caso si ha: Xfinale = X(1 + 20/100)(1 - 20/100) = X(1 - 4/100) < X. Nel secondo caso si ha: Yfinaie = Y(1 - 20/100)(1 + 20/100) = X(1 - 4/100) < Y.

200

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 1647. [0] Per un viaggio un’agenzia turistica chiede € 40 prò capite, se si raggiunge almeno il numero di 35 passeggeri. Inol­ tre, ad ogni passeggero eccedente i 35, concede uno sconto del 25%. Quanto costa in totale il viaggio se i passeggeri sono 50? A. € 1.500,00 B. € 1.880,00 C. € 1.850,00 D. €2.000,00 E. € 1.737,50 ► Lo sconto vale € 40(25/100) e i passeggeri eccedenti i 35 sono 50 - 35. Il viaggio quindi costa: € 40 • 50 - € 40(25/100)(50 - 35). 1648. [M/O] In un contenitore ci sono 2 litri di liquido, di cui il 75% è vino ed il restante 25% è acqua. Determinare quanti cen­ timetri cubi di vino bisogna aggiungere per portare la percen­ tuale di vino all’80%. A. 200 B. 400 C. 100

D. 500 E. 300 ► Il 75% di 2 litri è 1,5 litri. Si cerca una quantità x tale che (1,5 + x)/(2 + x) = 80/100. Risolvendo l'equazione si ottiene: 150 + 100 • x = 160 + 80 • x e quindi 20 • x = 10 e x = 0,5. Siccome 0,5 litri equivalgono a 500 cm3, si ha la tesi in D. 1649. [V] Una commissione è composta per il 60% da donne, di cui il 40% sono laureate in veterinaria. Inoltre, nel totale della commissione (uomini e donne), i laureati in veterinaria sono il 60%. Determinare, tra gli uomini presenti in commissione, ia percentuale di quelli laureati in veterinaria.

A. B. C. D. E.

40% 60% 20% 90% 80%

► Sia N il numero di componenti della commissione. Il numero di donne è pari a D = N • 0,6 e tra queste, il numero di laureate in vete­ rinaria è pari a DV = D • 0,4 = N • 0,24. Siccome il totale dei laureati in veterinaria in commissione è pari a V = N • 0,6 ne segue che il numero di laureati in veterinaria maschi è pari a MV = V - DV = N • 0,6 - N • 0,24 = N • 0,36. Inoltre, il numero dei componenti ma­ schi della commissione è M = N • (1 - 0,6) = N • 0,4. Ora, dovendo essere MV = M • x, dove x è il rapporto tra i maschi laureati in veteri­ naria e il totale dei maschi, segue che MV = N • 0,36 = N • 0,4 • x e quindi x = 0,36/0,4 = 0,9 e la percentuale cercata è 90%. TASSO D'INTERESSE 1650. Il capitale iniziale del signor X cresce con un tasso costan­ te del 20% nei primi due anni. Il terzo anno il signor X perde il 40% di quanto guadagnato nei primi due anni, il capitale finale del signor X:

A. B. C. D. E.

è incrementato del 24% rispetto al capitale iniziale è incrementato dei 26,4% rispetto al capitale iniziale è uguale al capitale iniziale è incrementato del 17,6% rispetto al capitale iniziale nessuna delle precedenti risposte è corretta

►X(1 + 20/100) 2 è il capitale dopo 2 anni, quindi quanto guadagnato è X[(1 + 20/100) 2 - 1] = X • 0,44 e al terzo anno il guadagno si sarà ridotto di X • 0,44 • (40/100) = X • 17,6/100. Il guadagno rimanente è

© Artquiz L O G IC A quindi X • 0,44 - X • 0,176 = X • 0,264, pertanto il capitale è aumen­ tato del 26,4% rispetto al capitale iniziale. 1651. Impiegando un certo capitale ad un certo tasso di interes­ se annuo, dopo il primo anno si ottiene un interesse di Euro 2 0 , 6 6 e dopo il secondo, avendo capitalizzato la rendita, un inte­ resse di Euro 21,69. Quale era il capitale iniziale? A. Euro 832,53 B. Euro 516,46 C. Euro 414,40 D. Euro 216,91 E. Euro 206,58 ► Dato x il tasso di interesse e c il capitale iniziale, il problema si traduce nel sistema ex = 20,66 e (c + cx)x = 21,69, da cui ex + cxx = 21,69 e quindi 20,66 + 20,66x = 21,69 e x = (21,69 - 20,66)/20,66 = 0,0498... e quindi c = 20,66/0,0498 = 414,40... 1652. [M] All’inizio del 2007 ho comprato alcune azioni che a fine anno hanno guadagnato il 1 0 % del valore, ma a fine del 2008 hanno perso il 10% del valore. Rispetto al valore iniziale, quello finale è: A. Aumentato dell’1% B. Aumentato del 10% C. Lo stesso D. Diminuito del 10% E. Diminuito dell’1% ►Se x era il valore delle azioni, nel 2008 il valore era: x(100 + 10)/100 = x1,1. Mentre nel 2009 tale valore era: x1,1(100 - 10)100 = x1,1 • 0,9 = x • 0,99 = x(100 - 1)/100. 1653. [O] All’inizio del 2007 ho comprato 1000 euro di azioni. Nel 2007 il valore è aumentato del 5% e nel 2008 del 10%. A fine del 2008 quanto avrò guadagnato rispetto all’inizio del 2007? A. 100 euro B. 115 euro C. 110 euro D. 155 euro E. 80 euro ► Nei 2008 il valore delle azioni era 1000(100 + 5)/100 = 1050. Men­ tre nel 2009 tale valore era 1050(100 + 10)100 = 1155. 1654. [V/PS] Se investo 12.000 euro per 3 mesi al tasso annuale del 5%, l’interesse che ottengo per tali tre mesi è ... A. 15,00 euro B. 150,00 euro C. 300,00 euro D. 60,00 euro E. 600,00 euro ► Siccome gli interessi maturano per 3/12 di anno, il problema si traduce in 12000[(3/12) • (5/100)] = 150. 1655. Qual è la somma che, impiegata per 3 mesi a un tasso di interesse del 7%, frutta € 700? A. €49.000 B. €20.000 C. € 30.000 D. €4.000 E. €40.000 ► Sia S tale somma, allora vale X(0,07)3/12 = 700, quindi X = (700 • 12)/(0,07 • 3) = 40.000. 201

LOG ICA © Artquiz 1656. [V] Qual è la cifra in euro che, impiegata per sei mesi al tasso annuo di interesse semplice del 2%, produce un guada­ gno di 500 euro?

A. B. C. D. E.

12 500 50 000 100 000 25 000 10 000

► La probabilità che B si verifichi (complementare del non verificarsi di B) è 1 - P(B) = 1 - 2/3 = 1/3. L'indipendenza di A e B implica che la probabilità del verificarsi di entrambi è dato dal prodotto delle proba­ bilità singole, quindi 4/5 • 1/3 = 4/15. CALCOLO COMBINATORIO

► Sia x tale cifra. Deve soddisfare x(0,02)*(1/2) = 500, ossia: x • 0,01 = 500 e x = 500/0,01 = 50 000. CALCOLO DELLE PROBABILITÀ DEFINIZIONI 1657. [M] Due eventi sono incompatibili quando:

A. non possono verificarsi contemporaneamente B. il verificarsi dell'uno non influenza la probabilità del verificarsi dell1 altro C. avvengono in modi differenti D. il verificarsi dell'uno influenza la probabilità del verificarsi dell'altro E. si verificano simultaneamente 1658.

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

1662. Le configurazioni possibili in un "byte" (otto cifre binarie) sono: A. 1024 B. 128 C. 64 D. 256 E. 512 ► Sono 28, dove 2 sono le cifre possibili (0 e 1) per entrata. 1663. Il numero di disposizioni semplici di tre oggetti di classe 2 è: A. 2 B. 6/2 C. 6 D. 12 E. 4/2

[V] Individua fra le seguenti affermazioni quella CORRETTA:

A. si chiama probabilità di un evento il numero dei casi a esso favo­ revoli B. se p è la probabilità di un evento, la probabilità del suo evento contrario è p - 1 C. si dice mediana di una serie di dati posti in ordine crescente il valore medio D. due eventi compatibili si dicono indipendenti se il verificarsi dell' uno non influisce sulla probabilità del verificarsi dell'altro E. si chiama moda di una distribuzione statistica il dato che ricorre meno frequentemente

► Il calcolo combinatorio dà 3!/(3 - 2)! = 6 , infatti per ogni scelta del primo elemento (3 possibili), ho (3 -1) scelte per il secondo (si ricor­ da che n! = n • (n -1) • (n - 2)... • 3 • 2 • 1). 1664. Le permutazioni di tre oggetti sono: A. 9 B. 1 C. 3 D. 6 E. 2

► Nella risposta D. si ha la definizione di indipendenza di 2 eventi.

► Il calcolo combinatorio dà 3I, infatti per ogni scelta del primo ele­ mento (3 possibili), ho (3 -1) scelte per il secondo ed il terzo è quindi Supponiamo di avere due eventi A e B disgiunti tali che assegnato.

1659. P(A) = 0,3 e P(AuB) = 0,7. Allora:

A. B. C. D. E.

P(B) = 0.4 P(B) < 0,4 P(B)= 1 la probabilità di B non è calcolabile P(B) = 0,3

► Infatti in tal caso si ha 0,7 = P(AuB) = P(A) + P(B) = 0,3 + P(B).

1665. Un viaggiatore intende recarsi dalla città A alle città B, C e D e fare ritorno ad A dopo essersi recato in ogni città una sola volta. In quanti modi diversi può organizzare il viaggio? A. 24 B. 3 C. 6 D. 12 E. 4

1660. Siano A e B due eventi incompatibili con P(A) = 0,4 e P(B) = 0,3. Allora P(AuB) vale: ► Equivale al numero di permutazioni di B, C e D, dunque a 3! = 6 .

A. B. C. D. E.

1 0,1 0,7 0 non è possibile calcolarla

1666. [O] Disponendo di 7 lettere dell'alfabeto, tutte diverse, il numero di parole con 4 lettere che si possono formare potendo ripetere 2 o 3 o 4 volte la stessa lettera è: A. 44 B. 74 ► P(AuB) = P(A) + P(B) = 0,4 + 0,3. C. 47 D. 49 1661. A e B sono due eventi indipendenti. La probabilità che A si E. V verifichi è 4/5; la probabilità che B non si verifichi è 2/3. Qual è la probabilità che si verifichino sia A sia B?

► Per ogni posizione ho a disposizione tutte e 7 le lettere, dunque 74.

A. B. C. D. E.

1667. [M/O] Determinare quante sono le parole di 7 lettere (an­ che senza senso) che si possono scrivere utilizzando solo le 4 lettere A, C, G, T (si intende che non bisogna necessariamente utilizzare tutte le 4 lettere, per cui per esempio anche la parola

2/5 17/15 8/15 4/15 3/5

202

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA AGGTATA va bene). A. 7 • 4 B. ( 7 * 6 - 5 * 4)/(4 * 3 - 2 ) C. 74 D. 7* 6 * 5* 4 E. 47

► Soffermandoci su una specifica squadra, ogni giocatore degli 11 che la compongono deve stringere 1 1 mani, quindi ci saranno 1 2 1 strette di mano. In tal modo anche gli 11 giocatori dell’altra squadra avranno stretto tutte le mani, e ciò basta.

1671. A seguito della nuova normativa sul gioco del calcio, alla fine di ogni partita i giocatori di una squadra devono stringere la mano ai giocatori dell’altra squadra. Tenendo presente che i giocatori complessivamente sono 2 2 quante saranno le strette di mano. A. 84 B. 22 C. 44 D. 121 E. 8 8

1676.11 numero delle combinazioni semplici di 10 oggetti di classe 3 è A. 3 B. 120 C. 13 D. 30 E. 10

1672. Undici giocatori di una squadra di calcio sono inviati dall'arbitro, prima della partita, a stringere la mano degli undici ►Si veda il quiz 1666. della squadra avversaria. Quante sono le strette di mano? A. 121 1668. Quindici giocatori di rugby scendono in campo per un in­ B. 242 contro importante. Prima del fischio d'inizio, ciascuno di essi C. 8 8 stringe la mano a ciascuno degli altri. Quante strette di mano si D. 6 6 sono avute in totale? E. 100 A. 30 B. 225 ► Si veda il quiz 1671. C. 196 D. 105 1673. Ad un party ciascun invitato stringe la mano a tutti gli altri. E. 14 In tutto ci sono 6 6 strette di mano. Quanti sono gli invitati? 'A. 11 ►È il numero di combinazioni di 2 elementi da 15 elementi a meno- B. 13 C. 8 dell’ordine, quindi = 105. D. 10 E. 12 1669. [O/PS] Un pittore dispone di sei colori e vuole colorare un suo disegno in tanti modi quanti sono possibili combinando ► Sia N il numero degli invitati. Come nel quiz 1668 il numero di due colori, senza mai ripetere le combinazioni: quanti disegni strette di mano è ( Si tratta di risolvere l'equazione ( ) = colorerà? A. 12 N • (N - 1)/2 = 6 6 , da cui N2 - N = 132, N2 - N -132 = 0 che ha solu­ B. 20 zioni N = -11 e N = 12. La prima soluzione è negativa e dunque si C. 14 scarta, pertanto N = 12. D. 15 E. 21 1674. Se in un torneo di tennis ci sono 18 giocatori e ognuno deve disputare una sola partita con ciascuno dei 17 avversari, quanti incontri vengono disputati complessivamente? ► Il calcolo combinatorio dà = 15. A. 306 B. 324 1670. Sei amici si apprestano a giocare una partita di pallavolo C. 153 tre contro tre. in quanti modi possono distribuirsi per formare le D. 289 squadre? E. 36 A. 10 B. 20 ► È il numero di combinazioni di 2 elementi, i giocatori, da 18 eieC. 27 ( 18'\J = 153. D. 36 E. 24 1675. Quanti ambi si possono formare con 90 numeri differenti? ► Una volta definita una delle due squadre, l'altra è formata dai 3 A. 180 giocatori rimanenti. Quindi, si tratta innanzitutto di stabilire quante B. 7200 terzine si possono estrarre da 6 elementi. Il calcolo combinatorio dà C. 8010 ( ) = 20. Infine, si osserva che una data terzina T determina la D. 4005 E. 27.000 stessa coppia di squadre (quelle date da T e dalla terzina di giocatori esclusi da T) che viene determinata dalla terzina di giocatori esclusi ►90 • 89/2, infatti ho 90 possibilità di scelta per il primo numero e da T. Quindi una stessa coppia di squadre è determinata da 2 diver­ una volta effettuata tale scelta ho 89 possibilità per il secondo nume­ se terzine estratte, e dunque il numero cercato è 2 0 / 2 = 1 0 . ro; inoltre l’ordine non conta.

►Tale numero si ottiene tramite

0\



V3 )

io1

= ------------- = 120. (10-3)1.3!

203

LO G ICA © A rtquiz

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

1677. Ad un concorso per 4 posti partecipano 9 candidati. Quan­ notazione probabilistica si scrive P(A|B). il teorema di Bayes dice che P(A|B) = P(B|A) P(A)/P(B). Ora P(B|A) = 1, ossia la probabilità ti sono i gruppi possibili di vincitori? che una faccia sia testa se quella osservata è croce. P(A) = 2/8 per­ A. 261 ché ci sono 2 croci su 8 facce, e similmente P(B) = 6 / 8 perché ci so­ B. 126 no 6 teste su 8 facce. Quindi P(A|B) = P(B|A) P(A)/P(B) = C. 162 (1 • 2/8)/(6/8) = 1/3. D. 216 E. Nessuno dei valori precedenti 1682. Quale delle tre serie di lanci di una moneta ha maggiori probabilità di presentarsi? 1 ) testa, croce, testa, croce, testa, combinatorio dà ( 9 ) = 9> = (9 • 8 • 7 • 6)/(4 • 3 • 2-1). croce 2) croce, testa, testa, croce, croce, testa 3) croce, croce, V4) 4!(9—4)! v ’ ' ' croce, testa, testa, testa. A. La 2) 1678. Quanti sono i modi distinti di realizzare un poker d'assi (4 B. Non è possibile deciderlo sulla base delle informazioni fornite assi ed 1 carta diversa) scegliendo in un mazzo di 52 carte da C. La 1) gioco? (L'ordine di scelta delle carte non ha importanza) D. Sono tutte e tre equiprobabili A. 4 E. La 3) B. 48

► È pari al numero di gruppi di 4 ma a meno dell’ordine. Il calcolo

C. 5 D. 26 E. 13

► Infatti ad ogni lancio l’uscita ha probabilità indipendente dalle altre.

1683. La probabilità che 4 volte una moneta non truccata, esca sempre testa è: A. 1/8 B. 1/4 C. 1/16 1679. [M] Tredici persone si stringono la mano. Ciascuna stringe D. 15/16 la mano a tutte le altre. Quante sono le strette di mano in totale? E. 3/16 A. 26 B. 156 ► Ogni singolo evento, indipendente dagli altri, ha probabilità 1/2 e C. 78 la probabilità totale è il prodotto delle probabilità sul singolo evento. D. 169 Quindi, la probabilità totale è (1/2) 4 = 1/16. E. 13

►Tra le 5 carte in mano ci devono essere i 4 assi e una qualsiasi tra le rimanenti 48, quindi il modo di realizzare il poker dipende solo da queste ultime.

1684. [V] Lanciando tre volte una moneta non truccata, qual è la probabilità che escano tre croci? A. 1/8 B. 0,3

► Il calcolo combinatorio fornisce la risposta: è dato da 13



12/ 2 .*21

1680. Ad un convegno partecipano 21 persone. Ciascuno dei partecipanti stringe la mano a ciascuno degli altri. Quante sono state complessivamente le strette di mano? A. 384 B. 210 C. 42 D. 420 E. Nessuna della altre risposte è corretta ► Il calcolo combinatorio fornisce la risposta: è dato da

=

21 • 20/ 2 .

MONETE 1681. In una scatola ci sono 4 monete. Due presentano testa su un lato e croce sull’altro. Le altre due presentano testa su en­ trambi i lati. Si sceglie a caso una moneta che presenta testa sul lato di chi osserva. Qual è la probabilità che sull’altro lato ci sia croce? A. 1/3 B. 1/2 C. 3/7 D. 2/7 E. 2/5

C. 0

D. 8/3 E. 3/8 ► Vedi suggerimento al quiz 1683. 1685. [M] Qual è la probabilità che lanciando 6 volte una moneta escano esattamente 4 teste? A. 1/64 B. 5/32 C. 15/64 D. 1/16 E. 15/16 ► Il numero di combinazioni favorevoli è pari al coefficiente binomiale ^

= 15, inoltre ci sono 64 combinazioni possibili.

1686. [O/PS] La probabilità che lanciando contemporaneamente tre monete uguali esse presentino la stessa faccia è: A. 2/3 B. 1/8 C. 3/4 D. 1/4 E. 3/8

► Sia A l'evento "la faccia presenta croce” e B l'evento "la faccia Le combinazioni favorevoli sono croce-croce-croce e testa-testapresenta testa". Si tratta di calcolare la probabilità di A noto B, che in testa su 8 totali, dunque 2/8 (quindi 1/4).

204

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

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1687. [0] Una moneta è lanciata quattro volte. Qual è la probabi­ lità di ottenere due croci e due teste sapendo che la prima volta si è ottenuto croce? A. 1/4 B. 3/16 C. 5/16 D. 3/8 E. 1/2 ► Si vuole cioè ottenere 2 teste dai secondi 3 lanci. Ora il numero di combinazioni favorevoli è pari a ( ) = 3 su 8 possibili. 1688. [V] Una moneta è lanciata quattro volte. Qual è la probabi­ lità p di ottenere quattro croci sapendo che le prime due volte si è ottenuto croce? A. 1/2 B. 3/8 C. 1/4 D. p < 1/4 E. 1/2 < p < 3/4

1692. Se gettate un singolo dado qual è la probabilità di avere un numero maggiore di 4? A. 1 su 2 B. 2 su 3 C. 1 su 4 D. 1 su 3 E. 1 su 5 ► I numeri maggiori di 4 sono 5 e 6 , quindi i casi favorevoli sono 2 su 6 casi possibili, evento di probabilità 2/6 = 1/3. 1693. [V] Se si lancia un dado 5 volte con quale probabilità il “2” esce esattamente 3 volte?

Si vuole cioè ottenere 2 croci dai secondi 2 lanci, evento di proba­ bilità 1/4. ► Si hanno ( jp = 10 disposizioni favorevoli (ad es. 222?? oppure 1689. Gigi e Mario giocano a testa e croce e puntano su testa. Gigi usa tre monete, Mario usa due monete. Entrambi lanciano tutte le monete insieme. Qual è la probabilità che Gigi ottenga più teste di Mario? A. 2/3 B. 2/5 C. 1/2 D. 3/5 E. 1/5 ► Siano G il numero di teste ottenuto da Gigi e M il numero di teste ottenuto da Mario. I casi favorevoli per Gigi sono G = 3 e M qualsiasi, G = 2 e M = 1 , 0 e G = 1 e M = 0. Il primo caso ha probabilità 0,125, il secondo caso (G = 2 e M = 1) ha probabilità 3 • 0,125 • 0,5, il terzo caso (G = 2 e M = 0) ha probabilità 3 • 0,125 • 0,25 e l’ultimo caso (G = 1 e M = 0) ha probabilità 3 • 0,125 • 0,25. In totale si ottiene dunque (1 + 3/2 + 3/4 + 3/4) • 0,125 = 0,5.

1694. Un dado viene lanciato 2 volte: qual è la probabilità che nel primo lancio esca un numero pari e nel secondo il numero 6 ? A. 1/4 B. 1/2 C. 2/3 D. 1/8 E. 1/12 ► La singola probabilità che il primo lancio sia pari è 3/6 = 1/2. La probabilità che nel secondo lancio esca il 6 è 1/6. Siccome i due eventi sono indipendenti, la probabilità richiesta è data dal prodotto delle due: 1 / 2 * 1 / 6 = 1 / 1 2 . 1695. [O] La probabilità che nel lancio contemporaneo di due dadi escano due numeri aventi come somma un numero primo è

DADI 1690. La probabilità che lanciando un dado esca il numero 4 vale: A. 1/6 B. 4 C. 1

D. 4/6 E. 4/36 1

12221), ognuna di probabilità (1/6)3 (5/6) 2 (i “2” devono essere esat­ tamente 3), quindi in totale 10(1/6)3 (5/6)2.

A. B. C. D. E.

7/12 2/3 5/18 5/12 1/2

Casi favorevoli: 1 + 1 , 1 + 2 , 1 + 4 , 2 + 3, 1+6 , 2 + 5, 3 +4, 5 + 6 più i reciproci tranne di 1 +1, quindi 15 su 36.

caso favorevole su 6 possibili.

1691. [M] Nel lancio di un dado con sei facce sia E l'evento: "esce un numero maggiore di 2". La probabilità dell'evento È (complementare di E) è: A. 1/2 B. 1/3 C. 3/4 D. 2/3 E. -2/3

1696. [V] La probabilità che nel lancio contemporaneo di due dadi escano due numeri consecutivi è ... A. 1/6 B. 7/36 C. 1/3 D. 5/36 E. 5/18

t> L'evento complementare E significa l’uscita di 1 o 2, su possibili.

Indichiamo con A e B i due dadi, si hanno i casi favorevoli A = n, B = (n + 1) per 0 < n < 6 , inoltre i casi reciproci con i dati scambiati, dunque 10 casi su 36.

6

casi

205

LO G IC A ©Artquiz

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

1697. Supponiamo di lanciare contemporaneamente 2 dadi. La E. non paragonabile, perché si tratta di eventi diversi probabilità che il prodotto dei numeri ottenuti sia 6 vale: ► Nel primo caso i casi favorevoli sono 2: 5 + 6 e il reciproco; nel A. 1/9 secondo caso sono 3:4 + 6 ,5 + 5 e 6 + 4. B. 0 C. 1/36 1703. [O] Due dadi vengono lanciati contemporaneamente. Qual D. 1/6 è la probabilità di ottenere un punteggio minore o uguale a 4? E. 5/36 A. 1/9 ► I casi favorevoli sono 1 + 6 ,2 + 3 e i loro reciproci, dunque 4 su 36. B. 1/2 C. 1/6 1698. [M/0] Lanciando contemporaneamente due dadi non truc­ D. 1/18 cati, che probabilità vi è di ottenere "nove"? E. 1/12 A. 1/8 ► I casi favorevoli sono 6 :1 + 1,1 + 2,2 + 1,1 + 3 , 2 + 2 e 3 + 1,su B. 1/12 C. 1/4 36 possibili. D. 1/9 1704. [M] Lanciando contemporaneamente due dadi regolari a E. 1/6 sei facce, qual è la probabilità che il risultato sia 4? ► I casi favorevoli sono 3 + 6 ,4 + 5 e i loro reciproci, dunque 4 su 36. A. 1/18 B. 1/12 1699. [V] Tirando contemporaneamente due dadi con facce nu­ C. 3/2 merate da 1 a 6 , qual è la probabilità che la somma dei due pun­ D. 1/6 E. 1/8 teggi ottenuti sia divisibile per 5? A. 1/5 ► l casi favorevoli sono 3:1 + 3,2 + 2 e 3 + 1, su 36 possibili. B. 2/11 C. 7/36 1705. [O] Nel gioco dei dadi, lanciando contemporaneamente D. 1/6 due dadi, qual è la probabilità che si abbiano due facce con E. 1/7 somma 7? ► I casi favorevoli sono quelli in cui la somma è 5 oppure 10. Nel A. 1/7 primo caso ci sono 4 possibilità (1 + 4,2 + 3 e i reciproci), nel secon­ B. 1/3 do ce ne sono 3 (4 + 6 , 5 + 5 e 6 + 4). In totale ci sono 7 casi favore­ C. 1/6 D. 5/36 voli su 36. E. 2/7 1700. Vengono lanciati due dadi a sei facce numerate da 1 a 6 . Qual è la probabilità che escano due numeri tali che l’uno sia il ► I casi favorevoli sono 6 : 1 + 6 , 2 + 5 e 3 + 4 e i loro reciproci, su doppio dell’altro? 36 possibili. A. 1/6 1706. [O] Nel gioco dei dadi, lanciando contemporaneamente B. 1/12 due dadi, qual è la probabilità che si abbiano due facce con C. 25/36 somma complessiva 8 ? D. 2/9 E. 1/2 A. 1/12 B. 1/4 ► I casi favorevoli sono (1,2), (2,4), (3,6) e i loro simmetrici.’Quindi 6 C. 1/8 casi favorevoli su 36, ossia 1 su 6 . D. 5/36 E. 7/36 1701. La probabilità che lanciando due dadi si ottengano due numeri la cui somma vale 5 è, rispetto a quella di ottenere due ► I casi favorevoli sono 5:2 + 6 e 3 + 5, 4 + 4, 5 + 3 e 6 + 2 s u36 numeri la cui somma vale 4 è: possibili. A. uguale 1707. Lanciando due dadi, che probabilità ho di ottenere “dieci”? B. minore C. maggiore A. 1/36 B. 1/4 D. non si può stabilire E. doppia C. 1/6 D. 1/12 ► Nel primo caso i casi favorevoli sono 4, ossia 1 + 4, 2 + 3 e i reci­ E. 1/8 proci mentre nel secondo caso sono solo 3, ossia 1 +3 , 2 + 2 e 3 +1. ► I casi favorevoli sono 3:4 + 6 ,5 + 5 e 6 + 4, su 36 casi possibili. 1702. [M] La probabilità che lanciando simultaneamente due dadi si ottengano due numeri la cui somma vale 1 1 è, rispetto 1708. Quale è la probabilità, lanciando due dadi, di ottenere co­ alla probabilità che si ottengano due numeri la cui somma vale 1 0 : me somma dei punti, «2 » ? A. uguale A. 1/36 B. circa doppia B. 1/3 C. maggiore C. 1/6 D. 1/5 D. minore

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CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA E. 1/12

E.

► L’unico caso favorevole, su 36, è che entrambi i dadi presentino un 1 .

► Le combinazioni favorevoli sono 15, infatti 5 - 5 - x con x ^ 5 (quindi 5 possibilità), ed anche i possibili rimescolamenti 5 - x - 5 e x - 5 - 5. Ovviamente i casi possibili sono 6 3 = 216.

216/15

1709. [M/O] Alan lancia contemporaneamente due dadi non truccati con le facce numerate da 1 a 6 . Qual è la probabilità che 1714. [M/O] Tirando contemporaneamente cinque dadi con facce esca lo stesso numero su entrambi i dadi? numerate da 1 a 6 , qual è la probabilità di ottenere cinque nume­ A. 1/36 ri pari? B. 1/2 C. 1/6 D. 1/18 E. 1/3 ► Per ogni numero la probabilità è (1/6) • (1/6), in quanto eventi in­ dipendenti. Siccome però il numero non è specificato, si hanno 6 possibilità favorevoli, dunque la probabilità totale è 6 • 1/36 = 1/6. 1710. Gettando due dadi a sei facce si ottiene un punteggio va­ riabile dal due ai dodici. Quale delle seguenti coppie di numeri è formata da due punteggi con la stessa probabilità? A. 3; 4 B. 2; 9 C. 7; 8 D. 5; 9 E. 5; 7 ►Vedi suggerimenti ai quiz 1701 e 1705. 1711. [M] Si hanno due dadi uguali con le facce di colori diversi. Ciascun dado ha due facce azzurre, due facce marroni e due facce verdi. La probabilità p che dopo un lancio simultaneo dei due dadi si ottengano facce dello stesso colore è: A. p < 1/6 B. 2/3 C. 1/3 D. p > 1/6 E. 1/3 < p 1/2 ► La probabilità che esca una faccia di un certo colore su ogni dado è 1/3. La probabilità che escano due facce di uno dei tre colori è il prodotto delle due probabilità, cioè 1/9. Poiché si chiede qual è la probabilità che escano due facce dello stesso colore (indipendente­ mente dal colore) e i colori sono tre bisogna sommare le probabilità dei singoli eventi, cioè 3/9 pari a 1/3. 1712. [V] La probabilità che lanciando contemporaneamente 3 dadi escano un 2 e due 3 è: A. 1/27 B. 1/216 C. 1/54 D. 1/72 E. 1/18 ► Intanto ci sono ( ^ ) = 3 possibili combinazioni favorevoli, che poi sono 2-3-3, 3-2-3, 3-3-2. Poi, ognuna ha probabilità: (1/6) • (1/6) • (1/6), quindi in totale 3/216 = 1/72. 1713. Lanciando tre dadi qual è la probabilità di ottenere due 5 e un numero diverso da 5? A. 15/216 B. 6/25 C. 5/36 D. 15/36

6

► La probabilità di ottenere un numero pari in un singolo lancio è 3/6 = 1/2. Essendo i lanci effettuati simultaneamente, l'esito di ognuno è indipendente dall’esito degli altri. Quindi la probabilità dell’evento cercato è pari al prodotto delle probabilità dei singoli eventi, dunque (1/2) 5 = 1/32. 1715. [V] Nei dadi da gioco la somma dei numeri sulle facce op­ poste è sempre uguale a 7. Giuseppe lancia tre dadi. Su due dei tre dadi escono i numeri 3 e 6 . Quale numero sarà uscito sul terzo dado, sapendo che la somma delle tre facce a contatto del tavolo è pari a 7? A. 4 B. 6 C. 3 D. 1 E. 5 ►Sulle facce sul tavolo dei due dadi noti si trovano i numeri, rispet­ tivamente, 4 e 1. Quindi, la faccia sul tavolo del terzo dado è un 2 e quindi la faccia opposta è un 5. URNE (SCATOLE E SIMILI) 1716. In una scatola ci sono tre carte. Una è rossa da entrambi i lati, una è bianca da entrambi i iati e la terza è rossa da un lato e bianca dall'altro. Dalla scatola viene estratta una carta e messa sul tavolo. La faccia che compare è rossa. Qual è la probabilità che anche la faccia nascosta sia rossa? A. 2/8 B. 2/3 C. 1/12 D. 1/3 E. 1/6 ► l casi favorevoli possibili sono RR, che va contato 2 volte perché si hanno 2 facce a disposizione, mentre RB, con B la faccia appog­ giata sul tavolo, è il caso possibile sfavorevole. Dunque 2 casi favo­ revoli su 3. 1717. In un'urna sono contenuti 32 gettoni rossi e probabilità di estrarre un gettone bianco è pari al: A. 2 0 % B. 1 0 0 % C. 80% D. 33% E. 25%

8

bianchi. La

207

LO G ICA © A rtquiz ►Tale percentuale è 100 • [8/(32 + 8 )]. 1718. In un cesto ci sono 50 palline colorate: 20 rosse, 10 bian­ che, 15 verdi, 5 blu. Qual è la probabilità, in termini percentuali, di estrarre una pallina non verde? A. 15% B. 70% C. 50% D. 35% E. 30%

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA D. 40 E. 37 ► Il cassetto contiene in totale 42 calzini. Lasciando nel cassetto 4 o più calzini, potrebbe verificarsi che almeno un calzino per colore è rimasto nel cassetto. Viceversa, lasciandone 3 (dunque estraendone 39) almeno un colore non starebbe nel cassetto, e quindi tutti i calzini di tale colore sarebbero estratti.

1723. Una scatola contiene 12 palline, 8 gialle e 4 blu. Qual è la probabilità che estraendo due palline dalla scatola queste siano ► Le palline non verdi (cioè i casi favorevoli) sono 20 + 10 + 5 = 35, entrambe blu? su un totale di 50 palline (i casi possibili). Ora basta notare che 35 su A. 1/11 50 equivale a 70%. B. 2/12 C. 9/25 1719. Una scatola contiene 6 palline blu,12 palline verdi e 24 D. 1/3 palline gialle. Si supponga di essere bendati in modo da non E. 6 poter sbirciare nella scatola, quante palline dovreste prendere per essere sicuri di averne almeno una coppia dello stesso co­ ► La prima pallina ha la probabilità 4/12 di essere blu, la seconda ha la probabilità 3/11. Essendo eventi indipendenti, la probabilità totale lore? è data dal prodotto tra le probabilità precedenti, quindi 1 / 1 1 . A. 4

B. 5 C. 2 D. 6 E. 3 ► Non essendoci 4 colori diversi, prendendo 4 palline, almeno 2 devono avere lo stesso colore. 1720. Nel tuo cassetto ci sono 5 calze blu 4 calze nere e 6 calze rosse mescolate. Al buio, quante ne devi tirare fuori, come mi­ nimo, per avere un paio dello stesso colore? A. 3 B. 4 C. 6 D. 2 E. 5 ► Essendoci 3 colori distinti, con quattro calzini estratti se ne hanno certamente 2 dello stesso colore. 1721. Un cassetto contiene 12 paia di calzini. 6 paia sono di co­ lore bianco, 3 paia sono di colore blu, 2 paia sono di colore nero e un paio è di colore rosso. Qual è la probabilità di estrarre un calzino di colore rosso ?

► Ci sono 2 calzini rossi su 24 calzini, dunque 2 casi favorevoli su 24, e la risposta corretta è la D. 1722. Senza guardare, un negoziante estrae alla rinfusa calzini da un cassetto. Il cassetto contiene 1 2 calzini rossi, 1 1 calzini bianchi, 10 calzini neri e 9 calzini blu. Volendo essere sicuro di estrarre tutti quelli che hanno uno stesso colore, quanti calzini dovrà estrarre al minimo? A. 38 B. 39 C. 36

208

1724. Da un'urna contenente 15 palline numerate da 1 a 15, vie­ ne estratta, a occhi bendati, una pallina. Supponendo che tutte le palline abbiano la stessa probabilità di essere estratte, qual è la probabilità che esca un numero divisibile per quattro (evento "X")? A. P(X) =2/15 B. P(X) = 1/15 C. P(X) = 1/3 D. P(X) = 1/4 E. P(X) = 1/5 ► I casi favorevoli sono solo 4 , 8 e 12, dunque 3/15. 1725. [M] Un'urna contiene 100 palline numerate da 1 a 100. La probabilità che estraendo una pallina essa rechi un numero di­ visibile per 6 è: A. 33/100 B. 8/25 C. 4/25 D. 3/20 E. 17/100 ► I numeri divisibili per 6 sono 16 (i multipli di 6 dal i casi favorevoli sono 16 su 1 0 0 .

6

al 96), dunque

1726. [M/PS] Una scatola contiene 60 biglietti numerati da 1 a 60. Estraendo un biglietto a caso, qual è la probabilità che il nume­ ro risulti maggiore di 57 oppure minore di 4? A. 50/(60*59) B. 9/60 C. 5/60 D. 1/10 E. 9/3600 ► I numeri da 1 a 60 maggiori di 57 oppure minore di 4 sono 1,2, 3, 58, 59 e 60, quindi sei numeri in totale. Dalla definizione di probabili­ tà di un evento casuale la probabilità dell'evento proposto è 6/60 = 1/ 10 .

1727. In un sacchetto sono contenuti i numeri da 1 a 11. Qual è la probabilità di estrarre un numero dispari? A. 6/11 B. 11/11

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA C. Nessuna D. 5/11 E. 1/11 ► Dopo aver notato che i numeri dispari da 1 a 11 sono 6 , la rispo­ sta si ottiene dalla definizione di probabilità di un evento casuale, quindi 6 / 1 1 . 1728. Da un'urna contenente quindici palline numerate da 1 a 15 ne viene estratta una a occhi bendati. Supponendo che abbiano tutte la stessa probabilità di essere estratte, qual è la probabilità che la pallina estratta riporti un numero dispari? A. 8/15 B. 1/15 C. 6/15 D. 7/15 E. 1/2 ► I casi favorevoli, su 15, sono quanti i numeri dispari da 1 a 15, ossia 8 (1,3, 5,... 15). 1729. Da una scatola contenente 20 palline, numerate da 1 a 20, viene estratta a caso una pallina. Qual è la probabilità che venga estratta una pallina recante un numero multiplo di 3 sapendo che è uscito un numero minore di 15? A. 3/10 B. 1/5 C. 2/7 D. 3/14 E. 3/7

© A rtquiz LOG ICA cessario estrarre, al minimo, per determinare l’esatto contenuto delle tre scatole? A. 4 B. 1 C. 3 D. 2 E. non è possibile ► Infatti il caso migliore, ossia quello che richiede meno verifiche, è quello in cui si estrae una pallina dalla scatola con etichetta BN, Poi, sapendo che tale etichetta è sbagliata, si sa che la scatola deve con­ tenere 2 palline dello stesso colore, più precisamente del colore estratto. Si preleva quindi l’etichetta corretta dalla scatola opportuna tra le 2 rimanenti. Ora rimangono 2 scatole e le relative 2 etichette da assegnare: alla terza scatola (né quella dalla quale si è estratta la pallina, né quella dalla quale si è prelevata l’etichetta) si deve cam­ biare l’etichetta, e una volta fatto ciò, rimane una sola scatola ed una sola etichetta che dovranno quindi essere associate. 1732. In un sacchetto ci sono biglie di colori diversi: rosso, mar­ rone, verde e giallo. Tu devi estrarne una a caso. Se quelle ros­ se sono 2 0 , quelle marroni sono la metà di quelle rosse, quelle verdi sono pari al numero di quelle marroni più quelle gialle, e se la probabilità di estrarne una verde è del 40%, quante proba­ bilità hai di estrarne una gialla? A. 30% B. 11% C. 20% D. 15% E. 7,5%

► I numeri multipli di 3 e minori di 15 sono 3, 6 , 9 e 12, quattro casi favorevoli sui 14 possibili (ed equiprobabili). Quindi, la probabilità dell'evento di cui al testo è 4/14 = 2/7.

► Le marroni (M) sono 10, poi le verdi V = IVI + G = 10 + G (G per le gialle), ma anche = (4/10)(R + M + V + G) = (4/10)[20 + 10 + (10 + G) + G] = (4/10)(40 + 2G), dunque uguagliando si ottiene 10 + G = 1730. Una pallina di metallo viene messa in un sacchetto di tela (4/10)(40 + 2G), da cui 100 + 10G = 160 + 8 G e quindi G = 60/2 = 30 nera. Da un altro sacchetto che contiene 10 palline di metallo e e V = 10 + G = 10 + 30 = 40. Dunque la probabilità di pescare una dieci palline di vetro viene estratta a caso una pallina, senza gialla è pari a [G/(R + IVI + V + G)]100 = [30/(20 + 10 + 40 + 30)]100 guardare se di metallo o di vetro. La pallina estratta viene mes­ = 30%. sa nel sacchetto di tela nera. Dopo aver mescolato, dal sacchet­ to di tela nera viene estratta una pallina che si dimostra essere 1733. Un’urna contiene 50 gettoni, bianchi e neri. Sapendo che di metallo. Qual è la probabilità che anche la pallina rimasta nel la probabilità di estrarre un gettone bianco è il 40%, il numero di sacchetto sia di metallo? gettoni neri contenuti nell’urna è A. 1/2 A. 10 B. 3/4 B. 20 C. 1/3 C. 15 D. 2/3 D. 30 E. 1/1 E. 25 ► Nel sacchetto di tela nera ci sono: o 2 palline di metallo con pro­ babilità 1 / 2 ( 1 0 / 2 0 ), oppure una pallina di metallo e una di vetro, sempre con probabilità 1 /2 . Nel primo caso si può estrarre prima la pallina di metallo originaria, e poi estrarre l’altra pallina di metallo rimasta, o viceversa. Nel secon­ do caso, estraendo prima la pallina di metallo (necessariamente l’originaria), poi si dovrà estrarre quella di vetro. Quindi, 2 casi favo­ revoli su 3 possibili.

► Sia x il numero di gettoni bianchi. Dalla definizione di probabilità deve essere 40/100 = x/50, da cui x = 20. Quindi il numero di gettoni neri è pari a 50 - 20 = 30.

1734. Un’urna contiene 200 gettoni, bianchi e neri. Sapendo che la probabilità di estrarre un gettone bianco è il 60%, il numero di gettoni neri contenuti nell’urna è A. 140 1731. Ci sono tre scatole: la prima contiene due palline bianche, la B. 120 seconda due palline nere e la terza una bianca e una nera. Sui ri­ C. 80 spettivi coperchi ci sono le scritte BB, NN e BN ma nell'apporre le D. 160 etichette è stata fatta confusione e i coperchi risultano in disordine, in E. 40 modo tale che quello che c'è scritto sul coperchio sicuramente non ► I gettoni neri sono il 40% del totale, quindi ce ne sono: coincide con quanto è contenuto all'interno della scatola. Senza guardare aH'interno di ogni scatola, quante palline è ne­ 200 • 40/100 = 80.

209

LOGICA © Artquiz 1735. Una scatola contiene 10 palline bianche, 40 rosse, 50 nere. Qual è la probabilità di estrarre in sequenza prima una pallina bianca e poi una rossa? (N.B.: la seconda estrazione è effettuata reinserendo nell'urna la prima pallina estratta) A. La probabilità richiesta non è calcolabile B. 10% C. 50% D. 4% E. Nessuna delle altre risposte è esatta ► Una pallina bianca ha probabilità 10/100, mentre una rossa ha 40/100. Essendo eventi indipendenti, la probabilità richiesta è (10/100) *(40/100) = 4/100. 1736. In un sacchetto ci sono 8 caramelle alla menta e 2 alla frut­ ta, quante caramelle alla frutta bisogna aggiungere per fare in modo che la probabilità di estrarre una caramella alla frutta sia pari a 1/3? A. 2 B. 4 C. 6 D. 5 E. 3 ► Sia x il numero cercato, dunque 2 + x è il numero totale di cara­ melle alla frutta. Dalla definizione di probabilità di un evento come il come rapporto tra il numero di casi favorevoli e il numero di casi possibili, segue che il problema si riformula come ( 2 + x)/( 8 + 2 + x) = 1/3. Segue che 6 + 3x = 10 + x e quindi x = 2. 1737. [O] Si ha un’urna contenente 8 palline bianche. Qual è il numero minimo di palline rosse che bisognerebbe aggiungere perché, estraendo due palline contemporaneamente, la probabi­ lità che esse siano una bianca e una rossa sia 16/45? A. 8 B. 10 C. 3 D. 2 E. 5 ► Sia x il numero di palline rosse, e dunque 8 + x il numero totale di palline. Tale numero x deve ora soddisfare l’equazione 2 • 8 / ( 8 + x) • [x/(7 + x)] = 16/45, dove 8 / ( 8 + x) è la probabilità di estrarre una pal­ lina bianca e [x/(7 + x)] la probabilità di estrarne simultaneamente una rossa. Notare che il fattore 2 al numeratore è dovuto al fatto che anche invertendo l’ordine, ossia rossa-bianca, si avrebbero le proba­ bilità 8/(7 + x) e x/ ( 8 + x) che non cambiano l'equazione.

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA 1739. [V] Un’urna contiene 12 palline, alcune bianche e altre rosse. E’ possibile che vi siano anche palline verdi ma non è sicuro. Sapendo che le probabilità di estrarre a caso dall’urna una pallina bianca o rossa sono 2/3 e 1/4 rispettivamente, indica se vi sono anche palline verdi e, in caso affermativo, il loro nu­ mero. A. 3 B. 2 C. 4 D. 1 E. Non vi sono palline verdi ► La probabilità dell’evento “palline bianca o pallina rossa estratta”, essendo i singoli eventi incompatibili, è 2/3 + 1/4 = 11/12, dunque la probabilità dell’evento “esce la pallina verde" è 1 -11/12 = 1/12, da cui si evince che c’è una pallina verde su 12 totali. 1740. Un'urna contiene 12 palline, alcune rosse e altre verdi. E’ possibile che vi siano anche palline gialle, ma non è sicuro. Sa­ pendo che le probabilità di estrarre a caso daH'urna una pallina rossa oppure una verde sono rispettivamente 1/6 e 5/6, indicare se vi sono anche palline gialle e, in caso affermativo, il loro nu­ mero. A. Non vi sono palline gialle B. 1 C. 2 D. 3 E. 4 ► La probabilità dell’evento “pallina rossa o pallina verde estratta", essendo i singoli eventi incompatibili, è 1/6 + 5/6 = 6/6, dunque la probabilità dell'evento “esce la pallina gialla” è 1 - 6/6 = 0, da cui si evince che non c’è una pallina gialla su 12 totali. 1741. Una scatola contiene 10 palline nere, 15 palline bianche e 25 palline rosse. La probabilità di estrarre dalla scatola una pal­ lina nera sarà: A. 0,2 B. 0,25 C. 1/50 D. 0,5 E. 1/20 ► Pari a 10/(10+ 15+ 25).

1742. [M] In un vassoio ci sono 100 caramelle di cui 35 all'aran­ cia, 33 alla menta e 32 al limone. Prendendo a caso una cara­ mella dal vassoio, qual è la probabilità che non sia alla menta? 1738. [V] Un'urna contiene 12 palline, alcune bianche e altre A. 0,65 rosse. E' possibile che vi siano anche palline verdi ma non è B. 0,67 sicuro. Sapendo che le probabilità di estrarre a caso dall'urna C. 0,33 una pallina bianca o rossa sono rispettivamente 3/4 e 1/4 rispet­ D. 0,68 tivamente, indica se vi sono anche palline verdi e, in caso af­ E. 0,32 fermativo, il loro numero. ►Ci sono 67 casi favorevoli (35 + 32) su 100 possibili (35 + 33 + 32). A. 2 B. 3 1743. È data un'urna contenente 6 palline bianche, 8 palline ros­ C. 1 se, 10 palline blu e 12 palline verdi. La probabilità di estrarre D. 4 una pallina rossa vale: E. Non vi sono palline verdi A. 1/3 ► La probabilità dell’evento “palline bianca o pallina rossa estratta", B. 2/7 essendo i singoli eventi incompatibili, è 1/4 + 3/4 = 1, dunque non ci C. 3/5 sono palline verdi, in quanto è un evento di probabilità nulla su un D. 2/9 insieme finito di eventi. E. 1/2

210

CAP. 6. PROBABILITÀ E STATISTICA

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► I casi favorevoli sono 8 su 36 = 8 +10 +12 + 14.

dalla scatola A), e con probabilità 1/3 esattamente 2 palline nere e 2 palline rosse. Chiaramente i due fatti precedenti sono incompatibili, e 1744. Se in un'urna sono contenute 10 palline numerate dall'1 al quindi la probabilità di pescare una pallina nera dalla scatola B alla 10, qual è la probabilità di estrarre la pallina n. 5 estraendo in­ fine è data da 2/3 • 3/4 + 1/3 • 2/4 = 2/3 (3/4 e 2/4 sono chiaramente la probabilità di pescare una pallina nera nei due possibili casi). sieme due palline? A. 1/90 B. 2/90 1749. Qual è la probabilità di estrarre da un mazzo di 40 carte da C. 2/10 gioco un asso o una carta di denari? D. 1/10 + 1/9 A. 1/4 E. 1/20 B. 3/10 C. 13/40 ► I casi favorevoli sono 18 (5 + n o n + 5) su 90 (10 • 9 possibili D. 14/40 coppie). E. 7/20 1745. Se abbiamo due urne, contenenti ciascuna 9 palline bian­ che ed una nera, la probabilità di estrarre contemporaneamente le palline nere da entrambe le urne, alla prima estrazione, è: A. 10% B. 19% C. 1% D. 2 entra. organi linfoidi comprendono il timo, il midollo osseo (negli uccelli la 289. [M] Lo schema rappresenta la circolazione del sangue tra bursa), la milza, i linfonodi, le tonsille palatine, le placche di Peyer e il cuore, polmoni e cellule del corpo. tessuto linfoide dei tratti respiratorio e digerente. I linfociti sono i costituenti principali del sistema immunitario che co­ 6 stituisce una difesa contro l'attacco di microrganismi patogeni quali virus, batteri, funghi e pratisti. I linfociti producono anticorpi e li di­ 1 2 spongono sulla membrana. 4 - 3 I linfociti esercitano un'azione detta specifica in quanto ciascuno ri­ conosce soltanto l’antigene di forma complementare. - Monociti sono i precursori dei macrofagi. Sono le cellule del sangue Le strutture in cui avvengono gli scambi gassosi tra il sangue e di dimensione maggiore. Essi producono sostanze che hanno fun­ zioni difensive, come l’enzima lisozima che degrada la parete batte­ l'ambiente esterno sono: rica, gli interferoni ed altre sostanze che modulano la funzionalità di A. 7 altre cellule. I macrofagi cooperano nella difesa immunitaria, espon­ B. 2 e 4 gono sulla membrana molecole dei corpi digeriti e li presentano alle C. 1 e 2 cellule più specializzate, come i linfociti T e B. D. 5 e 6 Le piastrine ( 0 trombociti) hanno la principale funzione di fermare la E. 3 e 4 perdita di sangue nelle ferite (emostasi). A tale scopo, esse si aggre­ gano e liberano fattori che promuovono la coagulazione del sangue ► Lo scambio di gas tra il sangue e l’ambiente esterno (l’introduzio­ ne di ossigeno e l'eliminazione di anidride carbonica) avviene nei trasformando il fibrinogeno in fibrina, che intrappola le cellule e forma polmoni. Nella figura i polmoni sono rappresentati da 5 e 6 . Infatti, il il coagulo, e liberano altresì la serotonina che riduce il calibro dei sangue va dal ventricolo destro (3) nei polmoni e da questi, dopo vasi lesionati e rallenta il flusso ematico. Anche se appaiono di forma essersi ossigenato, va nell’atrio sinistro (2), ventricolo sinistro (4), tondeggiante, le piastrine non sono propriamente delle cellule, ma quindi al corpo (7). Dal corpo, il sangue venoso entra nel cuore tra­ frammenti derivati da grandi cellule prodotte dal midollo osseo (megacariociti). Il loro diametro è di circa 2-3 pim, quindi sono assai più mite l’atrio destro (1), quindi va nel ventricolo destro (3).

I 5_

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA piccole degli eritrociti (anche detti emazie o globuli rossi). La loro densità nel sangue è di 200.000-300.000/mm3.

D. granulociti eosinofili, granulociti basofili, fibrociti, monociti E. granulociti eosinofili, granulociti basofili, linfociti, plasmacellule

291. La sede principale dell’emopoiesi è rappresentata da: A. Milza B. Cuore C. Muscolo scheletrico D. Fegato E. Midollo osseo

► Gli eritrociti sono le cellule di cui il sangue è più ricco (vedi quiz 298).

► L'emopoiesi è il processo di formazione delle cellule del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine) che avviene grazie al midol­ lo osseo e, in misura minore, al tessuto linfatico. 292. L’emopoiesi (formazione dei globuli rossi) avviene: A. nel midollo osseo rosso B. nel midollo osseo giallo C. nel midollo spinale D. nel tessuto osseo compatto E. nel timo ► Il midollo osseo è un tessuto molle che si trova nell'Interno cavo delle ossa. Nell'uomo adulto è la sede principale dell'emopoiesi, il processo di produzione delle cellule del sangue. Ci sono due tipi di midollo osseo: il midollo osseo rosso (costituito principalmente da tessuto mieloide) e il midollo osseo giallo (costituito soprattutto da tessuto adiposo che ne determina il colore). Globuli rossi, piastrine e la maggior parte dei leucociti vengono prodotti (in continuazione) nel midollo rosso, alcuni leucociti si sviluppano nel midollo giallo. 293. [O/PS] Tra le lamelle ossee del tessuto spugnoso delle ossa piatte è presente: A. tessuto elastico B. midollo spinale C. tessuto muscolare D. midollo rosso E. midollo allungato 294. [O/PS] Le ossa contengono un tessuto molle detto midollo osseo. In particolare nelle epifisi delle ossa lunghe è presente:

A. B. C. D. E.

il midollo giallo che produce globuli rossi e bianchi il midollo rosso che permette l'allungamento dell'osso il midollo giallo che permette la rigenerazione dell'osso il midollo spinale con funzione emopoietica il midollo rosso con funzione emopoietica

295. [MIPS] Il midollo rosso:

A. B. C. D. E.

è costituito da tessuto osseo compatto corrisponde ad un accumulo di grasso produce cellule ematiche forma nuovo tessuto osseo in caso di fratture trasporta gli stimoli dell'ambiente esterno al cervello

296. [0] Il midollo rosso:

A. B. C. D. E.

è ricco di cellule adipose, con funzione di riserva è ricco di cellule progenitrici delle cellule del sangue è ricco di cellule con funzioni neuronali forma il tessuto osseo compatto permette la calcificazione delle ossa

297. In condizioni normali nel sangue periferico sono presenti in quantità significative:

A. granulociti neutrofili, granulociti basofili, linfociti, mastociti B. eritrociti, granulociti, linfociti, monociti C. granulociti, linfociti, monociti, eritroblasti

298. Nel sangue quali fra queste cellule sono presenti in numero maggiore? A. Leucociti B. Linfociti C. Granulociti D. Monociti E. Eritrociti 299. Quale dei seguenti tipi cellulari è assente nel sangue: A. piastrine B. monociti C. eritrociti D. melanociti E. linfociti ► I melanociti sono cellule dell’epidermide; nel loro citoplasma, pre­ sentano numerosi granuli detti melanosomi che contengono il pig­ mento melanina. 300. [V] Una di queste non è una delle cellule circolanti nel san­ gue: A. monocita B. eosinofilo C. linfocita D. neutrofilo E. mastocita ► I mastociti si trovano nel tessuto connettivo, compresa la pelle, il rivestimento dello stomaco e dell'intestino e in altri siti. Svolgono un ruolo primario nelle reazioni allergiche, in quanto liberano speciali granuli contenenti istamina, sostanza alla quale si devono alcuni dei sintomi dell’allergia; hanno anche funzione di cicatrizzazione delle ferite. 301. Nel sangue sono assenti: A. le vitamine B. le piastrine C. gli eritrociti D. i globuli polari E. gli ormoni globuli polari sono piccole cellule uovo con poco citoplasma pro­ dotti durante la seconda meiosi.

► -1

302. Le piastrine sono: A. cellule del sangue interessate alla coagulazione B. cellule del sangue che producono anticorpi C. cellule del sangue interessate alla risposta immunitaria D. fibre piatte ed elastiche che compongono la parete delle arterie E. cellule epiteliali interessate alla coagulazione ► La denominazione di “cellula” per le piastrine è errata in quanto esse sono frammenti di cellule derivati dai magariociti. 303. Quale delle seguenti affermazioni relative alle piastrine è vera? A. Il collagene ne impedisce l'aggregazione B. Nel sangue periferico sono più abbondanti degli eritrociti C. Non sono cellule D. Trasportano ossigeno E. Sono responsabili della difesa immunitaria

391

© A rtquiz BIOLOGIA 304.

A. B. C. D. E.

305.

A. B. C. D. E.

Le piastrine hanno la funzione di:

trasportare varie sostanze trasportare emoglobina partecipare alla risposta immunitaria partecipare alla coagulazione del sangue produrre anticorpi Le piastrine si formano:

nei muscoli scheletrici nel rene nel midollo osseo nella cartilagine nelle vene

306. [0] In un testo scolastico si legge: "... a quésto scopo si unisco­ no e liberano sostanze, fra cui la serotonina, che riduce il calibro dei vasi sanguigni rallentando il flusso ematico, e alcuni enzimi che per­ mettono la formazione del coagulo". Il testo sta parlando di: A. eritrociti B. piastrine C. neurotrasmettitori D. ormoni ipofisari E. terminazioni del parasimpatico ► La serotonina è un importante neuromediatore del Sistema Ner­ voso Centrale, che esercita anche una attività proaggregante piastrinica e vasocostrittrice. Le piastrine non sono in grado di sintetizzare autonomamente la serotonina ma catturano quella presente in circo­ lo e la depositano in granuli secretori dai quali viene rilasciata quan­ do la piastrina viene attivata. 307. [V] Sono riportati alcuni eventi legati al processo di coagu­ lazione. 1 . le molecole di fibrina si agglutinano formando un reticolo 2 . la protrombina si trasforma in trombina 3. il fibrinogeno si trasforma in fibrina 4. si forma un coagulo Riconoscere la giusta sequenza con cui tali eventi si susseguono: A. 2-4-3-1 B. 2-3-1-4 C. 1-3-4-2 D. 3-2-4-1 E. 3-1-4-2

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA A. B. C. D. E.

nel midollo osseo nei reni nel midollo spinale nel fegato e nella milza nel miocardio

311.1 globuli rossi contengono prevalentemente: A. un numero elevato di anticorpi B. materiale di scarto del metabolismo C. depositi di sostanze energetiche D. emoglobina E. ossigeno disciolto nel citoplasma 312, In quale classe di animali i globuli rossi non presentano nucleo? A. Solo nei crostacei B. Negli anellidi C. Solo nei mammiferi D. Nei pesci E. Nei poriferi 313.1globuli rossi dei mammiferi mancano di: A. Emoglobina B. Amminoacidi C. Proteine D. Membrane E. Nucleo 314. Cosa caratterizza i globuli rossi umani? A. Hanno diametro di 7 Angstrom e spessore di 2 Angstrom B. Si moltiplicano per meiosi C. Si muovono nel torrente sanguigno grazie a ciglia D. Hanno forma sferica quasi perfetta E. Sono privi di nucleo 315.1globuli rossi dell'uomo sono cellule: A. mononucleate B. aploidi C. poliploidi D. polinucleate E. anucleate

316. Nell’uomo i globuli rossi del sangue non hanno nucleo e quindi: 308. [O] Nella coagulazione del sangue intervengono svariate A. Non si possono più dividere B. Si dividono più lentamente dei globuli bianchi che sono provvisti proteine, tra cui: di nucleo A. la pepsina C. Non si ricambiano mai B. gli anticorpi D. Si possono dividere una sola volta C. anidrasi carbonica E. Si dividono con modalità che ricordano quelle dei batteri D. la fibrina E. l'emoglobina 317.11 globulo rosso è privo di mitocondri. Per tale motivo nel ► La fibrina è una proteina fibrillare insolubile in acqua ed è l’ultimo globulo rosso NON può avvenire: prodotto della cascata della coagulazione del sangue. Essa deriva A. l'insieme delle reazioni della catena respiratoria dal fibrinogeno, che è invece solubile in acqua, per azione dell'enzima B. il ciclo di Krebs, ma può compiersi l’insieme delle reazioni della catena respiratoria trombina. La fibrina forma insieme alle piastrine una maglia che C. la fotosintesi chiude la ferita. D. la fermentazione E. la catalisi enzimatica 309. Dove si formano i globuli rossi? A. Nel midollo spinale 318. In quale dei seguenti organismi sono assenti i globuli rossi? B. Nel midollo osseo A. Cicogna C. Nella milza B. Mosca D. Nel fegato C. Scimmia E. Nei muscoli scheletrici D. Delfino E. nessuna delle risposte precedenti 310.1 globuli rossi hanno vita assai breve. Vengono distrutti:

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA ►La mosca è un insetto. Gli insetti prendono l’ossigeno dall’aria direttamente per diffusione attraverso la superficie corporea. 319. [M] Che cos’è l’ematocrito? A. Le proporzioni relative dei differenti tipi di globuli bianchi presenti nel sangue B. L’insieme delle proteine del sangue coinvolte nel processo di coagulazione C. La percentuale in volume degli elementi figurati rispetto al volume complessivo del sangue D. Il conteggio del numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine presenti nel sangue E. La quantità media di emoglobina presente nei globuli rossi ► L'ematocrito è la percentuale in volume di elementi corpuscolati/fìgurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) presente nel san­ gue. Il suo valore normale si situa intorno al 45% ed è lievemente maggiore nel sesso maschile; la percentuale restante è occupata dalla frazione liquida, il plasma. È un indice molto importante nella valutazione di un eventuale stato anemico, poiché in tal caso il valore dell'ematocrito risulta diminuito. Vedi anche i quiz 632 e 320. 320. [M] Un metodo illegale cui ricorrono purtroppo alcuni atleti per migliorare le proprie prestazioni consiste nell’iniettarsi EPO (eritropoietina) sintetica. L’eritropoietina è: A. un disaccaride che libera energia immediata ed in grande quantità B. un ormone che stimola il midollo osseo a produrre più globuli rossi C. un ormone steroideo che aumenta la massa muscolare D. un ormone secreto dall’ipofisi che riduce la percezione del dolore E. uno zucchero ad azione eccitante che elimina la sensazione di stress e affaticamento ► L'EPO aumenta il livello di globuli rossi nel sangue (con l'aumento di ematocrito ed emoglobina) migliorando cosi lo scambio d’ossigeno ed aumentando la resistenza all'esercizio fisico. Vedi anche quiz 632. 321. Quale dei seguenti vasi sanguigni dei mammiferi porta normalmente sangue deossigenato? A. L'arteria polmonare: che porta il sangue dal cuore ai polmoni B. Le arterie renali: quando queste arterie portano meno ossigeno ai reni, questi producono l'eritropoietina, che aumenta i globuli rossi C. Le arterie coronarie: che si dipartono dall'aorta e irrorano il mu­ scolo cardiaco D. L'aorta: mediante quest'arteria, il sangue in partenza dal cuore viene pompato in tutti i vasi che irrorano i vari tessuti, tranne che ai polmoni E. La vena polmonare: che porta sangue dai polmoni al cuore

324. [M/O] In un individuo sano e adulto di quale ordine di gran­ dezza è il rapporto tra i globuli bianchi e i globuli rossi: A. 10- 1 B. 10- 3 C. 10-5

D. 106 E. 104 ► Il numero di globuli bianchi (vedi quiz 337) è dell’ordine di grandezza di 5.000/mm3 , mentre il numero di globuli rossi è di 5.000.000/mm3, per cui il rapporto è di circa 1 0 '3. 325. Le emazie sono: A. macchie della pelle B. globuli rossi C. ferite cutanee D. globuli bianchi E. le uniche cellule ematiche 326. L'emolisi dei globuli rossi è causata dall'immissione in una soluzione: A. fortemente ipotonica B. fortemente ipertonica C. isotonica D. leggermente ipertonica E. leggermente ipotonica ► La rottura della membrana del globulo avviene solo se la soluzione nella quale il globulo è immerso è ipotonica. Tuttavia l'elasticità della membrana piasmatica impedisce ai globuli rossi di rompersi in pre­ senza di una modesta differenza di pressione osmotica (leggermente ipotonica). 327.1 globuli rossi vanno incontro ad emolisi se immersi in una soluzione che è: A. iposmotica rispetto alla cellula B. iperosmotica rispetto alla cellula C. isosmotica rispetto all’acqua di mare D. isosmotica rispetto alia cellula E. in tutte le condizioni precedenti 328. [0] Quale dei seguenti eventi NON aumenta la quantità di ossigeno catturata e trasportata dai globuli rossi?

A. B. C. D. E.

Un aumento della velocità di respirazione Un aumento della superficie alveolare Un aumento del numero di molecole di emoglobina nei globuli rossi Un aumento della pressione dell'ossigeno nei polmoni Una diminuzione del flusso di sangue nei polmoni

322. Le malattie renali sono tra le principali cause di ricovero ospedaliero e i dati indicano che le malattie renali stanno pro­ gressivamente aumentando. Oltre ai profondi effetti sul bilancio elettrolitico e sul trattamento dei prodotti di scarto, quale pro­ cesso una malattia renale compromette? A. Il trasporto di ossigeno nel sangue B. La contrattilità del miocardio C. La coscienza (cognizione) D. Lo scambio gassoso polmonare E. Tutte le funzioni sopra descritte

329. L'anemia mediterranea: A. è una malattia dovuta a infezione virale B. non esiste C. è una malattia dei globuli rossi D. è dovuta alla carenza di ferro E. è una malattia che colpisce la gente di mare

323.1 globuli rossi in un mm3 di sangue umano sono in media: A. 5 • 106 B. 8 • 103 C. 8 • 109 D. 2 • 106 E. 2,5 • 109

330. [0] Indicare quale delle seguenti affermazioni relative ai globuli rossi è ERRATA:

► Essa è infatti dovuta alla presenza di mutazioni nelle catene dell' emoglobina che abbassano significativamente l'affinità dell'ossigeno per Teme.

A. il numero di globuli rossi nella donna è di circa 4,5-5 milioni per mm3 di sangue B. i globuli rossi sono prodotti dal midollo rosso delle ossa C. i globuli rossi hanno forma discoidale con una caratteristica de-

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© A rtquiz BIOLOGIA pressione ai centro D. in caso di forti emorragie i globuli rossi circolanti nel sangue si moltiplicano attivamente E. sulla superficie dei globuli rossi sono presenti particolari glicopro­ teine responsabili dei gruppi sanguigni

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA A. B. C. D. E.

5.000/10.000 1.000/1.500 500/800 1.000.000/1.500.000 4/5 • 106

338. Il diametro dei globuli bianchi è nell'ordine di: A. un centimetro 331. [V] Quale tra le seguenti affermazioni relative ai globuli ros­ B. pochi micron si umani è CORRETTA? C. millesimi di micron A. Possiedono molti mitocondri D. pochi nanometri B. Circolano in tutti i tipi di vasi sanguigni E. un millimetro C. Contengono molecole di mioglobina EMOGLOBINA E MIOGLOBINA D. Si muovono liberamente tra le cellule dei tessuti E. Hanno forma sferica 339. Il simbolo Hb indica: 332. [0] La poliglobulia è un termine usato per indicare un aumento A. lo iodio numerico dei globuli rossi presenti nel sangue. La poliglobulia se­ B. il mercurio condaria è correlata alla presenza in circolo di una quantità maggiore C. l'emoglobina di eritropoietina, ormone che stimola il midollo osseo a produrre più D. l'idrogeno globuli rossi. La poliglobulia può avere come conseguenza: E. il bario A. minor capacità di affrontare fatiche e stress prolungati 340. L’emoglobina è contenuta : B. iperviscosità del sangue A. nei polimorfonucleati C. maggior capacità di difesa dalle infezioni B. nelle piastrine D. ipotensione C. nei linfociti E. minor quantità di ossigeno circolante D. negli eritrociti ► Una eccessiva produzione di eritrociti nel sangue fa aumentare la E. nei macrofagi viscosità dello stesso, pericolosa quando l'ematocrito diventa mag­ giore del 70%, con conseguente rischio trombotico e disidratazione 341. L'emoglobina è: A. una proteina presente nel plasma che può legare l'anidride car­ per insufficienza renale. bonica B. una proteina del plasma sanguineo 333. [V/PS] Sono definiti “donatori universali” i soggetti: C. una proteina che favorisce la coagulazione del sangue A. il cui sangue si agglutina in presenza di siero anti-B D. una proteina presente in tutte le cellule B. i cui globuli rossi presentano gli antigeni A e B E. una proteina presente nei globuli rossi che lega l'ossigeno C. i cui globuli rossi non presentano antigeni A e B D. il cui sangue si agglutina in presenza di siero anti-A 342. L'emoglobina è: E. che hanno gruppo sanguigno A o B A. una delle quattro basi azotate presenti nella molecola del DNA ► Sono donatori universali i soggetti che hanno gruppo sanguigno 0 B. una proteina presente nei globuli rossi con funzione di trasporta­ tore di ossigeno in quanto, non avendo sulla superficie delle cellule gli antigeni A e/o C. un enzima che catalizza il trasporto del ferro B, non possono provocare reazioni di rigetto. D. una vitamina essenziale per l'accrescimento 334.1globuli bianchi o leucociti sono: E. un ormone circolante nel sangue A. cellule del tessuto connettivo 343. [V] Quale delle seguenti proteine non è propria del plasma? B. cellule contenenti il vettore di ossigeno A. La protrombina C. cellule con funzioni di difesa B. L'emoglobina D. cellule muscolari immature C. L'immunoglobulina E. cellule del sangue immature D. Il fibrinogeno 335. Quali dei seguenti tipi di cellula hanno funzione di difesa? E. L'albumina A. Neuroni ► Il plasma è la componente liquida del sangue, formato da acqua, B. Globuli rossi sali minerali e proteine colloidali. L’emoglobina è invece presente nei C. Globuli bianchi globuli rossi. D. Eritrociti E. Ovociti 344. La mioglobina: A. è una proteina contenuta nei globuli rossi 336.1globuli bianchi sono cellule: B. serve per il trasferimento degli zuccheri A. prive di nucleo C. è una proteina della cellula muscolare B. contenenti emoglobina D. è una proteina contrattile C. contenenti amido E. è una proteina strutturale dei cromosomi D. nucleate E. contenenti cristalli di calcio 345. L'emoglobina è: 337.1 globuli bianchi nel sangue umano normalmente sono per A. un enzima con struttura quaternaria B. un enzima con struttura secondaria mm3:

► Perché non avendo il nucleo, non si possono dividere.

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA C. una proteina con struttura terziaria D. una proteina con struttura quaternaria E. una proteina con configurazione beta ►L'emoglobina è costituita da 4 catene polipeptidiche: due di alfaglobina e due di beta-globina. Ognuna di esse contiene una moleco­ la di eme (protoporfirina che coordina uno ione ferro con numero di ossidazione +2 , posto leggermente al di fuori del piano della moleco­ la) capace di legare le molecole di ossigeno, ma anche di monossido di carbonio e di ioni cianuro, che sono veleni perché si legano in ma­ niera più forte dell'ossigeno al ferro dell'eme. 346. L'emoglobina è formata da: A. 4 subunità polipeptidiche diverse B. 2 subunità polipeptidiche diverse C. una catena polipeptidica con struttura terziaria D. 4 subunità polipeptidiche uguali a due a due E. 3 subunità polipeptidiche uguali ►Vedi quiz 345. 347. Gli eritrociti contengono prevalentemente: A. emoglobina B. riserve di grassi C. sostanze di difesa per l'organismo D. sostanze di rifiuto dell'organismo E. ossigeno in forma gassosa 348. [V/PS] Il ferro è presente: A. nell'emoglobina B. nella clorofilla C. nel carotene D. nella cromatina E. nella cheratina 349. L'emoglobina (Hb) contiene: A. Hg B. Mg C. Fe2+ D. Cu2+ E. Fe3+ 350. Indicare quali delle seguenti funzioni è svolta dall'emoglo­ bina. A. Eliminazione delle sostanze azotate B. Riserva energetica C. Trasporto dei gas respiratori D. Sintesi di proteine E. Secrezione ► L'emoglobina è infatti capace di trasportare l'ossigeno (legato all'eme) dal polmone (dove trova una pressione di ossigeno più forte) ai tessuti (dove la pressione dell'ossigeno è minore). Ma è anche capace di legare l'anidride carbonica (mediante un legame carbamminico al gruppo —NH2 terminale delle catene di globina) e di traspor­ tarla dai tessuti agli alveoli polmonari. 351. Funzionalmente, l'emoglobina può essere definita una pro­ teina: A. nessuna delle altre alternative è corretta B. di difesa C. enzimatica D. di trasporto E. di riserva

352. L'emoglobina è una cromoproteina che svolge la funzione di: A. trasporto dell'ossigeno e dell'acido carbonico B. difesa contro determinati agenti infettivi C. mediatore chimico nella trasmissione dell'impulso nervoso D. pigmentazione dell'epidermide E. eliminazione delle scorie azotate 353. L'emoglobina contribuisce al trasporto dei gas respiratori nel sangue: A. aumentando la solubilità nel plasma sia dell’ossigeno che dell'a­ nidride carbonica B. legando sia l'ossigeno che l'anidride carbonica C. legando solo l'anidride carbonica D. legando solo l'ossigeno E. in nessuno dei modi sopraindicati 354. L'ossigeno nell'uomo è trasportato nel sangue: A. dentro le piastrine B. legato all'albumina C. prevalentemente legato all'emoglobina D. libero e disciolto, in massima parte E. dall'emocianina 355. [M/O/PS] Quale tra le seguenti sostanze si lega all'emoglo­ bina con un legame più forte? A. Azoto B. Monossido di carbonio C. Ossigeno D. Acqua E. Anidride carbonica 356. [0] Quando il pH è basso, diminuisce l'affinità dell'emoglo­ bina con l'ossigeno, che quindi si libera. Ciò avviene: A. nello stomaco B. nei polmoni C. nei tessuti D. nel cuore E. nel fegato 357. [0] Considerando la reazione reversibile: H2 O + CO 2 ^ H2 CO 3 ^ H+ + HCO 3si può dedurre che a livello dei capillari sistemici:

A. B. C. D. E.

la reazione non muta il suo equilibrio aumenta la quantità di FICO3-

diminuisce la quantità di HCO3' la reazione è spostata verso sinistra diminuisce la quantità di CO2

► Le reazioni illustrano i vari equilibri dell’acido carbonico. La CO2 ematica prodotta dalle cellule viene idratata ad acido carbonico (H2 CO3 ), il quale si scinde in H+ e HCCL', in una reazione catalizzata dall'enzima anidrasi carbonica, che è presente nei globuli rossi, Per cui, nella parete alveolare (povera di CO2 si catalizza la reazione verso sinistra, con liberazione della CO2 nell'aria); nella periferia (ca­ pillari sistemici) ove la CO2 è elevata si ha una reazione opposta, con produzione di HCO3 - che viene trasportato ai polmoni (per esse­ re eliminata con l'espirazione). 358. [V] Se nel sangue di un vertebrato non fosse presente l'e­ moglobina, si verificherebbe che:

A. l'animale sostituirebbe l'ossigeno con un'altra molecola ossidante B. nel sangue dell'animale non vi sarebbe assolutamente ossigeno C. nel sangue dell'animale sarebbe presente una quantità inferiore di ossigeno D. l'animale sostituirebbe l’ossigeno con un’altra molecola riducente E. nel sangue dell'animale ci sarebbe la stessa quantità di ossigeno

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

MILZA 359. [M/PS] Durante la vita fetale viene espressa una emoglobi­ na di tipo "fetale", capace di ossigenarsi a spese dell'emoglobi­ na adulta presente nel sangue materno. L'emoglobina fetale 366. Tra le seguenti affermazioni riguardanti la milza indicare dovrà quindi avere: quella ERRATA: A. un'affinità per la CO2 superiore a quella dell'adulto A. E’ retroperitoneale B. un'affinità per l'ossigeno superiore a quella dell'adulto B. E’ un organo impari C. una velocità di trasporto nei capillari molto alta C. E’ un organo parenchimatoso D. un punto isoelettrico superiore all'emoglobina dell'adulto D. Prende rapporti con il rene sinistro E. un peso molecolare superiore all'emoglobina dell'adulto E. Fa parte dell'apparato emopoietico ► Oltre all'emoglobina adulta esistono altri due tipi di emoglobina, quella embrionale e quella fetale, espressa, rispettivamente, negli embrioni e nel feto, e codificate da geni diversi. La loro struttura chi­ mica è tale da avere un'affinità per l'ossigeno maggiore di quella dell'emoglobina adulta, in modo da permettere all'embrione e al feto di assumere l'ossigeno strappandolo all'emoglobina materna, non potendo essi respirare. I geni corrispondenti vengono spenti durante il processo di sviluppo (quello dell'emoglobina embrionale) e subito dopo la nascita (quello dell’emoglobina fetale). 360. L'anemia è: A. una carenza di CO2 ai tessuti B. una condizione patologica del sangue C. uria malattia ereditaria D. una vitamina E. una condizione fisiologica del sangue 361. L'anemia mediterranea: A. è una malattia dei globuli rossi B. è dovuta alla carenza di ferro C. è una malattia dovuta a infezione virale D. non esiste E. è una malattia che colpisce la gente di mare 362. [O/PS] La mancanza di ferro nell'organismo può provocare: A. aporia B. anoressia C. idiozia D. aritmia E. anossia ►Vedi quiz 399.

► La milza è un organo intraperitoneale. 367. [M] Spesso, dopo una lunga corsa affaticante, si sente un dolore acuto al fianco e si dice: "mi fa male la milza". Questa espressione può indicare che: A. durante le contrazioni muscolari intense le funzioni della milza si bloccano B. il muscolo della milza è stato sottoposto ad uno sforzo di contra­ zione troppo intenso C. la milza è stata fortemente sollecitata a mettere in circolazione nuovi globuli rossi ed a eliminare quelli vecchi D. la milza è stata impegnata per un tempo eccessivo ad eliminare l'anidride carbonica E. la milza non ha ricevuto sufficiente sangue durante la contrazione dei muscoli motori PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI 368. La pressione nel circolo ematico: A. è individuata da due valori, massimo e minimo B. mantiene sempre valori medi tra un massimo e un minimo teorico C. varia solo in condizioni fisiologiche D. non varia mai E. è sempre la stessa in ogni tratto della circolo sanguigno 369. Quale tra i valori (max/min) seguenti si avvicina maggior­ mente alla pressione del sangue in un giovane adulto sano? A. 120/120 B. 120/80 C. 80/120 D. 140/95 E. 90/85

363. [M/O] Quale affermazione relativa alla mioglobina NON è corretta? A. È associata ad una struttura ad anello contenente ferro B. Ha affinità per O2 minore rispetto a quella dell’emoglobina C. È formata da una singola catena polipeptidica D. Trattiene O2 anche a valori della pressione parziale di O2 inferiori a quelli di rilascio dell'emoglobina E. Facilita la diffusione di O2 nei muscoli

370. [MIPS] La pressione arteriosa (diastolica - sistolica) del sangue umano viene misurata usualmente in: A. Pa B. atm C. ml/sec D. bar E. mm Hg

364. La mioglobina è: A. una vitamina B. una proteina della cellula muscolare C. una proteina enzimatica D. un proteina con funzione ormonale E. una proteina strutturale

371. [M] Il valore medio della pressione diastolica è: A. 120 mm Hg B. 5,25 l/minuto C. 70 mm Hg D. 75 ml/battito E. 100 mm Hg

365. [0] Quale di queste proteine NON è contenuta nel plasma? A. Emoglobina B. Anticorpi C. Fibrinogeno D. Albumina E. Immunoglobulina

372. [MIPS] Per misurare la pressione arteriosa è necessario: A. il barometro B. lo sfigmomanometro C. il podometro D. il caleidoscopio E. lo stetoscopio

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

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373. Un paziente iperteso presenta disfunzioni organiche che interessano principalmente il sistema: A. cardiovascolare B. escretore C. scheletrico D. muscolare E. gastroenterico

380. L'aterosclerosi: A. è causata da placche aterosclerotiche dovute all'accumulo di co­ lesterolo nei vasi B. indica una sclerosi cicatriziale dei vasi C. è una patologia che colpisce esclusivamente i fumatori D. è una patologia a carico del cuore E. è sinonimo di arteriosclerosi

374. Con una pressione sanguigna di 170/95, un individuo è det­ to: A. anemico B. ipoteso C. arteriosclerotico D. iperteso E. normoteso

381. [M] L'aterosclerosi colpisce principalmente le arterie ed è caratterizzata dalla formazione nella loro parete interna di plac­ che dure e ruvide, dette ateromatose. Esse sono costituite prin­ cipalmente da: A. zuccheri B. tessuto cartilagineo C. lipidi, colesterolo in particolare D. polisaccaridi E. proteine e acidi nucleici

375. La probabilità di avere un infarto è aumentata da alcuni fat­ tori di rischio. Uno di questi è: A. la pressione alta B. l'anemia C. la glicemia D. l'anoressia E. la pelle troppo chiara 376. [M] I P-bloccanti sono farmaci che inibiscono i recettori del si­ stema adrenergico presenti nel cuore e nei vasi sanguigni e riducono la gittata cardiaca e la sensibilità barocettiva. Per queste proprietà, i p-bloccanti si usano per combattere: A. l'eccessiva risposta immunitaria in caso di trapianto B. l'elevato tasso di colesterolo nel sangue C. l'ipertensione D. il diabete E. la bassa pressione ► I farmaci betabloccanti agiscono sul sistema nervoso simpatico, a livello dei recettori beta-adrenergici, dei quali inibiscono l'attività. Questa azione si ripercuote sulla muscolatura involontaria, con di­ versi effetti tra cui il rallentamento del battito cardiaco e là diminuzio­ ne della pressione all'Interno dei vasi. 377. [V] Per trombosi si intende: A. aumento dei liquidi nei tessuti B. rottura dei vasi sanguigni C. formazione di coaguli 'nel cuore o nei vasi sanguigni D. mancanza di coagulazione del sangue E. emorragie ripetute 378. [M/PS] L'acido acetilsalicilico ha un'azione anti-aggregante sul sangue. Per questa sua precisa proprietà è usato nei casi di: A. acidità di stomaco B. aerofagia C. cattiva digestione D. infarti del miocardio E. ustioni solari ► L’acido acetilsalicilico è il principio attivo della comune aspirina. 379. [0] Gli "antiaggreganti", ad esempio l'aspirina sono farmaci che impediscono l'aggregazione piastrinica. Essi pertanto: A. abbassano il contenuto di colesterolo del sangue B. sono coadiuvanti della difesa immunitaria C. sono curativi per l'emofilia D. prevengono la formazione di coaguli nel sangue E. riducono le infezioni batteriche

382. [M] Un difetto del setto interventricolare destro-sinistro del cuore può causare: A. riflusso del sangue dai ventricoli agli atri B. diminuzione della quantità di CO2 nella circolazione sistemica arteriosa C. aumento del contenuto di ossigeno nel circolo sistemico arterioso D. diminuzione della quantità di ossigeno nel circolo sistemico E. diminuzione della quantità di ossigeno nel circolo polmonare ► Il ventricolo sinistro, che pompa sangue ossigenato a tutti gli or­ gani ed apparati (circolo sistemico), è separato dal ventricolo destro, che pompa sangue non ossigenato ai polmoni, dal setto interventri­ colare. Il difetto del setto interventricolare determina una comunica­ zione tra i due ventricoli. Il flusso ematico, in presenza di tale comu­ nicazione, può andare da sinistra a destra se la pressione del ventri­ colo sinistro è maggiore di quella del ventricolo destro e in senso contrario, nel caso la pressione destra sia patologicamente aumenta­ ta rispetto al sinistro. Nel nostro caso, poiché è specificata la direzio­ ne destro-sinistra del flusso ematico, avviene mescolanza di sangue venoso con quello arterioso presente nel ventricolo sinistro fatto questo che determina la diminuzione della quantità di ossigeno nel circolo sistemico. 383. [M] Si può affermare che l’embolia polmonare è conseguen­ te a occlusione dei capillari derivati da: A. vena cava superiore B. arteria polmonare C. arteria carotide D. alveolo polmonare E. vena polmonare 384. [M/PS] Dalle analisi del sangue di un individuo risulta che il tasso di trigliceridi è particolarmente alto. Ciò significa che: A. è in atto una patologia renale B. l'individuo è diabetico C. la pressione del sangue è bassa D. c'è una parziale alterazione del metabolismo epatico E. i villi intestinali non riescono ad assorbire l'eccesso di trigliceridi ►Alti livelli di trigliceridi nel sangue aumentano il rischio di malattie coronariche (come l'infarto di cuore) e dell'aterosclerosi. Ai trigliceridi alti, inoltre, si associano quasi sempre bassi valori del colesterolo HDL (il colesterolo "buono") e, spesso, una tendenza al sovrappeso ed alla malattia diabetica oltre che valori elevati della pressione arte­ riosa; attualmente i medici definiscono questa condizione, nel com­ plesso, "sindrome plurimetabolica". Non è chiaro il nesso tra triglice­ ridi alti e l’alterazione del metabolismo epatico.

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©Artquiz BIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO MUSCOLI RESPIRATORI E RESPIRAZIONE 385. [V] Il diaframma è un muscolo la cui funzione è collegata a: A. apparato respiratorio B. occhio C. apparato digerente D. orecchio E. apparato riproduttore 386. La funzione del diaframma è: A. protezione dei polmoni B. peristalsi gastrica C. regolazione della quantità di luce che colpisce l'occhio D. muscolare respiratoria E. trasmissione delle onde sonore all'orecchio medio 387. Il diaframma è: A. un muscolo presente solo nei maschi B. la struttura dell'occhio che regola la quantità di luce che entra C. una membrana che separa l'apparato digerente da quello respira­ torio D. una membrana dell'orecchio E. un muscolo posto tra torace e addome 388. Nel corpo umano, dove è situato il diaframma? A. Nel collo B. Nel tronco C. Nella testa D. Nella spalla sinistra E. Nella gamba destra 389. [V/PS] Il diaframma è: A. un muscolo piatto che permette la peristalsi dello stomaco B. un rivestimento tendineo dell’apparato digerente C. una lamina muscolare che separa la cavità toracica da quella addominale D. una lamina cartilaginea che permette la fonazione E. una lamina epiteliale che riveste i polmoni 390. Cosa si trova sotto il diaframma? A. fegato B. cuore C. alveoli D. vena polmonare E. arteria polmonare 391. Quale di queste affermazioni riguardante il diaframma non è vera? A. La parte destra si contrae indipendentemente dalla parte sinistra B. Divide la cavità toracica da quella addominale C. È un muscolo inspiratorio D. È soggetto a contrazione involontaria E. Ha la forma di una cupola 392. La frequenza e la profondità degli atti respiratori sono con­ trollate: A. dalla pressione del sangue B. da recettori della pressione di O2 e CO2 presenti all'interno dei polmoni e delle vie respiratorie C. esclusivamente dal sistema nervoso volontario D. dai centri respiratori del sistema nervoso centrale che ricevono impulsi dai chemiocettori a loro volta stimolati da variazioni delle concentrazioni dell'02 e della CO2 e del pH del sangue E. dai centri respiratori del sistema nervoso che posseggono al pro­ prio interno un sistema di generazione ritmica di impulsi

398

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 393. L'immissione di aria nei polmoni è detta: A. traspirazione B. respirazione C. inspirazione D. respirazione cellulare E. espirazione 394. [0] A quale delle figure corrisponde la posizione del dia­ framma nel corso dell'inspirazione?

A

B

C

D A. B. C. D. E.

E

E B A D C

► Le uniche due posizioni che può assumere il diaframma sono la A. e la B. La A. nell'inspirazione (aumenta il volume polmonare) la B. nell'espirazione (diminuisce il volume polmonare). 395. Nel processo di ventilazione si determinano le seguenti condizioni: 1. aumento della pressione toracica 2. aumento del volume toracico 3. abbassamento del diaframma 4. abbassamento della cassa toracica Quali di queste avvengono durante la fase di inalazione? A. 1 e 2 B. 1 e 3 C. 3 e 4 D. 2 e 3 E. 2 e 4 396. L'emissione di aria dai polmoni è detta: A. espirazione B. traspirazione C. inspirazione D. volume corrente E. respirazione 397. [M] Il fatto che l'ossigeno si leghi 0 si separi dall'emoglobina dipende dalla pressione parziale dell'ossigeno nel plasma. Pertanto nei capillari alveolari durante l'inspirazione: A. l'ossigeno diffonde nei tessuti B. l'ossigeno si separa dall'emoglobina C. l'ossigeno si lega all'emoglobina D. l'emoglobina lega una molecola di ossigeno E. la pressione dell'ossigeno è bassa 398. Quale dei seguenti gas ha la stessa concentrazione nell'aria inspirata e nell'aria espirata? A. Vapore acqueo B. Azoto C. Biossido di carbonio D. Ossigeno E. Nessuno di questi 399. Un organismo in anossia è: A. in assenza di anidride carbonica B. di colorito rosso vivo C. ricco di ossigeno .

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA D. in assenza di ossigeno E. capace di vivere a lungo 400. Il Q.R. (quoziente respiratorio) è: A. il rapporto tra volume di anidride carbonica e volume di ossigeno B. l'aria inspirata in un secondo C. l'aria inspirata in un minuto D. la quota di ATP consumata E. nessuna delle alternative proposte è corretta ► Più precisamente, si definisce quoziente respiratorio (QR), il risul­ tato del rapporto tra la quantità di anidride carbonica prodotta e quel­ la di ossigeno consumato. 401. [V] L'aumento della ventilazione polmonare dipende: A. dall'aumento della quantità di ossigeno nell'aria B. dall'aumento della concentrazione di ioni OH' nel sangue C. dalla diminuzione della quantità di CO2 nei polmoni D. dall'aumento della concentrazione degli ioni H+ nel sangue E. dall'aumento dell'ossigeno nei tessuti 402. NON determina un aumento della ventilazione polmonare: A. un aumento del pH B. un aumento della concentrazione di anidride carbonica C. una diminuzione del pH D. una diminuzione della concentrazione di ossigeno E. uno sforzo muscolare intenso 403. [V] La pressione parziale dell'ossigeno nell'aria diminuisce al crescere dell'altitudine. Un turista che sale a 2.500 metri in teleferica, reagirà: A. diminuendo il numero dei globuli rossi B. aumentando il numero degli alveoli polmonari C. diminuendo la frequenza degli atti respiratori D. diminuendo la frequenza del battito cardiaco E. aumentando la frequenza degli atti respiratori 404. [O] Arrivando in teleferica a quote superiori a 2500 metri di altitudine, un individuo è soggetto a iperventilazione. Ciò perché: A. la quantità di CO2 è maggiore B. la pressione parziale dell'ossigeno è minore C. la pressione parziale dell'ossigeno è maggiore D. la CO2 non si stacca dall'emoglobina E. l'ossigeno non può sciogliersi nel sangue 405. Perché se si respira dentro ad un sacchetto in poco tempo le inspirazioni diventano più frequenti? A. Diminuisce la concentrazione di H2 O B. Aumenta la concentrazione di CO2 C. Diminuisce la concentrazione di N2 D. La CO2 non può più reagire con l'H20 E. Aumenta la concentrazione di O2 406. Nel caso in cui, a causa di una ferita al torace, entri aria nel polmone: A. la pressione intratoracica diventerà uguale a quella atmosferica e quindi non potrà aver luogo l’inspirazione B. l’ingresso di aria provocherà una iperventilazione C. ia ferita provocherà un danno al polmone, ma non influirà sulla meccanica respiratoria D. la pressione intratoracica diventerà superiore a quella atmosferi­ ca e quindi non potrà aver luogo l’inspirazione E. la pressione intratoracica diventerà inferiore a quella atmosferica e quindi non potrà aver luogo l’inspirazione 407. [V] Per dispnea si intende:

A. B. C. D. E.

gorgoglio dello stomaco 0 dell’intestino difficoltà di respirazione meteorismo alterazione dei tessuti che precede la formazione dei tumori digestione lenta e laboriosa VIE AEREE

408. Nelle vie respiratorie si hanno in successione: A. faringe-laringe-bronchi-trachea B. faringe-trachea-laringe-bronchi C. fafinge-laringe-trachea-bronchi D. faringe-esofago-laringe-trachea E. laringe-faringe-trachea-bronchi 409.1 bronchi: A. il quesito è senza soluzione univoca 0 corretta B. non esistono nella specie umana, ma solo nei pesci C. fanno parte dell'apparato digerente D. fanno parte dell'apparato urinario E. compongono le ultime vie aeree 410. Quale tra le seguenti è la sequenza più logica per elencare le strutture anatomiche delle vie respiratorie? A. Polmoni, trachea, faringe, epiglottide B. Faringe, trachea, epiglottide, polmoni C. Faringe, epiglottide, trachea, polmoni D. Epiglottide, faringe, trachea, polmoni E. Polmoni, epiglottide, trachea, faringe 411. Nell'apparato respiratorio umano la trachea conduce: A. ai bronchi B. ai bronchioli C. all'esofago D. alle arterie polmonari E. agli alveoli 412. L'organo della fonazione è rappresentato da: A. cavità buccale B. trachea C. laringe D. polmoni E. faringe 413. [O/PS] Le corde vocali si trovano: A. nella bocca B. nella laringe C. nella trachea D. nelle coane nasali E. nella faringe 414. L'epiglottide è: A. una ghiandola endocrina B. l'osso a cui si attacca la lingua C. una cartilagine della laringe D. un osso del cranio E. un osso delia mano POLMONI 415. Il polmone: A. è unico B. è poco ventilato C. è avvolto dal peritoneo D. non è irrorato E. nessuna delle affermazioni proposte è corretta

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

© Artquiz B IO L O G IA 416. Quale dei seguenti organi non si trova nella cavità addomi­ nale? A. fegato B. stomaco C. intestino D. polmoni E. nessuna delle altre risposte è corretta 417. Cos’è la pleura? A. Una membrana fibrosa B. Una membrana che riveste la cavità addominale C. Una membrana che riveste il cuore D. Un tessuto cardiaco E. Una membrana che riveste i polmoni 418. Gli scambi respiratori avvengono: A. nella trachea B. nei bronchi C. nella laringe D. nei bronchioli respiratori E. negli alveoli 419. A cosa servono gli alveoli polmonari? A. A consentire gli scambi gassosi B. A trattenere ed espellere l'aria C. A raffreddare l'aria D. A riscaldare l'aria E. A filtrare l'aria 420. Dall'alveolo polmonare l'ossigeno passa nel sangue perché: A. non ha affinità col gruppo eme dell'emoglobina B. è attuato un trasporto attivo attraverso la membrana delle cellule alveolari C. diminuisce la quantità di azoto nell'aria inspirata D. la sua concentrazione nell'alveolo è minore che nel sangue E. la sua concentrazione nell'alveolo è maggiore che nel sangue 421. Gli scambi gassosi a livello degli alveoli polmonari riguar­ dano: A. il vapor d'acqua B. il pulviscolo atmosferico C. ossigeno, anidride carbonica e sostanze volatili D. esclusivamente l'ossigeno E. esclusivamente l'anidride carbonica 422. [0 ] Il "surfactante" è una sostanza prodotta da alcune cellule alveolari, in grado di ridurre la tensione superficiale in corrisponden­ za del sottile velo umido che riveste gli alveoli. La diminuita produ­ zione di tale sostanza pertanto comporta: A. l'insorgere della tosse secca B. un aumento dei globuli rossi C. la diminuzione degli scambi gassosi D. una depressione tra pleure e torace E. l'aumento degli scambi gassosi ► La diminuita presenza di surfattante riduce l’area dell’alveolo quindi riduce gli scambi gassosi. 423. L'enfisema è: A. una patologia dell'apparato respiratorio B. una patologia virale C. un osso del cranio D. una condizione fisiologica E. un ormone 424. La tubercolosi colpisce prevalentemente:

400

A. B. C. D. E.

il fegato il cuore la cute il polmone il sistema vasale

425. [M] Heinrich Hermann Robert Koch (1843-1910) ha dato il nome all’agente patogeno di una grave malattia, un batterio da lui scoperto nel 1882 e denominato pertanto Bacillo di Koch. Tale malattia è an­ cora oggi assai diffusa soprattutto in Asia e in Africa. La trasmissione dell’Infezione avviene per via aerea, a causa della presenza del ba­ cillo nelle goccioline di saliva o nelle secrezioni bronchiali. Per accer­ tare la malattia, si esegue una radiografia del torace che svela la presenza dell’infezione nei polmoni. La malattia di cui si parla è: A. l’AIDS B. l’influenza C. il morbillo D. il colera E. la tubercolosi 426. [V] Gli indigeni dell'Amazzonia utilizzavano il curaro nella fab­ bricazione delle frecce mortali usate per la caccia. Il curaro si lega irreversibilmente ai recettori sinaptici dell'acetilcolina. La causa pri­ ma della morte delle prede era pertanto dovuta a: A. blocco del muscolo cardiaco B. paralisi dei muscoli cerebrali C. paralisi dei muscoli respiratori D. blocco del nervo vago E. perdita di coscienza SISTEMA OLFATTIVO 427. Nel sistema respiratorio, oltre allo scambio di gas, si hanno le seguenti funzioni: A. eliminazione di urea B. produzione di ormoni C. produzione di globuli rossi D. olfatto e fonazione E. assorbimento e produzione di vitamine 428. [M/O] Le cellule olfattive sono presenti in un tessuto: A. connettivo lasso B. adiposo C. epiteliale D. cartilagineo E. connettivo denso APPARATO DIGERENTE L'apparato digerente di ogni essere vivente ha il compito di accoglie­ re, digerire e assimilare le sostanze nutrienti ed espellere le scorie, non utili al metabolismo. La parete del tubo digerente è formata da quattro tonache concentri­ che: mucosa, sottomucosa, muscolare, e sierosa. Le differenze sono dovute a specializzazioni nella funzione dei singoli tratti, a) Mucosa: è la tonaca più interna, quella cioè che si trova a diretto contatto con il cibo, che viene definito bolo nello bocca, chimo nello stomaco e chilo nel tenue. Svolge le funzioni di assorbimento e se­ crezione, importanti processi della digestione. È formata da: epitelio, lamina basale e un sottile strato muscolare, definito muscularis mucosae. La tonaca mucosa è molto specializzata in ciascun organo del tubo digerente. Deve resistere a bassi pH nello stomaco, assorbire i nu­ trienti nell'intestino tenue e regolare l'assunzione di acqua nel cras­ so. La struttura quindi riflette le esigenze di questi organi conforman­ dosi in tante pieghe per aumentare la superficie di assorbimento,

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA quali i villi intestinali e le pliche circolari nel tenue o formando invagi­ nazioni per le ghiandole secernenti, come nel caso delle fossette gastriche. b) Sottomucosa: consiste di tessuto connettivo e ospita vasi san­ guigni, linfatici e nervi. c) Muscolare: è fatta di muscolatura liscia divisa in uno strato interno circolare e uno esterno longitudinale e rende possibile i movimenti di peristalsi per far avanzare il bolo/chimo/chilo. d) Sierosa: lo strato più esterno è costituito da tessuto connettivo che prende il nome di tonaca avventizia, la quale permette il passag­ gio di vasi e nervi. Nella cavità addominale prende il nome di perito­ neo, formato da due foglietti, il parietale ed il viscerale, che rivestono rispettivamente le pareti dell’addome e quasi tutti gli organi addomi­ nali (stomaco, fegato, milza, intestino tenue e crasso - definiti organi intraperitoneali). In alcuni punti i due foglietti formano grosse pieghe che collegano gli organi viscerali tra loro o alle pareti della cavità addominale, all’Interno delle quali sono presenti vasi e nervi (mesen­ tere, grande e piccolo omento). Ci sono diversi criteri per dividere il canale digerente in più porzioni, sulla base delle caratteristiche istologiche, della derivazione embrio­ nale o semplicemente della posizione. Proponiamo un elenco dei diversi componenti in senso cefalo-caudale. a) Cavità orale: qui avviene l'ingestione del cibo e inizia la digestio­ ne meccanica per mezzo dei denti e chimica per mezzo dei secreti delle ghiandole salivari. Non tutti gli animali possiedono queste strut­ ture annesse alla cavità orale che si sono evolute nei tetrapodi terre­ stri principalmente per inumidire il cibo e facilitarne l’ingestione, ca­ ratteristica spesso inutile in ambiente acquatico. Nei mammiferi la saliva contiene alcuni enzimi, principalmente amilasi, che iniziano la digestione degli amidi. b) Faringe: è la seconda porzione del canale alimentare ed è un organo in comune con l'apparato respiratorio. Riceve il bolo alimen­ tare proveniente dalla cavità orale e lo convoglia, con la deglutizione, nell'esofago. Contemporaneamente è in grado di convogliare l'aria inspirata verso la laringe. Con la deglutizione l'epiglottide chiude il foro d'entrata nella trachea, consentendo il passaggio del bolo ali­ mentare nell'esofago. Con questa azione semi volontaria inizia la peristalsi che si propagherà nell'esofago trasportando così il bolo. c) Esofago: è un tubo lungo circa 20 cm che attraversa il diaframma e arriva nello stomaco. La parte dell'esofago, come quella di tutto il restante canale alimentare, è costituita da due strati di muscolatura liscia: lo strato più interno è orientato in senso circolare intorno all'e­ sofago e la sua contrazione provoca la chiusura del canale alimenta­ re, mentre lo strato muscolare più esterno è disposto in senso longi­ tudinale e la sua contrazione provoca l'accorciamento dell'esofago. Le contrazioni combinate della muscolatura circolare e di quella lon­ gitudinale sono responsabili dei movimenti peristaltici, che spingono in avanti il cibo. d) Stomaco: è il primo organo cavo dell'apparato digerente. L'esofa­ go, dopo aver attraversato l'adito esofageo, si fonde con lo stomaco a livello del cardias. Nello stomacò avviene l'attacco principale alle sostanze del cibo ed in particolare la degradazione delle proteine alimentari, ad opera dell'enzima proteolitico pepsina e dell’acido clo­ ridrico, che costituiscono i principali componenti del succo gastrico. e) Intestino: è l'ultima parte dell'apparato digerente e permette l'as­ sorbimento delle sostanze nutritive. Si presenta come un tubo di diametro variabile con pareti flessibili, ripiegato più volte su se stes­ so. L'intestino è distinto in due parti principali, intestino tenue e inte­ stino crasso con una lunghezza complessiva media di 9 m. - Intestino tenue: è il più lungo tratto del canale alimentare (7/8 m.) ed è costituito da tre parti: duodeno, digiuno e ileo. Il duodeno è il primo tratto dell'intestino tenue; lungo circa 20/30 cm, presenta un calibro notevole (4 cm circa). Al suo interno trovano sbocco il dotto coledoco e i dotti pancreatici (principale e accessorio) che convo­ gliano al duodeno la bile prodotta dal fegato e i succhi digestivi pro­

dotti dal pancreas esocrino (amilasi, lipasi, tripsina, chimotripsina, carbossipeptidasi). Il duodeno continua direttamente con i tratti suc­ cessivi dell'intestino tenue, in corrispondenza di una piega (flessura) del tubo stesso, nota come flessura duodenodigiunale. Gli altri due tratti dell'intestino tenue (il digiuno di lunghezza 2/3 m. e l'ileo di lunghezza 3,5 m. circa) formano la matassa intestinale vera e propria (tenue mesenteriale). Straordinariamente esteso, il tenue mesenteriale è altamente circonvoluto e ripiegato su sé stesso, ma non è totalmente libero di muoversi; è presente infatti, uno sdoppia­ mento del peritoneo parietale che accoglie in foto l'insieme dei visce­ ri della matassa intestinale, fissandoli alla faccia posteriore della ca­ vità addominale e accogliendo, inoltre, importanti vasi (mesenterici) e nervi destinati al tenue mesenteriale. Nell'intestino tenue si trovano numerose valvole conniventi (pieghe circolari, dislocate lungo tutta la lunghezza del tenue) che aumenta­ no la superficie della mucosa, necessaria per l'assorbimento di so­ stanze nutritive. Queste sono a loro volta coperte da villi intestinali, della lunghezza di circa 1 mm, che servono anch’essi ad aumentare la superficie della mucosa. Sui viHi sono presenti microvilli, che han­ no la medesima funzione. - Intestino crasso: è lungo mediamente 150 cm, con un diametro di circa 7 cm. Il punto di collegamento tra l'intestino tenue e quello crasso sono l'ileo (ultimo tratto del tenue) ed il cieco del crasso (pri­ mo tratto). Anatomicamente viene suddiviso in sei tratti che vengono rispettivamente chiamati: cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma e retto, f) Ano: è la parte terminale dell'apparato digerente. 429. La sequenza corretta dei segmenti dell'apparato digerente è: A. esofago - stomaco - intestino tenue -intestino crasso B. esofago - intestino tenue - stomaco -intestino crasso C. esofago - duodeno - stomaco - intestino D. stomaco - esofago - intestino tenue -intestino crasso E. esofago - stomaco - intestino crasso -intestino tenue 430. [V] Indicare la successione anatomica corretta: A. rene, uretere, calice B. digiuno, ileo, cieco C. ovaio, utero, tuba di Falloppio D. rene, uretra, vescica E. alveoli, bronchi, bronchioli 431. [V] Il peritoneo è una membrana che avvolge: A. i polmoni B. le ossa C. il cuore D. il cervelletto . E. l'intestino CAVITÀ ORALE 432. La dentatura: A. è molto sviluppata negli invertebrati B. è presente in tutti i vertebrati C. è diversa tra i vari tipi di mammiferi in rapporto alla loro alimenta­ zione D. è più aguzza negli erbivori rispetto ai carnivori E. cade nei cani in corso di leishmaniosi 433.1 denti decidui sono: A. quelli del giudizio B. 32 C. quelli definitivi D. gli incisivi E. quelli da latte

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© Artquiz BIOLOGIA 434. La dentatura lattea è formata da: A. 32 denti B. 14 denti C. 22 denti D. 28 denti E. 20 denti 435. La dentatura permanente dell'uomo è costituita da: A. 12 molari, 6 premolari, 6 canini, 8 incisivi B. 12 molari, 8 premolari, 2 canini, 10 incisivi C. 14 molari, 8 premolari, 4 canini, 6 incisivi D. 12 molari, 8 premolari, 4 canini, 8 incisivi E. 16 molari, 4 premolari, 4 canini, 8 incisivi 436. La parte visibile del dente si chiama: A. corona B. colletto C. placca D. dentina E. radice 437. La corona dei denti è ricoperta da: A. smalto B. cemento C. dentina D. tessuto osseo compatto E. odontoblasti 438. Lo smalto è prodotto da un organo detto: A. abbozzo dentario B. abbozzo salivano C. abbozzo linguale D. colletto del dente E. solco gengivo-linguale 439. [V] Il tessuto più mineralizzato del corpo dei mammiferi è: A. l'osso spugnoso B. la dentina C. l'osso compatto D. la cartilagine E. lo smalto del dente 440. [M/O] Quale dei seguenti termini NON è collegabile agli elementi dentari? A. Cemento B. Fluorescina C. Polpa D. Corona E. Dentina 441. La masticazione ha la funzione di: A. stimolare la produzione dei succhi digestivi B. consentire l'inizio dell'assorbimento degli alimenti C. triturare i cibi e amalgamarli con la saliva D. mantenere in efficienza la dentatura E. mescolare le diverse componenti dei cibi 442. Il cibo che viene deglutito è detto A. Cibo B. Bolo C. Chimo D. Giorno E. Chilo

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA FARINGE 443. Nel corpo umano, quale tra le seguenti strutture fa parte dell’apparato digerente? A. La laringe B. L'epifisi C. La faringe D. La trachea E. I ventricoli 444. La faringe è un organo dell'apparato: A. sia digerente che respiratorio B. orale C. digerente D. genitale E. urinario ESOFAGO 445. Quale tra le seguenti strutture non fa parte dell'apparato respiratorio? A. Trachea B. Laringe C. Bronchioli D. Esofago E. Faringe 446. L'esofago fa parte: A. dell'apparato genitale B. dell'apparato respiratorio C. dell'apparato cardiocircolatorio D. dell'apparato uro-genitale E. dell'apparato digerente 447. [O/PS] L'esofago mette in comunicazione: A. ileo e colon B. faringe e stomaco C. laringe e stomaco D. stomaco e colon E. stomaco e duodeno 448. Il transito del bolo alimentare lungo l'esofago è dovuto es­ senzialmente: A. ai movimenti peristaltici della parete esofagea B. alla forza di gravità C. alla spinta dei boli successivamente deglutiti D. alla fluidità del bolo E. all'aspirazione da parte dello stomaco 449. [V] La peristalsi determina: A. la regolazione della pressione sanguigna B. la contrazione dei muscoli antagonisti C. il riassorbimento nel tubulo renale D. la trasmissione dell’impulso nel sistema nervoso E. la progressione del cibo nell’apparato digerente ► La peristalsi non è limitata unicamente all'esofago ma a tutto l’apparato digerente. STOMACO 450. Lo sfintere pilorico è un anello muscolare che separa: A. lo stomaco dall'intestino tenue B. il duodeno dall'ileo C. l'esofago dallo stomaco D. lo stomaco dall'intestino crasso

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA E.

l'intestino tenue dal crasso

451. Il cardias è: A. il canale attraverso cui l'esofago si congiunge con lo stomaco B. il muscolo cardiaco C. l'orifizio che congiunge stomaco e duodeno D. l’orifizio che congiunge esofago e stomaco E. una membrana che avvolge il ventricolo sinistro del cuore 452. [0] Il termine “cardias” si riferisce: A. alla meninge più interna che avvolge il cervello B. alla membrana che avvolge il cuore C. alla valvola di comunicazione tra esofago e stomaco D. alla muscolatura tipica del cuore E. allo strato muscolare che avvolge i vasi sanguigni ► In realtà il cardias non è una valvola (come il piloro), ma è lo sfin­ tere esofageo che funziona da valvola. 453. [M/PS] Il cardias è: A. una membrana che avvolge il ventricolo sinistro del cuore B. una valvola che controlla l'entrata del bolo alimentare nello sto­ maco C. il muscolo cardiaco D. una ghiandola endocrina E. una valvola che controlla l'uscita del contenuto gastrico 454. [M] Il cardias è: A. uno sfintere del retto B. uno sfintere del duodeno C. uno sfintere dello stomaco D. il muscolo cardiaco E. una valvola del cuore 455. Il piloro è: A. Una valvola dell’apparato digerente B. Il miocardio C. La giunzione tra esofago e stomaco D. Una ghiandola E. Una valvola cardiaca 456. La gastrina è: A. un ormone secreto dall’Intestino tenue B. un ormone liberato dal pancreas C. un enzima che da inizio alla degradazione delle proteine nello stomaco D. un enzima che scinde i dipeptidi in aminoacidi E. un ormone secreto nello stomaco INTESTINO TENUE 457. L'intestino tenue di un maschio adulto misura: A. 7 - 8 metri B. 50 cm C. 1,5 metri D. 2 metri E. 20 metri 458. [V/PS] Nei mammiferi l’assorbimento dei principali nutrienti avviene: A. nel colon B. nel retto C. nello stomaco D. nel tenue E. nel cieco

459. Qual è il nome della porzione di intestino più vicina allo stomaco? A. Ileo B. Digiuno C. Colon D. Duodeno E. Cieco 460. Il dotto pancreatico sbocca: A. nello stomaco B. nel duodeno C. nel coledoco D. nel colon E. neH'arteria pancreatica 461. La papilla duodenale maggiore consente che si liberi nel primo segmento dell’intestino tenue: A. il succo enterico B. solo la bile C. il plasma D. solo il succo pancreatico E; bile e succo pancreatico 462. Durante la digestione, la bile e il succo pancreatico sono immessi: A. nel fegato B. nello stomaco C. nell'esofago D. nel duodeno E. nell'Intestino crasso 463. A quale funzione sono preposti i villi intestinali? A. Escrezione B. Assorbimento C. Minzione D. Digestione E. Respirazione 464. Quali sono le strutture intestinali deputate all'assorbimen­ to: A. microfilamenti B. vasi linfatici C. microvilli D. microtubuli E. filamenti di actina 465. [M/O] Quale/i delle seguenti affermazioni è/sono corretta/e? 1 .1 villi intestinali aumentano la superficie di assorbimento nel colon 2 . 1villi intestinali sono caratterizzati dalla presenza di molti ca­ pillari sanguigni 3 .1villi intestinali sono caratterizzati dall’assenza di vasi linfatici A. Solo 2 B. Solo 1 C. Solo 3 D. Nessuna E. Tutte INTESTINO CRASSO 466. Il cieco è un tratto: A. dell'apparato genitale B. dell'intestino tenue C. dell'Intestino crasso D. del colon E. dello stomaco

4D3

©Artquiz BIOLOGIA 467. Qual è il nome della porzione di intestino più lontana dallo stomaco? A. Colon B. Duodeno C. Cieco D. Ileo E. Digiuno 468. [V] A livello del colon si ha: A. digestione di proteine e amidi B. produzione di enzimi lipolitici C. assorbimento di acqua e sali minerali D. espulsione di sostanze indigerite E. assorbimento di proteine e glucosio 469. [M/PS] Il colon fa parte di: A. stomaco B. intestino crasso C. intestino tenue D. ileo E. duodeno 470. E’ una porzione dell'intestino crasso: A. il digiuno B. il coledoco C. il cardias D. il colon E. il duodeno 471. [0] La flora batterica presente nel colon è importante perché: A. sintetizza vitamine del gruppo BeK B. assorbe l'acqua in eccesso C. termina la digestione delle macromolecole D. produce anticorpi di difesa immunitaria E. degrada le sostanze di rifiuto non digerite 472. L'ultimo tratto dell'intestino si chiama: A. colon B. cieco C. duodeno ' D. retto E. digiuno

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA rose cellule specializzate del sistema immunitario che agiscono da "filtro” nei confronti degli antigeni trasportati dalla vena porta. Più specificatamente, il fegato svolge numerose funzioni nel metabo­ lismo dei carboidrati, in quanto catalizza: a) la gluconeogenesi, ovvero la sintesi di glucosio a partire da alcuni amminoacidi, dall'acido lattico o dal glicerolo, un processo che è es­ senziale nel digiuno; b) la glicogenosintesi, ovvero la sintesi di glicogeno a partire da mo­ nomeri di glucosio, che assume dal sangue. In questo modo il fegato è in grado di ridurre la glicemia postprandiale in risposta aH’ormone insulina; c) la glicogenolisi, ovvero la degradazione del glicogeno a monomeri di glucosio, che possono essere riversati nel plasma per aumentare la glicemia durante il digiuno in risposta all’ormone glucagone. Glico­ genosintesi e glicogenolisi avvengono anche nel muscolo, che, però, a differenza del fegato, non è in grado di liberare glucosio nel san­ gue; e quindi di regolare la glicemia. Il fegato inoltre interviene: d) nel metabolismo dei lipidi, in quanto opera la sintesi del colestero­ lo, dei trigliceridi e delle lipoproteine VLDL (very low density lipoproteins), che trasportano attraverso il sangue i suddetti lipidi dal fegato alla periferia, e HDL (high density lipoproteins), che riportano l’eccesso colesterolo dalla periferia al fegato per essere veicolato nella bile. e) nel metabolismo delle proteine, in quanto converte l'ammoniaca in urea e produce diversi fattori di coagulazione, quali i fattori I (fibrino­ geno), Il (trombina), V, VII, IX, X e XI, nonché la proteina C, la pro­ teina S, e l'antitrombina. Sostiene la demolizione dell'insulina e di altri ormoni, e dell'emoglobina, creando metaboliti che vengono ag­ giunti alla bile come pigmenti (bilirubina). Il fegato demolisce numerose sostanze tossiche, come l’alcool, e numerosi farmaci nel processo noto come metabolismo dei farmaci. Tale processo può portare ad intossicazione quando il metabolita è più tossico del suo precursore. 473. Quale fra questi organi NON comprende fibre muscolari? A. Vescica urinaria B. Esofago C. Occhio D. Fegato E. Utero ► Infatti è una ghiandola.

FEGATO E CISTIFELLEA Il fegato è una ghiandola anficrina (a secrezione endocrina ed eso­ crina) localizzata al di sotto del diaframma tra il colon trasverso e lo stomaco. È l'organo più voluminoso del corpo umano dopo la cute e nell'adulto pesa circa 1.5 kg. È formato da due lobi, ciascuno suddi­ viso in numerosi lobuli. Riceve sangue dall’arteria epatica (20% del totale), che trasporta sangue ossigenato necessario per il funziona­ mento delle cellule epatiche, e dalla vena porta (restante 80%), che trasporta sangue carente di ossigeno, ma ricco di nutrienti prove­ nienti dall’intestino, e riversa il sangue nella vena epatica, che con­ fluisce nella cava inferiore. Gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo svolgendo una serie di processi essenziali, tra cui la regolazione della glicemia (livello ematico di glucosio), la sintesi di proteine del plasma e la produzione di urea. Produce e secerne la bile, usata nel tenue per emulsionare i grassi (parte della bile viene riversata direttamente nel duodeno, parte viene accumulata nella cistifellea) e, fino al 6° mese di vita intrauterina, è il più importante organo emopoietico; in caso di splenectomia, il fegato può riassumere la funzione emopoietica soppe­ rendo alla mancanza della milza. Funge da deposito per numerose sostanze, tra cui la vitamina B12, il ferro e il rame e contiene nume­

404

474. Quale di questi organi NON si trova nella cavità toracica? A. Il fegato B. Le ghiandole mammarie C. I polmoni D. L'arco dell'aorta E. Il cuore 475. Il fegato si trova: A. nella parte bassa deH’addome B. sul lato destro dell'addome C. sotto la vescica D. al centro dell'addome E. nel lato sinistro dell'addome 476. Le nostre cellule del fegato differiscono da quelle della cute soprattutto perché: A. contengono geni differenti B. hanno ribosomi particolari C. usano codici genetici differenti D. hanno cromosomi differenti E. esprimono geni differenti

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA ► Il differenziamento cellulare porta sempre alla espressione di al­ cuni geni differenti. 477. Nel fegato il glucosio è convertito in: A. amminoacidi B. glicogeno C. amido D. grassi E. proteine ► Il glucosio in eccesso è convertito nel prodotto di riserva glicogeno. 478. Quando una persona corre a lungo, la principale fonte di glucosio necessario per le cellule muscolari deriva dalla demo­ lizione del glicogeno presente nel: A. cervello B. fegato C. polmone D. cuore E. intestino 479. Negli animali l’eccesso di glucosio viene polimerizzato e conservato sotto forma di: A. amilopectina B. cellulosa C. amido D. glicogeno E. colesterolo

©Artquiz B IO LO G IA 484. [V] Dove viene prodotta la bile? A. Nel dotto biliare B. Nella cistifellea C. Nel fegato D. Nell’Intestino tenue E. Nel pancreas 485. Quale delle seguenti funzioni NON è svolta dal fegato? A. Produzione della bile B. Intervento nella regolazione del livello di glucosio nel sangue C. Produzione di proteine del sangue coinvolte nel processo di coa­ gulazione D. Immagazzinamento di vitamine e di ferro E. Digestione delle proteine 486. Indicare tra le seguenti affermazioni quella ERRATA. Nell'uomo il fegato: A. produce bile B. secerne insulina C. è un organo impari D. si trova nella cavità addominale E. riceve il sangue dal sistema portale 487. [M/O] Quale delle seguenti funzioni NON è svolta dal fegato? A. L'accumulo di glicogeno B. La detossificazione di farmaci C. La secrezione di glucagone D. La conservazione delle vitamine liposolubili E. Il catabolismo dell'alcool etilico

480. Il sangue venoso refluo dall'intestino è convogliato dalla vena porta verso: A. lo stomaco B. il fegato > L'insulina e il glucagone, due ormoni fondamentali nella digestio­ C. la milza ne, sono prodotti dal pancreas. D. ireni E. il colon 488. Quale delle seguenti funzioni è svolta dal fegato? 481. [M] Un sistema portale vascolare tipico dell'organismo A. L'accumulo di glicogeno B. La secrezione di somatostatina umano è quello che: C. La secrezione di glucagone A. circola nel cuore D. La secrezione di gastrina B. unisce fegato e reni E. La secrezione di ormone antidiuretico C. unisce cuore e polmoni D. unisce intestino e fegato E. unisce cuore e cervello 489. Quale organo produce la proteina albumina? A. cuore ► È la vena porta che trasporta sangue povero di ossigeno ma ricco B. pancreas di nutrienti dall’Intestino al fegato, tramite la vena epatica. C. fegato D. surrene 482. [V] I globuli rossi hanno vita assai breve. Vengono distrutti: E. cistifellea A. nel midollo osseo B. C. D. E.

nei reni nel midollo spinale nel fegato e nella milza nel miocardio

483. Il fegato svolge molte funzioni, tra cui: A. produrre globuli rossi B. produrre la linfa C. produrre bile D. produrre adrenalina E. produrre insulina ► La bile è una soluzione acquosa di sali di acidi idrofobici che, for­ mando micelle come i saponi e i detergenti, sono capaci di emulsio­ nare i grassi da digerire (vedi quiz 491).

490. Il prodotto secreto dal fegato è: A. la bile B. la vasopressina C. l'insulina D. l'acido cloridrico E. la secretina 491.Checos'è la bile? A. Un neurotrasmettitore B. Il liquido che scorre all'interno dei vasi linfatici C. Un liquido prodotto dai reni come sostanza di rifiuto D. Un ormone E. Un liquido prodotto dal fegato che facilita la digestione dei grassi

405

© A rtquiz BIOLOGIA 492. [O/PS] La bile ha la funzione di:

A. B. C. D. E.

scindere gli acidi grassi e il glicerolo digerire i grassi emulsionare i grassi aumentare la tensione superficiale dei lipidi idrolizzare i trigliceridi

493. La bile:

A. B. C. D. E.

È secreta dal pancreas È secreta dalla mucosa gastrica Viene sintetizzata nella cistifellea Promuove la digestione dei glicidi Promuove la digestione dei lipidi

494. La bile ha la funzione di:

A. B. C. D. E.

preparare i grassi per la digestione operata da enzimi specifici depurare l’intestino fare digerire le proteine attivare il fegato nessuna delle risposte precedenti

495. [0] Individuare l'affermazione ERRATA.

A. B. C. D. E.

I sali biliari emulsionano i grassi La tripsina attacca e scompone le proteine La bile viene prodotta dal pancreas L'ileo è sede di assorbimento dei cibi digeriti Il pancreas produce insulina e glucagone

496. La cistifellea è un serbatoio che raccoglie:

A. B. C. D. E.

bile sangue urina succo enterico liquido cefalo-rachidiano

► Il compito della cistifellea è quello di immagazzinare la bile, pro­ dotta dagli epatociti, che verrà utilizzata durante i processi digestivi. La bile viene riversata nella porzione discendente del duodeno attra­ verso il dotto coledoco nato dalla confluenza del dotto epatico e del dotto cistico, il quale è in diretta continuità con il collo della colecisti. 497. Attraverso quale canale la bile raggiunge l'intestino?

A. B. C. D. E.

La vena porta La vena epatica L'arteria renale Il coledoco L’uretere

498. [V] Spesso la calcolosi biliare è asintomatica e viene scoperta

casualmente nel corso di altre indagini. Più delia metà di questi pa­ zienti non sviluppa sintomi o complicazioni nemmeno nel corso degli anni. Solo quando i calcoli si muovono dalla loro sede di formazione, si hanno episodi acuti e molto dolorosi, le coliche biliari, caratterizza­ te da un forte dolore addominale che tende a irradiarsi anche alla schiena. Un sintomo inequivocabile è l'ittero, cioè la colorazione gial­ lastra della cute dovuta all'entrata in circolo nel sangue della bilirubi­ na, un costituente della bile, che non compie più il suo percorso fisio­ logico. Il “percorso fisiologico” della bile è: A. la vena epatica B. l’arteria renale C. l’uretere D. la vena porta E. il coledoco ► Il coledoco è un condotto di forma tubolare, della lunghezza di

406

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA circa 4 cm e del diametro di 5-6 mm, deputato al trasporto della bile proveniente dal fegato e raccoltasi nella cistifellea. Esso è formato dall’unione del dotto epatico comune con il dotto cistico (proveniente dalla cistifellea) e nella parte terminale è circondato da una piccola formazione muscolare, lo sfintere di Oddi, che con la sua contrazione o il suo rilassamento regola il deflusso della bile. Il coledoco può es­ sere sede di una numerose patologie: calcolosi, restringimenti in­ fiammatori o cicatriziali, tumori, compressioni sulla sua parete ester­ na ecc. Tutti questi quadri patologici comportano quasi sempre un ostacolo al flusso della bile e quindi l’insorgere di un ittero che per lo più richiede un trattamento chirurgico. 499. La colecisti ha la funzione: A. di produrre bile ed enzimi digestivi B. di conservare bile ed enzimi digestivi C. di purificare il sangue D. di produrre la bile E. di concentrare e conservare la bile 500. L'asportazione della cistifellea nell'uomo può: A. aumentare il livello di pH nell'Intestino tenue B. diminuire il volume delle feci C. diminuire la capacità di digerire i lipidi D. lasciare del tessuto cicatriziale nel pancreas E. diminuire la capacità di digerire la cellulosa 501. L'altro nome per indicare la cistifellea è: A. cisti da echinococco B. colecisti C. appendice D. cisti epatica E. quesito senza soluzione univoca o corretta 502. [M/O] La tabella mostra la concentrazione massima di glu­ cosio, ossigeno e urea espressa nelle stesse unità arbitrarie u.a.) prese in diversi vasi sanguigni in un mammifero sano. G lu co sio O ssig en o Urea Vaso (u.a.) (u.a.) sanq uiqno (u.a.) 0.6 39 X 0,9 1,4 40 Y 1,3 1.4 Z 0.8 91 Quale delle seguenti opzioni identifica correttamente i vasi san­ guigni? Al X = Vena porta; Y = Vena renale; Z = Vena polmonare B. X = Vena polmonare; Y = Vena porta; Z = Vena renale C. X = Vena renale; Y = Vena polmonare; Z = Vena porta D. X = Vena porta; Y = Vena polmonare; Z = Vena renale E. X = Vena renale; Y = Vena porta; Z = Vena polmonare ►X è la vena renale perché ha la minore quantità di urea. Y è la vena porta perché ha la maggiore quantità di glucosio. Z è la vena polmonare perché ha la maggior quantità di ossigeno. PANCREAS Il pancreas è una voluminosa ghiandola annessa all'apparato dige­ rente. Esso è formato da una parte esocrina (o a secrezione ester­ na), che costituisce la parte più rilevante, e una endocrina (o a se­ crezione interna), organizzata in masserelle di cellule endocrine im­ merse nella parte esocrina, definite le isole di Langerhans. La sua principale funzione è quella di produrre il succo pancreatico (prodotto dalla parte esocrina e contenente gli enzimi digestivi amilasi, lipasi, tripsina, chimotripsina e carbossipeptidasi), e gli ormoni insulina, prodotto dalle cellule beta delle isole del Langerhans, e glucagone, prodotto dalla cellule alfa. L’insulina abbassa la glicemia, favorendo l’assorbimento di glucosio a livello epatico e muscolare, la sintesi di

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA glicogeno e di acidi grassi. Il glucagone invece innalza la glicemia, favorendo la demolizione del glicogeno e la gluconeogenesi epatici. La secrezione alternativa di insulina e glucagone è regolata dalla glicemia, con un meccanismo di feed-back che permette di mantene­ re costante la glicemia. 503.11

A. B. C. D. E.

pancreas è:

una ghiandola a secrezione sia interna che esterna la più voluminosa ghiandola del corpo umano una ghiandola solo esocrina una ghiandola solo endocrina un ormone

504. [V/PS] Il pancreas è una ghiandola:

A. B. C. D. E.

esclusivamente esocrina esclusivamente endocrina esocrina ed endocrina secernente ACTH importante soltanto per la digestione

505. Tra gli organi che seguono quale ha una funzione ghiando­ lare endocrina?

A. B. C. D. E.

La vescica biliare La milza Il midollo spinale Il polmone Il pancreas

506. Il pancreas si può definire un organo con funzione di:

A. B. C. D. E.

filtro del sangue secrezione riserva di grassi difesa formazione dei globuli rossi

507. [V] Indicare quale delle seguenti molecole NON è un prodot­ to della secrezione esocrina del pancreas:

A. B. C. D. E.

tripsina lipasi glucagone idrolasi amilasi

►Vedi quiz 508 e 510. 508. [O] Ìndica quale, fra le seguenti molecole, è un prodotto della secrezione endocrina del pancreas: A. gastrina B. amilasi C. idrolasi D. lipasi E. glucagone ► Il pancreas è formato da una parte esocrina e una endocrina. La parte esocrina produce il succo pancreatico, con funzione di digerire alcune sostanze nell'intestino tenue, mentre la parte endocrina (“Iso­ le di Langhenars”) produce insulina e glucagone, che controllano la concentrazione di glucosio nel sangue. 509. Quale dei sottoelencati ormoni interviene nella regolazione del tasso ematico di glucosio? A. glucagone B. ormone luteotropo C. ormone somatotropo

D. progesterone E. ossitocina 510. Il glucagone viene secreto: A. dall'adenoipofisi B. dalla tiroide C. dalla midollare surrenale D. dalle ghiandole salivari E. dal pancreas ► Il glucagone è un ormone peptidico secreto dalle cellule a delle isole di Langerhans all’interno del pancreas. Ha come bersaglio prin­ cipale le cellule epatiche per il controllo dei livelli della glicemia: se il livello ematico di glucosio scende sotto una soglia di circa 80 mg/100 mL, le cellule a cominciano a secernere glucagone, che si lega ai suoi recettori, attivando la degradazione del glicogeno (glicogenolisi) ed un conseguente rilascio di glucosio nel sangue. 511. Quali dei seguenti nomi identifica la struttura, negli umani, che sente direttamente la variazione del livello del glucosio nel sangue e quindi la struttura che risponde alla variazione? A. Ghiandola surrenale e pancreas B. Fegato e ghiandola surrenale C. Ipotalamo e ghiandola pituitaria D. Pancreas e pancreas E. Ghiandola pituitaria e fegato 512. L’organo di maggior importanza nel fornire al tubo ga­ stroenterico gli enzimi necessari alla digestione degli alimenti è: A. il fegato B. il pancreas C. la ghiandola salivare parotide D. il duodeno E. lo stomaco 513. L'ormone prodotto dal pancreas è: A. l'insulina B. l'aldosterone C. il progesterone D. l’adrenalina E. la melanina ► L'insulina è un ormone proteico prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhans all'interno del pancreas; è formata da due catene unite da 2 ponti solfuro: catena A di 21 aminoacidi e catena B di 30 aminoacidi. È secreta quando il livello del glucosio ematico è alto e attiva l’assunzione di glucosio da parte di fegato, muscoli e tessuto adiposo per la sua utilizzazione nella glicolisi o per il suo deposito sotto forma di glicogeno in fegato e muscoli. 514. L'ormone ipoglicemizzante insulina viene prodotto a livello di: A. Fegato B. Muscolo scheletrico C. Muscolo liscio D. Midollo osseo E. Pancreas 515. L’insulina si può definire: A. una proteina di difesa B. un vettore di ossigeno C. una proteina piasmatica D. una proteina ormonale E. un catalizzatore biologico

407

© A rtquiz BIOLOGIA 516. L'insulina è: A. uno zucchero B. un ormone prodotto dal pancreas C. un enzima presente nel fegato D. un farmaco di origine vegetale E. un ormone prodotto dallo stomaco 517. L'insulina, ormone prodotto dal pancreas, è riversata: A. nella cistifellea B. all'esterno del corpo C. nel duodeno D. nel sangue E. nel fegato 518. La funzione dell’insulina è: A. prevenire le infezioni batteriche B. prevenire il rigetto di organi C. regolare la coagulazione del sangue D. regolare la contrazione muscolare E. regolare il metabolismo del glucosio 519. [V] Cosa accade in risposta all’incremento del livello di glu­ cosio nel sangue? A. Le cellule alfa del pancreas aumentano la secrezione di glucagone B. Il fegato converte il glicogeno in glucosio e lo immette nel circolo sanguigno C. Il fegato incrementa la secrezione propria di insulina D. Le cellule beta del pancreas aumentano la secrezione di insulina E. Le cellule alfa del pancreas aumentano la secrezione di insulina 520. [M] Un individuo arriva in ospedale con un livello molto ele­ vato di glucosio nel sangue e nelle urine. Il fatto può essere le­ gato a: A. insufficienza renale B. insufficiente produzione di glucagone da parte del fegato C. insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas D. insufficiente produzione di enzimi digestivi dei carboidrati E. elevata produzione di adrenalina da parte deH’ipotalamo 521. [M/PS] Se la glicemia nel sangue è bassa, le cellule pan­ creatiche delle isole del Langerhans: A. secernono una maggior quantità di succhi pancreatici B. sospendono la produzione di ormoni C. secernono una maggior quantità di insulina D. secernono una maggior quantità di glucagone E. secernono una maggior quantità di adrenalina 522. [0] La glicemia è la determinazione del tasso glicemico: A. nelle urine B. nel sangue C. nelle cellule D. nel fegato E. nel pancreas 523. Il diabete è caratterizzato da: A. problemi digestivi B. alta concentrazione di trigliceridi nel sangue C. difficoltà respiratorie D. dolori alle articolazioni E. livello di glucosio nel sangue (glicemia) elevato 524. Glicemia, calcemia e tutti i nomi che terminano in -ernia indicano: A. la concentrazione di sostanze nell'urina B. la presenza di sostanze nelle cellule

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA C. la carenza di sostanze nelle cellule D. la concentrazione di sostanze nel sangue E. la concentrazione di sostanze in tutti i liquidi organici 525. [V] Il mancato funzionamento delle “isole del Langerhans” del pancreas comporterebbe:

A. B. C. D. E.

la non produzione di bicarbonato a funzione anti-acida la non regolazione della concentrazione degli ioni calcio nel sangue la mancata produzione dell’amilasi per la digestione degli zuccheri la mancata produzione di tripsina per la digestione delle proteine la non regolazione del rifornimento energetico diretto alle cellule

► L'insulina è responsabile dell’uso da parte delle cellule del glucosio, principale fonte energetica (indispensabile per le cellule del cervello). 526. La tripsina è presente nel pancreas sotto forma di "prezi­ mogeno", inattivo, che viene attivato dalla enterochinasi, un fattore elaborato dalla mucosa duodenale. Ciò perché:

A. le proteine che si formano in seguito alla digestione gastrica non sono sensibili alla tripsina attiva B. è necessario attendere che il cibo da digerire arrivi nel pancreas affinché la tripsina possa svolgere il proprio compito C. se la tripsina fosse già attiva all'interno del pancreas, inizierebbe la sua azione digestiva a danno del pancreas medesimo D. il prezimogeno è ostacolato nella sua azione digestiva dalla pre­ senza della tripsina attiva E. è necessario che le proteine vengano prima trasformate in ammi­ noacidi dalla ptialina dello stomaco 527. [M] Il dotto pancreatico sbocca:

A. B. C. D. E.

nel colon nello stomaco nel coledoco nel duodeno neH'arteria pancreatica DIGESTIONE

La digestione è il processo meccanico-chimico che trasforma e ridu­ ce il cibo ingerito in sostanze più semplici così da consentirne l’assorbimento da parte dell’intestino tenue. Comincia nella bocca, dove il cibo viene rotto meccanicamente dai denti ed inizia ad essere demolito chimicamente, sebbene in minima parte, dalla saliva (l’uomo ne produce circa 1.5 L al giorno), che con­ tiene l'amilasi ih grado di catalizzare la degradazione degli zuccheri (amidi) in maltosio e glucosio. Nella stomaco il bolo viene a contatto con il succo gastrico (l’uomo ne produce circa 0.5 L al giorno), che degrada le proteine in peptidi più piccoli per azione dell’acido cloridrico e dell’enzima pepsina. L’acido cloridrico denatura le proteine consentendo l’azione dell’ enzima che è una endopeptidasi contenente un acido aspartico nel sito attivo e idrolizza i legami peptidici in cui il gruppo amminico è fornito da aminoacidi aromatici. La pepsina viene prodotta dalle ghiandole principali del fondo dello stomaco in forma inattiva, il pepsinogeno, che viene trasformato in pepsina per azione dell’acido cloridrico (l’acido clorìdrico ha anche azione battericida). Il succo gastrico ha inoltre funzione antianemica, in quanto contiene il fattore intrinseco indispensabile per l’assorbimento della vitamina B12. Nel duodeno viene completata la degradazione delle proteine in amminoacidi, degli zuccheri in monosaccaridi e viene effettuata la trasformazione dei lipidi in acidi grassi. Le trasformazioni avvengono per opera del succo enterico secreto da ghiandole situate nella mu­ cosa del duodeno, del succo pancreatico, prodotto dal pancreas esocrino, e della bile, prodotta dal fegato. Il succo enterico e quello

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA pancreatico contengono numerosi enzimi, muco e sali, tra cui il bi­ carbonato per neutralizzare il pH acido del chimo. a) digestione delie proteine: il succo pancreatico contiene in forma inattiva tre distinte endopeptidasi, il tripsinogeno, chimotripsinogeno e la proelastasi, e due esopeptidasi, le procarbossipeptidasi A e B. Queste vengono attivate nel duodeno ad opera della proteasi enterochinasi secreta nel succo enterico, che innesca l’attivazione del tripsinogeno a tripsina (idrolizzando un legame specifico tra un resi­ duo di lisina e isoleucina) e avvia a cascata l’attivazione delle altre proteasi. Tripsina, chimotripsina ed elastasi sono serinproteasi che agiscono a pH basico e rompono le catene polipeptidiche in punti diversi: la tripsina idrolizza i legami peptidici in corrispondenza del gruppo carbonilico di aminoacidi basici (lisina e arginina), la chimotripsina in corrispondenza di aminoacidi idrofobici (triptofano, fenilalanina, tirosina, leucina e metinina), l’elastasi in corrispondenza degli aminoacidi glieina, alanina e vaiina, mentre le carbossipeptidasi A e B sono esopeptidasi che idrolizzano i legami peptidici di aminoacidi situati all’estremità carbossiiica. Il succo enterico produce inoltre aminopeptidasi e dipeptidasi, necessarie per completare la degrada­ zione dei peptidi in aminoacidi. Aminoacidi, di- e tri-peptidi vengono assorbiti dagli enterociti mediante trasportatori specifici (PEPT1-2) e immessi nel circolo ematico. b) digestione dei lipidi: è operata dalle lipasi, ma è resa possibile dalla bile secreta dal fegato (l’uomo produce circa 15-60 mL di bile contenente 20-30 g di sali biliari). La bile contiene i sali biliari, so­ stanze antipatiche in grado di emulsionare i lipidi formando delle micelle, su cui agiscono le lipasi in presenza della colipasi, che forma un complesso 1:1 con le lipasi. Dai trigliceridi vengono liberati acidi grassi e monoacilgliceroli, assorbiti dagli enterociti (la capacità di assorbimento dell’intestino umano è di 8-12 g lipidi/ora), aH’intemo dei quali vengono risintetizzati trigliceridi e inglobati in strutture com­ plesse formate da proteine e lipidi (le lipoproteine chilomicromi) quindi immesse nel sistema linfatico. c) digestione degli zuccheri: è operata dall’enzima a-amilasi prodotto dal pancreas, una endoglucosidasi in grado di scindere i legami a1-4 glicosidici di amido, glicogeno e molecole correlate producendo maltosio, maltotriosio e destrine limite (6-8 residui di glucosio contenenti legami a1-4 e a1-6 glicosidici). Le destrine limite sono quindi degra­ date da altri enzimi, (destrinasi e maltasi), in modo da produrre mo­ nosaccaridi. Il saccarosio è degradato dalla 'saccarasi e il lattosio dalla lattasi (la cui attività negli adulti è il 5% rispetto ai bambini). I monosaccaridi sono assorbiti da trasportatori specifici (SGLT-1 per glucosio e galattosio, GLUT-5 per fruttaSio) e immessi nel circolo ematico. 528. Nell’organismo umano la digestione:

A. è un attacco enzimatico che porta allo sviluppo di gas nello sto­ maco B. è un processo fisiologico che si svolge interamente nello stomaco C. è un processo fisiologico che avviene nell’intestino crasso D. è un processo chimico-fisico che rende un precipitato più compatto E. è un processo catalizzato da enzimi che, soprattutto nello stoma­ co e nell’intestino tenue, demolisce gli alimenti 529. Dove avviene il primo attacco enzimatico all’amido?

A. B. C. D. E.

Nella bocca Nell'intestino tenue Nel duodeno Nell’intestino crasso Nello stomaco

530. [V] Nell’apparato digerente umano la maggior parte degli enzimi attivi nella digestione agiscono:

A. nel duodeno B. nello stomaco

C. nel digiuno D. nell'ileo E. nell'Intestino crasso 531. Il succo enterico: A. è prodotto dallo stomaco B. è prodotto dal pancreas e versato nell’intestino C. è prodotto dal pancreas e versato nella cistifellea D. è prodotto dall’intestino e versato nello stomaco E. è prodotto dalla mucosa intestinale e versato nel duodeno 532. La digestione consiste di processi: A. solo meccanici B. meccanici, chimici, e soprattutto enzimatici C. fisici D. meccanici e fisici E. solo chimici 533. [M] Per dispepsia si intende: A. cefalea cronica B. diminuzione della memoria C. difficoltà di digestione D. sensazione di fame E. mal di denti ricorrente 534. [O/PS] Le parti dell'apparato digerente che secernono en­ zimi per la digestione sono: A. bocca, intestino tenue, intestino crasso B. bocca, esofago, stomaco C. esofago, stomaco, intestino tenue D. bocca, stomaco, intestino tenue E. stomaco, intestino tenue, intestino crasso 535. Nel cavo orale avviene un'importante digestione dei car­ boidrati complessi grazie alla presenza di: A. ptialina B. pepsina C. collagenasi D. tripsina E. enterogermina 536. Quale enzima troviamo nella saliva? A. La mucina B. La ptialina C. Lagastrina D. La pepsina E. La secretina 537. La ptialina è un enzima digestivo presente: A. nell’intestino tenue, dove catalizza l’idrolisi dell’amido B. in bocca, dove catalizza l’idrolisi delle proteine C. in bocca, dove catalizza l’idrolisi dell’amido D. nello stomaco, dove catalizza l’idrolisi delle proteine E. nello stomaco, dove catalizza l’idrolisi dell’amido 538. [V] Lo schema rappresenta il processo di idrolisi dell’amido nel tubo digerente deH’uomo. Amido —> amilasi —» Maltosio —> maltasi —> Glucosio Tale processo avviene: A. nello stomaco B. in bocca C. nell’intestino D. nel colon E. nell’esofago

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A. B. C. D. E.

L'amilasi è un enzima:

glicolitico proteolitico carrier lipoglicolitico lipolitico

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA D. scindere i legami idrogeno tra le molecole di glucosio della cellu­ losa E. facilitare l’assorbimento intestinale del glucosio

► I mammiferi non possiedono il gene della cellulasi. Per digerire la cellulosa (un polimero del glucosio) alcuni mammiferi, non l’uomo, fanno ricorso quindi alla cellulasi prodotta dalla propria flora batterica 540. Durante la digestione, qual’è la funzione dell’enzima amilasi intestinale. Tale processo idrolitico nell’uomo non può avvenire per­ ché mancano gli enzimi in grado di rompere il legame p-glicosidico, pancreatica? ed è quindi inscindibile. A. Nello stomaco, idrolizza l’amido in maltosio B. Nella bocca, idrolizza l’amido in glucosio C. Nel pancreas, idrolizza l’amido in glucosio 546. Le proteine ingerite dai mammiferi sono utilizzate princi­ D. Nell’intestino, emulsiona i trigliceridi palmente come: E. Nell’intestino, idrolizza l'amido in maltosio A. anticorpi B. fonte di aminoacidi ► L'amilasi pancreatica idrolizza l'àmido a caso e produce pezzi più C. materiale di riserva o meno corti, tra cui il maltosio, poi idrolizzato dalla maltasi in gluco­ D. catalizzatori biologici sio. Poiché l’enzima amilasi idrolizza a caso produce anche un po' di E. neurotrasmettitori glucosio. 547. La digestione delle proteine incomincia: 541. Quale tra i composti chimici elencati è un enzima digestivo A. nello stomaco in forma attiva? B. nella bocca A. Insulina C. nel duodeno B. Maltasi D. nell'intestino C. Bile E. nell'esofago D. Glicogeno E. Tripsinogeno 548. Il tripsinogeno e chimotripsinogeno sono prodotti da : A. fegato 542. Durante la digestione, qual è la funzione dell’enzima maltasi? B. vasi linfatici della parete intestinale A. Nell'intestino, trasforma il maltosio in saccarosio C. stomaco B. Nel fegato, idrolizza l'amido in maltosio D. pancreas C. Nello stomaco, trasforma il glucosio ih maltosio E. villi intestinali D. Nello stomaco, idrolizza l’amido in maltosio E. Nell'intestino, scinde il maltosio in glucosio 549. Nel corso della digestione gli alimenti subiscono trasfor­ ► La maltasi è un enzima che idrolizza il maltosio, che è un dimero mazioni catalizzate dall'attività di numerosi enzimi. Fra queste la pepsina e la tripsina sono prodotte rispettivamente da: del glucosio. A. fegato e pancreas 543. Durante la digestione, qual è la funzione dell'enzima car- B. milza e cistifellea C. stomaco e pancreas bossipeptidasi? D. stomaco e fegato A. Nello stomaco, scinde i disaccaridi in monosaccaridi E. stomaco e milza B. Nello stomaco, avvia la digestione chimica delle proteine C. Nell'intestino, idrolizza peptidi proteici in catene più corte 550. Per quale delle cinque proteine elencate è indicata la fun­ D. Nell'intestino, scinde i grassi in acidi grassi e glicerolo zione esatta ? E. Nell'intestino, demolisce i polipeptidi in singoli aminoacidi A. melanina => ormone ► Il nome carbossipeptidasi deriva dal fatto che idrolizza i legami B. DNA libasi => tossina peptidici a partire dal terminale carbossilico (al contrario delle amino- C. tripsina => enzima D. citocromo c => recettore peptidasi). È una esopeptidasi. E. miosina => trasportatore 544. Durante la digestione, qual è la funzione dell'enzima dipeptidasi?

A. B. C. D. E.

Nello stomaco, idrolizza i peptidi formati da due amminoacidi Nella bocca, avvia la digestione chimica dei grassi Nell'intestino, idrolizza lunghi.peptidi in catene proteiche più corte Nello stomaco, avvia la digestione chimica delle proteine Nell'intestino, idrolizza i peptidi formati da due amminoacidi *

545. [V] Nei ruminanti la presenza della flora batterica intestinale è importante in quanto gli enzimi batterici e non quelli dei rumi­ nanti sono capaci di:

A. ossidare i monomeri derivati dall’idrolisi della cellulosa B. scindere i legami covalenti tra le molecole degli amminoacidi del­ le proteine vegetali C. scindere i legami covalenti tra le molecole di glucosio della cellu­ losa

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551. Nello stomaco avviene la digestione delle proteine alimen­ tari grazie alla presenza di: A. insulina B. guanina C. tripsina D. pepsina E. ptialina 552. [M] Una cellula dello stomaco produce pepsina e non insu­ lina perché: A. non sono presenti i recettori per l'insulina B. non presenta il gene dell'insulina C. sono attivi solo i geni per la produzione di pepsina D. l'insulina prodotta non viene trasferita nello stomaco E. ha geni diversi rispetto a una del pancreas

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 553. La pepsina è: A. la vitamina PP B. un ormone ipofisario C. un ormone prodotto dallo stomaco D. un enzima prodotto dallo stomaco E. un ormone sessuale 554. La pepsina è: A. un enzima del succo gastrico che attacca i protidi B. una sostanza battericida e digestiva presente nella saliva C. un enzima dal succo pancreatico che attacca i lipidi D. un ormone secreto dallo stomaco E. una proteina strutturale del fegato 555. Il succo gastrico contiene pepsina, un enzima che: A. degrada il DNA B. produce ATP C. saponifica i grassi D. idrolizza le proteine E. nessuna delle altre risposte 556. Durante la digestione, qual è la funzione dell'enzima pepsina? A. Nell'intestino, idrolizza peptidi proteici in catene più corte B. Nello stomaco, comincia la digestione chimica dei carboidrati C. Nell'intestino, stimola la digestione dei grassi insaturi D. Nello stomaco, stimola la secrezione dei succhi gastrici E. Nello stomaco, idrolizza le catene proteiche in polipeptidi più corti 557. [M/O] Quale dei seguenti enzimi NON svolge la propria fun­ zione nell’Intestino tenue? A. Enterochinasi B. Amilasi pancreatica C. Tripsina D. Lipasi pancreatica E. Pepsina ► La tripsina, l'amilasi pancreatica e la lipasi pancreatica (enzimi prodotti dal pancreas) sono versati nel duodeno, che fa parte dell’intestino tenue. Mentre la pepsina è secreta, sotto forma di pepsinogeno, dalla mucosa gastrica e riversata nello stomaco. L'enterochinasi è un enzima che attiva il tripsinogeno pancreatico trasfor­ mandolo in tripsina, e viene secreto dalla mucosa intestinale princi­ palmente nel tratto del duodeno. 558. La pepsina è un enzima che agisce scindendo: A. i lipidi a pH alto B. le proteine in peptidi a pH alto C. le proteine in peptidi a pH basso D. gli zuccheri a pH neutro E. i lipidi a pH basso

E.

Funziona in modo ottimale in condizioni alcaline

► La pepsina è un enzima dello stomaco che lavora a pH molto acidi. 561. Quale acido secernono le cellule parietali dello stomaco?

A. B. C. D. E.

CH3COOH H2CO3 HF HCI

H2SO4

► Responsabile della forte acidità del contenuto gastrico è l'acido cloridrico (HCI), che viene continuamente prodotto e riversato nello stomaco. L'acido cloridrico è fondamentale per garantire l'ottimale funzionalità dell'enzima pepsina, deputato alla digestione delle pro­ teine. L'insieme di acido cloridrico, pepsina ed altri enzimi prodotti dallo stomaco costituisce il succo gastrico. 562. Durante la digestione, qual è la funzione dell'enzima tripsina?

A. B. C. D. E.

Nell'intestino, idrolizza peptidi proteici in catene più corte Nello stomaco, comincia la digestione chimica delle proteine Nell'intestino, demolisce i lipidi in acidi grassi e glicerolo Nello stomaco, demolisce i lipidi in acidi grassi e glicerolo Nell'intestino, scinde i carboidrati complessi in molecole più sem­ plici

►Vedi anche quiz 526. 563. Quando il pancreas è danneggiato gli enzimi pancreatici possono essere rilasciati nel tessuto pancreatico. Essi possono cominciare a distruggere il pancreas. Quale dei seguenti enzimi pancreatici richiede l’attivazione per idrolisi?

A. B. C. D. E.

Tripsinogeno Lipasi Amilasi Colesterolo esterasi Tutti

564. Il succo enterico contiene le lipasi, enzimi che: A. idrolizzano le proteine B. idrolizzano i grassi C. saponificano i grassi D. idrolizzano l'ATP E. idrolizzano gli acidi nucleici ► Si osservi che la risposta C è altrettanto corretta perché a pH fisio­ logico per azioni delle lipasi si ottengono i sali degli acidi grassi, cioè i saponi.

559. [0] L'attivazione della pepsina, l'enzima che digerisce le proteine, è favorita da: A. un basso livello di HCI B. un alto valore di pH C. un'alta concentrazione di ioni idrogeno D. una bassa concentrazione di ioni idrogeno E. presenza di HCOr

565. [V] Quale delle seguenti affermazioni sulla digestione degli esseri umani è corretta? A. Le lipasi scindono i legami estere dei trigliceridi B. Le proteasi sono prodotte dal pancreas per scindere i legami glicosidici del cibo ingerito C. Il maltosio è idrolizzato dalla maltasi per produrre glucosio e lat­ tosio D. La bile è rilasciata nel duodeno per abbassare il pH del contenuto dello stomaco (chimo) E. La bile idrolizza i lipidi per produrre acidi grassi e glicerolo

560. [V] Quale delle seguenti affermazioni NON descrive le carat­ teristiche dell'enzima umano pepsina? A. È costituito da aminoacidi B. Contiene una struttura a a-elica C. Contiene legami peptidici D. Contiene legami non peptidici

566. [V] I sali biliari: A. distruggono i globuli rossi B. scindono i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo C. riducono i lipidi in piccole goccioline D. idrolizzano i glucidi E. digeriscono le proteine

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

567. Indicare i prodotti finali della digestione dei lipidi: A. glicerolo + acidi grassi B. glucosio + acidi grassi C. sali minerali + acqua D. aminoacidi E. fosfolipidi

► Esso serve per neutralizzare l’acido cloridrico trascinato dallo stomaco.

569.1 principali prodotti della digestione che vengono assorbiti a livello dei villi intestinali sono:

► La carne è ricca di proteine che Vengono catabolizzate dall’orga­ nismo in aminoacidi.

575. [O/PS] Il bicarbonato, usato come antiacido e come digesti­ vo, è: A. Carbonato acido di calcio B. Cloruro di carbonio 568. Quale dei seguenti indicatori NON può essere utilizzato per C. Carbonato di calcio misurare l'attività delle lipasi quando vengono idrolizzati i lipidi? D. Carbonato di magnesio A. Formazione di prodotti E. Idrogenocarbonato di sodio B. Variazione della temperatura 576. Dopo un pasto abbondante a base di carne, quali sono i C. Variazione della massa prodotti finali più rilevanti che provengono dalla digestione? D. Variazione del pH A. Monosaccaridi E. Perdita di substrato B. Aminoacidi ► L’attività può essere misurata solo in laboratorio e non in vivo. C. Proteine L’unico parametro non misurabile è la variazione della massa perché D. Trisaccaridi nella reazione di idrolisi la massa non cambia. E. Amido

A. B. C. D. E.

acqua, zuccheri, proteine e grassi glicogeno, proteine ed acidi grassi ormoni, aminoacidi e grassi neutri glucosio, aminoacidi, sali e grassi emulsionati vitamine e proteine

570.1 prodotti della digestione sono assorbiti principalmente a livello:

577. Dopo un pasto abbondante a base di pane, quali sono i prodotti finali più rilevanti che provengono dalla digestione? A. Anidride carbonica e acqua B. Monosaccaridi C. Tetrasaccaridi D. Polisaccaridi E. Aminoacidi

A. B. C. D.

► Il pane è ricco di amido, che è un polisaccaride del glucosio. Di conseguenza dalla degradazione deH’amido si ottengono i suoi mo­ nosaccaridi, cioè il glucosio.

del crasso e immessi nella circolazione linfatica del colon e selezionati secondo la funzione dello stomaco dell'intestino tenue e riversati tutti direttamente nel circolo san­ guigno E. dell'intestino tenue e immessi in parte nella rete dei capillari epa­ tici e in parte nei vasi linfatici

571. Nel corso della digestione, l'assorbimento dell'acqua e dei sali minerali avviene prevalentemente:

A. B. C. D. E.

nel duodeno nell'esofago nell'intestino crasso nel digiuno nel fegato

578. [M] La maggior parte delle sostanze di rifiuto presenti nell1 urina deriva dal metabolismo di: A. glucosio B. sali minerali C. zuccheri D. proteine E. lipidi 579. [0] Il grafico rappresenta il processo della digestione chi­ mica di zuccheri, proteine e grassi lungo il tubo digerente, qui suddiviso in 5 settori uguali

572. [M/PS] Nell'uomo, durante la digestione degli alimenti, il pH acido:

A. B. C. D. E.

favorisce l'attivazione del pepsinogeno permette l'emulsione dei grassi favorisce l'attività della flora batterica blocca l'attività gastrica favorisce l'attivazione degli enzimi pancreatici

573. Il succo gastrico ha un pH:

A. B. C. D. E.

basico leggermente basico leggermente acido neutro acido

574. [0] Nel processo digestivo lo ione bicarbonato è:

A. B. C. D. E.

assente nella digestione una base presente nel duodeno un componente acido presente nello stomaco un acido presente nel duodeno un componente acido del succo gastrico

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Le proteine vengono digerite nei settori: A. 1 e 2 B. 4 e 5 C. 2 e 3 D. 2 e 4 E. 3 e 4

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA ► Le proteine vengono infatti digerite sia nello stomaco (settore 3, dalla pepsina) e nell'intestino tenue (settore 4, dalla tripsina) (vedi anche quiz 580).

B. C. D. E.

100 g di pane 100 g di uva 100 g di grasso di prosciutto 100 g di radicchio

580. [M/PS] Il grafico riportato nella figura rappresenta in ascis­ sa i diversi tratti (A-B-C-D-E) dell'apparato digerente: bocca, 586. Quali delle seguenti sostanze producono più calorie? esofago, stomaco, intestino tenue, intestino crasso. In ordinata A. Gli acidi nucleici la concentrazione dei cibi dopo il pasto. La linea disegnata rap­ B. I grassi C. Le vitamine presenta pertanto: D. Gli zuccheri concentrazione E. Le proteine

t

587. Quali sono gli alimenti con più alto valore calorico?

B. C. D. E.

l'assorbimento dei grassi l'andamento della digestione dei grassi la produzione della bile l'andamento della digestione degli zuccheri

A. B. C. D. E.

Proteine Carboidrati Lipidi Vitamine Acidi nucleici

588. Indica quale delle seguenti è la più tipica funzione biologica dei lipidi.

A. Di riserva energetica 581.11 passaggio delle sostanze nutritizie dal tubo digerente al B. Autoduplicazione C. Informativa sangue si chiama: D. Di trasporto A. assorbimento E. Catalitica B. digestione C. secrezione 589. Le sostanze nutritive che in un animale danno energia im­ D. suzione mediata sono: E. escrezione A. proteine B. acidi nucleici AUMENTI C. lipidi 582. Le calorie giornaliere necessarie per un individuo a riposo D. carboidrati sono circa: E. acqua A. 2000 B. 5000 ► I carboidrati vengono facilmente digeriti, producono glucosio che C. 7000 entra subito, mediante la glicolisi, nel ciclo di Krebs e nella fosforilaD. 500 zione ossidativa, che produce ATP. E. 1000 ► In realtà l’unità di misura dell’energia da acquisire con la dieta è la chilocaloria (kcal) o il chilojoule (kjoule) (1 kcal = 4,18 kjoule). 583. [M] L'unità di misura della quantità di energia contenuta negli alimenti è: A. il kilogrammo • B. il kilojoule C. il tasso glicemico D. il milligrammo E. l'erg 584. [V] Dovendo attuare un’alimentazione ad alto contenuto proteico, quale dei seguenti alimenti risponde meglio allo sco­ po, a parità di peso? A. Verdura fresca B. Carne magra C. Pane D. Frutta fresca E. Lardo ► La carne magra è infatti ricca di fibre muscolari (proteine) e pove­ ra di grassi. 585. Quali delle seguenti sostanze ha maggiore valore energeti­ co per l'uomo? A. 100 g di caffè

590. Qual è la funzione primaria dei carboidrati negli esseri vi­ venti?

A. B. C. D. E.

Accumularsi nel tessuto adiposo Fornire energia Formare proteine Fornire vitamine Formare DNA

591. Quale, tra le seguenti molecole, è un carboidrato?

A. B. C. D. E.

Acido ascorbico Caseina Galattosio Acido palmitoleico Acido oleico

► La caseina è una proteina (presente in grande quantità nel latte). 592. Qual è, tra quelli elencati, il carboidrato con il minor peso molecolare?

A. B. C. D. E.

L’amilopectina L'amido Il glucosio Il saccarosio Il maltosio

► Il glucosio è un monosaccaride, il maltosio e il saccarosio sono disaccaridi, gli altri polisaccaridi.

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© A rtquiz BIOLOGIA 593.1 cereali contengono: A. in eguali quantità glucidi, lipidi e proteine B. prevalentemente proteine C. solo lipidi D. prevalentemente amido E. solo glucidi 594. Quale delle seguenti macromolecole può essere considera­ ta un polimero strutturalmente monotono: A. l’emoglobina B. le glicoproteine C. l’RNA D. il DNA E. l’amido

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 600. [0] Quale voce di questo ipotetico menù è consigliabile per aumentare nella dieta l'apporto di fibre alimentari?

A. B. C. D. E.

Carne alia griglia, uova al prosciutto, pane bianco Minestrone con piselli e lenticchie Patate fritte e meringata Latte, gelato Tè, yogurt, budino

► I legumi sono infatti molto ricchi in fibre. 601. [M] La celiachia detta anche morbo celiaco, è un'intolleranza

permanente alla gliadina, una proteina componente del glutine. Nei soggetti affetti da celiachia la mucosa intestinale tende progressiva­ mente ad atrofizzarsi, i villi intestinali ad appiattirsi con conseguente perdita delle capacità di assorbimento da parte dell’intestino. Coloro

► Perché è un polimero del solo glucosio.

che sono affetti da celiachia devono limitare al massimo l’assunzione di:

595. L'amido è un costituente essenziale di: A. pane B. fegato C. uova D. carote E. zucchero

A. B. C. D. E.

verdure verdi carne bovina pane e pasta latticini in genere legumi

► La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza 596. Quale dei seguenti alimenti è più importante come fonte di proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, glucosio per l'uomo? spelta e triticale. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dalla dieta A. La carne alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, B. La verdura ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. C. Il pane Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti D. Le uova l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni. La E. La frutta dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garan­ tisce al celiaco un perfetto stato di salute. 597. La fermentazione è: A. un processo di demolizione incompleta degli zuccheri, in assenza di ossigeno, presente solo nei batteri 602. Quale delle seguenti sostanze NON è una proteina? B. una serie di reazioni svolte esclusivamente dai lieviti A. Mioglobina C. sinonimo di respirazione aerobica B. Fibrinogeno D. l'incompleta demolizione delle molecole di sostanze nutritizie, C. Lisozima specialmente zuccheri, in assenza di ossigeno D. Collagene E. un processo che avviene solo nelle piante E. Colesterolo 598. Un paziente diabetico presenta disfunzioni organiche che 603. Il colesterolo è: interessano principalmente il metabolismo: A. una tossina animale A. tutti quelli indicati B. una vitamina B. delle proteine C. uno zucchero C. delle vitamine D. una proteina vegetale D. dei grassi E. uno steroide E. dei carboidrati ► Il colesterolo è una sostanza grassa prodotta principalmente dal fegato (è una molecola lipidica steroidea). Si trova solo nei grassi animali; non è presente nei grassi vegetali. Il colesterolo è necessa­ rio per la formazione degli ormoni sessuali e surrenali, della vitamina 599. Identificare la risposta errata. Gli zuccheri possono essere D e dei sali biliari. È molto importante anche per il cervello e per i utilizzati dagli esseri viventi come: nervi. Il colesterolo viene eliminato con la bile. A. materiale per costruire l’esoscheletro B. fonte di energia 604. [O] Il candidato indichi la risposta NON corretta. C. materiale con funzione contrattile A. Il colesterolo si trova nelle membrane cellulari D. materiale con funzione strutturale B. Il colesterolo si assume solo dai cibi E. materiale di riserva energetica C. Alte concentrazioni di colesterolo nel sangue sono associate all’ aterosclerosi ► Le risposte B ed E sono equivalenti e corrette. Le risposte A e D sono equivalenti e corrette perché gli zuccheri sono utilizzati anche D. Alcuni ormoni sessuali sono sintetizzati nell’uomo a partire dal colesterolo per fare le glicoproteine, alcune delle quali hanno una importante E. Il colesterolo è sintetizzato nel fegato ed è presente in alcuni cibi funzione strutturale.

► Un paziente diabetico infatti non produce insulina che serve all'utilizzo del glucosio da parte delle cellule.

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA ► Un errore comune è credere che tutto il colesterolo provenga dai cibi. In realtà solo una percentuale del colesterolo totale proviene dall'alimentazione, mentre la restante (generalmente maggiore) è di origine endogena, cioè sintetizzata dall'organismo. 605. [IVI] A chi soffre di colesterolo elevato è sconsigliato man­ giare i crostacei, che ne contengono una quantità elevata. Dovrà pertanto eliminare dal suo menù soprattutto una delle seguenti portate: A. insalata di polpo e patate B. gamberetti con rucola fresca C. triglie alla livornese D. ricci di mare freschi E. spaghetti con le vongole veraci VITAMINE 606. Le vitamine sono: A. sostanze con grande importanza energetica B. sostanze essenziali che l'organismo può produrre in maniera au­ tonoma C. sostanze importanti per l'organismo assunte con la dieta D. sostanze importanti per l'organismo, prodotte solo dall'industria farmaceutica E. sostanze estranee di importanza secondaria per l'organismo 607. Che cos'è una vitamina? A. Una sostanza fondamentale introdotta dall'esterno B. Una sostanza necessaria in quantità particolarmente elevate C. Una sostanza sintetizzata dall'organismo D. Un antibiotico E. Una sostanza di riserva 608. Una vitamina è: A. un farmaco antibiotico B. un composto necessario per un corretto metabolismo C. un composto ad alto contenuto energetico D. una sostanza di riserva E. un costituente del nucleo cellulare 609. Le vitamine sono: A. sostanze non necessarie per la vita dell'organismo B. sostanze da cui l'organismo ottiene calorie C. sostanze necessarie per l'attività degli enzimi D. le unità fondamentali delle proteine strutturali E. sostanze prodotte dall'organismo 610. [O] Queste delle seguenti sostanze non sono sintetizzate nel nostro organismo? A. gli enzimi B. le proteine C. le vitamine D. gli ormoni E. gli amminoacidi 611. Perché il fabbisogno giornaliero di vitamine è più basso rispetto a quello di altri nutrienti, come carboidrati o proteine o lipidi? A. Perché, nell'organismo umano, le vitamine vengono continuamente demolite e risintetizzate B. Perché le molecole delle vitamine hanno elevatissimo contenuto energetico e, di conseguenza, ne bastano piccole quantità per coprire il fabbisogno di un organismo C. Perché le vitamine sono enzimi che agiscono a concentrazioni bassissime e rimangono in circolo per lungo tempo

D. Perché le vitamine danno origine a coenzimi che, intervenendo cataliticamente nelle reazioni enzimatiche, ricompaiono inalterati alla fine delle reazioni e possono essere riutilizzati moltissime volte E. Perché la maggior parte dei composti che costituiscono le vitami­ ne è comunque sintetizzato dall'organismo umano e l'apporto con la dieta si limita a completare il fabbisogno 612. Il piridossale è la vitamina: A. C B. D C. A D. B1 2 E. Bs 613. L'acido ascorbico è la vitamina: A. D B. Be C.

C

D. A E. B1 2 614. Indicare quale delle seguenti affermazioni è ERRATA. A. La carenza prolungata di vitamina C provoca lo scorbuto B. La vitamina C è una vitamina idrosolubile C. La vitamina C è presente in buona quantità negli agrumi D. La vitamina C è nota anche con il nome di "acido folico" E. La cottura degli alimenti che contengono vitamina C riduce, tal­ volta anche drasticamente, la presenza di tale vitamina ► L’acido folico (folato), è la vitamina B9. Non viene prodotto dall’ organismo ma deve essere assunto con il cibo e dalla flora batterica intestinale, e il fabbisogno quotidiano nell’adulto è di circa 0,2 mg. Negli ultimi decenni, l'acido folico è stato riconosciuto come essen­ ziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, particolarmen­ te di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Durante la gravidanza, quindi, il fabbisogno di folato si raddoppia a 0,4 mg perché il feto utilizza le riserve materne. La vitamina B9 è essenziale per la sintesi del DNA, delle proteine e quindi per la formazione dell’emoglobina, ed è particolarmente im­ portante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come, appunto, i tessuti embrionali. La sua pre­ senza abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina (che non è uno dei venti aminoacidi utilizzati per la sintesi delle proteine), associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti, suggerendo un possibi­ le ruolo del folato nella riduzione del rischio cardiaco. Gli antagonisti dell'acido folico (ametopterina, metotrexate) sono chemioterapici efficaci nella terapia di leucemie e tumori solidi. Non sono noti effetti tossici fino a 5 mg/die. 615. Quale degli alimenti elencati contiene dosi consistenti di Vitamina D? A. Olio di mandorle B. Pane fresco C. Olio di oliva D. Carne rossa E. Olio di fegato di merluzzo 616. Quale delle seguenti funzioni è tipica della vitamina D (cal­ ciferolo)? A. Previene lo scorbuto B. Promuove la sintesi dei pigmenti visivi C. Promuove la sintesi di proteine della coagulazione D. Previene l’anemia emolitica E. Promuove la crescita e la mineralizzazione delle ossa

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©Artquiz BIOLOGIA 617. Cosa provoca la deficienza di vitamina D nel bambino? A. Polmonite B. Osteoporosi C. Ipotensione D. Rachitismo E. Ipertensione 618. Il "beri-beri" è causato da una carenza di: A. vitamina D B. vitamina C C. vitamina K D. vitamina A E. vitamina B ► li beriberi è una malattia causata da una scarsità di vitamina B1 (o tiamina), necessaria alla conversione del glucosio in energia e per il metabolismo proteico. La scarsità di tiamina può essere dovuta ad una dieta carente (diffusa in popolazioni che si nutrono prevalente­ mente di riso senza la cuticola, che è la parte contenente la maggior parte della vitamina), o a un'intossicazione da alcol (per lo più pre­ sente in alcolisti cronici, poiché l'alcol diminuisce l'assorbimento di tiamina), ma anche da situazioni particolari, come ipertiroidismo, gravidanza, allattamento o febbre, che portano a una richiesta mag­ giore di vitamina B1. La malattia provoca danni al sistema nervoso che poi si estendono al sistema cardiovascolare o gastrointestinale. 619. La pellagra è causata da una carenza di: A. acido nicotinico B. vitamina K C. acido folico D. vitamina C E. vitamina A ► L'acido nicotinico corrisponde alla vitamina PP che serve alla sin­ tesi in vivo di NAD (nicotinammide adenina dinucleotide) un impor­ tante coenzima delle reazioni di ossidoriduzione di vie sia cataboli­ che che anaboliche. 620. Quale delle seguenti è una vitamina liposolubile? A. La vitamina H B. La vitamina B2 C. La vitamina A D. La vitamina C E. L'acido pantotenico 621. [0] Quale delle seguenti vitamine è liposolubile? A. Vit. B 12 B. Vit. B 6 C. Vit. A D. Vit. PP E. Vit. C 622. [0 ] Indica quale delle seguenti è una vitamina liposolubile: A. B2 B. B1 C. K D. Biotina E. C 623. Quale dei seguenti composti NON è una vitamina? A. Riboflavina B. Acido ascorbico C. Acido folico D. Acido citrico E. Cianocobalamina

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA APPARATO URINARIO 624. L'apparato urinario è formato: A. dal surrene B. dai reni e dalla prostata C. dai reni e dal surrene D. dai reni e dalle vie urinarie E. dalle vie urinarie 625. [V] Il sistema escretore regola: A. l'assorbimento delle sostanze alimentari B. l'eliminazione delle molecole non digerite C. la concentrazione di acqua nei tessuti corporei D. la liberazione dei gas prodotti nella digestione E. la demolizione delle molecole complesse 626. Per escrezione si intende: A. la produzione di ormoni agenti sul riassorbimento a livello renale B. l'immissione nel sangue di fattori legati al metabolismo del calcio C. il riassorbimento delle sostanze prodotte D. il processo di denaturazione delle proteine E. l'eliminazione di rifiuti e sostanze in eccesso dall'ambiente interno RENE 627. [O/PS] La nefrologia è una branca della medicina che studia: A. le’ cause dell’Infiammazione dei nervi periferici B. le malattie del sistema nervoso centrale e periferico C. la fisiologia e la patologia del rene D. gli indizi raccolti in seguito ad autopsia di un cadavere E. le capacità di risposta ad un impulso applicato ad un recettore periferico 628. La funzione principale del rene è quella di: A. produrre urea B. filtrare+l sangue e produrre urina C. filtrare sangue e linfa D. filtrare l'urina E. produrre renina 629. Riguardo alle sostanze azotate, i reni hanno la funzione di: A. assorbirle B. non modificarne il contenuto ematico C. produrle D. ossidarle E. eliminarle 630. [V/PS] Quale organo regola la quantità di acqua nel sangue? A. Milza B. Fegato C. Cuore D. Rene E. Intestino crasso 631. [V] I reni intervengono nell'omeostasi dell'organismo in quanto regolano: A. l'eliminazione della cellulosa e delle molecole non digerite B. l'eliminazione dei grassi ingeriti in eccesso C. la demolizione di molecole complesse in molecole eliminabili D. la concentrazione dì acqua nei tessuti E. l'assorbimento delle sostanze alimentari ► L’omeostasi è la capacità di una cellula, di un organismo o di un insieme di organismi di mantenere in stato di equilibrio le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne.

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 632. [M] L'eritropoietina è: A. un pigmento presente nelle cellule dei capelli e della pelle B. un ormone prodotto dalle piastrine che impedisce la coagulazione del sangue C. una sostanza prodotta dai reni che sollecita la produzione di glo­ buli rossi D. un enzima che accelera la formazione del legame peptidico negli zuccheri E. un enzima prodotto dai globuli rossi che permette il legame tra ossigeno ed emoglobina ► L'eritropoietina o EPO è un'ormone glicoproteico prodotto negli esseri umani dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello, che ha come funzione principale regolare l'eritropoiesi. L'eritropoiesi è il processo di formazione dei globuli rossi attraverso una serie di elementi cellulari immaturi (serie eritroblastica). L'eritro­ poiesi inizia nell'embrione durante la terza settimana di gestazione, a livello del sacco vitellino. A partire dalla quarta settimana comincia l'eritropoiesi nel fegato, che diventa predominante alla fine del se­ condo mese. A partire dal quinto mese inizia a livello del midollo os­ seo, sede che diventa predominante alla fine della gestazione; que­ sta sede resta l'unica nell'adulto. L'eritropoiesi dura complessivamente 4-5 giorni durante i quali av­ vengono una serie di trasformazioni morfologiche nelle cellule pre­ cursori degli eritrociti, che al termine del processo diventeranno glo­ buli rossi. L'eritropoiesi viene regolata da vari meccanismi di controllo che fan­ no si che avvenga una costante immissione in circolo di nuovi ele­ menti maturi che sostituiscano i vecchi globuli rossi fagocitati dai macrofagi. L'eritropoietina è uno di questi meccanismi di controllo: essa stimola la produzione di globuli rossi quando c'è carenza di ossigeno (per esempio in alta montagna). Essa viene (illegalmente) usata anche per aumentare l'ematocrito negli atleti. 633. Il rene svolge tutte le seguenti funzioni TRANNE: A. eliminare molecole introdotte con la dieta e non digerite B. intervenire nella regolazione della quantità di globuli rossi presen­ ti nel sangue attraverso la secrezione di eritropoietina C. intervenire nella regolazione ormonale della pressione sanguigna D. intervenire nel mantenimento dell'equilibrio idrico-salino dell'or­ ganismo E. provvedere all'escrezione dei prodotti del catabolismo cellulare ► Infatti è una delle funzioni (la principale) della bile. 634. Il nefrone è l’unità morfo-funzionale del: A. fegato B. rene C. tessuto nervoso D. surrene E. pancreas 635. Il nefrone è: A. una cellula nervosa dotata di capacità di conduzione B. un ormone antidiuretico C. una proteina D. l’unità funzionale del rene dei vertebrati superiori E. il nucleo originario delle listarelle dentarie ► Il nefrone è l’unità elementare anatomica, fondamentale, struttura­ le e funzionale del tessuto renale, comprendente le varie strutture in cui avvengono i processi di filtrazione, di riassorbimento e di secre­ zione, che sono tipici del rene. Ogni nefrone risulta composto da un glomerulo renale (glomerulo di Malpighi o corpuscolo renale) e dal tubulo nel quale si distinguono tre successive porzioni: una prima

parte contorta (tubulo contorto prossimale), che inizia a fondo cieco, come capsula di Bowman, ed è in relazione con la rete capillare arte­ riosa del glomerulo, una parte intermedia (ansa di Henle), costituita da due bracci rettilinei che si continuano l'uno nell’altro formando una stretta ansa e un’ultima parte (tubulo contorto distale) dal decorso tortuoso. Al tubulo fa seguito un tubo collettore in cui l’urina viene riversata prima di defluire nel bacinetto. Nel nefrone avviene la tra­ sformazione del filtrato glomerulare in urina. I nefroni occupano la parte corticale e la parte midollare del rene, e ogni rene ne contiene circa un milione. 636. [V] Quale delle seguenti funzioni/strutture NON è associata al nefrone? A. L’ansa di Henle B. L’ultrafiltrazione C. La capsula di Bowman D. Il riassorbimento selettivo E. La produzione dell’urea 637. [M] La corretta successione dei processi che avvengono in un nefrone è: A. Filtrazione, riassorbimento, secrezione, escrezione B. Secrezione, riassorbimento, filtrazione, escrezione C. Filtrazione, escrezione, riassorbimento, secrezione D. Escrezione filtrazione, riassorbimento, secrezione E. Escrezione, secrezione, riassorbimento, filtrazione 638.1 glomeruli fanno parte del: A. fegato B. pancreas C. rene D. polmone E. sangue 639. L'ultrafiltrato glomerulare è composto da: A. acqua, sali e composti organici a basso peso molecolare B. acqua, sali, proteine e cellule del sangue C. acqua e urea D. acqua, sali e molecole alimentari non digerite E. acqua, sali, composti organici a basso peso molecolare e proteine 640. [M] Nella specie umana, l'ultrafiltrato ottenuto a livello della capsula del Bowman del nefrone è costituito in condizioni nor­ mali da: A. acido urico e acqua B. acqua e ammoniaca C. acqua, urea, urina D. acqua, glucosio, urea, sali E. proteine, globuli rossi, acqua 641. In fisiologia, cosa si intende per “ultrafiltrazione”? A. Un sistema di separazione dei vari componenti di una cellula B. Un processo di filtrazione che avviene a livello della membrana piasmatica C. Un sistema di filtrazione che avviene a velocità elevata D. Un processo che avviene a livello della parete capillare del glo­ merulo renale che permette alle proteine piasmatiche di passare E. Un processo che avviene a livello della parete capillare del glo­ merulo renale che non permette alle proteine piasmatiche di pas­ sare ► Il processo avviene per pressione nella capsula di Bowman.

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©Artquiz BIOLOGIA 642. In quale segmento del nefrone si svolge il maggior assor­ bimento di acqua? A. ansadiHenle B. tubulo contorto prossimale C. anse glomerulari D. tubulo contorto distale E. corpuscolo renale 643. [M] Funzione del tubulo renale è: A. portare l'urina all'esterno B. essere sede del riassorbimento C. filtrare il sangue D. collegare il rene con la vescica E. servire da deposito dell'urina 644. Molta dell'acqua e dei soluti presenti nel tubulo renale pas­ sano nei capillari peritubulari. Questo processo è detto: A. secrezione B. riassorbimento C. escrezione D. idrolisi E. filtrazione 645. [M/O] Nel rene il riassorbimento selettivo del glucosio av­ viene a livello di: A. dotto collettore B. glomerulo C. ansa di Henle D. capsula di Bowman E. tubulo contorto prossimale 646. Un paziente va dal suo medico di base. Uno stick urinario mostra che c’è del glucosio nell’urina del paziente. Questo vuol dire: A. I trasportatori di glucosio nell’ansa di Henle non funzionano ap­ propriatamente B. Il paziente è sano perché il glucosio è normalmente contenuto nell'urina C. Il tubo prossimale secerne troppo glucosio D. L’afflusso di glucosio nel filtrato avviene più velocemente di quan­ to possa essere riassorbito E. Nessuna delle risposte precedenti 647. Nel tubulo renale si succedono nell'ordine: A. glomerulo, ansa di Henle, tubulo prossimale, tubulo distale B. tubulo contorto prossimale, ansa di Henle, tubulo contorto distale, capsula di Bowman C. tubulo contorto prossimale, tubulo contorto distale, ansa di Henle, capsula di Bowman D. capsula di Bowman, ansa di Henle, tubulo contorto prossimale, tubulo contorto distale E. capsula di Bowman, tubulo contorto prossimale, ansa di Henle, tubulo contorto distale 648. [V] Nella capsula di Bowman che circonda il glomerulo re­ nale, il filtrato: A. è ipotonico rispetto al sangue B. contiene anche glucosio C. contiene acqua, urea, e macromolecole ematiche D. ha la stessa composizione del sangue E. è simile all'urina 649. La presenza di glicosuria permette di diagnosticare il diabe­ te, attraverso la determinazione del tasso di glucosio presente nelle urine. La glicosuria è determinata dal fatto che:

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA A. il fegato rilascia glucosio nelle urine B. normalmente il glucosio non è riassorbito dalle pareti dei tubuli renali C. l'ADH o ormone antidiuretico non permette il riassorbimento del glucosio D. il glucosio viene normalmente escreto dai reni ed è presente nelle urine E. le pareti della capsula di Bowman sono normalmente permeabili al glucosio ► La glicosuria è la presenza nelle urine di zuccheri: glucosio, galat­ tosio, fruttaSio, lattosio e i pentosi. Costituisce sempre l’espressione di una situazione anomala. Di norma, infatti, il glucosio viene filtrato dal glomerulo renale (capsula di Bowman), ma è poi completamente riassorbito nel tubulo, cosicché è assente nell'urina definitiva. Se la glicemia (il livello di glucosio nel sangue), a seguito di eccessiva in­ troduzione di zuccheri, o più spesso per una malattia che modifichi la sua regolazione (per esempio diabete mellito), supera un certo limite, la quantità di glucosio che viene filtrata nell’urina glomerulare au­ menta e supera la soglia renale ovvero la capacità di riassorbimento tubulare: si verifica così glicosuria. Un modo con cui i vecchi medici diagnosticavano il diabete era quello di assaggiare l'urina del pazien­ te per sentirne il gusto dolce o meno. 650. [V] Il glucosio presente normalmente nel sangue riesce a pas­ sare attraverso le pareti della capsula di Bowman del nefrone ed entra nei tubuli renali dove sono anche convogliate le sostanze di rifiuto da eliminare con l'urina. In realtà, solo nelle urine degli indivi­ dui diabetici è presente glucosio. Ciò perché: A. le cellule dei tubuli renali dei diabetici non sono attivate dall'insu­ lina e quindi non possono riassorbire il glucosio B. nei diabetici le cellule dei tubuli renali hanno perso la capacità di riassorbire il glucosio presente nel filtrato glomerulare C. a causa dell'elevata concentrazione di glucosio nel sangue dei diabetici, la quantità di glucosio che passa nel filtrato glomerulare supera la capacità di riassorbimento dei tubuli renali D. nei diabetici l'insulina secreta dai reni non è in quantità sufficiente per permettere il riassorbimento del glucosio, che viene così eli­ minato E. le cellule dei tubuli renali dei diabetici hanno la capacità di sinte­ tizzare nuovo glucosio, che entra così nei tubuli escretori 651. Quale delle seguenti parti del nefrone permette l'escrezione di urina ipertonica? A. L'ansa di Henle B. Il tubulo collettore C. Il glomerulo D. L'uretere E. La capsula di Bowman ► L'ansa di Henle contribuisce, insieme al tubulo distorto prossima­ le, al riassorbimento dell'acqua e quindi a formare una urina molto concentrata (ipertonica). 652. Le cellule epiteliali del tubo prossimale contengono un bordo a spazzola come quelli dell’intestino tenue. Qual è la loro funzione? A. Aumentare la quantità di filtrato che raggiunge l’ansa di Henle B. Aumenta l’area superficiale disponibile per l’assorbimento C. Diminuisce la velocità con cui il filtrato si muove attraverso il ne­ frone D. Muove il filtrato attraverso il nefrone con azioni simili a quelle delle ciglia E. Diminuisce la velocità con cui le sostanze possono essere assor­ bite

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

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653. In quale struttura del nefrone il filtrato prende il nome di C. Uricotelici urina? D. Ammoniotelici A. Nel dotto collettore E. Nessuna delle altre alternative è corretta B. Nel tubulo distale C. Nel tubulo prossimale ►Le scorie azotate sono eliminate sotto forma di ammoniaca (ani­ D. Nella capsula di Bowmann mali ammoniotelici), urea (ureotelici) o acido urico (uricotelici). E. Nell'ansa di Henle L’elevata tossicità deH’ammoniaca non permette che questa moleco­ la sia accumulata nel sangue. Di conseguenza gli animali ammonio­ ► Solo nel dotto collettore il liquido prende il nome di urina. Prima è telici sono tutti acquatici in quanto solo in ambiente acquatico è pos­ preurina. sibile la continua dispersione deH’ammoniaca nell’acqua. Gli insetti, rettili e uccelli sono uricotelici, i mammiferi ureotelici, gli anfibi am­ 654. L'urea è rimossa dal circolo ematico attraverso: moniotelici allo stadio larvale e ureotelici, o addirittura uricotelici, nel­ A. i reni lo stadio adulto. Il metabolismo uricotelico consente di eliminare le B. il fegato scorie azotate con il minimo dispendio di acqua perché l'acido urico C. i polmoni è pochissimo solubile e precipita, potendo così essere eliminato in D. la vescica forma semisolida, E. la milza 661. [V] I mammiferi che vivono in ambienti aridi, per eliminare i 655. [V/PS] Le scorie azotate nell'uomo sono eliminate come: rifiuti azotati: A. ammoniaca A. traspirano abbondantemente B. urina B. producono un'urina molto diluita C. aminoacidi C. producono un'urina molto concentrata D. urea D. liberano acqua con le feci E. acido urico E. producono un'urina ricca di ammoniaca 656. [V] Il prodotto finale del catabolismo degli aminoacidi nei mammiferi è: A. l’ammoniaca B. l’urea C. acqua, anidride carbonica, azoto D. l'acido ippurico E. l'acido urico 657. La maggior parte delle sostanze di rifiuto presenti nell’urina deriva dal metabolismo di: A. lipidi B. glucosio C. proteine D. sali minerali E. carboidrati complessi 658. Quale riga nella tabella identifica correttamente un vaso sanguigno che ha una bassa concentrazione di anidride carbo­ nica e un vaso che ha una bassa concentrazione di urea? bassa CO2 bassa urea Riga 1 vena renale arteria polmonare Riga 2 vena polmonare vena renale Riga 3 arteria renale vena polmonare Riga 4 vena polmonare arteria renale Riga 5 arteria polmonare vena renale A. Riga 3 B. Riga 2 C. Riga 1 D. Riga 4 E. Riga 5 659. [M] In caso di disidratazione si ha: A. emissione di urina molto diluita B. emissione di urina molto concentrata C. produzione di calcoli biliari D. diminuzione della concentrazione di soluti E. aumento del volume del sangue 660. Cosa sono i vertebrati terrestri, e quindi l'uomo? A. Ureotelici, ammoniotelici e uricotelici B. Ureotelici

662. [V] In una torrida giornata estiva la diuresi di un uomo che non beve: A. diminuisce se diminuisce l'umidità esterna B. diminuisce perché suda molto C. aumenta perché suda molto D. è uguale a quella di una giornata fredda E. aumenta se mangia salato URETERI, VESCICA E URETRA 663. Individuare quale dei seguenti percorsi segue l’urina dopo essere stata prodotta ed elaborata a livello del nefrone A. uretere, vescica, bacinetto renale, uretra B. uretere, bacinetto renale, vescica, uretra C. bacinetto renale, uretere, vescica, uretra D. bacinetto renale, uretere, uretra, vescica E. uretra, vescica, bacinetto renale, uretere 664. [0] Qual è il percorso seguito dall’urina dopo che ha ab­ bandonato i reni? A. Vena renale, uretere, vescica B. Uretere, vescica, uretra C. Uretra, uretere, vescica D. Vescica, uretere, uretra E. Uretra, vescica, uretere 665. L'uretere fa parte: A. del sistema escretore B. dell'apparato riproduttivo femminile C. del sistema digerente D. dell'apparato respiratorio E. dell'apparato riproduttivo maschile 666. Gli ureteri: A. nella donna uniscono le ovaie all'utero B. conducono l'urina dai reni alla vescica C. uniscono direttamente i reni all'uretra D. fanno parte dell'apparato riproduttore maschile E. nell'uomo trasportano gli spermatozoi dalle vescichette seminali all'uretra

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©Artguiz BIOLOGIA 667. L'uretra: A. è una sostanza azotata di rifiuto B. porta l'urina dai reni alla vescica C. congiunge utero e ovaie D. porta l’urina dalla vescica all'esterno E. è un segmento delle vie genitali interne femminili . La vescica: fa parte dell'apparato riproduttore è dotata di grande distensibilità accoglie le feci si trova accollata ai reni riceve direttamente dal fegato sostanze derivanti dal catabolismo dei lipidi

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A. B. C. D. E.

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA E.

divisione equazionale

676. La fusione di due gameti si chiama: A. riproduzione B. fecondazione C. segmentazione D. partenogenesi E. copula 677.1gameti sono cellule: A. prive di nucleo B. aneuploidi C. apolidi D. aploidi E. diploidi

APPARATO RIPRODUTTIVO (GENITALE) 669. Le gonadi sono: A. gli organi che producono i gameti B. la struttura di connessione tra madre e feto C. gli organi in cui si sviluppa il feto D. un ormone secreto dall'ipofisi E. il primo stadio della mitosi 670. Le gonadi sono: A. ghiandole dell'apparato urinario B. organi dell'apparato genitale maschile C. ormoni D. organi dell'apparato genitale femminile E. organi dell'apparato genitale maschile e femminile 671. Nella specie umana, per caratteri sessuali primari si inten­ dono: A. la distribuzione dei peli B. gli ormoni sessuali C. i genitali esterni D. le gonadi E. il timbro della voce 672. Si chiamano gonadi: A. i caratteri sessuali secondari B. ovaie e testicoli C. i testicoli D. le ovaie E. gli ormoni sessuali 673. Le gonadi producono: A. anticorpi B. ormoni e cellule sessuali C. antigeni D. solo ormoni E. nessuna delle alternative proposte è corretta 674. Le cellule aploidi specializzate per la riproduzione sessuale sono dette: A. oogoni B. somatiche C. zigoti D. gameti E. blastomeri 675. Nelle nostre gonadi i gameti vengono prodotti per A. divisione cellulare semplice . B. meiosi C. mitosi D. per invaginazione della cellula madre

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678.1gameti: A. sono forme alternative dello stesso gene B. sono cellule della linea germinale con corredo cromosomico aploide C. sono due organismi della stessa specie ma con diverso corredo genetico D. sono cellule della linea germinale con corredo cromosomico diploide E. quesito senza soluzione univoca o corretta 679. L'ermafroditismo è: A. la coesistenza di organi sessuali sia maschili che femminili nello stesso organismo B. la condizione caratteristica di un organismo a riproduzione ses­ suata C. una'condizione in cui vengono emesse uova non fecondate D. un sinonimo di partenogenesi E. la condizione caratteristica di un organismo a riproduzione ases­ suata GENITALI MASCHILI 680. Le gonadi maschili sono situate: A. all'esterno dell’addome B. in cavità pelvica C. in cavità addominale D. all'interno dell'epididimo E. in cavità toracica ► Le gonadi maschili sono situate nello scroto. 681. indicare tra le seguenti sequenze quella ESATTA: A. testicolo-prostata-dotto deferente-canale dell'epididimo-uretra B. canale dell'epididimo-dotto eiaculatore-dotto deferente-prostata C. dotto deferente-canale dell'epididimo-uretra-testicolo-prostata D. testicolo-canale dell'epididimo-dotto deferente-prostata-uretra E. ’ dotto eiaculatore-dotto deferente-testicolo-canale dell'epididimoprostata 682. Rispetto alla vescica, le vescicole seminali si trovano: A. anteriormente e inferiormente B. posteriormente e inferiormente C. posteriormente e superiormente D. anteriormente e superiormente E. anteriormente e lateralmente 683.1dotti deferenti fanno parte: A. del sistema midollare renale B. dell'apparato riproduttore maschile C. dell'apparato uropoietico D. del sistema canalicolare epatico E. dell'apparato riproduttore femminile

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 684. Quale di queste strutture non è presente nella donna? A. Ureteri B. Ovaio C. Prostata D. Uretra E. Ipofisi

D. una forma molto grave di teratogenesi E. una malattia endemica presso alcune popolazioni del Tibet che vivono segregate in caverne

685. La prostata è: A. la sede di produzione dell'urina B. un organo linfatico che filtra e ripulisce l'urina C. un organo ghiandolare dell'apparato genitale maschile posto sot­ to la vescica D. la sede di produzione degli spermatozoi E. un organo dell'apparato digerente

A. B. C. D. E.

GENITALI FEMMINILI E GESTAZIONE 693. Quale organo rappresenta la gonade femminile?

. L'atto di emissione dello sperma è detto: eiaculazione emissione esternazione esocitosi erezione

686

A. B. C. D. E.

687. Quale ormone tra i seguenti viene prodotto dal testicolo? A. Testosterone B. Corticosterone C. Ormone tireotropo D. Glucagone E. Insulina . Quale delle seguenti ghiandole endocrine produce testoste­ rone? A. Pituitaria anteriore B. Pancreas C. Ovaio D. Corteccia adrenale E. Medulla adrenale 688

689. [Vj Le cellule interstiziali (o di Leydig) sono disseminate nel tessuto connettivo compreso tra i tubuli seminiferi dei testicoli. Esse sono preposte a: A. trasportare gli spermatozoi verso il dotto deferente B. secernere il testosterone, l'ormone sessuale maschile C. provvedere al sostegno ed alla nutrizione delle future cellule ses­ suali D. dividersi per mitosi generando gli spermatogoni E. dividersi per meiosi generando gli spermatociti 690. Quale tra questi è un ormone sessuale tipicamente maschile? A. Somatotropina B. Aldosterone C. Testosterone D. Estrogeno E. Ossitocina 691. Per criptorchidismo s'intende: A. la mancata discesa dei testicoli nella borsa scrotale B. la mancata fusione delle lamine palatine C. la malformazione dell'uretra D. la particolare riproduzione di alcuni vegetali E. lo studio dei pipistrelli 692. Il termine "orchite" indica: A. il tumore del testicolo B. l'infiammazione del testicolo C. un'infezione dell'orecchio

L'utero La vagina L’ovaio La tuba uterina ' La placenta

694. Le gonadi femminili si trovano:

A. B. C. D. E.

nella cavità pelvica all'esterno nell'utero sotto l'appendice nel torace

695. La vagina è:

A. B. C. D. E.

il tratto comune alle vie genitali e urinarie femminili un tratto delle vie genitali femminili l'organo cavo in cui si sviluppa l'embrione una vitamina un organo genitale maschile

696. L'utero è raggiunto dagli spermatozoi tramite:

A. B. C. D. E.

l'uretra le tube uterine l'uretere la vagina il peritoneo

697. L'endometrio è:

A. B. C. D. E.

lo sfintere urinario la mucosa uterina l'epitelio intestinale la mucosa gastrica il tessuto ghiandolare del fegato

698. li miometrio fa parte della parete:

A. B. C. D. E.

gastrica cardiaca intestinale vasale uterina

699. La tuba di Falloppio collega:

A. B. C. D. E.

fegato e duodeno orecchio medio e faringe utero e ovaia le due ovaie i seni paranasali

700.1 rivestimenti più interni delle tube di Falloppio sono coperti con uno strato di ciglia. Il fine di questo strato è di:

A. Rimuovere materiale particolato che rimane intrappolato nello strato di muco che ricopre le tube di Falloppio B. Mantenere uno strato di aria calda vicino ai rivestimenti interni, proteggendo l’oocita da variazioni di temperatura che si hanno all’ esterno C. Uccidere gli spermatozoi in arrivo prevenendo la fertilizzazione D. Facilitare il movimento dell’oocita verso l’utero E. Prevenire il movimento degli spermatozoi nell’ovaio

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

701. [M/O/PS] Quale struttura anatomica NON è presente in un D. è una protezione per il feto E. contiene sostanze di riserva essere umano di sesso maschile? A. Tuba di Falloppio 710. La quantità di progesterone in una donna sessualmente B. Uretere C. Vescica matura: A. si mantiene costante per tutto il ciclo mestruale D. Prostata B. aumenta dopo l'ovulazione E. Uretra C. è normalmente assente 702.1 gameti femminili vengono prodotti: D. inizia a diminuire subito dopo l'ovulazione A. nell'utero E. inizia ad aumentare all'inizio del ciclo mestruale B. nel timo C. nella vagina 711. [V] Il progesterone viene prodotto: D. nell'ovaio A. dal follicolo dopo l'ovulazione E. nella placenta B. dal corpo luteo prima dell'ovulazione C. dal corpo luteo dopo l'ovulazione 703. [O/PS] Dove avviene la fecondazione nella specie umana? D. dall'endometrio prima dell'ovulazione A. Nella placenta E. dall'ipofisi B. Nella tuba C. Nella vagina 712. [O] In caso di gravidanza: D. Nell’ovaio A. si matura un nuovo follicolo E. Nell’utero B. il corpo luteo degenera subito C. cessa la produzione di gonadotropina corionica ► Nota che le Tube di Falloppio possono essere denominate anche D. continua la produzione di progesterone trombe uterine o ovidotti. E. cessa la produzione di estrogeni 704. La fecondazione nella donna avviene nelle tube. Le tube sono canali che collegano:

A. B. C. D. E.

le ovaie al peritoneo l'utero alla vagina l'utero con i genitali esterni le ovaie alla vagina le ovaie all'utero

705. Nella specie umana lo sviluppo dell'embrione avviene:

A. B. C. D. E.

nelle tube nell'ovario nell'utero nella vagina nella cavità peritoneale

706. La placenta è:

A. B. C. D. E.

un annesso embrionale l'interno dell'utero una ghiandola esocrina un muscolo che permette l'espulsione del feto un tessuto da cui si sviluppa il feto

707. La placenta è:

A. B. C. D. E.

la parte interna dell'utero l'organo di connessione tra ovaio e utero il liquido entro cui si sviluppa l'embrione la cavità in cui avviene la fecondazione l'organo di connessione tra madre e feto

708. Il passaggio di sostanze nutritive dal sangue materno all' embrione durante la gravidanza, avviene tramite:

A. B. C. D. E.

la placenta l’aorta materna la zona pellucida il sacco embrionale il mediastino

709. La placenta:

A. permette solamente gli scambi nutritizi tra madre e feto B. permette gli scambi respiratori e nutritizi tra madre e feto C. non permette gli scambi nutritizi

422

713. Le variazioni della concentrazione degli ormoni nel sangue delle donne sane furono misurate durante parecchi cicli me­ struali. Durante quale stadio del ciclo mestruale la concentra­ zione dell’estrogeno scende, la concentrazione di LH e di FSH è massima e la concentrazione del progesterone sale? A. Dopo l’ovulazione ma prima dell’inizio delia mestruazione B. Quattro giorni prima dell’ovulazione e al momento della stessa C. Tra la fine della mestruazione e quattro giorni prima dell’ovulazione D. All’inizio della mestruazione E. Alla fine della mestruazione 714. [O] Individuare l'affermazione CORRETTA. A. L'oocita si sviluppa nel corpo luteo B. Il progesterone è prodotto dal follicolo ovarico prima dell'ovula­ zione C. La produzione di progesterone favorisce l'ovulazione D. L'ovulazione avviene con l'inizio del ciclo mestruale E. La produzione di progesterone inibisce l'ovulazione 715. [V] La quantità di progesterone in una donna sessualmente matura: A. inizia ad aumentare all'inizio del ciclo mestruale B. inizia a diminuire dopo l'ovulazione 0. si mantiene costante per tutto il ciclo mestruale D. inizia ad aumentare dopo l'ovulazione E. è elevata quando è elevata la quantità di LH 716. Quali ormoni tra i seguenti vengono prodotti dall'ovaia? A. Estrogeni B. TSHeADH C. Ossitocina D. Glucocorticoidi E. Adrenalina e noradrenalina 717. Gli estrogeni vengono prodotti A. dall'ipofisi B. dall'utero C. dalsurrene D. dal testicolo E. dall'ovaio

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 718.11 metabolismo dei lattobacilli presenti in ambiente vaginale contribuisce prevalentemente a: A. mantenere una costante neutralità in ambiente vaginale B. rendere basico il pH dell’ambiente vaginale per ostacolare l’attec­ chimento di germi patogeni C. lubrificare il canale vaginale D. stimolare la produzione di estrogeni E. ostacolare la proliferazione di germi patogeni in ambiente vaginale ► I lattobacilli sono batteri a forma di bastoncino. Nella vagina vi è normalmente una flora batterica rappresentata da diversi microrgani­ smi, in equilibrio tra loro, chiamata ecosistema vaginale. I batteri più numerosi in questo ecosistema sono i lattobacilli, o bacilli di Dòderlein, dal nome del loro scopritore, da essi dipende l'acidità della va­ gina e dal livello di acidità (cioè dal pH) dipende l'equilibrio dell'intero sistema. La crescita dei lattobacilli è influenzata dagli ormoni estrogeni, perciò essi sono molto numerosi nella vagina della donna in età fertile, ma scarsi nella vagina delie bambine e delle donne dopo la menopausa. I lattobacilli metabolizzano il glucosio in acido lattico determinando un abbassamento del pH vaginale a valori compresi tra 4 e 4,5. L'ambiente acido vaginale ostacola lo sviluppo della flora batterica patogena e favorisce la proliferazione dei lattobacilli stessi (per que­ sto detti acidofili), la cui presenza è fondamentale per limitare la cre­ scita di altri batteri, peraltro normalmente presenti nell’habitat vagina­ le. Segue, l'importanza della misurazione del pH in gravidanza: un pH vaginale inferiore a 4-4,5 è un indicatore importante di una gravi­ danza che sta procedendo bene. Al contrario, l’aumento del pH della vagina (vaginosi) si associa in modo sensibile ad un più elevato e significativo rischio di aborto e di parto prematuro. 719. [M] La presenza del flusso mestruale:

A. B. C. D. E.

coincide con il periodo di fertilità del ciclo femminile indica che non è avvenuta fecondazione indica che non c'è stata ovulazione è dovuta a un aumento del progesterone indica la rottura di un follicolo ovarico

720. La mestruazione in una donna è dovuta:

A. B. C. D. E.

a un'emorragia vaginale alla rottura dell'uovo non fecondato allo sfaldamento della mucosa uterina all'ovulazione a nessuno dei fenomeni proposti

721. Mediamente, il ciclo mestruale di una donna dura:

A. B. C. D. E.

40 giorni . una settimana due mesi 28 giorni 14 giorni

722. In una donna, con un ciclo mestruale della normale durata di 28 giorni, l'ovulazione avviene:

A. B. C. D. E.

al 7° giorno del ciclo al 28° giorno del.ciclo al 1° giorno del ciclo al 21° giorno del ciclo al 14° giorno del ciclo

723. [V] L'ovulazione nella specie umana avviene di norma:

A. B. C. D.

una volta ogni 15 giorni una volta alla settimana una volta al mese una volta nella vita

E. una volta all'anno 724. Quattordici giorni dopo l’ovulazione avviene: A. la fecondazione B. la mestruazione C. l'incontro con gli spermatozoi D. una nuova ovulazione E. la morte della cellula uovo 725. [M] Un medico deve curare una donna apparentemente ste­ rile: dopo aver accertato che non vi è alcun danno a carico dell'apparato riproduttivo, disporrà degli esami clinici per verifi­ care il corretto funzionamento di: A. Polmoni B. Cuore C. Muscolatura liscia D. Reni E. Ipofisi ►Gli ormoni prodotti dall'ipotalamo, ipofisi anteriore ed ovaie, rego­ lano il ciclo ovulatorio (detto ciclo mestruale) che consiste in una serie di eventi a scadenza mensile che preparano l’apparato ripro­ duttore ad una eventuale gravidanza. Durante la fase mestruale del ciclo l’ipotalamo produce il fattore di rilascio delle gonadotropine che stimolano l’ipofisi a produrre l’ormone follicolo stimolante e l’ormone luteinizzante. L'ormone follicolo stimolante induce lo sviluppo di al­ cuni follicoli nelle ovaie. 726. L’amnios è: A. un muscolo B. un test di laboratorio che si esegue in gravidanza C. una parte dell’encefalo D. la regione anatomica di raccordo fra braccio e avambraccio E. una sacca membranosa che circonda e protegge l’embrione 727. [V] L'amniocentesi è: A. il parto eseguito con taglio cesareo B. l'eliminazione della placenta dopo il parto C. il prelievo del liquido amniotico per analisi prenatali D. l'ecografia del feto durante la gravidanza E. la resezione dei tubuli seminiferi dei testicoli 728. [M] Il procedimento diagnostico che permette di ottenere un campione del liquido che circonda l’embrione mediante l’inser­ zione di un ago è: A. la villocentesi B. la scintigrafia C. l’endoscopia D. l’amniocentesi E. la colposcopia 729. [M] Gonade, ipofisi, ipotalamo e utero sono organi che nella donna, mediante una serie di ormoni, si stimolano a vicenda. Qual è la giusta catena di stimolazioni? A. Ipofisi —►ipotalamo —* gonade —» utero B. Ipofisi —*• ipotalamo —> utero —> gonade C. Ipotalamo —> ipofisi —>gonade —> utero D. Utero —> ipofisi —*■gonade —> ipotalamo E. Ipotalamo —> utero —>ipofisi —> gonade SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Il sistema nervoso viene diviso anatomicamente in due parti: a) Sistema nervoso centrale (SNC): è costituito dall'encefalo, rac­ chiuso nella scatola cranica, e dal midollo spinale, contenuto nel ca-

423

© A rtquiz BIOLOGIA naie vertebrale. Il SNC è responsabile dell'integrazione, analisi e coordinazione dei dati sensoriali e dei comandi motori. È anche la sede di funzioni più importanti quali l'intelligenza, la memoria, l'ap­ prendimento e le emozioni. È protetto da tre membrane dette menin­ gi, che dall’esterno verso l’interno sono la dura madre, l’aracnoide e la pia madre; tra quest’ultime è presente il liquido cefalo-rachidiano, prodotto dall’encefalo per filtrazione del sangue. È formato da due tipi di sostanze: la sostanza grigia, comprendente i corpi (organizzati in nuclei) e i dendriti dei neuroni, e la sostanza bianca, formata dagli assoni. b) Sistema nervoso periferico (SNP): è costituito dal restante tes­ suto nervoso, cioè dal tessuto nervoso al di fuori del SNC, e svolge essenzialmente la funzione di trasmissione dei segnali, non essendo in grado di integrarli. I segnali, afferenti da un'unità periferica (orga­ no) o in uscita (efferenti) verso un'unità periferica, decorrono in fibre separate (assoni) che generalmente sono raggruppate in fasci di conduzione (nervi). Ogni nervo contiene esclusivamente assoni, cel­ lule di Schwann (che ricoprono gli assoni con una strato di mielina e garantiscono la trasmissione rapida dell’impulso, fino a 150 m/s) e tessuto connettivo. I corpi dei neuroni sono raggruppati nei gangli spinali o nei nuclei del midollo spinale e del tronco encefalico. Da un punto di vista anatomico, si distinguono i nervi cranici (12 paia), con origine nel tronco encefalico che innervano principalmente la testa e il collo e possono essere sensitivi, motori o misti, e i nervi spinali (31 paia), che sono misti, hanno origine nel midollo spinale e innervano la restante parte del corpo. Il SNP può essere suddiviso in due parti: il sistema nervoso somatico e il sistema nervoso autonomo o neurovegetativo. -Il sistema somatico trasporta i segnali da e verso i muscoli scheletri­ ci, di cui ne controlla il movimento volontario. I corpi cellulari dei motoneuroni si trovano nella sostanza grigia del midollo spinale e gli assoni raggiungono direttamente i muscoli controllati. In risposta ad alcuni stimoli (di pericolo), il midollo spinale ha la capacità di svilup­ pare semplici movimenti, autonomamente dal cervello (riflessi). -Il sistema neurovegetativo controlla invece le risposte involontarie di cuore, muscoli lisci, visceri e ghiandole. I recettori situati nei visceri o nella muscolatura inviano, tramite i nervi cranici o spinali, segnali al SNC, che li elabora in centri specifici localizzati nel midollo allungato o nell'ipotalamo (del respiro, cardiovascolare, etc.) e invia le risposte tramite motoneuroni. Il SNP è costituito da tre porzioni anatomicamente e funzionalmente distinte ma sinergiche: i sistemi simpatico, parasimpatico ed enterico. -Il sistema simpatico agisce sugli organi interni in modo da preparare l'organismo ad affrontare un'attività logorante o dispendiosa da un punto di vista energetico: il cuore batte più velocemente, il sangue defluisce dal sistema digerente per poter meglio irrorare i muscoli, le pupille si dilatano per ricevere una maggior quantità di luce e le vie aree nei polmoni si espandono in previsione di un maggior afflusso di ossigeno. -Il sistema nervoso parasimpatico è invece associato ad attività ca­ ratteristiche dei momenti di riposo. Sotto il suo controllo la muscola­ tura liscia del sistema digerente entra in piena attività, il battito car­ diaco rallenta e le vie respiratorie si restringono. - Il sistema enterico innerva il tubo digerente, il pancreas e la cistifel­ lea, di cui ne controlla sia le attività secretorie che della muscolatura liscia. La sua attività può essere autonoma, ma, in genere è regolata dai sistemi simpatico e parasimpatico. Gli assoni parasimpatici si associano ai nervi cranici, mentre gli as­ soni simpatici hanno origine dalle sezioni mediana e inferiore del midollo spinale. In entrambi i sistemi simpatico e parasimpatico si trovano due neuroni che trasmettono messaggi in sequenza dal SNC a ciascun organo bersaglio, ma le sinapsi sono localizzate in sedi diverse. Nel sistema simpatico la sinapsi è localizzata nei gangli spi­ nali, mentre nel sistema parasimpatico la sinapsi è localizzata in gangli più piccoli situati intorno o in prossimità di ciascun organo ber­

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA saglio. Le fibre pregangliari sia parasimpatiche che simpatiche utiliz­ zano come unico neurotrasmettitore l'acetilcolina, che è usata anche dalle fibre postgangliari parasimpatiche, mentre le fibre postgangliari simpatiche utilizzano come neurotrasmettitore la noradrenalina. 730. Il sistema nervoso centrale di un organismo umano com­ prende

A. B. C. D. E.

encefalo e organi di senso encefalo e midollo spinale encefalo e placca neuromuscolare midollo spinale, sistema simpatico e organi di senso encefalo, midollo spinale e sistema simpatico

731.11 midollo spinale:

A. B. C. D. E.

fa parte del sistema nervoso è costituito da tessuto cartilagineo è costituito da tessuto adiposo è contenuto all'interno delle ossa lunghe serve alla riproduzione delle cellule empoietiche

732.11 midollo spinale:

A. B. C. D.

connette l'encefalo con il resto del corpo produce cellule ematiche connette il sistema nervoso centrale alla periferia è un aggregato di cellule nervose esterno al sistema nervoso centrale E. potenzia le reazioni nelle situazioni di stress

► Il midollo spinale è costituito da un fascio di nervi che si estende dal cervello e stabilisce delle connessioni tra questo e il resto del corpo. Il midollo spinale è protetto dalla spina dorsale. 733. [V] Il centro bulbare regolatore dell'attività cardiovascolare: A. stimola i centri encefalici superiori B. manda segnali al sistema nervoso autonomo C. rilascia adrenalina che stimola il cuore D. manda segnali ai chemiocettori dell'aorta e delle carotidi E. agisce direttamente sul cuore attraverso i nervi spinali 734. [0] Il centro di controllo cardiovascolare si trova A. nel cervelletto B. nel midollo spinale C. nel bulbo o midollo allungato D. nell'atrio destro del cuore E. nel sistema autonomo 735. Quale tra gli esempi di omeostasi NON richiede l'intervento del cervello nel controllo del processo? 1 . regolazione della temperatura 2 . osmoregolazione (regolazione del contenuto d'acqua nel sangue) 3. regolazione del livello di glucosio nel sangue A. Solo 3 B. Solo 1 e 2 C. Solo 2 e 3 D. Solo 2 E. Solo 1 736. [0] Il midollo allungato o bulbo contiene i centri nervosi preposti: A. al coordinamento dei movimenti muscolari B. alla regolazione della frequenza respiratoria e cardiaca C. al mantenimento dell’equilibrio D. alla percezione del dolore e del piacere E. al coordinamento dei riflessi visivi e uditivi

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

737. Tutte le seguenti sostanze sono stimolanti del sistema ner­ 743. [M/PS] Responsabile dei movimenti della muscolatura dell’ intestino è: voso centrale tranne la A. il tronco o bulbo A. cocaina B. il midollo spinale B. caffeina C. il sistema nervoso autonomo C. nicotina D. il sistema nervoso centrale D. amfetamina E. il cervelletto E. morfina ► Vedi commento al quiz 850. 738. [V] Il sistema nervoso autonomo viene suddiviso in: A. sistema di controllo volontario e sistema di controllo involontario B. sistema nervoso periferico e sistema nervoso centrale C. innervazione della muscolatura scheletrica e innervazione della muscolatura liscia D. componente afferente e componente efferente E. sistema parasimpatico, sistema ortosimpatico e sistema enterico 739. [V] I! sistema nervoso parasimpatico: A. trasporta i segnali da e verso i muscoli scheletrici B. stimola la digestione di grassi e proteine e rallenta il battito car­ diaco C. predispone l'organismo alla rapida reazione in caso di pericolo D. la maggior parte dei suoi neuroni usa come neurotrasmettitore la noradrenalina E. stimola il fegato a liberare glucosio ► Il sistema nervoso autonomo è formato da due gruppi di cellule: cellule del Sistema parasimpatico (fibre parasimpatiche); cellule del Sistema simpatico (fibre ortosimpatiche). La funzione del parasimpa­ tico è di controllare e gestire le funzioni degli organi e i’omeostasi deH’organismo, e in particolare di diminuire la frequenza respiratoria e di aumentare la peristalsi e la produzione di acidi gastrici. La peri­ stalsi è l’insieme di contrazioni fisiologiche, non controllate dalla .vo­ lontà, caratteristiche degli organi cavi dotati di muscolatura liscia; in particolare, nell’intestino consente la progressione del chimo dal duodeno al retto. 740. Il sistema nervoso autonomo: A. innerva la muscolatura scheletrica B. contribuisce a mantenere l’omeostasi dell’organismo C. è controllato dalla volontà D. fa parte del sistema nervoso centrale E. si attiva solo in situazioni di pericolo 741. Il sistema nervoso autonomo ortosimpatico: A. aumenta la forza di contrazione del cuore e diminuisce la fre­ quenza cardiaca B. aumenta la forza di contrazione del cuore e la frequenza cardiaca C. diminuisce la forza di contrazione del cuore e la frequenza car­ diaca D. diminuisce la forza di contrazione del cuore e aumenta la fre­ quenza cardiaca E. non si attiva durante l’esercizio fisico

►Vedi quiz 739. 744. [0] Si può affermare che lo stomaco:

A. B. C. D.

è innervato direttamente dalla porzione toracica del midollo spinale è innervato dal cervelletto non è per nulla innervato è innervato dal sistema nervoso autonomo, sia simpatico sia pa­ rasimpatico E. è innervato dal tronco encefalico, in particolare dal ponte

► Vedi quiz 739. 745. Quale delle seguenti strutture è controllata dal sistema ner­ voso volontario?

A. B. C. D. E.

Muscolatura scheletrica Muscolatura liscia Ghiandole sudoripare Ghiandole endocrine Muscolo cardiaco

► Il sistema nervoso periferico è diviso in base alla funzione, in si­ stema nervoso somatico (o volontario) ed il sistema nervoso auto­ nomo. Il sistema somatico controlla tutte le nostre attività volontarie e consce, le quali principalmente comportano movimenti (cammino, corsa, ecc.). 746. Le vie nervose afferenti sono:

A. B. C. D. E.

motorie autonome miste solo simpatiche sensitive

► Le vie afferenti sono costituite dalle fibre sensitive che conducono gli impulsi dalla periferia (corpo) al centro (cervello). 747. Gli stimoli appartenenti ai cinque sensi vengono avvertiti dall'uomo tramite: A. solamente termorecettori B. cute e annessi C. solamente fotorecettori D. effettori muscolari di vario tipo E. recettori di vario tipo

748. Il suono arriva al cervello sotto forma di A. pressione meccanica B. radiazione non ionizzante 742. [O/PS] Solo una delle definizioni sotto riportate corrisponde C. vibrazione meccanica D. segnale elettrico al Sistema Autonomo. E. nessuna delle precedenti A. È parte del Sistema Nervoso Periferico B. È un cordone nervoso protetto dalle vertebre 749. Il corpo calloso del cervello è formato da: C. Comprende il cervello e il midollo spinale A. fasci di fibre nervose D. Presenta assoni rivestiti di mielina B. tessuto adiposo riccamente vascolarizzato E. È la sostanza grigia del Sistema Nervoso Centrale C. midollo giallo ► Il Sistema Nervoso Periferico è costituito dalle Radici Nervose e dal D. tessuto muscolare Sistema del Gran Simpatico detto anche Sistema Nervoso Autonomo. E. neuroni induriti

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© A rtquiz BIOLOGIA ►- Il corpo calloso è una struttura mediana del cervello formata da fibre nervose che uniscono i due emisferi corticali, e permette ai due emisferi di comunicare tra loro. 750. [0] La corteccia cerebrale: A. coordina l'equilibrio e i movimenti sincroni B. coordina alcuni riflessi basilari, come quelli necessari per la respi­ razione e la circolazione C. riceve le informazioni sensoriali e coordina adeguate risposte motorie D. attiva un arco riflesso semplice E. controlla gli istinti, le emozioni e la memoria ► Il cervello è fondamentalmente formato da due masse volumino­ se, gli emisferi cerebrali, dalla superficie ricca di solchi e scissure che li suddividono in lobi e circonvoluzioni; in sezione appare formato da sostanza grigia e sostanza bianca. La sostanza grigia è disposta perifericamente e costituisce la corteccia cerebrale, quella bianca centralmente, costituita da fasce di fibre nervose, presenta nuclei di altra sostanza grigia che sono importanti centri nervosi. Dalla corteccia partono le risposte volontarie che giungono ai musco­ li e agli organi periferici, attraverso i nervi motori. In aree particolari della corteccia (aree di proiezione) hanno sede le varie facoltà cere­ brali: motoria, sensibilità generale e degli organi di senso.

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA E. solo nei primati più evoluti ► Nota: si tratta del quiz n. 54 assegnato al Test di Veterinaria A.A. 2009/10. Il Ministero ha indicato come corretta la risposta C. Rite­ niamo, tuttavia, che la risposta corretta sia quella da noi indicata. 755. [M] Indica in quali funzioni, tra quelle sottoelencate, è coin­ volto il sistema limbico nell’uomo:

A. B. C. D. E.

nella visione, nel sonno e nella veglia nella memoria, nell’udito e nel movimento nell’apprendimento e nella visione nelle emozioni, nella memoria e nell’apprendimento nel linguaggio e nella scrittura

► I sistema limbico è un sistema neuronaie che si trova alla base del cervello, al di sotto della corteccia. Comprende l’amigdala, l’ippoc­ ampo, i corpi mammillari ed il giro del cingolo. Nell’uomo (ma anche nei mammiferi), questo sistema presiede alle risposte viscerali im­ mediate (risposte allo stress), alla formazione della memoria recente, alla modulazione del comportamento affettivo, alle risposte di ag­ gressività e di riconoscimento della paura. 756. Nel corpo umano dove si trova l'amigdala?

A. Nel cuore B. Nel pancreas 751.1 muscoli della parte destra della faccia sono controllati da: C. Nel cervello D. Nella milza A. entrambi gli emisferi cerebrali E. Nelle ghiandole surrenali B. emisfero sinistro del cervello C. nessuno degli emisferi cerebrali ► L’amigdala è un centro del sistema limbico del cervello. É un D. uno o l'altro degli emisferi, a seconda del muscolo esaminato gruppo di strutture interconnesse, a forma di mandorla (il termine E. emisfero destro del cervello deriva infatti dalla parola greca che significa mandorla), posto sopra ► I muscoli della metà sinistra del corpo sono controllati dalla cor­ il tronco cerebrale, vicino alla parte inferiore del sistema limbico. Il teccia motoria dell'emisfero destro, quelli della metà destra dall'emi­ sistema limbico è il punto centrale del sistema regolare endocrino, sfero sinistro. Anche i messaggi sensoriali (tatto, udito) vengono de­ vegetativo e psichico. codificati dall'emisfero opposto rispetto alla metà del corpo da cui L'amigdala svolge un ruolo importante nei processi emotivi (valuta e provengono. Fanno eccezione i muscoli della faccia: i muscoli della regola il significato stesso degli eventi) ed è coinvolta anche nella parte destra sono controllati dall'emisfero destro del cervello, mentre memoria emozionale (è una sorta di archivio della nostra memoria quelli della parte sinistra sono controllati dall'emisfero sinistro del emozionale). L’amigdala in pratica fornisce a ogni stimolo il livello ottimale di attenzione, lo arricchisce di emozioni e, infine, lo imma­ cervello. gazzina sotto forma di ricordo. 752. L'area di Broca, che si trova davanti alla regione della cor­ 757. [V/PS] Il cervelletto si trova nel: teccia motoria: A. prosencefalo, sotto al talamo A. Stimola la sintesi proteica e la crescita delle ossa B. midollo spinale B. Permette la risposta immunitaria C. rombencefalo C. Partecipa ai processi di apprendimento e memoria D. prosencefalo, sopra al talamo D. Determina la fase REM del sonno E. Controlla i movimenti dei muscoli delle labbra, della lingua, delle E. mesencefalo mandibole e delle corde vocali ► Il romboencefalo è formato dal cervelletto, dal ponte di Varolio e 753. [M] Nel lobo frontale e parietale del cervello, lungo il solco cen­ dal midollo allungato. Il cervelletto, localizzato nella parte posteriore trale, si trovano la corteccia motoria e la corteccia sensoriale. Dalla del cranio, è ricoperto da uno strato di sostanza grigia disposta in corteccia motoria partono gli stimoli destinati ai muscoli scheletrici. molte piccole circonvoluzioni (corteccia cerebellare). Più esattamente gli stimoli partono da aree specifiche corrispondenti 758. [O/PS] Il cervelletto: alle singole regioni del corpo. L'estensione di queste aree: A. è coinvolto nella regolazione del sonno e della veglia A. è proporzionale all'estensione della regione controllata B. partecipa al coordinamento dei movimenti muscolari B. è maggiore per la regione del tronco e dell’anca C. controlla la frequenza respiratoria C. dipende dal tipo degli stimoli che invia D. controlla il battito cardiaco D. è maggiore dove la sensibilità è minore E. funziona da orologio biologico E. è proporzionale alla capacità di ottenere movimenti molto precisi 754. [V] La corteccia cerebrale è presente: A. solo nella classe dei mammiferi B. solo nei vertebrati terrestri C. solo nelle classi di uccelli e mammiferi D. in tutte le classi dei vertebrati

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► Il cervelletto riceve stimoli da tutti gli organi e dai recettori senso­ riali, e le informazioni riguardanti i movimenti muscolari diretti dal cervello stesso. Esso integra queste informazioni, confrontando le azioni effettive del corpo rispetto a ciò che il cervello ha preordinato, e le modifica in modo da migliorare la coordinazione dei movimenti.

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

759. Un danno al cervelletto provocherebbe con maggior proba­ 760. La struttura encefalica che controlla l'equilibrio è: A. il canale semicircolare bilità difficoltà associate: B. il talamo A. all'udito B. all'equilibrio C. il cervelletto C. al battito cardiaco D. il bulbo E. la dura madre D. alla visione E. alla respirazione ►Vedi quiz 758. 761. [M/0] In quale riga sono correttamente riportate le funzioni relative ad ogni struttura anatomica indicata in colonna? Cervelletto Midollo allungato Cervello Ipofisi coordina equilibrio controlla ìe emozioni 1 controlla ritmo cardiaco e respirazione produce l'ormone FSH produce l'ormone ADH controlla ritmo cardiaco e respirazione 2 coordina equilibrio controlla le emozioni coordina equilibrio 3 controlla ritmo cardiaco e respirazione controlla le emozioni produce l'ormone ADH controlla ritmo cardiaco e respirazione produce l'ormone ADH 4 coordina equilìbrio controlla le emozioni produce l'ormone FSH 5 controlla le emozioni coordina equilìbrio controlla ritmo cardiaco e respirazione

A. Riga 2

B. Riga 5

C. Riga 4

D. R igai

E. Riga 3

► Midollo allungato: vedi quiz 736; ipofisi: vedi commento al quiz 849; cervello: vedi quiz 755 e 756; cervelletto: vedi quiz 758 e 759. Si noti come sia possibile risolvere il quesito anche solo per esclusione delle risposte errate, infatti è sufficiente individuare, solamente, la corretta funzione dell’ipofisi o del cervelletto, in quanto le rispettive funzioni corrette sono presenti unicamente alla riga 3 (mentre, per esempio, l’opzione corretta del midollo allungato, ossia "controlla ritmo cardiaco e respirazione” è presente sia alla riga 1 che alla riga 3). 762.1 nervi cranici sono:

A. B. C. D. E.

25 10 paia 8 paia 12 paia 6 paia

► Il sistema nervoso periferico è costituito da nervi che collegano gli organi periferici al sistema nervoso centrale. I nervi sono suddivisi in nervi cranici (che partono dal cervello e sono 12 paia) e in nervi spi­ nali (che sono collegati al midollo spinale e sono 31 paia). I dodici paia di nervi cranici pari e simmetrici, sono: I. nervo olfattivo; II. nervo ottico; III. nervo oculomotore; IV. nervo trocleare; V. nervo trigemino (il più voluminoso dei nervi encefalici) che si divide in tre branche: nervo oftalmico, nervo mascellare e ner­ vo mandibolare; VI. nervo abducente; VII. nervo faciale che com­ prende due distinti nervi: il nervo faciale propriamente detto e il nervo intermedio del Wrisberg; Vili, nervo statoacustico o vestibolococleare che è composto da due parti distinte: il nervo vestibolare e il nervo cocleare; IX. nervo glossofaringeo; X. nervo vago o pneumogastrico; XI. nervo accessorio; 12. nervo ipoglosso. 763. [0] Il trigemino è un nervo:

A. B. C. D. E.

Spinale motorio Spinale misto Cranico misto Autonomo simpatico Cranico sensoriale

764. La sostanza grigia del midollo spinale è formata da:

A. B. C. D. E.

dendriti neuroni e assoni amielinici neuroni amielinici e assoni amielinici neuroni mielinizzati e assoni amielinici alfa motoneuroni

► La sostanza grigia del midollo spinale è costituita da neuroni, fibre nervose per la maggior parte amieliniche e da cellule di nevroglia. Si noti che la mielina appare di colore bianco-grigiastra, quindi dove c’è

mielina il tessuto nervoso appare biancastro e si parla pertanto di sostanza biancastra, dove non c’è mielina il tessuto appare grigiastro e si parla quindi di sostanza grigia. 765. Che cos'è l'ipotalamo? A. Una dilatazione situata nell'estremità inferiore del cuore B. Un nervo C. Una regione interna dell'encefalo D. Un'area della corteccia cerebrale E. Un muscolo ► L'ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale, fa parte del diencefalo (che è posto tra il tronco encefalico e il cervello e con­ tiene diverse strutture tra cui il talamo e appunto l'ipotalamo). L'ipota­ lamo è situato intorno e sopra il pavimento del terzo ventricolo, infe­ riormente al talamo e superiormente all’ipofisi, al quale è attaccato dal peduncolo ipofisario. L'ipotalamo svolge una funzione di controllo del sistema nervoso autonomo (attraverso il quale modifica la motilità viscerale, i riflessi, il ritmo sonno-veglia, il bilancio idrosalino, il mantenimento della tem­ peratura corporea, l’appetito, la sete e l’espressione degli stati emo­ tivi) e inoltre ha funzione di ghiandola endocrina: secerne ormoni che agiscono sul lobo anteriore dell’ipofisi, stimolando o inibendo la libe­ razione degli ormoni ipofisari, e regola l’attività di altri ormoni che si formano nel lobo ipofisario posteriore. Il talamo è situato tra i due emisferi cerebrali ed è formato da due aree ovali di sostanza grigia. Il talamo trasmette gli impulsi sensoriali alle aree sensoriali della corteccia cerebrale e partecipa all'acquisiz­ ione delle informazioni. 766. La porzione del sistema nervoso centrale che regola la fun­ zione di termoregolazione è: A. il cervelletto B. l'ippocampo C. l'ipotalamo D. il tronco encefalico E. il midollo spinale

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© A rtquiz BIOLOGIA 767. [V] Completare con uno dei termini sotto elencati la se­ guente frase: "Quando inizia un processo infettivo, il corpo rea­ gisce all'ingresso dell'agente patogeno innalzando la tempera­ tura corporea grazie ad uno stimolo che deriva d a .....". Il termine è: A. l'ipotalamo B. il fegato C. il cuore D. il cervelletto E. la corteccia cerebrale 768. [M] Il prosencefalo dei Vertebrati è la parte più sviluppata dell’encefalo; comprende il talamo, l’ipotalamo, il cervello. In particolare, l’ipotalamo: A. controlla la respirazione e la circolazione B. è il centro di integrazione e rielaborazione dei dati sensoriali C. coordina i movimenti del corpo D. è il centro di arrivo dei dati sensoriali diretti al cervello e di tra­ smissione delie risposte del cervello E. funziona anche da centro della regolazione omeostatica 769. Quando la temperatura corporea dei mammiferi sale sopra il loro termo-stato si hanno questi fenomeni ad eccezione di uno tra quelli elencati. Quale? A. Si comincia ad ansimare B. Si dilatano i vasi sanguigni vicini alla pelle C. Si ha l'erezione dei peli o delle penne D. Comincia la sudorazione E. Diminuisce l’attività muscolare 770. [M] La febbre, cioè l'aumento della temperatura corporea di base, è una modalità con cui il nostro organismo risponde ad una infezione batterica o virale. Essa è conseguenza del fatto che: A. c'è una risposta automatica e inconscia del nostro organismo all' aumento della temperatura esterna B. il microrganismo aggressore stimola direttamente il nostro ipota­ lamo ad aumentare la temperatura interna per facilitare la sua at­ tività riproduttiva C. alcuni globuli bianchi del nostro organismo producono sostanze che stimolano l'ipotalamo ad aumentare la temperatura di base D. i farmaci assunti per combattere l'aggressore fanno aumentare la temperatura interna E. gli anticorpi che le plasmacellule producono in risposta all'infe­ zione fanno aumentare la temperatura di base 771. In quale delle seguenti condizioni patologiche NON si mani­ festa caratteristicamente la febbre? A. Infezione batterica B. Insufficienza cardiaca C. Infezione virale D. Neoplasia E. Colpo di calore 772. Una delle seguenti affermazioni a proposito del sistema ipotalamo-ipofisi è errata. Indicare quale. A. Immette in circolo sia ormoni di origine ipotalamica, sia ormoni di origine ipofisaria B. Produce ormoni di natura steroidea C. Rappresenta il principale punto di connessione tra sistema ner­ voso e sistema endocrino D. Controlla il funzionamento di gran parte del sistema endocrino E. La sua attività è sottoposta a numerosi meccanismi di feed-back negativo 773. [0] L'ipofisi è collegata a:

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA A. B. C. D. E.

epifisi ipolimnio ipogeo ipotalamo ipogastrio

►Vedi quiz 849. 774. La mielina è:

A. B. C. D. E.

la “sostanza grigia” del sistema nervoso una fibra nervosa una sostanza bianca che ricopre la fibra nervosa una vitamina una sostanza vegetale derivante dal miele

775. La guaina mieiinica delle fibre nervose è formata da:

A. B. C. D. E.

cellule di Schwann fibre collagene cellule adipose zuccheri fibre elastiche

776. [M] Sto percorrendo in macchina una strada con diritto di pre­ cedenza. Improvvisamente una macchina spunta da una via laterale senza fermarsi allo STOP. Freno istintivamente per evitare lo scon­ tro, mentre il cuore accelera i suoi battiti e una vampata di calore mi avvolge. Si può dedurre che: A. si è attivata la corteccia profonda del cervello B. si è attivato il sistema nervoso parasimpatico C. si è attivato il sistema nervoso simpatico D. si è attivata l'ipofisi E. si è attivato un arco riflesso semplice 777. [M/O] L’atropina è un farmaco adoperato nelle visite oculi­ stiche per dilatare la pupilla. Esso provoca anche altri effetti, quali l'accelerazione del battito cardiaco e aumento della pres­ sione sanguigna. Su quale parte del sistema nervoso agisce?

A. B. C. D. E.

Sistema nervoso parasimpatico Sistema nervoso simpatico Nervo ottico Sistema nervoso somatico Sistema nervoso centrale

778. [M] Passando da una stanza buia al sole, le pupille degli oc­ chi si contraggono. Ciò perché entra in azione il sistema nervoso:

A. B. C. D. E.

Centrale Volontario Simpatico Parasimpatico Somatico

779. [M] Esistono molteplici forme di memoria che hanno sede in zone diverse del cervello: la memoria procedurale che riguarda le nostre abilità percettive e motorie, e la memoria dichiarativa o esplici­ ta, distinta in memoria semantica, cioè la capacità di ricordare quan­ to sappiamo, e memoria episodica, la capacità di ricordare gli eventi. Si deve poi distinguere tra memoria a breve termine e memoria a lungo termine. Quest'ultima trattiene le informazioni per un lungo lasso di tempo, grazie anche a meccanismi emotivi di consolidamen­ to. La capacità di andare in bicicletta anche dopo molti anni che non la si usa più può essere attribuita a:

A. B. C. D. E.

memoria esplicita memoria visiva memoria episodica memoria semantica memoria procedurale

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 780. [M/O] Quale delle seguenti strutture o regioni del sistema nervoso NON è associata in modo corretto ad una delle sue funzioni? A. ipotalamo - controllo della temperatura corporea B. Corpo calloso - comunicazione tra i due emisferi cerebrali C. Midollo allungato - controllo del respiro D. Cervelletto - coordinamento motorio E. Talamo - produzione degli ormoni ADH (antidiuretico) ed ossitocina 781. [0] In mancanza di un apposito enzima che metabolizza la fenilalanina, si ha un accumulo di tale amminoacido nel sistema nervoso. Ciò porta ad un gravissimo ritardo mentale e morte verso i 30 anni. Tale difetto genetico oggi non è più un grave problema perché: A. si attua una terapia genica sul bambino a partire dai 12 anni B. non nascono più individui con tale difetto genetico C. il nascituro riconosciuto affetto segue fin dalla nascita una dieta povera di fenilalanina D. i genitori portatori seguono entrambi una dieta povera di fenilala­ nina E. si hanno aborti spontanei durante la gravidanza 782. L'inversione di polarità che avviene in un assone stimolato è detta: A. potenziale di azione B. potenziale di trasmissione C. velocità di conduzione D. periodo refrattario E. potenziale di stimolo 783. Alcuni anestetici locali influenzano la trasmissione dell’impulso nervoso perché rendono più difficoltosa l’apertura dei canali del sodio. In un paziente trattato con questi anestetici quale delle seguenti affermazioni è vera? A. La pompa sodio/potassio deve lavorare più velocemente per mantenere il potenziale di riposo. B. Diventa più difficile depolarizzare il neurone. C. Il potenziale soglia richiesto per generare il potenziale d’azione è abbassato. D. È più diffìcile ripolarizzare la membrana dell'assone. E. Il potenziale di membrana del neurone a riposo scende sotto a -90 mV.

impulso nervoso riportate sotto hanno un ruolo nel mantenere la trasmissione unidirezionale? 1. Esocitosi del neurotrasmettitore sulla membrana pre-sinaptica 2. Enzima che idrolizza il neurotrasmettitore che si trova sulla membrana post-sinaptica 3. I recettori del neurotrasmettitore che si trovano sulla mem­ brana post-sinaptica 4 . 1 canali del sodio sulla membrana post-sinaptica

A. B. C. D. E.

Solamente 1 e 4 Solamente 1, 2 e 3 Solamente 2 e 4 Solamente 1,3 e 4 Solamente 1,2 e 4

► La sequenza degli eventi che rendono unidirezionale la trasmis­ sione dell’impulso nervoso è quella definita dagli stadi 1, 3 e 4. Prima viene esocitato il neurotrasmettitore che viene catturato dal recettore che attiva l’apertura dei anali del sodio. 787. [M/O] Si consideri un neurone sensoriale umano coinvolto nel riflesso patellare. Che cosa dovrà attraversare, per primo, la membrana post-sinaptica'di questo neurone affinché si generi un potenziale d'azione?

A. B. C. D. E.

Na+ K+ ATP Neurotrasmettitore Ca2+

788. [0] Indica con quale, tra le sottoelencate modalità, uno sti­ molo innesca il potenziale d’azione nel neurone:

A. attivando il rilascio di uno specifico neurotrasmettitore nell’am­ biente intracellulare B. causando l’ingresso di ioni sodio dall’ambiente extracellulare at­ traverso la membrana piasmatica C. attivando la pompa sodio - potassio D. causando l’ingresso di ioni potassio dall’ambiente extracellulare attraverso la membrana piasmatica E. causando l’uscita di ioni sodio dall’ambiente intracellulare 789. [M] Il grafico rappresenta le variazioni del potenziale di membrana durante un impulso nervoso. La linea 3 rappresenta:

► La trasmissione dell’impulso nervoso (potenziale di azione) è do­ vuta alla depolarizzazione della membrana a causa dell’improvvisa apertura dei canali ionici permeabili al sodio. In mancanza di questa apertura l’impulso nervoso non viene trasmesso. 784. [V] Quando si propaga un impulso nervoso (o potenziale d’azione): A. si chiudono le proteine canale del sodio B. si aprono le proteine canale del sodio C. si chiudono le proteine canale del potassio D. l'interno dell'assone diventa negativo E. l’esterno dell'assone diventa positivo 785. [0] L'instaurarsi del potenziale d'azione lungo un assone è dovuto: A. a sinapsi di tipo elettrico B. al rilascio di neurotrasmettitori C. all'uscita di ioni potassio dall'assone D. all'uscita di ioni sodio dall'assone E. all'entrata di ioni sodio dentro l'assone 786. La trasmissione degli impulsi nervosi in una sinapsi è unidirezionale. Quale delle caratteristiche della trasmissione dell’

tempo

A. B. C. D. E.

l'apertura dei canali del Na+ la chiusura dei canali del Na+ l'apertura dei canali di fuga del K+ la fuoriuscita di ioni negativi dall'interno dell'assone una diminuzione degli ioni Na+ all'interno del l'assone

► Le membrane piasmatiche dell’assone e del corpo cellulare pos­ siedono canali ionici potenziale-dipendenti cioè che si aprono quan­ do rilevano un cambiamento nel potenziale di membrana. In condi­ zioni di riposo il potenziale di membrana è a -70 mV per l’asimmetrica distribuzione ionica sostenuta principalmente dalla pompa Na+/K+ ATPasi e i canali per il sodio sono chiusi. Quando il

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©Artquiz BIOLOGIA valore del potenziale raggiunge il livello di soglia ( -55 mV) in seguito ad uno stimolo, i canali si aprono e il sodio entra nella cellula provo­ cando la depolarizzazione delle membrane. Vedi anche quiz 1147. 790. La differenza di potenziale esistente tra i due lati della membrana cellulare è determinata: A. dalla presenza delle guaine mieliniche e dei nodi di Ranvier B. dalla presenza dei ribosomi nel citoplasma C. dalle proteine canale per il sodio e dai pori di membrana D. dalla pompa sodio-potassio E. dai fosfolipidi e dalle proteine di membrana 791. Un neurone che ha appena generato un potenziale di azione non è eccitabile per un breve periodo. L’intervallo durante il quale la stimolazione risulta impossibile viene definito periodo di: A. iperpolarizzazione B. depolarizzazione C. potenziale di riposo D. ripolarizzazione E. refrattarietà 792. [V] Quale dei seguenti valori è più vicino al picco di poten­ ziale di azione di un tipico neurone sensoriale umano? A. -70 mV B. +40 mV C. OmV D. +110 mV E. -30 mV 793. Quanto misura il potenziale a riposo della membrana di un neurone? A. +35 mV B. -50 mV C. +70 mV D. 0 E. -70 mV 794. [O] Il valore del singolo potenziale d'azione generato da un impulso nervoso: A. varia lungo il percorso di una fibra nervosa B. varia secondo la frequenza dello stimolo C. varia secondo l'intensità dello stimolo D. è sempre uguale E. è diverso secondo il tipo di stimolo 795. [O] La propagazione dell'impulso nervoso lungo un assone procede con verso obbligato perché: A. le zone già interessate allo stimolo sono refrattarie alla polarizza­ zione B. i canali del potassio sono tutti orientati in un verso ben preciso C. la membrana cellulare ha modeste proprietà isolanti D. le cellule gliali che circondano l'assone consentono la propaga­ zione in una sola direzione E. c'è continuità tra neuriti e dendriti 796. [O] L'interno di un assone a riposo è ricco di cariche nega­ tive mentre l'esterno è carico positivamente. Tra esterno e in­ terno esiste una differenza di potenziale di 70 millivolt, detto potenziale di riposo. Quando arriva un impulso, si scatena un potenziale d'azione lungo tutto l'assone, dovuto: A. alla diminuzione della polarizzazione della membrana dell'assone B. all'inversione della polarizzazione della membrana dell'assone C. all'assenza di polarizzazione della membrana dell'assone D. alla ripolarizzazione della membrana dell'assone E. all'annullamento della polarizzazione della membrana dell'assone

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 797. [V] L'aumento della velocità di propagazione dell'impulso nervoso lungo l'assone di un neurone motorio è legato: A. alla presenza di una guaina mielinica ininterrotta B. all’aumento del valore soglia di depolarizzazione C. all'assenza della guaina mielinica D. alla presenza dei nodi di Ranvier E. alla presenza di ramificazioni dendritiche ► Ogni cellula del sistema nervoso (neurone) possiede un prolun­ gamento, detto assone, lungo il quale viaggiano, in uscita dal neuro­ ne stesso, gli impulsi elettrici diretti ad altre cellule nervose o musco­ lari. Affinché la conduzione di tali impulsi sia il più rapida possibile (circa 150 m/s), l'assone possiede un rivestimento isolante: la guaina mielinica, composta da una sostanza detta mielina la quale limita il tempo impiegato per il passaggio degli ioni positivi attraverso la membrana cellulare. L'impulso impiegherebbe un tempo maggiore ad attraversare l'assone se non ci fosse tale guaina. Essa presenta delle interruzioni ad intervalli di 1-3 mm, detti nodi di Ranvier, in cor­ rispondenza dei quali si ha l'effettivo passaggio di ioni attraverso la membrana cellulare. Di fatto, tali nodi sono definiti come "interruzio­ ni11poiché consistono in piccole porzioni demielinizzate poste tra due cellule di Schwann. È possibile pensare agli stessi come ai punti di contatto tra due cellule di Schwann adiacenti. Proprio nel punto di contatto sono concentrati i canali ionici responsabili del potenziale d'azione che può quindi insorgere solo a livello dei nodi. Questo si­ stema, definito conduzione saltatoria, consente di aumentare la velo­ cità di conduzione degli impulsi nervosi con una contemporanea di­ minuzione del dispendio energetico. Le cellule di Schwann sono un tipo di cellula del sistema nervoso periferico. La loro principale funzione è quella di rivestire gli assoni dei neuroni con uno strato di mielina, che conferisce ai nervi e ai tratti un aspetto bianco brillante. 798. [M/O] Quale/i delle seguenti affermazioni è/sono corretta/e riguardo ai nodi di Ranvier? 1) Permettono la conduzione saltatoria 2) Corrispondono a interruzioni della guaina mielinica 3) Sono sede del passaggio degli ioni Na+ attraverso la mem­ brana cellulare durante la depolarizzazione A. Solo 2 e 3 B. Nessuna C. Tutte D. Solo 1 E. Solo 1 e 2 799. Quale adattamento NON potrebbe aiutare ad aumentare la velocità di trasmissione in un neurone motore? A. sinapsi B. nodi di Ranvier C. assone lungo D. la presenza di un foglio di mielina isolante E. un diametro più grande dell'assone 800. La guaina mielinica avvolge: A. il nucleo B. l'assone C. i lisosomi D. i flagelli E. la fibra muscolare 801. [V] Gli assoni mielinici dei nervi periferici di diametro mag­ giore conducono lo stimolo ad una velocità compresa tra 50 e 100 metri al secondo, mentre gli assoni amieiinici hanno una velocità di conduzione inferiore a 20 metri al secondo. Questa significativa differenza è dovuta al fatto che:

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

© Artquiz B IO L O G IA

A. la conduzione della corrente elettrica negli assoni amielinici è di .E. Bile tipo continuo anziché saltatoria B. gli assoni amielinici presentano lungo il loro percorso brevi inter­ ► L’acetilcolina è responsabile in molti organismi (tra cui l'uomo) della neurotrasmissione sia a livello di sistema nervoso centrale valli che ne interrompono la continuità C. la corrente nervosa procede in senso opposto a quella degli as­ (SNC) che di sistema nervoso periferico (SNP). In particolare è coin­ volto nella trasmissione a livello di: a) giunzioni neuromuscolari (nervi soni mielinici D. gli assoni amielinici sono avvolti lungo il loro percorso da partico­ motori volontari); b) SNC; c) terminazioni nervose pregangliari (parasimpatiche e simpatiche) del sistema nervoso autonomo; d) termina­ lari cellule dette di Schwann E. io stimolo che si propaga lungo il percorso degli assoni amielinici zioni nervose post-gangliari del sistema parasimpatico; e) termina­ zioni nervose simpatiche post-gangliari deile ghiandole sudoripare; f) non è di tipo elettrico, ma chimico parte midollare della ghiandola surrenale. Le sinapsi che rilasciano 802. [V] Nell’uomo che cosa accelera la trasmissione di un se­ acetilcolina sono definite colinergiche. Viene rilasciata nella fessura sinaptica e si lega a livello post-sianptico a due tipi di recettori, defini­ gnale in un neurone sensoriale? ti recettori colinergici muscarinici accoppiati alle proteine G e nicoti­ 1. L'aumento dell'intensità dello stimolo nici formati da canali ionici per il Na+. 2. La riduzione del diametro dell’assone 3. La mielinizzazione dell’assone 807. L'acetilcolina è un neurotrasmettitore che: A. Solo 2 A. viene prodotto all'inizio dei dendridi neuronali B. Solo 2 e 3 B. viene liberata in seguito ad un impulso nervoso C. Solo 1 C. agisce solo a livello di sistema nervoso centrale D. Solo 3 D. agisce solo a livello dei mitocondri E. Solo 1 e 3 E. impedisce alla noradrenalina di legarsi ai propri recettori 803. [V/O] Se un neurone riceve due segnali, entrambi al di sotto ORGANI DI SENSO: L’OCCHIO del livello di soglia ma distanziati da un brevissimo intervallo di tempo, come si comporta? A. Trasmette un unico impulso, corrispondente alla somma dei due L’occhio è l'organo di senso che ha il compito di ricavare informa­ zioni sull'ambiente circostante attraverso la luce. È coperto da una segnali ricevuti strato epidermico, la sclera, che costituisce la parte bianca B. Non trasmette alcun segnale dell’occhio. Nella parte anteriore la sclera è in contatto con la cornea, C. Trasmette solo il secondo segnale che è trasparente e consente il passaggio dei raggi luminosi, i quali D. Trasmette entrambi i segnali in rapida successione attraversano l’umor acqueo entrano nella parte interna dell’occhio E. Trasmette solo il primo segnale attraverso la pupilla, il cui diametro è controllato dall’iride. L'iride può ► Le strutture neuronali deputate alla trasmissione delle informazioni assumere colorazioni diverse (colore degli occhi). Posteriormente sono le sinapsi. Il numero delle sinapsi per ogni neurone è altissimo: alla pupilla si trova una lente biconvessa trasparente, il cristallino, in genere è tra mille e diecimila, ma talvolta può arrivare a centinaia che consente la messa a fuoco (accomodamento) dell’Immagine di migliaia. Il segnale generato a livello di una singola sinapsi è molto sulla retina, la superficie fotosensibile dell’occhio. Lo spazio tra il piccolo. Tuttavia visto l’elevato numero di sinapsi presenti, è possibi­ cristallino e la retina è occupato dall’umor vitreo. le che i singoli segnali si sommino tra loro, dando origine a segnali a) La retina è formata da cellule sensibili alle radiazioni luminose sufficientemente ampi da poter giungere sino al corpo cellulare. Si (fotorecettori) che generano un impulso nervoso. Questo viene tra­ può verificare sia una somma spaziale dei segnali, quando si som­ smesso, attraverso i! nervo ottico, al cervello, dove avviene l’interpre­ mano i segnali generati nello stesso istante da diverse sinapsi con­ tazione delle informazioni. I fotorecettori contengono pigmenti fotovergenti nello stesso neurone, che una somma temporale quando si sensibili e si distinguono in: coni, contenenti rodopsina e responsabili sommano segnali generati in rapida sequenza a livello di una singola della visione a colori ma sensibili solo a luci piuttosto intense; e ba­ sinapsi. Però la somma di soli due segnali non è sufficiente a supe­ stoncelli, contenenti rodopsina e sensibili a basse intensità di luce ma non ai colori. I coni si suddividono in tre differenti tipologie conte­ rare il livello soglia. nenti forme distìnte di rodopsine, responsabili della visione dei tre colori rosso, verde e blu. Essi sono presenti maggiormente in una 804.1 neurotrasmettitori sono: zona centrale della retina detta fovea, in cui è massima l’acuità visi­ A. ioni Ca2+ che permettono la propagazione dell'impulso nervoso B. mediatori chimici prodotti dalla neuroipofisi va. La retina contiene anche cellule neuronali, che sono responsabili della trasmissione del segnale al nervo ottico. C. ormoni secreti da neuroni Meccanismo della visione. Quando i coni e i bastoncelli sono colpiti D. farmaci che inibiscono la propagazione dell'impuiso nervoso dalla luce, i loro pigmenti vanno incontro a cambiamenti conformaE. mediatori chimici che trasportano l'impulso nervoso zionali che provocano l’innesco di un potenziale d’azione. Questo 805. [V] La funzione principale dei neurotrasmettitori è: viene trasmesso alle cellule neuronali bipolari dello strato sottostan­ A. fare da collegamento tra l'ambiente esterno e interno te, le quali lo ritrasmettono alle cellule gangliari del nervo ottico, che B. condurre gli impulsi in corrispondenza delle sinapsi si origina da una zona particolare detta papilla ottica, un'area in cui C. permettere l'attività della pompa sodio/potassio mancano i fotorecettori (la cosiddetta 'macchia cieca', o più correttaD. trasmettere l'impulso lungo l’assone mente "Scotoma Fisiologico"). E. rendere più veloce la trasmissione dell'impulso nervoso b) Il cristallino ha il compito specifico di variare la distanza focale del sistema ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla 806. Quale delle seguenti sostanze è un neurotrasmettitore? distanza dell’oggetto da mettere a fuoco. La sua curvatura è control­ A. Progesterone lata dai muscoli ciliari ed è mantenuto in sospensione grazie all'ap­ B. Glicogeno parato zonulare. C. Acetilcolina c) L'iride è una membrana muscolare dell'occhio di colore variabile D. Pepsina (colore degli occhi), con forma e funzione di diaframma, pigmentata,

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

situata posteriormente alla cornea e davanti al cristallino, perforata dalla pupilla. È costituita da uno strato piatto di fibre muscolari circo­ lari che circondano la pupilla, da un sottile strato di fibre muscolari lisce per mezzo delle quali la pupilla regola, dilatandosi o contraen­ dosi, la quantità di luce che penetra nell'occhio e posteriormente presenta due strati di cellule epiteliali pigmentate.

concentrati: A. nella fovea B. neH'iride C. nella cornea D. nel cristallino E. nel nervo ottico

808. La parte recettrice di un occhio è: A. la pupilla B. la cornea C. la retina D. il cristallino E. l'umor acqueo

816. Tra queste affermazioni relative alla funzionalità dei fotore­ cettori indicare quella CORRETTA. A. I bastoncelli permettono la messa a fuoco degli oggetti B. I coni sono sensibili a bassi livelli di illuminazione C. I bastoncelli sono responsabili della visione a colori D. I coni permettono la visione notturna E. I coni sono responsabili della visione a colori

809. Che cos'è la retina? A. Una rete di nervi che controlla l'attività dell'apparato digerente B. La membrana fotosensibile dell'occhio C. Una rete di vene che porta il sangue all'encefalo D. Una ghiandola E. L'anello colorato presente nella parte anteriore dell'occhio 810. In quale delle seguenti strutture dell'occhio si forma l'im­ magine? A. Iride B. Congiuntiva C. Corpo ciliare D. Retina E. Sclera 811.1 recettori della vista si trovano: A. nella pupilla B. nei lobi ottici C. nella camera anteriore dell'occhio D. nella retina E. nel cristallino 812. Coni e bastoncelli si trovano: A. nella congiuntiva B. nella sclera C. nella retina D. nell'iride E. nel cristallino 813. [V] I coni presenti nella retina sono responsabili: A. della visione stereoscopica B. della messa a fuoco delle immagini C. della visione a colori D. della visione binoculare E. della visione notturna 814. In condizioni di scarsa illuminazione, pur riuscendo a vede­ re gli oggetti, gli esseri umani non sono in grado di distinguerne i colori perché: A. l’immagine non viene messa a fuoco sulla retina ma sul cristallino B. la trasmissione delle informazioni visive attraverso il nervo ottico è meno efficiente C. i coni, responsabili della visione a colori, si attivano solo con ele­ vati livelli di luminosità, i bastoncelli si attivano invece anche con luce tenue, ma sono insensibili ai colori D. i bastoncelli, responsabili della visione a colori, si attivano solo con elevati livelli di luminosità, i coni si attivano invece anche con luce tenue, ma sono insensibili ai colori E. sia i coni sia i bastoncelli si attivano, ma diventano insensibili ai colori 815. Nell'occhio umano la retina contiene fotorecettori che sono

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817. La rivelazione dei colori per mezzo delle cellule dei "coni" della retina avviene mediante 3 pigmenti chiamati OPSINE, ri­ spettivamente con assorbimento massimo nel rosso, nel verde e nel blu. Quale sarà il colore dell'opsina di un "cono" ad assor­ bimento nel verde? A. Rosso B. Giallo C. Violetto D. Verde E. Bianco ► Perché il rosso è il colore complementare al verde, come il giallo è complementare al viola e il blu è complementare all'arancio. 818. [0] Solo una delle seguenti affermazioni che riguardano la retina è CORRETTA. A. È la porzione trasparente della sclerotica B. Può essere considerata un'estensione periferica dell’encefalo C. Ha il compito di mettere a fuoco le immagini D. Ha la funzione di lente di ingrandimento E. Funziona come il diaframma di una macchina fotografica 819. La rodopsina è una proteina presente: A. negli eritroblasti B. nelle cellule muscolari C. nei melanociti D. nella retina E. negli eritrociti 820. La rodopsina è un: A. ormone B. antibiotico C. pigmento visivo D. glucide E. aminoacido 821. [M] Quando la luce colpisce la retina avviene una trasfor­ mazione chimica in una sostanza contenuta nelle sue cellule e ciò origina lo stimolo nervoso. Questa sostanza è: A. la melanina B. la rodopsina C. la macula lutea D. la fibrina E. la cromatina 822. La cornea è: A. l'esoscheletro degli insetti B. il materiale costituente le unghie C. il materiale costituente i peli D. una caratteristica dei bovini E. una componente del bulbo oculare

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 823. La cornea è: A. una patologia della vista B. la membrana fotosensibile dell’occhio C. uno strato di tessuto trasparente che riveste anteriormente l’occhio D. un tessuto embrionale E. una struttura ossea 824. La sclerotica è una membrana fibrosa esterna di rivesti­ mento: A. delle ossa piatte B. del bulbo oculare C. delle capsule articolari D. delle ossa lunghe E. dei tendini

831. La condizione per cui gli oggetti lontani sono visti meglio dei vicini è definita: A. ipermetropia B. miopia C. cataratta D. accomodazione E. astigmatismo 832. L'astigmatismo è: A. una patologia che residua vistosi segni sulla cute B. una patologia genetica causata da un allele recessivo situato sul cromosoma X C. una patologia della vista D. una patologia degli osti valvolari E. un difetto scheletrico

825. [0] La struttura dell'occhio utile a mettere a fuoco gli ogget­ ti è: A. i coni e bastoncelli B. la cornea C. l'iride D. la retina E. il cristallino

833. La miosi è: A. una divisione cellulare B. la dilatazione pupillare C. l'accomodazione del cristallino D. la costrizione pupillare E. una patologia del miocardio

826. [V] Le due strutture dell’occhio che aiutano a concentrare il fascio di luce sulla retina sono: A. pupilla ed iride B. iride e cristallino C. cristallino e pupilla D. cristallino e cornea E. cornea e sclera

834. Completare la seguente affermazione con i termini sotto elencati nell'ordine corretto: il cristallino ... un'immagine ... sulla retina che è ... alla luce. A. produce, capovolta, insensibile B. focalizza, capovolta, sensibile C. opacizza, diritta, sensibile D. focalizza, diritta, opaca E. produce, capovolta, trasparente

827. Sono cellule permanenti: A. le cellule del cristallino B. gliosteociti C. gli eritrociti D. i linfociti E. gli epatociti

ORGANI DI SENSO: L’ORECCHIO 835. La figura raffigura l'orecchio umano. Quale alternativa pre­ senta gli abbinamenti corretti?

828. [M/PS] La struttura dell'occhio utile a variare la quantità di luce che entra è: A. la sclerotica B. il cristallino C. la retina D. la cornea E. l'iride 829. [M] L’iride è: A. un pigmento scuro di tessuto connettivo che assorbe i raggi lumi­ nosi, evitandone la riflessione all'Interno del bulbo oculare B. un’area circolare di fibre muscolari che regolano la quantità di luce che entra nell’occhio C. un insieme di cellule che trasformano le sensazioni di colore, forma e intensità luminosa in impulsi nervosi D. una membrana trasparente che protegge l’occhio e ne impedisce la disidratazione E. una parte dell’occhio le cui contrazioni muscolari permettono la messa a fuoco di oggetti posti a distanze diverse 830. Nella miopia: A. si vedono male gli oggetti lontani B. si vedono male sia gli oggetti lontani che quelli vicini C. il bulbo oculare è più corto D. il cristallino è leggermente opaco E. si vedono male gli oggetti vicini

A. 1 - padiglione auricolare; 2 - nervo acustico; 3 - chiocciola; 4 - tromba di Eustachio; 5 - timpano; 6 - canali semicircolari B. 1 - padiglione auricolare; 2 - nervo acustico; 3 - timpano; 4 - tuba di Eustachio; 5 - canale semicircolare; 6 - coclea C. 1 - padiglione auricolare; 2 - nervo acustico; 3 - timpano; 4 - tromba di Eustachio; 5 - coclea; 6 - canali semicircolari D. 1 - padiglione auricolare; 2 - canali semicircolari; 3 - chiocciola; 4 - nervo acustico; 5 - tromba di Eustachio; 6 - timpano E. 1 - padiglione auricolare; 2 - nervo acustico; 3 - tromba di Eu­ stachio; 4 - timpano; 5 - chiocciola; 6 - canali semicircolari ► Notare che chiocciola e coclea sono sinonimi, vedi quiz 841 e 842.

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©Artquiz BIOLOGIA 836. [0] L'orecchio: A. comunica con la faringe mediante la tuba di Falloppio B. regola l'equilibrio mediante i canali semicircolari C. controlla l'orientamento grazie alla cornea D. presenta recettori sensoriali nei padiglioni auricolari E. convoglia l'energia luminosa al cervello 837.1 canali semicircolari si trovano: A. nell'orecchio interno B. nelle ghiandole salivari C. nella laringe D. nel testicolo E. nel fegato 838. [M] I canali semicircolari sono condotti situati aH’interno dell’osso temporale; la loro funzione è: A. percepire i suoni per altezza e intensità B. convogliare le onde sonore verso il timpano C. rilevare i cambiamenti di posizione del corpo nello spazio D. equilibrare la pressione atmosferica ai due lati del timpano E. vibrare se sollecitati dalle onde sonore 839. Quale parte dell'orecchio è coinvolta nel mantenimento dell' equilibrio? A. Il meato acustico B. L'orecchio medio C. L'orecchio interno D. Il padiglione auricolare E. L'orecchio esterno 840. La struttura encefalica che controlla l'equilibrio è: A. il cervelletto B. il canale semicircolare C. il talamo D. il bulbo E. la dura madre ► Il cervelletto è l'organo preposto al controllo dell'equilibrio. I canali semicircolari contribuiscono a questo fine. 841. [0] Le vibrazioni sonore vengono trasmesse dalla membra­ na del timpano all'orecchio medio quindi, tramite la catena di tre ossicini, passano all'orecchio interno. A contatto con la mem­ brana del timpano troviamo: A. la chiocciola B. il martello C. la staffa D. I canali semicircolari E. l'incudine 842. Di quale organo fa parte la chiocciola? A. Intestino B. Occhio C. Orecchio D. Lingua E. Stomaco 843. L'organo del Corti è una complessa struttura che costitui­ sce l'apparato sensoriale specifico del/della: A. gusto B. vista C. tatto D. olfatto E. udito

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA SISTEMA GHIANDOLARE GHIANDOLE E CELLULE ENDOCRINE 844. Le ghiandole sono costituite da: A. fibre muscolari 'B. plasmacellule C. cellule epiteliali D. tessuto connettivo E. adipociti 845. Una ghiandola si definisce endocrina quando: A. il prodotto di secrezione viene riversato direttamente nel sangue B. è fornita nel suo interno di un condotto escretore C. il prodotto di secrezione viene riversato in cavità comunicanti con l'esterno D. il prodotto di secrezione viene riversato nel sistemajinfatico E. il prodotto di secrezione viene riversato nel fegato ► In base al destino del secreto si distinguono due tipi di ghiandole: le ghiandole endocrine, che riversano i secreti nei liquidi interni del corpo e le ghiandole esocrine, che riversano il secreto all'esterno del corpo o in cavità comunicanti con l'esterno. 846. Le ghiandole endocrine riversano il loro contenuto: A. nei condotti escretori B. in apposite vescicole extracellulari C. nelle cisterne ghiandolari D. sulla superficie del corpo E. direttamente nei vasi sanguigni 847. Negli esseri umani le ghiandole endocrine producono: A. sudore B. globuli rossi C. tessuto osseo D. succhi gastrici E. ormoni 848. La sella turcica che accoglie la ghiandola ipofisi, su quale osso del cranio si trova? A. etmoide B. occipitale C. palatino D. nasale E. sfenoide 849. L'ipofisi è: A. un ormone B. un insieme di cellule muscolari C. una ghiandola endocrina D. un osso dell'arto superiore E. una ghiandola esocrina ► L'ipofisi è la ghiandola più importante del sistema endocrino, tanto che è stata chiamata anche "ghiandola guida" per la sua azione: essa infatti regola l’attività delle altre ghiandole endocrine. A forma di pisello, è attaccata all'ipotalamo, che, tramite l'impiego di neurormoni definiti fattori di rilascio, regola la secrezione ipofisaria. Questi indu­ cono l’ipofisi a secernere ormoni (come LH, FSH e TSH) che a loro volta vanno a stimolare altre ghiandole endocrine affinché riversino i loro ormoni nel circolo sanguigno. Quando quest’ultimi ormoni rag­ giungono un alterato (eccessivamente basso o alto) livello ematico, l'ipotalamo "avverte” l'ipofisi affinché secerni o blocchi la liberazione degli ormoni bersaglio di altre ghiandole (retroazione o regolazione feedback). In questo modo il sistema nervoso e quello endocrino sono strettamente collegati tra loro. L'ipofisi si divide in tre lobi: ante­

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA riore (adenoipofisi), intermedio e posteriore (neuroipofisi) e secerno­ no diversi ormoni: - Ormone somatotropo (GH): prodotto dal lobo anteriore, è l'ormone che controlla la crescita: stimola infatti la divisione cellulare e la sin­ tesi delle proteine in tessuti come l'osso e la cartilagine. Una sua carenza provoca un ridotto accrescimento scheletrico ed un ritardato sviluppo sessuale, mentre al contrario un'eccessiva produzione porta a fenomeni di gigantismo. - Prolattina: secreta anch'essa dal lobo anteriore regola lo sviluppo del seno nella donna e grazie allo stimolo provocato dalla suzione del lattante induce la produzione del latte. - Ormone antidiuretico (ADH): secreto dalla parte posteriore dell'ipo­ fisi ha il compito di modificare la ritenzione idrica a livello renale: ri­ duce cioè la quantità di acqua allontanata con le urine e controlla l'equilibrio idrico complessivo dell'organismo. In caso aumenti l'osmolarità del sangue, l'ipofisi libera più ADH e di conseguenza con le urine viene eliminata una minore quantità d'acqua. - Ormoni luteinizzante e follicolostimolante (LH e FSH): contribuisco­ no al controllo delle gonadi, entrambi prodotti nel lobo anteriore. LH stimola la formazione del corpo luteo nelle ovaie e la secrezione del testosterone (stimola la crescita delle ossa, dei muscoli e contribui­ sce allo sviluppo sessuale) nei testicoli. FSH stimola la secrezione del follicolo nelle ovaie e dello sperma nei testicoli. - Ormone tireotropo (TSH): secreto dal lobo anteriore ha il compito di stimolare la tiroide a produrre la tiroxina, indispensabile al controllo del metabolismo. - Ormone adrenocorticotropo (ACTH): ha il compito di stimolare la secrezione di cortisone da parte della corteccia delle ghiandole sur­ renali. 850. Dove vengono prodotte le endorfine? A. Nella ghiandola pineale B. Nel lobo posteriore dell’Ipofisi C. Nel lobo anteriore dell’ipofisi D. Nelle ghiandole surrenali E. NelPipotalamo ► Le endorfine sono sostanze endogene che, similmente alle encefaline, sono dotate di proprietà biologiche analgesiche come la mor­ fina e le sostanze oppiacee. Attualmente si conoscono quattro distin­ te classi di endorfine, dette rispettivamente: alfa, beta, gamma e del­ ta. Le cellule destinate alla produzione delle endorfine sono distribui­ te in varie parti del sistema nervoso centrale, nell’Ipofisi, nelle ghian­ dole surrenali, nelle ghiandole salivari e nel tratto gastrointestinale. Recentemente si è trovato che la più comune di esse, la betaendorfina, è sintetizzata come parte di una lunga catena peptidica contenente anche ACTH, l'ormone che è rilasciato dal lobo anteriore dell'ipofisi e che stimola la corteccia surrenale. 851. [0] I fattori di rilascio ipotalamici o "releasing factor" agi­ scono direttamente su: A. ipofisi B. surreni C. gonadi D. tiroide E. tessuti bersaglio 852. Il surrene è: A. un ormone B. una ghiandola esocrina C. un tumore renale D. la parte superiore del rene E. una ghiandola endocrina

► Il surrene (di forma triangolare) è un organo composto da due ghiandole ad attività endocrina. Il surrene è responsabile principalmente della regolazione della ri­ sposta allo stress mediante la sintesi di corticosteroidi e catecolamine, tra cui il cortisolo e l'adrenalina. Il surrene è un organo pari, posi­ zionato a livello dell'ultima vertebra toracica (T12), intensamente irrorato (dalle arterie surrenali superiori, medie e inferiori) e ad attività endocrina. Il parenchima è diviso in due regioni istologicamente e funzionalmente distinte: una più grande detta corteccia surrenale ed una più piccola detta zona midollare. a) La corteccia produce gli ormoni corticosteroidi ed è suddivisa, proseguendo dalla capsula verso la midollare, in: - Zona glomerulare: le cellule parenchimali sintetizzano e secernono ormoni mineralcorticoidi (aldosterone) per il mantenimento dell'equi­ librio idrico. - Zona fascicolata: sintetizza e secerne i glucocorticoidi (cortisolo e cortisone) e controlla il metabolismo di carboidrati, grassi e proteine. - Zona reticolata: produce, sebbene in misura limitata, gli ormoni sessuali (androgeni, estrogeni e progesterone). b) La midollare risulta ricoperta completamente dalla corticale e sin­ tetizza le catecolammine (adrenalina e noradrenalina). Comprende due popolazioni di cellule parenchimali: le cellule cromaffini e le cel­ lule gangliari simpatiche. 853. Quale di questi organi NON è una ghiandola a secrezione interna? A. Prostata B. Tiroide C. Ipofisi D. Pancreas insulare E. Surreni ► È una ghiandola esocrina (o a secrezione esterna). La sua funzio­ ne principale è quella di produrre ed emettere il liquido sèminale, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi. 854. Quale dei seguenti non è considerato un organo endocrino? A. Gonadi B. Tiroide C. Adrenali D. Pancreas E. Adenoidi ► Infatti, le adenoidi sono organi linfoghiandolari preposte alla difesa dell’apparato respiratorio. 855. Quali dei seguenti organi è una ghiandola? A. Polmone B. Vescica urinaria C. Pancreas D. Milza E. Cuore 856. Il pancreas è: A. una ghiandola a secrezione sia interna che esterna B. una ghiandola solo esocrina C. un ormone D. la più voluminosa ghiandola del corpo umano E. una ghiandola solo endocrina ► Vedi quiz 508.

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© A rtquiz BIO LO G IA 857. Quale di queste è la ghiandola più voluminosa? A. Tiroide B. Fegato C. Parotide D. Ipofisi E. Surrenale 858. Che cos'è la tiroide? A. Un organo di senso B. Una ghiandola endocrina C. Un nervo del collo D. Una ghiandola che produce saliva E. Un muscolo del collo 859. La ghiandola tiroide da un punto di vista strutturale è: A. tubulo-alveolare B. follicolare C. tubulare ramificata D. tubulare semplice E. nessuna delle precedenti 860. L'ingrossamento della tiroide può essere correlato a una carenza di: A. iodio B. selenio C. manganese D. ferro E. cobalto 861. Con quale ghiandola è in relazione lo iodio? A. Pancreas B. Surrenali C. Tiroide D. Ipotalamo E. Ipofisi 862. In quale dei seguenti meccanismi deH'omeostasi è princi­ palmente coinvolta la tiroide? A. Regolazione della temperatura corporea B. Regolazione del volume del sangue e del liquido interstiziale C. Regolazione della concentrazione degli ioni sodio e potassio nel sangue D. Risposta alle situazioni.di pericolo E. Mantenimento del pH del sangue attorno a valori vicini a 7,4 863. Le ghiandole sebacee del derma producono: A. una sostanza che lubrifica la pelle B. sudore C. muco D. goccioline di tessuto adiposo E. melanina 864. [V] La parotide è: A. la struttura fibrosa esterna protettiva dell'occhio B. una ghiandola endocrina che riversa i propri ormoni nel sangue C. una ghiandola esocrina che riversa il proprio secreto nella bocca D. la parte dell'orecchio interno che agisce da organo dell’orientamento E. una parte dell'orecchio esterno che trasmette le onde sonore all' orecchio interno ► La parotide è la più grossa ghiandola salivare che produce e ri­ versa nella bocca un secreto sieroso ricco di ptialina, un lisante pro­ teico, attraverso il dotto di Stenone.

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 865. Una caratteristica comune alle ghiandole salivari e sebacee è di essere: A. apocrine B. esocrine C. endocrine D. merocrine E. mesocrine

GLI ORMONI Gli ormoni sono sostanze prodotte dalle ghiandole endocrine, che vengono immesse nel sangue per raggiungere cellule o organi di­ stanti (bersaglio) su cui esercitare la loro funzione. Vengono classifi­ cati, in base alla natura chimica, in tre gruppi: - Ormoni peptidici, di natura idrofilica, come ad esempio l’ormone adrenocorticotropo (ACTH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH), l’insulina e il glucagone. Non potendo entrare nelle cellule bersaglio, inducono le risposte metaboliche legandosi a recettori situati sulla superficie cellulare, che, in seguito al legame con l’ormone, stimola­ no la produzione, all'Interno delle cellule, di secondi messaggeri (AMP ciclico, ioni Ca2+, etc), che a loro volta attivano reazioni enzi­ matiche a cascata finalizzate a regolare l’attività di specifiche vie metaboliche (ad esempio, glicogenolisi e glicogenosintesi). - Ormoni steroidei, di natura lipofila essendo sintetizzati a partire dal colesterolo, come ad esempio l’estradiolo, il progesterone, il testoste­ rone. Esercitano le loro funzioni legandosi a recettori specifici pre­ senti nel citoplasma o nel nucleo delle cellule bersaglio. Nel nucleo il complesso ormone-recettore (lì formato o pervenuto dal citoplasma) attiva o disattiva specifici geni, regolando la sintesi di determinate proteine. - Ormoni derivati da amminoacidi, come ad esempio l’adrenalina, noradrenalina, gli ormoni tiroidei (tiroxina e triiodotironina). Agiscono con meccanismi diversi a seconda che la loro natura sia idrofilica o lipofila. Da quanto descritto, si evince chiaramente che, a differenza del si­ stema nervoso, il sistema endocrino agisce come regolatore dei pro­ cessi metabolici in modo lento ma più diffuso. Le principali ghiandole endocrine sono: l’ipofisi, la tiroide, le paratiroidi, le ghiandole surrenali, le isole del Langerhans del pancreas, le gonadi e l’epifisi. Le diverse ghiandole si influenzano fra loro in modo sia sinergico che antagonista; un ruolo centrale è svolto dall’ipofisi, che consta di una parte anteriore secernente ormoni che regolano l’attività di altre ghiandole, quali tiroide, gonadi, corteccia surrenale, e di una porzione posteriore funzionalmente distinta. L’ipofisi è a sua volta controllata dal sistema nervoso centrale tramite il sistema ipotalo-ipofisario. 866. Quale delle seguenti affermazioni NON è vera per gli ormoni umani?

A. B. C. D. E.

Alcuni, come il testosterone e l'estrogeno, possono essere steroidi Viaggiano alla velocità del sangue Sono tutti rilasciati da ghiandole e fluiscono nel sangue Sono tutte sostanze chimiche Un ormone può influenzare una o più strutture corporee.

867. La regolazione dei processi fisiologici mediante la sintesi ed il rilascio di messaggeri chimici (ormoni) che agiscono su specifici tessuti e organi bersaglio, è propria del sistema:

A. B. C. D. E.

Endocrino Digerente Nervoso Muscolare Tegumentario

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA . Gli ormoni sono sostanze: non sintetizzabili dalle cellule prodotte da ghiandole esocrine prodotte dalle cellule del sistema nervoso prodotte da ghiandole endocrine importanti per la digestione

868

A. B. C. D. E.

869. Gli ormoni: A. sono tutti i regolatori della funzione riproduttiva e quindi sono presenti solo durante l'età feconda B. sono prodotti di trasformazione delle vitamine e servono a con­ trollare l'accrescimento C. sono prodotti di trasformazione delle proteine D. vengono introdotti con gli alimenti e servono al controllo dei pro­ cessi di assimilazione E. nessuna delle affermazioni proposte è corretta 870. Quali, tra i seguenti composti, possono NON essere di na­ tura proteica? A. Fattori della coagulazione B. Actina e miosina C. Ormoni D. Anticorpi E. Enzimi 871. Gli ormoni possono appartenere alle seguenti classi di composti, tranne una. Indicare quale. A. Steroidi B. Peptidi C. Carboidrati D. Derivati di acidi grassi E. Derivati di amminoacidi 872. Una CORRETTA definizione di ormone è: A. un qualsiasi secreto ghiandolare B. una proteina con funzione di catalizzatore C. una proteina intrinseca della membrana piasmatica D. una proteina basica associata al DNA E. una sostanza prodotta in un distretto dell'organismo con effetti specifici su altri distretti 873. Indica quale delle seguenti affermazioni relative agli ormoni è ERRATA: A. Agiscono come enzimi B. Sono trasportati dal sangue C. Sono secreti da cellule specializzate D. Alcuni si legano alle membrane cellulari mentre altri penetrano nelle cellule E. Sono molecole peptidiche o steroidee 874. "Composti chimici prodotti da cellule di un organismo ca­ paci di agire, con funzione regolatrice, su cellule bersaglio dello stesso organismo". Questa definizione si riferisce a: A. vitamine B. enzimi C. ormoni D. citocromi E. anticorpi 875. [M/PS] Un ormone agisce unicamente sulle sue cellule ber­ saglio perché: A. non sono permeabili all'ormone B, solo esse contengono i geni che stimolano l'ormone

C. solo esse posseggono i recettori specifici per l'ormone D. sono sempre situate in prossimità della ghiandola che ha prodot­ to l'ormone E. solo ad esse arriva il sangue contenente l'ormone 876. [O/PS] Una cellula costituisce il bersaglio di un determinato ormone se: A. ha una forma che è riconosciuta dall'ormone B. possiede i geni per la produzione di quell'ormone C. è situata vicino alla ghiandola endocrina che secerne l'ormone D. non è innervata da alcuna terminazione nervosa E. possiede i recettori capaci di riconoscere e legare l'ormone ► I recettori degli ormoni sono delle specifiche proteine. Queste pro­ teine possono essere localizzate sulla superficie cellulare o all'Inter­ no della cellula. Nel primo caso le proteine sono i recettori di quegli ormoni che non possono attraversare la membrana piasmatica (or­ moni polipeptidici); nel secondo caso le proteine sono i recettori di quegli ormoni che sono capaci di attraversare la membrana piasma­ tica (ormoni steroidei, idrofobici). Nel primo caso il legame dell'ormo­ ne al recettore provoca una variazione conformazionale di quest'ul­ timo, che si trasmette all'interno della cellula (i recettori sono proteine trans-membrana con una parte esterna e una parte interna, citopla­ smatica). La variazione di struttura della parte citoplasmatica scatena una cascata di reazioni biochimiche (trasduzione del segnale) che porta all'attivazione di alcuni geni e quindi ad una diversa espressio­ ne genica della cellula, che esplica quindi una comportamento diver­ so. Quando l'ormone è capace di entrare nella cellula, la sua intera­ zione con la proteina-recettore provoca direttamente una sua diversa conformazione e, anche in questo caso, un comportamento tale da innescare l'espressione di geni prima silenti. 877. Nel nostro organismo solo alcuni tipi di cellule sono capaci di produrre una risposta funzionale a ciascun ormone; ciò av­ viene perché:

A. B. C. D. E.

alcune cellule non possiedono i recettori adatti alcuni ormoni sono presenti in bassa concentrazione alcuni ormoni non agiscono sulle cellule alcune cellule modificano gli ormoni inattivandoli alcuni ormoni sono distrutti dagli anticorpi

878. Quale ormone viene prodotto dal lobo anteriore dell’ipofisi?

A. B. C. D. E.

Prolattina Ossitocina Adrenalina Vasopressina Glucagone

879. [V] La funzionalità di quale tra i seguenti organi NON è di­ rettamente influenzata da ormoni prodotti dall’ipofisi anteriore?

A. B. C. D. E.

Surrene Rene Ovaio Tiroide Ghiandola mammaria

880. La prolattina è:

A. B. C. D. E.

il precursore del latte un tipo di caramella ciò che resta del latte quando si fa il formaggio il “ latte” dei rettili un ormone

437

© A rtquiz BIOLOGIA 881. [0] La melatonina è un ormone prodotto da una ghiandola po­ sta alla base del cervello, ed ha la funzione di regolare il ciclo sonnoveglia. Per questo è usata da chi fa lunghi viaggi in aereo con repen­ tini cambi di fuso orario. La ghiandola che produce la melatonina è: A. l’ipofisi B. l’epifisi C. ilsurrene D. la tiroide E. il timo

► La ghiandola pineale o epifisi è una ghiandola endocrina che pro­ duce l'ormone melatonina regolando il ritmo circadiano sonno-veglia. L'esposizione alla luce ne inibisce la produzione in misura dose­ dipendente. In particolare, la ghiandola pineale secerne melatonina dopo la comparsa dell’oscurità e la sua concentrazione nel sangue aumenta rapidamente raggiungendo il massimo tra le 2 e le 4 di not­ te per poi ridursi gradualmente all'approssimarsi del mattino. La me­ latonina è inoltre l'ormone antagonista degli ormoni gonadotropi ipo­ fisari, infatti gli elevati quantitativi di melatonina nell'individuo in età prepuberale, ne impediscono la maturazione sessuale. All'inizio della pubertà i livelli di melatonina decrescono notevolmente. 882. Per ritmo circadiano si intende:

A. la capacità di adattarsi ad un ritmo definito B. la ripetizione di comportamenti a ritmi approssimativamente co­ stanti C. lo svolgimento di determinate funzioni a intervalli di 24 ore, anche in assenza del ritmo luce-buio D. la capacità degli animali polari di adattarsi ai ritmi particolari di luce-buio presenti nelle regioni nordiche E. la capacità di compiere un intero ciclo riproduttivo in 24 ore 883. Che cos’è la melatonina?

A. B. C. D. E.

Una proteina dell’epidermide responsabile del colore della pelle Un amminoacido Un ormone Un neurotrasmettitore secreto dalla corteccia surrenale Un enzima digestivo

884. Il surrene produce:

A. B. C. D. E.

il cortisolo l’ormone ACTH la serotonina il testosterone l'ormone TSH

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA A. Soltanto all’esterno della cellula è possibile raggiungere la con­ centrazione necessaria B. L'ormone deve legarsi alla porzione extracellulare del suo speci­ fico recettore C. La composizione chimica del citosol inibisce la funzione dell’ ormone D. I segnali chimici attivati dall’ormone agiscono a livello extracellu­ lare E. L’ormone all’interno della cellula trasloca nel nucleo dove non può agire . L'ormone adrenalina è secreto: dalle paratiroidi dalla tiroide dalla corteccia surrenale dalla midolla surrenale dall'ipofisi

888

A. B. C. D. E.

889. Quale dei seguenti NON è un ormone steroideo? A. Aldosterone B. Testosterone C. Progesterone D. Adrenalina E. Cortisolo 890. Cosa si alza quando il livello di adrenalina cresce in un uomo? 1. La frequenza cardiaca 2. La frequenza respiratoria 3. La velocità dell'Impulso in un neurone sensorio A. S o lo2e 3 B. Solo 1 C. 1,2 e 3 D. Solo 1 e 3 E. Solo 1 e 2 891. Quale tra le seguenti sostanze è un ormone prodotto dal pancreas? A. Ptialina B. Insulina C. Tiroxina D. Adrenalina E. Emoglobina

892. L'ormone prodotto dal pancreas è: A. l'insulina B. l'aldosterone 885. Quale tra questi ormoni viene prodotto dalle ghiandole sur­ C. la melanina renali? D. il progesterone A. Insulina E. l'adrenalina B. Corticotropina C. Cortisone 893. Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti il sistema D. Triiodotironina endocrino è SCORRETTA? E. Tiroxina A. Esistono ormoni steroidei e non steroidei B. Le cellule che possiedono i recettori adatti producono una rispo­ ► Si noti che il cortisolo e il cortisone sono la stessa cosa. sta funzionale all'ormone 886. Quale ormone stimola la produzione degli ormoni surrenali? C. Tutti gli ormoni prodotti dall'ipotalamo sono peptidici D. Per molti ormoni il secondo messaggero è l'AMP ciclico A. Cortisolo E. L'insulina è un ormone steroideo B. Tireotropo C. Paratormone 894. L'insulina è: D. Adrenocorticotropo A. un alcol trivalente E. Ossitocina B. un ormone proteico 887. [IVI] L’ormone idrosolubile adrenalina agisce se presente all’ C. un ormone steroideo esterno della cellula, mentre non agisce se viene iniettato nel D. un composto a carattere lipidico E. un composto a carattere vitaminico citosol. Perché?

438

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA 895. Qual è la principale funzione dell’insulina?

A. B. C. D. E.

Stimolare le gonadi Innalzare la concentrazione di azoto nel sangue Innalzare la concentrazione di zuccheri nel sangue Abbassare la concentrazione di zuccheri nel sangue Abbassare la concentrazione di azoto nel sangue

►Vedi anche quiz 518. 896. Alcuni ormoni operano un controllo della funzione renale. Quale tra questi stimola II riassorbimento del sodio?

A. B. C. D. E.

Latiroxina Il glucagone L'aldosterone L'insulina Il cortisolo

897. [0] Gli ormoni che regolano la funzione renale sono:

A. B. C. D. E.

TSHeACTH Aldosterone e ADH Aldosterone e testosterone Glucagone e tiroxina ADH e LH

898. Come viene regolato l’equilibrio idrosalino a livello renale?

A. B. C. D. E.

Mediante l'ormone ADH e l'aldosterone Mediante l’ormone tireotropo Mediante la pompa sodio-potassio Mediante il processo di ultrafiltrazione Mediante l'eritropoietina

899. Quale ormone regola il riassorbimento di sodio e potassio nel rene?

A. B. C. D. E.

Tiroxina Paratormone Aldosterone Adrenalina Prolattina

900. Dove agisce principalmente l'aldosterone a livello renale?

A. B. C. D. E.

Sulla branca ascendente dell’ansa di Henle Sul tubulo renale prossimale Sul glomerulo renale Sul tubulo renale distale Sulla branca discendente dell'ansa di Henle

901. Quale dei seguenti ormoni NON agisce direttamente sul rene?

A. B. C. D. E.

ormone antidiuretico renina peptide natriuretico atriale angiotensina II aidosterone

► L’ormone antidiuretico (vasopressina o ADH) ha diverse azioni nel rene: promuove il riassorbimento dell'acqua, dell'urea e stimola il riassorbimento di sodio a livello della porzione ascendente dell'ansa di Henle. La renina è un enzima proteolitico, che viene secreto dalle cellule iuxtaglomerulari del rene, che attiva il processo che trasforma l'angiotensinogeno in angiotensina che a sua volta viene convertita nel prodotto biologicamente attivo, l'angiotensina II, in grado di sti­ molare la secrezione di aldosterone. L'aldosterone stimola il riassor­ bimento di ioni sodio e la secrezione di ioni potassio e idrogenioni a livello del tubulo renale. Il peptide natriuretico atriale, ANP, agisce a livello dei reni, per ridurre l'acqua, il sodio e i carichi adiposi nel si­ stema circolatorio, abbassando per questo la pressione sanguigna.

© A rtquiz B IO LO G IA Pertanto, tra le alternative possibili, la renina è l’unico ormone che non ha azione diretta sul rene, ma solo indiretta. 902. L'ossitocina è: A. una sostanza derivante dal metabolismo delle fibre muscolari B. una sostanza prodotta dall'intestino C. una sostanza prodotta dall'ipotalamo D. una vitamina E. una sostanza prodotta dalle ossa lunghe 903. L'ossitocina è un ormone che: A. stimola l'ovulazione B. stimola la produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie C. è un prodotto delle ghiandole surrenali D. stimola la crescita dell'organismo E. favorisce la deposizione di calcio nelle ossa 904. [V] L'ormone che ha come bersaglio i muscoli dell'utero facendoli contrarre è: A. LH B. Ossitocina C. FSH D. Estrogeno E. Progesterone 905. [V] Da quale ormone è stimolata l'ovulazione? A. Cortisolo B. ACTH C. FSH D. TSH E. Ossitocina 906. Quale ormone determina lo scoppio del follicolo ovarico e la conseguente liberazione della cellula uovo? A. vasopressina B. adrenocorticotropo C. follicolostimolante D. - cortisolo E. luteinizzante 907. [V] Quali ormoni possono essere secreti dalla ghiandola pituitaria di una donna sana? A. Adrenalina, ormone follicolo stimolante, ossitocina e vasopressi­ na (ADH) B. Adrenalina, estrogeno, ossitocina e vasopressina (ADH) C. Ormone adrenocorticotropo, ormone follicolo stimolante, ormone luteinizzante ed estrogeno D. Ormone luteinizzante, estrogeno, ossitocina e vasopressina (ADH) E. Ormone adrenocorticotropo, ormone follicolo stimolante, ormone luteinizzante e vasopressina (ADH) 908. Il testosterone, gli estrogeni e il progesterone sono: A. vitamine B. ormoni sessuali maschili e femminili C. ormoni prodotti dalla tiroide D. ormoni sessuali maschili E. prodotti industriali 909. [V] Indicare quale dei seguenti ormoni NON è di natura pro­ teica: A. insulina B. prolattina C. gonadotropina D. testosterone E. ormone della crescita

439

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CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA

910. [0] Nel doping sportivo si fa un largo uso di ormoni andro- E. geni steroidei perché:

A. B. C. D. E.

migliorano ia concentrazione psicologica dell’atleta migliorano l'utilizzo degli acidi grassi da parte del cuore abbassano l'ematocrito stimolano ia produzione di globuli rossi dal midollo osseo hanno un effetto anabolizzante sui muscoli

911.11

Tiroide-paratiroidi

918. [0] La calcitonina: A. stimola la tiroide a produrre PTH B. stimola il rilascio di ioni calcio da parte delle ossa C. stimola l’intestino ad assorbire più ioni calcio dagli alimenti D. stimola il deposito di ioni calcio nelle ossa E. aumenta il livello ematico degli ioni calcio

progesterone è:

A. un ormone sessuale femminile B. un ormone prodotto dall'ipofisi C. un ormone sessuale prodotto nella stessa quantità sia nei maschi che nelle femmine D. un ormone che agisce sul rene E. un ormone sessuale maschile

919. Nella tiroide le cellule C elaborano: A. calcitonina B. tetraiodotironina C. paratormone D. tirosina E. tiroxina

912. Gli ormoni sessuali sono secreti:

920. [M] Da quale ghiandola è prodotto l’ormone antagonista della calcitonina nella regolazione della calcemla? A. Ipofisi B. Paratiroide C. Corticale surrenale D. Midollare surrenale E. Pancreas

A. B. C. D. E.

dai gameti dall'ipofisi dallo scroto dal talamo da nessuna delle strutture proposte

913. Quali delle seguenti sostanze è un ormone?

A. B. C. D. E.

Latiroxina Laptialina La mioglobina La cheratina Il colesterolo

914. La tiroxina: 1) è un ormone, 2) è un amminoacido prodotto dalla tiroide, 3) contiene iodio, 4) contiene ferro. Riguardo alle precedenti affermazioni:

A. B. C. D. E.

è corretta solo ia 2) è corretta solo la 1) sono corrette la 1) e la 3) sono tutte errate sono corrette la 1), la 3) e la 4)

921. [M] La calcitonina è: A. un ormone proteico prodotto dalle paratiroidi B. un ormone proteico prodotto dalla tiroide C. un ormone steroideo prodotto dalla tiroide D. un ormone steroideo prodotto dall’ipofisi E. un ormone proteico prodotto dall’ipofisi 922. Quale dei seguenti ormoni viene rilasciato dalla neuroipofisi? A. prolattina B. somatotropina C. tireostimolante D. adrenocorticotropina E. vasopressina ► La vasopressina (o ADH) è nota anche come ormone antidiuretico.

915. Quale ormone stimola la produzione degli ormoni tiroidei?

A. B. C. D. E.

Aldosterone Tiroxina Ormone tireotropo Ormone adrenocorticotropo Paratormone

916. [0] L’ormone TSH è prodotto: A. dalla tiroide e agisce sull'ipofisi B. dalla tiroide e agisce sulla corteccia surrenale C. dall’adenoipofisi e agisce sulla tiroide D. dall’adenoipofisi e agisce sulla cartilagine di accrescimento E. dalla neuroipofisi e agisce sulla tiroide ► L'ormone tireostimolante, chiamato anche tirotropina, tireotropina, ormone tireotropo o TSH, è secreto dall’adenoipofisi, il lobo anteriore dell'ipofisi, e controlla l'attività secretiva degli ormoni della ghiandola tiroide, aumentando la produzione di tiroxina e triiodotironina. Il suo rilascio è controllato sia daH'ipotalamo che dall'ipofisi. 917. Da quali coppie di ghiandole vengono rispettivamente se­ creti la calcitonina e il paratormone? A. Surrene-pancreas B. Ipofisi-epifisi C. Paratiroidi-ipofisi D. Tiroide-ipofisi

440

923. Qual è una delle funzioni dell'ormone antidiuretico? A. Stimola il riassorbimento di acqua nell'ipotalamo B. Regola la glicemia C. Regola l'accrescimento osseo D. Stimola il riassorbimento di acqua nel tubulo renale E. Controlla la crescita 924. [M/PS] In caso di scarsa assunzione di liquidi: A. l'urina è meno concentrata B. l'ipotalamo produce una maggior quantità di ormone ADH C. la produzione di urina aumenta D. il riassorbimento dell'acqua a livello dei tubuli collettori diminuisce E. il rene restituisce meno acqua al sangue 925. [V] Le funzioni del rene e la pressione sanguigna interagi­ scono tra loro: infatti un non corretto funzionamento renale può causare ipertensione. L'acqua corporea totale viene mantenuta co­ stante grazie all'azione di alcuni ormoni, come l’ADH secreto dall'ipotalamo e l'aldosterone, secreto dalla corteccia surrenale, la cui azio­ ne è di far riassorbire ioni sodio, e acqua dai reni. Nel morbo di Addison l'aldosterone è assente o ridotto. Ciò comporta: A. un mancato riassorbimento dell'acqua e conseguente alta pressione B. un aumento della diuresi e conseguente alta pressione C. un'elevata perdita di acqua con le urine e conseguente bassa pressione

CAP. 1. ISTOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA D. una diminuzione della diuresi e conseguente bassa pressione E. un'elevata perdita di acqua con le urine e conseguente alta pres­ sione 926. [M/O] Quale delle seguenti è una conseguenza indotta dal rilascio deH'ormone vasopressina? A. Diminuire la glicemia B. Aumentare la pressione sanguigna C. Diminuire la pressione sanguigna D. Aumentare la calcemia E. Aumentare la glicemia ► La vasopressina, stimolando il riassorbimento di acqua nel rene e la produzione di urina concentrata, determina un aumento del volu­ me piasmatico con la conseguenza di un aumento della pressione sanguigna. 927. [M/PS] La produzione di quale ormone può essere stimolata da una forte emozione? A. Cortisone B. Ossitocina C. Tiroxina D. Glucagone E. Adrenalina 928. [V] In caso di intensa attività agonistica le arterie dei mu­ scoli allargano il proprio lume. Ciò è reso possibile per: A. l'attività di un arco riflesso semplice B. la stimolazione del sistema nervoso centrale C. la stimolazione dell'adrenalina D. la produzione di glucagone E. l'attività della corteccia surrenale 929. Quale, tra questi ormoni, stimola e mantiene le attività me­ taboliche?

A. B. C. D. E.

Tirossina Calcitonina ADH Vasopressina Ossitocina

►Tirossina e tiroxina sono la stessa molecola. 930. Indicare l’abbinamento ERRATO tra ghiandole endocrine e ormoni

A. B. C. D. E.

testicolo-testosterone pancreas-insulina surrene-adrenalina ovaio-estrogeni tiroide-melatonina

931. Quale dei seguenti accoppiamenti ghiandola-ormone è sbagliato?

A. B. C. D. E.

tiroide-calcitonina rene-eritropoietina midollare surrenale-adrenalina pancreas-glucagone ipofisi-melatonina

© A rtquiz BIO LO G IA B. l'insulina è prodotta dal pancreas, il glucagone dal fegato, con funzioni opposte C. i due ormoni agiscono alla stessa velocità e con funzioni opposte D. entrambi gli ormoni influenzano il passaggio di glucosio dentro e fuori le cellule E. entrambi gli ormoni producono un calo del livello di glucosio ema­ tico 933. Per quale delle seguenti proteine è indicata la funzione esatta? A. DNA polimerasi - proteina strutturale B. istone- trasporto di ioni C. tubulina - enzima D. melanina - tossina E. glucagone - ormone 934. [M/O] In una donna sana, quattro ormoni sono rilasciati a livelli diversi durante il ciclo mestruale. L'aumento del rilascio di uno di questi ormoni promuove l’evento successivo. Quale delle opzioni possibili elencate di seguito mostra la corretta sequenza del rilascio degli ormoni a partire dall'inizio della mestruazione? [ —> = seguito da] A. Estrogeno —> progesterone —> LH —> FSH B. Estrogeno —» FSH —> progesterone —> LH C. FSH —> estrogeno —►LH —> progesterone D. Progesterone —» estrogeno —> LH —» FSH E. FSH —» estrogeno —> progesterone —> LH 935.1 pazienti affetti da una malattia genetica chiamata glicogenosi di tipo I A sono privi di un enzima che normalmente per­ metterebbe, in risposta all'azione del glucagone sul fegato, di mobilizzare le scorte di glucosio immagazzinate sotto forma di glicogeno nel fegato quando la glicemia scende. Di conseguen­ za questi pazienti, per evitare l'ipoglicemia, devono: A. mangiare carboidrati a intervalli regolari B. mangiare proteine a intervalli regolari C. iniettarsi glucagone prima dei pasti D. iniettarsi insulina prima dei pasti E. evitare di mangiare carboidrati ► I pazienti privi di glicogenosi IA non sono capaci di utilizzare il glicogeno per produrre glucosio, anche in presenza di glucagone, che è l'ormone che stimola la degradazione del glicogeno. I pazienti sono quindi costretti a far ricorso a fonti di glucosio esterne e quindi mangiare carboidrati ad intervalli regolari. 936. L’ormone giovanile (JH) è: A. un neurosecreto ipofisario che stimola il riassorbimento della co­ da nei girini di anfibi B. un ormone prodotto dagli insetti che, in occasione della muta, causa l’inibizione della metamorfosi larvale C. un neurosecreto ipofisario che stimola il rilascio di gonadotropine D. un prodotto sintetico che rallenta il processo di invecchiamento E. un peptide rilasciato dalla ghiandola ipofisaria per stimolare la corteccia surrenale

937. Uno studente di 18 anni rimane bloccato nel deserto. Dopo 4 ore di cammino a 29°C arriva ad una stazione di servizio e trova aiuto. Quali delle seguenti ha giocato un ruolo nel mecca­ 932. [0] Se nel sangue di un individuo venissero iniettati con­ nismo endocrino per abbassare la sua osmolarità piasmatica? temporaneamente uguali dosaggi degli ormoni insulina e gluca­ A. Ghiandola pituitaria gone non si osserverebbe alcun cambiamento del livello del B. Dotto collettore glucosio ematico, in quanto: C. Ipotalamo A. entrambi gli ormoni sono prodotti dal fegato che ne esercita il D. Reni controllo E. Tutti

441

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE

FEEDBACK POSITIVI E NEGATIVI 938. [M] Le contrazioni dell'utero prima del parto provocano il rilascio di un ormone da parte della neuroipofisi dell'ipotalamo, l'ossitocina, che determina un aumento delle contrazioni che a loro volta accentuano la produzione di ossitocina. Questo è un esempio di: A. arco riflesso B. regolazione nervosa C. feedback positivo D. omeostasi E. feedback negativo 939. [V] Il progesterone è un ormone prodotto dall'ovaio sotto l'azione della tropina ipofisaria LH che può inibire la secrezione del fattore di rilascio per l'LH. Questo meccanismo è un esem­ pio di: A. feedback negativo B. retroazione positiva C. termoregolazione D. regolazione nervosa E. endosimbiosi 940. [0] La carenza di ossigeno stimola la produzione di eritropoietina che a sua volta stimola la produzione di globuli rossi che ripristinano un livello adeguato di ossigeno nel sangue. Ciò inibisce un'ulteriore produzione di eritropoietina. È questo un caso di: A. impossibilità di autoregolazione B. risposta che rende nullo lo stimolo originario C. inutilità dell'autoregolazione D. feedback negativo E. feedback positivo 941. [V] L'elevata concentrazione di ormoni circolanti nel san­ gue induce l'ipofisi a ridurne la secrezione. È questo un caso comune di: A. feedback positivo B. controllo nervoso C. influenza dell'ambiente esterno D. retroazione positiva E. feedback negativo BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE TEORIA CELLULARE 942. La teoria della biogenesi è basata sull'ipotesi che per gene­ rare un organismo vivente ci vuole un altro organismo vivente. Questa affermazione è: A. esatta solo se ci si riferisce ai batteri B. sempre errata C. esatta solo se ci si riferisce ai vegetali D. sempre esatta E. esatta solo se ci si riferisce agli animali 943. [MA/] Individuare l'unica affermazione del tutto CORRETTA. A. Tutte le cellule contengono mitocondri B. Tutte le cellule traggono origine da altre cellule C. Tutte le cellule presentano compartimenti interni D. Tutte le cellule utilizzano ossigeno per le proprie attività metaboli­ che E. Tutte le cellule presentano la parete cellulare

B. C. D. E.

► Infatti, due sono le forme di riproduzione: asessuata o agamica e sessuata o gamica. 945. [V] Quale dei seguenti processi utilizza la mitosi? 1. Formazione di globuli rossi nel midollo osseo da cellule sta­ minali 2. Rigenerazione della mucosa danneggiata nell’apparato dige­ rente 3. Sviluppo del sistema nervoso nell’embrione A. Solo 1 e 2 B. Solo 3 C. Solo 2 e 3 D. Tutti E. Solo 1 ►Tutti e tre i processi sono esempi crescita cellulare alla cui base c’è la mitosi. 946. La più piccola unità in grado di mantenere e riprodurre la vita è:

A. B. C. D. E.

un lisosoma una membrana un nucleo una cellula un organo

947. Nell’organizzazione del vivente, qual è il livello più semplice che i biologi considerano VITA?

A. B. C. D. E.

un gene il DNA un organismo pluricellulare un aggregato di acidi nucleici e proteine una cellula

948. Quale delle seguenti strutture è sempre presente in tutti i tipi di cellule finora conosciuti?

A. B. C. D. E.

Il reticolo endoplasmatico li nucleo La parete cellulare I mitocondri Il materiale genetico

949. Le funzioni fondamentali del materiale genetico durante la vita di un organismo sono:

A. B. C. D. E.

garantire l'assoluta stabilità genetica della specie autoreplicarsi e dirigere la sintesi delle proteine stimolare e promuovere la proliferazione cellulare controllare direttamente le funzioni fisiologiche dell'organismo determinare l'evoluzione del singolo organismo

950. Molto probabilmente l'origine della vita sulla Terra risale a circa:

A. B. 944. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni NON può rientrare C. D. nella formulazione della teoria cellulare moderna? A. Le cellule contengono le informazioni genetiche degli organismi E.

442

dei quali fanno parte e tali informazioni vengono trasmesse dalla cellula madre alla cellula figlia Le cellule hanno origine da altre cellule Tutti gli esseri viventi sono costituiti da singole cellule o da più cellule Ogni organismo pluricellulare può riprodursi solo per via sessuata Le reazioni chimiche di un organismo vivente, avvengono all’interno della cellula

4 miliardi di anni fa 20-30 miliardi di anni fa 5 milioni di anni fa 200-300 miliardi di anni fa 200-300 milioni di anni fa

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE IL MICROSCOPIO

951. Il potere di risoluzione di un microscopio è dato: A. dalla lente dell'oculare B. dalla capacità di distinguere due oggetti estremamente vicini C. dalla sua capacità di fornire immagini tridimensionali dell'oggetto osservato D. dalla lente dell'obbiettivo E. dalla sua capacità di fornire immagini ingrandite dell'oggetto os­ servato 952. Il limite di risoluzione del microscopio ottico è: A. 0,2 mm B. 10 mp C. 1 mm D. 3 mm E. 0,2 pm

B. C. D. E.

stesso strumento ci permette di evidenziare i suoi dettagli purché si usi un obiettivo abbastanza potente Non può essere vista con un microscopio ottico in luce visibile, ma soltanto con il microscopio elettronico Può essere vista con un microscopio ottico in luce visibile, ma soltanto il microscopio elettronico può evidenziare i suoi dettagli Può essere vista a occhio nudo e un microscopio ottico in luce visibile può evidenziare i suoi dettagli Non è evidenziabile nemmeno con il microscopio elettronico

959. [O] Quale tra le seguenti strutture biologiche non è possibi­ le osservare al microscopio ottico? A. Un mitocondrio B. Un ribosoma C. Un globulo rosso D. Un cromosoma E. Il nucleo di una cellula

953.1 mitocondri sono organelli cellulari di dimensioni variabili ► I ribosomi hanno dimensioni medie di 15 - 20nm. Vedi quiz 952. da 5 a 2 micrometri. Essi si vedono: A. esclusivamente con il microscopio elettronico 960. [V] Non è possibile vedere al microscopio ottico: B. ad occhio nudo A. La parete cellulare C. anche con il microscopio ottico B. Il nucleo D. non si possono vedere C. I globuli rossi E. con una lente di ingrandimento D. I neuroni E. La doppia membrana cellulare 954. [M/O/PS] Un microscopio ottico consente ingrandimenti di oltre 1000 volte. Al massimo ingrandimento è possibile osservare: ► La membrana cellulare è un sottile rivestimento, con spessore di A. batteri 5nm, che delimita la cellula in tutti gli organismi viventi. Vedi quiz 952. B. virus C. geni purificati ed isolati 961. Le mutazioni geniche: D. anticorpi A. tranne in alcuni casi estremi, non sono visibili con alcun tipo di E. macromolecole proteiche microscopio B. sono sempre visibili con la tecnica del microscopio ottico in.cam­ 955. [M] Se si volesse riprendere delle immagini per un docu­ po oscuro mentario in cui far vedere i cromosomi in movimento durante la C. sono sempre visibili per mezzo del microscopio elettronico a tra­ divisione cellulare, sarebbe necessario utilizzare: smissione A. il microscopio ottico perché ha un elevato potere di risoluzione D. sono visibili unicamente per mezzo del microscopio ottico, attra­ B. il grandangolo di una macchina fotografica verso l'analisi del cariotipo C. il microscopio ottico perché il preparato è vivo E. sono sempre visibili per mezzo del microscopio elettronico a D. il microscopio elettronico a scansione per osservare meglio la scansione struttura dei cromosomi E. il microscopio elettronico a trasmissione per il suo potere di in­ MISURE E DIMENSIONI DI ALCUNE STRUTTURE BIOLOGICHE grandimento 956. Un microscopio ottico professionale consente al massimo ingrandimento possibile di osservare: A. cromosomi B. virus C. batteriofagi D. geni purificati E. molecole di DNA

962. Micro è un prefisso che indica un sottomultiplo dell'unità di misura considerata, pari a un:

A. B. C. D. E.

miliardesimo millesimo centesimo milionesimo decimo

963. Un micrometro è un:

957. Quale mezzo di indagine usereste per osservare dei proto­ zoi a fresco? A. Lente di ingrandimento B. Cannocchiale C. Occhio nudo D. Microscopio elettronico E. Microscopio ottico

A. B. C. D. E.

centomillesimo di millimetro millesimo di millimetro decimo di metro millesimo di metro decimo di millimetro

964. [O/PS] 10 micrometri corrispondono a:

A. 958. [M] Quale delle seguenti affermazioni è corretta per una B. struttura biologica, approssimativamente sferica, con diametro C. di circa 0,5 micrometri? D. A. Può essere vista con un microscopio ottico in luce visibile e lo E.

1/1000 di metro 0,1 millimetri 1/100.000 di metro 1/1000 di millimetro 100 millimetri

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© A rtquiz BIOLOGIA 965. [0] Il diametro di una cellula della mucosa boccale è circa 50 |jm, corrispondente a: A. 0,05 cm B. 0,5 mm C. 0,05 mm D. 5nm E. 0,5 nm 966. [V] Il nanometro corrisponde a: A. 10-8 pirri B. 10'6 pm C. 10 pm D. 10-4 pm E. 10-3 |jm 967. L'unità di misura più adatta per misurare le cellule somati­ che umane è: A. micrometro B. millimetro C. nanometro D. picometro E. angstrom

CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1. il gene CFTR umano 2. il cromosoma Y umano 3. un nucleotide 4. la timina 5. il cromosoma X umano

A. B. C. D. E.

3 ,4 ,1 ,5 , 2 4 ,3 ,1 ,2 , 5 4, 3,-1,5, 2 1,3, 2, 4, 5 3,4, 1, 2, 5

973. Mettere le seguenti strutture presenti in uno spermatozoo in ordine decrescente di grandezza. a) mitocondrio b) nucleo c) ribosoma

A. B. C. D. E.

b), a), c) b), c), a) c), a), b) a), b), c) a), c), b)

974.1 virus:

A. hanno le stesse dimensioni dei batteri B. sono più grandi dei batteri 968. Secondo la teoria cellulare tutti gli organismi viventi sono C. sono osservabili al microscopio ottico composti di cellule indipendentemente dalle dimensioni rag­ D. sono più piccoli dei batteri giunte nella fase adulta. Quali sono le massime dimensioni rag­ E. sono più grandi di un mitocondrio giunte da alcune cellule del regno animale? 975. [M] I virus: A. 50 mm A. sono più piccoli di 1 pm B. 5mm B. sono più grandi dei batteri C. 1 mm C. hanno le stesse dimensioni dei batteri D. 100 mm D. sono più grandi di un mitocondrio E. 10 mm E. sono osservabili al microscopio ottico ► La dimensione delle cellule animali è variabile. Il diametro è in generale compreso tra i 10 e i 20pm, ma alcune cellule possono ► I virus hanno forma e dimensioni variabili. La maggior parte dei raggiungere dimensioni maggiori, come le cellule uovo di struzzo, virus ha lunghezza compresa tra 10 e 450 nm, i mimivirus i 750-800 nm, tuttavia alcuni virus filamentosi (es. Ebola virus; virus della rab­ che presentano diametro di 86mm. bia) ha lunghezza un po' maggiore di un micron. La larghezza è 969. La maggior parte delle cellule procariotiche ha dimensioni sempre minore di 100 nanometri. Infatti non possono essere visti al microscopio ottico. Vedi quiz 954. comprese tra: A. 1 e 10 nm 976. Il diametro dei globuli rossi è dell'ordine di: B. 20 e 25 nm A. un millimetro C. 0,5 e 5 pm B. qualche centimetro D. 2 e 5 nm C. 100-200 micrometri E. 100 e 150 pm D. 8-10 micrometri E. pochi nanometri 970. Una cellula eucariote, rispetto a una cellula procariote: A. è circa 10 volte più grande 977. Quale delle seguenti gerarchie di dimensioni (dal più picco­ B. è circa 10 volte più piccola lo al più grande) è CORRETTA? C. è circa 2 volte più grande A. Mitocondrio-nucleo-cromosoma-cellula D. è circa 100 volte più grande B. Mitocondrio-cromosoma-nucleo-cellula E. ha le stesse dimensioni C. Cromosoma-mitocondrio-nucleo-cellula D. Cromosoma-nucleo-mitocondrio-cellula 971. Nelle cellule animali l’organulo di maggiori dimensioni è: E. Mitocondrio-cromosoma-cellula-nucleo A. il nucleo B. il lisosoma C. il nucleosoma 978. Qual è l'ordine crescente delle seguenti strutture? A. Proteina, atomo, batterio, virus D. il ribosoma B. Proteina, atomo, virus, batterio E. il mitocondrio C. Atomo, proteina, eucariote, batterio 972. [V] Classificare le seguenti strutture biologiche in base alla D. Atomo, proteina, virus, batterio E. Virus, proteina, atomo, batterio loro massa, in ordine crescente:

► Il micrometro corrisponde al micron (pm).

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 979. Quale scala di livelli di organizzazione è CORRETTA? A. Atomo-molecola-cellula-organulo-tessuto-organo B. Atomo-molecola-organulo-cellula-tessuto-organo C. Atomo-organulo-molecola-cellula-tessuto-organo D. Atomo-molecola-organulo-cellula-organo-tessuto E. Molecola-atomo-organulo-cellula-tessuto-organo LA CELLULA 980. L'unità strutturale e funzionale dei viventi è: A. l'RNA B. la cellula C. il DNA D. il genoma E. la molecola 981. [V] Quale dei seguenti livelli di organizzazione negli organi­ smi viventi comprende tutti gli altri: A. organo B. cellula C. organulo cellulare D. tessuto E. apparato 982. Quale struttura, tra le seguenti, è la più complessa? A. La proteina B. La molecola C. L'atomo D. Il virus E. La cellula 983. Nella cellula il rapporto tra superficie e volume: A. Diminuisce con l'aumentare della dimensione della cellula B. Aumenta con l'aumentare della dimensione della cellula C. Diminuisce all'aumentare della superficie delle membrane D. Rimane costante al variare delle dimensioni della cellula E. Nessuna delle precedenti risposte è corretta 984. Tutte le cellule possiedono un rivestimento chiamato: A. plasmalemma B. endoderma C. parete D. sarcolemma E. ectoderma 985. Cosa si intende per cellule perenni: A. Sono cellule che al termine del loro sviluppo mantengono poten­ zialmente la capacità di proliferare B. Sono cellule caratterizzate dalla capacità di auto-rinnovarsi, ser­ vendo così come riserva potenziale di cellule differenziate C. Sono cellule totipotenti D. Sono cellule che al termine dello sviluppo perdono irreversibil­ mente la capacità di proliferare E. Sono cellule che vengono sostituite frequentemente perché sot­ toposte ad usura ►Vengono anche definite cellule post-mitotiche e si distinguono dalle cellule stabili, che replicano solo in caso di necessità, e dalle cellule labili, che si rinnovano continuamente. 986. Sono cellule permanenti: A. _i linfociti B. " gli eritrociti C. le cellule del cristallino

D. gli epatociti E. gliosteociti 987. [V] Individuare l'affermazione ERRATA. In uno stesso indi­ viduo: A. le cellule sessuali hanno uno solo dei due cromosomi omologhi B. tutte le cellule hanno lo stesso numero dei cromosomi C. le cellule somatiche hanno una quantità doppia di geni D. alcune cellule hanno la metà dei cromosomi E. alcune cellule hanno perso i cromosomi 988. Nell'essere umano quale fra le seguenti cellule ha lo stesso numero di cromosomi dello spermatozoo? A. Cellula epatica B. Globulo bianco C. Cellula nervosa D. Zigote E. Cellula ovocita 989. Le cellule somatiche sono: A. tutte le cellule dell'organismo a esclusione di quelle sessuali B. le cellule differenziate che non sono in grado di moltiplicarsi C. le cellule sessuali D. le cellule dell'epidermide E. i somi batterici 990. Le cellule staminali sono A. cellule specializzate presenti nel cordone ombelicale B. cellule indifferenziate del fegato C. cellule epatiche specializzate per la produzione di anticorpi D. cellule indifferenziate o specializzate secondo l'organo in cui si trovano E. cellule totipotenti del midollo osseo ► Non sono solo del midollo osseo (vedi quiz 992). 991. Le cellule staminali sono: A. cellule che si sviluppano esclusivamente nei tumori B. cellule differenziate che svolgono funzioni specifiche in modo coordinato e costituiscono i tessuti C. cellule indifferenziate da cui originano esclusivamente cellule del sistema immunitario D. cellule non specializzate che, replicandosi, hanno la capacità di differenziarsi in una o più specie cellulari E. tutte le cellule coltivate in vitro . 992. [O/PS] È un vero serbatoio di cellule staminali, utilizzabili nella cura delle leucemie: A. il sangue B. il tessuto nervoso C. il midollo spinale D. il cordone ombelicale E. l'epidermide 993. Ciò che caratterizza le cellule staminali è la loro capacità di: A. aumentare il numero totale di cellule che costituiscono un organi­ smo B. non differenziarsi C. proliferare perdendo la capacità di differenziarsi D. produrre cheratina E. conservare l'attività proliferativa ► Per essere definita staminale una cellula deve essere capace di replicarsi illimitatamente rimanendo indifferenziata e di dare luogo a uno o più tipi cellulari differenziandosi.

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©Artquiz BIOLOGIA 994. Quale di queste affermazioni NON è corretta? A. Le cellule staminali non possono dare origine a cellule specializ­ zate B. Le cellule staminali ematopoietiche si trovano nel cordone ombe­ licale C. Le cellule staminali si distinguono in “embrionali” e “adulte” D. Le cellule staminali non sono specializzate E. Le cellule staminali si trovano anche nel derma 995. [V] Gli osteoblasti sono: A. le tipiche cellule del tessuto osseo contenute all'interno di lacune B. cellule che demoliscono il tessuto osseo C. i precursori delle cellule dell'osso D. cellule particolarmente abbondanti in caso di osteoporosi E. i precursori del tessuto cartilagineo ► Osteoblasti, osteoclasti e osteociti sono le cellule deH'osso. Gli osteoblasti sintetizzano la matrice organica dell'osso che in seguito calcifica. Essi si trovano all'inizio sulla superficie del tessuto osseo e vengono in seguito circondati dalla matrice ossea che essi stessi producono e rimangono intrappolati nelle lacune, dove si trasforma­ no in osteociti.

CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1000. [M/O] Un individuo anziano può incorrere più facilmente in una frattura ossea rispetto ad un individuo giovane. Sulla base di questo assunto, quale cellula si può presumere che riduca maggiormente la propria attività con l'invecchiamento? A. L'osteoclasto B. L'osteocita C. Il periostio D. L'osteone E. L'osteoblasto ► Lo scheletro è periodicamente sottoposto a un rimodellamento (cioè, alla sostituzione del tessuto osseo più vecchio con osso di nuova formazione) ed è rigenerato completamente ogni 10 anni. Tale rimodellamento è operato dagli osteoblasti e osteoclasti. In particola­ re gli osteoblasti formano nuova matrice cellulare che con il tempo si indurisce formando nuovo tessuto osseo mentre gli osteoclasti invece demoliscono il tessuto osseo. Poiché gli anziani sono maggiormente soggetti a fratture ossee rispetto ai giovani, si presume che siano gli osteoblasti a ridurre maggiormente la propria attività negli anni. Si noti altresì, che gli osteociti sono cellule mature dell'osso che ne mantengono la struttura e si occupano del metabolismo del tessuto osseo, mentre osteone e periostio non sono cellule ma strutture plu­ ricellulari.

996. Le cellule responsabili della sintesi della matrice extracellu­ 1001. Il collagene è il componente principale: lare del tessuto osseo sono chiamate: A. del reticolo endoplasmico A. osteoclasti B. del'citoplasma B. condroblasti C. dell'apparato del Golgi C. fibroblasti D. del citoscheletro D. osteoblasti E. della matrice extracellulare E. osteoni 1002.11 principale costituente chimico delle cellule dal punto di vista quantitativo è rappresentato da: A. sali minerali B. carboidrati C. acidi nucleici 997. [0] Le cellule in comunicazione tra loro presenti nelle la­ D. proteine E. acqua melle concentriche di un osteone sono dette: A. Osteoclasti 1003.11 protoplasma delle cellule viventi è composto prevalen­ B. Osteoblasti temente da: C. Osteociti A. Proteine D. Condroblasti B. Acqua E. Fibroblasti C. Nessuna delle altre risposte è corretta ► L'osteocita, la cellula più abbondante nel tessuto osseo, costitui­ D. Lipidi E. Vitamine sce circa il 90% del patrimonio cellulare osseo.

► I fibroblasti sono le cellule tipiche e più numerose del tessuto con­ nettivo; i condroblasti sono cellule deputate alla costruzione del tes­ suto cartilagineo; gli osteoni sono le unità strutturali dell'osso com­ patto.

998. Dove si trovano gli osteociti nell’articolazione della spalla? A. Nel legamento B. Nel tessuto osseo C. Nel tessuto muscolare D. Nella cartilagine E. Nella pelle 999. Cosa sono gli osteoclasti? A. Cellule tipiche del tessuto osseo secernenti la matrice dell'osso B. Cellule del midollo che stimolano la produzione dell'osso C. Cellule del connettivo che producono le fibre proteiche di questo tessuto D. Cellule capaci di erodere la matrice dell'osso E. Cellule tipiche dei tessuti embrionali ►Gli osteoclasti sono cellule giganti plurinucleate, che si trovano sulla superficie di trabecole ossee in via di riassorbimento e hanno la funzione di distruggere l'osso.

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► Con il termine protoplasma si indica il complesso di sostanze con­ tenute nella cellula che sono circondate dalla membrana cellulare. Negli eucarioti la parte del protoplasma esterna al nucleo cellulare è detta citoplasma, mentre quella interna è detta nucleoplasma. 1004. L'energia disponibile nella cellula si trova sotto forma di energia: A. luminosa B. chimica C. meccanica D. termica E. nucleare 1005. La cellula ricava energia attraverso: A. sintesi degli zuccheri B. elettrolisi C. sintesi dei lipidi D. rottura di legami chimici E. riscaldamento

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1006. L'energia direttamente utilizzata nei processi di biosintesi e nelle diverse attività meccaniche delle cellule animali deriva: A. dalle varie reazioni anaboliche B. dall'accumulo di grassi C. dalle reazioni digestive D. dalle varie reazioni cataboliche E. dalle reazioni di fotosintesi 1007. L'omeostasi è: A. il mantenimento di condizioni più o meno costanti, indipendente­ mente dalie variazioni ambientali B. il mantenimento di peso costante C. il mantenimento della stessa corporatura D. l'autodistruzione di tessuti morti E. una forma di riproduzione 1008. [V/PS] Quando si parla di "omeostasi" ci si riferisce: A. alla capacità degli esseri viventi di autoalimentarsi B. a una particolare forma di riproduzione asessuata C. alla facoltà degli organismi viventi di autodistruzione dei tessuti morti D. alla facoltà di autoregolazione degli organismi viventi E. al mantenimento di una temperatura costante da parte di un or­ ganismo 1009. [V] L’insieme dei processi che permettono ad un organi­ smo di mantenere condizioni chimico-fisiche stabili al suo in­ terno è definito: A. feedback B. osmosi C. retroazione D. omeostasi E. osmolarità 1010. Con il termine di omeostasi si intende: A. la capacità, posseduta da alcuni organismi, di assumere una co­ lorazione simile a quella dell'ambiente nel quale si trovano in un dato momento B. una forma di terapia che mira a curare una patologia con un far­ maco che ha lo stesso effetto della causa della patologia stessa C. l'arresto della perdita di sangue attraverso una lesione di un vaso sanguigno D. il fatto che i soluti cessano di attraversare una membrana semi­ permeabile, che separa due soluzioni, quando la concentrazione dei soluti diviene uguale nelle due soluzioni E. il fatto che i parametri chimico-fisici dei liquidi dell'organismo sono mantenuti entro i ristretti limiti che consentono la sopravvivenza, la funzione e la moltiplicazione delle cellule 1011. Ogni specie è potenzialmente in grado di accrescere la propria biomassa esponenzialmente e indefinitamente: in natu­ ra, questo però non avviene mai. Perché? A. Perché l'uomo interviene sempre a frenare l'espansione di tutte le specie B. Perché l'ambiente crea delle resistenze ambientali che limitano l'accrescimento C. Perché la biomassa è limitata da fattori tecnologici D. Perché esistono dei fattori limitativi intrinseci nella specie E. Perché il DNA non può replicarsi indefinitamente LA CELLULA PROCARIOTICA ED EUCARIOTICA. DIFFERENZE 1012. La più piccola entità capace di estrinsecare le attività tipi­ che della materia vivente è: A. il tessuto

B. C. D. E.

la cellula di un virus la cellula procariota la cellula eucariota la macromolecola degli acidi nucleici

► Il virus è più piccolo di una cellula procariota, ma non è capace di autoriprodursi se non sfruttando un'altra cellula, e quindi non è con­ siderato una forma di vita. 1013. Le cellule procariotiche differiscono dalle cellule eucariotiche, perché non hanno: A. parete cellulare B. acidi nucleici C. membrana piasmatica D. nucleo E. ribosomi 1014. Le cellule procariote: A. Non si dividono per scissione binaria B. Hanno un vero e proprio nucleo C. Si dividono esclusivamente per mitosi D. Hanno normalmente dimensioni dell'ordine di pochi millimetri E. Hanno il DNA situato in una regione detta nucleoide 1015.1 procarioti si riproducono: A. solo per mitosi B. solo per meiosi C. per gemmazione D. per scissione binaria E. per scissione binaria e meiosi 1016. Come si dividono le cellule procariote? A. Per mitosi B. Per scissione semplice C. Per meiosi D. Per fissione binaria E. Nessuna delle altre alternative è corretta 1017. [V] Quale delle seguenti affermazioni per il DNA dei proca­ rioti NON è corretta? A. Di solito ha una forma circolare B. Si trova nel citoplasma C. È contenuto nel nucleolo D. I plasmidi contengono DNA E. Solitamente non contiene proteine istoniche 1018. Quale tra le seguenti affermazioni relative ai procarioti è vera? A. In alcuni casi è presente un nucleo poco organizzato B. Non è mai presente una parete cellulare C. In alcuni casi è presente una membrana piasmatica formata da un unico strato D. Non sono mai presenti i ribosomi E. Non è mai presente un vero nucleo 1019. [M/O] Quale delle seguenti osservazioni può essere utiliz­ zata per distinguere procarioti da eucarioti? A. Presenza di ribosomi B. Presenza di una parete cellulare C. Presenza di pori nucleari D. Presenza di una membrana cellulare E. Presenza di trascrittasi inversa

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©Artquiz BIOLOGIA procarioti sono esseri viventi: privi di ribosomi privi di un nucleo cellulare tutti autotrofi esclusivamente parassiti provvisti di mitocondri

1 0 2 0 .1

A. B. C. D. E.

1021. Sono organismi privi di nucleo definito: A. le piante B. i procarioti C. i pratisti D. gli invertebrati E. i funghi procarioti sono: organismi pluricellulari sprovvisti di nucleo organismi unicellulari privi di una vera e propria membrana cellulare organismi unicellulari sprovvisti di nucleo organismi che vivono in assenza di ossigeno libero organismi unicellulari provvisti di nucleo

1 0 2 2 .1

A. B. C. D. E.

1023. Un cellula epatica in metafase durante ia mitosi può esse­ re identificata come cellula eucariotica perché possiede: 1. Mitocondri 2. Ribosomi 3. Nucleo A. Solo 2 e 3 B. Solo 1 C. Solo 1 e 3 D. Solo 1 e 2 E. 1,2 e 3 ► Durante la mitosi anche negli eucarioti il nucleo è assente. 1024.1 procarioti sono: A. organismi privi di strutture definite da membrane interne B. organismi parassiti C. cellule di organismi primitivi a riproduzione agamica D. organismi unicellulari, protozoi e protofiti E. organismi primitivi capaci di metabolismo ma non di riprodursi 1025.1 procarioti: A. non presentano ribosomi B. o possiedono DNA oppure RNA C. sono tutti privi della parete cellulare D. possiedono il reticolo endoplasmatico E. sono privi della membrana nucleare

CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1028. [V/PS] Quale fra i seguenti organuli citoplasmatici è pre­ sente sia negli organismi procarioti sia in quelli eucarioti: A. l’apparato di Golgi B. il reticolo endoplasmatico ruvido (RER) C. i lisosomi D. i mitocondri E. i ribosomi ►Ambedue i tipi di organismi effettuano infatti la sintesi proteica. 1029. Quale delle seguenti affermazioni vale sia per i Procarioti che per gli Eucarioti: A. Esistono solo nel mondo vegetale B. Dispongono di pareti cellulari costituite da peptidoglicano C. Contengono strutture nucleari vere e proprie D. Contengono ribosomi E. Contengono organuli delimitati da membrane 1030. Una delle differenze tra le cellule eucariotiche e quelle procariotiche è che: A. le cellule procariotiche non hanno i ribosomi B. le cellule eucariotiche hanno la membrana cellulare C. le cellule procariotiche presentano il materiale genetico sparso nel citoplasma D. le cellule eucariotiche sono batteriche E. non c'è nessuna differenza 1031. Quale delle caratteristiche seguenti possono essere pre­ senti sia nei procarioti che nelle cellule animali eucariotiche? 1 . glicogeno 2 . una parete cellulare 3. DNA attorcigliato 4. citoplasma che contiene ribosomi A. 1 e 4 B. 1 e 2 C. 1,2 e 3 D. 3 e 4 E. Nessuna ► Il glicogeno non è presente nei procarioti, mentre può essere pre­ sente in alcune cellule animali. La parete cellulare non è presente nelle cellule animali. Il DNA è sempre attorcigliato e i ribosomi sinte­ tizzano le proteine sia nei procarioti che negli eucarioti.

1026. Quale delle seguenti strutture si trova nei procarioti? A. La membrana nucleare B. La membrana cellulare C. I mitocondri D. Il fuso mitotico E. L'apparato di Golgi

1032. [M/O] Le cellule procariote ed eucariote possono entram­ be avere: 1. Guanina 2. Ribosomi 3. Flagelli A. Solo 1 e 3 B. Solo 1 e 2 G. Tutte D. Solo 2 E. Solo2e3

1027. Quale tra le seguenti strutture delle cellule procariotiche non risulta presente nelle cellule eucariotiche animali? A. Ribosomi B. DNA C. mRNA D. Membrana piasmatica E. Parete cellulare

1033. Quale delle seguenti strutture è presente negli eucarioti ma non nei procarioti? A. Mitocondri B. DNA C. Ribosomi D. Membrana piasmatica E. Mesosomi

► La risposta è corretta (vedi quiz 1057) perché le cellule eucarioti­ che animali non hanno la parete cellulare mentre ce l'hanno le cellule eucariotiche vegetali, i batteri e gli archea.

► I mitocondri servono alla sintesi di ATP negli eucarioti. Le stesse reazioni avvengono anche nei procarioti, ma esse sono effettuate a livello della membrana cellulare.

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1034.1 mitocondri sono presenti: A. solo negli organismi pluricellulari B. sia nelle cellule procariotiche sia in quelle eucariotiche C. sia nelle cellule animali sia nelle cellule vegetali D. in tutti gli organismi viventi E. solo nelle cellule animali

1041. Che cosa si trova in una cellula procariotica A. Il nucleo B. Il materiale genetico C. Le fibre del fuso D. I mitocondri E. Tutte le strutture indicate

1035. [M/O] La teoria dell’endosimbiosi, formulata da Lynn Margulis negli anni '80 del secolo scorso, giustifica: A. la presenza di mitocondri e cloroplasti all’Interno delle cellule" eu­ cariotiche B. la migrazione degli sporozoiti del plasmodio della malaria nelle ghiandole salivari della zanzara C. lo sviluppo del micelio dei funghi sotto la corteccia degli alberi D. la coevoluzione tra specie vegetali e insetti impollinatori E. la presenza della flora intestinale

1042. Le cellule che presentano DNA circolare sono: A. i virus B. le cellule germinali C. le cellule procariotiche D. le cellule animali E. i funghi

►Vedi quiz 1715. 1036. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA? A. I procarioti non hanno un nucleo B. Il cromosoma della cellula procariotica è costituito da DNA circo­ lare a doppia elica C. I procarioti hanno membrana piasmatica D. Nella cellula procariotica la trascrizione e la traduzione sono eventi contemporanei E. La cellula procariotica contiene mitocondri 1037. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti procarioti ed eucarioti è CORRETTA? A. Tutto il DNA dei procarioti è a filamento singolo B. I procarioti non sono forniti di membrana cellulare C. Sia i procarioti che gli eucarioti possiedono mitocondri D. Sia i procarioti che gii eucarioti possiedono ribosomi E. I procarioti sono tutti anaerobi 1038. Una caratteristica del genoma dei procarioti ma non di quello delle cellule eucariotiche è: A. suddivisione del materiale genetico in più cromosomi B. organizzazione dei geni in operoni C. struttura a doppia elica del DNA D. presenza di sequenze ripetute E. presenza di geni discontinui ► Un operane è costituito da un tratto di DNA che contiene più geni e che viene trascritto in un'unica molecola di mRNA policistronico e viene controllato da un unico promotore.

1043. Nei procarioti il materiale genetico consiste: A. in due molecole circolari di DNA B. in due o più cromosomi C. in due o più molecole lineari di DNA D. in una unica molecola lineare di DNA E. in un’unica molecola circolare di DNA 1044. Indicare l’affermazione che completa correttamente la fra­ se: "la cellula procariota...". A. presenta un nucleolo B. ha un nucleo C. presenta i mitocondri D. possiede un cromosoma circolare E. ha dimensioni maggiori della cellula eucariota 1045. Le cianoficee o alghe azzurre sono: A. piante B. eucarioti C. archebatteri D. eucarioti enucleati E. procarioti 1046. Ai procarioti appartengono: A. batteri e funghi B. batteri e cianoficee C. virus D. protozoi E. mammiferi superiori 1047. Quali dei seguenti organismi non esistono in natura? A. Esistono tutti i tipi proposti B. Eucarioti unicellulari C. Procarioti pluricellulari D. Procarioti unicellulari E. Eucarioti pluricellulari,

1039. Nelle cellule procarioti ed in quelle eucarioti il "program­ 1048. Quale tra i seguenti è un procariota? A. Lo pneumococco ma genetico" è contenuto: B. Il batteriofago A. nelle molecole di DNA C. Il mais B. in sequenze aminoacidiche D. Il lievito C. nelle molecole di RNA E. L’HIV D. neiglucidi E. nelle proteine 1049. La maggior parte dei procarioti: A. si sono evoluti dai pratisti più antichi 1040. Procarioti, eucarioti e virus posseggono in comune uno B. sono chemioeterotrofi dei seguenti caratteri. C. sono privi di ribosomi A. Una membrana piasmatica dotata di permeabilità selettiva D. non hanno parete cellulare B. Un materiale genetico costituito solo da DNA E. sono agenti patogeni C. Sintesi di ATP D. Un proprio metabolismo ► I procarioti chemioeterotrofi utilizzano composti organici sia come E. Un acido nucleico come materiale genetico fonte di energia che di carbonio.

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©Artquiz BIOLOGIA 1050. Gli eucarioti sono: A. batteri B. organismi unicellulari con il nucleo delimitato da membrana C. organismi unicellulari con il nucleo non delimitato da membrana D. organismi pluricellulari con il nucleo non delimitato da membrana E. organismi costituiti da cellule con un nucleo ben distinto 1051. Il termine "eucariota" si riferisce a: A. cellule della linea germinale B. cellule il cui patrimonio ereditario si trova solo nel citoplasma C. cellule il cui patrimonio ereditario si trova nel nucleo, mitocondri e cloroplasti D. particolari cellule ben sviluppate E. individui ben adattati ► Mitocondri e cloroplasti posseggono un proprio DNA e propri ribosomi per cui sono in grado di sintetizzare i vari tipi di RNA e di pro­ teine, comunque in numero molto ridotto. 1052. La struttura cellulare eucariotica che contiene l’Informa­ zione ereditaria è: A. Il nucleo, i mitocondri e i cloroplasti B. Il reticolo endoplasmatico ruvido C. I lisosomi D. Il citoplasma E. Il nucleo 1053. Gli eucarioti sono caratterizzati dal fatto che: A. hanno esclusivamente riproduzione sessuata B. il materiale genetico è separato dal citoplasma C. sono pluricellulari D. si riproducono per mitosi E. sono aploidi 1054. Eucarioti sono quegli organismi: A. le cui cellule sono provviste di nucleo e organuli citoplasmatici B. le cui cellule non hanno nucleo morfologicamente definito essen­ do privo di membrana C. esclusivamente pluricellulari, le cui cellule hanno il nucleo rac­ chiuso da una membrana D. che si riproducono unicamente per via sessuata E. esclusivamente unicellulari, senza nucleo definito 1055. Eucarioti sono: A. cellule germinali B. organismi solo pluricellulari C. cellule che non contengono materiale genetico D. organismi costituiti da cellule con definiti compartimenti E. organismi costituiti solo da una singola cellula 1056. Una caratteristica distintiva degli eucarioti è l’avere: A. un numero elevato di cromosomi B. assenza di nucleo C. assenza di membrana cellulare D. organizzazione pluricellulare E. un compartimento nucleare 1057. Indicare quale delle seguenti strutture, presente nelle cel­ lule eucariotiche, è presente anche nelle cellule procariotiche: A. reticolo endoplasmatico liscio B. parete cellulare C. apparato di Golgi D. fuso mitotico E. reticolo endoplasmatico rugoso

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE ► La parete cellulare non è presente in tutte le cellule eucariotiche, ma solo in quelle vegetali (vedi quiz 1027)., 1058. Le pareti cellulari degli eucarioti (esclusi i funghi) sono principalmente costituite da: A. amminoacidi B. glucidi C. colesterolo D. trigliceridi E. fosfolipidi 1059. La presenza di compartimenti subcellulari è una caratteri­ stica: A. degli eucarioti B. dei virus C. degli autotrofi D. dei batteri E. di nessuno degli organismi menzionati 1060. Una tipica cellula eucariotica animale è essenzialmente formata da: A. soli membrana cellulare e citoplasma B. parete cellulare, citoplasma, nucleo C. membrana cellulare, citoplasma, nucleo D. membrana cellulare, citoplasma, corpi nucleari E. parete cellulare, nucleo 1061. Il nucleolo è una struttura presente: A. nei procarioti B. negli eucarioti C. nei virus D. in tutti i viventi E. neifagi ► Il nucleolo è un compartimento presente nel nucleo a struttura più densa. Al microscopio ottico appare come un granulo rotondeggiante e non delimitato da membrana. È il luogo dove avviene la trascrizio­ ne degli RNA ribosomiali (rRNA) e dove si assemblano i ribosomi (vedi quiz 1068). 1062. [M] Il sistema di endomembrane è una caratteristica di: A. solo delle cellule vegetali B. solo delle cellule animali C. tutte le cellule eucariotiche D. virus E. tutte le cellule procariotiche ► Il sistema di endomembrane di ogni cellula eucariota costituisce un sistema continuo. Esso è costituito dalla membrana piasmatica, reticolo endoplasmatico liscio e rugoso, apparato di Golgi, endosomi, lisosomi, perossisomi e vescicole di trasporto, nonché plasmodesmi e plastidi nelle cellule vegetali. 1063. Quale dei seguenti abbinamenti struttura - funzione nelle cellule eucariotiche è ERRATO ? A. membrana piasmatica - diffusione di ioni B. microtubuli del citoscheletro - movimento cellulare C. lisosomi - sintesi di enzimi idrolitici D. apparato di Golgi - modificazioni post-traduzionale di proteine E. ribosomi-traduzione ► Nei lisosomi non avviene la sintesi ma l'utilizzo degli enzimi idroli­ tici. Vedi quiz 1277 e seguenti. 1064. Indica quale delle seguenti affermazioni è ERRATA. A. Esistono organismi monocellulari privi di nucleo

CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE B. C. D. E.

Tutte le cellule eucariotiche fanno parte di organismi multicellulari Tutti gli organismi animali sono composti da cellule I batteri sono tutti organismi monocellulari Tutte le cellule si originano dalla divisione di cellule preesistenti

1065. Indica quale delle seguenti affermazioni è ERRATA.

A. B. C. D. E.

Tutte le cellule si originano dalla divisione di cellule preesistenti I batteri sono tutti organismi monocellulari Tutti gli organismi animali sono composti da cellule Tutte le cellule hanno una membrana cellulare Tutte le cellule eucariotiche fanno parte di organismi monocellulari

1066. Quali delle seguenti affermazioni non è vera?

A. B. C. D. E.

le cellule di insetto sono eucariotiche le cellule eucariotiche hanno un nucleo delimitato da membrana le cellule batteriche sono eucariotiche le cellule umane sono eucariotiche le cellule eucariotiche hanno organelli delimitati da membrana

1067. In quali cellule è presente la cromatina?

A. B. C. D. E.

Solo nelle cellule eucariotiche Solo nelle cellule procariotiche Solo nelle cellule animali Solo nei virus In tutte le cellule

► La cromatina è una particolare struttura che il genoma eucariotico assume grazie alla presenza di particolari proteine (chiamati istoni). Questa struttura è necessaria sia per compattare il DNA e sia per regolare l'espressione dei geni (l'eucromatina è una forma di croma­ tina che è trascrivibile mentre la eterocromatina è una forma di cro­ matina non trascrivibile. Le due forme possono essere interconvertite). 1068. Quali tra gli organuli presenti nelle cellule eucariotiche e qui sotto elencati non sono delimitati da una membrana propria?

A. B. C. D. E.

Nucleo Perossisomi Nucleolo Lisosomi Mitocondri

1069. [O] In quali strutture cellulari degli eucarioti si può trovare il DNA?

A. B. C. D. E.

Nel nucleo Nel nucleo, nei mitocondri e nei cloroplasti Nel citoplasma Nel nucleo, nel citoplasma e nei mitocondri Nei mitocondri

1070. Nella cellula eucariotica animale, il DNA è presente: A. nel nucleo e nei mitocondri B. nel nucleo e nei perossisomi C. nel nucleo e nei ribosomi D. nel nucleo e nei vacuoli E. nel nucleo, nei mitocondri e nei cloroplasti ► I cloroplasti, che contengono DNA, sono presenti solo nelle cellule vegetali. 1071. Nelle cellule eucariotiche, il DNA si trova: A. in tutte le strutture elencate B. nei cloroplasti C. nei cromosomi D. nei mitocondri E. nella cromatina

© A rtquiz BIO LO G IA 1072. Quale delle seguenti affermazioni relative al DNA è FALSA? A. Alcuni virus contengono DNA B. Il DNA ha una struttura a doppia elica C. È presente anche nei ribosomi D. Il DNA è formato da nucleotidi E. Il DNA è presente sia negli eucarioti sia nei procarioti 1073. Le cellule eucariotiche si dividono mediante: A. partenogenesi B. scissione multipla C. mitosi D. coniugazione E. scissione binaria 1074. Agli eucarioti appartengono: A. le alghe azzurre B. i protozoi e i mammiferi C. i batteri D. tutti gli esseri viventi tranne batteri, alghe azzurre e protozoi E. i virus ► I protozoi sono organismi unicellulari eucarioti. LA CELLULA VEGETALE E ANIMALE. DIFFERENZE 1075. Una delle caratteristiche che differenzia le cellule vegetali dalle cellule animali è il possedere: A. parete cellulare s B. ribosomi C. membrana cellulare D. mitocondri E. cromosomi 1076. Tra le seguenti strutture biologiche (organuli e macromo­ lecole) quale risulta di esclusiva pertinenza delle cellule vegetali? A. parete cellulare B. lisosomi C. DNA D. membrana piasmatica E. ribosomi 1077. La cellula vegetale, esternamente alla membrana piasma­ tica, presenta: A. il capside B. la membrana cellulare C. il glicocalice D. la parete cellulare E. la capsula 1078. Quale di queste strutture NON è presente in una cellula animale? A. Apparato di Golgi B. Membrana cellulare C. Reticolo endoplasmatico D. Lisosoma E. Parete cellulare 1079. La parete cellulare è: A. uno strato di glicoproteine e glicolipidi che riveste le cellule del sistema immunitario B. un involucro rigido ed elastico che circonda le cellule eucariotiche C. l'involucro proteico che definisce una particella virale D. un rivestimento del tessuto osseo E. un involucro rigido che circonda le cellule dei vegetali e di molti procarioti

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© A rtquiz BIOLOGIA 1080. La parete cellulare delle cellule vegetali è formata princi­ palmente da: A. glicogeno B. collagene C. elastina D. cellulosa E. fosfolipidi 1081. Che cos'è la cellulosa? A. Un composto presente esclusivamente nei funghi B. Un polimero di glucosio, presente esclusivamente nelle pareti delle cellule batteriche C. Un polimero di glucosio, principale costituente delle pareti delle cellule vegetali D. Un composto presente esclusivamente negli animali E. Un polimero di glucosio presente nelle membrane cellulari 1082. [M/PS] Quale struttura svolge una funzione diversa nelle cellule animali e vegetali? A. Membrana cellulare B. Ribosomi C. Nucleo D. Vacuoli E. Mitocondri ► Nelle cellule animali i vacuoli sono in genere organelli di trasporto. Nelle cellule vegetali i vacuoli (che contengono prevalentemente acqua) hannosfunzioni di accantonamento e riserva (anche della stessa acqua). Vedi quiz 1085. 1083. Nel citoplasma della cellula vegetale si trovano delie cavi­ tà chiamate: A. nucleosomi B. nessuna delle altre risposte è corretta C. carioplasmi D. vacuoli E. vacuoli digestivi 1084. Quali cellule possiedono sia mitocondri, che cloroplasti? A. Cellule vegetali B. Cellule eterotrofe C. Cellule procarioti D. Cellule degli anfibi E. Cellule dei mammiferi 1085. [O] La figura rappresenta schematicamente due cellule vegetali, 1 e 2, ma in condizioni differenti. Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA?

CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE esterno della cellula non si eguagliano. Per lo stesso motivo, quando una cellula vegetale viene posta in una soluzione salina (ipertonica) tende a perdere acqua e quindi raggrinzisce (figura 2). L'acqua con­ tenuta nel vacuolo viene persa per pressione osmotica, il vacuolo si svuota e la cellula perde il turgore (è quello che succede tipicamente alle piante in periodo di siccità). Questo è il fenomeno della plasmolisi. 1086. [V] In quale tra le seguenti cellule si può verificare la pla­ smolisi? A. Paramecio B. Globulo rosso C. Cellula del mesofillo D. Plasmacellula E. Lievito ► La plasmolisi è il distacco della membrana piasmatica dalla parete cellulare di una cellula vegetale per effetto della perdita di acqua dovuta alla differenza di pressione osmotica. Vedi figura del quiz 1085. 1087. Nelle cellule e nei tessuti animali un carboidrato NON pre­ sente, salvo rare eccezioni, è: A. il glicogeno B. la cellulosa C. il glucosio D. il ribosio E. il lattosio ► La cellulosa è presente nella parete cellulare delle cellule vegetali. 1088. Quale dei seguenti organuli NON appartiene alla cellula animale?

A. B. C. D. E.

Nucleo Mitocondri Lisosomi Centrioli Plastidi

► I plastidi sono organuli in cui avvengono i processi della fotosintesi, si differenziano in cloroplasti, cromoplasti, leucoplasti e proplastidi. 1089. Quali delle seguenti caratteristiche sono solo specifiche della cellula vegetale?

A. B. C. D. E.

ribosomi, mitocondri, lisosomi parete, vacuolo, plastidi RER, REL, Apparato di Golgi assenza di parete cellulare nessuna delle altre risposte è corretta

► La risposta a questa domanda è in contraddizione con il testo del quiz 1082. Nelle cellule animali l'uso del termine vacuolo è stato soppiantato dal termine vescicola. 1090. Nella cellula animale il nucleo è la sede:

A. La cellula 1 è stata posta in una soluzione salina, la cellula 2 in acqua distillata B. La cellula 1 è stata riscaldata, la cellula 2 è stata raffreddata C. La cellula 1 è in piena luce, la cellula 2 si trova al buio D. La cellula 1 è in normali condizioni di pressione, la cellula 2 è in un ambiente a bassa pressione E. La cellula 1 è stata posta in acqua distillata e la cellula 2 in una soluzione salina ►Quando una cellula vegetale viene posta in acqua distillata (solu­ zione ipotonica), tende ad assumere acqua per osmosi e quindi si gonfia (figura 1) finché la concentrazione salina aH’interno e all'

452

A. B. C. D. E.

di processi demolitivi del materiale genetico di processi respiratori della sintesi proteica dell'accumulo di materiale di riserva

1091. Una tipica cellula eucariote animale è essenzialmente for­ mata da:

A. B. C. D. E.

parete cellulare, nucleo membrana cellulare e citoplasma membrana cellulare, citoplasma, corpi nucleari parete cellulare, citoplasma, nucleo membrana cellulare, citoplasma, nucleo

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE MORTE CELLULARE: APOPTOSI E NECROSI 1092. Le cellule vanno in apoptosi quando: A. Sono prossime alla divisione meiotica B. Aumenta l'attività dei mitocondri C. Sono prossime alla morte cellulare D. In corrispondenza della formazione del fuso mitotico E. Sono prossime alla divisione mitotica 1093. [M/O] La patologia infartuale:

A. B. C. D. E.

non è in relazione alla mancata ossigenazione dei tessuti colpisce solamente il tessuto cardiaco è una necrosi ischemica localizzata è sempre asintomatica è sempre causata da una trombosi arteriosa

► La necrosi è una morte cellulare dovuta a fattori esterni (nel caso di cui al quiz, è determinata dalla mancanza di ossigeno). L'altro tipo di morte cellulare è l'apoptosi che è invece programmata da mecca­ nismi interni. 1094. [0] Nel brano seguente, articolato in frasi, una sola frase esprime un concetto NON coerente nel suo contesto. Individuarla.

A. Negli organismi pluricellulari le cellule somatiche, che si differen­ ziano in base a funzioni specifiche, invecchiano e muoiono B. Negli organismi pluricellulari, morte naturale ed invecchiamento sono sempre correlati: per esempio le cellule sessuali possono ri­ tenersi potenzialmente immortali C. Morte naturale ed invecchiamento non sono obbligatoriamente correlate D. Gli organismi unicellulari sono quindi potenzialmente immortali E. Gli organismi unicelluiari che dividendosi danno origine a coppie di cellule figlie, non muoiono di vecchiaia, ma in seguito a condi­ zioni sfavorevoli che arrestano il processo di divisione LA COMUNICAZIONE INTERCELLULARE E LE GIUNZIONI CELLULARI

C. filamenti contrattili delle ciglia D. organuli cellulari deputati alla sintesi di glucidi E. specializzazioni di membrana delle cellule epiteliali 1098.1 canali che attraversando le pareti cellulari mettono in comunicazione il citoplasma di cellule adiacenti sono detti: A. microtubuli • B. citoscheletro C. plasmodesmi D. recettori E. ciglia IL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE 1099. [V] Durante le ripetute divisioni cellulari che portano uno zigote a diventare un organismo pluricelullare, le singole cellule vanno in­ contro al processo di “differenziamento”, ossia diventano cellule spe­ cializzate nella struttura e nelle funzioni. Il differenziamento è il risultato: A. del controllo effettuato dal sistema nervoso autonomo B. dell’espressione selettiva dei geni: alcuni vengono attivati, altri rimangono inattivi C. del controllo effettuato dal sistema nervoso centrale D. dèlia presenza solo in quelle cellule di geni specifici per una certa struttura e funzione E. dell’assenza dei geni specifici per una struttura o funzione diver­ sa da quella cui sono destinate ► La specializzazione di ogni tipo cellulare è data dall'espressione di un gruppo definito di geni. . Il differenziamento è: il passaggio da neonato ad adulto la produzione di sostanze ormonali un processo di diversificazione morfologica e funzionale un tipo di moltiplicazione cellulare un processo di aumento della massa corporea

110 0

A. B. C. D. E.

1095. La comunicazione tra cellule adiacenti è consentita:

A. B. C. D. E.

dai lisosomi dalle cisterne del reticolo endoplasmatico dalle giunzioni serrate dall’apparato di Golgi dai microtubuli

► Nei vertebrati, a livello funzionale si distinguono tre tipi di giunzioni cellulari: giunzioni occludenti (o strette) che sigillano cellule adiacenti impedendo il passaggio di fluidi tra di esse; giunzioni comunicanti (o serrate) che stabiliscono comunicazioni cellula/cellula lasciando pas­ sare ioni e piccole molecole tra una cellula e l'altra; e le giunzioni aderenti o di ancoraggio (come i desmosomi) che tengono assieme le cellule fornendo resistenza ai tessuti. 1096.1 desmosomi sono strutture macromolecolari di natura proteica che entrano nella costituzione di: A. fibre di collagene B. involucro nucleare C. giunzioni intercellulari D. matrice intercellulare E. parete cellulare 1097.1desmosomi sono: A. filamenti del fuso mitotico B. filamenti contrattili delle cellule muscolari lisce

1101. [V] Il differenziamento di una cellula eucariotica è dovuto a: A. amplificazione selettiva di geni specifici B. espressione selettiva di geni specifici C. inibizione della mitosi D. delezione selettiva di geni specifici E. espressione simultanea di tutti i geni 110 2 .11 processo di differenziamento a livello cellulare implica sempre: A. l’attivazione di alcuni geni e la repressione di altri geni B. il blocco dei ribosomi che sintetizzano proteine non utili C. il blocco del processo di trascrizione di tutto il DNA D. la continua demolizione delle proteine sintetizzate dai geni non utili alla cellula E. la distruzione e successiva eliminazione delle frazioni di DNA che non servono alla cellula differenziata

1103. La quantità di materiale genetico presente nelle cellule specializzate è: A. La metà delle altre cellule B. Maggiore di quella delle cellule indifferenziate C. Minore di quella delle cellule indifferenziate D. Uguale a quella delle cellule indifferenziate E. Nessuna delle precedenti risposte

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE

1104. Le cellule differenziate: A. sono dette anche staminali B. sono destinate a morire dopo un certo numero di divisioni C. vivono solo pochi secondi D. hanno meno funzioni specifiche di quelle non differenziate E. sono aspecifiche

1112. Una membrana che si lascia attraversare più o meno fa­ cilmente da alcune sostanze, mentre non si lascia attraversare da altre, si chiama:

1107. Nel corso dello sviluppo embrionale un singolo uovo fe­ condato dà origine ad una miriade di cellule differenziate, sia morfologicamente sia funzionalmente. L’acquisizione di un fe­ notipo differenziato da parte di queste cellule implica che esse differiscano l’una dall’altra per avere: A. geni diversi, messaggeri diversi (mRNA) ma proteine uguali B. gli stessi geni, gli stessi messaggeri (mRNA), ma proteine diverse C. geni diversi, messaggeri diversi (mRNA) e conseguentemente proteine diverse D. gli stessi geni, gli stessi messaggeri (mRNA) e le stesse proteine E. gli stessi geni, messaggeri diversi (mRNA) e conseguentemente proteine diverse

A. B. C. D. E.

A. transpermeabile B. permeabile C. ultrapermeabile D. impermeabile 1105.11 principale vantaggio di un organismo pluricellulare ri­ E. semipermeabile spetto a uno unicellulare sta nel fatto che: A. è più grande 1113. Se si fa variare la composizione del mezzo liquido in cui B. è in grado di spostarsi per cercare condizioni di vita ottimali vive una coltura di cellule e si osserva che la composizione del­ C. riesce a resistere alle malattie le cellule rimane costante, si può concludere che: D. possiede cellule differenziate A. le cellule sono delimitate da una barriera dotata di permeabilità E. riesce ad adattarsi ad ambienti appropriati selettiva B. le sostanze interne non possono uscire dalle cellule 1106. Negli organismi pluricellulari: C. tutte le sostanze esterne non penetrano nelle cellule A. ogni cellula svolge tutte le funzioni D. la composizione del mezzo esterno non esercita alcuna influenza B. le cellule diverse cellule contengono geni differenti sulle cellule che vi sono contenute C. le cellule hanno solo funzione digestiva E. fra le cellule ed il mezzo circostante non avviene alcuno scambio D. le cellule non svolgono nessuna funzione di sostanze E. le cellule si specializzano in modo da svolgere ognuna una de­ terminata funzione 1114. La permeabilità selettiva della membrana piasmatica per­

1108. Le cellule del tessuto osseo, del tessuto muscolare e le cellule epatiche di uno stesso individuo sono diverse perché: A. geni differenti sono attivi in ogni tipo cellulare B. hanno geni diversi C. hanno genomi diversi D. diverse mutazioni si sono verificate nei tre tipi cellulari E. hanno cromosomi diversi LA MEMBRANA PLASMATICA 1109. Tutte le cellule presentano un rivestimento chiamato: A. membrana piasmatica B. plasmodesma C. parete cellulare D. sarcolemma E. membrana mielinica 1110. La membrana piasmatica è presente: A. solo nelle cellule eucariotiche B. solo nelle cellule animali C. in tutte le cellule D. solo nelle cellule vegetali E. in tutte le cellule eucariotiche e solo in alcune cellule procariotiche 1111. Le membrane biologiche: A. sono impermeabili all’acqua B. sono impermeabili ai lipidi C. sono semipermeabili D. sono impermeabili E. sono permeabili agli acidi nucleici

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mette:

il passaggio nella cellula soltanto di sostanze utili il passaggio solo di definite sostanze la filtrazione delle sostanze soltanto l’entrata di sostanze, ma non la fuoriuscita l’eliminazione di sostanze nocive

1115. [M/PS] Le membrane biologiche sono semipermeabili. Ciò significa che il passaggio di sostanze attraverso di esse:

A. B. C. D. E.

avviene sempre secondo gradiente di concentrazione non è completamente libero avviene sempre con consumo di energia avviene solo in una metà è completamente libero dall'esterno verso l'interno

1116. La membrana cellulare è:

A. una complessa struttura lipidica permeabile a ogni tipo di molecola B. un rivestimento, costituito prevalentemente da cellulosa, che ha la funzione di proteggere la cellula e di impedire la fuoriuscita dei liquidi C. una struttura che consente il passaggio delle sostanze attraverso un doppio strato proteico D. un reticolo di natura glicoproteica che esercita una protezione meccanica e consente la permeabilità della cellula E. una struttura semipermeabile di natura lipoproteica che controlla il passaggio di molecole e ioni 1117. La capacità di una membrana cellulare di consentire il passaggio nella cellula di molecole idrofile è determinata da: A. proteine di membrane periferiche B. colesterolo C. proteine di membrana intrinseche D. carboidrati intrinseci di membrana E. carboidrati presenti nel lato esterno della membrana ► Le molecole idrofile infatti non sono capaci di attraversare per diffusione la membrana piasmatica. 1118. Quale fra le seguenti molecole può passare più facilmente attraverso la membrana piasmatica? A. emoglobina B. glucosio C. RNA

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE D. testosterone E. DNA ►Tutti gli ormoni steroidei attraversano facilmente la membrana cellulare ed interagiscono con specifici recettori citoplasmatici o nu­ cleari.

B. C. D. E.

singolo strato di fosfolipidi in cui sono inseriti i carboidrati singolo strato di carboidrati alternati a fosfolipidi doppio strato di carboidrati doppio strato di fosfolipidi in cui sono inserite le proteine

1127.

La figura mostra un fosfolipide. -G "

1119. La membrana citoplasmatica è descritta come un mosaico fluido. La fluidità della membrana è una proprietà che dipende essenzialmente da: A. forma delle proteine B. presenza di glicerolo C. livello di insaturazione degli acidi grassi D. quantità di carboidrati E. quantità dei derivati del colesterolo

^_____________________________

l

À c id o g ra sso

c E

A cid o g r a s s o

)

F s fo sfato

►Sono gli acidi grassi costituenti dei fosfolipidi. Alla fluidità della membrana contribuiscono anche le molecole di colesterolo (vedi quiz 1136). 1120. Tutte le membrane cellulari contengono: A. solo glicidi e fosfolipidi B. solo colesterolo e fosfolipidi C. lipidi e proteine D. solo fosfolipidi E. solo diversi tipi di trigliceridi 1121. La membrana piasmatica delle cellule è costituita da: A. lipidi, proteine e glucidi B. zuccheri e grassi C. acidi grassi e proteine D. acetilcolina, ATP e carboidrati E. glicani e proteine 1122. La membrana piasmatica è costituita da: A. trigliceridi e proteine B. proteoglicani C. fosfolipidi e proteine D. steroidi E. acetilcolina e ATP 1123. La struttura delle membrane cellulari si avvale di: A. esteri del colesterolo B. fosfolipidi C. triacilgliceroli D. qualunque tipo di lipidi E. acidi grassi semplici 1124. Tutte le membrane cellulari contengono sicuramente: A. DNA B. acidi nucleici C. trigliceridi D. cellulosa E. fosfolipidi

Quando la molecola è spezzata in un fosfato, glicerolo e due acidi grassi, qual è il numero di molecole d'acqua rilasciate? A. 1 B. più di 3 C. 2 D. 3 E. 0 ► Le molecole d'acqua vengono consumate non rilasciate. 1128. [V] Si consideri un fosfolipide costituito da una testa e da una doppia coda. Quale delle seguenti affermazioni NON è cor­ retta? A. Le code sono idrofobiche B. La testa contiene una molecola di glicerolo C. La testa contiene un gruppo fosfato D. La testa è carica positivamente E. La testa è idrofilica ► Il fosfato, infatti, è carico negativamente. 1129. Nelle cellule del grano Triticum aestivum la fluidità della membrana cellulare può essere adattata dalla pianta a seconda della temperatura esterna. Quale tipo di legame sarebbe più comune nelle membrane cellulari della pianta quando la tempe­ ratura si abbassa?

A. B. C. D. E.

C-H C -0 C-N C=C C-C

► La presenza dei doppi legami nella catena idrofobica degli acidi grassi presenti nei fosfolipidi rende gli stessi meno "cristallizzabili” e quindi più fluidi. È la stessa differenza di fluidità che si ha tra l’olio e il burro, con il primo che contiene acidi grassi insaturi in maggiore quantità. 1130. [V] Volendo verificare la presenza di fosforo radioattivo in un ecosistema si può analizzare ...

1125. La struttura fondamentale della membrana è: A. un doppio strato glicoiipidico B. un doppio strato glicoproteico C. un doppio strato ribonucleoproteico D. un doppio strato fosfolipidico E. un doppio strato proteico

A. B. C. D. E.

1126. Le membrane cellulari sono costituite da un: A. doppio strato di proteine in cui sono inseriti i fosfolipidi

► La membrana cellulare è l’unica struttura tra quelle elencate dal quesito che contiene fosforo.

la sericina di una ragnatela la membrana cellulare di un paramecio la chitina dell’esoscheletro di un insetto la cellulosa del fusto di una pianta erbacea i carotenoidi estratti da un frutto

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE

1131. La membrana cellulare è costituita da un doppio strato di 1137. Quale composto NON è presente nella membrana piasma­ molecole fosfolipidiche. Quale delle seguenti affermazioni è cor­ tica? retta? A. carboidrati

A. Nelle cellule vegetali e in alcuni batteri il doppio strato fosfolipidico rappresenta la parete cellulare B. Le code idrofobe contengono un solo gruppo fosfato C. Le code idrofobe contengono almeno due gruppi fosfato D. Le teste idrofile sono disposte verso l'esterno della cellula mentre le code idrofobe sono disposte verso l'interno della cellula E. Le code idrofobe dei fosfolipidi rimangono all'Interno della mem­ brana

B. C. D. E.

RNA fosfolipidi colesterolo proteine

1138. Secondo il modello del mosaico fluido, la membrana pia­ smatica è composta da un doppio strato di fosfolipidi. Quale caratteristica fisico-chimica permette ai fosfolipidi di formare un doppio strato in ambiente acquoso? 1132.1 fosfolipidi in acqua si organizzano spontaneamente per A. antipatia B. idrofobia formare un doppio strato, perché: C. idrofilia A. si uniscono e formano un polimero B. hanno una testa carica negativamente e due code cariche positi­ D. insaturazione E. anfifilia vamente C. hanno una testa carica positivamente e due code cariche negati­ 1139. La membrana cellulare è descritta dal modello a mosaico vamente fluido, così detto perché: D. hanno una testa idrofila e due code idrofobe A. le glicoproteine che la costituiscono sono saldamente legate tra E. hanno una testa idrofoba e due code idrofile loro, come i tasselli di un mosaico 1133. La proprietà chimico-fisica di alcune molecole di membra­ B. al microscopio elettronico appare costituita da tessere che for­ mano una struttura simile a un mosaico na detta “antipatia” consiste: C. i fosfolipidi che la costituiscono sono l’uno addossato all’altro A. in una caratteristica comune a tutti i componenti della membrana D. non avendo legami con il citoscheletro e con le fibre della matrice B. nel carattere di polarità e idrofobia delle teste dei lipidi extracellulare, può cambiare facilmente la propria forma C. in una caratteristica non posseduta dai fosfolipidi e dagli sfingolipidi D. nel possedere teste apolari, rivolte verso le soluzioni acquose E. è composta da proteine e fosfolipidi che possono muoversi late­ ralmente dell'interno e dell'esterno della cellula, e code polari, rivolte le une verso le altre E. nella coesistenza di regioni polari e apolari in una stessa molecola 1140. Le proteine di membrana: A. formano lo strato interno della membrana biologica 1134. Quali, tra i seguenti costituenti, sono presenti nelle mem­ B. sono tutte rivolte verso l'interno della membrana C. si estendono tutte da un lato all’altro della membrana brane piasmatiche di tutti gli organismi viventi: D. si spostano lateralmente all’interno della membrana A. fosfolipidi, proteine e glucidi E. sono tutte rivolte verso l’esterno della membrana B. proteine, glucidi e colesterolo C. fosfolipidi, proteine, glucidi e cellulosa ► La membrana è fluida e le proteine di membrana sono capaci di D. fosfolipidi, proteine, glucidi e colesterolo spostarsi lateralmente (rafting). E. fosfolipidi, glucidi e colesterolo ► La risposta D è errata in quanto le membrane dei procarioti (a differenza degli eucarioti) non contengono colesterolo.

1141. La figura mostra il modello a mosaico fluido della mem­ brana cellulare

1135. Le membrane biologiche:

A. B. C. D. E.

Sono presenti unicamente negli eucarioti Sono barriere impermeabili Sono composte da un doppio foglietto di peptidoglicani Possono contenere colesterolo Sono impermeabili all'etanolo

1136. [O/PS] La membrana cellulare è costituita, oltre alle mole­ cole di fosfolipidi, anche da:

A. B. C. D. E.

basi azotate trigliceridi liberi molecole di colesterolo ribosomi ioni Na+

► Formata in prevalenza da lipidi, e più precisamente fosfolipidi, viene chiamata anche "doppio strato fosfolipidico". Nella componente lipidica si vanno a collocare, con importanti funzioni fisiologiche, pro­ teine e una piccola percentuale di glucidi, in forma di glicoproteine e glicolipidi, e di molecole di colesterolo che regolano la fluidità della membrana (l’unica membrana che non contiene colesterolo è quella mitocondriale interna, sede della fosforilazione ossidativa).

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Solo due delle molecole indicate hanno sia aree idrofiliche che idrofobiche. Quali sono? A. R e S B. P e T C. P e Q D. Q e R E. S e T 1142. Indica quale tra le seguenti attività biologiche è tipica della membrana cellulare? A. impedisce ogni scambio di sostanze tra il corpo cellulare e l'am­ biente B. controlla le dimensioni della cellula C. determina la forma della cellula D. regola gli scambi di sostanze tra il corpo cellulare e l'ambiente E. produce l’energia necessaria per compiere i movimenti cellulari

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1143. Identificare l'affermazione errata. La membrana cellulare:

A. B. C. D. E.

è il luogo dove avviene la sintesi proteica contiene proteine è una struttura formata da un doppio strato fosfolipidico contiene colesterolo regola il movimento di materiale dentro e fuori la cellula

1144. Le membrane biologiche: 1) impediscono la libera diffu­ sione di soluti ionici, 2) contengono specifici sistemi di traspor­ to, 3) contengono anche nucleoproteine. Riguardo alle prece­ denti affermazioni:

A. B. C. D. E.

solo la 2) è corretta la 1) è errata sono corrette la 1) e la 2) sono corrette la 1) e la 3) solo la 3) è corretta

B. C. D. E.

nucleo mitocondrio nucleolo perossisoma

1151. Quale delle seguenti strutture cellulari non è delimitata da membrane? A. Cloroplasti B. Mitocondri C. Reticolo endoplasmatico D. Apparato di Golgi E. Cromosomi

1145. Un processo patologico che alteri il controllo della con­ centrazione di proteine ed elettroliti fra l’interno e l’esterno della cellula verosimilmente potrebbe essere localizzato:

1152. Quale dei seguenti non è una struttura biologica delimitata da membrana: A. Plasmide B. Mitocondrio C. Nucleo D. Cloroplasto E. Perossisoma

A. B. C. D. E.

► Il plasmide è un elemento genetico extracromosomico, presente nelle cellule batteriche, in grado di replicarsi indipendentemente dal DNA dell'ospite. La maggior parte dei plasmidi è costituita da DNA circolare a doppia elica. Vedi quiz 1606.

nell’apparato di Golgi nei mitocondri nei lisosomi nel tubulo renale nella membrana cellulare

1146. La membrana piasmatica ha uno spessore di:

A. B. C. D. E.

70 nm 7 nm 10 pm 20 nm 1 pm

1147. [M] Il potenziale di membrana corrisponde a: A. +40 mV B. 40 mV C. -70 mV D. +70 mV E. OmV ► Le membrane delle cellule viventi hanno una differenza di poten­ ziale elettrico detto potenziale di membrana determinata da una asimmetrica distribuzione ionica che ha valori leggermente diversi a seconda del tipo di cellula. Nei motoneuroni in genere detto valore è di -70 mV. Il segno negativo significa che il versante citoplasmatico è negativo nei confronti del versante extracellulare. 1148. [M/PS] I carboidrati: A. costituiscono il materiale ereditario B. sono tutti depolimerizzati dagli enzimi digestivi dell'uomo C. si presentano sempre in catene ramificate D. possono essere presenti nella membrana cellulare E. sono tutti facilmente solubili in acqua 1149. Nei processi di comunicazione cellulare i recettori di membrana che riconoscono e legano molecole segnale sono tutti: A. fosfolipidi B. ormoni C. glicoproteine D. zuccheri complessi E. peptidoglicani 1150. Quale fra le seguenti strutture della cellula eucariotica non è delimitata da membrane? A. lisosoma

1153. La membrana piasmatica interagisce direttamente con: A. il citoscheletro nel versante extracellulare B. il citoscheletro nel versante citoplasmatico C. con il nucleolo nel versante citoplasmatico D. le vescicole dell’apparato di Golgi nel versante extracellulare E. il glicocalice nel versante citoplasmatico 1154. La matrice extracellulare è costituita da: A. fibre collagene, fibre elastiche, microfibrille, sostanza fondamen­ tale amorfa B. fibroblasti, fibre collagene, fibre elastiche, macrofaci C. cellule staminali, fibroblasti, fibre collagene, fibre elastiche D. fibre collagene, fibre elastiche, glicosaminoglicani (GAG), cellule differenziate E. fibre collagene, fibre elastiche, cellule staminali, sostanza fondamentale amorfa FUNZIONI DELLA MEMBRANA: OSMOSI, DIFFUSIONE, TRASPORTO, ENDOCITOSI ED ESOCITOSI, FAGOCITOSI E PINOCITOSI Tutte le cellule sono racchiuse da una membrana dello spessore di 7-9 nm, definita membrana piasmatica, che è costituita da un doppio strato di fosfolipidi contenente proteine intrinseche (cioè interamente contenute nello spessore della membrana) o estrinseche, queste ultime spesso legate a glucidi per formare glicoproteine. Poiché la maggior parte delle molecole proteiche e fosfolipidiche possono muoversi in senso laterale, le membrane vengono descritte come mosaici fluidi. Le proteine di membrana possono svolgere funzioni di trasporto o possono fungere da recettori, cioè riconoscere e legare molecole specifiche, come ormoni o neurotrasmettitori. Le membrane sono semipermeabili, cioè possono essere attraversa­ te liberamente, per diffusione seguendo il proprio gradiente di con­ centrazione, solo da piccole molecole non polari, come l’ossigeno e l’anidride carbonica, o neutre, come l’acqua (sebbene recentemente siano state caratterizzate proteine di membrana specifiche per tra­ sportare l’acqua, le acquaporine) e l’urea, mentre non possono esse­ re attraversate da grosse molecole polari (come il glucosio) e dagli ioni, la cui concentrazione determina la pressione osmotica delle soluzioni. Ciò genera il fenomeno dell’osmosi, qualora le cellule si

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©Artquiz BIO LO G IA trovano immerse in soluzioni aventi una pressione osmotica minore (soluzione ipotonica) o superiore (ipertonica) rispetto a quella inter­ na: nel primo caso l’acqua entrerà nelle cellule, eventualmente fino a farle scoppiare, nel secondo uscirà facendole raggrinzire. Il passaggio di ioni e molecole polari è mediato dalle proteine di tra­ sporto, che sono altamente specifiche. Il trasporto mediato può essere passivo, cioè secondo il gradiente di concentrazione, o attivo, cioè avvenire dalla soluzione più diluita a quella più concentrata. In quest’ultimo caso, il trasporto necessita di energia, fornita daH’ATP, direttamente (trasporto attivo primario) o mediante l’accoppiamento con un altro trasporto attivo primario (trasporto attivo secondario). Le macromolecole e le particelle di grosse dimensioni, che non pos­ sono attraversare le membrane per mezzo di proteine di trasporto, possono essere introdotte per endocitosi o espulse per esocitosi in seguito alla formazione di vescicole. Queste si formano, nell’endocitosi, per invaginazioni della membrana piasmatica, che poi si chiu­ dono verso l’interno e si spostano fluttuando nel citoplasma. Si parla di fagocitosi quando vengono inglobate particelle solide e pinocitosi quando vengono inglobate goccioline di liquido. L’endocitosi può essere mediata da recettori, che stimolano la formazione delle vesci­ cole in seguito al legame con le macromolecole da inglobare (ad esempio le lipoproteine LDL). L'esocitosi avviene in direzione oppo­ sta: le vescicole che si formano all’interno della cellula migrano verso la membrana piasmatica e si fondono con essa per riversare all’ esterno il proprio contenuto. 1155. In cosa consiste il fenomeno dell'osmosi? A. unione del nucleo di due cellule B. tendenza di un solvente ad attraversare una membrana semi­ permeabile C. tendenza di un soluto ad attraversare una membrana semiper­ meabile D. divisione di una cellula E. passaggio dallo stato solido a quello liquido 1156. Per osmosi, l'acqua si sposta da: A. una soluzione isotonica a una ipotonica B. una soluzione ipertonica verso una soluzione ipotonica C. una soluzione ipertonica a una soluzione isotonica D. una soluzione a un'altra per mezzo di sistemi biologici di pom­ paggio E. una soluzione ipotonica verso una soluzione ipertonica ► Una soluzione ipertonica contiene una concentrazione di particelle (ioni o molecole) superiore a quella di una soluzione ipotonica. 1157. [V] Quale delle seguenti affermazioni relative all'osmosi NON è CORRETTA? A. L'acqua si muove verso le cellule con minor potenziale osmotico B. L'osmosi obbedisce alle leggi della diffusione C. La concentrazione dei soluti è il principale fattore del potenziale osmotico D. I globuli rossi devono essere mantenuti in un liquido ipotonico nei loro confronti E. Due cellule con identici potenziali osmotici sono reciprocamente isotoniche 1158. Come cambiano i globuli rossi quando vengono posti in una soluzione salina ipotonica: A. diminuiscono in volume perché rilasciano sali nella soluzione B. aumentano in volume perché assumono acqua dalla soluzione C. diminuiscono in volume perché rilasciano acqua nella soluzione D. rimangono invariati perché la soluzione salina è compatibile con il citoplasma E. aumentano in volume perché assumono sali dalla soluzione

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1159. Un globulo rosso, posto in una soluzione salina satura, risulta: A. ipertonia) e quindi perde acqua B. ipotonico e quindi perde acqua C. isotonico con la soluzione salina satura D. ipertonia) e quindi acquista acqua E. ipotonico e quindi acquista acqua ► La domanda è ambigua se non si specifica la natura del sale. Se si intende NaCI la risposta è corretta perché il cloruro di sodio è un sale molto solubile e quindi una soluzione satura è certamente iper­ tonica rispetto alla soluzione intracellulare. Ma una soluzione satura di carbonato di calcio (sale molto poco solubile) sarebbe ipotonica rispetto al globulo rosso e quindi esso aumenterebbe di volume fino a scoppiare. 1160. Quale affermazione sugli eritrociti umani maturi è corretta? A. Sono dotati di nucleo B. Non sono delimitati dalla membrana piasmatica C. Vanno incontro a emolisi in soluzione ipotonica D. Sono dotati di mitocondri E. Vengono generati nei gangli nervosi intestinali 1161.1 globuli rossi di un individuo scoppiano (emolisi) se posti in un mezzo costituito da: A. sangue di un altro individuo B. acqua di mare C. acqua distillata D. soluzione fisiologica E. plasma sanguigno 1162. L’incorporazione e la cessione di ossigeno e anidride car­ bonica da parte delle cellule avviene per meccanismi di: A. esocitosi della membrana piasmatica B. endocitosi della membrana piasmatica C. trasporto attivo attraverso la membrana piasmatica D. trasporto passivo attraverso la membrana piasmatica E. diffusione attraverso la membrana piasmatica 1163. Quale fenomeno consente all’ossigeno e all’anidride car­ bonica di attraversare la membrana piasmatica dei globuli rossi: A. trasporto attivo B. endocitosi C. diffusione D. esocitosi E. trasporto passivo 1164. [O/PS] Molecole di ossigeno entrano in un globulo rosso mediante il processo di: A. esocitosi B. diffusione C. pinocitosi D. trasporto attivo E. trasporto facilitato 1165. [V] Quale/i delle seguenti sostanze chimiche può/possono attraversare facilmente la membrana cellulare senza l’ausilio di proteine di trasporto? 1. Glucosio 2. O2 3. Na+ A. Solo 3 B. Solo 1 C. Solo 2 D. Solo 2 e 3 E. Solo 1 e 2 ► Sia il glucosio che lo ione sodio non sono in grado di attraversare lo strato idrofobico della membrana.

CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1166. [M] Il sangue che circola in un capillare polmonare rilascia CO2 secondo il meccanismo di: A. esocitosi B. osmosi C. pinocitosi D. diffusione E. trasporto attivo 1167. [M] L'ossigeno diffonde liberamente attraverso la mem­ brana delle cellule. Quando passa dall'ambiente esterno all'in­ terno di una cellula significa che: A. il passaggio richiede energia B. il movimento avviene secondo gradiente C. l'interno della cellula è ricco di ossigeno D. il movimento avviene contro gradiente E. l'interno è isotonico con l'esterno

©Artquiz BIOLOGIA ► Gli ioni inorganici, essendo carichi, non possono attraversare le membrane biologiche e necessitano di trasportatori specifici, che possono mediare un trasporto attivo 0 passivo. 1173. [V] Quale tra le seguenti specie chimiche NON può attra­ versare liberamente la membrana cellulare mediante trasporto passivo? A. Lo ione calcio B. L’urea C. L’anidride carbonica D. L’acqua E. L’ossigeno

1174. La modalità di trasporto passivo attraverso la membrana piasmatica richiede: A. l’equilibrio elettrochimico B. l’esistenza di un gradiente di concentrazione C. idrolisi di ATP 1168. [M] Un’alterazione a carico delle proteine trasportatrici D. la disponibilità .di una permeasi ATP dipendente può modificare la permeabilità delle membrane di una cellula. E. sintesi di ATP Per quale dei seguenti ioni 0 molecole, più verosimilmente, la permeabilità NON verrà modificata? 1175. La membrana piasmatica ha una struttura molecolare ed una A. Ioni Cloro composizione chimica tali da consentire il passaggio di sostanze di B. Ioni Sodio piccole dimensioni quali monosaccaridi, aminoacidi, nucleotidi e ioni C. Glucosio attraverso un processo di permeabilità selettiva. Che cosa si intende D. Ossigeno per trasporto passivo di una sostanza attraverso la membrana: E. Ioni Idrogeno A. che le concentrazione ai due lati della membrana piasmatica so­ no uguali ► L’ossigeno passa le membrane biologiche per semplice diffusione, B. che il trasporto è indipendente dalle concentrazioni ai lati della essendo una sostanza apolare. membrana C. che avviene dal lato a più bassa concentrazione verso quello a più alta concentrazione 1169. La diffusione facilitata: D. che il trasporto richiede dispendio di energia sotto forma di ATP A. richiede ATP E. che avviene dal lato a più alta concentrazione verso quello a più B. è indipendente dalla concentrazione dei soluti bassa concentrazione C. richiede l’impiego di proteine di membrana D. non raggiunge mai saturazione E. avviene solo verso l'esterno delia membrana 1176. [M] il trasporto passivo del glucosio attraverso la mem­ brana cellulare non richiede consumo di ATP. Da dove proviene 1170. [V] Quale completamento è corretto per la frase seguente? l’energia necessaria per il trasporto? “La diffusione facilitata attraverso le membrane cellulari...... ” A. Da fenomeni di endocitosi A. è una forma di trasporto attivo B. Dall’idrolisi di composti diversi dall’ATP B. richiede l'ATP come fonte di energia per il movimento delie so­ C. Da meccanismi di trasporto accoppiato stanze D. Da] gradiente di concentrazione C. sfrutta il gradiente di concentrazione E. Dalla pompa del sodio D. è un processo che avviene contro gradienté di concentrazione E. non è mediata da proteine ► L'energia libera di un composto dipende anche dalla sua concen­ trazione essendo più bassa dove la concentrazione è più bassa. Poi­ ché è la differenza di energia libera negativa (AG < 0) la caratteristi­ 1171. Diffusione semplice e diffusione facilitata: A. sono entrambe meccanismi di trasporto vettoriale, capaci di in­ ca delle reazioni che avvengono spontaneamente, si capisce perché un soluto si muove da concentrazioni più alte verso concentrazioni trodurre sostanze nelle cellule senza permetterne l’uscita B. sono entrambe dipendenti dall’esistenza di un gradiente di con­ più basse. centrazione C. sono entrambe dipendenti dalla disponibilità di vettori proteici 1177. Il trasporto di una sostanza attraverso una membrana, che D. non sono trasporti passivi avviene contro gradiente di concentrazione, è detto: E. sono entrambe dipendenti dalla disponibilità di energia A. endocitosi B. trasporto passivo 1172. [0] Il candidato indichi l’affermazione corretta. Gli ioni C. tropismo inorganici: D. trasporto attivo A. non attraversano mai le membrane cellulari E. diffusione facilitata B. attraversano le membrane cellulari grazie a proteine di trasporto C. attraversano liberamente le membrane cellulari ► Per quanto detto a commento del quiz 1176, bisogna fornire D. attraversano le membrane cellulari grazie a vescicole di fosfolipidi l'energia libera necessaria per fare avvenire il processo (AG è positi­ E. attraversano le membrane cellulari grazie a vescicole proteiche vo).

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE

1178. Identificare cosa hanno in comune la diffusione facilitata e extracellulare tali che: A. la concentrazione di Na+fuori e dentro la cellula è uguale il trasporto attivo: B. la concentrazione di K+ é più elevata dentro la cellula A. Richiedono entrambi ATP B. Avvengono entrambi contro un gradiente di concentrazione elet­ C. nessuna delle precedenti risposte é corretta D. la concentrazione di K+ fuori e dentro la cellula è uguale trochimico E. la concentrazione di Na+ é più elevata dentro la cellula C. Consentono entrambi il trasporto di molecole di grossa dimensione D. Provvedono entrambi al trasporto dei soluti solo dall'esterno all’In­ ► Tale gradiente è assicurato dall’attività delle pompe Na+/K+ATPaterno della cellula si, che utilizzano l’energia derivante dall’idrolisi di ATP per operare il E. Richiedono entrambi l'intervento di proteine trasportatrici trasporto contro gradiente di ioni Na+, verso l’esterno, e di ioni K+ 1179.11 trasporto attivo delle sostanze nutritive all'interno della verso l’interno delle cellule. cellula batterica: 1185. Quale delle seguenti molecole non è in grado di attraver­ A. necessita di un dispendio energetico per il trasporto sare liberamente il doppio strato lipidico della membrana cito­ B. avviene con esclusivo utilizzo di meccanismo di tipo “uniporto” plasmatica ? C. avviene con esclusivo utilizzo di meccanismo di tipo “simporto” A. azoto D. avviene secondo gradiente di concentrazione B. anidride carbonica E. avviene sempre con modificazione del substrato C. glucosio 1180. Relativamente alla cellula, per “trasporto attivo” si intende: D. acqua E. ossigeno A. il passaggio di acqua attraverso la membrana piasmatica B. il passaggio di sostanze attraverso la membrana piasmatica con­ ► Il glucosio è molto idrofilico e quindi non interagisce con la parte tro gradiente di concentrazione C. il passaggio di sostanze attraverso la membrana piasmatica se­ interna, idrofobica, del doppio strato lipidico. condo gradiente di concentrazione e con consumo di ATP D. l'eliminazione, attraverso la membrana piasmatica, di sostanze di 1186. Una macromolecola, oppure materiale di grosse dimen­ sioni, attraversa la membrana piasmatica mediante: rifiuto E. il libero passaggio di molecole e ioni attraverso la membrana pia­ A. diffusione facilitata B. esocitosi o endocitosi smatica C. osmosi D. canali ionici 1181. Per trasporto attivo si intende quello per cui: A. una sostanza attraversa la membrana piasmatica con dispendio E. proteine trasportatrici di energia B. una sostanza, quando attraversa la membrana piasmatica, pro­ duce energia C. una sostanza attraversa la membrana per diffusione D. una sostanza attraversa la membrana piasmatica senza dispen­ dio di energia E. una sostanza attraversa la membrana solo secondo gradiente di densità 1182. Se, analizzando la membrana piasmatica di un'ipotetica cellula, ci accorgessimo che essa è priva di proteine, potremmo concludere che tale cellula è presumibilmente priva anche della seguente funzione: A. trasporto attivo B. motilità C. sintesi degli acidi nucleici D. sintesi delle proteine E. glicolisi 1183. Quali dei seguenti meccanismi di trasporto richiede sia l'uso di molecole proteiche che si trovano nelle membrane che di ATP? 1. Trasporto attivo 2. Diffusione 3. Diffusione facilitata A. Solo 3 B. Solo 1 C. Solo 1 e 3 D. Solo 1 e 2 E. Solo 2 e 3

1187. L'endocitosi è: A. l'eliminazione all'esterno di materiali prodotti dalie cellule B. sinonimo di trasporto passivo C. l'introduzione di materiali esterni nella cellula D. il processo operato dalla pompa sodio/potassio E. sinonimo di trasporto attivo 1188.11 meccanismo attraverso il quale una cellula animale ingloba materiali solidi o liquidi, che entrano in massa anziché attraversarne la membrana molecola per molecola, si chiama: A. , fagocitosi B. trasporto attivo C. esocitosi D. diffusione E. endocitosi 1189. Il processo di endocitosi comporta: A. il passaggio di molecole all'esterno attraverso la membrana B. l'estrusione di vescicole C. l'interruzione della membrana D. la gemmazione del citoplasma E. l'invaginazione di vescicole 1190. L’assunzione del colesterolo extracellulare da parte delle cellule avviene secondo il processo di: A. fagocitosi B. pinocitosi C. endocitosi D. trasporto passivo E. diapedesi

1184.1 processi di trasporto di ioni operanti a livello della mem­ ► In realtà quello che viene endocitato non è il solo colesterolo ma il brana piasmatica nelle cellule di mammifero promuovono il complesso LDL (low density lipoprotein, il cosiddetto colesterolo cat­ mantenimento di gradienti ionici tra citoplasma e mezzo esterno tivo).

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1191,L’esocitosi è: A. un tipo di trasporto attivo attraverso la membrana B. la capacità di alcune molecole di riemettere luce se irradiate C. il meccanismo attraverso il quale una cellula animale ingloba ma­ teriali solidi e liquidi D. il meccanismo attraverso il quale una cellula eucariotica secerne all'esterno vari materiali impacchettati in vescicole E. la capacità delle piante di reagire alla luce con movimenti di cre­ scita

A. B. C. D. E.

trasporto attivo osmosi pinocitosi diffusione fagocitosi

1200. La pinocitosi è il trasporto all'Interno della cellula di: A. batteri o virus B. sostanze liquide C. sostanze solide di grosse dimensioni che non possono attraver­ 1192.11 processo di inglobamento di particelle solide da parte sare la membrana delle cellule viene chiamato: D. sostanze solide A. fagocitosi E. proteine B. esocitosi C. trasporto attivo 1201. Per pinocitosi si intende: D. pinocitosi A. ingestione di particelle più grandi, quali microrganismi o detriti E. trasporto passivo cellulari! tramite vescicole grandi B. ingestione di qualsiasi sostanza 1193. Alcuni tipi cellulari assumono sostanze solide dall'esterno C. un processo di diffusione di sostanze attraverso la membrana tramite: cellulare A. la cariocinesi D. infezione da fagi B. la fagocitosi E. ingestione di fluidi attraverso piccole vescicole C. la mitosi D. iaciclosi NUCLEO, NUCLEOLO E PORI NUCLEARI E. la pinocitosi 1202. Nelle cellule eucariotiche i cromosomi sono localizzati nel 1194. Per fagocitosi si intende: nucleo e contengono anche proteine. Ciò comporta che: A. l'inserzione di un fago in un batterio A. le proteine cromosomiche si duplicano insieme al DNA B. l'entrata di molecole legate ai recettori di membrana B. la sintesi delle proteine cromosomiche avviene nel nucleo C. l'assorbimento di liquidi da parte di una cellula C. la membrana nucleare è permeabile alla diffusione di macromo­ D. l'inglobamento di particelle solide in una cellula lecole E. l'uccisione dei batteri con l'emissione di sostanze tossiche D. la sintesi di queste proteine deve avvenire durante la mitosi, quando la membrana nucleare si dissolve 1195. Per fagocitosi si intende: E. nessuna risposta è valida A. l'ingestione di qualsiasi sostanza B. l'ingestione di fluidi attraverso piccole vescicole 1203. L'organulo rotondeggiante che si trova in tutte le cellule C. un trasporto attraverso la membrana operato da vettori proteici degli eucarioti, circondato da una doppia membrana e D. un particolare tipo di degenerazione cellulare contenente i cromosomi, si chiama: E. l'ingestione di particelle solide, quali microrganismi o detriti cellu­ A. nucleolo lari, in vescicole B. nucleotide C. nucleo 1196. Una cellula eucariote può inglobare un batterio (per di­ D. morula struggerlo) attraverso il processo di: E. neurone A. diapedesi B. fagocitosi 1204. Il nucleo è la sede: C. esocitosi A. del DNA D. secrezione B. di sistemi di conversione di energia della cellula E. trasporto attivo C. dei mitocondri e del reticolo endoplasmatico 1197. Quali delle seguenti cellule sono capaci di compiere la D. dei ribosomi E. nessuna delle altre alternative è corretta fagocitosi? A. Gli epatociti 1205. Il nucleo della cellula contiene: B. I globuli bianchi A. cloroplasti C. I globuli rossi B. centrioli D. I neuroni C. cromosomi E. Le piastrine D. leucoplasti E. mitocondri 1198. Sono capaci di fagocitosi: A. cellule vegetali 1206.1 geni che specificano la sequenza primaria delle proteine B. virus sono contenuti nel: C. funghi A. citoplasma D. protozoi e metazoi B. centriolo E. protozoi e procarioti C. nucleo 1199. L'ingestione di piccole quantità di liquido da parte di una D. ribosomi E. nucleolo cellula si chiama:

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE

► Non si paria, ovviamente, delle proteine che sono codificate dal DNA mitocondriale.

D. si possono dividere una sola volta E. si dividono con modalità che ricordano quelle dei batteri

1207. Una funzione del nucleo è di: A. sintetizzare gli acidi nucleici B. organizzare i mitocondri C. regolare la forza ionica della cellula D. organizzare la membrana E. sintetizzare ATP

1214. Una cellula anucleata NON può vivere a lungo perché: A. non può effettuare la fagocitosi B. non può effettuare la respirazione C. non può effettuare il trasporto attivo D. non avviene una continua sintesi proteica E. non può produrre ciglia e flagelli

1208. [O/PS] Quale di queste cellule è assente il nucleo? A. Spermatozoo B. Neurone C. Osteoblasto D. Leucocita E. Eritrocita

► La sintesi proteica può avvenire in una cellula anucleata fino a che esistono ribosomi e RNA messaggeri, i quali hanno però una vita definita. In assenza di nucleo non c'è DNA, quindi non c'è trascrizio­ ne e quindi non ci può essere, alla lunga, sintesi proteica.

► I globuli rossi o eritrociti sono delle cellule del sangue che, nei Mammiferi, sono prive di nucleo, mentre lo presentano in Anfibi, Ret­ tili, Pesci e Uccelli. La caratteristica di essere senza nucleo si è evo­ luta in un lontanissimo passato ed è correlata alla capacità di tra­ sportare un maggior quantitativo di ossigeno. 1209. In quali delle seguenti cellule è assente il nucleo? A. neuroni B. cellule epiteliali C. eritrociti umani D. cellule muscoiari E. cellule nervose

1215. Il nucleo è separato dal citoplasma da: A. una membrana sìngola B. una membrana priva di qualsiasi poro C. una doppia membrana D. tre membrane E. quattro membrane*• 1216. [O] Il complesso di molecole che costituiscono lo spliceosoma è presente: A. nei mitocondri e nei cloroplasti B. nei perossisomi C. nei mitocondri D. nel nucleolo E. nel nucleo

1210. [M/O] Negli esseri umani, quale tra le seguenti cellule è ► Lo spliceosoma è un grosso complesso enzimatico formato da normalmente priva di nucleo? proteine e piccole molecole di RNA nucleare (snRNA) ed è respon­ A. Neurone sabile dello splicing (rimozione degli introni) del trascritto primario di B. Osteoblasto RNA (Vedi anche quiz 1580 e 1582). C. Granulocita neutrofilo D. Spermatozoo 1217. [O] Il nucleolo è: E. Eritrocita maturo A. una struttura semplice del nucleo presente nei batteri B. una struttura nucleare, a membrana semplice, rivestita esterna­ 1211. [M/O/PS] Se una cellula di un mammifero osservata al mi­ mente dai ribosomi croscopio risulta contenere uno o più nuclei, mitocondri, riboC. una struttura nucleare, non rivestita da membrane, sito della sin­ somi e vari sistemi di membrane si può escludere che sia: tesi degli RNA ribosomali A. un epatocita D. un vecchio termine con cui, in passato, si indicava il nucleo B. un oocita E. un organello citoplasmatico strettamente aderente al nucleo, in C. una fibra miocardica • cui avviene la sintesi delle proteine D. un eritrocita E. un neurone ►Vedi quiz 1068. 1212. Le piastrine A. sono cellule del sangue che producono anticorpi B. formano la struttura dei cromosomi C. fanno parte del citoscheletro dei fibroblasti D. sono frammenti cellulari privi di nucleo E. vengono secrete dalle ghiandole salivari ► Le piastrine o trombociti sono piccole cellule prive di nucleo, gene­ rate dalla frammentazione di cellule giganti polinucleate del midollo osseo, i megacariociti.

1218. La funzione del nucleolo è la: A. produzione dell'RNA ribosomiale B. duplicazione del DNA C. trascrizione dell'RNA messaggero D. sintesi delle proteine citoplasmatiche E. divisione cellulare ► Nel nucleolo si assemblano anche le due subunità del ribosoma (vedi quiz 1222).

1213. [0] Nell'uomo le cellule epiteliali dello strato corneo non 1219. L'assemblaggio dei ribosomi avviene: A. nel citoplasma hanno nucleo e quindi: B. nel nucleolo A. non si ricambiano mai B. si dividono più lentamente delle cellule dello strato basale dell'e­ C. nell'apparato di Golgi D. nel reticolo endoplasmatico rugoso pitelio che sono provviste di nucleo E. nei lisosomi C. non si possono più dividere

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1220. La funzione specifica del nucleolo, presente nel nucleo interfasico delle cellule eucarioti, è la sintesi: A. di proteine ribosomiali B. di proteine della cellula C. di RNA ribosomiale D. del DNA E. di membrane cellulari 1221. Il nucleolo è una struttura presente all'Interno del nucleo dove avviene: A. sintesi di RNA messaggero B. sintesi di RNA ribosomiale C. sintesi di proteine ribosomiali D. sintesi di DNA E. sintesi di RNA transfer 1222. A quale delle strutture cellulari sottoelencate può riferirsi la seguente definizione "sito di formazione delle subunità ribo­ somiali"? A. Reticolo endoplasmatico B. Lisosomi C. Nucleolo D. Nucleo E. Citoplasma 1223. L'RNA ribosomiale è sintetizzato: A. sulle membrane del reticolo endoplasmatico liscio B. nel nucleolo C. nei lisosomi D. nell'apparato di Golgi E. nei ribosomi 1224. Il micronucleo è: A. un piccolo nucleo aggiuntivo, che indica la presenza di un danno genetico B. sinonimo di nucleolo C. una struttura presente all’interno dei virus D. un compartimento dei virus E. nessuna delle altre risposte è corretta IL CITOPLASMA 1225. Il citoplasma è: A. un composto chimico ben definito presente in tutte le cellule B. un materiale più o meno fluido contenuto all'interno delle cellule in cui sono sospesi gli organuli cellulari C. la parte centrale della cellula D. un organulo cellulare con.funzione di movimento E. un'impalcatura di filamenti di proteine che interseca tutta la cellula 1226. Il citoplasma delle cellule è composto prevalentemente da: A. acqua B. proteine C. glucidi D. polimeri E. lipidi

►Si noti che alcuni recettori degli ormoni steroidei si trovano nel nucleo. I RIBOSOMI 1228.1 ribosomi sono presenti: A. nelle sole cellule di eucarioti B. nelle sole cellule procariote C. in tutte le cellule conosciute D. nei virus E. nelle sole cellule animali 1229. Quale delle seguenti strutture è presente sia nei procarioti sia negli eucarioti? A. Ribosomi B. Mitocondri C. Reticolo endoplasmico D. Cloroplasti E. Involucro nucleare 1230. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti gli acidi nu­ cleici è FALSA? A. Alcuni virus contengono DNA, altri RNA B. Negli eucarioti il DNA forma doppie eliche C. Nei nucleotidi dell'RNA è presente il ribosio D. I ribosomi di batteri, virus e organismi eucarioti sono tutti formati da rRNA ma hanno dimensioni differenti E. DNA e RNA sono presenti sia negli eucarioti sia nei procarioti ► Infatti i virus non hanno ribosomi. 1231. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i ribosomi è corretta? A. Sono presenti esclusivamente nelle cellule eucariotiche B. Sono gli organelli nei quali viene prodotta la maggior parte dell' ATP C. Sono presenti sia nelle cellule eucariotiche sia nelle cellule procariotiche D. Sono gli organelli dalle dimensioni maggiori, dopo il nucleo della cellula E. Sono di dimensioni maggiori nei procarioti, rispetto agli eucarioti, e in questi ultimi rivestono il reticolo endoplasmatico liscio 1232. [V/PS] Quale dei seguenti componenti della cellula eucariotica NON è delimitato da membrana? A. Le cisterne del reticolo endoplasmatico B. Il mitocondrio C. Il nucleo D. Il lisosoma E. Il ribosoma

1233.1ribosomi sono: A. particelle presenti nel nucleo B. particelle presenti nel citoplasma, costituite da RNA e proteine C. particelle presenti nel nucleo, costituite da RNA e proteine 1227. L’interazione tra gli ormoni steroidei e gli organi bersaglio D. particelle presenti nel citoplasma, costituite soltanto da RNA avviene in virtù della presenza di particolari molecole dette re­ E. particelle presenti nel citoplasma, costituite soltanto da proteine cettori. In quale comparto od organulo delle cellule degli organi 1234.1ribosomi sono: bersaglio sono localizzati prevalentemente questi recettori: .A. particelle presenti nel nucleo A. sulla membrana plasmatici B. particelle cellulari produttori di zuccheri B. nei reticolo endoplasmatico C. polimeri del ribosio C. nel nucleo D. particelle cellulari che sintetizzano proteine D. nei mitocondri E. particelle cellulari che sintetizzano acidi nucleici E. nel citoplasma

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©Artquiz BIO LO G IA 1235.1ribosomi sono: A. porzioni di cromatina attaccate alla membrana nucleare B. particelle cellulari in cui avviene la riparazioni del DNA C. organuli che servono alla liberazione di energia necessaria alla cellula D. enzimi che rendono più efficiente la sintesi proteica E. particelle cellulari che servono a saldare sequenzialmente tra loro gli aminoacidi per fare le proteine 1236.1ribosomi sono costituiti da: A. proteine e DNA B. lipidi e proteine C. RNA e proteine D. DNA, RNA e proteine E. DNA e lipidi 1237.1ribosomi sono costituiti da: A. polipeptidi B. proteine e DNA C. carboidrati D. proteine e acido ribonucleico E. acidi grassi e glicogeno 1238. In quale delle seguenti funzioni biochimiche svolgono un ruolo essenziale i ribosomi? A. Sintesi delle proteine B. Glicolisi C. Fosforilazione ossidativa D. Trascrizione del DNA E. Duplicazione del DNA 1239.1ribosomi sono adibiti a processi di: A. trasmissione degli impulsi nervosi B. digestione enzimatica C. fosforilazione ossidativa D. fotosintesi E. sintesi proteica 1240. Quale dei seguenti processi avviene a livello dei ribosomi: A. Catabolismo delle proteine B. Respirazione cellulare C. Duplicazione del DNA D. Sintesi delle proteine E. Sintesi dei carboidrati 1241. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la cellula è vera? A. I lisosomi contengono enzimi necessari alla sintesi di sostanze fondamentali alla sopravvivenza della cellula B. Nei cloroplasti avvengono le reazioni del ciclo di Krebs C. I virus sono le cellule più semplici D. I ribosomi sono la sede della biosintesi delle proteine E. Il nucleo delle cellule procariote è circondato da una doppia membrana 1242.1ribosomi svolgono un ruolo fondamentale nel processo di: A. trascrizione B. fosforilazione ossidativa C. traduzione D. sintesi dei nucleotidi E. trasporto attivo 1243.1ribosomi sono gli organuli cellulari sede: A. del processamento post-tradizionale denominato glicosilazione B. della trascrizione

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE C. della replicazione del DNA D. della traduzione E. della sintesi di ATP 1244. [M/PS] Se in una cellula viene bloccata selettivamente la funzione dei ribosomi, si ha l'arresto immediato della: A. glicolisi B. trascrizione C. duplicazione del DNA D. traduzione dell'RNA E. respirazione cellulare 1245.1 polisomi sono: A. propaggini della membrana cellulare B. strutture poliformi paranucleari C. corpi multipli D. strutture fibrillari multiple E. gruppi di ribosomi che interagiscono con lo stesso RNA messag­ gero IL RETICOLO ENDOPLASMATICO È costituito da un sistema di membrane che possono avere la strut­ tura di cisterne o tubuli contenenti all'interno diversi tipi di enzimi. Vi sono due tipologie di RE differenti per morfologia e funzione, ed il cui prevalere dell'uno sull'altro dipende dalla tipologia cellulare: il reticolo endoplasmatico ruvido - impropriamente detto rugoso - (RER) e quello liscio (REL). Alle membrane del RER aderiscono, sul versante citoplasmatico, i ribosomi, dove vengono sintetizzate le proteine a destinazione non citoplasmatica (esterno, membrana cellulare, organelli intracellulari) che vengono poi trasferite all’apparato del Golgi mediante un flusso di vescicole. Nel REL vengono sintetizzati i fosfo­ lipidi e gli steroidi, anch’essi trasferiti all'apparato del Golgi, e hanno luogo importanti reazioni di detossificazione. 1246. Il reticolo endoplasmatico è: A. costituito da una complessa rete di membrane all'interno del cito­ plasma B. la sede della sintesi proteica C. la sede della respirazione cellulare D. un artefatto della tecnica istologica, visibile all'interno del citopla­ sma E. la sede della digestione cellulare 1247. Il reticolo endoplasmico forma un complesso unitario con: A. la membrana nucleare B. il centrosoma C. i lisosomi D. il citoscheletro E. la membrana piasmatica 1248. Identificare l’affermazione errata relativa al reticolo endo­ plasmatico: A. alcuni suoi distretti effettuano la glicosilazione delle proteine B. è formato da una rete tridimensionale di tubuli e cisterne appiattite C. se ne conoscono due tipi: rugoso e liscio D. è poco sviluppato nelle cellule impegnate attivamente nella sintesi E. alcune sue parti sono associate a ribosomi 1249. Il reticolo endoplasmatico rugoso è rivestito da: A. mitocondri B. lisosomi C. cloroplasti D. ribosomi E. nucleoli

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 1250. La principale funzione del reticolo endoplasmatico liscio è: A. sintesi di glucosio B. metabolismo lipidico C. sostegno della cellula D. sintesi delle proteine E. centrale energetica 1251. Il reticolo endoplasmatico liscio: A. è responsabile della sintesi proteica B. presenta mitocondri nella faccia esterna C. presenta lisosomi e cloroplasti nella faccia interna D. non presenta ribosomi nella faccia esterna E. presenta ribosomi nella faccia esterna 1252. Il reticolo endoplasmatico liscio: A. è la sede della sintesi delle proteine che saranno secrete all’esterno della cellula B. ha la funzione di distruggere le proteine danneggiate C. partecipa alla modificazione delle proteine D. è la sede in cui vengono sintetizzati lipidi E. ospita numerosi ribosomi sulla sua superficie

1258. La figura mostra una sezione del reticolo endoplasmico ruvido (RER).

Quale risposta identifica correttamente le sostanze associate alle strutture 1 e 2? A. 1: aminoacidi; 2: tRNA B. 1: tRNA; 2:polipeptide C. 1: DNA; 2: carboidrato D. 1: fosfolipidi; 2: mRNA E. 1: proteine; 2: DNA

► La pallina nera della figura rappresenta un ribosoma che contiene i tRNA per la sintesi proteica. Nel lume del RER viene immesso il 1253. Il reticolo endoplasmatico rugoso ha la seguente funzione: polipeptide della sintesi effettuata nel ribosoma. A. sintesi di glucosio B. centrale energetica L'APPARATO DI GOLGI C. metabolismo lipidico D. sostegno della cellula 1259. L'apparato di Golgi : E. sintesi delle proteine A. è presente nelle cellule procariotiche ► La sintesi delle proteine avviene sia nel citoplasma che sulla su­ perficie del reticolo endoplasmatico ruvido. In quest'ultimo vengono sintetizzate le proteine che troveranno la loro localizzazione definitiva o su una membrana o dovranno essere esocitate (secrete). 1254. Nelle cellule dei mammiferi, la principale funzione del reti­ colo endoplasmatico rugoso è quella di: A. sintetizzare lipidi B. assemblare le proteine secrete dalla cellula C. aumentare la tolleranza verso alcuni farmaci D. partecipare alla demolizione dei farmaci o di altre sostanze po­ tenzialmente nocive E. sintetizzare ormoni sessuali 1255. Le proteine secrete dalla cellula sono sintetizzate: A. nell’apparato di Golgi B. nelle vescicole secretorie C. nel reticolo endoplasmatico liscio D. nel reticolo endoplasmatico rugoso E. nei polisomi liberi 1256. Il reticolo endoplasmatico rugoso: A. non presenta ribosomi associati B. presenta dei cloroplasti nella faccia interna C. presenta dei lisosomi e dei mitocondri associati D. presenta degli istoni nella faccia interna E. presenta dei ribosomi associati 1257. La struttura su cui sono attaccati i ribosomi nel citopla­ sma si chiama: A. plasmalemma B. reticolo endoplasmatico liscio C. reticolo endoplasmatico rugoso D. vacuolo E. apparato del Golgi

B. C. D. E.

è la sede di sintesi di ATP è la sede di maturazione dell'RNA trascritto primario fa parte del sistema di membrane interne alla cellula contiene enzimi idrolitici

1260. L'apparato di Golgi è: A. un insieme di vescicole membranose contenute nel citoplasma B. un organulo con funzione energetica C. una parte del tubo digerente dei celenterati D. una parte del tubo digerente dei vertebrati E. un organulo che si trova solo nelle cellule nervose 1261. L’Apparato di Golgi è: A. L’insieme del nucleo e della membrana nucleare B. L'equivalente dei mitocondri nei procarioti C. un organulo citoplasmatico D. L’insieme del citoplasma e della membrana cellulare E. Nessuna delle risposte precedenti 1262. L'apparato del Golgi: A. è il sito di elaborazione finale di polisaccaridi e di glicoproteine destinati a essere escreti dalla cellula B. fa parte del reticolo endoplasmatico liscio C. fa parte del nucleo D. è sito di accumulo di polisaccaridi di riserva E. nessuna delle altre alternative è corretta ► Le glicoproteine non sono necessariamente escrete ma possono essere proteine di membrana (vedi quiz 1264). 1263. Nell'apparato di Golgi avviene: A. la sintesi di ATP B. la modificazione e lo smistamento di proteine C. lo splicing degli mRNA D. la degradazione di molecole E. la sintesi dei ribosomi

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©Artquiz BIO LO G IA 1264. [M/PS] L'apparato del Golgi è deputato: A. alla duplicazione di proteine destinate all'esterno della cellula B. alla sintesi di proteine destinate all'interno della cellula C. al metabolismo energetico della cellula D. alla maturazione di proteine della membrana piasmatica, di se­ crezione o dei lisosomi E. alla sintesi dei lipidi 1265. La funzione dell'apparato di Golgi è: A. costituire una riserva di carboidrati B. assemblare ormoni, zuccheri e lipidi C. demolire sostanze di riserva D. metabolizzare i lipidi E. modificare le proteine destinate alla secrezione o ad altri organuli 1266. [V] Quale dei seguenti organelli cellulari è responsabile della rielaborazione dei prodotti sintetizzati nella cellula (ad esempio legando una porzione glucidica alle proteine)? A. Mitocondrio B. Perossisoma C. Citoscheletro D. Apparato di Golgi E. Lisosoma 1267. Quale organulo citoplasmatico, tra quelli elencati qui sot­ to, comprende cisterne appiattite dove avviene la modifica posttraduzionale delle glicoproteine destinate alla secrezione: A. reticolo endoplasmatico liscio B. cloroplasti C. apparato di Golgi D. mitocondri E. reticolo endoplasmatico rugoso 1268. In quale organello citoplasmatico avviene la glicosilazione (aggiunta di carboidrati alle proteine)? A. nell'apparato di Golgi B. sulla membrana lisosomiale C. a livello della membrana citoplasmatica D. nei ribosomi E. nei polisomi 1269. Le cisterne cis dell’apparato di Golgi sono rivolte verso: A. il nucleo B. i mitocondri C. i lisosomi D. la membrana piasmatica E. i perossisomi 1270. Dove avvengono il deposito e la distribuzione dei prodotti provenienti dal reticolo endoplasmatico? A. Nella membrana piasmatica B. Nell'apparato di Golgi C. Nei lisosomi D. Nel mitocondrio E. Nel nucleo 1271. L'apparato del Golgi: A. non è un sistema di sacchi membranosi, ma sono dei filamenti proteici B. è l'organulo responsabile della sintesi dei lipidi C. è un sistema di sacchi membranosi la cui funzione è quella di modificare, scegliere e imballare le macromolecole che devono essere secrete o inviate ad altri organuli D. è la centrale energetica della cellula E. è un sistema di sacchi membranosi, ma la loro funzione non è quella di modificare, scegliere e imballare le macromolecole che

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CAP. 2 . BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE devono essere secrete o inviate ad altri organuli 1272. In una cellula mancante dell’apparato di Golgi:

A. gli enzimi idrolitici non sono in grado di scomporre i composti della cellula B. non avviene la glicosilazione delle proteine di membrana C. non si ha sintesi di proteine D. non c'è produzione di energia utilizzabile E. non vengono digerite le proteine 1273. L’apparato del Golgi ha un ruolo fondamentale:

A. B. C. D. E.

nella digestione cellulare nella respirazione cellulare nella sintesi proteica nella secrezione cellulare nella replicazione cellulare

1274. [M] Nelle cellule che svolgono attività secretoria è partico­ larmente sviluppato:

A. B. C. D. E.

il numero dei lisosomi i mitocondri il rivestimento delle cellule il nucleo l’apparato del Golgi I LISOSOMI E PEROSSISOMI

1275. Nella cellula eucariotica dove sono concentrate molecole di idrolasi acide ?

A. B. C. D. E.

nelcitosol nel reticolo endoplasmatico nei perossisomi nel nucleo nei lisosomi

1276.1lisosomi assumono un ruolo fondamentale:

A. B. C. D. E.

nella mitosi nella digestione cellulare nella respirazione cellulare nella sintesi proteica nella secrezione cellulare

1277. In quali distretti cellulari si compie la degradazione e de­ molizione del materiale biologico :

A. B. C. D. E.

reticolo endoplasmatico nucleoli micronuclei lisosomi mitocondri

1278. [M/PS] La principale funzione dei lisosomi è:

A. B. C. D. E.

la respirazione cellulare la sintesi dei lipidi l'immagazzinamento di energia la digestione intracellulare la sintesi di glicoproteine

1279.1lisosomi sono:

A. B. C. D. E.

il sito di sintesi delle proteine organelli esclusivi dei batteri il sito dove avviene la glicosilazione delle proteine vescicole il cui contenuto è a pH neutro il sito di distruzione di molti complessi organici

1280.1lisosomi sono:

A.

organuli citoplasmatici contenenti enzimi digestivi

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CAP. 2. BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE B. C. D. E.

organuli presenti nel nucleo enzimi secreti dal pancreas pigmenti respiratori ormoni secreti dalla tiroide

1281. Il lisosoma è: A. un organulo cellulare produttore di anticorpi B. un estroflessione della parete intestinale C. una vescicola interna alla milza D. una riserva di grassi intracellulare E. un organulo intracellulare presente in molte cellule e contenente enzimi idrolitici 1282. Un lisosoma contiene: A. il complesso biosintetico delle proteine B. il sistema fotosintetico C. enzimi proteolitici D. enzimi della catena respiratoria E. citoplasma 1283.1 lisosomi contengono: A. ribosomi B. lipidi C. enzimi idrolitici D. DNA E. zuccheri di riserva 1284. Il lisosoma è: A. un organulo citoplasmatico contenente sostanze di riserva B. un organulo citoplasmatico contenente enzimi idrolitici C. un organulo citoplasmatico contenente enzimi ossidativi che de­ moliscono il perossido di idrogeno D. un organulo citoplasmatico in cui si svolge la sintesi proteica E. un organulo citoplasmatico contenente clorofilla 1285. [M/O] L’immagine al microscopio elettronico mostra all' interno di una cellula del fegato umano decine di organelli di forma simile e di dimensioni comprese tra 0,25 pm e 0,75 pm. Questi organelli hanno una membrana singola e liscia. Quali tra gli organelli elencati di seguito potrebbero essere? A. Lisosomi B. Ribosomi C. Centrioli D. Nucleoli E. Mitocondri 1286. Il pH alFinterno dei lisosomi è: A. dipendente dalle condizioni metaboliche della cellula B. basico C. variabile in funzione del materiale da digerire D. acido E. neutro 1287. [V] Quale tipo di cellule è più idoneo per lo studio dei liso­ somi? A. le cellule cardiache B. le cellule degli stomi fogliari C. i granulociti neutrofili D. le cellule muscolari lisce E. i globuli rossi ► I lisosomi sono particolarmente sviluppati nei granulociti neutrofili, in quanto queste cellule del sangue hanno il compito di catturare e distruggere sostanze estranee (mediante il meccanismo della fagoci­ tosi). Vedi § “Le cellule del sangue” e il quiz 3446.

1288. [0 ] I perossisomi sono organelli cellulari: A. principale sede della digestione cellulare B. non delimitati da membrana C. sede di alcune reazioni di ossidazione D. presenti sia nelle cellule eucariotiche che in quelle pròcariotiche E. dotati di genoma proprio ► I perossisomi sono organelli presenti solo nelle cellule eucariote aH'interno dei quali vengono svolte reazioni di ossidazione mediante l'uso di ossigeno molecolare e di enzimi che vanno sotto il nome di perossidasi (come la aminocido ossidasi). Essi partecipano, insieme ai mitocondri, alla beta-ossidazione degli acidi grassi a catena lunga. In queste reazioni producono anche l'acqua ossigenata (H2 O2 ) che viene però subito eliminata dall'enzima catalasi per la sua pericolosità. Quindi la produzione di acqua ossigenata non deve essere considerata una contraddizione rispetto alla sua eliminazione (vedi quiz 1289 e 1291) 1289.1 perossisomi: A. contengono sostanze di riserva, come amido 0 lipidi B. sono le centrali energetiche della cellula perché fabbricano ATP C. sono vescicole dotate di membrana contenenti enzimi idrolitici impegnati nelle digestioni cellulari D. sono vescicole dotate di membrana contenenti enzimi ossidativi che demoliscono il perossido di idrogeno E. contengono clorofilla e sono importanti per la fotosintesi 1290. Quale fra i seguenti accoppiamenti struttura-funzione NON è corretto? A. perossisomi - movimento B. lisosomi - digestione C. mitocondri - respirazione cellulare D. cloroplasti - fotosintesi E. ribosomi - sintesi delle proteine 1291. Dove esplica la sua attività l’enzima catalasi?

A. B. C. D. E.

nei cloroplasti nei mitocondri nei perossisomi nei lisososmi nell’apparato di Golgi

1292. [M/O] Quale dei seguenti abbinamenti NON è corretto?

A. B. C. D. E.

Tripsina - digestione delle proteine Lisozima - azione battericida Lisina - digestione lisosomiale Istamina - vasodilatazione Fibrina-coagulazione del sangue

► Per la Tripsina vedi quiz 562; per il lisozima vedi quiz 3391; per l'istamina vedi parte teorica "Le cellule del sangue"; per la fibrina vedi quiz 308 e "Le cellule del sangue". La lisina è un aminoacido essenziale (deve essere perciò assunto con la dieta) che favorisce la produzione di anticorpi, enzimi e ormoni. CITOSCHELETRO E MOTILITÀ CELLULARE: MICROTUBULI, MICROFILAMENTI, FILAMENTI INTERMEDI, CIGLIA E FLAGELLI 1293. Il citoscheletro:

A. è la struttura di sostegno degli invertebrati B. non conferisce forma alla cellula e non funge da base per i suoi movimenti C. non conferisce forma alla cellula, ma funge da base per i suoi movimenti D. conferisce forma alla cellula, ma non funge da base per i suoi movimenti E. conferisce forma alla cellula e funge da base per i suoi movimenti

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

►Vedi quiz 1296 e seguenti. 1294. Il citoscheletro è costituito da:

A. B. C. D. E.

citosol membrana piasmatica fibremuscolari microtubuli, microfilamenti e filamenti intermedi organuli cellulari e materiale amorfo

1295. La tubulina è una proteina:

A. che forma un canale di collegamento tra cellule adiacenti B. presente negli pseudopodi delle amebe C. utilizzata dalla cellula quale componente di un tipo di filamenti del citoscheletro D. localizzata sulla membrana citoplasmatica e implicata nei pro­ cessi di trasporto di molecole E. presente nelle cellule animali, ma non in quelle vegetali 1296. Quali sono le principali strutture subcellulari coinvolte nel mantenimento della forma, nel movimento e nella divisione di una cellula?

A. B. C. D. E.

Ciglia e flagelli Parete cellulare e membrana cellulare Vescicole e vacuoli Microtubuli e microfilamenti Mitocondri

1297. Quale delle seguenti strutture è associata al movimento cellulare?

A. B. C. D. E.

Microfilamenti Nucleo Apparato del Golgi Reticolo endoplasmatico Mitocondri

1298. Il centromero dei cromosomi, durante la divisione cellula­ re, si connette a:

A. B. C. D. E.

lisosomi microtubuli mitocondri membrana piasmatica fibre acto-miosiniche

1299. Quale delle seguenti strutture costituisce le ciglia di una cellula?

A. B. C. D. E.

Mitocondri Micelle Microvilli Plasmodesmi Microtubuli

1300. La struttura costituita da microtubuli è:

A. B. C. D. E.

il nucleo i mitocondri il nucleolo il centriolo il reticolo endoplasmico

1301. Le ciglia e I flagelli degli eucarioti hanno una struttura par­ ticolare detta “9+2”. Cosa s’intende?

A. I microtubuli che compongono ciglia e flagelli si protendono verso l’esterno della cellula per una lunghezza di 9 nm e verso l’interno per una lunghezza di 2 nm B. Sulla superficie cellulare, ogni 9 ciglia ci sono 2 flagelli C. Ciglia e flagelli sono formati da un anello di 9 coppie di microtu­

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buli che ne circonda una coppia centrale D. Ciglia e flagelli sono formati da 2 microtubuli centrali circondati da 9 strati di membrana cellulare E. I microtubuli che compongono ciglia e flagelli sono composti di 9 subunità di tubulina e 2 braccia di dineina 1302. Nel citoplasma delle cellule eucarioti è presente il centrio­ lo costituito da un cilindro formato da gruppi di microtubuli or­ ganizzati in: A. 9 triplette periferiche B. 9 coppie periferiche e 2 microtubuli centrali C. 12 triplette periferiche D. 9 triplette periferiche e 2 microtubuli centrali E. 9 coppie periferiche 1303. [V] La citocalasina B è un composto chimico che impedi­ sce la formazione dei microtubuli. Ciò ha conseguenza su: A. la formazione del complesso mRNA-ribosoma B. la migrazione dei cromosomi ai poli opposti della cellula, sia nella mitosi sia nella meiosi C. la possibilità di scambio genetico che si verifica durante il cros­ sing-over D. la duplicazione del DNA in quanto non sarà possibile l'abbina­ mento delle basi azotate corrispondenti E. la citodieresi delle cellule vegetali per la mancata formazione della piastra cellulare 1304.1flagelli sono: A. gli unici organelli cellulari in cui si trovano microtubuli organizzati B. procarioti parassiti dell'uomo C. prolungamenti cellulari che permettono il movimento di propulsio­ ne in un mezzo fluido D. organismi unicellulari patogeni e mobili E. prolungamenti cellulari preposti al movimento ameboide 1305.1flagelli batterici: A. servono per allontanare i virus batterici B. sono importanti per la riproduzione batterica C. sono importanti per l'assunzione di cibo D. hanno una struttura diversa da quella dei flagelli eucariotici E. sono costituiti da microtubuli GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE STORIA E SCIENZIATI DEL DNA 1306. Le prime prove sperimentali che il DNA costituisce il ma­ teriale ereditario degli organismi furono ottenute da: A. Redi e Pasteur B. Mendel C. Watson e Crick D. Lamarck e Darwin E. Griffith e Avery 1307. [M] Quali scienziati hanno per primi dimostrato che il DNA costituisce il materiale genetico? A. Mendel con i suoi celebri esperimenti sul pisello B. Sutton e Morgan che studiarono la meiosi e i cromosomi sessuali della Drosophila C. Avery, MacLeod e MacCarty che, ripetendo gli esperimenti di Griffith sulla trasformazione batterica, definirono chimicamente il fattore responsabile di tale trasformazione D. Watson e Crick che fornirono un modello della struttura del DNA E. Meselson e Stahl che dimostrarono la duplicazione semiconser­ vativa del DNA

CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE 1308. Watson e Crick furono gli scienziati che per primi: A. scoprirono il ruolo dei ribosomi nella traduzione di proteine B. definirono la sequenza aminoacidica dell’insulina C. dimostrarono la duplicazione semiconservativa del DNA D. fornirono un modello della struttura del DNA E. studiarono la coniugazione batterica 1309. James D. Watson e Francis Crick hanno ricevuto il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA. In quale anno è avvenuta la scoperta? A. 1953 Bi 1969 C. 1943 D. 1869 E. 1984 ► Vedi quiz 1399 e 1400. 1310. La scoperta della struttura molecolare del DNA risale:

A. B. C. D. E.

1919 1953 1928 1944 1869

► La proposta iniziale, di Watson e Crick, risale al 1953. La determi­ nazione della struttura del DNA mediante i raggi X risale all’inizio degli anni ’80. 1311. La decifrazione della conformazione del DNA, da cui ne conseguiva il suo ruolo genetico, è stata effettuata da:

A. B. C. D. E.

Charles Darwin James Watson e Francis Crick Gregorio Mendel Linus Pauling Nessuna delle altre risposte DNA E RNA: COSTITUZIONE CHIMICA

1312.11

A. B. C. D. E.

D N A e l’RNA sono:

acidi nucleici peptidi polisaccaridi enzimi proteine

1313. Gli acidi nucleici sono composti da unità che sono:

A. B. C. D. E.

amminoacidi basi azotate nucleosidi adenine nucleotidi

1314. La sigla DNA significa:

A. B. C. D. E.

acido nucleotidico acido di nucleico acido denaturato acido ribonucleico acido deossiribonucleico

1315. Che cos’ è il DNA?

A. Un polimero di nucleotidi presente nelle membrane cellulari B. Una proteina presente solo negli animali, sede dell'Informazione ereditaria C. Una proteina presente nelle membrane cellulari

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D. Un polimero di deossinucleotidi, sede dell'informazione ereditaria E. Una proteina presente solo nelle piante, sede dell’informazione ereditaria 1316. La molecola di DNA contiene: A. zolfo e magnesio B. azoto e potassio C. azoto e fosforo D. azoto e magnesio E. zolfo e fosforo 1317. [V] Quale/i tra gli acidi nucleici elencati di seguito contiene/contengono azoto? 1. DNA 2. mRNA 3. tRNA A. Solo 1 e 2 B. Solo 1 e 3 C. Tutti D. S olo2e3 E. Solo 1 1318.11 legame chimico che unisce i nucleotidi in una molecola di DNA a filamento singolo è un legame: A. fosfoestereo B. ad idrogeno C. peptidico D. ionico E. disolfuro ► Un nucleotide contiene già un legame fosfoestereo. Quando si aggiunge un altro nucleotide si forma un legame fosfodiestereo. 1319. [V/PS] Cosa rende il DNA carico negativamente? A. Il gruppo fosfato B. Il legame idrogeno C. Le basi azotate D. Il legame fosfodiesterico E. Lo zucchero 1320. L'adenosina monofosfato (AMP) contiene: A. un legame a idrogeno B. un legame estere C. un legame anidridico D. un legame amminico E. un legame ad alta energia 1321. Quali sono i costituenti del DNA? A. Deossiribonucleosidi trifosfati B. Deossiribonucleosidi monofosfati C. Aminoacidi glicosilati D. Ribonucleosidi difosfati E. Ribonucleosidi trifosfati 1322. Nella struttura del DNA: A. il filamento è un polimero e i nucleotidi sono monomeri B. il filamento è un monomero e i nucleotidi sono polimeri C. il filamento è un monomero e i ribosi sono polimeri D. le basi azotate sono polimeri E. il doppio filamento è un monomero 1323. Una catena di DNA: A. è un costituente chimico dei ribosomi B. contiene nella propria struttura molecole di ribosio C. è un polimero composto da deossiribo-nucleosidi monofosfato legati covalentemente D. è deputata alla sintesi proteica E. è un polimero composto da deossiribo-nucleosidi trifosfato legati con legame H

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1324. Quale dei seguenti composti è un costituente del DNA? A. FruttaSio B. Urea C. Glucosio D. Desossiribosio E. Acetone 1325. [V/PS] Il DNA è un polimero costituito da: A. desossiribosio B. amminoacidi C. glucosio D. acidi grassi E. nucleotidi ►Sarebbe stato più corretto dire deossinucleotidi. È l'RNA il polime­ ro costituito da nucleotidi. Vedi quiz 1326. 1326. Il DNA è costituito da polimeri di: A. basi puriniche e fosfato B. nucleosidi C. glucosaminoglicani D. deossinucleotidi E. basi pirimidiniche e amminoacidi 1327. Quale dei seguenti composti è un costituente del DNA? A. glucosio B. desossiribosio C. acetone D. urea E. fruttaSio 1328. Quale di questi composti è un costituente dei RNA? A. acetone B. glucosio C. ribosio D. desossiribosio E. fruttaSio 1329. Il nucleotide è:

A. B. C. D. E.

l'unità chimica fondamentale delle proteine il componente fondamentale dei grassi un organulo del nucleo cellulare l'unità fondamentale del DNA l'unità fondamentale degli acidi nucleici

► Più correttamente degli acidi ribonucleici. 1330. L'unità fondamentale degli acidi nucleici è costituita da:

A. B. C. D. E.

le basi azotate il nucleoside il gruppo fosfato lo zucchero a cinque atomi di carbonio il nucleotide

1331.1monomeri che costituiscono gli acidi nucleici sono:

A. B. C. D. E.

nucleosidi carboidrati nucleotidi amminoacidi nessuna delle risposte precedenti

1332.1monomeri che compongono il DNA sono:

A. i gruppi fosforici B. le basi azotate C. gli aminoacidi

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D. i nucleotidi E. i pentosi 1333. Un nucleotide è formato da: A. base azotata e gruppo prostatico B. zucchero e gruppo fosforico C. base azotata e zucchero D. DNA e RNA E. zucchero, gruppo fosforico e base azotata 1334. Uno zucchero, un gruppo fosfato e una base azotata for­ mano: A. un ormone B. le proteine C. un lipide D. il DNA E. un nucleotide 1335. Quali sono i tre componenti di nucleotide? A. Base azotata, esoso e solfato B. Base azotata, esoso e fosfato C. Base azotata, pentoso e fosfato D. Aminoacido, pentoso e fosfato E. Base azotata, pentoso e solfato 1336. Una base azotata si lega a uno zucchero per formare un: A. composto inorganico B. nucleosoma C. ormone D. nucleoside E. nucleotide 1337. In quale dei seguenti tipi di molecole sono presenti le basi azotate? A. Polisaccaridi B. Glucidi C. Acidi nucleici D. Lipidi E. Proteine 1338. Purineepirimidinesono: * A. due tipi di zuccheri presenti negli acidi nucleici B. due tipi di basi azotate presenti negli acidi nucleici C. due diversi amminoacidi D. due proteine dei mitocondri E. due proteine presenti nella membrana piasmatica 1339. Tra le purine e le pirimidine vengono classificate: A. le cinque basi azotate presenti negli acidi nucleici B. le proteine presenti nella membrana piasmatica C. le molecole di zuccheri presenti negli acidi nucleici D. le molecole di due diversi amminoacidi E. alcune proteine presenti nei mitocondri 1340. Le basi azotate presenti negli acidi nucleici sono: A. basi puriniche: alanina e guanina; basi pirimidiniche: citosina, tirosina e uracile B. basi pirimidiniche: adenina e guanina; basi puriniche: citosina, timina e uracile C. basi puriniche: adenina, citosina, guanina; basi pirimidiniche: ti­ mina e uracile D. basi puriniche: adenina e guanina; basi pirimidiniche: citosina, timina e uracile E. basi puriniche: adenina e citosina; basi pirimidiniche: guanina, timina e uracile

CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE 1341. Quale dei seguenti anelli eterociclici è sempre presente nella struttura degli acidi nucleici?

A. B. C. D. E.

pirimidina piridina tiofene pirazina pirrolo

1342. Le basi azotate i cui atomi sono disposti a formare un solo anello si chiamano:

A. B. C. D. E.

desossiribonucleotidi nucleotidi pirimidine adenine purine

1343. Quale di questi NON è un costituente dei nucleotidi?

A. B. C. D. E.

Un gruppo fosfato Una base eterociclica azotata Un gruppo carbonilico Uno zucchero pentoso Un monosaccaride

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D. citosina E. guanina 1349. Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti l'RNA è FALSA? A. L'uracile è presente nell'RNA ma non nel DNA B. L'RNA messaggero è l'unico ad essere tradotto C. L'RNA ribosomiale è presente solo negli eucarioti D. L'RNA transfer possiede una tripletta di nucleotidi chiamata anti­ codone E. L'rRNA viene sintetizzato nel nucleolo 1350. In quale delle seguenti strutture cellulari si trova l'RNA? I) nei nucleo; II) nel citoplasma; III) nei ribosomi: A. Solo in I) e III) B. Solo in II) e III) C. Solo in II) D. Ini), in II) e in III) E. Solo in I)

1351. In quale delle seguenti strutture delle cellule eucariotiche non si trova l'RNA: 1344. [0] Quale, tra i seguenti composti, NON è un costituente di A. Nei mitocondri B. Nel nucleo un generico acido nucleico? C. Nella membrana piasmatica A. adenina D. Nei ribosomi B. timina E. Nel citoplasma C. serina D. guanina E. basepurinica ► La serina è infatti un aminoacido. 1345. Da quali elementi chimici sono costituiti gli acidi nucleici? A. C, H, 0, S B. C, H, 0, P C. C, H, 0, N D. C, H, 0, N, P E. C, H, 0, N, S 1346. La principale funzione dei nucleotidi nelle cellule è quella di costituire i precursori per la sintesi: A. delle proteine B. degli ormoni C. degli acidi nucleici D. dei lipidi E. dei carboidrati

1352. Quale fra le seguenti molecole è presente nell’RNA: A. desmina B. timina C. ribosio D. glucosio E. desossiribosio 1353. L'unità nucleotidica dell'acido desossiribonucleico è com­ posta da: A. una base azotata, deossiribosio e acido fosforico B. una base azotata, deossiribosio e acido fosfatidico C. una base azotata e uno zucchero D. una base azotata e acido fosforico E. una base azotata, ribosio e acido fosforico

1354. [0] Gli acidi ribonucleici sono costituiti da: A. acidi grassi - fosfato - ribosio B. basi azotate - ribosio - acido fosforico C. basi azotate - acido fosforico - desossiribosio 1347.1 nucleotidi che costituiscono il DNA sono formati dalle D. basi azotate - ribosio - acido solforico seguenti molecole: E. amminoacidi - desossiribosio - acido fosforico A. due molecole di acido fosforico, desossiribosio e una base azota­ ta fra adenina, guanina, citosina e timina 1355. [M/PS] Tutti gli acidi nucleici: B. acido fosforico, desossiribosio e una base azotata fra adenina, A. contengono timina guanina, citosina e timina B. sono polimeri di aminoacidi C. acido fosforico, ribosio e una base azotata fra adenina, guanina, C. sono a doppio filamento citosina e uracile D. sono portatori di informazioni geniche D. acido fosforico, desossiribosio e una base azotata fra adenina, E. sono polimeri di nucleotidi guanina, citosina e uracile E. acido fosforico, ribosio e una base azotata fra adenina, guanina, 1356. Quante sono le basi azotate che formano il DNA citosina e timina A. Sessantaquattro 1348. [O/PS] Quale di queste basi azotate non è presente nel DNA: B. Sei C. Due A. adenina D. Cinque B. timina E. Quattro C. uracile

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1357. [V/PS] Le basi azotate presenti negli acidi ribonucleici sono:

A. B. C. D. E.

alanina-guanina-uracile-citosina adenina-guanina-pirimidina-citosina adenina-timina-uracile-citosina adenina-guanina-uracile-citosina adenina-guanina-timina-citosina

1358. Le basi puriniche presenti nell’RNA sono:

A. B. C. D. E.

Adenina, Guanina Citosina, Timina Citosina, Uracile Adenina, Timina Guanina, Citosina

1359. L'adenina è:

A. B. C. D. E.

un alcaloide un’ammina aromatica secondaria una base purinica un ormone un amminoacido

1360. Che cos'è ia guanina?

A. B. C. D. E.

una vitamina una base azotata un acido grasso uno zucchero un amminoacido

1361. La purina è:

A. B. C. D. E.

un'aldeide profumata una sostanza acida prodotta nella fermentazione della birra un farmaco con blanda azione lassativa una base azotata una proteina ad azione antiossidante

1362. Un nucleoside è:

A. B. C. D. E.

un acido nucleico a basso peso molecolare l'estere fosforico del ribosio l'anidride di un acido nucleico l'estere di una base azotata con acido fosforico il glicoside di una base azotata con ribosio 0 desossiribosio

1363. L'adenina, la citosina, la timina e la guanina sono:

A. B. C. D. E.

basi azotate presenti nel tRNA aldeidi presenti nelle fibre del fuso mitotico basi azotate presenti nell'mRNA aminoacidi presenti in una catena polipeptidica basi azotate presenti nel DNA

1364. La timidina è:

A. B. C. D. E.

il nucleoside la cui base azotata è la timina il nucleotide complementare all'uracile la timina deossigenata il nucleotide la cui base azotata è la timina la timina fosforilata

1365. La timidina viene impiegata per marcare la sintesi: A. del betaRNA B. dell'mRNA C. del DNA D. dellTRNA E. del tRNA ► La tecnica consiste nel misurare l'incorporazione della timidina radioattiva (marcata) in quanto solo il DNA possiede la timina. La

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stessa tecnica potrebbe essere usata per verificare la sintesi di RNA con l'uridina marcata, perché l'uracile è presente solo nell'RNA. 1366. Nella biosintesi del DNA l'aggiunta di una base (deossinucleotide) richiede la formazione di: A. due legami altamente energetici B. la formazione di un legame peptidico C. non richiede energia D. un legame altamente energetico E. tre legami altamente energetici ► Si forma un legame estereo tra un fosfato e l'ossidrile OH in 3’ catalizzato da una DNA polimerasi. 1367. [M/PS] Che cos’è l’RNA? A. acido glutammico B. acido inorganico C. acido desossiribonucleico D. acido grasso E. acido ribonucleico ► L'RNA è un polimero di nucleotidi. 1368. La molecola dell'RNA è formata da: A. due filamenti polinucleotidici avvolti ad elica B. una catena di nucleotidi disposti in coppia C. un polisaccaride a catena ramificata D. un filamento polinucleotidico E. una catena di aminoacidi 1369. Gli RNA sono costituiti da: A. basi azotate À, T, C, G B. aminoacidi C. nucleotidi D. ribosio E. desossiribosio 1370. [V] Sia nel DNA che nell'RNA sono sempre presenti: A. glicerolo, adenina, guanina B. acido fosforico, guanina, adenina C. acido fosforico, ribosio, adenina D. acido fosforico, timina, desossiribosio E. glicerolo, adenina, uracile 1371. La base azotata caratteristica solo dell'RNA è: A. la citosina B. l'adenina C. l'uracile D. la guanina E. la timina 1372. Nell'acido ribonucleico (RNA) sono presenti come basi azotate: " A. adenina-timina-uracile-citosina B. aclenina-guanina-uracile-citosina C. adenina-uracile D. adenina-guanina-pirimidina-citosina E. adenina-guanina-timina-citosina 1373. Nell'RNA l'adenina si accoppia con: A. citosina B. timina C. adenina D. guanina E. uracile

CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

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1374. L'uracile si trova: A. nel DNA e nell'RNA B. nei polisaccaridi C. nel DNA D. nell'RNA E. nelle proteine

1381. Lo zucchero contenuto in un acido nucleico è: A. solo il glucosio B. il ribosio 0 il deossiribosio, a seconda che si tratti di RNA 0 DNA C. solo il deossiribosio D. legato a due gruppi fosforici E. solo il ribosio

1375. L'uracile è una base: A. costituente gli acidi grassi B. costituente il DNA C. presente solo nell'mRNA, né purinica né pirimidinica D. pirimidinica E. purinica

1382. Sono portatori di informazioni genetiche: A. iDNA B. i neuroni C. il glicogeno D. i lipidi E. le proteine

LA CONFORMAZIONE DEGLI ACIDI NUCLEICI 1376. Analizzando l'RNA di un organismo, qual è in percentuale ia quantità di adenina se l'uracile è il 2 0 %? 1383. La molecola del DNA è formata da: A. Non è determinabile A. una doppia elica di proteine B. 50% B. una singola elica di nucleotidi C. 20% C. una doppia elica di cui una formata da zuccheri, l'altra da proteine D. 40% D. una doppia elica di polideossinucleotidi E. 30% E. una doppia elica di carboidrati ► L’RNA è costituito da molecole a singolo filamento, di conseguen­ za non è possibile determinare la percentuale presente di adenina 1384. Quali dei componenti del DNA della lista si trovano all'e­ sterno della doppia elica del DNA? sapendo solo quella dell’uracile. 1 . zucchero pentoso 1377. In una molecola di RNA due nucleotidi adiacenti sono uniti 2 . fosfato 3. basi puriniche tra loro da: 4. basi pirimidiniche A. un ponte disolfuro A. solo 3 e 4 B. un legame idrogeno B. solo 1,2 e 3 C. un legame fosfodiesterico C. solo 2,3 e 4 D. forze di van der Waals D. solo 1 e 2 E. un legame peptidico E. 1,2,3 e 4 1378. Quale caratteristica è comune a RNA e DNA ?

A. B. C. D. E.

presenza di ribosio duplicazione semiconservativa presenza di timina presenza di legami fosfodiesterici struttura a doppio filamento

1379. [M/O] Quale delle seguenti proprietà NON può essere usata per distinguere la molecola di DNA da quella di mRNA maturo?

A. B. C. D. E.

Presenza di legami fosfodiesterici Presenza di uracile Presenza di introni Tipo di zucchero presente Presenza di una doppia elica

1385. La struttura secondaria del DNA è determinata da legami: A. di Van der Waals B. disolfuro C. idrogeno D. ionici E. covalenti ► Si precisa che sono le forze di interazione tra le coppie di basi adiacenti (forze di stacking) che stabilizzano ia struttura secondaria del DNA, non i legami idrogeno tra le basi. Questi ultimi definiscono la geometria delle coppie di basi e quindi le forze di stacking. Vedi quiz 1396.

1386. La struttura secondaria del DNA è determinata da legami che si stabiliscono fra le coppie: 1380. [V] Quante reazioni di condensazione avvengono durante A. U, A e T , A la formazione di una catena di tre nucleotidi a partire da fosfato, B. T, U e C, G deossiribosio e basi azotate? C. T, A e C, G A. 5 D. G, U e C, A B. 8 E. G, A e T , U C. 2 D. 6 1387. [M/O] Un frammento di DNA a doppia elica contiene 12 E. 0 molecole di timina e 15 molecole di guanina. Quanti singoli le­ gami idrogeno tra basi azotate sono complessivamente presenti ►Tre reazioni di condensazione, tra le basi azotate e il deossiribo­ all’interno di questo frammento di DNA? sio di ciascun nucleotide, una reazione di condensazione tra l'acido A. 54 fosforico (non il fosfato) e l'OH in 5' dei primo nucleotide, due reazio­ B. 66 ni di condensazione tra l'acido fosforico e l'OH in 3' del primo nucleo­ C. 69 tide e l'OH in 5' del secondo nucleotide. Altre due analoghe tra il se­ D. 81 condo e il terzo nucleotide. Totale otto. E. 27

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

► Le molecole di timina formano due legami idrogeno con quelle di adenina, le molecole di guanina formano tre legami idrogeno con quelle di citosina. Quindi 2 • 12 + 3 • 15 = 69. 1388. La struttura del DNA è stata chiarita mediante: A. analisi isotopica B. risonanza magnetico-nucleare C. spettrometria all'infrarosso D. spettrometria di massa E. cristallografia a raggi X ► La struttura a doppia elica B del DNA, proposta da Watson e Crick, è stata definitivamente confermata nel 1980 da Dickerson me­ diante la diffrazione dei raggi X di un cristallo di corti DNA.

1395. La struttura primaria di una emielica di DNA è funzione: A. delle molecole di acido solforico B. dei legami disolfuro C. delle molecole di desossiribosio D. della sequenza lineare degli aminoacidi E. della sequenza lineare dei nucleotidi 1396. Le due emieliche del DNA sono tenute insieme: A. da legami ionici B. da legami covalenti C. dalle proteine che le avvolgono D. da legami idrogeno E. dalle forze di stacking

►Confronta quiz 1385. 1389. Da quanti filamenti polinucleotidici è formata la molecola dei DNA? 1397. Il diametro della doppia elica del DNA è di: A. Migliaia A. 60 nm B. Quattro B. 40 mg C. Infiniti C. 20 A D. Uno D. 80 mm E. Due E. 20 nm 1390. [M/PS] L'appaiamento dei filamenti polinucleotidici com­ 1398.1 filamenti che costituiscono la doppia elica del DNA sono plementari in una molecola di DNA è dovuto a: appaiati tramite legami: A. interazioni idrofobe A. a idrogeno tra A=T e C=G B. legami idrogeno B. idrofobici tra A=T e C=G C. legami ionici C. fosfodiesterici tra A=T e C=G D. legami covalenti polari D. peptidici tra A=T e C=G E. interazioni idrofile E. disolfuro tra A=T e C=G ► Come già specificato l'appaiamento è guidato dai legami idrogeno ma la forza che tiene insieme i due filamenti è data dallo stacking. 1391. Quale tipo di interazione chimica si instaura nelle coppie di basi azotate nelle molecole di DNA: A. legame covalente B. interazione idrofobica C. legame idrogeno D. legame ionico E. legame glicosidico 1392. Per denaturazione del DNA si intende la: A. rimozione di tutte le coppie di basi GC B. conversione del DNA in RNA C. rimozione di tutte le coppie di basi AT D. conversione da polinucleotide a doppia elica ad insieme di oligonucleotidi a doppia elìca E. conversione da polinucleotide a doppia elica a polinucleotide a singolo filamento 1393. Per denaturazione del DNA si intende: A. l’associazione con proteine basiche B. l'inattivazione di un gene C. la separazione delle due emieliche per rottura dei ponti idrogeno D. la sostituzione di una 0 più basi delle due emieliche E. la sostituzione di alcuni nucleotidi nel DNA 1394. Cosa accade quando una molecola di DNA viene denatu­ rata? A. Le purine si staccano dallo zucchero desossiribosio B. I due filamenti della doppia elica si separano C. Le pirimidine si staccano dallo zucchero desossiribosio D. Tutte le basi azotate si staccano dai rispettivi zuccheri desóssiribosio cui sono legate E. I legami fosfodiestere tra zuccheri desossiribosio si rompono

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1399. Il modello di Watson e Crick del DNA prevede: A. una struttura a singolo filamento B. accoppiamento complementare fra uracile (U) e guanina (G) C. una struttura a doppia elica D. accoppiamento complementare fra citosina (C) e timina (T) E. accoppiamento complementare fra timina (T) e guanina (G) ► Secondo il modello di Watson e Crick, la molecola di DNA consi­ ste di due catene polinucleotidiche avvolte luna intorno all’altra a formare una doppia elica destrorsa. 1400. Il modello di Watson e Crick del DNA prevede: A. una struttura a triplice elica B. accoppiamento complementare fra adenina (A) e guanina (G) C. accoppiamento complementare fra citosina (C) e guanina (G) D. interazioni covalenti fra basi azotate puriniche e pirimidiniche E. accoppiamento complementare fra molecole di deossiribosio ►Secondo il Modello di Watson e Crick, le basi dei filamenti opposti sono unite da legami idrogeno deboli. Si hanno solo due appaiamenti specifici, le A con le T e le C con le G. In questo modo, la sequenza di nucleotidi di un filamento stabilisce la sequenza nucleotidica dell’ altro. 1401. [V] L'elettroforesi su gel è una tecnica comunemente uti­ lizzata per l'analisi del DNA. Quale delle seguenti affermazioni relative a questa tecnica è corretta? A. Permette di amplificare frammenti di DNA B. Permette di identificare le sequenze dei frammenti di DNA analiz­ zati C. Fa migrare i frammenti di dimensioni maggiori più velocemente D. Permette di separare frammenti di DNA in base alle loro dimen­ sioni E. Richiede l'utilizzo di nucleotidi marcati con fluorocromi

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► Nota che la separazione dei frammenti del DNA non è basata solamente sul numero delle coppie di basi ma anche sulla forma (a parità di numero di coppie di basi).

► Vedi quiz 1402. Se la citosina è il 31%. lo è anche la guanina (perché una citosina si appaia sempre con una guanina). In totale 62%. Rimane il 38% che deve essere diviso tra adenina e timina.

1402. Analizzando il numero di basi presenti in un campione di DNA, quale risultato dovremmo aspettarci secondo le regole dell’appaiamento? A. A + G = C + T B. A + T = G + T C. A = C D. G = T E. A = G

1408. [V/PS] Se in una doppia elica di DNA il contenuto di timina è pari al 34%, quale sarà la percentuale di citosina? A. 16% B. 17% C. 34% D. 66% E. 32%

► Le regole dell’appaiamento: guanina si appaia con citosina e ade­ nina si appaia con timina.

►Vedi quiz 1402. Se la timina è il 34% lo è anche l’adenina (perché una timina si appaia sempre con un’adenina). In totale 68%. Rimane il 32% che deve essere diviso tra citosina e guanina.

1403. [M/O] Secondo le regole di Chargaff, relative ai rapporti tra le 4 basi azotate del DNA: A. esiste un rapporto di 1:1 tra le basi puriniche (Adenina - Timina) e le basi pirimidiniche (Guanina - Citosina) contenute nel DNA di una cellula B. esiste un rapporto di 1:1 tra le basi puriniche (Adenina - Guanina) e le basi pirimidiniche (Uracile - Citosina) contenute nel DNA di una cellula C. esiste un rapporto di 1:1 tra le basi puriniche (Citosina - Guanina) e le basi pirimidiniche (Timina - Adenina) contenute nel DNA di una cellula D. esiste un rapporto di 1:1 tra le basi pirimidiniche (Adenina - Gua­ nina) e le basi puriniche (Timina - Citosina) contenute nel DNA di una cellula E. esiste un rapporto di 1:1 tra le basi puriniche (Adenina - Guanina) e le basi pirimidiniche (Timina - Citosina) contenute nel DNA di una cellula

1409. L'analisi chimica di un DNA a doppia elica dimostra che il suo contenuto percentuale di adenina è uguale al 21%. Indicare quale sarà la percentuale di citosina. A. 42% B. 29% C. 58% D. 21% E. 79% 1410. Nel DNA di salmone la percentuale di timina è circa il 30%. Qual è la percentuale di guanina? A. 30% B. 20% C. 70% D. 60% E. 50%

1404. Nella molecola del DNA: A. l'uracile è complementare alla metilguanosina B. l'adenina è complementare alla timina C. l'adenina è complementare a se stessa D. l’adenina è complementare all'uracile E. le basi azotate sono contrapposte a caso

1411. [O/PS] Nel DNA di una cellula, qual è in percentuale la quantità di timina se la citosina è il 35%? A. 70% B. 25% C. 15% D. 35% E. 30%

1405. Quale delle seguenti affermazioni relative all’appaiamento complementare delle basi è vera: A. Nel DNA T si appaia con A B. Nel DNA A si appaia con U C. Esso svolge un ruolo nella produzione di ATP D. Nell'RNA U si appaia con G E. Le purine si appaiano con le purine, le pirimidine si appaiano con le pirimidine

1412. Se in una molecola di DNA il 14% delle basi azotate è co­ stituito da adenina, la percentuale di citosina è: A. 36% B. impossibile determinarla in base a questo solo dato C. 28% D. 14% E. 72%

1406.11 numero delle molecole di adenina in una molecola di 1413. Se la percentuale di adenina nel DNA di un organismo è il 32%, qual è la percentuale di guanina? DNA è uguale al numero di molecole di: A. 40% A. citosina B. 32% B. uracile C. 36% C. timina D. 18% D. fosforo E. 16% E. guanina 1407. [V/PS] Analizzando il DNA di un organismo, qual è in per­ centuale la quantità di adenina se la citosina è il 31 %? A. 62% B. 69% C. 38% D. 31% E. 19%

1414. Un DNA a doppio filamento con percentuale di Adenine del 30%, avrà la seguente composizione: A. Timine 20%, Guanine 30%, Citosine 20% B. Timine 30%, Guanine 20%, Citosine 20% C. Timine 20% , Guanine 20%, Citosine 30% D. Timine 10%, Guanine 10%, Citosine 50% E. Timine 30%, Guanine 30%, Citosine 10%

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1415. In una molecola di RNA si ha il 26% di guanina, quanto sarà la percentuale di timina: A. 24% B. 26% C. 48% D. 0% E. 74%

1420. Un acido nucleico composto dal 30% di adenine 25 % di citosine 20% di timine e 25% di guanine è: A. RNA a doppio filamento B. RNA a singolo filamento C. DNA a singolo filamento D. DNA doppio filamento E. nessuna delle precedenti risposte è corretta

► Nell’RNA la timina è sostituita daH'uracile, per cui la percentuale è 0.

►Vedi quiz 1419.

1416. La lettura di un segmento di DNA contenente il 20% di Adenina produrrà una sequenza di: A. RNA contenente il 20% di Timina B. DNA contenente l'80% di Timina C. DNA contenente il 40% di Timina D. DNA contenente il 40% di Uracile E. RNA contenente il 20% di Uracile

1421. Nelle molecole di un acido nucleico a doppio filamento esistono i seguenti rapporti fra le quantità di basi azotate: A. Purine/Pirimidine = 1 B. Nessun rapporto costante, ma variabile in funzione dello stato della cellula C. A+U = C+G D. A+T = C+G E. A = G e C = T

► La molecola di RNA è uguale a quella del DNA da cui è sintetizza­ to, eccetto che possiede la base uracile al posto della timina del DNA. Di conseguenza, se il DNA contiene il 20% di timina, l’RNA contiene il 20% di uracile. 1417. [M] Si analizza la composizione nucleotidica di 5 campioni di DNA e si ottengono i risultati sotto indicati. In quale caso si è certamente verificato un errore nell'analisi? A. 50% basi puriniche, 50% basi pirimidiniche B. 33% timina, 17% citosina, 17% guanina, 33% adenina C. 25% adenina, 25% citosina, 25% guanina, 25% timina D. 35% guanina, 35% citosina, 15% timina, 15% adenina E. 30% citosina, 30% adenina, 20% guanina, 20% timina ► Si è verificato un errore nel caso E, in quanto nel DNA, la percen­ tuale delle basi complementari è uguale: la percentuale di citosine è pari a quella di guanine e la percentuale di timine è pari a quella di adenine. Inoltre, il DNA è costituito al 50% da basi puriniche (adeni­ na e guanina) e al 50% da basi pirimidiniche (timina e citosina). 1418. [M/O] In un frammento di DNA, vengono calcolate le per­ centuali di ognuna delle quattro basi azotate presenti. In quale/i dei seguenti casi la somma dei valori ottenuti rappresenta sem­ pre il 50% del totale delle basi? 1) % adenina + % timina. 2) % citosina + % guanina. 3) % guanina + % timina. A. Solo 1 B. Tutti C. Solo 1 e 2 D. Solo 3 E. Solo 2 ► Poiché la guanina e la timina non fanno mai coppia tra loro, ma fanno parte di accoppiamenti diversi, la somma delle due percentuali rappresenta necessariamente il 50% di tutte le basi presenti nel DNA. 1419. Cosa può essere un acido nucleico con la composizione seguente: 15% = A, 20 % = T, 30 % = C, 35 % = G A. RNA a singolo filamento B. DNA a singolo filamento C. DNA a doppia elica D. RNA ribosomale E. RNA eterogeneo nucleare ►Si tratta di DNA a singolo filamento in quanto le percentuali di basi purine (A e G) e quella di pirimidine (T e C) sono pari al 50%, ma le percentuali delle basi complementari (A con T, C con G) sono diverse.

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►Vedi quiz 1417. 1422. [M] La figura mostra le estremità coesive del DNA di peco­ ra e del DNA umano.

[ci

IG IT IC U I

rrr fAi — li L........

DNA umano DNA di pecora Le basi mancanti delle estremità sono le seguenti: A. ATA B. TCT C. AGA D. TAT E. UGU ► Le estremità coesive sono tali in quanto sono costituite da basi complementari che si accoppiano tra loro. Per cui se sul DNA umano sono presenti TCT, su quello di pecora sono presenti AGA. 1423. La catena di DNA complementare al filamento singolo di DNA 5' ACTGCT 3' è: A. 5' TGACGA 3' B. 5’ TCGTCA 3’ C. 5' TGUCGA 3' D. 5' ACTGCT 3’ E. 5’ AGCAGT 3’ ► La catena di DNA complementare al filamento del quesito, è 3’ TGACGA 5’, di conseguenza la sequenza del filamento in direzio­ ne 5’—>3’ è quella della risposta E. 1424. Un tratto di un filamento singolo di DNA che presenta la sequenza CGATTG è complementare a quale delle seguenti se­ quenze: A. CAATCG B. GCTAAG C. GTTAGC D. CGATTG E. AATTAA 1425. Ipotizzando che una porzione di un filamento di DNA abbia la sequenza di basi CGCTTACGTTA, indicare la sequenza pre­ sente sul filamento controlaterale complementare. A. Non si può indicare perché il DNA è solitamente presente nelle cellule eucariotiche in un singolo filamento B. ATTGCATTCGC C. TAACGTAAGCG

CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE D. CGCTTACGTTA E. GCGAAUGCAAU 1426. Supponiamo che su un filamento di DNA si susseguano le basi CTAATTGGA. Quali sono le basi complementari sull'altro filamento della doppia elica? A. GATTAACCT B. CTAATTGGA C. GAUUAACCU D. TCCAATTAG E. ACGGCCTTG ►Vedi quiz 1641,1423 e 1427. 1427. Per palindrome si intende una particolare sequenza che può essere letta nello stesso modo da sinistra a destra e da de­ stra a sinistra. Indicare quale delle seguenti sequenze di DNA a singolo filamento, diventa una palindrome associandosi al fila­ mento complementare: A. 3'-CTAGCTAGCT-5' B. 3'-CGTATTATGC-5' C. 3-GAGTAACTAC-5' D. 3'-GAGCCGGCTC-5' E. 3'-CAAAGGTTTG-5' 1428. Se su un filamento di DNA si susseguono le basi TTTACGATATACC quali sono le basi complementari sull'altro filamento della doppia elica? A. AAAUGCTAUAUGG B. GGTATATCGTAAA C. CCCTGCTCTCTGG D. TTTACGATATACC E. GGGUACUGCUCAA 1429. [M] Sia il seguente tratto di DNA: ATTGGCAGCCCC. Iden­ tificare la sequenza che rappresenta correttamente la sua dupli­ cazione. A. TAACCATCGGGA B. TAAGCCTCGGGG C. GGGGCTGCCAAT D. TAACCGTCGCCC E. TAACCCACGGGG ► Il Ministero ha indicato come corretta la risposta "TAACCGTCGGGG" ma, per quanto indicato ai quiz 1641 e 1422, più correttamente sarebbe dovuta essere "GGGGCTGCCAAT" e in tal senso abbiamo apportato relativa correzione alla risposta esatta del quesito. 1430. Ipotizzando che una porzione di filamento di DNA abbia la seguente sequenza di basi: GCCACACCCTA, indicare la se­ quenza presente sulla porzione di filamento contro laterale complementare. A. Non si può indicare perché il DNA è solitamente presente nelle cellule eucariotiche in un singolo filamento B. CGGUGUGGGAU C. GCCACACCCTA D. AATCGGTTAAG E. TAGGGTGTGGC

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D. TUTGGCGGGCUG E. Non si può indicare perché il DNA è solitamente presente nelle cellule eucariote in un singolo filamento 1432. Ipotizzando che una porzione di un filamento di DNA abbia la sequenza di basi TTCTTTGAAGT, indicare la sequenza pre­ sente sul filamento contro laterale complementare. A. AAGAAACUUGA B. CCUCCCATTAC C. AAGAAACTTGA D. Non si può indicare perché il DNA è solitamente presente nelle cellule eucariotiche in un singolo filamento E. ACTTCAAAGAA 1433. [0] Sia il seguente tratto di DNA: ATT GGC AGC CCC ATG e la corrispondente sequenza che deriva dalla sua duplicazione TAA CCG TCG GCC TAC. Quale tripletta della sequenza duplica­ ta non è stata scritta in modo CORRETTO? A. GCC B. TCG C. CCG D. TAC E. TAA ► La sequenza complementare corretta è TAA CCG TCG GGG TAC. Di conseguenza GCC è stata messa erroneamente al posto della quarta tripletta. Anche in questo caso c'è da sottolineare che le sequenze si scrivono sempre in direzione 5' —»■3' e quindi la sequen­ za che deriva dalla duplicazione dovrebbe essere scritta al contrario. 1434. In un filamento di DNA è presente la sequenza ACG-GCTGGT-TCC. Quali delle seguenti frasi sono corrette? 1. L'altro filamento contiene la tripletta AGC 2. Il numero di legami idrogeno di ciascuna coppia di triplette è 8. 3. L'mRNA trascritto da questo DNA conterrebbe 3 basi uracile A. Solo 2 B. Solo 2 e 3 C. Solo 1 D. Solo 1 e 2 E. Solo 3 1435. [O/PS] L'elettroforesi è un processo per la separazione di composti sulla base: A. della loro elettronegatività B. del loro momento magnetico C. della loro densità D. della loro massa E. delle loro cariche elettriche ► Nel caso degli acidi nucleici la separazione avviene anche in fun­ zione della lunghezza e della conformazione della catena. IL GENOMA E LA SUA ORGANIZZAZIONE

1436. Quale delle seguenti affermazioni NON è riferibile alla mo­ lecola del DNA? A. Il DNA contiene informazioni per sintetizzare le proteine, compre­ si tutti gli enzimi B. La struttura a doppia elica del DNA rappresenta un meccanismo protettivo dell'integrità dell'Informazione 1431. Ipotizzando che una porzione di un filamento di DNA abbia C. Il DNA contiene informazioni per sintetizzare direttamente lipidi e la seguente sequenza di basi ATACCGCCCGTC, indicare la se­ carboidrati quenza presente sul filamento contro laterale complementare. D. Il DNA contiene informazioni per sintetizzare gli enzimi necessari A. ATACCGCCCGTC per duplicarsi B. UAUGGCGGGCAG E. La struttura a doppia elica del DNA rappresenta la base della C. GACGGGCGGTAT riproduzione

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1437. [V] Il DNA è necessario per sintetizzare polisaccaridi: ' A. no, perché il processo di sintesi vede coinvolto solamente gli RNA B. no, perché tutti i polisaccaridi sono costituiti da monomeri identici tra loro C. sì, perché tutte ie reazioni di sintesi per avvenire hanno bisogno dell'intervento diretto del DNA D. sì, ma in modo indiretto, perché per la formazione dei polisacca­ ridi sono necessari enzimi codificati dai DNA E. no, perché l’organismo non sintetizza i polisaccaridi in quanto li assume preformati 1438.11 DNA: A. è la molecola che trasmette l'informazione biologica da una spe­ cie all'altra B. è prodotto durante la respirazione cellulare C. è la molecola che costituisce i geni D. è un neurotrasmettitore E. è un catalizzatore di reazioni chimiche nella cellula 1439. Se un certo numero di specie possiede un'anatomia quasi identica, le informazioni più utili per distinguere i loro rapporti filogenetici derivano dallo studio della: A. biologia molecolare, applicata allo studio delle molecole di DNA e proteine di organismi diversi B. anatomia comparata, cioè lo studio delle caratteristiche anatomi­ che in specie diverse C. biogeografia, cioè io studio della distribuzione geografica passata e presente di piante e animali D. paleontologia, cioè lo studio dei reperti fossili E. embriologia comparata, cioè lo studio dello sviluppo embrionale in specie diverse 1440. Tutti gli esseri viventi condividono una delle seguenti ca­ ratteristiche: A. si riproducono sessualmente B. possono organicare il carbonio C. possiedono acidi nucleici D. sono eterotrofi E. sono autotrofi 1441. Le informazioni genetiche sono costituite da sequenze di: A. deossinucleotidi B. aminoacidi C. gruppi fosforici D. zuccheri E. proteine 1442. Porta/portano informazioni genetiche: A. i lipidi B. le proteine C. i polisaccaridi D. il glicogeno E. il DNA

termine filamento, perché i singoli filamenti non sono elicoidali. 1444. Le macromolecole vettrici dell'informazione ereditaria sono: A. gli acidi nucleici B. iglucidi C. gli acidi grassi D. gli enzimi E. ie proteine 1445. Quale tra le seguenti è la funzione biologica più tipica de­ gli acidi nucleici? A. La funzione di controllo della produzione di calore B. La funzione informativa C. La funzione strutturale D. La funzione di riserva energetica E. La funzione catalitica 1446. Il flusso dell'informazione genetica si verifica da: A. DNA a proteine a RNA B. RNA a proteine a DNA C. RNA a DNA a proteine D. proteine a RNA a DNA E. DNA a RNA a proteine 1447. Indicare per quale motivo importanti polimeri biologici come glicogeno, amido, cellulosa non possono avere funzione informativa: A. Perché non hanno la capacità di auto-duplicarsi B. Perché sono omopolimeri C. Perché non sono localizzati nel nucleo D. Perché non sono presenti in tutte le unità biologiche E. Perché non hanno dimensioni sufficienti a contenere l’informazione ► Essendo costituiti dalla ripetizione dello stesso monomero non possono portare informazione, così come non si può costruire un linguaggio con un alfabeto di una sola lettera. 1448.11 contenuto di DNA presente nel nucleo delle diverse cel­ lule di uno stesso organismo: A. è variabile a seconda delle funzioni svolte dalla cellula B. è variabile a seconda dell’età C. è costante in tutte le cellule D. è costante in tutte le cellule, eccetto che nei gameti aploidi E. è variabile a seconda delle dimensioni cellulari 1449. Il DNA di due individui è identico se sono: A. figli di genitori fratelli B. fratelli C. padre e figlio 0 madre e figlia D. gemelli mono-ovulari e non eteroovulari E. gemelli sia mono-ovulari che eteroovulari

► I gemelli monoovulari sono quelli che derivano da un solo oocita fecondato da un solo spermatozoo: essi sono costituiti da cellule che 1443. La possibilità di trasmettere invariata l'informazione gene­ contengono esattamente lo stesso genoma, e quindi sono identici, i tica da una generazione all'altra è riconducibile alla struttura del gemelli eteroovulari derivano da oociti diversi fecondati da spermatoDNA. In particolare, quale proprietà della doppia elica consente zoi diversi e quindi il loro genoma è diverso. di realizzare questa funzione? A. Le dimensioni molecolari della doppia elica 1450. [M] Molecole di DNA di organismi appartenenti alla stessa B. La composizione in basi delle due eliche specie differiscono tra loro in quanto presentano: C. Il passo della doppia elica A. aminoacidi diversi D. La complementarietà delle basi sulle due eliche B. una diversa sequenza delle basi azotate E. La sequenza in nucleotidi di una singola elica C. una diversa complementarietà tra le basi azotate D. basi azotate diverse ► Il termine elica, in questo caso, dovrebbe essere sostituito dal E. zuccheri diversi

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1451. [V] Vengono confrontate una molecola di DNA umano e 1458. Il genoma nucleare una di DNA del gatto domestico. Ci si può aspettare che le due A. non considerando eventuali mutazioni, è identico in tutte le cellule molecole siano diverse tra loro per: di un individuo A. tipo di basi azotate B. è diverso nelle diverse cellule a seconda della loro dimensione B. tipo di legame tra i nucleotidi C. è diverso nelle diverse cellule a seconda del loro stato di diffe­ C. sequenza di basi azotate renziamento D. tipo di nucleotidi D. è identico in tutte le cellule somatiche di individui della stessa E. sequenza di aminoacidi specie E. non considerando eventuali mutazioni, è identico in tutte le cellule somatiche di un individuo 1452.11 DNA costituisce la base materiale dell'eredità; esso è contenuto: A. nei cromosomi e in alcuni organuli citoplasmatici 1459. Quale tra queste affermazioni sul genoma umano è falsa? B. esclusivamente nei cromosomi A. Contiene 6 miliardi di basi e altrettanti geni C. nella membrana cellulare B. Contiene 46 cromosomi D. esclusivamente nei mitocondri C. Contiene circa 23000 geni E. solo nel nucleo delle sole cellule eucariotiche D. È stato completamente sequenziato E. Il 98% dei geni è simile a quello di una grande scimmia, lo scim­ 1453.11 patrimonio genetico nelle cellule somatiche di un orga­ panzé nismo pluricellulare: A. è costante in tutte le cellule dei tessuti di quell'organismo 1460. Nel DNA è contenuta l'informazione genetica. Il codice in B. varia da cellula a cellula cui essa è “scritta” consiste di una successione di: C. non contiene i cromosomi sessuali A. basi azotate D. varia a seconda della specifica funzione cellulare B. acidi grassi E. è sempre ridotto rispetto a quello delle corrispondenti cellule ses­ C. deossinucleotidi suali D. monosaccaridi E. aminoacidi 1454. L'unità funzionale dell'informazione genetica è: A. il gene 1461. Le funzioni fondamentali del materiale genetico durante la B. il cromosoma vita di un organismo consistono nel: C. il nucleo A. stimolare e promuovere la proliferazione cellulare D. il neurone B. determinare l'evoluzione del singolo organismo E. il ribosoma C. garantire l'assoluta stabilità genetica della specie D. autoreplicarsi e dirigere la sintesi delle proteine 1455. L'informazione complessiva contenuta nel DNA di una E. controllare direttamente le funzioni fisiologiche dell'organismo cellula prende il nome di: A. allele 1462. Il gene degli eucarioti è formato da: B. genoma A. Lipidi C. codice genetico B. DNA D. gene C. RNA E. fenotipo apparente D. Proteine E. Carboidrati 1456. Quanti geni ci sono nel genoma umano? A. decine di migliaia 1463.1 determinanti dei caratteri genetici, localizzati sui cromo­ B. migliaia somi e costituiti da tratti di DNA, sono: C. miliardi A. Genotipi D. milioni B. Cromoplasti E. centinaia C. Cromatidi D. Geni ► Il numero accertato è di circa 23.000 geni. E. Nessuna delle risposte precedenti 1457. [M/O] Quale tra i seguenti completamenti NON è corretto? 1464.1geni sono: I trasposoni sono sequenze di DNA che ... A. sequenze di amminoacidi A. possono spostarsi nel DNA di una cellula B. enzimi nucleari B. possono essere coinvolti nell’insorgenza dei tumori C. proteine specifiche degli organismi C. sono responsabili della trasformazione batterica D. filamenti di RNA citoplasmatico D. costituiscono un'alta percentuale del genoma umano E. sono in grado di replicarsi indipendentemente dal cromosoma in E. tratti di DNA che possono codificare per particolari polipeptidi cui si trovano 1465.1geni sono: ► I trasposoni, scoperti da Barbara Me Clintock, sono sequenze A. segmenti di DNA che codificano un prodotto funzionale mobìli di DNA che si staccano dal sito originario e si inseriscono ca­ B. proteine responsabili dei caratteri ereditari sualmente in altri siti del cromosoma. Se il sito nel quale si inserisco­ C. proteine legate ai cromosomi no contiene un gene, esso può essere alterato e quindi produrre un D. segmenti di RNA messaggero effetto fenotipico. E. organelli citoplasmatici

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1466. Un gene è: A. una proteina che catalizza una reazione chimica B. una molecola capace di indurre la risposta anticorpale C. un segmento di DNA che codifica una catena polipeptidica D. una proteina che porta le informazioni ereditarie E. un fattore contenuto ali'interno dei ribosomi 1467. Un gene è: A. un fattore contenuto all’interno dei ribosomi B. una proteina del nucleo cellulare C. una proteina che catalizza una reazione chimica D. una molecola capace di indurre la risposta anticorpale E. un segmento di DNA che può codificare per una proteina 1468.1geni sono elementi funzionali del genoma che codificano per A. RNA e proteine B. Nucleo C. Ribosomi D. DNA E. esclusivamente proteine 1469. Per gene si intende: A. la sequenza di un cromosoma eucariote B. la totalità delle funzioni di un organismo C. la sequenza del cromosoma batterico D. la sequenza di DNA che codifica per una funzione E. la sequenza dell'mRNA 1470.1geni: A. determinano le caratteristiche strutturali e funzionali di ciascun individuo B. determinano soltanto le caratteristiche strutturali di ciascun indi­ viduo C. sono diversi nelle cellule che formano i diversi tessuti di un orga­ nismo D. non esistono nell'uomo E. determinano soltanto le caratteristiche funzionali di ciascun indi­ viduo 1471. [V/PS] Un gene è rappresentato da: A. una sequenza di proteine B. una sequenza di istoni C. una sequenza di aminoacidi D. una sequenza di triplette di nucleotidi E. una tripletta di basi azotate 1472. L'informazione ereditaria indica come deve essere la se­ quenza: A. solo delle molecole con capacità catalitica B. dei lipidi C. delle proteine D. di qualsiasi tipo di molecole dell'organismo E. degli zuccheri 1473. Un gene è formato chimicamente da: A. fosfolipidi B. aminoacidi C. DNA D. proteine E. glucidi 1474. Quanti geni possiede un uomo? A. centinaia di milioni B. decine di migliaia C. due

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D. milioni E. centinaia 1475.1 geni esplicano la loro azione mediante la produzione di: A. lipidi B. vacuoli C. cromosomi D. glucidi E. proteine 0 RNA 1476. Indicare quale tra le seguenti sembra essere la miglior definizione di "gene". A. Segmento di RNA che contiene l'informazione per la sintesi di una specifica proteina B. Segmento di DNA che contiene l'informazione per la sintesi di una specifica proteina 0 RNA C. L'insieme del DNA contenuto nel nucleo cellulare D. Concetto astratto, con il quale si indica l'informazione necessaria alla costruzione di un organismo E. Entità di natura chimica sconosciuta, che dirige lo sviluppo delle strutture e delle funzioni dell'organismo 1477.11 DNA è: A. costituito da due filamenti uniti tra loro mediante legami fosfodiesterici B. composto da una successione di aminoacidi C. composto da ribosio, basi azotate, acido fosforico D. costituito da una semielica di nucleotidi E. contenuto nei cromosomi assieme a proteine 1478. Il DNA è presente: A. solo nell'organismo umano B. solo negli animali C. in tutti gli esseri viventi D. in tutti gli organismi viventi, a esclusione dei virus E. solo nelle piante ►Si consideri che è molto discussa la classificazione dei virus quali esseri viventi (la tesi maggioritaria, infatti, tende a non ricomprenderli tra gli esseri viventi) pertanto, secondo tale orientamento maggiorita­ rio, la risposta C è corretta; altresì, si noti, che ci sono virus il cui contenuto genetico è sotto forma di RNA. 1479. Batteri, Virus e cellule eucariotiche hanno una caratteristi­ ca comune: A. possesso di nucleo B. struttura cellulare C. possesso di informazione genetica D. possesso di ribosomi E. possesso di parete cellulare 1480. Nei mammiferi il DNA non è presente. A. Nei leucociti B. Negli eritrociti C. Nelle fibre muscolari D. Nei gameti E. Nei neuroni ►Si ricordi che gli eritrociti non hanno nucleo. 1481. Il DNA è presente prevalentemente: A. nel citoplasma B. nel nucleo C. nel cervello D. nei mitocondri E. nell'eritrocita

CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE 1482.1 geni che controllano la sintesi proteica sono contenuti: A. nel reticolo endoplasmatico B. nelle molecole di DNA C. nei ribosomi D. nei perossisomi E. nel nucleolo 1483. In quale delle seguenti strutture delle cellule eucariotiche non si trova il DNA: A. nei ribosomi B. nei nucleosomi C. nei mitocondri D. nei cromosomi E. nella cromatina 1484. [V] Quale è la quantità di DNA che passa da un padre ad un figlio? A. 25% B. 100% C. Dipende dal numero di figli avuti in precedenza D. 50% E. Dipende dal contributo materno

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E. una colorazione per cellule batteriche ► La risposta esatta è un po' bizzarra. La cromatina è sempre fatta di cromosomi, non solo durante la divisione cellulare. Forse si voleva dire cromosomi compatti, infatti prima della divisione i cromosomi duplicati sono compattati per essere suddivisi tra le due cellule figlie. 1491. L'insieme dei sottili filamenti che costituiscono i cromo­ somi degli eucarioti è detto:

A. B. C. D. E.

citoplasma cromatina citoscheletro centriolo fusomitotico

1492. La cromatina è:

A. B. C. D. E.

il pigmento della pelle un enzima che interviene nella visione dei colori una struttura nucleoproteica presente nel nucleo un microfilamento contrattile il pigmento degli eritrociti

1493. La cromatina è:

1485. Nelle cellule eucariotiche i cromosomi sono formati da: A. solo proteine B. RNA e proteine istoniche C. solo DNA D. lipidi e DNA E. DNA e proteine

A. B. C. D. E.

1486. La cromatina è: A. Un componente del nucleo B. Un colorante utilizzato in biologia cellulare C. Una proteina presente nella retina D. Un componente dei globuli rossi E. Una proteina del citoscheletro

A. B. C. D. E.

il complesso costituito da ribosomi e RNA messaggero il complesso nucleoproteico costituito da DNA e istoni il complesso costituito da RNA, DNA e proteine acide il complesso costituito da proteine acide e basiche e RNA il complesso costituito da RNA e DNA

1494. [M/PS] La cromatina è:

1487. [V] La cromatina è: A. il pigmento presente nei globuli rossi B. il complesso di proteine e acidi nucleici presente nel nucleo di una cellula eucariotica C. un materiale contenuto nel citoplasma D. un pigmento presente nello strato superficiale della pelle E. un microfilamento contrattile 1488. Le informazioni ereditarie sono conservate scritte: A. nella successione di basi azotate del DNA B. nella successione di antigeni sulla membrana piasmatica C. nella successione di aminoacidi dell'RNA D. nelle sinapsi del sistema nervoso centrale E. nella successione di aminoacidi di una proteina 1489. La cromatina è: A. una proteina presente in tutte le cellule B. una proteina presente nelle cellule vegetali C. una sostanza responsabile della colorazione della pelle D. un prodotto specifico per la colorazione dei cromosomi In prepa­ rati istologici E. una sostanza colorabile presente nel nucleo delle cellule 1490. La cromatina è: A. un pigmento contenuto aH'interno delle cellule vegetali B. una componente nucleare che durante la divisione cellulare for­ ma i cromosomi C. un componente cellulare che si evidenzia nella mitosi D. una proteina dei globuli rossi

un filamento contrattile dei muscoli un pigmento dell'iride un pigmento fotosintetico DNA despiralizzato un pigmento della pelle

► Non è chiaro cosa si voglia intendere con DNA despiralizzato. Se si intende denaturato è sbagliato. In realtà nella cromatina il DNA è superspiralizzato in quanto, oltre alla formazione della doppia spirale B di Watson e Crick, esso si spiralizza intorno aH'ottamero istonico per formare i nucleosomi. La risposta D era comunque facilmente identificabile perché è l'unica che contiene la parola DNA, compo­ nente essenziale della cromatina. 1495. Gli istoni sono: A. proteine enzimatiche B. organuli citoplasmatici C. virus batterici, D. proteine strutturali della cromatina a carattere basico E. cellule dei tessuti animali 1496. L'eucromatina: A. non contiene geni B. è visibile in interfase C. è presente solo in alcuni tipi di cellule D. è altamente condensata, per cui non è trascrivibile E. è decondensata, per cui è trascrizionalmente attiva ► Si distinguono due tipi di cromatina: l'eucromatina che è meno condensata e corrisponde a zone in cui vi è un'intensa attività di tra­ scrizione per la sintesi di RNA e l'eterocromatina che è la compo­ nente più condensata, costituisce circa il 10% del genoma e non sembra presentare attività di trascrizione. Si distinguono inoltre due tipi di eterocromatina: l'eterocromatina costitutiva, che rimane tale durante tutto lo sviluppo, ed è presente in posizione identica su en­ trambi i cromosomi omologhi, e l'eterocromatina facoltativa, che

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

varia di condizione (rilassata ed espressa/condensata e inattiva) a seconda dei diversi tipi cellulari (es: inattivazione cromosoma X per la formazione del corpo di Barr) e delle diverse fasi dello sviluppo.

C. organelli citoplasmatici presenti nelle cellule eucariotiche D. piccole proteine legate al DNA nelle cellule eucariotiche E. zuccheri presenti sulla superficie della membrana piasmatica

1497. [M/O] Nell’organismo femminile dove è presente il “corpo 1504. Le fibre cromatiniche comprendono: di Barr”? A. DNA e proteine A. Tra i due emisferi cerebrali B. RNA e fosfolipidi B. Nel nucleo delle cellule somatiche C. proteine e carboidrati C. Alla base dei flagelli D. trigliceridi e steroidi D. Nell’oocita E. DNA e polisaccaridi strutturali E. Nel citoplasma delle cellule del follicolo REPLICAZIONE DEL DNA

► Il corpo di Barr è costituito da uno dei due cromosomi X. contenuti nelle cellule femminili, che ha assunto una forma eterocromatinica condensata. La scelta di quale dei due cromosomi X viene trasfor­ mato in corpo di Barr è casuale e fatta durante l’embriogenesi, per cui tutti gli organismi femminili di mammifero sono mosaici.

Tutti gli organismi devono duplicare il loro DNA in modo accurato prima di ogni divisione cellulare. La duplicazione del DNA avviene durante la fase S (= sintesi) del ciclo cellulare. I due filamenti dell’elica di DNA sono complementari e antiparalleli. Nel processo di duplicazione ciascun filamento della molecola di 1498. [IVI] Per "nucleosoma" si intende: partenza funge da stampo per la sintesi del filamento complementare. A. il DNA despiralizzato presente nella cellula in interfase La duplicazione del DNA cellulare è di tipo semiconservativo. Se­ B. il nucleo delle cellule batteriche più evolute condo questo modello i due filamenti servono da stampo e poi cia­ C. il nucleolo presente nel nucleo eucariotico costituito da RNA scuno si appaia con il filamento complementare di nuova sintesi. D. una porzione di DNA avvolta attorno ad 8 molecole di istoni L’enzima che catalizza raggiunta di deossiribonucleotidi durante il E. il precursore dei centrioli durante l'interfase processo di duplicazione è la DNA polimerasi. Esistono diverse isoforme di DNA polimerasi che condividono le seguenti caratteristiche: ► Negli eucarioti il DNA è carico negativamente ed è associato a - Le DNA polimerasi non sono in grado di rompere i legami idrogeno proteine basiche cariche positivamente chiamate istoni, a formare per separare i due filamenti di un’elica di DNA. strutture dette nucleosomi. L’unità fondamentale del complesso nu- - Tutte le DNA polimerasi necessitano di uno stampo da copiare, cleosomico è dato da una struttura in cui un tratto di DNA di 146 bp è fornito dai filamenti di un’elica preesistente. avvolto attorno ad un complesso fatto da 8 istoni. - Tutte le DNA polimerasi sono in grado di allungare un filamento di DNA 0 RNA preesistente che fungono da innesco (primer) non pos­ 1499. L’unità strutturale della cromatina si chiama: sono iniziare la sintesi di una catena ex novo in assenza di una se­ A. cromosoma quenza che funga da innesco. B. centrosoma - I due filamenti di una elica di DNA sono antiparalleli (5' —►3' e C. nucleosoma 3' —> 5') e tutte le DNA polimerasi catalizzano solo l'aggiunta di un D. ribosoma nucleotide all’estremità 3' di una catena nascente. In questo modo le E. polisoma catene possono crescere solo in direzione 5' —> 3'. - Tutte le DNA polimerasi utilizzano come substrato solo i quattro 1500. [M/O] Quale delle seguenti definizioni NON è corretta? deossinucleotidi trifosfato. A. Centromero - punto di attacco delle fibre del fuso La forcella di replicazione è la struttura in cui avviene la duplicazione B. Nucleosoma - sede della costruzione delle subunità ribosomiali del DNA. È formata da una molecola di DNA in cui i due filamenti C. Corpo basale - organulo che assembla ciglia e flagelli complementari sono separati per un tratto. I singoli filamenti fungono D. Nucleoide - regione contenente il DNA procariotico da stampo per la sintesi di un nuovo filamento complementare. Viene E. Centrosoma - centro di organizzazione dei microtubuli definito filamento "guida” quello in cui la sintesi di DNA procede in ► Non è il nucleosoma la sede della costruzione delle subunità ribo­ modo continuo, mentre il filamento "tardivo 0 ritardato" è quello in cui la duplicazione avviene attraverso la sintesi di brevi segmenti di somiali, ma il nucleolo. Vedi quiz 1220. DNA, chiamati frammenti di Okazaki. La DNA primasi produce corti inneschi di RNA che servono per la 1501. In un nucleosoma, il DNA è avvolto attorno: DNA polimerasi per continuare la sintesi. Al contrario della DNA po­ A. al nucleolo limerasi, la DNA primasi è in grado di iniziare una nuova catena B. a molecole di DNA polimerasi unendo due ribonucleotidi trifosfati. Negli eucarioti gli inneschi di C. all'RNA messaggero RNA sono sintetizzati ad intervalli di 200 nucleotidi sul filamento ri­ D. a istoni tardato. Ogni innesco è lungo circa 10 nucleotidi. L’innesco è elimi­ E. aribosomi nato da uno speciale enzima di riparazione che riconosce il filamento 1502. Le proteine associate al DNA, nella cromatina, a formare i di RNA in una elica DNA/RNA e lo elimina. L’intervallo viene riempito dalla DNA polimerasi e dalla DNA ligasi. nucleosomi sono denominate: La DNA polimerasi catalizza l’aggiunta sequenziale di deossiribo­ A. actine nucleotidi all’estremità 3'-OH di una catena polinucleotidica accop­ B. lamine piata ad un filamento stampo. C. tubuline La DNA ligasi catalizza la formazione di legami fosfoesterici tra D. istoni frammenti di Okazaki E. polimerasi La DNA elicasi si lega al DNA e separa i due filamenti della moleco­ la. Il movimento della DNA elicasi richiede idrolisi di ATP. 1503. Gli istoni sono: La maggior parte delle reazioni di duplicazione del DNA è bidirezio­ A. batteri nale. Dopo che la DNA elicasi ha aperto l’elica di DNA, diverse mo­ B. proteine prodotte dal sistema immunitario

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

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lecole di DNA primasi, DNA polimerasi e DNA ligasi svolgono la loro azione nelle due direzioni.

fonte di azoto contiene solamente azoto pesante (1 5 N). Succes­ sivamente, sono stati selezionati i batteri in cui tutto l’azoto nel DNA era 15 N. Questi batteri sono stati poi fatti crescere in un 1505.11 dogma centrale della biologia molecolare sostiene che, altro terreno, la cui sola fonte di azoto era azoto leggero 14 N, e nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento cel­ fatti dividere per tre volte. Dopo la terza divisione, qual è la per­ lulare, l’informazione genica è espressa unidirezionalmente. centuale di molecole di DNA che contengono sia 15N che 14 N? Qual è pertanto la sequenza degli eventi che trasformano le in­ A. 25% formazioni codificate nel DNA in strutture proteiche: B. 50% A. trascrizione-duplicazione-traduzione C. 100% B. traduzione- trascrizione-duplicazione D. 75% C. trascrizione-traduzione-duplicazione E. 12,5% D. duplicazione-trascrizione-traduzione E. traduzione-duplicazione-trascrizione 1509. [V/PS] La replicazione del DNA nucleare in una cellula eucariote si verifica; 1506. [V] Meselson e Stahl nel 1957 fornirono prove sperimentali A. nell'ultima fase della mitosi che ciascun filamento di DNA serviva da stampo per il nuovo B. tra la profase e la metafase meiotica 0 mitotica DNA, dimostrando cosi il processo di duplicazione semiconser­ C. nella profase mitotica vativa del DNA. Essi fecero crescere un ceppo di Escherichia D. in occasione della sintesi proteica coli in un terreno contenente azoto pesante (15N), quindi lo pas­ E. prima di ciascuna mitosi 0 meiosi sarono in un terreno contenente azoto leggero (14N). Dopo una generazione esaminarono i risultati e constatarono che la per­ 1510. In quale fase del ciclo cellulare avviene la replicazione del centuale di DNA composto da un'elica pesante (con azoto 15) e DNA? da una leggera (con azoto 14) era: A. Profase A. 50% B. S B. 75% C. G1 C. 100% D. Anafase D. 0% E. G2 E. 25% 1511. [M/O] Nelle cellule eucariotiche, il DNA si replica durante: ► Dopo una generazione (un ciclo di replicazione) in terreno conte­ A. la fase S nente solo 14N, tutto il DNA dei batteri è composto da un'elica pesan­ B. la citocinesi te e da una leggera in quanto la replicazione del DNA avviene in C. la fase G2 maniera semiconservativa, cioè ogni elica del DNA parentale fa da D. la fase M stampo per la sintesi di un nuovo filamento complementare di DNA e E. la fase G1 ogni molecola figlia conserva una delle due eliche parentali. 1512. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la replica­ 1507. [M] Meselson e Stahl nel 1957 fornirono prove sperimenta­ zione del DNA non è vera? li che ciascun filamento di DNA serviva da stampo per il nuovo A. permette la sintesi di cromatidi fratelli DNA, dimostrando così il processo di duplicazione semiconser­ B. denatura l’elica del DNA vativa del DNA. Essi fecero crescere un ceppo di Escherichia C. avviene durante la divisione cellulare coli in un terreno contenente azoto pesante (15N), quindi lo pas­ D. segue la regola dell’appaiamento delle basi sarono in un terreno contenente azoto leggero (14N). Dopo due E. è semiconservativa generazione esaminarono i risultati e constatarono che la per­ centuale di DNA composto da un'elica pesante (con azoto 15) e 1513. La replicazione del DNA è: A. variabile a seconda delle circostanze da una leggera (con azoto 14) era: B. conservativa A. 50% C. non conservativa B. 0% D. semiconservativa C. 75% E. altamente conservativa D. 25% E. 100% 1514. La duplicazione del DNA: ► Il lavoro di Meselson e Stahl è stato pubblicato nel 1958. Dopo A. è un processo di tipo semiconservativo una generazione (un ciclo di replicazione) in terreno contenente solo B. avviene con polarità 3' —> 5' 14N, tutto il DNA dei batteri è composto da un'elica pesante e da una C. è un processo aconservativo leggera in quanto la replicazione del DNA avviene in maniera semi­ D. è un processo di tipo conservativo conservativa. Quindi nel successivo ciclo di replicazione (dopo due E. utilizza ribonucleotidi generazioni) in terreno contenente solo 14N, si formano due tipi di molecole di DNA in uguali proporzioni: quelle composte da un fila­ 1515. [V] Si definisce semiconservativa la replicazione del DNA mento parentale con 15N e il filamento di nuova sintesi con 14N, e in quanto: quelle composte da un filamento parentale 14N e il filamento di nuova A. avviene soltanto in circa la metà delle cellule di un individuo B. ogni singolo filamento della doppia elica contiene per metà mate­ sintesi con 14N. riale genetico originale e per metà materiale genetico di nuova sintesi 1508. [V] Viene condotto un esperimento per dimostrare che il DNA si replica in modo semiconservativo. Dei batteri E s c h e ri­ C. solo un filamento della doppia elica figlia è neosintetizzato D. si realizza in individui a ciclo vitale aplonte e non diplonte c h ia c o li sono stati fatti crescere in un mezzo di coltura in cui la E. solo metà delle informazioni genetiche vengono duplicate

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

► Il processo è definito semiconservativo poiché le due nuove dop­ pie eliche di DNA sono formate entrambe da uno dei vecchi filamenti (che viene appunto conservato) e da un nuovo filamento comple­ mentare che viene sintetizzato ex novo.

D. Rompono ponti idrogeno per modificare il grado di superavvolgimento della doppia elica E. Rompono legami fosfodiesterici per modificare il grado di superavvolgimento della doppia elica

1516. La duplicazione del DNA è:

1522. [V] Quale tra i seguenti elementi NON è coinvolto nella duplicazione del DNA? A. DNA polimerasi B. Anticodone C. Ligasi D. Elicasi E. PrimeraRNA

A. la premessa indispensabile per la meiosi, ma non per la mitosi B. diretta dal 3' al 5' C. catalizzata, tra gli altri, da un gruppo di enzimi chiamati DNA polimerasi D. conservativa, al contrario della replicazione del DNA, che è semi­ conservativa E. permessa dalla rottura dei legami covalenti che tengono uniti i due filamenti della doppia elica 1517. [V] Nel processo di "duplicazione", secondo la Biologia Molecolare:

A. B. C. D. E.

avviene la trascrizione del messaggio genetico avviene la traduzione del messaggio genetico un filamento del DNA viene copiato l'mRNA copia la successione dei nucleotidi del DNA viene copiata la doppia elica del DNA

► Infatti, l’anticodone è una sequenza che si trova nei tRNA. 1523. Quale reazione catalizza la DNA polimerasi? A. scissione di legami fosfoesterici tra deossinucleotidi adiacenti B. scissione di legami idrogeno tra basi complementari C. formazione di legami fosfoesterici tra deossinucleotidi adiacenti D. formazione di legami idrogeno tra basi complementari E. formazione di legami tra desossiribosio e basi azotate 1524. Nella duplicazione del DNA a doppia elica, la funzione di

1518.11 DNA è replicato attraverso un meccanismo molecolare stampo 0 modello è svolta da: in base al quale una doppia elica materna genera due doppie A. una catena di DNA ed una di RNA eliche figlie identiche. La replicazione del DNA è: B. catene di RNA sintetizzate nelle fasi iniziali della replicazione

A. B. C. D. E.

distributiva evolutiva dispersiva conservativa semiconservativa

C. DNA polimerasi D. tutte e due le catene parentali di DNA E. una sola delle due catene parentali

1525. Una molecola di DNA a doppia elica subisce quattro con­ secutivi cicli replicativi, producendo una discendenza di 16 mo­ 1519. [V] Durante la duplicazione del DNA eucariote si formano lecole; possiamo attenderci che tali molecole siano: le bolle di replicazione. Indicare quale enzima, tra quelli sottoe­ A. tutte uguali tra loro lencati, determina la rottura dei legami ad idrogeno fra le basi B. uguali a otto a otto azotate: C. tutte diverse tra loro A. telomerasi D. uguali a due a due B. elicasi E. uguali a quattro a quattro C. DNAIigasi D. replicasi 1526. Dopo la duplicazione di una molecola di DNA a doppio E. DNA polimerasi filamento ciascuna delle nuove molecole che si formano con­ ► La duplicazione comincia con la separazione dei due filamenti in corrispondenza di un punto e la rottura progressiva dei legami idro­ geno che uniscono le basi azotate dei due filamenti. La separazione progressiva dei due filamenti è operata da enzimi (elicasi) che rom­ pono uno alla volta i legami idrogeno tra le basi, consumando ATP. Quando i due filamenti si separano le relative basi azotate restano liberi e l’enzima DNA-polimerasi inizierà il processo di copiatura. Du­ rante la separazione, di fronte ad ogni filamento si dispongono nuovi nucleotidi complementari, che si appaiano a quelli vecchi. 1520. Le elicasi nella duplicazione del DNA:

A. mantengono distese le due emieliche del DNA B. rompono i legami fosfodiesterici tra i nucleotidi dello stesso fila­ mento C. rompono i legami a idrogeno che mantengono unite le due emie­ liche D. rompono i legami a idrogeno tra i nucleotidi dello stesso filamento E. rompono i legami covalenti che mantengono unite le due emieliche

serva: A. nessun filamento della vecchia molecola B. un solo filamento della vecchia molecola C. solo parte di un filamento della vecchia molecola D. entrambi i filamenti della vecchia molecola E. nessuna delle risposte precedenti è valida 1527. Quale affermazione riguardante la duplicazione del DNA è CORRETTA? A. La direzione della nuova sintesi è 3’ —» 5', antiparallela a quella del filamento stampo B. Si tratta di un processo conservativo C. Avviene solo nei gameti prima di meiosi 0 mitosi D. Durante tale processo vengono uniti tra loro ribonucleosidi mono­ fosfato per mezzo della DNA polimerasi E. La sintesi del DNA avviene in modo continuo per un filamento e in modo discontinuo per l’altro, a causa dell’unica direzione di as­ semblaggio di un nuovo filamento da parte della DNA polimerasi

1521. Quale funzione svolgono le topoisomerasi nella duplica­ 1528. [0] I frammenti di Okazaki: A. sono il prodotto del taglio del DNA da parte degli enzimi di restri­ zione del DNA?

A. Attivano le ligasi B. Sintetizzano i primi 6-7 neuclotidi di un nuovo filamento di DNA C. Svolgono tutte le funzioni elencate nelle altre alternative

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zione B. sono prodotti dall’azione della DNA elicasi C. sono sequenze ripetitive all’estremità dei cromosomi

CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE D. sono sequenze nucleotidiche che danno inizio alla duplicazione del DNA E. sono segmenti di DNA prodotti in modo discontinuo durante la duplicazione del DNA ►Si chiamano frammenti di Okazaki le brevi catene di nucleotidi (12 kb nei procarioti, più corti negli eucarioti) che si formano ad opera della DNA polimerasi durante la duplicazione del DNA a doppia elica sul filamento cosiddetto ritardato, anche se non io è perché la dupli­ cazione dei due filamenti avviene alla stessa velocità.

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1533. Il "telomero" è: A. il centromero acrocentrico B. la porzione terminale di un cromosoma C. la porzione centrale di un cromosoma D. la porzione periferica del nucleolo E. la porzione periferica del fuso mitotico

1534. [M] La sintesi di DNA a partire da RNA: A. è operata dalla DNA polimerasi B. è operata dalla RNA polimerasi C. è operata dalla trascrittasi inversa 1529. [M] Una molecola di DNA viene duplicata. Quanto DNA di D. è impossibile queste nuove molecole deriva direttamente dalla molecola ma­ E. è operata da enzimi di restrizione dre? A. Il 25% TRASCRIZIONE E MATURAZIONE DELL'MRNA B. 11100% C. Lo 0% D. Il 75% E. Il 50% 1530. [0] Una molecola di DNA va incontro a due successive duplicazioni. Quanto DNA delle 4 molecole risultanti deriva di­ rettamente dalla molecola madre? A. Il 75% B. Lo 0%

1535. Un gene nel DNA si può esprimere solo se il gene è: A. non avvolto ma sempre a filamento doppio B. legato a un ribosoma C. avvolto in un'elica D. avvolto in una doppia elica E. non avvolto e il suo filamento campione è esposto ► La trascrizione implica l’apertura della doppia elica del DNA.

C. Il 100%

D. Il 25% E. Il 50% ► Dopo un ciclo di replicazione, si formano due molecole di DNA “ibride” ognuna formata da un filamento parentale e un filamento di nuova generazione. Dopo un successivo ciclo di replicazione, da ognuna delle due molecole si formano due molecole, di cui una è costituita da due filamenti di nuova generazione, l’altra è formata dal filamento parentale e da un filamento di nuova generazione. Di con­ seguenza avremo in totale 4 molecole a doppia elica, costituite in totale da 8 filamenti a singola elica di DNA, di cui 6 sono di nuova generazione (due molecole e due emieliche) e 2 sono quelli parenta­ li. Due filamenti su otto totali costituisce il 25%. 1531. [O] La “telomerasi” è un enzima capace di bloccare la perdita dei “telomeri” durante l’attività riproduttiva della cellula, perdita ritenuta responsabile dell’Invecchiamento delle cellule. I telomeri sono: A. il punto da cui originano le fibre del fuso B. porzioni di DNA che tengono uniti i cromatidi C. cromosomi circolari presenti negli eucarioti D. i mitocondri presenti nelle cellule riproduttive E. porzioni terminali dei cromosomi costituite da DNA ripetuto

1536. [M/O] Quale dei seguenti meccanismi NON contribuisce alla regolazione dell'espressione genica in una cellula eucariotica? A. L'apoptosi B. La degradazione selettiva di proteine C. Il controllo della trascrizione D. Il rimodellamento delia cromatina E. Il processamento dell'RNA ► Si intende per espressione genica la qualità e la quantità del pro­ dotto finale codificato dai geni. Il prodotto finale può essere un RNA funzionale oppure una proteina. In quest'ultimo caso l’mRNA è un prodotto intermedio. In ambedue i casi il controllo della trascrizione e il rimodellamento della cromatina sono due processi che controllano la quantità di RNA prodotto. Nel caso della produzione delle proteine è necessario prima modificare l’mRNA messaggero (processamento dell'RNA). La velocità di degradazione selettiva delle proteine è un processo che controlla la quantità finale di proteine e quindi la loro espressione.

► Il meccanismo di replicazione del DNA comporta che la parte ter­ minale di un cromosoma lineare non possa essere compiutamente replicata. Per evitare che, a seguito di numerosi cicli di replicazione, la parte non replicata coinvolga i geni, un enzima, chiamato telome­ rasi, aggiunge al terminale 3' sequenze di sei nucleotidi ripetute più volte. In questo modo non si contrasta il meccanismo della perdita ma in essa vengono coinvolte solo queste sequenze ripetute. L’enzima telomerasi è attivo solo in cellule che prolificano.

1537. [V] Quale/i delle seguenti affermazioni si può/possono correttamente riferire ai processi di trascrizione e traduzione nelle cellule eucariotiche? 1. Entrambi i processi implicano reazioni di polimerizzazione 2. Entrambi i processi avvengono nel nucleo 3. Entrambi i processi richiedono l’appaiamento tra basi com­ plementari A. Solo 1 e 2 B. S olol C. Solo 1 e 3 D. Tutte E. Solo 2 e 3

1532.1 telomeri sono: A. cellule intermedie che si formano durante la seconda divisione meiotica B. cromosomi con più centromeri C. organuli citoplasmatici di forma vacuolare D. le due estremità dei cromosomi E. le porzioni centrali dei cromosomi

1538. In quale comparto della cellula eucariotica ha luogo il pro­ cesso di trascrizione? A. nel reticolo endoplasmatico rugoso (RER) B. sia nel RER sia nel REL C. nel citosol D. nel reticolo endoplasmatico liscio (REL) E. nel nucleo

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1539. La trascrizione di una cellula procariotica può avvenire nel: a) citoplasma b) mitocondrio c) ribosoma A. Soloc) B. Solo a) e b) C. Solo a) e c) D. Solo a) E. Solob)

le RNA polimerasi) e il deossinucleotide trifosfato (per le DNA poli­ merasi). 1545. Quale delle seguenti affermazioni sulla RNA polimerasi è corretta?

A. Ha una funzione nella traduzione B. Crea legami covalenti tra i nucleotidi del DNA e i nucleotidi com­ plementari dell'RNA C. Trascrive sia gli esoni sia gli introni D. Produce solo mRNA 1540. [V] Quale/i dei seguenti acidi nucleici è/sono coinvolto/i E. Può produrre molte catene polipeptidiche contemporaneamente sia nella trascrizione che nella traduzione? tramite la formazione di poliribosomi 1. DNA 1546. La produzione di una molecola di RNA a partire da un trat­ 2. mRNA to di DNA è nota come: 3. tRNA A. traduzione A. Tutti B. ricombinazione B. Solo 3 C. maturazione dell'RNA C. Solo 1 D. trascrizione D. Solo 1 e 2 E. replicazione E. Solo 2 1541. [0] Un filamento di una molecola di DNA è interamente 1547. La trascrizione è la: trascritto in RNA messaggero dalla RNA polimerasi: la compo­ A. sintesi del DNA sizione in basi del DNA utilizzato come stampo è C = 18,5%, B. divisione delle cellule G = 22,4%, A = 26,6%, T = 32,5%. La composizione in basi dell' C. sintesi dell’RNA su un filamento di DNA D. duplicazione del DNA RNA trascritto è: E. sintesi delle proteine A. G = 22,4%, C = 18,5%, A = 26,6%, U = 32,5% B. G = 26,6%, C = 22,4%, A = 18,5%, U = 32,5% 1548. Durante la trascrizione viene copiata: C. G = 18,5%, C = 22,4%, A = 32,5%, U = 26,6% A. la struttura delle proteine D. G = 32,5%, C = 26,6%, A = 18,5%, U = 22,4% B. tutta la molecola di mRNA E. nessuna di quelle elencate C. tutta la molecola di DNA che forma un cromosoma ► Nella trascrizione dell’RNA, vengono incorporate nel filamento le D. l'elica di tRNA basi complementari a quelle presenti sul filamento stampo di DNA. E. una parte della molecola di DNA Di conseguenza la percentuale di G è uguale a quella di C del DNA (18,5%), quella di C a quella di G del DNA (22,4%), quella di A a 1549. [V] La trascrizione del DNA produce: A. una molecola di RNA a singolo filamento quella di T (32,5%) e quella di U a quella di A (26,6%). B. una proteina C. una molecola di RNA a doppio filamento 1542. Il processo di trascrizione : D. una molecola di DNA a doppio filamento A. avviene a livello dei ribosomi E. una molecola di DNA a singolo filamento B. necessita della presenza di RNA transfer C. non avviene nei procarioti 1550.11 prodotto diretto della trascrizione di DNA ricombinante D. richiede l'attività dell'enzima RNA polimerasi può essere: E. è necessario per la duplicazione del DNA A. mRNA B. insulina 1543. Cos’è la RNA polimerasi? A. Un enzima che sintetizza un filamento di RNA usando come C. una molecola di DNA replicata D. anticorpi monoclonali stampo un filamento di DNA B. Un enzima che apre la doppia elica del DNA favorendone la re­ E. la struttura primaria di una proteina plicazione C. Un enzima che sintetizza un filamento di DNA usando come ► La trascrizione produce sempre mRNA indipendentemente dal tipo di DNA. stampo un filamento di RNA D. Un enzima che legandosi ai filamenti singoli di DNA, idrolizza l’ATP e produce l’energia necessaria per la replicazione del DNA 1551. La trascrizione: E. Un enzima che accoppia ciascun amminoacido alla serie appro­ A. necessita dei tRNA B. produce gli RNA priata di molecole di tRNA C. produce solo mRNA D. avviene solo negli eucarioti 1544. Quale funzione svolge l’enzima RNA polimerasi ? E. necessita dei ribosomi A. genera una molecola di DNA ricopiando un filamento di RNA B. separa le due eliche di DNA durante la duplicazione 1552.1 promotori sono sequenze di DNA che funzionano da se­ C. frammenta le molecole di RNA messaggero gnale per: D. catalizza la formazione di un legame fosfoestereo A. l'inizio della duplicazione del DNA E. fa entrare la cellula in mitosi B. l'inizio della traduzione dell'mRNA ►La stessa reazione è catalizzata dalle DNA polimerasi, solo che i C. il termine della trascrizione substrati su cui i due enzimi lavorano sono il nucleotide trifosfato (per D. il corretto inizio della trascrizione

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE E. il meccanismo di splicing dell'RNA

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E. RER

1553. La trascrizione del DNA in RNA nelle cellule eucariotiche ► I fattori di trascrizione sono proteine capaci di legarsi ai promotori, avviene: specifiche sequenze vicine 0 lontane (enhancers) ai geni da attivare A. nella profase mitotica e a seguito di questo legame contribuiscono al reclutamento della B. durante l'interfase del ciclo cellulare RNApolimerasi che effettua la trascrizione del gene. C. nel citoplasma e mediante i ribosomi D. soltanto nelle cellule in differenziamento 1559. Dato il segmento di DNA: TTTCTACCGGCA, quale tra i E. in tutte le fasi del ciclo cellulare seguenti segmenti di mRNA si forma per trascrizione? A. TTT CTA CCG GCA 1554. [0] La quantità di adenina presente in una molecola di B. AAA GAU GGC CGU mRNA prima della maturazione 0 splicing è uguale alla quantità C. CCC TCA TTU UTC di: D. UUUGUAGGCCGU A. Adenina della semielica di DNA trascritta E. AAA GAT GGC GCT B. Uracile della semielica di tRNA C. Timina della semielica di mRNA ► Per la convenzione già citata si sarebbe dovuto scrivere: D. Uracile della semielica di DNA trascritta 5'UGC CGG UAG AAA31. E. Timina deila semielica di DNA trascritta ►Nella trascrizione dell'RNA, l’enzima RNA polimerasi incorpora nel filamento di RNA i nucleotidi complementari a quelli presenti sul fila­ mento stampo di DNA. Poiché l’adenina e la timina sono nucleotidi complementari, la quantità di adenina dell’RNA trascritto è uguale a quella di timina del DNA. Negli eucarioti, l’RNA messaggero viene inizialmente sintetizzato come trascritto primario 0 pre-mRNA, che deve essere modificato nel nucleo da una serie di eventi, tra cui la rimozione deile sequenze introniche non codificanti, per produrre l’mRNA maturo. 1555. La trascrizione è il processo mediante il quale si sintetizza/sintetizzano: A. mRNA, tRNA e rRNA B. mRNA e tRNA C. mRNA D. mRNA, tRNA, rRNA e proteine E. proteine 1556. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti l’RNA è cor­ retta?

A. Le molecole di mRNA sono quasi sempre più piccole delle mole­ cole di tRNA B. mRNA viene trascritto da sequenze nucleotidiche del DNA, men­ tre tRNA e rRNA hanno altra provenienza C. mRNA, tRNA e rRNA vengono trascritti da sequenze nucleotidi­ che del DNA D. mRNA, tRNA e rRNA vengono tradotti nelle corrispondenti se­ quenze aminoacidiche all'interno dei ribosomi E. L'uracile è presente solo nelle molecole di mRNA (da cui vengo­ no tradotte le sequenze aminoacidiche) e non in quelle di tRNA 0 rRNA 1557. Se in una cellula viene bloccata selettivamente la funzione della RNA polimerasi si ha l’arresto immediato della:

A. B. C. D. E.

Respirazione cellulare Glicolisi Duplicazione del DNA Trascrizione Traduzione

> Vedi anche quiz 1244. 1558. L'espressione dei geni può essere regolata da:

A. B. C. D.

La posizione dei geni negli allei! Fattori di trascrizione RNA polimerasi Fattori di replicazione del DNA

1560. Sotto è riportata una sequenza di basi su un DNA: CAC GTT CGC ATA GAC Quale delle seguenti sequenze è quella di un mRNA comple­ mentare con una mutazione sostitutiva? A. GTG CAA GCG TAT CTG B. GTG CAA GGG TAT CTG C. GUG CAA CCG UAU CUG D. GUG CAA GCG UAU GUC E. CUC GTT CGC UTT GUC ►Si noti che la sequenza della risposta corretta è letta in direzione 3’ —> 5’invece della direzione corretta 5’—» 3’. La mutazione riguarda la trasformazione della G nella terza tripletta in C. 1561. In una cellula eucariotica la maggior parte dell'RNA è sin­ tetizzata: A. nei mitocondri B. sulla membrana cellulare C. nei cloroplasti D. nel nucleo E. nel citoplasma 1562. [M/O] Nel 1965 i due scienziati F. Jacob e J. Monod rice­ vettero il premio Nobel per la medicina per i loro studi su: A. lo splicing nei geni eucariotici B. gli enzimi di restrizione C. l’operone lac nei batteri D. il sequenziamento del DNA E. il virus HIV ►Vedi quiz 1038 per la definizione di operane. L’operone lac è stato il primo operane scoperto il cui funzionamento è stato descritto da Jacob e Monod. li termine lac sta per lattosio. L’operone lac contiene tre geni codificanti per proteine che permettono di utilizzare il lattosio come fonte di energia e viene trascritto solo quando il batterio si tro­ va in un ambiente che contiene il lattosio ma che è privo di glucosio. Tutti i batteri infatti preferiscono usare il glucosio come fonte di ener­ gia e utilizzano altre fonti (e quindi accendono i rispettivi geni) solo quando il glucosio è assente. 1563. Se il batterio Escherichia coli viene fatto crescere in una soluzione contenente lattosio, il suo operane lac produrrà: A. allolattosio B. molte molecole di repressori C. mRNA che codifica per il triptofano D. glucosio E. mRNA che codifica per la beta-galattosidasi

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1564. [M/0] L’AMP ciclico: A. si forma nel DNA in seguito all’azione dei raggi ultravioletti su due molecole di adenina contigue B. è una molecola segnale delle cellule procariotiche ed eucariotiche C. è un isomero deH’ATP D. è il trasportatore di energia più utilizzato dalle cellule procariotiche E. è un neurotrasmettitore di tipo chimico che agisce nello spazio intersinaptico

messo di identificare geni in cellule e organismi diversi. Da questi dati risulta che cellule diverse dello stesso organismo hanno tutte quante: A. lo stesso DNA, ma RNA diversi B. lo stesso DNA e gli stessi RNA C. gli stessi RNA, ma DNA diversi D. DNA e RNA uguali solo per le metà paterne e materne E. DNA ed RNA diversi

►Alcune molecole segnale, come l’AMP ciclico, interagiscono con le proteine modificandone la conformazione (effetto allosterico) e permettendo alla proteina di agire positivamente 0 negativamente sul meccanismo di trascrizione.

► La domanda è ambigua nella prima parte. La risposta segnalata è quella corretta se si riferisce all'ultima parte della domanda “cellule diverse dello stesso organismo hanno tutte quante:”. Infatti cellule diverse (per esempio epatociti e osteociti) dello stesso organismo hanno lo stesso DNA, ma proprio perché sono cellule differenziate producono alcuni RNA messaggeri diversi.

1565. L'mRNA è : A. un acido nucleico presente solo nelle cellule eucariotiche B. un acido nucleico che dirige la sintesi proteica C. un acido nucleico che dirige la sintesi glucidica D. un acido nucleico che contiene tutte le informazioni ereditarie E. un acido nucleico presente solo nel nucleo 1566. Gli RNA messaggeri prodotti A. non considerando eventuali mutazioni, sono identici in tutte le cellule di un individuo B. sono diversi nelle diverse cellule a seconda della loro dimensione C. non considerando eventuali mutazioni, sono identici in tutte le cellule somatiche di un individuo D. sono diversi nelle diverse cellule in base al loro stato di differen­ ziamento E. sono identici in tutte le cellule somatiche di individui della stessa specie 1567. Quale delle seguenti affermazioni NON È VERA? A. Gli RNA messaggeri sono prodotti sui ribosomi B. Nella trascrizione sono prodotte molecole di RNA C. URNA transfer partecipa alla traduzione D. Il DNA codifica l’mRNA, il tRNA e URNA E. URNA ribosomiale partecipa alla traduzione ► Le molecole di RNA messaggero sono utilizzate dai ribosomi, non prodotte.

1571. L'RNA in forma ancora immatura è: A. hnRNA B. tRNA C. betaRNA D. mRNA E. rRNA ► Il termine hnRNA, dall'inglese “heterogeneous nuclear RNAs” in­ dica un largo gruppo di molecole di RNA che hanno un elevato peso molecolare (fino a 50.000 nucleotidi), rappresentano molte diverse sequenze nucleotidiche, e sono presenti solo nel nucleo. Questo gruppo include i pre mRNA, cioè le molecole di RNA immature. 1572. Per esoni si intende: A. regioni del DNA non codificanti B. porzioni codificanti di un gene C. zone del DNA non trascritte dalPRNA D. zone del DNA eliminate durante lo splicing E. geni silenti che non vengono espressi ► La maggior parte dei geni che codificano proteine contengono segmenti di sequenze non codificanti aminoacidi, chiamate introni, localizzati tra le altre sequenze presenti neli’RNA messaggero, dette esoni. Gli esoni comprendono le sequenze codificanti aminoacidi e le sequenze non tradotte del messaggero 5’ UTR e 3’UTR.

1573. Un “esone” è: 1568. Indicare quale affermazione sui vari tipi di RNA non è cor­ A. un insieme di 6 aminoacidi retta. B. una sequenza di DNA che viene trascritta ma non tradotta A. URNA messaggero mRNA è il risultato della trascrizione che av­ C. una sequenza di DNA che viene trascritta e tradotta viene nel nucleo di un tratto di DNA copiato da uno dei due fila­ D. un insieme di 6 nucleotidi menti E. un insieme di 6 monosaccaridi B. Nelle cellule esistono almeno 20 diversi RNA di trasporto tutti dotati della caratteristica forma a trifoglio 1574. Gli esoni: C. URNA ribosomiale a differenza del RNA di trasporto è trascritto A. Sono composti da amminoacidi da geni specifici a livello di DNA B. Sono trascritti D. L’rRNA è il costituente principale dei ribosomi C. Non sono presenti nel DNA umano E. URNA di trasporto si trova nel citoplasma ed è la molecola che D. Non sono tradotti effettua la traduzione del messaggio codificato nell'mRNA E. Sono sequenze non espresse 1569. [V] Quale funzione svolge URNA? A. Costituisce lo scheletro strutturale e funzionale del ribosoma B. Funge da stampo per la sintesi della proteina C. Trasporta gli aminoacidi al ribosoma D. Interviene nella maturazione del pre-mRNA E. Trasporta l'informazione genetica dal nucleo al ribosoma

1575. Cosa sono gli introni? A. Particolari fattori di trascrizione B. Regioni del gene non codificanti C. Porzioni del gene che vengono espresse D. Geni che regolano la trascrizione di altri geni E. Sequenze di mRNA da cui inizia la traduzione

►Vedi anche quiz 1236. La sigla rRNA individua l’RNA ribosomiale.

1576. Per introni si intende: A. zone del DNA che non vengono trascritte dall'RNA B. molecole proteiche attorno cui si avvolge il DNA degli eucarioti

1570. Le tecniche di ibridazione degli acidi nucleici hanno per­

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE C. regioni non codificanti della sequenza del DNA degli eucarioti D. regioni non codificanti della sequenza del DNA dei procarioti E. porzioni di un gene che vengono espresse 1577. [M/O] Cosa sono gli introni? A. Complessi formati da rRNA e ribonucleotidi B. Sequenze non codificanti di un gene strutturale che interrompono la sequenza codificante C. Le sequenze codificanti di un gene strutturale che si attivano nel nucleo D. Sequenze di riconoscimento per la traduzione dell'mRNA E. Piccole proteine cariche positivamente che nelle cellule eucariotiche sono costituenti fondamentali della cromatina, insieme ai DNA

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E. sono i tratti di DNA presenti tra un gene e l'altro ► Il trascritto primario di un gene è costituito da sequenze introniche, non tradotte, e sequenze esoniche che comprendono la parte codifi­ cante del gene e le sequenze 5’ e 3’ UTR. Durante la maturazione del trascritto primario, detta splicing, vengono rimosse le sequenze introniche in modo da unire quelle esoniche.

1583. [M/O] Nelle cellule eucariotiche, il trascritto primario di mRNA ( 0 pre-mRNA): A. viene prodotto dalla DNA polimerasi B. può uscire dal nucleo non appena è stato sintetizzato C. contiene sia introni sia esoni D. è presente nel citoplasma 1578. [V] I geni che codificano per proteine degii eucarioti diffe­ E. può essere immediatamente tradotto in proteina riscono da quelli dei procarioti in quanto soltanto i primi: A. vengono duplicati dalla DNA polimerasi 1584. Una mutazione avvenuta in un introne di un gene: B. vengono trascritti come RNA A. causerà una malattia genetica C. possiedono un promotore B. provocherà la sostituzione di un amminoacido nella proteina codi­ D. sono a doppia elica ficata dal gene E. contengono introni C. impedirà la produzione della proteina codificata dal gene D. probabilmente non provocherà modificazioni nella proteina codifi­ 1579.11 DNA dei cromosomi eucariotici che viene trascritto e cata dal gene non tradotto è stato trovato anche nel mezzo dei geni strutturali. E. provocherà la produzione di una proteina tronca Tali sequenze sono dette: A. introni ► Le mutazioni che coinvolgono le basi dell'introne che a loro volta B. ricombinanti sono necessarie per il meccanismo di splicing portano all'assenza C. esoni dello splicing e quindi alla assenza della proteina 0 ad una proteina D. promotori tronca. E. sequenze spaziatrici 1585. [V] Attraverso lo splicing alternativo una cellula può: 1580. [M] Gli introni presenti nel DNA: A. produrre dallo stesso mRNA proteine diverse A. impediscono la corretta trascrizione dell'mRNA B. amplificare regioni specifiche del DNA B. bloccano la duplicazione della cellula C. produrre proteine diverse dallo stesso trascritto primario C. inducono malattie genetiche D. riparare i danni del DNA su singolo filamento D. possono determinare un aumento della diversità genetica E. produrre trascritti primari diversi dallo stesso gene E. possono determinare malattie virali ► Gli introni sono sequenze geniche non codificanti, responsabili della diversità genetica. Presenti nel trascritto primario dell’mRNA e poi rimosso da questo mediante il meccanismo di splicing durante il processo di maturazione dell’mRNA. L'aumento della diversità gene­ tica è dovuto al fatto che gli introni possono essere eliminati in più modi attraverso lo splicing alternativo. Il modo classico di splicing è quello di togliere tutti e solo gli introni. Esistono dei modi che portano via due introni insieme all'esone che si trova tra i due introni. Questi modi non sono casuali ma controllati da determinate proteine. In tal modo un gene che contiene molti introni può dare luogo a numerosi RNA messaggeri diversi e quindi numerose proteine diverse. Il ge­ noma del moscerino della frutta contiene un gene che teoricamente può dare luogo a oltre 30.000 RNA messaggeri diversi (vedi quiz 1585 e 1586). 1581. Dove avviene lo splicing dell’RNA? A. Nel nucleo cellulare B. Nei cloroplasti C. Nelle cellule procariotiche D. Nei virus a RNA E. Nei ribosomi 1582. L'affermazione corretta relativa agli introni è: A. vengono aggiunti agli mRNA durante le reazioni di splicing B. vengono rimossi durante la maturazione del trascritto primario a RNA messaggero C. vengono tradotti in sequenze aminoacidiche D. si trovano negli RNA messaggeri maturi

1586. [M] L’organismo umano è in grado di sintetizzare un nu­ mero di proteine diverse molto maggiore del numero dei propri geni. Questo è possibile perché: A. si verifica l'amplificazione genica B. esiste lo splicing alternativo dell'RNA C. il nostro organismo è costituito da moltissime cellule diverse che contengono geni diversi D. si verificano mutazioni E. si verifica la ricombinazione 1587. [M/O] Date le seguenti tre modalità di regolazione dell'e­ spressione genica in eucarioti, quale/i avviene/avvengono prima della traduzione? 1. Splicing alternativo di pre-mRNA, 2. Alterazione epigenetica del DNA attraverso metilazione. 3. Rimozione per via enzimatica di peptidi segnale da una pro­ teina precursore. A. Tutte B. Solo 1 e 2 C. Solo 1 D. Solo 3 E. Solo 2 e 3 ► La metilazione del DNA induce compattezza alla cromatina e im­ pedisce l'espressione dei geni in essa contenuti. Lo splicing alterna­ tivo produce mRNA diversi e quindi è una regolazione dell'espres­ sione genica. Il terzo processo riguarda le proteine e avviene quindi a trascrizione avvenuta.

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1588. Quale percorso segue il flusso delle informazioni geneti­ che nella cellula? A. Il DNA viene tradotto in RNA che poi è trascritto in proteine B. Il DNA viene tradotto in proteine che poi sono trascritte in RNA C. Le proteine sono trascritte da DNA che poi è tradotto in RNA D. Le proteine sono trascritte da RNA che poi è tradotto in DNA E. Il DNA viene trascritto in RNA che poi è tradotto in proteine ► Dopo la scoperta della trascrittasi inversa (contenuta nei retrovirus) è possibile sintetizzare DNA a partire da RNA. 1589. [V] In ingegneria genetica con il termine c-DNA si indica una molecola di DNA complementare ottenuta a partire da una molecola di RNA, grazie all'intervento degli enzimi trascrittasi inversa e DNA polimerasi. Tale tecnica risulta particolarmente utile quando si lavora con i geni degli eucarioti perché: A. i procarioti non sono attaccati dai virus che possiedono la trascrit­ tasi inversa B. l'informazione negli eucarioti passa normalmente dall'RNA al DNA C. i geni degli eucarioti sono formati da triplette diverse da quelle dei procarioti D. il DNA degli eucarioti contiene oltre agli esoni anche gli introni non codificanti E. non è possibile isolare il DNA degli eucarioti

E.

La traduzione dell’RNA in senso inverso

► La trascrittasi inversa, anche detta "DNA polimerasi RNAdipendente", è un enzima che catalizza la trascrizione di RNA in DNA, cioè l’inverso del normale processo di trascrizione. È stata identificata nei retrovirus, i quali la utilizzano per copiare l’informa­ zione contenuta nel proprio genoma, costituito da RNA, in una mole­ cola di DNA a doppio filamento che può così integrarsi nel genoma della cellula ospite. 1594. L’enzima trascrittasi inversa non è presente solo nei re­ trovirus, ma anche: A. nei plasmidi sia eucarioti che procarioti B. in certe cellule procariote C. nei trasposoni eucarioti D. nei trasposoni procarioti E. in certe cellule eucariote ► Si fa presente che la trascrittasi inversa è, in realtà, codificata dai trasposoni e non contenuta in essi.

1595. [0] Un virus a RNA può moltiplicarsi nella cellula ospite grazie ad una serie di enzimi, tra cui: A. DNA replicasi B. enzimi di restrizione 1590. [M] Le cellule delle ossa e quelle di un muscolo sono di­ C. DNA ricombinante verse tra loro perché: D. transcrittasi inversa A. ciascun tipo di cellula ha un diverso numero di cromosomi E. DNAIigasi B. ciascuna tipo di cellula ha un diverso tipo di geni 1596. [M/0] Quale di questi enzimi NON è normalmente presente C. nei due tipi di cellule vengono attivati differenti gruppi di geni in una cellula animale sana? D. le cellule delle ossa sono morte quindi hanno perso i cromosomi E. ciascun tipo di cellula contiene un diverso numero di geni A. DNA elicasi B. DNA polimerasi 1591. [0] Nello stesso organismo cellule diverse sintetizzano C. RNA polimerasi corredi proteici diversi. Qual è di norma la causa? D. DNAIigasi A. Il riassortimento dei caratteri E. Trascrittasi inversa B. La presenza del genoma mitocondriale 1597. [0] Il virus HIV responsabile dell'AIDS: C. Il Crossing over A. presenta l'enzima trascrittasi inversa D. Le mutazioni E. La differente regolazione dell’espressione genica B. presenta l'enzima DNA polimerasi C. è un virus a DNA 1592. Come avviene la replicazione di un virus a RNA? D. esiste in un solo ceppo A. Attraverso un processo chiamato coniugazione che porta alla E. è un virus con citoplasma fusione dei capsidi di due virus DNA RICOMBINANTE. ORGANISMI TRANSGENICI. PCR. B. L’RNA virale può essere trascritto in un filamento di DNA com­ plementare attraverso la trascrittasi inversa 1598. [0] Quale dei seguenti casi, reali 0 di fantasia, può essere C. Attraverso un processo di divisione mitotica considerato un esempio di OGM? D. Non esistono virus a RNA E. Attraverso una semplice copiatura delTRNA su un filamento com­ A. un mandarancio B. la mela avvelenata della favola di Biancaneve plementare C. un batterio produttore di insulina ► Un virus a RNA (retrovirus) si replica infettando prima la cellula D. la pecora Dolly competente, poi trasformando il suo genoma a RNA in DNA, median­ E. il mostro di Frankenstein te la trascrittasi inversa, che il virus porta con sé, il genoma del virus viene poi inserito nel genoma della cellula infettata da dove viene ► Per OGM si intende un organismo modificato geneticamente a trascritto e tradotto dal macchinario cellulare per produrre sia le pro­ scopi generalmente migliorativi, prevalentemente di tipo commerciale teine del virus che le copie del genoma virale. Proteine e genoma si e/o alimentare; mentre per animale transgenico si intende un organi­ smo in cui uno 0 pochi geni sono stati modificati a livello molecolare assemblano e producono molte copie del virus. per scopi di natura scientifica. 1593. Quale reazione catalizza l’enzima trascrittasi inversa? 1599. [M] Un batterio che produce insulina umana: A. La trascrizione dell’mRNA a partire da uno stampo a DNA A. possiede enzimi diversi rispetto a batteri della stessa specie B. La sintesi di DNA batterico utilizzando RNA come stampo B. ha subito una mutazione C. La sintesi di DNA utilizzando RNA come stampo D. La trascrizione del DNA partendo dalla sequenza di terminazione C. perde le sue normali capacità metaboliche D. esprime un gene normalmente inattivo e procedendo verso il promotore

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE E.

contiene un gene estraneo e lo esprime

►Vedi quiz 1629 e 1630 per quanto riguarda l'inserimento del gene. 1600. Un transgene è un gene: A. associato con un altro gene, indipendentemente dal tipo di asso­ ciazione (cis 0 trans) B. associato in trans con un altro gene C. introdotto nel genoma di un organismo diverso da quello da cui proviene D. che codifica una proteina coinvolta in catene metaboliche ramifi­ cate E. che codifica una proteina coinvolta in una via di trasduzione del segnale 1601. [M] Per organismi transgenici si intende: A. organismi derivati dall'incrocio di specie diverse B. organismi derivati dall'incrocio di genitori con genoma diverso C. organismi con cellule somatiche di diverso patrimonio genetico D. organismi geneticamente identici E. organismi in cui è stato inserito un gene estraneo ►Geni isolati da un organismo, possono essere modificati ed espressi in altri organismi definiti transgenici. I virus possono essere usati come vettori, oppure si può effettuare un’iniezione diretta del DNA nelle cellule, che spesso sono capaci di inserirle nel proprio genoma.

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1606. Un elemento genetico contenuto in una cellula ospite, che si replica indipendentemente dai cromosomi dell'ospite si defi­ nisce: A. poligenico B. oligomero C. transgene D. plasmide E. plastide ►Vedi quiz 1152. 1607. L'ingegneria genetica è un insieme di tecniche attualmen­ te impiegate per: A. creare nuove specie viventi B. fondere cellule della stessa specie C. modificare il patrimonio genetico di un organismo D. facilitare la riproduzione umana in casi di sterilità E. far rivivere specie estinte 1608. Un batterio che produce insulina umana è un organismo: A. che ha subito una mutazione spontanea B. che è stato sottoposto alle tecniche del DNA ricombinante C. nel quale è stato inserito con l'ingegneria genetica il reticolo endoplasmatico rugoso D. che è stato infettato da un fago in grado di produrre insulina umana E. divenuto artificialmente eucariote

► Con queste tecniche è possibile inserire nel genoma del batterio il 1602. [M/O] Un gene viene trasferito da una cellula animale di gene dell'insulina umana sotto un promotore batterico forte: in que­ una specie X ad una cellula di un altro organismo Y. Quale dei ste condizioni il gene dell'insulina viene abbondantemente trascritto e il corrispondente mRNA viene tradotto in proteina. Se la proteina seguenti organismi indicati di seguito potrebbe essere Y? non è tossica per il batterio esso ne può produrre quantità conside­ 1. Un altro animale di specie X. revoli. 2. Un animale di un'altra specie. 3. Un batterio. 1609. [O] Per DNA ricombinante si intende: A. Solo 3 A. la sostituzione di un cromosòma eucariotico alterato con uno sano B. Solo 1 e 3 B. una molecola di DNA che contiene segmenti di DNA proveniente C. Tutti da una cellula diversa di un'altra specie D. Solo 2 e 3 C. una molecola di DNA che ha subito la ricombinazione durante il E. Solo 1 e 2 crossing-over D. la duplicazione rapida di un cromosoma 1603. Negli animali transgenici: E. l'appaiamento di due semieliche di DNA A. mancano i geni che regolano il differenziamento B. i geni non vengono trascritti 1610. Quale tra i seguenti prodotti utilizzati in medicina NON è C. alcune cellule presentano anomalie cromosomiche ottenuto attraverso la tecnologia del DNA ricombinante ? D. i cromosomi contengono geni estranei A. eritropoietina E. mancano alcuni cromosomi B. vaccino per l'epatite B C. acido acetilsalicilico (aspirina) 1604. Un organismo transgenico ha sicuramente: D. ormone della crescita A. problemi di crescita E. insulina B. tossine pericolose C. delle degenerazioni cellulari ► L'acido acetilsalicilico è l'unico prodotto non proteico. D. DNA proveniente da organismi diversi E. un numero di cromosomi alterato 1611. Nella tecnologia del DNA ricombinante, il termine vettore si riferisce: ► Un organismo transgenico è un organismo nel quale è stato inse­ A. a una molecola di DNA usata per veicolare altro DNA in opportu­ rito un certo numero di geni provenienti da un organismo diverso. ne cellule ospiti B. all'enzima che taglia il DNA in frammenti di restrizione 1605. Quale, tra i seguenti, è utilizzato normalmente come vetto­ C. all'estremità coesiva di un frammento di DNA re nell'Ingegneria genetica? D. a un insieme di cellule, in genere batteriche, ricombinanti A. Un RNA batterico E. alla cellula ospite in cui è stato inserito il DNA estraneo B. Un cromosoma batterico C. Un plasmide batterico ► In genere il vettore è un plasmide, un piccolo DNA circolare, gene­ D. Un filamento antisenso ralmente presente nei batteri e che può essere facilmente manipola­ E. Un cromosoma umano to per introdurvi geni estranei.

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1612. [V] Per libreria genomica si intende: A. l’insieme dei frammenti di DNA ottenuti dai genoma di un organi­ smo e inseriti in opportuni vettori B. l’insieme di tutti i geni degli organismi della stessa specie C. l’insieme di tutti gli mRNA estratti dalle cellule di un organismo D. l'insieme delle sequenze nucleotidiche del genoma di un organi­ smo inserite in banche dati E. l’insieme di tutte le proteine che possono essere prodotte da un organismo in seguito allo splicing alternativo dei trascritti primari

quenze di DNA B. l’enzima trascrittasi inversa permette di sintetizzare in vitro mole­ cole di DNA, definite DNA complementare 0 cDNA, usando l’RNA come stampo C. gli enzimi di restrizione sono frammenti di RNA capaci di tagliare in modo specifico determinati frammenti di DNA D. l'enzima DNA-ligasi funziona come collante tra frammenti di DNA E. la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR) permette di ottenere migliaia di copie di un frammento di DNA in poco tempo

1613. Solo una delle seguenti classi di sequenze nucleotidiche è ► Infatti, gii enzimi di restrizione sono proteine e non frammenti di RNA. comune alle librerie genomiche e di cDNA: 1619. [M] Una proprietà della maggior parte degli enzimi di re­ A. sequenze ripetute in tandem strizione consiste nella loro capacità di riconoscere: B. introni A. sequenze AATT C. esoni B. sequenze di sei coppie di basi D. promotori C. residui purinici E. sequenze intergeniche D. sequenze palindromiche ► Una libreria genomica contiene frammenti derivanti da tutto il ge­ E. residui pirimidinici noma, una libreria di cDNA (DNA complementare) al contrario con­ tiene soltanto sequenze geniche non interrotte da introni (risultando 1620. Con la sigla RFLP si intende: quindi più corte e “maneggevoli” rispetto alle versioni complete dei A. copie di DNA ottenute in gran numero per clonazione B. polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione del DNA geni). Vedi anche quiz 1589. C. enzimi di restrizione usati per individuare una sequenza genica 1614. Le ricerche sul DNA ricombinante hanno avuto inizio con D. cellule ottenute da una cellula clonata E. assemblaggio di una proteina secondo una precisa sequenza di la scoperta: A. dei trasposoni amminoacidi B. dei virus ► L'analisi dei risultati della RFLP permette di determinare i rischi C. dei protozoi della insorgenza di alcune malattie genetiche. La base di ciò sta nel D. degli enzimi di restrizione fatto che il sito di mutazione di una sequenza bersaglio dell'enzima di E. dei plasmidi restrizione è fisicamente vicino al gene che provoca la patologia, quindi è poco probabile che venga separato da esso da un evento di 1615. Un enzima di restrizione è una proteina che: ricombinazione omologa. In termini tecnici si dice che la mutazione A. inibisce la duplicazione del DNA evidenziata dall'enzima di restrizione è in linkage con il gene che B. partecipa alla replicazione del DNA causa ia patologia. C. taglia il DNA in corrispondenza di sequenze specifiche D. lega tra loro molecole di DNA E. riduce la lunghezza della sequenza del DNA da copiare in fase di 1621. Gli RFLP NON possono essere utilizzati per: A. localizzare il gene responsabile di una malattia replicazione B. sintetizzare grandi quantità di DNA di un certo individuo 1616. [O/PS] Gli enzimi di restrizione: C. eseguire test di paternità D. rilevare differenze tra genomi negli studi filogenetici e di popola­ A. eliminano proteine non funzionanti B. copiano una porzione ristretta di DNA zione C. separano la doppia elica del DNA in due eliche semplici E. identificare l’autore di un crimine D. tagliano il DNA a livello di sequenze nucleotidiche specifiche 1622.11 processo di clonazione di un organismo (come l’espe­ E. introducono geni estranei nel DNA rimento della pecora Dolly di lan Wilmut al Roslin Institute di 1617. Un plasmide batterico circolare contiene 1000 coppie di Edinburgh) implica: basi (bp). Uno specifico enzima di restrizione riconosce tre siti A. il nucleo di una cellula somatica, che ha informazioni genetiche sufficienti per realizzare un organismo adulto, viene posto in un nel plasmide. Essi sono a 150 bp, 250 bp e 950 bp. Dopo la completa restrizione di quale grandezza sono i frammenti? uovo denucleato B. l’uovo fecondato è ancora in grado di esprimere le informazioni A. 50,100,150,200 e 700 bp solamente genetiche sufficienti per realizzare un organismo adulto anche se B. 50,100 e 700 bp solamente C. 50,100,150 e 700 bp solamente privato del nucleo C. il nucleo di una cellula somatica ha informazioni genetiche suffi­ D. 100,200 e 700 bp solamente cienti per realizzare un organismo adulto quando è posto insieme E. 100,150 e 200 bp solamente ad un nucleo germinale femminile ► La rottura nei siti 150 e 250 produce un frammento di 100 bp. La D. l’uovo è in grado di esprimere le informazioni genetiche sufficienti rottura nei siti 250 e 950 produce un frammento di 700 bp. La rottura per realizzare un organismo adulto purché venga naturalmente nei siti 150 e 950 produce un frammento di 200 bp (il DNA è lungo fecondato da un nucleo germinale 1000 bp). E. l’uovo può essere fecondato al di fuori dell’organismo materno 1618. [O] Individuare tra le seguenti l’unica affermazione NON 1623. La pecora Dolly, morta nel 2003, è famosa perché: CORRETTA: A. è stato il primo mammifero clonato della storia A. i marcatori genetici sono zone a livello del DNA che variano da B. è stato il primo OGM (organismo geneticamente modificato) della individuo a individuo, utilizzati per individuare le differenze tra se­ storia

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE C. è stata clonata a partire da una cellula umana D. è stato il primo animale clonato della storia E. è stata clonata a partire da una cellula di topo 1624. [V] La nascita della pecora Dolly ha rappresentato il primo caso documentato di: A. clonazione B. clonazione di un mammifero a partire dal nucleo di una cellula adulta C. fecondazione artificiale di mammifero D. clonazione di mammifero E. clonazione di vertebrato 1625. Per clone s'intende: A. un organismo 0 cellula che contiene nel suo nucleo un unico pa­ trimonio cromosomico B. un ormone vegetale che stimola la crescita per distensione C. una popolazione derivata’tutta da un unico genitore D. un organismo geneticamente modificato E. un organulo cellulare formato da un complesso di microtubuli 1626. [M] Per "clone" di individui si intende: A. organismi in cui è stato inserito un gene estraneo B. organismi transgenici C. organismi artificiali prodotti in laboratorio D. organismi con patrimonio genetico identico E. organismi con cellule di diverso patrimonio genetico 1627. Il clone è: A. una proteina impegnata nella sintesi di molecole di RNA B. un organulo cellulare formato da microtubuli C. l'insieme di individui che formano una popolazione D. un insieme di cellule embrionali con funzione contrattile E. un insieme di cellule identiche che discendono tutte da un singolo antenato comune 1628. A causa della recente pubblicità data al problema della clonazione, il termine “clone” ha assunto diversi significati che non sempre risultano appropriati dal punto di vista scientifico. Quali ritieni sia il significato scientificamente corretto del termi­ ne “clone”: A. una popolazione di cellule 0 di organismi identici derivanti da uno stesso tipo cellulare 0 organismico attraverso un processo di riproduzione asessuata B. una cellula 0 un organismo uguale ad un altro ottenuto per ripro­ duzione sessuata C. l'insieme degli individui, uguali 0 diversi che siano, che, apparte­ nendo alla stessa discendenza, risultano geneticamente simili ma non uguali tra loro D. una popolazione di cellule 0 di organismi identici derivanti da uno stesso tipo cellulare 0 organismico attraverso un processo di riproduzione sessuata E. una cellula 0 un organismo uguale ad un altro ottenuto per ripro­ duzione asessuata 1629. Ai fini del clonaggio di un gene, la DNA rigasi è utilizzata per: A. tagliare le molecole di vettore B. inserire un frammento di DNA in un vettore plasmidico C. preparare frammenti di DNA per effettuarne la clonazione D. tagliare le molecole di DNA da usare come inserti E. inserire il vettore ricombinante in una cellula ospite 1630. [0] Per inserire un gene estraneo in un plasmide: A. occorre l'intervento della DNA-polimerasi B. il DNA del gene e quello del plasmide devono essere identici

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C. il plasmide deve essere tagliato con un enzima di restrizione, il DNA del gene con la DNA-polimerasi D. plasmide e gene devono essere tagliati con lo stesso enzima di restrizione E. non occorre l'intervento della DNA-ligasi 1631. [IVI] Quale delle seguenti affermazioni che si riferiscono aria "reazione a catena della polimerasi (PCR)" è CORRETTA? A. La reazione può avvenire solo all'interno di una cellula batterica B. Richiede elevate quantità di DNA di partenza C. Può essere definita una clonazione genica D. Può essere utilizzata solo su molecole di DNA sintetico E. E' una reazione che non richiede enzimi ► La PCR permette di produrre moltissime copie di una sequenza di DNA, che sono quindi un clone della sequenza di DNA di partenza. 1632. [M/O] In quale dei seguenti ambiti NON trova applicazione la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)? A. Indagini di paternità 0 parentela B. Dosaggi ormonali C. Diagnosi di malattie genetiche D. Indagini medico legali E. Individuazione di organismi geneticamente modificati (OGM) ► La PCR è una tecnica che può amplificare solamente gli acidi nucleic (e gli ormoni non appartengono a questa categoria). 1633. [V] Il mammuth lanoso, 0 Mammuthus primigenius, ora estinto, visse alla fine del Pleistocene, perfettamente adattato alle basse temperature delle ere glaciali. Un gruppo di studiosi, partendo da una piccola quantità di DNA estratto dai peli della sua folta pelliccia, ha ricostruito il suo albero genealogico dimostrandone la parentela con l'elefante asiatico. In quale modo hanno potuto ottenere rapida­ mente una quantità sufficiente di DNA per effettuare tale analisi? A. Marcando radioattivamente il campione ottenuto B. Facendo ricorso alia tecnica della reazione a catena della polime­ rasi C. Sottoponendo il DNA a elettroforesi su gel D. Incollando il DNA a disposizione con enzimi rigasi E. Integrando un tratto di DNA in un plasmide e quindi clonando il batterio così trattato 1634. [M] Le applicazioni della PCR (reazione a catena della po­ limerasi) sono molteplici: in biologia, in medicina, in medicina legale. Indicare, tra quelle elencate, quella ERRATA. A. Incriminare 0 scagionare individui sospettati di un delitto B. Eseguire mappe genetiche C. Eseguire test di diagnosi prenatale D. Analizzare i cambiamenti avvenuti nel corso dell'evoluzione E. Curare le allergie dovute a inquinanti chimici e alimentari 1635. [M/O] Alcune plastiche biodegradabili vengono trattate con batteri termofili, capaci di vivere ad una temperatura di 60 °C. Quale/i delle seguenti affermazioni relative agli enzimi dei batteri termofili è/sono corretta/e? 1. Gli enzimi nei batteri termofili non vengono denaturati per effetto di una temperatura inferiore ai 60 °C 2. Gli enzimi nei batteri termofili non funzionano mai a 37 °C 3. Sia gli enzimi dei batteri comuni che di quelli termofili sono costituiti da amminoacidi A. Solo 2 e 3 B. Solo 1 e 2 C. Solo 1 e 3 D. Tutte E. Solo 2

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1642. Una molecola di RNA la cui sequenza nucleotidica è tra­ dotta in una sequenza aminoacidica nei ribosomi durante la sin­ tesi polipeptidica si definisce: A. RNA transfer B. RNA immaturo IL CODICE GENETICO. TRADUZIONE 0 SINTESI PROTEICA C. RNA messaggero D. RNA ribosomale 1636. [O/PS] Il numero di codoni che costituiscono il codice ge­ E. RNA polimerasi netico di una cellula procariotica è: A. infinito 1643. Con il termine “codice genetico” si intende A. Una parte della molecola dei DNA degli eucarioti B. tante quante sono le sue proteine B. Un particolare linguaggio usato dai genetisti C. 4 D. 64 C. Una delle principali eccezioni alle leggi di Mendel D. La modalità di trasferimento dei messaggi dagli acidi nucleici alle E. 3 proteine ► È il numero di combinazioni che si ottiene raggruppando le quattro E. Un sinonimo di “ materiale ereditario” basi del DNA a gruppi di tre che è uguale a 43 = 64. 1644. Il codice genetico: A. Serve per comprendere i processi energetici cellulari 1637.11 codice genetico: A. è tipico della specie umana B. È localizzato nelle proteine B. è diverso da specie a specie C. È localizzato nel DNA e RNA D. È un linguaggio utilizzato dai genetisti per annotare le scoperte C. è costituito da successioni di aminoacidi scientifiche D. è diverso tra maschi e femmine E. È localizzato nell’RNA ribosomiale E. è generalmente uguale nei procarioti ed eucarioti ► L’affermazione 2 non è corretta perché un enzima di un batterio termofilo ha la migliore efficienza alla temperatura vicino a quella alla quale vive il batterio. A temperature più basse l'enzima continua a funzionare anche se con efficienza minore.

1638. Quale delle seguenti affermazioni NON si riferisce agli or­ ► Domanda ambigua! In realtà nel DNA e nell’RNA sono contenute le sequenze di basi che sono interpretate dal codice genetico (vedi ganismi viventi? A. Sono in grado di svilupparsi e di crescere quiz 1645 e 1648). B. Possiedono codice genetico diverso a seconda della specie C. Scambiano materia ed energia con l'ambiente circostante 1645. Il codice genetico: A. decodifica la sequenza delle basi azotate del DNA e RNA D. Sono tutti costituiti da cellule E. Hanno un meccanismo per il mantenimento dell’omeostasi B. decodifica la sequenza di amminoacidi nelle proteine C. è il linguaggio adottato dai genetisti nei congressi scientifici D. è il numero di cromosomi caratteristico di una specie ► Il codice genetico è universale (con qualche piccola eccezione). E. è l'espressione fenotipica 1639. Una tripletta di basi azotate nell'RNA messaggero, che codifica per un determinato aminoacido si definisce: 1646. L'insieme dei codoni (gruppi di basi azotate del DNA) che codificano per tutti gli amminoacidi contenuti nelle proteine forma: A. codone A. il cariotipo B. introne B. il genotipo C. anticodone C. il codice genetico D. esone E. condilo D. il gene E. il cromosoma 1640. L’RNA transfer ha la funzione di: 1647. Quale meccanismo permette il giusto allineamento degli A. far spostare i ribosomi lungo l'mRNA amminoacidi in una catena polipeptidica, secondo l'informazio­ B. stabilizzare l'associazione fra le subunità ribosomali ne genica? C. trasportare l'informazione genetica dal nucleo al citoplasma D. trasportare gli aminoacidi dal nucleo al citoplasma A. Il legame tra DNA e tRNA B. Il legame peptidico tra i gruppi carbossilici degli amminoacidi E. portare il giusto aminoacido al codone sul mRNA C. Il legame tra anticodone e DNA 1641. [M] Il codone di mRNA dell'aminoacido serina è UCA. La D. Il legame tra codone e amminoacidi corrispondente sequenza del DNA è: E. Il legame tra codone e anticodone A. UCT 1648. Il codice genetico è un insieme di regole che permette: B. AGT A. la sintesi dell'RNA messaggero sullo stampo del DNA C. ACU B. la formazione dei tRNA D. TGA C. la comprensione del meccanismo di replicazione del DNA E. AGU D. la decifrazione del messaggio genetico scritto nel DNA ► L’mRNA ha sequenza complementare a quella del filamento E. la riparazione dei danni al DNA causati dalle condizioni ambientali stampo di DNA. Inoltre l’RNA possiede l’uracile al posto della timina del DNA, che si accoppia con l'adenina. Di conseguenza alla se­ 1649. Il codice genetico è pressoché universale, In altre parole: quenza UCA, corrisponde TGA sul DNA. Attenzione, si noti che le A. il DNA è identico per tutti gli individui sequenze, per convenzione, sono sempre riportate nella direzione B. in tutti gli esseri viventi il DNA è la sede di caratteri ereditari 5'—>3’. Quindi la sequenza complementare ad UCA nell’RNA è TGA C. la sintesi delle proteine coinvolge gli stessi organuli e gli stessi e non AGT nel DNA. Vedi quiz 1422. enzimi in tutti gli esseri viventi

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE D. la duplicazione del DNA avviene con la stessa modalità nei procarioti e negli eucarioti E. il significato delle 64 triplette è lo stesso per quasi tutti gli esseri viventi ►Quasi tutti gli organismi condividono lo stesso codice genetico, in modo che una determinata sequenza di nucleotidi codifica la stessa proteina. Tuttavia, i mitocondri di alcuni organismi, come i mammife­ ri, possiedono minime variazioni del codice, così come il genoma nucleare del protozoo Tetrahymena. 1650. Il codice genetico: A. è tipico della specie umana B. è diverso da specie a specie C. è generalmente uguale nei procarioti ed eucarioti D. è costituito da successioni di aminoacidi E. è diverso tra maschi e femmine 1651. [M/O] Da quante triplette è costituito il codice genetico? A. 12, a causa della ridondanza degli amminoacidi B. Un numero variabile a seconda della specie considerata C. 20, come gli amminoacidi che codifica D. 36 E. 64 1652. [0] Il codice genetico dell'RNA messaggero di tutti gli or­ ganismi viventi è formato da un numero fisso di codoni 0 triplet­ te di basi azotate; questo numero corrisponde a: A. 24 B. 64 C. 42 D. 4 E. 34 1653. Il codice genetico è costituito da: A. 64 parole di tre nucleotidi B. 32 parole di tre nucleotidi C. infinite proteine D. 64 parole di tre aminoacidi E. 32 parole di tre aminoacidi 1654. Il codice genetico è: A. il numero di nucleotidi che compongono il genoma di un organismo B. costituito da 64 codoni C. costituito da coppie di nucleotidi D. diverso nelle singole specie E. costituito da 20 codoni nei batteri 1655. Il codice genetico: A. Rappresenta la sequenza delle basi di una molecola di DNA B. Rappresenta il genoma C. È nella I legge di Mendel D. Mette in relazione una sequenza nucleotidica ed una aminoacidica E. È la duplicazione del DNA 1656. Quale di queste affermazioni è corretta? Il codice genetico: A. è un altro modo per indicare il materiale ereditario B. stabilisce una corrispondenza tra acidi nucleici e proteine C. serve per comprendere i processi energetici D. varia tra individui di specie diversa E. è un linguaggio particolare utilizzato dai genetisti 1657. [M/O] Quale tra le seguenti affermazioni relative al codice genetico è FALSA? A. Contiene un segnale di inizio, rappresentato dal codone AUG

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B. Dato un codone, questo specifica sempre un unico amminoacido C. È ridondante, vale a dire che quasi tutti gli amminoacidi sono specificati da più di un codone D. Contiene dei segnali di fine lettura, rappresentati da tre codoni di stop E. I codoni del codice sono costituiti da coppie di nucleotidi, che rendono possibili 64 combinazioni 1658. Il codice genetico è organizzato in: A. triplette di nucleotidi B. coppie di basi azotate C. coppie di aminoacidi D. triplette di aminoacidi E. coppie di nucleotidi 1659. Le parole del codice genetico sono costituite da combina­ zioni di: A. tre nucleosidi B. tre nucleotidi C. sette nucleotidi D. due nucleotidi E. cinque nucleotidi 1660. In una molecola di DNA quanti tipi diversi di triplette è possibile trovare? A. Infinite B. 14 C. Tanti quanti sono i diversi amminoacidi D. 64 E. 3 1661. [V] Indicare quale, tra quelli sottoelencati, è il numero mi­ nimo di basi azotate richiesto per formare un codone 0 tripletta, se esistessero 27 amminoacidi e il DNA contenesse solo 2 tipi di basi: A. 3 B. 6 C. 5 D. 2 E. 4 ► Per codificare 27 amminoacidi, sono necessari almeno 27 diversi codoni, in questo caso costituiti dalla successione di soli 2 nucleotidi. Il numero di combinazioni 0 codoni possibili, N, con 2 nucleotidi è uguale a N = 2X, dove x è il numero di basi che costituiscono un co­ done, e N deve essere maggiore 0 uguale di 27 (numero di ammi­ noacidi). Se x è uguale a 4, N = 16, se x è 5, N = 32. Per cui il nume­ ro minimo di basi per un codone, x, è 5, risposta C. Non inganni la parola tripletta nel testo del quiz. 1662. [IVI] Quante sono le possibili combinazioni che si possono generare dalla sequenza di tre basi UCG? A. 1 B. 6 C. 3 D. 64 E. 9 ►Si premette che la formulazione del quesito non è del tutto corret­ ta, in quanto sarebbe più appropriato chiedere “Quante sono le pos­ sibili sequenze di 3 basi che si possono generare con UCG”. In ma­ tematica, il numero possibile di combinazioni (permutazioni) di 3 (n) elementi è dato dalla formula : n! = n • (n—1) ♦ (n-2) • (n—(n—1)) • 1, cioè: 3 • 2 • 1 = 6.

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

1663. [M/PS] In una breve catena nucleotidica costituita da tre nucleotidi ciascuno di basi diverse, quante sequenze differenti sono possibili? A. 3 B. 1 C. 64 D. 6 E. 9

C. i codoni vengono "letti" in sequenza, senza interruzioni D. quasi tutti gli amminoacidi sono codificati da più di una tripletta ( 0 codone) ciascuno E. la terza base di ogni codone rappresenta la prima base del codo­ ne successivo

1670. L’affermazione “il codice genetico è ridondante” vuol dire che: A. alcuni codoni specificano più di un aminoacido ► Vedi quiz 1662. B. in alcuni casi il terzo nucleotide di un anticodone può essere ca­ pace di appaiarsi con più di un tipo di base nel codone 1664. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti il codice ge­ C. alcuni codoni specificano segnali di inizio e di fine oltre gli ami­ netico è ERRATA? Il codice genetico è: noacidi A. l'insieme di regole che permettono la divisione del DNA D. determinati aminoacidi possono essere specificati da più di un B. composto da 64 triplette codone C. comune ai procarioti e agli eucarioti E. tutti gli organismi hanno essenzialmente lo stesso codice genetico D. l'insieme di regole per passare dal linguaggio in nucleotidi al lin­ guaggio in aminoacidi 1671. [M/PS] Il codice genetico è definito degenerato perché: E. articolato in triplette di nucleotidi A. più aminoacidi corrispondono ad un codone B. le proteine sono formate da un numero elevato di amminoacidi 1665. Il codice genetico nell’uomo prevede i codoni stop? C. più codoni corrispondono ad un aminoacido A. In caso di malattie metaboliche D. le due eliche del DNA sono complementari B. Solo durante la vecchiaia E. l'mRNA è formato da una sequenza di molti codoni C. Solo durante l'accrescimento D. Sempre 1672.11 codice genetico viene definito degenerato in quanto ci E. Mai sono: A. 60 triplette di nucleotidi per richiamare 20 possibili amminoacidi ► I codoni di stop terminano la traduzione dell’RNA messaggero in B. 10 triplette di nucleotidi per richiamare 20 possibili amminoacidi proteina. Il codice genetico universale contiene tre codoni di stop C. 64 triplette di nucleotidi per richiamare 20 possibili amminoacidi UAA, UAG e UGA. D. 20 triplette di nucleotidi per richiamare 20 possibili amminoacidi E. 40 triplette di nucleotidi per richiamare 20 possibili amminoacidi 1666. [V/O/PS] Perché la sostituzione di una base in un gene può NON alterare la sequenza aminoacidica corrispondente? ► In realtà nel codice genetico universale le triplette che codificano A. Vi è una correzione posttraduzionale della proteina per gli aminoacidi sono 61, essendo tre le triplette di stop. B. Vi è una correzione posttrascrizionale della sequenza dell'RNA messaggero 1673. [V] La tripletta di nucleotidi AAT presente in una molecola C. I ribosomi correggono le modificazioni di DNA subisce una mutazione, trasformandosi nella tripletta D. Il codice genetico è universale AAC. Ciò nonostante, dopo la traduzione, non si ha alcun cam­ E. Il codice genetico è degenerato biamento nella funzionalità della proteina che si forma. Ciò perché: A. il tRNA della cellula trasporta solo l'amminoacido corrispondente ► Il codice genetico è degenerato in quanto alcuni amminoacidi so­ alla tripletta AAT no codificati da più di un codone. Per cui, la sostituzione di una base B. i’m-RNA ha corretto la mutazione in un codone può causare la formazione di un codone codificante lo C. la proteina, una volta formata, subisce una mutazione inversa stesso amminoacido. D. la proteina, una volta formata, si corregge per poter svolgere la propria funzione 1667. [M/O] Il codice genetico è definito degenere 0 anche ri­ E. il codice del DNA è ridondante dondante perché: A. la sequenza dei codoni non è separata da intervalli, ma è continua 1674. Il codice genetico è formato da "X" combinazioni di triplet­ B. uno stesso codone codifica diversi amminoacidi te (codoni). Di questi codoni solo "Y" codificano per gli aminoa­ C. un amminoacido può essere codificato da più codoni cidi. Qual è la formulazione corretta? D. è differente in tutti gli organismi, tranne nei gemelli omozigoti A. X = 40, Y = 20 E. la struttura dei geni è in continua mutazione B. X = 64, Y = 61 1668. [O/PS] Il codice genetico si dice "ridondante" 0 "degenera­ C. X = 20, Y = 20 D. X = 64, Y = 64 to" perché: E. X = 64, Y = 20 A. a un nucleotide corrisponde un aminoacido B. ad un aminoacido corrispondono più triplette di nucleotidi ► Il codice genetico è costituito da 64 codoni di cui tre sono codoni C. ad una tripletta di nucleotidi corrispondono 2 aminoacidi di stop che segnalano la fine della traduzione. D. ad un aminoacido corrisponde un solo tRNA E. ad una tripletta di nucleotidi corrispondono più aminoacidi 1675. In biologia cellulare, AUC è l'acronimo di: 1669. Si dice che il codice genetico è “degenerato” ( 0 ridondan­ A. codone che codifica per un aminoacido B. allievi ufficiali di complemento te) perché: A. i diversi codoni sono utilizzati con frequenze diverse nei diversi C. anticorpo unificato di tipo C D. Anti UK-101 cellulare organismi E. qualsiasi preparato anti-ulcera a base di colloidi B. un codone può codificare amminoacidi diversi

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1676. La sequenza di tre nucleotidi adiacenti, specifica per un 1683. L'anticodone è: aminoacido, sull'RNA messaggero è detta: A. una sequenza di tre aminoacidi del mRNA A. legame fosfodiesterico B. una sequenza di tre nucleotidi del tRNA B. gene C. un ormone che blocca lo sviluppo della coda nella rana dopo la C. anticodone metamorfosi D. codone D. una sequenza di basi azotate nel DNA E. codice genetico E. il contrario del codice genetico ► Confronta con il quiz 1682. 1677. Una tripletta di basi azotate nell’RNA messaggero che co­ difica per un determinato aminoacido, si definisce: A. codone B. anticodone C. esone D. introne E. operane 1678. Il codone è una sequenza di: A. tre nucleotidi del tRNA in grado di appaiarsi con una tripletta complementare nel mRNA B. tre nucleotidi dell'mRNA che specifica un particolare aminoacido C. tre nucleotidi del DNA, complementare all'anticodone del mRNA, che individua un determinato aminoacido D. tre nucleotidi del tRNA che codifica uno specifico aminoacido E. nucleotide che codifica un polipeptide 1679. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti un codone non è vera? A. È situato a una estremità di una molecola di tRNA B. Non può mai codificare più di un aminoacido C. È l’unità base del codice genetico D. È formato da tre nucleotidi E. Può codificare lo stesso aminoacido specificato da un altro codone 1680. [V] Per una proteina formata da 150 amminoacidi, qual è il numero minimo di codoni che deve avere l’mRNA che l’ha pro­ dotta? A. 450 B. 300 C. 75 D. 150 E. 50

1684. [O] Nella molecola di tRNA vi è un’ansa con una speciale sequenza di nucleotidi denominata: A. polipeptide B. aminoacido C. anticodone D. codone di arresto E. ribosoma 1685. L'anticodone si trova nel: A. tRNA B. mRNA C. ribosoma D. hRNA E. DNA 1686. L’RNA ribosomiale partecipa a: A. trascrizione B. trasduzione C. traduzione D. duplicazione E. linkage 1687. [M] Quale meccanismo permette il giusto allineamento degli amminoacidi in una catena polipeptidica, secondo l'infor­ mazione genica? A. Il legame peptidico tra i gruppi carbossilici degli amminoacidi B. Il legame tra codone e anticodone C. Il legame tra DNA e tRNA D. Il legame tra anticodone e DNA E. Il legame tra codone e amminoacidi

1688. La molecola coinvolta nel trasferimento dell'informazione genetica dal nucleo al citoplasma è: A. tRNA B. DNA 1681. [M/PS] Individuare nel seguente insieme di codoni genetici C. una proteina trasportatrice quello ERRATO. D. rRNA A. AGG E. mRNA B. UAA C. UTT 1689. [M] Durante la sintesi proteica si trovano all’interno del D. GCC ribosoma: E. CCC A. codoni di mRNA e anticodoni di tRNA ► UTT è errato perché l’uracile (U) è presente solo nell'RNA, mentre B. codoni di DNA la timina (T) è presente solo nel DNA. La versione corretta è UUU C. codoni di tRNA D. anticodoni di DNA riferendosi all’mRNA 0 TTT riferendosi al DNA. E. anticodoni di mRNA 1682. La sequenza di tre nucleotidi adiacenti, specifica per ogni aminoacido, situata nell'RNA di trasferimento è detta: 1690. [V] L'interazione che si verifica tra un codone di mRNA e A. legame fosfodiesterico un anticodone di tRNA in un ribosoma comporta la formazione B. codone di: C. gene A. legami fosfodiesterici D. codice genetico B. legami peptidici E. anticodone C. legami glicosidici D. legami covalenti ►Confronta con il quiz 1676. E. legami idrogeno

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1691. L'unità di lettura del mRNA è costituita da: A. 64 nucleotidi B. lina coppia di nucleotidi C. 3 nucleotidi D. 4 nucleotidi E. 20 nucleotidi

1697. Per tRNA si intende: A. la molecola sulla quale è trascritto un gene B. una ribonucleasi C. la molecola di RNA deputata al trasferimento degli aminoacidi D. l'unità codice E. la RNA polimerasi

1692. [0] Un qualsiasi mRNA presenta sempre come tripletta iniziale AUG, corrispondente all'aminoacido metionina. Ciò si­ gnifica che: A. raminoacido metionina è presente solo all'inizio di una proteina B. la tripletta AUG indica sia l'inizio della costruzione di una proteina sia raminoacido metionina C. le proteine contengono sempre l'amminoacido metionina D. le proteine non presentano mai raminoacido metionina lungo la loro sequenza E. la tripletta AUG è presente solo all'inizio di un m-RNA

1698. [O/PS] Quale funzione è tipica del tRNA? A. Trasporto di informazioni geniche B. Trasporto contro gradiente C. Produzione di proteine D. Trasporto di aminoacidi E. Produzione di aminoacidi

1699. Qual è la funzione del tRNA? A. Formare i ribosomi complessandosi alle proteine ribosomali B. Trasportare gli aminoacidi al ribosoma C. Intervenire nella sintesi proteica nel ribosoma con funzioni catali­ tiche ► Vedi quiz 1724. D. Trasportare l'informazione genetica dal nucleo (DNA) al ribosoma 1693. Indicare quale delle seguenti triplette di nucleotidi non si E. Fungere da stampo per la sintesi del DNA riscontra in una sequenza di mRNA. 1700.11 riconoscimento ed il legame di un aminoacido nella sin­ A. TTT tesi proteica avviene da parte di: B. CGG A. ribosomi C. CCC B. mRNA D. CAG C. tRNA E. AAA D. fattori di allungamento ► Le catene di RNA contengono nucleotidi con la base uracile anzi­ E. codone ché la timina, presente nel DNA. ► La risposta non è propriamente corretta: il riconoscimento dell'a1694. [0] L’RNA è un polimero di nucleotidi costituiti da 4 diverse minoacido da legare al/ai corrispondente/i tRNA è effettuato da una basi azotate: adenina, guanina, citosina, uracile, organizzati in triplet­ serie di enzimi specifici per ogni singolo aminoacido, che si chiama­ te. Supponiamo di costruire una molecola artificiale di mRNA, aven­ no aminoacil-tRNA-sintetasi. do a disposizione solo due tipi di nucleotidi, adenina e citosina. Quanti differenti tipi di triplette possono essere presenti in tale molecola di mRNA? A. 12 B. 8 C. 3 D. 4 E. 16

1701. Una data molecola di tRNA (RNA di trasporto) può legarsi: A. a tre diversi aminoacidi B. al DNA C. ad uno 0 più aminoacidi D. a qualsiasi aminoacido E. ad uno specifico aminoacido

1702. [O] Il tRNA 0 RNA di trasporto è un particolare tipo di RNA che ha la funzione di “interprete”, cioè di tradurre in linguaggio ► Il numero di possibili triplette è pari al numero di nucleotidi dispo­ proteico il messaggio in codice dell’mRNA. Il tRNA si differenzia nibili 2 elevato alla terza potenza, che dà 8. dall’mRNA in quanto: A. è costituito da una catena polinucleotidica diversa per ogni tipo di 1695. [NI] Se si sintetizzasse “ in vitro" una molecola di mRNA tRNA, mentre i siti di attacco per gli aminoacidi sono uguali usando solo due tipi di nucleotidi, adenina e uracile, quante tri­ B. è costituito da una breve successione di aminoacidi e in un’ansa plette diverse potrebbero essere presenti in quella molecola di ripiegata contiene una speciale tripletta di basi azotate detta anti­ mRNA: codone A. 4 C. è costituito da un breve filamento unico di nucleotidi e presenta B. 8 ad una estremità un sito cui può attaccarsi un aminoacido C. 3 D. viene sintetizzato nel nucleo, è più breve dell’mRNA ed ha una D. 12 struttura proteica E. 6 E. è libero di muoversi nel citoplasma e presenta una tripletta parti­ colare, chiamata codone, complementare ad una tripletta dell’ ►Vedi quiz 1694. mRNA, che riconosce e a cui si lega 1696. Una proteina è costituita da 200 aminoacidi. Quanti nu­ ► Nota: si tratta del quiz nr. 44 del Test di ripetizione della prova di cleotidi costituiscono l’mRNA codificante? ammissione a Odontoiatria svoltasi presso l'Università di Catanzaro A. 600 nel 2007/08, il Ministero ha indicato come corretta la risposta C, tut­ B. 300 tavia si ritiene corretta la A, infatti la sequenza dei tRNA non è unica C. 800 ma varia da un tRNA all’altro (se non altro perché deve contenere D. dipende dal tipo di aminoacidi anticodoni diversi) mentre il sito di attacco dell’aminoacido è uguale E. 400 per tutti i tRNA, che finiscono tutti con la sequenza CCA.

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1703. Delle classi conosciute di RNA quella di minor peso mole­ anticodoni del tRNA corrispondenti sono: colare è: A. ACC UGA UCG A. betaRNA B. TGG TGU UCG B. rRNA C. AGGTGAACG C. mRNA D. TCC TGU TCG D. hRNA E. UGGACUAGC E. tRNA ► Il filamento di DNA 3-TGG ACT AGC-5’ (“elica stampo”) viene ► Risposta non è proprio corretta: sono conosciuti molti RNA (i mi- trascritto nella sequenza di mRNA 5’-ACC UGA UCG-3’. Gli antico­ croRNA 0 miRNA), con funzione di regolazione, che sono costituite doni del tRNA hanno sequenza complementare a quella dei codoni da sequenze più corte di quelle presenti nei tRNA. dell’mRNA, per cui ad ACC si appaia UGG, a UGA si appaia ACU, e a UCG si appaia AGC. Si noti che in base alla convenzione stabilita 1704. [V] Sia data la seguente sequenza nucleotidica di quattro dalia direzione 5’—>-3’ la sequenza corretta dovrebbe leggersi GGU triplette del DNA che vengono trascritte: UCA CGA (in questo caso non apportiamo correzione alla risposta tripletta 1 tripletta 2 tripletta 3 tripletta 4 indicata dal Ministero in quanto, la risposta corretta rimane tale nel CGT GCA ATT GCC confronto con le altre risposte errate. Si ricorda che il Decreto Mini­ Durante la traduzione vengono utilizzati i tRNA per queste 4 tri­ steriale di cui al bando, recita: “La prova di ammissione consiste nel­ plette. Per quali triplette la sequenza degli anticodoni del tRNA è la soluzione di sessanta quesiti che presentano cinque opzioni di la stessa del DNA di origine? risposta, tra cui il candidato deve individuarne una soltanto, scartando A. 2 e 3 le conclusioni errate, arbitrarie 0 meno probabili, su argomenti di:...” B. 1 e 4 C. 2 e 4 1710. La sequenza delle basi di una sezione di DNA è: CATGCACATCGTGCCCAA. D. 1 e 3 E. 1 e 2 Qual è il massimo numero di differenti aminoacidi per cui que­ sto DNA codifica? ► Si ricordi che la timina non è presente negli RNA. A. 6 B. 5 1705.1 tre nucleotidi adiacenti in una molecola di tRNA che sono C. 18 complementari e si appaiano con i tre nucleotidi di un codone in D. 4 una molecola di mRNA durante la sintesi proteica si definiscono: E. 6 A. codone B. anticodone ► Notare che la tripletta C A T si trova due volte nella sequenza. C. esone D. aneuploidi 1711. [O] La sequenza AUGGCCUGGGGU rappresenta un tratto E. apolidi di mRNA situato su un ribosoma che permette la sintesi di una breve catena proteica formata dai seguenti amminoacidi: metio1706. [MIPS] L'anticodone del tRNA riconosce: nina-alanina-triptofano-glicina. Il tRNA che trasporta l'amminoaA. le basi complementari sull'RNA messaggero cido triptofano ha come anticodone la tripletta: B. una proteina specifica A. CCU C. l'anticodone dell'RNA messaggero B. GGG D. ie basi complementari dell'RNA ribosomale C. ACC E. le basi complementari sul DNA D. GGU E. UGG 1707. L'anticodone del tRNA per la metionina è: A. complementare al codone GUA dell'mRNA ► Nel tratto di mRNA, ogni amminoacido è codificato da un codone B. complementare al codone corrispondente dell'mRNA costituito da tre nucleotidi. Di conseguenza, i codoni presenti nella C. complementare alla tripletta corrispondente deli'rRNA sequenza di mRNA in esame sono AUG GCC UGG GGU, di cui il D. complementare al codone AUG del DNA terzo, UGG, codifica per l’amminoacido triptofano. La sequenza deli’ E. complementare al codone ATG dell'mRNA anticodone di tRNA complementare al codone UGG, è ACC (sebbe­ ne secondo la convenzione di cui al quiz 1709 è CCA). 1708. [V] Una catena di mRNA contiene la tripletta UUU corri­ spondente aH'informazione per raminoacido fenilalanina. L'anti­ 1712. Affinché avvenga sintesi proteica nel citoplasma di una codone di tRNA capace di legare questo aminoacido sarà: cellula eucariotica non è necessario: A. CCC A. amminoacidi B. TTT B. mRNA C. GGG C. tRNA D. AAA D. RNA polimerasi E. UUU E. ribosomi ► L’anticodone del tRNA è una sequenza di tre nucleotidi che si lega ad un codone dell’mRNA mediante appaiamento di basi complemen­ tari. Questa caratteristica assieme alla specificità di legame di cia­ scun aminoacido al proprio tRNA, assicura la produzione della se­ quenza proteica corretta. La base uracile è complementare ail’adenina. 1709.

1713. [O/PS] Quanti tipi di mRNA esistono in una cellula eucariote? A. Tanti quanti sono i ribosomi B. Tanti quante sono le proteine da produrre C. 20 D. Tanti quanti sono i tRNA [V] Sia il seguente filamento di DNA: TGG ACT AGC. Gli E. 64

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► Più correttamente: "Tanti quanti sono i polipeptidi da produrre". 1714. La sintesi delle proteine avviene: A. In maniera semi conservativa B. Per generazione spontanea C. Per auto duplicazione D. In maniera conservativa E. Tramite la trascrizione e traduzione

B. C. D. E.

nei reticoli endoplasmatici lisci, grazie ai lisosomi associati nei ribosomi nei ribosomi e protoplasmi nei ribosomi e centrioli

1722. Quale affermazione circa i ribosomi NON è corretta? A. I ribosomi si trovano nel RER B. I ribosomi sono coinvolti nella sintesi proteica C. I ribosomi si trovano nel citoplasma 1715. [M/O] In quale dei seguenti organelli avviene solitamente D. I ribosomi fanno la trascrizione la sintesi proteica? E. I ribosomi contengono RNA 1. Cloroplasto 2. Mitocondrio 3. Nucleo 1723.1 seguenti organelli sono coinvolti nel processo a partire A. Tutti dagli aminoacidi per arrivare alle glicoproteine: B. Nessuno 1. Apparato di Golgi C. Solo 1 e 2 2. Ribosomi D. S olo2e3 E. Solo 1 e 3 3. RER Qual è la sequenza corretta del processo? ► La sintesi delle proteine avviene nel citoplasma di tutte le cellule A. 1 -> 2 -> 3 eucariotiche (e quindi non nel nucleo) e negli organelli chiamati mito- B. 1 - » 3 - > 2 condri e cloroplasti (vedi anche quiz 1035). C. 2 - > 3 - > 1 D. 3 —►1 —> 2 1716. Si definisce TRADUZIONE: E. 2 —> 1 —> 3 A. il processo di trasporto attivo delle sostanze attraverso la mem­ 1724.11 primo codone con il quale inizia la sintesi proteica è brana piasmatica sempre: B. il trasporto degli aminoacidi da parte dei tRNA C. la replicazione semiconservativa del DNA A. ATG D. la formazione di un polipeptide a partire da mRNA B. UAA E. il passaggio dal linguaggio del DNA al linguaggio dell'RNA C. AUG D. UAG 1717. [V] Per processo di traduzione si intende che: E. UGA A. ad ogni base azotata dell'RNA corrisponde un determinato ami­ ► La sintesi proteica avviene sui ribosomi, dove il messaggio gene­ noacido della proteina B. si forma una nuova molecola di RNA grazie all'appaiamento delle tico codificato sull’mRNA viene tradotto in una sequenza di aminoa­ cidi. Gli aminoacidi sono trasportati sul ribosoma da molecole di basi azotate C. si forma una nuova molecola di DNA in base alla regola dell'ap­ tRNA cariche: ogni tRNA ha un anticodone, che si lega in modo spe­ cifico ad un codone dell’mRNA. Sia nei procarioti sia negli eucarioti paiamento delle basi azotate un codone AUG, codificante la metionina, funge da iniziatore della D. avviene la conversione del linguaggio da acidi nucleici a polipeptidi E. il messaggio portato dal DNA viene copiato da una molecola di sintesi proteica. Nei procarioti, l’inizio della sintesi proteica richiede la sequenza di Shine-Dalgarno a monte dell’AUG, a cui si lega subunità RNA minore del ribosoma. Negli eucarioti, i ribosomi si caricano sull’mRNA all’estremità 5’ e lo percorrono verso l’estremità 3’, iniziando la tradu­ 1718. Il processo di traduzione consiste nella: zione al primo codone AUG che si trova nel contesto di altre sequen­ A. sintesi di DNA su stampo di DNA ze consenso. B. sintesi di RNA su stampo di RNA C. sintesi di RNA su stampo di DNA 1725. La sintesi di una proteina inizia sempre con: D. sintesi di DNA su stampo di RNA E. sintesi di proteine su stampo di RNA A. una metionina B. un aminoacido polare 1719. In biologia, la traduzione è il processo attraverso il quale: C. una cisterna A. viene sintetizzato RNA utilizzando come stampo uno dei filamenti D. un aminoacido qualsiasi E. un aminoacido apolare di DNA B. si sintetizzano gli amminoacidi a partire dalle proteine ►All'inizio della sintesi proteica, i ribosomi si legano al codone di C. si replica il DNA avvio dell'mRNA. Questo codone è generalmente AUG (adeninaD. si sintetizzano le proteine su stampo dell'RNA messaggero uracile-guanina); negli eucarioti e negli archeobatteri, l'amminoacido E. vengono rimossi gli introni dall'RNA corrispondente è la metionina. Nei batteri invece è la N-formilmetionina, che è un amminoacido modificato. 1720. La sintesi delle proteine avviene sui: A. lisosomi 1726. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la sintesi B. nucleoli proteica è CORRETTA? C. ribosomi A. La sintesi proteica avviene esclusivamente durante l'embrioge­ D. mitocondri nesi e la crescita corporea E. liposomi B. La sintesi proteica è un processo che porta alla formazione di ATP 1721. All’interno della cellula, la sintesi dei polipeptidi ha luogo: C. I lisosomi sono la sede della sintesi proteica D. Negli eucarioti la sintesi proteica avviene nel nucleo A. nei ribosomi e lisosomi

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E. L'informazione per la sequenza aminoacidica di una proteina è 1732. Una proteina contiene 30 amminoacidi. Quante basi di contenuta nella sequenza di nucleotidi dell'RNA messaggero DNA saranno necessarie per codificarla? A. 30 1727. Una delle seguenti strutture NON è coinvolta nella sintesi B. 120 proteica: C. 90 A. i fattori di allungamento del peptide nascente D. 60 B. il centriolo E. 10 C. RNA di trasferimento D. il ribosoma 1733. Nelle cellule eucariotiche tutte le proteine neosintetizzate E. RNA messaggero hanno come ultimo amminoacido: A. non si può stabilire: varia da proteina a proteina 1728. [0] Se si assemblasse un nuovo batteriofago con il rive­ B. metionina stimento proteico di un fago T2 e il DNA di un fago T4, e lo si C. triptofano introducesse in una cellula batterica, da tale cellula verrebbero D. lisina liberati fagi contenenti: E. arginina A. le proteine del fago T4 e il DNA del fago T2 B. le proteine del fagoT2 e il DNA del fago T4 1734. [M] Durante la sintesi proteica si legano al ribosoma: C. le proteine e il DNA delle cellula batterica A. codoni di DNA D. le proteine e il DNA del fago T4 B. codoni di tRNA E. le proteine e il DNA del fago T2 C. codoni di mRNA e anticodoni di tRNA D. anticodoni di DNA ► I batteriofagi sono i virus che infettano le cellule procariote. Essi E. anticodoni di mRNA iniettano il loro DNA nella cellula e utilizzano il suo macchinario per duplicare il proprio genoma e per sintetizzare le proteine del proprio capside. Poiché il genoma del fago T4 contiene le informazioni per 1735. In quale dei seguenti organuli avviene la sintesi proteica: fare le proteine del capside del T4 si spiega perché il fago prodotto A. nucleolo B. nucleo dopo l'infezione contiene le proteine del T4 e non del T2. C. mitocondrio 1729. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la trasduzio­ D. lisosoma E. reticolo endoplasmatico rugoso ne batterica è corretta? A. Può consentire il cambiamento del DNA della cellula batterica donatrice ma non il cambiamento del DNA della cellula batterica ►Solo per le proteine di membrana e di quelle che devono essere secrete (vedi quiz 1742,1743 e 1744). ricevente B. È un’introduzione di DNA virale ma non di DNA batterico in una 1736. Quale delle seguenti sostanze NON agisce da inibitore cellula batterica ricevente C. È l’introduzione di DNA da una cellula batterica a un’altra per della sintesi proteica? A. Streptomicina mezzo di un plasmide D. Può consentire la ricombinazione tra il DNA appena introdotto e il B. Cloramfenicolo C. Puromicina DNA della cellula batterica ospite E. Richiede necessariamente l’instaurarsi di un contatto fisico tra D. Cicloesimide E. Colchicina due cellule batteriche ► La trasduzione batterica consiste nel passaggio del DNA di un batterio ad un altro tramite un fago.

► La colchicina è un inibitore della metafase utilizzato per l’analisi del cariotipo. Vedi anche quiz 2344 e 2345.

1730. [0] Una proteina è costituita da cinque catene polipeptidiche di cui quattro uguali due a due e la quinta diversa (X2Y2Z, dove X,Y e Z rappresentano catene polipeptidiche diverse). In­ dica il numero di geni coinvolti nella sintesi di questa proteina: A. non è possibile determinarlo con esattezza B. tre geni C. cinque geni D. due geni E. un solo gene

1737. [V] Quali delle seguenti strutture cellulari vengono coin­ volte nella sintesi di glicoproteine destinate alla secrezione? 1. L’apparato di Golgi; 2. Il nucleo; 3. Il centriolo; 4. Il reticolo endoplasmatico ruvido A. Tutte B. 1, 3 e 4 C. 2, 3 e4 D. 1,2 e 3 E. 1, 2 e 4

► Poiché un gene codifica per una catena polipeptidica, contenendo il complesso proteico 3 diverse catene polipeptiche X, Y e Z con ste­ chiometria, cioè con rapporto molecolare, X2Y2Z, viene codificato da 3 geni diversi.

► Il centriolo è l’organello deputato all’organizzazione del fuso mitotico, e quindi non ha alcun ruolo nella sintesi proteica.

1731. La sequenza aminoacidica delle proteine è determinata da: A. acidi nucleici B. lipidi nucleari C. lipidi presenti nella membrana piasmatica D. polisaccaridi E. nessuna delle sostanze proposte

1738. [M/O] Qual è il massimo numero possibile di legami idro­ geno tra mRNA e tRNA in un ribosoma durante la traduzione? A. 12 B. 6 C. 9 D. 3 E. 18

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CAP. 3 . GLI ACIDI NUCLEICI. IL GENOMA: REPLICAZIONE ED ESPRESSIONE

► In ogni stadio della sintesi proteica sono legati all'mRNA due tRNA carichi dei rispettivi aminoacidi (nei due siti P ed A dei ribosomi) e ciascuno di essi è legato dall'interazione codone-anticodone (tre coppie di basi) per un totale di sei basi accoppiate. Se le coppie di basi sono tutte G-C (quelle con tre legami idrogeno) si ha un mas­ simo di 18 legami idrogeno.

1746. Quale di queste funzioni NON è propria delle proteine che si trovano sulla membrana cellulare? A. Trascrizionale B. Recettoriale C. Trasduzione di segnali D. Trasporto E. Riconoscimento

TERAPIA GENICA 1739. La terapia genica ha lo scopo di: A. effettuare la fecondazione artificiale B. ottenere una nuova specie C. clonare un organismo D. migliorare le caratteristiche di una specie E. sostituire un gene difettoso con uno sano 1740. La terapia genica è : A. una forma di fecondazione assistita B. attuata solo sulle cellule della linea germinale C. una tecnica per clonare gli animali D. utilizzata per la cura di tutte le malattie ereditarie E. basata sulla introduzione della sequenza genica normale in cellu­ le difettive per un gene 1741. La terapia genica: A. modifica i ribosomi B. è applicata normalmente per molte malattie genetiche C. è l'attività dei mitocondri D. serve alla terapia delle tossiemie E. si avvale di vettori per il trasporto di DNA LE MODIFICHE POST-TRADUZIONALI E LA LOCALIZZAZIONE DELLE PROTEINE NELLA CELLULA EUCARIOTA 1742. Le proteine secrete dalla cellula, sono sintetizzate: A. nei polisomi liberi B. nell'apparato di Golgi C. nel reticolo endoplasmico liscio D. nelle vescicole secretorie E. nel reticolo endoplasmico rugoso 1743. Le proteine secretorie sono sintetizzate: A. sui ribosomi del reticolo endoplasmatico rugoso B. nei mitocondri C. sui ribosomi citoplasmatici D. sui lisosomi citoplasmatici E. sulla membrana piasmatica 1744. Le proteine che sono trasportate nell'apparato di Golgi: A. sono state sintetizzate da ribosomi legati al reticolo endoplasma­ tico B. sono proteine utilizzate nel catabolismo mitocondriale C. sono state sintetizzate da ribosomi liberi D. sono proteine istoniche che vengono qui modificate prima di es­ sere trasferite nel nucleo E. sono proteine non funzionanti che saranno poi distrutte dai liso­ somi 1745. Le modificazioni post-traduzionali avvengono in molecole quali: A. gli acidi B. iglucidi C. i lipidi D. gli ioni E. le proteine

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1747. Quali tra i seguenti composti possono essere generati dall'idrolisi di una glicoproteina: A. amminoacidi e glicogeno B. amminoacidi, glucosio e mannosio C. amminoacidi e mannosio D. amminoacidi e nucleotidi E. glicogeno e mannosio ► Gli zuccheri utilizzati per la glicosilazione sono mannosio, glucosio e N-acetil-glucosammina. 1748. E’ vero che: A. la regione definita coda dei fosfolipidi di membrana è rivolta verso l’esterno della cellula B. tutte le membrane hanno la stessa composizione lipidica C. le proteine di membrana possono essere integrali, periferiche 0 ancorate a lipidi D. tutte le membrane contengono colesterolo E. i globuli rossi non posseggono la membrana citoplasmatica ► Le proteine di membrana vengono suddivise in 3 gruppi in base al tipo di interazione con il doppio strato lipidico. Le proteine integrali ( 0 transmembrana) attraversano tutto il doppio strato lipidico; le protei­ ne periferiche sono localizzate interamente al di fuori dello strato lipidico, 0 all’Interno 0 all’esterno della cellula e interagiscono con la membrana tramite legami non covalenti; le proteine ancorate a lipidi sono come le proteine periferiche ma sono legate ai lipidi tramite legami covalenti. 1749. [M] I proteasomi sono complessi multiproteici implicati, nel processo di degradazione proteica intracellulare. Indica con quale molecola si associano le proteine per poter essere degra­ date dal proteasoma: A. glucosio B. RNA C. acido piruvico D. ubiquitina E. ATP ► L’ubiquitina è un peptìde che nelle cellule funge da marcatore di proteine da degradare. In seguito alla poliubiquitinazione, le proteine vengono indirizzate al proteasoma e degradate. I lisosomi, che con­ tengono proteasi attive a basso pH, hanno similmente la funzione di degradare proteine sia endogene che esogene, ma queste ultime vengono internalizzate senza la necessità dell’ubiquitinazione. 1750. [M] Indica la sequenza corretta degli organuli che inter­ vengono nella sintesi e nella secrezione di una proteina: A. ribosomi, reticolo endoplasmatico liscio, reticolo endoplasmatico rugoso, lisosomi, membrana cellulare B. nucleo, mitocondri, membrana nucleare, ribosomi, apparato di Golgi C. ribosomi, reticolo endoplasmatico rugoso, apparato di Golgi, ve­ scicole, membrana cellulare D. nucleo, nucleolo, reticolo endoplasmatico liscio, vescicole, appa­ rato di Golgi E. ribosomi, mitocondri, apparato di Golgi, vescicole, lisosomi

CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA 1751. Quali delle seguenti strutture può produrre vescicole? 1. RER; 2. Golgi; 3. Membrane della superficie cellulare A. 1 e 2 solo B. 1,2 e 3 C. solo 2 D. 1 e 3 solo E. 2e3so lo BIOCHIMICA METABOLICA GLI ENZIMI Gli enzimi sono catalizzatori biologici di natura proteica, altamente specifici, in grado di accelerare la velocità delle reazioni chimiche. Essi sono essenziali per la vita, in quanto in loro assenza le reazioni avverrebbero con velocità non compatibili per l’espletamento delle normali attività cellulari. In quanto catalizzatori, non vengono consu­ mati durante le reazioni e aumentano la velocità di reazione abbas­ sandone l’energia di attivazione (cioè la barriera energetica che deve essere superata dai reagenti per trasformarsi in prodotti). In questo modo, ad ogni temperatura (che sia minore alla temperatura di dena­ turazione dell’enzima), una percentuale molto maggiore di molecole possiedono l’energia sufficiente a superare l’energia di attivazione e quindi a trasformarsi in prodotti. Gli enzimi accelerano sia la reazione diretta che inversa (ad esempio, dal composto A al composto B e viceversa) senza alterare l’equilibrio della reazione, cioè senza inter­ venire sui processi che ne regolano la spontaneità. In natura esisto­ no altri catalizzatori biologici costituiti da RNA, chiamati ribozimi. Gli enzimi agiscono attraverso l'interazione tra il reagente, definito substrato, ed il sito attivo (la piccola parte di enzima in cui avvengo­ no le reazioni), formando un complesso enzima-substrato. Avvenuta la reazione, il prodotto viene allontanato dall'enzima, che rimane di­ sponibile per iniziarne una nuova. L'attività degli enzimi è quindi me­ diata dalla struttura proteica terziaria e quaternaria (se presente), ovvero dalia conformazione tridimensionale della proteina che de­ termina la struttura spaziale del sito attivo. La maggior parte degli enzimi metabolici sono altamente specifici e sono in grado di cataliz­ zare solo una reazione 0 pochissime reazioni simili, poiché il sito attivo interagisce con i reagenti in modo stereospecifico (è sensibile anche a piccolissime differenze della struttura tridimensionale). Tale specificità è legata a diversi fattori che caratterizzano l'associazione substrato-sito attivo, come la complementarietà dal punto di vista strutturale, le cariche elettriche, la natura idrofilica 0 idrofobica. Esi­ stono però anche diversi enzimi caratterizzati da una specificità rela­ tivamente bassa, in grado di agire su un numero ampio di substrati, come ad esempio gli enzimi di detossificazione. In genere, gli enzimi presentano dimensioni decisamente maggiori dei substrati su cui agiscono. L’attività enzimatica può essere influenzata da altre molecole. Esi­ stono infatti molecole in grado di inibire tale attività in modo reversibi­ le 0 irreversibile (molti farmaci e veleni sono inibitori enzimatici). So­ no note anche molecole attivatrici dell'enzima, in grado di aumentar­ ne l'attività. L'attività può essere anche influenzata dalla temperatura e dal pH. Alcuni enzimi richiedono la presenza di cofattori 0 gruppi prostetici per poter funzionare, di cui i primi, a differenza dei secondi, non necessitano di essere strettamente legati aH’enzima per sostene­ re la catalisi. La parte proteica non attiva viene definita apoenzima. L’unione Internazionale di Biochimica e Biologia Molecolare (IUBMB) ha stabilito un sistema che classifica gli enzimi in sei classi principali, ciascuna delle quali comprende numerosi sottoclassi, a loro volta suddivise in sotto-sottoclassi. Il nome di un enzima si costituisce in­ dicando prima il/i substrato/i su cui agisce e quindi il tipo di reazione che catalizza cui si unisce il suffisso -asi (ad esempio la glucosio-6fosfato isomerasi trasforma il glucosio-6-fosfato in fruttosio-6-fosfato nella glicolisi). Le sei classi sono: 1- Ossidoreduttasi: catalizzano reazioni di ossidoriduzione e si sud­

©Artquiz BIOLOGIA dividono in 7 sottoclassi; 2- Transferasi: catalizzano il trasferimento di un gruppo funzionale e si suddividono in 8 sottoclassi; 3- Idrolasi: catalizzano l'idrolisi di vari tipi di legami chimici e si suddividono in 9 sottoclassi; 4- Liasi: catalizzano la rottura di legami covalenti attra­ verso metodi alternativi all'idrolisi 0 all'ossidoriduzione e si suddivi­ dono in 6 sottoclassi; 5 - Isomerasi: catalizzano reazioni di isomeriz­ zazione, di inversione e di trasferimento intramolecolare di raggrup­ pamenti chimici e si suddividono in 4 sottoclassi; 6- Ligasi: catalizza­ no la formazione di legami covalenti tra molecole, intervengono nelle vie biosintetiche e si suddividono in due sottoclassi. Alcuni enzimi vengono utilizzati per fini industriali. 1752. Generalmente, con i termini biochimici che terminano con la desinenza "asi" si indicano: A. reagenti B. zuccheri C. enzimi D. substrati E. prodotti di reazione 1753. Gli enzimi sono: A. microrganismi che vivono in simbiosi sia con le cellule animali sia con quelle vegetali B. proteine di riserva C. i depositari dell'informazione genetica delle cellule D. catalizzatori biologici E. sostanze capaci di fornire energia per le attività delle cellule animali 1754. Gli enzimi sono: A. polimeri biologici con attività catalitica B. macromolecole informazionali C. polimeri sintetici ad attività catalitica D. polipeptidi del sangue umano E. macromolecole biologiche eucariotiche 1755. Che cosa sono gli enzimi? A. Proteine con funzione di catalizzatori nelle reazioni biochimiche B. Batteri importanti per la degradazione della sostanza organica in decomposizione presente nell'ambiente C. Proteine particolarmente abbondanti nei tessuti vegetali D. Batteri utilizzati per produrre yogurt e formaggi E. Microrganismi appartenenti alla flora batterica intestinale 1756. [MIPS] Qual è la funzione degli enzimi? A. Aumentare l’energia cinetica dei reagenti accelerando la reazione B. Favorire la formazione di legami deboli tra i substrati C. Rendere una reazione reversibile D. Abbassare l’energia di attivazione di una reazione specifica E. Scindere i legami covalenti 1757. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni NON è corretta riguardo agli enzimi? A. La loro struttura primaria è una sequenza di aminoacidi B. L’alta temperatura può denaturarli C. Possono essere riutilizzati D. Aumentano l’energia di attivazione di una reazione E. La loro forma può essere modificata dal substrato 1758. La sostanza che permette una riduzione dell'energia ne­ cessaria perché avvenga una certa reazione nelle cellule è: A. il citocromo B. il riduttore C. l'enzima D. il nucleotide E. il substrato

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA

1759. In una cellula l'abbassamento dell'energia di attivazione 1766. Quali curve mostrano i risultati del calcolo della velocità che le molecole devono acquisire per reagire è dato da: iniziale di reazione di un enzima: A. basse temperature 1. quando si cambia la concentrazione del substrato in condi­ B. alte temperature zioni ottimali e senza un inibitore; C. catalizzatori inorganici 2. quando si cambia la concentrazione del substrato in condi­ D. enzimi zioni ottimali e in presenza di un inibitore competitivo a bassa E. radiazioni concentrazione? 1760. Cosa sono i cofattori enzimatici? A. Vitamine con funzione enzimatica che interferiscono con il pH della cellula B. Le sostanze su cui l’enzima va ad agire C. Molecole organiche che innalzano l’energia di attivazione D. Sostanze chimiche che interferiscono con l’attività enzimatica E. Sostanze inorganiche che affiancano gli enzimi ► Non necessariamente è una sostanza inorganica come uno ione metallico. Vedi quiz 1761. 1761. Cos'è un cofattore enzimatico? A. Lo specifico substrato su cui l'enzima va ad agire B. Una molecola non proteica senza la quale un enzima non po­ trebbe funzionare C. Una molecola organica che coadiuva l'azione di un enzima D. Il sito attivo di un enzima a cui può legarsi uno specifico substrato E. Ciascuna delle due parti in cui può essere scomposto un enzima 1762. Dal punto di vista chimico, gli enzimi sono: A. proteine strutturali B. lipidi C. proteine a struttura terziaria D. oligosaccaridi E. acidi nucleici 1763. Un enzima può essere definito come una sostanza che: A. fornisce energia alle reazioni non spontanee B. innalza l'energia di attivazione di una reazione C. entra in azione solo nelle reazioni endoergoniche D. lega molecole in modo stabile E. può essere riutilizzata più volte 1764. Quale di queste affermazioni riguardante gli enzimi è vera? A. Ognuno di essi catalizza un determinato tipo di reazione B. L'enzima viene trasformato dalla reazione che catalizza C. Sono sostanze di natura polideossinucleotidica D. Ognuno di essi può catalizzare tanti tipi di reazioni E. Sono sostanze di natura lipidica 1765. Essendo Vmax = k[Eo]; [Eo] = concentrazione totale dell’ enzima; [S] = concentrazione del substrato, qual è l’espressione della velocità di reazione per una reazione enzimatica secondo il meccanismo di Michaelis-Menten? A. V = Vmax [S] / (K m + [S]) B. V = 1 / Vmax + (Km /V max) (1 / [S]) C. V = Vmax / (Km + [S]) D. V = Vmax (Km + [S]) E. V = Vmax [S] / (K m - [S]) ► Una reazione enzimatica è definita di tipo Michaelis-Menten quando è formata da un unico substrato. L’equazione A ne descrive la velocità in funzione della concentrazione di substrato e matemati­ camente è un’iperbole rettangolare. Km rappresenta il valore di con­ centrazione di substrato che corrisponde alla velocità semimassima­ le e Vmax la velocità massimale, che, una volta raggiunta, non au­ menta anche se la concentrazione di substrato aumenta (fenomeno della saturabilità).

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A. B. C. D. E.

(1) curva P; (2) curva S (1) curva R; (2) curva P (1) curva R; (2) curva S (1) curva Q; (2) curva R (1) curva P; (2) curva Q

► In assenza di inibitore competitivo la velocità iniziale è più alta di quella ottenuta in presenza di un inibitore competitivo. Poiché la con­ centrazione di quest’ultimo è bassa la competizione diminuisce man mano che la concentrazione del substrato cresce e ad alta concen­ trazione di quest'ultimo l'effetto dell'inibitore scompare (le curve P e Q alla fine convergono). 1767. [V] In seguito alla somministrazione di un farmaco anta­ gonista la cui molecola è complementare al sito attivo di un en­ zima, la quantità di prodotto della reazione enzimatica sarà pro­ babilmente: A. aumentata perché il farmaco funziona da cofattore B. diminuita perché il farmaco si lega al substrato C. aumentata perché il farmaco favorisce il legame tra enzima e substrato D. diminuita perché il farmaco compete con il substrato E. invariata perché i farmaci non attraversano mai la membrana cellulare 1768. [V] Molti enzimi, oltre a possedere il normale sito con cui lega­ no il substrato, presentano un secondo sito, detto allosterico. Quan­ do particolari molecole regolatrici si legano a quest'ultimo, si ha una piccola variazione della struttura della molecola deH'enzima che ne provoca l'attivazione 0 l'inibizione. Pertanto si può dire che un en­ zima allosterico: A. è una proteina priva di struttura terziaria B. è una proteina che può cambiare forma C. non può legare il substrato D. non possiede il sito allosterico E. non possiede il sito attivo 1769. Per sito attivo di un enzima si intende: A. la parte reattiva di un acido carbonico B. il punto di attacco di una fibra del fuso mitotico sul cromosoma C. la parte di un enzima che interagisce con il substrato D. la subunità piccola di un ribosoma E. il punto di inizio della duplicazione del DNA 1770. Quando l'enzima e il suo substrato si combinano: A. possono avvenire cambiamenti di conformazione provocati dal substrato

CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA B. C. D. E.

si modifica la struttura primaria della proteina non avviene nessun cambiamento spaziale viene ceduta energia termica all'enzima quesito senza soluzione univoca 0 corretta

1771. Interagisce col proprio substrato come la chiave con la serratura: A. il DNA B. l'enzima C. l'emoglobina D. l'albumina E. il ribosoma 1772. In quali organismi sono presenti gli enzimi idrolitici? A. Solo autotrofi fotosintetici B. Solo autotrofi non fotosintetici C. Solo chemio sintetici D. Solo eterotrofi E. Sia autotrofi che eterotrofi 1773. [0] Con la frase "un gene ■un enzima" si vuole intendere che: A. i geni possiedono al loro interno le stesse caratteristiche moleco­ lari degli enzimi B. la sintesi di un certo enzima dipende dalla presenza di un deter­ minato gene C. geni ed enzimi concorrono ad abbassare l'energia di attivazione di una reazione chimica D. la presenza di un certo gene dipende dalla presenza del corri­ spondente enzima E. il numero dei geni corrisponde esattamente al numero delle pro­ teine ► È vero che Beadle e Tatum usarono la frase "un gene-un enzima" ma oggi sappiamo che non tutti i geni codificano enzimi ma solo ca­ tene polipeptidiche. Una catena polipeptidica può costituire una pro­ teina (non necessariamente un enzima) ma alcune proteine (quelle che hanno una struttura quaternaria, formata da più catene) sono costituite da più polipeptidi. 1774. [0] L'enzima anidrasi carbonica, responsabile della forma­ zione dello ione bicarbonato, si trova: A. nel liquido interstiziale B. nei globuli rossi C. nel plasma D. nelle piastrine E. nei globuli bianchi 1775. [V] Alcuni batteri possono vivere in sorgenti a temperature molto elevate in quanto: A. i loro enzimi sono insensibili alla temperatura B. grazie alle alte temperature tutte le loro reazioni possono svol­ gersi in assenza di enzimi C. sono in grado di mantenere la loro temperatura interna a valori inferiori a quelli dell’acqua circostante D. utilizzano come catalizzatori solo molecole non proteiche E. i loro enzimi agiscono anche a temperature molto elevate ►A temperature elevate gli enzimi, che sono proteine, generalmen­ te si denaturano. I batteri estremofìli, che cioè vivono in condizioni estreme come l’alta temperatura, devono quindi possedere forme enzimatiche in grado di mantenere la struttura e quindi l'attività en­ zimatica ad elevate temperature. Si noti che ia risposta A. deve essere intesa che sono insensibili a qualsiasi temperatura, cosa che non corrisponde al vero.

©Artquiz BIOLOGIA 1776. [0] Gli enzimi che catalizzano la sintesi di molecole com­ plesse appartengono alla classe delle: A. transferasi B. ligasi C. isomerasi D. ossidoreduttasi E. idrolasi ► Una ligasi è un enzima che catalizza il legame tra due molecole a formarne una terza attraverso un nuovo legame chimico. Le ligasi sono ormai definiti come enzimi che legano i frammenti di catene di DNA. Invece di ligasi si dovrebbe usare il termine sintetasi ( 0 sintasi). 1777. [V] Quale delle seguenti affermazioni sull’ATPasi presente negli esseri umani è vera? 1. E costituita da aminoacidi uniti da legami peptidici, formatisi attraverso idrolisi. 2. Catalizza l’idrolisi di ATP in modo da produrre energia. 3. È codificata in ogni cellula nucleata del corpo che contiene DNA ed è sintetizzata dai ribosomi. A. Solo 1 e 2 B. Tutte C. Solo 1 D. Nessuna E. Solo 2 e 3 ► La risposta 1 è errata perché i legami peptidici non si formano per idrolisi. IL METABOLISMO DEL GLUCOSIO E DEL GLICOGENO. LA GLICOLISI 1778. Tra l'ambiente esterno e interno gli esseri viventi scam­ biano: A. solo energia B. solo materia C. materia ed energia D. i produttori scambiano materia ed energia, i consumatori solo materia E. né materia né energia 1779. Che cosa rappresenta la reazione chimica: C6H12 O6 + 6 O2 = 6 CO2 + 6 H2 O? A. l’equazione chimica della fermentazione B. il ciclo biologico dell’azoto C. l’equazione chimica della glicolisi D. l’equazione chimica della respirazione E. l’equazione chimica della fotosintesi 1780.11 metabolismo: A. è caratteristico solo degli organismi facenti parte del regno animale B. è il frutto della crescita del numero di cellule di un organismo C. non ha luogo nei batteri D. si riferisce ai cambiamenti chimici dell'ambiente in cui vive un organismo E. è l'insieme di tutte le reazioni chimiche di un organismo 1781.11 metabolismo è l’insieme di reazioni dei viventi per cui essi: A. sono in grado di sentire gli stimoli B. digeriscono le sostanze C. sono in grado di individuare, mediante l'olfatto, determinate so­ stanze D. assumono e cedono materia ed energia all'ambiente E. sono capaci di scambiare messaggi tra loro

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©Artquiz BIOLOGIA 1782.11 catabolismo è: A. l'insieme delle reazioni biochimiche che permettono la formazione di molecole complesse B. la respirazione cellulare C. l'insieme delle reazioni biochimiche che permettono la degrada­ zione di molecole complesse D. sinonimo di metabolismo E. la fase oscura della fotosintesi 1783. Le reazioni cataboliche del metabolismo cellulare: A. sono quelle per mezzo delle quali avviene la sintesi delle proteine B. non esistono, in quanto tutte le reazioni del metabolismo cellulare sono anaboliche C. sono esoergoniche D. consumano più ATP di quanto ne producano E. avvengono esclusivamente nei cloroplasti 1784. Quali delle seguenti forme di energia possono essere uti­ lizzate dalla materia vivente? A. Energia chimica ed energia elettrica B. Calore ed energia elettrica C. Energia luminosa e calore D. Energia chimica ed energia meccanica E. Energia luminosa ed energia chimica 1785. [O/PS] Quale dei seguenti composti è formato esclusivamente da glucosio? A. FruttaSio B. Ribosio C. Saccarosio D. Glicogeno E. Lattosio 1786. Quale delle seguenti macromolecole è un omopolimero? A. Le glicoproteine B. Il glicogeno C. L'RNA D. Il DNA E. L'emoglobina 1787.11 glicogeno: A. è un polisaccaride ramificato B. è un composto di acidi grassi C. è un enzima per la biosintesi di glucosio D. è presente solo nelle piante E. è presente solo nel tessuto epatico degli animali 1788. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni descrive corret­ tamente il glicogeno umano? 1. È un polimero del glucosio. 2. È un ormone prodotto dal pancreas. 3. Può essere accumulato come fonte di energia in cellule epati­ che e muscolari. A. Solo 1 e 3 B. Solo 3 C. Solo 1 e 2 D. Solo 1 E. Solo 2 1789. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni NON è corretta riguardo al glicogeno? A. È una molecola ramificata B. Può essere idrolizzato C. È presente nelle cellule del fegato D. È composto da amilosio e amilopectina

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA E.

Contiene legami glicosidici

► L’amilosio e l’amilopectina sono costituenti dell’amido e non del glicogeno. 1790. Il glicogeno ha funzione: A. di carrier di aminoacidi B. di informazione C. nessuna delle altre alternative è corretta D. di riserva di glucosio E. enzimatica 1791. La molecola polisaccaridica che funge da riserva energe­ tica negli organismi animali è: A. l’amido B. il fruttaSio C. il glicogeno D. il glucosio E. il saccarosio 1792. Tutti i seguenti nutrienti sono essenziali per l’uomo tranne: A. glicogeno B. vitamina B 12 C. calcio D. vitamina K E. acido linoleico 1793. Quale delle seguenti affermazioni riguardo all’amido NON è corretta? A. È un polisaccaride B. È presente nelle cellule del fegato C. Può essere idrolizzato D. Contiene legami glicosidici E. È composto da amilosio e amilopectina 1794. La funzione chimica dell’ossigeno che introduciamo nel nostro organismo con la respirazione polmonare è di: A. trasformare il sangue arterioso in sangue venoso B. ossidare le sostanze nutritizie allo scopo di ricavarne energia C. ridurre il glucosio ad anidride carbonica D. neutralizzare l'anidride carbonica che si forma nel nostro organi­ smo E. facilitare la circolazione del sangue 1795. [O/PS] La glicolisi è un processo: A. proprio solo degli organismi aerobi B. proprio solo dei batteri C. limitato al processo di fermentazione D. proprio di tutti gli organismi E. proprio solo degli organismi anaerobi 1796. La glicolisi si svolge: A. nel reticolo endoplasmatico B. nel mitocondrio C. in parte nel citoplasma e in parte nel reticolo endoplasmatico D. in parte nel citoplasma e in parte nel mitocondrio E. nel citoplasma 1797. La glicolisi è: A. la trasformazione del glicogeno in glucosio B. la digestione dei glucidi C. la sintesi delle glicoproteine D. l'assorbimento intestinale del glucosio E. la prima fase della scissione del glucosio

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA 1798. [M] Il glucosio presente nei nostri alimenti e nelle nostre cellule è l’enantiomero D-glucosio. Tuttavia in laboratorio pos­ siamo sintetizzare l’enantiomero L-glucosio che però non può essere utilizzato dal nostro organismo perché: A. la forma L è instabile B. gli enzimi destinati ad utilizzare il glucosio non riconoscono la forma L C. gli enzimi destinati ad utilizzare il glucosio, reagendo con la forma L, producono sostanze non utilizzabili D. la forma L non è solubile in acqua E. la forma L del glucosio è meno ricca di energia della forma D ► Gli enzimi della glicolisi (esochinasi e glucochinasi) riconoscono solo la forma D e non quella L del glucosio. Enantiomero significa che è l'immagine speculare. 1799. In cosa viene trasformato il glucosio al termine della glico­ lisi? A. In CO2 e H2 O B. In acido lattico C. In una molecola a quattro atomi di carbonio di ossalacetato D. In due molecole a tre atomi di carbonio di acido piruvico E. In una molecola a sei atomi di carbonio di citrato 1800. Le seguenti affermazioni mostrano i tre stadi della glicolisi. 1. due composti a 3 atomi di carbonio 2. un composto a 6 atomi di carbonio 3. un composto fosforilato a 6 atomi di carbonio La sequenza corretta è: A. 3, 2, 1 B. 1,2,3 C. 2, 3, 1 D. 1,3,2 E. 2,1,3 1801. [M/O] Quale delle seguenti sostanze è composta solo di carbonio, idrogeno ed ossigeno? A. Piruvato B. DNA C. NADH D. Metionina E. ATP

E.

pirolisi

1805. [O] La capacità di trasformare il glucosio in piruvato: A. è presente solo nei livelli di organizzazione della vita più semplici B. non è presente nei batteri C. è presente ad ogni livello di organizzazione della vita D. è tipica solo degli animali E. è presente solo nei livelli di organizzazione della vita più com­ plessi 1806. Quale delle seguenti affermazioni sulla glicolisi è COR­ RETTA? La glicolisi: A. non avviene nei procarioti B. porta alla formazione di ATP C. avviene nel nucleo delle cellule eucariotiche D. avviene solo se è disponibile ossigeno E. non avviene nelle cellule che compiono la fotosintesi 1807. Qual è il primo stadio della respirazione cellulare? A. L’ossidazione dell’acido piruvico B. La catena di trasporto degli elettroni C. Il ciclo di Krebs D. La glicolisi E. La chemiosmosi 1808. Quale delle seguenti fasi della respirazione cellulare si svolge fuori dai mitocondri? A. Fosforilazione ossidativa B. Ciclo di Krebs C. Catena di trasporto degli elettroni D. Ciclo dell’acido citrico E. Glicolisi 1809. [M/PS] Le calorie che si ottengono dalla demolizione di una mole di glucosio sono: A. funzione della situazione metabolica cellulare B. funzione dell'organismo che si prende in considerazione C. di più se la demolizione avviene' al di fuori della cellula D. le stesse indipendentemente dal sito di demolizione E. di più se la demolizione avviene nella cellula

► La risposta D. è corretta in quanto si presume che il quesito faccia riferimento alla variazione di energia libera nella demolizione del glu­ 1802. [V] In quale/i delle seguenti fasi della respirazione cellula­ cosio. Se però ci si riferisse al calore prodotto dalla reazione si fa re si produce ATP? notare che in una cellula il calore prodotto è circa due terzi di quello 1. Da glucosio a piruvato 2. Da piruvato a lattato 3. Da piruvato emesso quando si fa bruciare il glucosio in una bomba calorimetrica. ad etanolo L'altro terzo è convertito in energia chimica (la sintesi di ATP). Nelle A. Solo 1 e 2 cellule grigie tutto è invece convertito in calore. B. Solo 1 e 3 C. Solo 2 e 3 1810. [O] Il piruvato che si forma dalla glicolisi: D. Solo 1 A. viene ridotto ad acetilcoenzima A E. Solo 2 B. viene ossidato a gruppo acetilico C. produce 2 molecole di ATP 1803. La glicolisi è una sequenza di reazioni che produce: D. viene immagazzinato come riserva A. acetil-CoA E. viene trasformato in glucosio B. piruvato C. CO2 + H2 O 1811. Quale destino hanno gli atomi di idrogeno che vengono D. CO2 + O2 rimossi dal glucosio durante la glicolisi: E. citrato A. due vengono trasferiti al NAD+ e due rimangono in soluzione co­ me ioni idrogeno 1804. [O] Il processo che scinde il glucosio in due molecole di B. due vengono trasferiti all'ATP e due rimangono in soluzione co­ piruvato è detto: me ioni idrogeno A. ciclo di Krebs C. due vengono trasferiti al NAD+ e due all'ATP B. glicolisi D. vengono tutti quanti trasferiti al NAD+ C. fotolisi E. vengono tutti quanti trasferiti all'ATP D. fermentazione

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©Artquiz BIO LO G IA 1812. [V] Quale delle seguenti molecole rappresenta un prodotto finale della glicolisi nell'uomo? A. RuBP B. NAD ridotto C. CO2 D. H2 O E. Lattato 1813. Che cosa si ottiene alla fine dalla degradazione del gluco­ sio nella glicolisi? A. Solo CO2 B. CO2 e H2 O C. ATP e NADH D. Solo O2 E. Ossalacetato e citrato 1814. Quante molecole di ATP vengono prodotte nella glicolisi, per ogni molecola di glucosio? A. 36 B. 50 C. 32 D. 1 E. 2 1815. Qual è il primo stadio della respirazione cellulare? A. L’ossidazione dell’acido piruvico B. La catena di trasporto degli elettroni C. Il ciclo di Krebs D. La glicolisi E. La chemiosmosi 1816. [V] Quale delle seguenti fasi del metabolismo del glucosio richiede ATP? A. la fosforilazìone ossidativa B. la glicolisi C. il trasporto degli elettroni D. l'ossidazione del piruvato E. il ciclo di Krebs

CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA 1821. Che cosa succede nella fermentazione alcolica? A. L'acido lattico viene trasformato in etanolo B. Si producono 32 molecole di ATP C. il glucosio viene ossidato a piruvato in presenza di O2 D. Viene sintetizzato glucosio E. Il piruvato viene trasformato in etanolo 1822. In una coltura di lievito in laboratorio si può concludere che è avvenuto un processo fermentativo se i test chimici indi­ cano la produzione di: A. anidride carbonica ed alcool etilico B. ossigeno e acido lattico C. galattosio-tostato e nitrati D. anidride carbonica ed acqua E. ossigeno ed ATP ► I prodotti della fermentazione del glucosio, cioè la sua degrada­ zione in assenza di ossigeno, nel lievito sono l’anidride carbonica e l’etanolo. 1823. In determinate condizioni' la lievitazione può dare origine a glicolisi, fermentazione e respirazione aerobica. Quale di que­ sti processi può essere indotto dalla lievitazione in assenza di ossigeno? A. glicolisi B. glicolisi e fermentazione C. fermentazione D. glicolisi e respirazione aerobica E. glicolisi, fermentazione e respirazione aerobica 1824. La glicolisi A. riduce due molecole di NAD+ per ogni molecola di glucosio tra­ sformata B. non produce ATP C. è uguale alla fermentazione D. avviene nei cloroplasti E. avviene nei mitocondri

1817. Che cosa è l’anaerobiosi? A. Una forma di vita in assenza di ossigeno B. Un sinonimo di respirazione polmonare C. Una forma di vita che utilizza l’anidride carbonica D. Una particolare tecnica fisioterapica E. Una ginnastica particolare

1825. Nell'uomo il prodotto finale della fermentazione anaerobi­ ca è: A. acido acetico B. acido piruvico C. acetil-CoA D. aicoi etilico E. acido lattico

1818. La respirazione anaerobica è il processo attraverso il quale: A. si produce alcool etilico 0 acido lattico a partire da glucosio B. si ottengono molte molecole di ATP C. si forma glucosio in assenza di ossigeno D. si utilizza glucosio e si brucia ossigeno per formare molecole di ATP E. si forma glucosio a partire da anidride carbonica e acqua

1826. La formazione di acido lattico avviene: A. con una resa energetica alta B. nel corso di processi aerobici C. nel ciclo di Calvin D. nel corso di processi anaerobici E. nel ciclo di Krebs

1819. La fermentazione alcolica è propria di organismi: A. fotosintetici B. aerobi C. anaerobi D. fissatori di azoto E. che attuano la fosforilazione ossidativa

1827. [0] Nella fermentazione lattica la trasformazione di acido piruvico in acido lattico ha lo scopo di: A. produrre alcool etilico B. produrre anidride carbonica C. produrre ADP D. produrre ATP E. riossidare il NADH

1820. La fermentazione alcolica è un processo: A. che avviene in condizioni aerobiche B. che porta alla produzione di aldeidi C. che avviene in condizioni anaerobiche D. che porta alla produzione di glucidi E. che porta alla produzione di chetoni

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► La riossidazione dei NADH è indispensabile affinché nuove mole­ cole di glucosio possano entrare nella glicolisi. 1828. La fermentazione lattica: A. produce acqua e ossigeno

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA B. C. D. E.

produce acido lattico con un rendimento energetico alto avviene solo nelle cellule procariote produce acido lattico con un rendimento energetico basso avviene nelle cellule eucariote in presenza di eccessive quantità di ossigeno

1829. La fermentazione lattica: A. ossida il NADH trasformandolo in NAD+ B. produce ATP durante la trasformazione del piruvato in lattato C. è un processo aerobico D. ha una resa energetica superiore a quella della respirazione cel­ lulare E. converte l’acido lattico in acido piruvico 1830. Durante un vigoroso esercizio fisico una varietà di prodot­ ti sono generati dalle cellule muscolari. Quale risposta riporta correttamente alcuni di questi prodotti? A. ATP, anidride carbonica e ossigeno B. acqua, sudore, calore e acido lattico C. acqua, acido lattico, calore e anidride carbonica D. ATP, calore, glicogeno e anidride carbonica E. anidride carbonica, acido lattico e etanolo 1831. Secondo la teoria attuale i primi organismi viventi erano: A. aerobici e foto sintetici B. anaerobici e non fotosintetici C. anaerobici e fotosintetici D. aerobici chemio sintetici E. aerobici e non foto sintetici 1832. La respirazione aerobia è un processo durante il quale si produce: A. alcool etilico B. acido lattico C. ossigeno D. acqua ed anidride carbonica E. glucosio 1833. [M/PS] Nella respirazione aerobica si verifica ossidazione delle molecole di: A. NAD+ B. ossigeno C. glucosio D. acqua E. biossido di carbonio

D. acidi nucleici E. sali inorganici 1836. [M] Chi ha scoperto che la fermentazione è causata da lieviti? A. Robert Koch B. Niels Bohr C. Charles Darwin D. Louis Pasteur E. Gregor Mendel 1837. Identificare quale fra i seguenti è il prodotto di un mecca­ nismo biochimico diverso da quello che sta alla base degli altri. A. lievitazione del pane B. produzione del miele C. fermentazione della birra D. vinificazione E. produzione di acido lattico nel muscolo ►Tutti gli altri sono fenomeni connessi alla fermentazione. I MITOCONDRI, IL CICLO DI KREBS, LA RESPIRAZIONE CELLULARE 0 FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA. L'ATP 1838. Lo scopo principale della respirazione cellulare è: A. produrre acido citrico nei mitocondri B. produrre energia facendo reagire i nitrati con i fosfati C. produrre ATP D. allontanare l'acido lattico E. produrre acqua ed ossigeno 1839. L'energia direttamente utilizzabile da una cellula si ottiene dagli alimenti attraverso: A. la respirazione B. la digestione C. l'assimilazione D. l'ingestione E. la secrezione 1840. [O/PS] I mitocondri NON sono presenti nelle cellule: A. degli invertebrati B. dei pratisti C. dei procarioti D. dei funghi E. delle piante

1834. [0] Una bottiglia è riempita per metà di acqua alla quale 1841.1 mitocondri sono presenti: viene aggiunto un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di lievi­ A. in tutte le cellule to di birra. Sull'apertura della bottiglia viene infilato un pallonci­ B. in alcune cellule eucariotiche, ma in tutte le cellule procariotiche no sgonfio. Dopo alcune ore il palloncino si gonfia per produ­ C. solo nelle cellule procariotiche D. solo nelle cellule eucariotiche zione di: E. in alcune cellule procariotiche, ma in tutte le cellule eucariotiche A. azoto B. idrogeno 1842.1mitocondri si trovano: C. metanolo A. all'esterno della cellula D. ossigeno B. nel citoplasma di cellule procariotiche E. anidride carbonica C. nel nucleo ► L’anidride carbonica si forma dalla fermentazione dello zucchero D. nei virus da parte del lievito di birra. Non a caso si chiama lievito perché gon­ E. nel citoplasma di cellule eucariotiche fia il pane. 1843. Nelle cellule eucariotiche: 1835. La principale sorgente di energia per le attività cellulari è A. non si svolge la glicolisi B. avvengono solo processi anaerobici costituita da: C. avviene sempre la fotosintesi A. carboidrati D. avvengono processi sia aerobici (prevalentemente) che anaerobici B. proteine E. avvengono solo processi aerobici C. acqua

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©Artquiz BIOLOGIA 1844. Nelle cellule eucariotiche, gli enzimi della catena respira­ toria sono localizzati: A. nel nucleo B. nei mitocondri C. nei lisosomi D. nei ribosomi E. nella membrana piasmatica 1845. L'effetto immediato del blocco della respirazione in cellule eucariotiche è: A. la morte cellulare B. l'attivazione della fotosintesi C. l'arresto della sintesi di DNA D. la dispnea E. l'arresto della sintesi di ATP

CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA A. B. C. D. E.

vescicole del Golgi mitocondri nucleosomi ribosomi lisosomi

1852. Chi contiene il maggior numero di mitocondri? A. cellula del muscolo cardiaco B. linfocita C. eritrocita D. cellula dell'epidermide E. cellula della guancia ► I miociti per il loro consumo di energia possiedono il maggior nu­ mero di mitocondri, che sono la sede di sintesi dell’ATP.

1846.1mitocondri sono: A. organuli nucleari B. strutture di giunzione C. strutture dell’apparato mitotico D. organuli citoplasmatici E. strutture dell'apparato meiotico

1853.1 mitocondri sono presenti nei batteri? A. No, mai B. Si, ma solo in particolari condizioni ambientali C. Si, ma solo nei batteri a respirazione anaerobica D. Si, ma solo nei batteri facoltativi E. Si, ma solo nei batteri a respirazione aerobica

1847. Quale dei seguenti organuli è delimitato da membrana? A. Mitocondrio B. Fuso mitotico C. Nucleolo D. Ribosoma E. Microtubulo

► Perché la reazione di sintesi delPATP avviene direttamente sulla membrana cellulare invece che sulla membrana interna dei mitocondri.

1848. Nei mitocondri: A. la membrana interna forma tilacoidi B. non esiste nessuna membrana interna C. esiste una membrana interna costituita prevalentemente di cellu­ losa D. la membrana interna forma cisterne E. la membrana interna è ripiegata in creste 1849.1mitocondri e i cloroplasti hanno in comune: A. il fatto di contenere DNA B. l'essere delimitati da una doppia membrana C. tutte le proprietà elencate D. l'essere presenti nelle cellule eucariotiche E. la funzione di trasformare energia

1854. Lo spermatozoo è: A. provvisto di abbondante citoplasma B. privo di flagello C. privo di nucleo D. privo di membrana nucleare E. dotato di mitocondri 1855. Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? I mitocondri: A. sono organuli delle cellule procariote B. sono coinvolti nella sintesi proteica C. non interessano il metabolismo cellulare D. sono organuli citoplasmatici E. non interessano il metabolismo energetico cellulare

1856. Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA ? Nei mitocondri : A. avviene la glicolisi con produzione di piruvato B. avviene la produzione di ATP C. avviene il ciclo dell'acido citrico 1850. [V] La teoria endosimbionte sostiene che cloroplasti e mi­ D. è presente una doppia membrana tocondri si siano evoluti da organismi unicellulari procarioti. E. è presente una molecola circolare di DNA Indica quale delle seguenti affermazioni è a sostegno di tale teoria: ► La glicolisi che è la prima reazione per produrre ATP avviene nel A. entrambi gli organuli contengono molecole di tRNA citoplasma. B. entrambi gli organuli sono dotati di microtubuli C. entrambi gli organuli contengono molecole di DNA 1857. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i mitocondri D. entrambi gli organuli contengono molecole di RNA è FALSA? E. entrambi gli organuli contengono molecole di DNA e di RNA A. I mitocondri sono esclusivi delle cellule eucariotiche B. I mitocondri si trovano sparsi nel citoplasma ► La teoria endosimbiontica è basata prevalentemente sulla presen­ C. I mitocondri sono attaccati alla membrana interna della cellula za di molecole di DNA nei cloroplasti e nei mitocondri. Tuttavia an­ D. I mitocondri contengono filamenti di DNA che la presenza di tRNA, che svolgono la funzione della traduzione E. Nei mitocondri avvengono le trasformazioni energetiche cellulari sui ribosomi dei cloroplasti e dei mitocondri, è una delle prove della teoria endosimbiontica (insieme alla natura dei ribosomi dei due or- 1858. Quale delle seguenti strutture della cellula contiene DNA? ganelli). L'altro RNA, essendo non specificato, potrebbe essere stato A. Mitocondri importato dal citoplasma della cellula eucariotica. B. Membrana cellulare C. Reticolo endoplasmatico 1851. Nelle cellule muscolari che compiono un notevole sforzo è D. Lisosomi assai elevato il numero di: E. Corpo di Golgi

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA 1859.1mitocondri sono organuli che partecipano al processo di: A. secrezione B. digestione cellulare C. divisione cellulare D. respirazione cellulare E. fotosintesi 1860. Gli organuli deputati alla respirazione cellulare sono: A. i cloroplasti B. gli alveoli C. i mitocondri D. l'apparato del Golgi E. ibronchioli 1861. La respirazione cellulare è: A. un processo che utilizza O2 all'Interno dei mitocondri B. un processo che avviene nelle cellule polmonari durante l'inspira­ zione C. una catena di enzimi che degradano gli organuli cellulari D. una catena di enzimi che permettono la demolizione dei lipidi accumulati nelle cellule E. sinonimo di glicolisi 1862.1mitocondri sono importanti perché presiedono: A. alla fagocitosi B. alla sintesi proteica C. a tutte le funzioni citate D. alla divisione cellulare E. al metabolismo energetico 1863. [V] I processi del metabolismo energetico della cellula eucariotica si svolgono per la maggior parte: A. nel mitocondrio B. nel reticolo endoplasmatico C. nell'apparato di Golgi D. nel nucleo E. nel lisosoma 1864.1mitocondri hanno l'importante funzione di: A. Funzionare da depositi per le sostanze di rifiuto B. Intrappolare l'energia luminosa, grazie alla presenza dei loro pigmenti C. Trasformare energia chimica in ATP D. Contenere quasi tutto il DNA cellulare E. Fungere da magazzini per le sostanze di riserva 1865. Scegli tra le seguenti la corretta definizione della funzione dei mitocondri: A. sono destinati a facilitare la distruzione di particelle estranee in­ globate B. sono adibiti alla liberazione di una grande quantità di ATP C. sono preposti al controllo della divisione cellulare D. sono destinati alla biosintesi ed immagazzinamento del glicogeno E. sono adibiti alla degradazione anaerobia del glucosio 1866. Se in una coltura di cellule blocchiamo le funzioni mitocondriali, otteniamo l'interruzione: A. della trascrizione del DNA B. della sintesi dei lipidi C. dell'attività glicoiitica D. della sintesi di grandi quantità di ATP E. della sintesi proteica 1867.1mitocondri sono: A. cellule in mitosi

B. C. D. E.

organuli intracellulari coinvolti nella trasformazione di energia le parti di cui si compone una cellula che si duplica cellule cartilaginee organuli intracellulari coinvolti nella sintesi proteica

1868. [M/O] Dati i seguenti processi: 1. Fermentazione alcolica 2. Glicolisi 3. Fosforilazione ossidativa 4. Ciclo di Krebs Quali avvengono esclusivamente all'interno di organelli di cellu­ le eucariote, come ad esempio il lievito? A. Solo3e4 B. Solo 1 e 2 C. Solo 1 e 4 D. Solo 2,3 e 4 E. Solo 1,3 e 4 1869. [V] In una cellula eucariotica, due dei seguenti processi metabolici avvengono all’interno di un organello delimitato da membrane. Quali? 1. La glicolisi 2. Il ciclo di Krebs 3. La fermentazione lattica 4. La fosforilazione ossidativa A. 2 e 3 B. 1 e 3' C. 2 e 4 D. 3 e 4 E. 1 e 2 1870. [V] Quali dei seguenti processi metabolici avvengono nel­ la cellula eucariotica all'interno di un organello circondato da membrana? A. Fosforilazione ossidativa e ciclo di Krebs B. Glicolisi e ciclo di Calvin C. Fermentazione lattica e replicazione del DNA D. Fermentazione lattica e glicolisi E. Ciclo di Krebs e fermentazione lattica 1871. In quali dei seguenti stadi della respirazione dei mammife­ ri viene rilasciata CO2 ? 1. Glicolisi 2. Respirazione anaerobica 3. Ciclo di Krebs A. Solo 1 B. Solo 2 e 3 C. Solo 1 e 2 D. Solo 2 E. Solo 3 1872. La respirazione che libera grande quantità di energia av­ viene: A. nei mitocondri B. nel reticolo endoplasmico C. nei ribosomi D. nel citoplasma E. nei cloroplasti 1873. in quale dei seguenti organelli cellulari delle piante ed animali avviene la respirazione cellulare? A. Cloroplasti B. Nucleo C. Mitocondri D. Ribosomi E. Reticolo endoplasmatico liscio 511

©Artquiz BIOLOGIA 1874. In un mammifero la respirazione cellulare avviene: A. nei globuli rossi B. nei polmoni C. a livello dell'epitelio alveolare D. nei mitocondri presenti nel citoplasma E. nel reticolo endoplasmatico 1875. L'ossigeno che gli organismi assorbono dall'ambiente è utilizzato: A. nella fermentazione B. nella fotosintesi C. nel ciclo di Krebs D. nella sintesi proteica E. nella respirazione cellulare 1876. [V/PS] Le principali reazioni chimiche in cui viene utilizza­ to l'ossigeno assunto nella respirazione avvengono: A. nei polmoni B. nel plasma C. nei mitocondri D. negli alveoli E. nei capillari 1877. Nelle cellule degli organismi si verificano processi ossida­ tivi in sede: A. nucleare B. mitocondriale C. ergastoplasmatica D. cromosomica E. nucleolare 1878. Nei mitocondri: A. si trovano gli enzimi della catena respiratoria B. si trova l'emoglobina legata all'ossigeno C. avviene la glicolisi D. si trovano gli enzimi digestivi E. vengono prodotti i ribosomi 1879. Nei mitocondri gli enzimi della catena respiratoria sono situati nella: A. camera esterna B. membrana esterna C. matrice D. membrana interna E. nessuna delle risposte precedenti 1880. Nelle cellule eucariotiche le proteine della catena respira­ toria sono localizzati: A. nei lisosomi B. nella membrana nucleare C. nella matrice mitocondriale D. nei ribosomi E. nelle creste mitocondriali 1881. [0] Nei mitocondri si svolge: A. il ciclo di Krebs e la fosforilazione ossidativa B. la sintesi del glicogeno C. la fotosintesi D. la glicolisi anaerobia e il ciclo di Krebs E. il ciclo di Calvin-Benson e la fosforilazione ossidativa 1882. Nei mitocondri avviene: A. l'anabolismo del glucosio B. il sistema anaerobico lattacido C. la glicolisi e la respirazione cellulare

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA D. la mitosi E. il ciclo di Krebs 1883. [M/O] Quale tra le seguenti affermazioni sui mitocondri NON è corretta? A. Possono essere coinvolti nel processo apoptotico B. Sono sede della fosforilazione ossidativa C. Contengono sia DNA sia ribosomi D. Sono assenti nelle cellule procariotiche E. La loro membrana fosfolipidica interna è permeabile agli ioni H+ 1884. Gli enzimi del ciclo di Krebs sono contenuti: A. nei lisosomi B. sulla membrana piasmatica C. nel nucleo D. nel mitocondrio E. nessuna delle risposte precedenti 1885. Il processo mediante cui la cellula animale ottiene il mag­ gior numero di molecole di ATP per molecola dì glucosio è: A. la fermentazione alcolica B. il ciclo di Krebs C. la fotosintesi D. la fosforilazione ossidativa E. la glicolisi 1886. Quale tipo di energia utilizzano le cellule animali per lo svolgimento delle loro funzioni? A. Chimica B. Cinetica C. Nucleare D. Meccanica E. Termica 1887. Il ciclo di Krebs si svolge nei: A. citoplasma B. mitocondri C. ribosomi D. cloroplasti E. cromosomi ► Il ciclo di Krebs avviene nei mitocondri delle cellule eucariote e nei citoplasma delle cellule procariote (non dotate di mitocondri). 1888. [O/PS] Lo schema rappresenta in modo sintetico le mole­ cole prodotte ad ogni tappa della glicolisi e della fosforilazione ossidativa. Il processo indicato con la freccia 4 è definito: Glucosio!

\ \

Fostoqliceratol 2

Acetilcoenzima A

A. B. C. D. E.

Piruvatol 3 ^ /

NAD H + FADH

ATP

plasmolisi ciclo di Calvin ciclo di Krebs accoppiamento chemiosmotico glicolisi

1889. Il ciclo degli acidi tricarbossilici è: A. Una serie di reazioni che avvengono durante la fotosintesi B. Una serie di cambiamenti cellulari che avvengono durante il ciclo mitotico C. Una serie di cambiamenti cellulari che avvengono durante la meiosi D. Una serie di mutazioni dei geni oncosoppressori E. Una serie di reazioni essenziali per la respirazione cellulare e la produzione di ATP

CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA

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1890. [M/PS] La tappa di passaggio dalla glicolisi al ciclo di E. Il trasporto degli elettroni Krebs è la trasformazione: A. dall'acido ossalacetico in acido citrico 1896. In quale processo biochimico cellulare sono implicati l'a­ B. del piruvato in glucosio cido citrico, l'acido succinico e l'acido ossalacetico? C. del glucosio in acetil-CoA A. Il ciclo di Krebs D. del piruvato in acetil-CoA B. La glicolisi anaerobia E. del glucosio in piruvato C. La fotosintesi D. L'ossidazione dell'acido piruvico 1891. Quali sono le molecole ossidate nella glicolisi e nel ciclo E. La fermentazione lattica di Krebs? A. Solo il glicerolo e gli acidi grassi 1897. [M/O] Quale dei seguenti processi NON avviene durante il B. Proteine, carboidrati e grassi ciclo di Krebs? C. Solo i grassi A. La formazione di citrato D. Solo i carboidrati B. L’ossidazione di NADH a NAD+ E. Solo le proteine C. La liberazione di CO2 D. La riduzione di FAD a FADH2 ► La risposta esatta è più specificamente il glucosio. Infatti solo es­ E. La produzione di ATP so può entrare nelle reazioni della glicolisi. Se invece la domanda intende se altre molecole possono, attraverso la glicolisi e/o il ciclo di ► L’ossidazione di NADH a NAD+ avviene infatti durante la fosforila­ Krebs, essere ossidate e fornire energia, allora anche altri zuccheri, zione ossidativa. dopo essere stati trasformati in glucosio, entrano nella glicolisi, e i grassi e gli aminoacidi, e quindi le proteine, possono entrare nel ciclo 1898. La fosforilazione ossidativa è una reazione: di Krebs dopo essere stati opportunamente trasformati. A. nucleare B. citoplamatica 1892. Quale di queste sostanze è prodotta durante lo svolgimen­ C. extracellulare to del ciclo di Krebs? D. ribosomiale A. Acido piruvico E. mitocondriale . B. Ossigeno C. Acetil-coenzima A 1899.11 processo di ossidazione fosforilativa che porta alla sin­ D. Anidride carbonica tesi di ATP ha luogo in uno dei seguenti organuli citoplasmatici: E. Glucosio A. mitocondri B. perossisomi 1893. [M/O] Durante la fase aerobica della respirazione cellulare, C. cloroplasti la demolizione del glucosio rilascia diossido di carbonio. Per D. ribosomi ogni molecola di glucosio, quante molecole di diossido di car­ E. lisosomi bonio vengono rilasciate rispettivamente nella decarbossilazio­ ne ossidativa del piruvato (L) e nel ciclo di Krebs (K)? 1900. Durante il processo respiratorio si ha la formazione di mo­ A. L = 1; K = 2 lecole d'acqua. Ciò perché: B. L = 2; K = 1 A. si libera dall'acido piruvico C. L = 4; K = 2 B. si libera dai carboidrati durante la glicolisi D. L = 2; K = 4 C. la glicolisi avviene solo in soluzione acquosa E. L = 2; K = 2 D. alla fine della catena dei citocromi gli elettroni e i protoni vengono ceduti all'ossigeno ► Nella decarbossilazione del piruvato si ottiene una molecola di E. alla fine del ciclo di Krebs gli elettroni e i protoni eliminati nell’os­ CO2 . Da una molecola di glucosio si ottengono due molecole di piru­ sidazione del carbonio vengono ceduti all'ossigeno vato e quindi 2 di CO2 . Dal ciclo di Krebs si ottengono due molecole di CO2 per ogni molecola di acetilCoA. Da una molecola di glucosio si ottengono due molecole di acetilCoA e quindi quattro molecole di 1901. [0] La respirazione può essere considerata un processo di ossido-riduzione, secondo io schema: AH2 + B -+ BH2 + A; dove C 02. B è l’ossigeno. Si può affermare che: A. il donatore di elettroni è l’acqua 1894. [M/O] Il ciclo di Krebs: B. l’anidride carbonica è la sostanza BH2 A. fa parte della glicolisi aerobica C. faccettare di elettroni è il glucosio B. utilizza glucosio D. la sostanza A è l’acqua C. consumè ATP e produce CO2 E. l’ossigeno è un accettare di elettroni D. fa parte della glicolisi anaerobica E. produce GTP, NADH e CO2 1902. [V] La respirazione, secondo la reazione chimica: 1895. [M/O] Nelle cellule degli eucarioti, durante il processo ca­ CeHi2 06 + 6 O2 —> 6 CO2 + 6 H2 O + n ATP, può essere intesa tabolico che porta alla demolizione di una molecola di glucosio, come una reazione di ossido-riduzione. Pertanto la sostanza in quale delle seguenti fasi viene liberato il maggior numero di che viene ridotta è: A. il glucosio molecole di CO2 ? B. l’ATP A. La fermentazione lattica C. l'acqua B. La glicolisi D. la CO2 C. Il ciclo di Krebs E. l'ossigeno D. La fosforilazione ossidativa

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA

1903. L'ossigeno assunto con la respirazione: A. serve per ottenere liberazione di energia utilizzabile dalla cellula B. viene utilizzato a livello dei ribosomi C. serve per la sintesi proteica D. serve per la duplicazione del DNA E. serve per la riproduzione cellulare

1910. L'ATPè: A. un nucleoside B. un nucleotide trifosfato C. un monomero di acido nucleico (DNA e RNA) D. un acido trifosforico E. nessuna delle altre alternative è corretta

1904. [M/PS] In quale dei sottoindicati processi sono coinvolti i citocromi? A. Trasporto di elettroni B. Sintesi di proteine C. Ciclo di Krebs D. Glicolisi E. Sintesi di elettroni

1911. L’ATP è: A. l’aldeide terpiridica, molecola chiave nella sintesi maionica B. l’anisolo tertpiruvato, molecola chiave nel ciclo di Krebs C. l’acetammide trifosfonata, molecola chiave nella sintesi crotonica D. l’acido trifosforico, molecola chiave nella respirazione cellulare E. l'adenosintrifosfato, molecola chiave nel metabolismo della cellula

► I citocromi sono proteine vettori di elettroni che permettono l'utiliz­ zazione dell'ossigeno a livello cellulare. Nella catena di trasporto degli elettroni a livello dei mitocondri, trasportano gli elettroni da un livello di alta energia ad un livello più basso. 1905. Nella catena di trasporto degli elettroni l'accettore finale è: A. il NAD+ B. ilFAD C. l'idrogeno D. l’ossigeno E. il citocromo 1906. Il ruolo dell’ossigeno nella glicolisi aerobica è quello di: A. convertire acido piruvico in acido lattico B. convertire acido ossalacetico in acido citrico C. legarsi al glucosio e determinarne la degradazione D. catalizzare la sintesi di ATP E. accettare elettroni dalla catena respiratoria 1907. Qual è il ruolo principale della catena respiratoria rilazione ossidativa? A. La formazione di grande quantità di ATP B. La disintossicazione C. L’eliminazione di anidride carbonica D. La produzione di ossigeno E. La sintesi degli zuccheri

0

fosfo-

1912. Nella molecola di ATP sono legati tra loro: A. l'adenina e tre gruppi fosfato B. l'adenina, il ribosio e tre gruppi fosfato C. l'adenosina, il ribosio e due gruppi fosfato D. l'adenosina, il trifosfato e tre gruppi fosfato E. l'adenosina, il ribosio e un solo gruppo fosfato 1913. [V] In una molecola di ATP sono presenti: A. tre legami ad alta energia B. due legami fosfomonoestere C. due legami ad alta energia D. un solo legame pirofosforico E. un legame ad alta energia 1914. Quando in una cellula non c'è ADP disponibile per la fosforilazione ossidativa: A. viene incrementata l'ossidazione di diversi composti B. la respirazione cellulare si arresta C. la respirazione cellulare accelera D. la cellula muore E. la cellula si divide 1915. [V/PS] La maggior quantità di ATP si libera mediante: A. la glicolisi B. il ciclo di Calvin C. la sintesi delle proteine D. il ciclo di Krebs E. la fosforilazione ossidativa

1908. Qual è il ruolo principale della catena respiratoria? A. La sintesi di ATP B. La sintesi degli zuccheri C. La produzione di ossigeno D. L'eliminazione di anidride carbonica E. La disintossicazione

1916.11 disaccoppiamento della respirazione cellulare dalla fo­ sforilazione ossidativa, prodotto dagli ormoni tiroidei ha come conseguenza: A. una diminuzione della temperatura corporea B. una maggior sintesi di ATP C. un aumento della produzione di calore da parte dell'organismo D. una diminuzione nel consumo di ossigeno 1909. [V] Quale delle seguenti affermazioni relativa alla molecola E. un accumulo di coenzimi ridotti, NADH + H+ e FADH2 , all'interno di ATP è corretta? dei mitocondri A. Contiene la base azotata adenosina B. La base azotata lega direttamente i tre gruppi fosfato 1917. [O] Lo schema rappresenta il ciclo dell'ATP. La freccia 1 C. Il distacco dei gruppi fosfato è altamente endoergonico rappresenta: D. Contiene lo zucchero ribosio E. Non è utilizzata dai batteri ►L’ATP (adenosina trifosfato) è un nucleotide composto da ribosio (zucchero a cinque atomi di carbonio), una base azotata (adenina) a cui sono legati tre gruppi fosfato (mediante due legami ad alta ener­ gia). Gli elementi di base utilizzati per costruire ATP sono carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno e fosforo. Quindi un legame estere fosfori­ co e due legami anidride fosfato tengono insieme i tre fosfati (PO4) e il ribosio. La costruzione contiene anche un legame glicosidico che tiene insieme il ribosio e l’adenina.

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A. B. C. D. E.

l'energia utile per compiere una reazione esoergonica l'energia prodotta dalle reazioni endoergoniche l'idrolisi dell'ATP la condensazione dell'ATP l'energia prodotta dalle reazioni esoergoniche

CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA

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1918. La capacità dell'ATP di immagazzinare e rilasciare energia 1926. Quale delle seguenti affermazioni sull’ATP è CORRETTA? è dovuta: La sintesi dell'ATP avviene: A. al legame tra i fosfati e il ribosio A. esclusivamente nei mitocondri B. al fatto che la sua molecola può essere completamente ossidata B. esclusivamente nelle cellule eucariotiche ad anidride carbonica e acqua •C. solo in condizioni anaerobie C. al fatto che il ribosio si trova in forma ciclica D. solo in condizioni aerobie D. alla presenza di gruppi fosfato con carica negativa legati fra di E. attraverso una reazione endoergonica loro da legami anidrici 1927. La cellula procariotica trasforma le molecole nutrienti in E. alla presenza dell'adenina ATP grazie a sistemi molecolari associati a: ► Nell'ATP sono presenti quattro cariche negative nello spazio oc­ A. membrana mitocondriale cupato dai tre gruppi fosfato: la densità di carica negativa è molto B. parete cellulare elevata e tutto ciò che fa diminuire questa densità (come la rottura di C. ribosomi un legame anidrico) emette energia (circa 7 kcal/mole). D. cloroplasti E. membrana piasmatica 1919. La principale funzione dell'ATP è di: A. permettere lo svolgimento della respirazione cellulare 1928. [M/O] Quale delle seguenti alternative meglio descrive la B. fornire energia funzione dell’ATP? C. fornire substrati metabolici A. È una molecola che consente esclusivamente il funzionamento D. catalizzare diverse reazioni delle pompe per il trasporto attivo attraverso la membrana cellulare E. formare acidi nucleici B. È l'organulo cellulare in cui viene immagazzinato l’ossigeno e per questo motivo è una riserva di energia per la cellula 1920. Quale tra i seguenti composti rappresenta il principale C. É la molecola in cui viene immagazzinata l’energia a livello cellulare trasportatore di energia chimica all'Interno della cellula? D. È la molecola che serve a trasportare gli elettroni che partecipano A. ADP alla catena di trasporto, liberando grandi quantità di energia B. AMP E. Nessuna delle altre alternative è corretta C. NAD D. ATP 1929. [V] Quale tra i seguenti composti biochimici contiene azoto? E. FAD A. Amilosio B. Vitamina D1 1921. Nella cellula l'ATP ha la funzione di: C. Glucosio A. trasportatore di energia chimica D. Colesterolo B. riserva di fosfati organici ed inorganici E. ATP C. attivatore-trasportatore di proteine ►Vedi quiz 1909. D. attivatore di qualsiasi tipo di enzima E. svolge tutte queste funzioni 1930. [O/V] L'ADP : A. contiene una base pirimidinica 1922. Nella cellula l'ATP ha funzione di: B. è la principale fonte di energia per l'organismo umano A. svolge tutte queste funzioni C. è un dinucleotide B. attivatore di qualsiasi tipo di enzima D. è un nucleotide C. riserva di energia chimica E. è un nucleoside D. riserva di fosfati organici ed inorganici E. attivatore-trasportatore di proteine 1931. Nel fegato e nel muscolo, in condizioni di relativa anaero­ 1923. L'ATP è la molecola in grado di intervenire nella cellula per: biosi, il principale prodotto del catabolismo dell'acido piruvico è: A. acido ossalacetico A. catalizzare le reazioni B. acido lattico B. permettere reazioni endoergoniche C. acetil-coenzima A C. permettere reazioni esoergoniche D. acido acetico D. dare specificità alle reazioni E. acido acetacetico E. abbassare l'energia di attivazione 1924. La molecola di utilizzo immediato nelle reazioni endoer­ goniche cellulari è: A. il glicogeno B. la glieina C. il citocromo D. il glucosio E. l'ATP

1932. Nel fegato e nel muscolo, in condizioni di aerobiosi, il principale prodotto del catabolismo dell'acido piruvico è: A. acido acetacetico B. acido ossalacetico C. acido lattico D. acetil-coenzima A E. acido acetico

1925. [V/PS] L'energia solare immagazzinata nei monosaccaridi è trasferita all'ATP mediante il processo di: A. ciclo di Calvin B. sintesi proteica C. fotosintesi D. respirazione E. fermentazione

1933. La prima reazione del ciclo citrico è la condensazione tra l'acetil-coenzima A e: A. acido citrico B. acido ossalacetico C. acido piruvico D. acido malico E. acido succinico

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA

1934. Un alimento è stato bruciato in ossigeno puro e ha prodot­ 1941. [V] Il carbonio inorganico entra nel ciclo dei viventi me­ to 830 kJ di energia. Si è riscontrato che un identico alimento, diante il processo di: con la stessa massa, ha liberato 8 moli di ATP nella respirazio­ A. fotosintesi ne. Assumendo che occorrano 31 kJ per produrre una mole di B. fossilizzazione ATP, stimare l'efficienza della respirazione. C. respirazione D. decomposizione A. 50% E. simbiosi B. 30% C. 45% 1942. Che cos'è la fotosintesi? D. 25% A. Il processo attraverso il quale gli animali ricavano energia E. 10% B. Un processo esclusivo dei batteri C. Il processo attraverso il quale alcuni organismi sintetizzano glucosio ► 31 kJ • 8 = 248 kJ.248/830 = 30%. D. Il processo attraverso il quale le piante respirano E. Un processo esclusivo dei virus LA FOTOSINTESI 1935. L'ossigeno che respiriamo deriva: A. dalla scissione del glucosio B. dalla rottura di una molecola di H2 O C. dalla fermentazione da parte di alcuni batteri D. dalla scissione della molecola di CO2 E. dal processo di glicolisi dalla respirazione ossidativa ► Esso infatti deriva dalla fotosintesi dove viene rotta una molecola d'acqua. 1936.1cloroplasti sono la sede di elezione del processo di: A. fotosintesi in alcuni eucarioti B. respirazione delle cellule vegetali C. sintesi proteica cellulare D. digestione cellulare E. fotosintesi nei procarioti 1937.1geni appartengono ai cromosomi come i grana apparten­ gono ai: A. cloroplasti B. lisosomi C. mitocondri D. amiloplasti E. microsomi 1938. Quale dei seguenti processi fisiologici distingue i vegetali dagli animali? A. Assorbimento di sostanze nutritive esogene B. Fotosintesi C. Metabolismo aerobico D. Fermentazione E. Metabolismo anaerobico 1939. Cos’è la fotosintesi? A. Un processo di liberazione di energia B. Il processo per la formazione dei lipidi C. La reazione chimica della retina durante la visione D. La produzione di proteine per reazione solare E. Il processo di organicazione del carbonio 1940. [O] Indicare quali dei seguenti processi biologici è com­ plessivamente endoergonico: A. catabolismo degli amminoacidi B. degradazione degli acidi grassi C. ossidazione del glucosio nella glicolisi e respirazione cellulare D. catabolismo degli zuccheri complessi E. sintesi di glucosio nella fotosintesi

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1943. La fotosintesi clorofilliana: A. consiste nella sintesi di clorofilla da parte di organismi autotrofi B. avviene in organismi eterotrofi C. libera energia producendo ATP D. porta alla sintesi di glucosio a partire da H2 O e CO2 E. consiste nella sintesi di molecole proteiche 1944. Con la fotosintesi le piante trasformano anidride carboni­ ca e acqua in: A. lipidi B. carboidrati e ossigeno C. acidi nucleici e acqua D. proteine e ossigeno E. nessuna delle altre risposte è corretta 1945. Il processo che serve a produrre composti organici, utiliz­ zando anidride carbonica e acqua e producendo ossigeno e glucosio, è: A. la fotosintesi B. la respirazione anaerobica C. la respirazione aerobica D. la combustione E. la citodieresi 1946. Oltre all'anidride carbonica e all'energia solare, qual è I' altro componente fondamentale perché si realizzi la fotosintesi? A. L'aria B. La temperatura bassa C. La temperatura elevata D. L'acqua E. L'ossigeno 1947. La primaria importanza della fotosintesi svolta dalle piante verdi consiste: A. nel distruggere le sostanze organiche immesse nell'atmosfera da molti impianti industriali B. nella trasformazione di energia radiante in energia chimica po­ tenziale C. nella sua capacità di impedire l'inquinamento marino D. nell'aumentare il quantitativo di anidride carbonica contenuto nell'atmosfera E. nella sua capacità di impedire l'inquinamento atmosferico 1948. Perché la fotosintesi è essenziale per la vita? A. Perché produce CO2 e H2 O B. Perché è l'unica via di utilizzo del glucosio C. Perché permette la demolizione della sostanza organica D. Perché è il processo che avviene in tutte le cellule animali per fornirle di energia E. Perché avviene nelle piante e fornisce energia in una forma uti­ lizzabile da tutti gli organismi viventi

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA 1949. Nella fotosintesi si ha la trasformazione di energia: A. B. C. D. E.

luminosa in energia termica chimica in energia luminosa termica in energia chimica luminosa in energia chimica termica in energia luminosa

1950. Sotto quale forma viene immagazzinata l'energia durante la fotosintesi clorofilliana? A. B. C. D. E.

cinetica chimica meccanica radiante termica

► Il quesito è ambiguo: se immagazzinare vuol dire captare la rispo­ sta è energia radiante; se vuol dire conservare la risposta è energia chimica.

1951. L'energia luminosa si trasforma in energia chimica per mezzo della: A. B. C. D. E.

proteosintesi nucleare respirazione fotosintesi clorofilliana fusione nucleare meiosi cellulare

1952. L'energia luminosa usata nella fotosintesi è catturata da: A. B. C. D. E.

ATP glucosio anidride carbonica clorofilla ossigeno

1953. In quale struttura della cellula vegetale avviene la fotosin­ tesi? A. B. C. D. E.

Apparato del Golgi Cloroplasti Nucleo Ribosomi Mitocondri

1954.1cloroplasti sono: A. pigmenti verdi simili alla clorofilla B. organuli verdi delie cellule vegetali, in cui hanno luogo tutte le

reazioni Chimiche della fotosintesi C. ormoni vegetali che esplicano varie azioni sull'accrescimento, sulla fioritura, sulla germinazione dei semi D. organuli verdi delle cellule vegetali, in cui hanno luogo le reazioni della fase luminosa della fotosintesi E. cellule specializzate nella riproduzione, capaci di dare origine a un nuovo individuo dopo la fusione con un gamete

1955.1cloroplasti: A. B. C. D. E.

sono composti del polietilene sono organuli esclusivi dell'uomo si trovano all'interno dei mitocondri sono componenti del plasma sono organuli esclusivi delle cellule vegetali

D. la glicolisi E. la trascrizione inversa dell'RNA 1957. La reazione oscura e quella luminosa fanno parte: A. della fotosintesi B. di processi esclusivi delle cellule animali C. del processo visivo D. della respirazione cellulare E. della sintesi proteica 1958. La clorofilla è una molecola fondamentale per la: A. digestione B. sintesi proteica C. respirazione cellulare D. glicolisi E. fotosintesi 1959. La clorofilla è: A. un pigmento fogliare B. un prodotto della fotosintesi C. un acido nucleico D. un metabolita cellulare E. un ormone vegetale 1960. La clorofilla è: A. un pigmento che assorbe luce visibile e ultravioletta B. un pigmento che assorbe solo la luce ultravioletta C. una proteina dei cloroplasti delle cellule vegetali D. un pigmento che assorbe solo la luce visibile E. una sostanza contenente cloro 1961. La clorofilla: Ai dà colore alle foglie B. è un organello cellulare che opera la fotosintesi C. ingiallisce durante la stagione avversa D. si trova nel nucleo E. è un fattore essenziale per la sintesi delle proteine 1962. La principale funzione della clorofilla è permettere: A. l'organicazione del carbonio B. la sintesi dei cloroplasti C. la respirazione cellulare D. la sintesi delle proteine E. il ciclo dell'azoto 1963. Qual è la funzione della clorofilla? A. Captare elettroni dalle molecole di O2 atmosferico per immagaz­ zinarlo nelle molecole di glucosio B. Assorbire energia radiante e trasformarla in energia chimica ne­ cessaria ai processi cellulari C. Catalizzare la sintesi di gliceraldeide 3-fosfato durante la fotosin­ tesi D. Consentire la conversione del glucosio secondo la nota reazione: glucosio + ossigeno = anidride carbonica + acqua E. Dare il via al ciclo di Calvin

1964. Nel processo della fotosintesi, cos’è il fotosistema? A. È il sistema che consente la respirazione cellulare B. È il sistema che consente l’eliminazione dei cataboliti 1956. Indicare quale dei seguenti processi biochimici è localiz­ C. È il sistema, presente nei tilacoidi del cloroplasto, in grado di as­ sorbire la luce zato nei cloroplasti: D. È il sistema che assorbe lunghezze d’onda corrispondenti al colo­ A. la respirazione re viola B. la fosforilazione ossidativa E. È il sistema posizionato nel mitocondrio che svolge la fotosintesi C. la fotosintesi clorofilliana 517

©Artquiz BIOLOGIA 1965. La clorofilla ha funzione: A. B. C. D. E.

di trasporto di anidride carbonica nelle piante strutturale di trasporto di ossigeno nel sangue di trasporto di ossigeno nelle piante quesito senza soluzione univoca 0 corretta

1966. La clorofilla contiene: A. B. C. D. E.

cloro fluoro ferro magnesio nessuno degli elementi proposti

1967. [O/PS] Quando una molecola di clorofilla è colpita da energia luminosa: A. B. C. D. E.

tutte le lunghezze d'onda sono riflesse la luce verde non è assorbita tutte le lunghezze d'onda sono assorbite la luce rossa è riflessa la luce verde è la più assorbita

1968. Quale momento della fotosintesi richiede direttamente l'intervento della luce? A. B. C. D. E.

La riduzione del glucosio Il trasferimento di idrogeno al NADP L'eccitazione della clorofilla La liberazione dell'ossigeno dall'anidride carbonica L'ossidazione dell'anidride carbonica

1969. Nelle piante con clorofilla quali lunghezze d'onda della luce sono più efficaci per la conversione dell'energia radiante in energia di legame dei composti organici? A. Giallo e rosso B. Rosso e violetto C. Giallo e verde D. Rosso e blu E. Rosso e verde ► La clorofilla assorbe nel visibile con due massimi di assorbimento a 440nm (luce blu) e 680nm (luce rossa). 1970. Perché avvenga la fotosintesi sono necessari A. ATP e NADP ridotto B. calore e glucosio C. H2 O, CO2 , luce D. acqua e aria E. glucosio, CO2 e luce 1971. Quale è la fonte energetica della fotosintesi? A. L'energia solare B. L'ossigeno C. Il glucosio D. L'azoto E. L'anidride carbonica 1972. La fotosintesi porta alla formazione di molecole organiche a partire da molecole semplici. Queste sono: A. clorofilla e idrogeno B. anidride carbonica e acqua C. anidride carbonica e clorofilla D. ossigeno e acqua E. idrogeno e fosforo 1973. Le piante, nella fotosintesi clorofilliana, utilizzano: A. glucosio ed anidride carbonica per formare acqua ed ossigeno

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA B. C. D. E.

acqua ed anidride carbonica per formare glucosio ed ossigeno glucosio ed ossigeno per formare anidride carbonica ed acqua ossigeno ed energia solare per formare glucosio acqua ed ossigeno per formare glucosio ed anidride carbonica

1974. [0] Quale sostanza necessaria alla fotosintesi di una pian­ ta è ricavata direttamente dall'atmosfera? A. Idrogeno B. Acqua C. Ossigeno D. Azoto E. Diossido di carbonio 1975. Quali sono le sostanze di partenza della fotosintesi delle piante verdi? A. Ossigeno, acqua B. Anidride carbonica, ossigeno C. Idrogeno, acqua D. Glucosio, acqua E. Anidride carbonica, acqua 1976. Con la fotosintesi i vegetali verdi: A. accumulano lipidi B. producono ossigeno C. respirano D. producono CO2 E. assorbono sali dal terreno 1977. [V/PS] Un geranio produce CO2 come risultato del proces­ so di: A. fotosintesi B. respirazione C. assimilazione D. glicolisi E. organicazione del carbonio 1978. Le piante verdi di notte producono: A. Glucosio B. Idrogeno C. Ossigeno e anidride carbonica D. Azoto E. Solo anidride carbonica ► Durante la notte avvengono solo le reazioni indipendenti dalla luce, quindi l’ossigeno non può essere prodotto. Invece l’anidride carbonica è consumata nel ciclo di Calvin-Benson che avviene nello stroma dei cloroplasti e prodotta nella respirazione cellulare che avviene nei mitocondri. Vedi quiz 1989. 1979. Quale dei seguenti organismi è in grado di effettuare la fotosintesi? A. Muschio B. Fungo C. Lievito D. Spugna E. Corallo 1980. [M] Il termine “fotosintesi” indica il processo con cui gli organismi vegetali convertono l’energia luminosa in energia chimica utilizzata poi per la sintesi di composti organici alta­ mente energetici. Indicare, tra quelli elencati, quali sono i com­ posti utilizzati per l’accumulo dell’energia chimica durante la fase luminosa della fotosintesi: A. ATP, NADH e NADPH B. glucosio C. NADH e NADPH

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA D. ATP e NADPH E. ATP e NADH

B. ► Nello schema generale della fotosintesi si possono distinguere due fasi collegate tra loro: una fase luminosa, fotochimica, e una fase oscura, chimica. La fase luminosa consiste nella trasformazione dell'energia luminosa in legami ad alta energia di idrolisi (contenuti nell’ATP) e nella riduzione di NADP* a NADPH. Questa fase compor­ ta la liberazione secondaria di vari prodotti (nel caso della fotosintesi delle piante e dei cianobatteri è, O2). Nella fase al buio, ATP e NADPH forniscono l'energia e il potere riducente necessari per la riduzione di CO2. Il processo fotosintetico è confinato nei cloroplasti: le reazioni dipendenti dalla luce sono direttamente associate alle membrane fotosintetiche interne del cloroplasto, mentre quelle della fase al buio avvengono nello stroma.

1981. [V] Indicare quali prodotti si generano durante la fase lu­ minosa della fotosintesi: A. B. C. D. E.

NADH, anidride carbonica e acqua NADPH, ATP e anidride carbonica NADPH, ATP e ossigeno NADH, ossigeno ed acqua NADP, ATP e anidride carbonica

1982. Nelle reazioni alla "luce" della fotosintesi l'energia degli elettroni eccitati viene utilizzata per produrre: A. B. C. D. E.

saccarosio NAD e anidride carbonica acqua ed anidride carbonica NADPH e ATP ossigeno ed anidride carbonica

1983. Cosa si produce durante la fotolisi dell’acqua? a) ossigeno b) anidride carbonica c) protoni A. B. C. D. E.

Solo b) e c) Solo a) Solo a) e b) Solo a) e c) Solob)

1984. [It/l/O] Quali delle seguenti molecole può essere prodotta in una cellula fotosintetica in assenza di luce? 1. NADH 2. FADH2 3. NADP* A. B. C. D. E.

Solo 1 e 2 Nessuna Solo 3 e 1 Tutte Solo 2 e 3

1985. [M/O] Nella fase oscura del processo fotosintetico quale/i tra le seguenti sostanze si utilizza/utilizzano? 1 )0 2 2) ATP 3) NADPH A. B. C. D. E.

Solo 1 e 2 Solo 1 e 3 Solo 2 Tutte Solo 2 e 3

C. D. E.

respirazione aerobica, ma può solo essere rimosso da un coen­ zima nelle reazioni della fase luce indipendente C 02 è prodotto nella respirazione aerobica ed è usato nelle rea­ zioni della fase luce indipendente ATP è prodotto nella respirazione aerobica ed è usato nelle rea­ zioni della fase luce indipendente La respirazione aerobica e le reazioni della fase luce indipenden­ te possono avvenire contemporaneamente O2 è usato nella respirazione aerobica ed è prodotto nelle reazio­ ni della fase luce indipendente

1987. Quale delle seguenti molecole è sintetizzata sia nella foto­ sintesi che nella respirazione? A. ATP B. Anidride carbonica C. NADP ridotto D. Ossigeno E. Glucosio 1988. Il ciclo di Calvin è: A. la fase oscura della fotosintesi B. il ciclo biogeochimico del carbonio C. il corrispondente del ciclo di Krebs negli animali D. il ciclo biogeochimico dello zolfo E. il ciclo cellulare 1989. La reazione oscura della fotosintesi chiede la disponibilità di: A. luce B. ossigeno C. azoto D. anidride carbonica E. clorofilla 1990. La fase oscura della fotosintesi è l'insieme delle reazioni che: A. avvengono nelle radici B. utilizzano ossigeno al buio C. portano alla sintesi di glucosio, tramite l’organicazione della CO2 D. portano alla sintesi di acetilcoenzima E. portano alla liberazione dell'ossigeno 1991.11 processo principale che avviene nella fase oscura della fotosintesi è: A. la sintesi di amido B. la fissazione del biossido di carbonio C. l'ossidazione del glucosio D. l'idrolisi dell'acqua E. la sintesi di ATP 1992. [M/O] Quale tra i composti elencati di seguito NON è un prodotto del ciclo di Calvin? A. NADP+ B. Fosfato inorganico C. Diossido di carbonio D. ADP E. Trioso fosfato

1993. Il ciclo di Calvin avviene: A. nel citoplasma 1986. [V] Quale delle seguenti affermazioni NON rappresenta in B. leucoplasti modo corretto la respirazione aerobica e le reazioni della fase C. neitilacoidi luce indipendente della fotosintesi? D. sulla membrana mitocondriale A. L'idrogeno può essere aggiunto e rimosso da un coenzima nella E. nello stroma dei cloroplasti

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CAP. 4 . BIOCHIMICA METABOLICA

1994. [V] Nel ciclo di Calvin della fotosintesi le molecole di CO2 : A. si legano al glucosio B. si liberano nell'atmosfera attraverso gli stomi C. si scindono liberando ossigeno D. si legano fra loro formando glucosio E. si legano ad uno zucchero a 5 atomi di carbonio 1995. [V] Nella fase oscura della fotosintesi le molecole di ani­ dride carbonica: A. si legano ciascuna a uno zucchero a 5 atomi di carbonio B. si decompongono in singoli atomi di carbonio e ossigeno C. richiedono per la loro fissazione 2 molecole di ATP e 3 di NADP+ D. formano molecole a 3 atomi di carbonio con formazione di ATP E. si decompongono grazie all'enzima ribulosiodifosfato carbossilasi 1996. [0] L’enzima ribulosio 1,5 bisfosfato carbossilasi (rubisco) fissa il carbonio della molecola di anidride carbonica ad una molecola a 5 atomi di carbonio, il ribulosio 1,5 bisfosfato (RuBP). Tale reazione inizia: A. il ciclo dei pentoso fosfati B. la catena di trasporto fotosintetica C. la catena di trasporto mitocondriale D. il ciclo di Calvin-Benson E. il ciclo di Krebs ►Vedi quiz 1998. 1997. Due cellule sane, P e Q, sono state studiate. Quale opzio­ ne correttamente identifica la cellula P come una tipica cellula vegetale e Q come una cellula procariota? ÌR iqa iR iqa >n K lì ìR ìga

A. B. C. D. E.

C e s tite P 1ÌÈ presente ii g en e per RuSisCo 2sSono presenti plasmidi ’ it e ; i £ ‘ i i K ' P f ù m " Kilr . V ! . 4 H q; ecfisno può c-.^ere presente 5 i£ presente un organetto co n grana

n

C e l lu l a Q iSuscettibile alla penicillina C i sono due centrioli H ite S E R _________________ j ;E p re se n to in p a r v e c e i W e i m nucleolo può essere presente:

Riga 1 Riga 5 Riga 4 Riga 3 Riga 2

► La produzione di RuBisCo è tipica delle cellule vegetali mentre la suscettibilità alla penicillina è tipica delle cellule batteriche. 1998. [V] Le reazioni del ciclo di Calvin-Benson che servono a ridurre le molecole di anidride carbonica in molecole di 3fosfoglicerato avvengono: A. nella matrice mitocondriale B. nelle creste mitocondriali C. nello stroma dei cloroplasti D. nel citosol delle cellule vegetali E. nelle membrane dei tilacoidi ► Il ciclo di Calvin ha luogo nello stroma del cloroplasto ed è costitui­ to da alcune fasi cicliche. Nella prima fase la CO2 viene fissata, tra­ mite l'enzima RuBISCO (ribulosio bifosfato carbossilasi/ossigenasi, l’enzima più abbondante sulla terra), ad uno zucchero a 5 atomi di C, il ribulosio 1,5 bifosfato (RuBP), formando uno zucchero instabile a sei atomi di C. Questo zucchero viene scisso in due molecole di aci­ do 3-fosfoglicerico, PGA, per cui termina il primo stadio fissativo. Nelle fasi successive, avviene la riduzione del PGA a gliceraldeide 3fosfato (PGAL) ad opera degli equivalenti riducenti formati nella fase luminosa della fotosintesi (NADPH + H+). Parte delle molecole di PGAL ritornano nel ciclo di Calvin per riformare l'accettore primario (RuBP), mentre una molecola esce dal ciclo per far sì che avvenga la sintesi di glucosio e, di conseguenza, di amidi e cellulosa.

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L'equazione finale del ciclo di Calvin è la seguente: [6 CO2 + 18 ATP + 12 NADPH + 12 H* + 12 H2 O ADP + 18 fosfato inorganico + 12 NADP].

glucosio + 18

1999. [0] Nella fotosintesi clorofilliana la fissazione del carbonio: A. è la produzione di CO2 durante il ciclo di Calvin-Benson B. avviene nei fotosistema II C. si svolge nei grani D. è il processo con cui gli atomi di carbonio della CO2 vengono in­ corporati nel ribulosio 1,5-difosfato E. è l’assorbimento di CO2 attraverso gli stomi ►Vedi quiz 1998. 2000. Nella fotosintesi il processo di fissazione del carbonio in carboidrati avviene durante: A. la fotofosforilazione del carbonio B. la sintesi di ATP C. la glicolisi D. la fase luce-dipendente E. la fase luce-indipendente 2001. Qual è il prodotto finale del ciclo di Calvin, che avviene all’ interno del cloroplasto? A. B. C. D. E.

Una molecola di glucosio Ribulosiodifosfato Anidride carbonica Gliceraldeide-3 -fosfato Ossigeno

2002. [O] Quali dei seguenti processi NON avviene nel cloropla­ sto durante la fotosintesi: A. B. C. D. E.

la fotolisi dell’acqua la sintesi di ATP la riduzione di NADP+ a NADPH il ciclo di Krebs il ciclo di Calvin

2003. Indicare i prodotti fondamentali del processo fotosintetico: A. B. C. D. E.

acqua ed anidride carbonica ossigeno, glucosio ed idrogeno glucosio ed ossigeno acqua e glucosio ossigeno, glucosio ed acqua

► La reazione complessiva della fotosintesi è: 6 CO2 + 6 H2O —> C6H12O6 + 6 O2.

2004. Quale tra le seguenti affermazioni è ERRATA? Nella foto­ sintesi clorofilliana: A. il NADP+ prodotto nelle reazioni del ciclo di Calvin viene ritra­ sformato in NADPH nelle reazioni luce-dipendenti B. la luce viene assorbita dalle molecole della clorofilla, che è un pigmento C. il glucosio è l’unica sostanza prodotta D. i reagenti netti sono CO2 e H2O E. l’ATP prodotto durante le reazioni luce-dipendenti diviene un rea­ gente nel ciclo di Calvin

2005. Nel corso della fotosintesi clorofilliana, l'ossigeno che viene prodotto deriva da molecole di: A. carotenoidi B. acqua C. glucosio D. anidride carbonica E. clorofilla

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2006. L'ossigeno che si libera nell'atmosfera in conseguenza dell'attività fotosintetica delle piante verdi deriva dal processo di: A. riduzione di biossido di azoto B. ossidazione di vari tipi di zuccheri C. riduzione di anidride carbonica D. fotolisi dell'acqua E. ossidazione di glucosio 2007. La teoria della migrazione dell'Auxina spiega: A. la riproduzione di una pianta senza radici B. l'accoppiamento tra animali C. il fototropismo di una pianta D. la migrazione degli uccelli E. la migrazione di tutti gli animali 2008. Per fototropismo si intende: A. la proprietà delle piante di orientarsi verso la luce B. il movimento di reazione agli stimoli sonori C. la proprietà degli animali di orientarsi verso la luce D. lo svolgersi della fotosintesi clorofilliana E. la proprietà di colorarsi di una cellula animale 2009. La fotomorfogenesi è: A. Un processo per il quale la luce regola la genesi delle piante B. Il processo secondo il quale la luce regola la crescita e lo svilup­ po delle piante C. Una nuova tecnica di coltivazione delle piante in presenza di luce D. Il processo di emissione di luce dalla fotosintesi clorofilliana E. Una tecnica per produrre piante anche in assenza di luce 2010. [M] La fotorespirazione consiste: A. nella semplice formazione di una molecola di acqua a partire da­ gli ioni idrogeno presenti nello stroma dei cloroplasti B. in processi ossidativi che avvengono in presenza di luce con for­ mazione di acqua e anidride carbonica C. nella produzione di ATP durante un processo simile a quello della fosforilazione ossidativa D. nella scissione del ribulosio 1,5 bisfosfato in una molecola a tre atomi di carbonio e in una molecola a due atomi di carbonio con interruzione del ciclo di Calvin-Benson E. nella fissazione dell'anidride carbonica, da parte dell’ossigeno gassoso proveniente dall'atmosfera con produzione di un compo­ sto chiamato PEP (acido fosfoenolpiruvico) ► La fotorespirazione è un processo metabolico respirativo che le piante con ciclo C3 attuano alla luce, e continuano per un breve pe­ riodo anche al buio, per eliminare l'ossigeno in eccesso. Consiste nella combustione di molecole di carboidrati, con consumo di ossi­ geno e produzione di anidride carbonica. La causa della fotorespira­ zione è nell’enzima ribulosio difosfato carbossilasi (Rubisco) che, all’inizio della fase oscura della fotosintesi, fissa la CO2 , catalizzando la sintesi del 3-fosfoglicerato (PGA). L'enzima ha però anche una certa affinità chimica per l’ossigeno e, se la concentrazione di CO2 diviene troppo bassa, si lega a O2 e dà luogo a una serie di reazioni che consumano carboidrati e sviluppano CO2 .

2012. [V] In quale dei seguenti composti è contenuto magnesio? A. B. C. D. E.

clorofilla carotene trigliceride insulina mioglobina

2013. [V] Quale tra i seguenti elementi è presente nella molecola della clorofilla? A. B. C. D. E.

Cobalto Magnesio Manganese Cadmio Ferro

2014. Il processo biochimico descritto dalla seguente equazione chimica: 6 CO2 + 6 H2 O —» C6H12 O6 + 6 O2 ; esprime sintetica­ mente il processo della: A. B. C. D. E.

fotosintesi gluconeogenesi glicolisi anaerobica glicogenosintesi fermentazione

2015. Quale delle seguenti alternative rappresenta l'equazione globale della fotosintesi? A. B. C. D. E.

CO2 + 6 O2 —> C6H12O6 + 6 H2O CO2 + 6 H2O —» C6H12O6 + 6 O2 C6H12O6 + 6 O2 —» 6 CO2 + 6 H2O 6 CO2 + 6 H2O + 6 O2 —> C6H12O6 6 CO2 + 6 H2O —> 6 C6H12O6 + 6 O2

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LE BASI DELLA GENETICA CARATTERI 2016.1 caratteri genetici: A. possono 0 meno esplicarsi nel fenotipo anche in rapporto all'am­ biente B. si esprimono nel fenotipo solo se l'individuo è omozigote C. sono solo quei caratteri che non incidono sulla sopravvivenza D. si ritrovano sempre nel fenotipo E. non influenzano mai il fenotipo ► I caratteri genetici di un individuo sono definiti genotipo. Questi caratteri possono 0 meno essere rappresentati nell'Individuo. L'in­ sieme dei caratteri rappresentati viene definito fenotipo.

2017. Molti caratteri nell'uomo, quali peso, statura, diabete sono multifattoriali. Un carattere multi-fattoriale è determinato dalla interazione tra: A. fattori ambientali pre- e post-natali B. fattori ambientali post-natali C. l'ambiente e più geni D. numerosi geni indipendentemente dall'influenza di fattori ambien­ tali E. l'ambiente e un singolo gene

2018.1 caratteri acquisiti durante la vita sono trasmissibili alla 2011. [V] La fotosintesi è un complesso di reazioni in seguito progenie? alle quali si realizza la trasformazione di: A. Sì, è la base della teoria evoluzionistica attualmente più accreditata A. monossido di carbonio e acqua in carboidrati e ossigeno B. Sì, ma solo quelli che determinano modifiche delle funzioni e non B. biossido di carbonio e acqua in lipidi e ossigeno della struttura C. biossido di carbonio e acqua in carboidrati e ossigeno C. No, mai D. azoto molecolare e acqua in carboidrati e ossigeno D. Sì, ma raramente E. monossido di carbonio e acqua in lipidi e ossigeno E. Soltanto se determinano un vantaggio riproduttivo

521

© Artquiz BIO LO G IA 2019.1 caratteri acquisiti:

A. B. C. D. E.

sono facilmente ereditabili non sono ereditabili si modificano con l’età si trasmettono sempre da una generazione all’altra sono geneticamente determinati

2020. L'eredità dei caratteri acquisiti è:

A. B. C. D. E.

un fenomeno dimostrabile in certi casi una realtà non ancora dimostrata una teoria non confutabile e non dimostrabile una realtà provata una teoria scientificamente non sostenibile

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA A. B. C. D. E.

dominante recessivo diploide codominante omozigote

2028. Un carattere autosomico dominante: A. può essere trasmesso solo dalle femmine B. si manifesta solo nelle femmine C. può essere trasmesso dai maschi solo alle figlie D. si manifesta in entrambi i sessi con ugual frequenza E. si manifesta solo nei maschi 2029. Che cosa si intende per carattere dominante?

2021.11 nostro patrimonio di caratteri ereditati proviene dai no­ A. Un carattere presente sugli eterocromosomi stri genitori e pertanto: B. Un carattere che si manifesta sempre neil'eterozigote

A. i figli maschi ereditano tutti i loro caratteri dalla madre e le femmi­ ne dal padre B. se un figlio assomiglia molto al padre e poco alla madre, ciò signi­ fica che ha ereditato molti caratteri dal padre e pochi dalla madre C. ogni figlio riceve esattamente metà del proprio patrimonio eredita­ rio da ciascun genitore D. ogni figlio riceve da ciascun genitore una parte del proprio patri­ monio ereditario che varia dal 40% al 60% E. i maschi ereditano tutti i loro caratteri dal padre e le femmine dal­ la madre 2022. L'ereditarietà dei caratteri viene regolata dalle leggi di:

A. B. C. D. E.

Balfour Darwin Monod Mendel Watson

2023. Un organismo nel quale un carattere è rappresentato da una coppia di geni diversi si definisce:

A. B. C. D. E.

eterozigote eterotermo eterotrofo diploide emizigote

2024. Un carattere ereditario è definito recessivo se:

A. B. C. D. E.

è svantaggioso per gli individui che lo mostrano non è determinato dal DNA compare solo in determinate condizioni ambientali è mostrato fenotipicamente solo dagli individui omozigoti recessivi non viene mai trasmesso alla prole

2025. Cosa si intende per “carattere recessivo” nella genetica mendeliana?

A. B. C. D. E.

Il carattere che appare solo negli eterocromosomi Il carattere che si manifesta solo negli ibridi Il carattere che si manifesta solo negli omozigoti Il carattere che si manifesta solo negli eterozigoti Il carattere che appare sempre negli eterozigoti

2026. Un carattere ereditario è detto recessivo quando:

A. B. C. D. E.

si manifesta nell'omozigote dominante si manifesta nell'eterozigote èautosomico è legato al sesso non si manifesta neil'eterozigote

2027. Il termine usato per indicare un gene 0 un carattere che non si manifesta in presenza di un allele dominante è:

522

C. Il carattere che compare in tutti gli omozigoti D. Il carattere che compare solo negli eterozigoti E. Un carattere presente sugli autosomi 2030. Dominante si definisce una caratteristica: A. che si manifesta in eterozigosi B. che si manifesta in omozigosi C. che si manifesta sempre con alta frequenza D. che si manifesta solo nei maschi E. favorevole alla cellula 2031. Un carattere che si esprime in modo fenotipicamente indi­ stinguibile nell’omozigote e neil’eterozigote, si definisce A. Diploide B. Recessivo C. Doppio D. Dominante E. Nessuna delle risposte precedenti 2032. Un carattere dominante è: A. un carattere che si manifesta sia in omozigosi sia in eterozigosi B. un carattere che si manifesta solo in omozigosi C. un carattere che si manifesta solo in eterozigosi D. un carattere portato dal cromosoma X E. un carattere portato dal cromosoma Y ALLELI, GENOTIPO E FENOTIPO 2033. Gli alleli sono: A. tutti i caratteri dominanti B. le forme alternative di un gene, presenti su loci corrispondenti di una coppia di cromosomi omologhi C. geni presenti sullo stesso cromosoma D. coppie di cromosomi omologhi E. una tipologia di cellule germinali 2034. Le forme alternative di un gene in loci corrispondenti sono dette: A. alleli B. alternate C. omologhe D. associate E. analoghe 2035. L'allele è: A. un gene dominante in omozigosi B. un gene disattivato. C. una delle due 0 più forme alternative di un gene D. la parte non funzionale di una sequenza nucleotidica E. un gene recessivo in omozigosi

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2036. Per allele si intende: A. la forma recessiva di un carattere B. la forma alternativa di una caratteristica genetica C. la forma dominante di un carattere D. una caratteristica propria dei cromosomi sessuali E. una caratteristica situata vicino al centromero 2037. [V] La minima differenza tra due alleli è relativa a: A. un amminoacido B. un nucleotide C. un codone D. un esone E. un introne 2038. Con il termine di allele si indicano generalmente in genetica: A. i membri di una coppia di gemelli monovulari B. il fenotipo di un carattere C. due varianti di un gene, che occupano gli stessi loci su cromoso­ mi omologhi D. caratteristiche alternative del fenotipo di due individui E. due organismi con diverso corredo genetico 2039. [O/PS] E' definito recessivo un allele che: A. si manifesta sempre con bassa frequenza B. determina un fenotipo alterato C. si manifesta solo in omozigosi D. è situato sul cromosoma Y E. è ereditato solo per via paterna 2040. Per definizione un allele recessivo: A. dà un fenotipo malato B. si manifesta solo allo stato omozigote C. è molto raro D. non si manifesta E. si manifesta solo nei figli di genitori consanguinei ► Gli alleli sono le forma alternative di un singolo gene, che possono codificare fenotipi diversi. 2041. Un allele che si esprime sia in forma omozigote che etero­ zigote, è detto:

A. B. C. D. E.

diploide recessivo dominante allelico aploide

2042. Gli alleli sono distinti in dominanti 0 recessivi:

A. B. C. D. E.

se determinano il fenotipo quando sono presenti 0 assenti se sono più 0 meno frequenti rispetto ad altri alleli se vengono ereditati dalla madre 0 dal padre se sono ereditati dai cromosomi sessuali 0 autosomici nessuna delle precedenti risposte è corretta

2043. Quale delle seguenti affermazioni relative agli alleli non è corretta?

A. B. C. D. E.

Gli alleli possono mostrare una dominanza incompleta Gli alieli occupano differenti loci su uno stesso cromosoma Un allele può essere dominante su un altro In un locus si possono trovare molti alleli diversi Costituiscono forme diverse di uno stesso gene

2044. L'affermazione corretta relativa a una coppia di alleli che controllano un singolo carattere è:

A. vengono trasmessi in coppie 0 dal padre 0 dalla madre B. un allele deriva dalla madre e uno dal padre

C. entrambi sono il risultato diretto di mutazioni che si verificano simultaneamente nella madre e nel padre D. entrambi gli alleli sono di derivazione paterna E. entrambi gli alleli sono di derivazione materna 2045. Nel genotipo di un individuo, gli alleli ad un determinato locus sono: A. entrambi di origine materna B. entrambi di origine paterna C. uno di origine materna e uno di origine paterna D. sempre diversi E. sempre identici 2046. [O] La figura rappresenta due cromosomi omologhi. Nel locus contrassegnato con * può essere presente:

*

A. B. C. D. E.

sicuramente l'allele B probabilmente l'allele C sicuramente l'allele A probabilmente l'allele b probabilmente l'allele a

2047. Quale destino subiscono i due alleli di un gene nel corso della meiosi? A. Si attivano B. Si modificano C. Si duplicano D. Migrano nello stesso gamete E. Segregano in gameti diversi 2048. La probabilità che un individuo trasmetta uno specifico allele al figlio di suo figlio è: A. 1/8 B. 1/3 C. 1/4 D. 1/2 E. 1/16 ► La probabilità che un individuo trasmetta un allele al figlio è 1/2, in quando ogni zigote riceve un allele materno e uno paterno. La pro­ babilità che il figlio trasmetta quell’allele a suo figlio nella generazio­ ne successiva è di nuovo 1/2. Di conseguenza, la probabilità che un individuo trasmetta un allele al nipote segue la regola del prodotto: 1/2 • 1/2 = 1/4 2049. L'insieme dei geni contenuti nei cromosomi di un indivi­ duo si definisce: A. cariotipo B. fenotipo C. geotropismo D. allelismo E. genotipo 2050. Il genotipo è: A. il processo di maturazione dei gameti B. il numero totale dei cromosomi di un individuo C. l'insieme di caratteri che si osservano in un individuo D. il patrimonio genetico di un individuo E. il complesso dei geni che controllano la capacità di produrre anti­ corpi contro antigeni specifici

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©Artquiz BIO LO G IA 2051.11 genotipo è: A. il numero e la forma dei cromosomi di un individuo B. l’aspetto fisico di un individuo derivato dai suoi geni C. il locus dei geni D. il numero dei geni di un individuo E. l’insieme delle varianti alleliche dei geni in un individuo 2052. [V] Il colore del pelo nei conigli è determinato da un solo gene che ha quattro alleli: aguti (C), cincillà (C°), himalayano (Ch), albino (c). Quanti diversi genotipi sono possibili per il co­ lore del pelo nel coniglio? A. 10 B. 7 C. 4 D. 16 E. 6 ► Tutte le combinazioni possibili sono: CC, CC°, CCh, Cc, C°C°, C°Ch, C°c, ChCh, Che e cc. 2053. Il genotipo di un individuo è determinato: A. Dal numero di cromosomi che eredita dai genitori B. Dal fenotipo C. Dagli alleli che eredita dai genitori D. Dalle dimensione dei geni E. Dal numero di geni che eredita dai genitori 2054. Il genotipo di un organismo è: A. la distribuzione della specie a cui appartiene B. il numero di cromosomi tipico della specie C. la composizione in geni D. la modalità di riproduzione E. l'insieme delle caratteristiche esteriori 2055. Le cellule embrionali di mammifero: A. Contengono geni diversi dalle cellule dell'adulto B. Contengono la metà del corredo cromosomico dell'adulto C. Contengono gli stessi geni delle cellule dell'adulto D. Contengono un numero di cromosomi diverso dalle cellule dell' adulto E. Contengono il doppio del corredo cromosomico dell'adulto

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA A. l'insieme delle caratteristiche di un individuo che vengono tra­ smesse ai discendenti B. l'insieme dei geni presenti su un cromosoma C. una qualsiasi malattia osservabile in un individuo D. le caratteristiche osservabili in un individuo determinate solo dall'ambiente E. l'insieme di tutti i caratteri di un individuo 2060. Il fenotipo di un individuo:

A. B. C. D. E.

2061. Il fenotipo è:

A. B. C. D. E.

2062. Il fenotipo è:

2063. L'aspetto di un organismo vivente, determinato dall'intera­ zione tra patrimonio genetico ed ambiente, si definisce:

A. B. C. D. E.

2064. Il termine "eterozigote" indica un:

2057. Per fenotipo si intende: A. l'insieme delle caratteristiche di un organismo, risultanti dall'inte­ razione fra geni e ambiente B. l'insieme delle informazioni genetiche contenute nei cromosomi C. una tappa nel processo di formazione di una nuova specie vivente D. il numero di cromosomi caratteristico della specie E. la capacità di un organismo di adattarsi all'ambiente

A. B. C. D. E.

524

aploide fenotipo diploide cariotipo genotipo OMOZIGOSI ED ETEROZIGOSI

A. B. C. D. E.

2059. Il termine fenotipo indica:

il numero dei cromosomi di una cellula l'insieme dei geni di un organismo la realizzazione del genotipo nell'ambiente l'insieme degli arganelli cellulari la capacità di adattamento all'ambiente

A. l’insieme di caratteri morfologici in un individuo, derivato dagli alleli che li determina B. l’insieme dei geni i cui prodotti modificano l’espressione di altri geni C. la costituzione genica di un individuo D. la forma e il numero dei cromosomi di una cellula E. l’insieme degli alleli di un individuo

2056. [M/PS] Nell'uomo si ha identità genotipica: A. tra genitori e figli B. tra gemelli monozigotici C. tra fratelli D. tra gemelli biovulari E. tra consanguinei

2058. Cosa si intende per fenotipo? A. L'insieme dei geni localizzati sul DNA B. L'aspetto esterno di un organismo, risultante dall'interazione fra geni e ambiente C. La capacità di un organismo di adattarsi all'ambiente D. L'informazione ereditaria dì un organismo E. Il numero di cromosomi caratteristici di una specie animale

rappresenta la costituzione genetica di un organismo determina il genotipo può essere sia monoibrido che diibrido può essere sia omozigote che eterozigote è determinato almeno in parte dal genotipo

tipo di gemellarità dovuto alla fecondazione di due uova individuo che in un determinato locus genico ha alleli diversi individuo originatosi dalla fusione di due zigoti diversi individuo con fenotipo diverso dal genotipo individuo che in un determinato locus genico ha alleli uguali

2065. Per eterozigote si intende:

un individuo che ha tutte le coppie di alleli diversi un individuo che ha due alleli diversi per un determinato carattere un individuo che manifesta un carattere recessivo un membro di una coppia di gemelli diversi un individuo che ha due alleli uguali per un determinato carattere

2066. Un individuo è eterozigote se ha :

A. B. C. D. E.

i genitori appartenenti a razze diverse fenotipo recessivo alleli diversi per un determinato gene alleli diversi per tutti geni i cromosomi sessuali diversi

2067. Un individuo viene definito doppio eterozigote, se presenta:

A. due alleli identici B. un allele normale e un allele mutato C. due alleli con due diverse mutazioni

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA D. due allei! con mutazioni non identificate E. due loci ognuno con due diversi alleli

C. monozigote D. zigote E. omozigote

2068. Un individuo che presenta alleli diversi in loci corrispon­ denti, è detto: 2076. Omozigote è un termine usato in biologia per indicare:

A. B. C. D. E.

Aploide Eterotermo Diploide Omozigote Eterozigote

A. un individuo che produce gameti i cui geni sono tutti identici tra loro B. un organismo con un carattere espresso da alleli identici C. un resto fossile di uomo primitivo D. un individuo portatore di un gene mutato E. il prodotto della fusione del gamete maschile e femminile

2069. Quale dei seguenti genotipi è corrispondente ad una con­ dizione di eterozigosi? A. Gg B. GG C. AA D. aa E- 99

► Per convenzione, il genotipo ad un locus viene indicato con due lettere che indicano gii alleli presenti sui due cromosomi omologhi. L'allele dominante viene indicato con una lettera maiuscola e Pallele recessivo con la lettera minuscola. AA, GG sono omozigoti dominan­ ti; gg e aa sono omozigoti recessivi. 2070. Una malattia ereditaria dominante: A. non si manifesta nel fenotipo B. si manifesta solo nel sesso maschile C. si manifesta solo nello stato omozigote D. si manifesta nel fenotipo allo stato eterozigote E. è molto diffusa

2078. Una malattia autosomica recessiva: A. si manifesta prevalentemente nei maschi B. è dovuta a mutazioni in geni sui cromosomi sessuali C. si manifesta prevalentemente nelle femmine D. si manifesta nell’eterozigote Aa E. si manifesta nell'omozigote aa 2079. Il matrimonio tra consanguinei è sconsigliato dal consul­ torio genetico perché comporta l'aumento della probabilità di: A. sterilità B. omozigosi per malattie dominanti rare C. omozigosi per malattie recessive rare D. morte certa dell'embrione E. ittero neonatale

2071. Un organismo si definisce omozigote quando presenta: A. una coppia di cromosomi identici B. tutti i caratteri in forma dominante C. gli alleli corrispondenti di un dato gene ( 0 locus) uguali D. gli alleli corrispondenti differenti E. il carattere dominante 2072. Un omozigote è: A. un individuo con sesso uguale ad un altro B. un individuo con una coppia di alleli uguali per un dato gene locus C. un individuo con cromosomi uguali D. il prodotto di due gameti uguali E. un individuo con geni omologhi

2077. Un paziente affetto da malattia autosomica recessiva è: A. eterogeneo B. omozigote dominante C. eterozigote D. emizigote E. omozigote recessivo

0

2073. li termine “ omozigosi” si riferisce a due alleli che sono: A. identici B. localizzati sul medesimo cromosoma C. localizzati nello stesso zigote D. omologhi, ma non necessariamente identici E. su cromosomi diversi

2080. [M/O] Negli esseri umani, una specifica malattia è causata da un allele recessivo posto sul cromosoma X. In uno stato, in un anno, nascono 5000 bambini e tutti hanno una coppia nor­ male di cromosomi sessuali. Tra questi bambini, 80 maschi e 15 femmine manifestano la malattia, mentre 1920 sono maschi sa­ ni. 2085 femmine nascono senza l'allele recessivo e 900 sono portatrici sane della malattia. Se da ogni bambino nato in que­ sto anno si prelevasse una sola cellula della guancia, quale sa­ rebbe il numero totale di copie dell'allele recessivo presente?

A. 1090 B. 95 C. 110

D. 995 E. 1010 ► L'allele recessivo è presente in 80 maschi affetti, in doppia copia in 15 femmine affette e in singola copia in 900 femmine portatrici. Totale: 80 + 30 + 900 = 1010. TRASMISSIONE DEI CARATTERI: LEGGI DI MENDEL

2074. Per omozigote si intende un individuo che: A. ha due alleli uguali per una determinata caratteristica B. ha tutte le coppie di alleli uguali C. ha due coppie identiche di alleli per una caratteristica D. manifesta una caratteristica dominate E. manifesta una caratteristica recessiva 2075. Un individuo che presenta nel suo patrimonio genetico alieli uguali per un determinato carattere si chiama: A. eterozigote B. diploide

La prima legge di Mendel, 0 principio della segregazione, afferma che: "I due membri di una coppia genica (dei genitori) si separano (segregano) nei gameti l’uno dall’altro in ugual numero". L'importan­ za di questa legge consiste nel poter identificare i geni che determi­ nano un carattere 0 una funzione biologica. La seconda legge di Mendel, 0 legge dell'assortimento indipendente, enuncia: "Coppie geniche diverse si assortiscono indipendentemente luna dall’altra durante la formazione dei gameti". Visione attuale: coppie geniche localizzate su cromosomi diversi si assortiscono indipendentemente durante la formazione dei gameti (meiosi)

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©Artquiz BIOLOGIA 2081. Le leggi della trasmissione dei caratteri ereditari sono sta­ te formulate da:

A. B. C. D. E.

Lamarck Mendel Linneo Darwin Watson e Crick

2082. Le leggi di Mendel regolano:

A. B. C. D. E.

l'evoluzione degli organismi la velocità di divisione cellulare la velocità di reazioni catalizzate da enzimi la distribuzione dei cromosomi nel nucleo la trasmissione dei caratteri ereditari

2083. Le leggi di Mendel riguardano:

A. B. C. D. E.

la trasmissione dei caratteri legati al sesso l'evoluzione della specie la frequenza di comparsa di nuove mutazioni l'ereditarietà dei caratteri negli organismi diploidi il progresso della specie umana

2084. La prima legge di Mendel:

A. stabilisce che il DNA è il materiale ereditario B. dice che i piselli sono il materiale fondamentale dell'analisi genetica C. riguarda la segregazione indipendente di forme diverse di un ca­ rattere nei gameti D. riguarda le modalità dell'eredità legata al sesso E. afferma che due geni associati ricombinano facilmente 2085. L'incrocio fra individui che differiscono per una coppia di fattori antagonisti per un determinato carattere produce, alla prima generazione, individui che manifestano uno solo dei due. Il testo sopra citato è l'enunciato della:

A. B. C. D. E.

prima legge di Darwin terza legge di Mendel seconda legge di Darwin prima legge di Mendel seconda legge di Mendel

2086. Secondo il principio della segregazione 0 disgiunzione di Mendel si ritiene esatto che:

A. al momento della formazione dei gameti gli alleli di un gene se­ gregano tutti indipendentemente dagli alleli di un altro gene B. in ogni gamete si trasferiscono entrambi i geni per un carattere C. i caratteri dipendono dall'attività di un singolo gene D. in ogni indivìduo ciascun gene è rappresentato da coppie di ca­ ratteri E. ogni gamete eredita un solo gene per carattere 2087. [V] “Ogni individuo possiede nelle cellule somatiche due alleli per ciascun carattere autosomico, ma nei suoi gameti se ne riscontra uno solo.” Ciò è dovuto:

A. B. C. D. E.

all’assortimento indipendente all’eredità poligenica ai caratteri multiallelici all’epistasi alla segregazione

2088. La legge della segregazione di Mendel afferma che:

A. durante la fecondazione si ha la segregazione dei caratteri eredi­ tari B. ogni individuo possiede numerose copie di ciascun fattore e che esse si separano (segregano) durante la formazione dello zigote C. incrociando due linee pure differenti per un carattere ereditario,

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA tutti i figli sono uguali tra loro e mostrano il carattere di uno dei due genitori D. i caratteri ereditari non segregano mai E. ogni individuo possiede due copie di ogni fattore e che esse si separano durante la formazione dei gameti 2089. Un concetto fondamentale della genetica si basa sull'ipo­ tesi che una coppia di fattori si separi nel processo di formazio­ ne delle cellule gametiche. Questo concetto è contenuto: A. nel principio di Hardy-Weinberg B. nella legge di Mendel dell'indipendenza C. nella legge di Mendel sulla disgiunzione degli alleli D. nella legge di Mendel della dominanza E. nell'effetto linkage 2090. [M] Individui con genotipo AaBb sono stati incrociati con individui aabb. Nella progenie si sono ottenute quattro classi genotipiche (AaBb, Aabb, aaBb, aabb), equifrequenti. Questi risultati confermano: A. il fenomeno dell’associazione dei geni B. la legge di Mendel dell’assortimento indipendente C. l’esistenza dell’allelismo multiplo D. la legge di Mendel dell’uniformità della prima generazione ibrida E. la legge di Mendel della segregazione dei caratteri 2091. Quale di questi enunciati rappresenta la “legge dell'assor­ timento indipendente” di Mendel? A. Le coppie di geni si separano durante la formazione dei gameti; la fusione dei gameti durante la fecondazione riaccoppia nuova­ mente i geni B. Per ciascun gene gli alleli possono essere uguali 0 differenti C. Ogni coppia di alleli segrega indipendentemente durante la for­ mazione dei gameti D. Gli alleli di un gene risiedono nello stesso locus di ognuno dei due cromosomi omologhi E. Quando due geni di una coppia sono rappresentati da alleli diver­ si, uno è interamente espresso mentre l'altro non ha effetto visibi­ le sull'individuo. 2092. La validità della legge di Mendel, detta dell'assortimento indipendente, può essere verificata sperimentalmente solo nel caso di caratteri codificati da geni localizzati: A. su cromosomi omologhi B. sugli stessi cromosomi C. su mitocondri D. sugli stessi cromatidi E. su cromosomi diversi 2093. [V] Si può affermare che, secondo l'ereditarietà mendeliana, su due cromosomi omologhi: A. un gene prevede più loci diversi B. i loci di uno stesso gene sono disposti sui cromosomi in modo casuale C. il gene per un certo carattere occupa loci corrispondenti D. a un locus di un allele dominante corrisponde sempre il locus di un allele recessivo E. un gene prevede due loci diversi 2094. [V] Il termine ibrido usato da Mendel nella genetica mo­ derna è sinonimo di: A. figli di specie diverse B. eterozigote C. carattere che non si manifesta D. eredità poligenica E. carattere plurifattoriale

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2095. [M] Le "linee pure" di Mendel erano individui che: A. erano ottenuti mediante impollinazione incrociata B. per autoimpollinazione davano discendenti ibridi C. per impollinazione incrociata davano sempre discendenti puri D. presentavano caratteri identici a quelli dei genitori E. non erano in grado di autoimpollinarsi ► La linea pura di Mendel si riferisce alla situazione in cui il carattere studiato rimane immutato dai genitori ai figli per molte generazioni. Mendel sebbene avesse utilizzato semi di pisello di tipo commercia­ le, prima di effettuare gli esperimenti sugli ibridi, ottenne linee geneti­ camente pure per alcuni caratteri tramite autoimpollinazione.

quella seme verde, per cui gli individui della generazione F1, che sono tutti eterozigoti per i due alleli, danno piselli a seme giallo. 2101. Mendel osservando la generazione Fi ottenuta dall'incro­ cio tra due piante di pisello puro e di colore diverso fu colpito da un risultato inaspettato. Quale? A. 50% della Fi presentano un carattere e 50% l’altro B. Nella Fi risulta Chiara una mescolanza dei due caratteri dei genitori C. 75% nella Fi presentava un carattere e 25% l'altro D. Nella Fi si presentava solo uno dei due caratteri dei genitori E. La maggior parte della Fi presentava entrambi i caratteri

►Vedi quiz 2100. 2096. [0] La maggioranza delle persone affette da malattie eredi­ tarie recessive di tipo mendeliano sono nate da genitori normali. 2102. [V] Dalle leggi di Mendel è possibile trarre tutte le seguenti conclusioni tranne una: Questo perché: A. un carattere dipende da una coppia di alleli A. entrambi i genitori sono omozigoti dominanti B. l’ambiente di vita dei genitori non era favorevole all’insorgere del­ B. gli alleli di un gene segregano con uguale frequenza nei gameti C. si formano con maggior frequenza gameti con alleli dominanti la malattia D. gli alleli di un gene si separano durante la formazione dei gameti C. entrambi i genitori sono eterozigoti E. la segregazione di una coppia di alleli non influenza la segrega­ D. i genitori hanno sviluppato tardivamente la malattia zione di altre coppie di alleli E. entrambi i genitori sono omozigoti recessivi 2097. Tutte le seguenti deduzioni basate sugli esperimenti di Mendel sono corrette tranne una, quale? A. Gli alleli di un gene segregano con uguale frequenza nei gameti B. Si formano con maggior frequenza gameti con alleli dominanti C. Un carattere può essere controllato da una coppia di alleli D. La segregazione di una coppia di alleli non influenza la segrega­ zione di altre coppie di alleli E. Ogni individuo possiede due alleli per ogni gene 2098. Mendel compì i suoi esperimenti di genetica: A. sui piselli B. sul moscerino della frutta C. sui topi D. sulle scimmie E. sui fagioli

ESERCIZI SULLA TRASMISSIONE DEI CARATTERI 2103. [V] Effettuando un test-cross (0 back-cross) si può deter­ minare:

A. B. C. D. E.

il fenotipo di entrambi i genitori osservando il genotipo dei figli il genotipo della prole di due genitori con genotipo noto il fenotipo di tutta la prole osservando il fenotipo dei genitori il fenotipo dei figli osservando il genotipo dei genitori il genotipo di un genitore osservando le frequenze fenotipiche della prole

► Il reincrocio ( 0 test-cross) è l’incrocio di un individuo con uno dei due genitori al fine di determinare indirettamente il genotipo dei geni­ tori. Il reincrocio di prova, 0 test-cross, è quindi l’incrocio di un indivi­ duo con fenotipo dominante ma genotipo sconosciuto e un individuo con fenotipo recessivo (che può essere solamente omozigote) che ha lo scopo di determinare il genotipo del primo individuo. L’analisi 2099. [O] In seguito ai suoi esperimenti di ibridazione effettuati del test-cross consente di determinare se il fenotipo dominante os­ su un grandissimo numero di piante di Pisum sativum, Mendel servato è dovuto ad un genotipo omozigote "AA" 0 ad un genotipo (1822-1884) potè asserire che: eterozigote "Aa”. A tale fine si effettua un incrocio genetico utilizzan­ A. i geni sono segmenti di cromosomi e presentano sempre due do un genitore recessivo ("aa"). Pertanto, se il test-cross produce forme alleliche solo individui con fenotipo dominante (AA + aa = Aa) il genitore sarà B. in seguito alla meiosi i gameti, contenendo uno solo dei due cro­ omozigote; se il test-cross produce 1/2 individui con fenotipo domi­ mosomi omologhi, contengono anche un solo allele nante e 1/2 con fenotipo recessivo (Aa + aa = 1/2 Aa + 1/2 aa) il ge­ C. gli ibridi che derivano dall’incrocio di genitori puri contengono un nitore sarà eterozigote. solo allele D. alcuni caratteri ereditari sono portati dai cromosomi sessuali 2104. Da un reincrocio si possono ottenere: E. alcune caratteristiche esteriori possono scomparire per una 0 più A. individui eterozigoti e omozigoti in rapporto 1:1 generazioni per poi ricomparire B. individui eterozigoti soltanto femmine C. tutti individui omozigoti recessivi 2100. Gregorio Mendel osservò che incrociando piselli a semi D. tutti individui omozigoti dominanti gialli con piselli a semi verdi otteneva piselli a semi gialli. La E. individui eterozigoti e omozigoti in rapporto 3:1 sua interpretazione di questo risultato fu che il carattere: A. "colore verde" non veniva trasmesso ► Un reincrocio è un incrocio tra individui a fenotipo dominante ma B. "colore verde” non si manifestava nella progenie genotipo ignoto, con individui a fenotipo recessivo e genotipo omozi­ C. "colore giallo" distruggeva il carattere "colore verde” gote per l’allele recessivo. Se l’individuo di interesse ha genotipo D. "colore giallo" era recessivo omozigote per l’allele dominate, la progenie è costituita unicamente E. "colore verde" non veniva ereditato da individui a genotipo eterozigote che manifestano il fenotipo domi­ nante. Se l’individuo d’interesse, ha genotipo eterozigote, metà della ► Mendel utilizzò nei suoi esperimenti esclusivamente linee pure di progenie ha genotipo eterozigote e fenotipo dominante, e metà della pisello nella generazione parentale, cioè piante omozigoti per un progenie ha genotipo omozigote per l’allele recessivo e di conse­ determinato carattere. La caratteristica seme giallo è dominante su guenza fenotipo recessivo.

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© A rtquiz BIOLOGIA 2105. [V] Per determinare se il genotipo di una pianta di pisello a seme giallo è omozigote dominante (YY) 0 eterozigote (Yy), bi­ sogna effettuare un test-cross con piante aventi genotipo: A. Y B. y C. YY D. Yy E. yy ► Vedi quiz 2103. 2106. La capacità di percepire il sapore amaro della feniltiocarbami­ de (PTC) è dovuta alla presenza di un allele dominante. Il soggetto che possiede questa capacità viene denominato "taster". Un indivi­ duo non taster è figlio di due genitori entrambi taster. Quale può essere il suo genotipo? A. Sicuramente omozigote B. Sicuramente eterozigote C. Dominante D. Ibrido E. Omozigote 0 eterozigote ► I caratteri dominanti manifestano il fenotipo sia in omozigosi sia in eterozigosi. Di conseguenza gli individui non taster devono essere omozigoti per l’allele normale.

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA B. C. D. E.

il genotipo del figlio è Tt il genotipo della madre è Tt il genotipo del figlio è TT il genotipo del padre può essere solo Tt

► Poiché l'allele T che dà sensibilità alla feniltiocarbamide è domi­ nante sull'allele t che dà insensibilità, una donna non sensibile deve essere omozigote tt e trasmette al figlio un allele t. Di conseguenza, per esprimere la sensibilità alla feniltiocarbamide, il figlio deve essere eterozigote Tt, ricevendo dal padre l'allele dominante T. 2110. [M] Lo schema rappresenta:

Tt T TT A. B. C. D. E.

Tt t

T

t

Tt

Tt

tt

la prima legge di Mendel il crossing-over dei cromatidi la ricombinazione degli alleli dei genitori nei figli la comparsa del fenotipo dominante la mitosi

2111. "A" e "a" sono due alleli ad un certo locus sul cromosoma 2107. Un albino è una persona che non ha pigmenti nella pelle. Il 1. Se osserviamo che i 2 figli di una coppia hanno genotipo AA, carattere è dovuto alla presenza dell'allele recessivo a. Un maschio quale PUÒ' essere il genotipo dei genitori? di colorito normale sposa una donna normale con un genitore albino. A. Padre aa e madre AA B. Padre aa e madre aa Qual è il probabile genotipo della donna? C. Padre Aa e madre Aa A. Non si può determinare a priori D. Padre AA e madre aa B. Variabile dopo il primo figlio E. Padre Aa e madre aa C. AA D. aa ► I figli AA della coppia devono ricevere un allele A da ciascun geni­ E. Aa tore. Per cui solo la risposta C è corretta. Nelle altre risposte, l’allele ► Una donna normale può avere genotipo omozigote per l'allele A non è presente nei genotipi di entrambi i genitori. normale “AA” 0 eterozigote “Aa”. Il genitore albino ha genotipo omo­ zigote “aa” e produce gameti tutti con “a”. Di conseguenza, il genoti­ 2112. Due topine nere A e B vengono incrociate con uno stesso maschio bruno. La femmina A ha 9 topi neri e 7 bruni e la fem­ po della donna normale deve essere eterozigote “Aa”. mina B 14 neri. Chiamando N l'allele che determina colore nero 2108. [V] Ci sono due gabbiette contenenti ciascuna una coppia di e n quello che determina colore bruno, i genotipi delle topine A topi simili di laboratorio: in ogni coppia la femmina è nera mentre il e B sono rispettivamente: maschio è marrone. In un anno la prima coppia ha generato 32 topo­ A. NN; nn lini, di cui 15 marroni e 17 neri. La seconda coppia invece 39 topolini B. NN; NN C. NN; Nn tutti neri. Qual è il genotipo della femmina della 1a coppia? D. Nn; Nn A. Omozigote dominante E. Nn; NN B. Non si può determinare C. Eterozigote dominante ► Il maschio bruno deve essere omozigote nn. Il genotipo della D. Eterozigote recessivo femmina A deve essere Nn, poiché tale individuo produce gameti E. Omozigote recessivo con N e gameti con n in uguali proporzioni, che rispecchiano quelle ► Dato che nella F1 della seconda coppia viene espresso il fenotipo della progenie che deriva dall'Incrocio con il maschio bruno, omozi­ di uno solo dei due genitori, questi sono tutti eterozigoti, il carattere gote recessivo. Il genotipo dejla femmina B deve essere NN, cosic­ nero deve essere dominante sul marrone e il genitore femmina è ché produce solo gameti con “N” e i topi derivanti dall’incrocio con il omozigote per l’allele dominante nero, mentre il maschio è omozigo­ maschio “nn" sono tutti eterozigoti “Nn” e neri. te per l'allele recessivo marrone. Nella progenie della prima coppia si osserva una proporzione 1:1 tra topolini marroni, omozigoti per il 2113. [O] Quale tra le seguenti tabelle rappresentano la discen­ denza di due piante eterozigoti, entrambe a fiori rossi? carattere recessivo, e topolini neri. A. rr, rr, RR, RR 2109. [M] Nella specie umana l'allele T che dà sensibilità alla feniltio­ B. RR, Rr, Rr, rr carbamide (una sostanza di sapore amaro) è dominante sull'allele t C. RR, RR, RR, RR che dà insensibilità. Un uomo sensibile sposa una donna non sensi­ D. Rr, Rr, Rr, Rr bile; hanno un figlio sensibile. Da tali dati si può dedurre con sicu­ E. RR, RR, Rr, Rr rezza che: A. il genotipo del padre è tt ► Vedi quiz 2114.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

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2114. Quale progenie si ottiene dall'incrocio tra due individui a, la cui frequenza è quindi 1. Nell’unione tra individui AA e individui A a • aa? aa, si può avere solo l’incrocio tra gameti A e gameti a per cui la pro­ A. 100% Aa genie è tutta Aa, eterozigote, con fenotipo dominante. B. 25% Aa, 75% aa C. 50% Aa, 50% aa 2119. Secondo le leggi di Mendel, dall'incrocio di due individui omozigoti che presentano lo stesso carattere recessivo, deriva­ D. 100% AA no figli con quel carattere nella proporzione del: E. 50% AA, 25% Aa, 25% aa A. 75% ► Secondo la prima legge di Mendel, l’individuo Aa produce gameti B. 100% contenenti A e gameti contenenti a in uguali proporzioni, per cui la C. 0% frequenza attesa di ognuno è 1/2. L’individuo aa produce esclusiva- D. 25% mente gameti a, per cui la loro frequenza è 1. La probabilità di avere E. 50% genotipo Aa segue la regola della probabilità del prodotto, in quanto per avere tale zigote si devono incontrare un gamete A del 10 individuo ► Il genotipo di un individuo omozigote per un carattere recessivo è con un gamete a del 2° individuo. Per cui la probabilità di Aa è 1/2, costituito da due copie dell’aliele recessivo. L’incrocio tra due indivi­ cioè 0,5 = 50%. La probabilità di avere aa è anche 1/2*1 = 1/2 = 50%. dui con uguale genotipo omozigote, produce una progenie tutta con lo stesso genotipo e fenotipo dei genitori. 2115. [MIPS] Si incrocia una pianta a fiore rosso, il cui genotipo non è noto, con una a fiore bianco (recessivo) e si ottengono 2120. Un incrocio tra un individuo omozigote dominante (BB) piante a fiori bianchi. Quale, tra le seguenti, è la probabilità pre­ con uno omozigote recessivo (bb) produrrà: A. individui BB e bb in rapporto 1:1 vista da Mendel di ottenere piante a fiore bianco? B. tutti individui BB A. 25% C. tutti individui Bb B. 10% D. individui Bb e BB in rapporto 3:1 C. 100% E. individui BB, Bb, e bb in rapporto 1:2:1 D. 75% E. 50% ►Vedi quiz 2118. ► La pianta a fiore bianco deve essere necessariamente omozigote per l'allele recessivo (genotipo rr) poiché manifesta il fenotipo. Dato 2121. Nelle zucche il colore bianco del frutto (W) è dominante che dall’incrocio si ottengono piante a fiori bianchi, si può escludere il sul giallo (w); la forma del frutto schiacciata a disco (D) è domi­ caso che la pianta a fiore rosso sia omozigote per tale carattere. In­ nante sulla forma a sfera (d). Se si incrociano due individui con fatti se così fosse, dall’incrocio si otterrebbero solo individui eterozi­ genotipo rispettivamente WWdd e WWdd in che rapporti staran­ goti e quindi con fiore rosso, che è il fenotipo dominante. Di conse­ no le classi fenotipiche della progenie? guenza dall’incrocio della pianta eterozigote per il fiore rosso, con A. Vi è una sola classe fenotipica genotipo Rr, con una quella fiore bianco, rr, si ottiene una progenie B. 2:1 costituita al 50% da individui Rr = fiore rosso, e al 50% da individui C. 1:1 D. 3:1 rr, fiore bianco. E. 9:3:3:1 2116. L'incrocio Aa • aa dà luogo a:

A. B. C. D. E.

100% Aa un risultato non prevedibile 50% AA, 50% Aa 50% Aa, 50% aa 100% aa

►Vedi quiz 2114. 2117. Nell'incrocio Aa • aa i soggetti sono:

A. B. C. D. E.

50% omozigoti e 50% eterozigoti tutti omozigoti tutti eterozigoti tutti dominanti tutti recessivi

►Vedi quiz 2114. Il genotipo Aa è eterozigote, quello aa è omozigote. 2118. [O/PS] Dall'incrocio AA • aa si ottengono:

A. B. C. D. E.

75% con fenotipo dominante e 25% con fenotipo recessivo individui che mostrano il carattere recessivo 50% omozigoti e 50% eterozigoti individui omozigoti individui con fenotipo uguale

► Gli individui AA producono unicamente gameti contenenti A, la cui frequenza è quindi 1; gli individui aa producono unicamente gameti

►Vedi quiz 2118 e considera che qui vengono presi in considera­ zione due caratteri indipendenti. 2122. [V] Nei topi il colore nero della pelliccia è dominante sul bianco. Dall’accoppiamento di un maschio bianco con una femmina nera omozigote: A. il 50% dei figli maschi sarà bianco B. è impossibile la nascita di un figlio maschio bianco C. tutti i figli maschi saranno bianchi D. il 50 % delle figlie femmine sarà bianco E. il 25 % dei figli sarà bianco indipendentemente dal sesso ►Vedi quiz 2118, e considera che il maschio bianco non può che essere omozigote recessivo. 2123. Dall'Incrocio di due eterozigoti Aa quale percentuale di omozigoti aa si otterrà? A. 50% B. 20% C. 75% D. 25% E. 0% ► In base alla prima legge di Mendel, il principio della segregazione, un individuo eterozigote Aa produce gameti A con frequenza 1/2 e gameti a con frequenza 1/2. Nell'incrocio tra due individui eterozigoti Aa, la probabilità di avere AA, è uguale alla frequenza del gamete A

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© A rtquiz BIOLOGIA del 1° individuo per la frequenza del gamete A del 2° individuo, quindi è 1/2 • 1/2 = 1/4. Il genotipo Aa si può avere se si incontra un gamete A del 1° individuo con un gamete a del 2° individuo 0 se si incontra un gamete a del 1° individuo con un gamete A del 2° indivi­ duo. La probabilità di avere uno di questi due eventi segue la regola della somma, cioè è uguale alla somma delle probabilità dei due eventi, cioè è 1/4 + 1/4 = 1/2. La probabilità di aa è uguale al prodot­ to della frequenza del gamete a nel 1° individuo per quella del game­ te a del 2° individuo, cioè 1/2 • 1/2 = 1/4. La proporzione dei genotipi della progenie è quindi AA:Aa:aa = 1:2:1. La percentuale dei genotipi aa è 1/4 = 0,25 = 25%.

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA ► Come spiegato al quiz 2123, l’incrocio tra due individui Aa produ­ ce una progenie con genotipi AA:Aa:aa nelle proporzioni 1:2:1.1ge­ notipi AA e Aa hanno entrambi fenotipi dominante, mentre il genotipo aa ha fenotipo recessivo. Di conseguenza la frequenza del fenotipo dominante nella progenie è 1/4 + 2/4 = 3/4 = 0,75 = 75%. La fre­ quenza del fenotipo recessivo è uguale a 1/4 = 0,25 = 25%.'

2129. Secondo le leggi di Mendel dall'incrocio tra due individui eterozigoti per un carattere possono nascere figli: A. genotipi tutti diversi B. 75% con fenotipo dominante e 25% con fenotipo recessivo C. 50% con fenotipo dominante e 50% con fenotipo recessivo 2124. [V] Nelle piante di lattuga, un gene controlla la produzione D. 100% con fenotipo dominante di clorofilla. L'allele recessivo non porta alla produzione di clo­ E. 100% con fenotipo recessivo rofilla, indispensabile per consentire alla pianta di svilupparsi. Qual è la percentuale di piante adulte che saranno omozigoti dominanti ottenuta da un incrocio tra due eterozigoti per tale gene?

A. B. C. D. E.

50% 33% 75% 67% 25%

► Se assumiamo che il genotipo eterozigote sia Aa, ogni individuo produce gameti con l’allele “A” e l’allele “a” in uguali proporzioni. In­ crociando tali gameti, si ottengono genotipi “AA”, “Aa” e “aa” nelle proporzioni 1:2:1, come enunciato dal principio di segregazione di Mendel. Poiché “A” è dominante su "a”, il rapporto dei fenotipi domi­ nante (Aa e AA) e recessivo è 3:1, cioè 75% e 25%.

2130. [V] Dall'incrocio tra due individui con genotipo Aa, quali genotipi e con quali probabilità si potranno avere in F1? ► Si ricordi che l’omozigote recessivo non sopravvive. A. 50% AA, 25% Aa, 25% aa B. 100% AA 2125. Un uomo ed una donna sono entrambi eterozigoti Aa al C. 100% aa locus autosomico A. Qual è la probabilità che un loro figlio, in­ D. 25% AA, 50% Aa, 25% aa dipendentemente dal suo sesso, sia omozigote recessivo aa? E. 50% Aa, 50% aa A. 40% ►Vedi quiz 2123 e 2129. Incrociando due individui eterozigoti si B. 100% ottengono 1/4 degli individui con il carattere recessivo e 3/4 con il C. 75% carattere dominante, e più precisamente: 25% omozigote dominante D. 50% (AA), 25% omozigote recessivo (aa) e 50 % eterozigote (Aa). E. 25% ► Vedi quiz 2123. 2126. Da un incrocio Aa • Aa si otterrà una percentuale di omo­ zigoti recessivi del: A. 25% B. 1% C. non si ottengono omozigoti recessivi D. 50% E. 100% ► Vedi quiz 2123. 2127. Dall'incrocio tra due individui eterozigoti Aa, qual è la fre­ quenza attesa di individui con genotipo aa? A. 0,25 B. 0,33 C. 1/2 D. 0,5 E. 1 ► Vedi quiz 2123. 2128. Da un incrocio tra due individui eterozigoti della Fi (Aa • Aa, dove A è dominante su a) si ottiene una F2 i cui com­ ponenti sono: A. 100% con fenotipo intermedio B. 75% con fenotipo dominante e 25% con fenotipo recessivo C. 100% con fenotipo recessivo D. 100% con fenotipo dominante E. 50% con fenotipo dominante e 50% con fenotipo recessivo

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2131. Dall'incrocio mendeliano Aa • Aa si originano individui con fenotipi: A. tutti dominanti B. tutti uguali C. tutti recessivi D. 50% recessivi e 50% dominanti E. 25% recessivi e 75% dominanti ►Vedi quiz 2123 e 2129. 2132. Dall'incrocio di due individui eterozigoti a un dato locus (Aa • Aa) si ottengono: A. due genotipi diversi a cui corrispondono tre differenti fenotipi B. due fenotipi diversi a cui corrispondono due genotipi diversi C. un unico genotipo a cui corrispondono due fenotipi diversi D. due genotipi diversi a cui corrisponde un unico fenotipo E. tre genotipi diversi a cui corrispondono due diversi fenotipi ► Vedi quiz 2123 e 2128. 2133. [M/O] Esistono alleli recessivi che hanno un effetto così nocivo da risultare letali negli omozigoti recessivi che, di con­ seguenza, muoiono durante lo sviluppo embrionale. Quale rap­ porto genotipico ci si deve aspettare tra i nati vivi dell’incrocio Rr • Rr? A. 1/4 RR; 1/2 Rr B. 1/2 RR; 1/2 Rr C. 2/3 RR; 1/3 Rr D. 1/3 RR; 1/3 Rr; 1/3 rr E. 1/3 RR; 2/3 Rr

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA ► Vedi quiz 2123 e 2128. Osservando che in questo caso, bisogna escludere l'omozigote recessivo rr perché bisogna considerare so­ lamente la prole viva, quindi, ovviamente segue che l'incrocio tra due eterozigoti Rr • Rr genererà soltanto RR ed Rr, dove per ogni RR si avrà 2 Rr, quindi 1 RR e 2 Rr ogni tre individui nati e vivi.

B. C. D. E.

Solo 1 e 2 Solo 2 e 3 Solo 1 Tutte

2137. [M/O] Da un incrocio tra due individui aventi genotipo ete­ 2134. Nell'Incrocio tra due genitori, entrambi eterozigoti per i rozigote per due geni, entrambi a dominanza completa, qual è la caratteri A e B, nascono i seguenti genotipi: percentuale della progenie che avrà un fenotipo diverso da quel­ A. 1/4 AB, 1/4 Ab, 1/4 aB, 1/4 ab lo dei genitori (assumendo che tutti gli individui sopravvivano)? B. 1/2 AB, 1/2 ab A. 56% C. 16/16 AB B. 63% D. 9/16 AB, 3/16 Ab, 3/16 aB, 1/16 ab C. 19% E. 16/16 ab D. 6% E. 44% ► Un individuo eterozigote per due caratteri è detto diibrido. Nell’ esercizio i due genitori hanno genotipo AaBb e per predire la propor­ ► Dal commento del quiz 2134 si deduce che il numero di fenotipi zione dei genotipi della progenie bisogna considerare un paio di alleli non contenenti entrambi i caratteri dominanti è 7 su 16 (ossia 3/16 alla volta. Il comportamento dei geni indipendenti è spiegato dalla Ab, 3/16 aB, 1/16 ab) ossia 43,75%, arrotondato a 44%. seconda legge di Mendel, il principio dell’assortimento indipendente: i fattori (geni) che controllano caratteri diversi si distribuiscono in mo­ 2138. Nelle rose inglesi l’allele per i petali rossi (R) è dominante do indipendente (alla meiosi) l’uno dall’altro. Un individuo eterozigote rispetto all’allele per i petali bianchi (r) e l’allele per le spine per due geni indipendenti AaBb può formare quattro tipi di gameti grandi (T) è dominante sull’allele per le spine piccole (t). Se una diversi: AB, Ab, aB, ab. Dall'incrocio dei due individui, sono possibili rosa di genotipo sconosciuto è incrociata con una rosa bianca 4 • 4 = 16 combinazioni gametiche. Come risultato ci sono nove che ha piccole spine il rapporto fenotipico è il seguente: classi genotipiche, ma a causa della dominanza, sono previsti solo 25% petali rossi, grandi spine quattro fenotipi. Infatti i genotipi: 1/16 AABB, 2/16 AABb, 2/16 AaBB, 25% petali rossi, piccole spine 4/16 AaBb danno il fenotipo A-B-, che ha proporzione 9/16.1genotipi 25% petali bianchi, grandi spine 1/16 AAbb, 2/16 Aabb danno il fenotipo A- bb, con proporzione 3/16. 25% petali bianchi, piccole spine I genotipi 1/16 aaBB, 2/16 aaBb danno il fenotipo aaB- con propor­ Qual è il genotipo sconosciuto? zione 3/16. Il genotipo 1/16 aabb dà il fenotipo aabb con proporzione A. RrTT 1/16. B. rrTt C. Rrtt 2135. [V] Il colore del pelo di un animale può essere nero, mar­ D. RrTt rone 0 bianco (ossia assenza di colore). Il diverso colore è dato E. Non può essere determinato dall’interazione di due geni presenti su loci diversi e non asso­ ciati tra loro. 2139. In una diibridazione incrociata fra due individui eterozigo­ ti, quale sarà la più probabile combinazione della loro progenie? Il gene B/b ha due alleli: B rende il pelo nero e b marrone. Il gene C/c ha due alleli: C garantisce colore del pelo mentre c no. A. AaBB B. aaBb Si effettuano tre incroci: Incrocio 1: animale con pelo nero x animale con pelo nero; la C. AaBb D. AABB progenie ha pelo nero, marrone e bianco Incrocio 2: animale con pelo nero x animale con pelo marrone; E. aaBB la progenie ha solo pelo nero Incrocio 3: animale con pelo bianco x animale con pelo nero; la 2140. [M/O] In un incrocio tra due individui, entrambi eterozigoti per due geni (diibridi), qual è la probabilità che la loro progenie progenie ha pelo nero 0 marrone Quale riga della seguente tabella indica il corretto genotipo dei abbia un fenotipo dominante per un solo carattere? A. 3 /4 genitori per ciascuno dei tre incroci?____________________ B. 3 /8 R iga Incrocio 1 j In c ro c io 2 In cro cio 3 C. 3 /1 6 1 BbCc x BBcc BBcc x bbCC bbCC x BbCc D. 1 /8 2 BbCc x BBCcjBbCc x BbCc BBcc x BbCc E. 1 /2

3 4 5

BbCc x BBCcBBcc x BbCc bbCC x BbCc BbCc x BbCc jBBcc x bbCC Bbcc x BbCC BbCc x BbCc Bbcc x bbCC Bbcc x BbCC

►Vedi quiz 2134: 3/8 è il risultato di 3/16 Ab + 3/16 aB.

2141. [V] Nei polli la forma della cresta è determinata dall’intera­ zione tra due geni, P e R, non associati tra loro. La cresta “a 2136. [V] In un incrocio diibrido, alcuni dei discendenti hanno un rosa” si sviluppa quando il gene P presenta entrambi gli alleli fenotipo diverso rispetto a quello dei genitori. Quale delle se­ recessivi e il gene R almeno un allele dominante. Qual è la pro­ guenti affermazioni può spiegare il manifestarsi di questo feno­ babilità che dall’incrocio di due individui eterozigoti per en­ trambi i geni nasca un pollo con la cresta “a rosa”? tipo? A. 9/16 1 . È avvenuta una mutazione. B. 1/16 2 . 1 genitori sono entrambi eterozigoti per entrambi i geni. 3. Un genitore è eterozigote per entrambi i geni e l'altro genitore C. 3/4 D. 3/16 è omozigote recessivo per entrambi i geni. E. 1/2 A. Solo 1 e 3 A. Riga3

B. Riga5

C. R igai

D. Riga4

E. Riga2

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© A rtquiz BIO LO G IA ►Vedi quiz 2134, sostituendo ai geni A e B i geni P e R.

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA frequenza 1/2. Entrambi i genotipi hanno però fenotipo dominante, per cui nella prole non compare mai il fenotipo recessivo.

2142. Dall'incrocio di due eterozigoti Bb quale percentuale di omozigoti si ottiene? 2147. [V] Un albino è una persona che non ha pigmenti nella A. 0% pelle. Il carattere è dovuto alla presenza dell’allele recessivo a. B. 50% Un maschio di colorito normale figlio di genitori e nonni normali C. 75% sposa una donna normale con un genitore albino. Qual è la pro­ D. 25% babilità che il loro primo figlio sia albino? E. 5% A. 75% B. 25% ► Nell’incrocio tra due eterozigoti Bb, si possono ottenere omozigoti C. 100% BB e omozigoti Bb. La percentuale attesa di omozigoti BB è uguale D. 50% alla frequenza del gamete B del 1° individuo per la frequenza del E. Praticamente nulla gamete B del 2° individuo, quindi è 1/2 • 1/2 = 1/4. La percentuale attesa di bb è uguale al prodotto della frequenza del gamete b nel 1° ► L’albinismo si manifesta solo in individui omozigoti per l'allele re­ individuo per quella del gamete b del 2° individuo, cioè 1/2 • 1/2 = cessivo a, che ricevono una copia di tale allele da ciascun genitore. 1/4. La percentuale attesa di omozigoti BB e bb è 1/4 + 1/4 = 1/2 = La donna normale deve essere eterozigote “Aa", poiché riceve un 0,5 = 50%. allele “a” dal genitore albino, ma non manifesta l’albinismo. Il maschio molto probabilmente è omozigote per l’allele normale in quanto lo sono 2143. Dall'incrocio di due individui eterozigoti Bb quale percen­ sia i genitori sia i nonni. Di conseguenza la risposta E. è quella esatta. tuale di individui omozigoti per quel locus si otterrà? A. 75% 2148. Nella specie umana l'allele "capelli ricci" (R) è dominante B. Nessuno autosomico rispetto a quello capelli lisci (r). In una famiglia in C. 100% cui il padre, la madre e la prima figlia hanno capelli ricci, il se­ D. 50% condo figlio maschio: E. 25% A. sicuramente non avrà capelli lisci B. ha capelli ricci come il padre ►Vedi quiz 2142. C. ha sicuramente capelli ricci D. ha la probabilità di avere capelli ricci 0 lisci 2144. [M/PS] Se si incrocia un individuo eterozigote per una ca­ E. ha sicuramente capelli lisci ratteristica dominante con un omozigote recessivo con quale probabilità avremo individui con il fenotipo recessivo? ► Dalle informazioni fornite non si può stabilire se i genitori siano A. 10% omozigoti 0 eterozigoti per l’allele “capelli ricci”, per cui i figli possono B. 100% avere capelli ricci 0 lisci. C. 1%

D. 25% E. 50%

2149. Nella progenie di un incrocio AABb • Aabb (geni indipen­ denti), non è atteso il genotipo: ►Vedi quiz 2142, dove l ‘individuo Aa è eterozigote per una caratte­ A. AABb ristica dominante, e l’individuo aa è omozigote recessivo. Nella pro­ B. AAbb C. AaBb genie, il genotipo aa ha fenotipo recessivo. D. Aabb 2145. Se vengono incrociati un omozigote recessivo ed un ete­ E. AaBB rozigote per un determinato carattere, quale è la probabilità che ► Il comportamento dei geni che controllano caratteri differenti nella loro discendenza sia presente un fenotipo recessivo: (nell’esempio i geni A e B) e situati su cromosomi diversi, è descritto A. 100% dalla seconda legge di Mendel, la legge dell’indipendenza dei carat­ B. 0% teri 0 della segregazione, che afferma che i geni che controllano ca­ C. 50% ratteri differenti segregano indipendentemente, intendendo che la D. 25% segregazione ad un locus non influenza la segregazione ad un altro. E. 75% • Di conseguenza l'individuo AABb, può produrre gameti AB e Ab in proporzione 1:1. L’individuo Aabb può produrre gameti Ab e ab in ►Vedi quiz 2144. proporzione 1:1. Nella progenie si ottengono i seguenti genotipi: 2146. [V] Nell'incrocio tra un individuo omozigote dominante e 1) AABb, dai gameti AB e Ab; 2) AaBb, dai gameti AB e ab; 3) AAbb, un individuo eterozigote per quel carattere, quale è la probabili­ dai gameti Ab e Ab; 4) Aabb dai gameti ab e ab. Il genotipo della risposta E non è quindi atteso. tà che nel fenotipo della prole compaia il carattere recessivo? A. 100% 2150. [IVI] In una razza di cani il carattere "assenza di pelo" è do­ B. 0 vuto al genotipo eterozigote Hh. I cani con pelo normale sono C. 1/2 omozigoti recessivi (hh); il genotipo omozigote dominante (HH) D. 1/16 è letale e gli individui nascono morti. Dall'incrocio tra due cani E. 1/4 mancanti di pelo, con quale frequenza si hanno cuccioli man­ ► Un individuo omozigote dominante, per esempio AA, produce solo canti di pelo, sul totale dei cuccioli nati vivi? gameti A. L’individuo eterozigote Aa, produce gameti A e gameti a A. Tutti mancanti di pelo con uguale frequenza 1/2. L’incrocio tra i due individui produrrà pro­ B. 1/3 genie con genotipo AA con frequenza 1/2 e con genotipo Aa con C. Nessuno mancante di pelo

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA D. Tutti a pelo normale E. 2/3

per la frequenza del gamete A del 2° individuo, quindi è 1/2 • 1/2 = 1/4. Il genotipo Aa si può avere se si incontra un gamete A del 1° individuo con un gamete a del 2° individuo 0 se si incontra un game­ ► I cani mancanti di pelo hanno genotipo eterozigote Hh e produco­ te a del 1° individuo con un gamete A del 2° individuo. La probabilità no gameti H e gameti h entrambi con frequenza 1/2. Nella progenie, di avere uno di questi due eventi segue la regola della somma, cioè si hanno genotipi HH: Hh: hh nelle proporzioni 1:2:1. I cani HH na­ è uguale alla somma delle probabilità dei due eventi, cioè 1/4 + 1/4 = scono morti. Dei cuccioli nati vivi, quelli senza pelo hanno frequenza 1/2. La probabilità di aa è uguale al prodotto della frequenza del ga­ di 2 volte maggiore rispetto quelli a pelo normale, quindi 2/3. mete a nel 1° individuo per quella del gamete a del 2° individuo, cioè 1/2 • 1/2 = 1/4. Nel complesso, la progenie dell’incrocio ha genotipi 2151. [0] In una razza di cani il carattere “assenza di pelo” è do­ AA:Aa:aa in proporzione 1:2:1. I gatti con genotipo AA sono senza vuto al genotipo eterozigote Hh. I cani con pelo normale sono coda e non nascono. Di conseguenza, tra i nati vivi, il rapporto feno­ omozigoti recessivi (hh); il genotipo omozigote dominante (HH) tipico è 2:1 cioè 2 gatti di Man con genotipo Aa e 1 gatto con coda è letale e gli individui nascono morti. Dall’incrocio tra due cani normale, genotipo aa. mancanti di pelo, con quale frequenza si hanno cuccioli a pelo normale, sul totale dei cuccioli nati vivi? 2154. Se si incrocia una linea pura per il colore rosso del fiore A. 2/3 con un eterozigote a fiori rossi quante piante avranno i fiori rossi? B. 100% a pelo normale A. 25% C. 100% mancanti di pelo B. 1% D. 1/3 C. 100% E. 0% a pelo normale D. 10% E. 50% ► Vedi quiz 2150. ►Vedi quiz 2146, ponendo che la linea pura per il colore rosso del 2152. [M/V] In una razza di cani il carattere "assenza di pelo" è fiore ha genotipo AA e l'eterozigote ha genotipo Aa. Nella progenie, dovuto al genotipo eterozigote Hh. I cani con pelo normale sono le piante con fiori rossi hanno genotipo AA e Aa. omozigoti recessivi (hh); il genotipo omozigote dominante (HH) è letale e gli individui nascono morti. Se un allevatore vuole cani 2155. Quali sono le frequenze attese in un incrocio tra piselli privi di pelo, gli converrà fare un accoppiamento tra: gialli eterozigoti (Gg)? A. entrambi i genitori mancanti di pelo A. 50% di piselli gialli e 50% di piselli verdi B. un individuo con pelo normale e l'altro mancante di pelo B. Percentuale variabile di gialli e verdi C. un omozigote dominante e uno recessivo C. 60% di piselli verdi e 40% di piselli gialli D. tra un individuo con genotipo hh e l'altro con genotipo HH D. 100% di piselli gialli E. tra due individui entrambi hh E. 75% di piselli gialli e 25% di piselli verdi ► Nella risposta A, un incrocio tra genitori entrambi mancanti di pelo Hh, da una progenie con genotipi HH: Hh : hh in proporzioni 1:2:1, in cui i cani con genotipo HH nascono morti, e della progenie viva, i 2/3 hanno genotipo Hh e fenotipo “assenza di pelo" e 1/3 ha genotipo hh e fenotipo “pelo normale”. Nella risposta B, l’incrocio tra un individuo con pelo normale hh e uno mancante di pelo Hh, da una progenie con genotipo hh con frequenza del 50% e genotipo Hh del 50%. Nel­ le risposta C e D, i cani con genotipo omozigote dominante HH na­ scono morti, per cui tale incrocio è impossibile. Nella risposta E, l’incrocio tra due individui hh, tutta la progenie ha genotipo hh con fenotipo pelo normale. Di conseguenza, considerando solo la proge­ nie viva, conviene l’incrocio della risposta A, tuttavia considerando tutta la progenie, gli incroci di A e B sono equivalenti. 2153. [V] I gatti dell’isola di Man sono eterozigoti per una muta­ zione (dominante) che causa l’assenza della coda. La mutazione omozigote risulta letale già a livello embrionale. Pertanto l'incrocio tra due gatti di Man originerà: A. tutti gatti di Man B. un rapporto fenotipico di 2:1 tra i gatti nati vivi, cioè 2 gatti con coda normale e 1 di Man C. tutti gatti con coda normale D. un rapporto fenotipico di 2:1 tra i gatti nati vivi, cioè 2 gatti di Man e 1 con coda normale E. un rapporto fenotipico di 3:1 tra i gatti nati vivi, cioè 1 gatto di Man e 3 con coda normale ► Se poniamo che il genotipo eterozigote è Aa dove A è la mutazio­ ne dominante che causa l’assenza di coda, un gatto di Man eterozi­ gote Aa produce gameti A con frequenza 1/2 e gameti a con fre­ quenza 1/2. Nell'incrocio tra due individui eterozigoti Aa, la probabili­ tà di avere AA, è uguale alla frequenza del gamete A del 1° individuo

►Vedi quiz 2123. 2156. Dall'incrocio di due piante di pisello odoroso, una con semi gialli e lisci, eterozigote per entrambi i caratteri (dominanti) e una con semi verdi e rugosi (caratteri recessivi) vengono pro­ dotte piante: A. un rapporto fenotipico 9:3:3:1 B. 3/4 a semi gialli e lisci e 1/4 a semi verdi e rugosi C. metà a semi gialli e lisci e metà a semi verdi e rugosi D. tutte a semi gialli e lisci E. 1/4 a semi gialli e lisci; 1/4 a semi verdi e rugosi; 1/4 a semi gialli e rugosi; 1/4 a semi verdi e lisci ► La pianta con semi gialli e lisci ha genotipo YySs, la seconda pianta ha genotipo yyss. Per ottenere i genotipi della progenie, biso­ gna considerare una coppia di alleii alla volta. L’incrocio di Yy con yy produce una progenie 1/2 Yy e 1/2 yy. L’incrocio Ss con ss, produce una progenie 1/2 Ss e 1/2 ss. Dato che la segregazione dei due geni si verifica in modo indipendente, la proporzione attesa di ogni classe fenotipica è pari al prodotto delle proporzioni delle singole classi fenotipiche. La proporzione di YySs (semi gialli e lisci) è 1/4; Yyss (semi gialli e rugosi) è 1/4; yySs (semi verdi e lisci) è 1/4; yyss (semi verdi e rugosi) è 1/4. 2157. Dall'incrocio tra linee pure di piante di pisello a seme li­ scio (carattere dominante) e seme rugoso (carattere recessivo) in prima generazione si ottengono: A. non è prevedibile il carattere B. tutte piante a seme liscio C. 75% di piante a seme liscio e 25% di piante a seme rugoso D. tutte piante a seme rugoso E. 50% di piante a seme liscio e 50% di piante a seme rugoso

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©Artquiz BIOLOGIA ►Vedi quiz 2118, considerando che il genotipo per il seme liscio è AA e quello per il seme rugoso è aa. 2158. [V] Una pianta di pisello appartenente a una linea pura per semi lisci e verdi (RRyy) viene incrociata con una pianta di pi­ sello appartenente a una linea pura per semi rugosi e gialli (rrYY). Quale dei seguenti genotipi si avrà nella generazione F1? A. rrYY B. RRYY C. RrYy D. RRyy E. rryy

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 1:2:1. Il fenotipo dei genotipi AA e Aa è uguale ed è quello dominan­ te, il fenotipo del genotipo aa è quello recessivo. Di conseguenza, ii rapporto fenotipico nella progenie è 3:1. 2162. Si ottiene un rapporto fenotipico di 9:3:3:1 nella progenie di un incrocio tra individui: A. eterozigoti per un singolo gene B. eterozigoti per due geni indipendenti C. omozigoti D. eterozigoti per tre geni indipendenti E. omozigoti della generazione parentale

► Il rapporto fenotipico 9:3:3:1 è spiegato dalla seconda legge di Mendel, il principio dell’assortimento indipendente: i fattori (geni) che controllano caratteri diversi si distribuiscono in modo indipendente (alla meiosi) l’uno dall’altro. Il rapporto fenotipico 9:3:3:1 si ottiene dall'incrocio tra due individui diibridi 0 eterozigoti per due geni indipendenti, per esempio con genotipo Aa Bb. Ogni individuo eterozigo­ 2159. [V] In un tipo di piante il carattere "fiore rosso" (R) è do­ te può formare quattro tipi di gameti diversi: AB, Ab, aB, ab. minante rispetto al carattere "fiore giallo" (r). Una pianta a fiori Dall’incrocio dei due individui, sono possibili 4 - 4 = 1 6 combinazioni rossi, selezionata per molte generazioni, viene incrociata con gametiche. Come risultato ci sono nove classi genotipiche, ma a una pianta a fiori gialli, pure selezionata per molte generazioni. causa della dominanza, sono previsti solo quattro fenotipi. Infatti i genotipi: 1/16 AABB, 2/16 AABb, 2/16 AaBB, 4/16 AaBb danno il Quali saranno i possibili risultati di tale incrocio? fenotipo A-B-, che ha proporzione 9/16. I genotipi 1/16 AAbb, 2/16 A. Tutte piante a fiori gialli Aabb danno il fenotipo A- bb, con proporzione 3/16. I genotipi 1/16 B. Tutte piante a fiori rossi aaBB, 2/16 aaBb danno il fenotipo aa B- con proporzione 3/16. Il C. 50% di piante a fiori gialli e 50% di piante a fiori rossi genotipo 1/16 aabb dà il fenotipo aabb, con proporzione 1/16. D. 75% di piante a fiori rossi e 25% di piante a fiori gialli E. 75% di piante a fiori gialli e 25% di piante a fiori rossi 2163. [M/O] Quante classi fenotipiche compaiono nella prima ► Una pianta a fiori rossi selezionata per molte generazioni da origi­ generazione a seguito di un incrocio mendeliano tra due doppi ne ad una linea pura di piante omozigoti per tale carattere, cioè con eterozigoti? genotipo AA. Similarmente, la pianta a fiori gialli, dopo molte genera­ A. 4 zioni, da origine ad una linea pura di piante con genotipo aa. Incro­ B. 8 ciando questi due tipi di piante, si ottengono unicamente piante con C. 10 genotipo eterozigote Aa e fenotipo dominante a fiori rossi. Vedi an­ D. 2 E. 1 che quiz 2118.

► La pianta a semi lisci e verdi (RRyy) produce solo gameti Ry e la pianta a semi rugosi e gialli (rrYY) produce solo gameti rY, pertanto la generazione F1 sarà costituita interamente da individui con geno­ tipo RrYy e fenotipo doppio dominate liscio e giallo.

2160. [V] Applicando le leggi della probabilità è possibile preve­ dere che dall'Incrocio tra due eterozigoti venga prodotto un ete­ rozigote, secondo la formula: A. 1/4+ 1/2 =1/2 B. 1/4-1/4 = 1/16 C. 1/4+ 1/4 = 1/2 D. 1/4+1/4 = 1/8 E. 1/4-1/4 = 1/2

►Vedi quiz 2162.

► Se consideriamo un individuo eterozigote Aa, la frequenza di ga­ meti prodotti A è 1/2 e di gameti a è 1/2. Nell’incrocio in questione, la progenie eterozigote viene generata dall’incontro di un gamete A del 1° individuo e di un gamete a del 2° individuo, oppure dall’incontro di un gamete a del 1° individuo e di un gamete A del 2° individuo. La probabilità di ognuno di questi due eventi è 1/2 • 1/2 = 1/4 (regola del prodotto), per cui la probabilità di individui eterozigoti è data dalla somma delle probabilità dei due eventi, 1/4 + 1/4 = 1/2.

► Vedi quiz 2162.

►Vedi quiz 2123. L’incrocio tra due organismi eterozigoti, es. geno­ tipo Aa, produce una progenie con rapporto genotipico AA:Aa:aa =

2166. In una serie di incroci genetici la discendenza mostrò il rapporto fenotipico 9:3:3:1.

2164. Quale dei seguenti incroci produce con più probabilità una discendenza con fenotipo GgNn? A. GgNn • GgNn B. ggNn-GGNN C. GGNn • GgNn D. GGNN • ggnn E. ggNN-GGNn

2165. Sulla base del principio dell’eredità indipendente (rapporto 9:3:3:1) quale proposizione si può ritenere ESATTA? A. il numero 1 rappresenta la proporzione dei discendenti che pre­ sentano i due caratteri dominanti B. I due numeri 3 rappresentano le proporzioni dei discendenti che presentano un carattere dominante e uno recessivo C. Il numero 9 rappresenta la proporzione dei discendenti che pre­ 2161. Nella progenie di un incrocio tra due organismi eterozigoti sentano un carattere dominante e uno recessivo per un singolo gene è atteso un rapporto fenotipico di 3:1, perché: D. Il numero 9 rappresenta la proporzione dei discendenti con i due A. i due alleli sono identici caratteri recessivi B. ogni allele contiene due mutazioni E. Il numero 9 rappresenta la proporzione dei discendenti che pre­ C. si osservano solo caratteri recessivi sentano uno solo dei caratteri dominanti D. i due alleli presentano dominanza incompleta E. i due alleli segregano durante la meiosi ►Vedi quiz 2162.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA Quali delle seguenti affermazioni potrebbero essere vere? 1. Sono stati studiati due geni ciascuno con due alleli 2 . 1 genitori erano eterozigoti 3. Qualche discendente ha un fenotipo diverso da quello dei genitori 4. Qualche discendente ha un fenotipo simile a quello dei genitori A. solo 1 B. 1,2. 3 e 4 C. solo 1 e 2 D. solo3e4 E. solo 2 e 3 2167. Nei cani il carattere scuro (S) del mantello è dominante sul carattere albino (s) e il carattere pelo corto (C) è dominante su quello pelo lungo (c). Se i genitori hanno genotipo rispettiva­ mente CcSs e CcSs, in che rapporti staranno le classi fenotipiche della progenie? A. 1:1 B. Vi è una sola classe fenotipica C. 3:1 D. 9:3:3:1 E. 1:2:1 ►Vedi quiz 2162. 2168. Da piante di bocca di leone a fiore rosso, incrociate con piante a fiori bianchi si è ottenuta una Fi costituita da piante con fiori rosa. In F2 è atteso un rapporto fenotipico di: A. 1:1:1:1 B. 1:1 C. 3:1 D. 1:2:1 E. 9:3:3:1 ►Vedi quiz 2123. Il colore dei fiori della bocca di leone è un caso di dominanza incompleta, in cui il fenotipo dell'eterozigote è diverso da quello dei due fenotipi omozigoti, ed è intermedio tra questi. Se l’incrocio tra due piante una con fiori rossi e una con fiori bianchi produce una F1 costituita da piante con fiori rosa, vuol dire che le piante della generazione parentale sono linee pure, cioè omozigoti per quel carattere, e le piante della F1 sono tutte eterozigoti, cioè con genotipo Aa. La F2 è ottenuta dall’autofecondazione delle piante F1. Poiché il fenotipo degli eterozigoti è diverso da quello degli omo­ zigoti, nella F2, il rapporto fenotipico è uguale a quello genotipico AA:Aa:aa = 1:2:1.

►Vedi quiz 2161. 2171. Un topo a pelo nero viene incrociato molte volte con una femmina a pelo bianco: i loro figli (Fi) sono sempre tutti neri. Incrociando tra loro due di tali figli si può osservare che nella loro prole (F2 ): A. tutta la prole F2 è nera perché il carattere nero è dominante B. sono presenti in uguale proporzione il carattere pelo bianco e pelo nero C. ricompare il carattere pelo bianco anche se predomina ancora il carattere pelo nero D. compaiono topi con pelo grigio perché la coppia parentale non era pura E. il colore del pelo della F2 è uguale a quello della Fi perché deri­ vano dalla stessa coppia-parentale ►Vedi quiz 2123. Gli individui della Fi sono eterozigoti per il colore del pelo, ed il loro incrocio produce una progenie F2 con rapporto genotipico AA:Aa:aa = 1:2:1 e rapporto fenotipico 3:1, in cui il fenoti­ po dominante “nero” ha frequenza pari a tre volte quella del fenotipo recessivo “bianco”. 2172. [V] Il colore nero (N) della pelliccia delle pecore è domi­ nante sul bianco (n). Come è possibile determinare il genotipo di una pecora nera? A. Mediante incrocio con una pecora nera B. Mediante incrocio con una pecora bianca C. Sicuramente è omozigote perché è nera D. Non è possibile determinare il genotipo E. Sicuramente è eterozigote perché il nero è dominante ► Il genotipo di un fenotipo dominante, può essere omozigote 0 ete­ rozigote per quel carattere. Per determinare il genotipo ignoto di un individuo con fenotipo dominante, viene solitamente effettuato un re incrocio di prova, tra l’individuo di interesse e un individuo a fenotipo recessivo, bianco, il cui genotipo è necessariamente omozigote per quel carattere.

2173. Nei piselli, il carattere "pianta alta" presenta dominanza completa sul carattere "pianta nana". L'incrocio tra una pianta alta e una pianta nana produce circa la metà delle piante alte e la metà nane. I genotipi delle piante che hanno dato origine a questo incrocio sono: A. la pianta alta è eterozigote e la pianta nana è omozigote B. la pianta alta è omozigote e la pianta nana è eterozigote C. entrambe le piante sono omozigoti D. non è possibile un'affermazione certa 2169. Incrociando due individui ibridi per un carattere, in quale E. entrambe le piante sono eterozigoti rapporto si trovano in prima generazione il carattere dominante e il carattere recessivo? ►Vedi quiz 2123, ponendo che, sia nella generazione parentale sia A. 3 dominanti: 1 recessivo nella progenie, il genotipo della “pianta alta” eterozigote è “Aa” e B. 50% dominanti: 50% recessivi quello della “pianta nana” è “aa". C. 5 dominanti: 5 recessivi D. 1 dominante: 3 recessivi 2174. [V] Incrociando una pianta a fenotipo dominante (A) con E. 2 dominanti: 2 recessivi una a fenotipo recessivo (a) i genotipi delle piante che si otten­ gono saranno: ►Vedi quiz 2161. Un individuo ibrido per un carattere ha genotipo A. AA oppure aa eterozigote. B. sicuramente diversi dai genotipi dei genitori C. Aa oppure aa 2170. Incrociando due individui ibridi per un carattere, in quale D. esclusivamente Aa rapporto si trovano il carattere dominante e il carattere recessivo? E. AA oppure Aa A. 1 dominante: 3 recessivi B. Tutti dominanti ► La pianta a fenotipo dominante A può essere omozigote AA e C. Tutti recessivi produrre solo gameti con A, 0 eterozigote Aa, e produrre gameti con D. 3 dominanti: 1 recessivo A e a in proporzioni 1:1. La pianta a fenotipo recessivo a è necessa­ E. 2 dominanti: 2 recessivi riamente omozigote aa e produce solo gameti a. Di conseguenza, se

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA

il primo individuo è AA, dall’incrocio si ottengono tutte piante eterozi­ goti Aa. Se il primo individuo è eterozigote, dall'incrocio si ottengono piante Aa e aa in uguali proporzioni.

2180. [V] Nella Drosophila il carattere "occhi a barra" è dominan­ te legato al sesso. Si incrocia una femmina eterozigote con oc­ chi a barra con un maschio con occhi normali. I figli, indipen­ dentemente dal sesso, saranno: 2175. Incrociando una pianta a fiori rossi con una a fiori bianchì A. tutti con genotipo eterozigote si ottengono 50% di piante a fiori bianchi e 50% di piante a fiori B. sicuramente tutti con occhi a barra rossi. Sapendo che il carattere colore rosso del fiore (A) è do­ C. tutti con genotipo omozigote minante sul carattere colore bianco (a), qual è il genotipo della D. sicuramente tutti con occhi normali E. 50% con occhi normali, 50% con occhi a barra pianta a fiori rossi parentale? A. Non è possibile stabilirlo ► Un carattere legato al sesso si trova solo sul cromosoma X e non B. AA ha controparte sul cromosoma Y. Le femmine eterozigoti con occhi a C. Aa barra possono produrre gameti con il cromosoma X con la mutazione D. AX dominante “occhi a barra” e gameti con il cromosoma X con l'allele E. aa selvatico, occhi normali. Il cromosoma X del maschio porta l’allele ► Poiché il colore bianco è recessivo, i fiori bianchi devono essere selvatico. Nella progenie, le femmine possono essere omozigoti per omozigoti aa. Il genotipo della pianta a fiori rossi deve essere Aa, l’allele selvatico 0 eterozigoti in proporzioni 1:1, a seconda del cro­ poiché tale individuo produce gameti con A e gameti con a in uguali mosoma X che ricevono dalla madre. I maschi ricevono l'unico cro­ proporzioni, che rispecchiano quelle della progenie che deriva dal! mosoma X dalla madre, e quindi saranno occhi normali e con occhi a incrocio con un omozigote recessivo. Se il genotipo fosse stato AA, barra in proporzioni 1:1. tutta la progenie sarebbe stata Aa e quindi con fenotipo fiori rossi. 2181. [M/PS] Si incrocia una Drosophila maschio con “occhio a 2176. [V] Incrociando due piante di pisello si ottengono 50% di barra” con una femmina con occhi normali. Nella Fi tutte le piante a colore rosso (A) e 50% di piante a colore bianco (a). femmine presentano il carattere "occhi a barra" mentre tutti i maschi hanno occhi normali. Nella F2 il 50% dei maschi e il 50% Quali possono essere i probabili genotipi dei genitori? delle femmine hanno "occhi a barra”. Si può dedurre che il ca­ A. AA eaa rattere "occhi a barra" è determinato da un allele: B. AAeAa C. aaeaa A. che ha subito una mutazione in Fi D. Aaeaa B. dominante legato al sesso C. autosomico recessivo E. AaeAa D. autosomico dominante ►Vedi quiz 2123. E. recessivo legato al sesso 2177. Per ottenere in prima generazione (Fi) uguali percentuali del fenotipo dominante e di quello recessivo è necessario ope­ rare l'incrocio: A. AA*Aa B. AA*AA C. AA *aa D. Aa*Aa E. Aa*aa ► Vedi quiz 2123. 2178. L'incrocio di un carattere dominante (occhi scuri) con uno recessivo (occhi azzurri), espressi entrambi in omozigosi, genera: A. 50% di individui con fenotipo dominante, 50% con quello recessivo B. 100% di individui con fenotipo dominante C. 25% di individui con fenotipo dominante, 75% con quello recessivo D. 100% di individui con fenotipo recessivo E. 25% di individui con fenotipo recessivo, 75% con quello dominante

► Poiché nella Fi le proporzioni fenotipiche sono diverse tra femmi­ ne e maschi, si può dedurre che è un carattere legato al sesso. Inol­ tre, poiché il fenotipo è manifestato da tutte le femmine della Fi ma non dai maschi, si tratta di un allele dominante. Poiché i maschi della Fi ricevono il cromosoma X unicamente dalla madre occhi normali, le femmine della generazione parentale devono essere omozigoti. Inoltre le femmine della Fi ricevono necessariamente un cromosoma X dal padre “occhi a barra” e uno dalla madre omozigote per occhi normali e di conseguenza sono tutte eterozigoti. Se fosse stato re­ cessivo legato al sesso, nella Fi le femmine avrebbero avuto tutte occhi normali.

2182. [V] Un coniglio maschio dal pelo grigio lungo è stato ac­ coppiato con un coniglio femmina dal pelo grigio lungo. Dall'u­ nione sono nati 16 coniglietti con le seguenti caratteristiche: 9 con il pelo grigio lungo, 3 con il pelo grigio corto, 1 con il pelo bianco corto, 3 con il pelo bianco lungo. Quali sono i caratteri recessivi? A. Bianco/Lungo B. Bianco/Nero ► Vedi quiz 2118. C. Grigio / Corto 2179.11 carattere "occhi scuri" è dominante sul carattere "occhi D. Bianco / Corto chiari". Da una coppia in cui il padre è omozigote con occhi E. Grigio/Lungo chiari e la madre omozigote con occhi scuri, nasceranno figli: ►Vedi quiz 2134 per la spiegazione delle proporzioni tra le classi A. 75% con occhi chiari e 25% con occhi scuri fenotipiche. Poiché nella progenie tra due coniglietti entrambi con B. tutti con occhi scuri pelo grigio lungo si riscontra il rapporto fenotipico 9:3:3:1, si deduce C. 50% con occhi chiari e 50% con occhi scuri che i due coniglietti sono diibridi per tali caratteri e il carattere grigio è D. 75% con occhi scuri e 25% con occhi chiari dominante sul bianco e il carattere pelo lungo è dominante su pelo E. tutti con occhi chiari corto. Infatti, i caratteri recessivi bianco e corto sono quelli che si manifestano nella classe fenotipica con proporzione 1/16. ►Vedi quiz 2118.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2183. [V] In un incrocio, l'individuo 1 ha genotipo AABBdd e l’individuo 2 ha genotipo aabbDD. Quale percentuale della loro progenie avrà fenotipo identico all’individuo 1 , sapendo che i geni A, B e D sono a dominanza completa? A. 100% B. 50% C. 33% D. 75% E. 0% ► L’incrocio tra l’individuo 1 e l’individuo 2 darà sempre come risulta­ to come fenotipo con i tre caratteri dominanti. RAPPORTI MENDELIANI ATIPICI DOMINANZA INCOMPLETA E CODOMINANZA 2184. [0] Nel caso di codominanza di due geni: A. non esiste l'individuo eterozigote B. nell'eterozigote vengono espressi entrambi gli alleli C. la prole manifesta il carattere in forma intermedia D. non esiste l'individuo omozigote E. nell'eterozigote il fenotipo è recessivo 2185. Quando gli individui della prima generazione (F1) presen­ tano, per un carattere mendeliano, fenotipo intermedio tra quelli dei due genitori per un determinato carattere si tratta: A. di conseguenza di un avvenuto crossing-over B. di atavismo C. di dominanza incompleta D. di delezione E. di mutazione

ALLELI MULTIPLI E GRUPPI SANGUIGNI I gruppi sanguigni sono sistemi antigenici presenti alla superficie dei globuli rossi e di altre cellule. I gruppi sanguigni sono circa 20, tra cui i principali sono i sistemi AB0 e Rh. Il sistema AB0 comprende 4 an­ tigeni: A, B, AB, 0 (zero). Gli individui con gruppo sanguigno A pos­ seggono l'antigene A e preformati gli anticorpi anti-B; quelli con gruppo sanguigno B l'antigene B e gli anticorpi anti-A; quelli con gruppo sanguigno AB entrambi gli antigeni A e B e nessun anticorpo; quelli di gruppo sanguigno 0 nessun antigene ed entrambi gli anti­ corpi, anti-A e anti-B. Nessun individuo possiede anticorpi diretti con­ tro l'antigene presente sui propri globuli rossi. La trasfusione di san­ gue incompatibile causa la distruzione (lisi) dei globuli rossi che pos­ seggono l'antigene contro cui è diretto l'anticorpo corrispondente: ne origina una anemia emolitica. 2188.1 gruppi sanguigni sono determinati: A. solo dal gruppo sanguigno materno B. solo dal gruppo sanguigno paterno C. dagli anticorpi presenti sui globuli rossi D. dagli antigeni presenti in soluzione nel plasma E. dagli antigeni presenti sui globuli rossi 2189. Che tipo di antigeni possiedono i soggetti di gruppo san­ guigno AB? A. Hanno indifferentemente l'antigene A 0 il B B. Hanno solo l'antigene B C. Hanno gli antigeni A e B D. Hanno solo l'antigene a E. Non hanno antigeni

► La dominanza incompleta è la condizione in cui nessuno dei due alleli di un gene è completamente dominante sull’altro, per cui gli individui della F1 eterozigoti per quel carattere hanno un fenotipo intermedio tra quelli dei genitori che sono omozigoti per i due diversi alleli.

2190. [M] I gruppi sanguigni sono un esempio di: A. eredità legata al sesso B. dominanza incompleta C. allelia multipla 2186. [V] In una specie di anatra il colore del piumaggio è de­ D. eredità monofattoriale terminato da un gene con tre alleli, due dei quali codominanti ed E. eredità poligenica uno recessivo rispetto agli altri due. Quanti fenotipi si possono ottenere e quanti genotipi? ►Si parla di allelia multipla quando a un solo carattere fenotipico A. 6 fenotipi e 9 genotipi corrispondono più di due alleli dello stesso gene. Il caso più comune B. 4 fenotipi e 6 genotipi di allelia multipla riguarda i gruppi sanguigni A, B e 0. Questi sono C. 6 fenotipi e 6 genotipi determinati dal punto di vista fenotipico da speciali proteine di mem­ D. 3 fenotipi e 6 genotipi brana dei globuli rossi, adoperate come sistema di riconoscimento, E. 3 fenotipi e 4 genotipi antigeni. Ogni gruppo sanguigno possiede delle particolari proteine di membrana: la proteina A, la B, entrambe queste due (gruppo AB) ► In quest'esercizio le tre diverse combinazioni dei due alleli codo­ 0 nessuna di esse (gruppo 0). Il gene che codifica per queste protei­ minanti danno origine a tre diversi fenotipi. Le due combinazioni tra ne di membrana, esiste in tre alleli diversi: A, B e 0: nel primo caso l'uno 0 l'altro allele codominante e l'allele recessivo formano altri due comanda la produzione di glicoproteina A, nel secondo caso di B e genotipi, ma hanno fenotipo identico a quello degli omozigoti per gli nel terzo di nessuna proteina. Inoltre gli alleli A e B sono codominan­ alleli codominanti. Il sesto genotipo è quello dell'allele recessivo in ti: gli individui eterozigoti hanno gruppo AB in quanto producono en­ omozigosi. Questo genotipo determina il quarto fenotipo di questa trambe le proteine A e B. L'allele 0 è recessivo rispetto gli altri, in specie di anatra. quanto codifica la produzione di nessuna proteina. 2187. Si è fatto un esperimento in un campo di piselli. Ci sono due alleli che determinano la grandezza dei piselli: P (grande) e p (piccolo). L’allele P è autosomico dominante. Quanti genotipi e fenotipi sono possibili? A. 3 genotipi e 3 fenotipi B. 3 genotipi e 2 fenotipi C. 2 genotipi e 3 fenotipi D. 2 genotipi e 2 fenotipi E. nessuno di quelli indicati

2191. Il sistema AB0 è: A. il sistema di coagulazione del sangue B. il nome di un sistema omeostatico C. un sistema coinvolto nella risposta immunitaria D. l'insieme degli anticorpi E. un sistema di gruppi sanguigni ►Vedi quiz 2190.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA

2192. Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti il sistema ► Un individuo di gruppo A ha sui globuli rossi la presenza dell'antiABO, responsabile dei gruppi sanguigni umani, è FALSA? gene A, mentre nel plasma si riscontra la presenza dell'agglutinina (anticorpo) anti-B, per cui la risposta B. è corretta, mentre le A. e D. A. L'allele lA codifica per l'anticorpo A sono errate. La risposta C. è errata in quanto individui di gruppo 0 B. Gli alleli lA e lB presentano codominanza non producono antigeni di membrana. C. L'allele lA è dominante su l° D. Si tratta di un sistema ad alleli multipli 2198. [V/PS] Genitori di gruppo sanguigno A hanno un figlio di E. Un individuo appartenente al gruppo 0 ha genotipo l°l° gruppo sanguigno 0. Si può affermare che per entrambi i genitori: 2193. Il gruppo sanguigno ABO è un esempio di: A. il fenotipo è AB B. il genotipo è AA A. eredità poligenica B. dominanza incompleta C. il genotipo è 00 C. eredità mitocondriale D. il genotipo non è determinabile D. allelia multipla E. il fenotipo è A E. eredità monofattoriale ► Il figlio di gruppo 0 ha genotipo “00”. Di conseguenza deve aver ricevuto un allele “0” da ciascun genitore, che quindi hanno genotipo 2194. Da cosa sono determinati i gruppi sanguigni? A0 e fenotipo A. A. Dal gruppo sanguigno paterno B. Dagli anticorpi prodotti dai globuli bianchi del sangue 2199. [M] Un uomo ha gruppo sanguigno A e sua moglie 0. Quali C. Dal gruppo sanguigno materno possono essere i fenotipi dei figli? D. Dal tipo di antigeni presenti sui globuli rossi A. Sia A sia 0 E. Dal tipo di piastrine presenti in quell’individuo B. Sicuramente solo A perché è dominante C. Sicuramente solo 0 ►Vedi quiz 2190. D. Sicuramente 50% A e 50% 0 2195. [0] Nel reparto di maternità di un ospedale nascono tre E. Non possono avere figli: i gruppi sanguigni sono incompatibili bambini. I loro genitori hanno gruppo sanguigno presentato in ► La moglie può avere genotipo solo “00”. Un uomo di gruppo A, tabella. può avere genotipo AA 0 A0. Nel primo caso, il loro incrocio genera Coppia 1 Coppia 2 C oppia 3 una progenie solo con genotipo A0 e fenotipo gruppo A; nel secondo caso, viene generata una progenie con genotipo A0 (gruppo A) e M adre A 0 B “00” (gruppo 0) in rapporto 1:1. Per cui la risposta A. è quella corretta.

Padre

B

0

B

Quale delle seguenti affermazioni è sicuramente CORRETTA? A. La coppia 1 sicuramente non può avere un figlio 0 B. La coppia 1 ha sicuramente un figlio AB C. La coppia 2 ha sicuramente un figlio 0 D. La coppia 3 ha sicuramente un figlio B E. La coppia 3 potrebbe avere un figlio A ► La risposta C è corretta perché entrambi i genitori sono omozigoti “00". Le altre risposte sono errate, in quanto non sappiamo se il ge­ notipo dei genitori sono omozigoti 0 eterozigoti per il gruppo sangui­ gno espresso. 2196. [V] Il gruppo sanguigno umano più comune è determinato da alleli codominanti di tre differenti tipi (A, B, 0) che pertanto possono originare: A. 8 diversi fenotipi B. 6 diversi fenotipi C. 4 diversi fenotipi D. 8 diversi genotipi E. 4 diversi genotipi ► I possibili fenotipi sono: gruppo A, per genotipi AA e A0; gruppo B, per genotipi BB e BO; gruppo AB, per il genotipo AB; gruppo 0 per il genotipo 00. 2197. [O/PS] Un individuo con gruppo sanguigno A: A. ha anticorpi A nel sangue B. può agglutinare i globuli rossi del sangue di un individuo con gruppo sanguigno B C. può agglutinare i globuli rossi del sangue di un individuo con gruppo sanguigno 0 D. non ha anticorpi A e B nel proprio sangue E. può ricevere sangue da un individuo con gruppo sanguigno B

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2 2 0 0 . [M/O] Il figlio di due genitori con gruppo sanguigno rispet­ tivamente A e B, quale gruppo sanguigno può avere tra i se­ guenti? 1) A 2) B 3)0 A. 1 0 3 B. 2 o 3 C. 1 o 2 o 3 D. Solo 3 E. 1 0 2

2201.1 figli di una coppia con padre di gruppo sanguigno A e madre di gruppo sanguigno B: A. non possono essere di gruppo AB B. sono tutti di gruppo B C. possono avere gruppo sanguigno 0 D. sono tutti di gruppo A E. sono tutti di gruppo AB ► Un padre di gruppo A può avere genotipo AA 0 A0, così come una madre di gruppo B può avere genotipo BB 0 B0, per cui i figli posso­ no essere AB, ma anche 00. 2202. Da un incrocio fra una donna di gruppo sanguigno A ed un uomo di gruppo sanguigno B possono nascere figli di grup­ po sanguigno 0 ? A. Mai B. Si, se c’è almeno un nonno in famiglia di gruppo 0 C. . Si, se la madre è eterozigote e il padre omozigote D. Solo se i genitori sono di gruppo Rh negativo E. Si, se entrambi i genitori sono eterozigoti 2203. In una famiglia il padre ha gruppo sanguigno A e la madre gruppo sanguigno B. Essi generano molti figli per metà AB e per metà B. Si può presumere che:

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA A. B. C. D. E.

il genotipo dei genitori sia rispettivamente AO - BB il genotipo dei genitori sia AA - BB il genotipo dei genitori sia AO - BO il genotipo di entrambi i genitori sia AB il fenotipo del padre sia recessivo e non possa manifestarsi

► Il padre con gruppo A, può avere genotipo AA 0 AO, la madre BB 0 BO (risposta D. errata). Tuttavia nella progenie nascono figli con gruppo B, che esclude il caso che il genotipo del padre sia AA, che quindi deve essere AO (risposta B. errata). Se il genotipo della madre fosse BO, nella progenie comparirebbero individui con genotipo 00 e fenotipo gruppo 0 (risposta C. errata). Se ne deduce che la risposta A è corretta. La risposta E è errata, in quanto i gruppi sanguigni A e B sono codominanti. 2204. [V] In una famiglia, il padre ha gruppo sanguigno B e la madre ha gruppo sanguigno A. Essi hanno parecchi figli, tutti con gruppo sanguigno AB. Si potrebbe ragionevolmente pre­ sumere che: A. il genotipo dei genitori sia AB B. il genotipo dei genitori sia 00 e BB C. il genotipo dei genitori sia AA e BB D. il genotipo di entrambi i genitori sia 00 E. il genotipo del padre sia A0 e della madre B0 ► I figli con gruppo AB hanno genotipo AB, in quanto i due alleii so­ no codominanti. Poiché vengono generati solo figli con questo geno­ tipo, presumibilmente i genitori sono AA e BB e producono gameti di un unico tipo. 2205. [V] Un uomo ha gruppo sanguigno A e sua moglie gruppo sanguigno B. Quale serie rappresenta tutti i possibili gruppi sanguigni che il figlio che aspettano potrebbe avere? A. A, B, AB B. A, B, 0 C. A, B D. A, B, AB, 0 E. AB, 0 ►Vedi quiz 2196. Poiché non sappiamo se i genotipi dei genitori sono AA 0 A0 e BB 0 B0, non è possibile escludere il caso di figli di gruppo 0. 2206. [O] Da una donna con sangue di tipo A e un uomo con sangue di tipo B, potranno potenzialmente nascere figli con quali gruppi sanguigni? A. Figlie femmine di tipo A e figli maschi di tipo B B. Figli maschi e femmine tutti di tipo B C. Figli maschi e femmine indifferentemente di tipo 0 , 0 A, 0 B, 0 AB D. Figli maschi e femmine tutti di tipo 0 E. Figli maschi e femmine tutti di tipo AB ►Vedi quiz 2205. 2207.1 figli di una coppia con padre di gruppo sanguigno A e madre di gruppo sanguigno AB: A. sono tutti di gruppo B B. non possono essere di gruppo AB C. possono avere gruppo sanguigno 0 D. possono essere di gruppo AB, A, e B E. sono tutti di gruppo A 2208.1 gruppi sanguigni dei figli di genitori con gruppo sangui­ gno AB saranno: A. 100% AB

B. C. D. E.

50% A e 50% B 25% A, 50% AB, 25% B non si può prevedere 25% A, 25% AB, 25% B, 25% 0

► Poiché gli alleii A e B sono codominanti, il genotipo di individui di gruppo AB è “AB” e ognuno produce gameti con l’allele A e con l'allele B con frequenza 1/2. L’incrocio di due individui AB, genera una progenie con genotipi 1/4 AA, 1/2 AB, 1/4 BB, per cui la C. è corretta. 2209. [M/O] Un uomo che non ha mai ricevuto una trasfusione di sangue ha gruppo sanguigno di tipo AB. Quale/i delle seguenti affermazioni descrive/ono correttamente questo individuo? 1. Possiede anticorpi anti-A e anti-B. 2. Ha un fenotipo che indica co-dominanza. 3. Ha alcune cellule con solo l'antigene A e alcune cellule con solo l'antigene B. A. Solo 3 B. Solo 1 C. Solo 2 e 3 D. Solo 2 E. Solo 1 e 2 2210. [O] La progenie di un individuo fenotipicamente di gruppo sanguigno AB e fattore Rh positivo NON può avere fenotipo: A. 0 Rh positivo B. A Rh positivo C. B Rh negativo D. AB Rh negativo E. AB Rh positivo ► Il sistema Rh (cosi detto perché l’agglutinogeno venne trovato per la prima volta in una scimmia Rhesus) è presente nella maggior par­ te degli individui (85% ca.) che vengono definiti perciò Rh positivi. I soggetti che ne sono privi (15% ca.) sono detti Rh negativi. Un indi­ viduo di gruppo AB, produce gameti 50% A,e 50%B. A seconda del fenotipo dell'individuo con cui si incrocia, la progenie può essere A, 0 B 0 AB, ma mai 0. 2211. Relativamente ai gruppi sanguigni del sistema AB0, un ricevente universale è di gruppo: A. A oppure B B. AB C.

0

D. A E. B ► Un individuo di gruppo AB produce sia antigeni A sia antigeni B e non ha anticorpi verso l’antigene A 0 B, per cui può ricevere sangue sia da individui A, sia B, sia AB sia 0. 2212. Da un genitore di gruppo sanguigno "AB" e l'altro di gruppo "0" possono nascere figli: A. di gruppo "0" B. di gruppo "A", "B", "AB" e "0" C. non possono nascere figli: c'è incompatibilità D. di gruppo "A" e "B" E. di gruppo "AB" ► L’individuo di gruppo 0 ha genotipo 00, e produce unicamente gameti con l’allele “0”. Il genitore di gruppo “AB” produce gameti con l’allele A 0 con l’allele B in uguali proporzioni. Di conseguenza l’incrocio in questione genera una progenie 50% gruppo “A” e 50% gruppo “B”.

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©Artquiz BIOLOGIA 2213.1 possibili fenotipi della progenie di un matrimonio tra un individuo di gruppo sanguigno AB con uno di gruppo B, il cui padre era di gruppo 0 sono: A. A, B, AB, 0 B. A, B, AB C. A, B, 0 D. A, B E. AB, 0 ► L’individuo di gruppo B deve avere genotipo “BO”, in quanto il pa­ dre aveva genotipo “00”. L’incrocio tra un individuo con genotipo “AB” e un individuo con genotipo “BO” produce una progenie 1/4 AB (gruppo AB), 1/4 A0 (gruppo A), 1/4 BB (gruppo B), 1/4 BO (gruppo B).

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA ► Il figlio di gruppo 0 ha genotipo “00”, poiché l’allele “0” è recessivo rispetto l’allele “A" e l’allele “B”. Tale figlio deve avere ricevuto un allele “0” da ciascun genitore, per cui la risposta B. è corretta. 2219. Un individuo di gruppo sanguigno 0: A. può ricevere sangue da tutti i gruppi sanguigni B. non ha anticorpi anti-A e anti-B nel sangue C. può agglutinare i globuli rossi del sangue di un individuo di grup­ po A 0 di gruppo B D. possiede gli antigeni A e B sui propri globuli rossi E. può donare sangue solo a individui di gruppo 0

► Un individuo di gruppo 0 quando riceve sangue di gruppo A 0 B, riconosce in questi gruppi qualcosa che non aveva mai visto e quindi 2214. Una coppia in cui la donna sia di gruppo sanguigno AB, monta una risposta immunitaria contro gli antigeni A e/o B. La rispo­ sta immunitaria consiste anche nell’agglutinazione perché gli anti­ con genitori entrambi di gruppo AB e il marito sia di gruppo A: corpi (che sono quelli del ricevente) fanno un reticolo con le emazie A. può avere figli di gruppo A, B, 0 ed AB A e/o B che non hanno mai visto prima. Quando invece il sangue 0 B. può avere figli maschi di gruppo A e figlie femmine di gruppo B viene donato il ricevente (sia 0, che A, che B, che A/B) non lo agglu­ C. può avere solo figli di gruppo A e di gruppo B tina perché possiede già gli antigeni 0 (comuni a tutte le emazie) e D. non può avere figli di gruppo 0 quindi il sistema immunitario del ricevente (che è quello che conta E. non può avere figli perché i gruppi A e B sono incompatibili nell’agglutinazione) conosce già gli antigeni 0 perché presenti nel suo sangue e quindi non può montare una risposta immunitaria con­ ►Vedi quiz 2213. tro sé stesso. Gli antigeni sono gruppi di zuccheri legati ad una pro­ teina di superficie delle emazie. Il gruppo 0 è fatto di zuccheri che 2215. Un individuo dì gruppo sanguigno B può ricevere sangue sono presenti in tutte le proteine di superficie. Il gruppo A contiene gli di tipo: zuccheri 0 più gli zuccheri A. Il gruppo B contiene gli zuccheri 0 più A. da tutti i gruppi sanguigni gli zuccheri B. Il gruppo AB contiene gli zuccheri 0 più gli zuccheri A B. B oppure 0 e gli zuccheri B. C. solo A D. solo B 2220. Un individuo di gruppo sanguigno 0 può ricevere trasfu­ E. soloO sione di sangue di tipo: A. tutti i gruppi sanguigni ► Un individuo di gruppo B produce antigeni B e anticorpi verso B. solo 0 e B l’antigene A, per cui può ricevere sangue da individui B 0 0 ma non C. soloO da individui di gruppo A 0 AB. D. soloO e A E. soloB 2216. In quale delle seguenti situazioni la trasfusione di sangue 2221. Gli individui di gruppo sanguigno 0: risulta incompatibile? A. hanno ereditato un allele di tipo 0 da ciascun genitore A. donatore di gruppo 0 e ricevente di gruppo B B. hanno sempre entrambi i genitori di gruppo sanguigno 0 B. donatore di gruppo 0 e ricevente di gruppo AB C. donatore di gruppo A e ricevente di gruppo A C. possono avere figli esclusivamente di gruppo sanguigno 0 D. donatore di gruppo B e ricevente di gruppo A D. hanno necessariamente almeno un genitore di gruppo sanguigno 0 E. donatore di gruppo A e ricevente di gruppo AB E. hanno sicuramente qualche parente di gruppo sanguigno 0 2217. [V] Il plasma di un donatore di sangue, sottoposto ad ana­ lisi di laboratorio, risulta contenere solamente anticorpi anti-A. Il gruppo sanguigno di questo individuo: A. sarà probabilmente 0 B. non si può determinare C. sarà probabilmente B D. sarà sicuramente AB E. sarà sicuramente A ► Un individuo con anticorpi anti-A non può essere né A né AB. Se fosse di gruppo 0, produrrebbe anticorpi anche anti-B, se ne deduce che la risposta C. è quella corretta.

► Vedi quiz 2190. 2222. [M/O] I gruppi sanguigni nel sistema AB0 sono determina­ ti dalla presenza/assenza di antigeni di tipo A e B sulla mem­ brana dei globuli rossi. Il gene responsabile della loro produ­ zione presenta tre alleli, lA, lB (codominanti) e i (recessivo). Qua­ le sarà il gruppo sanguigno di un individuo che non possiede antigeni A e B sulla membrana dei suoi globuli rossi? A. 0 B. A oppure B C. A D. B E. AB

2218. Genitori di gruppo sanguigno B hanno un figlio di gruppo ► Vedi quiz 2190. sanguigno 0. L'incrocio potrebbe essere: A. IBIBx lBl° 2223. Una persona di gruppo sanguigno 0: B. lBl° x lBl° A. può ricevere (e donare) sangue solo a persone di gruppo sangui­ C. IBIB x lBl° gno A D. IBIB x lBlB B. può ricevere (e donare) sangue solo a persone di gruppo sangui­ E. IAIBx lBl° gno B

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA C. è accettare universale D. può ricevere (e donare) sangue solo a persone di gruppo sangui­ gno AB E. è donatore universale ► Data l'assenza di antigeni sui globuli rossi e l'assenza del fattore Rhesus, una persona di gruppo sanguigno 0 può donare il proprio sangue a persone di qualunque gruppo sanguigno, mentre può rice­ verne solo da persone di gruppo 0 Rh-, 2224. [V] Una madre ha gruppo sanguigno 0 mentre il padre è AB. Eventuali figli potranno essere:

A. B. C. D. E.

AB 0 0 tutti AB AB; A; B; 0 tutti 0 AoB

► La madre di gruppo 0 ha genotipo “00”, poiché l’allele “0” è reces­ sivo rispetto l’allele “A” e l’allele “B”. Il padre AB produce gameti 1/2 “A” e 1/2 “B”. Dall'incrocio nasce una progenie 1/2 “A0” e 1/2 “B0". 2225. Un uomo di gruppo sanguigno 0 sposa una donna di gruppo AB. Qual è il gruppo atteso per i loro figli:

A. B. C. D. E.

50% gruppo A, 50% gruppo B non è possibile prevedere il gruppo sanguigno 50% gruppo 0, 50% gruppo AB tutti 0 tutti AB

►Vedi quiz 2224. 2226. Un uomo di gruppo sanguigno 0 sposa una donna di gruppo sanguigno A. Può questa coppia avere figli di gruppo 0?

A. B. C. D. E.

sì, ma solo se maschi sì se la madre ha genotipo A0 no sì, ma solo se le femmine sì se il padre ha avuto un genitore di gruppo A

2227. [O/PS] Quale, fra le seguenti coppie, NON può avere figli con gruppo sanguigno 0?

A. B. C. D. E.

Madre gruppo 0, padre gruppo B Madre gruppo A, padre gruppo 0 Madre gruppo 0, padre gruppo A Madre gruppo 0, padre gruppo AB Madre gruppo B, padre gruppo A

► Gli individui di gruppo 0, hanno genotipo “00” e ricevono un aitale da ciascun genitore. La risposta D. è corretta perché il padre di gruppo AB non può produrre gameti con l’allele “0”. 2228. Un uomo di gruppo sanguigno 0 si sposa con una donna di gruppo sanguigno A, il cui padre era di gruppo sanguigno 0. Con quale probabilità i figli saranno di gruppo sanguigno 0?

A. B. C. D. E.

Nessuna 25% 50% 100% 75%

► L’uomo di gruppo 0 deve avere genotipo “00”, in quanto questo aitale è recessivo rispetto gli altri. La donna di gruppo A deve avere genotipo “A0”, in quanto il padre aveva genotipo “00”. L’incrocio tra un individuo con genotipo “00” e un individuo con genotipo “A0” pro­ duce una progenie 1/2 “A0” (gruppo A), 1/2 “00” (gruppo 0).

2229. [IVI] Il signor Rossi ha il gruppo sanguigno 0, mentre la signora Rossi ha il gruppo sanguigno AB. Indica quale delle seguenti previsioni riguardante il gruppo sanguigno dei loro figli è possibile? A. Non è possibile prevedere il gruppo sanguigno dei figli B. Metà dei figli avrà il gruppo A e metà il gruppo B, indipendente­ mente dal sesso C. I figli avranno il gruppo 0, le figlie il gruppo AB D. Tutti i figli avranno il gruppo AB, indipendentemente dal sesso E. Le figlie avranno il gruppo 0, i figli il gruppo AB ► Il signor Rossi di gruppo 0 deve avere genotipo “00”, in quanto questo aitale è recessivo rispetto gli altri. La signora Rossi di gruppo AB deve avere genotipo “AB”, in quanto questi due aitali sono codo­ minanti. L’incrocio tra un individuo con genotipo “00” e un individuo con genotipo “AB” produce una progenie 1/2 “A0" (gruppo A), 1/2 “B0” (gruppo B). 2230. [V] Una madre di gruppo sanguigno B ha un figlio di grup­ po sanguigno 0. La paternità del bambino è incerta fra quattro possibili padri, i cui gruppi sanguigni sono rispettivamente A, B, AB e 0. Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? A. Chiunque può essere il padre, tranne l’individuo di gruppo san­ guigno 0 B. Chiunque potrebbe essere il padre, tranne l’individuo di gruppo sanguigno AB C. Sicuramente il padre può essere solo l’individuo di gruppo san­ guigno 0 D. Nessun individuo può essere escluso come potenziale padre del bambino E. Il padre è sicuramente l’individuo di gruppo sanguigno B ► Il figlio di gruppo “0” ha genotipo “00”, in quanto questo aitata è recessivo rispetto tutti gli altri. Di conseguenza la madre deve essere “B0” e il padre poteva essere “A0”, “B0” 0 “00”. La risposta B. è cor­ retta. 2231. Un individuo è vittima di un incidente e si rende necessa­ ria una trasfusione. Il gruppo sanguigno della vittima è A, ma non è disponibile sangue di gruppo A. Quale dei seguenti grup­ pi sanguigni potrebbe essere usato in sostituzione, senza cau­ sare gravi rischi per la vittima? A. Solo B B. AB, BoO C. Solo AB 0 B D. Solo 0 E. Solo AB ► Un individuo di gruppo sanguigno A produce anticorpi anti-B, di conseguenza può ricevere sangue solo da individui di gruppi “0” che non producono antigeni né A né B. 2232. [M] La figura rappresenta l'albero genealogico che riguar­ da l'ereditarietà dei gruppi sanguigni in una famiglia. O------,------A B ------,------ O

?

?

Quali potranno essere i gruppi sanguigni nipoti? A. Sicuramente 0 B. Sicuramente B C. Solo AB D. Sicuramente A E. A, B, AB, 0

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2236. [0] Supponiamo che siano stati scambiati due neonati ed oc­ corra sapere subito quali sono i loro genitori. Il 1° bambino è di grup­ po sanguigno 0; il 2° di gruppo A. Si sa che il signor Rossi è di grup­ po B e la signora Rossi di gruppo AB; il signor Bianchi è di gruppo B e così pure la signora Bianchi. Sulla base di queste informazioni, di chi è figlio il 1° bambino di gruppo 0? A. E' indispensabile procedere ad esami più sofisticati 2233. In seguito alla emorragia causata da un incidente, un individuo B. Dei signori Rossi di sesso maschile venne sottoposto a trasfusione. Sebbene il sangue C. Non è possibile prendere una decisione del donatore e quello della vittima fossero entrambi di gruppo B, la D. Possono essere entrambe le coppie trasfusione fu causa di una seria reazione dannosa. La causa più E. Dei signori Bianchi ► Il genitore di gruppo A della generazione I, ha sicuramente geno­ tipo “AO”, in quanto riceve un allele “0” dal padre di gruppo “0”. Lo stesso discorso vale per il genitore di gruppo B della generazione I, che quindi ha genotipo “B0". Da tale incrocio, i possibili genotipi della progenie sono: 1/4 “AB” (gruppo AB), 1/4 “AO” (gruppo A), 1/4 “B0" (gruppo B), 1/4 “0” (gruppo 0).

plausibile di questa reazione è che:

A. degli altri fattori non compatibili erano presenti, nel sangue del donatore e quello della vittima, anche se entrambi di gruppo B B. a causa dell'Incidente, il gruppo sanguigno della vittima era cam­ biato nel periodo di tempo trascorso tra l'analisi e la trasfusione C. il sangue del donatore conteneva troppi globuli bianchi D. il donatore di sangue era una donna E. il donatore di sangue era di una razza diversa da quella della vittima ►Gli antigeni A, B e 0 non sono gli unici presenti sugli eritrociti. Ogni gruppo sanguigno A, B, e 0 viene suddiviso ulteriormente in due categorie dal fattore Rhesus, che indica la presenza di un parti­ colare antigene Rh sulla membrana dei globuli rossi nel sangue. Il fattore Rhesus può essere positivo (Rh+) o negativo (Rh-). Esistono anche ulteriori fattori (come il fattore di Kell) per la distinzione dei vari gruppi sanguigni. 2234. [M] Di ritorno da una discoteca, Francesco, Luigi, Luca e Piero subiscono un incidente di macchina. In questo incidente Francesco perde molto sangue, per cui si rende necessaria una trasfusione immediata. Purtroppo l'incidente capita in una località remota, nella quale non sono disponibili scorte di sangue, e si rende quindi neces­ saria una donazione immediata di sangue da uno dei quattro amici. Dalla scheda sanitaria del ferito risulta che il suo sangue è di gruppo AB Rh+. Quale dei suoi amici potrà donare il proprio sangue a Francesco?

A. B. C. D. E.

Nessuno dei tre amici ’ Luigi (gruppo A Rh*) Tutti indistintamente Piero (gruppo B Rh*) Luca (gruppo 0 Rh+)

► Il bambino di gruppo 0 deve aver ereditato un allele “0” da ciascun genitore. La signora Rossi di gruppo AB ha genotipo “AB" e non può aver trasmesso un allele “0" al 1° bambino. Se ne deduce che il 1° bambino di gruppo 0 è dei signori Rossi, che quindi hanno genotipo “B0”. 2237. Se in una popolazione 40 persone su 100 hanno gruppo 0 (zero) e 10 su 100 hanno fattore Rh negativo, quale sarà la pro­ babilità di trovare un donatore universale (0, Rh negativo)? A. 0,4% B. 10% C. 50% D. 25% E. 4% ► La probabilità di trovare un donatore universale (0, Rh negativo) è data dal prodotto delle probabilità dei due fenotipi. Di conseguenza è: 40% • 10% = 0,4 • 0,1 = 0,04 = 4%. 2238. La malattia emolitica del neonato da anti-D può verificarsi più facilmente se: A. la madre e il padre sono entrambi Rh (D) negativi B. la madre è Rh (D) positiva e il padre Rh (D) negativo C. la madre e il feto sono entrambi Rh (D) negativi D. la madre e il padre sono entrambi Rh (D) positivi E. la madre è Rh (D) negativa e il padre Rh (D) positivo

► L'eritroblastosi fetale o malattia emolitica del neonato (MEN) o malattia emolitica Feto-Neonatale (MEFN) è una malattia fetale, cau­ sata dalla trasmissione transplacentare di anticorpi materni e provo­ cata, in genere, dall'incompatibilità materno-fetale del gruppo san­ guigno. L'incompatibilità da fattore Rh si può sviluppare quando una donna con sangue Rh- viene fecondata da un uomo con sangue Rh* ► Una persona di gruppo AB Rh* produce gli antigeni di membrana se il feto concepito è Rh*. A, B e Rh e quindi non produce anticorpi né verso A, verso B o verso È anche detta malattia emolitica anti-D, per la presenza nel circolo di Rh. Ne consegue che può ricevere sangue da qualsiasi altro gruppo anticorpi anti-D di origine materna, sviluppatisi a seguito di una prima sanguigno. gravidanza, infatti, se per il sistema AB0 esistono anticorpi naturali (nel senso che la loro comparsa non è legata ad una stimolazione 2235. Quale dei seguenti fenotipi potrebbe appartenere al padre antigenica) contro gli antigeni presenti sulla membrana degli eritroci­ ti, per il gruppo Rh invece gli anticorpi anti-D si vengono a creare in di un bimbo 0 Rh*, sapendo che la madre è 0 Rh ? A. AB Rh* seguito al contatto con l'antigene. Una variante della eritroblastosi fetale è la MEN da incompatibilità B. AB RhAB0 (che, rispetto a quella da Rh, è più frequente ma solitamente ha C. A Rh* un decorso più benigno), in quanto non avviene per incompatibilità D. B Rhdel fattore Rh, ma per incompatibilità di gruppo AB0. La principale E. 0 Rir differenza tra i due tipi è che la MEN da AB0 può colpire indifferen­ ► Il bimbo 0 Rh* deve aver ricevuto un allele 0 da ogni genitore e un temente qualsiasi figlio, mentre quella da Rh colpisce indistintamente allele Rh* da uno dei due genitori, poiché questo è dominante su Rh-, solo dal secondo figlio in poi. Questo è dovuto al fatto che gli anti­ Poiché il bimbo non può aver ricevuto Rh* dalla madre (omozigote corpi anti-A e anti-B sono già normalmente presenti nell'organismo, Rh’), deve averlo ricevuto dal padre, per cui le risposte B, D ed E mentre gli anticorpi anti-D si formano solo dopo un primo contatto sono errate. La risposta A è errata in quanto il gruppo AB è codificato con l'antigene D. Questo.tipo di MEN colpisce prevalentemente don­ dal genotipo “AB”. Per cui l’unico fenotipo possibile è quello della ne di gruppo 0, e l'emolisi nel figlio è di minor intensità per la scarsa espressione degli antigeni A e B sulle emazie del neonato. risposta C.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA MITOSI, MEIOSI E CROMOSOMI CROMOSOMI 2239.1cromosomi sono:

A. B. C. D. E.

strutture filamentose contenenti RNA strutture filamentose contenenti DNA e RNA sinonimo di ribosomi organelli citoplasmatici strutture filamentose contenenti DNA

2240.1cromosomi sono corpuscoli costituenti il materiale gene­ tico delle cellule. Essi hanno le seguenti caratteristiche:

A. B. C. D.

si riducono di numero durante la mitosi sono costituiti da DNA legato a proteine sono presenti in numero uguale in tutte le cellule di un organismo sono organelli che provvedono direttamente alla sintesi delle pro­ teine E. nella specie umana sono presenti in numero diverso nei due sessi

2241.

A. B. C. D. E.

Un cromosoma procariote è formato da:

un singolo filamento di RNA un singolo filamento circolare di DNA una sola catena circolare di DNA a doppio filamento un doppio filamento circolare di RNA un singolo filamento di DNA 0 RNA a seconda della specie con­ siderata

2247. Un autosoma è: A. un cromosoma non sessuale B. un cromosoma sessuale C. un cromosoma Y D. privo di centromero E. un organismo che si riproduce ermafroditamente 2248. Che cosa sono gli autosomi? A. Cromosomi presenti solo nelle cellule somatiche B. Organuli citoplasmatici ricchi di enzimi idrolitici C. Particelle citoplasmatiche dotate di replicazione autonoma D. Tutti i cromosomi presenti nel nucleo di una cellula tranne i cro­ mosomi sessuali E. Cromosomi necessari per la determinazione del sesso 2249. Che cosa sono gli autosomi? A. I cromosomi presenti solo nelle cellule somatiche B. Tutti i cromosomi del cariotipo, tranne i cromosomi sessuali C. I cromosomi implicati nella determinazione del sesso D. Tutti i cromosomi capaci di autoreplicazione E. I cromosomi presenti solo nei gameti ►Vedi quiz 2505 e 2506.

2250. Tutte le coppie dei cromosomi di un organismo, a ecce­ zione dei cromosomi X e Y, si chiamano: A. cromosomi sessuali 2242. [V] Che cosa è possibile trovare in un cromosoma umano? B. cromosomi a spazzola LEsoni 2. Introni 3. Proteine C. cromoplasti A. Solo 1 e 3 D. autosomi B. Tutti E. nessuna delle alternative proposte è corretta C. Solo 2 e 3 D. Solo 1 2251.11 corredo cromosomico normale della specie umana è E. Solo 1 e 2 rappresentato da: A. 46 autosomi + 2 eterocromosomi (totale 48 cromosomi) ► I cromosomi sono costituiti da DNA e da proteine (istoni). Nel DNA B. 44 autosomi + 1 eterocromosoma (totale 45 cromosomi) sono presenti geni a loro volta costituita da introni e esoni. C. 42 autosomi + 4 eterocromosomi (totale 46 cromosomi) D. 44 autosomi + 2 eterocromosomi (totale 46 cromosomi) 2243. Il numero di cromosomi: E. 48 autosomi + 2 eterocromosomi (totale 50 cromosomi) A. è uguale e costante in tutte le specie di uno stesso ordine B. è necessariamente diverso in specie diverse 2252. Le cellule di un maschio della specie umana contengono C. è uguale e costante negli individui di una data specie 46 cromosomi, tra cui un cromosoma X ed un cromosoma Y. I D. varia con l'età degli individui gameti maschili sono: E. è diverso in organi diversi di uno stesso individuo A. soltanto cellule con 46 coppie di cromosomi tra i quali i cromo­ somi X oppure Y 2244. Il numero di cromosomi delle cellule di un tessuto: B. soltanto cellule con 23 cromosomi più un cromosoma X ed un A. è costante in tutte le cellule di un organismo cromosoma Y B. varia durante la vita di un organismo C. cellule con 22 cromosomi più un X e cellule con 22 cromosomi C. è diverso nei maschi rispetto alle femmine più un Y D. è costante in tutte le cellule tranne che nei gameti di un organismo D. cellule con 23 cromosomi più un X e cellule con 22 cromosomi E. varia in funzione del tessuto più un Y E. soltanto cellule con 22 cromosomi più un cromosoma X ed un 2245. Nei mammiferi il numero dei cromosomi: cromosoma Y A. varia da individuo a individuo B. è una caratteristica del sesso 2253. [M/PS] Il numero di autosomi presente in uno spermato­ C. è lo stesso per tutti i mammiferi zoo umano è: D. è caratteristico per ogni specie A. 44 E. è caratteristico per ogni razza B. 22 C. 21 2246. Nelle cellule umane, qual è il cromosoma più grande? D. 46 A. il cromosoma 2 E. 23 B. il cromosoma Y ► Lo spermatozoo (cellula gametica maschile) presenta un assetto C. il cromosoma 1 aploide di cromosomi. Per cui possiede 22 cromosomi autosomici e D. il cromosoma X 1 cromosoma sessuale Y 0 X. E. il cromosoma 22.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2254. Una cellula umana che contiene 22 cromosomi autosomici 2261.1 cromosomi dello stesso tipo, di Cui uno di origine pater­ na e l'altro di origine materna, si chiamano: e un cromosoma X è: A. cromosomi omologhi A. Una cellula che ha subito una mutazione cromosomica B. cromosomi identici B. Lo zigote C. cromosomi gemelli C. Una cellula somatica D. cromosomi aploidi D. Una cellula staminale E. cromosomi analoghi E. Uno spermatozoo 2255. Quale è il contenuto in cromosomi degli spermatozoi umani? A. un numero variabile di cromosomi in relazione ai crossing-over avvenuti nella profase meiotica B. 22 autosomi e il cromosoma X 0 il cromosoma Y C. 22 coppie di autosomi e i cromosomi X e Y D. 11 coppie di cromosomi omologhi e il cromosoma X 0 il cromo­ soma Y E. 22 coppie di autosomi e una coppia di cromosomi X

2262. [0] Individuare l'affermazione ERRATA tra le seguenti:

A. il codice genetico è detto ridondante perché uno stesso aminoa­ cido è codificato da più triplette nucleotidiche B. il DNA contiene le informazioni per la sintesi delle proteine che avviene sui ribosomi C. i cromosomi omologhi sono identici; infatti, uno è l'esatta copia dell'altro D. la "traduzione" del codice genetico è operata mediante l'RNA transfer 0 tRNA E. il codice genetico è basato su un sistema di triplette di nucleotidi

2256. [MIPS] I cromosomi sessuali presenti in uno spermatozoo ► I cromosomi omologhi contengono gli stessi loci genici. Tuttavia, umano sono: le due forme di un gene presenti sui due cromosomi omologhi pos­ A. 46 sono essere differenti. B. 22 C. 2 2263. [M] La citogenetica è la branca della genetica che si occu­ D. 23 pa di: E. 1 A. studio dei tessuti B. difesa dell’ambiente ► Vedi quiz 2253. C. selezione delle piante D. trasmissione ereditaria 2257. Quale delle seguenti affermazioni riferite ai geni è FALSA? E. analisi cromosomiche A. Un gene omeotico controlla la formazione di specifiche strutture 2264. Il cariotipo è: durante lo sviluppo A. la composizione cromosomica di una cellula eucariotica B. I geni associati sono localizzati nello stesso cromosoma B. la composizione cromosomica delle cellule procariotiche C. Un gene costitutivo è costantemente trascritto D. Tutti i geni contenuti nel cromosoma X sono coinvolti nella de­ C. la composizione cromosomica soltanto delle cellule diploidi D. la composizione cromosomica soltanto delle cellule sessuali terminazione dei caratteri sessuali E. I geni associati al sesso vengono ereditati in maniera diversa da E. la composizione cromosomica soltanto delle cellule aploidi maschi e femmine 2265. Il cariotipo è:

A. il corredo cromosomico aploide B. l'insieme dei caratteri fisici di un individuo C. il corredo cromosomico caratteristico di ogni specie 2258. [M/PS] Sono detti omologhi i cromosomi che presentano: D. il corredo genico di un individuo E. il corredo cromosomico dei gameti maturi A. diversa sequenza di aminoacidi B. identica successione di basi azotate nel DNA 2266. [0] Il cariotipo rappresenta: C. identica sequenza di loci genici A. l’insieme dei cromosomi di una cellula in metafase D. identica successione di basi azotate nell'RNA B. l’allineamento dei cromosomi alla metafase E. diversa sequenza di loci genici C. l’insieme delle forme dei cromosomi D. il numero dei cromosomi di una cellula 2259. [V] Si può affermare che, nell'eredità mendeliana, su due E. il corredo cromosomico aploide cromosomi omologhi: A. un gene prevede più loci diversi 2267. Che cos'è il cariotipo umano? B. a un locus di un allele dominante corrisponde sempre il locus di A. l'insieme dei tipi di cellule presenti in un determinato tessuto un allele recessivo B. la diversità di sequenza di determinate regioni di un gene tra i C. i geni per un certo carattere occupano loci corrispondenti membri della stessa specie D. i loci di uno stesso gene sono disposti sui cromosomi in modo C. la frammentazione di un cromosoma in frammenti facilmente casuale identificabili E. un gene prevede due loci diversi D. una rappresentazione del patrimonio cromosomico di un indivi­ duo ottenuta fotografando al microscopio una cellula umana in 2260. [V] Una coppia di cromosomi omologhi è formata da: metafase A. due cromosomi con alleli genotipicamente tutti uguali E. ciò che si ottiene dal sequenziamento del genoma umano B. un cromosoma di origine materna e uno di origine paterna 2268. Una rappresentazione dell'intero corredo dei cromosomi C. un cromosoma con alleli dominanti e uno con alleli recessivi di un organismo suddivisi per forma e dimensioni si chiama: D. due cromosomi con alleli genotipicamente tuffi diversi E. due cromosomi di origine materna A. genoma

► Il cromosoma X, pur contribuendo alla determinazione del sesso, contiene anche molti geni che non determinano i caratteri sessuali.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA B. C. D. E.

genotipo griglia cromosomica cariotipo nessuna deile altre risposte è corretta

C. centrioli D. mitocondri E. cromatidi 2276.

2269. [V] L'analisi del cariotipo di un uomo fenotipicamente normale permette di evidenziare se egli: A. è portatore di una traslocazione cromosomica bilanciata B. è eterozigote per una malattia dovuta a una mutazione genica C. è affetto da una malattia ereditaria legata al sesso D. è figlio di genitori eterozigoti per mutazioni geniche E. avrà un figlio con cariotipo normale ► Una traslocazione cromosomica bilanciata è uno scambio di DNA tra due cromosomi non omologhi senza che si abbia perdita 0 ag­ giunta di informazioni genetiche. 2270. [V] L'analisi del cariotipo di una cellula che si trova in metafase mitotica consente di evidenziare: A. l'acquisto di un gene da parte di un cromosoma B. una possibile mutazione genica avvenuta nella molecola del DNA C. la frequenza del crossing-over D. le anomalie di numero 0 di struttura dei cromosomi E. la perdita di un gene conseguente alla duplicazione del DNA 2271. Qual è la fase del ciclo cellulare che rende possibile l'ana­ lisi del cariotipo? A. la telofase mitotica poiché è questo l’unico momento in cui i cro­ mosomi omologhi sono ben visibili B. la metafase della meiosi I poiché è questo l’unico momento in cui i cromosomi sono visibili C. la fase G1 poiché è quella parte speciale del ciclo in cui il DNA è di fatto poco utilizzato D. la metafase mitotica poiché è questo l’unico momento in cui i cromosomi sono ben visibili E. l'interfase in quanto in tale fase del ciclo la cellula è sicuramente in condizione diploide 2n 2272. Il corredo cromosomico di un individuo, rappresentato come un insieme di cromosomi sistemati in coppie omologhe ed etichettati, è detto: A. fenotipo B. cariotipo C. genoteca D. allelismo E. genotipo 2273. Il corredo cromosomico nel corso della vita di una cellula: A. viene espulso dalla cellula B. va incontro a degradazione C. subisce modificazioni di struttura D. subisce modificazioni numeriche E. rimane inalterato 2274. Per allestire i preparati cromosomici al fine di osservare i cromosomi di una cellula, è necessario che le cellule: A. siano in fase di quiescenza. B. siano capaci di moltiplicarsi C. derivino solo da individui sani D. provengano solo da individui giovani E. provengano da tessuti indifferenziati 2275. Dopo la replicazione, ogni cromosoma è diviso longitudi­ nalmente in due parti chiamate: A. centromeri B. flagelli

Il cromatidio è:

A. uno dei due filamenti che si origina dalla duplicazione del cromo­ soma B. il materiale visibile nel nucleo della cellula durante l’interfase, che si colora con coloranti basici C. la cellula contenente granuli di pigmento presente nel tessuto connettivo D. una struttura cellulare simile ai cloroplasti E. un organulo cellulare 2277.1cromatidi sono tenuti insieme da una regione chiamata:

A. B. C. D. E.

pachitene fibra del fuso acrosoma centromero braccio acrocentrico

2278. [M/O] La porzione del cromosoma metafasico che tiene uniti i cromatidi fratelli è:

A. B. C. D. E.

il sarcomero il centriolo il centromero il telomero il chiasma

2279.1cromosomi si attaccano alle fibre del fuso mediante:

A. B. C. D. E.

cromocentri chiasmi mitocondri ribosomi centromeri

2280. Le fibre del fuso mitotico si legano ai cromosomi tramite:

A. B. C. D. E.

i ribosomi i nucleoli i centromeri gli aster i mitocondri

2281.1 microtubuli del fuso mitotico si legano ai cromosomi nel­ la regione dove è presente : A. il centrosoma B. ilcinetocore C. il nucleosoma D. il telomero E. il centriolo > Vedi quiz 2342. 2282. Il centromero è: A. una regione dello spermatozoo B. una parte del centriolo C. la base di ciglia e flagelli D. una struttura dei cromosomi E. un insieme di ribosomi 2283.1 centrioli sono: A. sinonimo di centromeri B. sinonimo di centrosomi C. cromosomi in interfase D. i punti di attacco del fuso mitotico E. quesito senza soluzione univoca 0 corretta

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©Artquiz BIOLOGIA 2284.1 centrioli sono:

A. B. C. D. E.

punti centrali del nucleo siti di ancoraggio dei ribosomi coppie autoduplicanti e migranti verso poli opposti della cellula siti di ancoraggio dei polisomi siti di ancoraggio dei mitocondri

2285. [0] I centrioli si possono trovare:

A. B. C. D. E.

nel nucleo delle cellule animali nei centrosomi delle cellule animali soltanto nelle cellule vegetali nel nucleolo delle cellule animali nel centromero delle cellule animali

2286. Quale di queste affermazioni relative alla struttura dei cromosomi è errata?

A. Esistono cromosomi meta-centrici, sub-metacentrici e acrocentrici B. I centromeri consentono al cromosoma di aderire al fuso mitotico C. I cromosomi privi di telomeri non possono essere trasmessi alle cellule figlie D. I cromosomi privi di centromeri non possono essere trasmessi alle cellule figlie E. I cromosomi sono molecole di DNA associate a proteine 2287. Il chiasma cromosomico è:

A. una connessione tra due cromatidi non fratelli di cromosomi omo­ loghi appaiati durante la meiosi B. l'acquisto di un cromosoma C. la perdita di un cromosoma D. una mutazione cromosomica E. la fusione di due cromosomi ► Il chiasma è la manifestazione del processo dì ricombinazione (Crossing.over) tra due cromosomi omologhi. La connessione si for­ ma per l'invasione di un filamento di uno dei due DNA che ricombi­ nano nell'altro, e viceversa. La risoluzione di questo complesso può portare allo scambio tra i due DNA ricombinanti di un pezzo di DNA. 2288. [O/PS] Una tetrade è formata da: A. l'insieme delle cellule che si ottengono alla fine della meiosi B. un singolo cromosoma omologo C. una coppia di cromatidi D. un cromosoma duplicato E. una coppia di cromosomi omologhi IL CICLO CELLULARE Il ciclo cellulare è la serie di eventi che avvengono tra una divisione cellulare e quella successiva e che garantiscono la corretta prolifera­ zione delle cellule eucariote. È un processo geneticamente controlla­ to. La durata del ciclo cellulare varia col variare della specie, del tipo di cellula e delle condizioni di crescita. Ad esempio, neil’uomo il ciclo cellulare degli epatociti è di circa 1 anno, quello degli enterociti di 12 ore. È suddiviso in quattro fasi distinte: a) fase G1, in cui le cellule raddoppiano le proprie dimensioni e pro­ ducono nuovi organelli, oltre agli enzimi necessari per la duplicazio­ ne del DNA; b) fase S, in cui avviene la replicazione del DNA; c) fase G2, in cui le cellule continuano a crescere, in vista della suc­ cessiva divisione. Queste tre fasi costituiscono l'interfase e vengono coordinate da specifiche molecole dette cicline, in grado di attivare specifiche chi­ nasi (chinasi cicline-dipendenti Cdk) che, a loro volta vanno ad atti­ vare gli enzimi coinvolti nella fase S. Le chinasi Cdk modulano anche

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA gli enzimi coinvolti nella fase successiva, in cui si verifica la divisione cellulare per mitosi. Le cellule che non si dividono rimangono bloccate nella fase G1, generalmente indicata come GO. GO può essere temporaneo 0 per­ manente, come nel caso delle cellule neuronali.. 2289. Che cos'è il ciclo cellulare? A. Il ciclo vitale di una cellula eucariote, suddiviso in due parti princi­ pali: interfase e divisione cellulare B. Lo scambio di materiale genico tra i batteriofagi che assicura la ricombinazione genica nei batteri C. Il processo che porta alla formazione di quattro cellule figlie con patrimonio genetico dimezzato D. Il processo che porta alla formazione di due cellule figlie_con pa­ trimonio genetico raddoppiato E. Il processo durante il quale il corredo cromosomico si duplica e che ha come risultato finale la formazione dei gameti 2290. Quali sono le proteine che agiscono come sistema di con­ trollo del ciclo cellulare? A. I recettori di membrana B. I fattori di trascrizione C. I recettori di membrana D. Le cicline e le chinasi cicline-dipendenti E. Nessuna delle altre alternative è corretta 2291. [O/PS] Il ciclo cellulare è comunemente diviso in 4 fasi. Le fasi G (G1 e G2) sono quelle durante le quali avviene la crescita cellula­ re, ossia il raddoppio di tutto il contenuto cellulare; nella fase S av­ viene la duplicazione del DNA; nella fase M avviene la divisione cel­ lulare. La corretta successione delle fasi del ciclo cellulare è: A. S, M,G1,G2 B. G1.G2.S, M C. G1,M, G2, S D. M, G1.G2, S E. G1,S,G2,M 2292. Le fasi G1-S-G2-M fanno parte: A. del ciclo mestruale B. della sintesi proteica C. deH'interfase D. del ciclo cellulare E. della meiosi 2293. Che cosa avviene nella fase G1 del ciclo cellulare: A. La divisione meiotica B. Un'intensa attività biosintetica C. La duplicazione del DNA D. La divisione mitotica E. L'arresto della crescita 2294. [0] Le cellule somatiche che in un tessuto mitoticamente attivo hanno una quantità di DNA pari alla metà di altre cellule dello stesso tessuto si trovano in: A. profase B. metafase C. G1 D. G2 E. anafase 2295. Le molecole di DNA presenti nel nucleo di una cellula epa­ tica in G1 sono: A. 92 B. 23 C. 46

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA D. non si possono calcolare E. variano secondo il metabolismo epatico 2296. Durante la fase M del ciclo cellulare: A. la cellula si divide B. avviene la moltiplicazione degli organuli cellulari C. la cellula sintetizza DNA D. avviene la sintesi proteica E. la cellula è a riposo 2297. L'interfase occupa: A. una piccola parte del ciclo cellulare B. la fase S del ciclo cellulare C. la fase M del ciclo cellulare D. tutto il ciclo cellulare E. la maggior parte del ciclo cellulare 2298. Gli stadi dello sviluppo cellulare chiamati fase G1, fase S e fase G2 appartengono alla seguente fase del ciclo cellulare: A. anafase B. telofase C. interfase D. profase E. metafase 2299. In quale fase del ciclo vitale di una cellula avviene la du­ plicazione del DNA? A. Telofase B. Interfase C. Profase iniziale D. Anafase E. Metafase iniziale 2300. In quale fase del ciclo cellulare avviene la duplicazione del DNA? A. Continuamente durante le quattro fasi del ciclo cellulare B. fase M C. fase S D. fase G1 E. faseG2 2301. [V] Quando si ha duplicazione del DNA? A. Dopo la 2A divisione meiotica B. Quando si ha la trascrizione da parte dell’RNA C. Prima che la cellula vada incontro a divisione D. Al momento della traduzione dell’informazione genetica E. Quando la cellula deve produrre nuove proteine 2302. Durante l'interfase: A. la cellula si divide B. i cromosomi omologhi si accoppiano C. i cromosomi sono formati da due cromatidi evidenti D. il DNA si replica E. i nuclei scompaiono 2303. In quale fase del ciclo cellulare i cromosomi non sono condensati? A. Nella telofase precoce B. Nella tarda profase C. Nella metafase D. Nell'anafase E. Nell'interfase 2304. In quale fase del ciclo cellulare vengono sintetizzati la maggior parte dei componenti citoplasmatici?

A. B. C. D. E.

Meiosi Telofase Anafase Metafase Nessuna delle alternative proposte è corretta

2305. Quale di questi eventi non si verifica nel nucleo durante l’interfase?

A. B. C. D. E.

La condensazione della cromatina La sintesi delle proteine ribosomali La duplicazione del DNA La trascrizione dell'rRNA L’aggiunta di un cappuccio e di una coda all’mRNA LA MITOSI

La Mitosi è il processo di divisione nucleare degli eucarioti, in seguito alla quale si formano due nuclei figli con lo stesso numero cromoso­ mico e geneticamente identici tra loro e al nucleo genitore da cui sono originati. 2306. [V] La duplicazione di una cellula somatica comprende due processi, la divisione nucleare e la divisione cellulare. La divisione nucleare è definita:

A. B. C. D. E.

fusione nucleare nucleosi meiosi citodieresi mitosi

2307. La mitosi è:

A. B. C. D. E.

sinonimo di ciclo cellulare un processo di divisione cellulare la divisione delle sole cellule epidermiche la fase del ciclo dove avviene la sintesi del DNA nessuna delle altre alternative è corretta

2308. La mitosi è:

A. B. C. D. E.

il processo di fusione di cellule diverse il processo con cui si dividono le cellule somatiche il processo di maturazione delle cellule germinali il processo di produzione delle cellule germinali il processo di scissione delle macromolecole

2309. Le cellule somatiche degli eucarioti si dividono normal­ mente per:

A. B. C. D. E.

mitosi meiosi partenogenesi gemmazione schizogonia

2310. La mitosi è un meccanismo per mezzo del quale:

A. B. C. D. E.

una cellula eucariote produce due cellule geneticamente uguali vengono sintetizzati gli zuccheri si riproducono i batteri si riproducono sia gli organismi eucarioti sia gli organismi procarioti si riproducono i virus, i batteri e gli organismi eucarioti

2311. Il ponte anafasico rappresenta:

A. B. C. D. E.

una alterazione della mitosi un tipo di sessualità batterica un alterazione della membrana lisosomiale un tipo di morte cellulare nessuna della altre alternative è corretta

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2312. Quali delle seguenti cellule sono geneticamente identiche: A. due cellule risultanti dalla mitosi B. tutte le risposte sono corrette C. gli spermatozoi risultanti da una divisione meiotica D. gli ovociti risultanti da una divisione meiotica E. due cellule risultanti dalla meiosi I

minciare nel tratto di DNA che li divide, e quindi che i due caratteri si separino. La probabilità più alta di dividersi ce l'hanno due caratteri (due geni) che sono ai due estremi dei cromosoma. Su questo mec­ canismo si basa anche l'analisi del genoma attraverso i suoi marca­ tori. Si intende per marcatore qualsiasi caratteristica della sequenza che si discosta dalla popolazione generale.

2313. Attraverso la divisione mitotica? A. da una cellula diploide si ottengono due cellule aploidi B. da una cellula aploide si ottengono due cellule diploidi C. da una cellula germinale si ottengono quattro cellule aploidi D. da una cellula aploide si ottengono due cellule aploidi E. da una cellula diploide si ottengono due cellule diploidi

2319.

2314. Con la mitosi il numero dei cromosomi: A. si riduce a metà B. si riduce di un terzo C. raddoppia D. rimane invariato E. diventa diploide 2315. Quale delle seguenti affermazioni relative alla mitosi è falsa: A. I centromeri si divìdono all’inizio dell’anafase B. I nuclei figli sono geneticamente identici al nucleo di origine C. A livello dei centrosoma si assemblano i microtubuli delle fibre del fuso D. Un nucleo dà origine a due nuclei figli E. I cromosomi omologhi si appaiano durante la profase 2316. Quale dei seguenti eventi non avviene in mitosi: A. i cromosomi omologhi si appaiono formando bivalenti B. i cromatidi fratelli si spostano ai poli della cellula C. il corredo cromosomico delle cellule figlie è identico a quello'della cellula parentale D. i cromatidi fratelli si separano in anafase E. i cromosomi si dispongono nella piastra metafasica 2317.

A. B. C. D. E.

Quale dei seguenti eventi non avviene durante la mitosi:

separazione dei cromatidi fratelli replicazione del DNA formazione del fuso impacchettamento dei cromosomi distribuzione dei cromosomi nella piastra metafasica

►Vedi quiz 1509 e seguenti. 2318.

A. B. C. D. E.

Quale evento caratterizza la meiosi ma non la mitosi ?

i cromatidi si separano i cromosomi ricombinano si condensa la cromatina la telofase precede la citocinesi si riorganizza il citoscheletro

► La ricombinazione generale (Crossing over) è un processo che avviene sempre durante la meiosi. Essa porta allo scambio di pezzi di DNA fra cromosomi omologhi, cioè che hanno sequenze di nu­ c le o li pressoché simili. Il processo consiste in una doppia invasione di filamenti singoli di un DNA in un DNA omologo. Si forma un com­ plesso che deve essere risolto mediante il taglio da parte di endonucleasi e ricucitura da parte di ligasi. La ricomblnazione porta alla se­ parazione di due tratti di DNA (quello a destra e quello a sinistra ri­ spetto al punto dove inizia la ricombinazione), ognuno dei quali sosti­ tuisce l'omologo nell'altro DNA. In questo modo due caratteri presenti nello stesso cromosoma possono essere separati dall'evento ricombinativo. È chiaro che tanto più vicini tra loro sono due caratteri in un cromosoma tanto più bassa è la probabilità che l'evento possa co­

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La divisione mitotica porta:

A. alla duplicazione del DNA ed al crossing-over B. al dimezzamento del patrimonio genetico C. alla migrazione di un cromosoma per coppia di cromosomi omo­ loghi nelle due cellule figlie D. alla formazione di due cellule con lo stesso patrimonio genetico E. alla formazione dei gameti 2320. [M IO ] Se si escludono mutazioni genetiche, tutte le cellule eucariotiche che si originano da una divisione mitotica:

A. hanno sempre lo stesso genotipo della cellula madre B. sono sempre identiche sia genotipicamente che fenotipicamente alla cellula madre C. hanno un contenuto di DNA pari al doppio della cellula madre D. hanno sempre lo stesso fenotipo della cellula madre E. hanno un contenuto di DNA pari alla metà della cellula madre ► Non sempre le cellule figlie hanno lo stesso fenotipo della cellula madre specialmente nei processi di differenziamento. 2321.11 corredo cromosomico che viene trasferito alla genera­ zione cellulare successiva mediante il processo mitotico è co­ stituito da: A. il doppio del numero dei cromosomi monocromatidici della gene­ razione parentale B. lo stesso numero di cromosomi monocromatidici della generazio­ ne parentale C. lo stesso numero di cromosomi bicromatidici della generazione parentale D. ia metà dei cromosomi bicromatidici parentali E. la metà dei cromosomi monocromatidici parentali 2322. La mitosi è un tipo di divisione cellulare che consente: A. la riproduzione sessuale di tutti gli organismi B. ia formazione di cellule figlie con corredo cromosomico dimezzato C. ia ricombinazione dei caratteri ereditari D. la riproduzione sessuale dei batteri E. l'accrescimento degli organismi pluricellulari 2323. [O/PS] Il processo che assicura in un organismo la corret­ ta trasmissione del materiale genetico alle generazioni cellulari successive è: A. la meiosi B. il crossing-over C. la mitosi D. la cariocinesi E. l'endocitosi 2324. [V] Il materiale genetico è presente nei cromosomi orga­ nizzato in DNA e proteine, ed è presente in quantità uguale nelle cellule dei diversi tessuti, li processo che assicura in un organi­ smo la corretta trasmissione di tale materiale genetico alle ge­ nerazioni cellulari successive è: A. la meiosi B. l’endocitosi C. il crossing-over D. la mitosi E. la ricombinazione genica

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2325. [M] Il Caenorhabditis elegans, un piccolo verme, molto studiato per il fenomeno dell'apoptosi, è costituito da un nume­ ro costante di cellule somatiche: 1090. Esse derivano tutte da un unico zigote che si divide mediante successive: A. meiosi B. mitosi C. citodieresi D. divisioni riduzionali E. scissioni semplici 2326. Quale affermazione è VERA per il processo mitotico? A. È un processo sinonimo della divisione riduzionale B. Le cellule di tutti gli organismi hanno un centriolo a cui si ancora un fuso mitotico C. I cromosomi si duplicano durante l'anafase D. Il fuso mitotico si forma prima della duplicazione dei cromosomi E. Per poter migrare ai poli opposti i cromatidi devono avere i centrometri 2327. [V] La mitosi è importante per gli organismi pluricellulari in quanto permette: A. la formazione di nuovi individui simili a quelli di partenza B. la variabilità del fenotipo mediante il crossing-over C. la sostituzione delle cellule invecchiate D. la formazione di cellule aploidi per la riproduzione E. il mantenimento dei cromosomi da una generazione all'altra

sta: "6 ore ha inizio la mitosi", riteniamo che la risposta corretta sia quella da noi indicata ("12 ore ha inizio la mitosi"). 2330. Nelle cellule nervose di una persona un gene ha due alleii, A e a. Per questa persona quale riga mostra correttamente gli alleii presenti nelle tre differenti situazioni mostrate nella tabella. riga 1 2 3 4 5

A. B. C. D. E.

Situazione Cellula staminale che sta Cellula all inizio Cellula all'inizio della meiosi 1 differenziando in cellula epatica’ della mitosi Aa AAaa AAaa Aa AAaa AAaa AAaa Aa AAaa Aa Aoa Aa Aoa Aa A 0a

Riga 1 Riga 3 Riga 5 Riga 2 Riga 4 FASI DELLA MITOSI: PROFASE, METAFASE, ANAFASE E TELOFASE

La mitosi è definita, in generale, come il processo mediante il quale le cellule somatiche si riproducono: più specificatamente la mitosi è la divisione del nucleo a cui segue la divisione del citoplasma, defini­ ta citodieresi. La mitosi avviene in varie fasi ed ha lo scopo di tra­ smettere l'informazione genetica alle cellule figlie in modo che ab­ 2328. [0] Immagina di poter costruire un cromosoma artificiale. biano le stesse caratteristiche e le stesse funzioni della cellula geni­ Quali elementi ritieni indispensabili per il suo funzionamento in trice. Pur essendo un processo continuo, ia mitosi viene divisa in quattro fasi: mitosi? a) profase: i cromosomi, che si sono duplicati durante la fase S del A. DNA, istoni, proteine acide ciclo cellulare, si condensano e i due filamenti, detti cromatidi, ri­ B. DNA, centromeri, istoni mangono uniti a livello del centromero. La membrana nucleare si C. DNA, proteine basiche, RNA dissolve e i nucleoli scompaiono. Nel citoplasma i due centrosomi, D. DNA, centrioli, istoni che si sono duplicati durante la fase G1, iniziano a migrare versi i E. DNA, istoni, telomeri poli della cellula per dare origine al fuso mitotico formato da dimeri di tubulina alfa e beta; 2329. [V] Alcune cellule prelevate dalla cute sono state coltivate su un substrato nutritivo. Tramite un'opportuna tecnica si è po­ b) metafase: i cromosomi, che raggiungono il massimo di spiralizzazione, aderiscono alle fibre del fuso per mezzo dei cinetocori conte­ tuto misurare la quantità di DNA che una cellula di questa coltu­ nuti nei centromeri e si allineano sul piano equatoriale della cellula, ra presentava al passare del tempo, come riporta il grafico formando la piastra equatoriale. La metafase rappresenta il momento più favorevole per lo studio dei cromosomi; c) anafase: i centromeri si dividono in due e i due cromatidi fratelli di ogni cromosoma si separano, migrando verso i poli opposti della cellula grazie all’accorciamento delle fibre del fuso mitotico; d) telofase: il fuso gradualmente scompare, i cromatidi si despiralizzano e intorno ad essi si riforma la membrana nucleare e ricompare il nucleolo. Alla telofase segue la citodieresi, grazie alla formazione di un anello di actina al centro della cellula madre che, contraendosi, stringe la cellula al centro. Tempo (sec)

Si può dedurre che la cellula dopo: A. 6 ore ha iniziato la meiosi B. 14 ore muore C. 6 ore è morta D. 12 ore ha iniziato la mitosi E. 4 ore è in anafase Durante la fase di S del ciclo cellulare, il contenuto di DNA di una cellula raddoppia (nell’esercizio, da 3 unità arbitrarie a 6, nell’interval­ lo di tempo dalla 6° alla 12° ora circa). Successivamente avviene la fase G2 e quindi la fase di mitosi (circa 60-80minuti), in cui si ha la divisione nucleare e quindi la generazione di due cellule figlie con contenuto di DNA uguale a quello della cellula parentale (3 unità). Nota: si tratta del quiz nr. 34 del Test assegnato a Veterinaria dell' A.A. 2007/8. Il Ministero ha indicato come corretta la seguente rispo­

2331. La sequenza corretta di fasi nella mitosi è: A. interfase anafase metafase profase telofase B. interfase profase metafase anafase telofase C. anafase profase interfase metafase telofase D. profase metafase interfase anafase telofase E. interfase metafase profase anafase telofase 2332. [M/O] Qual è la sequenza corretta delle quattro fasi della mitosi? A. metafase —> profase --> telofase —» anafase B. telofase —> anafase - + profase - -> metafase C. profase —> metafase --> anafase —> telofase D. profase —> anafase —> metafase —» telofase E. metafase —> profase --> anafase —s- telofase

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©Artquiz BIOLOGIA 2333. [V] Indicare la sequenza corretta delle diverse fasi della mitosi: A. telofase, profase, anafase, metafase B. anafase, profase, telofase, metafase C. metafase, anafase, telofase, profase D. interfase, metafase, anafase, telofase E. profase, metafase, anafase, telofase 2334. L’appaiamento dei cromosomi omologhi avviene durante la: A. profase della I divisione meiotica B. anafase della mitosi C. profase della II divisione meiotica D. metafase della II divisione meiotica E. metafase della mitosi 2335. La fase della mitosi caratterizzata dalla perdita della mem­ brana nucleare prende il nome di: A. anafase B. metafase C. telofase D. profase E. interfase 2336. [V] L'affermazione: “la membrana nucleare si dissolve e i nucleoli divengono poco visibili 0 scompaiono” a quale fase della mitosi 0 della meiosi può essere attribuita? A. Alla telofase della mitosi B. Alla metafase II della meiosi C. Alla metafase I della meiosi D. All'anafase I della meiosi E. Alla profase della mitosi 2337. Col termine "profase" in biologia si indica: A. uno stadio di riposo della cellula B. una fase della riproduzione cellulare C. un determinato momento della vita embrionale D. l'era geologica in cui è comparsa la vita E. il periodo compreso fra una mitosi e quella successiva 2338. La metafase è: A. una fase della mitosi' B. una fase del ciclo del carbonio C. un momento del processo respiratorio D. uno stadio dello sviluppo fetale E. la formazione dello zigote 2339. In quale fase della mitosi, i cromosomi si allineano lungo l'equatore del fuso mitotico? A. Interfase B. Metafase C. Telofase D. Profase E. Anafase 2340. La fase della mitosi caratterizzata dal fatto che tutti i cro­ mosomi si raccolgono al centro della cellula prende il nome di: A. profase B. anafase C. interfase D. telofase E. metafase

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2341. [M] In una cellula animale in metafase mitotica possiamo trovare: A. un centriolo in ogni centro di organizzazione dei microtubuli B. due coppie di centrioli localizzati nella piastra metafasica C. una coppia di centrioli nel nucleo D. nessun centriolo E. una coppia di centrioli in ogni centro di organizzazione dei micro­ tubuli 2342. La fine della metafase è segnata dalla separazione di? A. Nucleo B. Cinetocoro C. Fibre del fuso D. Cromatidi E. Cromosomi ► I cinetocori sono complessi proteici specializzati che si formano durante la prò metafase sui centromeri di entrambi i cromatidi fratelli dei cromosomi. Ogni cinetocoro si lega ad alcuni microtubuli del fuso mitotico, permettendo l'allineamento dei cromosomi sul piano equa­ toriale del fuso mitotico durante la metafase. La separazione dei due cinetocori fratelli (e di conseguenza dei due cromatidi associati) se­ gna la fine della metafase e l’inizio dell’anafase, in cui ogni cromati­ dio fratello (che quindi diventa un cromosoma) di una coppia viene spinto ai poli opposti della cellula. 2343. La colchicina inibisce la formazione del fuso mitotico. Nel­ le cellule eucariotiche trattate con questa sostanza: A. non si duplica il DNA B. non avviene il crossing-over C. non si condensano i cromosomi D. viene persa la forma E. non avviene la divisione cellulare 2344. [M] La colchicina è un farmaco che interferisce con i mi­ crotubuli del fuso mitotico, bloccando la cellula in metafase. Tale trattamento è pertanto utilizzato per evidenziare: A. il corredo aploide B. il genotipo C. il cariotipo D. la cromatina E. il fenotipo ► Il cariotipo di una cellula eucariotica è dato dal numero e dalla morfologia dei suoi cromosomi, che sono ben definiti durante la me­ tafase, perché la cromatina di cui sono costituiti è compattata. Quin­ di, trattando la cellula con colchicina, la si blocca nella fase migliore per l’analisi del cariotipo. 2345. [M] La colchicina è una sostanza che blocca l'assemblag­ gio dei microtubuli. In sua presenza uno degli eventi riportati può comunque avvenire: A. la formazione del fuso B. lo spostamento dei cromosomi verso i poli C. la formazione della piastra equatoriale D. l'allineamento dei cromosomi all'equatore E. la condensazione della cromatina ► La condensazione della cromatina è un evento indipendente dalla formazione del fuso mitotico costituito principalmente da microtubuli, pertanto la risposta esatta è la E. Mentre tutte le altre risposte richie­ dono la presenza di microtubuli per cui la Colchicina bloccando la formazione degli stessi ne impedisce lo svolgimento.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2346. La vinblastina, una sostanza che interferisce con la for­ mazione del fuso mitotico, può essere usata come farmaco anti­ tumorale in quanto: A. in assenza del fuso il processo mitotico si arresta e di conse­ guenza il ciclo cellulare delle cellule tumorali si blocca B. impedisce la formazione di un fuso mitotico anomalo, che è la causa dell'insorgenza del tumore C. l'assenza del fuso fa in modo che non avvengano mutazioni du­ rante la duplicazione del DNA della cellula D. in assenza del fuso le cellule tumorali continuano a proliferare ma perdono la capacità di produrre metastasi E. impedisce che il fuso mitotico produca sostanze tossiche che possono provocare l'insorgenza di tumori 2347. [M/O] Alcune sostanze utilizzate nella cura per il cancro non permettono il disassemblamento del fuso mitotico. In quale delle seguenti fasi si arresta la mitosi a seguito del trattamento con tali sostanze? A. Profase B. Interfase C. Metafase D. Telofase E. Anafase ►Vedi commento al quiz 1736, e quiz 2345 e 2346. 2348. [M] È possibile contare con maggior facilità il numero di cromosomi quando: A. la cellula è all'Inizio dell'interfase B. la cellula è in riposo C. la cellula è in telofase D. la cellula è in metafase E. la cellula è metabolicamente attiva 2349. La fase mitotica caratterizzata dalla migrazione dei croma­ tidi fratelli verso i poli opposti del fuso prende il nome di: A. profase B. metafase C. interfase D. anafase E. telofase 2350. La telofase è: A. una fase del ciclo mitotico B. una fase del ciclo mestruale C. una fase del processo di sintesi dell'RNA D. una fase del ciclo dell'azoto E. una fase del ciclo del carbonio 2351. In quale fase della mitosi si riorganizza l'involucro nuclea­ re? A. Metafase B. Prometafase C. Telofase D. Profase E. Anafase 2352. Durante la fase mitotica del ciclo cellulare, quando ha ini­ zio la citodieresi? A. Durante la telofase B. Contemporaneamente alla profase C. All’inizio dell'anafase D. Durante l’interfase E. Nella metafase

2353. Cos'è la citodieresi? A. La separazione del citoplasma che porta alla formazione di due cellule figlie, che segue quasi sempre la mitosi B. La scomparsa del fuso mitotico alla fine dell'anafase C. Il punto di aggancio dei microtubuli ai cinetocori durante la profa­ se mitotica D. La separazione dei due cromatidi durante l'anafase mitotica E. Il piano equatoriale di una cellula in metafase su cui si allineano i cromosomi 2354. [V] Quale dei seguenti eventi non si verifica mai nell'interfase del ciclo cellulare? A. la citodieresi B. lo splicing del trascritto primario C. il metabolismo cellulare D. la duplicazione del DNA nucleare E. la sintesi proteica ESERCIZI RELATIVI ALLA DIVISIONE MITOTICA 2355. In seguito a divisione mitotica, una cellula contenente 36 cromosomi darà luogo a due cellule contenenti ciascuna: A. 12 cromosomi B. 18 cromosomi C. 36 cromosomi D. 9 cromosomi E. 13 cromosomi 2356. Una cellula con 20 coppie di cromosomi entra in mitosi. Ciascuna delle due cellule figlie avrà un numero di cromosomi pari a: A. 10 B. 80 C. 20 D. 40 E. 5 ► La maggior parte delle cellule eucariotiche possiede due copie di ogni cromosoma, uno di origine paterna e uno materna, e sono per­ ciò dette diploidi. Le due copie di ogni cromosoma, formano una coppia di cromosomi omologhi. Una cellula con 20 coppie di cromo­ somi possiede in realtà 40 cromosomi totali. 2357. Se una cellula eucariote con 14 cromosomi inizia la mitosi, cosa si avrà a! termine di tale processo? A. 4 cellule con 7 cromosomi ciascuna B. 2 nuclei con 14 cromosomi ciascuno C. 2 cellule con 12 cromosomi ciascuna D. 4 cellule con 14 cromosomi ciascuna E. 2 nuclei con 7 cromosomi ciascuno ►Vedi quiz 2356. 2358. Dalla divisione mitotica di una cellula somatica della spe­ cie umana si originano: A. due cellule con 23 cromosomi ciascuna B. due cellule con un corredo di 46 cromosomi ciascuna C. una cellula con 46 cromosomi ed una senza cromosomi D. due cellule con un corredo di 48 cromosomi ciascuna E. una cellula con 48 cromosomi ed una con 44 cromosomi . ► Le cellule somatiche umane possiedono un assetto cromosomico diploide, costituito da 23 coppie di cromosomi (di cui 22 obbligato­ riamente omologhi). Le cellule somatiche formano il corpo di un or­ ganismo, e si distinguono dalle cellule della linea germinale, che por­ tano alla formazione dei gameti tramite il processo di meiosi.

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©Artquiz BIOLOGIA 2359. [M] Se durante l'anafase mitotica di una cellula con 10 cromosomi (n = 5 coppie) i due cromatidi che costituiscono un singolo cromosoma non si separassero: A. si otterrebbe una cellula figlia con 6 cromosomi e una con 4 B. le cellule figlie avrebbero 5 cromosomi ciascuna C. non avverrebbe la citodieresi D. una delle cellule figlie avrebbe 11 cromosomi E. una delle due cellule figlie avrebbe 9 cromosomi ► Se non avviene la disgiunzione dei due cromatidi di un cromoso­ ma di una coppia di omologhi all’anafase, vuol dire che entrambi i cromatidi andranno a formare l’assetto cromosomico di una sola del­ le due cellule figlie che quindi avrà 2 copie dello stesso cromosoma (in totale 5 coppie di cromosomi omologhi più un cromosoma in ec­ cesso, 11 cromosomi totali), mentre l’altra delle due cellule figlie mancherà di quel cromosoma, e quindi avrà 4 coppie di cromosomi omologhi più un cromosoma spaiato (in totale 9 cromosomi). Quindi sebbene il Ministero abbia ritenuto univocamente corretta la sola risposta E, si rileva, per quanto commentato, che anche la risposta D è ugualmente corretta. 2360. [V] Il nucleo di una cellula somatica contiene una quantità S di DNA. Quale sarà la quantità di DNA presente nella cellula all’inizio della profase della mitosi? A. S B. 4S C. S/2 D. S/4 E. 2S ► Prima della mitosi, i cromosomi si duplicano in due cromatidi fra­ telli per cui la cellula ha un contenuto 2S di DNA finché non si divide nelle due cellule figlie (confronta con il quiz 2470). 2361. Indicando con C il contenuto in DNA di un gamete di un individuo diploide, una cellula somatica in metafase ha un con­ tenuto in DNA pari a: A. 3C B. C C. 0,5C D. 2C E. 4C ► Una cellula somatica diploide ha contenuto di DNA doppio rispetto ad un gamete aploide, quindi 2C. Durante la metafase, i cromosomi sono duplicati ognuno in due cromatidi fratelli, per cui la cellula so­ matica avrà un contenuto 4C. 2362. Se i gameti maturi di un organismo vertebrato hanno un contenuto di DNA pari a 4 picogrammi (pg) per cellula, le sue cellule somatiche conterranno presumibilmente la seguente quantità di DNA per cellula: A. 6pg B. variabile da cellula a cellula C. 2pg D. 8pg E. 4pg

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA A. B. C. D. E.

4.000 pm cioè 40 cm 40.000 pm cioè 40 in 40.000 pm cioè 4 cm 16.000 pm cioè 16 mm 40.000 pm cioè 40 cm

► La lunghezza del filamento di DNA svolto è pari a 4 pm • 104 = 40.000 pm. Se 1 pm = 10 6 m = 10'4 cm, 40000 pm corrispondono a 4cm. LA RIPRODUZIONE La riproduzione è l'insieme dei meccanismi mediante i quali gli esseri viventi provvedono alla conservazione della propria specie generan­ do nuovi individui simili a sé e che subentreranno al genitore, 0 ai genitori, nella popolazione. Si riconoscono due forme di riproduzione: a) riproduzione assessuata 0 agamica, che presuppone la mitosi. Interessa sia gli organismi unicellulari (nei procarioti è l’unica forma di riproduzione) che pluricellulari. In questi ultimi permette l’accrescimento e il rinnovo dei tessuti. A meno dell’insorgenza di mutazioni spontanee, genera cellule figlie che mantengono il patri­ monio genetico dei genitori. Può avvenire con modalità diverse: - scissione binaria: si ha quando, dopo la mitosi, la cellula si divide in due parti identiche. È tipica degli organismi unicellulari come i pratisti. - gemmazione: negli organismi unicellulari si ha quando una normale scissione produce due cellule figlie dalle dimensioni diverse e conte­ nuto citoplasmatico non egualmente ripartito; negli organismi pluri­ cellulari prevede la formazione di gemme laterali che danno vita a nuovi individui 0 rimangono unite formando una colonia, come nel caso dei coralli; - sporulazione: consiste nella formazione di particolari cellule ripro­ duttive, le mitospore, in grado di resistere in contesti ambientali sfa­ vorevoli poiché dotate di una spessa parete. È tipica dei funghi; - frammentazione: si ha quando una parte dell'organismo pluricellula­ re si distacca e dà origine ad un individuo completo. La si nota fre­ quentemente tra i vegetali, come nei bulbi e tuberi, ma anche in anellidi e platelminti. - partenogenesi: consiste nello sviluppo di un individuo da una cellula uovo non fecondata, attivata da stimoli meccanici 0 fisici. È tipica di alcuni invertebrati (i fuchi delle api). b) riproduzione sessuata 0 gamica: prevede la partecipazione dei gameti ottenuti mediante la meiosi e contenenti un numero aploide di cromosomi. I gameti, prodotti da due individui di sesso diverso, ma­ schile e femminile, si fondono nella fecondazione dando origine allo zigote. Lo zigote contiene un numero diploide di cromosomi e da esso, attraverso mitosi successive, si formerà l’individuo adulto. Comporta quindi, a differenza della riproduzione asessuata, il rimescolamento del materiale genetico e produce individui diversi dai genitori. 2364. La generazione spontanea: A. non è ammessa B. è ammessa solo per i virus C. è ammessa solo per i procarioti D. è ammessa solo per i prioni E. è ammessa solo per i protozoi

2365. [O] La teoria della generazione spontanea mediante un "principio attivo" formulata da Aristotele, fu confutata per la prima volta con metodo sperimentale da: 2363. [V] Il rapporto di compattazione del DNA in un cromosoma A. Galilei durante la metafase, in cui è massima la condensazione di cro­ B. Pasteur matina, è di 1:104. Ciò significa che se il DNA di un cromosoma C. Redi lungo circa 4pm fosse completamente svolto, si otterrebbe un D. Jenner filamento lungo: E. Platone

►Vedi quiz 2361.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2366. Le esperienze di Redi, Spallanzani e Pasteur hanno: A. dimostrato che i geni sono localizzati sui cromosomi B. dimostrato l'ereditarietà dei caratteri C. confermato la teoria dell'evoluzione D. confutato la teoria della fissità delle specie E. confutato la teoria della generazione spontanea 2367. Spallanzani e Pasteur dimostrarono che la generazione spontanea dei microrganismi è: A. impossibile B. possibile solo per i virus C. spontanea D. rara E. normale 2368. Gli esperimenti di Redi e Pasteur dimostrarono che: A. è possibile la generazione spontanea B. tutti gli organismi viventi sono costituiti da cellule C. gli esseri viventi sono generati da altri esseri viventi D. le cellule sia eucariote che procariote sono provviste di nucleo E. tutti gli esseri viventi contengono acidi nucleici 2369. Una delle differenze più significative tra i sistemi viventi e quelli non viventi è che i sistemi viventi: A. possono generare individui con le loro stesse caratteristiche B. contengono composti organici C. possono produrre composti inorganici D. reagiscono a cambiamenti ambientali E. contengono elementi chimici che non si trovano in sistemi non viventi 2370. [V] Indicare con quale modalità avviene la riproduzione nella specie umana: A. per partenogenesi B. per gemmazione C. per scissione binaria D. pervia agamica E. per via gamica 2371. Con il termine "anfigonia" si indica: A. la riproduzione che avviene mediante fusione tra gamete maschi­ le e femminile B. l'istinto predatorio delle rane C. la riproduzione che avviene mediante fusione tra due gameti ma­ schili D. una malattia delle gonadi E. la riproduzione degli anfibi 2372. La riproduzione sessuale è vantaggiosa perché produce: A. individui con diversa costituzione genetica B. individui con alto tasso di mutazioni C. più individui della riproduzione asessuale D. individui con identica costituzione genetica E. individui ben adattati all'ambiente 2373. La riproduzione sessuale garantisce: A. minore capacità per la progenie di adattamento all'ambiente B. comparsa di nuovi assortimenti di alleli a ogni generazione C. assenza di variabilità genetica D. produzione di un elevato numero di gameti vitali E. identità genetica tra genitori e figli 2374. Una caratteristica della riproduzione sessuata è: A. di procedere per scissione binaria

B. C. D. E.

di essere più semplice e più rapida della riproduzione asessuata di poter avvenire tra due specie differenti di incrementare la variabilità genetica degli organismi di dare origine a individui sempre uguali

2375. La riproduzione sessuata produce nuove combinazioni genetiche in differenti modi. Quale tra quelli indicati può consi­ derarsi SCORRETTO? A. Continue mutazioni ex novo B. Differenti gameti C. Ricombinazione genetica D. Crossing-over E. Combinazione di due genomi parentali 2376. Dal punto di vista dell'evoluzione, la riproduzione sessua­ ta è vantaggiosa perché produce: A. un sistema di controllo delle nascite B. individui con diversa costituzione genetica C. individui identici ai genitori D. un numero di individui maggiore rispetto alla riproduzione ases­ suata E. individui ben adattati all'ambiente 2377. il significato biologico della riproduzione sessuata è quel­ lo di: A. produrre una maggior quantità di prole rispetto alla riproduzione asessuata B. limitare i cambiamenti evolutivi C. impedire il verificarsi di mutazioni D. produrre una prole uguale ai genitori E. aumentare la variabilità genetica di una specie 2378. [M/PS] Le specie viventi che hanno più possibilità di adat­ tarsi ai cambiamenti ambientali sono quelle i cui individui si riproducono: A. per autofecondazione B. per riproduzione sessuata C. per gemmazione D. asessualmente E. per partenogenesi 2379. [M] Un significativo vantaggio della fecondazione interna deriva dal fatto che essa: A. riduce la competitività tra i membri di un gruppo B. facilita la riproduzione in ambiente terrestre C. porta alla formazione di una coppia stabile D. consente la fecondazione di numerosi ovociti E. consente di attribuire con certezza la paternità 2380. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la riprodu­ zione sessuata è FALSA? A. Sia le piante sia gli animali si possono riprodurre sessualmente B. Uovo è sinonimo di gonade femminile C. Le piante e gli animali più semplici si possono riprodurre anche asessualmente D. Nei testicoli vengono prodotti gli spermatozoi E. La fecondazione può essere esterna 0 interna 2381. La riproduzione agamica è un processo di riproduzione: A. senza intervento di cellule sessuali B. senza DNA C. partenogenetico D. proprio dei mammiferi E. esclusivo dei vegetali

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2382. La riproduzione vegetativa: A. è sinonimo di riproduzione asessuata B. è un tipo di riproduzione esclusivo dei vegetali più semplici C. è l'unica riproduzione dei procarioti che permette lo scambio di geni fra cromosomi omologhi D. è la riproduzione in cui un solo genitore possiede entrambi i sessi E. compare esclusivamente nei Celenterati 2383. La riproduzione asessuale zione di individui: A. 3/4 diversi; 1/4 uguali B. 3/4 uguali; 1/4 diversi C. con una variabilità casuale D. tutti geneticamente uguali E. , tutti geneticamente diversi

0

vegetativa porta alla forma­

2384. Un organismo che si riproduce asessualmente genera dei figli che normalmente sono: A. geneticamente migliori dei genitori B. con una variabilità genetica più elevata C. geneticamente identici D. capaci di sopravvivere più a lungo E. più adatti al loro ambiente 2385. [V] Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? A. La riproduzione asessuata e quella sessuata sono ugualmente vantaggiose perché sono semplici, rapide e danno una figliolanza molto numerosa B. La riproduzione asessuata è più semplice e risulta vantaggiosa, in caso di stabilità ambientale, rispetto a quella sessuata C. La riproduzione asessuata è più semplice e risulta vantaggiosa, in caso di variazioni ambientali, rispetto a quella sessuata D. La riproduzione sessuata è più complessa e risulta svantaggiosa, in caso di variazioni ambientali, rispetto a quella asessuata E. La riproduzione sessuata è più semplice e risulta più vantaggio­ sa, in caso di variazioni ambientali, rispetto a quella asessuata 2386. La schizogonia è una: A. malattia B. modalità di divisione cellulare tipica dei mammiferi C. fase della meiosi D. modalità di riproduzione sessuata E. modalità di riproduzione asessuata 2387. La gemmazione è: A. la possibilità per gli organismi ameboidi di rigenerare un organo mancante B. lo stadio iniziale dello sviluppo embrionale negli anfibi C. io stadio iniziale dello sviluppo vegetativo dei semi D. un tipo di riproduzione asessuata E. un tipo di riproduzione sessuale 2388. [V] La fecondazione artificiale in campo zootecnico è utile perché consente una: A. produzione di animali transgenici B. trasmissione rapida e sicura del patrimonio genetico migliore C. possibilità di gravidanza in animali sterili D. possibilità di creare nuove specie E. produzione artificiale di un numero elevato di embrioni 2389. Quando in una specie un nuovo individuo si sviluppa da una cellula uovo NON fecondata si ha: A. ermafroditismo B. sporogenesi

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C. alternanza di riproduzione gamica e agamica D. un parto prematuro E. partenogenesi 2390. Esiste in natura la possibilità che una cellula uovo si svi­ luppi senza essere fecondata? A. No B. Sì, il fenomeno si chiama coriogenesi C. Sì, il fenomeno si chiama partenogenesi D. Sì, il fenomeno si chiama poliploidia E. Sì, il fenomeno si chiama monogenesi 2391. Ritieni che la partenogenesi debba essere considerata una forma di riproduzione asessuata? A. no, perché anche in assenza di fecondazione la discendenza trae origine da una cellula germinale, quale l’uovo B. si, perché nella discendenza non compare alcun contributo gene­ tico maschile C. si, perché le specie partenogenetiche sono sempre aploidi D. no, perché anche se lo spermatozoo non contribuisce al patrimo­ nio genetico della discendenza, attiva pur sempre lo sviluppo embrionale E. si, perché la discendenza è generata in assenza di un atto fecon­ dativo ►A nostro giudizio la risposta A non è corretta perché la partenoge­ nesi è un tipo di riproduzione sessuale, perché coinvolge un tipo di gamete, ma asessuata perché non prevede fecondazione. Quindi B ed E sono risposte corrette. 2392. Una coppia ha avuto due figli maschi. Qual è la probabilità che il terzo figlio sia una femmina? A. 33% B. 66% C. 50% D. 100% E. 25% ► Il sesso del nascituro dipende solo dalla presenza del cromosoma Y 0 X nello spermatozoo. Da ciò segue che la probabilità che un na­ scituro sia maschio 0 femmina è sempre del 50%. LA MEIOSI La meiosi è il processo di due divisioni cellulari consecutive (meiosi I e meiosi II) che inizia nei progenitori diploidi delle cellule gametiche. L’esito della meiosi è la formazione di quattro cellule figlie, ognuna con un assetto aploide di cromosomi. 2393. Nelle cellule germinali normalmente avviene: A. sia la mitosi che la meiosi, a seconda della fase di maturazione B. la segmentazione C. la meiosi D. la mitosi E. la ricombinazione artificiale 2394. Le cellule germinali di un mammifero danno origine ai gameti mediante il processo di: A. scissione binaria B. meiosi C. mitosi D. citocinesi E. duplicazione del DNA

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2395. Quali delle seguenti cellule si dividono per meiosi: A. Gli zigoti B. I mieloblasti C. Gliepatociti D. Le cellule staminali E. I gameti 2396. Le cellule sessuali si originano per: A. fusione di cellule aploidi B. divisione agamica C. mitosi D. meiosi E. partenogenesi 2397. [M/PS] Quale dei seguenti eventi è tipico della meiosi ma non della mitosi? A. Si evidenziano i cromosomi B. I cromosomi omologhi si appaiano C. Si formano i centrioli D. I cromatidi si separano E. Si forma il fuso 2398. Quale, tra questi eventi, caratterizza la meiosi e NON la mitosi? A. Appaiamento dei cromosomi omologhi B. Migrazione verso i poli opposti dei cromatidi fratelli di ciascun cromosoma C. Allineamento dei cromosomi nella regione mediana del fuso D. Duplicazione del DNA prima che inizi il processo E. Dissoluzione della membrana nucleare 2399. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni inerenti alla meio­ si è corretta? A. Un gamete umano femminile grazie alla meiosi possiede due cromosomi X B. Tra la prima e la seconda divisione meiotica avviene la duplica­ zione del DNA C. Le tetradi si allineano sul piano equatoriale della cellula durante la metafase I D. La riduzione del numero dei cromosomi avviene durante la meio­ si II E. I cromosomi omologhi si separano durante l’anafase II 2400. Relativamente alla meiosi (identificare l’affermazione cor­ retta): A. essa porta alla formazione di cellule diploidi B. il DNA viene duplicato tra la I e la II divisione meiotica C. i cromosomi omologhi si separano durante l’anafase I D. le cellule figlie della I divisione meiotica contengono entrambi i cromosomi di ciascuna coppia cromosomica E. il crossing-over avviene alla metafase II 2401. Una differenza tra meiosi e mitosi è che: A. il DNA si duplica prima della mitosi ma non prima della meiosi B. i cromosomi omologhi si appaiano nella meiosi ma non nella mitosi C. durante la meiosi il DNA non è replicato D. la meiosi si verifica solo negli organismi aploidi, la mitosi in tutti gli organismi E. il DNA è maggiormente replicato in meiosi piuttosto che in mitosi 2402. L'appaiamento dei cromosomi omologhi in meiosi inizia durante la fase di: A. leptotene B. crossing-over C. pachitene

D. zigotene E. diplotene 2403. Scegli tra le seguenti la definizione di "meiosi" più corretta: A. è un meccanismo di divisione che da una cellula diploide produce quattro cellule aploidi con materiale genetico diverso tra loro B. è sinonimo di "fecondazione" C. è un meccanismo di divisione cellulare tipico di tutte le cellule D. è un meccanismo di divisione che produce la comparsa di infor­ mazioni nuove in tutte le cellule che la subiscono E. è sinonimo di "riproduzione cellulare" 2404. La meiosi: A. È un processo riproduttivo di tipo asessuato B. Non porta al dimezzamento del numero dei cromosomi nei gameti C. È il processo di divisione cellulare in cui da una cellula si otten­ gono due cellule figlie con lo stesso numero di cromosomi D. È tipica degli organismi unicellulari E. È il processo di divisione cellulare in cui da una cellula madre si ottengono quattro cellule figlie con corredo cromosomico dimezzato 2405. La meiosi porta alla formazione di cellule : A. diploidi B. somatiche C. geneticamente differenti D. contenenti esclusivamente i cromosomi sessuali E. contenenti il doppio dei cromosomi delle cellule somatiche 2406. La meiosi è: A. una modalità di divisione dei batteri B. una divisione cellulare indiretta riduzionale C. una divisione cellulare diretta D. una divisione delle cellule somatiche E. una divisione cellulare indiretta equazionale 2407. La meiosi è un tipo speciale di divisione cellulare che av­ viene: A. esclusivamente nelle cellule sessuali delle piante B. di quando in quando in tutte le cellule del nostro organismo C. esclusivamente nelle cellule sessuali degli animali D. soltanto negli eucarioti monocellulari E. nelle cellule della linea germinale di tutti gli esseri a riproduzione sessuale 2408. La meiosi è: A. la modalità di replicazione delle cellule muscolari B. la modalità di replicazione dei virus C. la modalità di replicazione delle cellule germinali D. la modalità di replicazione delle cellule somatiche E. la modalità di replicazione dei batteri 2409. Il processo che porta alla riduzione del numero dei cro­ mosomi si chiama: A. metafase B. meiosi C. amitosi D. fecondazione E. mitosi 2410. La meiosi è un processo che: A. porta alla formazione di cellule con più nuclei B. si realizza negli invertebrati C. si realizza solo nei vertebrati più evoluti D. porta alla riduzione del numero dei cromosomi dei gameti E. in una cellula si alterna normalmente alla mitosi

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© Artquiz BIOLOGIA 2411. La meiosi è un processo che produce: A. aumento del numero di cellule embrionali negli eucarioti B. aumento del numero di cromosomi nelle cellule somatiche C. riduzione del numero di cromosomi nei protogoni D. dimezzamento dei cromosomi nelle cellule somatiche E. moltiplicazione della cellula batterica ► I protogoni, cellule germinali primordiali, sono presenti tra le cellu­ le epiteliali cilindriche delle gonadi e danno origine, tramite la game­ togenesi ai gameti (oociti e spermatozoi). 2412. Nel corso della gametogenesi, i cromosomi vanno incon­ tro a: A. una divisione e due interfasi B. due replicazioni e una divisione C. due replicazioni e due divisioni D. una replicazione e due divisioni E. due divisioni senza nessuna replicazione 2413. Con la meiosi il numero dei cromosomi: A. si dimezza B. diventa tetraploide C. rimane uguale D. diventa diploide E. raddoppia 2414.1! numero diploide (2n) di cromosomi durante la meiosi: A. non viene modificato B. viene ridotto a un quarto C. viene raddoppiato D. viene quadruplicato E. viene dimezzato 2415. Una cellula con 16 cromosomi dopo divisione meiotica dà origine a cellule con: A. 8 cromosomi B. 4 cromosomi C. 32 cromosomi D. 2 cromosomi E. 16 cromosomi 2416. Quale delle seguenti affermazioni è VERA per la meiosi? A. È il meccanismo di divisione delle cellule staminali B. Avviene nelle cellule somatiche C. Precede immediatamente la fecondazione D. I cromosomi si ritrovano in numero dimezzato nelle cellule figlie E. Una cellula diploide dà origine a due cellule diploidi

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2419. La meiosi consente: A. la ricombinazione e il dimezzamento del numero dei cromosomi B. la duplicazione del DNA nei gameti C. la formazione di due cellule aploidi, una con i cromosomi di origi­ ne materna e una con i cromosomi di origine paterna D. a un organismo di aumentare il numero delle, proprie cellule E. la moltiplicazione dello zigote a formare l'embrione 2420. Il crossing-over avviene: A. nella profase della prima divisione meiotica B. nella sintesi delle proteine C. nella metafase della meiosi D. nella profase della seconda divisione meiotica E. nella profase della mitosi 2421. [V/PS] Quando avviene il Crossing over? A. Durante la metafase mitotica B. Durante l'anafase mitotica C. Durante la profase meiotica I D. Durante la profase mitotica E. Durante l'anafase meiotica II 2422. Il crossing-over durante la meiosi: A. avviene in tutte le cellule dei tessuti di un organismo B. permette la riproduzione sessuale C. forma nuove combinazioni di alleli D. dimezza il corredo cromosomico E. avviene in II divisione meiotica 2423. La riduzione del corredo cromosomico da diploide ad aploide si realizza mediante: A. la partenogenesi B. la meiosi C. la mitosi D. la citodieresi E. la fecondazione 2424. [M] Nel ciclo vitale di un organismo formato da cellule eucariotiche, la meiosi dimezza il numero di cromosomi di una cellula diploide, formando cellule aploidi durante: A. profase II B. profase I C. metafase II D. anafase II E. anafase I

2417. [M/PS] Una conseguenza del processo di meiosi è che: A. il DNA delle cellule che si originano è geneticamente identico B. il corredo cromosomico delle cellule che ne derivano corrisponde a quello della cellula originaria C. nelle cellule derivanti sono presenti tutti i cromosomi e i loro omo­ loghi D. il cariotipo viene dimezzato E. si originano due cellule

2425. La meiosi: A. avviene solo nelle cellule progenitrici dei gameti femminili B. porta alla formazione di gameti diploidi (sia nel maschio che nella femmina) C. avviene solo nelle cellule progenitrici dei gameti maschili D. è il processo che permette alle cellule del sangue di dividersi E. porta alla formazione di gameti aploidi (sia nel maschio che nella femmina)

2418. La differenza fondamentale che intercorre tra il processo meiotico e quello mitotico riguarda: A. il numero di cellule prodotte nei due casi B. il dimezzamento del numero cromosomico C. il raddoppiamento del numero dei cromosomi D. la duplicazione del contenuto in DNA E. la divisione cellulare asimmetrica

2426. La meiosi porta alla formazione di un corredo cromosomi­ co: A. aploide B. diploide C. triploide D. poliploide E. aneuploide

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2427. Un organismo diploide, produce cellule aploidi mediante: A. mitosi B. frammentazione C. scissione D. meiosi E. gemmazione 2428. La meiosi è un processo di divisione cellulare che dà origine: A. a quattro cellule diploidi B. a due cellule diploidi C. a quattro cellule aploidi D. ad una cellula con quattro nuclei E. a due cellule prive di cromosomi 2429. A partire da una cellula germinale (ovogonio 0 spermatogonio) la meiosi produce: A. due cellule diploidi con cromosomi monocromati dici B. due cellule aploidi con cromosomi bicromatidici C. quattro cellule aploidi con cromosomi bicromatidici D. quattro cellule aploidi con cromosomi monocromatidici E. due cellule aploidi con cromosomi monocromatidici 2430. [V/PS] In seguito alla meiosi si formano: A. 4 cellule con materiale identico B. 2 cellule aploidi C. 2 cellule con patrimonio genetico dimezzato D. 4 cellule diploidi E. 4 cellule con materiale genetico diverso 2431. Tramite il processo della meiosi da un gametocito umano si ottengono: A. due cellule aploidi B. quattro cellule aploidi C. quattro cellule aploidi con identico patrimonio genetico D. quattro cellule diploidi con diverso patrimonio genetico E. due cellule diploidi 2432. Quale delle seguenti affermazioni, riguardanti la meiosi, è FALSA? A. La meiosi genera quattro cellule figlie, due delle quali sono iden­ tiche alla cellula madre B. A differenza della mitosi, con la meiosi si ha la riduzione da corre­ do genetico in doppia copia a corredo genetico in semplice copia C. Durante la meiosi i cromosomi formano coppie di omologhi D. La meiosi si compie in due tappe, che determinano la formazione di quattro cellule figlie E. La meiosi, per convenzione, viene distinta in meiosi I (prima divi­ sione) e meiosi II (seconda divisione)

E. danno origine ai gameti 2435. Negli organismi che si riproducono sessualmente il nume­ ro di cromosomi è mantenuto costante da una generazione all' altra mediante i processi di: A. mitosi e fecondazione B. meiosi e fecondazione C. mitosi e divisione citoplasmatica D. meiosi e divisione citoplasmatica E. mitosi e trascrizione 2436. La meiosi è significativa per l'evoluzione della specie, in quanto provvede: A. alla variabilità dei gameti che un singolo individuo può produrre B. alla produzione di un ugual numero di uova e spermatozoi C. alla formazione di gameti diploidi D. all'aumento del numero di individui E. alla produzione di gameti identici tra loro 2437. [0] La variazione del numero di cromosomi (mono-, tri-, polisomia) è dovuta: A. ad un difetto della gametogenesi esclusivamente materna B. ad una doppia 0 plurima fecondazione dell'ovulo C. ad una non disgiunzione dei cromosomi omologhi nell'anafase I 0 Il della meiosi D. ad un ritardo dell'ovulazione durante il ciclo mestruale E. ad una disgiunzione dei cromosomi dopo la fecondazione 2438. [MIPS] Quale destino subiscono i due alleli di un gene nel corso della meiosi? A. Si attivano B. Migrano nello stesso gamete C. Si duplicano D. Si modificano E. Segregano in gameti diversi 2439. Due geni A e B, localizzati in loci vicini nel cromosoma 21, al momento della meiosi solitamente: A. assortiscono indipendentemente B. segregano nello stesso gamete C. si distribuiscono a gameti diversi D. si avvicinano E. ricombinano obbligatoriamente

2433. [V] In merito al processo della meiosi, quale delle seguenti affermazioni è ERRATA? A. Le cellule figlie sono genotipicamente identiche alla cellula madre B. Prevede una sola duplicazione del DNA C. li numero dei cromosomi nelle cellule figlie è dimezzato rispetto alla cellula madre D. Assicura la variabilità delle specie E. Non avviene il crossing-over in profase II

► Nella meiosi I, si ha la formazione di due cellule figlie contenenti ognuna un cromosoma della coppia di cromosomi omologhi (per assortimento indipendente), mentre nella meiosi II da ogni cellula figlia della meiosi I se ne ottengono due il cui assetto cromosomico deriva dalla migrazione ai poli opposti dei due cromatidi di ogni cro­ mosoma della cellula figlia della meiosi I. Durante la profase i può avvenire il Crossing over che causa lo scambio di segmenti di DNA tra due cromatidi di due cromosomi di una coppia di omologhi, e in questo caso i geni contenuti nella ragione di scambio vengono eredi­ tati da una cellula diversa rispetto al cromosoma di cui facevano par­ te. Se i geni su un cromosoma sono molto vicini, è difficile che av­ venga un Crossing over in quella zona, per cui i due geni vengono ereditati dallo stesso gamete.

2434. [O/PS] Attraverso la meiosi e la fecondazione gli animali superiori: A. presentano alternanza di generazione, aploide e diploide B. danno origine a una prole aploide C. danno origine a una prole con lo stesso numero di cromosomi dei genitori D. aumentano il numero di cellule del proprio organismo

2440. Due differenti geni A e B, localizzati rispettivamente sul cromosoma 1 e sul cromosoma 8 al momento della meiosi: A. ricombinano B. sono letali C. segregano nello stesso gamete D. assortiscono indipendentemente E. subiscono il crossing-over

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA E.

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La meiosi è il processo di divisione mediante il quale le cellule con­ 2445. Il chiasma cromosomico è: tenute nelle gonadi, con corredo cromosomico diploide (2n), danno A. la fusione di due cromosomi origine a quattro gameti aploidi (n). Consiste in due divisioni cellulari B. l'acquisto di un cromosoma successive, definite meiosi I, di tipo riduzionale (in quanto produce il C. una mutazione cromosomica dimezzamento dei cromosomi) e meiosi li, di tipo equazionale (in cui D. la perdita di un cromosoma il numero di cromosomi non cambia), che sono simili alla mitosi, ma E. una connessione tra due cromatidi non fratelli di cromosomi omo­ di cui solo la prima è preceduta dalla replicazione del DNA. Come la loghi appaiati durante la meiosi mitosi, ogni divisione è suddivisa in quattro fasi: a) profase I: è lunga e complessa. La cromatina si condensa, scom­ 2446. [M/O] Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i chia­ paiono la membrana nucleare e i nucleoli, si forma l’apparato del smi è corretta? fuso e i due cromosomi omologhi di ogni coppia si appaiono forman­ A. Nella meiosi assicurano che le cellule figlie siano identiche alla cellula madre da cui derivano do le tetradi, essendo formati da quattro cromatidi. In questa fase avviene il crossing-over, cioè la rottura e lo scambio di segmenti cor­ B. Si tratta di punti di connessione tra cromatidi di cromosomi omo­ loghi in cui è avvenuta la rottura e la ricombinazione dei cromatidi rispondenti tra cromosomi omologhi, cioè tra cromatidi, detti ricombi­ stessi nanti, che non sono fratelli in quanto non derivano dallo stesso cro­ mosoma di ciascuna coppia. Questo fenomeno è alla base dell'evo­ C. Sono sempre indipendenti dal fenomeno del crossing-over luzione in quanto garantisce un riassortimento tra cromosomi di ori­ D. Si formano durante l’anafase della meiosi II gine paterna e materna per produrre nuove combinazioni, cioè ga­ E. SI tratta di fenomeni connessi con la divisione mitotica che con­ sentono la ricombinazione dei cromosomi meti sempre diversi tra loro; b) metafase I: le fibre del fuso si collegano ai cromosomi che si alli­ 2447. In quale fase della meiosi i cromosomi omologhi si sepa­ neano sul piano equatoriale; c) anafase I: i due cromosomi omologhi di ogni coppia, ciascuno rano? formato da due cromatidi, si separano e si muovono verso i due poli A. Telofase II B. Anafase II opposti della cellula per accorciamento delle fibre dei fuso; d) la cellula si divide in due cellule figlie, ciascuna contenenti un C. Anafase I D. Interfase numero aploide di cromosomi. e) interfase: in alcuni casi, terminata la meiosi I, può avvenire l'inter- E. Telofase I fase in cui i cromosomi si despiralizzano; in molte specie si passa 2448. Durante il processo di meiosi in quale fase i cromosomi invece direttamente dalla telofase I alla profase II. f) meiosi II, che si divide in: profase II, in cui si riforma l’apparato del omologhi migrano ai poli opposti della cellula che si divide: fuso; metafase II, in cui i cromosomi si allineano sul piano equatoria­ A. profase l le della cellula; anafase II, in cui i cromatidi fratelli di ogni cromosoma B. anafase I si separano e migrano verso i poli opposti della cellula; telofase II, in C. anafase II D. metafase il cui si formano due nuclei e si ha la citodieresi. E. metafase I 2441. La CORRETTA sequenza delle fasi della meiosi è: 2449. Al termine della prima divisione meiotica si ottiene: A. metafase, citodieresi, telofase, profase, anafase A. un numero diploide di cromosomi presente in ciascuna cellula figlia B. profase, prometafase, metafase, anafase, telofase B. quattro cellule aploidi C. anafase, profase, citodieresi, metafase, telofase C. due cellule con cromosomi omologhi appaiati D. prometafase, metafase, telofase, anafase, profase D. una quantità aploide di DNA presente in ciascuna cellula figlia E. profase, prometafase, anafase, metafase, telofase E. una separazione dei cromatidi fratelli di ciascun cromosoma omo­ logo 2442. [M] Durante la profase della 1A divisione meiotica, quale di questi fenomeni NON avviene? 2450. [0] Nella profase della seconda divisione meiotica: A. Il nucleolo scompare A. i cromosomi omologhi si accoppiano per formare le tetradi B. I cromosomi si allineano sul piano equatoriale della cellula B. i cromosomi omologhi si separano C. I cromosomi sono ben evidenti C. i cromosomi sono costituiti da un unico cromatidio D. I cromosomi omologhi si appaiano D. la cellula possiede un numero aploide di cromosomi E. La membrana nucleare si dissolve E. la cellula possiede un numero diploide di cromosomi 2443.1 chiasmi sono osservabili durante la seguente fase della 2451. Durante la seconda divisione meiotica si realizza: meiosi: A. la terminalizzazione dei chiasmi A. anafase I B. la formazione delle tetradi B. metafase I C. il crossing-over C. anafase II D. la separazione dei cromosomi omologhi D. profase I E. la separazione dei cromatidi E. profase II 2444. In quale fase della meiosi si evidenziano i chiasmi? A. diplonema B. leptonema C. anafase I D. anafase II

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2452. Nella meiosi, la divisione equazionale è: A. costituita da due divisioni B. la prima C. la seconda D. la terza E. inesistente

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2453. L’anafase della prima e della seconda divisione meiotica differiscono per il fatto che: A. solo durante l’anafase I avviene il Crossing over B. dopo la prima si formano due cellule diploidi mentre dopo la se­ conda si formano due cellule aploidi C. la prima è equazionale mentre la seconda è riduzionale D. durante l’anafase I si separano i cromatidi fratelli mentre durante l’anafase II si separano i cromosomi omologhi E. durante l’anafasè I si separano i cromosomi omologhi mentre durante l’anafase II si separano i cromatidi fratelli 2454. La metafase è: A. una fase della mitosi e della meiosi B. una fase della mitosi C. una fase del ciclo cellulare indicata con M D. una parte dell'interfase E. una fase dello sviluppo embrionale 2455. [V] Quale delle seguenti affermazioni sull'anafase è corretta? A. È una fase sia della mitosi sia della meiosi B. È una fase esclusiva della mitosi C. È una parte dell'interfase D. È una fase esclusiva della meiosi E. È una vitamina 2456. La metafase I e la metafase II fanno parte: A. della fase Go B. della meiosi C. della mitosi D. della citodieresi E. dell'interfase ESERCIZI RELATIVI ALLA MEIOSI 2457. Dopo la meiosi, le cellule gametiche umane contengono: A. due cromosomi X nelle femmine, un cromosoma X è uno Y nei maschi B. 46 cromosomi C. 23 coppie di cromosomi D. 23 cromosomi E. un cromosoma X nelle femmine e un cromosoma Y nei maschi ► Nell’uomo, le cellule somatiche hanno un assetto diploide 2n = 46, le cellule gametiche hanno un assetto aploide n = 23. 2458. [M/O] Si consideri un singolo locus genico in eterozigosi di una cellula diploide. Quale delle seguenti affermazioni NON è corretta? A. Si possono manifestare entrambi gli allei! B. Il gene, in una fase della meiosi, è presente otto volte C. La cellula, in interfase, contiene due copie del gene D. Si può manifestare solo uno degli alleli E. Il gene, in una fase della mitosi, è presente quattro volte 2459. [M] In seguito a divisione meiotica una cellula con 16 cro­ mosomi darà 4 cellule figlie con: A. 16 cromosomi B. 8 cromosomi C. 4 cromosomi D. 32 cromatidi E. 8 cromatidi

► La meiosi causa la formazione di quattro cellule figlie con assetto aploide n, per cui se l’assetto diploide 2n è 16, quello aploide sarà n = 8.

2460. [M] Senza tener conto degli effetti del Crossing over, qual è il numero di gameti diversi che possono essere prodotti in seguito alla meiosi in una specie dotata di numero diploide pari a 8? A. Più di 64 B. 4 C. 8 D. 64 E. 16 ►Vedi quiz 2459. 2461. [M] Una cellula della mucosa intestinale di un gambero presenta 2 0 0 cromosomi, ciascuno composto da due cromatidi. In una delle 4 cellule che si formano alla fine della meiosi dello stesso gambero si potranno contare: A. 100 cromosomi, ciascuno costituito da 2 cromatidi B. 400 cromosomi, ciascuno costituito da 1 cromatide C. 100 cromosomi, ciascuno costituito da 1 cromatide D. 200 cromosomi, ciascuno costituito da 2 cromatidi E. 200 cromosomi, ciascuno costituito da 1 cromatide ►Vedi quiz 2459. 2462. Una cellula eucariote contenente 12 cromosomi entra in meiosi. Al termine della meiosi si avranno: A. 4 cellule con 12 cromosomi ciascuna B. 4 cellule con 3 cromosomi ciascuna C. 2 cellule con 6 cromosomi ciascuna D. 4 cellule con 6 cromosomi ciascuna E. 2 cellule con 12 cromosomi ciascuna ►Vedi quiz 2459. 2463. [O] Sia una cellula con 2n = 20. Considerando l'anafase della prima divisione meiotica e l'anafase della mitosi, quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? A. Nell'anafase mitotica migrano ai poli 10 cromosomi per parte B. Nella prima anafase meiotica migrano ai poli 20 cromosomi per parte C. Nella prima anafase meiotica si separano i cromatidi D. Nell'anafase mitotica migrano ai poli 10 cromatidi per parte E. Nella prima anafase meiotica migrano ai poli 10 cromosomi per parte ► Nell’anafase mitotica, i cromatidi fratelli di ogni cromosoma si se­ parano e migrano ai poli opposti della cellula in divisione, in questo caso 20 cromatidi per parte. Nell’anafase della prima divisione meio­ tica, i due cromosomi membri di ogni coppia di omologhi migrano ai poli opposti della cellula, in questo caso 10 cromosomi per parte. 2464. Una cellula con 20 cromosomi, al termine della meiosi produrrà gameti con: A. - 2 cromosomi B. 8 cromosomi C. 40 cromosomi D. 20 cromosomi E. 10 cromosomi ►Vedi quiz 2459.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA

2465. [V] Nell’uomo, quali delle seguenti cellule hanno un nume­ ro di cromosomi uguale 0 minore rispetto ad uno spermatozoo? 1. Un globulo bianco; 2. Una cellula staminale embrionale; 3. Un ovocita secondario; 4. Un globulo rosso maturo A. 1,2 e 3 B. 1, 3 e 4 C. 2 , 3 e 4 D. 1 e 2 E. 3 e 4

► Prima della meiosi I, avviene la replicazione del DNA e la cellula ha un contenuto 2S di DNA, per cui dopo la separazione dei cromo­ somi omologhi alla fine della meiosi I, le due cellule figlie hanno an­ cora una quantità S di DNA. (Confronta con il quiz 2360)

►Si ricordi che i globuli rossi maturi non hanno il nucleo e quindi non hanno cromosomi. 2466. Il numero di gameti che si formano dalla meiosi di un gone nella donna è: A. 2 B. 8

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C. 1

D. 4 E. 3 ► Nell’oogenesi, gli oogoni, le cellule germinali diploidi, danno origi­ ne per mitosi agli oociti primari. La meiosi I di un oocita primario da origine a una cellula più grande, oocita secondario, e una più piccola, “primo globulo polare’’, che arresta il suo sviluppo. La meiosi II dell’oocita secondario da origine a una cellula uovo grande e a un secondo globulo polare. Di conseguenza solo uno dei tre prodotti della meiosi dell’oogone, viene utilizzato come gamete femminile. ■

2470. [0] Il nucleo di una cellula diploide che dovrà poi subire la meiosi contiene una quantità S di DNA. Quale sarà la quantità di DNA della cellula alla fine della meiosi I? A. S/4 B. 4S C. S D. 2S E. S/2

2471. [M/O] Se in una cellula diploide nella fase G2 della meiosi la quantità di DNA è pari a Y, quale sarà la quantità di DNA pre­ sente in metafase II in ogni singola cellula? A. 0,5 Y B. 4Y C. 0,25 Y D. Y E. 2Y ►Al termine della meiosi II, la quantità di DNA nel nucleo è 0,25 Y, ma durante la metafase II, quando i cromosomi sono allineati sul piano equatoriale della cellula e [.cromatidi non si sono ancora divisi, la quantità è ancora 0,5 Y.

GAMETI 2467. Il numero di gameti che si formano dalla meiosi di uno spermatogone è: A. 4 Il differenziamento delle cellule germinali avviene in modo diverso B. 2 nella femmina e nel maschio. Per quanto riguarda l’essere umano si C. molte migliaia parla di oogenesi ( 0 ovogenesi) nella donna e di spermatogenesi D. 1 nell'uomo. E. 8 La oogenesi prende avvio dagli oogoni ( 0 ovogoni), le cellule germi­ nali che una volta entrate in meiosi prendono il nome di oocita ( 0 ► Durante la spermatogenesi, gli spermatogoni danno origine per ovocita) primario. La prima divisione meiotica porta alla produzione mitosi a spermatociti primari. Ogni spermatocita primario produce, di un oocita secondario e un piccolo corpo polare che va in apoptosi. con la meiosi, quattro spermatidi aploidi uguali. La seconda divisone produce la cellula uovo e un altro corpo polare anch’esso destinato a morire. 2468. [M] Nel liquido spermatico di una sola eiaculazione di un Gli oociti primari sono prodotti in fase embrionale e rimangono fermi uomo sessualmente maturo sono presenti circa 4 • 108 sperma­ alla profase I fino alla pubertà; da questo momento un oocita al mese tozoo Quanti spermatociti di primo ordine hanno subito la matura fino alla metafase II e solo con la fertilizzazione si ha la ter­ meiosi per produrre un numero così elevato di spermatozoì? minazione del processo meiotico. Nel caso in cui invece non avven­ A. 4 • 1032 ga la fecondazione, l’oocita secondario muore. B. 4 • 104 La cellula uovo è la più grande dell’organismo perché è composta da C. 104 molto citoplasma e da molti organelli; presenta un rivestimento D. 108 esterno chiamato zona pellucida che permette il riconoscimento spe­ E. 16 • 108 cie-specie. Inoltre possiede i granuli corticali che svolgono un ruolo importante al momento della fecondazione per evitare la polispermia. ►Vedi quiz 2321. La spermatogenesi prende avvio dagli spermatogoni che maturano in spermatociti primari, secondari e poi spermatidi. Questi restano 2469. [0] Nel nucleo di una cellula che ha appena effettuato la attaccati tra loro con ponti citoplasmatici in quanto possono così divisione cellulare sono presenti A unità di DNA. Indica quale condividere le sostanze nutritive contenute nel loro ridotto citopla­ quantità di DNA sarà presente nella stessa cellula all’Inizio della sma; al termine della maturazione prendono il nome di spermatozoi. metafase I: A. 4A 2472.1 gameti sono: B. A A. solo le cellule sessuali maschili C. A/4 B. le cellule sessuali sia femminili sia maschili D. 2A C. solo le cellule sessuali femminili E. A/2 D. le cellule riproduttive nelle specie che hanno riproduzione ases­ suata ► Prima della meiosi I, si ha la replicazione del DNA per cui alla me­ E. l'insieme degli organi dell'apparato genitale maschile tafase I la cellula ha un contenuto 2A di DNA.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA

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2473.1gameti sono: A. cellule riproduttive mature B. cellule sessuali diploidi C. cellule che producono gli anticorpi D. i cromosomi sessuali E. ormoni della crescita

D. Dopo la pubertà la spermatogenesi continua per tutta la vita, mentre l’oogenesi si arresta alla menopausa E. La spermatogenesi è un processo che interessa contempora­ neamente moltissimi spermatogoni, mentre l’oogenesi è un pro­ cesso ciclico che porta a maturazione solitamente un solo oocita primario alla volta

2474. [M/O] Nella gonadi femminili, quale tra le seguenti è la se­ quenza corretta dell'ovogenesi? A. Globulo polare primario - ovogonio - globulo polare secondario cellula uovo B. Ovogonio - globulo polare secondario - globulo polare primario cellula uovo C. Ovocita primario - globulo polare - cellula uovo - ovogonio D. Ovogonio - ovocita primario - ovocita secondario - cellula uovo E. Ovocita secondario - ovocita primario - cellula uovo - ovogonio

2481. La spermatogenesi è un processo: A. continuo per tutta la vita, a partire dalla nascita B. continuo per tutta la vita, a partire dalla pubertà C. limitato alla vita fetale D. che avviene ciclicamente una volta al mese E. indipendente dagli ormoni sessuali

2475. [M] L'oogenesi, intesa come intero processo meiotico dall' oogonio diploide all'ovulo aploide, normalmente nella donna: A. inizia con l'età feconda B. si interrompe dalla nascita alla pubertà C. dura complessivamente un mese D. avviene dopo la fecondazione E. dura 14 giorni 2476. Nella specie umana gli oociti primari vengono prodotti: A. soltanto se avviene la fecondazione B. durante tutta la vita della donna C. soltanto durante lo sviluppo embrionale D. soltanto in seguito a un rapporto sessuale E. uno ogni mese a partire dalla pubertà 2477.1globuli polari si formano durante: A. lo stadio di profase B. la fecondazione C. l'oogenesi D. la spermatogenesi E. il fototropismo 2478. il destino dei globuli polari derivanti dalla divisione meiotica di un ovocita è: A. L’ovogenesi B. La fecondazione C. La maturazione D. La degenerazione E. Nessuna delle precedenti 2479. Nei mammiferi l'oogenesi differisce dalla spermatogenesi per il fatto che: A. il DNA delle cellule germinali è diviso in modo disuguale fra le cellule figlie B. ciascuna cellula germinale produce soltanto un gamete C. si accumula materiale nel sacco vitellino D. le risposte A) e B) sono entrambe vere E. le risposte A), B) e C) sono tutte vere 2480. [V] La spermatogenesi e l’oogenesi si differenziano per diversi aspetti. Indica tra le seguenti l’affermazione NON corretta. A. La spermatogenesi si completa quasi sempre in modo continuo, mentre l’oogenesi normalmente si arresta, temporaneamente, al­ lo stadio di oocita primario B. Partendo da una singola cellula germinale la spermatogenesi porta alla formazione di quattro spermatozoi, l’oogenesi produce una sola cellula uovo C. Lo spermatogonio è presente solo nell’embrione, mentre l'oogonio è presente nell’ovaio fino al suo rilascio da parte del follicolo maturo

2482. La meiosi avviene nell'uomo? A. Sia nella spermatogenesi che nell'ovogenesi B. Sempre, in tutte le cellule soggette a rinnovamento C. No D. Si, ma solo qualche volta E. Solo nella spermatogenesi 2483. [V] Nella donna, la meiosi a carico delle cellule germinali: A. avviene al momento dell'Immissione dello sperma nelle vie geni­ tali femminili B. si svolge per intero nell'ovaio prima della nascita C. si completa solo dopo la fecondazione D. ha inizio al momento della maturazione del follicolo ovarico E. si svolge per intero nell'ovaio a partire dalla pubertà 2484, Nella gametogenesi femminile per meiosi vengono prodotti: A. una cellula uovo e un globulo polare B. quattro cellule uovo C. due cellule uovo e due globuli polari D. una cellula aploide e tre diploidi E. una cellula uovo e tre globuli polari 2485. Nella riproduzione sessuata: A. i gameti sono di norma aploidi B. lo zigote è di norma aploide C. le spore si formano durante la fecondazione D. i gameti sono di norma diploidi E. il numero di cromosomi si riduce durante la mitosi 2486. È definita aploide una cellula: A. in cui i cromosomi non hanno il corrispondente omologo B. che ha perso il nucleo C. che si sta dividendo D. in cui la prima fase del ciclo cellulare è bloccata E. embrionale 2487. Un corredo cromosomico, in cui ciascun tipo di cromo­ soma è rappresentato una sola volta, viene indicato come: A. aneuploide B. asessuato C. diploide D. aploide E. poliploide 2488. Sono aploidi: A. gli organismi che non possiedono i cromosomi sessuali B. gli organismi privi di arti C. i prodotti della fusione dei gameti D. gli organismi che possiedono un doppio corredo di cromosomi in ciascun nucleo cellulare E. gli organismi che possiedono un singolo corredo di cromosomi in ciascun nucleo cellulare

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©Artquiz BIOLOGIA 2489. Per aploide si intende: A. un numero di cromosomi multiplo di 2n B. la metà di un corredo cromosomico normale C. un numero di cromosomi corrispondente a 2n D. un tipo di artropode E. il numero di cromosomi presente in tutte le cellule 2490. Una cellula avente corredo cromosomico n è detta: A. diploide B. monozigote C. allelico D. omeotermo E. aploide 2491. In un organismo sessuato una cellula aploide differisce da una cellula diploide, perché contiene una quantità: A. dimezzata di DNA B. doppia di RNA C. dimezzata di RNA D. dimezzata di proteine E. doppia di DNA 2492. Quale di queste cellule presenta, nell'uomo, un corredo cromosomico aploide? A. Ovogonio B. Eritrocito C. Spermatozoo D. Spermatogonio E. Linfocito 2493. Lo spermatozoo, in cui ciascun tipo di cromosoma è pre­ sente in singola dose, è una cellula: A. monoploide B. aploide C. poliploide D. diploide E. aneuploide 2494. NON è diploide: A. la cellula muscolare B. lo zigote C. il villo coriale D. lo spermatozoo E. la cellula epiteliale 2495. [V/PS] Rispetto a quello delle cellule somatiche, i cromo­ somi contenuti nei gameti sono: A. in numero variabile B. in numero sempre pari C. in numero dimezzato D. in numero sempre doppio E. in numero sempre dispari 2496. Il corredo cromosomico aploide dell'uomo è formato da: A. 44 cromosomi B. 22 cromosomi C. 23 cromosomi D. 24 cromosomi E. 46 cromosomi 2497. Le cellule germinali umane mature contengono: A. 48 cromosomi B. 2 eterocromosomi C. 22 cromatidi

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA D. 46 cromosomi E. 23 cromosomi 2498. Gii spermatozoi umani contengono: A. 44 autosomi e 2 cromosomi sessuali B. 46 cromosomi C. 22 cromosomi D. solo autosomi E. 23 cromosomi 2499. Quanti cromosomi sono presenti in un gamete maschile? A. 46 B. 22+XY C. 1 cromosoma Y D. 1 cromosoma X e 1 cromosoma Y E. 23 2500. Se il numero dei cromosomi in una cellula somatica di un animale è 48, il numero dei cromosomi in ciascuno dei suoi spermatozoi sarà di: A. 36 B. 24 C. 96 D. 0 E. 48 2501. Se il numero dei cromosomi del corpo cellulare di un'ape è 48, il numero dei cromosomi negli spermatozoi dovrebbe es­ sere: A. 48 B. 20 C. 96 D. 24 E. 15 2502. Il maschio nella specie umana ha corredo cromosomico di 46 cromosomi. I suoi gameti sono: A. soltanto cellule con 46 cromosomi tra i quali X 0 Y B. soltanto cellule con 22 cromosomi ed un cromosoma X C. cellule con 22 cromosomi più un X e cellule con 22 cromosomi più un Y D. cellule con 23 cromosomi più un X e un Y E. soltanto cellule con 22 cromosomi ed un cromosoma Y ► Il corredo cromosomico delle cellule somatiche maschili è costitui­ to da 44 cromosomi autosomi e da due cromosomi sessuali X e Y. I gameti si formano per meiosi dalle cellule della linea germinale di­ ploidi. Hanno un assetto cromosomico aploide costituito da 22 auto­ somi e un cromosoma sessuale che può essere X 0 Y. 2503. Nell’uomo, qual è il numero diploide? A. 23 B. 46 C. 43 D. 22 E. 21 2504. Il maschio della specie umana ha un corredo di 46 cromo­ somi, compreso il paio di cromosomi X e Y. I suoi gameti sono cellule con: A. 22 cromosomi e un X e 22 cromosomi e un Y B. 23 cromosomi più un X 0 un Y C. 46 cromosomi tra cui un X e un Y D. 22 cromosomi e un Y E. 22 cromosomi e un X

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

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2505. Le cellule somatiche di un cane contengono 39 coppie di cromosomi. Quanti sono quindi gli autosomi? A. 39 B. 76 C. 37 D. 78 E. 2

2511. Per diploide si intende: A. una cellula con due cromosomi B. un organismo formato da due cellule C. una cellula in cui ogni cromosoma è rappresentato due volte D. una cellula che si sta dividendo E. un organismo con due nuclei

►Vedi quiz 2249.

2512. Il termine "diploide" indica: A. cellula od individuo che presenta una doppia serie di cromosomi B. specie in cui i sessi maschile e femminile si esprimono in individui separati C. muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale D. possibilità di avere riproduzione sessuata e asessuata E. batterio che provoca la polmonite

2506. [0 ] Nei mammiferi il sesso è determinato dai cromosomi sessuali, come per l'uomo. Le cellule somatiche del topolino domestico hanno 40 cromosomi. Quanti autosomi sono presenti nel gamete femminile? A. 38 B. 19 C. 20 D. 40 E. 12 2507. [O/PS] Per un organismo con numero aploide n = 10 si può affermare che: A. le sue cellule nervose possiedono 10 cromosomi B. gli autosomi delle sue cellule sono 10 C. isuoi gameti possiedono 10 cromosomi D. i suoi gameti possiedono 5 cromosomi E. le sue cellule somatiche possiedono 5 cromosomi 2508. Nelle cellule somatiche di una certa specie diploide vi so­ no 10 cromosomi. Qual è il numero di cromosomi nei gameti? A. 2n B. 15 C. 10

D. 20 E. 5 2509. Se non avviene crossing-over, quanti tipi di gameti può produrre un organismo diploide con sei cromosomi? A. 6 B. 66 C. infiniti D. 8 E. 9 ► Supponiamo di avere l'organismo diploide con 2 cromosomi: A1 e A2.1 gameti ottenibili sarebbero due (quello con A1 e quello con A2). Ora oltre ad A1 e A2 ci sono anche B1 e B2. nella formazione dei gameti posso avere che A1 si accoppi con B1, ma potrebbe accop­ piarsi anche con B2. Lo stesso vale per A2. Quindi posso ottenere 4 gameti diversi (22 perché ho due possibilità per A e due per B, quindi tutte le possibilità sono il prodotto delle due cioè 22 = 4). Se aggiun­ go un'altra coppia di cromosomi (C1 e C2) ognuna delle combinazio­ ni precedenti può essere associata a C1 0 a C2, quindi il doppio di 4 cioè 8, che si ottiene facendo 23. E così andando avanti con un altro paio di cromosomi 24 alla quarta, ecc. Quindi il numero dei gameti è dato da 2 (il numero di cromatidi) elevato al numero n di cromosomi nel genoma aploide (ovviamente senza ricombinazione).

2513. Diploide è il termine usato per indicare una cellula che contiene: A. l'assetto completo di coppie di cromosomi omologhi B. solo una coppia di cromosomi omologhi C. una sola serie di cromosomi più una coppia D. una sola serie di cromosomi E. solo due cromosomi 2514. Per organismo diploide s’intende: A. un organismo che possiede due copie di ciascun gene, una pro­ pria e una che deriva dal padre B. un organismo che possiede due copie di ciascun gene, una pro­ pria e una che deriva dalla madre C. un organismo che possiede una sola copia di ciascun gene D. un organismo che possiede due copie di ciascun gene, una che deriva dal padre e una che deriva dalla madre E. nessuna delle altre risposte è corretta 2515.1 gameti generalmente derivano per divisione riduzionale da cellule che sono: A. triploidi B. aploidi C. diploidi D. poliploidi E. tetraploidi

2516. Se un gamete ha 25 cromosomi, la cellula diploide prima che inizi la spermatogenesi ha: A. 10 cromosomi B. 5 cromosomi C. 25 cromosomi D. 75 cromosomi E. 50 cromosomi ► La spermatogenesi è il processo di formazione di cellule gametiche maschili aploidi a partire da cellule germinali diploidi. Per cui, se i gameti hanno 25 cromosomi (n), la cellula di partenza diploide ha 50 cromosomi (2n).

2510.11 patrimonio genetico di tutte le cellule somatiche di un 2517. Un organismo diploide ha 24 cromosomi. I suoi gameti conterranno: organismo è: A. 96 cromosomi A. aploide B. 6 cromosomi B. diploide C. 12 cromosomi C. composto da acido ribonucleico D. 24 cromosomi D. tetraploide E. 48 cromosomi E. diverso da tessuto a tessuto

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©Artquiz BIOLOGIA 2518. [M] Lo schema rappresenta i successivi stadi della spermatogenesi.

Se una delle cellule D ha 19 cromosomi, la cellula B avrà: A. 38 cromosomi B. 19 cromosomi C. 76 cromosomi D. 38 cromatidi E. 19 cromatidi ► La meiosi produce cellule con assetto cromosomico aploide n a partire da cellule con assetto diploide 2n. Per cui se la cellula aploide D che si forma ha 19 cromosomi, la cellula di partenza B ne aveva 38. 2519. Se in una piastra metafasica di una cellula diploide sono presenti in totale 72 cromatidi, quante sono le coppie di cromo­ somi omologhi presenti? A. 18 B. 36 C. 38 D. 72 E. 144 ►Alla metafase, i cromosomi di una cellula diploide sono costituiti ognuno da due cromatidi fratelli. Per cui, 72 cromatidi corrispondono a 36 cromosomi e quindi 18 coppie di omologhi. 2520. Lo stato diploide è ottenuto mediante: A. divisione riduzionale B. differenziazione C. divisione meiotica D. fecondazione E. maturazione 2521. La fecondazione è: A. l'unione dei cromosomi sessuali B. la segmentazione della cellula uovo C. l'unione dei gameti D. la fusione di due cellule somatiche E. io stabilirsi della condizione aploide 2522. Lo stadio diploide si ripristina mediante la: A. divisione dello zigote B. duplicazione del DNA C. maturazione dell'uovo D. divisione meiotica E. fusione dei gameti 2523. Rispetto al numero di cromosomi presente in un gamete, il numero dei cromosomi presenti nello zigote alla fecondazione è: A. quadruplo B. doppio C. dimezzato D. aploide E. invariato

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA A. B. C. D. E.

60 28 30 32 45

►La specie A produce gameti con assetto aploide di 16 cromosomi; la specie B produce gameti con assetto aploide di 14 cromosomi. Dopo la fecondazione di un gamete A con un gamete B, si forma uno zigote diploide con 30 cromosomi. 2525. La specie A (numero aploide di cromosomi n = 1) e la spe­ cie B (numero diploide di cromosomi 2n = 20) possono, incro­ ciandosi, dare ibridi. Quale numero è atteso nelle cellule diploidi dell'ibrido? A. 2n = 16 B. 2n = 42 C. 2n = 32 D. 2n =11 E. 2n = 44 ► L’ibrido avrà 1 cromosoma ereditato dal gamete della specie A e 10 cromosomi ereditati dal gamete della specie B. 2526. Il seme di una pianta è: A. il gamete maschile B. diploide C. aploide D. fotosintetizzante E. il gamete femminile 2527. L’aploidia è una condizione caratteristica: A. di tutte le cellule vegetali B. dei gameti C. delle cellule embrionali D. dello zigote E. di tutti gli invertebrati ► L'aploidia è la condizione in cui nelle cellule di un organismo vi­ vente è presente un solo cromosoma per ogni tipo; come ad esem­ pio nell’aplofase che è una fase aploide nell’alternanza di generazio­ ne delle piante. Quando tutto il ciclo vitale si svolge allo stato aploide le piante sono dette aplobionti. Le piante embriofite che presentano l’aplodia più differenziata e sviluppata della diplofase sono dette aploidali. 2528. L'uovo è: A. esclusivo degli uccelli B. lo zigote C. il gamete femminile D. -una cellula diploide E. materiale di riserva 2529. L'uovo, espulso dall'ovaia, può vivere: A. una settimana B. 14 giorni C. indefinitamente D. 24-48 ore E. 72 ore

2530. Vive circa 72 ore: A. un eritrocita 2524. La specie A con numero diploide di 32 cromosomi e la B. un neurone specie B con numero diploide di 28 cromosomi incrociandosi C. una cellula uovo possono dare ibridi. Quale numero diploide di cromosomi ci si D. una cellula dell'epidermide E. uno spermatozoo attende nell'ibrido?

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2531. L'uovo di gallina è una cellula (cellula uovo), il rosso (tuor­ lo) dell'uovo è: A. il citoplasma della cellula B. la membrana amniotica C. il nucleo della cellula D. una sostanza di riserva per la nutrizione dell'embrione E. l'embrione 2532. [O/PS] Una cellula uovo differisce da uno spermatozoo in quanto la cellula uovo: A. non possiede citoplasma B. è un prodotto della meiosi C. ha molte più riserve energetiche D. possiede mitocondri E. possiede un corredo aploide di cromosomi 2533. Nella specie umana quali fra le seguenti cellule hanno lo stesso numero di cromosomi della cellula uovo? A. Zigote B. Spermatozoi C. Cellule epatiche D. Globuli rossi E. Globuli bianchi 2534. Nella specie umana quali fra le seguenti cellule hanno lo stesso numero di cromosomi dello spermatozoo? A. Cellule uovo B. Cellule epatiche C. Globuli bianchi D. Zigote E. Cellule nervose 2535. Un uovo con una membrana resistente e uno spermatozoo con pochi enzimi idrolitici, 0 con insufficienti enzimi per pene­ trare nel gamete femminile, sono condizioni che favoriscono: A. la gravidanza gemellare B. la sterilità di coppia C. la fecondazione D. la sterilità maschile E. la sterilità femminile 2536. Gli spermatozoi vengono prodotti: A. nella prostata B. nella vagina C. nell'uretra D. nei tubuli seminiferi E. nelle vescichette seminali 2537. Gli spermatozoi maturi vengono prodotti in circa: A. un giorno B. sei mesi C. un mese D. una settimana E. tre mesi

2539. Gli spermatozoi sono: A. Tetraploidi B. Aploidi C. Aneuploidi D. Polipoidi E. Diploidi 2540. L'acrosoma è una struttura presente: A. nei globuli rossi B. negli spermatozoi C. nei macrofagi D. nelle cellule nervose E. negli ovociti primari ► La testa dello spermatozoo è composta da due parti: il nucleo e l'acrosoma, che è un lisosoma primario di notevoli dimensioni che avvolge il nucleo per 2/3 della sua lunghezza. La funzione dell’ acrosoma è di aprire un varco nella parete dell'ovulo grazie ad enzi­ mi litici contenuti. 2541. [M/O] Quale delle seguenti cellule del corpo umano con­ tiene l'acrosoma? A. Uno spermatozoo B. Un bastoncello C. Una cellula uovo D. Un linfocita E. Un fagocita 2542. Il flagello è una struttura cellulare presente A. nei globuli rossi B. negli epatociti C. in tutti i protozoi D. nelle cellule nervose E. negli spermatozoi 2543. Quale di queste cellule dell'uomo si muove mediante un flagello? A. Epatocito B. Cellula uovo C. Leucocito D. Spermatozoo E. Cellula muscolare 2544. Lo spermatozoo acquisisce motilità: A. nell'uretra B. nei tubuli seminiferi C. nelle vescicole seminali D. nell'epididimo E. nel dotto deferente ► Gli spermatozoi che entrano nella testa dell'epididimo sono in­ completi, in quanto sono ancora privi della capacità di muoversi in avanti (motilità) e di fecondare un ovulo. Proprio durante il loro transi­ to nell'epididimo, gli spermatozoi subiscono processi di maturazione a loro indispensabili per acquisire queste funzioni. ESERCIZI SUI GAMETI

2538. Lo spermatozoo è: A. provvisto di abbondante citoplasma B. privo di membrana nucleare C. privo di nucleo D. privo di flagello E. dotato di mitocondri ► Perché ha bisogno di molta energia per muoversi.

2545. [O/PS] Un individuo AaBb, eterozigote per due forme alleliche di geni posti su cromosomi diversi, produrrà: A. un solo tipo di gameti B. 2 tipi di gameti C. 4 tipi di gameti D. 8 tipi di gameti E. gameti tutti uguali

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© Artquiz BIOLOGIA ► Per determinare il numero di gameti possibili, bisogna considerare un gene alla volta. Per il gene A, 1/2 dei gameti ha “A” e 1/2 dei ga­ meti ha “a”. Per il gene B, 1/2 dei gameti ha “B" e 1/2 dei gameti ha “b”. Poiché alla meiosi i due geni segregano indipendentemente, le proporzioni dei gameti sono date dal prodotto delle proporzioni dei gameti per i singoli geni: 1/4 AB, 1/4 Ab, 1/4 aB, 1/4 ab.

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA D. 1:2:1 E. 1:1:1:1 ►Vedi quiz 2545 e 2546.

2552. Un individuo eterozigote per un certo locus genico (Aa) produce gameti: 2546. Applicando la legge dell'Indipendenza di Mendel, un indi­ A. AAeaa viduo con genotipo AaBb produce i gameti: B. a A. AB, ab C. A B. A, a, B, b D. Aa C. AB, Ab, aB, ab E. A e a D. A, B ►Vedi quiz 2545 e 2546. E. Aa, Bb 2553. Dato un carattere A ed un carattere B, un organismo di genotipo AaBb, avrà gameti così rappresentati: A. 50% ab B. tutti AB C. 25% AB D. 50% AB 2547. Un organismo doppio eterozigote per due geni indipen­ E. tutti ab . denti produce gameti: ►Vedi quiz 2545 e 2546. A. Aa e Bb B. AB e ab 2554. [M] In una cellula sessuale, che ancora non ha subito la C. AB, Ab, aB e ab meiosi, una coppia di cromosomi omologhi porta due geni su D. A, b, B e a loci lontani tra loro, come in figura. E. AbeaB

► Un individuo con genotipo AaBb (diibrido) produce gameti “AB, Ab, aB e ab", poiché alla meiosi gli alleli di geni diversi si distribui­ scono in modo indipendente gli uni dagli altri. Tale concetto è conte­ nuto nella seconda legge di Mendel, il principio della segregazione indipendente.

►Vedi quiz 2545 e 2546. 2548. Quali tipi di gameti produce un individuo con genotipo ZzYy? A. ZY, zy B. Zz, ZZ, YY, yy B □ C. zY, Zy, ZY, zy I gameti che ne deriveranno potrebbero essere: D. Z, z, Y, y A. tutti omozigoti E. Zz, yy B. di 2 tipi C. tutti eterozigoti ►Vedi quiz 2545 e 2546. D. di 1 tipo E. di 4 tipi 2549. [M/V/PS] Applicando la legge dell'assortimento indipen­ dente, un individuo con genotipo GgFf produce i gameti: ► La probabilità che un crossing-over si verifichi tra due geni au­ A. tutti gameti uguali menta con la distanza tra i geni. Se due geni sono molto lontani tra B. GF, Gf,gF,gf loro, ad esempio alle due estremità di un cromosoma, gameti paren­ C. G, g, F, f tali e gameti ricombinanti saranno prodotti all’incirca nelle stesse D. GF proporzioni, come avviene per geni indipendenti. Per cui, vengono E- gf prodotti 4 tipi di gameti, 2 di tipo parentale (AB e ab) e 2 di tipo ri­ combinante (Ab e aB). ►Vedi quiz 2545 e 2546. CROSSING-OVER O RICOMBINAZIONE OMOLOGA 2550. Dati due geni indipendenti Z e Y, un organismo di genoti­ po eterozigote (ZzYy), produrrà gameti ZY nella seguente pro­ 2555. Lo scambio di regioni di DNA tra cromosomi omologhi è porzione: detto: A. 100% A. crossing-over B. dipende dalla frequenza di ricombinazione B. mutazione C. 25% C. poliploidia D. 50% D. test-cross E. 12,5% E. ibridazione b

2551. [M/PS] Un organismo con genotipo AaBb (alleli genici a 2556 Il crossing-over indicasegregazione indipendente) produce gameti AB, Ab, aB, ab, nel A , fenomeni di trasporto attraverso la membrana rapporto di: B ibridazione cellulare A- 3 : 1 C. l'interscambio di materiale nucleo-citoplasmatico B- 2 :2 D. il superamento delle barriere riproduttive C- 9:3:3:1 e . lo scambio di parti tra cromosomi omologhi

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2557. Quale delle seguenti definizioni di crossing-over risulta corretta? A. Sintesi ex-novo di segmenti cromatidici in cromosomi omologhi B. Delezione selettiva di segmenti cromatidici dai cromosomi omologhi C. Scambio di segmenti cromatidici tra cromosomi diversi D. Scambio di segmenti cromatidici tra cromosomi omologhi E. Sintesi ex-novo di segmenti cromatidici in cromosomi diversi 2558. [M/O] Con il termine crossing-over si identifica: A. lo scambio di segmenti esattamente corrispondenti tra due cro­ matidi non fratelli di una coppia di cromosomi omologhi durante la profase I della meiosi B. i fenomeni di trasporto attraverso la membrana C. lo scambio di segmenti esattamente corrispondenti tra due cro­ matidi non fratelli di una coppia di cromosomi omologhi durante la profase della mitosi D. l'interscambio di materiale nucleo-citoplasmatico E. lo scambio di segmenti non corrispondenti tra due cromatidi fra­ telli di una coppia di cromosomi omologhi durante la profase II della meiosi 2559. Il crossing-over contribuisce alla variabilità genetica gra­ zie allo scambio di segmenti cromosomici. Quali sono le strut­ ture coinvolte? A. Cromatidi non omologhi B. Cromatidi non fratelli di cromosomi omologhi C. Autonomi e cromosomi sessuali D. Loci non omologhi del genoma E. Cromatidi fratelli di un cromosoma 2560. Il crossing-over determina: A. fusione dei gameti B. trasformazione C. variabilità genetica dei gameti D. traslocazione E. linkage 2561. Il crossing-over è un processo che: A. porta a un aumento della variabilità genetica B. porta a un aumento dei numero di cromosomi aploidi C. dà luogo alla formazione di cromosomi identici a quelli presenti prima del crossing-over D. caratterizza tanto la mitosi quanto ia meiosi E. si realizza nel corso dell'anafase mitotica 2562. Indicare quale dei seguenti eventi genera variabilità gene­ tica: A. la divisione cellulare B. il movimento cellulare C. la segmentazione dell’uovo D. lo scambio di parti tra cromosomi omologhi E. la duplicazione dei cromosomi 2563. [V/PS] Il crossing-over: A. dimezza il corredo cromosomico B. favorisce il riassortimento del corredo genetico C. avviene nella profase della mitosi e della meiosi D. avviene in tutte le cellule dei tessuti di un organismo E. facilita la fecondazione

B. C. D. E.

per essi vale la Ili legge di Mendel si assortiscono in modo indipendente . segregano in meiosi in modo indipendente tra di essi avviene crossing-over

► Il crossing-over avviene tra geni localizzati su cromosomi omolo­ ghi e che quindi sono concatenati, mentre due geni indipendenti so­ no localizzati su cromosomi diversi e quindi assortiscono sempre in modo indipendente. 2565. Il crossing-over è un fenomeno tipico della: A. meiosi B. trascrizione del DNA C. modificazione post-traduzionale delle proteine D. traduzione dell'RNA E. formazione del fuso mitotico 2566. Il crossing-over avviene: A. nella metafase della meiosi B. nella profase della mitosi C. nella profase della prima divisione meiotica D. nella sintesi delle proteine E. nella profase della seconda divisione meiotica 2567.ll fenomeno che porta alla formazione di nuove combina­ zioni di geni 0 comunque, di segmenti di DNA, prima posti su cromosomi diversi, in seguito a un evento di crossing-over, si definisce: A. segregazione B. combinazione C. ricombinazione D. rachitismo E. retrotrasposizione 2568. [M] La "ricombinazione" tra due geni è minima quando i geni sono localizzati: A. sullo stesso cromosoma a grande distanza tra loro B. uno sul cromosoma X e l'altro su un autosoma C. sullo stesso cromosoma a piccola distanza tra loro D. sui cromatidi di cromosomi diversi E. su cromosomi diversi ► La ricombinazione tra due geni causa la formazione di genotipi con nuove combinazioni di alleli rispetto a quelle iniziali e di solito è dovuta a crossing-over meiotico. La frequenza di ricombinazione è minima se i due geni sono molto vicini tra loro perché un piccolo nu­ mero di Crossing over causa la ricombinazione tra quei due geni. 2569. Per ricombinazione si intende: A. la fecondazione tra specie diverse B. la comparsa nella progenie di una combinazione genica differen­ te da quella dei genitori C. l'incrocio tra consanguinei D. l'incrocio tra doppi ibridi E. la comparsa degli eterozigoti recessivi

2570. [V] Per quale dei seguenti eventi è importante la riprodu­ zione sessuata in una popolazione? A. meiosi B. segregazione degli omologhi 2564. Identificare l'affermazione sbagliata. Se due geni sono in­ C. ricombinazione genica dipendenti: D. inattivazione del cromosoma X A. sono localizzati su cromosomi diversi E. divisione riduzionale

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2571. Che cos’è la coniugazione? A. Un’infezione fagica B. Un processo di ricombinazione genetica dei procarioti C. Un processo di mutazione genica D. Una mutazione genetica E. Un processo di crescita cellulare

2578. [V/PS] Due geni si dicono associati quando: A. uno si trova su un autosoma, l’altro sul cromosoma X B. sono localizzati sullo stesso cromosoma C. sono localizzati su cromosomi diversi D. sono localizzati sul cromosoma X E. occupano lo stesso locus su due cromosomi omologhi

2572. Che cos'è la coniugazione? A. Il trasporto di elettroni nella respirazione cellulare B. La divisione cellulare nei procarioti C. Il processo che assicura il trasferimento di materiale genetico tra due batteri D. il processo che assicura la ricombinazione genica negli eucarioti E. Il trasporto attivo di sostanze da una cellula all’altra

2579. [M] Due geni sono detti associati quando: A. l’espressione di un gene è coordinata con quella dell'altro gene coinvolto nella stessa catena metabolica B. codificano per la stessa proteina C. sono localizzati su due cromosomi diversi e segregano indipen­ dentemente uno dall'altro D. codificano per proteine diverse E. sono localizzati sullo stesso cromosoma e non mostrano ufi as­ sortimento indipendente

ASSOCIAZIONE GENICA E MAPPE DI RICOMBINAZIONE 2573. [V] E’ stato possibile iniziare a costruire una mappa cro­ mosomica: A. esaminando il tipo di cromosomi presenti nel maschio e nella femmina B. esaminando i gameti di più generazioni C. associando la frequenza del crossing-over alla distanza relativa dei geni sui cromosomi D. verificando l'andamento della meiosi nei gameti maschili E. esaminando il numero di cromosomi di un cariotipo

2580. Due geni si dicono concatenati quando: A. sono localizzati sullo stesso cromosoma B. sono localizzati sui cromosomi sessuali C. concorrono a formare lo stesso carattere D. sono espressi nello stesso tipo di cellule E. l'espressione dell’uno è potenziata dall'altro

2581. [M/O] Indicare tra i seguenti incroci quello che permette di stabilire se due geni sono tra loro associati. A. Aa*Aa 2574.1 valori dei crossover (COV) possono essere considerati B. AABB • AaBb come le distanze relative tra geni e sono usati per costruire le C. Aa • BbCc mappe cromosomiche. Quattro geni, chiamati P, Q, R e S, si D. Aa • Bb trovano nello stesso cromosoma. Usa i seguenti COV per otte­ E. AaBb • aabb nere la sequenza dei quattro geni: da P a Q = 33; da Q a R = 8; da R a S = 15; da P a S = 10; da P a ► L'individuo aabb genererà unicamente gameti ab. L'individuo R = 25 AaBb genererà gameti AB, Ab, aB e ab. Generando le progenie (F1) La sequenza dei geni è: di quest'incrocio si può determinare la frequenza dei gameti prodotti A. R S P Q dall'individuo AaBb. Se i quattro tipi di gameti (AB, Ab, aB, ab) B. S P Q R avranno tutti la stessa frequenza i geni non saranno tra loro associa­ C. Q S R P ti, viceversa, se le frequenze dei diversi gameti saranno differenti, D. P Q R S allora i due geni saranno associati. E. P S R Q 2575. [V] Le mappe genetiche possono essere stabilite mediante: A. la tecnica della PCR B. l’utilizzo del test-cross C. la frequenza di ricombinazione di geni indipendenti D. la frequenza di ricombinazione di geni associati E. l'analisi delle mappe cromosomiche 2576. La frequenza di crossing-over tra due geni associati sullo stesso cromosoma dipende dal(la): A. diverso grado di pleiotropia B. gerarchia genotipica in cui sono espressi C. diversa espressione fenotipica D. distanza che intercorre tra i due E. rapporto di dominanza relativa

2582. La tendenza che hanno i geni localizzati sullo stesso cro­ mosoma a essere ereditati insieme si definisce: A. gemellaggio B. linkage C. feedback D. crossing-over E. anafase LA FECONDAZIONE NEGLI ANIMALI

2583. Una cellula uovo umana normalmente si sviluppa in segui­ to a: A. duplicazione cromosomica B. fecondazione da parte di molti spermatozoi C. ibridogenesi 2577. [V/PS] Una coppia di alleli difficilmente può subire ricom­ D. partenogenesi E. fecondazione da parte di uno spermatozoo binazione tramite il crossing-over se i due alleli: A. sono localizzati sugli autosomi 2584. La fecondazione della cellula uovo avviene per: B. si trovano in loci vicini A. fusione con molti spermatozoi C. si trovano in loci lontani B. fusione con uno spermatozoo D. sono localizzati sul cromosoma Y C. fusione con milioni di spermatozoi E. sono recessivi D. duplicazione cromosomica E. fusione con miliardi di spermatozoi ► Più correttamente: se "si trovano in loci molto vicini".

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

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2585. Con il termine di fecondazione si intende: A. l'impollinazione delle piante B. l'atto sessuale C. la fusione artificiale di due cellule germinali D. la produzione di gameti E. la fusione di due gameti

2593. L'isolamento prezigotico impedisce: A. lo sviluppo embrionale dello zigote B. il successo riproduttivo di un ibrido interspecifico C. lo scambio di geni dopo la fecondazione D. la crescita numerica degli individui di una specie E. l'unione di uova e spermatozoi

2586. Che cos'è lo zigote? A. Il prodotto della fecondazione B. Una gonade C. L'individuo diploide D. Una cellula germinale aploide E. Il prodotto della prima divisione meiotica

2594. La determinazione del sesso nella specie umana avviene: A. al momento della fecondazione B. alla terza settimana di gravidanza C. al momento dell’ovulazione D. alla ottava settimana di gravidanza E. dopo la fecondazione

2587. Lo zigote: A. è la cellula gametica maschile B. è la cellula somatica C. è la cellula uovo fecondata D. è la cellula germinale progenitrice delle cellule gametiche E. è la cellula gametica femminile

2595. [M/PS] La determinazione del sesso nella specie umana, come in molti altri organismi, dipende: A. nessuna delle alter alternative è corretta B. dallo spermatozoo C. dall'ovulo D. dallo zigote E. dagli autosomi

2588. Per zigote si intende: A. la cellula germinale maschile 0 gamete maschile B. una fase della divisione meiotica C. la cellula germinale femminile 0 gamete femminile D. un embrione quando si trova allo stadio di otto cellule E. la cellula derivata dalla fusione del gamete maschile con quello femminile 2589. Che cos'è lo zigote? A. È una cellula sessuale aploide, cellula uovo 0 spermatozoo negli animali B. Un feto C. Una ghiandola sessuale produttrice dei gameti, cioè il testicolo e l'ovaio 0 strutture equivalenti a questi D. L'individuo diploide E. La cellula uovo fecondata, diploide, che risulta dalla fusione del nucleo di un gamete maschile con il nucleo del gamete femminile (entrambi aploidi)

2596. Quale fattore inizialmente determina se un nuovo essere umano sarà un maschio 0 una femmina? A. L'epoca dell'ovulazione B. La modalità di sviluppo delle gonadi C. Il tipo di spermatozoo fecondante D. La modalità della fecondazione E. Il tipo di cellula uovo che viene fecondata 2597. Il sesso di un figlio può essere determinato: A. Calcio, idrogeno, litio, ossigeno, fosforo, potassio B. Solo dalla madre perché solo la madre può fornire il cromosoma X C. Solo dalla madre perché solo la madre può fornire il cromosoma Y D. Solo dal padre perché solo il padre può fornire il cromosoma X E. Solo dal padre perché solo il padre può fornire il cromosoma Y

2598. Nella specie umana, la nascita di un figlio maschio dipende: A. dal fatto che la fecondazione dell'ovulo avvenga da parte di uno spermatozoo portatore di un cromosoma X 2590.11 prodotto della fusione tra gamete maschile e gamete B. dal fatto che venga fecondato un ovulo portatore di un cromoso­ femminile è uno zigote: ma Y A. poliploide C. dal fatto che la fecondazione dell'ovulo avvenga da parte di uno B. diploide spermatozoo portatore di un cromosoma Y C. aploide D. dalle condizioni in cui si viene a trovare lo zigote subito dopo la D. triploide fecondazione E. disomico E. dai fatto che venga fecondato un ovulo portatore di un cromoso­ ma X 2591. Avvenuta la fusione dei gameti, lo zigote umano conterrà: A. due nuclei aploidi 2599. Se uno spermatozoo portatore del cromosoma sessuale X B. 46 coppie di cromosomi feconda una cellula uovo a corredo cromosomico ignoto, il na­ C. due nuclei entrambi diploidi scituro sarà: D. 23 cromosomi A. femmina E. nessuna delle alternative proposte è corretta B. probabilmente una femmina C. di sesso impossibile da prevedere ► Lo zigote conterrà 23 coppie di cromosomi omologhi. D. al 50% di probabilità femmina e al 50% maschio E. maschio 2592. Lo zigote è una cellula totipotente: A. in quanto deriva dalla fusione di una. cellula uovo con uno sper­ 2600. [O] Se fosse possibile ottenere un individuo fondendo i matozoo nuclei di due cellule uovo di madri diverse, l'individuo: B. tutte le risposte indicate sono corrette A. risulterebbe essere geneticamente identico ad una delle due madri C. in quanto può essere fecondata da più di uno spermatozoo B. risulterebbe necessariamente di sesso maschile D. in quanto contiene le informazioni geniche per lo sviluppo dell'in­ C. risulterebbe necessariamente di sesso femminile tero organismo D. avrebbe un numero di cromosomi metà di quello della specie E. in quanto può impiantarsi nell'utero E. avrebbe un numero di cromosomi doppio di quello della specie

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©Artquiz BIOLOGIA LO SVILUPPO EMBRIONALE 2601. L’epigenesi è un concetto che riguarda: A. l’ecologia B. l’informatica C. l’embriologia D. la genetica E. la zoologia ► Per epigenesi si intende il fatto che l'embrione si sviluppa grada­ tamente a partire da uno stato indifferenziato. 2602. [V] Le modificazioni epigenetiche: A. riguardano soltanto le cellule germinali B. esistono soltanto nell’uomo C. non determinano cambiamenti nella sequenza del DNA D. determinano cambiamenti nella sequenza di DNA E. non esistono nei mammiferi ► Le modificazioni epigenetiche sono modificazioni ereditabili che non alterano la sequenza del DNA, ma che ne alterano l’attività. Possono riguardare sia il DNA (che viene metilato) che gli istoni (che possono essere acetilati, fosforilati 0 metilati) e alterano l'accessibili­ tà fisica al genoma da parte di complessi molecolari deputati all'e­ spressione genica e quindi il grado di funzionamento dei geni. 2603. L'insieme dei primi stadi di sviluppo di un organismo, par­ tendo dalla cellula uovo fecondata, si definisce: A. embriogenesi B. ovogenesi C. filogenesi D. spermio genesi E. ontogenesi 2604. Lo sviluppo di un individuo dalla fecondazione allo stato adulto si definisce con il termine: A. metagenesi B. embriogenesi C. ontogenesi D. ologenesi E. filogenesi 2605. Con il termine "ontogenesi" si intende: A. l'insieme dei processi mediante i quali si compie lo sviluppo bio­ logico del singolo essere vivente, dall’embrione allo stadio adulto B. la generazione di nuovi individui per via sessuata C. la generazione di nuovi individui per via partenogenetica D. l'evoluzione degli individui secondo la teoria darwiniana E. la formazione di una nuova specie 2606. Indica quale delle seguenti è la corretta successione delle tappe iniziali dello sviluppo embrionale: A. fecondazione - segmentazione - gastrula - blastula - morula B. segmentazione - fecondazione - blastula - morula - gastrula C. fecondazione - segmentazione - morula - blastula - gastrula D. fecondazione - morula - segmentazione - blastula - gastrula E. fecondazione - segmentazione - meiosi - blastula - gastrula 2607. L'embrione umano si sviluppa normalmente: A. nella vagina B. nello spessore della parete addominale C. nell’ovaio D. nelle trombe uterine E. nello spessore della parete uterina

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2608. L'embrione di un mammifero prende l'ossigeno: A. dall'ossidazione degli alimenti che assume direttamente B. dai suoi polmoni C. dal sangue della madre D. dall'ambiente esterno E. dal liquido amniotico 2609. Durante lo sviluppo embrionale dell'uomo il sacco vitellino: A. è una riserva di aria B. accumula le sostanze nutritizie che verranno utilizzate nel corso dello sviluppo C. dà origine alla placenta D. stabilisce relazioni nutritizie tra madre ed embrione E. non contiene riserve nutrizionali 2610. Nell'embrione umano allantoide e sacco del tuorlo sono residui vestigiali perché: A. la fecondazione è interna B. c'è solo riproduzione sessuata C. la gestazione è esterna D. si è sviluppata una placenta E. è presente l'amnios 2611. Subito dopo la fecondazione nello zigote si verifica: A. la blastulazione B. la gastrulazione C. la segmentazione D. la scissione binaria E. la degenerazione 2612. Una rapida successione di divisioni cellulari che si verifica nell'uovo subito dopo la sua fecondazione, si definisce: A. ontogenesi B. blastocele C. gastrulazione D. segmentazione E. neurulazione 2613. In quale segmento dell’apparato genitale femminile inizia la segmentazione? A. istmo dell’utero B. tuba uterina C. canale vaginale D. corpo dell’utero E. collo dell’utero 2614. Il tipo di segmentazione totale 0 parziale dell’uovo fecon­ dato dipende principalmente da: A. la polarità dell'uovo B. la durata dello sviluppo embrionale C. il tipo di spermatozoo fecondante D. i tipi di involucri di cui la cellula uovo dispone E. la quantità e distribuzione del tuorlo 0 vitello 2615. Nello sviluppo embrionale un risultato importante del pro­ cesso di segmentazione è dato dal ripristino del normale rap­ porto: A. cromosomi/ribosomi B. cromosomi/cromatidi C. nucleo/citoplasma D. mitocondri/ribosomi E. proteine/lipidi 2616. [O] Durante la segmentazione, fino allo stadio di blastula, cosa avviene dopo ciascuna divisione? A. Aumenta la massa totale delle cellule

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA B. C. D. E.

Aumenta la massa media delle singole cellule Diminuisce il numero totale delle cellule Diminuisce la massa totale delle cellule Diminuisce la massa media delle singole cellule

2617. Nel corso dello sviluppo embrionale un organismo aumen­ ta progressivamente in dimensioni per effetto di: A. differenziamento cellulare B. aumento del volume cellulare C. aumento della migrazione cellulare D. aumento del numero delle cellule E. aumento degli spazi intercellulari 2618. indicare in quale ordine temporale si susseguono i se­ guenti stadi dello sviluppo embrionale: A. blastula-morula-gastrula B. morula-blastula-gastrula C. morula-gastrula-blastula D. gastrula-morula-blastula E. gastrula-blastula-morula 2619. Uno dei primi stadi dello sviluppo embrionale degli anima­ li in cui le cellule formano un aggregato sferico simile ad una piccola mora, si chiama: A. Morula B. Blastula C. Gastrula D. Polocita E. Neurula 2620. Il primo stadio dello sviluppo embrionale di un animale pluricellulare nel quale appare una cavità interna chiusa è: A. lo zigote B. la morula C. la blastula D. la gastrula E. la neurula 2621. La blastula è: A. la radice dei peli B. l'estremità libera delle costole C. la fase infettiva delle malattie virali D. una fase dello sviluppo embrionale E. una fase della gametogenesi 2622. La blastocisti: A. si impianta nella mucosa uterina B. si forma prima della fecondazione C. precede lo sviluppo della morula D. si sviluppa all'Interno dell'ovaio E. si forma dopo la gastrulazione

2625. [M/O/PS] In quale delle seguenti fasi dello sviluppo em­ brionale si completa la formazione dell’endoderma, del meso­ derma e dell’ectoderma? A. Morula B. Blastula C. Feto D. Zigote E. Gastrula 2626. Durante lo sviluppo embrionale, come si chiama lo stadio a 3 strati di cellule? A. Gastrula B. Zigote C. Blastula D. Archenteron E. Blastocele 2627. [M/O] Il processo che conduce al differenziamento dei fo­ glietti embrionali (0 foglietti germinativi) è detto: A. gastrulazione B. morfogenesi C. segmentazione D. blastulazione E. organogenesi 2628. Nell'uomo da quale dei foglietti embrionali si sviluppano l'epidermide ed il sistema nervoso? A. Blastula B. Endoderma C. Ectoderma D. Gastrula E. Mesoderma 2629. [0] Identificare quale dei seguenti accoppiamenti è errato: A. Endoderma - Fegato e pancreas B. Ectoderma - Sistema circolatorio C. Mesoderma - Scheletro D. Ectoderma - Sistema nervoso E. Mesoderma - Gonadi ► Dall'ectoderma origina l’epidermide, le ossa dermiche e il tessuto nervoso, mediante il processo detto di neurulazione (non il Sistema circolatorio).

•*

2623. Indicare quale dei seguenti stadi dello sviluppo embriona­ le avviene dopo la blastula: A. organogenesi B. segmentazione C. morula D. gastrula E. zigote 2624. La gastrula è una: A. fase della maturazione dell'uovo B. fase dello sviluppo embrionale C. fase della meiosi D. vescicola cellulare E. fase della mitosi

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2630. [O/PS] Dall'ectoderma prende origine: A. l'apparato respiratorio B. la muscolatura C. il sistema nervoso D. la colonna vertebrale E. il sistema circolatorio 2631. Durante lo sviluppo embrionale dell'uomo dall'ectoderma si formerà: A. l'epidermide e il tessuto nervoso B. il tessuto muscolare C. il sistema circolatorio D. l'intestino E. solo l'encefalo 2632. Nell'embrione, da cosa ha origine il sistema nervoso cen­ trale e gli organi di senso? A. Dall'epidermide B. Dall'ectoderma C. Dal derma D. Dall'endoderma E. Dal mesoderma

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2633. [V] La piastra neurale si forma: A. daH'amnios B. dal mesoderma C. dall'endoderma D. dall'archenteron E. dall'ectoderma

organi e sistemi si sviluppa a partire da: A. i tre foglietti embrionali B. il cordone ombelicale C. la fusione del sacco del tuorlo D. il celoma E. la placenta

2634. [M] Il calice ottico, cornea e cristallino derivano da: A. archenteron B. ectoderma C. notocorda D. endoderma E. mesoderma

2641. [M] Il muscolo cardiaco di un embrione umano inizia a contrarsi: A. al momento della fecondazione B. al momento della nascita C. al 3° mese di gravidanza D. al 7° mese di gravidanza E. alla 3° settimana dopo la fecondazione

2635. [V] Per comprendere meglio la differenziazione e la funzione dei diversi foglietti embrionali, un gruppo di ricercatori tratta in labora­ torio l’ectoderma di una gastrula di rana con una sostanza fluore­ scente. La gastrula si sviluppa normalmente fino ad arrivare allo sta­ dio di girino. Quale organo del girino, tra quelli sotto indicati, ri­ sulterà fluorescente? A. Le ossa della colonna vertebrale B. Il fegato C. Il cuore D. Il cervello E. La mucosa gastrica 2636. [M] Dal mesoderma si sviluppano: A. il sangue e i muscoli B. la pelle e il cervello C. lo stomaco e il fegato D. l'apparato digerente e i muscoli E. i polmoni e le ossa 2637. Durante lo sviluppo embrionale, quale dei seguenti organi o tessuti ha origine dal mesoderma? A. Il pancreas B. Lo scheletro C. Il sistema nervoso D. L’epidermide E. Il rivestimento del tratto respiratorio 2638. [0] Considerando lo schema della figura, quale foglietto embrionale non è rappresentato nelle strutture 3 e 4? 1

A. B. C. D. E.

2

3

4

Endoderma Mesoderma Blastocele Epidermide Ectoderma

► Si noti che l’epidermide (risposta D) non è un foglietto embrionale. 2639. [V/PS] La corda dorsale è: A. presente negli stadi embrionali precoci dei vertebrati più primitivi B. presente in tutti i vertebrati adulti C. presente durante tutta la gestazione dei mammiferi D. presente solo in vertebrati estinti E. presente negli stadi embrionali precoci di tutti i cordati 2640. Negli organismi animali pluricellulari la varietà di tessuti,

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2642. [M/O] I geni omeotici: A. sono l’unità funzionale della regolazione genica nei procarioti B. regolano la specificazione di strutture anatomiche nello sviluppo embrionale C. sono i geni che si esprimono nelle cellule differenziate D. sono responsabili dell’omeostasi E. se inattivati trasformano una cellula tumorale in una cellula sana CORREDO CROMOSOMICO UMANO E ALTERAZIONI CROMOSOMICHE IL CORREDO CROMOSOMICO UMANO 2643. Il corredo cromosomico 2n è tipico di A. batteri e virus B. cellule germinali C. cellule somatiche D. cellule procariotiche E. cellule sessuali 2644. Le cellule somatiche umane contengono: A. solo cromosomi di origine paterna B. un numero di cromosomi dimezzato C. solo cromosomi di origine materna D. cromosomi di origine paterna e materna E. nessun cromosoma 2645. Il corredo cromosomico nel normale corso della vita di una cellula somatica: A. può dimezzarsi B. non ha più alcuna funzione C. subisce modificazioni numeriche D. va incontro a degradazione E. rimane inalterato 2646. Il numero dei cromosomi delle cellule somatiche di Homo Sapiens è: A. 23 nell'uomo e 23 nella donna B. 46 nell'uomo e 46 nella donna C. 48 nell'uomo e 48 nella donna D. dipende dall'età E. 48 nell'uomo e 46 nella donna 2647. [V] Nelle cellule della mucosa uterina della donna: A. il numero di cromosomi è molto elevato perché la mucosa si ri­ forma in continuazione B. il numero di cromosomi presenti è 23 C. il numero di cromosomi presenti è 46 D. il numero di cromosomi è doppio rispetto a quello delle cellule delle mucose dell'uomo E. non ci sono cromosomi perché la mucosa si sfalda in continuazione

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

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2648. Quanti sono i cromosomi delle cellule somatiche umane? A. 46 B. 23 C. 2 D. N E. 48

C. 22 D. 44 E. 88

2649. In una cellula somatica umana qual è il numero degli autosomi? A. 40 B. 22 C. 44 D. 46 E. 23

2656. Si definisce euploidia: A. una buona condizione di nutrizione e di sviluppo dell'organismo B. una condizione di corredo cromosomico anormale C. una condizione in cui manca un cromosoma del normale corredo D. una condizione in cui è presente un cromosoma soprannumerario rispetto al normale corredo E. una condizione di corretto corredo cromosomico

2650. [V/PS] I cromosomi sessuali presenti in una cellula soma­ tica umana sono: A. N B. nessuno

2657. Per "aneuploidia" si intende: A. un assetto cromosomico diverso da quello normale B. la divisione riduzionale a carico delle cellule somatiche C. la mancanza di una coppia di cromosomi omologhi D. il corredo cromosomico aploide delle cellule sessuali E. la perdita delle capacità riproduttive di una cellula

C. 1

D. 46 E. 2 2651. [V/O/PS] Il numero dei cromosomi presenti in una cellula somatica di una donna è: A. 23 + XX B. 44 + XY C. 22 + X D. 44 +XX E. 46+XX

ALTERAZIONI CROMOSOMICHE: ANEUPLOIDIE, POLIPLOIDIE E SINDROME DI DOWN

2658. Per "aneuploidia" si intende: A. perdita 0 acquisto di un cromatide B. perdita di un tratto di cromosoma C. perdita 0 acquisto di singoli cromosomi D. trasferimento di un tratto di cromosoma su un altro cromosoma E. perdita 0 acquisto di interi "set” cromosomici

2659. Cosa si intende per aneuploidia? A. La condizione in cui una cellula presenta una singola serie di n cromosomi 2652. Quanti cromosomi possiede una cellula somatica maschile? A. 44 + XY B. Una malattia autosomica dominante a penetranza incompleta B. 22 + XY C. La condizione in cui una cellula presenta un numero di cromoso­ mi pari a 2n C. 44 + XX D. 22 + XX D. La condizione in cui una cellula presenta un numero di cromoso­ mi superiori a 2n e multiplo di n E. 46 + XY E. La condizione in cui una cellula presenta un numero di cromoso­ 2653. Nella specie umana la formula cromosomica 44 XY è pro­ mi diverso da 2n e non multiplo di n pria degli: 2660. Per aneuploidia si intende un’aberrazione cromosomica A. spermatidi caratterizzata dalla presenza di: B. ovogoni A. una duplicazione C. spermatogoni B. una mutazione cromosomica D. spermatozoi C. una traslocazione cromosomica E. ovociti secondari D. un numero di cromosomi multiplo di quello aploide caratteristico ► Le cellule germinali rappresentano differenti stadi di sviluppo e della specie differenziazione dello spermatozoo a partire dagli spermatogoni. L'in­ E. copie soprannumerarie 0 mancanti di uno 0 più cromosomi tero processo è suddiviso in spermatocitogenesi e spermiogenesi. 2661. [V] Le aneuploidie possono risultare da: Gli spermatogoni sono cellule diploidi che si dividono per mitosi. A. espansione di specifiche triplette 2654. Il corredo cromosomico normale della specie umana è B. disgiunzione rappresentato da: C. mutazioni per sostituzioni di singola base A. 46 autosomi + 2 eterocromosomi (totale 48 cromosomi) D. mutazione per delezione di singola base B. 44 autosomi + 2 eterocromosomi (totale 46 cromosomi) E. non disgiunzione C. 44 autosomi + 1 eterocromosoma (totale 45 cromosomi) 2662. Tra i seguenti, il cariotipo aneuploide nell’uomo (n = 23) è: D. 48 autosomi + 2 eterocromosomi (totale 50 cromosomi) A. 46, XX E. 42 autosomi + 4 eterocromosomi (totale 46 cromosomi) B. 46, XY 2655. La volpe rossa e la volpe polare sono due specie affini C. 45, X0 capaci di incrociarsi tra loro anche se l'ibrido è sterile. La volpe D. 92, XXXX rossa ha 18 coppie di cromosomi omologhi mentre la volpe arti­ E. 69, XXX ca ne ha 26 coppie. Qual è il numero di cromosomi nelle cellule somatiche dell'Ibrido? ► La risposta A rappresenta il cariotipo di una cellula somatica fem­ minile; La risposta B rappresenta il cariotipo di una cellula somatica A. 26 maschile; la risposta D rappresenta il cariotipo di una cellula tetraB. 18

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

ploide e la risposta E rappresenta il cariotipo di una cellula triploide. La risposta C rappresenta un cariotipo aneuploide monosemico in cui manca un cromosoma sessuale, che causa la sindrome di Turner, per cui i cromosomi totali sono 45.

E.

Poligamia

2666. [0] Il cariotipo 47, XXY è tipico della: A. sindrome di Patau B. sindrome di Klinefelter C. sindrome di Turner D. sindrome di Prader-Willi/Angelman E. sindrome di Down

2673. [0] L'inversione cromosomica consiste in una: A. doppia rottura con rotazione di 90° del frammento cromosomico B. traslocazione fra due cromosomi sessuali C. traslocazione di un autosoma su un cromosoma del sesso D. doppia rottura con rotazione di 180° del frammento cromosomico E. rottura del cromosoma a livello del centromero

2667. Gli organismi tripioidi hanno: A. tre copie di un determinato cromosoma B. tre corredi completi di cromosomi C. solo tre cromosomi D. due corredi completi di cromosomi E. un corredo completo di cromosomi

2674. La sindrome di Down è causata da: A. monosomia del cromosoma 5 B. monosomia del cromosoma X C. trisomia del cromosoma 18 D. poliploidia E. trisomia del cromosoma 21

2668. [M] Indica con quale termine, tra quelli sottoelencati, viene definita la mutazione che causa una duplicazione dell'intero genoma umano: A. poliploidia B. aneuploidia C. inversione D. trisomia E. inserzione

► Gli individui affetti da sindrome di Down presentano tre copie del cromosoma 21 (Trisomia).

2670. Un corredo cromosomico 4n è indice di: A. monosomia B. diploidia 2663. Viene abortito un embrione le cui cellule hanno 45 cromo­ C. poliploidia somi, presentando un solo cromosoma 2. Ci troviamo di fronte D. trisomia . E. cariogamia ad un caso di : A. euploidia 2671. Lo spostamento di un frammento di cromosoma a un B. monosomia cromosoma non omologo si definisce: C. aploidia A. crossing-over D. poliploidia B. ricombinazione E. trisomia C. delezione D. traslocazione 2664. Presenta un cariotipo aneuploide un individuo con una: E. inserzione A. trisomia B. triploidia 2672. Le anomalie cromosomiche e genomiche non sono gene­ C. inversione del cromosoma X ralmente compatibili con un fenotipo normale. Tra le sotto elen­ D. delezione del braccio corto di un cromosoma cate anomalie cromosomiche è compatibile con un fenotipo E. traslocazione bilanciata tra due cromosomi normale la: 2665. [M/PS] Un individuo con sindrome di Klinefelter ha cariotipo: A. delezione A. 47, XYY B. trisomia C. monosomia B. 46, XY D. duplicazione C. 47, XXY E. traslocazione reciproca D. 47, XXX E. 45, XO ► Una traslocazione reciproca consiste in uno scambio di materiale ► La sindrome di Klineflter è di solito dovuta alla presenza di un • genetico tra cromosomi non omologhi. Questo tipo di traslocazioni, cromosoma sessuale in eccesso, per cui i cromosomi totali sono che avvengono con una frequenza di circa 1 su 600 nati, sono nor­ malmente innocue. 46 + 1 =47.

2669. [0] Il grano tenero (Triticum aestivum) usato nella panificazio­ ne ha 42 cromosomi; il grano duro (Triticum turgidum) usato per pro­ durre varie qualità di pasta ha 28 cromosomi; entrambe queste spe­ cie derivano dal grano selvatico (Triticum tauschii e Triticum monococcum) che invece ha 14 cromosomi. Questa varietà di corredi cromosomici è un fenomeno definito: A. Poliploidia B. Mutazione puntiforme C. Clonazione D. Poliallelia

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2675. [V] La sindrome di Down può essere determinata da: A. mancata disgiunzione del cromosoma 21 durante la meiosi B. presenza di cromosomi X soprannumerari C. trisomia del cromosoma 22 D. monosomia del cromosoma 21 E. trisomia del cromosoma 13 2676. La sindrome di Down ( 0 mongolismo) è causata da: A. una mutazione genica B. un'infezione virale C. la presenza di due cromosomi in soprannumero D. la mancanza di un cromosoma E. la presenza di un cromosoma in soprannumero 2677. Un individuo con la sindrome di Down ha del cromosoma 21: A. quattro copie

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA B. C. D. E.

tre copie due copie una copia nessuna copia

2678. Individui affetti da sindrome di Down possiedono un nu­ mero di cromosomi pari a: A. 47 B. 23 C. 46 D. 45 E. 48 2679. Perché la frequenza della sindrome di Down aumenta con l'aumentare dell'età della madre? A. Con l'aumentare dell'età è rallentato l'impianto dell'uovo B. La funzionalità placentare diminuisce con l'aumento dell'età della madre C. Con l'aumentare dell'età aumenta la probabilità di non disgiun­ zioni dei cromosomi delle cellule uovo D. È più frequente quanto più numerose sono le gravidanze E. Le mutazioni si accumulano con l'aumentare dell'età 2680. [M] Durante la seconda divisione meiotica, una eventuale non-disgiunzione dei cromatidi del cromosoma 2 1 produce una cellula germinale con un cromatidio soprannumerario e una con un cromatidio mancante. Con la fecondazione si dovrebbero quindi produrre, con identica frequenza, zigoti trisomici e zigoti monosomici. La monosomia del cromosoma 21, invece, è molto meno comune della trisomia. La causa di ciò potrebbe essere: A. il cromosoma mancante viene recuperato da altre cellule B. gli individui monosomici sono perfettamente sani e quindi sfug­ gono alla diagnosi C. gli individui monosomici vengono confusi alla diagnosi con i tri­ somici D. gli zigoti monosomici raddoppiano il cromosoma ricostituendo la condizione normale E. le cellule germinali prive del cromatidio e/o gli embrioni monoso­ mici sono scarsamente vitali EREDITARIETÀ LEGATA AL SESSO I CROMOSOMI SESSUALI NELLA SPECIE UMANA E INATTIVA­ ZIONE DEL CROMOSOMA X. EREDITARIETÀ X-LINKED

C. dominante D. emizigote E. eterozigote ► Emizigoti sono gli organismi che possiedono un solo gene per un dato carattere. Ad esempio i maschi dei Mammiferi possiedono un solo cromosoma X, per cui sono emizigoti per tutti i loci di tale cro­ mosoma, tranne i pochi eventualmente comuni all'Y. 2684. Relativamente a un carattere localizzato sul cromosoma X, un individuo di sesso maschile è detto: A. omozigote B. eterozigote C. monosomico D. disomico E. emizigote 2685. Il cromosoma X è: A. Non contiene geni B. Un cromosoma del sesso C. È un autosoma D. Non è inattivato nella donna E. Presente in duplice copia nel maschio degli esseri umani 2686. Il cromosoma X è: A. Presente soltanto nella femmina B. Presente soltanto nel maschio C. Presente in un solo esemplare nella femmina di molte specie e in due esemplari nel maschio D. Presente in due esemplari nella femmina di molte specie e in un solo esemplare nel maschio E. Nessuna delle risposte precedenti 2687. Un individuo di sesso femminile riceve l'eredità del cro­ mosoma X da: A. madre B. padre e madre C. solo dai nonni materni D. non si può stabilire E. padre ► Gli individui di sesso femminile possiedono cellule con due cro­ mosomi sessuali X, uno derivante dalla madre e uno dal padre.

2681.1 caratteri controllati da geni localizzati su cromosomi 2688. Qual è la probabilità che una bambina erediti il cromoso­ sessuali si definiscono: ma X della propria nonna paterna? A. caratteri mendeliani A. 50% B. caratteri limitati al sesso B. 25% C. caratteri legati al sesso C. 100% D. caratteri Y D. 0% E. caratteri influenzati dal sesso E. non si può dire 2682. [V] La maggior parte dei geni legati al sesso: A. presenta aileli recessivi che si manifestano in uguale misura sia nei maschi che nelle femmine B. viene trasmessa solo dai maschi e si manifesta solo nelle femmine C. risiede sul cromosoma X e pertanto si manifesta solo nelle femmine D. risiede sul cromosoma X, i cui aileli recessivi si manifestano nei maschi 0 nelle femmine omozigoti E. risiede sul cromosoma Y, perciò si manifesta solo nei maschi 2683. [V] Il genotipo dei maschi della specie umana e di tutti i mammiferi è definito: A. omozigote B. recessivo

► L’ X ricevuto dal padre deriva a sua volta dalla nonna paterna. 2689. Un individuo di sesso maschile riceve il corredo genetico legato al cromosoma X: A. dal padre B. non ha cromosoma X C. da nessuno dei genitori D. dalla madre E. da entrambi i genitori ► Gli individui di sesso maschile possiedono cellule con i cromosomi sessuali X e Y. Y può derivare solo dal padre, per cui il cromosoma X deriva dalla madre.

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©Artquiz BIOLOGIA 2690. Nella specie umana, Il padre trasmette il cromosoma X: A. in nessun caso B. ai soli figli maschi C. ad alcuni figli, in modo casuale D. alle sole figlie femmine E. a tutti i figli, indipendentemente dal sesso ► Nella specie umana, il maschio produce gameti aploidi con 22 autosomi più un cromosoma sessuale che può essere X 0 Y, mentre la femmina produce solo gameti con 22 cromosomi più un cromoso­ ma sessuale X. Gli zigoti formatisi per fecondazione della cellula uovo da parte del gamete maschile con il cromosoma X danno indi­ vidui con cariotipo 46, XX: femmina, quelli da cellula uovo con game­ te maschile con Y daranno individui con cariotipo 46, XY: maschi.

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA B. C. D. E.

il cromosoma X il cromosoma 23 il cromosoma S il cromosoma Y

2697. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i cromosomi sessuali nella specie umana è ERRATA? A. nei gameti maturi è presente un cromosoma sessuale B. il cromosoma Y contiene geni per il differenziamento sessuale maschile C. il cromosoma X contiene solo geni per il differenziamento ses­ suale femminile D. i cromosomi sessuali hanno diversa morfologia nelle cellule ma­ schili e femminili E. nelle cellule somatiche sono presenti due cromosomi sessuali

2691. L'inattivazione di un cromosoma X nelle femmine dei mammiferi è a carico di: 2698. [M/O] Quale delle seguenti caratteristiche NON è riferibile A. il cromosoma X presente nella cellula uovo alla trasmissione di un carattere recessivo legato al cromosoma B. uno dei due X a caso nelle cellule somatiche X? C. il cromosoma X di origine paterna nelle cellule somatiche A. Il fenotipo recessivo compare molto più frequentemente nei ma­ D. il cromosoma X presente nello spermatozoo schi che nelle femmine E. il cromosoma X di origine materna nelle cellule somatiche B. Il fenotipo recessivo compare solo nei maschi C. Il fenotipo recessivo può non presentarsi in tutte le generazioni ► L’inattivazione di tutti i cromosomi X tranne uno nelle cellule so­ D. Un maschio trasmette sempre il carattere recessivo alle figlie matiche femminili dei mammiferi è un meccanismo di compensazio­ femmine ne del dosaggio e avviene in uno stadio precoce dello sviluppo trami­ E. Le femmine eterozigoti sono fenotipicamente normali te la formazione dei corpi di Barr. Il cromosoma X che viene inattiva­ to viene scelto a caso tra i cromosomi X materno e paterno, in modo indipendente da cellula a cellula. Questo porta gli organismi femminili 2699. [M/O] Incrociando due drosofile con corpo bruno si otten­ ad essere mosaici di due gruppi di cellule, in ognuno dei quali è inat­ gono 121 femmine con corpo bruno, 63 maschi con corpo giallo e 6 8 maschi con corpo bruno. Da questo si può dedurre che tivato uno dei due cromosomi X. l’allele responsabile del colore giallo del corpo si trova: A. su di un autosoma ed è recessivo 2692. Nella specie umana, il maschio eredita il cromosoma Y: B. sul cromosoma X ed è dominante A. dal padre C. sul cromosoma Y ed è dominante B. nel 50% dei casi dalla madre e nel 50% dei casi dal padre D. sul cromosoma X ed è recessivo C. dalla madre E. su di un autosoma ed è dominante D. dal padre 0 dalla madre a seconda dei livelli di ormoni sessuali dei genitori 2700. [V/PS] I disturbi ereditari della visione dei colori sono più E. da entrambe i genitori frequenti nell'uomo che nella donna. Perché? 2693. NeH'uomo il sesso maschile è determinato geneticamente A. Le capacità visive delle donne sono generalmente migliori di quelle dell'uomo da: B. Le donne non hanno il cromosoma Y A. presenza di particolari ormoni steroidei C. Sono dovuti a un gene trasportato solo dagli spermatozoi B. un rapporto uguale tra autosomi e cromosomi sessuali D. Si tratta di un carattere recessivo legato al cromosoma X C. presenza del cromosoma X E. Si tratta di un carattere dominante e come tale si manifesta nel D. assenza di estrogeni maschio E. presenza del cromosoma Y 2694. [V] Nella specie umana, il padre trasmette II cromosoma Y: A. dipende dal caso B. solo alle figlie C. solo ai figli di sesso maschile D. a tutti i figli indistintamente E. a nessuno dei figli 2695. Nasce sicuramente una femmina se: A. lo spermatozoo che feconda la cellula uovo porta il cromosoma Y B. lo spermatozoo che feconda la cellula uovo porta il cromosoma X C. la cellula uovo fecondata porta un cromosoma X dominante D. la cellula uovo fecondata dallo spermatozoo porta il cromosoma Y E. la cellula uovo fecondata dallo spermatozoo porta il cromosoma X 2696. Un cromosoma sessuale presente solo nei maschi è: A. l'autosoma

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La capacità di distinguere i colori è determinata da un locus situa­ to sul cromosoma X. Il daltonismo è l'incapacità di distinguere i colori ed è un carattere recessivo. I maschi, avendo un solo X, sono emizigoti per questo carattere, per cui se hanno l’allele per il daltonismo sono daltonici, se hanno l’allele normale hanno vista normale; le femmine invece hanno due cromosomi X, per cui se sono omozigoti per Pallele del daltonismo sono daltoniche, se eterozigoti sono porta­ trici sane, se sono omozigoti per l’allele normale hanno vista normale. 2701. Una femmina portatrice (eterozigote per un carattere loca­ lizzato sul cromosoma X), trasmette l'allele recessivo: A. solo alla progenie femminile B. solo alla progenie maschile C. solo alla metà della progenie maschile D. a tutta la progenie E. alla metà della progenie

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA ► Le femmine eterozigoti per un carattere legato al cromosoma X, hanno un cromosoma X con l’allele normale e un cromosoma X con l’allele recessivo. Per cui producono gameti con l’allele normale e l’allele recessivo in uguali proporzioni, per cui metà della progenie avrà l'allele normale e metà quello recessivo. 2702. Una femmina eterozigote per un carattere che determina una malattia ereditaria legata al cromosoma X, trasmette tale carattere a: A. metà dei figli maschi e metà delle figlie femmine B. tutte le figlie e metà dei figli maschi C. tutti i figli, maschi e femmine D. tutti i figli maschi e metà delle figlie E. metà dei figli maschi solamente ►Vedi quiz 2701. 2703. [V] La maggior parte dei gatti con mantello arancione è di sesso maschile in quanto: A. l’espressione del gene per il colore arancione del mantello è di­ versa tra i due sessi B. il gene per il colore arancione del mantello si trova sul cromoso­ ma X C. il gene per il colore arancione del mantello si trova sul cromoso­ ma Y D. il gene per il colore arancione del mantello è recessivo E. il colore del mantello è influenzato dagli ormoni maschili ► I maschi, avendo un solo X, sono emizigoti per questo carattere, per cui se hanno tale allele hanno anche il mantello arancione. Se il mantello è a macchie arancione e nero è quasi certamente femmina, in quanto individui mosaico (vedi quiz 2691).

©Artquiz BIOLOGIA 2706. Se una certa malattia, dovuta ad un gene recessivo, si manifesta con alta frequenza in individui di sesso maschile, questo significa: A. che tale gene è portato dagli autosomi e l'espressione della ma­ lattia è dovuta al fatto che nascono più maschi che femmine B. che tale gene è portato dal cromosoma X C. che tale gene è portato dal cromosoma Y D. che tale gene è stato ereditato dal padre E. che non si può dire nulla circa la localizzazione cromosomica di questo gene ► Le malattie determinate da geni autosomici, si manifestano con uguale frequenza nelle femmine e nei maschi. I caratteri recessivi legati ai cromosoma X si manifestano più frequentemente nei maschi perché tutti i maschi che ereditano l’allele recessivo manifestano la malattia. Le femmine manifestano la malattia solo se entrambi i cro­ mosomi X portano l’allele recessivo. 2707. Nella specie umana molti caratteri legati al sesso (come l'emofilia ed il daltonismo) sono: A. trasmessi dalla madre al feto durante la gravidanza B. legati alla trasmissione delle malattie sessuali C. trasportati solo dagli spermatozoi D. dovuti a geni portati sul cromosoma X E. dovuti a geni ereditati solo dai maschi ► I caratteri legati al sesso sono codificati da geni situati sui cromo­ somi sessuali X e Y. Poiché Y è molto piccolo e possiede solo pochi geni, la maggior parte dei caratteri legati al sesso sono dovuti a geni portati sul cromosoma X.

2708, Il daltonismo è una alterazione della percezione dei colori collegata ad un gene recessivo presente nel cromosoma X. Quale delle seguenti situazioni è compatibile con la eventuale nascita di una femmina daltonica? 2704. [V] Se una cellula uovo normale è fecondata da uno sper­ A. la madre è portatrice e il padre sano matozoo che porta il cromosoma X qual è la probabilità che l'in­ B. la madre è portatrice e il padre è daltonico C. il padre è daltonico e la madre sana dividuo generato sia di sesso maschile o femminile? D. la madre è daltonica e il padre è sano A. 50% femminile e 50% maschile E. nessuna delle precedenti risposte è corretta B. 100% femminile C. 75% maschile e 25% femminile ► Una femmina daltonica è omozigote per l’allele recessivo, cioè D. 50% intersesso e 50% femminile entrambi i cromosomi X portano l’allele recessivo. Per cui tale fem­ E. 75% femminile e 25% maschile mina può nascere solo dall’unione tra una cellula uovo con un cro­ ► Nei mammiferi placentati esiste il meccanismo di determinazione mosoma X con l’allele recessivo (madre daltonica 0 portatrice sana) del sesso del cromosoma Y: gli individui con un cromosoma Y sono e uno spermatozoo entrambi con un cromosoma X con l’allele reces­ geneticamente maschi, gli individui senza, sono geneticamente sivo (padre daltonico). femmine. La fecondazione di una cellula uovo normale (che ha un cromosoma X) da parte di uno spermatozoo con il cromosoma ses­ 2709. L'emofilia è causata da un allele recessivo posto sul cro­ suale X, da origine ad uno zigote con i cromosomi sessuali XX, per mosoma X. Una femmina portatrice e un maschio non emofilia­ co decidono di avere un bambino. Quali delle seguenti afferma­ cui è femmina. zioni sono corrette? 1. Hanno una probabilità del 25% di avere un figlio maschio 2705. Un uomo affetto da una malattia, causata da un allele do­ emofiliaco minante ad un locus del cromosoma X, trasmette tale carattere: 2. Hanno una probabilità del 25% di avere una figlia femmina A. a tutte le figlie emofiliaca B. a tutti i figli maschi 3. Hanno il 25% di probabilità di produrre un figlio maschio por­ C. sia ai figli maschi che alle figlie tatore D. a metà dei figli maschi 4. Hanno una probabilità del 25% di produrre una femmina por­ E. a metà delle figlie tatrice A. Solo 1 e 2 ►Tutti gli individui che si formano per unione tra una cellula uovo e B. S olo2e4 uno spermatozoo con un cromosoma X sono femmine. Per cui, tutte C. Solo 2 e 3 le femmine che si formano da tale unione saranno affette dalla ma­ D. Solo 1 e 4 lattia. E. S olo3e4

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2710. Ignorando la possibilità di mutazioni spontanee, quale delle seguenti affermazioni è vera per una malattia recessiva legata al sesso che è letale nell’infanzia? A. Solo i bambini maschi muoiono B. Sia i maschi che le femmine possono morire C. Solo le femmine possono morire D. I figli maschi di maschi portatori sono sempre portatori E. Il 100% dei maschi nati da portatori moriranno

► Da tale incrocio, si formano unicamente femmine eterozigoti per l’allele del daltonismo, cioè tutte ricevono un cromosoma X con l’allele recessivo del daltonismo dalla madre, poiché tutti i suoi game­ ti avranno l’allele recessivo, e un cromosoma X con l’allele per la vista normale dal padre, che è sano.

2713.11 daltonismo è una malattia ereditaria recessiva legata al cromosoma X; i figli maschi di una coppia di genitori in cui la madre è portatrice sana e il padre è sano hanno una probabilità di essere ammalati pari a: A. 0% B. 25%

2718. [M] L'emofilia è un'alterazione che consiste nella non coa­ gulazione del sangue, dovuta ad un insieme di geni recessivi situati sul cromosoma X. Pertanto se un uomo risulta emofiliaco da quale dei seguenti motivi può dipendere? A. Si è verificata una mutazione sui cromosomi ricevuti dal padre B. Suo padre era probabilmente portatore sano dell'emofilia C. Suo nonno materno era emofiliaco D. Gli è stata effettuata una trasfusione di sangue infetto E. Sua madre contrasse l’emofilia durante la gravidanza

2716. [M/PS] Il daltonismo è un carattere recessivo legato al sesso. Se un uomo daltonico sposa una donna normale, nella cui famiglia mai si è verificata tale alterazione, quale afferma­ 2711. [M/O] In una coppia la madre è di gruppo sanguigno A ed zione è VERA? ha una visione normale dei colori e il padre è omozigote per il A. I figli maschi sono daltonici gruppo sanguigno B ed è daltonico (carattere recessivo legato B. Le figlie sono daltoniche al cromosoma X). Si può affermare che la coppia NON potrà, in C. Nessuno dei figli maschi e delle figlie porta il gene alterato D. I figli maschi sono portatori sani del daltonismo nessun caso, avere: E. Le figlie sono portatrici sane del daltonismo A. figlie femmine di gruppo AB non daltoniche B. figli maschi di gruppo AB daltonici ► Una donna normale genera solo gameti con il cromosoma X con C. figli maschi di gruppo B non daltonici l’allele per la vista normale; un uomo daltonico forma gameti con il D. figlie femmine di gruppo B daltoniche cromosoma X con l’allele recessivo del daltonismo e gameti con il E. figlie femmine di gruppo A non daltoniche cromosoma Y privo di tale gene, e quindi non contribuisce al fenotipo 2712.11 daltonismo, nella sua forma "classica", è causato da del carattere. Per cui dal loro incrocio, nasceranno tutte femmine che mutazioni in un gene localizzato sul cromosoma X. La probabili­ ricevono un cromosoma X con l’allele normale dalla madre e un tà che un maschio daltonico, sposato con una donna normale, cromosoma X con l’allele recessivo dal padre; i maschi che nascono, riceveranno dalla madre il cromosoma X con l’allele normale e dal trasmetta la malattia ai figli maschi è: padre il cromosoma Y, per cui sono tutti normali. A. 100% B. 50% 2717. [O] Che cosa hanno in comune l’emofilia, la distrofia mu­ C. 0% scolare di Duchenne e la cecità al rosso e al verde? D. 33% A. Sono tutte condizioni legate al cromosoma X E. 25% B. Il gene che le causa si trova sul cromosoma Y ► I figli maschi ricevono l'unico cromosoma X solo dalla madre, per C. Sono causate dall’aver ereditato un autosoma in più cui se la madre è sana, tutti i suoi gameti hanno il cromosoma X con D. Sono causate dall'aver ereditato un cromosoma sessuale in più E. Sono più comuni nelle femmine che nei maschi l’allele normale e tutti i figli maschi sono sani.

C. 100%

D. 50% E. 75%

► La risposta A è errata, perché le mutazioni spontanee sono molto rare e perché i padri malati trasmettono il cromosoma X con l’allele recessivo solo alle figlie femmine. Le risposte D e E sono errate per­ ché l’emofilia è una malattia genetica che viene ereditata. La risposta 2714. Il daltonismo è un carattere recessivo X-linked. Una donna corretta è la C: il nonno materno ha trasmesso il cromosoma X con che è portatrice del carattere ha due figli con un uomo daltoni­ l’allele recessivo alla figlia, che quindi poteva essere eterozigote 0 omozigote per tale allele, e ha trasmesso il cromosoma X con l’allele co. Qual è la probabilità che entrambi i ragazzi siano daltonici? recessivo al figlio che manifesta l’emofilia, in quanto i maschi hanno A. 0% un solo cromosoma X. B. 25%

► La madre è eterozigote e, poiché i figli maschi ricevono un solo cromosoma X dalla madre, hanno il 50% di probabilità di ricevere l'allele malato.

C. 50% D. 75% E. 100%

2719. L'emofilia è una malattia ereditaria recessiva legata al sesso. Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA ? A. una donna portatrice sana di emofilia ha figli maschi affetti con probabilità 1/2 2715. [M/PS] Una donna daltonica omozigote sposa un uomo B. un uomo emofilico può avere sorelle portatrici sane che vede normalmente i colori: C. la frequenza dei maschi emofilia è maggiore rispetto a quella A. avrà 50% di figlie femmine daltoniche e 50% normali delle donne emofiliche B. sicuramente avrà figlie femmine senza cecità ai colori D. un uomo emofilico può avere il nonno materno emofilico C. avrà 50% di figli maschi daltonici e 50% normali E. un uomo emofilico ha tutti i figli maschi emofilici D. avrà figlie femmine tutte daltoniche E. avrà figli maschi tutti normali ► Vedi quiz 2718.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2720. [0] Nei gatti domestici i geni per il colore nero (XN) e giallo (XG) sono situati ciascuno su un cromosoma X. I gatti di sesso maschile possono avere soltanto il pelo di colore nero 0 giallo. I gatti di sesso femminile possono avere il pelo di colore nero o giallo, o a macchie nere e gialle, detto "a corazza di tartaruga”. Il genotipo di una gatta con pelo "a corazza di tartaruga" sarà: A. XGN B. omozigote C. eterozigote D. XGYN E. emizigote ► I gatti femmina possiedono i cromosomi sessuali XX, i maschi XY. Poiché i geni per il colore nero e giallo sono situati sul cromosoma X, i maschi possono avere pelo nero 0 giallo a seconda del gene che possiedono sull’unico cromosoma X. Le femmine possono essere omozigoti XNXN e avere pelo nero, omozigoti XGXG e avere pelo gial­ lo 0 eterozigoti XNXG e avere il pelo a corazza di tartaruga a causa dell’inattivazione casuale del cromosoma X. 2721. [M] Nei gatti domestici i geni per il colore nero (XN) e giallo (XG) entrambi dominanti sono situati ciascuno su un cromoso­ ma X. ! gatti di sesso femminile possono avere il pelo di colore nero 0 giallo 0 a macchie nere e gialle, detto "a corazza di tarta­ ruga", I gatti di sesso maschile hanno normalmente il pelo di colore nero 0 di colore giallo, ma occasionalmente - se pur ra­ ramente - nascono gatti maschi con pelo "a corazza di tartaru­ ga". In tale caso il loro genotipo sarà: A. XNXGY B. XNXG C. Xc YN D. XNXG YG E. XNYG ►Vedi quiz 2720. In un gatto maschio con genotipo XN XGY si ha il pelo a “corazza di tartaruga” a causa dell’inattivazione casuale del cromosoma X. Il genotipo B è di un gatto femmina, i genotipi C, D ed E non sono possibili in quanto il cromosoma Y non porta il gene per il colore. 2722. [V] Nei gatti domestici i geni per il colore nero (XN) e giallo (XG) entrambi dominanti sono situati ciascuno su un cromoso­ ma X. I gatti di sesso maschile possono avere soltanto il pelo di colore nero o giallo. I gatti di sesso femminile possono avere il pelo di colore nero 0 giallo 0 a macchie nere e gialle, detto "a corazza di tartaruga". Il genotipo di una gatta con pelo giallo sarà: A. XGXG B. XGXN C. XNXN D. XGY E. eterozigote ►Vedi quiz 2720. I genotipi delle risposte B e E sono eterozigoti e hanno un fenotipo "a corazza di tartaruga". Il genotipo della risposta D è di un maschio a fenotipo pelo colore giallo, il genotipo della ri­ sposta A da fenotipo pelo colore giallo. 2723. Il daltonismo è un carattere recessivo controllato da un gene (Xc) che si trova sul cromosoma X. Qual è il genotipo del padre di una bambina daltonica il cui genotipo pertanto è (Xc Xc)? A. XCXC B. X"X" C. XYC D. XY

E. XCY ► Le femmine ricevono necessariamente un cromosoma X dal pa­ dre e uno dalla madre. Dato che un maschio ha i cromosomi sessuali XY, e il gene Xc si può trovare sul cromosoma X ma non sul cromo­ soma Y, la risposta E è quella corretta. Il genotipo A è di una femmi­ na omozigote daltonica, il genotipo B è di una femmina omozigote normale. 2724. [M] “Mio padre, come me, non distingue perfettamente i colori, mentre mia madre e mia sorella Caterina li distinguono perfettamen­ te, ma mia sorella Luisa è anch’essa daltonica. Luisa ha due figli maschi, entrambi malati, e una figlia femmina, Fernanda, normale". Sapendo che il daltonismo è un carattere recessivo legato al sesso, quale sarà il genotipo di Fernanda? A. Sicuramente recessivo B. Sicuramente eterozigote C. Probabilmente eterozigote D. Sicuramente omozigote E. Probabilmente omozigote ► Dato che il daltonismo è un carattere recessivo legato al sesso, esso si esprime in tutti i maschi che hanno il cromosoma X con l’allele recessivo difettoso e in tutte le femmine omozigoti, cioè con l’allele recessivo su entrambi i cromosomi X. Di conseguenza Luisa è omozigote per l’allele recessivo e infatti i suoi figli maschi, che rice­ vono l’unico cromosoma X dalla madre, sono malati. Poiché Fernan­ da ha fenotipo normale, essa deve essere eterozigote, poiché può ricevere dalla madre solo un cromosoma X con l’allele mutato. 2725. [0] L'emofilia nell'uomo è un carattere legato al sesso che determina la mancanza di un fattore del sangue implicato nella coagulazione. Una donna normale sposa un uomo normale; hanno quattro figli: un maschio normale, un maschio emofiliaco e due femmine normali. Si può dedurre che: A. il genotipo del padre è XcYe B. il genotipo del padre è XeY C. il genotipo della madre è XX D. il genotipo della madre è XXe E. il genotipo della madre è XeXe ► Poiché l’emofilia è un carattere legato al cromosoma sessuale X, l’uomo normale, emizigote per tale carattere, possiede un cromoso­ ma X con l’allele normale. La donna ha invece due cromosomi X, e poiché ha fenotipo normale, ma nella progenie compare la malattia, il suo genotipo deve essere eterozigote XXe. 2726. [0] Due genitori normali hanno due figli: una femmina por­ tatrice sana di emofilia ed un maschio emofiliaco. Quali sono i genotipi dei genitori? A. XX e XEY B. XEX e XY C. XEXE e XY D. XX e XEY E. XEX e X EY Nota: il quesito è annullato in quanto due delle possibili risposte pro­ poste sono identiche e comunque errate e pertanto ininfluenti ai fini dell’individuazione della risposta corretta e del risultato della prova (Miur). ► Indichiamo -comunque- la soluzione: L’emofilia è una malattia recessiva legata al cromosoma X. Una femmina portatrice sana ha genotipo XEX, ricevendo un cromosoma X da ogni genitore, un ma­ schio emofiliaco ha genotipo XEY e riceve l’unico cromosoma X dalla madre. Poiché la madre ha fenotipo normale, ma ha trasmesso un

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©Artquiz BIOLOGIA cromosoma XE al figlio, il suo genotipo deve essere eterozigote XEX. Invece il padre normale deve avere genotipo XY, e si deduce che la figlia portatrice ha ereditato X dal padre e XEdalla madre. La risposta giusta è la B.

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA ►Vedi quiz 2728. MUTAZIONI

Le mutazioni geniche sono le mutazioni che alterano un singolo gene e, in quanto tali, non sono visibili attraverso analisi al microscopio (tranne alcuni casi estremi), ma possono essere riscontrate solo tra­ mite analisi delle sequenze genetiche. Le mutazioni geniche portano alla formazione di nuove forme geniche, ovvero di nuovi alleli, detti appunto alleli mutanti. Possono essere distinte in due categorie: C. 1 a) mutazioni puntiformi: sono causate da sostituzioni, inserzioni 0 D. 1/2 delezioni di basi. E. 1/8 I) Le mutazioni per sostituzione di basi determinano uno scambio di ► Poiché la malattia è recessiva legata al cromosoma X, la madre è un nucleotide con un altro. Sono definite transizioni qualora vi è un eterozigote, in quanto portatrice sana, e può trasmettere al figlio ma­ scambio di una purina con altra purina (AG) 0 di una pirimidina schio l’allele mutato con una probabilità del 50%. Le figlie femmine con un'altra pirimidina (CT); oppure transversioni quando lo scambio è di una purina con una pirimidina 0 viceversa (C/TA/G). saranno solo eterozigoti, essendo il padre sano. In genere le transizioni sono più frequenti delle transversioni. Rispet­ to agli effetti sul prodotto genico le mutazioni per sostituzioni si defi­ EREDITARIETÀ MITOCONDRIALE niscono: 2728. [0] Alcune malattie genetiche (per esempio la sindrome di - sinonime: quando la mutazione determina un codone diverso ma Leigh e alcune encefalo -miopatie) si trasmettono solo in linea che codifica lo stesso amminoacido (questo è possibile grazie alla ridondanza del codice genetico). Tale mutazione non causa alcun femminile. Ciò perché: cambiamento nel prodotto genico. A. sono geni legati al cromosoma X - missenso: quando un codone viene sostituito con uno che codifica B. sono geni legati al DNA delle cellule della placenta un altro amminoacido. Se quest'ultimo ha le stesse caratteristiche C. sono geni legati al DNA mitocondriale chimiche (dimensione, carica...) allora la sostituzione è conservativa, D. sono geni stimolati dagli ormoni femminili altrimenti può causare variazioni significative nella funzionalità del E. sono geni legati al DNA delle cellule della parete uterina prodotto. ► Le malattie legate a eredità mitocondriale, come la sindrome di - non senso: quando la mutazione determina la formazione di un Leigh, sono prodotte dall’alterazione del DNA mitocondriale che si codone di stop all'interno della sequenza. Questo provoca un'interru­ trasmette solo in linea femminile, perché durante la fecondazione gli zione precoce nella sintesi della proteina. In generale, maggiore sarà spermatozoi perdono i loro mitocondri e solo il nucleo partecipa alla il frammento non tradotto maggiore sarà il rischio di una mutazione messa in comune del DNA, mentre l’ovocita conserva il citoplasma e svantaggiosa. i mitocondri contenenti anch'essi DNA e li trasmette all’embrione che II) Le mutazioni per inserzione 0 delezione sono definite mutazioni da scivolamento 0 frameshift. Nel caso di inserzione/delezione di si forma. basi in numero non multiplo di tre, viene alterato l'ordine di lettura dei codoni successivi a quello inserito 0 deleto, in modo da alterare tutta 2729. [O/PS] I geni mitocondriali nella nostra specie: la catena peptidica a valle della mutazione e da produrre in genere A. si trasmettono per via paterna proteine tronche per la lettura di una tripletta nonsenso. Scoperte da B. si trasmettono per via materna Crick e Brenner, si tratta di mutazioni quasi sempre dannose. C. non vengono trasmessi b) Mutazioni per sequenze ripetute: sono analoghe alle mutazioni D. si trasmettono con il cromosoma X frameshift, in quanto causano uno spostamento dell’ordine di lettura E. si trasmettono con il cromosoma Y dei codoni. Si originano nel corso della replicazione del DNA e pro­ vocano una variazione nel numero di sequenze ripetute, in eccesso ►Vedi quiz 2728. 0 in difetto. Il fenomeno che causa la mutazione è detto slittamento 2730. [V] Nei mammiferi, una malattia ereditaria dovuta a un di­ della replicazione. Malattie genetiche associate a questo tipo di mu­ tazione sono la Corea di Huntington e la sindrome delI'X fragile. fetto di un gene mitocondriale: A. viene ereditata soltanto dalle figlie femmine 2732. La principale fonte di variabilità genetica è la: B. si trasmette con un salto di generazione A. partenogenesi C. viene ereditata soltanto per via materna B. selezione D. si trasmette come un gene recessivo C. mutazione E. viene ereditata soltanto dai figli maschi D. clonazione E. riproduzione agamica ►Vedi quiz 2728. 2727. [0] Una donna sana ha avuto con un uomo sano un figlio maschio malato di emofilia. Quai è la probabilità che con lo stesso uomo abbia un secondo figlio malato di emofilia? A. 1/16 B. 1/4

2731. [V] La neuropatia ottica di Leber è una rara malattia gene­ tica dovuta all’alterazione di un gene del DNA mitocondriale. Se un uomo malato si sposa con una donna sana: A. tutta la prole sarà malata B. le figlie femmine saranno malate C. il 50% della prole sarà malata D. itigli maschi saranno malati E. tutta la prole sarà sana

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2733. Le mutazioni: A. sono cambiamenti di RNA, che spesso vengono trasmessi alla discendenza B. si verificano spontaneamente e possono essere prodotte speri­ mentalmente C. sono cambiamenti di DNA, che sono sempre trasmessi alla di­ scendenza D. sono cambiamenti di DNA, che non sono mai trasmessi alla di-

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

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scenderla 2741. La mutazione è: non si verificano spontaneamente, ma possono essere prodotte A. la successione di cambiamenti che accompagnano l'accresci­ sperimentalmente mento somatico B. un cambiamento improvviso ed ereditabile del materiale genetico 2734. Le mutazioni genetiche sono: C. un particolare tipo di metamorfosi A. casuali D. un particolare tipo di simbiosi B. dipendenti da incroci genetici E. un particolare tipo di metabolismo chemiosintetico C. finalizzate al miglioramento della specie D. dipendenti dai genitori 2742. La modificazione di un gene è detta: E. finalizzate all'annientamento della specie A. genotipo B. mutazione ►Tutte le mutazioni sono casuali perché gii agenti che le producono C. reincrocio non sono in grado di individuare i bersagli (che sono ie basi) in ma­ D. crossing-over niera specifica. Anche nel caso di bersagli specifici (le sequenze T-T, E. fenotipo che formano i dimeri di timina sotto irradiazione UV) esse sono cosi frequenti che la loro mutazione risulta del tutto casuale. 2743. Quale tra le seguenti definizioni di mutazione può ritenersi corretta. La mutazione è un cambiamento: 2735. Per mutazione si intende: A. permanente e trasmissibile del contenuto genico di un organismo A. una variazione ambientale B. transitorio e non trasmissibile del contenuto genico di un organi­ B. un'alterazione dovuta alia mitosi smo C. un'alterazione del materiale genetico C. permanente e trasmissibile del contenuto proteico di un organi­ D. un cambiamento climatico smo E. un'alterazione del tRNA D. permanente e trasmissibile del numero dei geni di un organismo E. transitorio e non trasmissibile del contenuto proteico di un organi­ 2736. Quale denominazione assumono i cambiamenti improvvisi smo nel genotipo e che costituiscono la fonte primaria delie varia­ zioni genetiche studiate da Mendel? 2744. Le mutazioni avvengono: A. Crossing over A. esclusivamente nei blastomeri dell'uovo fecondato B. Mutazioni B. nelle cellule adulte C. Ibridazione C. sia nelle cellule germinali che in quelle somatiche D. Fagocitosi D. nelle sole cellule germinali E. Delezioni E. nelle sole cellule vegetali E.

2737. Le mutazioni sono A. modificazioni casuali del materiale genetico ereditabili B. modificazioni del materiale genetico, non trasmissibili C. meccanismi di morte programmata delle cellule D. meccanismi con cui le cellule si difendono da eventi potenzial­ mente letali E. modificazioni casuali di proteine, non trasmissibili 2738. Si definiscono come mutazioni: A. tutte le modificazioni della struttura corporea di un essere vivente dovute a cause ambientali B. tutte le modificazioni nella struttura corporea di un essere vivente che gli impediscono di riprodursi C. tutte le modificazioni che avvengono nelle cellule somatiche D. tutti i cambiamenti delia struttura corporea di un essere vivente, dovute a cause interne E. tutti i cambiamenti quantitativi e qualitativi del materiale genetico 2739. Le mutazioni sono: A. alterazione della sequenza delle basi azotate del DNA B. alterazioni della sequenza degli RNA C. modificazioni delia sequenza degli aminoacidi nelle proteine nu­ cleari D. alterazioni del metabolismo E. alterazioni del codice comportamentale 2740. [M/PS] Per mutazione si intende: A. solo un cambiamento della sequenza del DNA responsabile della comparsa di una caratteristica peggiorativa B. qualsiasi cambiamento della sequenza dei DNA C. qualsiasi cambiamento a livello della sequenza aminoacidica D. qualsiasi cambiamento a livello dell'RNA E. un cambiamento di tutte le informazioni del DNA

2745. Le mutazioni che per l'evoluzione umana possono essere considerate di maggiore rilevanza sono quelle che avvengono: A. in tutti i tipi di cellule B. nelle cellule del sistema nervoso C. nelle cellule somatiche D. nelle cellule riproduttive E. nelle cellule epiteliali 2746. Si intende per mutazione germinale una mutazione: A. avvenuta in una cellula somatica B. che avviene a causa di un'infezione batterica C. che non può venire trasmessa alla prole D. che avviene nell'embrione E. in una delle cellule che daranno origine ai gameti 2747. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti un organi­ smo aploide è vera? A. Nell'organismo aploide gli effetti di una mutazione genetica si manifestano solo se dominanti B. Non esistono organismi aploidi: aploidi sono solo i gameti C. Gli unici organismi aploidi sono i batteri D. Nel caso di un organismo aploide il numero dei cromosomi per convenzione si indica con 1/2 n E. Nell'organismo aploide gli effetti di una mutazione genetica si manifestano sicuramente 2748. Le mutazioni geniche ereditabili interessano: A. l'RNA ribosomiale B. leproteine C. il DNA D. l'RNA di trasferimento E. l'mRNA

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©Artquiz BIO LO G IA 2749. Una mutazione genica verificatasi in una cellula renale di un individuo: A. si trasmette ai suoi discendenti B. può causare l'insorgenza di una mutazione somatica C. è conseguenza di una anomalia della mitosi D. si può riconoscerla osservando i cromosomi dell'individuo E. è da considerarsi una mutazione germinale 2750. [M/PS] Perché le mutazioni recessive possono risultare più nocive se sono omozigotiche? A. Perché esiste un sinergismo tra mutazioni recessive e condizioni di omozigosi B. Perché gli omozigoti sono molto rari C. Perché la condizione di eterozigosi annulla la mutazione D. Perché nella condizione omozigotica manca l'allele sano E. Perché gii omozigoti sono più deboli 2751. Le radiazioni ionizzanti ed i mutageni chimici negli organi­ smi viventi provocano: A. un aumento della frequenza di mutazione B. una diminuzione della frequenza di mutazione C. un aumento delle sole mutazioni svantaggiose D. una diminuzione delle sole mutazioni svantaggiose E. nessuna delle risposte è corretta 2752. Una sostanza o agente chimico sono teratogeni se: A. al contatto diretto, prolungato o ripetuto con la pelle o con le mu­ cose, possono provocare una reazione infiammatoria B. possono provocare anomalie nello sviluppo di un embrione, di un feto o di un neonato C. per inalazione, ingestione e penetrazione cutanea possono pro­ durre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza D. nessuna delle altre alternative è corretta E. sono in grado di produrre un aumento del numero di tumori e in grado comunque di danneggiare le cellule umane 2753. La riproduzione sessuata produce nuove combinazioni genetiche in differenti modi. Quale tra quelli indicati può consi­ derarsi SCORRETTO? A. Assortimento indipendente alla meiosi B. Ricombinazione genetica C. Combinazione di due genomi parentali differenti dei gameti D. Continue mutazioni ex novo E. Crossing-over 2754. Una mutazione puntiforme può essere definita come la modifica di: A. dell'intero assetto cromosomico B. un solo cromosoma C. un punto nel citoplasma cellulare D. un solo gene E. un solo nucleotide del DNA 2755. [M/O] Una mutazione genica puntiforme interessa: A. singoli nucleotidi B. un intero genoma C. parti cospicue di un singolo cromosoma D. unicamente l'RNA E. un intero cromosoma 2756. In una mutazione missenso: A. il codone mutato codifica per un aminoacido differente B. il codone mutato codifica per lo stesso aminoacido C. il codone mutato codifica per un codone di stop D. è stato introdotto un aminoacido non compreso tra quelli normal­ mente presenti nelle proteine

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA E. è stato introdotto un segnale di stop nella regione codificante 2757. [M/O] Una mutazione missenso nella sequenza nucleoni­ ca di un gene ha sicuramente come effetto: A. la mancata produzione della proteina codificata del gene B. la produzione di una proteina più corta del normale C. la morte delia cellula in cui è avvenuta la mutazione D. la sostituzione di un amminoacido nella proteina codificata dal gene E. la produzione di una proteina più lunga del normale 2758. Se avviene una mutazione "non senso", la proteina codifi­ cata sarà: A. con una sequenza amminoacidica alterata per sfasamento del modulo di lettura B. identica a quella selvatica C. con un amminoacido diverso D. più corta E. più lunga ► La creazione di una tripletta di stop a partire da una tripletta senso porta all'interruzione prematura della proteina e quindi ad una protei­ na più corta. In genere queste mutazioni sono dominanti perché una proteina più corta (pur in presenza della proteina normale prodotta dall'altro allele non mutato) assume una conformazione (proprio per­ ché la catena è incompleta) nella quale i gruppi idrofobici degli ami­ noacidi non sono collocati ail'interno e quindi non esposti all'acqua, ma completamente esposti. Per questa ragione le catene incomplete tendono ad aggregarsi tra loro per le interazioni tra i gruppi idrofobici e l'aggregato irreversibile produce effetti tossici alla cellula. 2759. Una mutazione che determina la trasformazione del codo­ ne UUG nel codone UAG: A. è una mutazione nonsenso B. è una mutazione silente C. è una mutazione di senso o missenso D. è una mutazione genomica E. è una mutazione per spostamento della cornice di lettura ►Tutte le mutazioni riguardano il genoma. Nel caso specifico la mutazione è anche una mutazione nonsenso perché il codone UAG è un codone di STOP della traduzione e non corrisponde ad alcun aminoacido. 2760. Una mutazione non senso: A. deriva dalla delezione di una o più basi, portando ad uno scivo­ lamento della cornice di lettura B. deriva dall’inserzione di una o più basi, portando ad uno scivola­ mento della cornice di lettura C. deriva dall’inserzione dì un mutageno D. causa ia formazione di una catena polipetidica più breve E. causa la sostituzione di un aminoacido con un altro in una catena polipeptidica 2761. [0] Se una mutazione provoca la delezione di una base nella regione di un gene che specifica una proteina, quale sarà l'effetto sulla sintesi di quella proteina? A. La proteina sarà tutta modificata B. La proteina avrà un aminoacido sostituito C. La proteina sarà modificata dal punto della delezione in poi D. La proteina non subirà modificazioni E. La proteina non verrà tradotta ► Quasi sicuramente la proteina non solo sarà modificata dal punto di delezione in poi ma, grazie alla modifica della cornice di lettura delle triplette, la probabilità di trovare triplette non senso è elevata e quindi la proteina risulterà anche tronca.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2762. [M] È possibile che una mutazione per sostituzione di un solo nucleotide in un gene batterico non modifichi affatto la struttura primaria della proteina codificata da quel gene? A. Sì, se la mutazione provoca uno slittamento della cornice di lettura B. No C. Sì, dal momento che il numero di codoni che codificano per i 20 amminoacidi è maggiore di 20 D. Sì, se la mutazione ha interessato un introne E. Sì, soltanto se si verifica una mutazione contraria t> Sì, poiché il codice genetico è ridondante. Non vi sarà modifica­ zione della struttura primaria della proteina se la mutazione (definita sinonima) determina un codone diverso ma che codifica per lo stes­ so amminoacido. 2763. La ridondanza del codice genetico può rappresentare una difesa contro le mutazioni perché: A. in caso di mutazione nella sua sequenza la proteina non viene sintetizzata B. la DNA polimerasi è in grado di correggere i propri errori C. nel caso si verifichi una mutazione è possibile che questa non provochi un cambiamento di amminoacido nella proteina D. una cellula che ha subito mutazioni viene eliminata per non dan­ neggiare l’intero organismo E. la sostituzione di un amminoacido con uno equivalente non altera la funzionalità di una proteina 2764. Quale affermazione, riguardante le mutazioni genetiche, è FALSA? A. Una mutazione può alterare un gene 0 un intero cromosoma B. Una mutazione può essere neutra, cioè non provocare alcuna alterazione genetica C. Una mutazione può risultare favorevole D. Esistono mutazioni “non senso” E. Una mutazione puntiforme coinvolge sempre un gruppo di geni del DNA 2765. [MIPS] Se nella sequenza codificante di un gene viene ag­ giunta una base, quale cambiamento si verificherà con maggio­ re probabilità nella proteina corrispondente? A. La proteina non verrà sintetizzata B. Cambierà la sequenza degli amminoacidi da quel punto in avanti C. Verrà sostituito un aminoacido D. Non vi saranno modificazioni E. La proteina sarà più stabile ► Sarà probabilmente anche tronca per le stesse ragioni esposte nel quiz 2761. 2766. [M] Studiando cellule batteriche scopriamo che una muta­ zione per delezione di due nucleotidi adiacenti ha avuto conse­ guenze più gravi, sulla struttura della proteina prodotta, che non la delezione di tre nucleotidi adiacenti. Il motivo può essere: A. nei procarioti la delezione di un numero di nucleotidi diverso da tre ( 0 di un multiplo di tre) impedisce sempre il legame del ribosoma B. la delezione di due nucleotidi impedisce la corretta maturazione dell’RNA C. la delezione di un numero di nucleotidi diverso da tre ( 0 di un multiplo di tre) determina uno spostamento della cornice di lettura durante la traduzione D. la delezione di due nucleotidi rende sempre impossibile la trascri­ zione E. la delezione di tre nucleotidi non provoca alcuna alterazione nella proteina

2767.1 microsatelliti sono altamente polimorfici perché: A. causano frequenti errori di crossing-over durante la meiosi B. si trovano prevalentemente ai telomeri C. causano errori nella replicazione del DNA dovuti ad appaiamenti fuori registro tra lo stampo e il DNA neosintetizzato D. traslocano facilmente da un cromosoma a un altro E. sono punti di rottura dei cromosomi ► Si definiscono microsatelliti le sequenze ripetute di DNA non codi­ ficante costituiti da unità di ripetizione molto corte (1-5 bp) disposte secondo upa ripetizione in tandem. I microsatelliti presentano un alto livello di polimorfismo e sono marcatori informativi negli studi di ge­ netica di popolazione. Grazie allo studio dei microsatelliti, è possibile creare un profilo del DNA (DNA profiling 0 impronta genetica) per individuare un individuo. Il confronto genetico potrà essere effettuato confrontando la diversa lunghezza dei microsatelliti presenti in indivi­ dui differenti. Tali differenze caratterizzano il polimorfismo di ripeti­ zione. Per tali ragioni l'analisi dei microsatelliti è oggi lo strumento più usato nei test di DNA di genetica forense (test di paternità, test di riconoscimento, ecc.). 2768. [M] La figura rappresenta la comparsa di una mutazione (cerchi scuri) in una popolazione e la sua diffusione nel corso delle generazioni successive. • °o 0 °°« O * 0 0

0 o o °o

PASSAGGIO 01 GENERAZIONI

PASSAGGIO DI GENERAZIONI

0

*o °

• q



_

° ° ° / •O * ° G • ° #

• 0 0 * Dalla figura si può dedurre che: A. si tratta di una mutazione vantaggiosa perché la sua frequenza aumenta B. si tratta di una mutazione svantaggiosa perché la sua frequenza aumenta C. si tratta di una mutazione neutra perché ora aumenta ora dimi­ nuisce D. si tratta di una mutazione vantaggiosa perché la sua frequenza diminuisce E. si tratta di una mutazione svantaggiosa perché la sua frequenza diminuisce 2769. È importante distinguere gli effetti delle radiazioni sulle cellule somatiche dai loro effetti sui gameti. Perché? A. Le cellule somatiche irradiate non sopravvivono B. Le radiazioni non producono alcun danno alle cellule somatiche C. I gameti non possono essere raggiunti dalle radiazioni D. I gameti sono molto più resistenti alle radiazioni E. Il danno prodotto sui gameti verrà ereditato dalla progenie INTERAZIONE TRA GENI DIVERSI E INTERAZIONE GENE-AMBIENTE 2770. Per pleiotropia si intende: A. un carattere controllato da più geni B. la capacità di un singolo gene di influenzare più caratteri C. un gene che influenza un unico carattere D. una mutazione recessiva di un allele E. la presenza di più di due alleli per un determinato carattere 2771. Cos’è la pleiotropia? A. L’effetto sommativo di più geni su un unico fenotipo B. L’effetto di più geni su un singolo carattere C. Una malattia genetica D. L’effetto di un singolo gene su più di un carattere E. Un sinonimo di codominanza

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©Artquiz BIO LO G IA 2772. [M/0] Per pleiotropia si intende: A. la presenza, negli individui con genotipo eterozigote, di un fenoti­ po differente sia da quello deli’omozigote dominante sia da quello dell'omozigote recessivo B. l’espressione negli individui a genotipo eterozigote, sia del fenotipo dominante sia di quello recessivo, ma in parti diverse del corpo C. la condizione di portatrice sana di caratteri legati al cromosoma X D. l’influenza di un solo gene su più caratteristiche fenotipiche E. la somma degli effetti di più geni su uno stesso carattere 2773. [0] Nei gatti siamesi un allele che determina una certa co­ lorazione del pelo è responsabile anche del leggero strabismo di questi animali. Si tratta di un caso di: A. eredità mendeliana B. eredità poligenica C. pleiotropia D. dominanza incompleta E. codominanza 2774. L'azione di alcuni geni si manifesta interferendo con l'e­ spressione di altri geni. Questo fenomeno viene definito: A. eredità poligenica B. dominanza incompleta C. pleiotropia D. epistasi E. codominanza 2775. [V/O] Nei gatti siamesi il gene del colore del pelo si mani­ festa solo in particolari zone del corpo (zampe, orecchie, muso ed estremità della coda) più esposte al raffreddamento. Ciò è conseguenza di: A. dominanza incompleta B. segregazione dei caratteri C. influenza dell'ambiente sull'espressione genica D. pleiotropia E. eredità poligenica MALATTIE GENETICHE E ALBERI GENEALOGICI MALATTIE GENETICHE UMANE 2776. [M] Una malformazione che compare in un bambino fin dalla nascita certamente: A. deriva da un’aneuploidia B. è ereditaria C. deriva da una mutazione cromosomica D. è di origine genetica E. è congenita 2777. [M/PS] È sicuramente una malattia genetica: A. la poliomielite B. l’iperuricemia C. l’AIDS D. l'emofilia E. la rosolia

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA D. una teoria evoluzionistica E. una patologia causata da virus che insorge prevalentemente in età avanzata 2779. Se un individuo è affetto da una malattia autosomica re­ cessiva: A. tutti i suoi figli saranno malati B. almeno uno dei suoi genitori è sicuramente malato C. i suoi genitori potrebbero essere entrambi sani D. entrambi i suoi genitori sono sicuramente malati E. metà dei suoi figli saranno malati 2780. Con quale probabilità due genitori, entrambi portatori di una malattia ereditaria recessiva, possono generare un figlio malato? A. 2,5% B. 50% C. 100%

D. 10% E. 25% ► Se due genitori sono entrambi portatori di una malattia ereditaria recessiva, sono entrambi eterozigoti e la malattia è determinata da un gene situato su un autosoma. Il modello dell’ereditarietà autoso­ mica recessiva segue i principi della segregazione descritti da Men­ del. Ognuno dei genitori porta un allele normale e uno difettoso e alla meiosi ha una probabilità del 50% di produrre un gamete con un alle­ le difettoso. Ne consegue che la progenie avrà genotipi omozigote sano : eterozigote : omozigote recessivo nella proporzione 1:2:1, e fenotipi nella frequenza di 3:1. Vale a dire che il 75% della progenie apparirà normale e il 25% malata. 2781. Una coppia di genitori sani portatori di una malattia auto­ somica recessiva ha avuto un figlio sano. Indicate la probabilità di avere un secondo figlio ammalato. A. 3/4 B. 1/2 C. 1/3 D. 1/4 E. 1/1 ► La probabilità di avere un figlio sano non dipende dal fenotipo dei figli precedenti. 2782. [V] Dall’Incrocio tra due individui eterozigoti per un carat­ tere genetico autosomico recessivo, che impedisce lo sviluppo embrionale deH’omozigote recessivo, con quale probabilità si avranno, alla nascita, individui omozigoti dominanti? A. 1/3 B. 3/4 C. 1/4 D. 0 E. 1/2 ► Si noti che l'omozigote recessivo non nasce.

► La poliomielite, l'AIDS e la rosolia sono malattie da infezione vira­ le. L'iperuricemia può essere dovuta ad un difetto genetico (deficit dell'enzima HGPRT) ma può essere anche acquisita. L'emofilia è una malattia ereditaria recessiva dovuta all'assenza di uno dei fattori necessari alla coagulazione del sangue. Il quiz si gioca tutto sull'av­ verbio “sicuramente”. 2778. Il daltonismo è A. una malattia genetica ereditaria B. un'anomalia della sintesi proteica C. un processo di divisióne cellulare

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2783. Due genitori, eterozigoti per un carattere patologico auto­ somico recessivo aspettano un figlio. La probabilità che il figlio, indipendentemente dal sesso, sia sano è: A. 75% B. 50% C. 25% D. 100% E. 33% ► Vedi quiz 2780.

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2784. Dall'incrocio tra un individuo omozigote aa per un caratte­ re autosomico recessivo con uno sano, nella cui storia familiare non vi sono individui affetti, nasceranno figli malati con proba­ bilità del: A. 50% B. 0% C. 10%

D. 25% E. 100% ► L'individuo aa produce unicamente gameti con l'allele recessivo, l'individuo sano produce unicamente gameti con l'allele normale, visto che nella sua storia familiare non c'è traccia di individui affetti, di conseguenza tutta la progenie è eterozigote per il carattere auto­ somico e quindi non esprime la malattia. 2785. Quale delle seguenti affermazioni è tipica dell'eredità mendeliana autosomica dominante: A. i génitori di un malato sono sempre sani B. i genitori di un individuo malato sono sani e consanguinei C. i malati sono soprattutto di sesso femminile D. i malati sono soprattutto di sesso maschile E. uno dei due genitori di un individuo malato presenta la stessa malattia ► Una malattia ereditaria autosomica dominante si manifesta sia in individui eterozigoti sia in omozigoti per l'allele difettoso. Un individuo malato deve aver ricevuto l'allele difettoso da almeno uno dei due genitori, che manifesta la malattia, per cui le risposte A e B sono errate. Inoltre le risposte C e D sono errate, in quanto una malattia autosomica è determinata da caratteri autosomici, non legati al ses­ so. Di conseguenza, la risposta E è l'unica corretta. 2786. Considerando che la acondroplasia si trasmette come ca­ ratteristica dominante, quale probabilità avrà un individuo ete­ rozigote, di avere figli che manifestano questa patologia se sposa una donna normale? A. 1% B. 25% C. 10% D. 50% E. 100% ► Il modello dell’ereditarietà autosomica dominante dimostra i prin­ cipi della segregazione descritti da Mendel. L’individuo eterozigote porta un allele normale e uno difettoso e alla meiosi ha una probabili­ tà del 50% di produrre un gamete con un allele difettoso. La donna normale produce unicamente gameti con l’allele sano. Ne consegue che la progenie avrà genotipi omozigote sano : eterozigote nella pro­ porzione 1:1, per cui il 50% della progenie apparirà normale e il 50% malata.

2788. Considerando che in una famiglia si verifichi una malattia autosomica dominante, qual è la probabilità che il figlio nato da padre ammalato (eterozigote) e madre sana possa a sua volta essere ammalato? A. 100% B. 25% C. 75% D. 0% E. 50% ►Vedi quiz 2786. 2789. [M] Una donna con sei dita in ogni mano e in ogni piede ha già generato 5 figli, tutti senza questa anomalia. Sapendo che la donna è eterozigote, che il carattere che determina la formazione di sei dita è dominante e che il padre dei bambini non ha questa anomalia, qual è la probabilità che un sesto figlio di questi genitori abbia sei dita? A. meno del 25% B. 5% C. 10%

D. 50% E. 25% ►Vedi quiz 2786. 2790. La otosclerosi è una malattia genetica ereditaria autoso­ mica dominante. Un soggetto malato è eterozigote per il gene mutato e sposa un individuo sano. In termini percentuali quale è la probabilità di avere figli sani che ha questa coppia? A. 5% B. 100% C. 25% D. 75% E. 50% ►Vedi quiz 2786. 2791. La "neurofibromatosi" è una malattia autosomica domi­ nante. Qual è la probabilità che il figlio nato da padre ammalato (eterozigote) e madre sana possa a sua volta essere ammalato? A. 0,5 B. 0,25 C. 0

D. 1 E. 0,75 ► Vedi quiz 2786.

2792. [M/PS] La talassemia è una malattia dovuta alla presenza di un allele dominante. La condizione di omozigote determina una for­ 2787. [M] L'osteogenesi imperfetta è una malattia genetica a tra­ ma molto grave detta "talassemia maior"; la condizione eterozigote smissione autosomica dominante, dovuta ad anomalie nella provoca una forma attenuata chiamata "talassemia minor". Un uomo sintesi del collagene. Si manifesta con anomalie cliniche a cari­ con talassemia minor sposa una donna normale. Quale probabilità co dello scheletro, delle articolazioni, delle orecchie, della cute c'è che nascano dalla coppia figli affetti da talassemia minor? e dei denti. Si può dire che: A. Nessuna A. un marito affetto trasmette l’anomalia alla moglie B. 100% B. la malattia colpisce maschi e femmine con ugual probabilità C. 75% C. solo i figli maschi di un genitore affetto saranno malati D. 25% D. i figli di un genitore affetto sono sicuramente tutti malati E. 50% E. un genitore affetto non trasmette la malattia ai figli ►Vedi quiz 2786. La progenie con genotipo eterozigote mostra il ► Vedi quiz 2786. fenotipo "talassemia minor”.

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©Artquiz BIOLOGIA 2793. Se due individui fenotipicamente sani sono eterozigoti per la talassemia, alterazione non legata al sesso, quale probabilità avranno di generare un figlio omozigote sano? A. Nessuna B. 25% C. 50% D. 100% E. 75% ► Il modello dell’ereditarietà autosomica dominante dimostra i prin­ cipi della segregazione descritti da Mendel. Un individuo eterozigote porta un allele normale e uno difettoso e alla meiosi ha una probabili­ tà del 50% di produrre un gamete con un allele difettoso. Ne conse­ gue che la progenie avrà genotipi omozigote sano: eterozigote: omo­ zigote malato nella proporzione 1:2:1, per cui il 25% della progenie apparirà normale, il 50% eterozigoti, e il 25% omozigote malata. 2794. Se due individui fenotipicamente normali sono eterozigoti per la talassemia, quale probabilità avranno di avere un figlio omozigote malato? A. 1% B. 50% C. 25% D. 100% E. 10% ►Vedi quiz 2793. 2795. [V] Due genitori, fenotipicamente normali, hanno un primo figlio affetto da una malattia autosomica recessiva. Quale sarà la probabilità che un secondo figlio sia sano? A. 25% B. 75% C. 50% D. 0% E. 100% ► Dato che i due individui generano un figlio affetto da malattia re­ cessiva, che si esprime solo in condizioni di omozigosi, i due genitori devono essere entrambi eterozigoti portatori per l'allele recessivo. Di conseguenza, ognuno dei due genitori produce gameti con l’allele sano e gameti con l’allele mutato con probabilità del 50%. Ne conse­ gue che la progenie avrà genotipi omozigote sano: eterozigote: omo­ zigote malato nella proporzione 1:2:1, per cui il 75% della progenie apparirà normale (con genotipo omozigote 0 eterozigote), e il 25% omozigote malata. Il genotipo di un figlio non dipende da quello di figli precedenti. 2796. [O/PS] Due genitori fenotipicamente normali hanno un primo figlio affetto da una malattia autosomica recessiva. Ora aspettano un secondo figlio: quale sarà la probabilità che sia anch’esso ammalato? A. Sicuraménte il figlio sarà sano B. 75% C. Sicuramente il figlio sarà ammalato D. 25% E. 50%

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA B. 50% C. 1 %

D. 100% E. 0% ►Vedi quiz 2795. 2798. [V] La totale incapacità di distinguere tutti i colori è una malattia ereditaria rarissima, autosomica recessiva. Un uomo sano il cui padre non distingue alcun colore intende sposare una donna sana la cui madre non distingue alcun colore. Se avranno figli la possibilità è che: A. il 100% dei figli non distingueranno i colori B. il 100% dei figli vedranno normalmente C. il 75% non distinguerà i colori D. il 25% non distinguerà i colori E. il 50% non distinguerà i colori ► Il figlio sano di un individuo malato per una malattia autosomica recessiva, ha genotipo necessariamente eterozigote in quanto riceve un allele recessivo dal genitore malato, ma dato che non esprime la malattia si deduce che riceve dall’altro genitore l’allele normale del gene. Ogni individuo eterozigote produce gameti con l’allele sano e gameti con l’allele mutato con probabilità del 50%. Ne consegue che la progenie avrà genotipi omozigote sano: eterozigote: omozigote malato nella proporzione 1:2:1, per cui il 75% della progenie apparirà normale (con genotipo omozigote 0 eterozigote), e il 25% omozigote malata. 2799. [O] “L'acondroplasia è una patologia mendeliana ereditata con modello autosomico dominante. Le caratteristiche cliniche più impor­ tanti sono: bassa statura sproporzionata con arti corti e tozzi, macro­ cefalia con fronte prominente, dovute ad un mancato sviluppo della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe. E’ la più comune causa di nanismo nell'uomo ed ha una prevalenza stimata di circa un affetto ogni 20000 nati vivi. Nel 80% dei casi la storia familiare è ne­ gativa cioè si tratta probabilmente di una nuova mutazione. Lo svi­ luppo intellettuale nei pazienti affetti dall’acondroplasia è comunque normale e riescono a condurre una vita regolare.” Dalla lettura del brano si può, con buone probabilità, dedurre che se un indivi­ duo affetto da acondroplasia sposa una donna normale: A. tutti i suoi figli saranno sani B. il 25% dei figli è normale come la madre C. il 50% dei figli presenterà la stessa patologia del padre D. non potrà avere figli E. sicuramente entrambi i genitori dell'individuo affetto da nanismo erano malati ► Poiché la malattia si manifesta all’80% dei casi per una nuova mutazione, il genotipo degli individui malati è più frequentemente eterozigote. Un individuo eterozigote produce gameti con l’allele sa­ no e gameti con l’allele mutato con probabilità del 50%. La donna normale produce gameti tutti normali. Ne consegue che dal loro in­ crocio, 50% della progenie ha genotipo eterozigote e fenotipo mala­ to, il 50% ha genotipo omozigote e fenotipo sano.

2800. [V] L’acondroplasia è una patologia che causa il nanismo, dovuta ad una scarsa 0 mancata produzione di condrina, una proteina prodotta dalle cellule che formano la cartilagine delle ►Vedi quiz 2795. ossa lunghe. Tale patologia è trasmessa dai genitori ai figli in 2797. La fenilchetonuria è una patologia ereditaria di tipo auto- quanto: somico recessivo. Se un soggetto portatore sano sposa un A. la patologia è infettiva per cui la madre infetta il figlio durante la soggetto anche esso portatore sano quale è la probabilità che gestazione B. l'ambiente di vita dei genitori durante la gravidanza era fortemen­ possa nascere un figlio malato? te inquinato A. 25 %

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA C. la madre non fa sufficiente esercizio fisico durante la gravidanza limitando così la crescita delle ossa lunghe del figlio D. la patologia deriva da carenza di vitamine e sali minerali nella dieta della madre durante la gestazione E. essendo la condrina una proteina, per la sua produzione è ne­ cessaria una corretta informazione genetica data dal DNA 2801. La fenilchetonuria (PKU) è una malattia autosomica reces­ siva. Se due genitori sani hanno un bambino affetto da PKU, quali sono i loro genotipi rispetto a PKU? A. Un genitore omozigote per l'allele normale, l'altro eterozigote B. Ambedue eterozigoti; cioè portatori di un allele normale e un allele mutato C. Non si può dedurre D. Un genitore omozigote per l'allele mutato e l'altro omozigote per l'allele normale E. La madre portatrice di un allele normale su un cromosoma X e di un allele mutato sull'altro cromosoma X, e il padre portatore dell'allele mutato sul cromosoma X ► Dato che i due individui generano un figlio affetto da malattia re­ cessiva, che si esprime solo in condizioni di omozigosi, i due genitori devono essere entrambi eterozigoti portatori per l’allele recessivo, cosicché ognuno può trasmettere un allele malato al figlio. 2802. La fenilchetonuria (PKU) è una malattia da deficienza en­ zimatica che si manifesta solo negli omozigoti recessivi. Se due genitori sani hanno un bambino con PKU, quali sono i loro ge­ notipi riguardo a PKU? (Si indica con "A" l'allele per il carattere dominante e con "a" l'allele per quello recessivo): A. A A 'A A B. AA • Aa C. Aa*aa D. Aa*Aa E. AA*aa ► Vedi quiz 2801. 2803. La galattosemia viene ereditata come un carattere autosomico recessivo. Se due genitori normali hanno un figlio affet­ to, a quale tipo di incrocio appartengono i due genitori? A. AA*AA B. Aa*Aa C. aa • aa D. a • A E. aa • AA ►Vedi quiz 2801. Esempi di malattie autosomiche recessive sono: la fibrosi cistica, la fenilchetonuria, l'anemia mediterranea ( 0 talassemia) 0 l'albinismo. 2804. [M] La trasmissione autosomica dominante relativa ad una certa malattia ha come caratteristica che: A. Il 50% dei figli di un genitore malato presenta il carattere conside­ rato B. Il carattere salterà una generazione per manifestarsi solo nei ni­ poti C. Si trasmette solo alle figlie femmine D. Se entrambi i genitori sono malati sicuramente tutti i figli saranno malati E. Il carattere si trasmette alle figlie femmine solo per via paterna ► La maggior parte delle malattie autosomiche dominanti si manife­ stano in individui eterozigoti per l’allele dominante che la causa. Di

conseguenza se l'individuo con la malattia sposa un individuo sano, il 50% della progenie manifesta la malattia. Le risposte B, C ed E si riferiscono a malattie legate al sesso, in quanto la loro trasmissione è diversa tra i figli maschi e femmine. La risposta D è sbagliata perché se entrambi i genitori sono malati eterozigoti per l’allele dominante, producono una progenie di cui il 75% manifesta la malattia e il 25% è sano e ha genotipo omozigote per l’allele normale recessivo. 2805. [V] "La Corea di Huntington è una malattia genetica degenera­ tiva ereditaria che colpisce il sistema nervoso. Il termine "corea", introdotto per la prima volta da Paracelso, deriva dal greco e significa "danza", mentre George Huntington per primo descrisse la malattia. Il riferimento alla "danza" è dovuto ai movimenti involontari che, in­ sieme ad alterazioni della personalità e a una progressiva demenza, caratterizzano clinicamente questa malattia. La causa della Corea di Huntington è la mutazione di un gene, che si trova sul braccio corto del cromosoma 4. Quando questo gene è alterato contiene una serie di ripetizioni della tripletta Citosina-Adenina-Guanina (CAG), che dà l'informazione per raminoacido "glutamina". L'alterazione si trasmette come carattere dominante." Dopo la lettura del breve brano, indi­ viduare l'affermazione ERRATA A. non esistono portatori sani B. se nessun figlio è ammalato, nessuno delle generazioni succes­ sive sarà colpito C. la mutazione viene ereditata con maggior probabilità dai figli ma­ schi D. se un genitore è ammalato, i figli hanno il 50% di probabilità di ereditare la malattia E. se il gene alterato è presente in entrambi genitori, solo il 25% dei figli ha la probabilità di essere sano ► Una malattia autosomica è determinata da geni situati sui cromo­ somi non sessuali e quindi ha una modalità di trasmissione che non è influenzata dal sesso. 2806. [V] Alcune malattie genetiche dominanti, come la corea di Huntington, hanno un'incidenza più alta delle altre. Ciò perché: A. la malattia si evidenzia soprattutto negli individui di sesso maschi­ le che hanno avuto figli B. il gene normale dell'individuo che si ammalerà subisce una muta­ zione nell'infanzia C. con l'avanzare dell'età il gene responsabile si trasforma da re­ cessivo in dominante D. l'evidenza della malattia si manifesta solo in età adulta, quando il portatore si è già riprodotto E. gli individui affetti hanno una maggiore attività sessuale 2807. [M/PS] La corea di Huntington è dovuta ad un allele domi­ nante. Ogni bambino nato da una coppia in cui un genitore è sano e l'altro è affetto da tale patologia, ha probabilità di essere eterozigote pari a: A. 0% B. 25% C. 100%

D. 75% E. 50% ► Un individuo eterozigote malato produce gameti con l’allele sano e gameti con l’allele mutato con probabilità del 50%. Un individuo sano produce gameti tutti normali. Ne consegue che dal loro incrocio, 50% della progenie ha genotipo eterozigote e fenotipo malato, il 50% ha genotipo omozigote e fenotipo sano.

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©Artquiz BIO LO G IA 2808. [M] La brachidattilia (dita corte e tozze) è una mutazione dominante di un gene normale. Un uomo brachidattilo sposa una donna normale. I figli che nasceranno potranno essere: A. 75% brachidattili B. 50% brachidattili C. tutti brachidattili D. 25% normali E. tutti normali

CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA ► Se il carattere orecchie deformi fosse dominante si manifestereb­ be almeno in uno dei due genitori; se fosse determinato invece da un gene presente nel cromosoma Y si manifesterebbe nel padre e nel figlio; se invece solo la madre ne fosse portatrice allora non potrebbe nascere una figlia affetta. Poiché solo la figlia è affetta mentre en­ trambi i genitori sono invece sani, questi ultimi sono entrambi etero­ zigoti ed hanno il 25% di probabilità di generare prole con orecchie deformi (omozigoti recessivi).

2813. [M] Il sordomutismo è una malattia genetica autosomica polimerica dovuta a due coppie di geni. I due alleli a e b sono 2809. [V/PS] La fibrosi cistica 0 mucoviscidosi è una malattia responsabili della malattia, purché una 0 entrambe le coppie autosomica recessiva che comporta un’eccessiva secrezione di siano omozigoti. Risultano pertanto sordomuti coloro il cui ge­ muco, denso e vischioso, da parte dei polmoni, del pancreas, notipo è: dell’Intestino. La sua incidenza è di 1:2000, mentre i portatori A. AABB sani sono il 5% della popolazione. Due genitori entrambi porta­ B. aaBb tori del gene alterato hanno probabilità di avere un figlio ma­ C. AABb D. AaBb schio affetto da mucoviscidosi pari a: E. AaBB A. 75% B. 25% ► La risposta B è corretta perché il genotipo è omozigote per l’allele C. 0,2% recessivo “a". D. 5% E. 2% 2814. [V] Un individuo ha ereditato dai genitori, che non hanno ► Ogni genitore portatore sano dei gene alterato, è eterozigote e alcun problema di udito, una forma congenita di sordità. Tale produce gameti con l’allele sano e gameti con l'allele mutato con anomalia genetica è causata da un allele recessivo (d) di un ge­ probabilità dei 50%. Ne consegue che la progenie avrà genotipi ne il cui allele dominante (D) garantisce la normale percezione omozigote sano: eterozigote: omozigote malato nella proporzione dei suoni. Quale potrebbe essere il genotipo dei genitori di tale 1:2:1, per cui il 75% della progenie apparirà normale (con genotipo individuo? A. dd e dd omozigote. 0 eterozigote), e il 25% omozigote malata. B. Non è possibile stabilirlo C. DD e Dd 2810. [M/PS] La fibrosi cistica è una frequente malattia ereditaria di tipo autosomico recessivo. Se un individuo portatore sano D. DD e dd sposa un individuo sano (non portatore), qual è la probabilità E. Dd e Dd che possa nascere un figlio malato? ► Dato che la malattia è recessiva, un individuo che la manifesta A. 50% deve avere genotipo omozigote “dd”, ricevendo un allele “d” da cia­ B. 75% scun genitore. Poiché i genitori devono avere almeno un allele “d”, C. 25% ma non esprimono il fenotipo della malattia, devono essere entrambi D. 0% eterozigoti “Dd”. E. 100% ► Vedi quiz 2807.

2815. [V] Un soggetto ha ereditato dai genitori un carattere che gli stessi genitori non manifestano. Tale carattere è determinato da un allele recessivo (r). Quali genotipi dovrebbero possedere la madre e il padre? A. RReRR 2811. La fibrosi cistica (CF) è una malattia ereditaria autosomica B. RR e rr recessiva. Una bambina affetta da CF ha entrambi i genitori non C. R reR r affetti da CF. Quale è il genotipo dei genitori della bambina ? D. Rr e RR A. padre eterozigote e madre omozigote dominante E. rre rr B. padre e madre entrambi omozigoti recessivi C. padre e madre entrambi eterozigoti ► Vedi quiz 2814. D. madre omozigote recessiva e padre omozigote dominante E. madre eterozigote e padre omozigote dominante 2816. [M] L'anemia falciforme è una malattia genetica causata da una mutazione: 2812. [V] In una famiglia, da genitori con orecchie normali, na­ A. cromosomica, autosomica 0 legata ai cromosomi sessuali, che si scono una figlia con orecchie deformi e un figlio con orecchie • manifesta con la stessa gravità negli individui eterozigoti e omo­ normali. Dopo aver stabilito che non si tratta di un carattere po­ zigoti ligenico, né di una mutazione de novo, si può ipotizzare che: B. puntiforme autosomica che determina la sostituzione della vaiina A. solo il padre sia portatore dei carattere con l’acido glutammico in una catena beta dell’emoglobina B. il carattere orecchie deformi sia un carattere autosomico recessivo C. cromosomica, legata al cromosoma X, che si manifesta in modo C. il carattere orecchie deformi sia un carattere determinato da un grave negli individui omozigoti gene presente nel cromosoma Y D. puntiforme autosomica che determina la sostituzione dell'acido D. il carattere orecchie deformi sia un carattere autosomico e che glutammico con la vaiina in una catena beta dell’emoglobina solo la madre ne sia portatrice E. puntiforme, legata al cromosoma Y, che si manifesta in modo E. il carattere orecchie deformi sia un carattere autosomico dominante grave negli individui omozigoti

► L’individuo sano è omozigote per il gene normale e il suo incrocio con un individuo portatore sano eterozigote, produce una progenie per il 50% omozigote sana e il 50% eterozigote portatrice sana.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2817. L'anemia falciforme: 1) è causata da carenza di ferro, 2) è dovuta a mutazioni genetiche, 3) è dovuta a carenza di vitamina B1 2 , 4) riguarda l'emoglobina. Riguardo alle precedenti afferma­ zioni: A. è corretta solo la 1) B. sono corrette la 1) e la 3) C. è corretta solo la 2) D. sono tutte errate E. sono corrette la 2) e la 4) 2818. [V] L'allele responsabile dell'anemia falciforme è letale in doppia dose, tuttavia non scompare dal pool genetico della po­ polazione umana, perché: A. si interviene sui globuli rossi dell'Individuo malato, sostituendo il gene alterato con un gene normale B. è un allele dominante C. si conserva nell'eterozigote, avvantaggiato in caso di malaria D. compare nei discendenti di ogni generazione E. è sempre presente in doppia dose

E. tutti gli individui della F3 sono eterozigoti ► Poiché il carattere compare nella progenie F2 , anche se non mani­ festato nella Fi, si può dedurre che ha fenotipo recessivo e che si manifesta solo negli omozigoti. Di conseguenza l'individuo 4 della F2 deve essere omozigote per tale carattere, avendo ricevuto un allele difettoso da ciascun genitore. Se ne deduce che entrambi i genitori sono eterozigoti per il carattere considerato. 2822. [V] Si consideri l'albero genealogico riportato, riguardante un carattere dominante. • / ■ = AFFETTI O /D = SANI

► Vedi anche quiz 2869. ALBERI GENEALOGICI 2819. Nell'albero genealogico di una famiglia affetta da una ma­ lattia autosomica recessiva si nota che: A. ogni soggetto affetto ha almeno un genitore malato B. solo le femmine sono affette C. gli individui affetti possono avere entrambi i genitori sani D. tutti i figli di un individuo affetto sono a loro volta malati E. il 50% dei maschi sono affetti mentre II 50% delle femmine sono portatrici ► Una malattia autosomica recessiva è determinata da un gene pre­ sente sui cromosomi non sessuali e si manifesta solo in caso di omozigosi. Di conseguenza un individuo malato può nascere da due individui portatori sani ed eterozigoti per il gene difettoso. 2820. [0] Nell'albero genealogico di una famiglia si sono verifi­ cati casi di una malattia genetica recessiva, non legata al sesso. Si può escludere che nasca un bambino affetto da tale malattia A. se un genitore è omozigote dominante B. se entrambi i genitori non manifestano la malattia C. se entrambi i genitori sono eterozigoti D. se uno degli zii del nascituro è sano E. se i nonni del nascituro erano sani

Si può dedurre che: A. il maschio affetto della II è omozigote B. il carattere è legato al sesso C. il maschio della I è eterozigote D. il carattere è autosomico E. la donna affetta della I è omozigote ► Il carattere è autosomico in quanto la sua trasmissione non è in­ fluenzata dal sesso. Se fosse stato un carattere legato al sesso, il maschio malato della F2 avrebbe trasmesso la malattia a tutte le fi­ glie femmine ma non ai maschi, che ricevono il cromosoma X solo dalla madre. 2823. [M] L'albero genealogico riportato rappresenta l'ereditarie­ tà di un carattere dominante. Dal suo studio si può affermare che:

• = fem m ina am m alata * = m aschio am m alato Fi

■— r-O

►Vedi quiz 2819. 2821. Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissione di un carattere monofattoriale non legato al sesso. Si può sicura­ mente dedurre che: o = femmine sane O = maschi sani • = femmine ammalate ■ = maschi ammalati

A. il maschio della Fi è omozigote B. la femmina della F2 è omozigote C. entrambi gli individui della Fi sono eterozigoti per il carattere considerato D. la femmina 5 della F2 è sicuramente eterozigote

f** A. B. C. D. E.

n

l'individuo maschio della Fi è eterozigote l'individuo femmina della Fi è eterozigote l'individuo maschio sano della F2 è eterozigote il carattere è legato al sesso l'individuo maschio della Fi è omozigote

► Nella Fi, la femmina sana deve essere omozigote per il gene normale, altrimenti avrebbe manifestato la malattia (le B e C sono errate). Il maschio può essere omozigote 0 eterozigote. Se fosse stato omozigote per il gene difettoso dominante, tutta la progenie F2 sarebbe stata eterozigote e avrebbe manifestato la malattia. Se ne deduce che il maschio della Fi è eterozigote. La D è errata, perché se fosse stato un carattere legato al sesso, nella F2 tutte le femmine avrebbero ereditato il cromosoma X con il gene difettoso dal padre e sarebbero malate, mentre tutti i maschi avrebbero ereditato il cromo­ soma X normale dalla madre e sarebbero sani.

589

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2824. [0] Si consideri l'albero genealogico riportato, riguardante 2826. [M] L'albero genealogico riportato rappresenta l'ereditarie­ un carattere autosomico dominante. tà di un carattere dominante. maschio ammalato

Q

= femmina ammalata

□ / O «NORM ALI

Ft

Si può dedurre che: A. la donna affetta deila I generazione è omozigote B. la donna affetta della 1generazione è eterozigote C. il maschio della I generazione è eterozigote D. il maschio affetto della II generazione è omozigote E. il maschio normale della II generazione è eterozigote ► Un carattere autosomico dominante viene manifestato da individui omozigoti ed eterozigoti per il gene difettoso che lo codifica. Il ma­ schio sano della Fi deve essere quindi omozigote per il gene norma­ le (la C e E sono errate). Se la donna affetta della Fi fosse stata omozigote per il gene difettoso, tutta la F2 sarebbe stata eterozigote e manifestato il carattere, di conseguenza la risposta B. è corretta mentre la A è errata. La risposta D è errata, in quanto il maschio non può avere due copie del gene difettoso perché uno dei due genitori, il padre sano, ne è privo.

■ — — G

! * 0

r i ■ □

1

# -r-D

Dal suo studio si può affermare che: A. l'individuo maschio della Fi è eterozigote B. l'individuo maschio della Fi è omozigote C. l'individuo femmina della Fi è eterozigote D. il figlio maschio sano della F2 è eterozigote E. il carattere è legato al sesso

► Un carattere dominante si manifesta sia in individui omozigoti sia eterozigoti per il gene alterato (risposte C e D errate). Se il maschio della Fi fosse stato omozigote per il gene alterato (risposta B), tutta la progenie della F2 sarebbe stata eterozigote per il gene alterato e quindi malata. Se ne deduce che la risposta A è corretta. La risposta E è errata perché in tal caso il maschio della Fi avrebbe trasmesso la malattia solo alle figlie femmine e non ai maschi, cui trasmette il 2825. L'albero genealogico riportato si riferisce a una famiglia in cromosoma Y. cui compare il carattere "incapacità di distinguere alcuni colori" dovuto a un allele recessivo che si trova sul cromosoma X. 2827. [0] Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissio­ o 0 -a -□ ne di un carattere legato al sesso. Si può sicuramente dedurre 1 2 3 4 che: maschio ammalato £ « femmina ammalata C ó

3

ò

2

■ 3

O O fenotipo normale F, Q ----- ----- Q ■ fenotipo alterato

Dal suo esame si può dedurre: A. la donna Fi 3 è sicuramente portatrice del gene alterato B. la donna P 1 è sicuramente omozigote C. la donna Fi 2 è sicuramente eterozigote D. il figlio F2 1 diventerà malato E. la figlia F2 2 è sicuramente omozigote ► Un carattere recessivo legato al cromosoma X si manifesta nei maschi che hanno un cromosoma X con Pallele alterato e nelle fem­ mine omozigoti con due cromosomi X entrambi con l’allele alterato. Il figlio 3 della F2 deve necessariamente avere il cromosoma X con l’allele alterato e lo ha ricevuto dalla madre, l’individuo 3 della Fi, in quanto dal padre (il 4 della Fi) ha ricevuto il cromosoma Y. Poiché la donna 3 della Fi non manifesta la malattia, ma l’ha trasmessa al fi­ glio, deve essere eterozigote e la risposta A è corretta. Nella B la donna P 1 non può essere omozigote, altrimenti avrebbe espresso il fenotipo, ma è eterozigote perché ha trasmesso il gene alterato al maschio 1 della Fi. Nella E la donna F2 2 non può essere omozigote, altrimenti avrebbe espresso il fenotipo. La D è errata, perché si tratta una malattia congenita. La C è errata in quanto la donna Fi 2 po­ trebbe essere eterozigote 0 omozigote per il gene normale, in quanto dal padre P 2 ha ricevuto un cromosoma X con il gene normale, mentre dalla madre può avere ricevuto il gene normale 0 quello alte­ rato con uguale probabilità.

590

ft

A. B. C. D. E.





o

o



la donna di Fi è eterozigote per il carattere considerato la moglie di F2 è omozigote tutti gli individui di F3 sono eterozigoti la figlia di F2 è sicuramente omozigote l'uomo di Fi è eterozigote

► Poiché il carattere si manifesta nella F2 ma non nella Fi, si deve trattare di un carattere recessivo, che si manifesta negli individui omozigoti per il gene alterato ma non negli eterozigoti. Di conse­ guenza le risposte B e D sono errate, in quanto le due donne sono sane, e la C è errata in quanto alcuni individui manifestano la malat­ tia. Nella risposta E, il maschio non può essere eterozigote, in quan­ to i maschi hanno un solo cromosoma X e sono detti emizigoti per i caratteri legati al sesso. La risposta A è corretta: il maschio malato della F2 può aver ricevuto il cromosoma X con l’allele alterato solo dalla madre della Fi, che quindi deve essere eterozigote.

© A rtquiz BIO LO G IA

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2828. Il pedigree familiare mostra che il maschio C ha una malat­ tia genetica. Nessun altro membro della famiglia la possiede.

► L’emofilia è una malattia legata al cromosoma X recessiva. Di conseguenza l’individuo 4 della generazione II ha ereditato il cromo­ soma X con l’allele alterato dalla madre 1 della generazioni I, che è necessariamente eterozigote per tale allele (la A è errata), mentre il marito è sano e quindi ha il cromosoma X con il gene normale (la B è errata). La risposta C è errata perché il maschio con un cromosoma X con l’allele alterato è emofiliaco. La D è errata, in quanto la femmi­ na Il 2, come anche la II 3, può essere sia omozigote (ereditando il gene normale sia dalla madre sia dal padre) 0 eterozigote (ereditan­ do il gene normale dal padre e quello alterato dalla madre) con ugua­ le probabilità del 50%. La risposta E è quindi corretta. 2831. [V] Si consideri il seguente albero genealogico: r —1— a m = m aschio am m alato

Quale delle condizioni descritte NON può spiegare perché il ra­ gazzo C ha quella malattia? A. I due genitori sono portatori B. Malattia recessiva legata al sesso C. Malattia autosomica recessiva. D. Malattia dominante legata al sesso E. Mutazione ► Non può essere una malattia dominante altrimenti uno dei genitori sarebbe affetto. 2829. [M/PS] La figura rappresenta l'albero genealogico di una famiglia, seguita per 3 generazioni. I quadrati e i cerchi pieni indicano rispettivamente maschi e femmine affetti da una malat­ tia ereditaria. Di quale tipo di ereditarietà presumibilmente si tratta?

I II

OHI

ufTàùfj

~5~4

I

o

•' Aa

o

d i di)

Rappresenta: A. un'eredità autosomica dominante B. un'eredità recessiva legata al cromosoma X C. un'eredità dominante legata al cromosoma Y D. un'eredità autosomica recessiva E. un'eredità poligenica ► Non si tratta di una malattia legata al sesso, in quanto in questo caso il maschio malato della generazione II, avrebbe trasmesso la malattia solo alle femmine 0 solo ai maschi della generazione III. Si tratta probabilmente di un carattere dominante in quanto 1) compare in tutte le generazioni, 2) ogni persona affetta ha un genitore malato e uno sano. Nel caso di un carattere recessivo, la maggior parte de­ gli individui affetti ha due genitori normali entrambi eterozigoti e il carattere non compare in tutte le generazioni.

n 2832. Si consideri l'albero genealogico riportato, riguardante un carattere autosomico dominante:

hi do4 óò

A. B. C. D. E.

• = fem m ina am m alata

Ereditarietà di un carattere recessivo legato al cromosoma X Ereditarietà di un carattere dominante legato al cromosoma X Ereditarietà di un carattere legato al cromosoma Y Ereditarietà di un carattere autosomico dominante Ereditarietà di un carattere autosomico recessivo

► Non si tratta di una malattia legata al sesso, in quanto in questo caso il maschio malato della generazione I, avrebbe trasmesso la malattia solo alle femmine 0 solo ai maschi della generazione II. Si tratta probabilmente di un carattere dominante in quanto 1) compare in tutte le generazioni, 2) ogni persona affetta ha un genitore malato e uno sano, 3) l'individuo malato della generazione I trasmette la malattia a metà della progenie. Nel caso di un carattere recessivo, la maggior parte degli individui affetti ha due genitori normali entrambi eterozigoti e il carattere compare nella generazione II.

| = maschio am malato 0 = femmina ammalata I I = maschio normale 0 = femmina normale



O

r i





O

O

Si può dedurre che: 2830. [0] Sia il seguente albero genealogico di una famiglia in A. la donna affetta della Fi è eterozigote cui compare un figlio emofiliaco. B. la donna affetta della Fi è omozigote = fem mina normale 1 C. il maschio della Fi è eterozigote ■ = m aschio em ofiliaco D. il maschio affetto della F2 è omozigote 0= m aschio normale E. il maschio normale della F2 è eterozigote n

D

1 2

o

o

3



4

Si può dedurre che: A. la femmina 11 è omozigote per il gene emofilia B. il maschio I 2 è eterozigote per il gene emofilia C. il maschio II 1 ha una probabilità del 50% di essere portatore D. la femmina II 2 è sicuramente portatrice E. la femmina II 3 ha una probabilità de! 50% di essere portatrice

► La risposta B è errata perché se la donna fosse stata omozigote, tutta la F2 sarebbe stata eterozigote e malata. Di conseguenza la risposta A è corretta. Le risposte C ed E sono errate perché gli indi­ vidui eterozigoti per una malattia dominante sarebbero malati. La risposta D è errata perché il maschio della Fi è omozigote per il gene normale, di conseguenza il maschio della F2 può aver ricevuto solo una copia del gene alterato dalla madre ed è eterozigote.

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©Artquiz BIOLOGIA 2833. [0] L'albero genealogico riportato si riferisce ad un carat­ tere dominante. ■ = maschio malato Q = maschio normale O = femmina normale

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA O D ” fenotipo banda chiara O fenotipo pezzato ■ 0 » fenotipo uniforme F1

« □

o

1

2

□ ò2

F3

A. B. C. D. E.

il carattere è autosomico la donna della Fi è eterozigote il maschio affetto della F2 è omozigote il gene è situato sul cromosoma Y il maschio affetto della Fi è sicuramente omozigote

► La risposta B è errata in quanto un individuo eterozigote per una malattia dominante sarebbe malato. La risposta C è errata in quanto il figlio malato ha ricevuto una copia del gene dal padre e una dalla madre e poiché la madre è normale, il maschio deve essere eterozi­ gote. La risposta D è errata in quanto in tal caso, tutti i maschi della F2 sarebbero malati. La risposta E è errata perché se fosse stato omozigote, tutta la F2 sarebbe stata eterozigote e malata. La risposta A è corretta, in quanto se fosse stato un carattere legato al cromo­ soma X, il padre avrebbe trasmesso la malattia solo e a tutte le figlie femmine. 2834. In una razza bovina il colore del pelo è determinato da un gene autosomico ad alleila multipla: S, sh, sc. L'allele S è domi­ nante su sh e su sc e determina un fenotipo a banda chiara. L'al­ lele sh è dominante solo su sc e determina un fenotipo pezzato. L'allele sc è recessivo rispetto a tutti gli altri e determina un fe­ notipo uniforme. O □ = fenotipo banda chiara © 13= fenotipo pezzato ■ # = fenotipo uniforme

1

► Vedi quiz 2836. 2836. In una razza bovina il colore del pelo è determinato da un gene autosomico ad allelia multipla: S, sh, sc. L'allele S è domi­ nante su sh e su sc e determina un fenotipo a banda chiara. L'al­ lele sh è dominante solo su sc e determina un fenotipo pezzato. L'allele sc è recessivo rispetto a tutti gli altri e determina un fe­ notipo uniforme. O □ = fenotipo banda chiara © fenotipo pezzato ■ # - fenotipo uniforme F1

« □ 1

O 2

FS

® -r-a 3

f i o 2

! 3

Sulla base di queste informazioni e dell'albero genealogico illu­ strato, quale degli individui è omozigote dominante SS? A. F 1 2

F1

F2 □ 1

o

-o

2

f1 i oo _l 2 3

Sulla base di queste informazioni e dell'albero genealogico illu­ strato, si può affermare che il genotipo dell'individuo F1 2 è: A. S sh B. shsh C. sh sc D. S sc E. SS ► L'individuo 1 della F1 deve essere sc sc in quanto tale carattere è recessivo rispetto tutti gli altri. L’individuo 3 della F2 riceve un allele s° dalla madre e, poiché ha fenotipo pezzato, deve aver ricevuto l’sh dal padre 2 della F1 ed avere genotipo sh sc. Si deduce che l'individuo F1 2 è S sh, la risposta A è corretta. 2835. In una razza bovina il colore del pelo è determinato da un gene autosomico ad allelia multipla: S, sh, sc. L'allele S è domi­ nante su sh e su sc e determina un fenotipo a banda chiara. L'al­ lele sh è dominante solo su sc e determina un fenotipo pezzato. L'allele sc è recessivo rispetto a tutti gli altri e determina un fe­ notipo uniforme.

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3

Sulla base di queste informazioni e dell'albero genealogico illustrato, si può affermare che il genotipo dell'individuo F2 3 è: A. scsc B. SS C. shsc D. S sc E. S sh

1

F3

à

B. F 1 1

C. Nessuno D. F31 E. F 21

► L'individuo F1 2 non può essere omozigote altrimenti tutta la F2 sarebbe eterozigote S- e con fenotipo banda chiara. Nella F2, nes­ suno può essere omozigote, in quanto il genitore F1 1 manca dell’allele S. Il marito dell’individuo F2 3 deve avere genotipo S s° in quanto nella progenie il figlio F3 3 deve avere genotipo sc sc 2837. L'albero genealogico riportato si riferisce ad un carattere autosomico dominante. m ~ maschio malato

□ = maschio normale O = femmina normale

A. B. C. D. E.

il maschio affetto della F1 è eterozigote la donna della F1 è eterozigote il maschio affetto della F2 è omozigote il gene è situato sul cromosoma Y il maschio affetto della F1 è omozigote

©Artquiz BIOLOGIA

CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA ► Il maschio affetto della F1 deve essere eterozigote, se fosse stato omozigote tutta la progenie F2 sarebbe malata. La risposta B è erra­ ta in quanto un individuo eterozigote per una malattia dominante sarebbe malato. La risposta C è errata in quanto il figlio malato ha ricevuto una copia del gene dal padre e una dalla madre e poiché la madre è normale, il maschio deve essere eterozigote. La risposta D è errata in quanto in tal caso, tutti i maschi della F2 sarebbero malati.

2840. [0] Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissio­ ne di un carattere monofattoriale non legato al sesso.

01 — 3



□ G fe n w ìin e sa n e

1

A

4

5

□ m a s c h i sa n i • fe m m in e am m ala te 0 m a sch i a m m alati

F3 r i 7 □ 6 8 9 10 2838. [V] L'albero genealogico riportato si riferisce ad una fami­ glia in cui compare il carattere "incapacità di distinguere alcuni Si può sicuramente dedurre che: colori" dovuto ad un allele recessivo che si trova sul cromoso­ A. la femmina 3 della F2 è omozigote B. tutti gli individui della F3 sono eterozigoti ma X. C. entrambi gli individui della Fi sono eterozigoti per il carattere considerato D. la femmina 5 della F2 è sicuramente eterozigote E. il maschio della Fi è omozigote O O fenotipo normale ► Poiché il carattere si manifesta nella F2 , ma i genitori della Fi sono ■ fenotipo alterato entrambi sani, si tratta di un carattere recessivo e l'individuo F2 4 Dal suo esame si può dedurre: deve essere omozigote per manifestare il fenotipo (risposte A e B A. la donna di Fi 3 è sicuramente portatrice del gene alterato errate). Di conseguenza entrambi i genitori della Fi devono essere B. la donna di P 1 è sicuramente omozigote eterozigoti per il carattere (risposta E errata), e la risposta C è corret­ C. la donna di Fi 2 è sicuramente eterozigote ta. La risposta D è errata in quanto la 5 della F2 potrebbe essere D. il figlio di F2 1 diventerà malato eterozigote 0 priva dell’allele per il carattere considerato. E. la figlia di F2 2 è sicuramente omozigote

► Dato che il maschio F2 3 è malato, la madre Fi 3 deve essere por­ tatrice sana del gene alterato, in quanto i maschi ricevono il loro uni­ co cromosoma X dalie madri, risposta A corretta. Dato che la Fi 3 è portatrice e che il maschio Fi 1 è malato, anche la madre P 1 deve essere portatrice sana del gene alterato, risposta B errata. La donna Fi 2 può essere portatrice sana 0 omozigote per il gene normale, a seconda del cromosoma X che riceve dalla madre, mentre dal padre può ricevere unicamente il gene normale, la risposta C è errata. La D è errata in quanto è una malattia congenita. La risposta E è errata in quanto un individuo omozigote manifesta la malattia, e inoltre il padre Fi 4 è sano e quindi trasmette il cromosoma X con il gene normale.

2841. [V] Si consideri l’albero genealogico di una famiglia in cui è presente un gene recessivo legato al sesso che determina una malattia genetica. Fi

o -------1------■

0 0 = Individui sani ■



= in d ividu i m alati

Fj

Quale sarà il genotipo della femmina di F3? A. Probabilmente omozigote B. Sicuramente recessivo C. Sicuramente omozigote 2839. [M] Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissio­ D. Probabilmente eterozigote E. Sicuramente eterozigote ne di una malattia a carattere non dominante legata al sesso. £

= maschio ammalato

$

f * l = maschio normale

F,

□ ----------1

o

= femmina ammalata

Q = femmina normale

O 2

éi—i— o

3

4

I

1

5



I

I

o O ■ t u 6 7 8 9 10 Si può sicuramente dedurre che: A. la donna 5 di F2 è eterozigote per il carattere considerato B. la donna 2 di F1 è omozigote per il carattere considerato C. tutti gli individui di F3 sono eterozigoti D. l'uomo 1 di F1 è portatore sano del carattere considerato E. la figlia 3 di F2 è sicuramente omozigote

► La femmina malata della F2 deve essere omozigote per il gene recessivo. Poiché il maschio con cui si incrocia è sano, la femmina della F3 è sicuramente eterozigote, ereditando un cromosoma X nor­ male dal padre, e un cromosoma X con il gene recessivo dalla madre. 2842. [M] Si consideri l’albero genealogico di una famiglia in cui è presente un gene recessivo legato al sesso che determina una malattia genetica. O = individui sani ■ • = individui malati

F*

► Poiché la donna F3 9 manifesta la malattia, deve essere omozigo­ te per l’allele alterato (risposta C. errata) e deve avere ricevuto un cromosoma X con l’allele alterato da ciascun genitore F2 4 e F2 5. Poiché F2 5 è sano, deve essere eterozigote, e la risposta A è cor­ retta. La B e la E sono errate, perché gli individui omozigoti manife­ stano la malattia. La risposta D è errata, perché i maschi non posso­ no essere portatori sani di caratteri legati al sesso.

Fj

Fi 1 « 0 Possiamo dire con certezza che: A. la femmina di F1 è eterozigote B. la femmina sana di F2 è omozigote C. la femmina malata di F2 è eterozigote D. la femmina sana di F3 è sicuramente omozigote E. uno dei maschi di F3 avrà sicuramente un figlio maschio malato ► La femmina malata della F2 deve essere omozigote per il gene recessivo e aver ereditato un cromosoma X con il gene recessivo dal padre malato della F1, e un cromosoma X con il gene recessivo dalla madre della F1, che quindi è eterozigote, perché il suo fenotipo è normale.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA

2843. [0] Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissio­ mina malata della F3 ha ricevuto un allele normale dalla madre e uno alterato dal padre. Per lo stesso motivo la risposta B è errata. Le ne di un carattere monofattoriale recessivo non legato al sesso. risposte C, D ed E sono errate in quanto gli individui eterozigoti per 0...... —a F, O femmine sane un carattere dominante ne manifestano il fenotipo.

0-

f3 F, ■



r

i

[1 0 0

□ maschi sani

* i

■ maschi ammalati • femmine ammalate

Si può dedurre che: A. il maschio della F2 è eterozigote B. tutti gli individui della F3 sono eterozigoti C. la moglie della F2 è eterozigote D. la figlia della F2 è sicuramente eterozigote E. entrambi gli individui della Fi sono omozigoti per il carattere con­ siderato ► Gli individui malati della F3 devono essere omozigoti per il gene recessivo e aver ricevuto una copia dal padre e una dalla madre. Di conseguenza la risposta C è corretta.

2846. Il diagramma mostra l’eredità di una condizione non letale recessiva e legata al sesso. (^)= F em m ina sana Maschio sano ■

m a s c h io malato

Quale riga nella tabella non stabilisce correttamente la probabilità per ciascuna persona di possedere una copia dell’allele mutato? Persona M assim a probabilità (%): 50 1 0 2 50 L _ 3 .... 4 0 100 I 5 I I

2844. [M] Si consideri l’albero genealogico di una famiglia in cui è presente un gene recessivo non legato al sesso che determina A. Persona 4 B. Persona 1 una malattia genetica. C. Persona 5 O 0 = individui sani D. Persona 3 ■ 0 ° individui malati E. Persona 2

► Poiché il malato è maschio l’allele mutato non può essere sul cromosoma Y altrimenti il padre sarebbe malato. È quindi nel cromo­ soma X, ereditato dalla madre 5, la quale potrebbe averlo ereditato solo dalla madre 1 (se l’avesse ereditato dal padre 2, quest’ultimo sarebbe affetto). Quindi la madre 1 ha la probabilità del 100% di possedere l'allele mutato. La femmina 3 ha il 50% di probabilità di aver acquisito l’allele mutato mentre il maschio 4 ha lo 0% di proba­ bilità di aver acquisito l’allele mutato altrimenti sarebbe affetto.

Possiamo dire con certezza che: A. la femmina sana di F2 è eterozigote B. il maschio malato di F2 è eterozigote C. la femmina di F1 è omozigote D. il maschio sano di F3 è omozigote E. la femmina sana di F3 è omozigote ► Un carattere recessivo autosomico si manifesta solo in caso di omozigosi. Per cui le risposte B, C, D ed E sono errate e il padre malato della F1 è sicuramente omozigote per il gene recessivo. La madre F1 deve essere eterozigote per il gene recessivo, in quanto nella F2 alcuni individui sono malati, e quindi omozigoti per il gene recessivo. L’incrocio tra un individuo omozigote per un carattere e uno eterozigote genera una progenie con genotipo eterozigote: omozigote malata in proporzioni 1:1. Di conseguenza la femmina sana di F2 può essere solo eterozigote e la risposta A è corretta.

2847. [M/O] Un bambino maschio, figlio di genitori fenotipicamente sani, ha ereditato una patologia causata da un gene loca­ lizzato sul cromosoma X. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette? 1. Se la patologia è causata da un allele recessivo, allora la ma­ dre deve avere genotipo eterozigote 2. Se la patologia è causata da un allele recessivo, allora la nonna paterna del bambino non era affetta da tale patologia 3. È possibile che la patologia sia causata da un allele dominante A. Nessuna 2845. [O] Si consideri l’albero genealogico di una famiglia in cui B. Tutte è presente un gene dominante non legato al sesso che determi­ C. Solo 2 e 3 na una malattia genetica. D. Solo 1 e 3 □ O * in d iv id u i s a n i E. Solo 1 e 2 9

F>

£

# - in d iv id u i m a la ti

l i

Possiamo dire con certezza che: A. la femmina malata di F3 è eterozigote B. il figlio maschio malato di F2 è omozigote C. la femmina sana di Fi è eterozigote D. i due m aschi sani di F3 sono eterozigoti E. le due femmine sane di F2 sono eterozigoti

► L'affermazione 1 è corretta perché la mamma è sana. L’afferma­ zione 2 è corretta perché il cromosoma X del padre (sano) è stato ereditato dalla nonna che quindi è sana. L'affermazione 3 non è cor­ retta perché la mamma è sana. GENETICA DI POPOLAZIONE, EVOLUZIONE E SPECIAZIONE GENETICA DI POPOLAZIONE

2848. [V] Il grado di variabilità genetica di una popolazione è definito in base: ► Poiché nella F2 alcuni individui sono sani, il maschio malato della A. al numero di individui della popolazione Fi deve essere eterozigote per l’allele dominante difettoso. La fem­ B. al numero di fenotipi relativi a ogni carattere mine F2 sono sane e quindi prive dell’allele alterato. Il maschio mala­ C. alla frequenza di incroci con altre popolazioni to genitore della F3, deve essere eterozigote, altrimenti tutta la F3 D. alla casualità degli incroci sarebbe malata. Ne consegue che la risposta A è corretta e la fem­ E. al numero di alleli di ogni gene

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2849. La formulazione corretta della la legge di Hardy-Weinberg è: A. p2 + pq + 2 q2 = 1 B. p2 + 2 pq + 2 q = 1 C. 2 p2 + 2 pq + 2 q2 = 1 D. p2 + 2 pq + 2 q2 = 1 E. p2 + 2 pq + q2 = 1 ► Questa formula è riferita ad un gene con due alleli aventi frequen­ ze p e q. Essendo presenti due soli alleli: p + q = 1, quando una po­ polazione per un dato gene è in equilibrio per la legge ( 0 principio) di Hardy-Weiberg, conoscendo le frequenze alleliche è possibile risalire alle frequenze genotipiche e viceversa.

2850. La legge di Hardy-Weinberg è applicabile se: A. si verifica migrazione all'inizio della stagione riproduttiva B. la popolazione è di piccole dimensioni C. la selezione naturale non è in atto D. si verificano tra individui con lo stesso genotipo E. si verificano mutazioni con frequenza costante durante gli accop­ piamenti 2851. La legge di Hardy-Weinberg, secondo cui le frequenze al­ leliche rimangono costanti in una popolazione, è valida solo se: A. gli individui che possiedono determinati caratteri sono favoriti nell’ accoppiamento B. tutti gli alleli hanno lo stesso successo riproduttivo C. metà degli individui sono eterozigoti D. la popolazione è molto ristretta E. avviene un flusso genico 2852. Il principio di Hardy-Weinberg si applica a popolazioni ideali in cui valgono alcune condizioni. Quale tra quelle elencate è da considerarsi ERRATA? A. Accoppiamento casuale B. Assenza di mutazioni C. Tutti gli alleli hanno lo stesso successo riproduttivo D. Popolazione di grande dimensione E. Presenza di immigrazioni 0 emigrazioni

©Artquiz BIOLOGIA 2855. Il numero di volte con cui compare un determinato gene in una popolazione, si definisce: A. allelismo B. numero di Hardy-Weinberg C. diploidismo D. frequenza genica E. tasso di stabilità genico 2856. Tra gli appartenenti ad una data popolazione ideale, si può verificare che 16 individui su 1 0 0 siano affetti da albinismo (omozigote recessivo). Secondo la legge di Hardy-Weinberg, quale sarà la frequenza dell'allele recessivo? A. 0,16 B. 0,40 C. 16 D. 0,84 E. 0,60 ► Secondo la legge di Hardy-Weinberg, la frequenza genotipica di individui affetti è q2= 16/100, la frequenza allelica è q = 4/10 = 0,40. 2857. Se le frequenze alleliche in una popolazione rimangono costanti tra le generazioni: A. la popolazione è in equilibrio genetico B. la popolazione sta aumentando di numero C. la popolazione sta andando incontro a un cambiamento evolutivo D. la popolazione è stabile da un punto di vista numerico E. è in atto la deriva genetica 2858. Secondo la legge di Hardy-Weinberg: A. la mutazione stabilizza le frequenze alleliche B. la frequenza allelica di un gene, di cui esiste un solo allele, è pari a1 C. la somma delle frequenze alleliche è maggiore di 1 D. le frequenze alleliche dipendono dai rapporti di dominanza 0 recessività tra gli alleli E. la riproduzione sessuata causa cambiamenti nelle frequenze alle­ liche

2859. L'aumento in frequenza di un fenotipo in una popolazione di pesci potrebbe essere dovuto a: 1 . una mutazione vantaggiosa 2 . aumentato successo riproduttivo di individui con quel fenotipo 2853. [V] La legge di Hardy-Weinberg, applicata agli organismi 3. una variazione nell'ambiente che si riproducono sessualmente, prevede che una popolazione A. Solo 3 mantenga il suo equilibrio genetico a patto che siano verificate B. Solo 1 alcune condizioni. Individuare tra le seguenti l’unica condizione C. 1, 2 e 3 che deve essere soddisfatta. D. Solo 1 e 2 A. La popolazione deve essere di piccole dimensioni E. Solo 2 e 3 B. La selezione naturale deve favorire gli eterozigoti C. Si devono verificare mutazioni spontanee 2860. La deriva genetica ha un ruolo nel corso evolutivo delle D. Non deve esserci un flusso genico popolazioni per: E. Gli accoppiamenti non devono essere casuali A. la ricombinazione B. gli agenti mutageni ►Si noti che per flusso genico si intende l’assenza di immigrazioni e C. la pressione di mutazione pertanto la presenza di nuovi alleli. D. il cambiamento casuale nel pool genico E. la stabilità della specie 2854. Per "pool genico" si intende l'insieme: A. dei caratteri di un individuo che si modificano al variare dell'am­ biente B. dei geni presenti in una popolazione in un certo momento C. degli individui omozigoti presenti in una popolazione D. dei geni presenti in un individuo durante la sua vita E. delle mutazioni presenti in una popolazione

2861. Che cos’è la deriva genetica? A. La generazione di nuovi alleli dovuta a mutazione B. Un cambiamento casuale nel pool genico di una popolazione C. La perdita di geni dovuta ad accoppiamento non casuale D. Il successo riproduttivo di una specie su un’altra E. L’acquisizione 0 la perdita di alleli da parte di una popolazione in seguito a migrazione

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©Artquiz BIOLOGIA 2862. La deriva genetica è: A. uno sfasamento deila cornice di lettura di un gene B. una variazione delle frequenze geniche in una popolazione dovu­ ta alla selezione artificiale C. una variazione delle frequenze geniche in una popolazione dovu­ ta al caso e non alla selezione naturale D. una mutazione genica per perdita di un nucieotide E. una variazione delle frequenze geniche in una popolazione dovu­ ta alla selezione naturale 2863. A cosa si riferisce il cosiddetto “effetto collo di bottiglia”? A. Al restringimento di un recettore di membrana dopo che questo è stato legato da un anticorpo B. Ad una mutazione di alcuni geni studiati in Drosophila Melanogaster C. Ad una malformazione dell’esofago D. Al restringimento di una coronaria per la formazione della placca ateromasica E. Ad un fenomeno che coinvolge una popolazione abbastanza ri­ stretta da subire gli effetti della deriva genetica 2864. L’effetto fondatore si verifica quando: A. è in atto una selezione naturale direzionale B. la selezione naturale penalizza gli individui con fenotipo recessivo C. alcuni organismi di una popolazione si separano e colonizzano una regione D. una popolazione viene inglobata da un'altra molto più numerosa E. in una popolazione avvengono una serie di mutazioni favorevoli alla sopravvivenza 2865. [0] In genetica il contributo in geni che un individuo forni­ sce al pool genico della generazione successiva, cioè il suo successo riproduttivo, è definito: A. deriva genica B. flusso genico C. fitness D. selezione direzionale E. incrocio 2866. [M/PS] Se una caratteristica è situata sul cromosoma ses­ suale X e il gene alterato per quella caratteristica ha una fre­ quenza del 1 0 %, quale percentuale dei maschi la presenterà? A. 50% B. 25% C. 100%

D. 10% E. 1% ► I maschi sono emizigoti per i geni situati sul cromosoma X in quanto ne hanno solo una copia. Di conseguenza la frequenza di un gene legato al cromosoma X è uguale a quella dei maschi che ne esprimono il fenotipo. 2867. [M] Se un locus è situato solo sul cromosoma sessuale Y ma non su quello X, ed un gene presente in quel locus che de­ termina una certa caratteristica, ha una frequenza del 5%, quale percentuale dei maschi presenterà la stessa caratteristica? A. 5% B. 50% C. 100%

D. Nessuno E. 10% ►Tutti i maschi hanno il cromosoma Y, per cui la frequenza genica corrisponde a quella degli individui maschi che manifestano il fenoti­ po di quel gene.

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA 2868. Le orecchie pelose sono causate da un gene che si trova sul cromosoma Y. Assumendo che l'1% dei cromosomi Y con­ tenga questo gene, quale delle seguenti risposte indica il pro­ babile numero di persone con le orecchie pelose su una popo­ lazione di 1 0 . 0 0 0 persone? A. 100 B. 500 C. 5000 D. 1000 E. 50 ► L’1% della popolazione corrisponde a 100 individui, di cui la metà non possiede il cromosoma Y perché di genere femminile, quindi il probabile numero è 50. 2869. Perché ia talassemia ha una particolare distribuzione geo­ grafica, con frequenze assai diverse nelle diverse regioni italia­ ne e del mondo? A. il fenomeno non può essere spiegato B. per deriva genetica casuale C. come conseguenza di matrimoni fra consanguinei D. come conseguenza di un particolare fattore selettivo E. si tratta di errori di campionamento ► Negli omozigoti per il gene della talassemia, l’anemia è talmente grave da causare morte prematura, 0 comunque da impedire loro di riprodursi. Negli eterozigoti per questo gene si riscontra un’anemia leggera, la cosiddetta talassemia minor, nella quale i globuli rossi risultano alterati e sono presenti alterazioni in vari distretti corporei, ma gli individui conducono una vita pressoché normale e giungono ben oltre l’età riproduttiva. La frequenza del gene risulta molto eleva­ ta in popolazioni di regioni colpite dalla malaria. Gli individui eterozi­ goti, affetti da talassemia minor, sono meno sensibili alla malaria degli omozigoti normali. Questo si spiega col fatto che l’agente della malaria, Plasmodium falciparum, si sviluppa all’interno dei normali globuli rossi dell’ospite che infetta, e li distrugge. L’individuo eterozi­ gote per la talassemia possiede una quota di globuli rossi alterati difficilmente aggredibili dal plasmodio, ma non incompatibili con la vita, per cui non contraendo la malattia finisce in questo caso per potersi riprodurre con maggior successo dei soggetti che si ammala­ no di malaria; ciò comporta la trasmissione del gene alterato alle generazioni successive. Sebbene quindi la selezione agisca contro gli omozigoti affetti eliminando i geni dannosi, il vantaggio dell’eterozigote mantiene l’allele nella popolazione. 2870. L’allele per la beta-talassemia è molto diffuso in alcune aree geografiche, nonostante sia deleterio, perché: A. è dominante sull’allele normale B. è mantenuto nella popolazione dalla deriva genetica C. impedisce il diffondersi della malaria nella popolazione D. dà un vantaggio selettivo in climi caldi E. in eterozigoti dà un vantaggio selettivo nei confronti della malaria diffusa in quelle zone ►Vedi quiz 2869. EVOLUZIONE E SPECIAZIONE 2871. [V] Dall'incrocio di un cane maschio e di un gatto femmina può nascere: A. 50% cani maschi e 50% gatti femmine B. individui ibridi C. cani maschi e gatti femmine in percentuale variabile D. 50% cani e 50% gatti indipendentemente dal sesso E. nulla

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. CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA ►L’incrocio tra due animali di specie diverse non produce prole produce prole non feconda.

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2872. [V] Accoppiando un mulo ed una mula può nascere: A. un bardotto B. nulla C. un mulo D. un asino E. un cavallo ► Il mulo è un ibrido e deriva dall'incrocio tra l’asino stallone e la cavalla. Il mulo è sterile. 2873. [V/PS] Il bardotto nasce dall’incrocio tra: A. un asino e una cavalla B. un cavallo e una mula C. un mulo e una mula D. un toro e una bufala E. un cavallo e un’asina ► Come il mulo anche il bardotto è generalmente sterile. 2874. Se un mulo (cavalla x asino) giunge all’età riproduttiva, generalmente è: A. un mulo non arriva all’età riproduttiva B. sterile se femmina, fertile se maschio C. sterile se maschio, fertile se femmina D. sterile E. fertile ► Un mulo è un ibrido che deriva dall'incrocio di due individui di spe­ cie diversa, È sterile per l'arresto della spermatogenesi alla fase di spermatocita primario. 2875. Un ittiologo prova a fecondare uova di Salmo trutta fario con liquido seminale di Salmo trutta lacustris. Tenendo presen­ te il nome scientifico dei due pesci donatori dei gameti, è lecito attendersi che: A. l'incrocio produca pesci ibridi sterili B. l'incrocio produca pesci ibridi fertili C. la fecondazione avvenga ma tutti gli embrioni muoiano durante lo sviluppo D. le uova non vengano fecondate E. non è possibile questo esperimento ► L'incrocio dovrebbe dare individui fertili, perché i due genitori sono della stessa specie (Salmo trutta) e di sottospecie diverse (fario e lacustris). 2876. Il principale meccanismo attraverso cui si realizza l'evolu­ zione biologica è rappresentato da: A. ereditarietà dei caratteri acquisiti B. mutazione e selezione naturale C. riproduzione sessuata D. riduzione del numero di figli E. aumento del contenuto in DNA delle cellule 2877. L'evoluzione degli organismi avviene principalmente per mezzo: A. della trasmissione dei caratteri acquisiti dall'ambiente B. dell'aumento del numero di figliolanza C. del miglioramento progressivo della specie D. di mutazioni e selezioni E. dell'aumento del numero di cromosomi

2878. [V] L’evoluzione richiede obbligatoriamente: 1. variazione genetica 2. selezione naturale 3. predazione A. Solo 2 e 3 B. Solo 1 e 2 C. Solo 2 D. Solo 1 e 3 E. Solo 1 2879. Quali delle seguenti potrebbe essere il risultato della evo­ luzione? a) speciazione b) una variazione nella frequenza allelica c) una aumentata biodiversità A. Solo a) e b) B. Solo a) e c) C. Solo b) e c) D. a), b) e c) E. Solo a) 2880. L’evoluzione biologica può essere descritta in tanti modi diversi facendo di volta in volta ricorso a interpretazioni stori­ che, filosofiche 0 genetiche. Quale ritieni che sia la definizione scientificamente più accurata tra quelle riportate di seguito: A. il processo graduale attraverso cui le specie animali e vegetali si sono diversificate nel tempo B. la dottrina secondo la quale la vita è generata casualmente attra­ verso un processo autopoietico di continua trasformazione C. la dottrina secondo cui le forme superiori di vita sono derivate da quelle inferiori D. la storia dei cambiamenti morfologici subiti dalle specie nel corso del tempo E. il processo che porta ad un cambiamento persistente della fre­ quenza allelica di una popolazione ► La risposta corretta è dettata dall'avverbio “scientificamente” con­ tenuto nella domanda. 2881. L'evoluzione avviene per: A. acquisizione dei caratteri ambientali B. eredità dei caratteri acquisiti C. esclusione dei caratteri ereditati D. selezione dei caratteri acquisiti E. selezione naturale 2882. Il processo dell'evoluzione dipende da molti fattori, tra cui: A. dall’azione delle mutazioni sulla selezione naturale B. dall'azione della selezione naturale sulle mutazioni C. dalle mutazioni che colpiscono le cellule somatiche D. dai comportamenti appresi E. da cambiamenti non ereditabili 2883. L’evoluzione ha come effetto: A. la selezione degli organismi con più geni B. la selezione di organismi di struttura più complessa che nel pas­ sato C. l’ereditarietà dei caratteri acquisiti D. la selezione di organismi di dimensioni ridotte rispetto al passato E. nessuno dei precedenti 2884. L’evoluzione consente: A. la sopravvivenza degli organismi più numerosi B. la sopravvivenza degli organismi più grandi C. la sopravvivenza degli organismi più forti D. la sopravvivenza degli organismi meglio adattati E. la sopravvivenza degli organismi più piccoli

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©Artquiz BIOLOGIA 2885. [M/0] Quale delle seguenti affermazioni è corretta? A. La selezione naturale e la selezione artificiale agiscono sui geni B. La selezione naturale e la selezione artificiale agiscono sugli alleli C. La selezione naturale agisce sui geni, mentre la selezione artifi­ ciale agisce sui cromosomi interi D. La selezione artificiale agisce sugli alleli, mentre la selezione na­ turale agisce sui geni E. La selezione naturale agisce sugli alleli, mentre la selezione arti­ ficiale agisce sui geni ► Selezionano infatti gli alleli più adatti all'ambiente. 2886. NelPambiente si affermano sempre gli animali più: A. grandi B. pesanti C. veloci D. adatti E. forti 2887. Per evoluzione biologica si intende: A. una modificazione progressiva ed ereditabile della frequenza dei geni in una popolazione B. la serie di cambiamenti che si succedono nel passaggio da neo­ nato ad adulto C. un cambiamento non genetico, prodotto dalla trasmissione di comportamenti appresi D. un cambiamento prodotto da una mutazione del DNA delle cellule somatiche E. la serie di cambiamenti che si succedono dalla fecondazione alla nascita 2888. L'evoluzione, ossia l'accumulo di cambiamenti genetici nel tempo, ha come oggetto di studio: A. gli individui B. i cromosomi C. la biosfera D. le popolazioni E. le cellule 2889. [V] Molti geni umani hanno sequenze molto simili a quelle dei geni corrispondenti nello scimpanzè. La spiegazione più verosimile è che: A. uomo e scimpanzé sono il risultato di una convergenza evolutiva B. l'uomo deriva dallo scimpanzé C. lo scimpanzé deriva dall'uomo D. uomo e scimpanzé condividono un progenitore evolutivamente recente E. uomo e scimpanzé appartengono allo stesso genere 2890. Nell'evoluzione convergente: A. si ha la comparsa di caratteri omologhi B. le specie si diversificano nel tempo C. specie diverse mostrano un mutuo adattamento D. popolazioni diverse tendono ad assomigliarsi, anche se sono imparentate solo alla lontana E. popolazioni simili e imparentate, se vivono in ambienti separati, si diversificano nel tempo 2891. Nell’ambito degli effetti che la selezione naturale opera sulle variazioni fenotipiche, la selezione divergente: A. elimina gli individui con uno dei fenotipi estremi B. favorisce gli individui posti ai due estremi della gamma fenotipica C. elimina gli individui eterozigoti D. favorisce le varietà fenotipiche intermedie

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA . E.

porta alla stabilizzazione di una popolazione, eliminando i fenotipi che più si discostano da quello maggiormente rappresentato

2892. “La marmotta, mammifero placentato, e il vombato, mam­ mifero marsupiale, hanno raggiunto evolutivamente un aspetto molto simile”. Quale delle seguenti affermazioni in merito a questo brano è corretta? A. Quello descritto è un esempio di diffusione adattativa B. Quello descritto è un esempio di evoluzione convergente C. Ciò vuol dire che, accoppiandosi tra loro, marmotta e vombato possono dare una specie con caratteri intermedi D. Quello descritto è un esempio di confluenza adattativa E. Ciò vuol dire che il vombato rappresenta una sottospecie della marmotta 2893. Quali delle seguenti alternative NON rappresenta una for­ za evolutiva importante? A. Le mutazioni nei gameti B. Le mutazioni nelle cellule somatiche C. La selezione naturale D. I cambiamenti dell'ambiente E. La competizione tra gli organismi viventi 2894. [0] Tutte queste scienze forniscono dati che confermano l'evoluzione ECCETTO la: A. embriologia comparata B. paleontologia C. chimica inorganica D. biologia molecolare E. anatomia comparata 2895. [M/O/PS] L'approccio più corretto al fine di scoprire le re­ lazioni esistenti tra organismi all'inizio dell'evoluzione consiste: A. nella simulazione delle condizioni che si ritiene esistessero ai primordi della vita sulla Terra B. nell'esame dei primi organismi fossili C. nel confronto tra il numero di cromosomi.di organismi presenti ai nostri giorni D. nel cercare la possibile esistenza di vita su altri pianeti E. nel confronto morfologico tra gli organismi presenti ai nostri giorni 2896. Una delle affermazioni è errata, indicare quale: A. le modificazioni dell'ambiente ostacolano il processo evolutivo B. le mutazioni accelerano il processo evolutivo C. la sopravvivenza di un individuo è determinata dal suo genotipo e dall'ambiente D. nelle popolazioni si verificano variazioni, alcune delle quali sono ereditarie E. nessuna delle affermazioni precedenti è errata 2897. La filogenesi studia: A. lo sviluppo di un individuo dalla nascita alla maturità B. la teoria della generazione spontanea C. l'insieme delle leggi dell'ereditarietà D. lo sviluppo di nuovi individui per partenogenesi E. le relazioni evolutive degli organismi viventi 2898. [MA/] Nel corso dell'evoluzione la fecondazione interna ha sostituito in molti animali quella esterna. Ciò ha avuto come conseguenza: A. un aumento del numero dei figli ad ogni nascita B. una diminuzione delle cure parentali C. l'acquisizione delle gonadi D. una diminuzione del numero delle uova prodotte E. un aumento del numero delle uova prodotte

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2899. Identificare l'affermazione sbagliata riguardo la selezione naturale: A. preserva le caratteristiche indotte dall'ambiente durante la vita di un individuo B. agisce sulle frequenze dei fenotipi C. favorisce le caratteristiche vantaggiose su quelle svantaggiose D. agisce sul processo evolutivo con un meccanismo diverso dalla deriva genetica E. può determinare un cambiamento di frequenze alleliche 2900. Nella ..., l'agente selettivo è l'ambiente. Mentre, nella .., l'agente selettivo è l'uomo. A. selezione naturale, evoluzione convergente B. evoluzione divergente, selezione artificiale C. selezione naturale, selezione artificiale D. mutazione, selezione artificiale E. selezione artificiale, selezione naturale 2901. L'adattamento degli esseri vìventi all'ambiente nel quale vivono è dovuto al fatto che: A. l'ambiente, modificandosi nel tempo, si è gradualmente avvicina­ to alle caratteristiche degli esseri viventi B. l'ambiente seleziona le caratteristiche, determinate da mutazioni genetiche spontanee, che consentono ai portatori di riprodursi e sopravvivere con maggior efficienza C. gli organismi, per sopravvivere, devono modificare le proprie ca­ ratteristiche in funzione dell'ambiente in cui si trovano D. questo adattamento è causato da un disegno preordinato che assegna a ciascuna specie vivente uno specifico ruolo nel mondo biologico E. l'ambiente induce, negli individui di una popolazione, le caratteri­ stiche necessarie a sopravvivere e che vengono trasmesse alle generazioni successive 2902. La selezione naturale si basa: A. sulla deriva genetica B. sulle differenze tra sesso maschile e femminile C. sull'aumento delle risorse alimentari D. sulla sopravvivenza dei più aggressivi E. sul prevalere, all'interno di una popolazione, degli individui con le caratteristiche più vantaggiose in determinate condizioni ambientali 2903. Quale delle seguenti affermazioni è corretta : A. La selezione naturale può modificare le popolazioni nel corso di molte generazioni B. In una popolazione esiste una variazione naturale causata da modificazioni dell'ambiente C. La selezione naturale permette la trasmissibilità dei caratteri ac­ quisiti D. L'evoluzione biologica comporta la selezione degli organismi a maggiore dimensione E. Tutte le precedenti affermazioni sono corrette 2904. La selezione naturale agisce: A. direttamente sul fenotipo B. sui corredi cromosomici aploidi dei gameti C. direttamente sul genotipo D. sul corredo cromosomico E. sui caratteri neutrali 2905. La selezione direzionale tende a: A. aumentare nel tempo il numero di individui a fenotipo estremo B. eliminare gli individui con i fenotipi estremi C. favorire la formazione di due varianti fenotipiche estreme D. conservare gli individui con variazioni al momento sfavorevoli

E.

eliminare gli individui con variazioni al momento sfavorevoli

► È la selezione che favorisce un singolo allele e quindi la frequenza allelica si dirige verso una direzione definita. 2906. Quali dei seguenti organismi sono soggetti alla selezione naturale? 1. procarioti che si riproducono asessualmente 2. eucarioti monocellulari che si riproducono sessualmente 3. organismi che vivono in un ambiente mutevole 4. organismi che vivono in un ambiente stabile A. solo 2 e 3 B. solo3e4 C. solo 1,2 e 3 D. 1,2,3 e 4 E. solo 1 e 2 2907. [M] Gli individui eterozigoti per l’allele dell'anemia mediterra­ nea (recessivo) presentano una forma lieve della malattia, che in genere non provoca loro grossi problemi in quanto i loro globuli rossi sono solo più piccoli. Questi individui mostrano una maggiore resi­ stenza alla malaria, una malattia provocata da un protozoo che si sviluppa all'interno dei globuli rossi. Nelle zone malariche la sele­ zione naturale agisce a favore degli individui: A. omozigoti recessivi B. affetti da malaria C. eterozigoti D. individui che non hanno globuli rossi E. sia omozigoti dominanti che recessivi 2908. Una piccola popolazione di volpi rimane isolata geografi­ camente da altre della stessa specie. Quale tra queste elencate potrà costituire una eventuale conseguenza? A. Gli individui della popolazione andranno sempre più a differen­ ziarsi geneticamente l'uno dall'altro B. Eventuali mutazioni non avranno conseguenze sulla popolazione C. La specie di volpi assumerà caratteristiche genetiche diverse dalla popolazione di origine D. Sicuramente non è più possibile l'incrocio con la popolazione d'origine E. Sicuramente la popolazione muore in breve tempo 2909. [V] Quale tra le seguenti NON è una caratteristica di una specie di uccelli a forte rischio di estinzione? A. È di grandi dimensioni B. Si trova ai vertici di una piramide alimentare C. Ha un'area 0 habitat di nidificazione molto esteso D. Ha un basso tasso riproduttivo E. È distribuita in un areale ristretto 2910. Alcune specie di zanzara vivono in acque salmastre, altre specie vivono in acque stagnanti. Quale delle seguenti barriere riproduttive è probabilmente responsabile dell'isolamento delle varie specie? A. Isolamento da habitat B. Isolamento meccanico C. Isolamento gametico D. Isolamento temporale E. Isolamento comportamentale 2911. La speciazione simpatrica: A. è più comune negli animali B. non richiede isolamento geografico C. è basata sulla perdita di cromosomi negli organismi D. è basata sull'insuccesso riproduttivo dell'ibrido E. avviene più facilmente se la popolazione è piccola

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©Artquiz BIOLOGIA ► La speciazione simpatrica avviene quando due popolazioni non isolate geograficamente si evolvono in specie distinte. 2912. Affinché si verifichi speciazione allopatrica è necessario che: A. la prole sia sterile B. l'ibrido non sia vitale C. gli individui si accoppino liberamente tra loro D. avvenga uno scambio di geni E. vi sia isolamento geografico 2913. La flora e la fauna naturali dell'Australia sono differenti da quelle di altri continenti, perché l'Australia: A. è rimasta separata dagli- altri continenti per un lungo periodo di tempo B. è il solo continente completamente localizzato nell'emisfero sud C. è, per la maggior parte, un deserto D. ha un clima omogeneo E. è il continente più giovane 2914. [0] Ciascuna delle isole Galapagos possiede una varietà straordinaria di forme viventi diverse da quelle delle altre isole e dal continente perché: A. sono esposte a forti variazioni del livello delle acque a causa del­ le maree B. sono state frequentemente utilizzate per i test nucleari C. sono isole di origine vulcanica D. sono isole abbastanza lontane fra loro e isolate E. sono isole antichissime, hanno infatti più di 1 miliardo di anni 2915. La convergenza adattativa indica: A. la tendenza di organismi animali e vegetali a localizzarsi in parti­ colari siti B. il reciproco adattarsi di specie diverse in una simbiosi mutualistica C. l'adozione da parte di specie diverse delle stesse strategie evolu­ tive per adeguarsi all'ambiente D. l’assunzione da parte di un animale di forme e colori atti a mime­ tizzarlo nell'ambiente E. nessuno dei fenomeni indicati 2916. Un principio del darwinismo è: A. l'aumento del numero di figli in una popolazione B. la capacità dell'ambiente di selezionare gli individui più adattabili alle mutate condizioni ambientali C. l'ereditarietà dei caratteri acquisiti D. l'invariabilità della specie E. a capacità dell'ambiente di indurre mutazioni 2917. Secondo Charles Darwin l'evoluzione avviene per un pro­ cesso di: A. generazione di nuovi organi B. casualità C. selezione del più adatto a un certo ambiente D. apprendimento di nuovi comportamenti E. trasmissione dei caratteri acquisiti 2918. La teoria evolutiva di Darwin si basa su: A. l'assenza di mutazioni B. la costanza delle condizioni ambientali C. la variabilità genetica e la selezione naturale D. la trasmissione dei caratteri acquisiti E. il verificarsi di mutazioni che risultano favorevoli in qualunque ambiente 2919. Uno dei capisaldi della teoria darwiniana dell'evoluzione è:

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CAP. 5 . LE BASI DELLA GENETICA A. B. C. D. E.

l’azione della selezione naturale la bassa frequenza di mutazioni letali l'elevata variabilità delle caratteristiche ambientali l'ereditabilità dei caratteri acquisiti l'elevata frequenza di mutazioni favorevoli

2920. [M/PS] Il meccanismo fondamentale della selezione natu­ rale proposto da Darwin per l'evoluzione degli organismi viventi si basa su: A. una scelta assolutamente casuale fra gli individui indipendente dal loro grado di adattamento B. l'identità fra gli individui di una stessa specie C. il fatto che gli individui più adattati all'ambiente hanno maggiore probabilità di riprodursi D. l’ereditarietà di tutti gli adattamenti all’ambiente che il singolo in­ dividuo acquisisce nei corso della vita E. la maggiore sopravvivenza degli individui più aggressivi 2921. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la teoria evo­ lutiva di Darwin è corretta ? A. le specie che sono adattate ad un determinato ambiente non su­ biscono mutazioni B. avvengono soltanto le mutazioni che conferiscono vantaggio ai portatori C. la riproduzione sessuata non ha effetto sulla variabilità genetica di una specie D. i caratteri acquisiti in un determinato ambiente possono essere ereditati E. vengono selezionate favorevolmente le mutazioni che conferi­ scono ai portatori vantaggio in relazione alle condizioni ambientali 2922. Tra le seguenti affermazioni riguardanti la teoria evolutiva, quale è ERRATA? A. L'ala dell'insetto e l'ala dell'uccello rappresentano un esempio di organi omologhi B. L'evoluzione non è un processo che implichi necessariamente un aumento progressivo della complessità degli organismi apparte­ nenti a una data specie C. Le affinità morfologiche e biochimiche tra specie diverse indicano che queste derivano da progenitori ancestrali comuni D. Charles Darwin postulava l'evoluzione tramite il meccanismo del­ la selezione naturale E. A causa dei processi evolutivi, negli individui delle generazioni successive della stessa specie si osservano cambiamenti del ge­ notipo causate dalle alterazioni del fenotipo acquisite in vita dai loro predecessori 2923. La teoria di Charles Darwin afferma che il ruolo dell'am­ biente è quello di: A. favorire l'aumento complessivo di DNA B. indurre la comparsa di nuovi caratteri acquisiti, che saranno ere­ ditati dalla generazione successiva C. provocare, con improvvisi mutamenti, l'estinzione 0 la nascita di una specie D. selezionare l'organismo più idoneo a lasciare una progenie E. modificare qualsiasi caratteristica di un organismo durante la sua vita 2924. Quale delle risposte seguenti NON fa parte delle teoria evoluzionistica di Darwin? A. Ereditarietà dei caratteri acquisiti B. Variabilità dovuta alle mutazioni C. Eccessivo numero di nuovi nati D. Lotta per l'esistenza E. Selezione naturale

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CAP. 5. LE BASI DELLA GENETICA 2925. [V] Quali scoperte scientifiche da Darwin in poi hanno confermato la teoria dell'evoluzione? Indicare la RISPOSTA ER­ RATA. A. La dimostrazione della universalità degli acidi nucleici B. La presenza in alcune specie di residui embrionali di organismi diversi C. La scoperta che animali, piante, batteri e virus sono tutti costituiti da cellule nucleate D. La presenza di proteine simili in organismi diversi E. Le variazioni progressive dei fossili rinvenuti in strati di rocce sempre più recenti 2926. Quali furono le evidenze che permisero a Darwin di affer­ mare l'esistenza dell'evoluzione della specie? Indicare la RI­ SPOSTA ERRATA. A. Il numero di specie delle isole Galapagos B. Le specie rinvenute in isole oceaniche sono uguali a quelle della terraferma più vicina C. Regioni geografiche con clima simile presentano specie diverse D. Le variazioni progressive dei fossili rinvenuti in strati di rocce sempre più antiche E. La somiglianza tra fossili di Gliptodonte e l'Armadillo 2927. Secondo la teoria evoluzionistica formulata da Charles Darwin: A. specie simili, come il gufo e la civetta, derivano da un antenato comune B. le specie che si osservano oggi sono il risultato dell'azione di una forza naturale che le ha mantenute immutate nel tempo C. ciascuna specie è stata creata per adattarsi perfettamente all'ambiente in cui vive D. la selezione non avviene in natura, ma solo artificialmente a ope­ ra dell'uomo E. le condizioni ambientali sono in grado di indurre, nelle caratteri­ stiche dei singoli individui, mutazioni trasmissibili alle generazioni successive

E. Jean Baptiste de Lamarck 2932. In base all'ipotesi degli equilibri intermittenti si può affer­ mare che: A. i cambiamenti graduali sono la causa principale dei processi evo­ lutivi che si svolgono in brevi periodi di tempo B. in base alla documentazione fossile di una linea evolutiva non tutti gli organismi discendono da un antenato comune C. una specie di organismi non può essere sostituita da un'altra in tempi relativamente brevi D. una specie non può formarsi per deriva genetica a partire dalla linea evolutiva principale E. nello studio dei reperti fossili potrebbe risultare difficile trovare forme intermedie tra due specie che si sono succedute sullo stesso territorio 2933. Ogni traccia 0 resto di un essere che in tempi remoti è stato vivente, viene detto: A. fossile B. progenitore C. estinto D. sedimento E. residuo ancestrale 2934. Una delle seguenti affermazioni a proposito della mobilità del pollice è ERRATA. Indicare quale. A. Nelle grandi scimmie, è opponibile anche il pollice delle estremità degli arti inferiori B. La mano di tutti i mammiferi presenta un pollice opponibile C. Il pollice opponibile è in grado di mettersi in contatto con tutte le altre dita della mano D. Il presentare il pollice opponibile è una caratteristica della mano dell'uomo e delle grandi scimmie E. li fatto di presentare un pollice opponibile rende possibili utilizzi della mano altrimenti impossibili EREDITARIETÀ POLIGENICA 0 MULTIFATTORIALE

2928. Sia Lamarck che Darwin proposero che: A. le specie sono il risultato di una creazione divina B. i reperti fossili indicano che le specie sono entità fisse C. le specie possono subire cambiamenti nel tempo D. i cambiamenti indotti dall'ambiente sono ereditari E. l'adattamento deriva dall'uso 0 non uso delle diverse strutture anatomiche 2929. La teoria di Lamarck sull'evoluzione si basa su: A. l'eredità dei caratteri acquisiti durante la vita B. la diversità genetica tra individui C. le mutazioni cromosomiche D. la selezione naturale E. le mutazioni geniche

2935. [M] I difetti di rifrazione della vista, il diabete, il labbro le­ porino, la spina bifida, il glaucoma e lo strabismo tendono a ricorrere all'Interno di un gruppo familiare, ma non è stato pos­ sibile ricondurli alla mutazione di un singolo gene. Per questo motivo, disturbi 0 malattie similari vengono definite: A. polimeriche B. polialleliehe C. metamorfiche D. poligeniche E. allegoriche

2930. Il lamarckismo si basa: A. sulla fissità della specie B. sulla selezione naturale C. sulla ereditarietà dei caratteri acquisiti D. sulla deriva genetica e la selezione sessuale E. sull'assenza di variabilità delle popolazioni

2936. [V] In un caso di eredità poligenica, i geni A, B, C control­ lano tutti la produzione di un pigmento di colore rosso. A quale dei genotipi riportati corrisponde la massima produzione di co­ lore? A. AAbbcc B. AaBbCc C. aabbCc D. AaBBCc E. aaBBcc

2931. [V] La Legge dell'uso e del non uso è uno degli assunti fondamentali della teoria scientifica dell'evoluzione proposta da: A. Charles Lyell B. Stephen Jay Gould C. Charles Darwin D. James Hutton

► Nell'eredità poligenica, un singolo carattere risente dell’influenza di più geni diversi. In questo caso al genotipo AaBBCc corrisponde la massima produzione di colore rosso perché è presente almeno un allele dominante per ogni gene, a differenza dei genotipi delle rispo­ ste A, C, e E. Inoltre, AaBBCc produce più pigmento rosso rispetto il genotipo AaBbCc, perché presenta due copie dell'allele B.

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© A rtquiz BIO LO G IA 2937. Supponendo che il colore della pelle sia dovuto a 3 soli geni ereditati separatamente A, B e C, e gli alleli dominanti A, B, C danno peiie moito scura, e gli aiieii recessivi a, b, c danno pelle molto chiara, dall'incrocio (F1) di un individuo AABBCC (= molto scuro) con un individuo aabbcc (= molto chiaro), in F2 nasceranno nipoti: A. l'incrocio non è possibile B. solo neri con pelle molto scura C. bianchi con ogni probabilità 1/64 D. solo bianchi E. solo di colore intermedio ► Dall’incrocio AABBCC • aabbcc, si ottiene una progenie F1 costi­ tuita unicamente da individui ibridi AaBbCc. Dall’autofecondazione di questi individui si ottiene la F2, e per predire la proporzione dei geno­ tipi bisogna considerare un paio di alleli alla volta. L’autofecondazione di eterozigoti Aa produce una progenie costituita da individui 3/4 A(AA o Aa) e 1/4 aa. L’autofecondazione di eterozigoti Bb produce una progenie costituita da individui 3/4 B- e 1/4 bb. Analogamente l’autofecondazione di individui eterozigoti Cc produce una progenie costituita da individui 3/4 C- e 1/4 cc. Dato che la segregazione dei tre geni si verifica in modo indipendente, la proporzione attesa di ogni classe fenotipica è pari al prodotto delle proporzioni delle singo­ le classi fenotipiche. La proporzione di A-B-C- è 3/4 • 3/4 • 3/4 = 27/64; A-B-cc è 3/4 • 3/4 • 1/4 = 9/64; A-bbC- = 9/64; A-bbcc = 3/64; aaB-C- = 9/64; aaB-cc = 3/64; aabbC- = 3/64; aabbcc = 1/64. Inoltre, ogni genitore triibrido della F1 può formare otto tipi di gameti diversi (23), di conseguenza alla F2 sono possibili 8 • 8 = 64 combinazioni possibili. I GEMELLI 2938. Due gemelli sviluppatisi da un unico uovo fecondato: A. possono essere di sesso uguale B. hanno sempre lo stesso sesso C. possono essere di sesso diverso D. sono sempre ermafroditi E. hanno sempre sesso diverso 2939. [0] Due gemelli identici originano da: A. genitori cugini di 1° grado B. una stessa cellula uovo fecondata con due spermatozoi C. una cellula uovo fecondata da uno spermatozoo D. due cellule uovo fecondate da due spermatozoi E. due cellule uovo fuse, fecondate da uno spermatozoo 2940.1gemelli monozigoti sono identici perché: A. hanno gli stessi cromosomi sessuali B. si sviluppano a partire da un uovo e da due spermatozoi C. sono alimentati dallo stesso flusso ematico materno D. hanno la stessa composizione genica E. si sviluppano nello stesso utero 2941. [M] I gemelli biovulari hanno sesso: A. mai diverso B. talvolta uguale, talvolta diverso C. dipende da quale ovulo viene fecondato D. sempre maschile E. sempre uguale 2942.1gemelli dizigoti sono il risultato di: A. una cellula uovo fecondata da uno spermatozoo binucleato B. uno zigote che si divide in due cellule, da ciascuna delle quali

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE deriva un individuo C. una cellula uovo binucleata fecondata da due spermatozoi D. una cellula uovo fecondata contemporaneamente da due sper­ matozoi E. due cellule uovo, ognuna delle quali è stata fecondata da uno spermatozoo 2943. Due gemelli presentano alla nascita lo stesso sesso. Qua­ le delle seguenti affermazioni è VERA? A. Possono essere sia monoovulari sia biovulari B. Hanno sicuramente lo stesso patrimonio genetico C. Sono senz'altro monoovulari D. La fecondazione è avvenuta sicuramente mediante un unico spermatozoo E. Sono senz'altro biovulari 2944. Quale tra le seguenti affermazioni, in merito ai gemelli, è corretta? A. I gemelli eterozigoti nascono da cellule uovo diverse fecondate dallo stesso spermatozoo B. I gemelli monozigoti hanno lo stesso fenotipo ma possono avere genotipo diverso C. I gemelli eterozigoti hanno fenotipo diverso ma genotipo identico D. I gemelli, sia omozigoti, sia eterozigoti, hanno necessariamente lo stesso gruppo sanguigno E. I gemelli monozigoti hanno necessariamente lo stesso sesso, gli eterozigoti no 2945. (1) Circa il 50% dei gemelli biovulari sono di sesso diver­ so. (2) Circa il 95% dei gemelli monovulari sono dello stesso sesso. Indicare l'affermazione CORRETTA. A. Solo l'affermazione (2) è corretta B. Può esserci una variazione nella percentuale di entrambe C. Solo l'affermazione (1) è corretta D. Nessuna affermazione è corretta E. Entrambe le affermazioni sono corrette 2946. Quale affermazione è CORRETTA? A. I gemelli bi-ovulari sono sempre di sesso diverso B. Il 50% dei gemelli bi-ovulari sono di sesso diverso C. Il 25% dei gemelli bi-ovulari sono di sesso diverso D. Il 25% dei gemelli mono-ovulari sono di sesso diverso E. Il 50% dei gemelli mono-ovulari sono di sesso diverso 2947. Cosa è diverso in una coppia di gemelli non identici? A. Gli alleli B. Il totale di adenina più guanina C. La quantità di DNA nucleare D. Igeni E. Il numero di cromosomi ► Essendo gemelli non identici hanno combinazioni cromosomiche diverse e quindi alleli diversi dello stesso gene. IL MONDO ANIMALE CLASSIFICAZIONE 2948. [V] La scienza che studia il comportamento degli animali è: A. l'ecologia B. l'etologia C. la zoologia D. la fisiologia E. l'embriologia

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE 2949. Lo studio dei metodi di classificazione degli esseri viventi è denominato: A. speciazione B. tassonomia C. ecologia D. biologia E. nessuna delle definizioni proposte è corretta 2950. Gli studi di Carlo Linneo riguardavano: A. biochimica B. classificazione degli organismi C. biofisica D. ecologia E. geologia 2951. Le basi dell'attuale criterio di classificazione dei viventi sono state poste da: A. un comitato internazionale, all'inizio del XX secolo B. Gregorio Mendel (1822-1884) C. Aristotele (384-322 a.C.) D. Charles Darwin (1809-1882) E. Carlo Linneo (1707-1778) 2952. Quanti sono i regni in cui vengono classificati i viventi? A. Quattro B. Sei C. Sette D. Cinque E. Tre ► Inizialmente (Whittaker (1969)) i regni erano 5: Monera, Pratista, Fungi, Plantae, Animalia. Attualmente (Cavalier-Smith (1998)) le specie viventi sono assegnate a 6 regni: Animalia, Plantae, Eumycota (funghi), Chramista, Protozoa, Bacteria. Tuttavia è opportuno con­ siderare che la Classificazione dei viventi è argomento di dibattito tra i vari studiosi. 2953. [V/PS] Indicare la sequenza gerarchicamente corretta delle categorie sistematiche: A. Phylum - Classe - Famiglia - Ordine - Specie B. Phylum - Classe - Ordine - Famiglia - Specie C. Phylum - Famiglia - Ordine - Classe - Specie D. Phylum - Ordine - Classe - Famiglia - Specie E. Classe - Phylum - Ordine - Famiglia - Specie ► La divisione completa è la seguente: Dominio (eucarioti, procarioti, archea), Regno (es. animali, piante), Phylum (es. cordati, artropo­ di), Classe (es. mammiferi, insetti), Ordine (es. primati, ditteri), Fami­ glia (es. hominidi, drosophilidae), Genere (homo, drosophila), Specie (es. homo sapiens, drosophila melanogaster). 2954. Quali delle seguenti entità presentano la massima com­ plessità? A. Prioni B. Metazoi C. Protozoi D. Virus E. Batteri PHYLUM 2955. Secondo la classificazione di Linneo il regno animale è divisibile in: A. phylum B. classi C. famiglie

D. ordini E. generi 2956. Quale categoria sistematica è la più ampia? A. Famiglia B. Phylum C. Ordine D. Specie E. Classe 2957. [M/PS] Le specie appartenenti alla stessa classe sono in­ cluse: A. nello stesso ordine B. nello stesso phylum C. nella stessa famiglia D. nella stessa specie E. nello stesso genere 2958.1 tipici vermi metamerici appartengono al phylum: A. dei platelminti B. dei nematodi C. dei celenterati D. dei ciclostomi E. degli anellidi 2959. L'esoscheletro è una caratteristica: A. solo degli echinodermi B. di tutti gli invertebrati C. del phylum degli artropodi D. solo degli insetti E. solo dei crostacei 2960. [V] L'acaro della scabbia è un parassita dell'uomo che scava tortuose gallerie nella pelle umana, dove deposita le sue uova. Esso appartiene al phylum: A. Nematodi B. Anellidi C. Molluschi D. Platelminti E. Artropodi 2961. A quale phylum appartiene la spugna “Halichondria panicea”? A. Arthropoda B. Cordata C. Rotifera D. Ctenophora E. Porifera 2962. Considerando il gatto, l'uomo e la locusta, si può dire che: A. il gatto e l'uomo appartengono al phylum dei Carnivori B. il gatto e l'uomo appartengono al phylum dei Cordati C. il gatto e la locusta appartengono al phylum dei Cordati, l'uomo al phylum dei Primati D. tutte e tre le specie appartengono al phylum dei Cordati E. il gatto e la locusta appartengono al phylum degli Emicefalocordati CLASSE 2963. [0] Quali organismi presentano un minor numero di carat­ teri in comune? A. Organismi appartenenti allo stesso ordine B. Organismi appartenenti alla stessa famiglia C. Organismi appartenenti alla stessa classe D. Organismi appartenenti allo stesso genere E. Organismi appartenenti alla stessa specie

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE

2964. [V] Gli acari e le zecche appartengono: A. alla classe degli insetti B. al gruppo dei cefalopodi C. al phylum dei nematodi D. alla classe degli aracnidi E. alla classe dei crostacei 2965. Gli acari sono: A. parassiti animali B. funghi C. cellule vegetali D. cellule ematiche E. nessuna delle altre risposte è corretta 2966.1 ragni: A. sono tutti velenosi B. appartengono alla classe degli aracnidi C. appartengono alla classe dei crostacei D. presentano due paia di ali E. appartengono alla classe degli insetti 2967. Tutti i seguenti animali fanno parte della classe degli aracnidi, fatta eccezione per: A. gli acari B. i ragni C. i centopiedi D. le zecche E. gli scorpioni ► I centopiedi fanno parte del genere Scolopendra, classe dei Chilopoda, phylum artropodi. 2968. Gli Anfibi sono: A. un regno B. una famiglia C. un genere D. un ordine E. una classe 2969. Il gambero appartiene alla classe: A. dei poriferi B. dei condroitti C. dei crostacei D. degli aracnidi E. dei pesci 2970. Quale dei seguenti organismi non appartiene alla classe degli uccelli? A. Tacchino B. Pipistrello C. Pinguino D. Gabbiano E. Struzzo

2972. La rana (Rana esculenta) e il rospo (Bufo bufo) apparten­ gono: A. allo stesso ordine, ma a genere e specie diversi B. a due classi diverse C. alla stessa specie, ma a generi diversi D. a due ordini diversi E. allo stesso genere, ma a due specie diverse 2973. L'uomo appartiene all'ordine: A. degli insettivori B. dei carnivori C. dei primati D. dei mammiferi E. degli onnivori 2974. In ambito tassonomico, i primati sono: A. un phylum B. una classe C. una famiglia D. un ordine E. un gruppo polifiletico 2975.1 primi primati compaiono: A. all’inizio del Cretaceo B. nel Precambriano C. all’inizio dell'Eocene D. all'inizio del Paleocene E. all’inizio del Giurassico 2976. Nei primati sono compresi: A. tutte le scimmie e gli animali domestici B. le scimmie antropomorfe, ma non l'uomo C. l’uomo e le scimmie D. tutte le scimmie E. l'uomo 2977. L'uomo è un: A. artropode B. anuro C. cordato D. urocordato E. cefalocordato 2978. L’uomo è: A. onnivoro B. produttore C. erbivoro D. autotrofo E. carnivoro

ORDINE

2979. L'origine dell'Homo Sapiens si può far risalire approssima­ tivamente a: A. 1 milione di anni fa B. 500 milioni di anni fa C. 10.000 anni fa D. 100 milioni di anni fa E. 200.000 anni fa

2971. [V] Indicare l'asserzione ERRATA tra quelle elencate di seguito. A. Un genere può comprenderò più specie B. Una famiglia può comprendere più generi C. Una classe può comprendere più ordini D. Un phylum può comprendere più classi E. Un ordine può comprendere più classi

2980. [O] I primi ominidi del genere Australopithecus comparve­ ro all'incirca: A. 300.000 anni fa B. 3000 anni fa C. 100 milioni di anni fa D. 5 milioni di anni fa E. 10 milioni di anni fa

► L’ordine Chiroptera, noti come pipistrelli, sono mammiferi placentati, appartenenti alla classe Mammalia.

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE FAMIGLIA 2981. [V] Il gatto (Felis cattus) e il puma (Felis concolor) appar­ tengono: A. a famiglie diverse B. alla stessa famiglia C. alla stessa specie D. a ordini diversi E. a generi diversi 2982. Il toro (Bos taurus) e il gaur del sud est asiatico (Bos frontalis) appartengono: A. a ordini diversi B. a generi diversi C. alla stessa specie D. alla stessa famiglia E. a sottofamiglie diverse

© A rtquiz BIOLOGIA D. Il genere è un gruppo di specie correlate E. La classe è un gruppo di phyla correlati 2989. Il nome scientifico del salice comune è Salix alba. Salix indica: A. il genere B. la famiglia C. l'ordine D. l'epiteto specifico E. la specie 2990. L'insetto dittero ematofago vettore del parassita della ma­ laria appartiene al genere: A. Aedes B. Anopheles C. Mosca D. Drosophila E. Glossina

GENERE SPECIE 2983. Tutti gli organismi viventi vengono denominati con due termini (es: Homo sapiens) che indicano rispettivamente: A. il phylum e la specie B. il genere e la specie C. la popolazione e l'ordine D. l'habitat e la nicchia ecologica E. il regno e la classe 2984. La dicitura Homo sapiens si riferisce alle seguenti catego­ rie sistematiche: A. ordine, famiglia B. specie, genere C. genere, specie D. classe, ordine E. famiglia, specie 2985. Il binomio “Macaca silenus” con la quale viene indicata la macaca dalla coda di leone, indica le seguenti categorie tasso­ nomiche: A. specie, sottospecie B. genere, specie C. famiglia, specie D. ordine, specie E. classe, specie 2986. A quali categorie sistematiche appartengono i due termini del binomio Carausius morosus: A. classe, specie B. genere, specie C. classe, genere D. specie, sottospecie E. specie, razza 2987. La muffa che produce la penicillina è il Penicillum notatum. Penicillum indica: A. la famiglia B. il genere C. la specie D. l'epiteto specifico E. l'ordine 2988. Quale di queste affermazioni è CORRETTA? A. L'ordine è la principale suddivisione di una specie B. Il genere è la principale suddivisione di una specie C. Il phylum comprende più regni

2991. [M/PS] La definizione biologica di specie si fonda: A. sulle differenze nell'adattamento di due gruppi di individui B. sulla distribuzione geografica di due gruppi di organismi C. sulle differenze genotipiche tra due organismi D. sull'isolamento riproduttivo di due gruppi di organismi E. sulle differenze anatomiche e di sviluppo tra due gruppi di organi­ smi 2992. [V] La specie: A. è la categoria immediatamente inferiore al phylum B. corrisponde al 1° termine della nomenclatura binomia C. è la categoria superiore alla famiglia D. è un raggruppamento che comprende tutti i viventi E. è la più piccola categoria della classificazione dei viventi 2993. Una specie è l'insieme di individui: A. di razze simili B. interfecondi C. dello stesso sesso D. uguali E. della stessa classe 2994. Due animali appartengono alla stessa specie se: A. hanno richieste nutrizionali uguali B. hanno sembianze simili C. possono generare figli fertili D. derivano da un comune progenitore E. possono vivere insieme in un ambiente simile 2995. Gli organismi si possono considerare di due specie diffe­ renti se essi: A. hanno geni in comune dallo stesso pool genico B. hanno un diverso tasso di mutazione a causa del diverso ambiente C. non hanno alcun gene in comune D. non possono accoppiarsi tra loro producendo prole fertile E. vivono in differenti aree geografiche 2996. [V] Due vertebrati, sani, di sesso differente, appartengono sicuramente a specie diverse se: A. vivono in differenti aree geografiche B. non possono generare prole fertile C. appartengono a due razze molto differenti D. appartengono a due distinte popolazioni E. presentano differenze anatomiche evidenti

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© A rtquiz BIOLOGIA 2997. [O/PS] Due individui possono considerarsi appartenenti a specie diverse se: A. hanno un diverso numero di cromosomi B. sono incapaci di accoppiarsi C. sono morfologicamente diversi D. vivono in ecosistemi diversi E. sono isolati dal punto di vista riproduttivo 2998. Una specie può essere definita soltanto da una delle carat­ teristiche qui di seguito elencate. Quale: A. l'isolamento geografico B. la condivisione dello stesso habitat C. l’isolamento genetico D. un antenato comune E. la presenza di caratteri comuni 2999. La caratteristica degli organismi di presentare piccole va­ riazioni rispetto agli individui della stessa specie, è detta: A. eterogeneità B. deriva genetica C. variabilità D. segmentazione E. mutazione 3000. L'interfecondità di generazioni successive è una caratteri­ stica di individui appartenenti a: A. stessa specie B. stessa classe C. stesso continente D. stesso ambiente E. stesso genere 3001. La competizione tra organismi della stessa specie viene detta: A. esclusione competitiva B. competizione intraspecifica C. predazione D. competizione interspecifica E. competizione esclusiva 3002. [V] La denominazione "Felis cattus” (= gatto domestico) indica: A. il genere B. la classe C. la famiglia D. l'ordine E. la specie

CAP. 6. IL MONDO ANIMALE VERTEBRATI E INVERTEBRATI 3005. L'evoluzione dei vertebrati occupa: A. l'ultimo secolo B. le prime ere geologiche C. le ultime tre ere geologiche D. il neozoico -E. il mesozoico 3006. Delle seguenti classi appartengono ai vertebrati: A. crostacei B. echinodermi C. anfibi D. chilopodi E. policheti 3007. Quale dei seguenti animali è un vertebrato? A. Aragosta B. Zanzara C. Calamaro D. Trota E. Ameba 3008. Quale dei seguenti animali è provvisto di vertebre? A. Lombrico B. Medusa C. Stella di mare D. Aragosta E. Tartaruga 3009. Quali sono gli invertebrati filogeneticamente più vicini ai vertebrati? A. I ciclostomi B. I tunicati C. I cefalocordati D. Gli echinodermi E. Gli artropodi 3010. Quale di questi animali è un cefalocordato? A. La salamandra B. La razza marina C. L’anfiosso D. La medusa E. L’ascidia ► L'anfiosso è un animale a forma di pesce dotato di notocorda che si sviluppa per tutta la lunghezza dell'animale.

3003. Il nome scientifico dell'uomo è "homo sapiens". La parola sapiens indica: A. la famiglia B. il tipo C. l'ordine D. la specie E. il genere

3011. Dei seguenti organismi appartengono agli invertebrati: A. cavallette e farfalle B. tritoni e salamandre C. tartarughe e serpenti D. rane e rospi E. girini e avannotti

3004. La specie Homo sapiens non può essere inclusa tra: A. gliosteitti B. iplacentati C. i cordati D. i vertebrati E. i mammiferi

3012. Sono invertebrati: A. anguille B. balene C. rane D. serpenti E. nessuno degli animali proposti

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE 3013.1moscerini sono: A. invertebrati B. mammiferi C. crostacei D. lepidotteri E. nematodi 3014.1platelminti e i nematodi appartengono: A. ai miceti B. ai crostacei C. ai molluschi D. ai vertebrati E. agli invertebrati 3015. Quale dei seguenti organismi è sprovvisto di vertebre? A. Salamandra B. Aragosta C. Vipera D. Rana E. Squalo 3016. Quale dei seguenti organismi non è dotato di scheletro interno? A. Tartaruga B. Vipera C. Squalo D. Aragosta E. Rana

E.

cisteina

3021. [V] L’onisco o porcellino di terra è un animaletto che ap­ partiene al tipo degli artropodi, classe dei Crostacei. Pur viven­ do sulla terra è amante dell’acqua. Infatti preferisce luoghi umidi e limita la traspirazione arrotolandosi su se stesso. E’ rivestito di un dermascheletro o scheletro esterno che, come quello degli insetti, è costituito da: A. cellulosa B. cheratina C. chitina D. osseina E. cartilagine VERMI 3022. Nella catena evolutiva, in quale gruppo animale compare per la prima volta la simmetria bilaterale? A. Platelminti B. Anellidi C. Artropodi D. Nematodi E. Celenterati

3023. Una planaria è: A. unoctenoforo B. un mollusco cefalopode C. un platelminta D. un mollusco gasteropode marino 3017.11 processo che permette agli artropodi di crescere e di E. un mollusco gasteropode d'acqua dolce liberarsi dell'esoscheletro, per elaborarne uno nuovo, viene detto: A. metamorfosi 3024. La sanguisuga è: B. muta A. un anfibio C. esocitosi B. un cefalopode D. letargo C. un ventoso E. mimetismo D. un verme E. un mollusco 3018. La chitina è: A. la proteina contenuta nelle matrice organica delle ossa 3025. Cosa sono le proglottidi? B. un enzima che idrolizza i peptici nell’intestino tenue A. Le ventose di una sanguisuga C. una proteina prodotta esclusivamente dai vertebrati B. Le antenne della mosca D. una proteina strutturale costituente dei peli, delle unghie e delle C. I segmenti del corpo della tenia corna D. Le zampe dei coleotteri E. nessuna delle risposte precedenti E. Gii occhi composti di un'ape ► La chitina è un polisaccaride principale componente dell'esoscheletro degli insetti e di altri artropodi. 3019. [V] Quale dei seguenti composti NON è di natura lipidica? A. Vitamina A B. Chitina C. Colesterolo D. Testosterone E. Tripalmitina ► Infatti la chitina è un polisaccaride molto simile alla cellulosa sia per funzione che per struttura. È costituito da unità di acetilglucosammina legati da legami beta1,4 glicosidici. Dopo la cellulosa, la chitina è il più abbondante biopolimero presente in natura. 3020. L'esoscheletro degli artropodi è costituito da: A. cheratina B. actina C. chitina D. cistina

3026. Gli anellidi vengono detti anche: A. vermi piatti B. vermi segmentati C. vermi rossi D. vermi cilindrici E. vermi uncinati 3027. La comparsa della metameria si ha: A. nei vertebrati B. negli anellidi C. nei poriferi D. nei chelicerati E. nei crostacei 3028. La metameria è definita: A. dalla suddivisione del corpo in regioni B. dalla simmetria bilaterale C. dalla segmentazione del mesoderma D. dalla potenzialità di rigenerazione degli organi E. dalla frammentazione trasversale

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© A rtquiz BIOLOGIA ► La metameria è la formazione del corpo dell'animale ricorrendo alla ripetizione di organi, o parti del corpo, lungo l'asse longitudinale. Il corpo metamerico è formato da una ripetizione di tratti identici che prendono il nome di somiti o metameri. Se i segmenti in cui tali orga­ ni si ripetono sono fra loro uguali si parla di metameria omonoma (come nei policheti), se invece questi si trasformano e si raggruppa­ no in strutture più complesse (come negli artropodi e nei vertebrati) si parla di metameria eteronoma.

CAP. 6. IL MONDO ANIMALE ANFIBI 3036. [O] Un ciclo vitale che presenti una fase acquatica seguita da metamorfosi, quindi una fase terrestre, è caratteristico di: A. mammiferi B. anfibi C. uccelli D. celenterati E. rettili

INSETTI 3029. Gli insetti hanno il corpo suddiviso in: A. torace-addome B. capo-addome C. capo-torace-addome D. capo-torace- addome-ali E. capo-torace-addome-coda

3037. Negli Anfibi la circolazione è doppia ma incompleta. Il cuore di una rana ha pertanto: A. due atri completamente separati e due ventricoli comunicanti tra loro B. un solo atrio e due ventricoli C. un solo atrio e un solo ventricolo D. due atri e un solo ventricolo E. due atri e due ventricoli

3030. L’insetto il cui sviluppo è caratterizzato da metamorfosi completa è detto: A. ortometabolo B. olometabolo C. ametabolo D. emimetabola E. ultrametabolo

3038. Il termine "anfibio" significa: A. vita acquatica B. vita terrestre C. privo di scheletro D. privo di corda E. doppio modo di vita

3031. Molti insetti durante lo sviluppo passano attraverso una metamorfosi completa. Se i quattro stadi che caratterizzano lo sviluppo negli insetti fossero messi in ordine temporale, quale sarebbe la disposizione CORRETTA? A. Crisalide/larva/uovo/adulto B. Uovo/crisalide/larva/adulto C. Uovo/larva/crisalide/adulto D. Larva/crisalide/adulto/uovo E. Nessuna delle quattro sequenze proposte 3032. Gli occhi composti sono organi visivi tipici dei/degli: A. chirotteri B. insetti C. vermi D. molluschi E. uccelli

RETTILI 3039.1 rettili sono animali caratterizzati dal fatto di: A. avere un metabolismo elevato e quindi una temperatura interna costante B. avere un metabolismo basso e quindi una temperatura interna che varia a seconda di quella esterna C. avere la pelle ricoperta di scaglie D. possedere la vescica natatoria E. riprodursi asessualmente 3040. Nei rettili la circolazione sanguigna è: A. doppia, incompleta B. doppia, completa C. semplice, completa D. aperta E. semplice, incompleta

3033. [O] Il trasporto dei gas respiratori tra esterno e interno negli Insetti avviene: A. mediante i globuli rossi B. mediante i polmoni C. attraverso la pelle D. mediante le antenne E. mediante trachee

3041. [V] Quale annesso embrionale ha permesso ai rettili di conquistare definitivamente l'ambiente terrestre? A. La placenta B. La corda dorsale C. L'amnios D. Un esoscheletro osseo E. Il celoma

3034. Corne e chiamato io stadio tra la larva e l'insetto adulto? A. Larva adulta B. Immagine C. Pupa D. Pronubo E. Amniote

3042. Quale dei seguenti animali NON è un rettile? A. Coccodrillo B. Salamandra C. Camaleonte D. Lucertola E. Tartaruga

3035. Quale, tra i seguenti ordini di insetti, è privo di ali? A. Coleotteri B. Imenotteri C. Collemboli D. Odonati E. Ditteri

3043. Le tartarughe sono: A. mammiferi B. invertebrati C. anfibi D. gasteropodi E. rettili

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE 3044. [V] I cheioni sono una categoria sistematica che com­ prende: A. i serpenti B. le lucertole C. le tartarughe D. i granchi E. i coccodrilli 3045. Rispetto alla riproduzione le vipere sono animali: A. placentati B. asessuati C. vivipari D. ovovivipari E. ovipari 3046. [V] La temperatura interna di un serpente è: A. uguale a quella delle proprie prede B. variabile C. costante D. uguale a quella di un mammifero E. uguale a quella dell'uomo UCCELLI 3047. Quali animali mantengono costante la loro temperatura interna? A. I rettili, i pesci e i mammiferi B. I rettili, gli uccelli e i mammiferi C. Tutti i vertebrati D. Gli uccelli e i mammiferi E. I pesci e i mammiferi 3048. Sono animali omeotermi: A. gli uccelli B. gli squali C. i serpenti D. i protozoi E. le tartarughe 3049. [M] Gli uccelli sono caratterizzati dal NON avere: A. diaframma B. circolazione doppia e completa C. eterotermia D. polmoni E. sterno 3050. Gli uccelli controllano la perdita di calore: A. cambiando il colore del piumaggio B. andando in letargo C. migrando in luoghi caldi D. modificando la posizione delle penne e quindi la quantità di aria inerte intrappolata vicino al corpo E. riparandosi dentro gli alberi 3051. [V] Gli uccelli coordinano perfettamente i muscoli connes­ si al volo e sanno facilmente orientarsi. Quale parte dei loro en­ cefalo è pertanto particolarmente sviluppata? A. Midollo spinale B. Bulbo C. Cervello D. Ipotalamo E. Cervelletto 3052. Indicare quale delle seguenti affermazioni è corretta: A. l'uomo è ovoviviparo

B. gli uccelli sono eterotermi C. i mammiferi sono eterotermi D. gli uccelli sono privi di denti E. il pipistrello appartiene alla classe degli uccelli 3053. Le ossa degli uccelli vengono dette: A. ossa pneumatiche B. ossa compatte C. ossa aeree D. ossa aleatorie E. ossa polmonari 3054. Il pinguino è: A. un anfibio B. un rettile C. un mammifero D. un uccello E. un cetaceo 3055. Quale fra i seguenti animali produce uova dotate di guscio rigido? A. Rana B. Pinguino C. Salmone D. Trota E. Canguro MAMMIFERI 3056.1mammiferi sono tutti caratterizzati: A. dal fatto che non depongono le uova B. dalla presenza di piume C. dalla presenza della placenta D. dalla circolazione del sangue in vasi chiusi E. dall'allattamento 3057. Tutti i mammiferi (identificare l'affermazione corretta): A. sono di grandi dimensioni B. nutrono i loro piccoli con il latte C. vivono sulla terraferma D. sono vivipari E. sono placentati 3058. L'uomo è un mammifero. In quanto tale una sua caratteri­ stica peculiare è di: A. allattare i figli B. avere una fecondazione interna C. avere una respirazione polmonare D. partorire figli vivi E. avere uno scheletro interno 3059.1mammiferi sono: A. ovovivipari B. ovipari e vivipari C. anovulari D. solo vivipari E. solo ovipari 3060. Si definiscono ovipari: A. animali in cui l'embrione si sviluppa nei corpo materno che lo nutre B. gli animali che depongono uova rivestite da un guscio calcareo C. tutti gli animali a riproduzione sessuale D. animali le cui femmine depongono le uova E. animali le cui uova sono trattenute nell'ovidotto finché non si schiudono; l'embrione non viene però nutrito dalla madre 609

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CAP. 6. IL MONDO ANIMALE

3061.1primati sono: A. Tutti invertebrati B. Mammiferi C. Invertebrati D. Valutazioni quantitative di reparti ospedalieri E. Gli organismi viventi più antichi

3070.1 placentati sono: A. mammiferi dei quali fa parte il serpente B. rettili C. uccelli, rettili e mammiferi D. invertebrati E. mammiferi dei quali fa parte l'uomo

3062. Indicare il mammifero filogeneticamente più lontano dall' uomo: A. Scimmia platirrina B. Orango C. Gorilla D. Gibbone E. Lemure

3071. Quale delle seguenti affermazioni relative alla balena è ESATTA? A. Ha respirazione branchiale B. È il più grande teleosteo del mondo C. Allatta la prole D. È un pesce a sangue caldo E. Ha il cuore diviso in tre cavità

3063.1Cetacei sono: A. Mammiferi B. Celenterati C. Pesci ossei D. Pesci cartilaginei E. Uccelli

3072. [V] Le affermazioni seguenti si riferiscono ai Mammiferi. Individuare l’unica ERRATA. A. Accudiscono i loro piccoli B. Alcuni discendono direttamente dagli uccelli C. Alcuni sviluppano i piccoli in un marsupio D. Alcuni depongono uova E. Tutti mantengono la temperatura corporea costante

3064. La foca è: A. un pesce osseo B. un anfibio C. un uccello D. un mammifero E. un pesce cartilagineo

ANIMALI OMEOTERMI ED ETEROTERMI 3073. Che cosa distingue gli animali omeotermi da quelli etero­ termi? A. Gli eterotermi vanno in letargo, gli omeotermi no B. Gli eterotermi disperdono calore, gli omeotermi lo mantengono C. Gli omeotermi hanno il sangue, gli eterotermi no D. Gli omeotermi devono vivere sempre alla stessa temperatura, gli eterotermi no E. Gli omeotermi tendono a mantenere la stessa temperatura, indi­ pendentemente dalle condizioni ambientali, gli eterotermi no

3065. L’ornitorinco è: A. un rettile terrestre B. un mammifero che depone uova C. un mammifero marsupiale D. un mammifero placentato E. un rettile acquatico 3066. Il pipistrello è un: A. anfibio B. uccello C. invertebrato D. mammifero E. pesce

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3067.1pipistrelli sono provvisti di sonar ed emettono: A. ultrasuoni B. raggi ultravioletti C. raggi X D. raggi gamma E. ferormoni 3068.ll delfino è un: A. anfibio B. pesce C. mammifero D. invertebrato E. rettile 3069. Il midao della famiglia dei mustelidi è un: A. pesce B. invertebrato C. anfibio D. rettile E. mammifero ► Il midao è una specie di tasso dall'odore sgradevole.

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3074. La differenza tra animali omeotermi ed eterotermi consiste nel fatto che: A. gli eterotermi hanno circolazione doppia e completa, gli omeo­ termi invece no B. gli omeotermi mantengono costante la loro temperatura, gli etero­ termi no C. gli eterotermi mantengono costante la loro temperatura, gli omeo­ termi no D. gli eterotermi hanno bisogno di mantenere costante la loro tem­ peratura, gli omeotermi invece no E. gli omeotermi vanno in letargo, mentre gli eterotermi no 3075. Con “omeotermia” si intende la capacità di: A. produrre ormoni B. mantenere una temperatura corporea costante C. riprodursi senza che si verifichi la fecondazione D. produrre le sostanze chimiche indispensabili per la vita E. regolare la composizione chimica dei liquidi corporei 3076. Cosa si intende con il termine "eterotermia"? A. La capacità di un corpo di mantenere bassa la propria temperatura B. La capacità di un corpo di mantenere costante la propria tempe­ ratura C. La capacità di un corpo di mantenere elevata la propria tempera­ tura D. La dipendenza della temperatura di un corpo dalla temperatura dell'ambiente esterno E. L'indipendenza della temperatura di un corpo dalla temperatura dell'ambiente esterno

CAP. 6. IL MONDO ANIMALE

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3077. Animali la cui temperatura corporea è variabile in rapporto 3085. [M/O] Quale affermazione riguardante gli animali è FALSA? alla temperatura ambientale, sono detti: A. Alcune specie animali si possono riprodurre in modo asessuato A. autotrofi B. Si tratta di organismi esclusivamente eterotermi B. eterotrofi C. Sono costituiti da cellule eucariotiche C. il quesito è senza soluzione univoca o corretta D. Sono organismi eterotermi o omeotermi D. eterozigoti E. Si tratta di organismi eterotrofi E. omeotermi STRUTTURE OMOLOGHE 3078. L'uomo, animale "a sangue caldo" è un: A. omeotermico B. sintermico C. eterotermico D. poichilotermico E. allotermico

3086. Lo studio e il confronto delle parti corporee di specie di­ verse, è detto: A. zoologia comparata B. anatomia comparata C. classificazione D. ricostruzione dei fossili E. biochimica comparata

3079. Quale parte del cervello regola la temperatura corporea negli animali omeotermi? 3087. NelTambito delle scienze biologiche il concetto di omolo­ A. Nessuna delle altre alternative è corretta gia assume significati diversi in base al livello strutturale cui è B. L'ipofisi riferito. Strutture corporee di organismi adulti diversi vengono C. L’ipotalamo interpretate come omologhe se: D. Il corpo calloso A. hanno la stessa derivazione embrionale E. Il cervelletto B. hanno subito lo stesso differenziamento cellulare C. hanno la stessa composizione genica D. si sono diversificate funzionalmente, pur essendo morfologica­ 3080. [V] L’omeotermia, ossia la capacità di mantenere costante mente uguali la temperatura corporea al variare di quella ambientale, è acqui­ E. svolgono la stessa funzione sita da: A. anfibi ed uccelli 3088. Le strutture omologhe degli esseri viventi: B. rettili ed uccelli A. sono presenti solo negli invertebrati C. uccelli e mammiferi B. hanno la stessa funzione, anche se sono anatomicamente diverse D. da tutti i vertebrati C. derivano da antenati diversi E. solo dai mammiferi D. hanno la stessa origine, indipendentemente dalla funzione svolta E. sono presenti solo nei vertebrati 3081. Quali animali mantengono costante la loro temperatura 3089. [M] Quali tra queste strutture sono omologhe tra loro? interna? A. Una fogliolina di muschio e la foglia di una rosa A. I pesci e i mammiferi B. Il corno del rinoceronte e quello del cervo B. I rettili, gli uccelli e i mammiferi C. L'occhio del polpo e quello del gatto C. Tutti i vertebrati D. Le branchie dei pesci e i polmoni D. Gli uccelli e i mammiferi E. La zampa anteriore del cane e l'ala del pipistrello E. I rettili, i pesci e i mammiferi 3082. Le lucertole sono prive di peli perché: A. vivono in climi caldi B. sono animali omeotermi C. sono animali eterotermi D. hanno le squame E. sono animali poco evoluti 3083. Sono animali omeotermi: A. le farfalle B. le foche C. le chiocciole D. le lucertole E. nessuno di quelli nominati 3084. Le balene sono animali: A. pecilotermi B. omeotermi C. ermafroditi D. autotrofi E. eterotermi

3090. [V] La pinna anteriore di una balena, il braccio di un uomo, l'ala di un pipistrello, la zampa di una lucertola sono definite strutture: A. analoghe B. omologhe C. diverse D. vestigiali E. larvali 3091. Individuare la coppia di organi omologhi: A. ala di libellula - ala di pipistrello B. pinna pettorale di delfino - pinna dorsale di squalo C. pinna caudale di squalo - ala di pipistrello D. pinna caudale del pesce volante - ala di uccello E. pinna pettorale di balena - braccio umano 3092. Quali tra i seguenti organi sono tra loro omologhi? A. Ala di uccello-ala di farfalla B. Ala di pipistrello-ala di farfalla C. Ala di uccello-arto d'insetto D. Ala di pipistrello-braccio umano E. Nessuna delle risposte è corretta

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©Artquiz BIO LO G IA 3093. Strutture simili nelle forme interne di specie diverse, dovu­ te a diversa origine evolutiva sono dette: A. analoghe B. omologhe C. fossili D. vestigiali E. convergenti QUIZ VARI RELATIVI AL MONDO ANIMALE 3094. [V] Un trauma cranico ha leso la parte superiore sinistra dell'encefalo di un gatto. In conseguenza di ciò nell'animale: A. si bloccano i movimenti respiratori B. viene compromessa la funzione visiva C. viene compromesso l'equilibrio D. gli arti di destra rimangono paralizzati E. si bloccano le contrazioni cardiache 3095. [V] L'iperventilazione orale, caratteristica dei cani dopo una corsa, è innescata da un "termostato” naturale situato: A. nei muscoli B. nell'ipotalamo C. sulla pelle D. nei vasi sanguigni E. sotto la lingua 3096. In generale il contenuto totale di acqua in un organismo animale: A. aumenta dai primi stadi di sviluppo fino alla senescenza B. oscilla notevolmente e regolarmente durante il corso della vita C. diminuisce dai primi stadi di sviluppo fino alla senescenza D. non è mai superiore al 60% del peso E. non varia durante tutta la vita 3097. Gli animali a fecondazione esterna, paragonati a quelli a fecondazione interna, di solito: A. producono un minore numero di uova B. non hanno riproduzione sessuata C. mettono in atto più cure parentali D. si riproducono per spore E. producono un maggior numero di uova 3098. Una fondamentale differenza tra piante e animali risiede nella capacità di: A. effettuare la respirazione cellulare B. adattarsi ad ambienti appropriati C. fissare l'anidride carbonica D. essere costituiti da cellule E. resistere alle malattie

CAP. 6. IL MONDO ANIMALE A. B. C. D. E.

Il corallo Il lievito Il mais Il plasmodio Lo streptococco

3102. Quale tra i seguenti animali NON è un ruminante? A. Cavallo B. Mucca C. Renna D. Cervo E. Giraffa 3103. Polipo e medusa sono individui: A. entrambi aploidi B. entrambi diploidi C. la medusa è diploide, il polipo aploide D. dipende da caso a caso E. la medusa è aploide, il polipo diploide 3104. Un polpo è: A. un anfibio B. un crostaceo C. un mollusco D. un celenterato E. una forma larvale di un animale acquatico 3105. Che cos'è un anemone di mare? A. Un crostaceo B. Un mollusco C. Un gasteropode D. Un cefalopode E. Un celenterato 3106. La scolopendra è: A. un mammifero australiano B. un artropodo C. non è un essere vivente D. un coleottero E. un anfibio ormai estinto 3107. Nei pesci ossei la camera branchiale si chiude per mezzo di una piastra chiamata: A. spiracolo B. copri-branchia C. coana D. stigma E. opercolo

3108. Quale di questi animali è un mammifero artiodattilo? 3099.1 processi vitali che avvengono nella maggior parte degli A. Orso B. Lupo animali, includono tutte le risposte tranne: C. Coniglio A. eliminare ossigeno D. Giraffa B. eliminare acqua e rifiuti E. Foca C. usare energia per il metabolismo D. assorbire carboidrati 3109.11 cuore di un mammifero artiodattilo presenta nel suo in­ E. riprodursi sieme: A. 3 cavità tra loro comunicanti 3100. Quale tra i seguenti è un animale? B. 4 cavità comunicanti tra loro a due a due A. L'HIV C. una sola cavità B. La spugna D. 2 cavità tra loro comunicanti C. Lo pneumococco E. 4 cavità tutte comunicanti tra loro D. Il lievito E. Il batteriofago ► Artiodattilo, dal greco, significa che possiede un numero pari di dita. 3101. Quale tra i seguenti organismi è un animale? 612

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CAP. 7. IL MONDO VEGETALE 3110. [V] Il cuore di una mucca presenta nel suo insieme: A. 3 cavità, tra loro comunicanti B. 4 cavità, tutte comunicanti tra loro C. 4 cavità, comunicanti tra loro due a due D. 2 cavità, tra loro comunicanti E. una sola cavità 3111. [V] Nell'apparato circolatorio dei pesci: A. il cuore è diviso in due cavità, due atri e la circolazione è semplice B. il cuore è diviso in tre cavità, due atri ed un ventricolo e la circola­ zione è semplice C. il cuore è diviso in due cavità, un atrio ed un ventricolo e la circo­ lazione è doppia D. il cuore è diviso in due cavità, un atrio ed un ventricolo e la circo­ lazione è semplice E. il cuore è diviso in tre cavità, due atri e un ventricolo e la circola­ zione è doppia ► Nei Pesci la circolazione è semplice: il sangue venoso che arriva al cuore va nel seno venoso, nell'atrio, nel ventricolo e infine nel co­ no arterioso, da dove va alle branchie. Da queste, rifornitosi di ossi­ geno, si spinge nei vari organi senza ripassare dal cuore. Un’ecce­ zione sono i Dipnoi: la circolazione può considerarsi doppia e incom­ pleta, in relazione con la possibilità di respirazione polmonare. 3112. L'ippocampo è: A. il cavalluccio marino B. il nome scientifico del rospo C. il polpo D. la stella di mare E. una specie di cavallo 3113. Degli aracnidi fanno parte: A. millepiedi B. gamberi e granchi C. farfalle D. ragni E. insetti 3114. Cosa sono gli ommatidi? A. Gli occhi elementari di insetti e crostacei B. I metameri di un anellide C. Le ali ispessite dei coleotteri D. Il primo paio di zampe dei diplopodi E. Le antenne dei crostacei ► Gli occhi degli insetti e dei crostacei sono occhi composti i cui elementi si chiamano ommatidi. 3115. In quali animali compare il celoma per la prima volta? A. Anellidi B. Cefalopodi C. Gasteropodi D. Platelminti E. Echinodermi

► È un piccolo uccello che vive nel bacino del Mar Mediterraneo. 3117. Quale dei seguenti animali è tipico della tundra? A. Renna B. Giraffa C. Lontra D. Pappagallo E. Pipistrello albolimbato 3118. Cos’è la trocofora? A. La teca esoscheletrica di un echinoderma B. La conchiglia dei molluschi C. L’esoscheletro dei crostacei D. La larva dei molluschi E. Il carapace delle tartarughe 3119. Cos’hanno in comune la lampreda e la zanzara? A. Sono entrambi ematofagi B. Sono entrambi animali volanti C. Sono entrambi vertebrati D. Sono entrambi artropodi E. Sono entrambi entomofagi 3120.1 ferormoni sono mezzi di comunicazione tra individui del­ la stessa specie, di tipo: A. elettrico B. chimico C. sonoro D. comportamentale E. fisico 3121. Individuare nel seguente insieme di animali quello fuori posto. A. Tigre B. lena C. Leone D. Lince E. Giaguaro ► La iena è fuori posto perché tigre, leone, lince e giaguaro sono della famiglia Felidae, mentre la iena è della famiglia lenidae. IL MONDO VEGETALE LE PIANTE 3122. Le piante sono organismi: A. consumatori B. decompositori C. saprofiti D. produttori E. azotofissatori

► Il celoma è una cavità che si trova tra il canale alimentare e la parete del corpo. Nell'uomo è ridotto al cavo peritoneale e al cavo pleurico.

3123. Le piante respirano: A. di notte B. sia di giorno che di notte C. di giorno D. mai E. saltuariamente

3116. Quale di questi animali è tipico della macchia mediterranea? A. Nocciolaia B. Alce C. Occhiocotto D. Castoro E. Marmotta

3124. Il corpo vegetativo (0 cormo) di una pianta è suddiviso in: A. vasi legnosi e foglie B. radice e caule C. radice, fusto e foglie D. radice, fusto, foglie e fiori E. epidermide e derma

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CAP. 7. IL MONDO VEGETALE

3125. La parte assile del cormo si chiama: A. xilema B. radice C. fiore D. foglia E. caule

3134. L'impollinazione anemofila viene effettuata grazie: A. all'acqua B. agii insetti C. al vento D. all'uomo E. ai frutti

3126. Le principali funzioni del fusto sono: A. trasportare nutrienti e acqua dalle radici alle foglie B. permettere alla pianta gli scambi respiratori C. permettere la riproduzione della pianta D. assorbire acqua e sali minerali E. effettuare la fotosintesi

3135. L’impollinazione delle orchidee è svolta da: A. nessun agente: le orchidee sono vegetali ermafroditi, non hanno bisogno di impollinazione B. vento C. pioggia D. uccelli e insetti E. uomo

3127. La patata è un esempio di fusto sotterraneo, noto come: A. bulbo B. tubero C. stolone D. rizoma E. micorriza 3128. Quale delle seguenti piante possiede il fusto sotterraneo? A. Il rododendro B. La rosa C. Il mughetto D. La gardenia E. L’azalea 3129. Le foglie e i fusti delle piante erbacee sono mantenute ri­ gide: A. dalla respirazione B. dall'amido accumulato nei vacuoli cellulari C. dal turgore cellulare D. dalla fotosintesi E. dalla traspirazione

3136. Nel fiore, dopo la fecondazione, l'ovario si trasforma: A. in frutto B. in legume C. in seme D. in polline E. in nocciolo 3137. Quale parte del fiore dopo la fecondazione si trasforma e diventa frutto? A. Il seme B. L'ovario C. Il polline D. Il petalo E. Quesito senza soluzione univoca 0 corretta 3138. Il frutto: A. si produce solo nelle piante con fiori B. serve per l’impollinazione C. si produce in tutte le piante D. è sempre commestibile E. serve per la propagazione asessuata

► li turgore dipende dal riempimento dei vacuoli. 3130. La fisiologica perdita di foglie, fiori 0 frutti maturi prende il nome: A. ablazione B. abduzione C. abscissione D. reazione a cascata E. abluzione

3139. Che compito ha il frutto? A. Di nutrire la pianta B. Di nutrire gli animali C. Di trasformarsi in seme D. Di proteggere il seme E. Di produrre il fiore ► Il frutto ha anche il compito di nutrire il seme.

3131. Gli organi riproduttori maschili del fiore si chiamano: A. stili B. pistilli C. petali D. stami E. stomi

3140. Da quale parte della pianta si sviluppa il seme ? A. foglia B. fiore C. stelo D. sepalo E. radice

3132. Gli organi riproduttivi femminili di un fiore sono: A. I sepali B. I pistilli C. Gli stami D. I petali E. Gli stomi

3141. Le piante a semi sono dette: A. cormofite B. alghe C. spermatofite D. briofite E. tallofite

3133. Gli stami sono: A. cavità presenti nei tessuti parenchimatosi B. concrezioni calcaree C. cilia per l'assunzione di cibo D. minuscoli fori presenti sulla superficie delle foglie E. organi produttori di polline

3142. In botanica, i termini “monocotiledone” e “dicotiledone” sono riferiti: A. al tipo di radice B. alla struttura dei gameti C. alla morfologia del seme D. al tipo di impollinazione

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CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI E.

alla modalità di nutrimento della pianta

D. al trattamento con sostanze minerali E. alla luce

3143.1 plastidi contenenti carotenoidi responsabili delia colora­ zione di frutti e fiori sono detti: 3151. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA? A. mitocondri A. Le piante acquatiche mancano di stomi nelle foglie sommerse B. sferoplasti B. Le piante acquatiche sono organismi autotrofi in quanto non re­ C. xilema e floema spirano ossigeno D. cromoplasti C. Le piante acquatiche hanno radici scarse o assenti E. sclerenchima D. Le piante acquatiche sfruttano l'anidride carbonica disciolta nell' acqua v 3144. Le angiosperme sono anche chiamate: E. Nonostante vivano in acqua, le piante acquatiche svolgono la A. senza semi fotosintesi B. non vascolarizzate C. gimnosperme INTERAZIONE TRA I VIVENTI D. cotiledoni ECOSISTEMA E COMUNITÀ BIOLOGICHE E. piante a fiore 3152. L'ecologia è 3145. Le angiosperme sono: A. una branca della biologia che ricerca strumenti per migliorare le A. spore riproduttive condizioni di vita B. alghe marine B. una disciplina statistica che analizza i livelli di inquinamento C. parti del dotto spermatico C. lo studio dei membri di una specie che vivono nella stessa area D. animali pluricellulari D. lo studio delle strategie per migliorare la qualità della vita degli E. le moderne piante superiori uomini E. una disciplina che studia le interrelazioni tra organismi viventi e il 3146. Nel fiore delle angiosperme l'insieme dei sepali costituisce: loro ambiente A. l'ovario B. la corolla 3153. Gli esseri viventi scambiano con l'ambiente esterno: C. il calice A. solo energia termodinamicamente utilizzabile D. il frutto B. materia ed energia E. quesito senza soluzione univoca o corretta C. solo energia 3147. Nel fiore delle angiosperme l'insieme dei petali costituisce: A. itepali B. il calice C. l'androceo D. il ricettacolo E. la corolla ► L'insieme dei petali forma la corolla del fiore, che costituisce la serie più interna di elementi del perianzio. È posta all'interno del cali­ ce e prima dell'androceo e del gineceo. La corolla e il calice formano il perianzio, ovvero l'insieme delle foglie sterili trasformate, che ha funzione di proteggere le foglie fertili (stami e carpelli) e richiamare gli impollinatori. 3148. Le conifere, per esempio pini e abeti, sono raggruppabili tra le: A. gimnosperme B. dicotiledoni C. piante vascolari senza semi D. angiosperme E. felci 3149. Quale delle seguenti piante produttrici di frutti usati dall'uomo nell'alimentazione appartiene alla famiglia delle Rosaceae? A. Castagno B. Arancio C. Pero D. Vite E. Arachide 3150. Il geotropismo è la risposta delle piante: A. alla forza di gravità B. all'assorbimento di acqua e sali minerali dal suolo C. al suolo

D. né materia né energia E. solo materia 3154. Per “biosfera” si intende: A. un'area geografica dove vivono organismi animali e vegetali di una stessa specie o di specie affini B. una porzione di ecosfera delimitata naturalmente C. l'insieme delle parti del pianeta Terra dove le condizioni ambien­ tali permettono lo sviluppo della vita D. una parte del pianeta Terra con caratteri e struttura relativamente uniformi E. la comunità delle specie di un ecosistema che vive in un determi­ nato ambiente 3155. Il termine "ecosistema" indica: A. il luogo occupato da una data specie B. l'interazione di organismi tra loro e con l'ambiente C. un insieme di individui della stessa specie D. l'insieme di individui appartenenti a specie diverse E. l'insieme di popolazioni che occupano un dato territorio 3156. Un ecosistema è: A. una catena alimentare B. l'insieme dei microrganismi e delle piante C. l'insieme dell'uomo e del suo ambiente D. il luogo dove vive una specie animale E. l'insieme degli esseri viventi e dell'ambiente fisico-chimico, colle­ gati da una comune rete alimentare 3157. Un ecosistema è caratterizzato: A. solo da un flusso di materia B. solo da un flusso di energia C. da un flusso di energia e da un ciclo di materia D. solo da un ciclo di materia E. solo da un ciclo di energia e da un ciclo di materia

615

© A rtquiz BIOLOGIA 3158. Un ecotipo è: A. un particolare fenotipo di una specie che vive in un determinato habitat B. una delle componenti ambientali del cline C. una distribuzione nord-sud di specie animali D. una distribuzione di specie vegetali in funzione della temperatura E. una graduale variazione geografica del fenotipo 3159. Il bioma con più specie animali è: A. il Polo Sud , B. la savana C. la foresta tropicale D. il deserto E. la macchia mediterranea

CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI C. predesertico D. monsonico E. sinico 3166. Temperatura media intorno allo zero, precipitazioni scarse e tundra sono tutte caratteristiche di un clima:

A. B. C. D. E.

temperato freddo asciutto nivale sinico temperato freddo umido seminivale

3167. Cos’è la produttività primaria di un ecosistema?

A. La biomassa prodotta dai consumatori primari B. Il nutrimento dei consumatori secondari 3160. Una comunità di diverse specie, e il suo ambiente abiotico C. Il risultato della decomposizione della materia organica D. La quantità di materia organica presente in una parte o nell’intero costituiscono un/una: ecosistema A. ecosistema E. La velocità con cui i produttori trasformano l’energia solare in B. biosfera C. rete alimentare energia chimica D. catena alimentare 3168. In un ecosistema il flusso di energia attraverso una catena E. livello trofico alimentare:

A. B. C. D. In un ecosistema, temperatura, umidità e clima rappresen­ E.

► Per ambiente abiotico si intende l'intero complesso delle caratteri­ stiche fisiche e chimiche dell'ambiente inorganico che influenza gli organismi viventi. 3161. tano: A. fattori biotici B. livelli trofici C. fattori competitivi D. fattori abiotici E. fattori meteorologici

3162.1 fattori biotici sono: A. gli elementi chimici e fisici dell'ambiente B. gli organismi viventi in un ecosistema C. le piante viventi in un ecosistema D. l'umidità relativa e la temperatura E. gli ecosistemi 3163. Temperatura media superiore a venti gradi, piogge zenitali e savana sono tutte caratteristiche di un clima: A. desertico caldo B. temperato caldo C. monsonico D. subequatoriale E. equatoriale ► Le piogge zenitali sono quelle che si manifestano quando il sole è allo zenit. 3164. Temperatura media elevata, piovosità abbondante, ma stagionale, e jungla sono tutte caratteristiche di un clima: A. equatoriale B. subequatoriale C. predeserticò D. desertico caldo E. monsonico 3165. Temperatura media elevata, abbondanti precipitazioni, elevata escursione termica stagionale e foresta a laurifoglie so­ no tutte caratteristiche di un clima: A. mediterraneo B. temperato fresco

616

inizia dai consumatori primari inizia dall'energia radiante del sole non subisce trasformazioni viene ceduto tutto all'ultimo livello trofico aumenta a ogni livello trofico

3169. In un ecosistema l'energia:

A. B. C. D. E.

fluisce dagli eterotrofi agli autotrofi fluisce dagli organismi più piccoli ai più grandi fluisce dagli organismi autotrofi agli eterotrofi circola in continuazione, senza perdersi cambia la direzione del flusso a seconda dell'ecosistema

3170. Le piramidi ecologiche possono rappresentare:

A. B. C. D. E.

le concentrazioni di inquinanti nel suolo i cicli biogeochimici la struttura trofica dell'ecosistema le concentrazioni di inquinanti nell'aria la gerarchia sociale di alcuni mammiferi

3171. [MIPS] Una rete trofica è: A. la serie di trasformazioni della materia nella biosfera B. il trasferimento di energia dal detrito organico ai vegetali C. la serie di trasferimenti di materia e energia in una comunità bio­ logica D. l'interazione competitiva in una comunità biologica E. la catena alimentare del pascolo 3172. [V] In ambito ecologico per "popolazione" si intende:

A. un insieme di organismi viventi di specie affini B. un gruppo di organismi viventi della stessa specie che occupano una data zona C. un gruppo numeroso di organismi viventi D. tutti gli organismi viventi presenti in un preciso ambiente E. un gruppo di organismi viventi in cui siano rappresentate le prin­ cipali specie che occupano un ecosistema 3173. [V] In ambito biologico l’insieme degli organismi di una stessa specie che vivono in una determinata area geografica costituiscono:

A. un ecosistema B. una popolazione C. un genere

CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI D. una famiglia E. una comunità 3174. Una nicchia ecologica è occupata da:

A. B. C. D. E.

un ospite e il suo parassita una piccola comunità una popolazione un insieme di animali di specie diversa un insieme bilanciato di organismi autotrofi ed eterotrofi

3175. Animali o piante, ma non entrambi insieme, si raggruppa­ no in:

A. B. C. D. E.

biomi comunità biocenosi popolazioni ecosistemi

3176. [V] Il complesso di animali e vegetali di un determinato ecosistema è denominato:

A. B. C. D. E.

biocenosi nicchia ecologica biotipo popolazione zoocenosi

3177. Che cosa si intende per biodiversità?

A. B. C. D. E.

La diversità genotipica all'interno di una stessa specie La varietà di specie all'interno di una comunità biologica La diversità fenotipica tra le specie La ricombinazione genica La frequenza di mutazioni in una popolazione

3178. L'habitat è rappresentato:

A. B. C. D. E.

dalla caratteristiche fisiche di un animale dalla regione geografica in cui l'animale vive dal luogo in cui l'animale vive dal luogo dove un animale va in letargo dall'Insieme delle tane che l'animale ha nella sua vita

3179. Gli organismi marini, sia animali che vegetali, che vivono sospesi nell'acqua, costituiscono:

A. B. C. D. E.

ilvolvo il benthos il necton il plancton il sospeso

► I tre grandi gruppi in cui si differenziano gli animali acquatici sono il plancton, il necton e il benthos: Il plancton è la categoria ecologica che comprende il complesso di organismi acquatici galleggianti che, non essendo in grado di dirigere attivamente il loro movimento (almeno in senso orizzontale), vengo­ no trasportati passivamente dalle correnti e dal moto ondoso. Per queste sue caratteristiche, il plancton si distingue dal necton, il complesso di organismi viventi nella colonna d'acqua e dotati di nuo­ to attivo, e dal benthos, costituito dagli organismi abitanti i fondali e con i quali mantengono uno stretto rapporto di carattere trofico. Il plancton comprende microorganismi (alghe unicellulari, protozoi etc.), larve, piccoli animali (come i crostacei che formano il kriil), ma anche organismi di una certa mole come meduse e alghe pluricellu­ lari (quali i sargassi). Per definizione, dal necton sono escluse le forme di vita vegetali, in quanto non capaci di movimenti propri (laddove esistono invece un fitoplancton e un fitobentos).

© A rtquiz BIOLOGIA Per fitoplancton si intende l'insieme degli organismi autotrofi fotosintetizzanti presenti nel plancton, ovvero da quegli organismi in grado di sintetizzare sostanza organica a partire dalle sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia. Il fitoplancton si trova alla base della catena alimentare nella stra­ grande maggioranza degli ecosistemi acquatici. 3180. Gli animali che vivono fissi sul fondo marino, formano: A. il sedimento B. il benthos C. il pelagos D. il plancton E. il necton CATENA AUMENTARE 3181. Una catena alimentare è: A. una serie di processi industriali attraverso la quale vengono tra­ sformati prodotti alimentari da immettere sul mercato B. la sequenza di trasferimento del cibo da un livello trofico all'altro C. la vendita di generi alimentari tramite una catena di negozi D. una serie di reazioni biochimiche che, all'interno di un dato orga­ nismo, portano all'utilizzazione di un determinato tipo di alimento E. un processo biologico a più tappe di accrescimento degli organi­ smi 3182. La catena alimentare è: A. l'insieme degli animali consumatori B. il rapporto alimentare che esiste all'Interno di una comunità eco­ logica C. l'insieme degli animali erbivori e carnivori D. l'insieme delle reazioni metaboliche dell'organismo E. l'insieme dei vegetali produttori 3183. La sequenza corretta di una tipica catena alimentare è: A. erbivori - carnivori - piante fotosintetiche B. piante fotosintetiche - carnivori - erbivori C. erbivori - piante fotosintetiche - carnivori D. carnivori - erbivori - piante foto sintetiche E. piante fotosintetiche - erbivori - carnivori 3184. La sequenza fondamentale dei componenti della catena alimentare in un ambiente terrestre è la seguente: A. non esiste una sequenza obbligata B. piante verdi - erbivori - carnivori - decompositori C. piante verdi - decompositori - erbivori - carnivori D. carnivori - erbivori - decompositori -piante verdi E. decompositori - piante verdi - carnivori - erbivori 3185. Indicare la CORRETTA sequenza di una tipica catena ali­ mentare: A. erbivori - autotrofi - carnivori B. erbivori - carnivori - piante fotosintetiche C. autotrofi - erbivori - carnivori D. carnivori - erbivori - decompositori E. carnivori - piante fotosintetiche - erbivori 3186. In una catena alimentare gli organismi produttori sono rappresentati da: A. organismi erbivori B. batteri C. muffe e funghi D. organismi autotrofi E. organismi eterotrofi

617

© A rtquiz BIOLOGIA 3187. Nella catena alimentare gli organismi autotrofi:

A. B. C. D. E.

sono onnivori sono i protozoi non esistono si trovano alla fine della catena si trovano all’inizio della catena

CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI 3196. Un criterio tradizionale che distingue i vegetali dagli ani­ mali è basato su una delle seguenti caratteristiche metaboliche: A. respirazione B. autotrofia C. glicolisi D. fermentazione E. anaerobiosi

3188. In una catena alimentare un animale erbivoro rappresenta un:

A. B. C. D. E.

consumatore secondario consumatore terziario consumatore primario decompositore produttore primario

3197. L'autotrofia è un processo di: A. divisione cellulare B. autofecondazione C. organicazione di composti inorganici D. sviluppo virginale dell'uovo E. autoeliminazione della cellula, insieme al processo dell’apoptosi

3189. Che cosa significa essere erbivoro?

A. B. C. D. E.

Essere in grado di nutrirsi di cellulosa Possedere il rumine Non potersi nutrire altro che di erba Non potersi nutrire altro che di graminacee Mangiare ortaggi ma non frutta

3190. [V/PS] Una mucca è:

A. B. C. D. E.

un autotrofo un produttore un decompositore un consumatore secondario un consumatore primario

3191.1carnivori sono:

A. B. C. D. E.

autotrofi produttori consumatori primari consumatori secondari decompositori

3192. L'abbinamento non corretto tra organismo e relativo livel­ lo trofico è:

A. B. C. D. E.

alghe - produttori cavalletta - consumatore primario funghi - decompositori aquila - consumatore terziario topo - consumatore primario

3193. Gli organismi che ottengono nutrimento dalla degradazio­ ne delle sostanze di rifiuto e dai corpi di organismi morti sono:

A. B. C. D. E.

decompositori autotrofi consumatori primari produttori consumatori secondari

3198. Ciò che distingue fondamentalmente le piante verdi dagli animali è che le prime sono capaci di sintetizzare i propri costi­ tuenti cellulari utilizzando sostanze organiche semplici, hanno cioè proprietà: A. fermentative B. glicolitiche C. anaerobiotiche D. autotrofiche E. respiratorie 3199. Che cosa significa per un organismo, essere autotrofo? A. Nutrirsi di alimenti vegetali B. Non dipendere da altri organismi per la propria nutrizione C. Essere parassita D. Respirare E. Nutrirsi di alimenti animali 3200. Gli organismi autotrofi: A. Vanno incontro a morte in ambienti in cui sia presente l'ossigeno B. Si procurano composti organici essenziali per la propria sopravvi­ venza da altri organismi C. Sono capaci di produrre le proprie molecole organiche a partire da molecole inorganiche . D. Quando l'ambiente diventa sfavorevole si trasformano in forme quiescenti e molto resistenti, dette endospore E. Vivono in condizioni di temperatura elevata e spesso in ambienti acidi 3201. [V] Quale delle seguenti affermazioni è corretta? A. Solo gli eterotrofi hanno bisogno di assumere composti chimici dall’ambiente B. La respirazione cellulare è presente soltanto negli eterotrofi C. Soltanto gli autotrofi contengono mitocondri D. Gli autotrofi possono nutrirsi a partire da CO2 e da altre sostanze inorganiche E. Soltanto gli eterotrofi richiedono la presenza di ossigeno

3194.1decompositori sono:

A. B. C. D. E.

organismi che decompongono H2 O e CO2 esclusivamente funghi che si nutrono di resti di piante e di animali organuli che eliminano il materiale inutilizzabile dalla cellula organismi che si nutrono di resti di piante e di animali enzimi che scindono le proteine ORGANISMI AUTOTROFI ED ETEROTROFI

3195.

A. B. C. D. E.

La respirazione è caratteristica:

degli organismi autotrofi e dei saprofiti degli organismi eterotrofi e dei saprofiti esclusivamente degli organismi autotrofi degli organismi autotrofi e degli eterotrofi esclusivamente degli organismi eterotrofi

618

3202. Indicare l'affermazione ESATTA. A. Gli organismi autotrofi convertono energia luminosa in energia chimica B. Sono tutte affermazioni esatte C. Gli organismi eterotrofi sono in grado di utilizzare qualsiasi forma di energia D. I mammiferi sono per lo più eterotrofi E. Il flusso dell'energia chimica procede dagli organismi eterotrofi agli organismi autotrofi 3203. Gli organismi viventi sono detti autotrofi quando ricavano energia da: A. radiazioni solari B. sali inorganici

CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI C. radiazioni ionizzanti D. reazioni chimiche inorganiche E. reazioni chimiche organiche ► In particolare, gli organismi autotrofi che ricavano energia dalle radiazioni solari, sono detti fotoautotrofi, quelli che ricavano energia da composti inorganici, chemioautotrofi. 3204. Gli organismi in grado di trasformare l’anidride carbonica in composti organici sono detti:

A. B. C. D. E.

saprofiti parassiti eterotrofi autotrofi simbionti

3205. Quale delle seguenti sostanze è presente negli organismi autotrofi?

A. B. C. D. E.

Adrenalina Tiroxina Clorofilla Collageno Glicogeno

3206. Le briofite sono vegetali:

A. B. C. D. E.

simbionti parassiti eterotrofi autotrofi procarioti

3207. Quali delle seguenti sostanze è tipicamente presente negli organismi autotrofi:

A. B. C. D. E.

adrenalina collageno insulina cellulosa glicogeno

3208. Una fondamentale differenza fra piante ed animali risiede nelle capacità di:

A. B. C. D. E.

resistere alle malattie adattarsi ad ambienti appropriati non essere attaccati da virus fissare CO2 respirare

3209. Le piante verdi sono organismi viventi di grandissima im­ portanza biologica perché possono:

A. trasformare l'energia radiante in energia di legame, scindendo le molecole d'acqua B. utilizzare direttamente l'energia solare per sintetizzare le proprie proteine C. idrolizzare i glucidi utilizzando l'energia solare D. vivere senza bisogno di ossigeno che, anzi, eliminano come pro­ dotto di rifiuto E. sintetizzare le proteine senza spendere energia chimica 3210. La primaria importanza biologica generale delle piante verdi dipende dalla capacità di:

A. B. C. D. E.

ridurre l'intensità della radiazione solare sulla Terra purificare l'aria costruire sostanze organiche sintetizzare grandi quantità di ATP assorbire dall'ambiente acqua e anidride carbonica

© A rtquiz BIOLOGIA 3211. Cosa s’intende per organismi “fotoautotrofi”? A. Organismi che possono fare a meno di fonti esterne di materie prime B. Organismi che possono fare a meno di qualunque forma esterna di energia C. Organismi la cui sopravvivenza dipende dalla disponibilità di energia luminosa e di materiali specifici D. Organismi che utilizzano come fonte di energia materiali prodotti dagli organismi chemioautotrofi E. Organismi che possono utilizzare radiazioni elettromagnetiche per la sintesi di molecole inorganiche 3212. Gli organismi capaci di utilizzare i nitrati sono: A. le alghe e i funghi B. gli animali e le piante verdi C. solo le piante verdi D. solo gli animali E. le piante verdi e i batteri denitrificanti 3213. Le piante superiori sintetizzano aminoacidi assorbendo azoto dal suolo sotto forma di: A. azoto molecolare B. ammonìaca C. azoto ureico D. nitriti E. nitrati 3214. Le leguminose svolgono nella biosfera un ruolo importan­ te nel ciclo: A. del fosforo B. dell'azoto C. dell'acqua D. dell'ossigeno E. del carbonio 3215. Indicare quale dei seguenti organismi è autotrofo: A. lievito B. uomo C. vibrio cholerae D. virus E. nessuno degli organismi proposti 3216. Dei seguenti viventi è autotrofo: A. riccio di mare B. betulla C. Escherichia coli D. insetto E. bue 3217. Quale dei seguenti organismi è autotrofo? A. La spugna B. L'uomo adulto C. Il fungo D. La tenia E. Il pisello 3218. Alcuni viventi sono in grado di sintetizzare tutti i propri componenti organici a partire da componenti inorganici (auto­ trofi) mentre altri (eterotrofi) non ne sono capaci; indicate quale tra questi viventi è autotrofo completo: A. uomo B. lichene C. stafilococco D. cipresso E. fungo porcino

619

©Àrtquiz BIOLOGIA 3219. [V] Sono organismi autotrofi:

A. B. C. D. E.

i funghi e le piante gli organismi saprofagi esclusivamente le piante qualunque organismo che utilizzi i nutrienti di natura esogena le piante e i cianobatteri

3220. Un organismo è eterotrofo quando dipende per la nutri­ zione solo:

A. B. C. D. E.

da molecole inorganiche presenti nel suolo da molecole inorganiche provenienti da fonti esterne da molecole organiche provenienti da fonti esterne da processi chemiosintetici dalla fotosintesi

3221. Un organismo eterotrofo si distingue da uno autotrofo perché:

A. B. C. D. E.

non ha metabolismo energetico può formare molecole organiche complesse può assimilare sostanze organiche preformate non è capace di regolare la propria temperatura possiede un proprio materiale genetico

3222. Si definisce eterotrofo un:

A. organismo capace di fotosintesi B. organismo che non è capace di procedere alla sintesi di alcune sostanze organiche C. mutante nella sintesi dell'RNA D. mutante nella sintesi del DNA E. organismo che è capace di procedere alla sintesi delle proteine 3223. Gli organismi eterotrofi:

A. B. C. D. E.

negli ecosistemi svolgono il ruolo di produttori non esistono più si nutrono di composti inorganici trasformano composti inorganici in composti organici si nutrono di composti organici

3224. Sono eterotrofi gli organismi:

A. che fanno solo fermentazione B. che utilizzano direttamente l'energia solare C. che utilizzano l'energia contenuta negli alimenti attraverso'la re­ spirazione e la fermentazione D. che sono aerobi E. il cui nucleo è racchiuso da una membrana 3225. L'uomo è un organismo:

A. B. C. D. E.

ermafrodita eterotermo eterotrofo autotrofo partenogenetico

3226. [V] Indicare la frase corretta.

A. B. C. D. E.

Tutti i batteri sono eterotrofi Gli animali ed i funghi sono autotrofi Gli animali ed i funghi sono eterotrofi Le piante sono eterotrofe di notte Le piante sono eterotrofe

3227. Indicare l'affermazione ERRATA.

A. B. C. D. E.

Gli eterotrofi utilizzano carbonio organico Gli eterotrofi sono in grado di utilizzare l'energia solare I mammiferi sono eterotrofi Gli autotrofi convertono energia luminosa in energia chimica Il flusso dell'energia chimica procede dagli autotrofi agli eterotrofi

620

CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI 3228. Gli animali non possono vivere senza piante perché: A. rimarrebbero privi di acqua B. riceverebbero una quantità eccessiva di luce e calore C. l'azoto in eccesso ne impedirebbe la respirazione D. non ci sarebbe azoto nell'atmosfera E. rimarrebbero privi di energia utilizzabile 3229. Gli animali hanno bisogno delle piante per vivere, perché esse forniscono loro: A. luce e calore B. sostanze organiche C. azoto D. ossigeno e azoto E. acqua e vitamine 3230.1 vertebrati ricavano il proprio azoto mediante: A. alimenti B. respirazione C. bevande D. esposizione al sole E. assorbimento cutaneo SIMBIOSI, COMPETIZIONE, PARASSITISMO E OPPORTUNISMO 3231. La simbiosi è un tipo di rapporto interspecifico in cui: A. entrambi gli individui traggono vantaggio o solo uno dei due sen­ za danneggiare l’altro B. nessuno dei due trae vantaggio dall'associazione C. solo uno dei due individui trae vantaggio dall'associazione D. uno dei due individui trae vantaggio senza danno per l'altro E. un individuo sfrutta l'altro danneggiandolo 3232. Una associazione duratura tra esseri viventi, con vantag­ gio reciproco si chiama: A. saprofitismo B. sinergismo C. parassitismo D. biotipo E. simbiosi mutualistica 3233. Una simbiosi in cui entrambe le specie traggono beneficio è detta: A. competitiva B. commensalistica C. mutualistica D. saprofitica E. parassitaria 3234. Si definisce simbiosi mutualistica: A. un tipo di divisione cellulare B. un'associazione di organismi appartenenti alla stessa specie con reciproco vantaggio C. un'associazione di organismi diversi in cui uno solo ne trae van­ taggio D. un'associazione di organismi diversi con reciproco vantaggio E. un'associazione di organismi senza influenze reciproche 3235. Tra le forme di interazione ecologica di due organismi ap­ partenenti a specie diverse, il commensalismo si può definire come un rapporto nel quale: A. entrambi i componenti appartengono alla stessa specie B. uno dei componenti trae vantaggio senza danno per l'altro C. entrambi i componenti condividono la stessa nicchia ecologica D. uno dei componenti trae vantaggio con danno per l'altro E. entrambi i componenti traggono vantaggio

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CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI 3236. La forma di simbiosi in cui un individuo ottiene un van­ taggio mentre l'altro non è né avvantaggiato né danneggiato viene indicata con il termine di: A. commensalismo B. mutualismo C. parassitismo D. associazione E. predazione 3237. Un lichene è: A. una colonia di lieviti B. un fungo C. una muffa D. un'alga marina E. una forma di simbiosi tra un'alga e un fungo 3238. Dalla associazione (simbiosi) fra un'alga e un fungo si forma: A. un parassita B. un batteriofago C. un lichene D. un pratista E. un micete

da organismi morti sono detti:

A. B. C. D. E.

saprofiti eterotrofi parassiti autotrofi simbionti

3245.1 parassiti e i saprofiti:

A. sono importanti per la degradazione della sostanza organica non vivente presente nel suolo B. uccidono la cellula ospite C. recano vantaggi alla cellula ospite D. si nutrono di organismi morti E. necessitano di materiale organico 3246. Un parassita come la tenia è un esempio di organismo ermafrodita perché:

A. B. C. D. E.

si sviluppa con metamorfosi ha organi riproduttori maschili e femminili vive nel tubo digerente dell'ospite ha riproduzione asessuata ha fecondazione e sviluppo interni

3247. Si definisce "opportunista":

3239. Le interazioni in cui due organismi sono limitati dalla di­ sponibilità reciproca di cibo, spazio, acqua o luce sono dette relazioni di: A. interdipendenza B. commensalismo C. competizione D. mutualismo E. parassitismo 3240. Due organismi che utilizzano le stesse risorse disponibili in quantità limitate vengono definiti: A. parassiti B. competitori C. commensalisti D. mutuaiisti E. predatori 3241. Il parassitismo è un rapporto tra due individui in cui: A. ambedue hanno degli svantaggi B. ambedue hanno dei vantaggi C. uno dei due uccide rapidamente l'altro e se ne nutre D. uno ha dei vantaggi e l’altro non è favorito né danneggiato E. uno ha dei vantaggi a svantaggio dell’altro 3242. Il parassitismo è: A. una interazione da cui entrambi gli organismi che vi partecipano traggono un vantaggio B. una interazione tra organismi della stessa specie C. un'interazione in cui uno solo degli organismi partecipanti è vivo D. un'interazione tra organismi di specie diverse, di cui uno trae van­ taggio e l’altro risulta danneggiato E. una interazione da cui entrambi gli organismi che vi partecipano risultano danneggiati 3243. Quale dei seguenti termini indica un parassita dell’uomo? A. Cenobio B. Plasmodio C. Rizobio D. Estrogeno E. Desmosoma 3244. Gli organismi che si procurano nutrimento assorbendolo

A. un organismo simbionte B. un agente infettivo solitamente innocuo che diventa patogeno negli organismi defedati C. una figura sanitaria, operante in ambito ospedaliero, preposta all'orientamento e al consiglio sull'approccio terapeutico più op­ portuno D. un microrganismo che vive nell'intestino umano e produce vita­ mine E. un soggetto affetto da disturbo ossessivo-compuisivo che lo porta a adeguarsi alle situazioni per trarne vantaggio CICLI BIOLOGICI, ELEMENTI E COMPOSTI CHIMICI. L'ATMOSFERA 3248. Il pool di riserva nel ciclo dell'azoto si trova

A. B. C. D. E.

nelle radici delle piante nel suolo nell'aria nella componente biotica nell'acqua

3249. Che cos’è il ciclo dell’acqua?

A. Un sistema di depurazione per le acque reflue industriali B. L’insieme dei processi che portano alla formazione dell’urina C. La successione di trasformazioni che interessano l’acqua presen­ te sulla Terra D. Una serie di cascate artificiali disposte in successione E. L’insieme dei processi che permettono di rendere potabili le ac­ que di un fiume 3250. Quale delle seguenti alternative sintetizza correttamente le fasi del ciclo dell’acqua?

A. Evaporazione - infiltrazione - umidità del suolo - deflusso dei corsi d’acqua B. Accumulo superficiale - evaporazione - umidità del suolo - de­ flusso dei corsi d’acqua C. Accumulo superficiale - evaporazione - infiltrazione - umidità del suolo - deflusso dei corsi d’acqua D. Evaporazione - infiltrazione - umidità del suolo - accumulo nei bacini artificiali E. Accumulo superficiale - evaporazione - infiltrazione - deflusso dei corsi d’acqua 621

© A rtquiz BIOLOGIA 3251. Relativamente al ciclo del fosforo:

A. tutte le affermazioni sono corrette B. il fosforo non si trova nell'atmosfera C. gli organismi necessitano di fosforo per la sintesi di ATP e di acidi nucleici D. nei vertebrati, il fosforo si trova in grande quantità nel tessuto osseo e nei denti E. le piante incorporano il fosforo sotto forma di ioni fosfato 3252. Le sostanze non biodegradabili alterano i naturali cicli biogeochimici perché:

A. B. C. D. E.

uccidono le piante le piante non possono decomporle i microrganismi non possono decomporle uccidono l'uomo i loro coloranti sono velenosi

3253. L'elemento chimico su cui si basa l'organizzazione dei viventi è:

A. B. C. D. E.

l'azoto il carbonio l'idrogeno il fosforo l'ossigeno

3254. Il ciclo biologico del carbonio si compie:

A. solo per l'intervento di batteri detti metanogeni, che degradano rifiuti organici a metano B. solo all'interno di ecosistemi terrestri C. grazie alle sole attività biologiche degli animali D. grazie alla coesistenza di organismi animali e vegetali E. solo all'interno di ecosistemi marini 3255. La principale fonte di energia dei mammiferi deriva da:

A. B. C. D. E.

ossidazione di composti contenenti carbonio ossidazione di composti contenenti zolfo materiali inorganici di varia origine riduzione di composti azotati fotosintesi

3256. Tra le seguenti proprietà una sola non è comune a tutti gli esseri viventi. Quale?

A. B. C. D. E.

Evoluzione Sintesi di macromolecole Organicazione del carbonio Riproduzione Conversione di energia

3257. Il carbonio atmosferico viene fissato dalla:

A. B. C. D. E.

traspirazione fotosintesi del fitoplancton respirazione decomposizione di organismi morti combustione di sostanze fossili

3258. Nel ciclo del carbonio, le piante verdi:

A. B. C. D. E.

ossidano il monossido di carbonio per produrre energia hanno bisogno di ossigeno producono anidride carbonica in grande quantità producono solo ed esclusivamente fruttaSio

riducono l'anidride carbonica a glucosio

3259. Gli elementi chimici più abbondanti della materia vivente sono:

A. carbonio - fosforo - potassio- calcio B. carbonio - ossigeno - idrogeno - potassio

622

CAP. 8. INTERAZIONE TRA I VIVENTI C. carbonio - azoto - ossigeno - sodio D. carbonio - idrogeno - ossigeno - azoto E. carbonio - azoto - calcio - ossigeno 3260.1composti organici di interesse biologico sono costituiti da: A. soltanto C, H, N, 0 B. soltanto C, H, N, 0, S C. prevalentemente C, H, 0, N ma con piccole percentuali di diversi altri elementi D. soltanto H e 0, cioè acqua E. tutti gli elementi naturali (circa 90) ma in proporzioni diverse 3261.1 componenti organici che formano gli esseri viventi, an­ che se ne esistono di tantissimi tipi differenti, sono costituiti dalla combinazione di pochissimi elementi chimici, ovvero: A. Calcio, idrogeno, litio, ossigeno, fosforo, potassio B. Carbonio, idrogeno, calcio, ossigeno, potassio, zolfo C. Carbonio, litio, azoto, ossigeno, calcio, zolfo D. Carbonio, potassio, azoto, ossigeno, fosforo, zolfo E. Carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo, zolfo 3262. Quale delle seguenti molecole NON contiene azoto? A. Un trigliceride B. Una proteina C. Un peptide D. Un nucleoside E. Un enzima 3263. Quali sono i composti fondamentali della materia vivente? A. Amminoacidi B. Carboidrati, acidi grassi, amminoacidi e acidi nucleici C. Carboidrati e lipidi D. Carboidrati, amminoacidi e lipidi E. Emoglobina e albumina 3264. Quali sono i fondamentali composti organici che costitui­ scono la materia vivente? A. Carbonio e idrogeno B. Nessuna deile altre alternative è corretta C. Lipidi e glucidi D. Glucidi, lipidi, proteine e nucleotidi E. Lipidi e nucleotidi 3265. Spesso, nei composti organici, una ossidazione consiste: A. in una idrogenazione B. nella reazione con il fosfato C. in una deidrogenazione D. nell'acquisizione di elettroni E. in una reazione con l'ATP 3266. La macromolecola biologica più rappresentata in natura, tra queste, è: A. la cellulosa B. il DNA C. il colesterolo D. l’amido E. l’RNA 3267. Quale dei seguenti materiali biologici non viene sintetizza­ to dalle cellule dell'uomo? A. Collageno B. Glicogeno C. Colesterolo D. Cheratina E. Cellulosa

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CAP. 9. MICRORGANISMI E SISTEMA IMMUNITARIO 3268. Indicare l'affermazione ERRATA. A. La chimica degli esseri viventi è basata sui composti del carbonio B. Gli elementi principali che costituiscono gli esseri viventi sono in grado di formare legami covalenti forti C. C, H, 0 ed N sono i principali elementi presenti negli esseri viventi D. La composizione chimica degli esseri viventi è simile a quella del pianeta Terra E. Gli esseri viventi sono costituiti da composti del carbonio e da sostanze inorganiche 3269. Gli oligoelementi sono elementi: A. con scarsa rilevanza biologica B. presenti in tracce C. di piccole dimensioni D. che si trovano solo in alcuni organismi E. con pochi elettroni 3270. Quale dei seguenti elementi chimici entra nella costituzio­ ne della materia vìvente svolgendo un ruolo importante per il trasporto dell'ossigeno? A. Ferro B. Cadmio C. Vanadio D. Molibdeno E. Zolfo 3271. Qual è attualmente il componente principale della bassa atmosfera ( 0 troposfera) della Terra? A. Azoto B. Anidride carbonica C. Metano D. Vapore acqueo E. Ossigeno 3272. L'atmosfera primitiva della Terra probabilmente non con­ teneva: A. ossigeno B. biossido di azoto C. acqua D. ammoniaca E. idrogeno 3273. La prima atmosfera formatasi sulla Terra era probabilmente: A. ricca di carboidrati B. respirabile C. riducente D. ossidante E. ricca di amminoacidi

B. C. D. E.

un composto gassoso contenente circa il 20% di ossigeno una miscela gassosa contenente circa l'80% di ossigeno una miscela gassosa contenente azoto e ossigeno in parti uguali una miscela gassosa contenente circa il 78% di azoto

3276. Da che cosa è composta l'aria?

A. B. C. D. E.

Miscela di: ossigeno 40%, Miscela di: ossigeno 49%, Soprattutto ossigeno Miscela di: ossigeno 20%, Miscela di: ossigeno 79%,

azoto 30%, idrogeno 30% azoto 50% e altri gas azoto 79% e altri gas azoto 20% e altri gas

3277. L'importanza dello strato di ozono risiede nel fatto di:

A. B. C. D. E.

incrementare l'ossigeno nell'aria intensificare la radiazione del visibile intensificare la radiazione ultravioletta schermare la radiazione dell'infrarosso lontano schermare la radiazione ultravioletta

3278. Identificare l'affermazione errata. L'ozono:

A. sta lentamente aumentando B. è essenziale nello strato alto dell’atmosfera (stratosfera) C. contribuisce a schermare la superficie terrestre, difendendola dalla pericolose radiazioni ultraviolette D. è una sostanza inquinante di origine antropica negli strati bassi dell'atmosfera (troposfera) E. è una forma molecolare dell'ossigeno (O3) 3279. Il temuto aumento della temperatura terrestre dovuto al cosiddetto "effetto serra" dipende:

A. B. C. D. E.

dall'aumento di ossigeno nell'atmosfera dallo scioglimento dei ghiacci polari dall'abbassamento degli oceani dal buco dell'ozono dall'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera

3280. Quale pH deve avere la pioggia per essere considerata "pioggia acida" da un punto di vista ambientale?

A. 1,9, il legame interessato risulta ionico. 588. L’elettronegatività può essere definita come: A. l’energia in gioco nel processo di addizione di un elettrone ad un atomo B. l’energia necessaria per ionizzare un atomo C. la tendenza di un atomo ad attrarre gli elettroni di legame D. l'energia liberata da un atomo in seguito all’acquisto di un elettrone E. l’energia necessaria per rompere un legame chimico 589. [M/V/PS] L'elettronegatività è: A. la capacità di un elemento di cedere elettroni B. l'energia necessaria per strappare un elettrone ad uno ione nega­ tivo C. l'energia ceduta quando su un atomo giunge un elettrone dall' esterno D. la capacità di un elemento di attrarre elettroni di legame E. la capacità di condurre la corrente 590. L’elettronegatività di un elemento misura la tendenza di un atomo A. a formare uno ione negativo B. a condurre la corrente elettrica C. ad attrarre verso il nucleo i suoi elettroni D. ad assumere una carica negativa E. ad attrarre verso di sè gli elettroni di un legame in cui è coinvolto 591. [0] Una delle differenze tra un elemento del sesto gruppo rispetto ad uno del settimo gruppo dello stesso periodo consi­ ste nel fatto che: A. l'elemento del sesto gruppo ha raggio atomico minore di quello del settimo B. l'elemento del sesto gruppo ha elettronegatività minore di quello del settimo C. l'elemento del sesto gruppo ha carattere meno metallico di quello del settimo D. l'elemento del sesto gruppo ha elettronegatività maggiore di quel­ lo del settimo E. l'elemento del settimo gruppo ha due elettroni in più nell'ultimo livello rispetto a quello del sesto 592. [0] L'elettronegatività è: A. minore nel carbonio che nel litio B. maggiore nel fluoro che nell'ossigeno C. maggiore nel fosforo che nell'azoto D. minore nell'ossigeno che nello zolfo E. maggiore nel potassio che nel litio 593. Trovare la frase ERRATA: A. un atomo si riduce quando acquista uno 0 più elettroni

©Artquiz CHIM ICA B. una soluzione 1 molare (1 M) contiene una mole di soluto in 1 litro di soluzione C. un solido ionico è formato da ioni negativi e positivi che vengono tenuti assieme da una forza di tipo coulombiano D. l’elettronegatività è l’energia necessaria per ionizzare un atomo E. un legame covalente è triplo quando i due atomi mettono in co­ mune sei elettroni ► L’energia della risposta D si riferisce all’energia di ionizzazione che è l’energia necessaria a strappare un elettrone ad un atomo. L’elettronegatività non è una energia. 594. Ordinare in ordine decrescente di elettronegatività i se­ guenti elementi: Ca, CI e K. A. K > Ca > CI B. Ca > K > CI C. C I> K > C a D. CI > Ca > K E. Ca > CI > K 595. Ordinare in ordine crescente di elettronegatività i seguenti elementi: Mg, CI, Na. A. CI < Na < Mg B. CI < Mg < Na C. Na < CI < Mg D. Mg < CI < Na E. Na < Mg < CI 596. Ordinare in ordine crescente di elettronegatività i seguenti elementi: F, Fe, Na. A. F < Na < Fe B. Na < F < Fe C. Fe < F < Na D. F < Fe < Na E. Na < Fe < F 597. Ordinare in ordine crescente di elettronegatività i seguenti elementi: CI, Fe, Na. A. CI < Na < Fe B. Fe = Na < CI C. Fe < CI < Na D. CI < Fe < Na E. Na < Fe < CI 598. Ordinare in ordine decrescente di elettronegatività i se­ guenti elementi: Na, Mg, F. A. Na > Mg > F B. Mg > Na > F C. F > Mg > Na D. Na > F > Mg E. F > Na > Mg 599. L'elemento più elettronegativo è: A. F B. Na C. Cs D. CI E. S 600. Il cesio è l’elemento con elettronegatività: A. a metà tra quella del rutenio e quella dello zirconio B. più alta tra tutti gli elementi della tavola periodica C. analoga a quella del potassio D. più elevata dell’idrogeno E. più bassa tra tutti gli elementi della tavola periodica

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©Artquiz CHIM ICA ► Il cesio (Cs) e (anche) il trancio (Fr) sono gli elementi meno elet­ tronegativi ( 0 più elettropositivi come talvolta si usa dire). IL LEGAME CHIMICO 601. Quale definizione riguardo ai legame chimico è corretta? A. coinvolge solo i nuclei di due atomi diversi B. coinvolge solo gli elettroni tra due nuclei C. coinvolge tutte le particelle del nucleo D. non coinvolge alcuna particella del nucleo E. - coinvolge solo i neutroni di due atomi diversi

CAP. 4 . IL LEGAME CLIIMICO LEGAME IONICO Il legame ionico è un’interazione di tipo attrattivo molto forte, avente natura elettrostatica, priva di direzionalità che si instaura tra ioni di segno opposto, cationi e anioni, sia allo stato solido che allo stato liquido. Un legame assume carattere ionico quando la differenza di elettronegatività tra i due contraenti è > 1,9.

608. [V/PS] Il legame ionico è un legame: A. di natura elettrostatica che si instaura tra ioni di segno opposto B. in cui gli elettroni vengono condivisi tra due atomi uguali C. intermolecolare 602. [V] Individuare quale tra le seguenti affermazioni sui legami D. apolare E. che si instaura tra atomi metallici chimici è FALSA. A. I legami chimici possono formarsi solo tra sostanze allo stato 609. [M/PS] Per legame ionico si intende la forza di attrazione: liquido A. tra gli ioni dello stesso elemento B. I legami chimici caratterizzano tutti i composti chimici B. tra gli atomi negli elementi C. I legami chimici possono essere di tipo covalente polare C. tra il nucleo e gli elettroni negli atomi dei composti D. I legami chimici possono formarsi tra atomi di carbonio D. tra gli elettroni e i protoni in qualsiasi atomo E. I legami chimici possono formarsi tra atomi diversi tra loro E. tra ioni di segno opposto nei composti 603. Tutti i legami chimici 610.11 legame ionico: A. non sono mai di natura elettrostatica A. dipende dal numero di neutroni B. sono forze di attrazione B. dipende dall’orientamento degli orbitali C. sono forze di attrazione fra elettroni e nuclei C. è tipico delle molecole biatomiche D. sono forze di attrazione tra nuclei D. dipende dalla forza elettrostatica E. sono forze di attrazione e di repulsione E. dipende dal tipo di orbitale ► Sebbene più test ufficiali delle Prof. Sanitarie abbiano riconosciuto univocamente che la risposta esatta del quiz sia la B, si rileva come anche la risposta C sia ugualmente corretta, perché le forze di attra­ zione si esercitano esclusivamente tra elettroni e nuclei. 604. Per formare i legami chimici gli atomi utilizzano: A. i neutroni B. protoni e neutroni C. i protoni D. coppie di protoni E. gli elettroni 605. Gli atomi tendono a legarsi ad altri atomi formando legami chimici: A. per raggiungere un maggior potenziale di ionizzazione B. per raggiungere una condizione di maggiore energia C. per raggiungere una condizione di minore energia D. per raggiungere una minore elettronegatività E. nessuna delle risposte precedenti è corretta

611. Un legame ionico si forma tra due atomi che hanno: A. volumi atomici uguali B. non hanno differenza di elettronegatività C. grande peso molecolare D. una grande differenza di elettronegatività E. una piccola differenza di elettronegatività 612. Fra due atomi con grande differenza di elettronegatività, si forma: A. un legame di coordinazione B. un legame ionico C. un legame dativo D. un legame covalente omopolare E. un legame covalente eteropolare 613.11 cesio è il metallo alcalino più elettropositivo, il fluoro l'alogeno più elettronegativo. Tra loro quindi: A. formano legami covalenti B. non posso formare legami C. formano legami di coordinazione D. formano legami sia ionici sia covalenti E. formano legami ionici

606. Quando due atomi si legano, per energia di legame si in­ tende: A. la somma del contenuto energetico di ciascun elettrone coinvolto, nel legame 614. [O] Il legame ionico si forma: B. l'energia di attivazione A. tra un semimetallo e un metallo C. l'energia donata da un atomo all'altro nella formazione del legame B. tra un metallo e un metallo D. l'energia acquistata dagli atomi per la formazione del legame C. tra un gas nobile e un metallo E. l'energia perduta dagli atomi per la formazione del legame D. tra un non metallo e un non metallo E. tra un metallo e un non metallo 607. [V] Quale dei seguenti è un radicale? A. HOO 615. Quale tra le seguenti affermazioni è esatta? B. HO* A. Gli elementi della classe dei metalli presentano alte energie di C. HOionizzazione D. R-COOB. Una reazione esotermica assorbe calore dall’ambiente E. H30 + C. Il legame ionico è generato da forze di attrazione di tipo elettrostatico ► Un radicale è un atomo 0 un composto con un elettrone spaiato. D. Una molecola di Cb è un elettrolita forte in soluzione acquosa

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CAP. 4 . IL LEGAME CHIMICO E.

Una lega è un miscuglio eterogeneo di metalli

616. Indicare in quale delle seguenti sostanze il legame è dovuto principalmente a forze elettrostatiche: A. cloruro di sodio B. acqua C. sodio D. diamante E. acido cloridrico 617. Nella combinazione di un elemento del gruppo IA (metalli alcalini) con uno del gruppo VIIA (alogeni) si forma: A. un legame ionico B. un legame dipolo/dipolo C. un legame covalente polare D. un legame dativo E. un legame metallico

© A rtquiz CHIM ICA 622. Gli atomi X e Y formano un composto ionico di formula XY2 . Quali sono i corretti numeri atomici di X e Y tra quelli proposti? A. X= 12, Y = 9 B. X = 11, Y = 16 C. X = 1 4 ,Y = 8 D. X = 3, Y = 17 E. X = 6, Y = 16 ►X è uno ione bivalente positivo e Y è uno ione monovalente nega­ tivo. La risposta A è l’unica chimicamente compatìbile con tale affer­ mazione. Si tratta infatti del composto CaF2.

623. Qual è il tipo di legame che si instaura tra sodio e cloro nel cloruro di sodio? A. Legame covalente polare B. Legame covalente puro C. Legame a idrogeno D. Legame dativo 618. [M/O] Nella Tavola Periodica l’elemento R appartiene al E. Legame ionico Gruppo 17, l’elemento X al Gruppo 1 e l'elemento T al Gruppo 16. Se questi elementi reagiscono tra loro formando dei compo­ 624. Tra quali delle seguenti coppie di elementi si stabilisce un sti binari, quale combinazione descrive il carattere più probabile legame ionico? di ciascun legame? A. S e O A. R + X = covalente; R + T = ionico; X + T = ionico B. Ce CI B. R + X = ionico; R + T = ionico; X + T = covalente C. N eH C. R + X = ionico; R + T = covalente; X + T = covalente D. BreCI D. R + X = ionico; R + T = covalente; X + T = ionico E. Rb e Br E. R + X = covalente; R + T = ionico; X + T = covalente 625. Indicare la coppia di elementi che possono legarsi con un ► Nota: il Miur ha ritenuto corretta anche la risposta C: infatti se legame ionico. l’elemento X si trova in alto nel Gruppo 1 e T si trova in basso nei A. He CI Gruppo 16 la differenza di elettronegatività non è sufficiente a forma­ B. K e B r re un legame ionico. C. N eH D. HeeAr 619. Quale delle seguenti formule possiede i legami con la mas­ E. K eC sima polarità? A. K2S 626. [V] Tra quali delle seguenti coppie di elementi si stabilisce B. KF un legame prevalentemente ionico? C. AI2O3 A. Ke CI D. MgCh B. H eC E. LiCI C. S e O D. Fe e Fe ► KF è costituito dai due elementi tra i quali è maggiore la differenza E. Si e I di elettronegatività. In LiCI, infatti, Li si trova più in alto nel gruppo rispetto a K e CI si trova più in basso rispetto a F. Tutti gli altri con­ 627. [V] Indicare la coppia di elementi che possono legarsi con tengono elementi che non appartengono al I 0 al VII Gruppo. un legame ionico: A. He CI 620. In quale dei seguenti composti è riscontrabile un legame B. H eP ionico: C. K e F A. anidride carbonica D. N eH B. acqua E. HeeAr C. ammoniaca D. nitrato di potassio 628. Il legame presente nel composto CsF è: E. acido acetico A. ionico B. covalente omopolare ► Il nitrato di potassio è un sale e in tutti i sali ci sono legami ionici. C. dativo -In questo caso i due ioni sono K+ e NO3'. D. a ponte di idrogeno E. covalente polarizzato 621.11 legame che si forma tra un metallo alcalino e un alogeno è: 629. Nel composto NaCI è presente un legame : A. dativo A. covalente polare B. covalente puro B. a ponti di idrogeno C. ionico C. omeopolare D. covalente polarizzato D. ionico E. metallico E. metallico

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CAP. 4 . IL LEGAME CHIMICO

LEGAME COVALENTE 630. In quali delle seguenti sostanze il legame tra gli atomi è di natura ionica? Il legame covalente è un’interazione di tipo attrattivo molto forte, ba­ A. bromuro di potassio sata sulla condivisione di coppie di elettroni tra i due nuclei degli B. cloruro di idrogono atomi che si legano. Esso ha caratteristiche dipolari (legame cova­ C. ammoniaca lente polare 0 eteropolare, tra due contraenti aventi diversa elettroD. acqua negatività, ove la differenza sia < 1,9) 0 no (legame covalente puro E. diamante od omopolare, tra due contraenti aventi identica elettronegatività), ed 631. [V] Quale indicazione può far supporre che un composto è dotato di definita direzionalità. binario sia ionico? A. i due elementi che lo costituiscono sono entrambi dello stesso 637. Come si definisce un legame covalente? A. un legame tra protoni periodo B. un legame forte B. i due elementi che lo compongono sono entrambi metalli C. un legame tra sali C. il composto conduce la corrente elettrica solo allo stato solido D. in chimica non esistono legami covalenti D. i due elementi che lo compongono sono entrambi non-metalli E. dei due elementi che lo costituiscono uno appartiene al gruppo I E. un legame debole e l’altro al gruppo VII 638. Il legame covalente A. è più debole del legame ad idrogeno ►Affinché ii legame abbia carattere ionico è necessario che la diffe­ B. è il legame caratteristico dei composti organici renza di elettronegatività tra i due contraenti sia rilevante (> 1,9). C. è tipico dei composti salini D. in acqua si scinde per solvatazione 632. Quale delle seguenti sostanze è un composto ionico? E. tiene uniti sodio e cloro nel cloruro di sodio A. CI2 B. H2 639. [O/PS] Il legame covalente si forma quando due atomi: C. CI2 O A. trasferiscono tutti gli elettroni di valenza da un atomo ad un altro D. MgCI2 B. mettono in comune tutti gli elettroni E. HCI gassoso C. mettono in comune una coppia di elettroni D. mettono in comune tutti gli elettroni di valenza 633. Il legame è ionico nel composto di formula: E. trasferiscono uno 0 più elettroni da un atomo ad un altro A. KCI B. HCI 640. Il legame covalente è dovuto alla compartecipazione di: C. NH3 A. un solo protone fra due atomi D. 0 2 B. cariche positive e negative E. CH3COOH C. elettroni e protoni fra due atomi D. almeno due elettroni fra due atomi E. almeno due protoni fra due atomi 634. Il legame è ionico nel composto di formula: A. NHs 641. [M] Nella molecola NH3, l’atomo di azoto mette in comparte­ B. H20 cipazione con ciascun atomo di H: C. CO2 A. tre elettroni D. NaF B. due elettroni E. CI2 C. un elettrone D. nessun elettrone 635. Valutate le seguenti affermazioni sul legame ionico: 1.il legame ionico si forma tra elementi con valori di elettronegatività E. quattro elettroni molto diversi; 2.11 legame ionico si forma tra elementi con valori di potenziale di 642. Come viene definito il legame che unisce due atomi di idro­ geno? prima ionizzazione molto simili; A. legame allosterico 3.11legame ionico si verifica soltanto in soluzione acquosa; B. legame covalente 4.11legame ionico è un legame direzionale; C. legame ionico 5.11legame ionico è un legame non direzionale. D. legame a idrogeno UNA sola delle seguenti affermazioni è CORRETTA. Quale? E. legame neutro A. soltanto le affermazioni 1 e 5 sono giuste B. soltanto le affermazioni 2 e 5 sono giuste 643. Il legame di coordinazione o dativo è un legame: C. soltanto le affermazioni 1 e 2 sono giuste A. covalente D. soltanto le affermazioni 2 e 3 sono giuste B. ionico E. soltanto le affermazioni 1 e 4 sono giuste C. doppio D. dipolo-dipolo 636. Una soluzione di NaCI contiene ioni sodio e ioni cloro. E. a idrogeno Questi ioni esistono: A. solo in presenza di acidi forti ► È un legame covalente in cui un atomo mette due elettroni e l’altro B. sia nel sale solido che in soluzione nessuno. Non si differenzia in nulla rispetto ai normali legami nei C. solo in soluzione quali ogni atomo mette a disposizione un elettrone. Esempio di le­ D. solo in soluzione apolare gami di coordinazione: per addizione di un idrogenione all'ammonia­ E. solo in soluzione dopo il riscaldamento ca oppure all’acqua si formano, rispettivamente, gli ioni NH3) in calce (CaO) + anidride carbonica (CO2 ), processo che avviene con assorbimen­ to di calore (endotermico) D. evaporazione dell'acqua, cioè passaggio dallo stato liquido allo stato gassoso a temperature superiori a 100 °C E. condensazione, dell'acqua dallo stato liquido allo stato solido a basse temperature 919. L'entropia può essere definita come: A. il calore scambiato in una trasformazione a pressione costante B. la variazione di energia di un sistema in seguito a una trasforma­ zione

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CAP. 6 . TERMODINAMICA C. una misura dell'energia media dei legami presenti negli individui chimici che compongono il sistema D. la misura dello stato di disordine molecolare di un sistema E. la somma di tutte le energie possedute dal sistema 920. L'entropia è la funzione di stato correlata: A. al disordine del sistema B. all'entalpia del sistema C. all'energia interna del sistema D. al calore del sistema E. alla temperatura del sistema 921. L'entropia dell'universo: A. è nulla B. è sempre in aumento essendo l'universo un sistema isolato C. tende a un valore unitario D. diminuisce continuamente E. rimane costante 922. Può l’entropia di un sistema non isolato diminuire? A. Sì B. No C. Dipende dalla velocità della reazione D. Dipende dalla variazione di entalpia del sistema E. Dipende dalla temperatura ► Molte delle reazioni biochimiche in un organismo avvengono con diminuzione di entropia: l’organismo non è però un sistema isolato. 923. Quale fra queste sigle indica la variazione di entropia? A. AG B. AH C. AS D. AZ E. AU 924. [M] L'energia totale di un sistema isolato: A. può aumentare 0 diminuire a seconda della natura del sistema B. tende sempre ad aumentare C. aumenta sempre se aumenta la pressione D. ècostante E. tende sempre a diminuire 925. In termodinamica la somma di tutte le energie possedute dai componenti di un sistema si definisce energia: A. libera B. di legame C. potenziale D. nucleare E. interna 926. Una trasformazione in un sistema chiuso è spontanea quando: A. provoca un aumento dell’energia libera del sistema B. provoca una diminuzione dell'energia libera del sistema C. determina un aumento del grado di disordine del sistema D. provoca un aumento di energia interna del sistema E. è esotermica, avviene cioè con sviluppo di calore 927. Affinché una trasformazione in un sistema termodinamico chiuso sia spontanea è necessario che: A. la variazione di energia libera sia positiva B. sia fortemente esotermica C. la variazione di energia libera sia negativa D. avvenga con emissione di calore E. la variazione di entropia sia positiva

CAP. 7 . LE SOLUZIONI

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928. [0] Indica il motivo per cui ogni trasformazione chimica è accompagnata da effetti energetici: A. gli atomi dei reagenti si trasformano in atomi diversi che formano tra loro legami più stabili nei prodotti B. i prodotti sono sempre sostanze con maggiore stabilità, quindi il sistema finale ha sempre maggiore energia C. i nuclei degli atomi dei reagenti si trasformano in nuclei più piccoli e quindi diminuisce l’energia interna del sistema D. i legami chimici presenti nei reagenti sono diversi da quelli pre­ senti nei prodotti e quindi cambia l’energia chimica E. alcune sostanze reagenti cambiano il proprio stato di aggrega­ zione e quindi devono assorbire 0 cedere calore

Un solvente crea numerose deboli interazioni con il soluto allo scopo di solubilizzarlo. Le più comuni interazioni sono le deboli forze di van der Waals (dipolo indotto), la più forte interazione dipolo-dipolo e l'ancora più forte interazione dei legami idrogeno. La solubilità di una determinata sostanza dipende dalla temperatura. Esistono infatti le dissoluzioni endotermiche e le dissoluzioni esoter­ miche. Le dissoluzioni endotermiche sono quelle in cui viene trasferita ener­ gia (sotto forma di calore) dall'ambiente verso il sistema, ovvero si verifica un assorbimento di calore e pertanto, in questo caso, la so­ lubilità aumenta proporzionalmente alla temperatura. Una dissolu­ zione endotermica può essere descritta come: soluto + solvente + calore —> soluzione. ►La differenza di energia tra i reagenti e i prodotti viene espressa Le dissoluzioni esotermiche, invece, sono quelle che cedono energia sotto forma di variazione dell'entalpia AH. all'ambiente esterno. Pertanto, in questo secondo caso, la solubilità diminuisce con l'aumento della temperatura. Una dissoluzione eso­ termica può essere descritta come: soluto + solvente —» soluzione + 929. [0] I sistemi viventi utilizzano composti ricchi di energia calore. chimica per mantenere il loro livello di organizzazione. Pertanto nelle trasformazioni chimiche che avvengono nei sistemi viventi: A. l’entropia diminuisce 930. Quando il soluto X è aggiunto al solvente Y viene rilasciato B. l'entropia aumenta calore. Quale delle seguenti affermazioni deve essere vera nel C. la temperatura rimane costante processo di solvatazione? D. l'entalpia tende sempre ad aumentare A. I legami rotti nel soluto X devono essere più forti dei legami rotti E. la temperatura diminuisce nel solvente Y B. I legami rotti nel soluto X devono essere più deboli dei legami ► Nelle normali condizioni dei sistemi biologici (a temperatura e rotti nel solvente Y pressioni costanti) le variazioni di energia libera, di entalpia ed entro­ C. I legami formati in soluzione devono essere più forti dei legami pia sono fra loro correlate secondo l’equazione: AG = AH - TAS, rotti nel soluto X e nel solvente Y dove AG è la variazione di energia libera di Gibbs del sistema che D. I legami formati in soluzione devono essere più deboli dei legami sta reagendo e AH (negativo quando il sistema rilascia calore rotti nel soluto X e nel solvente Y nell’ambiente circostante) la variazione di entalpia, T la temperatura E. Nessuna delle risposte precedenti assoluta e AS (positivo quando l’entropia aumenta) la variazione di entropia del sistema. Negli organismi viventi, l’ordine interno è con­ servato mediante il prelievo di energia libera dall’ambiente circostan­ 931. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette circa le pro­ te, e restituendo all’ambiente energia ed entropia, in perfetto accordo prietà solventi dell'acqua? con la seconda legge della termodinamica. 1. Tutte le sostanze ioniche si sciolgono in acqua 2. Tutte le sostanze covalenti sono insolubili in acqua 3. La solubilità dei solidi generalmente aumenta con l'aumenta­ LE SOLUZIONI re della temperatura Soluti e solventi possono essere classificati come polari (idrofili 0 A. Solo 3 B. Solo 1 lipofobi) e non polari 0 apolari (lipofili 0 idrofobi). La polarità di un solvente può essere misurata a mezzo della costan­ C. Solo 2 te dielettrica 0 del momento del dipolo. Il carattere polare 0 apolare D. Solo 2 e 3 di un solvente determina la natura dei composti che il solvente può E. Nessuna sciogliere e la natura degli altri solventi e/o liquidi che possono esse­ re ad essi miscelati. Di norma, solventi polari sciolgono meglio com­ ► Non tutte le sostanze ioniche si sciolgono in solventi polari come posti polari e solventi non polari sciolgono meglio composti non pola­ l’acqua: la solubilità dipende dalla energia di attrazione tra gli ioni allo ri ("il simile scioglie il simile"). Composti fortemente polari come i sali stato solido e dalla energia di interazione degli ioni con il solvente. Le inorganici 0 gli zuccheri si sciolgono solo in solventi molto polari co­ sostanze con legami covalenti, ma polari, sono generalmente solubili me l'acqua, mentre composti fortemente apolari come gli olii' 0 le in acqua (glucosio, urea). La maggior parte dei solidi si scioglie in un cere si sciolgono solo in solventi organici estremamente apolari, co­ solvente assorbendo calore (solubilizzazione endotermica) quindi il me l’esano. Similmente, acqua e esano ( 0 aceto e olio d'oliva) non processo è favorito dall’aumento della temperatura. Ci sono dei solidi sono miscibili l'una con l’altro e si separeranno velocemente forman­ che si sciolgono sviluppando calore (processo esotermico) e quindi do due fasi distinte, anche dopo aver mescolato energicamente. Ov­ la loro solubilità è sfavorita dall’aumento della temperatura. viamente la regola sopra esposta deve essere assunta con cautela: composti ionici come CaC03 non sono solubili, se non in piccolissi­ ma quantità, in acqua. Questo perché le interazioni tra gli ioni nel 932. [M/PS] La solubilità di una sostanza in un solvente viene cristallo sono molto più forti delle interazioni degli ioni con le moleco­ definita come: A. la metà della concentrazione necessaria a saturare la soluzione le d’acqua. La maggior parte dei solventi hanno densità minore dell'acqua. Sono B. la concentrazione 1 m quindi più leggeri e, se immiscibili, si separeranno sopra l'acqua. C. la concentrazione 1 M Un'importante eccezione sono i solventi alogenati, come il clorofor­ D. la concentrazione della soluzione satura E. la concentrazione 10 M mio, che si separeranno sul fondo.

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CAP. 8 . LE SOLUZIONI

© Artquiz C H IM IC A 933. La solubilità di un soluto solido o liquido in un solvente, all' aumento della temperatura: A. diminuisce sempre B. non varia in quanto la solubilità è una proprietà intrinseca del soluto per quel solvente C. aumenta sempre D. diminuisce o aumenta a seconda che il soluto si sciolga con svi­ luppo o assorbimento di calore E. diminuisce sempre a meno che il soluto non reagisca con il sol­ vente 934. La solubilità in acqua di un sale, all'aumentare della tempe­ ratura: A. è sempre uguale, indipendentemente dalla natura del sale B. diminuisce se la dissoluzione del sale è esotermica (avviene con sviluppo di calore) C. non dipende dalla temperatura D. diminuisce in ogni caso E. aumenta in ogni caso

937. L'espressione “il simile scioglie il suo simile” viene spesso utilizzata nella descrizione dei processi di solubilizzazione. Che cosa si intende per “simile” fra solvente e soluto? A. la densità B. la natura polare o apolare delle molecole C. il numero di atomi di idrogeno presenti nelle molecole D. la massa molare E. la struttura spaziale delle molecole 938. Definendo S la solubilità in moli/litro dell’idrossido ferroso, il suo prodotto di solubilità sarà pari a: A. 4 • S3 B. S C. S2 D. 2 • S E. 3 • S ► Fe(OH)2(s) Fe2+ + 20H-. Se con S si definisce la solubilità dell’idrossido ferroso in moli/litro, la concentrazione di Fe2+ sarà S mentre la concentrazione di Ohi- sarà 2S. Quindi poiché Kps = [Fe2+] • [OH']2 = S • (2S)2 = 4S3. 939. Nell'acqua, solvente polare, si scioglie meglio: A. la benzina B. l'etere C. NaCI 712

942. [V] Quale dei seguenti composti è il più solubile in acqua? CH2 = CHCI B. c h 3—CH2OH C. c h 3— D. CHCI3 CH2- C H 2— CH;

A.

£ I

936. L'espressione "il simile scioglie il simile" è un criterio pra­ tico per la scelta di un solvente e significa che: A. il solvente e il soluto devono avere volumi molecolari simili B. il solvente e il soluto devono avere forme molecolari simili C. un solvente polare scioglie meglio un soluto polare e uno apolare scioglie meglio un soluto apolare D. il solvente e il soluto devono avere masse molecolari simili E. il solvente e il soluto devono avere simile densità

941. [0] Quale dei seguenti composti si scioglie meglio in acqua? A. benzina B. etere dietilico C. grasso neutro D. solfato di rame E. cellulosa

0

► La concentrazione diminuisce perché il volume aumenta per effet­ to dell’aumento della temperatura.

940. [M/PS] Quale delle seguenti sostanze si scioglie meglio in acqua? A. la benzina B. l'etere dietilico C. il solfato di potassio D. la cellulosa E. un grasso neutro

0 0

935. All’aumentare della temperatura la concentrazione di una specie chimica in soluzione espressa come molarità: A. cambia come T213 B. rimane costante C. cambia di segno D. diminuisce E. aumenta

D. un sapone E. un grasso

E. OH ► Infatti, è presente un ossidrile alcolico in grado di instaurare lega­ mi a idrogeno con l'acqua, mentre la porzione idrocarburica idrofobi­ ca è minore. Il quiz è comunque ambiguo perché anche l’acetone (CH3— CO— CH3) è completamente miscibile con l’acqua come l’alcol etilico. 943. L'alcol metilico è solubile in acqua perché: A. provoca il fenomeno dell’idrolisi B. forma complessi C. forma legami a idrogeno D. va incontro a dissociazione E. è una molecola apolare 944. [V] Quale dei seguenti liquidi è miscibile con un egual vo­ lume di acqua? A. Etere etilico B. Alcol metilico C. Olio di paraffina D. Etere di petrolio E. Cloroformio ► Infatti, è l’unico composto in grado di formare forti legami a idro­ geno con H2 O. 945. Quale delle seguenti sostanze si scioglie in acqua con no­ tevole sviluppo di calore? A. H2SO4 B. HCN C. KNOs D. NaCI E. SO2 946.1 composti ionici: A. sono solubili in solventi incapaci di formare legami a idrogeno B. sono più facilmente solubili in solventi apolari C. sono più facilmente solubili in solventi polari D. non sono mai solubili in acqua E. sono sempre solubili in benzina

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CAP. 7 . LE SOLUZIONI 947.1 composti ionici sono solubili in: A. idrocarburi aromatici B. idrocarburi alifatici C. solventi polari D. solventi apolari E. acidi grassi ► Perché per vincere la grande richiesta energetica necessaria per l’allontanamento dei due ioni, il catione e l'anione devono recuperare stabilità attraverso il meccanismo della solvatazione. L’affermazione “sono solubili” è troppo perentoria: ci sono composti ionici che non sono solubili (se non in piccolissima quantità) nei solventi polari. Le nostre ossa (fatte di fosfato di calcio Ionico) e le Dolomiti (fatte di carbonato di calcio e magnesio) non si sciolgono nell’acqua.

E.

danno luogo sia a una scissione omolitica che a una eterolitica

954. Una molecola si dice idrofoba se essa: A. è insolubile in acqua B. è carica negativamente C. possiede atomi di azoto D. è solubile in acqua E. è polare 955. Perché l'olio non si scioglie in H2 O? A. perché ha peso molecolare più alto B. perché ha peso molecolare più basso C. perché è più viscoso D. perché è formato da molecole idrofobe E. perché è formato da molecole idrofile

948. [V/PS] Un composto ionico si dissocia se sciolto in un sol­ vente: 956. Quale dei seguenti composti è più liposolubile? A. poco volatile A. Alcol etilico B. molto volatile B. Alcol metilico C. con alta costante dielettrica C. Acido solfidrico D. organico con bassa costante dielettrica D. Pentano E. apolare E. Acido acetico ►La costante dielettrica di un liquido è una misura della sua polarità. 949. [0] Il saccarosio è assai solubile in acqua, e pressoché in­ solubile in cloroformio; ciò dipende essenzialmente dal fatto che il saccarosio è una sostanza: A. polare B. ionica C. basica D. neutra E. acida

957. Quali tra le seguenti molecole NON è polare? A. CO2 B. CH3 OH C. HCI D. H2 O E. NH3 ► Perché il carbonio ibridizza sp a 180° e i legami C-0 hanno polari­ tà uguale e opposta e quindi si annullano. Per questa ragione la CO2 non è molto solubile in acqua se non ad alta pressione.

950. [M] Il glucosio è solubile in acqua e non si scioglie in ben­ zene. In relazione a questa caratteristica il glucosio è: A. oleoso B. non polare C. ionico D. idratato E. polare

958. [V] Perché CCU non è una molecola polare? A. Le dimensioni dell’atomo di C sono inferiori rispetto a quelle dell’atomo di Ci B. CCÌ4 è una molecola tetraedrica C. C forma quattro legami e Ci solo due D. C e CI hanno uguali valori di elettronegatività E. CI è più elettronegativo di C

951.11 glucosio si scioglie in acqua ma è quasi insolubile nell’ esano. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta? A. Il glucosio è costituito da molecole apolari B. Il glucosio è una sostanza ionica C. Il glucosio è costituito da molecole polari D. Il glucosio è costituito da molecole aventi legami dativi come l’esano, da ciò l'insolubilità dell’uno nell’altro E. Il glucosio ha una struttura ciclica come l’esano, dunque, è inso­ lubile in esso

959. Indicare quale tra le seguenti molecole è apolare (non pola­ re): A. NaOH B. NH3 C. HCI D. CO2 E. H2 O

952.11 glucosio in H2 O è: A. lipofilo B. idrofobo C. insolubile D. solubile perché presenta gruppi funzionali idrofili E. solubile perché presenta gruppi funzionali idrofobi

960. Se una sostanza si scioglie in esano e non in acqua, la sua molecola è: A. non polare B. anfotera C. non ibridata D. ionica E. ibridata

961. Se una sostanza "X" si scioglie in esano e non in acqua, la 953. Con il termine “antipatici” si intendono specie chimiche molecola di "X" è: che in soluzione: A. ionica A. danno luogo alla completa dissociazione in ioni B. polare B. presentano nella molecola una porzione idrofila e una idrofoba C. non polare C. possono comportarsi sia come ossidanti che come riducenti D. dativa D. possono comportarsi sia come acidi che come basi E. idratata

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©Artquiz CHIM ICA 962. Individuare il solvente polare: A. H20 B. cloroformio C. benzene D. CeHe E. etano 963. [0] Quale dei seguenti solventi è polare? A. eptano B. etere dimetilico C. tetracloruro di carbonio D. metanolo E. cloroformio 964. [O/PS] Soltanto una delle seguenti affermazioni a proposito della molecola del metano è ERRATA. Quale? A. la molecola non è planare B. la molecola è polare C. i quattro atomi di idrogeno si trovano ai vertici di un tetraedro regolare D. l'atomo di C è ibridato sp3 E. gli angoli di legame sono di circa 109° ► Poiché in considerazione della sua simmetria (carbonio ibridato sp3), la molecola risulta apolare.

CAP. 8. LE SOLUZIONI D. togliere soluto E. prima aggiungere soluto e poi solvente 970. Quando a una soluzione viene aggiunto altro solvente, la soluzione: A. si diluisce B. si riscalda sempre C. si concentra D. si raffredda sempre E. non succede niente 971. Una soluzione si dice satura se: A. non può sciogliere nessun altro soluto B. è in equilibrio statico con il soluto indisciolto C. è più concentrata di quella a concentrazione massima di soluto D. è più diluita di quella a concentrazione massima di soluto E. è in equilibrio dinamico con il soluto indisciolto 972. Una soluzione di un solido in un liquido si definisce satura quando: A. non si filtra B. è limpida C. è colorata D. è diluita E. è presente corpo di fondo

965. [V] Quale delle seguenti sostanze si scioglie meglio in sol­ venti apolari? 973. Se una soluzione è satura di un soluto: A. è una condizione che non viene praticamente mai raggiunta A. un grasso neutro B. non può disciogliere altro soluto alia stessa temperatura B. il solfato di potassio C. non può sciogliere altri soluti C. l’idrossido di sodio D. il soluto è gassoso D. l’acido solforico E. la quantità di soluto è maggiore di quella del solvente E. l’acetato di potassio 966. [M] Indicare quale delle seguenti sostanze si scioglie me­ 974. [V] Indicare quale delle seguenti affermazioni è vera. Se una glio in un solvente apolare. soluzione è satura di un soluto X: A. se si aggiunge altro soluto X questo inizia a reagire con il solvente A. idrossido di sodio B. non si può sciogliervi altro soluto X anche aumentando la tempe­ B. idrossido di potassio ratura C. acetato di potassio C. si può sciogliervi altro soluto X se si rimuove il corpo di fondo D. zolfo D. non si può sciogliervi altro soluto X alla stessa temperatura E. addo solforico E. non si può sciogliervi altri soluti diversi da X ► Lo zolfo come tutti i composti allo stato elementare non presenta 975. Se a temperatura costante si separa per filtrazione una so­ legami polari e quindi è apolare. luzione acquosa satura dal soluto presente come corpo di fon­ 967. Una molecola di un detergente è caratterizzata da: do, la soluzione limpida ottenuta: A. lunghe catene non polari A. è ancora satura B. forte acidità B. può essere ancora satura solo se il soluto è un liquido C. presenza di sodio in forma ionica C. può ancora essere satura se il soluto è un elettrolita D. una parte della molecola apolare e una parte polare D. può essere 0 no satura a seconda delia natura ionica 0 covalente E. una struttura covalente del soluto E. non è più satura 968. Una sola delle affermazioni concernenti le molecole (a) e (b) è ERRATA. Quale? (a) H 3 C - C H 2 - O H ; (b) H 3 C - O - C H 3 UNITÀ DI MISURA PER ESPRIMERE LA CONCENTRAZIONE A. (a) è meno solubile in acqua di (b) 976. Indicare quale di questi modi di esprimere la concentrazio­ B. (a) è più facile da ossidare di (b) ne non è corretto: C. (a) ha un punto di ebollizione più alto di (b) A. M (molare) D. (a) e (b) sono isomeri strutturali B. g (grammi) E. (a) è l’etanolo, (b) è un etere C. % (per cento) ► Infatti, retando pur essendo polare come il dimetil etere è in gra­ D. g/l (grammi/litro) do di instaurare legami idrogeno con il solvente. E. sono tutti corretti 969. Per diluire una soluzione bisogna: A. la soluzione non si può diluire in nessun modo B. aggiungere soluto C. aggiungere solvente

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977. La molarità di una soluzione esprime: A. i grammi di soluto presenti in una mole di solvente B. il numero di moli di soluto presenti in 1 kg di solvente C. il numero di moli di soluto presenti in 1 kg di soluzione

CAP. 7 . LE SOLUZIONI D. i grammi di soluto presenti in 1 litro di soluzione E. il numero di moli di soluto presenti in un litro di soluzione 978. La concentrazione molare, detta comunemente (e impro­ priamente, perché confusa con l'unità di misura) molarità (M), di una soluzione di un soluto ionico B esprime il numero di: A. moli di ioni del soluto B in 1 litro di soluzione B. moli di formule di soluto B per litro di soluzione C. formule di soluto B per kg di soluzione D. formule di soluto B per kg di solvente puro E. moli di formule di soluto B per litro di solvente puro 979. Il numero di moli di soluto contenute in un litro di soluzione viene definito: A. frazione molare del solvente B. frazione molare del soluto C. molalità D. molarità E. normalità 980. La molarità (M) esprime il numero di: A. moli di soluto per kg di solvente B. moli di solvente per litro di soluzione C. moli di soluto per litro di soluzione D. molecole di soluto per litro di soluzione E. grammi di soluto per litro di solvente 981. Il numero di moli di un soluto per litro di soluzione esprime: A. la molalità B. la molarità C. il percento in peso D. la normalità E. la frazione molare 982. Come viene rappresentata la molarità? A. Mo B. m C. n D. N E. in nessuno dei modi proposti 983. Con quale simbolo viene rappresentata la molarità? A. n B. N C. M D. m E. Mo 984. Cosa indica la “normalità” di una soluzione? A. Numero di equivalenti di soluto per chilogrammo di soluzione B. Grammi di soluto per litro di soluzione C. Numero di equivalenti di soluto per litro di soluzione D. Numero di moli di soluto per chilogrammo di soluzione E. Numero di moli di soluto per litro di soluzione 985. Una soluzione acquosa 1,5 N di H2SO4 contiene: A. 3 moli di H+ in 1 litro dì soluzione B. 98 g di H2 SO4 in 1 litro di soluzione C. 1,5 grammoequivalenti di H2 SO4 in 1 litro di soluzione D. 3 moli di SO4" in 1 litro di soluzione E. 49 g di H2 SO4 in 3 litri di soluzione 986. Due soluzioni con uguale normalità contengono uguale numero di: A. atomi per litro B. equivalenti di soluto per litro di soluzione

© Artquiz C H IM IC A C. moli per litro D. equivalenti di soluto per kg di solvente E. grammi di soluto per litro di soluzione 987. Prendendo in esame una determinata soluzione, nelle con­ dizioni ordinarie di temperatura e pressione, che cosa esprime la sua normalità? A. la concentrazione B. la saturazione C. la tensione superficiale D. il suo stato di aggregazione E. la tensione di vapore 988. Il peso equivalente di un ossidante in una reazione di ossi­ do-riduzione si definisce come il rapporto fra il suo peso mole­ colare e il numero di: A. elettroni acquistati nella reazione B. ossidazione che possiede C. moli della sostanza che viene ossidata D. elettroni da lui ceduti nella reazione E. protoni che può cedere 989. La molalità di una soluzione indica il numero di moli di so­ luto contenute in un: A. litro di solvente B. litro di soluzione C. chilogrammo di solvente D. grammo di soluzione E. grammo di solvente 990. La concentrazione espressa in percento in massa indica i grammi di soluto in: A. 100 g di soluzione B. 100 cm3 di solvente puro C. 100 cm3 di soluzione D. 100 mL di soluzione E. 100 g di solvente puro 991. La molalità di una soluzione esprime: A. il numero di grammi in 100 g di soluzione B. il numero di grammi in 1000 g di solvente C. il numero di moli in 1000 mL di soluzione D. il numero di moli in 1000 g di solvente E. il numero di moli in 100 mL di solvente. 992. [O/PS] Il numero di moli di soluto contenute in ogni kg di solvente viene definito: A. percento in peso B. molalità C. molarità D. frazione molare E. normalità 993. [O/PS] La frazione molare del solvente è il rapporto tra: A. le moli di solvente e le moli totali B. le moli di solvente e i grammi di soluto C. le moli di solvente e i grammi di soluzione D. i grammi di solvente e le moli totali E. le moli di solvente e le moli di soluto 994. La frazione molare del solvente è il rapporto tra: A. moli di solvente e moli totali (solvente e soluto) B. moli di soluto e moli di solvente C. moli di solvente e grammi di soluzione D. moli di soluto e moli totali (solvente e soluto) E. grammi di solvente e moli totali (solvente e soluto)

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CAP. 8. LE SOLUZIONI

995. Quali tra queste unità rappresenta il rapporto tra il numero ►2 M corrisponde a 2 • 58 g/L = 116 g/L = 116 g/1000 mL = di moli del soluto e il numero di moli totali (soluto + solvente)? 116 mg/mL. A. molalità 1001. Una soluzione acquosa di glucosio (peso molecolare 180) B. frazione molare alia concentrazione 0,4 molare è formata da: C. molarità A. 400 g di glucosio per litro di acqua D. percento in peso B. 180 g di glucosio per litro di soluzione E. normalità C. 400 mg di glucosio per 100 mL di soluzione 996. [M/O] Qual è la concentrazione di una soluzione costituita D. 0,4 g di glucosio per litro di solvente da 5 moli di soluto disciolte in 10 litri di soluzione? E. 72 g di glucosio per litro di soluzione A. 5 IVI B. 2M ►Vedi quiz 1000. C. 2m 1002. Una soluzione di glucosio 5%: D. 0,5 m A. contiene 5 mg di glucosio in 1 litro di soluzione E. 0,5 M B. contiene 5 g di glucosio in 100 mL di soluzione ►5 mol/10 L = 0,5 M (numero di moli di soluto per litro di soluzione). C. contiene 5 mg di glucosio in 100 mL di soluzione D. contiene 5 g di glucosio in 1 litro di soluzione 997. [M/O] Qual è la concentrazione di una soluzione contenente E. contiene 5 g di glucosio in 100 litri di soluzione 2,0 moli di soluto in 0,5 kg di solvente? ► È da tenere presente che quando la concentrazione di una solu­ A. 2,0 M zione è espressa come percento ad essa possono corrispondere due B. 4,0 IVI tipi di concentrazioni diverse: il primo, quello del quiz, che esprime il C. 0,2 m rapporto peso/volume (espresso in mL) in percentuale; il secondo D. 4,0 m che esprime il rapporto peso/peso in percentuale. E. 1,0 N 1003. Una soluzione di alcol etilico al 90% peso/peso in acqua contiene: A. 90 g di alcol etilico ogni 100 moli di acqua 998. [V] Una soluzione contiene 5 g di soluto disciolti in 50 L di B. 90 g di alcol etilico ogni 100 g di soluzione solvente. La sua concentrazione è pari a: C. 90 g di alcol etilico ogni 100 mL di solvente D. 90 mg di aicol etilico ogni 100 mg di acqua A. 10 g/L E. 90 g di alcol etilico ogni 100 mL di acqua B. 0,1 g/L C. 10 M 1004. Una soluzione di NaCI allo 0,9% (peso/volume) contiene: D. 0,1 IVI A. 0,9 moli di NaCI in 100 mL E. 250 g/L B. 9 mg di NaCI in 1 mL ► 5 g/50 L= 0,1 g/L (grammi di soluto per litro di solvente). C. 900 mg di NaCI in 1 L D. 90 mg di NaCI in 100 mL CALCOLI SULLE SOLUZIONI E. 0,9 g di NaCI in 1 mL

►2 mol/0,5 kg = 4,0 m (numero di moli di soluto contenute in 1kg di solvente).

999.11 nitrato di potassio ha una solubilità di 120 g in 100 g di acqua a 80°C e di 50 g in 100 g di acqua a 25°C. 50 g di acqua furono riscaldati a 80°C e nitrato di potassio fu aggiunto fino a saturare la soluzione. Questa fu poi raffreddata a 25°C. Qual è la minima quantità di acqua da aggiungere alla miscela per ridisciogliere il nitrato a 25°C? A. 20 g B. 140g C. 120g D. 190g E. 70 g

►0,9 g/100mL = 0,009 g/mL = 9 mg/mL.

► 100 g di acqua ad 80°C sciolgono 60 g di nitrato, mentre a 25°C ne sciolgono 25 g. Abbassando la temperatura da 80°C a 25°C escono dalla soluzione 35 g di nitrato, per sciogliere i quali a 25°C servono 70 g di acqua (100 : 50 = X : 35).

1006. Quanti grammi di un soluto al 5% (peso/volume) sono sciolti in 200 mL di soluzione? A. 20 g B. 10 g C. 30 g D. 50 g E. 5 g

1000. Una soluzione 2 molare (M) di NaCI (peso molecolare 58) in acqua è formata da: A. 1 mole di NaCI in 100 mL di soluzione B. 116 mg di NaCI in 1 mL di soluzione C. 2 moli di NaCI in 1 mL di acqua D. 2 g di NaCI in 2 mL di soluzione E. 29 g di NaCI in 1 litro di soluzione

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1005. Quanti grammi di un soluto al 25% (p/v) sono presenti in 500 mL di soluzione? A. 12,5 g B. 125 g C. 50 g D. 100g E. 25 g ►25 g/100mL = 125 g/500mL.

1007. Quanti grammi di un soluto al 7% sono sciolti in 500 mL di soluzione? A. 35 g B. 3,5

CAP. 7 . LE SOLUZIONI C. 700 g D. 70 g E- 7 g 1008. Quanti grammi di soluto al 15% (P/V) sono presenti in 600 mi di soluzione? A. 15 g B. 60 g C. 90 g D. 600 g E. 1,5 g 1009. Come si preparano 100 mL di una soluzione acquosa di NaCI (PM 58) all’1% peso/volume? A. Si aggiungono 58 g di NaCI e 42 mL di acqua B. Si pesano 58 g di NaCI e si aggiungono 100 mL di acqua C. Si pesa l’1% di 58 g di NaCI e si aggiungono 100 mL di acqua D. Si pesano 10 g di NaCI e si aggiunge acqua fino al volume totale della soluzione di 100 mL E. Si pesa 1 g di NaCI e si aggiunge acqua fino al volume totale della soluzione di 100 mL 1010. Come si preparano 100 mL di una soluzione acquosa di NaCI (PM 58) al 4% peso/volume? A. si pesano 58 x 4 g di NaCI e si aggiungono 100 mL di acqua B. si pesano 58 gr di NaCI e si aggiunge acqua fino ad arrivare a 100 mL C. si pesano 34 g di NaCI e si aggiungono 100 mL di acqua D. si pesano 4 g di NaCI e si aggiunge acqua fino al volume totale della soluzione di 100 mL E. si pesa il 4% di 58 g di NaCI e si aggiungono 100 mL di acqua 1011. Quanti grammi di HCI (P.M. = 36) sono contenuti in 100 mL di una soluzione 1 M? A. 3,6 B. 2 C. 36 D. 0,25 E. 0,36 ► 1 M = 36 g/L = 36 g/1000 mL = 3,6 g/100 mL. 1012. Trovare la quantità in grammi di LiF (peso molecolare 26) necessaria per formare 100 mL di soluzione 2 M. A. 26 g B. 5,2 g C. 52 g D. 2 g E. 2,6 g ►Vedi quiz 1011. 1013. [V] Quanto idrossido di potassio è presente in 25 cm3 di una soluzione di idrossido di potassio 1,5 M? “Si assuma mas­ sa atomica relativa: H = 1; O = 16; K = 39” A. 2,1 g B. 3,7 g C. 3,3 g D. 2,7 g E. 1,7 g ► Le moli di idrossido di potassio sono 0,025 L • 1,5 = 0,0375 mol. La massa di KOH è 0,0375 • 56 (PM di KOH) = 2,1 g. 1014.

© A rtquiz CHIM ICA 35, un litro di soluzione 0,5 M di cloruro di bario ne contiene: A. 86 g B. 35 g C. 207g D. 135g E. 103,5 g ► BaCb P.M. = 137 + 35 • 2 = 207. 207 • 0,5 mol = 103,5 g. 1015. L'aceto contiene il 5% in peso di acido acetico e ha una densità approssimativa di 1,0 g/ml. Qual è la massa, espressa in grammi, di acido acetico contenuta in 5 litri di aceto? A. 1,025 B. 25 C. 12,05 D. 125 E. 250 ► 5 litri sono 5000 g. Il 5% di 5000 g sono 250 g. 1016.11 cloruro di sodio (PM = 58,5) ha una solubilità di 36,0 g per 100 g di acqua. La densità della soluzione è 1,13 g/ml. Quale dei seguenti calcoli darebbe la solubilità in moli per litro? A. 36,0 * 10 * 1,13/58,5 B. 36,0* 10/58,5 C. 36,0* 10 * 1,13/(58,5* 136) D. 36,0 * 1000/(58,5* 1,13) E. 36,0* 1000* 1,13/(58,5* 136) ► La soluzione satura contiene 36 g + 100 g = 136 g di sostanza. Poiché la densità di questa soluzione è 1,13 g/ml il suo volume V è V = m/d = 136 g/1,13 mi. La molarità della soluzione (mol/l) sarà (36/58,5) • 1000/(136/1,13) = 36 • 1000 • 1,13/(58,5 • 136). 1017. [M] Quanti grammi di H2SO4 (P.M. = 98 u.m.a.) sono conte­ nuti in 250 mi di una soluzione acquosa 2 M di H2SO4? A. 98 g B. 24,5 g C. 13 g D. 49 g E. 57 g ► 2 M = 98 • 2 = 196 g/L = 196 g/1000 mL = 49 g/250 mL. 1018. [M/O] In 100 mi di una soluzione 2M sono presenti 6 grammi di soluto. Qual è il peso molecolare del soluto in u.m.a.? A. 60 B. 12 C. 3 D. 30 E. 120 ► Infatti, in 0,1 L di soluzione 2 M sono presenti 0,2 mol di soluto. Siccome mol = g/PM, PM = g/mol, 6/0,2 = 30. 1019. [V] Quanti grammi di NaOH (PM = 40) si devono sciogliere in 500 mi di acqua per ottenere una soluzione acquosa 1 M di NaOH? A. 7 B. 2 C. 20 D. 40 E. 80

Sapendo che il peso atomico del bario è 137 e del cloro ► 1 M = 40 • 1 = 40 g/L = 40 g/1000 mL = 20 g/500 mL.

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CAP. 8. LE SOLUZIONI

1020. [M/O] 2 g di idrossido di sodio sono sciolti in 200 mi di 1026. Dato un composto chimico, detto A, di peso molecolare 50 acqua. Qual è la molarità dell’idrossido di sodio nella soluzione e di densità 1 g/mL, quale tra le seguenti soluzioni preparate risultante? [masse atomiche relative: H = 1 u; 0 = 16 u; Na = 23 u] sciogliendo A in acqua contiene una maggiore quantità di A per litro di soluzione? A. 0,25 M B. 0,18 M A. soluzione al 5% volume:volume C. 0,50 M B. soluzione 1 molare D. 0,10 M C. soluzione al 10 % in peso D. soluzione contenente 20 grammi di A per litro di soluzione E. 0,05 M E. soluzione 0,5 molale ► in un litro sono sciolti 10 g. di NaOH pari a 10/40 moi = 0,25 M. ►A. in 1 L ci sono 50 mL di A pari a 50 g, pari a 1 mole. B. in 1 L c’è 1021. [V] Quanti grammi di NaOH (40 u.m.a.) bisogna sciogliere 1 mole. C. in 1 L ci sono 100 g pari a 2 moli. D. 0,4 moli in un litro. E, in 200 mi di acqua per preparare una soluzione 0,1 M? approssimativamente 0,5 moli in un litro. A. 4,0 g 1027. La salinità del mare si aggira intorno al 3,5%. Con questa B. 1.6 g affermazione si intende che: C. 0,4 g A. su 1.000 g di acqua di mare, 35 g sono di sali D. 8,0 g B. su 100 g di acqua di mare, 0,035 g sono di sali E. 0,8 g C. su 35.000 g di acqua di mare, 100 g sono di sali ► Una soluzione 0,1 M contiene 0,1 moi in 1000 mL, quindi D. su 35.000 g di acqua di mare, 35 g sono di sali 0,1 mol/5 = 0,02 moi in 200 mL. 0,02 moi di KOH • 40 = 0,8 g. E. su 35.000 g di acqua di mare, 1.000 g sono di sali 1022. [O] Quanti g di MgS04 (P.M. = 120) occorrono per prepara­ 1028. [M/O] Con il termine “acqua dura” si indica: A. ossido di deuterio re 2000 mL di una soluzione 3 M? A. 500g B. acqua ricca di sali C. acqua pesante B. 360g D. perossido di idrogeno C. 720g E. acqua non potabile D. 480g E. 120g ►Vedi anche quiz 218. ► 2 mol/L = 6 mol/2L; 120 • 6 moi = 720 g. 1029. Una soluzione di glucosio contiene 80 grammi di zucchero 1023. Un aiuto cuoco deve preparare l'acqua per la pasta asciutta e, in un litro di acqua; per diluire la soluzione: secondo la ricetta dei cuoco (amante della chimica), deve fare in A. si deve aggiungere altro glucosio modo che i 10 litri di soluzione acquosa finale abbiano una concen­ B. si deve sottrarre acqua trazione molare di NaCI (P.M. = 58) pari a 0,15 M. Indicare la mas­ C. si deve riscaldare la soluzione a 100 °C D. si deve ridurre il volume alla metà sa di sale da sciogliere nei 10 litri dell'acqua dei pentolone: E. si deve aggiungere altra acqua A. 29 g B. 87 g 1030. La concentrazione di una soluzione acquosa di NaCI é C. 15 g 10 2 M. Ciò significa che in un litro di soluzione sono disciolti: D. 5,8 g A. un numero di Avogadro di molecole E. 58 g B. 100 molecole di NaCI C. 0,01 mg di NaCI ►0,15 M corrisponde a 0,15 mol/L = 1,5 mol/10 L. D. 10 grammi di sale Quindi 58 • 1,5 moi = 87 g. E. 0,01 moli di NaCI 1024. Una soluzione 1 molare contiene 40 g di un composto in mezzo litro di soluzione. Qual è il peso molecolare del composto? 1031. [M/O] Calcolare la quantità di ammoniaca (17 u.m.a.) con­ tenuta in 500 mi di una soluzione acquosa 0,02 M. A. 8 A. 0,085 g B. 4 B. 0,17 g C. 20 C. 0,34 mg D. 40 D. 0,17 mg E. 80 E. 0,34 g ►40 g/0,5 L = 80 g/L, quindi P.M. = 80. ► 1 litro contiene 0,02 moi; 500 mi contengono 0,001 moi. 0,01 • 17 1025. Una soluzione 0,5 M di un composto X contiene 50 g di = 0,17. composto per litro di soluzione. Qual è il peso molecolare del 1032. [M/O] Calcolare qual è la concentrazione percentuale in composto X? massa (m/m) di una soluzione ottenuta sciogliendo 5,4 g di NaCI A. 10 in 535,6 g di acqua. B. 25 A. 40% C. 100 B. 10% D. 50 C. 0,10% E. 500 D. 20% E. 1,0% ►50 g corrispondono a 1/2 mole. Quindi 1 mole corrisponde a 100 g.

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CAP. 7 . LE SOLUZIONI

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► 5,4/(5,4+ 535,6) * 100 = 1%.

1039.11 peso molecolare del fluoruro di potassio (KF) è 58. Quanti grammi di KF è necessario pesare per ottenere 1 litro di 1033. [M/O] Date due soluzioni, la prima contenente 0,50 mol di soluzione 0,1 molare (M)? NaCI in 250 mi di acqua e la seconda contenente 0,20 mol di A. 580 g B. 5,8 g NaCI in 100 mi di acqua, si può affermare che: A. le due soluzioni hanno la stessa molalità, ma la prima ha una C. 100g D. 0,1 g molarità maggiore E. 58 g B. le due soluzioni hanno la stessa concentrazione C. la prima soluzione è più concentrata della seconda D. la seconda soluzione ha concentrazione più che doppia rispetto 1040. Qual è la concentrazione molare dell’acqua? alla prima A. 55,5 M E. la prima soluzione è più diluita della seconda B. 18 M C. 1.000 M 1034. [M/O] Una soluzione (1) di NaCI ha concentrazione molare D. 40,4 M doppia rispetto a una soluzione (2) di Na2S04. Se si mescolano E. 100 M 100 mL della soluzione 1 con 200 mL della soluzione 2, la con­ centrazione dello ione Na+ nella soluzione finale sarà: ► Un litro di acqua corrisponde a 1000 g. 1000/18 = 55,5. A. doppia rispetto alla soluzione 1 B. la metà rispetto alla soluzione 2 1041. Una soluzione 1 M contiene: C. doppia rispetto alla soluzione 2 A. 1 mole di soluto per litro di soluzione D. uguale a quella della soluzione 1 B. 1 mole di soluto per litro di solvente E. tripla rispetto alla soluzione 1 C. 1 mole di soluto per 1000 g di solvente D. 1 g di soluto per 1000 g"di solvente 1035. [M] A 50 mL di una soluzione 0,06M di HCI, viene aggiunto E. 1 g di soluto per litro di soluzione un volume pari al doppio di una soluzione identica di HCI 0,06 M. Come cambia la concentrazione della soluzione? 1042. [M/PS] Una soluzione 0,1 molare si prepara sciogliendo A. si dimezza 0,1 moli di soluto in: B. diventa un terzo A. un chilo di soluzione C. triplica B. un chilo di solvente D. resta uguale C. 10 millilitri di soluto E. raddoppia D. 100 millilitri di solvente E. un litro di soluzione 1036. Il peso molecolare del cloruro di sodio (NaCI) è 58. Quanti grammi di NaCI è necessario pesare per ottenere 1 litro di solu­ 1043. Una soluzione a concentrazione 0,1 M contiene: zione 0,2 molare? A. 0,1 moli di soluto in un mL di soluzione A. 0,2 B. 0,001 moli di soluto in 1 L di soluzione B. 116 C. 0,1 moli di soluto in 100 mL di soluzione C. 11,6 D. 0,0001 moli di soluto in un mL di soluzione D. 58 E. 0,1 g di soluto in 1 L di soluzione E. 580 1044. [MIPS] Una soluzione acquosa di acido solforico 0,1 M ► Infatti, in 1 L di soluzione 0,2 M di NaCI ci sono 0,2 mol di sale. contiene: Quindi 0,2 mol • 58 g/mol = 11,6 g. A. 1 mL di acido in 1 mL di soluzione B. 0,1 mol di acido in 100 mL di soluzione 1037. [M] Quanti grammi di una sostanza avente peso molecola­ C. 0,0001 mol di acido in 1 mL di soluzione re pari a 100 u.m.a. sono necessari per preparare 10 mi di una D. 0,1 mol di acido in 10 litri di acqua soluzione 2,5 M? E. 0,001 mol di soluto in 1 litro di soluzione A. 1,25 B. 10,00 ► 0,1 M corrisponde a 0,1 moli/L, quindi 0,0001 moli/mL. C. 250,00 D. 5,00 1045. Una soluzione 1 molare (M) di fruttosio contiene: E. 2,50 A. 1 mole di fruttosio in 100 mi di soluzione B. 100 g di fruttosio in 1 L di soluzione. ► In una soluzione 2,5 M sono contenute 2,5 mol in 1 L. Quindi in C. 10 g di fruttosio in 10 mi di solvente 10 mL, saranno contenute 2,5/100 = 0,025 mol. 0,025 • 100 = 2,50 g D. 1 g di fruttosio in 1 mi di soluzione di sostanza. E. 10 moli di fruttosio in 10 L di soluzione1046* 1038. Per fare 200 mi di soluzione 1 M di BeCh quanto sale oc­ 1046, Una soluzione acquosa di saccarosio 1 molare (1 M) è corre pesare sapendo che il peso molecolare dell’BeCh è 80? formata da: A. 16 grammi A. 1 mole di saccarosio in 1 litro di soluzione B. 200 grammi B. 1 mole di saccarosio in 100 millilitri di acqua C. 80 grammi C. 100 g di saccarosio in un litro di soluzione D. 8 grammi D. 1 g di saccarosio in un millilitro di soluzione E. 40 grammi E. 10Og di saccarosio in 100 millilitri di soluzione

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CAP. 8. LE SOLUZIONI

©Artquiz CHIM ICA 1047. [M/V/PS] Una soluzione 1 1VI di HCI contiene: A. 1 mole di acido per 1000 g di solvente B. 1 mole di acido per 1 litro di soluzione C. 1 molecola di soluto per 1000 g di solvente D. 1 mole di acido per 1 kg di solvente puro E. 1 mole di acido per 1 mL di soluzione 1048. [M] Una soluzione 1 M di KCI contiene: A. 1 mole di soluto per mL di soluzione B. 1 g di KCI per mL di soluzione C. 1 mole di soluto per 1 litro di soluzione D. 1 mole di soluto per 1 mole di solvente E. 1 mole di soluto per 1 kg di soluzione 1049. Quante moli di soluto per litro contiene una soluzione 2 M? A. 0,002 B. 1 C. 2 D. 0,2 E. 2 • 6,02 • 1023 1050. Una soluzione 2 M di NaCI contiene: A. un numero di grammi pari al Peso Molecolare del NaCI in 1 L di soluzione B. 2 moli di NaCI in 3 litri di soluzione C. 2 moli di NaCI in 1 L di soluzione D. 2 grammi di NaCI in un litro di soluzione E. 2 moli di NaCI in 2 L di solvente 1051. Una soluzione 10 3 M di KCI contiene: A. 1 millimole di soluto per 1 litro di soluzione B. 1 mole di soluto per 1 kg di soluzione C. 1 g di KCI per mi di soluzione D. 1 moie di soluto per mi di soluzione E. 1 mole di KCI per moli di solvente 1052. Una soluzione che contiene 0,05 moli di HCI in 100 mL di soluzione è: A. 0,05 m B. 0,05 N C. 0,5 m D. 0,5 M E. 0,05 M ►0,05 moli/100 mL corrisponde a 0,5 moli/L. Quindi la concentra­ zione è 0,5 M. 1053. [V/PS] A quale volume bisogna diluire 50 mL di soluzione acquosa di KOH 6 IVI per ottenere KOH 0,2 M? A. 1500 mL B. 200 mL C. 250 mL D. 3000mL E. 300 mL ► MV = M Y, 50 mL • 6 M = x mL • 0,2 M. Quindi x = 50 • 6/0,2 = 1500 mL.

► MV = M Y, 1 L • 3 M = 12 L • x. Quindi x = 1 • 3 /12 = 0.25 M. 1055. [V] Quanti mi di acqua devono essere aggiunti a 150 mi di una soluzione 0,4 IVI per avere una concentrazione finale pari a 0,1 M?

A. B. C. D. E.

250 300 150 450 600

► MV = M Y , 150 mL • 0,4 M = x mL • 0,1. M. Quindi x = 150 • 0,4/0,1 = 600 mL. 600 -150 = 450 mL da aggiungere. 1056. [V] A 400 mi di una soluzione acquosa 2,5 IVI è stata ag­ giunta dell’acqua per diluirla alla concentrazione di 2 M. Quale volume di acqua è stato aggiunto? A. 200 mi B. 800 mi C. 1000 mi D. 500 mi E. 100 mi ►Vedi quiz 1055. 1057. A quale volume è necessario portare 30 mL di HCI 3M per ottenere HCI 0,5M? A. 180 mL B. 90 mL C. 360 mL D. 60 mL E. 5 mL 1058. A quale volume si devono diluire 60 mi di NaOH 6M per ottenere NaOH 0,5M? A. 180 mi B. 360 mi C. 720 mi D. 60 mi E. 120 mi 1059. [M/O/PS] A quale volume bisogna diluire 10 mL di HCI 6 IVI per ottenere HCI 0,5 M ? A. 200 mL B. 120 mL C. 300 mL D. 60 mL E. 30 mL 1060. [MIPS] A quale volume si devono portare 10 mi di HCI 6M perché la concentrazione finale sia 0,5 IVI? A. 83 mi B. 120 mi C. 60 mi D. 12 mi E. 240 mi

1061. [M/PS] A quale volume bisogna diluire 10 mL di HCI 8 IVI 1054. Un litro di soluzione 3M di KOH viene diluita con H2 O e per ottenere HCI 0,4 IVI? portata al volume di 12 litri. Qual è la molarità della nuova solu­ A. 32 mL B. 80 mL zione? A. 0.75 IVI C. 40 mL D. 200 mL B. 1 M E. 400 mL0621 C. 0.25 M D. 0.5 M 1062. [V] Determina quanti mL di una soluzione acquosa 10 N di E. 4M

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CAP. 7. LE SOLUZIONI HCI si devono prelevare per preparare 500 mL di una soluzione 10-2 N:

A. B. C. D. E.

6,0 5,5 0,5 5,0 10

► In 500 mL di una soluzione 10'2 N di HCI ci sono 0,5 • 0,01 = 0,005 equivalenti di HCI. Poiché in 1 mL della soluzione 10 N ci sono 0,01 equivalenti di HCI bisogna prendere 0,5 mL di questa soluzione.

glicerolo (peso molecolare 92) in 200 millilitri di soluzione.

A. B. C. D. E.

0,2 M 2M 0,5 M 1M 1,84 M

1070. Qual è la concentrazione molare di un litro di soluzione acquosa contenente 3,6 g di fruttosio (C6H12O6)?

A. B. C. 1063. Qual è il volume di una soluzione acquosa di KOH 0,20M D. che si deve adoperare per preparare 200 mi di una soluzione di E.

0,02 M 0,5 N 0,2 m 0,05 M 0,05 m

KOH 0,09M?

A. B. C. D. E.

50 mi 120 mi 90 mi 112 mi 10 mi

1071. [O/PS] In 2.000 mL di una soluzione acquosa sono presen­ ti 3,65 g di HCI (P.M. = 36,5 u.m.a.); la concentrazione della solu­ zione è:

A. 0,05 m B. 3,65 M C. 0,5 M 1064. [V] Una soluzione acquosa contiene 4,2 g di HCI (P.M. = D. 0,05 M 36,4) in 100 mL di soluzione. La molarità è circa: E. 0,1 IVI A. 1,15 B. 0,87 1072. In una soluzione acquosa del volume complessivo di 500 mL sono presenti 20 g di idrossido di sodio. Sapendo che il pe­ C. 19 D. 5,21 so formula dell'idrossido di sodio è 40, la concentrazione della E. 0,12 soluzione è: A. 20% peso a volume ►4,2 g/36,4 = 0,115 moli/100 mL, quindi 1,15 moli/L, da cui 1,15 M.1065789 B. 1 molale C. 0,5 molare 1065. [O] Calcolare la molarità di una soluzione contenente 8 g D. 20% peso a peso di NaOH (P.M. = 40) in 100 mL di soluzione. E. 1 molare A. 0,1 IVI B. 10 IVI 1073. [M/PS] In 500 mL di una soluzione acquosa sono presenti C. 2M 2 g di NaOH (P.M. = 40 u.m.a.); la concentrazione della soluzione D. 0,2 M è: E. 0,5 M A. 0,05 M B. 0,1 M 1066. [V] Calcolare la molarità di una soluzione ottenuta scio­ C. 0,1 m gliendo 49 g di H2SO4 (98 u.m.a.) in 250 mi di acqua. D. 1 M A. 2,0 IVI E. 1 m B. 0,1 M C. 4,0 IVI 1074. Se 100 mL di soluzione acquosa contengono 34 g di sacca­ D. 1,0 M rosio (peso molecolare 340) !a concentrazione delle soluzione è: E. 0,2 M A. 1 molare B. 34 millimolare 1067. [M/O] Qual è la concentrazione, espressa in moli dm 3, di C. 340 millimolare una soluzione ottenuta sciogliendo 2,0 g di idrossido di sodio in D. 3,4 molare 25,0 cm3 d’acqua? E. 0,1 molare [masse atomiche relative: Na = 23; O = 16; H = 1] A. 0,25m oldnr3 1075. Se 100 mL di soluzione acquosa contiene 18 g di glucosio B. 1,00 mol dm'3 (peso molecolare 180), la concentrazione della soluzione è: C. 2,00 mol dm_3 A. 180 millimolare D. 2,50 mol dm'3 B. 1,8 molare E. 0,50 mol dm'3 C. 0,1 molare D. 1 molare 1068. La molarità di una soluzione acquosa di NaCI che contiene E. 18 molare 0,3 moli di sale in 100 mL è: A. 0,3 M 1076. [V] In 500 mL di soluzione acquosa sono disciolti 36 g di B. 0,6 M glucosio (M.M. = 180 u). La molarità della soluzione è: C. 6,0 M A. 1 M D. 3,0 M B. 0,1 M E. 1,5 M C. 0,4 M D. 2 IVI 1069. Indicare la molarità della soluzione formata da 18,4 g di E. 0,2 M 721

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CAP. 8. LE SOLUZIONI

1077. [M] Calcola la molarità della soluzione preparata scio­ ► X = 1 - 0,04 = 0,96. gliendo 1,5 mg di carbonato di calcio in 3,0 mL di H2O. Il P.M. 1084. Una beuta contiene una soluzione acquosa di glucosio la del carbonato di calcio è 100:

A. B. C. D. E.

2,0 • 10-3 M 1,5 • 10 - 3 M 1 ,0 -10'3 M 5,0 • IO 3 M 0,5 • IO 3 M

► Si noti che il calcolo è corretto ma la solubilità del carbonato di calcio non permette la preparazione di una simile soluzione.

cui frazione molare è 0,06. Pertanto, la frazione molare dell’ acqua è: A. 0,94 B. 6 C. 94 D. 0,06 E. 0,1 ► X = 1 - 0,06 = 0,94.

1078.1 grammi di HCI (p.m.= 36,5 u.m.a.) da sciogliere per avere due litri di soluzione 0,1 M è: 1085. Quanti millilitri di etanolo servono per ottenere 1 litro di

A. B. C. D. E.

7,3 0,73 36,5 3,65 0,365

soluzione acquosa contenente etanolo al 20% (V/V)? A. 200 mi B. 0,2 mi C. 100 mi D. 20 mi E. 2 mi

1079. Qual è la concentrazione molare di un litro di soluzione acquosa contenente 3,6 g di fruttosio (C6H12O6)?

A. B. C. D. E.

0,02 M 0,5 N 0,2 m 0,05 M 0,05 ni

► È necessario calcolare il PM del fruttosio = 180. 1080. Una soluzione 1,0 • 10'7 M di NaCI contiene:

A. B. C. D. E.

1,0 • 10'7 mg di NaCI in un litro 1,0 •IO7 g di NaCI in un litro 1,0 • IO 6 moli di NaCI in 10 litri 1,0 • 107 moli di NaCI in un kg di acqua 1,0 • 10'7 millimoli di NaCI in un litro

1081. [V] Sapendo che il peso molecolare dell'acido acetico è 60 e quello dell'acido cloridrico è 36, per ottenere soluzioni delle due sostanze a eguale molarità, si devono sciogliere nello stes­ so volume:

A. B. C. D. E.

60 • 10'2 g di acido acetico e 36 • 10 2 g di acido cloridrico 12 mg di acido acetico e 36 mg di acido cloridrico 12 g di acido acetico e 3,6 g di acido cloridrico 12 g di acido acetico e 12 g di acido cloridrico 10'2 g di entrambi i composti*1083

1082.11 peso molecolare del glucosio è 180. Quanti grammi di glucosio occorre pesare per ottenere 1 litro di soluzione 0.1 mo­ lare?

A. B. C. D. E.

18 g 0,2 g 36 g 180g 90 g

► Un litro di soluzione 0,1 molare contiene 0,1 mol di glucosio. Quindi, 180 g (peso di una mole) • 0,1 = 18 g. 1083. [V] In una soluzione di glucosio in acqua, la frazione mola­ re del glucosio è 0,04. Pertanto, la frazione molare dell'acqua è:

A. B. C. D. E.

0,90 0,96 1,04 0,06 1,96

722

SOLUBILITÀ DEI GAS Un gas si scioglie in un solvente a seconda della natura del gas e del solvente. Gas costituiti da molecole polari si sciolgono in larga misu­ ra in solventi polari (HCI e NH3 in acqua), mentre gas costituiti da molecole apolari si sciolgono poco in solventi polari (ossigeno, azoto e anidride carbonica nell’acqua). Vale l’inverso per solventi apolari. La dissoluzione di un gas in un liquido è sempre un processo eso­ termico, perché si creano interazioni che prima non c'erano. Per questa ragione l’aumento di temperatura sfavorisce sempre la disso­ luzione di un gas in un liquido. Poiché il gas disciolto occupa lo spa­ zio della soluzione, un gas si scioglie sempre con diminuizione di volume e quindi la dissoluzione di un gas in un liquido è sempre fa­ vorita da un aumento di pressione. 1086. La solubilità di un gas in un liquido: A. non dipende dalla pressione B. aumenta al crescere della pressione C. aumenta quando si somministra calore D. non dipende dalla temperatura E. aumenta al calare della pressione 1087. La solubilità dell'anidride carbonica in acqua è favorita: A. dall'aggiunta di un acido B. dall'aggiunta di zucchero C. da un aumento della pressione D. da una diminuzione della pressione E. da un aumento della temperatura 1088. La solubilizzazione di un gas in un liquido: A. dipende dalla pressione osmotica della soluzione ottenuta B. non cambia al variare della temperatura C. è praticamente nulla D. avviene soltanto se il gas è ideale E. è sempre un processo esotermico ►Vengono infatti create interazioni che prima non c’erano. Conse­ guenza: l’aumento della temperatura sfavorisce sempre la solubilità di un gas in un liquido (vedi quiz 1089,1090 e 1091). 1089.

A. B. C. D.

[O/PS] La solubilità di un gas in un liquido:

è indipendente dalla temperatura aumenta al diminuire della temperatura è indipendente dalla pressione parziale del gas diminuisce all'aumentare della pressione parziale del gas

©Artquiz CHIMICA

CAP. 7. LE SOLUZIONI E.

aumenta all'aumentare della temperatura

1090. La solubilità di N2 in acqua: A. aumenta al diminuire della pressione purché aumenti la tempera­ tura B. aumenta al diminuire della temperatura C. è massima a 50 °C D. aumenta al diminuire della pressione E. è una proprietà che non dipende dalla temperatura ma solo dalla pressione 1091. Un gas rimane sciolto meglio in una soluzione se: A. la soluzione è neutra B. la soluzione è calda C. la soluzione è fredda D. il solvente è solido E. la soluzione è densa 1092. [O/PS] La solubilità a pressione costante dell'azoto nell' acqua è massima a: A. 200 °C B. 100 °C C. 0°C D. 1000 °C E. 500 °C ► Infatti, a parità di pressione la solubilità di un gas in un liquido è inversamente proporzionale alla temperatura.10934*

E.

che in acqua non si dissociano

1095.

Il grado di dissociazione di un elettrolita è definito come:

A. rapporto tra numero di molecole dissociate e numero di molecole indissociate B. rapporto tra numero di molecole dissociate e numero di molecole totali C. numero delle molecole indissociate D. numero di ioni prodotti dalla dissociazione di una molecola E. numero totale delle molecole dissociate 1096. Quale delle seguenti soluzioni conduce in maniera ap­ prezzabile la corrente elettrica?

A. B. C. D. E.

soluzione acquosa di alcol etilico soluzione acquosa di glucosio soluzione di metano in benzina soluzione di cloruro di sodio in metanolo puro soluzione acquosa di bromuro di sodio

► Il sale è un elettrolita forte e quindi sotto forma ionica. Gli ioni conducono la corrente elettrica. 1097. L’acqua di rubinetto conduce la corrente elettrica. Ciò av­ viene perché:

A. B. C. D. E.

contiene ioni che conducono la corrente elettrica produce elettroni sottoposta al campo elettrico è scissa in H2 + e 0~ che conducono la corrente è attraversata da un flusso di neutroni contiene elettroni liberi solvatati

1093. La solubilità dell’azoto nell’acqua, a P = K, è massima a:

A. B. C. D. E.

200 °C 0°C 500 °C 100°C 1000°C

1098.

A. B. C. D. E.

Quando un elettrolita si dice forte?

solamente quando è un acido forte quando è parzialmente ionizzato quando ha molte cariche (positive 0 negative) effettive quando ha poche cariche (positive e negative) quando è totalmente dissociato in ioni

►Vedi quiz 1092. 1099. ELETTROLITI

Con il termine elettrolita, in chimica, si indicano genericamente le sostanze che in soluzione 0 allo stato fuso subiscono la dissociazio­ ne in ioni; sono potenziali elettroliti gli acidi, le basi e i sali. Il termine si riferisce alla capacità delle soluzioni di condurre la corrente elettri­ ca, caratteristica peculiare di queste specie chimiche. Un elettrolita costituisce quello che viene definito conduttore ionico 0 , alternativamente, conduttore di seconda specie. La conduzione non è legata, in questo caso, al libero scorrimento di elettroni entro una struttura cri­ stallina bensì sono gli ioni a farsi carico di "trasportare" la corrente elettrica. In riferimento a una soluzione, un elettrolita forte è presente unica­ mente sottoforma di ioni solvatati. Un elettrolita debole, invece, pre­ senta un equilibrio chimico tra la forma molecolare indissociata e gli ioni che ne derivano per dissociazione. Il grado di dissociazione è un parametro che identifica il livello quantitativo della dissociazione ionica. Si definisce anfolita ( 0 anfolito) un elettrolita con comportamento anfotero (cioè sia acido che basico). Proprietà salienti degli elettroliti sono la conduttività ionica, le proprie­ tà colligative e il pH delle soluzioni che generano. Le sostanze che non si dissociano vengono dette non elettroliti.

1100.

A. B. C. D.

solubili nei grassi insolubili in acqua che in acqua si scompongono in ioni che allo stato solido conducono bene la corrente elettrica

[O/PS] Un elettrolita debole:

A. si dissocia al massimo per il 50% B. è tanto meno dissociato, quanto più è concentrata la soluzione in cui è disciolto C. è sempre poco dissociato D. è dissociato sempre per il 50% E. è tanto meno dissociato, quanto più è diluita la soluzione in cui è disciolto ► Un elettrolita è definito debole se il suo grado di dissociazione è minore del 100%. 1101.

1094. Gli elettroliti sono sostanze:

[V] Un elettrolita debole:

A. è sempre indissociato in soluzione acquosa B. non si dissocia mai completamente in soluzione acquosa, ma la dissociazione aumenta se si concentra la soluzione C. non si dissocia mai completamente in soluzione acquosa, ma la dissociazione aumenta se si diluisce la soluzione D. può dissociarsi completamente se la soluzione acquosa è molto concentrata E. può dissociarsi completamente se la soluzione acquosa è riscal­ data

A. B. C. D. E.

[V] Un elettrolita debole:

è tanto meno dissociato quanto più diluita è la soluzione è tanto più dissociato quanto più diluita è la soluzione è poco solubile in acqua è sempre pochissimo dissociato non si dissocia affatto

723

© A rtquiz CHIMICA 1102.

A. B. G. D. E.

1103.

A. B. C. D. E.

[MIPS]

Un elettrolita debole in soluzione acquosa:

è sempre molto dissociato è sempre totalmente indissociato è tanto più dissociato, quanto più è diluita la sua soluzione è poco solubile in acqua è tanto più dissociato, quanto più è concentrata la sua soluzione Quale delle seguenti sostanze è un elettrolita debole?

CHsCOOH H2 SO4 KOH HI KCI

► Tutti gli acidi carbossilici (organici) essendo acidi deboli sono elet­ troliti deboli. 1104.

Quale delle seguenti sostanze è un elettrolita debole:

A. NaOH B. H2SO4

C. CH3COOH D. HCl E. NaCI 1105.

A. B. C. D. E.

A. sono tutti elettroliti forti B. sono elettroliti forti solo se sono forti l'acido e la base da cui deri­ vano C. sono sostanze contenenti legami ionici D. il pH delle soluzioni acquose dipende dalla natura del sale E. possiedono tutti un reticolo cristallino 1107. [O/PS] Sono sempre elettroliti forti:

gli acidi gli esteri le basi i sali solubili le anidridi

► Lo sono anche i sali poco solubili: non bisogna confondere la so­ lubilità con la capacità di dissociarsi in ioni. Il solfato di bario è poco solubile in acqua, ma la quantità che si scioglie è completamente dissociata in ioni. 1108.

A. B. C. D. E.

[M] Sono elettroliti forti in acqua:

tutti gli idrossidi tutti gli acidi tutti i sali solubili tutte le basi tutte le anidridi

> Vedi quiz 1107. 1109.

A. B. C. D.

[V] Quale dei seguenti composti è un elettrolita?

Butano Fenolo Glucosio Esano

724

E.

Nitrato di potassio

►Vedi quiz 1107, e leggi commento al quiz 620. 1110.11 solido ionico Ca(OH)2 è un elettrolita forte perciò in ac­ qua si dissocia completamente. Se aggiungiamo due moli di Ca(OH)2 ad un litro d’acqua che cosa otteniamo?

A. B. C. D. E.

2 moli di Ca++ e 4 moli di OH~ 1 moie di Ca++e 2 moli di OH2 moli di Ca+ e 4 moli di OH2 2 moli di Ca+ e 2 moli di OH1 mole di Ca++ e 4 moli di OH-

► La reazione corrispondente bilanciata è: Ca(OH)i —> Ca2+ + 2 OH- . 1111. Il solido ionico MgCh è un elettrolita forte perciò in acqua si dissocia completamente. Se aggiungiamo 3 moli di MgCh ad un litro d’acqua che cosa otteniamo?

A. B. C. D. E.

1 mole di Mg+, 2 moli di CI 3 moli di Mgt+, 6 moli di Cl~ 3 moli di Mg, 3 moli di Cb 3 moli di Mg++, 3 moli di Cl3 moli di Mg— , 6 moli di CI*

Tra le seguenti sostanze indicare l'elettrolita debole:

acido acetico cloruro di potassio idrossido di sodio solfato di rame acido solforico

1106. Quale delle seguenti affermazioni è SCORRETTA a propo­ sito dei sali?

A. B. C. D. E.

CAP. 8. LE SOLUZIONI

► La reazione corrispondente bilanciata è: MgCh -> Mg2+ + 2 CI- . 1112.11 solido ionico MgCh è un elettrolita forte perciò in acqua si dissocia completamente. Se aggiungiamo 3 moli di MgCh ad un litro d’acqua che cosa otteniamo?

A. B. C. D. E.

3 moli di Mg+t, 3 moli di Ch 3 moli di Mg- , 6 moli di Cl+ 1 mole di Mg+, 2 moli di Ch 3 moli di Mg, 3 moli di Ch 3 moli di Mg++, 6 moli di Ch

► Infatti, 3 MgCh -> 3 Mg+t + 6 Ch. 1113.

A. B. C. D. E.

NaCI posto in acqua dà:

non si dissocia NaOH, HCl NaH, CIOH Na+, C lNaOH, HCi14*

1114. Se uno ione ha carica maggiore di un altro della stessa specie, come sarà la sua soluzione rispetto a quella dell’altro ione?

A. B. C. D. E.

Meno conduttrice Ugualmente conduttrice Nessuna delle due è conduttrice di elettricità Più conduttrice Nessuna delle risposte precedenti

► Si intende che il confronto avviene tra soluzioni di pari concentra­ zioni. PROPRIETÀ COLLIGATIVE DELLE SOLUZIONI

Le proprietà colligative delle soluzioni sono quelle che dipendono dalla concentrazione delle particelle di soluto e non dalla natura delle stesse. Per particella si intende una molecola (di qualsiasi natura) 0 uno ione (di qualsiasi natura). Le proprietà colligative sono: l’abbassamento della pressione di vapore rispetto al solvente puro, l’abbassamento della temperatura di congelamento, l'innalzamento della temperatura di ebollizione e ia pressione osmotica.

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CAP. 7. LE SOLUZIONI 1115. Cosa sono le proprietà colligative delle soluzioni?

A. le proprietà di una soluzione che dipendono dal numero di particelle di soluto presenti B. le proprietà di una miscela di gas collegate al tipo di gas presenti C. le proprietà di una soluzione che dipendono dall'energia interna delle molecole di soluto D. le proprietà di una soluzione che dipendono dalla natura chimica del soluto E. temperatura, pH e concentrazione salina di una soluzione 1116. [M] Vengono chiamate colligative le proprietà il cui valore dipende solo dal numero, e non dalla natura, delle particelle che le determinano. È sperimentalmente accertato che, in recipienti di uguale volume e alla stessa temperatura, una mole di idroge­ no e una mole di ossigeno esercitano la stessa pressione. Si può pertanto affermare che la pressione gassosa:

A. B. C. D. E.

è indipendente dalla temperatura è indipendente dal volume del recipiente è una proprietà colligativa non è una proprietà colligativa è una proprietà colligativa solo nel caso i recipienti contengano una mole di ciascuno dei due gas

►Si tenga presente che il quiz estende correttamente il concetto di proprietà colligative anche ai gas, anche se in tutti i testi scientifici le proprietà colligative sono riferite alle soluzioni.178920* 1117. [M] Indicare quale tra le seguenti NON è una proprietà col­ ligativa delle soluzioni. A. la forza ionica B. l'abbassamento crioscopico C. l'innalzamento ebulloscopico D. la pressione osmotica E. l'abbassamento della tensione di vapore 1118. [0] Quale tra le seguenti NON è una proprietà colligativa delle soluzioni? A. l’innalzamento ebullioscopico B. la pressione osmotica C. la densità D. l’abbassamento crioscopico E. l’abbassamento della pressione di vapore 1119. Quale delle seguenti non è una proprietà colligativa delle soluzioni? A. Aumento del punto di ebollizione B. Osmosi C. Aumento della molarità D. Abbassamento della pressione di vapore E. Abbassamento del punto di congelamento 1120. Quale delle seguenti proprietà NON è colligativa? A. l'innalzamento della temperatura di ebollizione di una soluzione rispetto al solvente puro B. il pH di una soluzione C. la pressione osmotica di una soluzione D. l'abbassamento della temperatura di congelamento di una solu­ zione rispetto al solvente puro E. la tensione di vapore di una soluzione

C. dipende dal peso molecolare ma non dalla concentrazione dei soluti D. diminuisce con il pH della soluzione E. è proporzionale al volume totale della soluzione ► L’osmolarità è un'unità di misura della concentrazione delle solu­ zioni, e in particolare è il numero totale di molecole e/o ioni presenti in un litro di soluzione ed è la concentrazione efficace nelle proprietà colligative. 1122. Se due soluzioni acquose hanno la stessa concentrazione espressa in osmolarità esse hanno anche:

A. B. C. D. E.

la stessa temperatura di congelamento la stessa forza ionica la stessa densità lo stesso pH la stessa conducibilità elettrica

1123. All'aumentare della concentrazione di un soluto praticamente non volatile, la temperatura di ebollizione di una soluzio­ ne:

A. B. C. D. E.

aumenta dipende dalla velocità di riscaldamento rimane invariata diminuisce aumenta 0 diminuisce a seconda della natura chimica del soluto

1124. La temperatura di ebollizione di una soluzione acquosa 1 molale di KCI (assumendo Keb = 0,5) è:

A. B. C. D. E.

100,5 °C 100 °C 102°C 101 °C 99 °C

► Infatti, Ateb = Keb • m • [1 + oc (v -1)] = 0,5 • 1 • 2 = 1 °C. Quindi 100 + 1 =101 °C. 1125. [M] Se si scioglie un po’ di zucchero in acqua distillata, si ottiene una soluzione che:

A. solidifica a una temperatura più bassa della temperatura di solidi­ ficazione dello zucchero B. solidifica alla stessa temperatura di solidificazione dell’acqua di­ stillata C. non può solidificare in nessun modo, qualunque sia la temperatura D. solidifica a una temperatura più bassa della temperatura di solidi­ ficazione dell’acqua distillata E. solidifica a una temperatura più alta della temperatura di solidifi­ cazione dell’acqua distillata 1126. [V/PS] Una sostanza solida disciolta in un solvente:

A. abbassa la temperatura di ebollizione del solvente B. C. D. E.

innalza la temperatura di congelamento del solvente innalza la temperatura di ebollizione del solvente aumenta la tensione di vapore del solvente non ha alcun effetto sulla temperatura di ebollizione del solvente

1127. Una soluzione acquosa di KBr rispetto all'acqua pura ha:

A. volume maggiore 1121. L'osmolarità di una soluzione: A. è correlata al numero di particelle individuali nell'unità di volume, e non alla loro natura B. aumenta con la viscosità della soluzione

B. C. D. E.

punto di ebollizione più alto lo stesso punto di ebollizione punto di ebollizione più basso lo stesso punto di congelamento

725

© A rtquiz CHIMICA 1128. Se si pone in acqua una sostanza solida, cosa accade del­ la temperatura di ebollizione della soluzione ottenuta, alla pres­ sione di 1 atm? A. Aumenta in ogni caso B. Raggiunge un valore di poco superiore o inferiore a 100 °C in dipendenza del coefficiente di Van’t Hoff C. Rimane 100 °C se il coefficiente di Van’t Hoff è pari a 1 D. Aumenta se la sostanza è solubile in acqua E. Il valore della temperatura di ebollizione della soluzione risulterà inversamente proporzionale al valore del coefficiente di Van’t Hoff 1129. [M] Quale dei seguenti fenomeni NON si verifica quando si diluisce una soluzione acquosa di un non elettrolita? A. aumento della temperatura di congelamento B. diminuzione della molarità C. aumento della temperatura di ebollizione D. diminuzione della pressione osmotica E. aumento della tensione di vapore 1130. L'ebullioscopia: A. si occupa della determinazione sperimentale della temperatura di ebollizione di un liquido puro B. studia la variazione del punto di ebollizione di un solvente per aggiunta di un soluto C. studia le sostanze che impediscono l'ebollizione dell'acqua D. indica la temperatura di ebollizione di un soluto E. studia la variazione della temperatura di ebollizione dell’acqua in funzione della pressione 1131. [M] Per elettroliti forti, in soluzione sufficientemente diluita (m < 102), la concentrazione attiva ai fini delle proprietà colligative è data dal prodotto della concentrazione analitica dell'elettrolita per l'indice di dissociazione v; questo è definito come il numero di ioni in cui l'e­ lettrolita sì dissocia; così, ad esempio, per NaCI si ha v = 2. L'abbas­ samento crioscopico Atc di una soluzione acquosa 0,002 m di NaCI può essere calcolato pertanto dall'espressione Atc = Kc • 0,002 • 2, dove Kc è la costante crioscopica dell'acqua, che ha il valore 1,86. Quindi l'abbassamento crioscopico di una soluzione acquosa 0,0001 m di solfato di alluminio è dato da:

A. Atc= 1,86 •104 •3 B. Atc= 1,86 •IO3 •5 C. Atc = 1,86 •10-4 •5 D. Atc = 1,86 • 104 • 2 E. Atc = 1,86 • 104 • 6 ►Al2(S04)3 —> 2AI3+ + 3SC>42-. Dalla reazione di dissociazione del solfato di alluminio, ricaviamo che v = 5 poiché da una mole di sale si liberano 5 particelle in soluzione. Poiché le proprietà colligative sono influenzate solo dal numero di particelle in soluzione, per calco­ lare l'abbassamento crioscopico l’espressione andrà corretta con un fattore 5. La risposta esatta, quindi, è la C.132 1132. Completare in modo corretto. La tensione di vapore (o pressione di vapore) di una soluzione:

A. di un soluto gassoso in un solvente liquido è sempre più bassa di quella del solvente puro B. di un qua|siasi soluto è sempre più alta di quella del solvente puro C. di un qualsiasi soluto è sempre più bassa di quella del solvente puro D. di un soluto volatile è sempre più bassa di quella del solvente puro E. di un soluto non volatile è sempre più bassa di quella del solvente puro

726

CAP. 8. LE SOLUZIONI 1133. [V] Quale dei seguenti composti, a concentrazione 1 M in acqua, provoca il maggiore incremento del punto di ebollizione della soluzione?

A. B. C. D. E.

Saccarosio CaCb NaCI KCI Glucosio

► In quanto, a parità di numero di molecole, è quello che manda in soluzione il maggior numero di particelle (3). 1134. [O] Raddoppiando il volume di una soluzione di cloruro di sodio mediante aggiunta di acqua pura, il punto di congelamen­ to della nuova soluzione:

A. B. C. D. E.

diminuisce di 2 °C aumenta di 2 °C non varia aumenta diminuisce

1135. Sciogliendo un soluto in un solvente:

A. B. C. D. E.

il solvente non evapora più si sviluppa sempre calore cambiano i punti di ebollizione e congelamento il solvente precipita non cambiano i punti di ebollizione e congelamento

► Infatti, i punti di ebollizione e congelamento dipendono dal numero di particelle presenti in soluzione (proprietà colligative). 1136. [O/PS] Si abbia una soluzione di cloruro di sodio in acqua: come varia il punto di congelamento della soluzione se viene raddoppiato il volume della soluzione per aggiunta di acqua pura?

A. non subisce variazioni solo se la pressione è costante B. aumenta di un valore pari al doppio della costante crioscopica dell'acqua C. non subisce variazioni D. aumenta E. diminuisce 1137. [V] Una soluzione A è ipotonica rispetto ad una soluzione B se:

A. la soluzione B congela a temperatura più alta rispetto alla solu­ zione A B. alla stessa temperatura la tensione di vapore di A è minore della tensione di vapore di B C. alla stessa temperatura la tensione di vapore di A è maggiore della tensione di vapore di B D. alla stessa temperatura la pressione osmotica di A è maggiore della pressione osmotica di B E. la soluzione B bolle a temperatura più bassa rispetto alla soluzio­ ne A ► L'abbassamento della pressione di vapore è una proprietà colligativa come la pressione osmotica. Quindi una soluzione ipotonica, che ha una pressione osmotica minore, ha anche un abbassamento della pressione di vapore minore. 1138. [V] La soluzione Si è ipertonica rispetto alla soluzione S2, pertanto:

A. nelle stesse condizioni di temperatura la tensione di vapore di S2 è maggiore della tensione di vapore di Si

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CAP. 7. LE SOLUZIONI B. S2 esercita una pressione osmotica maggiore rispetto a Si C. la temperatura di ebollizione di Si è minore della temperatura di ebollizione di S2 D. Si congela a temperatura più elevata rispetto a S2 E. S2 è maggiormente concentrata ► Vedi quiz 1137.

Questo tipo di dizione, anche se puramente indicativa, è utile quando le due soluzioni sono separate da una membrana semipermeabile perché permette di dedurre un eventuale fenomeno di osmosi ed è ricorrente in biologia dove fenomeni di osmosi fra membrane hanno conseguenze rilevanti per la fisiologia delle cellule. 1139. La pressione osmotica è una proprietà:

PRESSIONE OSMOTICA La pressione osmotica è una proprietà colligativa associata alle solu­ zioni. Quando due soluzioni in uno stesso solvente ma a concentra­ zioni diverse di soluto sono separate da una membrana semiper­ meabile (cioè che lascia passare le molecole di solvente ma non quelle di soluto), le molecole di solvente si spostano dalla soluzione con minore concentrazione di soluto alla soluzione con maggiore concentrazione di soluto, in modo da uguagliare ( 0 meglio, rendere vicine) le concentrazioni delle due soluzioni. La pressione idrostatica che occorre applicare alla soluzione affinché il passaggio del solvente non avvenga è detta appunto "pressione osmotica”. Il meccanismo con il quale si manifesta la pressione osmotica può essere interpretato considerando anzitutto che le particelle di un so­ luto tendono a disperdersi uniformemente nel solvente, anche contro la gravità, così come quelle di un gas tendono a occupare tutto lo spazio a loro disposizione: le particelle di soluto esercitano sulle pa­ reti del recipiente che le contengono una pressione analoga alla pressione gassosa. Se poi si considera un sistema costituito da una soluzione e dal rela­ tivo solvente puro separati da una membrana semipermeabile, il nu­ mero delle molecole di solvente che nell'unità di tempo attraversano la membrana verso la soluzione è superiore al numero di molecole di solvente che la attraversano in senso opposto, perché nel primo ca­ so le molecole che vengono a contatto con la membrana sono tutte di solvente, nel secondo caso invece si ha una certa percentuale di particelle di soluto che non passano ma che esercitano comunque con i loro urti sulla membrana una pressione, appunto la pressione osmotica. La pressione osmotica non è direttamente misurabile, mentre è mi­ surabile la pressione idrostatica che si determina nella soluzione a causa del maggior numero di molecole di solvente che vi penetrano rispetto a quelle che ne escono. Per esprimere l'andamento della pressione osmotica in funzione del­ la concentrazione e della temperatura si usi la formula: 7tV = nRT —> k = cRT, dove n è la pressione osmotica, V è il volume della soluzione, T la temperatura assoluta, n è il numero di moli di soluto, c la concentrazione molare del soluto e R è la costante uni­ versale dei gas (pari a 0,0821 atm • L/moI • K). Se il soluto è un elet­ trolita la relazione è modificata in n = cRT[1+oc(v-1)], dove a è il grado di dissociazione dell'elettrolita e v il numero di ioni in cui si dissocia la molecola del soluto. La concentrazione delle particelle viene definita anche osmolarità. In chimica è possibile indicare la pressione osmotica di una data soluzione in termini quantitativi conoscendone la molarità e la tempe­ ratura, oppure in relazione alla pressione osmotica, di un'altra solu­ zione, presa come riferimento. In quest'ultimo caso, la soluzione può avere una pressione osmotica inferiore, uguale 0 maggiore a quella con cui la si paragona. Si dice allora che la soluzione è, rispettiva­ mente, ipotonica, isotonica 0 ipertonica rispetto a quella a cui la si paragona, a seconda del grado di tonicità tra le due soluzioni. In particolare, indipendentemente dalla natura del soluto, soluzioni aventi la stessa concentrazione hanno medesima pressione osmoti­ ca e si dicono isotoniche; le soluzioni ipertoniche si presentano inve­ ce quando la pressione interna è maggiore di quella esterna mentre le soluzioni ipotoniche viceversa.

A. B. C. D. E.

delle soluzioni allo stato liquido solo delle soluzioni non acquose dei solventi puri allo stato liquido dello stato di soluzione solida dello stato gassoso

1140. Quale delle seguenti definizioni è appropriata per la pres­ sione osmotica?

A. la pressione esercitata su di una soluzione per evitare che questa sia diluita dal solvente B. la pressione dei gas disciolti in una soluzione C. la tendenza a evaporare di una soluzione D. la pressione esercitata da una colonna d'acqua su di una mem­ brana semipermeabile E. la pressione esercitata dal siero sulle pareti arteriose 1141. [0] In quale dei processi sotto elencati NON si verifica un flusso di informazioni?

A. B. C. D. E.

Un girasole volge la corolla in direzione del sole Una molecola di acqua penetra per osmosi in una cellula Un gatto scatta alla vista di un topo Un ormone interagisce con il proprio recettore Una cellula del pancreas produce enzimi digestivi (proteine)

1142. Quale delle seguenti affermazioni relative all'osmosi NON è CORRETTA?

A. I globuli rossi devono essere mantenuti in un liquido ipotonico nei loro confronti B. La concentrazione dei soluti è il principale fattore del potenziale osmotico C. L'osmosi obbedisce alle leggi della diffusione D. Due cellule con identici potenziali osmotici sono reciprocamente isotoniche E. L'acqua entra in maggiore quantità nelle cellule con maggiore potenziale osmotico 1143. Con quale simbolo è indicata la pressione osmotica?

A. B. C. D. E.

p 71 P 0 M

1144. Quale membrana viene usata per mettere in evidenza la pressione osmotica?

A. B. C. D. E.

membrana semipermeabile non si usano membrane speciali membrana impermeabile membrana permeabile nessuna delle risposte precedenti

1145. [0] Attraverso una membrana semipermeabile:

A. B. C. D. E.

il solvente passa solo in un senso il soluto passa liberamente in entrambi i sensi il passaggio del soluto è ridotto a metà il solvente passa liberamente in entrambi i sensi il passaggio del solvente è ridotto a metà

727

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CAP. 8. LE SOLUZIONI

1146. [M/0] Attraverso una membrana semipermeabile vengono D. glucosio 1 M messe a contatto due soluzioni acquose di glucosio, C6H12O6. E. cloruro di calcio 0,5 M La soluzione (a) è 0,325 M, la soluzione (b) è 0,0325 IVI. Quale ► Infatti, in termini di concentrazione di particelle la soluzione A è delle seguenti affermazioni NON è corretta?

A. La soluzione (a) ha una pressione osmotica maggiore di quella della soluzione (b) B. L’acqua passa dalla soluzione (b) alla soluzione (a) C. Il glucosio passa dalla soluzione (a) alla soluzione (b) D. Il solvente si sposta dalla soluzione più diluita alla più concentrata E. Si verifica il fenomeno dell’osmosi

1,4 M, la soluzione B è 1,4 M (HCI è completamente dissociato in due particelle), la soluzione C è 1,2 M (il cloruro di sodio è comple­ tamente dissociato in due particelle), la soluzione D è 1 M e la solu­ zione E è 1,5 M (il cloruro di calcio è dissociato in tre particelle).

► Una membrana semipermeabile presenta la caratteristica di con­ sentire il libero transito delle molecole del solvente (di piccole dimen­ sioni, in questo caso H2 O) e di impedire il transito a quelle del soluto (di dimensione maggiore, in questo caso C6 H1 2 O6 ).

A. B. C. D. E.

1152. Indicare, tra le seguenti, la soluzione con pressione osmo­ tica maggiore:

solfato rameico 0,05 M perclorato di potassio 0,05 IVI cloruro di calcio 0,05 M glucosio 0,1 M cloruro di sodio 0,05 M

1147. [O/PS] L'aggiunta di glucosio ad una soluzione di cloruro ►Vedi quiz 1150 e 1151. di sodio ha l'effetto di:

A. B. C. D. E.

aumentare la conducibilità elettrica aumentare la pressione osmotica abbassare il punto di ebollizione aumentare il pH diminuire il pH

1153. Indicare la soluzione con pressione osmotica maggiore:

A. B. C. D. 1148. Quale dei seguenti fattori NON influenza la pressione E.

osmotica di una soluzione:

A. B. C. D. E.

numero di particelle di soluto liberate in soluzione volume della soluzione concentrazione del soluto temperatura moli di soluto disciolte in un certo volume di soluzione

►Vedi quiz 1150 e 1151. 1154. Quale delle seguenti soluzioni esercita la pressione osmo­ tica maggiore, a parità di temperatura?

A. B. C. ► La pressione osmotica è una proprietà intensiva. D. 1149. [0] Stabilire quale delle seguenti soluzioni presenta, a pa­ E. rità di temperatura, la maggiore pressione osmotica: a) acido cloridrico 0,2 M; b) acido formico 0,2 M; c) saccarosio 0,4 M; d) cloruro di sodio 0,2 M; e) bicarbonato di magnesio 0,2 M.

A. B. C. D. E.

la soluzione c) la soluzione b) la soluzione e) la soluzione d) la soluzione a)

► Infatti, il bicarbonato di magnesio ha formula Mg(HCC>3)2 e disso­ cia in acqua formando 3 ioni a differenza degli altri che ne formano 2 (a, b e d) oppure nel caso (c) che, pur avendo una concentrazione doppia, resta indissociato.

cloruro di calcio 0,05 M cloruro di sodio 0,05 M urea 0,1 M glucosio 0,1 M solfato di rame 0,05 IVI

Cloruro di sodio 0,1 M Cloruro di bario 0,1 M Acido acetico 0,1 IVI Acido formico 0,2 IVI Glucosio 0,1 M

►Vedi quiz 1150 e 1151. 1155. Lasciando evaporare a T costante parte del solvente di una soluzione satura in presenza di precipitato, la pressione osmotica della nuova soluzione satura:

A. B. C. D. E.

varia in relazione alla natura del soluto e del solvente resta costante solo se il solvente è l’acqua diminuisce non varia aumenta

► Perché la soluzione rimane sempre satura e quindi alla stessa concentrazione.1567*

1150. Quale delle seguente soluzioni: glucosio 0,1 M, acido ace­ tico 0,1 M, acido acetico 0,2 M e NaCI 0,1 M ha la pressione 1156. La pressione osmotica di una soluzione acquosa 1 M di glucosio a 27 °C è circa: osmotica maggiore a parità di temperatura?

A. B. C. D. E.

glucosio 0,1 M NaCI 0,1 M acido acetico 0,2 M acido acetico 0,1 M nessuna delle soluzioni elencate è osmoticamente attiva

► Si ricordi che l’acido acetico è un acido debole, tuttavia la concen­ trazione in particelle è superiore a 0,2 M.

A. B. C. D. E.

non può essere calcolata 1 atm 2 atm 300 atm 24,6 atm

Infatti, t i = ^ • RT = atm. C m è la molarità.



Cm •

RT; quindi

71

=

1 • 0,082 • 300 K = 24,6

1151. In quali delle seguenti soluzioni acquose la pressione 1157. [O] Indica quale è la pressione osmotica a 0°C di una so­ osmotica è maggiore? luzione di urea allo 0,5 % p/V sapendo che il P.M. dell’urea è A. saccarosio 1,4 M uguale a 60:

B. acido cloridrico 0,7 M C. cloruro di sodio 0,6 M

728

A. 800 mm Hg B. 0,867 atm

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CAP. 7. LE SOLUZIONI C. 1,867 atm D. 1870 mm H2 O E. 200 mm H2 O ► Infatti: 0,5 g/0,1 L = 5 g/L. Cm = 5/60 = 0,083 M. 0,083 • 22,414 = 1,867 atm. 1158. Una soluzione si dice isotonica rispetto al sangue se ha uguale:

A. B. C. D. E.

densità concentrazione di glucosio temperatura osmolarità valore di pH

1159. Quale delle seguenti soluzioni è isotonica con il contenuto cellulare?

A. B. C. D. E.

NaC11,9% NaCI 9,0% NaCI 0,19% NaCI 0,1% NaCI 0,9%

1160. [M] Una soluzione di NaCI allo 0,9 % p/V si definisce solu­ zione fisiologica perché rispetto al sangue ha:

A. B. C. D. E.

la stessa temperatura la stessa concentrazione idrogenionica la stessa pressione osmotica lo stesso pH lo stesso volume

1161. Una soluzione acquosa di NaCI (contenente 9 g di sale per litro di soluzione) è isotonica con il sangue e, se sterile, può essere iniettata per via endovenosa perché rispetto al sangue ha la stessa:

A. B. C. D. E.

densità concentrazione molare di ioni cloruro concentrazione molare di ioni sodio composizione del plasma pressione osmotica

1162. Due soluzioni, non elettrolitiche, separate da una mem­ brana semipermeabile, si dicono isotoniche:

A. B. C. D.

se contengono la stessa sostanza in concentrazioni differenti in nessuno dei casi indicati nelle altre alternative se contengono sostanze differenti ma in concentrazioni uguali se il soluto passa dalla soluzione più concentrata a quella più diluita E. se le concentrazioni delle soluzioni rimangono invariate 1163. Una soluzione è ipertonica rispetto a un'altra quando:

A. B. C. D. E.

la pressione osmotica è inferiore a quella dell’altra la concentrazione dello ione idrogeno è uguale a quella dell'altra la concentrazione dello ione idrogeno è superiore a quella dell'altra la pressione osmotica è superiore a quella dell'altra la pressione osmotica è uguale a quella dell'altra

1164. [O/PS] Una soluzione A è ipertonica rispetto a una solu­ zione B se:

A. la soluzione A si trova a una temperatura maggiore rispetto alla soluzione B B. separando le due soluzioni mediante una membrana semiper­ meabile, si instaura un flusso netto di solvente da A verso B C. separando le due soluzioni mediante una membrana semiper­ meabile, si instaura un flusso netto di solvente da B verso A D. la soluzione A è più acida della soluzione B

E. i valori delle proprietà colligative della soluzione B sono maggiori di quelli della soluzione A 1165. [O] Un recipiente è diviso in due scomparti da una mem­ brana semipermeabile simile a quella cellulare. Tale membrana separa una soluzione di NaCI al 10% da una soluzione di KCI al 5%. Si può osservare che:

A. il flusso d'acqua si muove dalla soluzione al 10% verso quella al 5% B. il flusso d'acqua si muove dalla soluzione al 5% verso quella al 10%

C. non si ha alcuna variazione del livello dell'acqua nei due scom­ parti D. il cloruro di potassio va verso la soluzione al 10% E. diminuisce il livello d'acqua nella soluzione al 10% ► La soluzione di NaCI al 10% è ipertonica rispetto quella di KCI al 5%, in quanto ha una maggior concentrazione salina. Di conseguen­ za l'acqua tende ad andare dallo scomparto con KCI verso quello con NaCI per diluire questa soluzione e diminuire la concentrazione salina in quest'ultimo scomparto, secondo il processo deH'osmosi. 1166. [M] Un recipiente è suddiviso da una membrana semiper­ meabile in due comparti, contenenti ciascuno una soluzione. Nel comparto A il livello del liquido diminuisce. Quale tra le se­ guenti supposizioni può essere considerata CORRETTA?

A. La soluzione del comparto A ha più soluto di quella del comparto B B. La soluzione del comparto B è ipotonica rispetto a quella del comparto A C. La soluzione del comparto A è ipotonica rispetto a quella del comparto B D. La soluzione del comparto A è ipertonica rispetto a quella del comparto B E. Le due soluzioni sono isotoniche ►Vedi quiz 1165. 1167. [V] La rottura della membrana piasmatica e il rigonfiamen­ to del nucleo si ottengono trattando le cellule con una soluzione:

A. B. C. D. E.

di NaCI al 9 per mille isotonica ipertonica isosmotica ipotonica1689*

1168. [V] La soluzione salina fisiologica è una soluzione allo 0,90% di NaCI. Un eritrocita posto in una soluzione allo 0,5% di NaCI:

A. B. C. D. E.

subisce un raggrinzimento subisce emolisi perde acqua non subisce variazioni acquista NaCI

► In una soluzione ipotonica, cioè a concentrazione salina minore rispetto all’interno cellulare, l’acqua tende ad entrare nei globuli rossi per bilanciare la differenza di concentrazione e causa la lisi della membrana dell’eritrocita. 1169. [V] Quando si immerge una cellula vegetale in una solu­ zione ipotonica:

A. B. C. D. E.

si ha un iniziale flusso di acqua verso l’esterno della cellula si ha Un iniziale flusso netto di acqua verso l’interno della cellula si ha la plasmolisi la cellula perde turgore la cellula scoppia

729

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CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

1170. [V/PS] Una cellula è immersa in una soluzione isotonica. Avviene che:

À. B. C. D. E.

l'acqua entra ed esce dalla cellula in ugual misura l'acqua entra nella cellula l'acqua esce dalla cellula l'acqua non entra né esce dalla cellula la cellula va incontro a lisi

1171. Se una cellula viene immersa in una soluzione ipertonica:

A. B. C. D. E.

l'acqua non entra né esce dalla cellula la cellula va incontro a lisi l'acqua entra ed esce dalla cellula in ugual misura l'acqua esce dalla cellula l'acqua entra nella cellula

1172. Dall'osservazione della figura è possibile dedurre che, per passare dalla condizione rappresentata in A alla condizione rappresentata in B, la cellula:

C. l'emoglobina contenuta nei globuli rossi si denatura completamente D. non succede niente E. i globuli rossi si rigonfiano 1177. [0] Il Paramecio, un organismo unicellulare, vive in acqua dolce. L'interno della cellula è ipertonico rispetto all'ambiente in cui vive. Come può sopravvivere senza scoppiare?

A. B. C. D.

La sua membrana cellulare è impermeabile all'acqua Rende il proprio ambiente interno ipotonico, eliminando sali Pompa all'esterno l'acqua, utilizzando energia La sua membrana è elastica e gli permette di gonfiarsi senza scoppiare E. Rende il proprio ambiente interno isotonico

► L’acqua tende ovviamente ad entrare per diluire l’interno ipertoni­ co: l’organismo reagisce ripompando l’acqua all'esterno. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI INORGANICI 1178. Quale proprietà dell'acqua è la più importante quando si perde calore dall'epidermide?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

è stata immersa in una soluzione isotonica è stata sottoposta a un aumento di temperatura è stata sottoposta a una diminuzione di temperatura è stata immersa in una soluzione ipotonica è stata immersa in una soluzione ipertonica

1173. [V] Immergendo una foglia di insalata avvizzita in acqua dolce, subito avviene che le sue cellule:

A. B. C. D.

si sgonfiano perché l'acqua esce per plasmolisi scoppiano con fuoriuscita del citoplasma e dei cloroplasti perdono i sali minerali contenuti nel citoplasma non variano di dimensioni perché l'acqua entra ed esce in ugual misura E. si gonfiano perché l'acqua entra per osmosi

► E riempie i vacuoli delle cellule vegetali. 1174. Una soluzione è ipotonica rispetto al sangue quando:

A. B. C. D. E.

la pressione osmotica è inferiore a quella del sangue la pressione osmotica è superiore a quella del sangue la pressione osmotica è uguale a quella del sangue la concentrazione dell'ossigeno è uguale a quella del sangue la concentrazione dell'idrogeno è inferiore a quella del sangue

1175. Cosa accade se inietto una soluzione ipotonica nel circolo sanguigno:

A. l’emoglobina contenuta nei globuli rossi si denatura compietamente B. l’effetto Bohr diviene più marcato C. il volume dei globuli rossi diminuisce D. i globuli rossi si rigonfiano E. l’emoglobina aumenta l'affinità per l’ossigeno176*

le proprietà dipolari che sciolgono i sali nel sudore il calore latente di evaporazione l'alto calore specifico la densità dell'acqua che è massima a 4 °C il punto di ebollizione dell'acqua

► L’evaporazione dell'acqua sull’epidermide è il principale meccani­ smo di termoregolazione dell’organismo. L’alto calore latente di eva­ porazione dell’acqua è dovuto, in larga misura, alla presenza di nu­ merosi legami idrogeno nel liquido. Con lo stesso meccanismo viene regolato il clima lungo le coste e in prossimità dei laghi. 1179. [V/P.S] L'acqua ossigenata è:

A. B. C. D. E.

una soluzione di ossigeno in acqua una forma reattiva dell'acqua un composto diverso dall'acqua una forma allotropica dell'acqua una forma isotopica dell'acqua

► Infatti, la formula del composto è H2 O2 . 1180. Indicare quale delle seguenti specie è impossibile:

A. B. C. D. E.

Os Hs CI2 N2 H2

1181. [V/PS] Il nome ufficiale del composto AI2O3 è:

A. B. C. D. E.

ossido di alluminio triossido di dialluminio sesquiossido di alluminio anidride alluminica diossido di trialluminio

1176. Cosa accade se inietto una soluzione ipertonica nel circo­ lo sanguigno?

1182. [V] "I composti costituiti da due elementi vengono in genere denominati utilizzando la radice del nome del secondo elemento nel­ la formula, seguita da 'di' e dal nome del primo elemento; il numero di atomi di ciascun elemento nella formula è indicato da un prefisso (mono, di, tri, tetra, penta, ecc.; il prefisso mono viene in genere omesso). Così, ad esempio, il composto AI2O3 viene chiamato trios­ sido di dialluminio, e il composto ICI prende il nome di cloruro di io­ dio". Sulla base delle regole indicate nel testo, quali sono le

A. la pressione osmotica dei globuli rossi tende ad aumentare B. il volume dei globuli rossi diminuisce

A.

730

formule del tetrossido di diazoto e del pentacloruro di fosforo? N2O4; PCI5

CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI B. N2O4; FCI5 C. N2O4; PCI3 D. N2O3; FCIs E. Na20 4; PCIs 1183. Indicare quale tra i seguenti sistemi chimici contiene più di 10 elettroni

A. B. C. D. E.

H2 O NHs CH4 Ne CO2

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mazioni è corretta?

A. Lo stronzio ha un raggio atomico più piccolo del calcio B. Il primo potenziale di ionizzazione del calcio è inferiore a quello dello stronzio C. Entrambi i metalli reagiscono con l’ossigeno per formare ossidi basici con formula MO (dove M sta per Ca 0 Sr) D. Entrambi gli elementi reagiscono con il cloro per formare compo­ sti covalenti con formula MCI2 (dove M sta per Ca 0 Sr) E. Lo stronzio è più elettronegativo del calcio 1188. Quale dei seguenti composti non dà luogo ad una solu­ zione acida in acqua? CO, CO2, SO2, NO

OSSIDI BASICI E OSSIDI ACIDI 0 ANIDRIDI Un ossido è un composto chimico binario che si ottiene facendo reagire l'ossigeno con un altro elemento. Nella nomenclatura classica, si distinguevano i composti dell'ossige­ no con i metalli, detti propriamente ossidi basici, da quelli con i non metalli, detti ossidi acidi 0 anidridi. Nel caso di metalli con diverse valenze, che quindi possono dare diversi ossidi, si usava la desinenza -oso per il composto meno ossi­ genato, e quella -ico per il composto più ossigenato. Le anidridi prendono nome dal non metallo ossidato e dalla valenza del medesimo (cioè il suo numero di ossidazione). Nella nomenclatura moderna (IUPAC) gli ossidi prendono il nome dalla quantità di atomi di ossigeno presenti nella molecola, indipen­ dentemente dal fatto che questa derivi da un metallo 0 da un non metallo. Gli ossidi che contengono un solo atomo di ossigeno sono chiamati monossidi, quelli che ne contengono due diossidi, con tre atomi si hanno i triossidi e così via, con prefissi derivanti dai numeri in greco. Lo stesso criterio si applica all'atomo ossidato. Ad esempio, quello che nella nomenclatura classica veniva definito ossido ferrico 0 sesquiossido di ferro Fe2C>3 sarà indicato come diferro triossido. Gli ossidi dei metalli reagiscono con l'acqua dando luogo a idrossidi 0 basi [es. NaOH, Mg(OH)2 , Ca(OH)2 ]. Le anidridi dei non metalli reagiscono con l’acqua dando luogo a acidi (ossiacidi).

A. B. C. D. E.

NO e CO2 CO e CO2 CO e SO2 CO e NO NO e S02

► Mentre per gli anglosassoni tutti i composti sono “ossidi”, per gli italiani sono ossidi solo CO e NO. Gli altri sono anidridi, le quali in acqua formano gli acidi.18902*4 1189. Una reazione che permette di ottenere ia calce viva dalla calce spenta è la seguente: CaO (calce viva) + H2O —> Ca(OH)2 (calce spenta). In essa:

A. B. C. D. E.

un sale reagisce con acqua idrolizzandosi un ossido basico reagisce con acqua per dare un idrossido un ossido di un metallo alcalino terroso reagisce con una base un ossido acido reagisce con acqua per dare un idrossido un ossido di un metallo alcalino reagisce con acqua a dare una base

1190. Il composto CaO è:

A. B. C. D. E.

non esiste ossido di calcio anidride di calcio biossido di calcio idrossido di calcio

1184. Gii ossidi sono formati da:

1191. CO rappresenta la formula di

A. B. C. D.

un ugual numero di atomi di un elemento e di ossigeno atomi di due elementi e di ossigeno in rapporto fisso fra loro un elemento e ossigeno un numero variabile di atomi di un elemento ma sempre un solo atomo di ossigeno E. un elemento, ossigeno e idrogeno

A. B. C. D. E.

1185. Se un atomo di ossigeno acquista due elettroni, si forma uno ione:

A. B. C. D. E.

anidride carbonica acido carbonico carbone minerale monossido di carbonio metano

1192. L'ossido di magnesio corrisponde alla formula:

A. B. C. D. E.

idrossonio ossido idrossido ossidulo perossido

1186. Un ossido basico è un composto binario che si ottiene per reazione tra un:

A. B. C. D. E.

metallo e ossigeno metallo e acqua non metallo e ossigeno gas e ossigeno sale più acqua

1187. [M/O] Il calcio e lo stronzio sono entrambi elementi del Gruppo 2 della Tavola Periodica. Il calcio ha numero atomico 20 e lo stronzio ha numero atomico 38. Quale delle seguenti affer­

Mg202 Mg04 MgO Mg(OH)2 Mg02

1193.11 composto Hg20 corrisponde a:

A. B. C. D. E.

diossido di mercurio idrossido mercuroso ossido mercurico ossido mercuroso la formula Hg20 non esiste

1194. Indicare la formula dell'ossido di sodio:

A. B. C. D. E.

Na402 NaO Na20 Na02 Na202 731

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CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

1195. Indicare la formula dell'ossido rameico.

1203. La reazione CI2O5 + 2H2O —> HCIO3 è una reazione di:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

CuCh CuOH CuO

CU2O3 Cu20

disintegrazione sintesi esterificazione neutralizzazione ossidazione

1196. [0] Il nome ufficiale del composto P2O5 è:

► Vedi quiz 1202.

A. B. C. D. E.

1204. Il termine "anidride", in Chimica Inorganica, sta a indicare i composti che sono:

ossido di fosforo pentossido di difosforo anidride fosforosa diossido di pentafosforo sesquiossido di fosforo

A. idrossidi B. ossidi basici C. ossidi acidi 1197.11 rapporto tra numero di atomi di idrogeno e numero di D. anidri atomi di ossigeno nell'acqua ossigenata è: E. perossidi A. uguale a 1 B. uguale a 2 1205. Trovare la risposta ERRATA: C. uguale a 3 A. gli idruri sono formati da un metallo meno elettronegativo dell' D. variabile idrogeno e l’idrogeno E. uguale a un mezzo B. gli idrossidi sono formati da uno ione metallico positivo e dall’ anione OH' 1198. L'ossido di potassio reagendo con l'acqua forma: C. gli ossidi sono composti binari formati da metallo e ossigeno A. un sale D. i sali derivano dagli acidi per sostituzione di uno 0 più ioni idroge­ B. un acido no con cationi metallici C. un idrossido E. le anidridi sono composti binari formati da un non-metallo con D. non reagisce l’idrogeno E. potassio libero ► Infatti, K2 O + H2 O -> 2 KOH. 1199. L’ossido di potassio reagendo con l’acqua forma:

A. B. C. D. E.

una soluzione neutra un sale una base un acido potassio libero

►Vedi quiz 1198.120*

1206. [M/O/PS] I non metalli reagiscono con l’ossigeno per dare:

A. B. C. D. E!

anidridi idracidi ossidi basici alcani eteri

1207. Individuare tra i seguenti composti l'ossido acido.

A. ZnO B. K2 O C. AI2O3

1200. Quale di queste sostanze con acqua forma un idrossido?

A. B. C. D. E.

LiCI NO2 HCI SO3 K 2O

►Vedi quiz 1198. 1201. La reazione tra un ossido di un elemento poco elettrone­ gativo e l’acqua forma:

A. B. C. D. E.

una base un idracido un acido un idruro un'anidride

1202. [M] La reazione P2O5 + 2 H2O —> H4P2O7 è una reazione di:

A. B. C. D. E.

sintesi ossidazione idrolisi sostituzione neutralizzazione

► La reazione tra un ossido acido (anidride) e acqua per formare l'acido è una reazione di sintesi.

732

D. CaO E. SO3 1208. Quale dei seguenti ossidi reagisce con acqua per formare un composto a carattere acido?

A. B. C. D. E.

Cr03 FeO MgO Ag20 CuO

1209. L'anidride dell'acido carbonico è:

A. B. C. D. E.

CO H CO 3CO 3CO2

HCOOH

1210. [V] Una molecola di acqua ed una molecola di anidride carbonica danno origine a:

A. B. C. D. E.

ossido di carbonio acido formico idrossido di carbonio acetaldeide acido carbonico

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CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI 1211. [V] Cosa sono le anidridi inorganiche?

1219.

A. B. C. D. E.

A. P2O2 B. P2O5

composti binari formati da idrogeno e un non metallo composti ternari formati da idrogeno, non metallo e ossigeno composti binari formati da uno ione metallico e dall'anione OH~ composti binari formati da un non metallo con ossigeno composti binari formati da metallo e ossigeno

1212. Qual è l'anidride corrispondente all'acido solforoso?

A. S20 B. SO2

C. H2SO4 D. S03 E. S2O3 1213. Il composto SO2 è detto:

A. B. C. D. E.

Ossido di zolfo Ione solfato Anidride solforica Anidride solforosa Diossido di silicio

1214. Qual è l’anidride dell’acido solforico?

A. B. C. D. E.

SO3 S2O3 SO2 H2S H2SO4

L'anidride fosforosa corrisponde alla formula:

C. PO2 D. P2O3

E. FO 1220. Quale dei seguenti composti è comunemente denominato ipoazotide? A. NO B. NO2 C. N2O5 D. N2O E. N2O312345* 1221. Un ossido di ferro ha formula Fe304 e contiene entrambi gli ioni Fe2* e Fe3+. Quale delle seguenti rappresenta la frazione di ioni di ferro presenti in Fe2+?

A. B. C. D. E.

1/2 2/3 1/3 1/4 3/4

► Fe304 è costituito da FeO + Fe203. IDRURI

1215. Il composto SO3 è:

A. B. C. D. E.

anidride fosforosa anidride fosforica anidride solforosa anidride solforica nessuna della altre risposte è corretta

1216. L'anidride borica ha la formula:

A. B. C. D. E.

B2O3 BO2 BO

B2O5 BO3

1217.

Gli idruri sono composti ionici in cui l'idrogeno ha come numero di ossidazione -1 (ridotto) e si lega con uno 0 più metalli. Sono basi fortissime e, in alcuni casi, altrettanto forti agenti riducenti. 1222. Gli idruri sono composti binari:

A. B. C. D. E.

di un metallo alcalino con idrogeno nei quali l'idrogeno è legato a un altro elemento di un metallo con l'ossigeno di un alogeno con l'idrogeno di un non-metallo con l'ossigeno

1223. [IVI] Da cosa derivano gli idruri? L'anidride clorica ha formula:

A. CI2O3 B. CIO2 C. CI2O7 D. CI2O E. CI2O5

► Infatti, il cloro forma quattro ossiacidi: ipocloroso (HCIO, numero di ossidazione +1, anidride ipoclorosa CI2O); cloroso (HCIO2, numero di ossidazione +3, anidride clorosa CI2O3); clorico (HCIO3, numero di ossidazione +5, anidride clorica CI2O5); perclorico (HCIO4, numero di ossidazione +7, anidride perclorica, CI2O7). Quindi la risposta E è esatta.

A. dalla combinazione di idrogeno con un non metallo più elettrone­ gativo dell'idrogeno stesso B. dalla combinazione di idrogeno e un acido C. dalla combinazione di idrogeno con un non metallo elettronegati­ vo quanto l'idrogeno stesso D. dalla combinazione di idrogeno con un metallo meno elettronega­ tivo dell'idrogeno stesso E. dalla combinazione di idrogeno con un metallo più elettronegativo dell'idrogeno stesso 1224. [O/V/PS] Se un atomo di idrogeno acquista un elettrone, si forma uno ione:

A. B. C. 1218. [M/O] Quale dei seguenti composti reagisce con acqua per D. formare un acido ossigenato? E. A. CI2O3 B. KOH

idrogeno idronio idrogenuro idruro idrogenito

C. NH3

1225. L'idrogeno fosforato è rappresentato dalla formula:

D. Na20 E. AI2O3

A. P2H4 B. PHs

C. PH4 ► Un acido ossigenato si forma quando un anidride reagisce con l’acqua. Tra i composti proposti, l’unica anidride è CI2O3

D. PH3 E. PH2

733

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CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

► Non è un idruro ma un composto dell’idrogeno con un metalloide. È l’equivalente dell’ammoniaca (NH3). Il numero di ossidazione del fosforo è -3 e quello dell'idrogeno è +1. Si chiama, impropriamente in italiano idrogeno fosforato (la desinenza ató non ha nessun significa­ to in questo caso). Il nome ufficiale è fosfina. 1226. L'idruro di calcio corrisponde alla formula: CaH2

A. B. C. D. E.

HCas CH2 CH CaH

1233. Gli idrossidi sono composti:

idruro di magnesio idrossido di magnesio acido magnesidrico idrato di magnesio un idracido

1228. Il composto KH corrisponde a:

A. B. C. D. E.

idruro di potassio idruro di cripto un idracido idrossido di cripto idrossido di potassio

1229. L'idruro di sodio ha formula:

A. B. C. D. E.

Gli idrossidi sono composti ternari formati da un metallo, ossigeno e idrogeno e hanno formula generale M(OH)n, dove n è il numero di gruppi anione idrossido (OH) legati al metallo. Gli idrossidi disciolti nell'acqua rilasciano il gruppo anionico OH* (basi) e un catione me­ tallico positivo. Gli idrossidi essenzialmente sono costituiti da elementi del primo e del secondo gruppo della Tavola periodica (metalli alcalini e alcalinoterrosi) e dai sistemi atomici anfoteri.

A. binari formati da atomi di un metallo e atomi di ossigeno 0 di idrogeno B. ternari formati da atomi di un metallo, di idrogeno e di ossigeno C. formati da un non metallo, da ossigeno e da idrogeno D. formati da un metallo legato covalentemente a idrogeno e da ossigeno E. covalenti formati da un non metallo, idrogeno e ossigeno

1227. Il composto MgH2 è:

A. B. C. D. E.

IDROSSIDI

NaH il composto non esiste Na202 NaCI NaOH

1234. Gli idrossidi sono:

A. sostanze che, per reazione con l'acqua, formano ossidi B. sostanze che addizionando acqua danno gli acidi ossigenati C. molecole formate da un metallo e da ossidrili, che in acqua danno soluzioni basiche D. sostanze che in acqua liberano ossigeno E. derivati dell'ossigeno che spontaneamente si decompongono dando acqua 1235. Un idrossido:

IDRACIDI

A. B. C. D. E.

è il prodotto di idratazione di un ossido basico è sempre una base forte si chiama così perché contiene una 0 più molecole di acqua è ciò che si ottiene mettendo un acido in acqua è il prodotto di reazione tra una anidride ed un ossido

Gli idracidi si formano per reazione dei non metalli del settimo grup­ po e lo zolfo (appartenente al sesto gruppo) in presenza di idrogeno. Presentano natura acida per la tendenza più 0 meno spiccata a tra­ sferire protoni.

A. H2 O2 B. NaOH

1230. Un idracido si differenzia da un ossoacido perché:

D. CeHsOH E. NaCI

A. non contiene ossigeno B. non è ossidante C. il numero di atomi di ossigeno è superiore a quello di atomi di idrogeno D. presenta comportamento acido solo in acqua E. il numero di atomi di idrogeno è superiore a quello di atomi di ossigeno 1231. [V] Tutti gli idracidi sono acidi che non contengono ossi­ geno e sono formati da idrogeno combinato con:

A. B. C. D. E.

un metallo alcalino un metallo alcalino terroso un elemento dei primi due gruppi uno 0 più non metalli un metallo di transizione123*

1232. Quale di queste formule rappresenta l'acido solfidrico? A. H2S2O7 B. H2S2O3 C. H2SO3 D. H2S E. H2SO4

734

1236. Quale tra i seguenti composti è un idrossido?

C. CH3COOH

1237. [V] Quale delle formule seguenti è errata?

A. B. C. D. E.

CaCI2 CaO Ca(OH)2 CaS03 CaOH

1238. Qual è fra questi l'idrossido ferrico?

A. B. C. D. E.

FeO FeOH Fe203 Fe(OH)3 Fe(OH)2

1239. L’idrossico piombico corrisponde a:

A. Pb(OH)4

B. PbOH C. PbO

D. Pb(OH)2 E. Pb0 2

CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

D. ipofosforoso, metafosforoso, pirofosforico e ortofosforico E. pirofosforoso, ortofosforoso, metafosforico e ortofosforico

1240. Il composto KOH è:

A. B. C. D. E.

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superossido di potassio idrossido di sodio idrossido di potassio ossido acido di potassio perossido di potassio

1247. II nome corretto di HCIO4 è:

OSSIACIDI

Gli ossiacidi sono composti ternari formati da idrogeno, non metallo e ossigeno (è importante scrivere la formula in quest'ordine). Sono acidi e derivano dalla reazione formale di un'anidride con l'acqua. Gli ossiacidi si suddividono in "triprotici", con tre atomi di Idrogeno, "diprotici", con due atomi di Idrogeno e "monoprotici", che contengo­ no un solo atomo di Idrogeno avente caratteristiche acide. Un esem­ pio di ossiacido, in nomenclatura tradizionale, è: l’acido carbonico (nella nomenclatura IUPAC: acido triossocarbonico). Gli ossiacidi si rifanno nella nomenclatura alle anidridi. Infatti: anidri­ de carbonica = acido carbonico; al posto di anidride si mette acido, i prefissi -ipo -per e i suffissi -ico -oso, se presenti nelle anidridi, ri­ mangono anche negli acidi: anidride perclorica = acido perclorico.

A. B. C. D. E.

acido clorico cloruro di idrogeno idracido di cloro acido perclorico acido ipocloroso

1248. [M/PS] La formula H2SO3, secondo la nomenclatura tradi­ zionale corrisponde a:

A. B. C. D. E.

acido solforico acido solfidrico acido solforoso acido metasolforico acido ortosolforico

1249. La formula dell'acido borico è:

A. BH3 B. H3BO3 C. H3BO4

1241. Un ossoacido si differenzia da un idracido perché:

A. B. C. D. E.

è formato da un ossido acido e da un idracido è nella sua forma non idrata è formato solo da ossigeno e un non-metallo presenta comportamento ossidante oltre che acido è un composto ternario formato da idrogeno, ossigeno e un non­ metallo

1242. Il nome ufficiale del composto HOCN è:

A. B. C. D. E.

ossicianuro di idrogeno acido cianico acido cianidrico idrocianato ossido di cianogeno

1243. quale.

D. H2BO2 E. B2H6 1250. Quale delle seguenti è la formula dell'acido cloroso? HCIO4

A. B. C. D. E.

HClOs HCI HCIO HCIO2

1251. L'acido metafosforoso è rappresentato dalla formula:

A. H2P2O5 B. HP03

C. H3PO2 D. H2P2O7 Una sola delle seguenti associazioni è ERRATA. Indicare E. HPO2

A. H3PO4 - acido ortofosforico B. NH4CI - ammonio cloruro C. HNO2 - acido nitroso D. H4P2O7 - acido metafosforico E. NabLPCU - diidrogenofosfato di sodio

1252. Con quale formula si rappresenta l'acido metafosforico? H3PO2

A. B. C. D. E.

HPOs HPO2 H4P2O5 H4P2O7

►H4P2O7 è l’acido pirofosforico.12456* 1253. [M/PS] Indicare la formula dell'acido ortofosforico. 1244. [V] La formula HPO3rappresenta:

A. B. C. D. E.

l’acido pirofosforico l’acido metafosforico l’acido metafosforoso l’acido ipofosforico l’acido ortofosforico

A. H2PO3 B. H3PO4 C. H2PO4 D. H4PO4 E. H3PO3 1254. L'acido perclorico corrisponde alla formula:

1245. [V] Indicare quale delle seguenti formule è errata.

A. K2SO4 B. KHSO4

C. NH4H2PO4 D. H2CIO4 E. KH2PO4

A. B. C. D. E.

HClOs HCIO4

HCIO3 HCIO HCIO2

1255. La formula H4P2O7 corrisponde all'acido: 1246. Gli acidi o ssig en a ti del fosforo HPO 2 , H3 PO 2 , H4 P 2 O7 , ed H3 PO 3 si ch iam ano rispettivam ente:

A. metafosforico, ortofosforoso, pirofosforico e ortofosforico B. metafosforoso, ipofosforoso, pirofosforico e ortofosforoso C. metafosforoso, ipofosforoso, pirofosforoso e ortofosforoso

A. B. C. D. E.

ortofosforico trifosforico pirofosforico ortofosforoso metafosforico

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CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

1256. Quale delle seguenti è la formula dell'acido solforico? A. H2 SO2 B. H2SO4

C. H2S2O5 D. H2S E. H2SO3 1257. Il nome corretto di H2 SO4 è: A. acido di zolfo B. acido solforico C. trisolfato D. solfito di idrogeno E. solfuro di idrogeno 1258. La formula H2 SO3 corrisponde a: A. anidride solforosa B. acido solfidrico C. acido solforoso D. acido solforico E. nessuna delle alternative proposte è corretta 1259. Indicare tra le seguenti la formula molecolare dell'acido tiosolforico. A. H2SO3 B. H2SO4

C. H2S2O7 D. H2S2O3 E. H2 S

1265. Il perclorato di potassio è: A. un sale B. un etere C. un ossido D. un acido E. una base 1266. Quali sono i prodotti di una reazione tra un ossido metalli­ co e un acido? A. sale più acqua B. un acido e una base C. un idrossido D. un altro ossido ed un sale più debole E. due sali 1?67. Per reazione tra un'anidride e un idrossido si forma: A. un metallo B. un sale C. una base D. un acido E. un biossido 1268. La reazione tra l’ossido di un metallo e l’ossido di un non metallo dà luogo alla formazione di: A. un acido B. un sale C. un biossido D. un metallo E. una base

SALI 1260.1sali sono composti che si formano dalla reazione di: A. un non-metallo con ossigeno B. un acido e una base C. un metallo con ossigeno D. un ossidante e un riducente E. un ossido e un metallo

1269. Per reazione di un acido ossidante con idrossido di sodio si forma: A. il sale dell'acido e sodio metallico B. un sale acido C. ossido di sodio D. il sale sodico con liberazione di ossigeno E. il sale sodico dell'acido

1261.1sali sono composti formalmente ottenuti per sostituzione di: A. uno 0 più atomi di idrogeno di un acido con atomi di un metallo B. uno ione a carattere acido con uno a carattere basico C. tutti gli atomi di idrogeno di un acido con atomi di non-metalli D. tutti gli atomi di idrogeno di un acido con atomi monovalenti E. tutti gli atomi di idrogeno di un acido con atomi metallici

1270.1nitriti sono: A. acidi polifunzionali B. composti organici contenenti carbonio e azoto C. prodotti dell'acido ipposo D. sali dell'acido nitroso E. composti organici ad alto peso molecolare

1262. Il composto MgC03 corrisponde a: A. un complesso B. uno zwitterione C. una base D. un sale' E. un acido 1263. Facendo reagire un metallo con un acido si ottiene: A. un’anidride B. un sale C. un ossido D. un idrossido E. una base1264* 1264. Per ottenere un sale si devono far reagire: A. un acido e un idrossido B. nessuna delle altre alternative è corretta C. un idrossido e l'acqua D. un acido e l'acqua E. un acido e un'anidride

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1271.1sali dell'acido solforoso si chiamano: A. solfidrilici B. solfoni C. solfuri D. solfati E. solfiti 1272. [M/PS] La sostanza NaOH può formare un sale reagendo con: A. H2 O B. H2 C. CH4 D. NH3 E. HBr ► Infatti, NaOH + HBr - * H2 O + NaBr. 1273. [V] La sostanza KOH può formare un sale reagendo con: A. HBr B. metano C. acqua

CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI D. idrogeno molecolare E. ammoniaca ► Infatti, KOH + HBr -> H20 + KBr. 1274. Il composto Na20 può formare un sale reagendo con: A. C2H6 B. H2 O C. HCIO4 D. NH3 E. H2 1275. Il perborato di sodio è: A. un forte riducente B. un esplosivo C. un estere D. un sapone E. un sale 1276. Quale di queste formule è corretta? A. NaS04 B. Na2S04 C. Ca2S03 D. Ca2S04 E. NaSOa 1277. Come viene chiamata la formula chimica PbCI4 dall'lntenational Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC)? A. Tetracloruro di piombo B. Cloruro piombico C. Triossido di piombo D. Dicloruro di piombo E. Cloruro piomboso ' 1278. Quale delle sottoelencate formule è CORRETTA? A. NaP04 B. KO

C. N2O7 D. Na2HS04 E. Ca3(P04)2 1279. Il fosfato di calcio corrisponde alla formula: A. Ca3(P04)3 B. Ca3(P04)2 C. Ca3(HP04)2 D. CaP04 E. Ca3P2 1280. Ca (HP04)2 è la formula del: A. monoidrogenofosfato di calcio B. fosfato neutro di calcio C. la formula è errata D. solfato di calcio E. difosfato di sodio ► HP04'2 possiede due cariche negative, mentre lo ione calcio pos­ siede due cariche positive: basterebbe quindi un HP04‘2 per uno ione calcio e non due.128 1281. Attribuire il nome al seguente composto: Pb(HS04)2. A. Solfato acido di piombo (II) B. Bisolfato piombico C. Solfato di piombo D. Idrogenosolfito di piombo (II) E. Solfito acido piomboso

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1282. Quale di queste formule è CORRETTA? A. Ca2P05 B. H2P04 C. NaH2P04 D. CaH2P04 E. H5PO3 1283. Il composto NaH2P04: A. non è un sale perché possiede ancora proprietà acide B. non può esistere C. non è un sale perché è un composto quaternario D. è un sale E. è un idrossido 1284. [0] Quale delle seguenti formule chimiche è errata? A. RbBr B. CaO C. BaCI2 D. KMn04 E. AI2F3 1285. Una sola delle seguenti associazioni è ERRATA. Indicare quale. A. H2SO3 = acido solforoso B. NH4CI = ammonio cloruro C. H3PCL = acido orto fosforico D. HN02 = acido nitroso E. NH4B = ammonio bromuro 1286. La formula dell'ipobromito di sodio è: A. NaBrO B. NaBr04 C. NaBr03 D. NaBr E. NaBr02 1287. [M] Qual è la formula dell’acetato di calcio? A. Ca2(C2H30 2)4 B. Ca(C2H30 2)2 C. CaC2H30 2 D. Ca(C2H302)3 E. Ca2C2H30 2 1288. Indicare la formula dello iodato di potassio: A. Kl B. KHIO3 C. KI04 D. KlOs E. Kl02 1289. [V] Quale è la formula bruta del solfito d’ammonio? A. (NH)4S04 B. NH3SO3 C. (NH3)2S04 D. (NH4)2S03 E. NH3S04 1290. [V] La formula bruta del bicarbonato di potassio è: A. KHCO3 B. K2CO3

C. KHSO3 D. KCOs E. KHC04

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CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

1291. [V] Quale tra le seguenti formule chimiche NON è corretta? 1300. Il composto FeCh è: A. LiS A. clorito ferrico B. cloruro ferrico B. AI2O3 C. cloruro ferroso C. KNO2 D. CaCI2 D. ipoclorito ferroso E. CO E. clorato ferroso ► Infatti la formula corretta sarebbe LÌ2 S. 1292. La formula del carbonato di calcio è: A. CaHCOa B. CaH(C03)3 C. CaC03 D. Ca(HC03)2 E. Ca(C03)2 1293. La formula del bicarbonato di calcio è: A. CaHCOs B. CaC03 C. CaH(C03)2 D. Ca3(C03)2 E. Ca(HC03)2 1294. Il composto Ca(HC03)2 corrisponde a: A. acido carbonico B. bicarbonato di calcio C. carbonato biacido di calcio D. carbonato acido di magnesio E. carbonato di calcio 1295. [0] Il “bicarbonato” che utilizziamo per neutralizzare l’acidità gastrica è: A. KNaCOs B. K2C03 C. Na2C03 D. NaHCOs E. KHCOs ’ 1296. Il nome del composto NaHC03 è A. sale inglese B. carbonato di sodio C. ossalato di sodio D. bicarbonato di sodio E. acetato di sodio 1297. Indicare, tra le seguenti, la formula del clorato di potassio. A. KCIO2 B. KCI C. KCI03 D. KCIO E. KCIO4 1298. [V] Indicare la formula corretta dello ione clorato: A. ClB. CIO4C. c io D. C lO r E. CIO2 1299.1! cloruro ferrico è: A. FeCIs B. FeCI C. FeCD D. FeCI2 E. FeCIO

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1301. Indicare il nome corretto del composto Fe(CI04>3 : A. perdorato ferrico B. cloruro ferroso C. ferrino di cloro D. ferroso clorico E. ipoclorito ferrico 1302. Il nome corretto di MnCI2 è: A. magnesio - cloruro B. cloruro di magnesio C. triclorato di manganese D. cloruro di manganese E. clorato di manganese 1303. Il cloruro mercuroso ha formula: A. HgCI3 B. MeCI C. Hg2CI2 D. HgCI2 E. Hg2CI 1304. Il nome corretto di KCI è: A. cloruro di potassio B. clorito di potassio C. potassio-clorito D. clorato di potassio E. cloruro di rame 1305. Quale composto è rappresentato dalla formula Ca(H2P04)2? A. pirofosfato di calcio B. fosfito di calcio C. metafosfato di calcio D. diidrogenofosfato di calcio E. monoidrogenofosfato di calcio 1306. Il fluoruro di magnesio corrisponde alla formula: A. MgF3 B. MgF2 C. Mg2F D. MgF E. Mg(FO)2 1307. Il fosfato di sodio, formato da ioni Na+ e P043', ha formula: A. Na3P04 B. Na(P04)3 C. Na(P04)2 D. Na2P04 E. NaP04 1308. Il fosfato tricalcico corrisponde alla formula: A. Ca3PC>4 B. Ca(P04)3 C. Ca2P04 D. Ca(HP04) E. Ca3(P04)2 1309. [V] Il composto inorganico insolubile più abbondante nello scheletro è: A. CaF2

CAP. 8. NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI B. C. D. E.

KF NaF CaC03 Ca3(P04)2

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D. NO2 E. NO3 -

1318. Indicare lo ione perclorato: A. CIO31310. [V] Qua! è il numero di atomi di idrogeno necessario per B. CIO2 costituire una molecola di fosfato d’ammonio? C. c io A. 6 D. CIO4B. 8 E. C lC. 9 D. 4 1319. La formula bruta del perclorato di litio é: E. 12 A. LiCI B. LÌ2CIO3 ► Il fosfato di ammonio ha formula (NFL^PCU e quindi contiene 12 C. LÌHCI2 atomi di idrogeno.*1324567 D. LiBCh E. LÌCIO4 1311.11 nomedi KHS è: A. solfato acido di potassio 1320. Indicare lo ione solfuro: B. tiosolfito di potassio A. PO43C. solfito acido di potassio B. S D. idrogenosolfuro di potassio C. so32E. solfuro di potassio D. S2E. SO421312. Qual è il nome del composto CaS? A. Solfuro di calcio 1321. [V] La formula del nitrato di ammonio è: B. Calcio solforoso A. (NH4)2N0 3 C. Solfato di calcio B. NH4NO2 D. Solfito di calcio C. NH2NO3 E. Calcio solfidrico D. NH3NO3 E. NH4NO3 1313. Il composto ioduro rameico ha formula: A. CU2 I2 1322. La formula del nitrato di calcio è: B. CU2 I A. Ca2(N03)3 C. Cui B. Ca(N03)2 D. I2 CU2 C. Ca(N02)2 E. Cul2 D. Ca2N03 E. CaNOs 1314. Secondo la nomenclatura tradizionale, qual è il nome del composto Cu (N03>2? 1323. La formula del nitrito di calcio è: A. Nitrito rameoso A. Ca(N03)2 B. Nitrato di calcio B. CaN02 C. Nitrato rameico C. Ca(N02)2 D. Nitrato rameoso D. CaNOs E. Nitrito rameico E. KNO3 1315. [V/PS] Indicare quale delle seguenti formule è quella rela­ tiva allo ione carbonato: A. HCO3-

1324. [V] La formula del nitrito di ammonio è: A. NaNOs B. NH4NO3

B. C 0 32t C. CO32D. CO2E. FICO2-

C. NH4NO2 D. NH4(N0 3)2

1316. Indicare lo ione ipoclorito: A. CIO3-

B. CIO2C. c io 2-

D. CIO-

E. NaN02 1325. La formula del solfuro acido di ammonio è: A. NH4HSO4

B. NHsHS C. (NH4)2S0 4 D. (NH4)HS E. AmHS

E. HCIO 1317. Indicare quale delle seguenti formule è quella relativa allo ione nitrato.

A. N0 2+ B. NFi4+ C. CN-

1326. Il composto Fe(N02)3 si chiama: A. nitrato ferroso B. cianuro ferrico C. nitrato ferrico D. nitrito ferrico E. nitrito ferroso

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CAP. 8 . NOMENCLATURA E FORMULE DEI COMPOSTI ORGANICI

1327. Una sola delle seguenti associazioni è errata. Indicare 1334. [M/O] Quanti atomi di magnesio, fosforo, ossigeno sono presenti nel fosfato di magnesio? quale. A. 3 :1 :4 A. Ah(S04)3 = ossido di alluminio B. CH3CH2OH = etanolo B. 3 :1 :8 C. K2Cr207 = bicromato di potassio C. 3:2: 6 D. NaCI = cloruro di sodio D. 1:1:3 E. 3:2:8 E. N2 H4 = idrazina 1328. Il solfato di alluminio, formato da ioni Ai3t e S042-, ha la formula: A. AI2(S 04)3 B. Ale(S04)6 C. AI3(S04)2 D. AISO 4 E. AI(S04)3

1329. [V] Indicare quale tra le seguenti formule rappresenta il solfato di alluminio. A. AI2(S 03)3 B. AI3(S04)2 C. AI2(S04)3 D. AISO 4 E. AISO 3

1330, Il solfato di calcio corrisponde alla formula: A. Ca2S04 B. CaSCU C. CaS D. Ca3SC>4 E. CaSOs

► Infatti la formula è Mg3(P04)2. 1335. La formula che descrive il solfato rameico è A. CuC03 B. CuS C. CU3 SO4 D. CuS03 E. CuS04 1336. Il composto di formula CU2 SO4 è chiamato: A. solfito rameico B. solfito rameoso C. solfato rameico D. solfato rameoso E. solfuro rameoso 1337. Il solfito di alluminio ha formula: A. AlSOs B. AI2SO4 C. AI2(S03)3 D. AI3(S04)2 E. AI(S04)2

1338. Qual è II composto rappresentato dalla formula FeS03? A. solfato ferroso B. solfito ferrico 1331. [M/O] Quanti atomi di idrogeno sono presenti in una mole­ C. solfito ferroso D. solfuro ferroso cola di solfato d’ammonio? E. solfato ferrico A. 8 B. 10 1339. Quale composto è rappresentato dalla formula Fe2S3? C. 9 A. solfato ferroso D. 6 B. solfuro ferrico E. 12 C. solfito ferroso D. solfato ferrico ► Infatti la formula del solfato d’ammonio è (NH4)2S04. E. solfuro ferroso 1332.11 numero di Avogadro è 6,0 • 1023 moM. Quanti atomi di 1340. La formula del solfuro di sodio è: idrogeno ci sono in 0,420 g di cicloesano? (H = 1, C = 12) A. Na2S B. NaS04 A. 3,0 • 1022 C. NaS2 B. 1,8 • 1023 D. Na2S03 C. 3,6 • 1022‘ E. Na2S04 D. 1,8 - 1022 E. 3,0 • 1021 1341. La formula del composto formato dagli ioni Al3* e S042- è: ► Ricordare che la formula del cicloesano è C6 H1 2 . A. AISO4 B. AI3(S04)2 C. AI(S04)2 .1333. [V] Quanti atomi di ossigeno sono presenti in una moleco­ D. AI2(S04)3 la di fosfato calcico? E. AI3SO4 A. 12 B. 8 1342. [V] Il composto formato dagli ioni Fe3* e S042- ha formula: C. 6 A. Fe2 SO4 D. 10 B. Fe2(S04)2 E. 9 C. Fe (S04)2 D. Fe SO4 ► Infatti la formula del fosfato calcico è Ca3(P04)2. E. Fe2(S04)3

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE 1343. [M] Nel solfato di alluminio sono presenti: A. 3 atomi di alluminio, 2 di zolfo e 9 di ossigeno B. 3 atomi di alluminio, 2 di zolfo e 12 di ossigeno C. 2 atomi di alluminio, 3 di zolfo e 9 di ossigeno D. 1 atomo di alluminio, 3 di zolfo e 10 di ossigeno E. 2 atomi di alluminio, 3 di zolfo e 12 di ossigeno ► La formula del solfato di alluminio è AI2(SC>4)3. 1344. La struttura dell'ipoclorito di sodio è: A. Na2CI02 B. NaCIO C. NaCICL D. Na2CIO E. NaCI02 1345.1 prodotti della reazione tra K2O e CI2O5 sono: A. solo clorato di potassio B. potassio e eptossido di cloro C. cloruro di potassio ed ossigeno D. non avviene alcuna reazione E. potassio, cloro e ossigeno

B. C. D. E.

NaH + NaHS04 Na2S03 + H20 NaS03 + 2H20 Na2S03 + 2H20

1351. Per reazione tra l'ossido ferrico e l'acido nitrico si ottiene: A. Fe(N02)3 B. FeNOs C. Fe(N02)2 D. Fe(N03)3 E. Fe(N03)2 ► Infatti, Fe203 + 6 HNO3 —» 2 Fe(N03)3 + 3 H20.1352467* 1352. [0] Quale sale si ottiene per reazione dello zinco metallico con acido perclorico? A. Zn(OH)2 B. Zn(CI02) C. Zn2CI2 D. ZnCr207 E. Zn(CI04)2 ► Infatti, Zn + 2 HCIO4 -» H2 + Zn(CI04)2.

► Infatti, K20 +CI2 O5 -> 2 KCIO3 . LE REAZIONI CHIMICHE 1346. [0] La reazione tra acido fosforico e idrossido di potassio produce: A. fosfina gassosa, acqua e idruro di potassio B. la reazione non avviene affatto C. ossido di potassio e anidride fosforica D. fosfato di potassio e acqua E. fosfato di potassio e idrogeno

1353. [V/PS] Una reazione chimica comporta sempre la trasfor­ mazione: A. di almeno una stessa sostanza da solida a liquida 0 gassosa B. di una specie atomica in un'altra C. di una 0 più specie chimiche in altre D. di un elemento in un altro E. di un composto ionico in uno covalente

► Infatti, H3 PO4 + 3 KOH —» K3 PO4 + 3 H20. 1347. [0] Il nitrito ferrico si ottiene dalla reazione tra: A. acido nitroso + ossido ferroso B. acido nitrico + idrossido ferrico C. acido nitroso + idrossido ferroso D. acido nitrico + idrossido ferroso E. acido nitroso + idrossido ferrico ► Infatti, 3 HN02 + Fe(OH)3 -> Fe(N02)3 + 3 FEO. 1348. La reazione tra acido nitroso e idrossido di potassio pro­ duce: A. ammoniaca gassosa, acqua e idruro di potassio B. nitrito di potassio e idrogeno C. ossido di potassio e anidride nitrosa D. nitrito di potassio e acqua E. nitrato di potassio e acqua ► Infatti, HN02 + KOH — KNO2 + H20. 1349. La reazione tra H2SO4 e NaOH produce: A. ossido di sodio e solfuro di idrogeno B. anidride solforica ed acqua C. solfato di sodio ed acqua D. la reazione non avviene E. solfuro di sodio ed acqua ► Infatti, H2SO4 + 2 NaOH -> Na2S04 + 2 H2O. 1350. Quali sono i prodotti della reazione chimica: NaOH + H2SO3 ? A. NaHS02 + NaH02 2

1354. [O/PS] Secondo la legge di Lavoisier in una trasformazio­ ne chimica rimane costante: A. il volume delle sostanze B. la densità del sistema C. la massa del sistema D. il contenuto energetico E. lo stato di aggregazione delle sostanze 1355. Una reazione chimica: A. può liberare oppure consumare energia B. consuma sempre energia dall’ambiente C. libera all'inizio l’energia che consuma alla fine D. libera sempre energia nell’ambiente E. è totalmente indipendente dall’energia 1356. In una reazione chimica: A. si può avere trasformazione di un elemento in un altro B. la massa totale dei prodotti è sempre uguale alla massa totale dei reagenti C. il numero totale di molecole dei prodotti deve essere uguale al numero totale di molecole dei reagenti D. si ha sempre emissione di energia sotto forma di calore E. la massa totale dei prodotti non necessariamente è uguale alla massa totale dei reagenti 1357. Quale delle seguenti proprietà dei reagenti e dei prodotti viene sempre conservata durante una reazione chimica? A. massa B. stato di aggregazione C. colore D. numero di ossidazione E. temperatura

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©Artquiz CHIM ICA 1358. [M] Sono stati ottenuti, con quattro differenti metodi, quat­ tro campioni di un ossido di azoto; la percentuale in peso di azoto risulta essere la stessa in ognuno dei quattro campioni. Ciò costituisce una prova della legge: A. diAvogadro B. di Einstein C. delle proporzioni definite D. delle proporzioni multiple E. della conservazione della massa ► I fenomeni chimici sono governati dalle leggi ponderali: I legge di Lavoisier 0 della conservazione delle masse: la somma delle masse delle sostanze prima della reazione è uguale alla som­ ma delle masse delle sostanze dopo la reazione. II legge di Proust 0 delle proporzioni semplici 0 definite: quando due elementi reagiscono per formare un composto, le quantità che reagi­ scono sono in proporzioni di peso definite e costanti. Ili legge di Dalton 0 delle proporzioni multiple: quando due elementi si combinano per formare diversi composti, le masse di un elemento che si combinano con una data massa dell'altro, stanno tra loro in rapporti che si possono esprimere con numeri interi. Quanto riportato nel testo costituisce una prova della legge delle proporzioni semplici 0 definite. 1359. Durante le reazioni chimiche, gli atomi: A. possono subire variazioni del numero di elettroni che circondano il nucleo B. conservano invariata la configurazione elettronica esterna C. subiscono processi che coinvolgono le particelle del nucleo D. conservano invariata la configurazione elettronica E. subiscono variazioni del numero atomico 1360. [V] Individuare la reazione di decomposizione. A. HCI + H2 O —> H30 + + ClB. CaCb —> Ca2+ + 2 Ch C. H2 + Br2 —>■2 HBr D. Ni + 2 HCI -► NÌCI2 + H2 E. CaC03 —> CaO + C 02 ► Una reazione chimica è una trasformazione che comporta una nuova distribuzione degli atomi in una 0 più determinate specie di materia, senza misurabili variazioni di massa. In una reazione ab­ biamo quindi i reagenti, sostanze “di partenza” e i prodotti, sostanze “d’arrivo” in cui i reagenti si trasformano. Tipologie di reazione: -Reazione di sintesi: A + B —» C, permette di ottenere un singolo prodotto a partire da due 0 più reagenti (come quella della risposta C del quesito). -Reazione di decomposizione (detta anche di analisi 0 di scissione): AB —» A + B, da un solo composto, reagente, si ottiene due 0 più prodotti, ossia composti più semplici 0 elementi, è sostanzialmente inversa alla precedente. -Reazione di scambio semplice 0 di spostamento ( 0 di sostituzione semplice): AB + C —» AC + B, in questo tipo di reazione una specie costituita da un solo elemento è in grado di sostituirsi a uno 0 più atomi presenti in un altro composto, in questo modo si formano due nuove molecole, che spesso hanno caratteristiche profondamente diverse da quelle dei reagenti (come quella della risposta D del que­ sito). -Reazione di doppio scambio 0 sostituzione doppia: AB + CD —> AC + BD, due composti si scambiano gli elementi che li costituiscono per formare due nuovi composti. Altre particolari reazioni: -Reazione di neutralizzazione: è un tipo particolare di reazione di doppio scambio, nella quale un acido e una base reagiscono for­ mando un sale e acqua. Le reazioni di doppio scambio possono al­

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE tresì portare alla formazione di gas (CO2 , SO2 , NH3) e precipitati (composti insolubili in acqua).

-Reazione di dissociazione: un composto ionico si dissocia in acqua liberando dal legame ionico gli ioni presenti nel composto, che diven­ tano così elettroliti (come quella della risposta B del quesito). -Reazione di ionizzazione: un composto molecolare reagisce con l’acqua formando ioni positivi e negativi (elettroliti), non presenti nel composto originale (come quella della risposta A del quesito). -Reazione di ossidoriduzione: è una reazione (di scambio semplice) nella quale si verifica il trasferimento di elettroni da una specie chimi­ ca (che si ossida) a un’altra (che si riduce). Quindi il numero di ossi­ dazione delle specie coinvolte si modifica: la specie che si ossida (cedendo elettroni) aumenta il numero di ossidazione; quella che si riduce (acquistando elettroni) riduce il suo numero di ossidazione. -Reazione di combustione: è un particolare tipo di ossidoriduzione, nella quale una sostanza detta combustibile si ossida combinandosi con un’altra (di solito l’ossigeno), detta comburente, che si riduce. La reazione di combustione è fortemente esotermica e sviluppa notevoli quantità di calore. -Reazione di dismutazione ( 0 di disproporzione): è un particolare tipo di ossidoriduzione, in cui ossidante e riducente sono costituiti dallo stesso elemento chimico. Questo, infatti, nel passaggio da reagente a prodotto, si ossida e si riduce nello stesso tempo, dando origine a due composti diversi: uno nel quale si è ridotto e un altro nel quale si è ossidato. -Reazione di comproporzione: è la reazione opposta quella di dismu­ tazione, quindi una reazione dove due specie, contenenti lo stesso elemento con diverso stato di ossidazione, formano un prodotto dove l'elemento in questione è in uno stato di ossidazione intermedio rb spetto a quelli iniziali. 1361. [V] La reazione 2 Ki + Br2 —» 2 KBr + I2 è una reazione di: A. ossidoriduzione B. combustione C. dismutazione D. addizione E. decomposizione ► Vedi quiz 1360.13624* 1362. [M] Una reazione esotermica: A. è sempre non spontanea B. è sempre spontanea C. può essere spontanea 0 non spontanea D. è favorita da un aumento della temperatura E. avviene sempre con diminuzione dell'energia libera ► La variazione di entalpia (AH) non deve avere lo stesso segno della variazione di energia libera (AG). Deve invece essere verificato che AG = AH - TAS. 1363. [0] Una reazione è sicuramente spontanea se: A. la variazione di entropia ad essa connessa è positiva B. è esotermica C. la variazione di energia libera ad essa connessa è negativa D. la variazione di energia libera ad essa connessa è positiva E. è endotermica 1364. Se il AG di una reazione è minore di 0: A. la reazione non avviene spontaneamente B. la reazione procede spontaneamente C. la reazione procede molto rapidamente D. la reazione è all'equilibrio E. la variazione di energia libera è maggiore di 0

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE 1365. [M/PS] Un valore negativo della variazione di energia libe­ ra indica che la reazione è: A. catalizzata B. molto veloce C. endotermica D. spontanea E. esotermica 1366. [V/PS] Un valore positivo della variazione di energia libera indica che la reazione è: A. catalizzata B. non spontanea C. molto veloce D. esotermica E. endotermica 1367. Un valore positivo della variazione di energia libera indica che la reazione è: A. esotermica B. endotermica C. esoergonica D. endoergonica E. isotermica 1368. Una reazione che avviene con rifornimento di energia dall' esterno e porta alla produzione di molecole ad alto contenuto energetico, è detta: A. eterotrofa B. esoergonica C. endoergonica D. endotermica E. termica 1369. Una reazione che avviene spontaneamente e coinvolge molecole ad alto contenuto energetico, che passando a un livel­ lo energetico inferiore liberano energia, è detta: A. biosintetica B. autotrofa C. ossidativa D. esoergonica E. endoergonica 1370. La molecola più utilizzata nello svolgimento delle reazioni endoergoniche cellulari è: A. l'adenosintrifosfato B. il glucosio C. il citocromo C D. la glieina E. il glicogeno ► È l’ATP. 1371. Quando una reazione chimica produce calore, questa è detta: A. azeotropica B. endotermica C. esotermica D. omeotermica E. allotropica1372* 1372. Un valore negativo della variazione di entalpia indica che la reazione è: A. esotermica B. molto veloce C. non spontanea D. endotermica

E.

spontanea

1373. Nella formazione di una mole di CO2 a partire da carbonio e ossigeno: C + O2 = CO2 si produce una quantità di calore pari a 93,6 Kcalorie. La reazione può essere definita: A. omogenea B. esotermica C. equilibrata D. spontanea E. irreversibile 1374. Una reazione si definisce endotermica quando: A. presenta una velocità di reazione elevata B. si trova all'equilibrio C. avviene senza scambio di calore D. avviene con sviluppo di calore E. avviene con assorbimento di calore 1375. In una reazione di equilibrio per la quale la reazione da sinistra a destra sviluppa calore, la reazione da destra a sinistra è: A. endotermica B. isotermica C. una ossidazione D. trascurabile E. esoergonica 1376. Nella reazione di formazione dell'ozono a partire dall'ossi­ geno molecolare: A. si assorbe energia B. è sempre richiesta la presenza di un catalizzatore C. si liberano elettroni D. si ha un aumento del numero di molecole E. si libera energia 1377. Cosa significa bilanciare una reazione chimica? A. significa valutare la velocità di trasformazione deglLelementi B. significa che le quantità di elementi presenti come reagenti devo­ no essere presenti anche tra i prodotti anche se come composti diversi C. significa valutare se una reazione perde peso nel corso del tempo D. significa che la reazione raggiunge l'equilibrio E. significa valutare se una reazione è spontanea 1378. In una reazione chimica bilanciata il peso totale dei rea­ genti rispetto a quello dei prodotti: A. è proporzionale alla somma dei rispettivi pesi molecolari B. è maggiore se la reazione è esotermica C. è inferiore se si formano prodotti gassosi D. è sempre uguale E. può essere diverso nelle reazioni in fase eterogenea 1379. [V] In una reazione bilanciata risultano uguali: A. gli indici dei reagenti e quelli dei prodotti B. i numeri di ossidazione dei reagenti e quelli dei prodotti C. le masse dei reagenti e quelle dei prodotti D. le moli dei reagenti e quelle dei prodotti E. gli atomi dei reagenti e quelli dei prodotti 1380. Il bilanciamento di una reazione chimica permette di: A. prevedere se la reazione sarà esotermica 0 endotermica B. sapere se l'equilibrio della reazione sarà spostato verso i reagenti 0 verso i prodotti C. conoscere la velocità di formazione dei prodotti D. conoscere il rapporto ponderale fra i reagenti E. prevedere la spontaneità di una reazione

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©Artquiz CHIM ICA 1381. Il bilanciamento di una reazione chimica permette di: A. stabilire se la reazione è reversibile B. conoscere i rapporti stechiometrici tra i reagenti ed i prodotti C. verificare le condizioni termodinamiche della reazione D. conoscere la quantità di prodotto formato nell'unità di tempo E. conoscere il punto di equilibrio della reazione 1382. [M] Il bilanciamento di una reazione chimica è imposto dalla legge di: A. Lavoisier B. Dannon C. Gay-Lussac D. Dalton E. Proust 1383. [M/PS] Che cosa afferma la legge di Lavoisier? A. se due elementi si combinano tra loro per dare più di un compo­ sto le quantità in peso di uno, che si combinano con una quantità fissa dell'altro, stanno tra loro in rapporti esprimibili mediante nu­ meri interi, in genere piccoli B. quando due gas nelle stesse condizioni di temperatura e pressio­ ne si combinano i loro volumi stanno in rapporto numerico sem­ plice tra loro e col prodotto della reazione, se questo a sua vòlta è un gas C. volumi uguali di gas diversi nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole D. la somma delle masse delle sostanze poste a reagire è uguale alla somma delle masse della sostanze ottenute dopo la reazione E. in un composto chimico allo stato puro gli elementi che lo forma­ no stanno tra loro in proporzione di peso definita e costante 1384. [V] Indicare l’unica affermazione errata tra quelle riferite alla seguente equazione chimica: 2 Ca + O2 —» 2 CaO A. 2 atomi di Ca reagiscono con 1 molecola di O2 per dare 2 mole­ cole di CaO B. 2 moli di Ca reagiscono con 22,41 litri di O2 (STP) per dare 2 moli di CaO C. 2 g di Ca reagiscono con 1 g di O2 per dare 2 g di CaO D. 1 mole di Ca reagisce con 0,5 mole di O2 per dare 1 mole di CaO E. 6 moli di Ca reagiscono con 3 moli di O2 per dare 6 moli di CaO138567* 1385. Indicare quale delle seguenti reazioni è bilanciata. A. NaOH + H3PO4 = 2Na3P04 + 3H20 B. HCI + NaHCOs = NaCI + H2CO3 C. 4NH3 + 5 0 2 = 4N0 2 + 6 H2 O D. NH3+ 2H2= 2NH4 E. H2 + O2 = H2O ►Affinché una reazione risulti bilanciata deve essere verificato il bilancio di massa tra i reagenti e i prodotti. 1386. [0] Quale delle seguenti reazioni è CORRETTAMENTE bi­ lanciata stechiometricamente? A. 2AI(OH)3 + H2SO4 ->•AI2(S0 4) + 6H2O B. AI(OH)3 + 3 H2 SO4 -»■ AI(S04)3 + 6 H2 O C. 2AI(OH)3 + 3 H2 SO4 ->■ AI2(S04)3 + 6 H2 O D. 2AI(OH)3 + H2SO4 — 2AI(S04)3 + 6H2O E. 2AI(OH) 3 + 2 H2 SO4 —> Ah(S04)2 + 6 H2 O 1387. [M] Quale di queste reazioni è CORRETTAMENTE bilancia­ ta? A. KMn04 + H2S + H2SO4 = K2SO4 + 2MnS04 + 5S + H20 B. 4 KMn04 + 2H2S + 2H2SO4 = 4K2SO4 + M nS 0 4 + S + H2O C. 2KMn04 + 5H2S + H2SO4 = K2 SO4 + 2MnS04 + 5S + H2O

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE D. 2KMn04 + 5H2S + 3H2 S0 4 = K2SO4 + 2MnS04 + 5S + 8 H2 O E. KMn04 + H2S + H2SO4 = K2SO4 + IVInS04 + S + H2O 1388. [V] Indicare quando la seguente reazione di ossido ridu­ zione è correttamente bilanciata: Cu + HNOa -» Cu(N03)2 + H2 O + NO A. 2Cu + 8HN0 3 -> 2Cu(N03 ) 2 + 4H20 + 2NO B. 3Cu + 6 HNO3 ->■ 3Cu(N03 ) 2 + 3H20 + 3NO C. 2Cu + 4HN0 3 — 2Cu(N0 3 ) 2 + 3H20 + 3NO D. 3Cu + 4HN0 3 -> 3Cu(N0 3 ) 2 + 2H20 + 2NO E. 3Cu + 8 HNO3 -> 3Cu(N03 ) 2 + 4H20 + 2NO 1389. [0] Quale delle seguenti reazioni è CORRETTAMENTE bi­ lanciata stechiometricamente? A. Na2 S0 3 + AgN0 3 —>Ag2 S0 3 + NaN0 3 B. Na2 S0 3 + 2AgN03 —>Ag2 S0 3 + 2NaN0 3 C. Na2 S0 3 + 2AgN03 -» 2Ag2 S0 3 - 2NaN0 3 D. 2Na2 S0 3 + 2AgN03 -*■ 2Ag2 S0 3 + 2NaN0 3 E. 2Na2 S0 3 + 2AgN03 -> Ag2 S0 3 - 2NaN0 3 1390. Quale delle seguenti reazioni è bilanciata correttamente? A. CI2 O5 + 2H20 — 2HCI0 3 B. N2 + 2 H2 —> 2NH3 C. 3S0 2 + 202 -> 3S0 3 D. 2K + 2H20 -> 2KOH + H2 E. CH4 + 3 0 2 -7+ C0 2 + 2 H2 O 1391. [V] Indicare l’unica equazione bilanciata. A. 2 CaO = Ca + O2 B. 3 KOH + 2 H3 P0 4 = K3 P0 4 + 3 H2 O C. N2 + 3 H2 = 3 NH3 D. 2 0 3 = 2 O2 + 0 E. 4 NH3 + 5 O2 = 4 NO + 6 H20 1392. Qual è il corretto bilanciamento per: Cl2 + KOH -> KCI + KCIO + H20 ? A. 3CI2 + 2KOH —>KCI + 2KCIO + 2H20 B. CI2 + KOH — 2KCI + 4KCIO + H2 O C. CI2 + 2KOH -> KCI + KCIO + H2 O D. 2Cb + KOH -> KCI + 3KCIO + H20 E. CI2 + 3K0H -> KCI + KCIO + 2H20 1393. [M/O] Indicare quale delle seguenti reazioni NON è corretta. A. K2C 0 3 + H2SO4 = K2SO4 + H2O + CO2 B. NH3 + H2SO4 = NH4SO4 C. NH3 + HCI = NH4CI D. CaO + 2HCI = CaCI2 + H2 O E. NH4HCO3 + HCI = NH4CI + CO2 + H2O 1394. [V] Indicare quale tra le seguenti reazioni è bilanciata: A. S0 2 + 2 Ni20 3 —> Ni2(S0 3)3 B. I/ 2 SO2 + NÌ2 O3 —> Ni2 (S0 3 ) 3 C. 3 SO2 + NÌ2 O3 —» Ni2(S03)3 D. S0 2 + NÌ2O3 —>Ni2(S0 3)3 E. 2 SO2 + Ni20 3 —> 2NÌ2(S03)3 1395. Per decomposizione termica del nitrato di sodio si otten­ gono sia nitrito di sodio solido sia ossigeno molecolare gassoso: NaN03—> NaN02 + 0 2. Individuare la reazione bilanciata: A. NaN03—> NaN02+ O2 B. 2N aNO s->2NaN02 + 3/202 C. 2NaN03 —» 2NaN02 + 0 2 D. 2NaNOs —» 2NaN02 + 302 E. 3NaNO —> 3NaN02+ O2

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1396. [V] La reazione Ca(0H)2 + H2 SO 4 —» C aS04 + H2 O:

► Vedi quiz 1399.

A. B. C. D. E.

1403. Quali sono i coefficienti stechiometrici della seguente rea­ zione? AI(OH)3 + HBr -> AIBrs + H2 O A. 1,3, 3,1 B. 3,1,1,1

deve essere bilanciata a livello dei prodotti deve essere bilanciata a livello dei reagenti è bilanciata deve essere bilanciata sia a livello dei reagenti che dei prodotti non può avvenire in nessun caso

C. 1 , 1 , 1 , 1

1397. In una equazione chimica cosa indicano i coefficienti ste­ chiometrici? A. B. C. D. E.

il numero di moli di reagenti e prodotti il numero di elettroni di valenza di reagenti e prodotti il numero di grammi dei reagenti e prodotti il numero di litri dei reagenti e prodotti presenti in fase gassosa il numero di atomi dei reagenti e prodotti

1398. A. B. C. D. E.

► Vedi quiz 1399. 1404. Data la reazione N2 + H2 —> NH3 i coefficienti stechiometri­ ci sono nell'ordine: A. B. C. D. E.

Nei due membri di un’equazione chimica sono uguali:

il numero di molecole la somma dei coefficienti stechiometrici il numero di atomi di ciascun elemento il rapporto tra le masse reagenti e prodotti il rapporto tra il numero di molecole e il numero di atomi

1399. ! coefficienti stech iom etrici della reazione: nell'ordine:

Ca(OH)2 + H3PO4 —> Ca3(P04)2 + H2O s o n o A. B. C. D. E.

3 ,2 ,1 ,6 3 ,2 ,1,2 2 ,3 ,1 ,3 1,2, 3, 3 2 ,3 ,1 ,6

► Si tratta di una reazione di semplice scambio. Il bilancio di massa reagenti/prodotti deve tenere conto deila natura bivalente del catione Ca2+ e di quella trivalente dell’anione PO4 3 -. Di conseguenza, si an­ tepone 3 a Ca(OH ) 2 e 2 a H3 PO4 . Si completa il bilanciamento rica­ vando i coefficienti dei prodotti in base al principio della conservazio­ ne della massa.

1400. Quali s o n o i coefficienti stech iom etrici della se g u e n te rea­ zione: H3 PO 4 + Fe(OH)3 —> F eP04 + H2 O? A. B. C. D. E.

1 ,2 ,2 , 3 1 ,1 ,2 ,1 3 ,1 ,1 ,3 1 ,1 ,1 ,3 2 ,1 ,2 ,1

► Vedi quiz 1399.

1401. La s e g u e n te reazion e Fe(OH)3 + HNO3 —> Fe(N03)3 + risulta bilanciata con i se g u e n ti coefficienti: A. 3,1 —> 3,1 B. 1,2 —> 1,2 C. 1 ,3 -» 1,3 D. 2,1 —>1,2 E. 1,1 —» 1,1

3,2,1 2 ,1 ,3 1 ,3 ,2 1 ,2 ,3 2 ,3 ,1

► Si tratta di una reazione di ossido-riduzione, nella quale N si ridu­ ce da 0 a -3 (acquistando 3 elettroni che, in virtù della natura diato­ mica della molecola, risultano complessivamente 6) e H si ossida da 0 a +1 (cedendo 1 elettrone che, in virtù della natura biatomica della molecola, risultano complessivamente 2). Il bilancio di massa rea­ genti/prodotti deve tenere conto degli elettroni scambiati, quindi an­ teponendo 3 a H2 . Si completa il bilanciamento ricavando i coeffi­ cienti del prodotto in base al principio della conservazione della mas­ sa. Si fa notare che in termini di tempo è più conveniente applicare i coefficienti delle varie risposte e fermarsi alla prima risposta che ri­ spetti il bilanciamento delle masse, invece di determinare autono­ mamente i coefficienti stessi.

1405. [M/O] La seguente equazione mostra la reazione tra un composto organico e l’ossigeno, a C2H5SH + b 0 2 ^ c CO2 + 2S 0 2 + d H2O Per quale valore di b l’equazione è bilanciata? A. 12 B. 10 C. 9 D. 11 E. 7

► Dal coefficiente 2 di SO2 si deduce che a è uguale a 2. Se a è uguale a 2, c deve essere uguale a 4 e d deve essere uguale a 6; quindi gli atomi di ossigeno a destra sono 8 + 4 + 6 = 18e quindi le molecole di O2 a sinistra sono 18/2 = 9. In alternativa si può utilizzare H2 O il normale calcolo dei coefficienti in una reazione Redox, notando che in questo caso nella molecola riducente si ossidano sia l’atomo di carbonio che di zolfo.1406*

► Vedi quiz 1399.

1402.

2,1,2,1 E. 1,3 ,1 ,3 D.

[0] Nella reazione (da bilanciare):

AS2O3 + HCI —> AsCb + H2O i coefficienti stechiometrici dell'

1406. Quale deve essere II valore di c per bilanciare la reazione? 4KMn04 + aH2S04 + 5C2H5OH -> 4MnS04 + bK2S04 + 5CH3C 02H + CH2 O A. B. C. D. E.

17 16 11 21 26

equazione di reazione sono: A. B. C. D. E.

1-3 —> 2-1 1-3 —» 2-3 2-6 -> 2-3 1-6 —> 2-3 1-2 —> 1-1

► Seguire questa logica: 4 atomi di K a sinistra si trasformano in 2 molecole di K2SO4 (b = 2). Quindi servono 6 gruppi SO 4 2' (cioè a = 6). Il totale di idrogeni a sinistra è quindi 12 + 30 = 42. Nelle 5 mole­ cole di CH3CO2H ci sono 20 atomi di H, ne rimangono quindi 22 che danno luogo a 11 molecole di H2O (c = 11 ).

745

©Artquiz CHIMICA 1407. [M/O] Data l’equazione: 3 Cu + x HNOs -> y C u(N03>2 + z H20 + 2 NO Quale valore devono avere i coefficienti x e z affinché l’equa­ zione sia bilanciata? A. x = 6; z = 3 B. x = 4; z = 2 C. x = 8; z = 4 D. x = 2; z = 1 E. x = 10; z = 5 ► Se il coefficiente di Cu è 3, y deve essere uguale a 3. Se y è uguale a 3, gli atomi di azoto contenuti in Cu(N03)2 sono 6 che ag­ giunti ai 2 contenuti in NO fanno 8, quindi x = 8. Con x = 8, z risulta essere 4. 1408. [V] Data l’equazione: a NH3 + b O2 —> 4 NO + c H2O. Quale valore deve avere il coefficiente b affinché l’equazione sia bilan­ ciata? A. 8 B. 5 C. 4 D. 3 E. 10 ► Poiché il coefficiente di NO è 4 anche a = 4, quindi gli atomi di idrogeno sono 12 e le molecole di acqua sono 6. Con 8 molecole di acqua e 4 molecole di NO si hanno 10 atomi di ossigeno a destra e quindi b = 5. 1409. L’equazione necessaria per la preparazione del monossido di azoto è la seguente: aCu + bHN03 —> aCu(N03)2 +CH2 O + 2 NO Quanto vale b? A. 6 B. 4 C. 12 D. 8 E. 16 ► Il Cu passa da 0 a +2. L’N passa da +5 a +2. Quindi a = 3 e gli atomi di N a destra sono 6 + 2 = 8, da cui si deduce che b = 8.1402* 1410. Quali sono i coefficienti stechiometrici della reazione: Mg + HCI -» MgCk + H2 ? A. 1; 1; 1; 1 B. 2; 1; 2; 1 C. 1; 2; 1; 1 D. 1; 2; 2:1 E. 2; 2; 1; 1 ►Vedi quiz 1404. 1411. Quali sono i coefficienti stechiometrici della seguente rea­ zione chimica: NH3 —» H2 + N2 dopo aver eseguito il bilancia­ mento? A. 1,1,3 B. 3,1, 3 C. 2, 2, 3 D. 2, 3, 1 E. 1,1,1 ► Infatti, si tratta della reazione inversa di cui al quiz 1404. 1412. [M/O] La seguente reazione non è bilanciata. Quali coeffi­ cienti è necessario usare per un corretto bilanciamento? a KCIO3 -> b KCI + c O2 A. a = 1;b = 2 ;c = 2

746

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE B. C. D. E.

a = 1;ò = 2;c = 3 a = 2;b = 3;c = 2 a = 2;b = 2;c = 3 a= 1; b= 1; c= 1

1413. Quali sono i coefficienti stechiometrici della seguente rea­ zione: CO + O 2 —> CO 2 ? A. 1,2,2 B. 3,2,2 C. 3,1,1 D. 2,1,2 E. 1,1,2 ►Vedi quiz 1404. 1414. Quali sono i coefficienti stechiometrici della reazione SO2 + O2 —* SO3 dopo aver eseguito il bilanciamento: A. 2,1,2 B. 3, 2, 1 C. 2, 2, 2 D. 2,1,1 E. 1,1,2 ►Vedi quiz 1404. 1415. Indicare, nell’ordine, i corretti coefficienti della seguente reazione: C6 H1 2 O6 + O2 —> CO2 + H2 O. A. 1,3, 6, 6 B. 1,2, 6, 6 C. 1,6, 6, 6 D. 1,1,1,1 E. 1,2,1,1 ► Vedi quiz 1404. 1416. Quali sono i coefficienti stechiometrici della reazione Kl + Br2 —> KBr + 12 dopo aver eseguito il bilanciamento: A. 3, 2, 3, 2 B. 1,2, 2,1 C. 1, 1, 1,1

D. 2, 3, 2, 3 E. 2,1,2,1 ► Vedi quiz 1404. 1417. [M/O] Identificare la corretta combinazione dei coefficienti stechiometrici dopo aver bilanciato la seguente reazione redox. I0 3- + H2S -> l2 + SO32- + H2O + H+ A. 6:6 —> 2:3:5:4 B. 6:5 > 3:5:3:4 C. 6:5 —> 3:5:4:2 D. 4 :10^2:5:6:4 E. 2:1 —*■1:1:1:2 ►Vedi quiz 1404. 1418. Quali sono gli esatti coefficienti da utilizzare per bilanciare la seguente reazione redox: K2Cr207 + SO2 + H2SO4 = Cr2(S04)3 + K2SO4 + H20 ? A. 2 ,1 ,1 ,2 ,1 ,1 B. 1 ,3 ,1 ,1 ,1 ,2 C. 1 ,2 ,1 ,1 ,2 ,1 D. 1 ,3 ,1 ,1 ,3 ,1 E. 1 ,3 ,1 ,1 ,1 ,1 ►Vedi quiz 1404.

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1419. [V] Nella reazione di ossidoriduzione: HBr03 + H2 S —> Br2 + S + H2 O i coefficienti stechiometrici sono rispettivamente: A. 1:2 = 2:1:2 B. 2:5 = 1:5:6 C. 2:2 = 1:2:3 D. 2:3 = 1:3:4 E. 1:2 = 1:2:5

1425. Dalla reazione tra idrossido di alluminio AI(OH)3 e l'acido solforico H2SO4 si forma il solfato di alluminio Ab(S04)3 ed H2O. Le molecole di H2O formate sono: A. 8 B. 5 C. 2 D. 3 E. 6

►Vedi quiz 1404.

► 2 AI(OH)3 + 3 H2SO4 -> 6 H2O + AI2(S04)3.

1420. [M/O] Individua la successione numerica che indica cor­ rettamente i coefficienti della seguente reazione chimica: C6H6 + O2 —> CO2 + H2 O A. 2,9 = 12,6 B. 1,6 = 3,3 C. 2,7 = 3,1 D. 1,6 = 6,3 E. 2,15 = 12,6

1426. [M/O/PS] La reazione del propano C3 H8 con ossigeno 0 2 (combustione) avviene con formazione di CO2 e H20; per bru­ ciare una mole di propano, le moli di ossigeno necessarie sono: A. 7 B. 6 C. 8 D. 4 E. 5

►Vedi quiz 1404.

► C3 H8 + 5 0 2 —> 3 CO2 + 4 H2 O.

1421. Quanti sono i grammi di cloruro di sodio che si ottengono 1427. [M] Indicare le moli di ossigeno molecolare necessarie per facendo reagire 46 grammi di sodio (PA 23) con 80 grammi di bruciare una mole di propano ammettendo che la reazione del cloro (PA 35,5)? C3 H8 con 0 2 (combustione) avvenga in modo completo: A. 144 A. 4 B. 117 B. 5 C. 132 C. 8 D. 126 D. 7 E. 46 E. 6 ►Vedi quiz 1404.

►Vedi quiz 1426.1428930*

1422. Per ottenere 0,5 moli di ossigeno, quante moli di acqua ossigenata si devono decomporre? (La reazione non bilanciata 1428. Quando il propan-1-olo è bruciato con ossigeno qual è il rapporto tra le molecole di CO2 e di H2 O prodotte? è: H2O2 = 0 2 + H2O) A. 3:4 A. 0,5 moli B. 2:7 B. 0,125 moli C. 4:7 C. 0,1 moli D. 5:12 D. 0,75 moli E. 3:8 E. 1 mole ► C3 H7 OH ha 3 atomi di carbonio che possono dare 3 molecole di CO2 ed ha 8 atomi di idrogeno che possono dare 4 molecole di 1423. [V] Assegnare gli opportuni coefficienti stechiometrici alla acqua. seguente reazione: 1429. La reazione del pentano C5H12 con ossigeno O2 (combu­ KCIO3 + H2SO4 -» KHSO4 + HCIO4 + CIO2 + H2O stione) avviene con formazione di C02 ed H20. Per una moleco­ A. 1; 1 —> 1; 1; 1; 1 la di pentano le molecole d'ossigeno necessarie sono: B. 4 ;2 —>3; 1;2; 1 A. 5 C. 2; 4 —> 1; 2; 1; 3 B. 7 D. 2 ;2 —>2; 1; 1; 1 C. 4 E. 3 ;3 —>3; 1;2; 1 D. 6 E. 8 ►Vedi quiz 1404. ►Vedi quiz 1404.

1424. Sapendo che il peso atomico del ferro è 55, dello zolfo è 32 ►C5 H1 2 + 8 0 2 —> 5 CO2 + 6 H20. e dell'ossigeno è 16 ne segue che facendo reagire 55 g di ferro con la quantità stechiometrica di acido solforico si ottengono: 1430. L'ammoniaca si può ottenere per reazione della calciocia­ A. 0,33 moli di solfato ferroso nammide con acqua: CaCN2 (s) + H2 O (I) = CaC03 (s) +NH3 (g). B. 1,0 moli di solfato ferroso Volendo bilanciare l'equazione chimica con i coefficienti ste­ C. 2,0 moli di solfato ferroso chiometrici più bassi, questi devono essere: D. 0,1 moli di solfato ferroso A. 4, 2 ,6 ,2 E. 0,5 moli di solfato ferroso B. 1,1,1,1 C. 1 ,3 ,1 ,2 ► Le moli di ferro utilizzate sono 55/55 = 1 mole. Stechiometrica­ D. 2, 6, 2,4 mente si ottengono 1 mole di solfato ferroso (FeS04, P.M. = 151). E. 1,4, 2, 2

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

1431. [V] La combustione dell’idrogeno in aria produce preva­ E. al numero complessivo di protoni e neutroni presenti nel nucleo lentemente: dell’atomo A. ammoniaca B. acqua ► In realtà non sono né ceduti né acquistati ma sono supposti tali se vengono assegnati all’elemento più elettronegativo. Inoltre non si C. ossidi di azoto tratta di generici elettroni ma di quelli di legame. D. anidride carbonica E. ossidi di zolfo 1434. Cos’è il numero di ossidazione (o stato di ossidazione) ? ► Infatti, la reazione di combustione dell'idrogeno bilanciata è: A. È un numero che indica tutte le specie ossidanti in una reazione 2 H2 + 0 —> 2 H2 O.1432* B. È un numero che indica tutte le specie riducenti in una reazione C. È un numero relativo che indica il numero di protoni acquistati 0 ceduti da un elemento 1432. [M] Che cosa avviene durante la combustione di una can­ dela? D. Non può essere calcolato dalla molecola, perché è un numero puro, proprio di ogni atomo A. una evaporazione della cera B. un processo chimico E. È la carica che un atomo prenderebbe in una molecola se gli elet­ C. una sublimazione troni di legame venissero assegnati agli atomi più elettronegativi D. un'emissione di ossigeno 1435.11 numero di ossidazione degli atomi nelle sostanze allo E. un consumo di anidride carbonica stato elementare: NUMERI DI OSSIDAZIONE A. dipende dalla posizione dell'elemento nel sistema periodico B. è sempre uguale a zero Il numero di ossidazione si può definire come: "La carica che assu­ C. è positivo nei metalli e negativo nei non metalli merebbe ogni singolo elemento in un composto qualora si attribuis­ D. dipende dallo stato di aggregazione sero gli elettroni di legame interamente all’elemento più elettronega­ E. dipende dalla elettronegatività dell'elemento tivo". Nel caso di un legame fra due elementi uguali ( 0 della stessa elettro- 1436. In una molecola neutra II valore della somma dei numeri di negatività) si assegna un elettrone a ciascun elemento. ossidazione di tutti gli atomi che la formano è: Regole per assegnare i numeri di ossidazione: A. sempre un numero pari L’assegnazione del numero di ossidazione può essere ottenuta me­ B. positivo se prevalgono atomi di metalli, negativo se prevalgono diante l’applicazione di alcune semplici regole. Si tratta di una via più atomi di non metalli rapida e più semplice, specialmente se non si è in grado di rappre­ C. sempre uguale a zero D. positivo, negativo 0 nullo a seconda degli atomi presenti nella sentare la formula di struttura del composto. molecola 1. Gli elementi allo stato elementare hanno numero di ossidazione E. uguale a zero solo se non ci sono legami ionici zero. 2. Gli elementi più elettronegativi in combinazione prendono numero 1437. In uno ione poliatomico la somma dei numeri di ossida­ di ossidazione negativo. 3. Il fluoro ha sempre numero di ossidazione -1 (ad eccezione di zione degli atomi che lo formano: A. è sempre uguale a 0, indipendentemente dalla carica dello ione quando è allo stato elementare). 4. I metalli alcalini (primo gruppo) hanno sempre numero di ossida­ B. è sempre uguale come segno ma diverso in valore assoluto dalla carica dello ione zione +1 ; gli alcalino terrosi (secondo gruppo) +2 (ad eccezione di quando sono allo stato elementare). C. è sempre un numero pari 5. L'idrogeno nei composti ha sempre numero di ossidazione +1, D. non dipende dalla carica dello ione tranne che negli idruri ionici, -1 (idruri ionici: composti binari conte­ E. è sempre uguale alla carica dello ione nenti H legato a un metallo elettropositivo) e allo stato elementare. 6. L'ossigeno nei composti ha sempre numero di ossidazione -2, 1438. [V] Si è osservato che spesso gli elementi presentano nei loro tranne che nei perossidi, -1 (perossidi: composti che contengono il composti, oltre al numero di ossidazione massimo, corrispondente al gruppo perossido -O -O -), nell'ossido di fluoro +2 e allo stato ele­ numero d'ordine del gruppo cui appartengono, anche un valore del numero di ossidazione inferiore di due unità a quello massimo. Per­ mentare. 7. Negli ioni monoatomici il numero di ossidazione coincide con la tanto i numeri di ossidazione del fosforo (che si comporta in conformità all'osservazione sovraesposta) sono: carica (valenza ionica) dello ione. 8. La somma algebrica dei numeri di ossidazione degli elementi di un A. 5 e 3 composto deve risultare pari alla carica del composto. Zero se il B. 6 e 4 composto è una specie neutra. C. 4 e 2 9. Per gli elementi dei gruppi da IA a VIIA, il numerale identificativo di D. 1 e-1 gruppo rappresenta il numero di ossidazione massimo raggiungibile, E. 3 e 1 indipendentemente dal segno (per esempio Be, IIA, numero di ossi­ 1439. Si è osservato che spesso gli elementi presentano nei loro dazione massimo 2; N, VA, numero di ossidazione massimo 5). composti, oltre al numero di ossidazione massimo, corrispondente al 1433. [V] A cosa corrisponde il numero di ossidazione di un numero d'ordine del gruppo a cui appartengono, anche un valore del numero di ossidazione inferiore di due unità a quello massimo. Per­ elemento? A. al numero di elettroni ceduti 0 acquistati dall'elemento nei legami tanto i numeri di ossidazione del silicio (che si comporta in con­ formità dell'osservazione sovraesposta) sono: formati nella molecola A. 4 e 2 B. al valore di elettronegatività dell'elemento B. 5 e 3 C. al numero di cariche dell'elemento D. al numero di protoni presenti nel nucleo dell'elemento C. 1 e-1

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE D. 6 e 4 E. 3e 1 1440. [M] Quale delle sequenze sottoindicate è ordinata secondo numeri di ossidazione crescenti per l'azoto? A. N2O4 HNO3 HNO2

B. HNO3 HNO2 N2O4

C. N2H4 NO D. NO N2O4 E. HNO3 N2O4

HNO2 HNO2 HNO2

► Infatti, i numeri di ossidazione corrispondenti sono: -2, +2, +3. 1441. [V] Le molecole e gli ioni nell’elenco di seguito contengo­ no azoto: N2, NHL*, NO , NC>2“, N2O4, N2H4. Quale delle seguen­ ti opzioni riporta correttamente la sequenza di molecole e ioni in ordine crescente di ossidazione dell’azoto dal più negativo al più positivo? A. NO2-, N2O4, NH4+, NO, N2H4, N2 B. NO2-, N2H4, N2, NO, N2O4, NH4+ C. NH4+, N2H4, N2, NO, NO2-, N2O4 D. N2H4, NH4+, N2, NO, NO2-, N2O4

1446. In quale dei seguenti composti il carbonio presenta un numero di ossidazione negativo? A. CO B. CHCb

C. CCI4 D. C2H6 E. C6 H1 2 O6 1447. In quale composto organico l’atomo di carbonio si trova nello stato più ossidato: A. alcol metilico B. anidride carbonica C. acido formico D. metano E. aldeide formica ► Nella molecola di CO2 il carbonio ha numero di ossidazione +4, il massimo consentitogli visto che appartiene al quarto gruppo.

1448. Un numero di ossidazione positivo di uno ione indica: A. che ha un potenziale positivo B. che ha acquistato elettroni C. che ha acquistato protoni E. N2, NO, N2H4, NO2-, NH4+, N2O4 D. che ha ceduto elettroni 1442. Quali sono i numeri di ossidazione dell'azoto nei seguenti E. nessuna delle risposte precedenti è corretta composti. NOCI, KNO2 , N02, NO2 CI, Ca(N03)2. 1449. Nel settimo gruppo del sistema periodico: A. 4, 5, 6 A. i due elementi situati più in basso nel gruppo formano facilmente B. 2, 3, 4, 5, 6 ioni monovalenti positivi C. 2, 3, 4, 5 B. gli elementi hanno tutti solo il numero di ossidazione -1 D. 3,4, 5,6 C. solo il primo elemento ha come unico numero di ossidazione -1 E. 3,4,5 D. gli elementi sono tutti allo stato liquido a temperatura ordinaria 1443. [O/PS] Sapendo che il numero atomico di un dato elemen­ E. gli elementi hanno solo valori pari del numero di ossidazione to è 16, indicare quale dei seguenti valori è quello corrisponden­ ► Sebbene tra le risposte date la C risulta l’unica plausibile, si fa te al suo numero di ossidazione massimo. presente che il fluoro ha anche numero di ossidazione zero (nella A. +5 molecola F2 ). Non può averlo positivo perché è l’elemento più elet­ B. +7 tronegativo. Il fluoro non può utilizzare gli elettroni d per fare più le­ C. +4 gami (oltre quello che fa con l’elettrone p spaiato) mentre gli altri D. +6 elementi formano composti con l’ossigeno (ossidi e ossiacidi).14502* E. +3 ► Infatti, a numero atomico 16 corrisponde l'elemento zolfo che ap­ partiene al gruppo VI. Che appartenga al sesto gruppo lo si ricava dal numero atomico, sapendo che il primo periodo comprende due elementi, il secondo otto elementi, quindi 8 + 2 = 10. Rimangono 6 elettroni nel terzo periodo e quindi sesto gruppo. 1444. [V] Qui di seguito vengono elencati alcuni composti del cloro: NaCIO, HCIO2 , CIO2 , CIF3, HCI03 Quali numeri di ossidazione del cloro sono presenti in questi composti? A. +1, +2, +3, +4, +6 B. +2,+3,+4,+6 C. +1,+2,+3,+4,+5 D. +1, +3, +4, +5 E. +2, +3, +4, +5

1450. Il numero di ossidazione dell'azoto nel composto HNO2 è: A. +1 B. -3 C. +3 D. -1 E. -2 ► Infatti, per definizione il numero di ossidazione dell'idrogeno è +1, quello dell'ossigeno, eccezion fatta per i perossidi, è -2, quindi per differenza si ricava che quello dell'azoto è +3, in considerazione della neutralità della molecola.

►Si ricordi che il fluoro è più elettronegativo del cloro.

1451. Qual è il numero di ossidazione di N in HN03? A. -5 B. tra +2 e +5 C. +5 D. -3 E. +3

1445. L'alluminio elementare ha numero di ossidazione: A. 0 B. +2 C. +3 D. +1 E. -3

1452. Il valore massimo del numero di ossidazione del bromo è: A. +3 B. +2 C. +7 D. +5 E. +4

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CAP. 9 . LE. REAZIONI CHIMICHE

1453. [M/O] Il valore minimo del numero di ossidazione del car­ D. C6 H1 2 O6 bonio è: E. C2 H6 A. +4 1460. In quale dei seguenti composti il carbonio presenta il nu­ B. -4 mero di ossidazione più basso? C. 0 A. Mg(HC03)2 D. +1 B. CO2 E. -1

C. C2H4 ►Quando è legato ad atomi tutti meno elettronegativi del carbonio, come in CH4.

D. CaC03 E. HCHO

1454. Qual è il valore massimo del numero di ossidazione espli­ 1461. Trovare la risposta esatta: A. un catalizzatore diminuisce la velocità di reazione rendendola più cabile dal carbonio? controllabile A. +5 B. una mole di CI2 contiene un numero doppio di molecole rispetto B. -2 ad una mole di HCI C. +3 C. all’aumentare del pH di una soluzione aumenta il carattere acido D. +4 della soluzione E. +2 D. HCI in soluzione acquosa si comporta da elettrolita debole 1455. Il numero di ossidazione del C in H2 CO3 è : E. nella molecola CO il carbonio è nello stato più ridotto rispetto al A. +6 carbonio della molecola CO2 B. -4 1462. [V] Il valore minimo del numero di ossidazione del cloro è: C. +2 A. +3 D. +4 B. 0 E. -21456789* C. -1

1456. Il numero di ossidazione del carbonio nel metanolo è; A. -2 B. -1

D. +7 E. +1

C. +1

1463. [M] Il valore massimo del numero di ossidazione del cloro è: A. 0 B. +7

D. -4 E. +2

C. -1

► La formula molecolare del metanolo è ChkO. L’ossigeno ha sem­ pre numero di ossidazione -2, l’idrogeno +1, di conseguenza il car­ bonio -2. 1457. La somma algebrica dei numeri di ossidazione degli atomi di NH4* è: A. -1 B. 0 C. -4 D. +4 E. +1 ► In una molecola ione la somma dei numeri di ossidazione deve dare la carica dello ione. Infatti, H = +1, quindi +1 • 4 = +4 e, poiché la somma dei numeri di ossidazione deve risultare +1, N sarà -3. Segue la risposta E (+4 - -3 = +1). 1458. La somma algebrica dei numeri di ossidazione degli atomi diCN-è: A. +1 B. -1 C. -4 D. +4 E. 0 ► Infatti, nell'anione (:C=N:)-, il C ha numero di ossidazione +2 e l’N ha numero di ossidazione -3. 1459. [O/PS] In quale dei seguenti composti il carbonio presenta un numero di ossidazione negativo? A. CHCb B. CO C. CCL

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D. +3 E. +5 1464. [V/PS] Indicare il numero d'ossidazione del cloro in HCIO4: A. +3 B. +5 C. -1 D. +7 E. +1 1465. [M/PS] Indicare il composto in cui l'atomo di cloro ha nu­ mero di ossidazione maggiore: A. CCI4 B. HCIO4 C. HCI D. HCIO2 E. NaCI 1466. In quale dei seguenti composti il cloro ha numero di ossi­ dazione +1? A. HCIO4 B. HCI C. HCIO D. NaCIOa E. CI2 1467. [0] Il numero di ossidazione del cromo nel composto K2Cr207 è: A. +5 B. -6 C. -8 D. +12 E. +6

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1468. [V] Qual è il numero di ossidazione del cromo nel compo­ sto Al2(Cr04)3 ?

A. B. C. D. E.

+6 -4 +2 -6 +4

1469. [0] Indicare il numero di ossidazione del cromo nel dicro­ mato di potassio (foCrcO?).

A. B. C. D. E.

+5 +6 -5 -6 +3

1470. [V] Il ferro allo stato elementare (Fe) ha numero di ossida­ zione uguale a:

A. B. C. D. E.

+2 +3 -2 zero -3

1471. [0] Il valore massimo del numero di ossidazione del fluoro nei suoi composti con altri elementi è:

A. 5 B. 0

B. -2 C.

0

D. +1 E. +2 1476. [V] Quale è il numero di ossidazione dell'idrogeno in KH (idruro di potassio)?

A. B. C. D. E.

0 +1 -1 -1/2 -2

1477. Qual è il numero di ossidazione dell'idrogeno in KH?

A. B. C. D. E.

0 -1 -2 +2 +1

1478. [O/PS] Quale è il numero di ossidazione dell'idrogeno in H2?

A. 0 B. -2 C. -1

D. -1/2 E. +1

C. 1

1479. Qual è II numero di ossidazione dell'idrogeno in HF?

D. -1 E. 7

A. B. C. D. E.

► Essendo il fluoro l’elemento più elettronegativo esso non potrà mai avere numeri di ossidazione positivi. Quando si lega agli altri atomi il suo numero di ossidazione sarà -1 perché forma un solo le­ game. Tuttavia, quando si forma la molecola F2 il suo numero di os­ sidazione è zero. 1472. Il valore massimo del numero di ossidazione del fosforo è:

A. B. C. D. E.

+2 +5 +4 +3 -3

+2 -1 -2 +1 0

1480. Il valore minimo del numero di ossidazione dello iodio è:

A. B. C. D. E.

+7 +3 +1 -1 0

► Essendo un alogeno del settimo gruppo non può acquistare più di un elettrone: ione ioduro l\ 14823*

1473. Indicare il numero di ossidazione del fosforo nell’anidride 1481. Qual è il numero di ossidazione dello iodio nell'acido pe­ riodico? fosforica. A. +5 A. 4 B. +7 B. 5 C. +3 C. 3 D. -1 D. 1 E. +1 E. 2

La formula è P2O5. 1474. Indicare il composto in cui il fosforo ha il più basso nume­ ro di ossidazione.

A. B. C. D. E.

H3 PO4 HPO3 Nessuna delle altre alternative è corretta P2 O5 P2 O3

1475. Qual è il numero di ossidazione dell'idrogeno nell'idruro di litio?

A.

-1

1482. Il numero di ossidazione del calcio nel composto CaCh è:

A. -3 B. C. D. E.

-2 +8 +2 +7

1483. Qual è il numero di ossidazione di CI in HCI? A. -2 B. 2

C. -1 D. 3 E. 1

751

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

©Artquiz CHIMICA 1484. Qual è il numero di ossidazione di CI in HCIO?

A. B. C. D. E.

-1 1 -2 2 0,1

A. +2 B. -2 C .

0

D. -1/2 E. -1

1485. Qual è il numero di ossidazione del manganese in Mn02?

1493. [V] Il numero di ossidazione dell’ossigeno nella molecola O2 è:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

+4 -4 +2 0 -2

1486. Il numero di ossidazione dei Mn nel composto K2ÌVln04 è:

A. B. C. D. E.

+7 +3 +8 -3 +6

+2 0 -4 -2 +6

1494. [0] L’unico composto in cui l’ossigeno ha numero di ossi­ dazione +2 è:

A. B. C. D. E.

HCIO CO2 H2 SO4 F2 O H2 O2

1487. [M/V/PS] Il numero di ossidazione del manganese nel composto KMn04 è:

1495. Qual è il numero di ossidazione di Si in H4SÌO4?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

-3 +7 -7 -2 +3

1488. [V] Il numero di ossidazione del manganese nel composto Ca(IVln04)2 è:

A. B. C. D. E.

-7 +5 -6 +7 +6

1489. Nel metano (CH4) i numeri di ossidazione di carbonio e idrogeno sono rispettivamente:

A. B. C. D. E.

+1, +4 +1,-4 +4, -1 -4, +1 -4, +2

+2 -2 +4 -4 +12

1496. Il valore minimo del numero di ossidazione dello zolfo è:

A. B. C. D. E.

-4 -2 +2 0 +4

1497. In quali delle seguenti molecole lo zolfo ha numero di os­ sidazione -2?

A. B. C. D. E.

H2 S SFe Na2S03 SO2 H2 SO4

1498. Il numero di ossidazione dello zolfo in AI2(S03)3 è: 1490. [M/PS] Nel permanganato di potassio, KMn04, il numero di ossidazione del manganese è:

A. +12 B. +2

A. B. C. D. E.

C. -6

+3 +5 +2 +7 +11492*

1491. [M/PS] Il numero di ossidazione dell'ossigeno nell’acqua ossigenata (H2O2) è:

A. B. C. D. E.

0 -1 -2 -1/2 +1/2

► L’acqua ossigenata è un perossido, dove c’è un legame O-O. 1492. Che numero di ossidazione ha l'ossigeno nella molecola O2?

752

D. +6 E. +4 1499. [M IPS] Il numero di ossidazione dello zolfo nel composto AI2(S04)3 è:

A. B. C. D. E.

+6 +4 -6 +3 -2

1500. Il numero di ossidazione di S nella molecola H2SO4 è:

A. B. C. D. E.

+4 +6 -6 -2 +3

©Artquiz CHIMICA

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE 1501. Indicare il numero di ossidazione dello zolfo nello ione D. elettroni tra specie chimiche diverse solfato. E. ioni tra un metallo e un non metallo

A. B. C. D.

+6 -2 -6 +4

1509. [V/PS] In una reazione di ossido-riduzione si realizza l’e­ guaglianza tra il numero di:

E. +8 1502. Lo zolfo (sia allo stato libero che allo stato combinato) presenta tutti i seguenti numeri di ossidazione tranne:

A. B. C. D. E.

3 6 4 2 0

1503. [0] La somma algebrica dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi contenuti in un anione bivalente è:

indefinibile perché dipende dalla natura dell'anione -4 zero +2 -2 REAZIONI DI OSSIDORIDUZIONE (REDOX)

1504. Una reazione di ossido-riduzione è caratterizzata dal fatto che:

A. B. C. D. E.

un elemento diminuisce il proprio numero di ossidazione uno 0 più elementi modificano il loro stato di ossidazione un elemento aumenta il proprio numero di ossidazione un prodotto viene frazionato in più parti uno 0 più elementi di una sostanza si trasformano in altri elementi a più basso peso atomico

1505. Una reazione di ossidazione è sempre caratterizzata da:

A. B. C. D. E.

un acquisto di atomi di ossigeno una diminuzione del numero di ossidazione né acquisto né perdita di elettroni un acquisto di elettroni una perdita di elettroni

1506. [V] Una reazione di ossidazione consiste nella:

A. B. C. D. E.

acquisizione di elettroni perdita di neutroni perdita di elettroni acquisizione di protoni perdita di protoni

1507. Nelle reazioni di ossido-riduzione avvengono sempre tra­ sferimenti di:

A. B. C. D. E.

valenze positive e negative atomi che si ossidano e atomi che si riducono elettroni ceduti ed elettroni acquistati elettroni ceduti e cariche positive elettroni ceduti e cariche negative

1510. [M/PS] In una reazione di ossido-riduzione:

► Il numero di ossidazione +2 si ha, per esempio, nel cloruro di zolfo rosso SCI2 .

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

neutrini calore neutroni elettroni protoni

A. B. C. D. E.

l'ossidante acquista protoni, il riducente perde elettroni l'ossidante acquista elettroni, il riducente li perde l'ossidante perde elettroni, il riducente li acquista si ha solo trasferimento di protoni l'ossidante acquista elettroni, il riducente acquista protoni

1511. [M] Un agente ossidante è una sostanza che:

A. B. C. D. E.

acquista protoni acquista elettroni sviluppa ossigeno origina un ossido perde elettroni

1512. Un ossidante è una sostanza contenente almeno un atomo che nella reazione considerata:

A. B. C. D. E.

acquista ossigeno acquista nuclei perde elettroni perde nuclei acquista elettroni

1513. [M] In una reazione una specie si riduce se:

A. cede elettroni a un ossidante B. accetta elettroni da un ossidante C. accetta elettroni da un riducente D. reagisce con l'ossigeno E. cede elettroni a un riducente 1514. [O] In una reazione di ossido-riduzione, l'elemento che si riduce:

A. B. C. D. E.

perde elettroni acquista elettroni aumenta il proprio numero di ossidazione perde sempre atomi di ossigeno acquista sempre atomi di idrogeno

1515. Indicare tra i composti seguenti un caratteristico agente ossidante.

A. CO B. H2 C. H2O D. KMn04

E. SO2

'

► Il KMn04 è uno dei più forti e utilizzati ossidanti.156* 1516. Quali di questi composti ha proprietà ossidanti?

1508. [M] Nelle reazioni di ossido-riduzione avviene sempre un passaggio di:

A. elettroni tra un metallo e un non metallo B. elettroni tra ioni di elementi diversi C. ioni tra specie chimiche diverse

A. H3PO4 B. H2

C. H2O2 D. H2O E. HCl 753

© A rtquiz CHIMICA

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

1517. Indicare il composto con proprietà ossidanti:

1523. Quando un elemento si ossida:

A. H2O2 B. H2O C. OH2 D. H3PO4 E. H2CO3

A. B. C. D. E.

perde elettroni perde atomi di idrogeno acquista elettroni il suo numero di ossidazione diminuisce acquista neutroni

1518. In genere un composto inorganico a carattere ossidante 1524. Il passaggio da Cu a Cu+ è: contiene: A. Una semireazione di ossidazione

A. B. C. D. E.

carattere basico tino 0 più elementi a numero di ossidazione piuttosto elevato carattere acido numerosi atomi di ossigeno uno 0 più elementi a numero di ossidazione piuttosto basso

1519. [M/O] In genere un composto inorganico a carattere ridu­ cente contiene:

A. B. C. D. E.

carattere basico uno 0 più elementi a numero di ossidazione piuttosto basso carattere acido numerosi atomi di ossigeno uno 0 più elementi a numero di ossidazione piuttosto elevato

B. C. D. E.

Una semireazione di riduzione Una reazione di precipitazione Una reazione di neutralizzazione Una reazione di idrolisi

1525. [M/O] Se in una reazione gli ioni Ag+ in soluzione si tra­ sformano in atomi del metallo, ciò significa che gli ioni AgL

A. B. C. D. E.

perdono protoni si ossidano agiscono da ossidanti cambiano il loro numero atomico acquistano neutroni

1526.

► In una reazione di ossidoriduzione ci devono essere due elementi, uno che si ossida e uno che si riduce e il numero di elettroni scam­ biati in ogni processo deve essere uguale a quelli scambiati nell’altro. Un elemento che si riduce vuol dire che diminuisce ii suo numero di ossidazione acquistando elettroni, che vengono ceduti dall’altro ele­ mento che si ossida, perdendoli e aumentando il suo numero di os­ sidazione. L’elemento che si ossida, quindi, perdendo elettroni sarà l'elemento riducente dell’altro, che acquistando quindi elettroni viene ridotto. Un buon agente riducente quindi deve essere un elemento che ten­ de facilmente a ossidarsi, e quindi deve avere un numero di ossida­ zione piuttosto basso. Se l’elemento ha numero di ossidazione alto, esso tenderà ad acqui­ stare elettroni e quindi a ridursi, diventando l’agente ossidante. Bas­ so ed aito in questo caso non significano nulla di per sé,'infatti F2 (numero di ossidazione 0) è un ossidante più forte del KMnCU (dove Mn ha numero di ossidazione +7).

Quale dei seguenti composti è un discreto riducente?

A. CH3-CO-CH3 B. CH3-CH2-SH

D. CH 3-CH2-O -CH2-CH3 E. CH3-CH2-CH2-COOH ► I tioli (composti che contengono il gruppo -SH) sono riducenti. Le proteine contenenti cisteine libere (non associate tra loro per formare ponti -S -S -) sono i riducenti biologici per eccellenza. 1527. Una semi reazione di riduzione è sempre caratterizzata da:

A. B. C. D. E.

diminuzione del numero di ossidazione dell’elemento che si riduce aumento degli atomi di ossigeno perdita di atomi di idrogeno acquisto di neutroni perdita di elettroni

1520. [V/PS] Una specie si dice riducente quando:

A. B. C. D. E.

si trasforma in un metallo acquista ioni ossida un’altra specie acquista elettroni cede elettroni

1521. Quando, in una reazione di ossido-riduzione, una specie chimica perde elettroni:

A. si ossida e si riduce contemporaneamente B. il suo numero di ossidazione diminuisce C. si ossida, quindi è l'agente ossidante perché ossida l'altra specie chimica D. si ossida, quindi è l'agente riducente perché riduce l'altra specie chimica E. si riduce, quindi è l'agente ossidante perché ossida l'altra specie chimica152* 1522. [M] In una reazione una specie si ossida se:

A. B. C. D. E.

accetta elettroni da un riducente accetta elettroni da un ossidante cede elettroni a un ossidante dissocia protoni cede elettroni a un riducente

754

1528. L'elemento che in una reazione diminuisce il suo numero di ossidazione è detto:

A. B. C. D. E.

ossidante controcatione elettrodo reagente riducente

1529. [V] L'elemento che in una reazione aumenta il proprio nu­ mero di ossidazione è detto:

A. B. C. D. E.

catodo anodo ossidante riducente controcatione

1530. Quando, in una riduzione, un elemento acquista elettroni, si dice che il suo numero di ossidazione:

A. B. C. D. E.

aumenta è minore di zero non esiste più è maggiore di zero diminuisce

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

© Artquiz C H IM IC A

1531. Se in una reazione un elemento diminuisce il suo numero di ossidazione, vuol dire che:

► Infatti, Zn passa da numero di ossidazione 0 a +2 (si ossida), mentre H passa da numero di ossidazione +1 a 0 (si riduce).

A. B. C. D. E.

1539. Data la seguente reazione di ossido-riduzione: Zn + 2 HCI —> ZnCb + H2

si è ridotto ha ceduto elettroni è una sostanza riducente il numero di elettroni è rimasto invariato si è ossidato

1532. Quando, in una reazione di ossido-riduzione, un elemento perde elettroni, si dice che il suo numero di ossidazione:

A. B. C. D. E.

è maggiore di zero aumenta di una unità è minore di zero aumenta diminuisce

1533. Se in una reazione un elemento aumenta il suo numero di ossidazione, vuol dire che:

A. B. C. D. E.

sièridotto condivide elettroni con l’ossigeno si è ossidato il numero di elettroni è rimasto invariato ha acquistato elettroni

1534. [V] Se in una reazione chimica un elemento subisce una riduzione, significa che il suo numero di ossidazione è diventato:

A. B. C. D. E.

negativo più negativo 0 meno positivo il doppio di come era prima uguale a zero più positivo 0 meno negativo

1535. Quando l'ossigeno reagisce con l'idrogeno per formare acqua, esso passa da un numero di ossidazione 0 a -2. Si dice che l'ossigeno:

A. B. C. D. E.

si è ossidato sièridotto ha ceduto elettroni è riducente ha dismutato

1536. Quando reagisce con il sodio per formare NaCI, il cloro passa da un numero di ossidazione 0 a -1 ; si dice allora che il cloro:

A. B. C. D. E.

si è ridotto ha ceduto elettroni si è ossidato e contemporaneamente ridotto si è ossidato né si è ossidato né si è ridotto

1537. Quando l'idrogeno reagisce con l'ossigeno per formare l'acqua, passa dallo stato di ossidazione 0 a +1; si dice allora che l'idrogeno:

A. B. C. D. E.

si è ossidato è diventato uno ione si è ossidato e contemporaneamente ridotto si è ridotto ha acquistato elettroni

1538.

A. B. C. D. E.

La reazione Zn + 2 HCI —> ZnCI2 + H2 :

è una dismutazione è di ossido-riduzione è di secondo ordine è di tipo acido-base è in fase omogenea

A. B. C. D. E.

il cloro si ossida e l'idrogeno si riduce lo zinco si riduce e l’idrogeno si ossida lo zinco si ossida e l’idrogeno si riduce lo zinco si ossida e il cloro si riduce l’idrogeno si ossida e il cloro si riduce

1540.

A. B. C. D. E.

FeO + Mn —> MnO + Fe rappresenta una reazione di:

neutralizzazione condensazione dissociazione ossidoriduzione doppio scambio

► Infatti il Fe passa da numero di ossidazione +2 a 0, mentre il Mn passa da 0 a +2. 1541.

A. B. C. D. E.

[0] La reazione C + O2 = CO2 è una reazione:

di doppio scambio di scambio semplice di ossidazione di ossido-riduzione acido-base

► Infatti, C passa da numero di ossidazione 0 a +4 (si ossida), men­ tre 0 passa da numero di ossidazione 0 a -2 (si riduce). 1542. [0] Nella reazione AS2O3 + 4HNO3 + H2O ^ 2H3ASO4 + 4N02 gli elementi che subiscono una variazione del numero di ossi­ dazione sono:

A. B. C. D. E.

A seH nessuno N eH As e N O eA s

► Infatti, As passa da numero di ossidazione +3 a +5 (si ossida), mentre N passa da numero di ossidazione +5 a +4 (si riduce). 1543.

A. B. C. D. E.

[V] Nella reazione: Fe + Cu2t

Fe2t + Cu :

il Fe acquista elettroni lo ione Cu2+ è l'agente ossidante lo ione Cu2+ è l'agente riducente gii elementi non variano il loro stato di ossidazione il Fe è l'agente ossidante

► Infatti, Cu passa da numero di ossidazione +2 a 0 (si riduce).154* 1544. Nelle seguenti reazioni quali sostanze agiscono da agenti ossidanti? C(s) + 0 2(g) - » C 02(g) 2Fe3t(aq) + 2l'(aq) - » Fe2+(aq) + l2(aq) Mg(s) + 2H+(aq) -> Mg2+(aq) + H2(g)

A. B. C. D. E.

0 2(g), Fe3+(aq), H+(aq) C(s), Fe3+(aq), H+(aq) 0 2(g), l-(aq), Mg(s) 0 2(g), l'(aq), H+(aq) C(s), Fe3+(aq), Mg(s)

755

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

© Artquiz C H IM IC A 1545. che:

A. B. C. D. E.

[0] Data la reazione Zn + Cu2+ = Zn2* + Cu è corretto dire E.

Cu2+ è l’agente ossidante Cu2+ perde elettroni Zn viene ridotto Zn acquista elettroni Zn è l’agente ossidante

►Vedi quiz 1543. 1546.

A. B. C. D. E.

il sodio si ossida e il fluoro si riduce

► Infatti, F passa da numero di ossidazione 0 a -1 e CI da -1 a 0. 1553. Data la reazione REDOX: Mn + FeCh —> MnCh + Fe

A. B. C. D. E.

Il cloro si riduce, il manganese si ossida Il cloro si ossida, il ferro si riduce Il manganese si ossida e il ferro si riduce Il cloro si riduce, il manganese si ossida Il ferro si ossida, il manganese si riduce

Nella reazione: Cu** + Zn —> Cu + Zn**

Non avvengono fenomeni ossido-riduttivi Lo zinco perde due H* Sono errate le cariche ioniche Lo ione rameico si riduce e lo zinco si ossida Lo zinco si riduce e lo ione rameico si ossida

► Infatti, Mn passa da numero di ossidazione 0 a +2 e Fe da +2 a 0. 1554. [M/O] Nella reazione 2 HNO3 + 3 H2S —>2N O + 3 S + 4 H2O:

A. l'azoto si riduce mentre lo zolfo non cambia numero di ossidazione B. l'azoto si riduce mentre lo zolfo si ossida C. l'azoto e lo zolfo non si ossidano né si riducono 1547. [V] In una reazione in cui PbCh si trasforma in PbCU, si D. l'azoto si ossida mentre lo zolfo si riduce può affermare che: E. l'azoto non cambia numero di ossidazione mentre lo zolfo si ossida A. il piombo si è ossidato B. il piombo si è ridotto ► Infatti, N passa da numero di ossidazione +5 a +2 e Z da -2 a 0. C. il cloro si è ridotto D. il cloro si è ossidato 1555. [M] Data la reazione di ossido-riduzione: E. entrambi gli elementi si sono ossidati 4 Fe3* + N2H4 -> 4 Fe2* + N2 + 4 H * . ► Infatti, passa da +2 a +4 cedendo 2 elettroni.

Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA?

A. la reazione non è correttamente bilanciata B. l’azoto precipita 1548. [0] In una reazione chimica gli ioni Ag* in soluzione si tra­ C. l’azoto si ossida sformano in atomi del metallo. Ciò significa che gli ioni Ag*: D. il ferro si ossida A. si neutralizzano E. via via che la reazione procede l’ambiente diventa alcalino B. si ossidano C. agiscono da ossidanti ► Infatti, N passa da numero di ossidazione -2 a 0. D. cambiano il loro numero atomico E. si solidificano 1549. Nella semireazione Co —> Co2* + 2 e-, il cobalto:

A. B. C. D. E.

è ossidante si riduce si ossida acquista elettroni non si ossida, né si riduce

1550. [V] Nella reazione: 3 Cu + 8 HNOs - » 3 C u (N 03)2 + 2 NO + 4 H2O:

A. B. C. D. E.

l'N si ossida il Cu si riduce il Cu si ossida il Cu acquista elettroni il Cu è l’ossidante

► Infatti, Cu passa da numero di ossidazione 0 a +2.152* 1551. Quando il magnesio reagisce con l’ossigeno per formare il suo ossido passa dallo stato di ossidazione 0 a +2; si dice allora che il magnesio:

A. B. C. D. E.

si è ossidato e contemporaneamente ridotto si è ossidato ha acquistato elettroni si è ridotto si è decomposto

1552. Data la reazione REDOX: 2 NaCI + F2 —> 2 NaF + Cb

A. B. C. D.

il cloro si riduce e il fluoro si ossida il fluoro si riduce e il cloro si ossida il sodio si ossida e il cloro si riduce il sodio si riduce e il fluoro si ossida

756

1556. [V] Data la seguente reazione di ossidoriduzione tra ioni ossalato (C 2 O 4 2- ) e ioni permanganato (MnO4") in soluzione acquosa acida: 5 C2O42- (aq) + 2 Mn04~ (aq) + 16 H*(aq) —> 10 C 0 2(g) + 2 Mn2*(aq) + 8 H20(l). Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

A. B. C. D. E.

Il carbonio viene ridotto L'idrogeno viene ossidato Il carbonio viene ossidato L’idrogeno viene ridotto Il manganese viene ossidato

► Infatti, C passa da numero di ossidazione 3 a 4. 1557. [V] Nell'equazione di ossido riduzione: 4 Fe3* + N2H4 4 Fe2* + N2 + 4 H*

A. B. C. D. E.

il ferro si ossida l'azoto si ossida il ferro diventa nero l'azoto precipita via via che la reazione procede l'ambiente diventa alcalino

►Vedi quiz 1555. 1558. Nella reazione: Zn + FeCh ^ ZnCb + Fe, l'elemento che si ossida è:

A. B. C. D. E.

CI Fe Zn si riducono Zn e CI non è una reazione di ossido-riduzione

► Infatti, Zn passa da numero di ossidazione 0 a +2.

©Artquiz CHIMICA

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

1559. Nella reazione: Zn + FeCh ^ ZnCh + Fe, l'elemento che si ► Infatti, I passa da numero di ossidazione .0 a -1, mentre Fe passa riduce è: da numero di ossidazione +2 a +3.

A. B. C. D. E.

nessuno, si ha solo ossidazione CI Zn non è una reazione di ossido-riduzione Fe

1566. [V] Nella reazione: 2 Ca3(P04)2 + 10 C + 6 SÌO2 —» P4 + 6 CaSi03 + 10 CO :

► Infatti, Fe passa da numero di ossidazione +2 a 0. 1560. [O/PS] Nella reazione: Zn + FeCh si riduce è: A. C l-

B. C. D. E.

nessuno, si ha solo ossidazione Fe3+ Zn2+ Fe2+

1561. [MA/] Quale elemento si riduce nella reazione: Zn + FeCh ZnCh + Fe ?

Il cloro di FeCh Lo zinco metallico Il ferro di FeCh Il cloro di ZnCh Nessun elemento varia il proprio stato di ossidazione

►Vedi quiz 1559. 1562.

A. B. C. D. E.

il fosforo si riduce e il silicio si ossida il fosforo si riduce e il carbonio si ossida il fosforo si riduce e carbonio e silicio si ossidano il fosforo si riduce e calcio e carbonio si ossidano il fosforo si ossida e il carbonio si riduce

ZnCh + Fe, lo ione che

►Vedi quiz 1559.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

► Infatti, P passa da numero di ossidazione +5 a 0, mentre C passa da numero di ossidazione 0 a +2. 1567.

A. B. C. D. E.

[V] Nella seguente reazione: Ch + 2 NaBr —> 2 NaCI + Br2 :

il bromo si ossida e il cloro si riduce non si hanno ossidazioni ne riduzioni il sodio si riduce e il bromo si ossida il cloro si riduce e il sodio si ossida il bromo ed il cloro si ossidano e il sodio si riduce

► Infatti, Br passa da numero di ossidazione -1 a 0, mentre CI passa da numero di ossidazione 0 a -1. 1568.

A. B. C. D. E.

Data la reazione REDOX: 2KF + Br2 —> 2KBr + F2

il bromo si riduce, il fluoro si ossida il potassio si riduce, il fluoro si ossida il fluoro si riduce, il bromo si ossida il potassio si ossida, il bromo si riduce il potassio si ossida, il fluoro si riduce

Nella reazione CO2 + H2O —> H2CO3, il carbonio:

cambia numero di ossidazione si riduce non cambia numero di ossidazione si ossida nessuna delle precedenti risposte è corretta

► Infatti, Br passa da numero di ossidazione 0 a -1, mentre F passa da numero di ossidazione -1 a 0. 1569. In questa reazione: 2 HI + Br2 riduzione:

2 HBr + h che è di ossido

A. l'idrogeno e il bromo si ossidano e lo iodio si riduce B. l'idrogeno si riduce e lo iodio si ossida C. il bromo e lo iodio si ossidano e l'idrogeno si riduce 1563. [M/PS] In quale dei seguenti composti il carbonio presenta D. il bromo si riduce e Io iodio si ossida un numero di ossidazione negativo? E. il bromo si ossida e lo iodio si riduce A. CCL B. CO ► Infatti, I passa da numero di ossidazione -1 a 0, mentre Br passa C. CHCh da numero di ossidazione 0 a -1. D. C2 H6 E. C6 H1 2 O6 1570. Data la seguente reazione di ossido-riduzione: ► Infatti, sia a sinistra che a destra è +4.

► Infatti, il numero di ossidazione è -3.

Zn + 2 HNO3 -»■ Zn(N03)2 + H2

A. l’idrogeno si ossida e l’ossigeno si riduce B. Io zinco si ossida e l'idrogeno si riduce 1564. [M] Come varia il numero di ossidazione del cromo nella C. l’ossigeno si riduce e l’azoto si ossida seguente ossido-riduzione: (N H ^C ^O r —> Cr203 + 4 H2O + N2 D. lo zinco si ossida e l’azoto si riduce A. da +5 a +2 E. lo zinco si riduce e l'idrogeno si ossida B. a +4 a +3 C. da +6 a +3 ► Infatti, Zn passa da numero di ossidazione 0 a +2, mentre H pas­ D. da +7 a +4 sa da numero di ossidazione +1 a 0. E. da +7 a +2156* 1565. Nella reazione h + 2 Fe2+ —> 2 h + 2 Fe3+ :

1571.11 permanganato di potassio, in ambiente acido, è una specie chimica che provoca:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

non si hanno variazioni del numero di ossidazione Fe2+ è l’ossidante h è il riducente h si ossida e Fe2+ si riduce h si riduce e Fe2+ si ossida

acquisto di elettroni a volte ossidazione, a volte riduzione dismutazione ossidazione riduzione

757

©Artquiz CHIMICA 1572. [0] La reazione Cu* -1 e- —> Cu2+ è una:

A. B. C. D. E.

condensazione ossidazione dismutazione riduzione deidrogenazione

1573. Il passaggio da Fe3t a Fe2t è una reazione di:

A. B. C. D. E.

neutralizzazione ossidazione riduzione idrolisi elettrolisi

1574. La reazione Fe3++ 1e~—> Fe2+ è una:

A. B. C. D. E.

dismutazione condensazione deidrogenazione ossidazione riduzione

1575. La reazione Ag+ + e- —> Ag, è una:

A. B. C. D. E.

associazione addizione ossidazione riduzione dismutazione15768*

1576. Passando dall'aldeide CH3CHO all'alcol CH3CH2OH è av­ venuta:

A. B. C. D. E.

una riduzione una reazione di sintesi una reazione di scambio di protoni una ossidazione una reazione di neutralizzazione

► Infatti, è aumentato il contenuto di H. 1577. [M/0] Considerando il numero di ossidazione dei reagenti coinvolti, quali delle seguenti reazioni sono ossidoriduzioni? 1) Cl2 + 2KBr —» 2KCI + Br2 2) 2Na + H2 —> 2NaH 3) 2CrC>42- + 2H* - > Cr20 72- + H20 4) MnCh + 4HCI -► MnCb + CI2 + 2H20

A. B. C. D. E.

2, 3 e 4 1,3 e 4 1,2 ,3 e 4 1,2 e 4 1,2 e 3

► Infatti nella reazione 3) il numero di ossidazione del Cr rimane inalterato (+6). 1578. [M/0] Quante delle seguenti reazioni sono solo ossidazio­ ni (Ox), quante solo riduzioni (Red), quante ossidoriduzioni (Re­ dox)? 2H+ + 2 e —►H2 Ag+ + C I' —» AgCI Cu+ - » Cu2+ + e' 2Cu+ —> Cu + Cu2+ Mg —*■ Mg2+ + 2e"

A. B. C. D. E.

Ox: 1 Red: 2 Redox: 1 Ox: 2 Red: 1 Redox: 2 Ox: 2 Red: 1 Redox: 1 Ox: 2 Red: 2 Redox: 1 Ox: 1 Red: 1 Redox: 2

758

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE ► La prima è una reazione di riduzione, la seconda non è una rea­ zione Redox, la terza e la quinta sono reazioni di ossidazione, la quarta è una reazione Redox. 1579. Quale delle seguenti NON è una reazione di ossidoriduzione?

A. B. C. D. E.

CI2 + H2 O -» HCI + HCIO l'elettrolisi del cloruro di sodio in soluzione KCIO4 - * KCI + 202 2Fe + 3CI2 -> 2 FeCb NaCI + H2SO4 -» NaHS04 + HCI

1580. [V] Quale/i delle seguenti reazioni è/sono delle ossidoridu­ zioni? 1. Cb(aq) + 2Br(aq) —> Br2 6 CO2 + 6 H2 O. Se l’ossigeno è in eccesso esso rimane nella miscela finale insieme ad H2 O e CO2 . 1582. Si pensa che la vitamina C protegga lo stomaco umano dall’insorgere di tumori perché reagisce con gli ioni nitrito e li converte in ossido di azoto (NO2' —> NO). Ciò significa che av­ viene una reazione nella quale

A. B. C. D. E.

lo ione nitrito e la vitamina si riducono lo ione nitrito e la vitamina si ossidano lo ione nitrito libera O2 che entra nella catena respiratoria lo ione nitrito si ossida e la vitamina si riduce lo ione nitrito si riduce e la vitamina si ossida

► Infatti, la vitamina C (acido ascorbico) è un noto riducente e con­ tribuisce alla distruzione dell’anione nitrito di cui è nota la potenziale cancerogenicità. 1583. [M/PS] L'anione dicromato Cr2072' si trasforma nel catio­ ne Cr3+ e in questa reazione l'atomo Cr :

A. B. C. D. E.

passa da numero di ossidazione -2 a +3 e si riduce passa da numero di ossidazione +6 a +3 e si ossida passa da numero di ossidazione +6 a +3 e si riduce passa da numero di ossidazione +4 a +3 e si riduce passa da numero di ossidazione -2 a +3 e si ossida

1584. [0] Per ottenere un metallo allo stato di elemento da un minerale che lo contiene sotto forma di ossido, quale tra le se­ guenti trasformazioni chimiche si deve effettuare?

A. B. C. D. E.

riduzione distillazione frazionata neutralizzazione acidificazione ossidazione

©Artquiz CHIMICA

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE ► Gli ossidi di un elemento sono i composti che esso forma con l’ossigeno. L’ossigeno, a sua volta, è l'atomo più elettronegativo do­ po il fluoro, per cui l'elemento nell’ossido ha un numero di ossidazio­ ne positivo. Per ottenerlo allo stato di metallo, dove il numero di ossidazioné è zero, è quindi necessario ridurre l’ossido.

100 cm3 di propano vengono miscelati con 900 cm3 di ossigeno, qual è il volume di gas totale che rimarrà alla fine della reazione, assumendo che i volumi di tutti i gas siano misurati alla stessa temperatura e pressione?

A. B. 1585. Una batteria ha due piastre di piombo immerse in acido C. solforico. Quando la batteria è carica la piastra positiva è rico­ D. perta con Pb02. Dopo la scarica ambedue le piastre sono coper­ E. te di PbS04. Quale opzione descrive correttamente la variazione complessiva del numero di ossidazione del piombo coinvolto nella reazione chimica durante la scarica?

A. B. C. D. E.

Piastra positiva: 4 —> 1: piastra negativa: 1 —> 0 Piastra positiva: 4 —> 1: piastra negativa: 0 -» 1 Piastra positiva: 4 -> 2: piastra negativa: 2 —> 0 Piastra positiva: 4 -> 2: piastra negativa: 0 -> 2 Piastra positiva: 4 —►0: piastra negativa: 0 —> 2

► La piastra positiva della batteria carica contiene Pb02 e il numero di ossidazione del Pb è 4. Dopo la scarica il Pb02 diventa PbSCh, con il piombo che ha numero di ossidazione 2. Quindi nella scarica nella piastra positiva si ha il passaggio da 4 a 2 del numero di ossi­ dazione del piombo. Nell’altra piastra ci deve essere un'ossidazione: il piombo passa da piombo metallico (numero di ossidazione 0) a PbS04 (numero di ossidazione 2). CALCOLI STECHIOMETRICI 1586.18 g di acqua sono necessari per trasformare 56 g di ossi­ do di calcio in idrossido di calcio. Quanti grammi di acqua sono necessari per trasformare 25 g di ossido di calcio?

A. B. C. D. E.

12,000 3,000 3,234 8,036 9,000

1300 cm3 300 cm3 700 cm3 1700 cm3 1100 cm3

► 100 cm3 di propano reagiscono con 500 cm3 di ossigeno per dare 700 cm3 di prodotti. Rimangono 400 cm3 di ossigeno che addizionati ai 700 cm3 di prodotti danno 1100 cm3. 1590. Indicare la massa di anidride carbonica (P.M. = 44) che si ottiene da 250 g di CaC03 (P.M. = 100) se la reazione è: CaC03 —> CaO + CO2.

A. B. C. D. E.

110 g 88 g 125g 250 g 44 g

►250 g di CaC03 sono 250/100 = 2,5 moli. Da esse si producono 2,5 moli di CO2 che corrispondono a 2,5 • 44 = 110 g. 1591. [O] Calcolare quante moli di zolfo devono essere messe a reagire in presenza di ossigeno (reagente in eccesso) per otte­ nere 20 grammi di SO3 (peso molecolare: 80 UMA), dopo aver bilanciato la seguente reazione: S + O2 —> SO3

A. B. C. D. E.

1,00 0,125 0,25 3,00 0,50

► La reazione bilanciata è: 2 S + 3 O2 —> 2 SO3. Le mol di SO3 otte­ nute sono: 20/80 = 0,25 mol, quindi quelle di S saranno anche 0,25 1587. [O] Quanti grammi di CO2 si ottengono dalla combustione mol.

► 18:56 = x:25, quindi 25 • 18/56 = 8,036.

completa di una mole di glucosio nella reazione: glucosio + ossigeno molecolare —> acqua + anidride carbonica? (Peso molecolare del glucosio: 180 u.m.a.)

A. B. C. D. E.

6g 1g 150 g 12 g 264 g

► C6 H1 2 O6 + 12 O2 —>- 6 CO2 + 12 H2 0 , 1 mole di glucosio genera 6 moli di CO2 (P.M. = 44). 44 g/mol • 6 mol = 264 g.1589*

1592. [V] Data la seguente reazione chimica: 4 NH3 (g) + 5 O2 (g) -> 4 NO (g) + 6 H2O (g) Individuare quante moli di ossigeno sono necessarie affinché 200 moli di ammoniaca reagiscano completamente.

A. B. C. D. E.

250 mol 100 mol 300 mol 160 mol 200 mol A

1588. Quanti grammi di CO2 (P.M. = 44 u.m.a.) si ottengono dalla combustione completa di una mole di glucosio nella reazione: C6H12O6+ 6O2 —* 6CO2 + 6H2O?

A. B. C. D. E.

1g 264g 12 g 150 g 6g

► Vedi quiz 1587. 1589. [V] Il propano reagisce con l’ossigeno secondo la reazione indicata di seguito: C3Hs(g) + 5 02 3 C02 KOH + H2

A. B. C. D. E.

2,0 4,5 0,5 1,0 3,0

► La reazione bilanciata è: 2 K + 2 H2 O —> 2 KOH + H2 . Quindi, da 2 grammoatomi di K si forma una mol di H2 . 39 g di K/39 = 1 grammoatomo, da cui si ottiene 0,5 mol di H2 . 0,5 mol • 2 g/mol = 1 g di H2 .

759

© Artquiz CHIMI CA 1594. [V] Calcolare quante moli di K2O si ottengono a partire da 39 grammi di potassio metallico (39 u.m.a.), per reazione con eccesso di ossigeno, dopo aver bilanciato la seguente reazione: K + 0 2 -> K2O

A. B. C. D. E.

0,25 0,14 2,0 1,0 0,5

► La reazione bilanciata è:4 K + O2 —» 2 K2 0 . 39 grammi di K metal­ lico corrispondono a 39/39 = 1 grammoatomo. Poiché dalla reazione 2 mol di K2 O si ottengono da 4 grammoatomi di K, nel nostro caso si ottiene 0,5 mol di K2 O.

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE necessaria per reagire completamente con 2 g di carbonato di calcio?

A. B. C. D. E.

40 mi 5 mi 30 mi 20 mi 10 mi

►2 g di carbonato di calcio sono 0,02 moli pari a 0,04 equivalenti. Sono necessari quindi 0,04 equivalenti ( 0 moli) di HCI, che sono con­ tenuti in 20 mi di soluzione 2 M (0,04 = volume in litri • molarità = volume in litri • 2; da cui volume in litri = 0,04/2 = 0,021= 20 mi).159602*

1599. Un eccesso di soluzione di nitrato di piombo (II) è aggiun­ to a 1,30 g di polvere di zinco e la miscela è agitata. Quando la 1595. [V] Un campione di roccia contenente ferro (55,8 u.m.a.) reazione è terminata il piombo che si forma è filtrato, seccato e viene triturato e disciolto in una soluzione di HCI concentrato. pesato. Si ottiene una massa di 3,31 g. (Pb = 207,2; Zn = 65,4). Dalla reazione, da bilanciare, si liberano 4 g di H2. Calcolare la Qual è la resa percentuale di piombo? quantità di ferro presente inizialmente nel campione. A. 70% B. 80% Fe + HCI - * FeCI2 + H2

A. B. C. D. E.

5,58 g 111,6 g 55,8 g 4,0 g 223,2 g

► La reazione bilanciata è: Fe + 2 HCI —» FeCk + H2 . A ogni mole di H2 prodotto corrisponde un grammoatomo di Fe consumato. Quindi 4 g/2 = 2 mol di H2 e grammoatomi di Fe presente nel cam­ pione. 2 • 55,8 = 111,6 g di Fe.

C. 60% D. 90% E. 100% ► La reazione è Pb++ + Zn —> Pb + Zn++. 1,30 g di zinco corrispon­ dono a 1,30/65,4 = 0,02 moli, che dovrebbe essere anche il numero di moli di Pb ridotto. Il peso del piombo teorico sarebbe 0,02 • 207,2 = 4,14 g. La resa percentuale è (3,31/4,14) • 100 = 80%.

1600. Nella reazione C3H?Br + KOH —> C3 H7OH + KBr 24,6 g di 1bromopropano reagisce con un eccesso di idrossido di potas­ 1596.8.0 g di ossido di rame sono ridotti a 5.6 g di rame usando sio per produrre 8 g di propan-1-olo. (C3H7Br = 123; H = 1, C = 12, O = 16). Qual è la resa percentuale della reazione? idrogeno gassoso (Cu = 6 4 ,0 = 16) A. 66,7% CuO + H2 -=-» Cu + H2O Qual è la resa in percentuale? B. 33,3%

A. B. C. D. E.

87,5% 43,9% 56,0% 70,0% 14,3%

► 8 g di ossido di rame dovrebbero produrre 6,4 g di rame (infatti in 80 g di ossido di rame ci sono 64 g di rame). Poiché la quantità di rame prodotta è 5,6 g essa corrisponde a 5,6/8 = 0,875. 1597. [M/O] Quando 1,2 g di magnesio reagiscono compietamente con acido solforico diluito e in eccesso, il magnesio sol­ fato prodotto viene separato, disidratato e ha un peso finale di 5,5 g. La reazione è: Mg + H2SO4 —> H/lgS04 + H2 Qual è la resa di magnesio solfato in percentuale? “Si assuma massa atomica relativa: Mg = 24; S = 32; O = 16”

A. B. C. D. E.

92% 8% 71% 80% 22%

► La resa teorica si calcola nel seguente modo: 1,2 g di magnesio sono 1,2/24 = 0,05 moli di magnesio che, secondo la stechiometria della reazione, producono 0,05 moli di MgS04, pari a 0,05 • 120 (pe­ so molecolare del MgSCL) = 6 g. La resa è 5,5/6,0 • 100 = 92%.

C. 93,0% D. 32,5% E. 57,1% ► 24,6 g di bromo propano sono 0,2 moli che dovrebbero produrre 0,2 moli di propanolo, pari a 12 g. La resa è quindi 8/12 • 100 = 66,7%. 1601. [M] Indicare la massa di ossido di calcio (calce viva) che si ottiene da 1 kg di CaC03, se la reazione è: CaC03 = CaO + CO2 (p.at. Ca = 40, p.at. C = 12, p.at. 0 = 16 u.m.a).

A. B. C. D. E.

► CaCOs P.M. = 40 + 12 + 16 • 3 = 100,1 kg = 1000 g, 1000 g/100 = 10 mol CaC03 e anche CaO P.M. = 40 + 16 = 56; 56 g • 10 mol = 560 g. 1602. Facendo reagire due moli di idrogeno (H2) con 4 moli di cloro (CI2), quante moli di acido cloridrico si formano al massi­ mo?

A. B. C. 1598.11 peso molecolare del carbonato di calcio è 100. Qual è il D. volume minimo di una soluzione di acido cloridrico 2 M che è E.

760

56 g 2 kg 1 kg 560g 200g

4 2 6 3 8

©Artquiz CHIMICA

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE ►La reazione corrispondente bilanciata è: H2 + CI2 —> 2 HCI. Di conseguenza la quantità di H2 risulta sottostechiometrica e limitante, consentendo la formazione al massimo di 4 moli di HCI a partire da 2 moli di H2 .

► La reazione corrispondente bilanciata è: 2 H2 + O2 —» 2 H20. Es­ sendo per H2 P.M. = 2, a 4 grammi corrispondono 2 moli. Essendo per 0 2 P.M. = 32, a 160 grammi corrispondono 5 moli. Di conse­ guenza da 2 moli di H2, stechiometricamente limitante, si ottengono 2 moli di H20.

1603. [0] Se si fanno reagire otto moli di H2 con quattro moli di O2, le moli dì acqua che si formano sono al massimo:

1609.2

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

12 8 2 6 4

► La reazione corrispondente bilanciata è: 2 H2 + O2 —> 2 H2 O. 8 moli di idrogeno reagiscono con 4 moli di ossigeno per dare 8 moli di acqua. 1604. Se si fanno reagire quattro moli di H2 con due moli di O2, le moli di acqua che si formano sono al massimo:

A. 6 B. 2 C. 8 D. 1 E. 4 1605. La massa di CO2 (PM 44) emessa quando si fanno reagire 6 g di acido acetico (PM 60) con 8.4 g di bicarbonato di sodio (PM 84) è:

A. B. C. D. E.

6g 14.4 g la reazione non produce CO2 4.4 g 8.4 g

► La reazione è: CH3COOH + NaHCCb —►CHsCOONa + CO2 + H2O. Le moli di acido acetico sono 6/60 = 0,1. Le moli di bicarbonato di sodio sono 8,4/84 = 0,1. Quindi le moli di CO2 emessa sono 0,1, pari a 0,1 «44 = 4,4 g. 1606. Se reagiscono 2 moli di acido cloridrico con 1 mole di idrossido di bario quante moli di cloruro di bario si formano:

A. B. C. D. E.

6 3 0,5 2 1

► La reazione corrispondente bilanciata è: 2 HCI + Ba(OH)2 2 H2 O + BaCh. 1607. Facendo reagire sei moli di H2 con tre moli di O2 quante moli di acqua si formano?

A. 6 B. 3 C. 2 D. 9 E. 8 1608. Facendo reagire 4 g di idrogeno con 160 g di ossigeno, quante moli di acqua si ottengono?

A. B. C. D. E.

164 5 10 4 2

g di H2 reagendo con 32 g di 0 2 producono:

2 g di acqua 34 g di acqua 2 moli di acqua 1 mole di acqua 4 g di acqua

1610. [O/PS] Quante moli di CO2 si formano dalla combustione completa di tre moli di CH4?

A. 2 B. 1,5 C. 1

D. Nessuna, perché il metano non brucia E. 3 ► La reazione corrispondente bilanciata è: CH4 + 2 O2 —> CO2 + 2 H2O. Di conseguenza, da 3 moli di CH4 si ottengono 3 moli di C0 2. 1611. [M] L’ossidazione totale di una molecola di metano dà ori­ gine a:

A. B. C. D. E.

una mole di CO ed una mole di C 02 una mole di C 02 due moli di CO2 due moli di C 02 e due moli di H2 O una mole di CO2 e due moli di H20

► Infatti, CH4 + 2Q2 - v CO2 + 2H2Q. 1612. [V] Dall’ossidazione totale di una molecola di etanolo si ottengono:

A. B. C. D. E.

due molecole di CO ed una di C 02 due molecole di CO2 ed una di acqua solo due molecole di CO due molecole di CO2 e tre di acqua solo due molecole di C 02

► Infatti, C2H60 + 3 0 2 —> 2 C 02 + 3 H2 O. 1613. La combustione totale del glucosio C6H12O6 porta alla for­ mazione di:

A. B. C. D. E.

6 molecole di C 02 e 6 di H20 3 molecole di C2H6 e 3 di 0 2 6 atomi di C e 6 molecole di H20 2 6 molecole di CH4 e 3 di O2 6 molecole di C02 e 6 di H2

► In una molecola di glucosio ci sono 6 atomi di carbonio che da­ ranno 6 molecole di anidride carbonica, e 12 atomi di idrogeno che daranno 6 molecole di acqua.164* 1614. [M/O] Se nella reazione 3 N 02 + H20 ^ 2 HNOs + NO si formano 1,80 mol di NO, allora nella stessa reazione:

A. B. C. D. E.

si consumano 3,60 mol di H2 O si consumano 3,60 mol di HNO3 si formano anche 1,80 mol di HNO3 si formano anche 3,60 mol di HNO3 si formano anche 5,40 mol di NO2

761

©Artquiz CHIMICA

CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

1615. La quantità chimica teorica di AlCb che si può ottenere da 1622. [V \ Un composto ha la seguente composizione percentua­ le in massa: 40,2 % K 26,9 % Cr 32,9 % 0 una quantità di Al pari a 0,6 mol è A. 0,2 mol Qual è la formula empirica di tale composto? [Massa atomica relativa: K = 39 u; Cr = 52 u; O = 16 u] B. 0,6 mol

C. 3 mol D. 4 mol E. 1,8 mol

A. B. C. D. Nella reazione tra una mole di acetato di ammonio e una E.

1616. mole di acido cloridrico si hanno:

A. B. C. D. E.

una mole di acetammide e una mole di cloruro di ammonio una mole di acido acetico e due moli di cloruro di ammonio una mole di acido acetico e una moie di cloruro di ammonio una mole di cloruro di acetile e una mole di ammoniaca nessuno dei prodotti sopraindicati

KCr02 K2Cr207 K2Cr204 KCr04 K2Cr04

► Per K 40,2/39 = 1,03. Per Cr 26,9/52 = 0,52. Per O 32,9/16 = 2,06. Il rapporto approssimativo tra gli atomi di Cr:K:0 è 1:2:4, quindi la formula corretta è K2 Cr0 4 REAZIONI DI EQUILIBRIO

► Infatti, CH3-COONH4 + HCI ->■ CH3-COOH + NH4CI.

1623. [M] L’unità di misura della costante di equilibrio di una reazione:

1617. Cosa si ottiene per combustione del metano in eccesso di ossigeno?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

CO2 e H2 O CO2 e CO CO2 e O2 H2 O e O2 C02 e H2

è sempre moli / litri è sempre adimensionale dipende dai valori dei coefficienti di reazione dipende dalla temperatura non può mai essere adimensionale

1624. [M] L'unità di misura della costante di equilibrio della rea­ zione N2 + O2 ^ 2 NO:

► La combustione sprigiona calore per via della rottura dei legami tra carbonio e idrogeno che costituiscono il metano. Si noti che la com­ bustione del metano, in difetto di ossigeno, porta invece alla forma­ zione del monossido di carbonio (CO) con conseguente minor svi­ luppo di calore e di altri prodotti secondari tra cui il metanolo (CH3OH).

A. B. C. D. E.

1618. [0] Indica quanti atomi di ossigeno sono necessari per l’ossidazione totale di una molecola di metano:

► La costante di equilibrio è pari al prodotto deile concentrazioni dei prodotti di reazione, presi con gli opportuni coefficienti tradotti in esponente, diviso il prodotto delle concentrazioni dei reagenti, presi con gli opportuni coefficienti all’esponente. In questo caso, poiché il numero di molecole dei reagenti è uguale al numero delle molecole dei prodotti, è un numero puro, adimensionale.

A. B. C. D. E.

uno cinque tre quattro due16920*

è litri/moli è moli/litri è un numero puro, cioè la costante è adimensionale dipende dalla temperatura è (litri)2 / (moli)2

1625. Cosa indica la costante di equilibrio di una reazione? 1619. Quali sono i prodotti della reazione chimica: 3 NaOH + H3PO4?

A. B. C. D. E.

Na3P04 + 2 H2 O NaH2P04 + 2 NaH02 Na3P04 + 3 H2 O NaH + Na2HP04 + H2 O Na2P04 + 3 H20

►Tra un acido e una base si forma il sale, fosfato trisodico. 1620. [M] Quando si ossida il glucosio in presenza di ossigeno in eccesso, si ottiene: A. CH3COCOOH B. CH3COOH

C. H2 O e CO2 D. CH3CHO

E. H2 O e CO 1621. Un idrocarburo bruciato completamente con ossigeno ha dato 176 g di anidride carbonica e 108 g di acqua. Quale potrebbe essere la formula minima dell’idrocarburo? (H = 1, C = 12, O = 16).

A. B. C. D. E.

A. la concentrazione dei reagenti alla quale la reazione procede con velocità massima B. la velocità media della reazione aU'equilibrio C. la concentrazione dei reagenti alla quale la reazione procede con velocità media D. la concentrazione dei reagenti alla quale questi sono in equilibrio tra loro E. i rapporti di concentrazione tra reagenti e prodotti di una miscela aU'equilibrio 1626.

La costante di equilibrio:

A. dipende dalla concentrazione iniziale dei reagenti e dei prodotti solo in soluzioni ideali B. è indipendente dalla concentrazione iniziale dei reagenti e dei prodotti C. dipende dalla concentrazione iniziale dei reagenti D. dipende dalla pressione E. dipende dalla concentrazione iniziale dei reagenti e dei prodotti ► Per una data reazione il valore delia costante di equilibrio dipende solo dalla temperatura.

CH2 CHs CH4

1627.1 rapporti di concentrazione tra prodotti e reagenti di una miscela all’equilibrio:

C2H4

A.

C2He

762

sono pari alla costante di equilibrio della reazione ad una certa temperatura

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CAP. 9. LE PJEAZIONI CHIMICHE B. C. D. E.

aumentano con l'aumentare della temperatura indicano la velocità massima della reazione non cambiano mai sono uguali a 1

1628. Data una reazione di equilibrio, aumentando la concentra­ zione di un reagente si provoca:

1635. L’acqua ionizza assorbendo calore secondo la reazione: H2O H* + OHQuali delle seguenti affermazioni sono vere tra 0°C e 100°C? a) Le concentrazioni di H+ e OH" sono uguali. b) Un aumento di temperatura abbassa il pH. c) Un aumento di temperatura provoca una diminuzione della conducibilità elettrica.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

uno spostamento dell'equilibrio verso la formazione dei reagenti uno spostamento dell'equilibrio verso la formazione dei prodotti un aumento della costante di equilibrio una diminuzione della costante di equilibrio un aumento della velocità della reazione

1629. La costante di equilibrio di una reazione chimica, dipende:

A. B. C. D. E.

dalle concentrazioni dei prodotti dalla pressione da niente, è costante dalle concentrazioni dei reagenti dalla temperatura

1630. [O/PS] La costante di equilibrio di una reazione chimica, all'aumentare della temperatura:

A. B. C. D. E.

diminuisce sempre resta costante aumenta a basse pressioni e diminuisce ad alte pressioni può aumentare 0 diminuire, a seconda della reazione aumenta sempre

►Aumenta se la reazione è endotermica, diminuisce se è esotermica. 1631. [V/PS] La costante di equilibrio di una reazione al crescere della temperatura:

A. aumenta sempre B. diminuisce sempre C. aumenta se la reazione è esotermica, diminuisce se la reazione è endotermica D. aumenta se la reazione è endotermica, diminuisce se la reazione è esotermica E. resta costante 1632. [0] La costante di equilibrio di una certa reazione chimica diminuisce al crescere della temperatura. La reazione è certa­ mente:

A. B. C. D. E.

non spontanea esotermica irreversibile spontanea endotermica

1633. La costante di equilibrio di una reazione chimica è costante:

A. B. C. D. E.

a pressione costante al variare della temperatura a temperatura costante sempre al variare della pressione

1634. [0] UNA sola delle seguenti affermazioni a proposito della costante di equilibrio è CORRETTA. Quale?

A. aumenta se si aumenta la concentrazione dei prodotti B. è indipendente dalla temperatura, dalla pressione e dalle concen­ trazioni sia dei reagenti che dei prodotti C. aumenta se si aumenta la concentrazione dei reagenti D. al crescere della temperatura può crescere 0 decrescere E. cresce sempre al crescere della temperatura

Solob) Soloc) Solo a) e c) Solo a) Solo a) e b)

► La a) è sempre vera a qualsiasi temperatura. Poiché la reazione di ionizzazione dell’acqua è endotermica, l’aumento della temperatu­ ra porta ad una maggiore ionizzazione e quindi ad una maggiore produzione di H+ e quindi ad un pH minore. 1636. [0] Una reazione chimica si trova in uno stato di equilibrio quando:

A. B. C. D. E.

la concentrazione dei reagenti è uguale a zero la concentrazione dei reagenti è uguale a quella dei prodotti le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti non cambiano più la concentrazione dei reagenti è minore di quella dei prodotti la concentrazione dei reagenti è maggiore di quella dei prodotti

1637. L'entità della dissociazione dell'acido acetico in soluzione acquosa, a parità di altre condizioni (concentrazione, tempera­ tura) è diminuita dall'aggiunta alla soluzione di:

A. B. C. D. E.

glucosio cloruro di sodio una base debole una base forte acetato di sodio

► La reazione è CH3COOH + H2O ^ CH3COO- + H3CL. Se si ag­ giunge acetato di sodio (cioè ione acetato) la reazione di dissocia­ zione torna indietro.1638940* 1638. Una reazione chimica ha raggiunto l'equilibrio quando:

A. B. C. D. E

la velocità di reazione rimane costante può avvenire in entrambe le direzioni le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti si equivalgono i reagenti si sono completamente consumati le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti rimangono costanti

1639. [V/PS] Si dice che una reazione raggiunge lo stato di equi­ librio chimico quando:

A. B. C. D. E.

la velocità della reazione inversa inizia a diminuire inizia ad avvenire la reazione inversa la velocità della reazione diretta si riduce a zero la velocità della reazione diretta inizia a diminuire la velocità della reazione diretta è uguale alla velocità della rea­ zione inversa

1640. [M/O] La seguente reazione è esotermica: 2 T (g) + 3 X (g) 5 Z (g). Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

A. Un aumento di pressione causa un aumento della quantità di prodotto Z B. Un catalizzatore aumenta la quantità di prodotto Z C. All'equilibrio, T e X producono Z alla stessa velocità con cui Z produce T e X D. L'aggiunta di Z sposta la posizione dell’equilibrio verso destra E. Un aumento di temperatura causa un aumento della quantità di prodotto Z

763

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE

1641. Una reazione si dice all’equilibrio quando:

A. la concentrazione dei reagenti è trascurabile rispetto a quella dei prodotti B. la concentrazione dei prodotti è trascurabile rispetto a quella dei reagenti C. la concentrazione dei reagenti e dei prodotti è la stessa D. la temperatura e la pressione si mantengono costanti E. la velocità della reazione diretta e di quella inversa è la stessa 1642. Quale affermazione riguardante la costante di equilibrio è FALSA?

A. Il suo valore non varia al variare della concentrazione iniziale di reagenti e prodotti B. È sempre priva di unità di misura C. Se ha un valore elevato l'equilibrio è spostato verso i prodotti (verso destra nell’equazione chimica) D. Il suo valore non cambia con l'aggiunta di catalizzatori E. Il suo valore varia al variare della temperatura

► La reazione 2 Q ^ X è favorita dall'aumento deila temperatura perché endotermica e favorita dall'aumento di pressione perché av­ viene con diminuzione di volume (diminuzione del numero di moleco­ le gassose). 1647. [0] Un valore nullo della variazione di energia libera indica che la reazione è:

A. B. C. D. E.

1648. La variazione di energia libera di una reazione all'equili­ brio è:

A. B. C. D. [M] Quale dei seguenti metodi può funzionare, nell'equili­ E.

1643. brio tra sostanze gassose: A + B C + D, per ridurre la quanti­ tà del prodotto C?

A. B. C. D. E.

aumentare la pressione diminuire la pressione aggiungere B diminuire A aggiungere A

► Per rispondere si può fare riferimento al principio di Le Chatelier: “In ogni sistema in equilibrio chimico l’alterazione di uno dei fattori dell’equilibrio fa spostare lo stesso in condizioni tali da tendere a restaurare le condizioni iniziali”. 1644. A+B

A. B. C. D. E.

aggiungere B diminuire la pressione aumentare la pressione diminuire A aggiungere C1645*

A. B. C. D. E.

la reazione è esotermica verso destra la concentrazione dei reagenti è uguale a quella dei prodotti temperatura e pressione sono quelle standard la reazione è all'equilibrio la reazione è esotermica verso sinistra

1650. [0] Data la seguente reazione chimica all’equilibrio: C(s) + 2 H2(g) CH4(g). Qual è l’equazione che ne descrive l'equi­ librio, secondo la legge dell'azione di massa?

D. Kc = [CH4] [H2] [C] E. Kc = [CH4] / [H2]2

Rimane inalterato Si sposta in modo da favorire la liberazione dell’ossigeno gassoso Si sposta a destra Si sposta a sinistra Si sposta in modo da produrre un aumento di entropia

1646. [M/0] Considerando le reazioni all’equilibrio sottostanti, in quale delle reàzioni verrà prodotta una quantità maggiore di X in entrambi i casi in cui si abbia 0 un aumento della temperatura 0 un aumento della pressione? [Si assuma che non avvenga un cambiamento di stato quando temperatura 0 pressione vengono cambiate]

2 Q(g) ^ X(g) Q(g) + R(g) ^ Q(g) + R(g) ^ Q(g) + R(g) ^ Q(g) + R(g) ^

764

1649. [M/PS] In una reazione chimica reversibile la velocità della reazione da sinistra a destra è uguale a quella da destra a sini­ stra quando:

C. Kp = [CH4] [H2]2 [C]

►Tenuto conto che nella reazione da 2 mol ne originano 3, all’aumento di pressione l’equilibrio del sistema reagisce regredendo, perché la pressione favorisce sempre la reazione che avviene con diminuzione di volume.

A. B. C. D. E.

nulla variabile in funzione del tipo di reazione negativa variabile in funzione della pressione positiva

Quale dei seguenti metodi può funzionare, nell'equilibrio A. Kc = [H2] / 2 C + D, per aumentare la quantità del composto D? B. Kp = [CH4 ] / [H2] [C]

1645. [0] Se si aumenta la pressione, tenendo costante la tem­ peratura, l'equilibrio della reazione in fase gassosa: 2SO3 £5 2S02 + O2

A. B. C. D. E.

spontanea esotermica endotermica esoergonica all'equilibrio

2 X(g) + T(g) 2 X(g) X(g) 3 X(g) + T(g)

la reazione diretta è endotermica la reazione diretta è endotermica la reazione diretta è esotermica la reazione diretta è esotermica la reazione diretta è esotermica

► Essendo il carbonio allo stato solido la sua concentrazione [C] è sempre costante, indipendentemente dalla quantità di carbonio pre­ sente all’equilibrio, e quindi non compare nell’espressione della co­ stante. 1651. Quando una reazione è all'equilibrio:

A. B. C. D. E.

S 0 S>0 AG < 0 nessuna delle alternative proposte è corretta

1652. Per AG = 0, la reazione è:

A. B. C. D. E.

spontanea esoergonica esotermica all'equilibrio endotermica

1653. In una reazione all'equilibrio:

A. le velocità delle reazioni diretta e inversa sono tra loro uguali ma diverse da zero B. la velocità della reazione inversa è uguale a zero C. le velocità delle reazioni diretta e inversa sono uguali a zero D. tutti i reagenti si sono trasformati nei prodotti E. la velocità della reazione diretta è uguale a zero

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CAP. 9 . LE REAZIONI CHIMICHE 1654. In un sistema chimico all'equilibrio, l'equilibrio stesso è di tipo:

A. B. C. D. E.

irreversibile transiente instabile statico dinamico

1655. In una reazione reversibile all'equilibrio:

A. B. C. D. E.

i prodotti e i reagenti sono alla stessa concentrazione le velocità delle reazioni diretta e inversa sono uguali la costante di equilibrio diventa uguale a uno la reazione si arresta le due costanti di velocità sono uguali

A. B. C. D. E.

il sale in eccesso si raccoglie sul fondo del recipiente il sale evapora l'acqua solidifica il sale in eccesso galleggia sulla superficie della soluzione l'acqua comincia a bollire

1662. La reazione Na2S04 + BaCb —> BaS04 + 2 NaCI è una rea­ zione :

A. B. C. D. E.

di idrolisi di complessazione acido-base di precipitazione di ossidoriduzione

► Infatti, il solfato di bario (BaSCL) è altamente insolubile in acqua. 1656. Indicare quale delle seguenti variazioni NON influenza lo stato di equilibrio della reazione esotermica: H2 (gas) + Br2 (gas) 2 HBr (gas).

A. B. C. D. E.

aumento della concentrazione prodotti aumento del numero di moli di idrogeno aumento della concentrazione reagenti aumento della pressione aumento della temperatura

► La reazione avviene senza variazioni di numero di moli e quindi di volume.1657890 1657. Quale delle seguenti condizioni favorisce il procedere ver­ so destra della reazione di equilibrio: H2(g) + h(g) = 2HI(g)?

A. B. C. D. E.

Aggiunta di HI gassoso Diminuzione della pressione Aumento della pressione Sottrazione di I2 gassoso Aggiunta di I2 gassoso

1658. Quale dei seguenti principi 0 leggi consente di prevedere il comportamento di un equilibrio chimico in seguito a una per­ turbazione?

A. B. C. D. E.

principio di esclusione di Pauli legge di Charles legge di Henry principio di Le Chàtelier legge di Raoult

1659. La precipitazione è il processo che avviene quando:

A. B. C. D. E.

i prodotti di reazione non sono solubili nel mezzo la reazione dà luogo a prodotti più pesanti dei reagenti la reazione dà luogo a prodotti più leggeri dei reagenti la reazione chimica avviene a una velocità fuori controllo viene impiegato l'enzima precipitasi

1663.

A. B. C. D. E.

[M] Se a una soluzione di AgN03 si aggiunge HCI:

si separa argento metallico precipita cloruro d'argento precipita nitrato d'argento la soluzione si neutralizza si libera ammoniaca

► Infatti, il cloruro di argento (AgCI) è altamente insolubile in acqua. 1664. Se a una soluzione satura di cloruro di argento viene ag­ giunto cloruro di sodio:

A. B. C. D. E.

il cloruro di sodio precipita lo ione sodio precipita la temperatura della soluzione aumenta il prodotto di solubilità del cloruro di argento diminuisce il cloruro di argento precipita

1665. [0] In una soluzione satura di un sale poco solubile come BaS04 si ha che:

A. B. C. D. E.

le molecole sciolte sono tutte indissociate il sale non è costituito da ioni tutto il sale è completamente indissociato il sale disciolto è tutto dissociato in ioni il corpo di fondo è costituito da molecole indissociate

1666.11

bario:

A. il suo sale BaSCL (solfato di bario) è usato in diagnostica essen­ do opaco ai raggi X B. è un alogeno C. è un macroelemento D. è un gas nobile E. è un gas radioattivo ACIDI E BASI

1660. Si abbia un sale poco solubile in acqua. Quale tra le se­ guenti affermazioni è corretta:

1667. Secondo la teoria acido-base di Bronsted-Lowry, acido è una sostanza che in una reazione:

A. quando si raggiunge il limite di solubilità del sale nelle condizioni sperimentali definite, il sale precipita sul fondo del recipiente B. il sale è poco dissociato nei suoi ioni costituenti C. la concentrazione della soluzione dipende comunque dalla quan­ tità di sale aggiunto al solvente D. la solubilità del sale è indipendente dalla temperatura E. per aumentare la solubilità del sale devo aggiungere altro sale alla soluzione

A. B. C. D. E.

1661. Il saie da cucina è il cloruro di sodio, NaCI, solubile in ac­ qua liquida fino a una concentrazione massima di 348 g per kg di acqua a temperatura ambiente. Se si prova a scioglierne in quantità maggiore senza variare la temperatura:

cede elettroni aumenta il suo numero di ossidazione trasferisce protoni a una seconda sostanza acquista protoni cede ioni OH-

1668. Una sostanza in soluzione acquosa si comporta come una base di Bronsted-Lowry quando:

A. B. C. D. E.

cede elettroni acquista ioni idrogeno acquista elettroni cede ioni idrogeno si dissocia nei suoi elementi di base

765

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

1669. [0] In relazione alla definizione di acido e di base secondo la teoria di Bransted e Lowry, indica l’unica affermazione sba­ gliata:

A. NO3-

A. una reazione chimica acido-base consiste nel trasferimento di un protone dall’acido alla base B. si definiscono basi soltanto le specie chimiche che sono in grado di produrre ioni OH" C. una specie chimica manifesta le sue proprietà acide solo in pre­ senza di una specie che si comporta da base D. si definiscono basi tutte le specie chimiche che sono in grado di acquistare ioni H** E. si definiscono acidi tutte le specie chimiche che sono in grado di cedere ioni H+

D. HCO3E. NO2-

1670. [0] Secondo la teoria di Bransted-Lowry, nelle reazioni acidobase viene trasferito un protone da un acido a una base, con forma­ zione di un nuovo acido e di una nuova base, che vengono chiamate rispettivamente "acido coniugato" della base di partenza e "base coniugata" dell'acido di partenza; la reazione è reversibile e l'equili­ brio è favorevole alla formazione dell'acido e della base più deboli. Pertanto:

A. la base coniugata di H3O* è H2O B. la base coniugata di H2SO4 è SO NH2- + NH4+ FeCb + 6 H2 O —> Fe(H2 0)63+ + 3CI" HN03 + HCIO4 -> H2N03+CI04CH4 + H(SbFe) —> CH5 + + SbF6' AI(H20)63+ + H2 O — AI(H20 )5(0H)2+ + H30 +

► Infatti nella risposta B non è presente una coppia acido-base coniugati. 1704. Indicare quale, fra i seguenti composti, è un acido:

A. B. C. D. E.

LiCI HI NaOH KOH NaCI

1705. L'acido cloridrico è un acido forte perché:

A. B. C. D.

è un acido completamente ionizzato in acqua ha una bassa costante di acidità è sempre concentrato reagisce con poche sostanze

768

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE E.

è un acido poco ionizzato

1706. Indicare quale, fra i seguenti composti, è un acido:

A. B. C. D. E.

NaCI NaOH KOH LiCI nessuno dei composti proposti .

1707. Quale dei seguenti composti è un acido?

A. CH4 B. CH3 -C H O yOOH C. COOH D. CH3 - C O -C H 3 E. CH3 - N H 2 1708.11

A. B. C. D. E.

composto H2S è:

non esiste una soluzione neutra un acido un alcool una base

1709. [V] Tra i composti elencati qui sotto: C 02; MgO; HCI; Na20; HNO3; N 02; H2SO4; S 02; K20; KOH quanti sono acidi e quanti basici in soluzione acquosa?

A. B. C. D. E.

acidi = 7 basici = 3 acidi = 8 basici = 2 acidi = 5 basici = 5 acidi = 6 basici = 4 acidi = 4 basici = 6

► C 02, NO2 , SO2 (tutte anidridi che in acqua si trasformano in acidi); HCI, HNO3 , H2S04 sono acidi. MgO, Na20, K2 O (tutti ossidi che in acqua si trasformano in basi); KOH è una base.

1710. [V] Quale/i dei seguenti acidi è/sono monoprotico/i in so­ luzione acquosa? 1. C H 3C O O H 2. HNO3 3. H3P04

A. B. C. D. E.

S olo2e3 Solo 2 Solo 3 Solo 1 Solo 1 e 2

1711. Un acido è detto poliprotico quando in acqua:

A. B. C. D. E.

è poco dissociato forma più ioni H+ è molto dissociato può cedere più di un protone al solvente è costituito da un polimero

1712.

A. B. C. D. E.

Indicare l'acido triprotico:

acido solforico acido fosforico acido acetico acido solfìdrico acido cloridrico

► Infatti, la formula è H3P04.

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1713. [M] Dati i seguenti acidi: (1) H2SO4; (2) CH3COOH; (3) H2S; (4) HCN; (5) HCIO4; (6) HN0 3; (7) H3PO4; (8) HF, individuare la serie che indica solamente quelli poliprotici. A. (1), (2), (3), (7) B- (2), (4), (6) C. (3), (4), (8) D. (1), (5) E- (1). (3), (7) 1714. Identificare l'idracido poliprotico fra le seguenti sostanze: A. HCIO4 B. Na2HP04 C. H2S D. CH3 COOH E. HCI*10 1715. [V] Indicare il solo composto che sciolto in acqua la rende acida. A. NaOH B. C02 C. NaCI D. KBr E. BaO ► Infatti, C02 + H2O

H2CO3.

1716. Trovare la risposta esatta: A. Nell’acqua pura non sono presenti specie ioniche, nemmeno a bassissima concentrazione B. Una soluzione acquosa di HC11M è debolmente alcalina C. Una base è una molecola capace di rilasciare H+ in soluzione D. Gli acidi deboli in soluzione acquosa sono solo parzialmente io­ nizzati E. Una soluzione di HCI 1M riesce a neutralizzare un egual volume di soluzione Ca(OH)2 1M 1717. Un acido debole: A. è scarsamente dissociato in soluzione acquosa B. ha comportamento leggermente basico C. è costituito da legami deboli D. ha comportamento sia basico che acido E. ha basso peso specifico 1718. Un acido è tanto più forte quanto: A. più elevata è la sua costante dielettrica B. più elevato è il calore liberato dalla sua dissociazione C. più elevato è il pH di una soluzione acquosa D. più elevata è la sua costante di dissociazione E. più facilmente attacca i metalli 1719. L'acido cloridrico è un acido forte perché: A. reagisce con poche sostanze B. è un acido poco ionizzato C. la sua costante di dissociazione ha un valore compreso tra 102 e 104 D. è sempre concentrato E. la sua costante di dissociazione ha un valore compreso tra 1CH e 1 0 -1

1720. [M] In soluzione acquosa indica quale, fra gli acidi CH3COOH e HCI, è più forte: A. Sono egualmente forti perché contengono egual numero di atomi di idrogeno dissociabili B. CH3COOH perché ha peso molecolare maggiore C. HCI perché ha peso molecolare minore D. HCI perché maggiormente dissociato

E.

CH3COOH perché ha più atomi di idrogeno

1721. Fra gli acidi CH3COOH e HCI è più forte: A. HCI perché ha un peso molecolare minore B. HCI perché in soluzione acquosa si ionizza maggiormente C. CH3 COOH in quanto contiene due atomi di carbonio D. CH3 COOH perché contiene più atomi di idrogeno E. sono ugualmente forti perché contengono lo stesso numero di atomi di idrogeno acidi 1722. L'acido X ha pK = 2; l'acido Y ha pK = 4. Quale delle se­ guenti affermazioni è CORRETTA? A. l’acido X è sempre 100 volte più dissociato dell'acido Y B. l'acido Y è un acido inorganico forte C. l'acido X è un acido debolissimo D. l'acido X è 100 volte più forte dell'acido Y E. l'acido X è due volte più dissociato dell'acido Y ► La risposta esatta D. si basa sul fatto che la forza dell’acido è mi­ surata sul valore della sua costante di dissociazione. In questo caso l’acido X ha una costante di 10'2 mentre l’acido Y ha una costante di 1CH: il loro rapporto è 100. La risposta A. non è corretta perché è presente l’avverbio sempre, il rapporto tra la dissociazione di X e quella di Y dipende sia dal valore delle due costanti che dalla con­ centrazione dei due acidi. A diluizione infinita tutte e due gli acidi hanno la stessa forza. 1723. Quale delle seguenti triplette di acidi è disposta in ordine decrescente (da sinistra a destra) di forza acida? A. acido cianidrico —» acido cloroso-—> acido solforico B. acido solforico —» acido solforoso —> acido cianidrico C. acido acetico —» acido nitroso —►acido nitrico D. acido solforico —> acido nitrico —> acido perclorico E. acido acetico —►acido nitroso —> acido permanganico 1724. Disporre i seguenti composti in ordine di acidità crescen­ te: C H 3C O O H , H3PO4, H 2S 0 4, H 2C 0 3. A. H2SO4, H3PO4, H2CO3, CH3COOH B. H3PO4, H2S04, CH3COOH, H2CO3 C. CH3COOH, H2CO3, H3PO4, H2S04 D. H2SO4, H3PO4, CH3COOH, H2CO3 E. H2CO3, CH3COOH, H3PO4, H2SO4

1725. [M/PS] Individuare, tra le seguenti sostanze, l’acido forte in acqua. A. acido lattico B. acido carbonico C. acido acetico D. acido cianidrico E. acido nitrico 1726. [M] Indicare tra i seguenti acidi quello maggiormente cor­ rosivo per i tessuti epiteliali: A. acido etanoico B. acido L-ascorbico C. acido carbonico D. acido solforico E. acido citrico 1727. Quale tra i seguenti composti ha comportamento acido in acqua? A. HCI B. KNCb C. NaOH D. KOH E. NaCI 769

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

1728. Quale, tra i seguenti composti, NON si comporta come ► Confronta i quiz 1668 e 1673. acido in soluzione acquosa? 1735. Quale delle seguenti sostanze è una base? A. Acido cloridrico

B. C. D. E.

Ammoniaca Acido muriatico Acido carbonico Acido solforico

A. B. C. D. E.

C2H6 CH3CH2NH2 CeHe CsHsCHs CH3CH2Br

1729. [V] Quale delle seguenti coppie di sostanze reagendo dà una soluzione con pH inferiore a 7? 1736. Quali delle seguenti sostanze è una base?

A. B. C. D. E.

NH3(g) + H20(l) C02(g) + H20(l) Mg(s) + H20(l) CaO(s) + H20(l) K2C03(s) + H20(l)

► L’ammoniaca è una base. Il magnesio reagisce con l’acqua per dare la base Mg(OH)2. L’ossido di calcio reagisce con l’acqua per dare la base Ca(OH)2. Il carbonato di potassio è una base perché contiene lo ione C 03'2. L’unica sostanza che ha comportamento aci­ do è l’anidride carbonica che in acqua produce l’acido carbonico. 1730.

A. B. C. D. E.

Quale delle seguenti formule corrisponde a un acido debole?

HCIO4

HCN HN03 HCI NaOH

1731. [V] Quale tra i seguenti è l’acido più debole?

A. HN03 B. HCI C. CH3COOH

D. (COOH)2 E. H3PO4 ► L’acido nitrico e l’acido cloridrico sono acidi forti. L’acido fosforico è un acido debole ma il primo protone viene ceduto con una certa forza. L’acido acetico e l’acido ossalico (come tutti gli acidi organici) sono acidi deboli. Nell’acido acetico il gruppo CH3 è un elettronrepulsore e quindi rende il legame O-H meno polarizzato e quindi meno capace di cedere H+. Nell'acido ossalico uno dei due gruppi COOH fa da elettron-attrattore e quindi rende il legame O-H più po­ larizzato e quindi più capace di cedere H \ 1732. L'ammoniaca è:

A. B. C. D. E.

una sostanza insolubile in acqua un liquido fortemente acido un gas nobile un gas che in soluzione acquosa ha caratteristiche basiche un gas contenente ossigeno

1733. Il composto NH3 (ammoniaca) è:

A. B. C. D. E.

un acido triprotico un acido una base un sale acido un sale

A. B. C. D. E.

cloruro di idrogeno idrossido di sodio acido carbonico ione ammonio biossido di carbonio

1737. Quale tra i seguenti composti organici è una base?

A. B. C. D. E.

etilammina acetaldeide acetammide propene etanolo

1738. [M/PS] Quando l’acqua si trasforma in ione idronio H30*, essa si comporta da:

A. B. C. D. E.

catione acido base anione anfolitalo

1739. [M] Quale delle seguenti sostanze in soluzione acquosa si comporta da base?

A. CeH6 B. CH3CH2Br C. CH3COOH

D. CH3CH2NH2 E. CHsCHs ► Le ammine sono derivati dell’ammoniaca, che è una base. Il dop­ pietto elettronico sull’azoto lega il protone. 1740. Per alleviare temporaneamente l’acidità di stomaco si può ingerire un cucchiaino di bicarbonato di sodio sciolto in acqua. Dopo poco tempo si erutta del gas, costituito da:

A. B. C. D. E.

N2 + C02 + H20 vap . C 02 + 0 2 + N2 + H20 vap O 2 + N2 C02 + CO + H20 vap C 02 + H20 vap

► Nello stomaco è comunemente presente aria, cioè una miscela di azoto, ossigeno, vapore d’acqua, e altri componenti minori. Lo stimo­ lo dell’eruttazione è provocato dalla liberazione di C 02 in seguito alla reazione tra il bicarbonato e l’acido cloridrico gastrico; la C O 2 si me­ scola con l’aria presente e viene espulsa. La reazione che produce C 02 è h c o 3- + H30* -> H2C 03 - * H20 + C02(g).

1734. [M/O] L’ammoniaca NH3 è in grado di accettare ioni H+ 1741. Indicare quale dei seguenti sali, disciolto in acqua, dà rea­ zione basica. formando NH4+, quindi è:

A. B. C. D. E.

una base di Schiff un acido di Lewis una base secondo Brònsted e Lowry un composto anfotero una base secondo Arrhenius

770

A. B. C. D. E.

KHCO3

AlCb NaN03 KCI NaCI

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

© A rtquiz C H IM IC A

► Infatti: KHCO3 + H2O

E. K+ + HCOr +H2O; H C O r + H2O

HCOOH è l'acido coniugato della base formiato

H2CO3 + O H -,

1742. [M] L'idrolisi salina è il fenomeno:

A. per il quale alcuni sali sciolti in acqua si dissociano in ioni B. dovuto al passaggio di corrente elettrica continua attraverso solu­ zioni acquose di Sali C. per il quale alcuni sali precipitano in soluzioni acquose D. per il quale alcuni sali sciolti in acqua ne provocano la scissione in H2 e O2 E. per il quale alcuni sali reagiscono con l'acqua dando luogo, a seconda dei casi, a soluzioni acquose acide 0 basiche ► Il sale è un composto che deriva essenzialmente dalla reazione tra un acido e una base. È un elettrolita forte, e quindi in soluzione acquosa lo troviamo completamente dissociato nei suoi ioni. L'idroiisi salina è un fenomeno nel quale gli ioni derivanti dal sale tendono a ricombinarsi con gli ioni derivanti dalla dissociazione dell’acqua per riformare l’acido e/o la base di partenza. Logicamente questo può avvenire solo se i composti formanti il sale erano acidi e/o basi debo­ li. Nel riformare l’acido 0 la base di partenza gli ioni provenienti dalla dissociazione del sale sottraggono al prodotto ionico dell’acqua ossidrilioni 0 idrogenioni, andando a far variare il pH della soluzione.

► Infatti, lo ione idrogeno solfato (HSO4 ) è la base coniugata dell’ acido solforico. 1748. Una soluzione basica è caratterizzata:

A. dall’ossigeno disciolto a una pressione uguale a quella atmosferica B. dalla concentrazione degli ioni ossidrile superiore a quella degli ioni idrogeno C. dalla concentrazione degli ioni ossidrile inferiore a quella degli ioni idrogeno D. dalla concentrazione degli ioni ossidrile uguale a quella degli ioni idrogeno E. dall'ossigeno disciolto a una pressione inferiore a quella atmosfe­ rica 1749. Il cianuro di potassio ha reazione basica perché:

A. l'idrossido di potassio è un elettrolita debole, e l'acido cianidrico è un elettrolita forte B. l'acido cianidrico è un elettrolita debole e l'idrossido di potassio è un elettrolita forte C. sia l'idrossido di potassio che l'acido cianidrico sono elettroliti forti D. l'idrossido di potassio è una base debole E. lo ione cianuro ha carattere debolmente acido

1743. L'idrolisi salina è il fenomeno:

A. che provoca la formazione di soluzioni acide 0 basiche quando determinati tipi di sali, anche se stechiometricamente neutri, ven­ gono disciolti in acqua B. della scissione dell'acqua provocata dalla dissoluzione dei sali C. corrispondente alla scissione in ioni di carica opposta dei compo­ nenti dei sali, quando questi vengono disciolti in acqua D. della scissione dell'acqua a mezzo della corrente elettrica E. dovuto al passaggio di corrente continua attraverso le soluzioni acquose dei sali 1744. Un sale sciolto in acqua conferisce alla soluzione proprie­ tà acide

A. B. C. D. E.

si tratta di un fenomeno di elettrolisi non è possibile che ciò accada il sale conteneva un acido come impurezza si è verificata una dialisi dell’acqua si tratta di un fenomeno di idrolisi

1745. Se si scioglie in acqua pura un sale formato dalla comple­ ta neutralizzazione di un acido debole con una base debole si ottiene una soluzione:

A. acida, basica 0 neutra a seconda della forza relativa dell'acido e della base B. sempre neutra C. sempre isotonica D. tampone E. sempre acida 1746. [V] Un acido ossigenato inorganico è tanto più forte:

A. B. C. D. E.

quanti meno atomi di ossigeno sono contenuti nella molecola quanti più atomi di idrogeno sono contenuti nella molecola quanto più forte è la sua base coniugata quanto più bassa è la sua costante di dissociazione quanto più debole è la sua base coniugata

1747. [M] Solo una delle seguenti affermazioni è ERRATA. Quale?

A. B. C. D.

l’acqua è la base coniugata dello ione idronio _lo ione solfato è la base coniugata dell'acido solforico lo ione carbonato è la base coniugata dello ione idrogenocarbonato lo ione fluoruro è la base coniugata di HF

► Lo ione cianuro (CN-) è la base coniugata di un acido debole (HCN) e quindi si comporta da base in acqua. 1750. [M] Quando si scioglie in acqua un sale che si può considerare derivato da un acido forte e da una base forte, la soluzione che si ottiene ha pH neutro. I sali formati da basi forti ed acidi deboli danno luogo a soluzioni basiche, mentre i sali formati da acidi forti e basi deboli danno luogo a soluzioni acide. Una certa soluzione di cloruro di ammonio ha pH = 6,2; una certa soluzione di cianuro di cesio ha pH = 8,4. Pertanto si può affermare che: A. l'idrossido di cesio è una base debole, l'ammoniaca è una base forte B. l'acido cianidrico è forte C. l’idrossido di cesio e l'ammoniaca sono basi deboli D. l'idrossido di cesio è una base forte, l'ammoniaca è una base debole E. l'idrossido di cesio e l'ammoniaca sono basi forti 1751. Una soluzione acquosa è basica quando la concentrazio­ ne molare degli ioni O H - è:

A. B. C. D. E.

minore di 1014 mol/l minore di 10'7 mol/l maggiore di 10 7 mol/l compresa tra 10'7 e 10'10 mol/l maggiore di 10‘14 mol/l

1752. Una soluzione con concentrazione 1 0 9 M di ioni H* è:

A. B. C. D. E.

acida ■ anfionica neutra tampone basica

1753. [V] Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua dà una soluzione:

A. leggermente acida trattandosi di un sale acido B. neutra in quanto il sale è formato da due ioni a carattere neutro C. acida in quanto il sale è formato da uno ione a carattere acido e uno a carattere neutro (Na+) D. basica in quanto il sale è formato da uno ione a carattere basico e uno a carattere neutro (Na+) E. neutra con liberazione di CO2

771

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

© Artquiz C H IM IC A

1761. [0] "Il reagente di Benedict per la ricerca e il dosaggio degli zuccheri riducenti è una soluzione acquosa di citrato rameico e car­ 1754. [M] Quando si scioglie in acqua il bicarbonato di sodio bonato sodico; quest’ultima sostanza rende la soluzione basica, e gli ioni citrato riducono la tendenza dello ione rameico a precipitare in (NaHC03> si forma una soluzione: ambiente basico sotto forma di idrossido. In presenza di zuccheri A. neutra riducenti, si ottiene un precipitato rosso-mattone di ossido rameoso". B. eterogenea Quale delle seguenti affermazioni PUÒ’ essere dedotta dalla C. debolmente basica lettura del brano precedente? D. fortemente acida E. debolmente acida A. gli zuccheri riducenti precipitano in ambiente basico B. la basicità della soluzione del reattivo è dovuta al sale di sodio C. la basicità del reagente di Benedict è dovuta al citrato rameico ►Vedi quiz 1752. D. la trasformazione del sale rameico in ossido rameoso è una ossi­ dazione 1755. Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua dà una soluzione il E. il carbonato sodico impedisce la precipitazione dell’idrossido ra­ cui pH è: meico A. neutro B. acido 0 basico a seconda della concentrazione ► Infatti lo ione carbonato (C032-) che è la base coniugata dello ione C. acido idrogenocarbonato (HCOy), un acido molto debole, è una base piut­ D. basico tosto forte. E. fortemente acido ►Vedi quiz 1752.

►Vedi quiz 1752.

1762. Indicare quale delle seguenti sostanze dà in acqua una soluzione basica:

1756. [0] Quando si scioglie in acqua l'idrogenocarbonato (0 bicarbonato) di sodio NaHC03, la soluzione risultante è:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

fortemente acida neutra effervescente debolmente basica debolmente acida

► Infatti, NaHCOa + H20 -> Na+ + HCOy + H2 O; HCOr + H2 O H2 CO3 + OH- . Oppure: lo ione idrogenocarbonato è la base coniu­ gata di un acido molto debole come l’acido carbonico. 1757. [V] La base coniugata dell'acido cloridrico:

A. B. C. D. E.

può essere forte 0 debole, a seconda della concentrazione è un anfolita è debole non esiste è forte

► È così debole che in acqua non si comporta da base!. 1758. [V] Il bicarbonato di sodio NaHC03 in soluzione si compor­ ta come:

A. B. C. D. E.

un sale assolutamente neutro una base debole un acido forte una base forte un acido debole

1759. [V] Quale è la reazione che avviene nello stomaco a segui­ to della ingestione di bicarbonato di sodio come antiacido?

A. B. C. D. E.

Na2C 03 + 2HCI -> 2NaCI03 + CO + HO Na2C03 + HCI -> Na2CI + CO2 + 0H “ NaHCOs + HCI -> NaCI + CO2 + H20 NaHCOs + HCI NaCIO + CO2 + H2 NaH2C 03 + HCI -*• NaCI + H3C 03

C 02 SOs HCI CHsCOOH CaO

. ■

► Infatti, CaO + H2 O —» Ca(OH)2. 1763. [O/PS] L'ossido di potassio, reagendo con l'acqua, forma:

A. B. C. D. E.

potassio libero una soluzione acida la reazione non avviene una soluzione basica un sale

► Infatti, K20 + H20 —> 2 KOH. 1764. [V] Se l'ossido di potassio reagisce con l'acqua si forma:

A. B. C. D. E.

potassio libero e acqua ossigenata una soluzione acida una soluzione basica un sale una soluzione eterogenea

1765. Mescolando soluzioni contenenti quantità equimolecolari di KOH e di acido formico si otterrà una soluzione:

A. B. C. D. E.

basica con pH < 7 acida colorata neutra

► Infatti, KOH + HCOOH -► H20 + K+ + HCOO- ; HCOO- + H20 ^ HCOOH + OH- . Lo ione formiato è la base coniugata di un acido debole come l’acido formico, e quindi è una base.

1760. Quale tra questi composti è una base debole?

1766. Una soluzione contenente quantità equimolecolari di aci­ do benzoico ed idrossido di potassio è:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

HCI NHs CHs-COOH H2SO4

NaOH

772

colorata basica acida neutra nessuna di queste

© A rtquiz C H IM IC A

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE ► Infatti, CeHs-COOH + KOH -> H20 + CeHs-COO- + K+ ; C6 H5 —C 0 0 - + H2 O ^ C6 H5 —COOH + OH- . Lo ione benzoato è la base coniugata di un acido debole, l’acido benzoico.

quindi essere usate altrettante moli di KOH. Il volume minimo neces­ sario sarà quindi V = 1 • 10'2/0,15 = 0,0667 L = 66,7mL.

1773. [V] 20 g di NaOH sono sciolti in 500 mLdi acqua. Qual è il 1767. Mescolando soluzioni contenenti quantità equimolecolari volume minimo di questa soluzione necessario per neutralizzare di KOH e di acido formico si otterrà una soluzione: 25 mL di una soluzione 1 mol/L di H2S04(aq)? “Si assuma mas­ A. basica sa atomica relativa: H = 1; O = 16; Na = 23; S = 32”

B. C. D. E.

colorata neutra acida nessuna di queste

A. B. C. D. E.

12,5 mL 75 mL 100 mL 50 mL 25 mL

1768. Mescolando soluzioni contenenti quantità equimolari di NH3 e di HCI si ottiene una soluzione: ►20 g di NaOH corrispondono a 0,5 mol che sciolte in 500 mL dan­

A. B. C. D. E.

neutra basica viscosa acida isosmotica

► Infatti, NH3 + HCI -> NHp + CI- ; NHP + H2 O ^ NH3 + H30 +. Lo ione ammonio è l’acido coniugato della base debole ammoniaca e quindi si comporta da acido. Lo ione cloruro è la base coniugata dell’ acido cloridrico, che è un acido forte, e quindi non si comporta da base.

no luogo ad una soluzione 1 M. L’acido solforico è diprotico per cui le moli di protone da neutralizzare sono 0,025 • 2 = 0,050 mol. Il volu­ me minimo necessario della soluzione di NaOH 1 M sarà quindi V = 5 • 10'2 = 0,050 L = 50 mL. 1774. Si consideri la reazione necessaria per neutralizzare 1 litro di soluzione 0,5 M di HCI, ottenendo come prodotto NaCI. Quale affermazione in merito è FALSA?

A. La neutralizzazione di HCI con NaOH dà come risultato NaCI che è un sale B. Aggiungendo 1 litro di una soluzione 0,5 IVI di NaOH, a seguito 1769. Sciogliendo cloruro di ammonio nell'acqua distillata si della neutralizzazione di HCI, si ottiene una soluzione 0,25 M di osserva che: NaCI A. il pH aumenta, a causa degli ioni cloruro C. La neutralizzazione può essere ottenuta aggiungendo 1 litro di B. si liberano in soluzione ioni Cl+ e NH-r soluzione 0,5 M di NaOH C. il pH rimane neutro D. La soluzione che si forma, contenente NaCI, è acida a causa D. il pH diminuisce della forte acidità di HCI E. il pH diventa basico, a causa della presenza di ammoniaca E. Una volta avvenuta la neutralizzazione di HCI, la soluzione di NaCI avrà pH = 7 1770.

Una soluzione neutra è caratterizzata:

A. da un composto contenente un egual numero di atomi di idroge­ no e di ossigeno B. dalla concentrazione dello ione idrogeno uguale a quella dello ione ossigeno C. da una pressione osmotica uguale a quella atmosferica D. dalla concentrazione dell'idrogeno uguale a quella dell'ossigeno E. dalla concentrazione dello ione idrogeno uguale a quella dello ione ossidrile

► Poiché la reazione è una reazione di neutralizzazione tra un acido forte e una base forte non rimane HCI per dare proprietà acide alla soluzione risultante. 1775. [M] Quale di questi composti, dissolto in acqua, dà una soluzione con pH neutro?

A. Na2S B. NH4CI C. BaCh 1771. Miscelando 100 mL di una soluzione di NaOH 1M con 100 D. NaHCOs mL di una soluzione di HCI 1M si ottiene E. Ca(OH)2 A. una soluzione satura B. una soluzione basica ► Infatti, si tratta di un sale formato da base forte [Ba(OH)2 ] e acido C. una soluzione acida forte (HCI). D. una soluzione salina a pH neutro 1776. Una soluzione di KBr all' 1% è: E. le due soluzioni non sono tra loro miscibili A. ipertonica ► Infatti, si tratta di quantità equimolecolari di una base e di un acido B. isotonica forti. C. neutra D. basica 1772. [M/O] Qual è il volume minimo di una soluzione acquosa E. acida di idrossido di potassio 0,150 mol/L necessario per neutralizza­ re completamente una soluzione acquosa contenente 5 • 10-3 mol di acido succinico (HOOCCH2CH2COOH)?

A. B. C. D. E.

66,7 mL 300 mL 16,7 mL 167 mL 33,3 mL

► L'acido succinico contiene due gruppi carbossilici da neutralizzare per cui le moli di questi ultimi sono 5 • 10'3 • 2 = 1 • 10'2. Dovranno

1777. Quale di questi composti dà soluzioni acquose non neutre?

A. B. C. D. E.

Kl Na2C03 KCI NaNOs glucosio

► Infatti, si tratta di un sale formato da una base forte e un acido de­ bole, il quale è soggetto a idrolisi. Na2C03 + H2 O —> 2 Na+ + C032'; C 032' + H2 O HC03- + OH- . Gli altri (con l’esclusione del glucosio 773

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

© A rtquiz C H IM IC A che non ha proprietà acide e da basi forti.

0

basiche) sono sali formati da acidi forti

1785. Rispetto all'acqua pura, una soluzione di NaCI:

A. ha la stessa acidità B. è meno acida 1778. Una soluzione che fa arrossare la cartina al tornasole con­ C. è più basica 0 più acida a seconda della concentrazione tiene: D. è meno basica A. idrossido di sodio E. è più acida B. cloruro di sodio C. ammoniaca 1786. [0] L'acido nitrico è forte, l'acido nitroso è debole; il pH di D. acido carbonico una soluzione acquosa di acido nitroso risulterà sicuramente E. bicarbonato di sodio maggiore di quello di una soluzione acquosa di acido nitrico: A. se la soluzione di acido nitroso è più concentrata di quella di aci­ ► Il tornasole è un indicatore che quando è rosso indica un pH aci­ do nitrico do, come quello prodotto dall’acido carbonico. B. sempre C. se le due soluzioni hanno la stessa concentrazione 1779. [M/PS] Indicare l'effetto di un acido forte su una cartina al D. solo se le due soluzioni si trovano alla stessa temperatura tornasole: E. mai A. la colora di giallo B. la colora di rosso ► Infatti, a parità di concentrazione l’acido forte produrrà ioni H3 CR in C. la colora di verde quantità maggiore di quella prodotta dall’acido debole. D. scioglie la cartina E. la colora di blu 1787. Il pH di una soluzione di acetato di sodio è:

1780. Una soluzione acida è caratterizzata:

A. da un composto inorganico idrogenato B. dalla concentrazione degli ioni idrogeno superiore a quella degli ioni ossidrile C. dalla concentrazione degli ioni idrogeno inferiore a quella degli ioni ossidrile D. da idrogeno disciolto ad una concentrazione uguale a quella dell' ossigeno E. da idrogeno disciolto ad una concentrazione superiore a quella dell'ossigeno 1781. Quali dei seguenti composti dà una soluzione acquosa acida?

A. NH4CI B. KBr C.

N33P04

D. CH3CO2K E. CaCOa ► Infatti: NH4CI + H2O - > NH4+ + C I - + H2O; NH4+ + H2O z i NH3+ H30 +.

Vedi quiz 1782 e 1783.

A. B. C. D. E.

indefinibile acido basico neutro . zero perché il composto è un sale

► Infatti, si tratta di un sale formato da una base forte e un acido debole, il quale è soggetto a idrolisi. ChbCOONa + H2O -> CH3COO- + Na+ + H2O; CH3COO- + H2O zi CH3COOH + OH-, 1788. La reazione di neutralizzazione avviene tra:

A. B. C. D. E.

due basi una base e un acido un acido e una ammide due acidi un acido e un alcol

► La parola neutralizzazione nei quiz è intesa sia come reazione tra un acido e una base (come in questo quiz) e come raggiungimento della neutralità in termini di pH. Non sempre infatti una reazione tra un acido e una base porta a pH neutro. Il pH infatti dipende dalla forza dell'acido e della base.

1782. Quale delle seguenti soluzioni acquose è acida?

A. B. C. D. E.

bicarbonato di sodio cloruro di ammonio acetato di potassio cloruro di potassio acetato di sodio

1783. Il cloruro di ammonio in acqua dà :

A. B. C. D. E.

un'idrolisi acida un'idrolisi basica una reazione di neutralizzazione un sistema tampone un'idrolisi neutra

1784. Rispetto all'acqua pura, una soluzione di KNO3:

A. B. C. D. E.

ha la stessa acidità è di poco più basica è meno acida è più basica 0 più acida a seconda del la concentrazione è più acida

774

1789. Un acido reagisce con una base per formare acqua e un sale. Questo processo è chiamato:

A. B. C. D. E.

idrolisi esterificazione neutralizzazione acidificazione combustione

1790. [V] L’idrossido di sodio reagisce con l’acido cloridrico per dare:

A. B. C. D. E.

ossido di sodio e acqua ipoclorito di sodio e acqua cloruro di sodio e acqua ossido di sodio e cloro cloro e acqua

► Infatti è una reazione di neutralizzazione: NaOH + HCI -> NaCI + H2 O.

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1791. [O/PS] In una reazione di neutralizzazione si ha sempre che:

A. B. C. D. E.

la concentrazione finale degli ioni idrogeno è nulla il pH finale è minore di quello iniziale il pH finale è maggiore di quello iniziale il pH finale è diverso da quello iniziale^ il pH finale è uguale a quello iniziale

1792. Al termine di ogni reazione di neutralizzazione si ha sem­ pre che:

A. B. C. D. E.

il pH > 7 il pH = 7 la concentrazione degli idrogenioni è zero una mole di base ha reagito con una mole di acido un equivalente di base ha reagito con un equivalente di acido

1793. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA? A. Nelle reazioni di ossidoriduzione non sempre l’agente ossidante è l’elemento più elettronegativo B. In una reazione di ossidoriduzione, il numero di ossidazione dell’ossidante diminuisce C. In una reazione di neutralizzazione, tra i prodotti c’è sempre l’idrogeno D. In una reazione di ossidoriduzione, il numero di ossidazione del riducente aumenta E. In una reazione tra un idracido e un idrossido si forma sempre un sale 1794. [M] Quante moli di HCI sono presenti in 100 litri di solu­ zione acquosa di tale sostanza a pH = 5?

A. 0,000001 B. 0,005 C. 100

D. 0,001 E. 0,00001 ► HCI è un acido forte completamente dissociato. La [H+] coincide con la concentrazione dell’acido. A pH = 5, [H+] = 10-5 moli/L; quindi [HCI] = 10'5 moli/L e, di conseguenza 10-5 • 100 = 10'3 = 0,001 moli. 1795. Indicare quante moli di HCI sono presenti per litro in una soluzione di HCI a pH = 3.

A. 0,003 B. 0,1 C. 0,001

D. 103 E. 3 ►Vedi quiz 1794. 1796. [V] Quante moli di HCI sono necessarie per preparare 500 mi di una soluzione a pH = 3?

A. 5-10-2 B. 103 C. 5 • 104

© A rtquiz C H IM IC A ► H2 O è un elettrolita debole poco dissociato, il cui prodotto ionico è Kw = [H+] • [OH-] = 10-14. Di conseguenza, [OH-] = 10-14/[H+], A 25 °C, l'acqua pura ha pH = 7, [H+] = 10'7 moli/L quindi [OH- ] = 10-14/10-7 = 10-7 = 0,0000001 moli/L. 1798.

A. B. C. D. E.

A 25° C, 1 litro di acqua pura contiene:

0,1 moli di ossidrilioni 1 mole di ossidrilioni 0,0000001 moli di ossidrilioni 0,001 moli di ossidrilioni 0,000001 moli di ossidrilioni

► Vedi quiz 1797. 1799. La concentrazione espressa in moli per litro di idrogenioni nel sangue è compresa fra:

A. B. C. D. E.

0,00000-0,0000001 0,0000007-0,000001 0,000002-0,000002 0,00000001 - 0,0000001 0,000001 - 0,0001

► Il sangue ha pH = 7,4, cioè compreso tra 8 e 7. Quindi, [H+] è compresa tra 10'8 e 107, quindi tra 0,00000001 - 0,0000001. 1800. [O] Ciro ha mangiato un'arancia. Sapendo che gli acidi presenti nell'arancia sono deboli, e che l'acido cloridrico conte­ nuto nel succo gastrico è forte, il pH (normalmente tra 2 e 3) nel succo gastrico di Ciro, dopo aver mangiato l'arancia, verosi­ milmente:

A. B. C. D. E.

diventa minore di 1 diventa neutro si abbassa non si modifica sostanzialmente diventa maggiore di 7

► Infatti gli acidi dell'arancia sono deboli e quindi la loro dissociazio­ ne nello stomaco (in presenza di H30+) è "quasi" nulla (quindi il pH cambia pochissimo). 1801.11 cloruro di sodio, il carbonato di sodio e il cloruro d’ammonio sono sostanze che in soluzione acquosa:

A. B. C. D. E.

si dissociano completamente solo a grande diluizione danno soluzioni con pH diversi danno soluzioni neutre precipitano nessuna delle altre risposte

► Infatti, NaCI è un sale di acido e base forti cui corrisponde un pH neutro in soluzione. Na2C03 è un sale di base forte e acido debole soggetto a idrolisi in soluzione: Na2C03 2Na+ + CC>3 '2 + H2 O ; CO3-2 + H2 O HC03‘ + OH- (pH basico). NH4 CI è un sale di acido forte e base debole soggetto a idrolisi in soluzione. NH4CI + H2 O NH4+ + CI- + H2 O; NH4+ + H2 O *± NH3 + HsO+ (pH acido).

D . IO - 3

E. 5 • 103

1802.

Quale delle seguenti soluzioni ha il pH minore?

A. HCI 0,2 N 1797. Quante moli per litro di ossidrilioni contiene l'acqua pura a B. HC11 N 25 °C? C. HCI 0,01 N A. 0,0000007 D. HCI 0,8 N B. 0,00000011 E. HCI 0,1 N C. 0,0000001 D. 0,000000101 ► Infatti, trattandosi dello stesso acido forte, il pH dipende dalla con­ E. 0,00000001 centrazione in modo inversamente proporzionale. 775

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

© Artquiz C H IM I C A 1803.

A. B. C. D. E.

Quale delle seguenti soluzioni ha il pH più basso?

acido perclorico 0,01 M ammoniaca 1 M acido acetico 0,5 IVI idrossido di potassio 0,5 M acido cloridrico 0,1 M

► infatti dei 5 composti solo 3 sono acidi: di questi, uno (acido aceti­ co) è un acido debole; i 2 restanti (acido perclorico e acido cloridrico) sono acidi forti e il pH dipende dalla concentrazione in modo inver­ samente proporzionale. 1804.

A. B. C. D. E.

[V] Quale delle seguenti soluzioni ha pH minore?

NaOH NaOH NaOH NaOH NaOH

10'3 M 10-4 M 0,01 M 0,1 M 1M

D. 10.000 E. 104 ► pH = 1, [H+] = 10'1, pH = 4, [H+] = 104, diluire 1000 volte. 1809. [M] Se si vuole ottenere una soluzione acquosa a pH = 4 partendo da una soluzione acquosa a pH = 2, un litro di quest' ultima va diluito con acqua fino a:

A. B. C. D. E.

6L 2L 10 L 100 L 1000L

► Vedi quiz 1808. 1810. Se si vuole ottenere una soluzione acquosa a pH = 6 par­ tendo da una soluzione acquosa a pH = 2, un litro di quest'ultima va diluito con acqua fino a:

►Trattandosi di una base forte, quella più diluita (a concentrazione minore) ha il pH minore.

A. 2L B. 10 L C. 10.000 L 1805. [M/O] Quale delle seguenti soluzioni acquose è la più acida? D. 6L E. 1000 L A. IM H 2 SO4 B. 2M HNO3 ► Vedi quiz 1808. C. 3M CH3 COOH D. 2M HCOOH ' 1811. Avendo un litro di una soluzione di acido forte a pH = 3,5 E. 3MHCI per ottenere un pH = 6,5 è necessario diluire a:

► L’acido solforico, l'acido nitrico e l'acido cloridrico sono acidi forti quindi quello che produce la soluzione più acida-è quello a concen­ trazione maggiore, mentre gli altri due acidi sono deboli. 1806. [M/O] Le seguenti soluzioni acquose acide hanno diversi valori di pH: 1. 0,2 mol dm-3 HCI 2. 0,1 mol dm-3 HNO3 3. 0,2 mol d n r3 H2SO4 4.0,1 mol dm-3 CH3COOH Quale delle seguenti opzioni rappresenta la sequenza delle so­ luzioni in ordine crescente di pH (da sinistra a destra)?

A. B. C. D. E.

3 ,1 ,2 ,4 4, 3,1 ,2 2 ,4 ,1 ,3 4, 2,1 ,3 1,3, 2,4

A. B. C. D. E.

100 litri 1000 litri 7 litri 3 litri 50 litri

► Vedi quiz 1808. 1812. [M/O] Dell’acqua viene aggiunta a 10 cm3 di una soluzione acquosa di acido cloridrico 2 mol dm-3 in modo da ottenere 1000 cm3 di acido cloridrico diluito. Di quanto varia il valore del pH della soluzione acida?

A. B. C. D. E.

Il valore del pH diminuisce di 1 Il valore del pH rimane invariato Il valore del pH diminuisce di 2 Il valore del pH aumenta di 2 Il valore del pH aumenta di 1

► Fare attenzione al fatto che l'acido solforico (H2SO4) è diprotico.

1813. Qual è il volume di NaOH 0,2M necessario per portare a pH = 7 un volume di 50 mL di una soluzione 0,1 M di HCI:

1807. Quale tra queste soluzioni ha pH = 3?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

nessuna acido acetico 0,001 IVI acido cloridrico 0,001 M ammoniaca 0,001 M acido solforico 0,001 IVI

► pH = 3, [H+] = IO 3 = 0,001 M. 1808. Partendo da una soluzione di acido cloridrico con pH uguale a 1 (soluzione A), desidero ottenere una soluzione con pH uguale a 4 (soluzione B ) . Di quante volte devo diluire la so­ luzione A per ottenere la soluzione B?

A. 4 B. 1000 C. 3

776

50 mL 100 mL 25 mL 500 mL 5 mL

► HCI + NaOH —> H2 O + NaCI. 0,1 moli : 1000 mL = x : 50 mL, x = 0,1 • 50/1000 = 0,005 moli HCI e NaOH. 0,005 moli : x = 0,2 moli : 1000 mL, x = 1000 • 0,005 : 0,2 = 25 mL. Più sinteticamente: NaVa = N b V b 50 • 0,1 = 0,2 • V b . Da cui si ricava V b . 1814. [O] Calcolare il pH di una soluzione ottenuta aggiungendo 100 mi di una soluzione 0,1 M di HCI a 50 mi di una soluzione 0,2 M di NaOH.

A. 14,00 B. 8,00

© A rtquiz C H IM IC A

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE C. 1,00

D. aumenta di 100 volte E. si dimezza

D. 5,00 E. 7,00

► pH = 4, [H+] = 10-14, pH = 6, [H+] = 10-6, 100 volte inferiore. ► HCI + NaOH —> H2 O + NaCI. Al termine dell'aggiunta, il volume complessivo risulta di 150 mL. 100 mL di HCI 0,1 M = 0,01 mol. 50 mL di NaOH 0,2 M = 0,01 mol. Si tratta di quantità equivalenti, quindi il pH della soluzione è 7,00.

1821. [O] Una soluzione acquosa 0,001 M di acido acetico (acido debole) ha pH:

A. minore di 3 B. 3

1815. Nella titolazione tra HCI ed NaOH il punto di equivalenza si C. 103 raggiunge a : D . IO - 3

A. B. C. D. E.

pH = 7 pH = 14 pH = > 7 pH = 0 pH = < 7

1816.

Quale tra le seguenti affermazioni è esatta?

A. Il pH = -log [OH ] B. L’acido cloridrico (HCI) è un acido forte e la sua base coniugata (CI) è una base altrettanto forte C. Per neutralizzare una soluzione 0,1 molare HCI occorre una eguale quantità di una soluzione 0,1 molare di NaOH D. Un acido forte si ionizza solo parzialmente in soluzione acquosa E. Nell’acqua pura la concentrazione di ioni [HsO+] è 10‘6 molare

E. maggiore di 3 ► Per acido forte 0,001 M, [H+] = 0,001 moli = 10'3 moli, cioè pH = 3. Per acido debole, pH>3. 1822. [M/PS] Quando si scioglie in acqua il composto NaOH, il pH della soluzione ottenuta è sempre:

A. B. C. D. E.

>7 6e 7 per soluzioni concentrate, < 7 per soluzioni diluite =7

1823. Quando si scioglie in acqua il composto NH3, il pH della soluzione ottenuta è sempre:

► HCI + NaOH —> H2 O + NaCI. Avendo le due soluzioni eguale con­ centrazione, per neutralizzarsi devono reagire in quantità eguali.

A. 6 e < 8 1817. [V] In che rapporto deve essere diluita una soluzione ac­ D. > 7 per soluzioni concentrate, < 7 per soluzioni diluite quosa di un acido forte affinché il pH passi da 4 a 5? E. > 7 A. 5:4 B. 1:9 1824. [O] Se un litro di soluzione acquosa contiene 9,8 g di C. 1:1 H2SO4 (P.M. = 98 u.m.a.) e 4,0 g di NaOH (P.M. = 40 u.m.a.), il suo D. 1:10 pH è: E. 4:5 A. 9,8 B. 4 ► Infatti, un aumento di 1 unità di pH corrisponde a una diluizione di C. inferiore a 4 10 volte. D. neutro E. superiore a 9,8 1818. Se si diluiscono 100 mL di una soluzione acquosa di un acido forte a pH = 3, aggiungendo acqua fino al volume di 10 L, il pH diventa:

A. B. C. D. E.

4 0,3 3,10 0,03 5

► Infatti, a una diluizione di 100 volte corrisponde una differenza (aumento) di 2 unità di pH. 1819. [O] Se si diluisce 1 L di soluzione acquosa a pH = 2, ag­ giungendo acqua fino al volume di 10 L, il pH:

A. B. C. D. E.

diventa 10 diventa 1 diventa 2,1 non varia diventa 3

► Poiché H2SO4 9,8 g/98 = 0,1 moli, NaOH 4 g/40 = 0,1 moli, la rea­ zione è: H2SO4 + NaOH —> NaHS04 + H2O. HSCL' (che deriva dalla dissociazione del sale) è un acido quasi forte e quindi il valore del pH è un po' più alto di 1. 1825. [M/O/PS] Se un litro di soluzione acquosa contiene 360 g di HCI (P.M. = 36 u.m.a.) e 360 g di NaOH (P.M. = 40 u.m.a.), il suo pH è:

A. B. C. D. E.

8 minore di 7 neutro maggiore di 7 12

►Vedi quiz 1824. 1826. Una soluzione acquosa A contiene due moli per litro dell' acido forte HCI e una soluzione acquosa B contiene una mole per litro di HCI. Il pH della soluzione A:

1820. Variando il valore di pH di una soluzione da 4 a 6 la con­ A. non è calcolabile centrazione degli ioni idrogeno in soluzione: B. è inferiore a quello della soluzione B

A. diminuisce di 100 volte B. aumenta di 2 volte C. diminuisce di 2 volte

C. è comunque superiore a 1 D. è uguale a quello della soluzione B E. è superiore a quello della soluzione B

777

© A rtquiz C H IM IC A 1827. [O/PS] Se un litro di soluzione acquosa di HCI a pH = 4 viene diluito con acqua a 10 litri, il pH della soluzione ottenuta è:

A. B. C. D. E.

10 14 0,4 5 3

1828. [M] Se un soluzione acquosa di HCI (1 L) avente pH = 4 viene diluita con acqua a un volume dieci volte maggiore (a 10 L), il pH della soluzione ottenuta è:

A. B. C. D. E.

0,4 5 4,5 3 10

1829. Addizionando 900 mL di acqua pura a 100 mL di una solu­ zione di acido forte avente pH 4, il pH della soluzione è:

A. B. C. D. E.

5 invariato 4,5 3 circa 3,9

1830. Se un litro di soluzione acquosa di HCI a pH = 4 viene di­ luito con acqua a 100 litri, il pH della soluzione ottenuta è:

A. B. C. D. E.

6 3 14 10 0,4

1831. [M] Miscelando volumi eguali di soluzioni equimolari di HCI a pH = 2 e di NaOH a pOH = 2 si ottiene una soluzione avente:

A. B. C. D. E.

pH = 2 pOH = 4 pH = 7 pH =4 pOH = 2

1832. [O] Una soluzione acquosa a 25°C in cui la concentrazione di H+ è uguale a 10 5 M e la concentrazione di OH- è pari a 10 8 M:

A. B. C. D. E.

ha pH 0,8 ha pH 0,5 ha pH 8,0 non esiste ha pH 5,0

► Infatti, [H+] - [ O H i = Kw = 10-14. 1833. Una soluzione acquosa contiene, in ogni litro, 0,0001 moli di un acido ed ha pH = 4,8. Ciò significa che l'acido contenuto nella soluzione è sicuramente:

A. B. C. D. E.

forte diprotico inorganico organico debole

► Infatti, se si trattasse di un acido forte, [H+] = 104, cioè pH = 4; essendo il pH maggiore di 4, l'acido è debole, 1834. [V] Se la soluzione acquosa 0,1 M di una sostanza ha un pH uguale 4,5 la sostanza in soluzione è:

A. 778

un acido forte

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE B. C. D. E.

un acido debole una sostanza neutra una base di Lewis una base debole

► Infatti, se si trattasse di un acido forte, [H+] = 10_1, cioè pH = 4; essendo il pH maggiore di 1, l'acido è debole. 1835. [V] La soluzione acquosa 0,001 M di un acido ha pH = 4. Il soluto è sicuramente:

A. B. C. D. E.

un acido biprotico un acido organico un acido forte un acido debole un acido triprotico

► Infatti, se si trattasse di un acido forte, [H+] = 10 3, cioè pH = 3; essendo il pH maggiore di 3, l'acido è debole. 1836. [MIPS] Se una soluzione acquosa di un acido monoprotico ha pH = 3 e contiene 0,001 moli di acido per litro, si può essere certi che essa:

A. B. C. D. E.

contiene un acido forte contiene un acido poco dissociato contiene una miscela di acido forte e acido debole costituisce un sistema tampone contiene un acido debole

1837. [O] Una soluzione di acido formico 0,1 M (Ka = 4,8 • 10 5) è:

A. B. C. D. E.

acida come una soluzione 0,1 M di acido cloridrico più acida di una soluzione 0,1 M di acido cloridrico basica meno acida di una soluzione 0,1 M di acido cloridrico neutra

1838. [MIPS] Una soluzione di acido acetico 0,1 M (Ka = 1,8 • 10 5) è:

A. B. C. D. E.

basica più acida di una soluzione 0,1 M di acido cloridrico neutra meno acida di una soluzione 0,1 M di acido cloridrico acida come una soluzione 0,1 M di acido cloridrico

1839. La soluzione acquosa A contiene una mole per litro di H2CO3, mentre la soluzione acquosa B contiene una mole per litro di H2SO4. Il pH della soluzione A è:

A. uguale a quello della soluzione B perché i due acidi hanno la stessa forza B. maggiore di quello della soluzione B C. uguale a quello della soluzione B perché entrambi gli acidi sono diprotici D. non si può rispondere senza conoscere le rispettive Ka E. minore di quello della soluzione B ► Infatti, H2CO3 è un acido debole mentre H2SO4 è un acido forte. 1840. [V] Quale delle seguenti soluzioni è quella più basica?

A. B. C. D. E.

NaOH 10'3 M KOH 0,1 M KOH 0,01 M NaOH 1 M LiOH 104 M

► Infatti, trattandosi in tutti i casi di basi forti, i corrispondenti pH so­ no rispettivamente: 11,13,12,14,10.

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1841.11 pH di una soluzione acquosa di HCI 0,015 IVI rispetto al pH di una soluzione acquosa di HNO3 0,015 IVI è:

A. B. C. D. E.

dipendente dai volumi delle soluzioni uguale il doppio circa il triplo la metà

► Infatti, si tratta in entrambi i casi di un acido monoprotico forte, in grado per dissociazione di liberare in soluzione un H+. Essendo le due soluzioni di pari concentrazione, il pH risulta uguale. 1842. Se la concentrazione degli ioni OH" in una soluzione ac­ quosa è pari a 10 3 M, qual è il valore del pOH?

A. 0,001 B. 3 C. 11

D. Non è determinabile perché manca la concentrazione degli H+ in soluzione E. 13,999 IL PH 1843.11 pH:

A. B. C. D. E.

Dell'acqua pura è pari a 8 Misura il grado di acidità di una sostanza É uguale a 7 nelle soluzioni'basiche Di una soluzione acida è superiore a 7 Viene variato quando tutti gli anioni, e i cationi provenienti da acidi vengono disciolti in acqua

1844. Si definisce pH di una soluzione:

A. il logaritmo decimale della concentrazione degli ioni H3 CP B. la concentrazione molare degli ioni H3 CH C. il-logaritmo del rapporto fra il prodotto ionico dell'acqua e la con­ centrazione degli ioni H+ D. il logaritmo decimale cambiato di segno della concentrazione molare degli ioni H30+ E. il logaritmo cambiato di segno del prodotto ionico dell'acqua 1845. Cos’è il pH?

A. B. C. D. E.

il logaritmo del reciproco della concentrazione ossidrilionica il logaritmo naturale della concentrazione di ioni H+ il logaritmo dell'inverso della concentrazione di ioni H+ e OHil logaritmo dell'inverso della concentrazione di ioni H+ l'esponente della potenza in base 10 che esprime la concentra­ zione di ioni H+

© Artquiz C H IM IC A B. C. D. E.

pH = logio 0,004 pH = —logio 0,001 pH = —logio 0,002 pH = logio 0,002

1849.11 pH è:

A. B. C. D. E.

una misura della pressione dell’idrogeno in soluzioni non acquose un modo per esprimere la concentrazione degli ioni H+ il simbolo della neutralità di una soluzione l’unità di misura della pressione osmotica un altro modo per esprimere la costante di Plank h

1850. Il valore di pH di una soluzione informa su:

A. B. C. D. E.

la concentrazione di ioni idronio la pressione osmotica il contenuto di ioni la concentrazione di molecole neutre il punto di ebollizione

1851.11 pH:

A. B. C. D. E.

aumenta se la concentrazione ossidrilionica diminuisce _ aumenta se la concentrazione ossidrilionica aumenta aumenta se la concentrazione idrogenionica aumenta diminuisce se la concentrazione idrogenionica diminuisce diminuisce se la concentrazione ossidrilionica aumenta

1852. La concentrazione protonica è indicata da:

A. B. C. D. E.

pOH frazione molare molarità normalità pH

1853. Quale delle seguenti proprietà NON è colligativa?

A. l'abbassamento della temperatura di congelamento di una solu­ zione rispetto al solvente puro B. la tensione di vapore di una soluzione C. il pH di una soluzione D. la pressione osmotica di una soluzione E. l'innalzamento della temperatura di ebollizione di una soluzione rispetto al solvente puro 1854. [M] Il pH della soluzione acquosa di un sale:

A. B. C. D. E.

dipende dalla natura degli ioni della sostanza è sempre tra 6 e 8 è sempre acido è sempre basico è sempre neutro

1846. Il pH è definito come:

A. B. C. D. E.

In [H+] log [OH-] log [H+] - In [H+] -log [H+]

1847. Il pH è:

A. B. C. D. E.

-Iogio1/[H+] -logio[H+] logio[H+] -logo[H+] loge[H+]

1848. [V] Quale delle seguenti espressioni matematiche mostra come calcolare il pH di una soluzione acquosa di acido solfori­ co 0,002 M?

A.

pH = —logio 0,004

1855. Il pH di una soluzione acquosa di una sostanza salina

A. B. C. D.

è sempre neutro, perché tutti gli ioni in acqua sono neutri dipende dalla natura degli ioni della sostanza è sempre uguale a 7 è sempre basico, perché gli ioni a carattere basico prevalgono sempre E. è sempre basico, perché non esistono acidi salini 1856. Ad un valore del pH uguale al proprio punto isolelettrico un anfolita:

A. presenta un numero di cariche positive uguale a quello delle cari­ che negative B. è prevalentemente dissociato come base se il pH è minore di 7 C. è totalmente indissociato D. presenta un massimo di dissociazione sia come acido che come base E. è prevalentemente dissociato come acido se il pH è minore di 7 779

© A rtquiz C H IM IC A 1857.

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE

Il pH dell'acqua pura a 25°C è:

1866. Una soluzione che ha pH = 1 è da considerarsi:

A. B. C. D. E.

A. 10-7 B. 7 C. 0

D. 10-1 E. 10

fortemente acida fortemente basica neutra basica debolmente basica

1858. Il pH dell'acqua pura è:

1867. Una soluzione che ha pH = 2 è da considerarsi:

A. 7 a qualsiasi T

A. B. C. D. E.

B . I O '7

C. 14 a qualsiasi T D. -7 E. 7 a 25 °C 1859. La somma fra il pH e il pOH di una soluzione acquosa è:

A. B. C. D. E.

14 a 25°C 14 a qualsiasi temperatura 7 a qualsiasi temperatura 14 solo se la soluzione è neutra 1014 a qualsiasi temperatura

1860. [0] La relazione pH + pOH = 14 è valida:

A. B. C. D. E.

solo per soluzioni basiche per tutte le soluzioni acquose solo per soluzioni acquose neutre solo per soluzioni acide per tutte le soluzioni, anche non acquose

1861. La relazione pH + pOH = 14 a 25 °C è valida

A. per tutte le soluzioni acquose B. per qualsiasi soluzione, anche non acquosa purché contenente un acido e una base C. solo per l’acqua pura D. solo per le soluzioni acquose neutre E. solo per le soluzioni acquose contenenti un acido 0 una base 1862. Per aggiunta di un acido ad acqua pura:

A. B. C. D. E.

la concentrazione di OH- aumenta il pH aumenta il pH diminuisce il pH rimane inalterato la concentrazione di EhO* diminuisce

1863. Aggiungendo acido solforico a una soluzione:

A. B. C. D. E.

il pH diminuisce il pH cresce il pH diventa maggiore di 10 il pH diventa maggiore di 7 il pH non cambia

1864. Una soluzione acquosa è basica quando il suo pH:

A. B. C. D. E.

è superiore a 7 è superiore a 5 è inferiore a 5 è uguale a 5 è compreso tra 0 e 10 la soluzione diventa acida e il pH si alza sopra 7 la soluzione diventa basica ma il pH rimane attorno a 7 la soluzione diventa basica e il pH si abbassa sotto 7 la soluzione diventa acida e il pH si abbassa sotto 7 la soluzione diventa basica e il pH si alza sopra 7

► Infatti, NH3 + H2 O 780

NEL* + OH-

1868. Una soluzione che ha pH = 3 è da considerarsi:

A. B. C. D. E.

basica neutra acida debolmente basica debolmente acida

1869. [V] La soluzione di un acido forte:

A. ha pOH maggiore di quello di una soluzione di un acido debole ad uguale concentrazione B. ha pOH poco minore di 7 C. ha pOH molto minore di 7 D. ha pOH minore di quello di una soluzione di un acido debole ad uguale concentrazione E. ha pH maggiore di pOH 1870. La soluzione acquosa di una base forte:

A. B. C. D. E.

ha pOH comunque compreso tra 6 e 8 hapH uguale a 7 ha pOH maggiore di 7 ha pH minore di 7 ha pH maggiore del pOH

1871. Una soluzione acquosa ha pH 7,1. È:

A. B. C. D. E.

neutra è necessario indicare quale soluto è presente debolmente basica dipende dalla concentrazione fortemente basica

1872. Una soluzione che presenta pH = 7,4 (il pH normale del sangue) si deve definire:

A. B. C. D. E.

debolmente acida fortemente acida debolmente basica isotonica al sangue neutra

1873. Una soluzione ha pH = 7,8; pertanto si può affermare che essa:

1865. Cosa succede se si scioglie ammoniaca in acqua:

A. B. C. D. E.

neutra fortemente acida subacida debolmente basica basica

.

A. B. C. D. E.

contiene una base debole è debolmente basica contiene una base forte ha pOH > pH le risposte A, B e C sono corrette

1874. Una soluzione con pH = 9 è da considerarsi:

A. B. C. D. E.

acida debolmente acida isotonica neutra basica

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1875. Una soluzione acquosa che presenti un valore 10 di pH è:

A. B. C. D. E.

satura basica anfotera neutra acida

1876. Una soluzione acquosa a pH 12. è:

A. B. C. D. E.

acida neutra basica è necessario indicare la concentrazione del soluto è necessario indicare quale soluto è presente

1877. Una soluzione che ha pH = 14 è da considerarsi:

A. B. C. D. E.

fortemente basica acida fortemente acida debolmente acida neutra

1878. Cosa succede se si scioglie del cloruro di sodio nell’acqua?

A. B. C. D. E.

Il pH si abbassa Il cloruro di sodio precipita in acqua Il pH non cambia Il pH si alza Il cloruro di sodio non si scioglie in acqua

1879. Cosa succede se si scioglie dell’acido acetico in acqua?

A. B. C. D. E.

l’acido acetico precipita in acqua il pH si abbassa l’acido acetico non si scioglie in acqua il pH si alza il pH non cambia

© Artquiz C H IM IC A ► Si noti che la risposta C. è univocamente corretta mentre la rispo­ sta B. rappresenta solamente un caso particolare. 1884. Alcune lacrime hanno un valore di pH = 6. Ciò significa che:

A. B. C. D. E.

[H30 +] > 7 [HaO+] > [OH-] [H30 +] < [OH- ] [H30 +] = [OH- ] [OH- ] >7

1885. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?

A. il pH di una soluzione acquosa contenente NaOH 1 M è uguale a 7 B. una molecola capace di acquistare una coppia elettronica è de­ nominata base C. a pH 8 la concentrazione degli ioni H30 + è maggiore della con­ centrazione degli ioni OHD. un acido debole è completamente ionizzato in soluzione acquosa E. in una soluzione a pH 6 la concentrazione degli ioni H30 + = 10'6 M 1886. Quale di queste affermazioni è corretta?

A. B. C. D. E.

a pH 7 non ci sono H30 + e OHil pH non dipende dalla concentrazione di OHa pH 7 la concentrazione di OH- è maggiore di quella di H30 + a pH 7 la concentrazione di OH- è minore di quella di H30 + a pH 7 si ha la stessa concentrazione di H30 + e di OH-

1887. Quale affermazione è corretta?

A. B. C. D.

in una soluzione a pH 7 la concentrazione degli ioni H30 + = 10'7 M la base coniugata di un acido forte è una base forte una soluzione formata da 0,1 M HCI e 0,1 M Ca(OH) 2 è neutra un sistema tampone è formato da un acido forte e il sale conte­ nente la sua base coniugata E. nell’acqua pura la concentrazione degli ioni H30 + è zero

1880. Quando la [OH- ] è minore della [H*]?

1888. [M] Quale di queste affermazioni è CORRETTA?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

a pH = 2 a pH = 8 a pH = 10 a pH = 14 a pH = 7

a pH = 8 la concentrazione di OH- è maggiore di quella di H+ a pH = 8 non vi sono H+ e OHil pH non dipende dalla concentrazione di OHa pH = 8 la concentrazione di H+ è maggiore di quella di OHa pH = 8 si ha la stessa concentrazione di H+ e OH-

1881. Quando la [H+] è minore della [OH- ]?

1889. Il pH di una soluzione di un sale in acqua:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

a pH = 5 a pH = 7 a pH = 8 a pH = 6 a pH = 1

1882. Quale di queste affermazioni è corretta:

A. B. C. D. E.

a pH 9 la concentrazione di H+è maggiore di quella degli OHa pH 9 la concentrazione di H+ è minore di quella degli OH' a pH 9 non ci sono H+ e OH' il pH non dipende dalla concentrazione degli OH' a pH 9 si ha la stessa concentrazione di H+ e OH'

dipende dalla natura chimica del sale è sempre uguale a 3 è sempre maggiore di 7 è sempre minore di 7 è sempre uguale a 7

1890. Quale delle seguenti risposte, riguardanti il prodotto ioni­ co dell’acqua, è corretta?

A. B. C. D. E.

Kw = [H+] • [OH-] = 1014 a 25 °C Kw = [H+] • [OH-] = 107 a 25 °C Kw = [H+] • [OH-] = 10~14 a 25 °C Kw = [H+] • [OHI ' [H2 O] = 10-18 a 25 °C Kw = [H+] • [OH-] = 10-7 a 25 °C

1883. La soluzione in cui prevale la concentrazione degli ioni 1891. [M] Il prodotto ionico dell'acqua Kw è, a temperatura co­ idronio H30 + rispetto agli ioni OH- ha: stante:

A. B. C. D. E.

pH > 7 pH = 5 pH < 7 pH = pOH pH = 7

A. 0 B. 10-14 c . 10-5

D. 7 E. 1014 781

© A rtquiz CHIM ICA 1892. [V] La relazione [H30 +] = 1 0 14/[OH-] è valida

A. per qualsiasi soluzione, anche non acquosa purché contenente un acido e una base B. per tutte le soluzioni acquose a 25 °C C. solo per soluzioni acquose basiche D. solo per soluzioni acquose neutre E. solo per soluzioni acquose contenenti un acido 0 una base 1893. in una soluzione contenente una sostanza acida si verifica:

A. B. C. D. E.

una diminuzione della concentrazione degli ossidrilioni un aumento della temperatura il rapporto tra ossidrilioni e protoni non varia un aumento del pH una diminuzione della concentrazione protonica

1894. Una soluzione acquosa 0,00001 IVI di un acido debole pre­ senta una concentrazione di ioni idronio:

A. B. C. D. E.

minore di 10'5 M 10-3 M 10'5 M 10-2 M maggiore di 10'2M

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE A. B. C. D. E.

IO4moli/litro 105moli/litro 10-11 moli/litro 104 moli/litro 10‘3moli/litro

1900. Indicare il valore della concentrazione idrogenionica mola­ re dell'acqua pura.

A. 10° B. 10-14 c. 10-3

D. 10-7 E. 7 1901. Il prodotto fra le concentrazioni molari degli ioni H* e OH“ di una soluzione acquosa a 25 °C presenta un valore di:

A. B. C. D. E.

10'7M 1014 M 10-14M 14 M 10-31M

1902. [M] In una soluzione diluita di un acido forte monoprotico, 1895. [M] Una soluzione acquosa 0,0001 M di un acido debole tipo HCI abbiamo una [H+] = 0,001 mol/l. Qual è la concentrazio­ ne degli ioni [OH-] espressa in mol/l? presenta una concentrazione di ioni idronio:

A. B. C. D. E.

10-2 M maggiore di 10'2 M. minore di 1CHM 104 M 10'3M

► L’acido in questione è un acido debole, quindi non completamente dissociato. La concentrazione di ioni idronio in questo caso non coin­ cide con la concentrazione iniziale dell’acido come sarebbe se si trattasse di un acido forte monoprotico, ma bensì risulta minore. 1896. Una soluzione acquosa 10 6 It/l di KOH presenta una con­ centrazione di ioni H30 + pari a:

A. B. C. D. E.

10-8 M 6 *10"7 M 10'10 M 108 M 10'5 M

► Kw = [H30 +] [OH-], [H30 +] = Kw/[OH-] = 10 14/10-6 = 10'8. 1897. [V] In una soluzione, la concentrazione di ioni H30 + è 1,0 • 10-8 mol dm-3. Qual è la concentrazione di ioni OH- nella solu­ zione espressa in mol dm-3?

A. 1,0 • 10“4 B. 1,0-IO "2 C. 1,0 *10-6

D. 1,0 • 10-10 E. 1,0*10-8 1898. In una soluzione la concentrazione idrogenionica è 10-2 M. Il valore di [O H-] è:

A. B. C. D. E.

1012 10'12 IO-2 12 10'14

A. IO'7 B. 10-12 c. 10-3

D. 10-11 E. 10-14 1903. In una soluzione prevale la concentrazione degli ioni idrossonio H30 * rispetto a quella degli ioni O H -, La soluzione è:

A. ipotonica B. -isotonica C. basica D. acida E. neutra 1904. In una soluzione prevale la concentrazione degli ioni ossi­ drile (O H-) rispetto a quella degli ioni idronio (H30 +). La solu­ zione è:

A. B. C. D. E.

ipertonica acida ipotonica basica neutra

1905. In una soluzione acida si ha:

A. B. C. D. E.

[H+] < [OH“ ] [H+] = [OH-] [H I > [OH-] [HaO] < [OH-] [OH-] = [02-]

1906. [V/PS] In una soluzione acquosa acida si ha che:

A. B. C. D. E.

[HaO+] = [OH-] [H30 +] < 7 [HsO+] > [OH-] [OH-] > [H30 +] [H30 +] < [OH-]

1907. Indica quale delle seguenti soluzioni è più acida: 1899. Se in una soluzione acquosa la concentrazione degli ioni ossidrile è 10 3 moli/litro, la concentrazione degli ioni idrogeno deve essere: 782

A. [OH-] = 5* IO'5 M B. [OH-] = 1 • 10"9 M C. [H30 +] = 2,5 • 10-4 M

© A rtquiz C H IM ICA

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE D. [H30 +] = 5 • 10-2 M E. [H30 +] = 1 • 10'3 M

1916. Una soluzione ha pH = 2. La concentrazione molare di H+ è:

A. 102 B. 10-10

1908. Una soluzione ha [OH- ] = 10-12. Essa:

C. 10-12

A. B. C. D. E.

D. 10-2 E. 1012

contiene un eccesso di OH_ ha pH = 12 è neutra è acida è basica

1909. Una soluzione con concentrazione 10 2 M di ioni H* è:

A. B. C. D. E.

acida debolmente riducente basica debolmente ossidante neutra

1910. Se a un litro di una soluzione acquosa 0,2M di KCI si ag­ giungono 0,1 moli di KOH, il pH della soluzione sarà uguale a :

A. B. C. D. E.

5 7 1 0 13

► La soluzione di un sale di acido forte e base forte è, per sua natura, neutra, quindi il pH è determinato dalla quantità di base forte aggiunta. 1911. [V] A quale dei seguenti valori del pH si ha la minima con­ centrazione di ioni OH- ?

A. B. C. D. E.

8,8 12,2 7,2 3,12 3,5

1912. A quale pH si ha una maggiore concentrazione di ioni OH- ?

A. B. C. D. E.

7 11 12 6 10

1913. A quale pH si ha una maggiore concentrazione di ioni H+?

A. B. C. D. E.

4 6 7 5 8

1914. [M/O] Indicare a quale dei seguenti valori del pH (tutti a 25 °C) si ha la massima concentrazione di ioni H3OL

A. B. C. D. E.

6,12 8,13 6,6 3,11 3,5

1915. [V] A quale pH si ha la maggior concentrazione in idrogenioni?

A. B. C. D. E.

8 10 7 5 6,5

1917. In una soluzione che ha pH = 7, la concentrazione di ioni O H -è :

A. B. C. D. E.

14 10-14 7 10 - 7 + 10 - 7 10-7

1918. [V] Qual è la concentrazione molare degli ioni OH- in una soluzione acquosa 10~3 M di glucosio?

A. B. C. D. E.

7M IO-3 M 10-7 M 10-11 IVI IO-5 M

► Il glucosio, indipendentemente dalla concentrazione, non altera il pH di una soluzione (non si comporta né da acido, né da base). Quindi, aggiungendo glucosio ad una soluzione acquosa il pH rima­ ne 7. 1919. Se in una soluzione acquosa il pH = 7,3 la [H+] è:

A. IO'73 B. 6,7 C. 107

D. 10-4 E. 7,3 1920. Qual è la [H+] di una soluzione a pH = 11?

A. B. C. D. E.

6 • 10'1 M 10'3 M 11 M 10'11 M 6 • 10-11 M

1921. Una soluzione a pH = 3 ha una concentrazione di ioni os­ sidrile pari a:

A. B. C. D. E.

[OH-] = 10-3 [OH-] = 10-9 [OH-] = 10-11 [OH-] = 1011 [OH-] = 103

1922. Una soluzione ha pH = 1. Il valore di [OH- ] è:

A. B. C. D. E.

[OH-] = 10-13 [OH-] = 10-1 [O H -]= 101 [OH-] = 10-9 [OH-] = 1

1923. [O] Indicare il valore di pH di una soluzione 1 1VI di HCIO4 a 25° C :

A. B. C. D. E.

10 1 0 7 -1 783

© A rtquiz CHIM ICA 1924. [V] Qual è il valore del pH di una soluzione 1 • 10-1 M di H30 + ?

A. -1 B. 1 C. 10

D. 0 E. 0,1

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE E.

2

1933. [V] Il pH di una soluzione acquosa 0,01 N di un acido forte è:

A. B. C. D. E.

0,2 0,1 2,0 1,0 0,0

1925. Se il pOH di una soluzione acquosa è 12, il pH è:

A. 2 B. 1 C.

0

D. 7 E. 9 1926. Una soluzione ha [H+] = 10 3. Il pH è:

A. B. C. D. E.

0,3 3 -3 9 11

1934. [MA/] Quale è il valore del pH di una soluzione acquosa contenente 0,001 moli di HCI in 10 litri?

A. B. C. D. E.

1 10 4 3 0,00Ì

1935. A quale dei seguenti valori si avvicina maggiormente il pH di una soluzione acquosa 1 0 10 molare di HCI?

A. 9 B. 5

C. 11 1927.11 pH di una soluzione acquosa che contiene 10 4 moli di D. 7 E. 10 HCI in 100 mLè:

A. 1 B. 3 C. 10

D. 4 E. 2 1928. Se il pOH di una soluzione acquosa è 10, il pH è:

A. B. C. D. E.

4 10 9 0 1

► In genere quando si aggiunge un acido forte all’acqua il pH della soluzione risultante si calcola sulla base della concentrazione dei protoni rilasciati dall’acido forte, trascurando quelli rilasciati dall’acqua. Per cui una soluzione 104 M di HCI ha pH 4. Ma quando la concentrazione dell’acido forte è molto bassa, come in questo ca­ so, la concentrazione dei protoni da esso rilasciati è trascurabile ri­ spetto a quelli rilasciati dall’acqua e quindi il pH è vicino a 7. 1936. Il pH di una soluzione 0,0001 M di HCI è:

A. 4 B. 3 C. 10

1929. Sapendo che il valore del pH di una soluzione è 5, il valore del pOH è:

A. non si può ricavare il valore del pOH se si conosce solo il valore del pH B. 9 C. 6 D. 7 E. 14 1930. Qual è il pH di una soluzione 0,1 M di HCI?

A. B. C. D. E.

1,0 0,1 0,2 0 2

1931. [V] Il pH di una soluzione 0,1 M di HBr è pari a:

A. B. C. D. E.

0,1 1,0 14,0 2,5 7,0

1932. Il pH di una soluzione acquosa 0,01 M di HCI è:

A. 10 B. 1

D. 1 E. 10-4 1937. [V/O/PS] Qual è il pH di una soluzione acquosa di NaCI 0,2 molare?

A. B. C. D. E.

0,2 7,0 2,0 4,0 7,8

1938. Il pH di una soluzione di NaCI 0,3 M è:

A. B. C. D. E.

-0,3 3 -3 0,3 7

1939. Qual è il pH di una soluzione acquosa di KCI 0,2 Molare?

A. B. C. D. E.

0,2 2,0 7,8 4,0 7,0

C. 0,01

1940. [M/PS] Qual è il pH di una soluzione acquosa di KCI 0,5 molare?

D. 6

A.

784

5

© A rtquiz CH IM ICA

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE B. C. D. E.

7,0 8 2 7,5

1941. Il pH di una soluzione di HCI (acido forte) 0,000000001 M è circa:

A. B. C. D. E.

7 0 9 -9 5

►Vedi quiz 1935. 1942. La concentrazione dell'ossidrile in una soluzione è 1 • 10 6. Qual è il pH della soluzione?

A. B. C. D. E.

8 10-8 9 7 6

1943. In una soluzione la concentrazione degli ossidrilioni (OH- ) è: 1 • 10'4 M. Il pH della soluzione è:

A. B. C. D. E.

11 10 13 3 9

1944. Una soluzione acquosa di NaOH 0,0001 molare ha pH:

A. 8 B. 13,9 C. 1

D. 14 E. 10 1945. Una soluzione acquosa 10 6 M di KOH presenta una con­ centrazione di ioni H30 + pari a:

A. B. C. D. E.

10-5 M 108 M 6 • 10 - 7 M 10'10 M 10'8 M

► Infatti, la soluzione presenta [OH'] = 10‘6 . Quindi, [H+] = 10-14 /1 0-6 = 10 8. 1946. In una soluzione la concentrazione degli ioni OH- è: 1 • 10 3 M. Il pH della soluzione è:

A. B. C. D. E.

11 10 3 13 7

1947. Il pH di una soluzione di idrossido sodico avente una con­ centrazione di ossidrilioni pari a 10 2 grammoioni/litro è:

A. B. C. D. E.

12 2 minore di 7 -log 102 compreso tra 7 e 9

1948. Qual è il pH di una soluzione di NaOH 0,1 M?

A. B. C. D. E.

0,1 13 7 0,13 5

1949. Sapendo che il peso formula dell'idrossido di sodio è 40, il pH di una soluzione che ne contiene 4 g/L è:

A. B. C. D. E.

10 1 9 7 13

1950. Raddoppiando la concentrazione degli ioni H+ di una solu­ zione contenente inizialmente solo acqua pura a 25 °C, il pH risultante sarà:

A. B. C. D. E.

6,7 14 7,3 3,5 2,0

y -log (2 • 10'7) = 6,7. 1951. Diluendo 1000 volte con acqua pura una soluzione avente pH 5 il nuovo valore di pH sarà approssimativamente:

A. B. C. D. E.

2 0,005 11 7 8

► Infatti pH = 5 corrisponde ad una concentrazione di un acido forte pari a 10‘5. Se tale soluzione si diluisce 1000 volte la concentrazione dell'acido diventa 10‘8. La concentrazione dei protoni rilasciati dall’acido è minore di quella dei protoni rilasciati dall’acqua e può essere trascurata, per cui il pH è vicino a 7. 1952. Se si aumenta di 1000 volte la concentrazione degli ioni (OH- ) in una soluzione con un pH iniziale di 5 quale valore di pH finale si ottiene?

A. pH 10 B. pH 9 C. pH 14 D. pH 2 E. pH 8 1953. Se si aumenta di dieci volte la concentrazione degli idrogenioni [H+] in una soluzione con pH iniziale di 6, quale pH fina­ le si ottiene?

A. 5,9 B. 10 C. 7 D. 6,1 E. 5 1954. Se si aumenta di 100 volte la concentrazione degli ioni H+ in una soluzione con pH iniziale di 8, quale pH finale si ottiene?

A. 5 B. 6 C. 7 D. 10 E. 4 785

© A rtquiz CHIM ICA 1955. Partendo da una soluzione a pH 11, quale valore di pH si ottiene aumentando di 1000 volte la concentrazione di [ILO*]?

A. B. C. D. E.

pH 7 pHO pH 14 pH 9 pH 8

1956. Se si diminuisce di 100 volte la concentrazione degli ioni [HsO+] in una soluzione a pH iniziale = 6, quale pH finale si ottie­ ne?

A. B. C. D. E.

7 4 6,2 8 5

1957. Se si diminuisce di 10 volte la concentrazione degli ioni [H30 +] in una soluzione ad iniziale pH 8, quale pH finale si ottie­ ne?

A. B. C. D. E.

pH 7 pH 9 pH 10 pH 1 pH 7,5

1958. Se si aumenta di 100 volte la concentrazione degli ioni [HsO+] in una soluzione a pH iniziale = 7, quale pH finale si ottie­ ne?

A. 9 B. 8 C. 10

D. 4 E. 5 1959. Se si aumenta di 100 volte la concentrazione degli ioni [HsO+] in una soluzione con 8 come pH iniziale, quale pH finale si ottiene?

A. B. C. D. E.

pH 1 pH 10 pH 6,7 pH 6 pH 7,5

1960. [M/PS] In 100 mL di una soluzione di HCI 0,1 N vengono sciolte 0,01 moli di idrossido di sodio. UNA SOLA delle seguenti affermazioni è CORRETTA. Quale?

A. il pH aumenta perché la soluzione è costituita da elettroliti di forza differente B. il pH aumenta perché la soluzione è costituita da.elettroliti forti C. il pH aumenta perché aumenta la concentrazione degli ossidrilioni D. il pH aumenta perché la ionizzazione dell'acido cloridrico diminui­ sce E. il pH diminuisce perché la soluzione è costituita da elettroliti forti 1961. Una soluzione 0,5 molare di cloruro di sodio ha pH:

A. B. C. D. E.

neutro basico acido dipende dal volume della soluzione 0,5

1962. Un sale formato da una base debole e un acido forte, ad esempio cloruro di ammonio, produce, se sciolto in acqua, una soluzione il cui pH è:

A. 786

dipende dalla concentrazione

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE B. C. D. E.

acido poco basico molto basico neutro

► NH4 CI -> NH4+ + C h, NH4+ + H2 O

NH3 + H3O*, da cui si gene­

ra ambiente acido. 1963. Il pH di una soluzione di acetato di sodio è:

A. B. C. D. E.

acido neutro acido 0 basico in dipendenza della concentrazione 7, perché il composto è un sale basico

► Si tratta di un sale formato da una base forte e da un acido debo­ le. Di conseguenza l'anione acetato è soggetto a idrolisi basica. CHsCOONa - > Na+ + C H 3 C O O -, CH3COO- + H2O ^ CH3COOH +

OH-, 1964. [V] Indica, tra i seguenti composti, quello che in soluzione acquosa dà idrolisi basica:

A. B. C. D. E.

KCI NH4 CI NaCi NaBr CHsCOONa

►Vedi quiz 1963. 1965. Aggiungendo 18 grammi di HCI (P.M. = 36) e 22 grammi di NaOH (P.M. = 40) a un litro d'acqua, il pH risultante sarà:

A. B. C. D. E.

uguale a 5 basico compreso tra 2 e 5 acido neutro

► HCI + NaOH -> H2 O + NaCI, HC118 g/36 = 0,5 moli, NaOH 22 g/40 = 0,55 moli, NaOH > HCI. 1966. Una delle seguenti caratteristiche è comune allo ione am­ monio e allo ione idronio:

A. B. Ci D. E.

le spiccate proprietà basiche la carica negativa la carica positiva l'energia di legame tra gli atomi costituenti le rispettive molecole l'ibridazione sp2

►Si tratta in entrambi i casi di cationi monovalenti: NH4+ e H30+. 1967. [V] Individuare la successione corretta che ordina, in base al pH crescente, le seguenti soluzioni acquose: a) NH3 0,1 M b) HNO3 0,1 M c) KOH 0,1 M d) HN03 0,001 M e) HC11 M

A. B. C. D. E.

e, b, d, c, a e, b, a, c, d e, b, d, a, c a, c, d, b, e c, a, d, e, b

► Infatti, HCI e HNO3 sono acidi forti, NH3 è una base debole e HOH è una base forte.

© Art quiz C H IM IC A

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE PESO EQUIVALENTE E GRAMMOEQUIVALENTE DI UN ACIDO, DI UNA BASE, DI UN OSSIDANTE E DI UN RIDUCENTE

Si definisce grammoequivalente di un acido 0 di una base la quantità di acido/base che è capace di cedere/acquistare un numero di Avogadro di protoni. Allo stesso modo si definisce il grammoequivalente di un ossidante e di un riducente, che è quella quantità capace di acquistare 0 di cedere un numero di Avogadro di elettroni. 1968. [M] Una mole di AI(OH)3 corrisponde a:

A. B. C. D. E.

un sesto di grammoequivalente sei grammoequivalenti un terzo di grammoequivalente tre grammoequivalenti un grammoequivalente

1969. [V] Un grammo equivalente di AI(OH)3 è uguale a:

A. B. C. D. E.

tremoli una mole un terzo di mole sei moli un sesto di mole

1970. Un grammo equivalente di Ca(OH)2 è uguale a:

A. B. C. D. E.

quattro moli un quarto di mole due moli una mole mezza mole

1971.

A. B. C. D. E.

Un grammo equivalente di Na3P04 è uguale a:

sei moli un sesto di mole tremoli una mole un terzo di mole

► Il grammoequivalente di un sale si definisce sulla base del numero di protoni sostituiti dagli ioni positivi del sale. In questo caso 3. 1972. Un grammo equivalente di FeCh è uguale a:

A. B. C. D. E.

un terzo di mole mezza mole una mole quattro moli tre moli

1973. [M] Un grammo equivalente di NH4CI (P.M. = 53,45) pesa:

A. B. C. D. E.

106,9 g 13,36 g 53,45 g 17,8g 26,73 g

1974. Il peso equivalente del calcio (P.A. = 40,08) nel carbonato di calcio è:

A. B. C. D. E.

10,02 13,36 20,04 40,08 80,16

B. C. D. E.

55,84 167,52 13,96 27,92

► Il cloruro ferroso è FeCh. 1976. Il peso equivalente di un acido biprotico:

A. B. C. D. E.

è il doppio del peso molecolare relativo è metà del peso molecolare relativo è espresso da un numero sempre intero corrisponde al peso di una mole espresso in grammi

1977. Quanti equivalenti sono contenuti in una mole di H3PO4?

A. B. C. D. E.

8 3 4 1/3 1

1978. Quanti equivalenti sono contenuti in una mole di AI(OH)3?

A. B. C. D.

2 4 3 1

E. 7 1979.

[M] In una reazione di neutralizzazione si ha sempre che:

A. una mole di base reagisce con una mole di acido B. un grammo equivalente di acido reagisce con un grammo equiva­ lente di base di pari forza C. un grammo di base reagisce con un grammo di acido D. la concentrazione finale degli ioni idrogeno è minore di quella iniziale E. la concentrazione finale degli ioni idrogeno è nulla ► In questo caso la parola neutralizzazione indica il raggiungimento di un valore del pH neutro. Solo così è giustificata nella risposta l'ag­ giunta di "pari forza". In caso di forza differente (per esempio acido debole più base forte) si avrebbe un valore del pH diverso da 7 per idrolisi del sale formato. Spesso nel linguaggio comune l'equivalenza (numero di equivalenti di acido uguale al numero di equivalenti di base) viene descritta anche come neutralizzazione. 1980. Una soluzione 1 N (normale) contiene:

A. B. C. D. E.

1 grammo equivalente di soluto per litro di soluzione 1 grammo di soluto per millimetro cubico di soluzione 1 mole di soluto per 1000 g di solvente 1 grammo equivalente di soluto per 1000 g di solvente nessuna delle precedenti

1981. [O] Una soluzione 2 N contiene:

A. B. C. D. E.

due grammo equivalenti di soluto per litro di soluzione due grammo equivalenti di soluto per 1000 g di solvente due moli di soluto per 1000 g di solvente due moli di soluto per due litri di solvente due grammi di soluto per millimetro cubico di soluzione

1982. Una soluzione 2 N contiene:

A. B. 1975. Il peso equivalente del ferro (P.A. = 55,84) nel cloruro fer­ C. roso è circa: D. A. 18,61 E.

un grammo equivalente di soluto in mezzo litro di soluzione due moli di soluto per due litri di solvente due grammo equivalenti di soluto per 1000 g di solvente due grammi di soluto per millimetro cubo di soluzione due moli di soluto per 1000 g di solvente 787

© A rtquiz CHIM ICA 1983.

A. B. C. D. E.

Per preparare 250 mL di NaOH 1N (P.M.= 40) occorrono:

10 g di NaOH 40 g di NaOH 0,4 g di NaOH 250/40 g di NaOH 250 g di NaOH

► NaOH 1 N corrisponde a 40 g NaOH/L, quindi 10 g/250 mL.

CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE 1990. [V] In una titolazione di 25 mL di una soluzione di HCI (acido cloridrico) sono stati utilizzati 11,5 mL di NaOH (idrossido di sodio) 0,2 M. Qual è la concentrazione della soluzione di HCI?

A. B. C. D. E.

0.02M 0.0092M 0,2M 0,092M 1M

1984. Se una soluzione di HCIO3 ha concentrazione 2 M, la sua ► HCI + NaOH —> H2 O + NaCI. 0,2 M • 11,5 mL = 2,3 mmoli di NaOH, corrispondenti a HCI. 2,3 mmoli : 25 mL = x : 1000 mL, x = normalità sarà:

2,3 • 1000/25 = 92 mmoli/L = 0,092 moli/L, quindi 0,092 M. Un altro modo di fare il calcolo è quello di utilizzare le concentrazioni normali sapendo che al punto di equivalenza di una titolazione acido-base, il numero di equivalenti di acido è uguale al numero di equivalenti di base. Quindi N aV a = N b V b . Nel caso specifico N a • 25 = 11,5 • 0,2, da cui Na = 2,3/25 = 0,092 N. Sia per HCI che per NaOH la normalità è 1985. Una soluzione di acido solforico (H2SO4) 1 M ha normalità: uguale alla molarità. Quindi 0,092 M. A. 0,1 normale SOLUZIONI TAMPONE B. 1 normale • C. 2 normale Si definisce una soluzione tampone una soluzione che si oppone alla D. 0,25 normale variazione del pH per aggiunte moderate di acidi 0 basi. E. 0,5 normale Si tratta generalmente di soluzioni: 1986. Qual è la normalità di una soluzione al 4% di NaOH (P.M. = - di un acido debole e un suo sale con una base forte (la base coniu­ gata) (ad esempio il sistema acido acetico - acetato di sodio); 40)? - di una base debole e un suo sale con un acido forte (l’acido coniu­ A. 0,4 N gato) (ad esempio il sistema ammoniaca - cloruro d'ammonio); B. 0,1 N Le soluzioni tampone sono ampiamente, impiegate in chimica analiti­ C. 1 N ca e in quei processi dove è utile 0 necessario stabilizzare il pH su D. Non è determinabile un valore desiderato. Caratteristica peculiare di questo genere di E. 4N soluzioni è il potere tamponante, definito comunemente come la ►4 g NaOH/100 mL, quindi 40 g/L. 40 g/40 = 1 mole/L, cioè 1 M. quantità di acido 0 base forte da aggiungere a una soluzione tampo­ ne per ottenere una variazione di pH unitaria. Essendo P.E. = P.M., 1 M = 1 N. Confronto tra soluzione tamponata e non tamponata: per aggiunta di 0,01 mol di un acido forte (ad esempio, acido cloridrico) a 1 L di ac­ 1987. [M] La normalità di una soluzione di Ca(OH>2 0,5 M è: qua distillata il pH passa da 7 a 2. Un salto di 5 unità che corrisponde A. 0,25 N a un aumento di 100.000 volte della concentrazione di ioni H+ liberi. B. 1 N Per aggiunta della stessa quantità di acido forte a una soluzione C. 5 N tampone contenente 0,1 mol/L di acido acetico e 0,1 mol/L di acetato D. 0,5 N di sodio il pH passa da 4,75 a 4,65. Un salto di sole 0,1 unità. E. 30,0 N A. B. C. D. E.

4N 0,5 N 0,25 N 2N 1N

► P.E. = 1/2 P.M. quindi N = 2 M, da cui 1 N.

1991. Che cos'è una soluzione tampone?

A. una soluzione con pH = 7 B. una soluzione che mantiene inalterato il valore del pH per aggiun­ 1988. Sapendo che il peso formula dell'acido fosforico (H3PO4) è ta di acidi 0 di basi 98, una soluzione contenente 196 g per litro ha la seguente con­ C. una soluzione che mantiene inalterata la sua concentrazione centrazione normale: D. una soluzione con elevata capacità termica A. 6 E. una soluzione igroscopica (che assorbe acqua) B. 0,5 C. 2 ►La dizione più corretta sarebbe “una soluzione che fa variare di D. 4 poco il valore del pH per aggiunte non elevate di acidi 0 di basi”. E. 8 ► P.E. = 1/3 P.M. 196 g/98 = 2 moli/L, cioè 2 M; 2 M • 3 = 6 N.

1992. Le soluzioni tampone servono a:

A. limitare le variazioni di pH di una soluzione B. acidificare una soluzione 1989. Il valore della concentrazione espressa in normalità di una C. mantenere la neutralità di una soluzione soluzione 0,2 molare di acido fosforico è: D. modificare il pH di una soluzione A. 0,2 normale E. neutralizzare il pH di soluzioni acide 0 alcaline B. 0,4 normale C. 0,6 normale 1993. Le soluzioni tampone hanno la proprietà di: D. 0,03 normale A. mantenere costante il valore di pressione osmotica di una solu­ E. 0,15 normale zione B. mantenere costante la velocità di una reazione dopo aggiunta di ►Vedi quiz 1988. acidi 0 basi 788

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CAP. 9. LE REAZIONI CHIMICHE C. segnalare eventuali variazioni di pH della soluzione D. limitare la variazioni di pH della soluzione dopo moderata aggiun­ ta di acidi 0 basi forti E. limitare le variazioni di osmolarità di una soluzione dopo aggiunta di sali

► La base forte trasforma solo una parte dell’acido debole nel suo sale ( 0 meglio nella sua base coniugata). La miscela acido debole/base coniugata (sale) è un tampone se il rapporto tra le due so­ stanze è vicino ad 1.

2000. Quali delie seguenti soluzioni, quando miscelate assieme, 1994. [M/O] Una proprietà che caratterizza le soluzioni tampone potrebbero formare una soluzione tampone? 1. CH3COOH + CH3COONa è che il valore del pH: 2. H2SO4 + Na2S04 A. è sempre inferiore a 3

B. C. D. E.

è sempre superiore a 11 non varia mai dipende solamente dalla concentrazione di acido non varia significativamente per aggiunte moderate di acidi 0 basi forti

3.

H3PO4 + NasP04

A. B. C. D. E.

Solo la 3 Solo la 2 e la 3 Solo la 1 e la 2 Solo la 2 Solo la 1

1995. L’anidride carbonica viene trasportata nei plasma sotto ► Infatti una soluzione tampone è costituita da un acido debole e forma di ione bicarbonato, grazie all'intervento di un enzima, dalla sua base coniugata. La 2 contiene un acido forte. La 3 contiene presente nei globuli rossi, chiamato anidrasi carbonica. Lo ione un acido debole ma non la sua base coniugata. bicarbonato HCO3' ha anche una funzione tampone. Quale tra queste affermazioni è CORRETTA? 2001. [M/O] Quale/i delle seguenti affermazioni relative a una A. L'effetto tampone regola la quantità di acidi grassi liberi nel sangue soluzione tampone acida è/sono corretta/e? B. L'effetto tampone regola la quantità di zuccheri nel sangue 1. Il pH non varia qualunque sia la quantità di addo 0 base ag­ C. L'effetto tampone controlla la concentrazione idrogenionica (pH) giunti alla soluzione D. L'effetto tampone non è reversibile 2. È formata da un sale di un acido disciolto in una soluzione E. L'effetto tampone è un dispositivo per regolare la temperatura del dello stesso acido corpo 3. Le soluzioni tampone possono avere solo valori di pH compresi tra 3 e 6 1996. L’acido carbonico è un acido debole e insieme allo ione A. Solo 3 bicarbonato costituisce un sistema tampone presente nel san­ B. Solo 2 gue umano. Cosa accade se il pH del sangue scende sotto il C. Solo 1 e 2 valore fisiologico di 7,4? D. Solo 2 e 3

A. B. C. D. E.

Aumenta la quantità di C032’ nel sangue Aumenta la quantità di H2CO3 nel sangue Aumenta la quantità di HC03‘ nel sangue Aumenta la quantità di HC022’ nel sangue Aumenta la quantità di H3CO2 nel sangue

► Per abbassare il pH del sangue devono essere aggiunti protoni che vengono catturati dallo ione bicarbonato (la base coniugata del tampone) che si trasforma in acido carbonico, la cui concentrazione quindi cresce. 1997. Cosa caratterizza una soluzione tampone?

A. la funzione di controllare le variazioni di pH B. una pressione osmotica nota e costante al variare della tempera­ tura C. la funzione di controllare le variazioni di pressione osmotica D. la stessa pressione osmotica del sangue E. una concentrazione fisiologica di glucosio 1998. [M/PS] Una soluzione tampone è caratterizzata da:

A. un pH identico a quello del sangue B. una concentrazione fisiologica di glucosio C. una pressione osmotica nota e costante D. la capacità di mantenere costante, entro certi limiti, il pH E. una pressione osmotica identica a quella del sangue 1999. Una soluzione tampone è data dalla miscela di:

A. B. C. D. E.

un acido debole ed una base forte a pari concentrazione un acido debole a concentrazione maggiore della base forte una base forte ed il sale di un acido forte un acido forte ed una base forte a pari concentrazione un acido ed il sale di una base forte

E. Solo 1 ► Si noti che l’affermazione 2 è corretta solo se l’acido è debole. L’affermazione 1 è errata perché un tampone finziona solo per mo­ derate aggiunte di acido 0 di base. L’affermazione 3 è errata perché si possono preparare tamponi a qualsiasi valore di pH in dipendenza dell’acido 0 della base deboli usate. 2002.

Una soluzione tampone:

A. B. C. D.

possiede per definizione un valore di pH prossimo alla neutralità impedisce reazioni di rapida ossidazione è una soluzione isotonica può essere costituita da una base debole in presenza del suo acido coniugato E. può essere costituita da un acido forte in presenza della sua base coniugata

2003. Quale delle seguenti soluzioni costituisce un sistema tampone?

A. B. C. D. E.

un sale acido un sale basico un acido forte e un suo sale un acido debole parzialmente titolato con una base forte una base forte parzialmente titolata con un acido forte

►Vedi quiz 2004. 2004.

A. B. C. D. E.

Il sistema tampone è formato da:

acidi forti e basi forti acidi 0 basi deboli in parte salificati un acido debole aggiunto a NaCI sali di acidi forti soluzioni diluite di acidi deboli 789

© A rtquiz CHIM ICA 2005. [V] Miscelando quantità equimolari di ammoniaca e cloru­ ro di ammonio in acqua si ottiene:

A. B. C. D. E.

una soluzione tampone una soluzione acida un miscuglio eterogeneo un precipitato una soluzione neutra

2006. Se aggiungo NH4CI a una soluzione di ammoniaca:

A. B. C. D. E.

posso ottenere una soluzione tampone il pH diventa più basico si forma urea il pH non cambia la pressione osmotica della soluzione diminuisce sensibilmente

2007. Una soluzione contenente una base debole e un suo sale con un acido forte viene detta:

A. B. C. D. E.

tampone alcalina fisiologica normale acida

CAP. io. CINETICA CHIMICA ► Il pH di una soluzione tampone dipende unicamente dal rapporto tra la concentrazione dell’acido e la concentrazione della base co­ niugata, che non cambia apprezzabilmente in seguito alla diluizione. 2012. [M] Il pH di una soluzione tampone di un acido debole cor­ risponde al pK dell’acido quando:

A. il rapporto tra la concentrazione dell’acido debole e la concentra­ zione del suo sale è pari a 10 B. nel tampone è presente anche un acido forte C. ne! tampone è presente anche una base forte D. la concentrazione dell’acido debole è uguale alla concentrazione del suo sale E. la concentrazione dell’acido debole è uguale alla metà della con­ centrazione del suo sale 2013. [V] Se un litro di soluzione tampone a pH = 4 viene diluito con acqua a 10 litri, il pH della soluzione ottenuta è:

A. B. C. D. E.

6 4 9 10 8

2008. In una soluzione tampone, se aggiungo dell'acido debole:

2014. [V] Se una soluzione tampone (1 litro) a pH = 4 viene dilui­ ta con acqua (a 10 litri), il pH della soluzione ottenuta è circa:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

il pH non cambia si forma un precipitato rosa la soluzione evapora rapidamente il pH si abbassa il pH si alza

► Il pH si abbassa poco, ma si abbassa. Per cui anche la risposta D è teoricamente accettabile. Tuttavia la risposta A è la più corretta tra le due. 2009. Quali sono i principali sistemi tampone del sangue:

A. B. C. D. E.

glicerolo e glucosio fosfati e carbonati nitrati e fosfati proteine e carboidrati cloruri e fosfati

2010. [M] Il principale tampone all'Interno delle cellule per man­ tenere invariato il pH è la coppia H2P04' e HP042\ Quali delle seguenti reazioni tampona un aumento del pH?

A. B. C. D. E.

HPO42- + H+ —> H2PO4HPO42' + OH- -» H2PO5 + H2O H2PO4- + OH- -» HPO42- + H2O HPO4 2" 1 H+ —> H3PO4 HPO4 2" + OH- —► H3PO4

►Quando c’è un aumento del pH (pH basico) tende ad aumentare la presenza di ioni idrossido OH- che vengono tamponati dagli ioni diidrogeno fosfato H2P04'(acidi) con formazione dello ione idrogeno fosfato HPO4 - e acqua. 2011. Se un litro di una soluzione tampone formata da un acido debole e un suo sale con una base forte viene diluito con acqua a 3 litri, il pH della soluzione ottenuta:

A. B. C. D. E.

diventa basico resta invariato diminuisce diventa acido aumenta

790

5 4 0,4 9 8

2015. Se un litro di soluzione tampone a pH = 6,3 viene diluito con acqua a 100 litri, il pH della soluzione ottenuta è:

A. B. C. D. E.

6,3 4,3 7,3 8,3 9,3 CINETICA CHIMICA VELOCITÀ DI UNA REAZIONE E PARAMETRI CHE LA INFLUENZANO

2016. La velocità di una reazione chimica:

A. B. C. D. E.

diminuisce con l’aumentare della temperatura non cambia al variare della temperatura dipende sempre dalla concentrazione dei reagenti è sempre indipendente dalla concentrazione dei reagenti aumenta con l'aumentare della temperatura

2017. La costante di velocità di una reazione dipende:

A. B. C. D. E.

dalla temperatura da tutte queste variabili dalla pressione dalla concentrazione dei reagenti da nessuna di queste variabili

2018. [V/PS] Al crescere della temperatura, la velocità di una reazione chimica:

A. è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta B. cresce in ogni caso al crescere della temperatura C. cresce al crescere della temperatura nelle reazioni esotermiche, decresce al crescere della temperatura in quelle endotermiche D. è direttamente proporzionale alla temperatura centigrada E. cresce al cresce della temperatura nelle reazioni endotermiche, decresce al crescere della temperatura in quelle esotermiche

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CAP. io. CINETICA CHIMICA 2019. Con l'aumento della temperatura la velocità di una reazio­ ne chimica:

A. B. C. D. E.

cresce con legge esponenziale cresce con legge di proporzionalità diretta non varia diminuisce nessuna delle precedenti

2025.

L'energia di attivazione di una reazione rappresenta:

A. l'energia liberata durante il procedere di una reazione B. l'energia che si libera una volta che la reazione è innescata C. l'energia che si deve fornire solo nella fase iniziale di qualsiasi reazione D. la barriera energetica che i reagenti devono superare per tra­ sformarsi nei prodotti E. la differenza fra l’energia dei prodotti e quella dei reagenti

2020. Affinché possa avvenire una reazione quando le molecole en­

trano in collisione tra di loro è necessario che si verifichino due con­ dizioni. Innanzitutto devono avere sufficiente energia per reagire ed in secondo luogo devono avere il giusto orientamento. Quanto detto implica che le estremità delle molecole che stanno per reagire devo­ no entrare in contratto tra di loro. L’innalzamento della temperatura accelera una reazione chimica. Quale delle seguenti opzioni rap­ presenta la possibile causa di ciò? 1. Avviene un maggior numero di collisioni 2. La collisione media ha più energia 3. L’orientamento delle molecole è più favorevole

A. B. C. D. E.

Solo la 2 e la 3 Solo la 1 e la 2 Solo la 2 1,2 e 3 Solo la 1 e la 3

2021. La velocità di una reazione rappresenta:

A. la quantità totale di prodotti ottenuti in un determinato tempo B. la diminuzione della concentrazione di un reagente nell'unità di tempo C. il prodotto delle concentrazioni dei reagenti D. il tempo necessario per trasformare tutti i reagenti nei prodotti E. l'energia cinetica posseduta dalle molecole di reagenti

2026.1 catalizzatori sono:

A. B. C. D. E.

altro nome per gli elementi del I gruppo del sistema periodico sostanze che fanno variare la K di equilibrio di una reazione specie di catodi acceleratori di reazione collanti potentissimi per attaccare il ferro

2027. [M/PS] Un catalizzatore ha sempre l’effetto di:

A. B. C. D. E.

innalzare il valore dell'energia di attivazione aumentare il rendimento di reazione far avvenire reazioni non spontanee aumentare la velocità di reazione spostare l'equilibrio di reazione verso i prodotti

2028. [M/O] Quando un catalizzatore è aggiunto ad una reazione chimica, quale/i dei seguenti eventi accade/ono? 1. L'energia di attivazione viene abbassata 2. La quantità finale di prodotto aumenta 3. Aumenta la velocità di formazione dei prodotti

A. B. C. D. E.

Solo 1 e 2 Solo 2 Solo 3 Solo 1 Solo 1 e 3

2022. La velocità di una reazione chimica:

A. B. C. D.

dipende dalle concentrazioni di reagenti e prodotti è sempre costante dall’inizio alla fine di una reazione non dipende dalla concentrazione dei prodotti è influenzata dalla concentrazione dei prodotti che si accumulano col suo procedere E. raddoppia raddoppiando la concentrazioni di reagenti e prodotti

2023.

La velocità di una reazione chimica:

A. dipende sempre dalie concentrazioni del reagente presente in minor quantità B. dipende dalla concentrazione di prodotti che si accumulano C. è sempre indipendente dalle concentrazioni dei reagenti D. può dipendere dalla concentrazione di uno o più reagenti E. è determinata dal valore della costante di equilibrio della reazione ► La velocità non dipende spesso dalla concentrazione di tutti i suoi reagenti, perché può avvenire a stadi e lo stadio lento, che influenza il processo complessivo, può essere dipendente solo dalla concen­ trazione di un reagente. 2024.

A. B. C. D. E.

La velocità di una reazione di prim’ordine:

è funzione del quadrato della concentrazione dei reagenti non subisce variazioni raddoppia diminuendo la temperatura diminuisce nel tempo ha un andamento non prevedibile

► Infatti, essa è funzione della concentrazione del reagente.

2029. L'aggiunta di un catalizzatore a una miscela di reazione ha lo scopo di:

A. bloccare in modo irreversibile il processo reattivo B. spostare l'equilibrio verso i prodotti C. modificare (aumentare) la velocità di una reazione di per sé spon­ tanea D. acidificare il mezzo di reazione E. far avvenire una reazione di per sé non spontanea (termodinami­ camente impossibile) 2030. Un catalizzatore è una sostanza che:

A. fa aumentare la velocità della reazione diretta, consumandosi completamente B. fa trasformare completamente i reagenti in prodotti C. fa avvenire una reazione non spontanea D. si trasforma rapidamente, lasciando inalterati i reagenti E. accelera la reazione, pur trovandosi inalterato alla fine 2031. Quale delle opzioni è il catalizzatore della reazione a due stadi: Cl + 0 3 — CIO + 0 2 CIO + O —> CI + O2

A. Cl B. 0 2

C. O D. 0 3

E. CIO ► Infatti, Cl alla fine lo si trova inalterato. 791

© A rtquiz CHIM ICA 2032.

A. B. C. D. E.

Nelle reazioni chimiche:

il catalizzatore viene consumato con la reazione il catalizzatore abbassa l'energia di attivazione il catalizzatore alza l'energia di attivazione il catalizzatore non cambia l'energia di attivazione il catalizzatore non influenza la cinetica chimica

2033.

In una reazione chimica il catalizzatore agisce:

A. favorendo l'attrazione reciproca fra le molecole dei reagenti B. aumentando la velocità con cui si muovono le molecole dei rea­ genti C. aumentando il numero di urti con cui le molecole di reagenti si urtano per dare i prodotti D. abbassando l'energia di attivazione della reazione E. favorendo le reazioni endotermiche ► La risposta D. è sempre vera. A titolo informativo, sì noti che in qualche caso è vera anche la A. (vedi quiz 2038).

CAP. il. ELETTROCHIMICA B. C. D. E.

polverizzare lo zucchero raffreddare la miscela aggiungere acqua agitare la miscela

► Domanda con il "trucco". Il rallentamento della solubilizzazione dello zucchero avviene abbassando la temperatura indipendente­ mente dalla esotermicità o endotermicità della reazione. ELETTROCHIMICA EQUAZIONE DI NERNST ED ELETTROLISI 2040. [MIPS] La pila è un dispositivo normalmente utilizzato per:

A. B. C. D. E.

trasformare energia chimica in energia elettrica trasformare energia chimica in calore utilizzare energia elettrica per effettuare una reazione chimica trasformare energia potenziale in energia chimica trasformare energia termica in energia elettrica

2034. [M IP S ] I catalizzatori sono sostanze che:

2041. [O] In una pila Daniel il ponte salino serve a ...

A. intervengono sul meccanismo diminuendo il AH della reazione B. innescano le reazioni facendo diminuire il valore dell’energia di attivazione C. innescano le reazioni facendo aumentare la velocità delle particelle dei reagenti D. innescano le reazioni facendo aumentare il valore dell’energia di attivazione E. fanno reagire completamente i reagenti e quindi fanno avvenire completamente la reazione

A. B. C. D. E.

2035. Un catalizzatore agisce:

A. B. C. D. E.

aumentando l'energia cinetica delle molecole rendendo più efficaci gli urti delle molecole reagenti sottraendo i prodotti della reazione mano a mano che si formano facendo aumentare la temperatura di reazione spostando l'equilibrio di una reazione

2036. [M] Indicare l'affermazione che descrive più accuratamen­ te il comportamento di un catalizzatore:

A. diminuisce la costante di equilibrio della reazione B. riduce l'energia di attivazione e quindi aumenta la velocità di rea­ zione C. aumenta la costante di equilibrio della reazione D. aumenta il AG di una reazione e quindi la velocità di reazione E. riduce il AH e quindi la temperatura necessaria per formare i pro­ dotti

garantire la apertura del circuito mediante una corrente ionica. garantire che le due soluzioni abbiano la stessa temperatura garantire la chiusura del circuito mediante una corrente ionica garantire che le due soluzioni abbiano valori costanti di pressione calcolare la f.e.m. (forza elettromotrice)

2042. La forza elettromotrice di una pila si calcola con la legge di:

A. B. C. D. E.

Nernst Avogadro Dalton Nessler Hess

2043. Indicare quale dei seguenti eventi si verifica in una pila.

A. B. C. D. E.

reazione sia di ossidazione che di riduzione all'anodo la semireazione di riduzione all'anodo la semireazione di ossidazione all'anodo la semireazione di ossidazione al catodo reazione sia di ossidazione che di riduzione al catodo

2044. [V] Durante il funzionamento di una pila elettrochimica si ha:

A. B. C. D. E.

una reazione di neutralizzazione una reazione acido-base una reazione di ossido-riduzione solo una reazione di riduzione solo una reazione di ossidazione

2037. Un catalizzatore di una reazione chimica ne modifica:

2045. [V] A 25 °C, l'equazione di Nernst è: E' = E + 60 log [OX]/[R] E'

A. B. C. D. E.

= potenziale di riduzione; E = potenziale di riduzione standard; [OX] = concentrazione dell'ossidante; [R] = concentrazione del riducente. L'equazione di Nernst consente di calcolare il potenziale di riduzione E' di una coppia redox in funzione del rapporto tra le concentrazioni dell'ossidante OX e del riducente R, essendo noto E. Calcolare il

la velocità sia il AG che il AH il AH la costante di equilibrio il AG

2038. Gli enzimi catalizzano le reazioni chimiche. Questo signifi­ ca che:

potenziale di riduzione della coppia redox tampachinone [OX]/tampachinolo [R] (E = ■552 mVolt), per un quoziente tam­ pachinone / tampachinolo = 1000.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

forniscono energia ai reagenti sottraggono energia ai reagenti modificano il AG della reazione aumentano la temperatura delle reazioni le accelerano aumentando la probabilità di collisione tra i reagenti

2039. La solubilizzazione dello zucchero in acqua è un processo endotermico. Per rallentarlo si deve:

A. 792

riscaldare la miscela

-350mVolt -750 Volt -372 mVolt -732 mVolt -400 mVolt

►Viene applicata l’equazione di Nernst, dopo opportuna sostituzio­ ne dei parametri: E’ = -552 + 60 log 1000 = -552 + (60 • 3) = -552 + 180 = -372 mV.

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CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO

2046. Durante l'elettrolisi della soluzione di un sale ferrico, il rio (etano), che secondario (propano), che terziario (2-metilpropano), passaggio di un Faraday depositerà, al catodo: che quaternario (2-dimetilpropano).

A. B. C. D. E.

1/2 grammo atomo di Fe 1/3 di grammo atomo di Fe dipende dalla concentrazione della soluzione 1 grammo atomo di Fe 2 grammi atomo di Fe

► Fe3+ + 3e~ —*■Fe Grammoatomi Fe = Q/n • F = 1/3 • 1 = 1/3. 2047.

In una cella elettrolitica si ha trasformazione di:

A. non si verificano scambi tra differenti forme di energia ma solo ossidazioni e riduzioni B. energia chimica in energia elettrica C. calore in lavoro D. energia elettrica in energia chimica E. calore in energia chimica

2053.

A. B. C. D. E.

2054.

A. B. C. D. E.

Un atomo di carbonio si definisce secondario se:

è direttamente legato ad altri due atomi di carbonio occupa la posizione 2 di un anello aromatico è legato ad almeno due atomi di H è coinvolto in un doppio legame è il secondo della catena carboniosa [O/PS] Un atomo di carbonio si definisce terziario se:

occupa la posizione 3 in un anello aromatico è legato ad altri tre atomi di carbonio è coinvolto in un triplo legame è legato a tre gruppi —OH è il terzo della catena carboniosa

2055. Gli atomi di carbonio deretano sono: 2048. Nell'elettrolisi dell'acqua in quale rapporto stanno i volumi A. uno primario e uno secondario di idrogeno ed ossigeno che si liberano dagli elettrodi? B. entrambi secondari

A. B. C. D. E.

2/1 2/3 1/2 3/1 1/1

C. uno primario e uno terziario D. entrambi primari E. entrambi terziari 2056.

► H20 — H2 +1/2 Oz. 2049. [V] Nell'elettrolisi dell'acqua i volumi di idrogeno e ossige­ no che si liberano agli elettrodi sono in un rapporto di:

A. B. C. D. E.

1:2 1:1 2:1 1:3 3:1

LA CHIMICA DEL CARBONIO IBRIDIZZAZIONE DEL CARBONIO 2050. [V/PS] Un atomo di carbonio si dice primario se:

è ibridato sp ha numero di ossidazione +1 non è coinvolto in troppi legami è legato al massimo a un altro atomo di carbonio è ibridato sp3

2051. Il composto CH3—CH2—CH3 presenta:

A. B. C. D. E.

tre atomi di carbonio primari tre atomi di carbonio secondari un atomo di carbonio primario e due secondari un atomo di carbonio terziario e due primari due atomi di carbonio primari e uno secondario

2052. [M/PS] Un atomo di carbonio viene definito secondario quando:

A. B. C. D. E.

Gli atomi di carbonio del propano, sono:

uno secondario e due primari uno primario e due terziari tutti e tre primari tutti e tre secondari uno primario e due secondari

2057. Un atomo di carbonio è asimmetrico quando:

►Vedi quiz 2048.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

presenta due valenze invece di quattro fa parte della molecola di una ammina secondaria è ibridato sp2 è il secondo della catena carboniosa è legato ad altri due atomi di carbonio

► Mentre il primo atomo di carbonio di una catena di atomi di carbo­ nio è sempre primario, il secondo atomo potrebbe essere sia prima­

A. B. C. D. E.

è legato a quattro gruppi 0 atomi diversi presenta ibridazione sp è legato ad altri 4 atomi di carbonio la molecola che lo contiene presenta elementi di simmetria presenta ibridazione sp2

2058. Se un composto contiene due atomi di carbonio asimme­ trici:

A. B. C. D. E.

contiene un doppio legame tra i due C asimmetrici può esistere in più di due forme è estremamente instabile non contiene atomi ibridati sp3 può esistere solo in due forme

► Infatti, in presenza di atomi di carbonio asimmetrici (stereocentri) il numero massimo di stereoisomeri possibili è 2n, ove n rappresenta il numero di stereocentri presenti. Con 2 stereocentri, gli stereoisomeri possibili sono 4 0 , in presenza di una forma meso, 3. 2059. [V] Se un composto contiene due atomi di carbonio asim­ metrici:

A. B. C. D. E.

non contiene atomi ibridati sp3 può esistere solo in due stereoisomeri può esistere in più di due stereoisomeri è estremamente instabile contiene un doppio legame tra i due C asimmetrici

2060. [M/V/PS] Due atomi di carbonio asimmetrici sono entrambi:

A. B. C. D. E.

appartenenti alla serie stereochimica D legati agli stessi raggruppamenti ibridati sp3 non ibridati ibridati sp 793

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CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO

► Un atomo di carbonio asimmetrico (stereocentro), è un carbonio al quale sono legati quattro sostituenti diversi. Affinché ciò si verifichi è necessario che il carbonio risulti tetracoordinato, quindi caratterizzato da una ibridazione sp3. 2061. Qual è il costituente chimico della materia vivente più im­ portante?

A. B. C. D. E.

molibdeno rame cadmio silicio nessuno degli elementi proposti

► Il più importante (forse sarebbe stato più corretto “il più diffuso”) è il carbonio. ISOMERIA

Due composti con uguale formula molecolare (bruta o grezza) ma diversa struttura si dicono isomeri. Questi possono essere: - Isomeri strutturali o di struttura, se hanno formula molecolare iden­ tica ma legami tra gli atomi di tipo diverso. Vengono anche chiamati isomeri di catena o di posizione. Ciò implica differenti proprietà fisi­ che e chimiche, dovute alla differenza dei legami tra gli elementi che compongono la molecola. - Stereoisomeri, se hanno formula molecolare identica, stessi legami, ma diversa orientazione spaziale degli atomi tale da renderli non sovrapponibili. La stereoisomeria può essere geometrica o ottica. La stereisomeria geomètrica (cis-trans) presuppone il diverso orien­ tamento riferito a un doppio legame C=C o al piano di un anello. La stereoisomeria ottica è una conseguenza della chiralità molecolare. Sono detti enantiomeri (isomeri ottici o antipodi ottici) due molecole identiche in tutto ma non sovrapponibili tra loro, che sono una l'im­ magine speculare dell'altra. Le molecole che manifestano questa isomeria sono dette chirali; la chiralità è la proprietà delle molecole di essere non sovrapponibili alla propria immagine speculare. La chira­ lità molecolare spesso discende dalla presenza nella strutta di uno o più stereocentri. Un atomo di carbonio si definisce stereocentro (ste­ reogenico, asimmetrico) quando è legato a quattro gruppi molecolari diversi. Una miscela 1:1 di due enantiomeri viene detta racemo e rappresen­ tata con i simboli (R, S), (cf, I) o (±). Il processo attraverso cui da un racemo vengono separati i due enantiomeri puri viene detto risolu­ zione. Due molecole enantiomere possiedono le medesime proprietà fisi­ che, tranne una: la capacità di ruotare il piano della luce polarizzata. Tale capacità, definita potere rotatorio, è uguale in valore assoluto ma opposta di segno per ognuno dei due enantiomeri. 2062. Si definiscono isomeri composti diversi che:

A. B. C. D. E.

presentano la stessa formula grezza o molecolare differiscono solo per la presenza di legami multipli presentano le stesse proprietà chimiche appartengono alla stessa classe di composti organici differiscono solo per la presenza di isotopi

2063. [M] Si definiscono isomeri, composti...

A. B. C. D.

che appartengono alla stessa serie omologa che non appartengono alla stessa serie omologa che hanno gli stessi punti di fusione che hanno la stessa formula molecolare e diversa disposizione nello spazio E. con diversa formula molecolare ma stessa disposizione nello spazio 794

2064. Due composti si definiscono isomeri quando:

A. B. C. D. E.

presentano la stessa reattività chimica presentano lo stesso concatenamento di atomi di carbonio hanno lo stesso numero di atomi di carbonio sono costituiti dagli stessi elementi hanno in comune gli elementi che li costituiscono e il numero di atomi di ciascun elemento

2065. Due composti con medesima formula bruta, ma struttura diversa, si dicono:

A. B. C. D. E.

isotopi idrocarburi omogenei inerti isomeri

2066. Gli isomeri strutturali sono composti che hanno:

A. B. C. D. E.

uguale formula bruta e struttura uguale formula bruta ma differente peso molecolare uguale formula bruta ma differente struttura uguale struttura ma differente formula bruta uguale struttura e formula bruta ma sono immagini speculari l'uno dell'altro

2067. Quale delle seguenti coppie di sostanze rappresenta due isomeri?

A. B. C. D. E.

Metanolo, etanolo Acetone, formaldeide Benzene, toluene Etanolo, dimetiletere Cloroformio, tetracloruro di carbonio

► Essi hanno infatti la stessa formula grezza C2 H6 O. 2068. La presenza in un composto di un solo atomo di carbonio stereogenico (0 asimmetrico):

A. non implica necessariamente che la molecola sia chirale B. è condizione necessaria e sufficiente perché il composto esista in quattro forme isomeriche C. è condizione sufficiente perché il composto possa avere due for­ me isomere D. implica che la sua molecola presenti isomeria di catena E. non determina chiralità nella molecola 2069. La formula grezza C6H12O6 rappresenta:

A. B. C. D. E.

non corrisponde ad alcun composto anche altri esosi isomeri il solo glucosio l'acido acetico il benzene

2070. [MIPS] Quali delle sostanze di formule: A)CH3-C H 2CI B)CH3-CHCÌ 2 C) CH3-CCI3 D) CH2CÌ-CH2CI sono isomere tra loro?

A. B. C. D. E.

AeC AeB BeD BeC AeD

2071. [V] Indicare, tra le seguenti sostanze di formule: A) CH3—CH2Br B)CH3-CHBr 2 C) CH3-C B r 3 D) CH2B r-C H 2Br quali sono isomere tra loro.

A.

BeC

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO B. C. D. E.

B eD AeD AeB AeC

2078. Nell'etilene e nel propilene può esistere isomeria cis-trans?

A. B. C. D. [M/O/PS] Quanti isomeri strutturali della molecola C4HgBr E.

2072. esistono?

A. B. C. D. E.

2 5 6 3 4

2079. Il dimetilchetone e l'aldeide propionica:

► 1) CH2B r-C H 2 - C H 2 - C H 3; 2) CH3-C H B r-C H 2- C H 3; 3) CH2Br—CH—CH3; 4) CH3-C B r-C H 3

I

I

ch3

ch3

2073.1 composti A e B sono: (A) (B) CH3-C H 2 CH3-C H 2-C H -C H 2—CHj

I

CH3—CH—CH2—CHj

A. B. C. D. E.

I

CHj

isomeri di posizione isomeri ottici isomeri funzionali isomeri di catena identici

► È infatti il 3-metil-pentano. 2074. Gli isomeri "cis" e "trans" sono:

A. B. C. D. E.

non esistono queste definizioni isomeri geometrici isomeri ottici tautomeri isomeri conformazionali

2075. Il composto CH3—CH=CH—CH2—CH3 presenta:

A. B. C. D. E.

geometria lineare isomeria geometrica enantiomeria nessun tipo di isomeria proprietà acide

► Infatti, la molecola esiste in 2 configurazioni, cis e trans, dovute alla rotazione inibita attorno al doppio legame C=C. 2076. Quale, tra i seguenti composti, presenta isomeria cis-trans?

A. B. C. D. E.

nel propilene no, nell'etilene sì si, in entrambi si, a temperature elevate nell'etilene no, nel propilene sì no, mai

Ciclopentadiene 1-butene 2-butene Etene Propene

A. B. C. D. E.

sono antipodi ottici sono difficilmente ossidabili hanno entrambi netto carattere acido sono isomeri di struttura hanno lo stesso punto di ebollizione

► Infatti, le formule sono: CH3—CO—CH3 e CH3—CH2 —CHO. 2080. [M/O] L’1-butanolo e il 2-butanolo sono tra loro:

A. B. C. D. E.

enantiomeri isomeri conformazionali isomeri di struttura isomeri configurazionali diastereoisomeri

► Infatti, le formule sono: CH3- C H 2 - C H 2 - C H 2OH e CH3- C H 2-C H O H -C H 3. 2081. [M/O] Quale è la formula bruta del dimetilchetone?

A. B. C. D. E.

C3H4O C3H30 C3HeO C3H30 2

C3H20

►Vedi quiz 2079 0 2083. 2082. [M/O] Quale è la formula bruta dell’aldeide propionica (propanale)?

A. B. C. D. E.

C2H30 2

C3H50 C3H60 C3H602

C2H4O

►Vedi quiz 2079 0 2083. 2083. L'acetone e il propanale:

A. B. C. D. E.

hanno lo stesso punto di ebollizione sono antipodi ottici sono isomeri di struttura hanno entrambi netto carattere acido sono difficilmente ossidabili

► Infatti, le formule sono CH3—CO—CH3 e CH3—CH2 —CHO.

2077. Esaminando la struttura del 2-butene, quanti isomeri geometrici si possono avere?

2084. Alcol propilico normale ed alcol isopropilico sono:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

10 2 4 3 neanche uno

► Vedi quiz 2075.

enantiomeri isomeri ottici non isomeri isomeri cis-trans isomeri di posizione

► Infatti, le 2 molecole sono CH3CH2CH2-O H e CH3CH(OH)CH3.

795

©Artquiz CHIM ICA 2085. [O/PS] Che cosa sono gli enantiomeri? A. isomeri geometrici B. isomeri strutturali senza particolari proprietà C. isomeri ottici che sono l’uno l'immagine speculare dell’altro D. isomeri conformazionali E. isomeri ottici che non sono l’uno l’immagine speculare dell'altro 2086. Si definisce racemo: A. un composto con due centri chirali equivalenti B. una miscela in parti eguali di due enantiomeri C. una qualsiasi miscela di due enantiomeri D. una miscela in parti eguali di due diasteroisomeri E. un composto otticamente attivo 2087. [M/PS] Condizione sufficiente affinché una molecola orga­ nica possieda isomeria ottica è: A. la presenza di almeno un atomo di carbonio chirale B. la presenza di un doppio legame tra due atomi di carbonio C. la diversa posizione di un sostituente lungo la catena di atomi di carbonio D. la presenza di almeno tre atomi di carbonio asimmetrici E. la presenza di un triplo legame tra due atomi di carbonio 2088. Quando si ha l'isomeria ottica? A. quando si ha la presenza di un triplo legame tra due atomi di car­ bonio B. quando si ha la presenza di almeno un carbonio asimmetrico C. quando si ha diversa posizione di un sostituente su una catena di atomi di carbonio D. quando due composti diversi hanno la stessa formula grezza E. quando si ha la presenza di un doppio legame tra due atomi di carbonio

CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO cola di:

A. B. C. D. E.

un triplo legame due gruppi funzionali diversi un doppio legame una struttura ciclica almeno un atomo di C asimmetrico

2093. L'isomeria geometrica, detta anche isomeria cis-trans, è un fenomeno che si verifica nei composti in cui è presente un doppio legame carbonio-carbonio solo se ai due atomi di carbonio impegnati nel doppio legame sono legati due atomi o raggruppamenti atomici diversi tra loro. Quale dei seguenti composti insaturi NON PUÒ pertanto presentare l'isomeria geometrica?

A. B. C. D. E.

1,2 dibromo-1-pentene acido 3-pentenoico acido butendioico 2 ,3-dimetil-2-butene 1,4 difenilbutene

► Infatti, la formula è CH3—C = C —CH3

I I CHs CHs

L' 1,2 dibromo-1-pentene è CHBr=CBr-CH2 -CH 2 -CH 3 (i due Br possono essere in cis 0 in trans); l'acido 3-pentenoico è CH3 -CLRCH-CH 2 -COOH (i due idrogeni legati ai carboni con dop­ pio legame possono essere in cis 0 in trans); l'acido butendioico è HOOC-CH=CH~COOH (i due carbossili possono essere in cis 0 in trans); l'1,4 difenil-1 - butene è C6 H5 -CH=CH-CH 2 -CH 2 -C 6 H5 (esiste anche l'1,4 difenil-2-butene, in cui il doppio legame è spostato più a destra: in ambedue si hanno gli isomeri cis e trans). IDROCARBURI ALIFATICI

2089. [M] L'isomeria ottica è dovuta alla presenza nella molecola di: A. uno o più atomi di C asimmetrico B. una struttura ciclica C. due gruppi funzionali diversi D. un triplo legame E. un doppio legame

Gli idrocarburi sono composti organici binari che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno. Sono l'unica categoria di composti privi di gruppo funzionale. All'aumentare del numero di atomi di carbonio presenti nella catena idrocarburica aumenta di conseguenza e in virtù dell’isomeria il nu­ mero di composti possibili. ■ Dal punto di vista delle proprietà chimiche, gli idrocarburi si distin­ 2090. [O] Quando un composto presenta il fenomeno della ste- guono in due classi principali: 1) Idrocarburi aromatici: dotati di "aromaticità", una proprietà chimica reoisomeria ottica, in esso è presente almeno: impartita dalla presenza di uno 0 più anelli benzenici, che li rende A. un atomo di carbonio ibridato sp particolarmente stabili. B. un atomo di carbonio ibridato sp2 2) Idrocarburi alitatici: non dotati di aromaticità. C. un anello aromatico A seconda dei tipi di legame C-C presenti nella molecola (singolo, D. un doppio legame doppio 0 triplo) e della loro geometria (lineare, ramificata, ciclica), gli E. un atomo di carbonio ibridato sp3 idrocarburi alitatici si dividono inoltre in: 2091. [O] Se la soluzione di un composto è in grado di ruotare il A) Idrocarburi saturi: con soli legami singoli C-C. - alcani ( 0 paraffine): idrocarburi saturi non ciclici, cioè aventi una piano della luce polarizzata: catena non richiusa su sé stessa; hanno formula generale CnH2 n+2 . A A. il composto è sicuramente a catena chiusa B. il composto presenta almeno un atomo di carbonio con ibridazio­ loro volta possono essere lineari 0 ramificati, a seconda che gli atomi di carbonio si susseguano in maniera continua 0 con biforcazioni. ne tetraedrica C. il composto presenta almeno un atomo di carbonio con ibridazio­ - cicloalcani: idrocarburi saturi ciclici, aventi formula generale CnEU. - alchilcicloalcani: idrocarburi saturi costituiti da una catena idrocar­ ne trigonale planare burica ciclica legata ad una catena non ciclica. D. non si tratta di un composto aromatico B) Idrocarburi insaturi: contengono almeno un legame C - C multiplo E. il composto contiene almeno un doppio legame (cioè doppio 0 triplo). ► La luce polarizzata è quella in cui le onde elettromagnetiche vi­ - alcheni (0 olefine): non ciclici e con un legame doppio C=C, aventi brano tutte su un piano. Quando questa luce attraversa una sostan­ formula generale Cnhbn. za chirale il piano di polarizzazione viene ruotato a destra o a sini­ - dieni ( 0 alcadieni), trieni ( 0 alcatrieni), polieni: non ciclici e aventi rispettivamente due, tre 0 molti legami doppi C=C. stra. Questa proprietà è detta anche attività ottica (vedi quiz 2092). - cicloalcheni: ciclici, con un legame doppio C=C, aventi formula ge­ 2092. [M/PS] L'attività ottica è dovuta alla presenza nella mole­ nerale CnH2n-2.

796

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO - alchini: non ciclici e con un legame triplo C=G, aventi formula gene­ rale CnH2n-2. - cicloalchini: ciclici, con un legame triplo, aventi formula generale CnH2n-4.

Le varie tipologie di idrocarburi (alcani, alcheni, ecc.) descritte ven­ gono dette "serie omologhe". Lo stato di aggregazione degli idrocarburi (a temperatura e pressione ambiente) dipende dal loro peso molecolare: gli idrocarburi aventi peso molecolare minore (ad esempio metano, etano, propano) si trovano allo stato gassoso, quelli con peso molecolare più elevato (ad esempio benzene, esano e ottano) sono liquidi e quelli aventi peso molecolare ancora più elevato sono sotto forma di solido ceroso. Gli idrocarburi con cicli formati da meno di sei atomi di carbonio sono particolarmente instabili a causa delle piccole dimensioni dell'anello. Da ciò discende un'elevata tensione d'anello (o "tensione anulare"), in particolare la componente angolare, che si traduce in un'elevata energia immagazzinata nella molecola tendente ad aprire l'anello. In generale gli idrocarburi saturi, benché siano facilmente infiamma­ bili e quindi reagiscano facilmente con l'ossigeno, hanno una relativa inerzia chimica; per tale motivo sono stati denominati originariamente paraffine. Gli idrocarburi contenenti insaturazioni hanno altre proprietà, dovute ai doppi o tripli legami, e sono chimicamente più reattivi nelle posi­ zioni facenti capo al doppio o triplo legame o in quelle immediata­ mente adiacenti. Le molecole degli alcani e dei cicloalcani sono apolari in quanto, an­ che se il legame covalente C-H è debolmente polarizzato, la diffe­ renza di elettronegatività è piuttosto bassa (0,4) e la struttura tetrae­ drica porta a una distribuzione della carica nelle molecole complessi­ vamente simmetrica. Le considerazioni sulla loro struttura molecola­ re trovano conferma nelle prove di solubilità: gli alcani sono praticamente insolubili in acqua, mentre si sciolgono nei solventi apolari. Moltissimi idrocarburi derivano dal processo di raffinazione del petro­ lio, che consiste in un insieme di processi chimico-fisici che hanno lo scopo di ottenere determinati prodotti chimici (miscele combustibili, asfalto, lubrificanti, ecc.) a partire dal prodotto greggio. 2094. Gli idrocarburi sono composti contenenti:

A. B. C. D. E.

idrogeno e ossigeno carbonio, .idrogeno e ossigeno soltanto carbonio e idrogeno carbonio e acqua carbonio, idrogeno e azoto

2095. Gli idrocarburi sono sostanze organiche contenenti sol­ tanto atomi di carbonio e di idrogeno, possono essere classifi­ cati in alitatici e aromatici. Gli idrocarburi alitatici:

A. Si dividono in monociclici (o mononucleari) e policiclici (o polinu­ cleari); questi ultimi si ottengono in seguito alla condensazione di più anelli benzenici B. Possono essere suddivisi in aciclici e ciclici (o aliciclici) a secon­ da che siano a catena chiusa (semplice o ramificata) o a catena aperta C. Si ricavano principalmente dalla distillazione frazionata del ca­ trame di carbon fossile D. Sono gli idrocarburi della serie del benzene E. Sono idrocarburi non contenenti anelli benzenici

2097. In che stato fisico si trovano gli alcani che hanno catene lineari che vanno da 5 a 17 atomi di carbonio? A. gas B. solido C. liquido D. colloidale E. gel 2098. In che stato fisico si trovano gli alcani che hanno catene lineari che vanno da 18 atomi di carbonio in poi? A. colloidale B. gel C. gas D. liquido E. solido 2099.0,75 g di un idrocarburo contengono 0,60 g di carbonio (C = 12, H = 1). Qual è la formula dell’idrocarburo? A. CPU

B. C2H4 C. C2H3 D. C2H6 E. CsHs ► Il numero di atomi dei due elementi è calcolabile dividendo la massa per il peso atomico. Per il carbonio 0,6/12 = 0,05; per l’idrogeno 0,15/1 = 0,15. Il rapporto tra gli atomi di idrogeno e quelli di carbonio è 0,15/0,05 = 3. C2 H6 è l’unico che ha il rapporto giusto: 6/2 = 3. 2100. Cosa si intende per "idrocarburo saturo"? A. Un carboidrato che non può formare ulteriori legami B. Un idrocarburo con legami doppi C. Un idrocarburo con soli legami semplici D. Un idrocarburo con legami tripli E. Un idrocarburo con almeno un legame doppio 0 triplo 2101. Quali sono gli idrocarburi saturi? A. gli alcani B. i composti aromatici C. gli alcheni D. gli alchini E. i dieni 2102. Quali sono gli idrocarburi insaturi? A. ciclopentano B. etano C. butano D. alcheni E. alcani ► In quanto è presente almeno un doppio legame C=C (insaturazio­ ne).

2103. Per quale motivo gli alcheni sono più reattivi degli alcani? A. Per la presenza nella molecola del legame doppio tra carbonio e ossigeno B. Per la presenza nella molecola del legame doppio tra carbonio e 2096.1 composti organici contenenti solo atomi di C e H, vengo­ idrogeno no detti: C. Per la presenza nella molecola del legame tra carbonio e gruppo A. idrocarburi ossidrilico B. grafiti D. Per la presenza nella molecola del legame semplice tra atomi di C. colloidi carbonio D. carboidrati E. Per la presenza nella molecola del legame doppio tra atomi di E. idruri carbonio

797

© A rtq u iz C H I M I C A 2104. [V] Gli alcheni sono composti contenenti almeno un: A. doppio legame tra atomi di carbonio B. triplo legame carbonio-azoto C. legame singolo tra atomi di carbonio D. triplo legame tra atomi di carbonio E. doppio legame carbonio-azoto 2105. [M/O] Individuare l’affermazione FALSA riguardo al doppio legame tra atomi di carbonio. A. È più forte del legame semplice tra atomi di carbonio B. Non è mai presente nei chetoni C. È più debole del legame triplo tra atomi di carbonio D. È presente negli alcheni E. Gli atomi di carbonio che lo formano sono generalmente ibridati sp2

CAP.

1 2

. L A C H IM IC A D E L C AR B O N IO

► Infatti C4 H8 + H2 —> C4 H1 0 . 2112. Il metano è un: A. idrocarburo insaturo B. idrocarburo ciclico C. composto contenente C, H e O D. idrocarburo saturo E. idrocarburo aromatico 2113.11 metano è: A. un gas inerte B. un idrocarburo alifatico C. una miscela di idrocarburi D. un alcol inorganico E. un gas contenuto normalmente nell’aria

2106. Il petrolio è: A. una soluzione di benzene B. una miscela di alcani diversi C. una miscela di idrocarburi D. un idrocarburo particolare E. una miscela di composti inorganici

2114. Quale dei seguenti è un composto alifatico? A. Fenilidrazina B. Naftalene C. Ottano D. Benzene E. Piridina

► Nonostante gli alcani siano i composti prevalenti il petrolio contie­ ne anche idrocarburi aromatici.

2115. Dire quale tra questi composti è l'idrocarburo saturo: A. C5 H1 2 B. C4 H8 C. C3 H6 D. C6 H1 2 E. C1 0 0 H2 2 0

2107. [0] Il petrolio contiene prevalentemente: A. bitumi B. alcoli C. idrocarburi D. composti eterociclici E. carbon fossile 2108. Il petrolio contiene prevalentemente: A. bitumi B. alcoli C. alcani e cicloalcani D. catrame di carbon fossile E. alcheni e alchini

► Infatti, la formula rientra in quella generale CnH2 n+ 2 (n = 5). 2116. Indicare l'idrocarburo. A. CH3 OH B. C6 H1 4 C. CH3 COOH D. CH3 CH2 OH E. HCOOCH2

► Nota: si tratta del quiz n. 30 del Test di ammissione a Veterinaria A.A. 2010/2011. Si contesta la correttezza della risposta data, in quanto P sta per petrolio, infatti il GPL vuol dire Gas di petrolio lique­ fatto. Il propano c’è ma non centra con il nome.

2117. [V] Che cosa si verifica se nella catena di un idrocarburo saturo si sostituisce un atomo di idrogeno con un gruppo fun­ zionale? A. cambiano le proprietà fisiche della sostanza, ma non la massa della molecola B. cambiano le proprietà chimiche della sostanza, ma non la massa della molecola C. cambia la massa della molecola, ma le proprietà chimiche della sostanza restano invariate D. cambiano le proprietà chimiche e fisiche della sostanza e la mas­ sa della molecola E. cambia la massa della molecola, ma le proprietà fisiche della sostanza restano invariate

2110. Come si dividono gli idrocarburi alitatici? A. saturi e aromatici B. aromatici e insaturi C. saturi e insaturi D. ciclici e saturi E. ciclici e aromatici

2118. Quale dei seguenti idrocarburi ciclici NON esiste? A. cicloesano B. ciclopentino C. ciclopropano D. cicloetano E. ciclobutano

2111. Per idrogenazione del butene si ottiene: A. butanolo B. acido butanoico C. butino D. butano E. butanale

2119. Quale di questi composti non è un idrocarburo? A. propano B. etene C. etino D. etano E. etanolo

2109. [V] Nel GPL usato come carburante per motori a scoppio la lettera P sta per: A. propene B. propano C. propanolo D. propantriolo E. propandiolo

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©Artquiz CHIM ICA

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO ► Infatti è un alcol. 2120. Cosa sono gli alcani? A. sono molecole poco reattive e infiammabili B. sono molecole tutte allo stato liquido C. sono molecole ricche di ossigeno D. sono molecole molto reattive e non infiammabili E. sono molecole tutte allo stato gassoso 2121. Gli alcani sono: A. elementi del settimo gruppo del sistema periodico B. idrocarburi saturi C. idrocarburi ciclici D. tutti i metalli del primo e secondo gruppo del sistema periodico E. idrocarburi insaturi

2128.

A. B. C. D. E.

Un idrocarburo contenente tre doppi legami è:

un monoene untriene un alchino untetraene un diene

2129. Gli alchini sono idrocarburi contenenti almeno:

A. B. C. D. E.

due legami doppi un legame doppio un atomo d'azoto un legame semplice un legame triplo

2130. Il triplo legame è il gruppo caratteristico degli:

►Vedi quiz 2101 e 2102. 2122. [M] Qual è lo stato di ibridazione degli orbitali del carbonio nel cicloesano (C6H12 )? A. sp2 B. sp3 C. sp3 d2 D. sp3d E. sp

A. B. C. D. E.

alcheni alchini dieni il quesito è senza soluzione univoca 0 corretta alcani

2131. Date le rappresentazioni delle strutture molecolari riporta­ te in figura si può affermare che:

2123. Tra quelli riportati, indicare il composto più povero d'ossi­ geno. A. chetarle monofunzionale B. alcol monofunzionale C. alcano D. aldeide monofunzionale E. acido carbossilico monofunzionale

A. B. C. D. E.

2124. Un alcano è un composto organico: A. costituito da carbonio, ossigeno e idrogeno B. con proprietà simili agli alcali C. costituito solo da idrogeno e carbonio D. contenente almeno uh atomo di un metallo alcalino E. del quale non è nota l'esatta formula molecolare

2132. Perché gli alcani sono una serie omologa? A. perché gli alcani sono uguali tra loro B. perché tutti gli alcani sono simili tra loro C. perché tutti gli alcani differiscono tra loro di CH2 D. perché tutti gli alcani hanno lo stesso punto di ebollizione E. perché gli alcani sono formati solo da idrogeno e ossigeno

2125. Indicare la risposta esatta: A. il gruppo carbossilico è il gruppo funzionale degli alcoli B. gli esteri sono formati da una reazione di condensazione tra due acidi carbossilici con liberazione di acqua C. il gruppo carbonilico è presente nelle ammine D. le ammidi sono formate da una reazione di condensazione tra un alcool e un’ammina con liberazione di acqua E. un alcano è formato solo da atomi di carbonio e idrogeno e non sono presenti doppi legami carbonio-carbonio nella molecola

A è un alcano, B un alchene e C un alchino A è un alchino, B un alchene e C un alcano A è un alcano, B un alchino e C un alchene A è un alchino, B un alcano e C un alchene A è un alchene, B un alcano e C un alchino

2133. Gli alcani 0 paraffine sono composti cui compete formula grezza: A. dipende dalla lunghezza della catena B. CnH2n+2 C. Cnbhn D. C„H„ E. CnH2n-2

2134. [M] Qual è la formula generale degli alcani? (n = 1,2, 3,4, -.)

2126. Un composto organico insaturo: A. contiene doppi 0 tripli legami tra atomi di carbonio B. contiene almeno due doppi legami C. contiene doppi legami tra atomi di carbonio e ossigeno D. non contiene doppi legami E. contiene doppi legami tra atomi di carbonio è idrogeno

A. B. C. D. E.

2127. Gli idrocarburi insaturi contengono sempre: A. legami multipli fra carboni contigui B. gruppi carbonilici intramolecolari C. atomi di ossigeno D. legami multipli tra il carbonio 1 e il carbonio 2 E. anelli aromatici eterociclici

2135. La formula generale CnfEn è caratteristica: A. dogli alchini e dei cicloalcheni B. dei cicloalcani e degli alcheni C. solo dei cicloalcani D. dei composti aromatici E. degli alcani e degli alcheni

CnH2n CnH2n-6 CnH2n+2 CnhLn CnH2n-2

799

©Artquiz CHIM ICA 2136. La formula bruta C4H10 corrisponde a: A. un’aldeide B. un estere C. un acido carbossilico D. un chetone E. un alcano

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO 2145. [V] Come si chiama il gruppo alchilico che ha formula

—CH2CH2CH3? A. B. C. D. E.

Propanale Propile Propene Pronano Propino

► Infatti, la formula rientra in quella generale CnH2 n+2 (n = 4). 2146. Quale fra questi è il cloroformio? 2137. [V] C5H10 è la formula bruta del:

A. B. C. D. E.

pentano isopentano ciclopentene pentadiene pentene

2138. Dove sono solubili gli alcani?

A. B. C. D. E.

in benzene in H2SO4 concentrato in H2 O in acidi diluiti in nessuno dei solventi proposti

2139. Cosa si ottiene per combustione completa degli alcani?

A. B. C. D. E.

CO2 e CO H2 O e CO CO2 e H2 CO2 e H2 O anidride carbonica e O2

2140. [V] La combustione completa di un alcano in eccesso di ossigeno produce:

A. B. C. D. E.

anidride carbonica e monossido di carbonio anidride carbonica e acqua un chetone e un'aldeide un alchene e monossido di carbonio un alchino e acqua

2141. Il propano appartiene agli:

A. B. C. D. E.

alcani alchini alcheni alcoli composti aromatici

2142. Il butano è un:

A. B. C. D. E.

gas insolubile in acqua idrocarburo aromatico alchene gas solubile in acqua acido carbossilico

2143.11

A. B. C. D. E.

alchino composto aromatico alchene alcol alcano

2144.

A. B. C. D. E.

pentano è un:

L'etano appartiene ai/agli:

composti ciclici composti aromatici alcani alchini alcheni

800

A. CH2CI2 B. C H C b C. CHCU

D. CCI4 E. CH3CI 2147. Come viene chiamato il composto CHCb? A. cloruro di metile B. cloruro di metilene C. tetraclorometano D. cloroformio E. cloruro di metano 2148. Il composto CH3CI, come viene chiamato? A. Cloroformio B. Cloro-etano C. Cloruro di metile D. Cloruro di metilene E. Nessuna delle risposte precedenti 2149. Come viene chiamato il composto CH2 CI2 ? A. cloruro di metano B. cloroformio C. cloro-metano D. cloruro di metilene E. cloruro di metile 2150. La seguente formula di struttura CH2 = CH—CH = CH2 cor­ risponde a: A. butadiene B. 2-butene C. butano D. propene E. 1-butene 2151. A che formula corrisponde il butano? A. C4H12 B. C4H10 C. C3H10

D. C4 H8 E. C4H6 2152. [M] Quale delle seguenti è la formula bruta di un idrocar­ buro lineare monoinsaturo? A. CnH2n-2 B. CnH2n C. CnH2n +2 D. CnHn - 2 E. CnHn+2

2153. [0] La reazione che trasforma gli alcani in alcheni è: A. riduzione B. deidrogenazione C. deprotonazione D. deidratazione E. idrogenazione

©Artquiz CHIM ICA

CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO

► Infatti, si tratta del etene (etilene), CH2 =CH2 . ► Infatti,

- c=cH H

2154. Il 2-pentene ha struttura: A. CH 3 = C H -C H = C H -C H 3 B. CH3-C H = C H -C H 3 C. CH3 =C H -C H 2 - C H 2 - C H 3 D. CH3 - C H 2 -C H = C H -C H 3 E. nessuna delle formule proposte è corretta 2155. Per idrogenazione degli alcheni si ottengono: A. alchini B. aldeidi C. alcani D. idruri E. alcoli

I I

+„ 2

I I I I H H

► Infatti, -C = C ------- * - C - C —

2156. Quale definizione riguardante gli alcheni è corretta? A. sono tutti con catene molto lunghe B. sono catene lunghe ma sature C. hanno un doppio legame tra due C D. hanno un triplo legame tra due C E. sono tutte molecole con catene cortissime 2157. Formano gli alcheni una serie omologa? A. si, perché ogni termine differisce dal successivo per un CH4 B. no perché alcuni sono aromatici e altri alitatici C. no, in nessun caso D. si, perché ogni termine differisce dal successivo per un CH2 E. non c'è relazione tra serie omologa e composti organici 2158. individuare la parola da scartare perché NON può essere riferita agli alcheni: A. paraffina B. etilene C. doppio legame D. ibridazione sp2 E. insaturo ► Infatti, il termine paraffina, sinonimo di poco reattivo, è attribuito agli alcani. 2159. in un alchene il numero degli atomi di carbonio è sempre uguale: A. alla metà dei numero degli atomi di idrogeno B. alla metà del numero degli atomi di idrogeno aumentato di due C. alla terza parte del numero degli atomi di idrogeno D. al numero di atomi di idrogeno E. al doppio del numero degli atomi di idrogeno ► Infatti, la formula generale degli alcheni è CnH2n. 2160. Qual è il termine più semplice della famiglia degli alcheni? A. C3 H6 B. Propilene C. C2H4

D. C2 H2 E. CH4

2161. Con l’idrogenazione del propene si ottiene: A. acido propanoico B. propanolo C. propino D. propanale E. propano ► Infatti, CH3- C H = CH2 + H2 ^ CH3 - C H 2 - C H 3. 2162.1 seguenti sono alcuni composti che possono essere pre­ parati dall’etene, C2 H4 : C2H6, C2H5Br, C2H5OH, CH2BrCH2Br, -(CH2CH2)nQuale di questi composti è ottenuto per ossidazione? A. C2 H5Br B. C2 H6 C. CH2 BrCH2Br D. -(CH2 CH2)nE. C2H5OH ► In C2 H4 il numero di ossidazione del carbonio è -2. Rimane tale in tutti i composti che da esso si ottengono con l'esclusione del CH2 BrCH2 Br, nel quale diventa -1 (quindi si ossida). 2163. [M] Il numero di atomi di H presenti in un alchene conte­ nente n atomi di C è: A. n -2 B. 2n - 2 C. n + 2 D. 2n E. 2n + 2 ►Vedi quiz 2159. 2164. Il fenomeno della risonanza si nota nei dieni: A. ciclici B. dispersi C. cumulati D. isolati E. coniugati 2165. Qual è il nome del C2 H2 ? A. non esiste un tale composto B. etene C. acetilene D. etilene E. etano 2166. [V/PS] Qual è la formula dell’etilene? A. C3He B. C2 H2 C. C2 H6 D. C3 H8 E. C2 H4 2167. Il metano ha formula: A. CH4 B. CHsO C. CH2 D. CH3 E. C2H6 801

©Artquiz CHIM ICA 2168. A che formula corrisponde l'eicosano? A. C12H26 B. C1 0 H2 2 C. C20H42 D. C30H52 E. C14H30

2169. Quale fra i seguenti composti è Tetano? A. C2H6 B. CH4 C. C3 H8 D. C2 H2 E. C2H4 2170. Qual è il nome del C2 H6? A. propano B. esano C. etano D. butano E. etene 2171. La formula del propino è: A. CH 3- C = C H 3 B. CH2 =C=CH2 C. CH3 —C=CH D. CH 3- C H 2=CH 2 E. CH3 -C H =C H 2 2172. Qual è il nome del C3 H8? A. propano B. etano C. butano D. triano E. metano 2173. [M] Quanti atomi di idrogeno sono presenti in una moleco­ la di ciclopentadiene? A. 8 B. 9 C. 7 D. 6 E. 10 ► Infatti, la formula di struttura del ciclopentadiene è:

H

H

2174. L'etene ha struttura: A. B. C. D. E.

H2 C=CH 2 C3H3 H3C-CH3 C2H2 C2H6

2175. [0] Tra i seguenti solventi organici, indicare quello più clorurato. A. B. C. D. E.

para-diclorobenzene clorobenzene diclorometano cloruro di metile cloroformio

802

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO ► infatti, contiene

3

atomi di cloro (CHCb).

2176. Quale dei seguenti composti è un alogenuro alchilico? A. CH3OCH3 B. CH5CI ' C. CHsCI D. CH3COCI E. CH3CH2OH 2177. [MIPS] Qual è la formula bruta del cicloesano? A. CeHio B. CeHe C. C6H12 D. CeHe E. CeHi4 2178. Qual è la natura del composto organico C4 H6? A. ciclobutano B. arene C. butene D. ciclobutene E. butano 2179. [V] Il cicloesene: A. possiede atomi di C ibridati sp B. dà facilmente reazioni di addizione C. possiede tutti i carboni ibridati sp2 D. presenta carattere aromatico E. è costituito da 6 atomi di C e 4 atomi di H 2180. Gli alchini sono: A. composti aromatici B. non esistono C. idrocarburi D. composti alogenati E. radicali alchilici 2181. L'etino è un: A. alcadiene B. alchino C. alchene D. cicloalchene E. alcano 2182. L'acetilene è: A. un alchene B. un idrocarburo saturo C. un fenolo D. un particolare tipo di acetone E. un alchino ► Infatti, si tratta del nome comune del etino, HC=CH. 2183. Che cosa è etino? A. un altro nome dell’acetilene B. un altro nome del propilene C. un alcano D. un cicloalcano E. un alchene 2184.1 prodotti della combustione completa del propene sono: A. CO e H2 O2 B. CO e H20 C. C e CH4 D. CO2 e H2 O E. C e H 2 O

©Artquiz CHIM ICA

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO

2185. [V] Qual è II nome sistematico IUPAC del composto orga­ D. non esiste libero in natura nico con formula: CCI2 HCF2 CCIFH? E. è molto instabile e cancerogeno A. 1,1,3—trifluoro—2,2,3—tricloropropano B. 2,2,3—trifluoro—1,1,3—tricloropropano 2190. Gli idrocarburi aromatici sono: C. 1,1,3—tricloro—2,2,3—trifluoropropano A. quelli ciclici, con particolare struttura elettronica diffusa, a nuvola, D. 1,1,3—trifluoro—1,2,2—tricloropropano che interessa tutto l'anello e il cui esempio più noto è il benzene E. 2,2,3—tricloro—1,1,3—trifluoropropano B. tutti quelli ciclici C. quelli ciclici che possiedono ben definiti doppietti elettronici non ► Il composto è un derivato del propano. I numeri 1, 2 e 3 rappre­ impegnati in legami e con carattere basico sentano i 3 atomi del carbonio nei quali sono inseriti gli atomi di cloro D. tutti quelli, lineari e ciclici, che sono molto volatili e danno quindi e di fluoro. vapore anche a temperatura ambiente E. tutti quelli il cui vapore non è pungente, non è tossico e ha odore 2186. [M/0] Qual è il nome sistematico IUPAC del composto or­ gradevole ganico con formula: CH3CBr2CH(OH)(CH2)4CH3? A. 7,7-dibromo-eptan-6-olo 2191. Un idrocarburo è detto aromatico se: B. 2,2-dibromo-eptan-3-olo A. ha un sestetto elettronico delocalizzato C. 7,7-dibromo-ottan-1-olo B. contiene almeno due doppi legami D. 2,2-dibromo-ottan-3-olo C. ha 6 atomi di carbonio E. 2,2-dibromo-ottan-2-olo D. è insaturo E. è profumato ► Il composto è un derivato dell’ottano. Il nr. 2 indica il carbonio a cui sono legati i due atomi di bromo, li nr. 3 rappresenta il carbonio a 2192. La naftalina appartiene al gruppo: cui è legato il gruppo funzionale OH caratteristico degli alcoli la cui A. degli idrocarburi aromatici desinenza finale è -olo. Il carbonio nr. 1 è definito come l’atomo di B. delle ammine carbonio più vicino ai sostituenti Br e OH. C. degli alcheni D. dei carburi IDROCARBURI AROMATICI E. degli alcani Gli idrocarburi aromatici sono composti che contengono uno 0 più anelli benzenici fusi tra loro. Tutti gli anelli fusi di un idrocarburo aro­ matico giacciono sullo stesso piano, dove si muovono gli elettroni ir delocalizzati. Gli idrocarburi aromatici formano una classe a sé per stabilità e hanno una reattività chimica molto diversa da quella degli idrocarburi alitatici. Un composto eterociclico è una molecola ciclica nella quale uno 0 più atomi dell'anello sono eteroatomi, cioè atomi diversi dal carbonio. Gli eteroatomi più comuni sono: azoto, ossigeno e zolfo. Ciascuno di essi dà origine a vaste famiglie di composti eterociclici. Una prima classificazione dei composti eterociclici si basa sul carat­ tere aromatico 0 meno dell'anello che include l'eteroatomo. Si pos­ sono così distinguere composti eterociclici non aromatici ed eteroci­ clici aromatici (eteroaromatici). Il glucosio in forma ciclica è un com­ posto eterociclico non aromatico in quanto all'interno dell'anello è presente un atomo di ossigeno. La piridina e la pirimidina sono eterocicli aromatici in quanto analoghi al benzene. 2187. Il benzene A. è un composto aromatico contenente 6 atomi di carbonio e 6 atomi di idrogeno B. è un isomero del cicloesano C. è un composto organico contenente 6 atomi di carbonio e 12 atomi di idrogeno D. è un idrocarburo alifatico E. è meno stabile del cicloesano 2188. Il benzene è: A. una olefina B. un idrocarburo aromatico C. un idrocarburo saturo D. una paraffina E. un alcool 2189. Quale definizione sul benzene è corretta? A. è molto stabile e cancerogeno B. non può dare mai composti policiclici C. è molto stabile e non è pericoloso

2193. Un composto organico con formula bruta CeH6 può essere: A. il metilpentano B. il dimetilciclobutano C. il benzene D. l’esano E. il dimetilbutano 2194. Quale tra i seguenti idrocarburi è classificato come “aro­ matico” A. acetilene B. etilene C. benzene D. cicloesene E. esene 2195. [V] Quale tra le seguenti serie di composti è formata solo da composti aromatici? A. Toluene, benzene, butano, pentano B. Acetilene, benzene, toluene, naftalene C. Benzene, toluene, naftalene, fenantrene D. Butano, toluene, etilene, naftalene E. Toluene, naftalene, fenantrene, etilene 2196. Il trimetilbenzene è un: A. idrocarburo aliciclico B. idrocarburo ciclico sostituito C. chetane D. alcol E. acido organico 2197. [M/O] Per quanti atomi di idrogeno il benzene differisce dal cicloesano? A. 3 B. 4 C. 5 D. 2 E. 6

803

©Artquiz CHIM ICA ►Vedi quiz 2187 e 2177.

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO

B. zolfo C. fosforo 2198. Indicare il composto che appartiene agli idrocarburi aro­ D. azoto E. ossigeno matici policiciici. A. cicloesano 2206. Quale di queste sostanze appartiene alla classe dei com­ B. ciclopentene posti eterociclici a carattere aromatico? C. fenantrene D. toluene A. tetraidrofurano B. pirrolo E. benzene C. fenolo 2199. Un composto aromatico consiste di due anelli benzenici D. benzene legati tra loro. Quali delle seguenti possono essere la sua for­ E. cicloesano mula? I.C 10 H8 2. C10 H10 3. C10 H12 4. C12 H10 5. C1 2 H12 2207. [O] Quale tra le seguenti sostanze appartiene alla catego­ A. 1 e 4 ria dei composti eterociclici con carattere aromatico? B. 2 e 4 A. tetraidrofurano C. 3 e 4 B. fenolo D. 2 e 5 E. 3 e 5 C. piridina D. cicloesene E. benzene 2200. Quale definizione sugli aromatici è corretta? A. sono molecole non pericolose e usate per fare i profumi ► Infatti, oltre a essere aromatica, la molecola contiene nel ciclo B. sono esclusivamente i derivati dal benzene a sei atomi di C l'eteroatomo azoto. C. sono molecole stabili e dannosi alla salute D. sono molecole instabili e non pericolose per la salute 2208. La piridina è: E. sono molecole rarissime in natura A. un amminoacido ► Non è proprio una definizione di idrocarburi aromatici, è piuttosto B. un idrocarburo aliciclico C. una ammide una caratteristica, una proprietà. D. un composto aromatico eterociclico E. una ammina terziaria 2201. Qual è tra i seguenti composti quello aromatico? A. acido acetico ALCOLI E FENOLI B. acido butandioico C. acido benzoico Gli alcoli sono composti organici di struttura simile agli alcani in cui D. acido formico un atomo di Idrogeno è sostituito da un gruppo ossidrile OH, aventi E. formaldeide pertanto formula molecolare CnH(2 n* 2 )0 . I più leggeri tra loro sono, a temperatura ambiente, liquidi incolori con ► Infatti, la molecola contiene l'anello del benzene. odori caratteristici e miscibili con l'acqua. 2202. Tra i seguenti composti organici, quale si può definire ete­ La miscibilità in acqua degli alcoli, nonché il loro elevato punto di ebollizione rispetto ad altre molecole organiche di simili dimensioni e rociclico struttura, sono spiegati tramite la formazione di legami a Idrogeno tra A. fenolo l'idrogeno del gruppo OH e l'ossigeno delle molecole vicine. B. benzene Gli alcoli si ottengono sia da fonti naturali che per sintesi. C. furano Esempi comuni di alcoli sono i due più semplici: il metanolo D. nitrobenzene (CH3-OH) e l'etanolo (CH3CH2-OH). Quest'ultimo è l'alcol per anto­ E. cicloottano nomasia, ottenuto in natura dalla fermentazione degli zuccheri e con­ tenuto nelle bevande alcoliche (vino, birra, etc...). ► Infatti, la formula contiene nel ciclo l'eteroatomo ossigeno. Dal punto di vista della loro struttura chimica, gli alcoli sono classifi­ cati come primari, secondari 0 terziari in funzione del numero di 2203. Cos'è il pirrolo? gruppi alchilici legati all'atomo di carbonio cui è legato il gruppo OH. A. un cicloalchene B. un composto eterociclico 2209. La desinenza -olo, in Chimica Organica, è tipica degli: C. un idrocarburo insaturo A. eteri D. un alcano B. alcoli E. un cicloalcano C. alchini D. esteri 2204. La piridina è: E. acidi carbossilici A. un'ammina B. un estere 2210. Qual è il gruppo funzionale degli alcoli? C. un composto eterociclico A. -NH 2 D. un idrocarburo insaturo B. -C =0 E. un idrocarburo aromatico C. -OH D. -CI 2205. Il tiofene è un eterociclo contenente: E. -COOH A. azoto e zolfo

804

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO

© Artquiz C H IM IC A

2211. [M/O] Un alcol primario può essere ossidato a dare prima una aldeide e poi un acido carbossilico. Quale delle seguenti sequenze rappresenta l’ordine corretto di queste reazioni? A. HCOOH — HCHO -> CH2OH B. CH 3 CH(OH)CH 3 -> CH3COCH3 -» CH3CH2COOH

B. C. D. E.

C. CH3CH2CH2CH2OH - * CH3CH2CH2CHO - » CH3CH2CH2COOH D. C H 2=CH 2 -> CH3CHO — CH3COOH E. C4H9CH2OH -» C4H9CHO — C4H9COOCH3

2220. [0] Gli alcoli sono caratterizzati da punti di ebollizione più alti dei corrispondenti alcani. Questo a causa: A. del tipo di legame tra O-C B. dell'elevata simmetria delle molecole C. di ragioni non ben conosciute D. della possibilità di formare dei legami a H E. della polarità della molecola

2212. Gli alcoli sono: A. sostanze a carattere basico B. composti organici contenenti il gruppo -OH C. sali dell'acido pimelico D. idrocarburi ciclici E. composti organici contenenti il gruppo -NH2 2213. L'alcol è un: A. idrossido B. composto inorganico che possiede un gruppo funzionale OH C. composto organico che possiede un gruppo funzionale OH legato a un atomo di carbonio D. composto organico che contiene un atomo di ossigeno legato a due atomi di carbonio E. composto inorganico che contiene ossigeno 2214. L’alcol etilico, che è formato da atomi di carbonio, idroge­ no e ossigeno, è un composto: A. polimerico B. inorganico C. presente in giacimenti minerari D. organico E. basico 2215. In un idrocarburo la sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo ossidrilico (-OH) porta alla formazione di: A. un acido carbossilico B. un alcol C. un’ammina D. un alchene E. un’ammide 2216. Il gruppo ossidrile (-OH) è presente: A. negli alcoli B. nelle ammine C. nei chetoni D. nelle ammidi E. negli idrocarburi

alcolico secondario alcolico primario carbossilico carbonilico

► Le interazioni tra le molecole di alcol sono più forti di quelle pre­ senti nelle molecole dei corrispondenti alcani non solo per la presen­ za dei legami idrogeno (risposta E) ma anche per le interazioni dipo­ lo-dipolo (risposta A). Infatti l'acetone a temperatura ambiente è li­ quido mentre il corrispondente alcano, il propano, è gassoso perché l'acetone è polare, non perché forma legami idrogeno. 2221. Quale delle seguenti sostanze è un alcol? A. acetato di etile B. trifluoroetanolo C. .butanale D. toluene E. cicloesano ► Infatti, la formula è CF3CH2-OH. 2222. Il butanolo è: A. ammide B. alcol C. semiacetale D. estere E. ammina ► Infatti, la formula è CH3 (CH2 )3 -OH. 2223. La formula dell'etanolo è: A. CH3OH B. H2O C. CH3-O-CH3 D. CH3CH2OH

E. Nessuna delle altre risposte è corretta

2224. Il propanolo è un: A. etere B. chetane 2217.11 gruppo (-OH) è presente in tutte le seguenti classi di C. aldeide composti organici: D. alcol A. Ammine, esteri E. idrocarburo aromatico B. Alcoli, acidi carbossilici C. Eteri, ammidi ► Infatti, la formula è CH3 (CH2 )2 -OH. D. Tioli, chetoni E. Idrocarburi, aldeidi 2225. Il glicerolo ( 0 glicerina) è: A. una base 2218. Il gruppo -CH 2 OH è caratteristico: B. un grasso A. degli acidi carbossilici C. un polialcool B. degli alcoli D. un fenolo C. delle aldeidi E. un estere D. degli esteri E. dei chetoni ► È infatti un alcol trivalente la cui formula è: CH2 OH-CHOH-CH 2 OH. Esso contiene due gruppi alcolici primari e 2219. [V] Il gruppo funzionale-CH 2 OH si chiama: uno secondario. I suoi esteri con acidi grassi a catena lunga costitui­ A. alcolico terziario scono i trigliceridi. Vedi quiz 2227.

805

©Artquiz CHIM ICA

CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO

2226. Qual è il nome del composto CICH2 CH2 OH? A. cloropropanolo B. alcol etilico C. cloruro di etile D. 2-cloroetanoio E. cloro etanolo

2235. Quale delle seguenti sostanze è un alcol? A. CH3CH2OH B. CH3COCH3

2227.11 gliceroloè: A. un alcol trifunzionale B. una ammina terziaria C. un potente esplosivo D. un ormone pancreatico E. un'importante proteina

2236. Il composto CH3 -C H O H -C H 2 -C H 2 -C H 3 rappresenta: A. un etere B. un idrocarburo C. un amminoacido D. un alcol E. un acido

2228. Quali delle seguenti sostanze non è un alcol alifatico? A. 1-butanolo B. metanolo C. etanolo D. 1-decanolo E. fenolo

2237. Il seguente composto appartiene alla categoria: R-- C H - R

► Infatti, la molecola contiene l'anello aromatico. 2229. Il fenolo è: A. un idrocarburo alifatico B. un'ammina C. un alcol aromatico D. un acido carbossilico E. un chetane ► Infatti,

la

formula è

C 6 H 5 -O H .

2230. Quale dei seguenti composti è un alcol? A. CH 3-CH 2-CO O H B. CH3-CH2-CH2OH C. (CH3)2CH-CH3 D. CH 3-CH 2-CH 2-N H 2 E. COOH-COOH 2231. Qual è la formula dell’alcol etilico? A. CH3CH2OH B. H2CO4 C. H2CO3 D. CH4OH E. CH3CHOH

2232. Il nome del composto CH3CH2 OH è: A. aldeide acetica B. acido propionico C. acido acetico D. alcol etilico E. aldeide etanoica 2233. La formula bruta dell’etanolo è: A. C3 H8 O B. C3H4O C. C2 H2 O D. C2H6O E. C4H7O 2234. Quale dei seguenti composti è un alcol? A. CH3CH2CH3 B. COOH-COOH C. C H 3 -C H 2 -C O O H D. C H 3 -C H 2 -C H 2 -N H 2

E. nessuno di quelli proposti

806

C. CH3CHO D. CH3COOH

E. CH4

A. B. C. D. E.

OH alcoli secondari alcoli primari eteri aldeidi chetoni

2238. [V\ Il composto CH2 OH—CHOH—CH2 OH è: A. un alcol terziario trivalente B. un alcol trifunzionale due volte secondario e una volta primario C. un alcol trifunzionale due volte primario e una volta secondario D. un alcol terziario due volte monofunzionale e una volta bifunzionale E. un alcol trifunzionale primario 2239. Gli alcoli monofunzionali sono composti organici conte­ nenti: A. un ponte di ossigeno tra due residui B. un gruppo ossidrilico C. un gruppo amminico D. un gruppo tiolico E. un gruppo carbossilico 2240. [V] Un alcol si dice terziario quando: A. l'ossidrile è legato al terzo atomo di carbonio B. per ossidazione fornisce tre molecole di acido C. contiene tre ossidrili D. contiene tre atomi di carbonio E. l'ossidrile è legato a un carbonio terziario 2241. [V] Mediante una reazione di deidrogenazione, da un alcol secondario si ottiene: A. un alchene B. un etere C. unaammide D. una aldeide E. nessuno dei composti indicati nelle precedenti risposte ► Infatti, si ottiene un chetane. 2242. [M] Mediante una reazione di deidrogenazione, da un alcol terziario si ottiene: A. unaammide B. una aldeide C. un alchene D. un etere E. nessuno dei composti indicati nelle altre risposte

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO ► Infatti, non reagisce, non essendoci Idrogeno legato all’atomo di carbonio terziario che porta O-H. 2243. Il metanolo ha formula: A. CH2 OH B. H2C = 0 C. HCOOH D. C H 3 -C H 2 -O H E. CH3OH

I

I

-

h 2o

1

1

► Infatti, - C - C - ^ - C = C J h li 2251. Quale dei seguenti composti possiede nella molecola me­ no atomi di ossigeno? A. glicerolo B. diidrossi acetone C. dialdeide D. acido carbossilico E. alcol etilico

2244. La glicerina è: A. un alcol primario B. non è un alcol C. un alcol esterificato D. un alcol terziario E. un propantriolo

► Infatti, il composto contiene solo un atomo di ossigeno (CH3 CH2 -OH). 2252. [M] Quale dei seguenti composti possiede nella molecola non più di un atomo di ossigeno? A. alcol etilico B. glicole C. dialdeide D. acido acetico E. diidrossichetone

2245. Il glicerolo è: A. 1,2,3-propantriolo B. un lipide C. alcol etilico D. un amminoacido E. un acido 2246. Indicare quale fra i seguenti nomi si riferisce al glicerolo: A. etanolo B. butanolo C. 1,2,3-propantriolo D. pirrolo E. furano 2247. Quale dei seguenti composti è un fenolo? A. COOH-COOH B. CeHsOH C. (CH3 )2 —CH2 —CH3 D. C H 3 -C H 2 -C O O H E. C H 3 -C H 2 -C H 2 O H 2248. A quale delle seguenti formule corrisponde l'etanolo? A. C2H4O2 B. C2 H60 C. C2H4O

D. C3HeO E. CsHsO 2249. [V/PS] Quale dei seguenti composti si ottiene addizionan­ do acqua a un alchene? A. alcano B. alcol C. chetane D. etere E. aldeide ► Infatti, — C=C — + H20 —>—• C —- C —

I

► Infatti, la formula è CH3CH2—OH. 2253. Quale, tra le seguenti coppie di composti, può essere uti­ lizzata per ottenere un alcol secondario? A. Chetane e riducente B. Aldeide e ossidante C. Etere e ossidante D. Aldeide e riducente E. Acido e riducente 2254.1 tioli contengono la funzione: A. -S O 2-O H B. - S - S -

C. -SH D. -S -O H E. -S O -O H

► I tioli possono essere visti come tioalcoli, alcoli nei quali l’atomo di ossigeno è sostituito dall’atomo di zolfo, che appartiene allo stesso gruppo dell’ossigeno. Questa funzione è presente nell'aminoacido cisteina. 2255.1 tioli sono composti organici contenenti: A. Zolfo B. Fluoro C. Fosforo D. Titanio E. Azoto ETERI

I

Gli eteri sono composti organici aventi gruppo funzionale C-O-C, in cui l’atomo di ossigeno ha legati a sé due gruppi alchilici 0 arilici. A 2250. [V/PS] Per disidratazione (perdita di H2 O) degli alcoli si temperatura e pressione ambiente, tendono a essere più volatili degli alcoli loro isomeri, questo perché, a differenza di questi ultimi, possono ottenere: non possono formare legami a Idrogeno intermolecolari. A. chetoni La possibilità di formare legami a Idrogeno con l'acqua conferisce B. alcani agli eteri più leggeri una buona miscibilità con essa. C. alchini Sono composti in genere poco reattivi: questo li rende utili come sol­ D. alcheni venti per molte reazioni. E. acidi carbossilici OH H

807

©Artquiz CHIM ICA L'esempio più comune, nonché "etere" per antonomasia, è l'etere etilico, o dietiletere, avente formula di struttura CH3CH2-O-CH2CH3. Una classe speciale di eteri è quella degli eteri corona, polieteri in cui più unità -C H 2 -C H 2 -O - si uniscono a formare un anello chiuso. Gli atomi di ossigeno, tramite i loro doppietti elettronici non condivisi possono formare composti di coordinazione con particolari cationi. 2256. Un etere è un composto: A. organico che possiede un gruppo funzionale - 0 B. non volatile C. inorganico che contiene ossigeno D. organico contenente alcoli fermentanti E. inorganico che possiede un gruppo funzionale - 0 2257. [V] Gli eteri si ottengono dalla reazione tra: A. un acido ossigenato organico 0 inorganico e un alcol, con elimi­ nazione di acqua B. un'aldeide e un alcol senza eliminazione di acqua C. due alcoli, uguali 0 differenti, con eliminazione di acqua D. un'aldeide e un alcol con eliminazione di acqua E. un acido ossigenato organico 0 inorganico e un alcol, senza eli­ minazione di acqua ► Infatti, R-OH + R'-OH -► H2 O + R-O-R'. 2258. Quale delle seguenti reazioni ha come prodotto un etere? A. alcol + aldeide B. aldeide + chetane C. acido + alcol D. alcol + alcol E. acido + acido ► Vedi quiz 2257. 2259. [V/PS] La formula generale R-O-R' è caratteristica: A. degli eteri B. degli alcoli C. degli esteri D. delle aldeidi E. dei chetoni 2260. La formula Ri - CH2 - CH2 - 0 - R2 rappresenta un: A. estere B. amminoacido C. etere D. chetoacido E. acido grasso 2261. Il composto CH3 -C H 2 - O - C H 2 -C H 3 è: A. un acido carbossilico B. un chetane C. un'aldeide D. un alcol E. un etere 2262. [O/PS] Indica a quale classe di composti, tra quelle elenca­ te, appartiene la molecola CH3-O-CH3 : A. alcano B. chetane C. estere D. etere E. alcol 2263. [V/PS] A quale categoria di composti organici appartiene

(CH3CH2)20 ? A.

808

chetoni

CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO B. C. D. E.

anidridi aldeidi eteri esteri

2264. Qual è il nome del composto C3 H7-O -C 6H5 ? A. fenilpropiletere B. difenil estere C. difenil etere D. dipropil estere E. dipropil etere 2265. Indicare quale fra le seguenti formule è esatta: A. CH3 -CO B. CH 3-O -C H 3 C. CH 3-CH -N H 2 D. CH 3-N -CH 3 E. CH 3-CH 2-N H

2266. Qual è la struttura dell'etere dietilico? A. C2H 5-O -CO O H B. CH 3-O -C2H 5 C. C3H7-O-C2H5 D. C2H5-O-C2H5 E. CH 3-O -C H 3

2267. [V] In quale delle seguenti molecole è contenuto meno ossigeno? A. acido butanoico B. esilpropiletere C. 2,4 di-idrossi-pentanale D. acetato di etile E. diidrossiacetone ► Infatti, il composto contiene un solo atomo di ossigeno: [CH 3 (CH 2)5-

0

-( C H 2)2CH 3].

ANIMINE EIMMINE Le animine sono composti organici contenenti azoto; si possono considerare composti derivati dall'ammoniaca per sostituzione di uno, due 0 tre atomi di idrogeno con altrettanti gruppi alchilici 0 arilici. In base al numero di gruppi alchilici 0 arilici legati all’atomo di azoto, le ammine vengono classificate in primarie, secondarie 0 terziarie: - i'ammina viene definita primaria se è presente un gruppo alchilico 0 arilico; - I'ammina viene definita secondaria se sono presenti due gruppi alchilici 0 arilici; - I'ammina viene definita terziaria se sono presenti tre gruppi alchilici 0 arilici. Esistono inoltre i sali di ammonio quaternario, contenenti un atomo di azoto avente carica positiva, legato a quattro gruppi alchilici e/o arilici. Come nell'ammoniaca, l'atomo di azoto delle ammine ha geometria piramidale (tetraedrica) a base triangolare e, come l'ammoniaca, anche le ammine sono basiche. Il doppietto elettronico non condiviso dell'atomo di azoto può essere ceduto a una specie acida e, a causa del maggior effetto induttivo elettron-repulsore a cui è soggetto l'azo­ to ad opera dei gruppi alchilici sostituenti, la basicità aumenta a parti­ re dalle ammine alifatiche primarie, verso le secondarie e fino ai maggiori livelli di quelle terziarie. Le ammine aromatiche, invece, hanno minore basicità a causa dell'effetto di risonanza che agisce delocalizzando il doppietto elettronico sull'anello aromatico. Le am­ mine formano facilmente sali solubili con gli acidi minerali (acido clo­ ridrico 0 acido solforico) e spesso vengono commercializzate in tale forma.

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO Le ammine hanno generalmente punti di ebollizione più elevati degli alcani aventi peso molecolare simile come conseguenza dei legami idrogeno intermolecolari: l'intensità del legame è però meno forte di quanto osservato negli analoghi composti ossigenati (alcoli, acidi carbossilici). Inoltre, la possibilità di formare legami idrogeno rende le ammine solubili in solventi polari, come l'acqua, quando la catena alifatica o aromatica è abbastanza corta da non impedirlo. 2268. Le ammine sono composti organici derivati da: A. idrazina B. idrossilammina C. acido nitroso D. ammoniaca E. acido nitrico 2269. [M] Le ammine hanno carattere: A. fortemente basico B. debolmente acido C. debolmente basico D. sempre neutro E. fortemente acido 2270. Le ammine: A. non sono né basiche né acide perché il doppietto elettronico non condiviso stabilizza il gruppo amminico B. sono acide perché hanno due idrogeni sull'azoto C. sono basiche perché l'azoto ha un doppietto elettronico disponibile D. possono dare anidridi E. nessuna delle precedenti risposte è corretta ► Un doppietto elettronico disponibile può legare un protone: questo è il comportamento di una base. 2271. [V] Le ammine primarie e secondarie: A. sono basiche perché l'azoto ha un doppietto elettronico disponibile B. sono acide perché l'azoto ha un doppietto elettronico disponibile C. possono dare anidridi D. non sono né acide né basiche perché il doppietto elettronico non condiviso stabilizza il gruppo amminico E. sono acide perché hanno atomi di idrogeno legati all'azoto 2272. Un esempio di composto basico è: A. alcol B. ammide C. semiacetale. D. estere E. ammina ► Infatti, R-CO-NH 2 + H2 -> R-CH^NH2. 2273. Trattando un'ammina primaria alifatica con HN02 si otten­ gono: A. alcoli, azoto molecolare e ammoniaca B. alcoli, azoto molecolare e acqua C. ammine secondarie D. nitrosoammine E. ammidi ed acqua

E.

presenta due doppietti elettronici da condividere

2275. [V] Il composto (CH3CH2CH2)3 N è: A. una nitrosoammina B. un nitrile C. un sale di ammonio terziario D. una ammina E. una ammide terziaria 2276. La struttura R-NH2 caratterizza: A. le immine B. i nitrili C. le ammidi D. le ammine secondarie E. le ammine primarie 2277. Quale tra i seguenti composti è un’ammina? A. CH3-(C H 2)5-COOH B. C H 3 -C O -C H 3 C. CH3—CH2—CH2—NH2 D. CH3—CH2—SH E. CH3-C H 2-C H 2OH 2278. Quale dei seguenti composti è un'ammina secondaria? A. CH3—CH2SH B. CH3—CH2—NH—CHs C. NH2—CH3—CH 2—NH2 D. CH3—CH2—NH2 E. CH3-C H 2-COOH 2279. [0] Il composto CH3-C H 2-N H -C H 2-C H 3 è: A. un nitrito B. un'ammina secondaria C. un'ammide D. un nitrile E. un'ammina primaria 2280. Un esempio di ammina secondaria è rappresentato dalla formula: A. CH 3-C H 2-N H -C H 3 B. C H 3 -C O -N H -C H 3 C. CH3-CH2-CH2-NH2 d : c h 3- c h 2- c o - n h 2 E. (CH3)3N 2281. Indicare a quale classe di composti organici appartiene il composto Ri-NH-R2: A. amminoacidi B. ammine secondarie C. ammine primarie D. basi puriniche E. ammidi

► Infatti, R-CH 2 -NH 2 + HN0 2 -^.R -C H 2-OH + N2 + H2 0.

2282. Nel gruppo funzionale amminico primario è presente: A. un atomo di azoto e due atomi di ossigeno B. un atomo di ossigeno C. un alogeno D. un atomo di azoto e due atomi di idrogeno E. un atomo di azoto e un atomo di ossigeno

2274. Un'ammina secondaria alifatica è più basica di un'ammina primaria alifatica perché: A. contiene due atomi di azoto invece di uno B. presenta due residui alchilici che spingono elettroni sull' N C. presenta più possibilità di isomeria D. presenta due gruppi amminici

2283. Le ammine secondarie hanno: A. due gruppi alchilici legati all'azoto B. proprietà basiche inferiori alle ammine primarie C. due atomi di idrogeno legati all'azoto D. due atomi di azoto E. due atomi di ossigeno legati all’azoto

809

©Artquiz CHIM ICA ► La risposta B sarebbe anch'essa corretta se l'ammina secondaria è ottenuta con gruppi sostituenti eiettronattrattori come i fenili. 2284. Una ammina secondaria deve contenere almeno: A. un atomo di carbonio B. due atomi di azoto C. tre atomi di carbonio D. due atomi di carbonio E. quattro atomi di carbonio 2285. [V] Una ammina terziaria deve contenere almeno: A. sei atomi di azoto B. sei atomi di carbonio C. tre atomi di carbonio D. tre atomi di azoto E. due atomi di carbonio 2286. Il composto H2 N -N H 2 si chiama: A. di-ammoniaca B. idrazina C. ‘ ammoniaca D. idrossilammina E. ossima 2287. Il composto H2 N -O H prende il nome di: A. acqua ammoniacata B. idrazina C. alcol ammoniaco D. etanolammina E. idrossilammina COMPOSTI CARBONILICI. ALDEIDI E CHETONI I composti carbonilici, aldeidi e chetoni, sono caratterizzati dalla pre­ senza nella struttura della funzione carbonilica (C=0). Nel caso delle aldeidi, più reattive e facilmente ossidabili, detta funzione è sostituita da due idrogeni 0 da un idrogeno e un gruppo alchilico/arilico. Dal punto di vista Redox, aldeidi e chetoni posso essere ridotti ai corri­ spondenti alcoli (rispettivamente primari e secondari), mentre solo le aldeidi sono suscettibili all’ossidazione dando i corrispondenti acidi carbossilici. 2288. La desinenza caratteristica delle aldeidi è: A. olo B. ale C. one D. ano E. ene

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO B. C. D. E.

sono antipodi ottici possiedono entrambi un gruppo carbonilico sonoepimeri hanno entrambi forte carattere acido

2292. Qual è il nome sistematico (IUPAC) di questo composto: CH3 - CH2 - CH2 - CO - CH2 - CH3? A. etil-propiletere B. 2-esanale C. propinato di etile D. etil-propilchetone E. 3-esanone 2293. [M/O] Il cicloesanone è: A. un alchene B. un chetane C. un alcol D. un idrocarburo aromatico E. una aldeide 2294. Per riduzione delle aldeidi 0 chetoni ottengo: A. alcoli B. alcheni C. eteri D. acidi carbossilici E. esteri ► Infatti: R-CHO + H2 -> R-CH 2 -OH e R-CO-R' + H2 ->■ R-CH(OH) -R'. 2295. La reazione di riduzione delle aldeidi con idrogeno porta alla formazione di: A. acidi carbossilici B. eteri C. alcoli secondari D. nitrili E. alcoli primari ► Vedi quiz 2294. 2296. Una aldeide può essere il prodotto di ossidazione di un: A. alcol secondario B. chetane C. acido carbossilico D. alcol primario E. alchene ► Infatti, R-CH 2 -OH -► R-CHO.

2289. Nelle aldeidi è presente: A. il carbonile B. l'ammina C. il carbossile D. lo ione ammonio E. l'ossidrile

2297. Il 2-pentanone e il pentanale: A. hanno entrambi forte carattere acido B. sonoepimeri C. hanno entrambi forte carattere basico D. possiedono entrambi un gruppo carbonilico E. sono antipodi ottici

2290. In quale dei seguenti composti è presente una catena di 2 atomi di carbonio? A. butano B. pentene C. propan-2-olo D. butanolo E. aldeide acetica

► Infatti, le formule sono: CH3-CO-(CH2)2CH3 e CH3(CH2)3-CHO.

2291. [MA/] Il propanone e il propanale: A. hanno entrambi forte carattere basico

810

2298. [M/PS] L'acetone e il propanale: A. hanno entrambi forte carattere acido B. possiedono entrambi un gruppo carbonilico C. sono antipodi ottici D. sonoepimeri E. hanno entrambi forte carattere basico ► Infatti, le formule sono: CH3 -CO-CH3 e CH3CH2-CHO.

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO L’acetone è un chetane (dimetilchetone), mentre il propanale è un’aldeide. Caratteristica delle aldeidi e dei chetoni è quella di avere un gruppo carbonilico (carbonio e ossigeno uniti da un doppio lega­ me), altamente reattivo perché polarizzato.

B. C. D. E.

2299. [V] La formula generale di un’aldeide (R = residuo alchilico) è: A. R -C O -N H 2 B. R-COOH C. R-CHO D. R -C H 2 -O H E. R - O - R

► Infatti, R-C=C-R’ + H2O -► R-CH=C(OH) -R’ pt R'-CH2-CO-R'.

2300. Essendo R e R' generici residui organici, quale dei se­ guenti composti è un’aldeide? A. R-COOR' B. R-COOH C. R-CH 2 OH D. R-CHO E. R -C H 2-O -C H 3

2307.

A. B. C. D. E.

2302. [O/PS] Il gruppo funzionale -CHO si chiama: A. chetonico B. alcolico primario C. carbossilico D. alcolico secondario E. aldeidico 2303. Il composto R-CHO è: A. una aldeide B. un acido carbossilico C. unaicol D. un estere E. un chetane 2304. Cos’è il butanale? A. un alcol B. un chetane C. un sale D. una aldeide E. un acido carbossilico ► Infatti, risponde alla formula CH3CH2CH2CHO. 2305. Quale delle seguenti sostanze è un aldeide? A. propene B. propanolo C. propanale D. acido propanoico E. propanone ► Infatti, risponde alla formula CH3CH2CHO. 2306. Per addizione di acqua (idratazione) agli alchini, cosa si ottiene? A. aldeidi 0 chetoni

L'etanolo per ossidazione dà:

acetato di etile acetone aldeide acetica etilene etano

► Infatti, CH3CH2-OH -> CH3-CHO. 2308.

A. B. C. -D. 2301. Quali dei seguenti gruppi funzionali corrisponde al gruppo E.

aldeidico? A. CH2 OH B. CHO C. COH D. CO E. COOH

acidi carbossilici alcani fenoli alcheni

[O/PS] L'ossidazione di un'aldeide porta alla formazione di:

un chetane un acido un carbamile una base un alcol

► Infatti, R-CHO + ossidante—>R-COOH. 2309.

A. B. C. D. E.

L'etanolo per ossidazione blanda forma:

acido acetico etano e ossigeno acetone aldeide formica 0 metanale aldeide acetica 0 etanale

►Vedi quiz 2307. 2310.11 trattamento con acido cianidrico delle aldeidi porta alla formazione di:

A. B. C. D. E.

nitroso ammine cianidrine cianuri nitrili nitriti

► Infatti, R-CHO + H-C e N -> R-CH-C=N

!

OH 2311. L'ossidazione di un'aldeide porta alla formazione di:

A. B. C. D. E.

un alcol un chetane un acido un carbamile una base

► Infatti, R-CHO + ossidante —> R-COOH. 2312. Per ossidazione di aldeidi si ottengono:

A. B. C. D. E.

chetoni acidi carbossilici eteri alcoli esteri

► Infatti, R-CHO -> R-COOH.

811

©Artquiz CHIM ICA 2313.

A. B. C. D. E.

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO

Il prodotto di una reazione di riduzione di un’aldeide è:

un alcol primario un etere un acido carbossiiico un chetane un’ammina

► Infatti, R-CHO -> R-CH2-OH. 2314.

A. B. C. D. E.

Per riduzione delle aldeidi

0

chetoni ottengo:

eteri alcoli esteri alcheni acidi carbossilici

2321. L'acetone è: A. la più semplice aldeide B. un chetane molto semplice C. un solvente inorganico D. il prodotto di riduzione di un acido E. un acido impiegato per pulire le unghie 2322. [O/PS] Quale tra le seguenti sostanze è un chetane? A. etanale B. etanolo C. acetone D. acetato E. anilina

2323. Quale tra le seguenti sostanze è un chetane? A. propanone B. idrochinone 2315. La desinenza "one", secondo le regole internazionali di C. anilina D. acetato nomenclatura, spetta: A. agli alcoli secondari E. etanolo

► Vedi quiz 2313.

B. C. D. E.

agli esteri alleammidi ai sali di acidi a lunga catena ai chetoni

2316.

A. B. C. D. E.

La formula (CH3 —Ct-LhCO rappresenta:

un etere una anidride un estere un chetane un acido

2324. [0] I chetoni danno reazioni di: A. condensazione con formazione di eteri B. sostituzione elettrofila C. ossidazione con formazione di esteri D. somma al doppio legame C=0 E. somma al doppio legame C=N

2325. Attraverso un processo di riduzione si può trasformare: A. un alcol terziario in un acido carbossiiico B. un'aldeide in un chetane a peso molecolare minore 2317.1 seguenti composti chimici contengono tutti almeno un C. un chetane in un alcol secondario D. un alcol secondario in un chetane doppio legame. Quale ne contiene 2? E. un alcol primario in un'aldeide A. acido alfa cheto propanoico (acido piruvico) B. ciclopentene C. formaldeide ► Infatti, R-CO-R' -► R-CHOH-R'. D. acetone E. 2 butene 2326. [OA//PS] Mediante ossidazione degli alcoli secondari si ottengono: ► Quello tra C e 0 del gruppo chetonico e quello tra C e 0 del grup­ A. miscele di alcoli primari e terziari po carbossiiico. B. acidi carbossilici C. miscele di aldeidi e chetoni 2318. La formula R— CO—R corrisponde a: D. chetoni A. un alchene E. aldeidi B. un chetane C. una anidride ► Infatti, R -C H -O H -R ' -» R-CO-R'. D. un etere E. un ossiacido 2327. L'ossidazione parziale di un alcol secondario porta a: 2319. Quale dei seguenti gruppi funzionali è caratteristico dei A. CO2 B. un diolo chetoni: C. un'aldeide A. -COOH D. un acido carbossiiico B. -CHO E. un chetane C. =CO D. -NH 2 E. -SH 2328. [O/PS] Per ossidazione blanda degli alcoli secondari si 2320. [O/V] Le molecole dei chetoni sono caratterizzate da:

A. B. C. D. E.

un gruppo carbossiiico un gruppo carbonilico un gruppo carbamilico un gruppo amminico un gruppo ossidrilico

812

ottengono: A. miscele di alcoli primari e di alcoli terziari B. aldeidi C. chetoni D. acidi carbossilici E. miscele di aldeidi e chetoni

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO 2329.1 chetoni per blanda ossidazione danno: A. nessun prodotto B. alcoli secondari C. eteri D. composti aldeidici E. acidi carbossilici 2330. Mediante una reazione di idrogenazione, da un chetone si ottiene: A. un alcol secondario B. un alcol terziario C. un alchene D. un alcol primario E. una aldeide > Infatti, R-CO-R' + H2 -> R-CH-OH-R'. 2331. [V] L’acetone può essere ossidato a: A. acido carbossilico B. alchene C. alcol secondario D. alcano E. alogenuro alchilico 2332. La formula dell'acetone è: A. CHs-CI B. C H 3 -C H 2 -O H C. C H 3 -C O -C H 3

D. CH3 -COOH E. CeHs-COOH 2333. [V] Qual è la formula bruta dell’etanale? A. C2H3O B. C2 H4 O C. C3HO2 D. C3H2O E. C3H2O2

►L’etanale, 0 aldeide acetica, ha la formula C H 3 -C H O . 2334. L’etanale è: A. un sale B. un estere C. un aldeide D. un ammide E. un anidride 2335. A quale delle seguenti formule corrisponde l’etanale? A. C H 3 -C O -C H 3 B. CHs-CHO C. C H 3 -C H 2 -C H 2 -C H O D. C H 3 -C H 2 -C H O

E. H2C=0 2336. La formula CH2 O corrisponde a: A. composto inesistente B. acido formico C. carboidrato D. formaldeide E. ossido di etilene 2337. Qual è il nome del CH2=CH-CHO? A. aldeide propionica B. aldeide propanica C. acetaldeide

© Artquiz C H IM IC A D. propenale E. propanale 2338. Quale composto è rappresentato dalla formula: C H 3 -C O -C O -C H 3 ?

A. B. C. D. E.

un dichetone nessuno un alcol un chetone un'aldeide

2339. [M] I composti CH3-C H 2-O -C H 2-C H 3 e CH3-C O -C H 3 sono, nell’ordine:

A. B. C. D. E.

un chetone e un etere un estere e un chetone un etere e un chetone una anidride e un etere un chetone e un estere

►Vedi quiz 2338. 2340. [M] Quale dei seguenti composti possiede nella molecola più atomi di ossigeno?

A. B. C. D. E.

alcol primario bifunzionale alcol terziario bifunzionale diidrossichetone glicole dialdeide

► Infatti, la molecola contiene 3 atomi di ossigeno, uno presente nella funzione carbonilica chetonica, gli altri due negli ossidrili alcolici. 2341. [M] Quale dei seguenti composti possiede nella molecola più atomi di ossigeno?

A. B. C. D. E.

alcol terziario monofunzionale glicole etilenico diidrossichetone dialdeide alcol primario monofunzionale ACIDI CARBOSSILICI

Gli acidi carbossilici ( 0 acidi organici) sono composti che contengono il gruppo carbossilico 0 carbossile (COOH), cioè un gruppo ossidrile (OH) legato a un gruppo carbonilico (C=0). Sono composti che manifestano un comportamento acido debole per via della stabilizzazione per risonanza dell'anione che viene a for­ marsi (uno ione carbossilato) per dissociazione del catione H+ del gruppo ossidrile. La costante di dissociazione acida degli acidi car­ bossilici (Ka) è generalmente inferiore a 10-4, sono quindi più acidi dei fenoli. La presenza nella molecola di gruppi capaci di stabilizzare l’anione disperdendone 0 attenuandone la carica negativa (sia per risonanza che per effetto induttivo) tende ad aumentare la forza dell'acido; gruppi che invece destabilizzano l'anione localizzandone la carica negativa hanno l'effetto opposto di diminuire l'acidità del composto. I più leggeri tra gli acidi carbossilici, fino a 3 atomi di carbonio, sono composti miscibili con acqua; i successivi sono liquidi oleosi con un alto punto di ebollizione, derivante dai forti legami a Idrogeno inter­ molecolari. Al crescere del peso molecolare, gli acidi carbossilici di­ ventano solidi cerosi bassofondenti. Gli acidi carbossilici si preparano principalmente per ossidazione di alcoli primari e aldeidi (con reattivi ossidanti più 0 meno energici a seconda del substrato), oppure per idrolisi di esteri, ammidi, anidridi, alogenuri acilici e nitrili.

813

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO

2342. "Oico" secondo la nomenclatura internazionale, è la desi­ nenza da assegnare a un:

E.

A. B. C. D. E.

2351. Quale tra i seguenti composti è un acido carbossilico? A. CH 3- ( C H 2)5-C O O H B. C H 3 -C H 2 -C H 2 O H

idrocarburo poi insaturo alcol terziario acido carbossilico chetane idrocarburo saturo

CH3—CH2—CHO

C. C H 3 -C H 2 -S H

D. CH3 - C O -C H 3 E. CH3—CH2—CH2—NH2

2343. Gli acidi carbossilici sono:

A. B. C. D. E.

monosaccaridi acidi inorganici acidi organici costituenti degli amminoacidi lipidi

2344. Un acido carbossilico è:

A. B. C. D. E.

un monomero un composto organico che contiene un gruppo —COOH uno zucchero un composto organico che non contiene ossigeno considerato sempre un acido forte

2345. Il gruppo funzionale —COOH

A. B. C. D. E.

radicale acido carbamile metile carbonile carbossile

2346. [V] Gli acidi carbossilici:

A. B. C. D. E.

si ottengono per riduzione delle aldeidi formano ammine mediante reazione con l'ammoniaca non formano sali in genere hanno bassi valori della costante di dissociazione formano esteri mediante reazione con altri acidi carbossilici

2347. [0] Gli acidi carbossilici:

A. B. C. D. E.

sono generalmente forti, a parte qualche eccezione si ottengono per idrogenazione delie aldeidi sono generalmente deboli, a parte qualche eccezione hanno catene sempre sature e con un massimo di 10 atomi di C non sono generalmente in grado di formare esteri, a parte qual­ che eccezione

2348. [M] Gli acidi carbossilici sono generalmente caratterizzati da:

A. B. C. D. E.

estrema instabilità capacita di liberare ioni ossidrile comportamento acido solo in solventi organici forte acidità debole acidità

2349. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?

A. I composti contenenti un gruppo carbossilico sono acidi deboli B. Il composto CH3OH appartiene alla classe degli acidi carbossilici C. Le ammine derivano da reazioni di condensazione tra ammidi ed alcoli con liberazione di una molecola di acqua D. Il cicloesano è un alchene aromatico E. Gli atomi di carbonio negli idrocarburi sono ad un stato molto ossidato 2350. Quale fra i seguenti composti è un acido carbossilico? A. CH3-CH2-CH2OH B. C H 3-C H2-C O O H C. C H 3-C O -C H 3 D. C H 3 -C H 2 -C O -O -C O -C H 2 -C H 3

814

2352. Quale delle seguenti formule è quella dell'acido formico? A. HCOOH B. CeHsCOOH C. CH 3CH 2COOH

D. HCHO E. CH3CH2OH 2353. Il composto HCOOH è: A. un fenolo B. l’acido carbonico C. un acido carbossilico D. un'ammina E. un alcool 2354. La seguente formula generale di struttura R—COOH è ca­ ratteristica di: A. un acido carbossilico B. una aldeide C. un alcol D. un estere E. un chetane 2355. Gli acidi carbossilici, R—COOH, reagiscono con l'acqua dando luogo a: A. R -C O + + OHB. R-COCL + H 3O C. R—COO- + H30* D. R -C H O + H202 E. R -C O O 2 + H2 O2 2356. [M] Indicare in quale dei seguenti composti è contenuto il maggior numero di atomi di ossigeno. A. acido bicarbossilico B. etere semplice C. alcol bivalente D. dichetone E. alcol trivalente ► Infatti, la molecola contiene 4 atomi di ossigeno. 2357. Ordinare i seguenti derivati di acidi monocarbossilici se­ condo il valore crescente di pK (a sinistra il composto con il pK più basso, a destra il composto con il pK più alto). (1) CH3COOH (2) CHCI2 COOH (3) CCI3COOH (4) CH2 CICOOH Soltanto UNA sequenza è CORRETTA. Quale? A. sequenza 1,4, 3, 2 B. sequenza 1,2 ,3 ,4 C. sequenza 3,2,4,1 D. sequenza 2,3,4,1 E. sequenza 2 ,1 ,4 ,3 ► Maggiore è il numero di atomi di cloro (un elemento molto elettronegativo) più elevata è l’attrazione degli elettroni del gruppo carbos­ silico, più polarizzato è il gruppo OH del carbossile, più facile perdere il protone e quindi acidità più elevata e pK più basso.

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO 2358. L'acido propanoico si può preparare per: A. semplice addizione di acqua al propino B. ossidazione dell'acetone C. reazione di acido etanoico con metanolo D. ossidazione di CH3 CH2 CH2 OH E. riduzione di propanale

2366. Un acido grasso insaturo: A. deriva dal colesterolo B. non contiene il doppio legame tra carbonio e ossigeno C. contiene doppi legami tra atomi di carbonio e idrogeno D. non contiene doppi legami E. contiene uno 0 più doppi legami tra atomi di carbonio

► Infatti, un acido carbossilico si ottiene, a parità di atomi di carbo­ nio, per ossidazione della corrispondente aldeide, a sua volta ottenu­ ta per ossidazione del corrispondente alcol.

2367. Gli acidi grassi posti in acqua: A. tendono a formare le micelle B. tendono a formare una struttura lineare C. aumentano il pH D. tendono a formare uno strato sul fondo del recipiente E. non modificano la loro aggregazione

2359. L'acido propandioico corrisponde alla struttura:

A. HOOC-CH2-COOH B. C H 3-C H 2-C H 2-C O O H C. C H3-C H 2-C O O H

D. HOOC-CH2-CH2-CH2-COOH E. HO-CH2-CH2-COOH 2360. Mediante decarbossilazione dell'acido propionico si ottie­ ne:

A. B. C. D. E.

aldeide propionica propene butano propano etano

2368. [M] Gli omega tre sono: A. acidi grassi contenenti azoto B. acidi grassi poiinsaturi C. acidi grassi saturi D. acidi grassi ossigenati E. acidi grassi monoinsaturi ► Gli acidi omega 3 sono acidi grassi che hanno un doppio legame tra il terzo e il quarto atomo di carbonio contati a partire dal carbonio più lontano dal gruppo carbossilico (carbonio omega). Quelli di origi­ ne naturale (a cui fa riferimento il quiz) contengono altri doppi legami e sono quindi poiinsaturi.

► Infatti, CH3CH2COOH -> CO2 + CH3CH3. 2369. [0] Gli omega-3 sono acidi grassi poiinsaturi. Uno di questi, il

2361. La sostanza indicata qui di seguito: HO—CH2—CH2—CH2—COOH si chiama acido:

A. B. C. D. E.

a-idrossipropionico acetacético (3-idrossipropionico malico Y-idrossibutirrico

2362. [O/PS] Gli acidi organici sono caratterizzati da:

A. B. C. D. E.

capacità di liberare ossidrilioni non formare sali con basi forti forte acidità comportamento acido solo in solventi organici debole acidità

2363. Gli acidi grassi contengono:

A. B. C. D. E.

esosi e pentosi catene idrocarburiche formate da non più di 10 atomi di C trigliceridi lunghe catene idrocarburiche lunghe catene di amminoacidi

2364. Gli acidi grassi sono acidi formati da lunghe catene di atomi di carbonio, le quali possono essere:

A. B. C. D. E.

sia sature che insature sempre ramificate la domanda non ha senso sempre sature sempre insature

DHA, è il componente principale del cervello adulto ed è un nutriente essenziale per lo sviluppo anatomico e funzionale del cervello del neonato. Una mamma che allatta al seno il suo bambino tende a dare così tanto DHA al bambino che il suo latte ne contiene di più del suo sangue; i bambini allattati al seno hanno così un contenuto di DHA nel cervello del 50% in più rispetto a quelli allattati artificialmen­ te con latte in polvere. Il DHA non può essere sintetizzato ex novo, per cui una mamma che allatta deve rifornirsene con una dieta ricca di DHA, contenuto principalmente nel pesce azzurro, nel salmone e nel caviale. Dal brano riportato si può dedurre che: A. durante l’allattamento il cervello materno sintetizza DHA B. gli omega-3 non sono alimenti essenziali nell’allattamento C. il latte in polvere contiene più DHA del latte materno D. durante l’allattamento la circolazione materna si impoverisce di DHA E. il neonato assume il DHA a lui necessario dal pesce azzurro, salmone, caviale ► Gli omega-3 sono fondamentali per il mantenimento della integrità delle membrane cellulari. Analoghi agli omega-3 sono gli omega-6 (con il primo doppio legame in posizione 6) che ne sono gli antagonisti. 2370. Quale di queste sostanze è un acido grasso?

A. C13H 27-CO O H B. CsHs-COOH C. CH3CH2OH D. CH3CH3 E. CH3NH2

2371. Per ossidazione dell'alcol etilico si ottiene:

2365. Quale degli acidi grassi sotto indicati contiene un solo doppio legame tra carbonio e carbonio?

A. B. C. D. E.

acido linoleico acido stearico acido oleico acido paimitico acido linolenico

A. B. C. D. E.

acido formico acido acetico etene acetone etano

► Infatti, CH3CH2—OH -► C H 3 -C H O -> C H 3 -C O O H .

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©Artquiz CHIM ICA 2372. [0] Per ossidazione dell'etanolo si può ottenere:

A. B. C. D. E.

propano metano acetone glicerolo acido acetico

►Vedi quiz 2371. 2373. Quale dei seguenti liquidi è acido?

A. B. C. D. E.

benzina lisoformio latte succo di limone varecchina

► Esso contiene, tra gli altri, grandi quantità di acido citrico. 2374. [0] Cosa si ottiene per idrogenazione catalitica di un acido grasso monoinsaturo?

A. B. C. D. E.

Un tioestere dell’acido grasso Un trigliceride Il corrispondente acido grasso saturo Un fosfolipide Un estere dell’acido grasso ANIDRIDI ORGANICHE

Le anidridi carbossiliche sono caratterizzate dalla funzione CO—0 —CO e derivano dalla perdita di una molecola d’acqua da due molecole di acidi carbossilici. 2375. Quale delle seguenti reazioni porta alla formazione di ani­ dridi?

A. B. C. D. E.

acido + acido ammoniaca + alogenoderivato alcol + alcol ammoniaca + acido carbossilico chetane + alcol

► Infatti, R-COOH + R’-COOH -> H20 + R-CO-O-CO-R'. 2376. La formula R - C O - O - C O - R ' è caratteristica di:

A. B. C. D. E.

un acido carbossilico un etere undichetone una anidride un estere

2377. Qual è la natura del composto organico (CH3C0)20?

A. B. C. D. E.

aldeide chetane estere anidride etere

2378. Il composto rappresentato dalla formula C H 3 -C -0 --C -C H 3

II

0 A. B. C. D. E.

II

II 0

CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO ESTERI Gli esteri sono composti organici prodotti dalla reazione di acilazione di un alcol 0 di un fenolo con un acido carbossilico 0 un suo derivato. La nomenclatura degli esteri segue quella dei sali degli acidi reagen­ ti, coniugandola con il nome del composto ossidrilico corrispondente. Quindi avremo, per esempio: etile acetato e metile palmitato. Gli esteri a basso peso molecolare hanno odore gradevole, fruttato; gli altri invece sono inodori. Esteri naturali di elevato peso molecolare sono i grassi, tra cui i trigliceridi, e le cere. 2379. Si denominano esteri: A. genericamente i composti organici di importazione B. i prodotti ottenuti per condensazione fra una aldeide 0 un chetane e un alcol C. gli eteri insaturi D. i prodotti ottenuti per condensazione fra un acido carbossilico e un alcol E. gli eteri ciclici ► Infatti, R-COOH + R'-CH2-OH -»■ H2 O + R-CO-O-CH 2 -R'. 2380. [M] Gli esteri si ottengono dalla reazione tra: A. un acido ossigenato organico 0 inorganico e un alcol, con elimi­ nazione di acqua B. due alcoli, uguali 0 differenti, con eliminazione di acqua C. un'aldeide e un alcol con eliminazione di acqua D. un acido ossigenato organico 0 inorganico e un alcol, senza eli­ minazione di acqua E. un'aldeide e un alcol senza eliminazione di acqua 2381. Gli esteri derivano dalla reazione tra: A. un acido carbossilico e un alcol B. un chetane e un alcol C. un alcol e una aldeide D. due molecole di alcol E. un fenolo e una aldeide 2382. [V] Gli esteri derivano dalla reazione tra: A. un ossiacido e una aldeide B. un ossiacido e un alcol C. due molecole di alcol D. un idracido e un alcol E. un alcol e una aldeide 2383. [0] Quale delle seguenti reazioni ha come prodotto un estere? A. aldeide + chetane B. alcol + alcol C. alcol + aldeide D. acido + acido E. acido + alcol 2384. Facendo reagire in opportune condizioni un acido carbos­ silico e un alcol si ottiene: A. un etere B. un'aldeide C. un estere D. un'anidride E. un chetane

un estere un chetane un’aldeide un dichetone un’anidride

816

2385. Indicare a quale categoria di composti organici appartiene il composto di formula CH3 CH2 COOCH3 . A. eteri B. chetoni

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO C. esteri D. anidridi E. aldeidi 2386. [O/V] La formula R - C O - O - R ’ è caratteristica di:

A. B. C. D. E.

una aldeide un etere una anidride un estere un chetane

E.

un etere e acqua

2394. La reazione tra l'etanolo e l’acetil cloruro porta alla forma­ zione di: A. un’ammina B. un acido carbossilico C. un’ammide D. un’anidride E. un estere ► Infatti, CH3CH2-OH + CH 3CO -CI — HCI + CH 3CO -O -CH 2CH 3.

2387. [M/O] Quale tra le seguenti formule di composti organici rappresenta un generico estere?

A. B. C. D. E.

RCOOH RCOR’ RCOOR’ ROH ROR’

2388. [M/O] La seguente struttura organica CH 3CO O CH 2CH 3 cor­ risponde a:

A. B. C. D. E.

un acido carbossilico un estere un etere un chetane un fenolo

2389. Dalla reazione tra CH3— CH2—COOH e C2H5OH si ottiene:

A. B. C. D. E.

un estere un chetane un etere una anidride un sale

2390. La reazione fra un acido carbossilico e un alcol con elimi­ nazione di acqua produce:

A. B. C. D. E.

unaammide un idrossiacido una anidride un estere un etere

2391. Quale tra i seguenti composti è un derivato di un acido carbossilico?

A. B. C. D. E.

etanolo metilammina acetato di metile butano toluene

► Infatti, la formula è CH3—CO—0—CH3. 2392. La reazione RCOOH + R1 OH —> RCOOR1 + H2 O è:

A. - una alchilazione B. unaredox C. una esterificazione D. una condensazione aldolica E. un coupling 2393. [0] Nella reazione tra l'acido acetico e l'alcol propilico si forma:

A. B. C. D.

una anidride un estere e acqua un estere e ossigeno un chetane e acqua

2395. [M/O] Un estere può essere direttamente prodotto dalla reazione dell’acido propanoico con l’1-butanolo. Qual è la for­ mula dell’estere? A. C2H5COOC4H9 B. C3H7COOC4H9 C. C2H5COOC2H5 D. C4H9COOC3H7 E. CH3COOC4H9

2396. Il composto che si forma fra acido propionico e isobutanolo con eliminazione di acqua è: (a) un estere idrolizzabile da trattamento con acido forte a 50 °C; (b) un estere idrolizzabile da trattamento con acido debole; (c) un estere che successivamente si trasforma spontaneamente in anidride; (d) una anidride idrolizzabile da idrazina bollente; (e) un estere idrolizzabile da base debolissima. UNA SOLA delle seguenti opzioni è CORRETTA. Quale? A. l'affermazione b è giusta B. l'affermazione d è giusta C. l'affermazione e è giusta D. l'affermazione a è giusta E. le affermazioni a e c sono giuste ► Infatti, il trattamento con acido forte a 50 °C è l'unico, tra quelli indicati, in grado di idrolizzare un estere. 2397. L'acetato di metile è: A. un acido carbossilico B. un etere C. un estere D. un amminoacido E. un chetane ► Infatti, la formula è CH3 CO-O-CH 3 . 2398. L'acetato di isopropile è un: A. amminoacido B. sale organico C. epossido D. etere E. estere ► Infatti, la formula è CH3C0-0-CH(CH3)2. 2399. [M] Il butirrato di propile è: A. un radicale alchilico B. un radicale acido C. un etere D. un estere E. un sale ► Infatti, la formula è CH3CH2CH2CO-O-CH2CH2CH3.

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO AMMIDI

2400. Il butirrato di fenile è un: A. epossido B. alcossido C. sale organico D. estere E. etere ► Infatti, la formula è CH3CH2CH2CO-O-C6H5. 2401. [0] Quando si riscalda all'ebollizione un estere di un acido grasso, in ambiente basico: A. si ottengono sali degli acidi carbossilici e alcoli, e il processo si chiama dismutazione B. si ottengono acidi carbossilici e alcoli, e il processo si chiama esterificazione C. si ottengono sali degli acidi carbossilici e alcoli, e il processo si chiama saponificazione D. si ottengono acidi carbossilici e aldeidi, e il processo si chiama esterificazione E. si ottengono acidi carbossilici e alcolati, e il processo si chiama saponificazione ► Infatti, R-CO-O-R' + NaOH —» R-COONa + R'-OH. Si chiama saponificazione perché i sali di acidi grassi a catena lunga sono i saponi. 2402. La saponificazione è un processo: A. di scissione di saponi B. di scissione di ammidi di acidi aromatici C. di scissione di esteri di acidi grassi D. di sintesi di detersivi sintetici E. di sintesi di acidi grassi

Le ammidi costituiscono una categoria di composti organici di gruppo funzionale —CO-NH 2 . Sono derivati funzionali degli acidi carbossilici in cui l’ossidrile (OH) è sostituito con un gruppo amminico (NH2 ). Nonostante possiedano lo stesso gruppo funzionale dei peptidi, si distinguono da essi in quanto questi ultimi si formano dall'unione di due 0 più amminoacidi. I punti di fusione delle varie ammidi dipendono, oltre che dal peso molecolare, dalla capacità di formare legami a Idrogeno intermoleco­ lari: quindi, a parità di peso molecolare, un'ammide RCONH2 ha un punto di fusione più alto di una RCONHCH3 a sua volta più alto di una RCON(CH3)2. L'azoto ammidico è molto meno basico dell'azoto amminico, mentre risulta anche basico l'ossigeno carbonilico in quanto la forma proto­ nata è stabilizzata per risonanza. I legami ammidici possono subire idrolisi sia in ambiente acido che in ambiente basico. 2406. [MA/] Nella molecola di una ammide sono contenute alme­ no le seguenti specie atomiche: A. carbonio, azoto e ossigeno B. carbonio, azoto e idrogeno C. carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno D. carbonio e azoto E. azoto e ossigeno 2407, Le ammidi sono composti organici contenenti: A. fosforo B. selenio C. azoto D. zinco E. zolfo

2403. Nella reazione tra anidride acetica ed etanolo si forma: A. nessun composto B. acetato di etile C. etano D. etilene E. etere di etilico

2408. [V] Le ammidi hanno carattere: A. Fortemente basico B. Debolmente acido C. Basico D. Neutro E. Fortemente acido

► Infatti:

2409. Il gruppo carbonilico (C=0) è presente in tutte tre le classi dei seguenti composti organici:

(CH 3- C 0)20 + 2CH 3CH2-O H - ► 2C H 3- C 0 - 0 -C H 2CH 3+ H2O

A. B. C. D. E.

2404. Non sono in nessun caso elettroliti forti: A. gli esteri B. gli idrossidi C. gli acidi D. gli ossidi metallici E. isali

2410. [V/PS] Quale delle formule seguenti corrisponde ad una generica ammide?

A. B. 2405. Quale alternativa identifica correttamente i composti or­ C. D. ganici riportati nella figura seguente? E.

► Infatti, non hanno alcuna tendenza a dissociare in soluzione.

^CHj

H

) C

H

i C

^ O

^ C

H

A. Alcano; A. Alcano; A. Alcano; A. Alcano; A. Alcano;

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B. Estere; C. Etere; D. Acido B. Estere; C. Acido; D. Etere B. Etere; C. Estere; D. Acido B. Etere; C. Ammide; D. Acido B. Anidride; C. Estere; D. Acido

R-CH2-NH2 R2C=NH R-CO-NH2 R-CH2-N=N-CH3 R-O-NH2

i OH

A. B. C. D. E.

alcheni, acidi carbossilici, tioli ammidi, aldeidi, chetoni esteri, ammine, ammidi alcoli, aldeidi, chetoni acidi carbossilici, alcani, tioesteri

2411. [V] Quale dei seguenti gruppi funzionali è presente nella molecola CH 3C H 2C O N H 2?

A. B. C. D. E.

Amminico Estereo Chetonico Ossidrilico Ammidico

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO 2412. Il gruppo —CONH2 è caratteristico: A. dei chetoni B. degli idrocarburi C. delle aldeidi D. degli alcoli E. delle ammidi

2418. La reazione di idrolisi delle ammidi primarie porta alla formazione di: A. ammoniaca e aldeidi B. ammoniaca e alcoli C. ammine e aldeidi D. ammoniaca e acidi carbossilici E. azoto e acidi carbossilici

2413. [M/0] Quale tra i seguenti composti è un'ammide? A. CH3NH2 B. CH3CONH2

► Infatti, R -C O -N H 2 + H2O - > R -C O O H + NH3.

C. CH3NO2 D. CH3NHCH3 E. CH3COOCH3

2419. Quale tra i seguenti composti è un derivato di un acido carbossilico? A. perossido di idrogeno 2414. [M] Quale delle seguenti reazioni porta alla formazione di B. propilammina C. metanale ammidi? D. fenolo A. ammoniaca + aldeide E. acetammide B. ammoniaca + acido carbossilico C. ammoniaca + alogenoalcano ► Infatti, la formula è C H 3 -C O -N H 2 . D. chetane + alcol E. alcol + alcol ► Infatti, R-COOH + NH3 — H2 O + R-CO-NH 2 . Si noti che la rea­ zione precedente è corretta solo formalmente, in quanto facendo reagire un acido carbossilico con ammoniaca (una base) in acqua si forma un sale. 2415. Lo schema di reazione mostra alcune conversioni di mo­ lecole organiche. ., . + Aieoi Alcol prim ario

Processo T ______________^

_ C om posto W

Acido < T carbossilico + A m m oniaca Com posto X

Qual è la combinazione corretta del processo e i composti cor­ retti che si ottengono? A. Processo T: ossidazione; composto W: estere; composto X: nitrile B. Processo T: riduzione; composto W: chetane; composto X: ammide C. Processo T: riduzione; composto W: chetane; composto X: nitrile D. Processo T: ossidazione; composto W: estere; composto X: ammide E. Processo T: riduzione; composto W: estere; composto X: ammide ► In realtà la reazione tra un acido carbossilico e l’ammoniaca da­ rebbe un sale di ammonio se la reazione avviene in acqua. Si ha l’ammide solo in solventi non acquosi. 2416. Quale delle seguenti reazioni conduce alla formazione dì ammidi? A. acido + ammoniaca B. ammina + alcol C. aldeide + alcol D. ammina + aldeide E. aldeide + alcol ►Vedi quiz 2414. 2417. Il composto CH3—CN è: A. un nitrile B. un'ammide C. una nitrosammina D. un'ammina E. un sale di ammonio ternario

2420. Il trattamento delle ammidi semplici con idrogeno moleco­ lare, in presenza di appropriati catalizzatori, porta alla formazio­ ne di: A. acidi carbossilici e ammoniaca B. ammine primarie C. ammine secondarie D. nitrili E. nitroso ammine 2421. [V] UNA sola delle seguenti affermazioni a proposito delle ammidi è CORRETTA. Quale? A. sono basi forti B. contengono un triplo legame carbonio - azoto C. derivano dall'ammoniaca per sostituzione di idrogeni con radicali alchilici D. contengono almeno due atomi di azoto E. possiedono un gruppo carbonilico 2422. L'urea è: A. un derivato chetonico B. una base azotata C. un amminoacido D. unadiammide E. unadiammina 2423. [V/PS] L'urea è un composto azotato. Pertanto non può derivare dal metabolismo di: A. amminoacidi B. polisaccaridi C. proteine coniugate D. proteine semplici E. peptidi 2424. NH2—CO—NH2 rappresenta la formula di: A. carbonato di ammonio B. bicarbonato di ammonio C. ammoniaca D. urea E. un amminoacido

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CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO

© Artquiz C H IM I C A LIPIDI 2425.1lipidi sono: A. biomolecole insolubili in acqua B. costituiti da amminoacidi C. formati da monomeri legati per mezzo di legami peptidici D. carboidrati E. molecole insolubili in cloroformio 2426.1lipidi comprendono: A. Amido, glicogeno, cellulosa, cere B. Trigliceridi, fosfolipidi, glicolipidi e steroidi C. Trigliceridi, cere, glicogeno e steroidi D. Steroidi, cellulosa, glicogeno, cere E. Ribosio, desossiribosio, saccarosio e lattosio 2427.1grassi e gli oli sono: A. vitamine B. lipidi C. protidi D. carboidrati E. zuccheri 2428.1grassi e gli oli sono costituiti essenzialmente da miscele di: A. esteri B. alogenuri acilici C. ammidi D. alcoli E. eteri 2429. [V/PS] Gli steroidi si classificano tra i: A. proteine B. lipidi C. vitamine D. acidi nucleici E. zuccheri 2430. Quale delle seguenti affermazioni riferite agli steroidi è vera? A. Sono composti da 4 anelli esatomici fusi tra loro B. Sono altamente solubili in acqua C. Comprendono gli steroli, caratterizzati da un gruppo -OH legato al C in posizione 3 D. Sono classificati come lipidi perché, come i lipidi, sono formati da glicerolo e acidi grassi E. Non hanno mai funzione regolatrice negli animali 2431.11 colesterolo è: A. una tossina animale B. uno steroide C. una vitamina D. uno zucchero E. una proteina vegetale

C. acido oleico puro D. esteri del glicerolo E. acidi grassi liquidi ► I gliceridi sono senz'altro la classe di esteri più importante dal pun­ to di vista biologico. L'alcol è sempre lo stesso, il glicerolo (detto an­ che 1,2,3-propantriolo o propantriolo), un alcol trivalente. Si possono avere esteri monogliceridi, digliceridi o trigliceridi a seconda di quanti gruppi ossidrili del glicerolo vengano sostituiti (uno, due o tutti e tre). I componenti più noti dei gliceridi sono l'acido paimitico, l'acido stea­ rico e l'acido oleico (che rappresenta il 75% circa degli acidi dell’olio d'oliva). 2434. [0] La struttura delle membrane cellulari si avvale di: A. esteri del colesterolo B. acidi grassi semplici C. fosfolipidi D. triacilgliceroli E. qualunque tipo di lipidi 2435. Il cosiddetto "indurimento degli oli" consiste in: A. idrogenazione degli oli B. deidrogenazione dei grassi C. clorurazione dei grassi D. solidificazione degli oli E. deidrogenazione degli oli ► I grassi hanno un punto di fusione tanto più alto quanto più sono saturi. 2436. A quale classe di composti appartiene il principale costi­ tuente dell'olio d'oliva? A. protidi B. lipidi C. glicidi D. alcani E. alcoli 2437. Quali di questi composti appartengono al gruppo dei lipidi? A. acilgliceroli B. idrocarburi ad alto peso molecolare C. acidi carbossilici D. polipeptidi E. oligosaccaridi 2438. I lipidi di riserva dell’organismo umano sono costituiti da: A. glicerofosfolipidi B. cere C. triacilgliceroli D. liposomi E. colesterolo

2439. l-comuni lipidi sono costituiti da mescolanze di: A. gliceridi B. glicidi 2432. [0] Una molecola di lipide semplice è composta da glice­ C. glicerine D. acidi grassi superiori rolo e acidi grassi in rapporto: E. esteri della glicerina con altri alcoli A. uno/tre B. uno/quattro 2440. [O/PS] Quale dei seguenti termini NON si riferisce alla me­ C. tre/tre desima classe di composti? D. uno/due A. glicidi E. uno/uno B. gliceridi C. zuccheri 2433. L'olio d'oliva è costituito principalmente da: D. idrati di carbonio A. glicerolo puro E. carboidrati B. fosfogliceridi

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO

2441. Nei monogliceridi il legame fra glicerolo e una molecola di C. glicerina + acidi ossigenati organici o inorganici acido grasso è un legame: D. glicerina + idracidi A. glicosidico E. fruttaSio + acido acetico B. ionico C. estereo 2450.1trigliceridi sono formati da: D. dativo A. tre molecole di glicerolo e tre di acidi grassi E. peptidico B. tre molecole di glicerolo e una di acidi grassi C. una molecola di glicerolo e tre di acidi grassi 2442.1digliceridi sono formati da: D. una molecola di zucchero e tre di acidi grassi A. due molecole di glicerolo e una di acido grasso E. tre monogliceridi B. due molecole di acidi grassi e una molecola di metanolo C. due monogliceridi 2451. II legame estereo è presente: D. due molecole di acidi grassi e una di glicerolo A. non esiste E. due molecole di glicerolo e due di acidi grassi B. nell'amido C. nelle proteine 2443.1trigliceridi sono: D. nei polisaccaridi A. lipidi E. nei trigliceridi B. idrocarburi C. alcoli terziari 2452. [V] Trigliceridi e fosfolipidi possono contenere: D. acidi carbossilici 1. Catene di acidi grassi E. alcoli trivalenti 2. Legami estere 3. Legami semplici e doppi 2444.1trigliceridi sono: A. Solo 1 e 3 A. i prodotti di idrolisi dei grassi B. Solo2e3 B. tripeptidi contenenti glieina C. Solo 1 e 2 C. miscele di glicerolo e di altri trioli D. Tutti D. triesteri del glicerolo E. Nessuno E. zuccheri complessi SAPONI E REAZIONE DI SAPONIFICAZIONE 2445. [V] La molecola di un trigliceride è costituita da: A. tre molecole di glicerolo e tre molecole di un acido grasso La saponificazione è una reazione organica che corrisponde a B. una molecola di glicerolo e tre molecole di un acido grasso un’idrolisi basica di un estere del glicerolo (trigliceride). I prodotti di C. tre molecole di glicerolo ed una molecola di acido grasso questa reazione sono il glicerolo (1,2,3-propantriolo) e i sali alcalini D. tre molecole di glicerolo degli acidi grassi originalmente presenti nel gliceride. Con questa E. una molecola di glicerolo e due di un acido grasso metodologia veniva storicamente ottenuto il comune sapone. 2446. [M] Nei trigliceridi gli acidi grassi sono legati a: A. Acido glicerico B. Propanolo C. Glicerolo D. Propandiolo E. Glicerofosfato

2453.1saponi sono: A. acidi B. esteri C. sali D. alcoli E. basi forti

2447. [M/O] I trigliceridi insaturi: A. sono formati a partire da un minor numero di molecole di acidi grassi rispetto ad un trigliceride saturo B. sono presenti unicamente nei vegetali C. sono formati a partire da acidi grassi con doppi legami nella cate­ na carboniosa D. contengono più atomi di idrogeno dei trigliceridi saturi con lo stesso numero di atomi di carbonio E. sono formati a partire da acidi grassi con catena più corta di quelli di un trigliceride saturo

2454. Il “sapone” è un: A. perossido B. composto inorganico che deriva dalla reazione dell'idrossido di sodio con un grasso C. composto inorganico che contiene OH D. idrossido E. composto organico che deriva dalla reazione dell'idrossido di sodio con un grasso

2448. Gli acidi grassi si distinguono in saturi, monoinsaturi e poiinsaturi a seconda della: A. presenza di uno o più doppi legami B. presenza di uno o più atomi di ossigeno C. presenza di acidi grassi essenziali D. lunghezza dell'acido grasso E. presenza di uno o più gruppi carbossilici 2449.1trigliceridi sono i prodotti della reazione tra: A. grassi + idrossido sodico B. glicerina + acidi ossigenati inorganici

2455. [M] I saponi naturali: A. sono acidi grassi poliinsaturi B. sono acidi grassi monoinsaturi C. sono acidi grassi saturi D. sono i sali di potassio o di sodio degli acidi grassi E. sono trigliceridi 2456.1sali di sodio e di potassio degli acidi grassi sono: A. olii B. acilgliceroli C. sali addi D. saponi E. trigliceridi

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©Altquiz CHIM ICA 2457. Indicare il sapone: A. pirimidina B. polivinile C. cellulosa D. benzene E. nessuna delle alternative è corretta 2458. La saponificazione è un processo: A. di sintesi di acidi grassi B. di scissione di saponi C. di scissione diiammidi di acidi aromatici D. di scissione di esteri di acidi grassi E. di sintesi di detersivi sintetici 2459. Mediante la reazione di saponificazione di un trigliceride si ottiene: A. glicerina e glucosio B. sapone e zucchero C. glicerolo e altri alcoli D. glucosio e saponi E. glicerina e saponi 2460. Mediante la reazione di saponificazione di un trigliceride si ottiene: A. glucosio e saponi B. glucosio e acidi grassi C. glicerina e glucosio D. glicerina e sali di acidi carbossilici E. sapone e zucchero 2461. La saponificazione dei trigliceridi in ambiente basico con­ duce a: A. alcoli B. amminoacidi C. zuccheri D. glicerolo e sali degli acidi grassi E. aldeidi e chetoni 2462. Riscaldando del grasso con una base alcalina si ottiene: A. Sapone e glicerolo B. Trigliceridi C. Ceramide D. Steroli e acidi grassi E. Proteine 2463. [M/PS] L'idrolisi dei trigliceridi in ambiente basico condu­ ce a: A. glicerolo e saponi B. acidi grassi C. amminoacidi D. aldeidi e chetoni E. glicerolo e altri alcoli 2464. [O/PS] Se si idrolizza un trigliceride in ambiente basico, si ottengono: A. tre molecole di glicerolo B. un alcol trivalente e saponi C. proteine D. una molecola di acido carbossilico e tre molecole di alcol mono­ valente E. grassi REAZIONI DI ADDIZIONE E DI SOSTITUZIONE Una reazione di addizione è una reazione organica dove due o più molecole si combinano per formarne una più grande. Ci sono due tipi

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CAP. 12 . LA CHIMICA DEL CARBONIO di reazioni di addizione polare: Addizione elettrofila e addizione nucleofila. Altre reazioni di addizione non polare sono: Addizione radicalica; Reazione periciclica. Queste reazioni di addizione si limitano a composti chimici che hanno atomi tra loro connessi con legami multipli: molecole con legame carbonio-carbonio doppio o triplo; mo­ lecole con legami doppi carbonio-ossigeno (o zolfo, o azoto) come C=0, C=S o C=N. 2465. [V] Il pentene reagisce con l'idrogeno, con l'acqua ossige­ nata e con io iodio; si tratta, in tutti e tre i casi, di reazioni di: A. sostituzione elettrofila B. meccanismo diverso da quello indicato nelle altre risposte C. sostituzione nucleofila D. addizione nucleofila E. addizione elettrofila 2466. La reazione CH2 = CH2 + H2 —►CH3—CH3 è una reazione di: A. decomposizione B. addizione nucleofila C. doppio scambio D. addizione elettrofila E. ossidazione 2467. [M] L'etene reagisce con il cloro, con l'acqua ossigenata e con lo iodio; si tratta, in tutti e tre i casi, di reazioni di: A. meccanismo diverso da quelli indicati nelle precedenti risposte B. addizione nucleofila C. sostituzione elettrofila D. sostituzione nucleofila E. addizione elettrofila 2468. La reazione intramolecolare che provoca la conversione di un monosaccaride dalla forma aperta alla forma ciclica è una reazione: A. di addizione di acqua B. di ossidazione C. di neutralizzazione D. interna E. di esterificazione 2469. Il propene reagisce con il cloro, con il bromo e con l'acido cloridrico. Tali reazioni sono esempi di: A. neutralizzazione B. polimerizzazione C. condensazione D. addizione E. sostituzione ► Per polimerizzazione si intende la formazione di macromolecole per unione di molecole dello stesso tipo. 2470. Una reazione caratteristica dei composti aromatici è: A. esterificazione B. sostituzione elettrofila C. addizione elettrofila D. addizione nucleofila E. sostituzione nucleofila 2471. [V] Il benzene, in presenza di opportuni catalizzatori, rea­ gisce con l'acido nitrico, con il cloro e con il clorometano; si tratta, in tutti e tre i casi, di reazioni di: A. addizione elettrofila B. sostituzione elettrofila C. sostituzione nucleofila D. sostituzione radicalica E. addizione nucleofila

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CAP. 12. LA CHIMICA DEL CARBONIO ► Infatti, si tratta in tutti i casi di sostituzioni elettrofile aromatiche. 2472. Le reazioni caratteristiche del benzene sono di: A. addizione nucleofila B. addizione elettrofila C. sostituzione elettrofila D. sostituzione radicalica E. sostituzione nucleofila

POLIMERI

2473. Quale tra le seguenti reazioni NON è tipica degli alcani? A. Deidrogenazione B. Addizione elettrofila C. Alogenazione D. Combustione E. Sostituzione 2474. [0] Che tipo di reazione danno gli alcani: A. addizione elettrofila B. sostituzione nucleofila C. sostituzione radicalica D. non danno nessuna reazione E. sostituzione elettrofila 2475. Quale dei seguenti composti può essere preparato dall'etanolo usando solo una reazione di sostituzione? A. Bromoetano B. Etanale C. Acido etanoico D. Etossietano E. Etene 2476. In chimica, la condensazione è: A. il passaggio di stato dallo stato solido a quello liquido B. il passaggio di stato dallo stato solido a quello gassoso C. il passaggio di stato dallo stato liquido a quello solido D. il passaggio di stato dallo stato gassoso allo stato liquido E. una reazione in cui due sostanze si combinano con perdita di una molecola d'acqua 2477. [M] La presenza di un alogeno (che è caratterizzato da un’elevata elettronegatività) su un acido carbossilico a dare un alogenuro acilico del tipo:

o II

R -C -C I

come modifica la reattività? A. aumenta la reattività nei confronti di nucleofili, in quanto ancora più 5 - il carbonio del gruppo C=0 B. diminuisce la reattività nei confronti di nucleofili, in quanto 5" il carbonio del gruppo C=0 C. aumenta la reattività nei confronti di nucleofili, in quanto ancora più 5+ il carbonio del gruppo C=0 D. non modifica in nessun modo la reattività E. diminuisce la reattività nei confronti di nucleofili, in quanto 5* il carbonio del gruppo C=0

D. 1 = sostituzione; 2 = addizione; 3 = idrolisi E. 1 = addizione; 2 = sostituzione; 3 = idrolisi

rende rende

2479. Con il termine polimero si intende una sostanza costituita da raggruppamenti di atomi uniti tra loro, che si ripetono uguali numerosissime volte a formare la cosiddetta macromolecola. La forma delle macromolecole di un polimero è in relazione al tipo di funzionalità delle sue unità strutturali. I polimeri lineari: A. Sono costituiti da corte catene di unità strutturali tri-tetrafunzionali B. Sono costituiti da un reticolo a maglie irregolari formate e collega­ te tra loro da unità strutturali tri-tetrafunzionali, con presenza o meno anche di unità bifunzionali C. Sono costituiti da lunghe catene di unità strutturali bifunzionali D. Sono costituiti solo da corte catene di unità strutturali funzionali E. Sono costituiti da lunghe catene di unità bifunzionali con inserite alcune unità trifunzionali alle quali sono attaccate catene più corte 2480. [O/PS] Un polimero è sempre formato da: A. chetoacidi legati tra loro B. isotopi legati tra loro C. isomeri legati tra loro D. monomeri legati tra loro E. epimeri legati tra loro 2481. La polimerizzazione del monomero CF2CF2 dà origine ad un polimero comunemente definito: A. polietilene B. polivinile C. perfluorocarburo D. poliuretano E. teflon 2482. Il polietilene è un polimero costituito da quale monomero? A. Etano B. Propene C. Etene D. Poliene E. Politene 2483. [V] Quale delle seguenti classi di composti non ha struttu­ ra polimerica? A. Polisaccaridi B. Polieni C. Poliesteri D. Proteine E. Acidi ribonucleici ► Un poliene contiene più doppi legami.

rende rende

2478. Il composto (CH3)2CHCH2NH2 può essere sintetizzato con la seguente serie di reazioni CH3CH=CH2 Ì CH3CHBrCH3 ^ (CH3)2CHCN ^ (CH3)2CHCH2NH2 Quali sono i tipi di reazione usati negli stadi 1,2 e 3? A. 1 = addizione; 2 = addizione; 3 = riduzione B. 1 = sostituzione; 2 = addizione; 3 = riduzione C. 1 = addizione; 2 = sostituzione; 3 = riduzione

2484. Indicare il polimero artificiale: A. cloruro di polivinile B. albumina C. acido ribonucleico D. DNA E. gomma naturale 2485. Individuare il polimero artificiale: A. insulina B. RNA C. caucciù D. cellulosa E. polivinilcloruro

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©Artquiz CHIM ICA LE BIOMOLECOLE I CARBOIDRATI 2486.1carboidrati sono: A. composti organici formati da acidi grassi B. acidi nucleici C. ormoni D. composti organici formati da amminoacidi E. composti organici formati da zuccheri 2487.1carboidrati derivano dalla polimerizzazione di: A. amminoacidi B. poliossialdeidi e poliossichetoni C. basi organiche D. acidi inorganici E. acidi carbossilici in soluzione acquosa

CAP. 13 . LE BIOMOLECOLE

B. C. D. E.

2494. Il fruttaSio (C6H12 O6) è:

A. B. C. D. E.

2489. Quale dei seguenti non è un carboidrato: A. desossiribosio B. chitina C. amido D. collagene E. glicogeno ► Il collagene è un polipeptide. 2490. Quale dei seguenti non è un carboidrato: A. desossiribosio B. glicogeno C. polipeptide D. amido E. chitina ► Infatti, un polipeptide è un biopolimero formato da una sequenza lineare di aminoacidi (da una decina a qualche centinaio) uniti tra loro da legami ammidici particolari detti peptidici.

un aldoesoso un aldopentoso un idrocarburo un poliidrossichetone una poliidrossialdeide

2495. Il fruttaSio contiene i seguenti gruppi funzionali:

A. B. C. D. 2488. [M/O] Quale dei seguenti composti biochimici NON ha un E.

numero pari di atomi di carbonio? A. Deossiribosio B. Amilosio C. Maltosio D. Amilopectina E. Glucosio

unaammina un poliidrossichetone una aldeide una anidride

chetonico e alcolico amminico e carbossilico aldeidico e chetonico carbossilico e alcolico amminico e alcolico

2496.1carboidrati sono composti organici che contengono C, H e 0. H e 0 sono presenti nella stessa proporzione dell'acqua. Quale dei seguenti composti è un carboidrato?

A. C12 H18 N4 O2 S tiamina B. C57 H110 06 tristearina C. C17 H20 N4 Oe riboflavina D. C51 H9806 tripaimitina E. (06 H10 05)namiloso 2497. Da quali elementi è costituita la molecola di glicogeno?

A. B. C. D. E.

carbonio + idrogeno + ossigeno + fosforo carbonio + idrogeno + azoto carbonio + idrogeno + fosforo carbonio + idrogeno + ossigeno carbonio + idrogeno

2498.1glucidi sono composti organici contenenti:

A. B. C. D. E.

carbonio, idrogeno carbonio, idrogeno, ossigeno carbonio, idrogeno, ossigeno, zolfo carbonio, idrogeno, azoto carbonio, idrogeno, ossigeno, fosforo

► I glucidi sono anche detti carboidrati 0 saccaridi. 2499. Il monosaccaride più comune nelle cellule viventi è:

2491. [V] Quale/i dei seguenti composti è/sono un carboidrato/i? 1. Deossiribosio 2. Glicogeno 3. Maltosio A. Solo 3 B. Tutti C. Solo 2 e 3 D. Solo 1 e 2 E. Solo 1 e 3 2492. Quale di questi è un carboidrato? A. colesterolo B. alanina C. triptofano D. emoglobina E. fruttaSio 2493. Il fruttaSio è: A. un fenolo

824

A. B. C. D. E.

amido maltosio saccarosio glucosio fruttaSio

2500. Il galattosio è un:

A. B. C. D. E.

lipide semplice monosaccaride aldopentoso chetoesoso disaccaride

2501. Il glucosio differisce dal galattosio per:

A. B. C. D. E.

le dimensioni della catena la composizione isotopica la configurazione di un carbonio asimmetrico il peso molecolare il numero di gruppi —OH presenti nella molecola

©Artquiz CH IM ICA

CAP. 13 . LE BIOMOLECOLE 2502. Glucosio e fruttaSio:

A. B. C. D. E.

sono entrambi disaccaridi hanno diverso peso molecolare hanno diverso numero di atomi di carbonio uno è un monomero, l'altro un polimero hanno diverso gruppo funzionale

2508. [0] Lo schema mostra l'azione idrolitica di un enzima su di una molecola.

B

c A

Se A è il saccarosio, B e C saranno: ► Il glucosio è un aldoso (contiene il gruppo aldeidico) e il fruttaSio è A. glucosio e galattosio

un chetoso (contiene un gruppo chetonico).

B. amido e glucosio C. fruttaSio e ribosio 2503. Tra i monosaccaridi il glucosio: D. lattosio e fruttaSio A. È il risultato della condensazione di una molecola di lattosio e E. glucosio e fruttosio una di fruttaSio B. È un chetoesoso ed è il principale zucchero presente nella frutta 2509. Il glucosio è: e nel miele C. È un aldoesoso ed è il carboidrato più comune in natura e la prin­ A. un fenolo B. una base cipale fonte di energia delle nostre cellule C. un acido tricarbossilico D. Non è un carboidrato E. È uno zucchero di origine sintetica ed è il risultato della conden­ D. una poliossialdeide E. un chetane sazione di una molecola di galattosio e una di fruttaSio 2504.

A. B. C. D. E.

[V] Il glucosio differisce dal saccarosio perché:

ha dimensioni maggiori ha maggiore peso molecolare è un monosaccaride è un disaccaride è formato esclusivamente da carbonio, idrogeno e ossigeno

2510. A quale classe di monosaccaridi appartiene il glucosio? A. esosi B. eptosi C. triosi D. pentosi E. tetrosi

► Il glucosio è un monosaccaride (fa parte degli esosi) e nel sacca­ rosio, che è un disaccaride, è legato mediante legame glicosidico ad una molecola di fruttosio. Glucosio e fruttosio sono i due monosacca­ ridi fondamentali per il metabolismo. 2505. uomo?

A. B. C. D. E.

2511. Il fruttosio è: A. un polisaccaride contenuto nella frutta B. un chetoso a 6 atomi di carbonio C. un chetoso a 5 atomi di carbonio D. un aldoso a 5 atomi di carbonio Quale delle seguenti sostanze NON viene prodotta dall' E. un aldoso a 6 atomi di carbonio

Catalasi Saccarosio Acidi nucleici Insulina Emoglobina

2512. Il fruttosio è: A. un aldopentoso B. un chetopentoso C. un chetoesoso D. un tetroso E. un aldoesoso

► Il saccarosio è il disaccaride chiamato comunemente "zucchero". Il saccarosio viene estratto dalla barbabietola e dalla canna da zuc­ 2513. Il fruttosio è: chero; inoltre si trova nella maggior parte dei frutti e dei vegetali. 2506.

[O] Il saccarosio è:

A. B. C. D. E.

un polisaccaride del glucosio e del galattosio un isomero del glucosio un polisaccaride del glucosio un disaccaride formato da glucosio e fruttosio un disaccaride formato da glucosio e ribosio

A. B. C. D. E.

si verifica una ossidazione si ha una transesterificazione si aggiunge acqua si verifica una idrolisi si elimina acqua

A. B. C. D. E.

un pentoso uno zùcchero contenente due gruppi chetonici un composto aromatico un disaccaride un monosaccaride

2514. Indicare il monosaccaride: A. amilosio ► Vedi quiz 2505. B. maltosio C. saccarosio 2507. Quando due molecole di glucosio (C6H12 O6) reagiscono D. fruttosio per formare una molecola di maltosio (C12H22O11) la formula del E. lattosio maltosio non è C12H24O12 perché:

► Infatti, 2 C6H12O6 —» H2O + C12H22O11.

2515. Glucosio e fruttosio sono i monosaccaridi costituenti il disaccaride: A. cellobiosio B. saccarosio C. galattosio D. maltosio E. lattosio

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© A rtquiz CHIM ICA 2516. [V] Quale dei seguenti zuccheri non è riducente: A. Galattosio B. Saccarosio C. Glucosio D. Cellobiosio E. Lattosio ► Infatti, il saccarosio è formato dall’unione di glucosio e fruttosio entrambi impegnanti l'ossidrile glicosidico. Quindi il dissaccaride non risulta mutarotante, né riducente. 2517. [M] Nella formazione di un disaccaride da due monosacca­ ridi: A. il primo monosaccaride si ossida, il secondo si riduce B. entrambi i monosaccaridi si riducono C. si elimina acqua D. entrambi i monosaccaridi si ossidano E. si forma in alcuni casi un legame ammidico, in altri casi un lega­ me glicosidico 2518. [V] La mutarotazione del glucosio in soluzione acquosa: A. fa aumentare il potere ottico dello zucchero B. fa raggiungere un potere ottico intermedio tra i due anomeri dello zucchero C. fa diminuire il potere ottico rotatorio dello zucchero D. lascia invariato il potere ottico dello zucchero E. annulla completamente il potere ottico dello zucchero 2519. Il desossiribosio è un monosaccaride con: A. 7 atomi di carbonio B. 5 atomi di carbonio C. 3 atomi di carbonio D. 6 atomi di carbonio E. 4 atomi di carbonio 2520. Il ribosio è un: A. polisaccaride B. aldoesoso C. monosaccaride D. trisaccaride E. disaccaride 2521.1 monosaccaridi sono: A. composti che presentano un gruppo carbossilico B. un lungo polimero di amminoacidi C. costituenti del DNA D. sinonimo di glicogeno E. composti con formula CnH2 nOn 2522. Indicare tra i prodotti riportati quello che rappresenta un monosaccaride: A. cellulosa B. RNA C. saccarosio D. DNA E. nessuno dei composti proposti è un monosaccaride 2523. Quale dei seguenti glicidi NON è un monosaccaride? A. ribosio B. galattosio C. glucosio D. fruttosio E. saccarosio 2524. [V/PS] Il legame glicosidico è presente: A. negli acidi grassi

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE B. C. D. E.

nei grassi semplici non esiste nei polisaccaridi nelle proteine

2525. Il legame glicosidico si stabilisce tra: A. una funzione emiacetalica e una funzione alcolica B. due funzioni chetoniche C. una funzione aldeidica e una funzione carbossilica D. due funzioni aldeidiche E. una funzione aldeidica e una funzione chetonica 2526. [V/O/PS] In un disaccaride i due monosaccaridi costituenti sono legati attraverso un legame: A. peptidico B. glicosidico C. ionico D. a ponte di idrogeno E. secondario 2527. Il saccarosio è: A. un polisaccaride B. un disaccaride C. un monosaccaride D. un polialcol E. un trigliceride 2528. [0] Il saccarosio è un disaccaride costituito da: A. una molecola di glucosio e una molecola di galattosio B. una molecola di fruttosio è una molecola di galattosio C. due molecole di glucosio D. una molecola di glucosio e una molecola di fruttosio E. due molecole di fruttosio 2529. Il comune zucchero da cucina è: A. maltosio B. saccarina C. glucosio D. saccarosio E. fruttosio 2530. Quale fra questi è un disaccaride? A. fruttosio B. maltosio C. ribosio D. galattosio E. glucosio 2531. Il maltosio è formato da: A. saccarosio + glucosio B. mannosio + fruttosio C. fruttosio + galattosio D. glucosio + fruttosio E. glucosio + glucosio 2532. Quando due molecole di glucosio si uniscono per formare il maltosio: A. viene ceduta una molecola di H2 B. viene assorbita una molecola di H2 C. viene ceduta una molecola di O2 D. viene ceduta una molecola di H2 O E. viene assorbita una molecola di H2 O 2533. Il lattosio è: A. un disaccaride B. un lattone

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE C. un oligopeptide D. un monosaccaride E. un lipide

C. C5H10O5 D. C30H52O26

2534. [O/PS] Il lattosio è un disaccaride costituito da: A. due molecole di galattosio B. una molecola di galattosio e una molecola di fruttosio C. due molecole di glucosio D. una molecola di glucosio e una molecola di galattosio E. una molecola di glucosio e una molecola di fruttosio

► Gli idrogeni e gli ossigeni mancanti (8 e 4 rispettivamente) costi­ tuiscono le 4 molecole di acqua eliminate per la condensazione dei 5 monomeri di glucosio.

2535. Il cellobiosio: A. è un amminoacido B. è presente nel latte C. è un disaccaride D. è un monosaccaride E. si forma per idrolisi enzimatica deH'amido 2536.1 polisaccaridi: A. sono polimeri di monosaccaridi B. entrano nella composizione dei nucleotidi C. sono sempre composti azotati D. contengono solo glucosio E. sono composti da amido e glicogeno 2537. Nella molecola di un polisaccaride sono contenute almeno le seguenti specie atomiche: A. carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno B. carbonio e azoto C. carbonio, idrogeno e ossigeno D. carbonio, azoto e ossigeno E. azoto e ossigeno 2538. Per polisaccaridi si intendono: A. zuccheri che per idrolisi forniscono solo glucosio B. tante molecole di saccarosio C. zuccheri non idroiizzabili D. saccaridi formati da eternatomi E. zuccheri che per idrolisi forniscono monosaccaridi 2539. Quali fra le seguenti proprietà accomuna polisaccaridi, polinucleotidi e polipeptidi? A. hanno peso molecolare inferiore a 30.000 daltons B. sono scissi in reazioni di idrolisi C. contengono azoto D. si trovano nelle membrane cellulari E. contengono zuccheri semplici 2540. L'idrolisi dei polisaccaridi in ambiente basico conduce a: A. amminoacidi B. monosaccaridi C. acidi grassi D. glicerolo ed altri alcoli E. aldeidi e chetoni 2541. Quale dei seguenti zuccheri è un polisaccaride? A. fruttosio B. amilosio C. glucosio D. lattosio E. saccarosio 2542. Quale dovrebbe essere la formula chimica di un polisac­ caride composto da cinque monomeri di glucosio? A. C30H60O30 B. C6 H1 2 O6

E.

( C H n - lO ) 2

2543. Se una molecola di glucosio viene incorporata come un componente non terminale dell'amido, quali due regioni, indica­ te da i a v, sarebbero coinvolte nel formare legami glicosidici?

A. B. C. D. E.

i e iii ie iv iie v iiie v ii e iv

► La molecola di glucosio incorporata nella catena dell'amido deve utilizzare il gruppo OH emiacetalico (ii) pe formare il legame glicosidico con la successiva molecola di glucosio. Lo stesso legame glicosidico deve essere formato dalla molecola di glucosio con la prece­ dente nella catena utilizzando il gruppo alcolico 4 (v). 2544. Nei vegetali e negli animali esistono rispettivamente i se­ guenti polisaccaridi: A. cellulosa e glicogeno B. mucopolisaccaridi e cellulosa C. glicogeno ed amido D. glicogeno e cellulosa E. insulina e cellulosa 2545. Cosa è la cellulosa? A. è un polimero di struttura delle piante B. è un polimero di struttura dei mammiferi C. è un polimero di deposito delle piante D. è un polimero di struttura dei vertebrati E. è un polimero sintetico plastico 2546. La cellulosa è: A. un oligosaccaride costituito da molecole di (l-glucosio B. un polipeptide costituito da molecole di li-glucosio C. un polisaccaride costituito da catene di unità glucosidiche D. un polimero costituito da catene di molecole di IJ-fruttosio E. un polimero costituito da unità fruttosidiche e glucosidiche alter­ nate 2547. [V] La cellulosa è costituita da: A. grassi B. amminoacidi C. carboidrati D. trigliceridi E. acidi nucleici 2548. La cellulosa: A. È formata da glucosio + galattosio B. È formata da fruttosio + mannosio C. È formata da galattosio + mannosio D. È formata da fruttosio + fruttosio E. È un omopolisaccaride

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© A rtquiz CHIM ICA 2549. L'amido e la cellulosa sono: A. disaccaridi B. polisaccaridi C. monosaccaridi D. proteine E. un monosaccaride e un polisaccaride 2550. La cellulosa è: A. una catena di peptidi B. un polimero dell’a-glucosio C. un monosaccaride con funzione strutturale D. un polimero del (3-glucosio E. un polisaccaride con funzione di riserva energetica 2551. [M/PS] Quale delle seguenti sostanze è un omopolimero (cioè è formato da monomeri uguali fra loro)? A. emoglobina B. DNA C. glicogeno D. albumina E. RNA ► Polimeri sono molecole costituite dall’unione di un gran numero di unità semplici dette monomeri. Se tutti i monomeri sono uguali si ha un omopolimero; se sono diversi si ha un eteropolimero. Il DNA e l’RNA sono eteropolimeri in quanto costituiti da nucleotidi elle differi­ scono tra loro a seconda della base azotata che contengono. L'albumina e l’emoglobina sono eteropolimeri in quanto costituiti da amminoacidi diversi. Il glicogeno, invece, è un omopolimero in quan­ to formato esclusivamente da unità di glucosio. 2552. L'amido è: A. un eteropolisaccaride B. un polisaccaride formato solo da glucosio C. un disaccaride formato da mannosio D. un disaccaride formato da glucosio + glucosio E. un polisaccaride formato da glucosio e fruttaSio 2553. Che cosa è l’amido? A. è un polimero di struttura delle cellule dei mammiferi B. è un polimero di deposito delle cellule dei mammiferi C. è un polimero di deposito delle piante D. è un polimero di struttura delle piante E. è un polimero proteico 2554. [V] L'amido: A. è un polisaccaride composto da saccarosio e amilosio B. è un componente delle membrane cellulari C. è un altro nome del glicogeno D. è una miscela dei polisaccaridi di amilosio e amilopectina E. è un altro nome della cellulosa 2555. Quale dei seguenti composti ha come unità fondamentale soltanto glucosio? A. saccarosio B. amido C. lipide D. proteina E. DNA 2556. [M/PS] L'idrolisi dell'amido conduce a: A. glucosio B. aldeidi e chetoni C. acidi grassi D. glucosio e fruttaSio E. glicerolo

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE ► L’amido è un omopolisaccaride, polimero formata da più molecole dello stesso monosaccaride (D-glucosio) legate tra loro da legami 14 a-glicosidici. L’idrolisi dell’amido conduce al monosaccaride di par­ tenza (D-glucosio) come miscela di anomeri a e (3. 2557.1 glicidi sono: A. prodotti di idrolisi dei grassi B. polimeri di amminoacidi C. zuccheri complessi D. alcoli polivalenti E. esteri della glicerina con acidi grassi 2558. Uno zucchero a 3 atomi di carbonio è detto: A. trioso B. triidrossipropano C. glicogeno D. trisaccaride E. saccarosio 2559. Alcuni zuccheri sono detti esosi perché: A. sono disaccaridi B. costano molto C. contengono sei gruppi alcolici D. sono dolci E. hanno sei atomi di C nella molecola 2560. Per glicosaminoglicano (GAG) cosa si intende? A. Un componente della cromatina B. Disaccaridi polimerizzati a formare una catena lineare non ramifi­ cata C. Polimeri ramificati di un monosaccaride cóme il glicogeno D. Un copolimero di aminoacidi e carboidrati E. Un codone di stop 2561. Una carboidrasi scinde i legami glicosidici non terminali in carboidrati. Su quali dei seguenti elementi potrebbe agire una carboidrasi? A. Glucosio B. Lattosio C. FruttaSio D. Glicogeno E. Saccarosio ► Il glicogeno è l’unico che ha carattere polimerico. LE PROTEINE: COSTITUZIONE CHIMICA 2562. Tra le tante funzioni svolte dalle proteine, le più importanti sono: A. scheletriche B. di contenere informazioni ereditarie C. enzimatiche e strutturali D. di mantenere costante la temperatura corporea E. di accumulare e cedere energia 2563. Identificare la risposta errata. TUTTE le proteine: A. hanno funzione enzimatica B. sono costituite da amminoacidi C. sono polimeri D. sono codificate da geni presenti nel DNA E. possono essere degradate ► Il quiz ha come risposta corretta la A perché non tutte le proteine hanno funzione enzimatica, invece tutte possono essere degradate nella cellula (da non confondere con digerite).

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE 2564. Quale tra le seguenti è una delle più tipiche funzioni bio­ logiche delle proteine? A. La funzione impermeabilizzante B. La funzione di riserva energetica C. La funzione di autoduplicazione D. La funzione catalitica E. La funzione informativa

2571. Gli aminoacidi che compongono le proteine sono legati da legami: A. idrogeno B. fosfodiesterici C. glicosidici D. idrofobici E. peptidici

2565. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti le proteine è ERRATA? Le proteine: A. possono agire come catalizzatori di reazioni metaboliche B. costituiscono il materiale ereditario C. sono costituenti del citoplasma e del nucleo D. sono costituenti delle membrane cellulari E. possiedono più ordini di strutture tridimensionali

2572. [0] Il primo aminoacido di una proteina presenta sempre: A. un gruppo fenolico B. il gruppo NH2 impegnato nel legame peptidico C. il gruppo COOH libero D. un gruppo SH libero E. il gruppo NH2 non impegnato nel legame peptidico

2566. Il composto organico più abbondante nel protoplasma è rappresentato da: A. proteine B. acqua C. carboidrati D. nucleotidi E. lipidi ► Con il termine protoplasma si indica l'insieme delle sostanze con­ tenute nella cellula, suddiviso in citoplasma e nudeoplasma. 2567. Le proteine sono macromolecole costituite da: A. polimeri di nucleotidi B. polimeri di aminoacidi C. monomeri D. polimeri di acidi grassi E. polimeri di monosaccaridi 2568. Che cos’è una proteina? A. Una molecola composta da 20 vitamine B. Un tipo di cellula C. Una molecola composta da 20 atomi D. Una catena di aminoacidi E. Un tipo di vaccino 2569. Le proteine sono polimeri costituiti: A. da più aminoacidi legati tra loro con legami idrogeno B. dall'unione di più molecole di acidi grassi C. da unità monosaccaridiche unite da legami glicosidici D. dall'unione di più molecole di acidi bicarbossilici E. da più aminoacidi legati tra loro da legami peptidici 2570. La figura mostra un aminoacido.

2 1\

CH3

\

H2N —

!

C ------COOH

!

H

4

3

Quale opzione identifica correttamente sia il gruppo variabile R che il gruppo acido? A. gruppo variabile = 2; gruppo acido = 3 B. gruppo variabile = 3; gruppo acido = 1 C. gruppo variabile = 2; gruppo acido = 4 D. gruppo variabile = 1; gruppo acido = 2 E. gruppo variabile = 4; gruppo acido = 3

2573. Le proteine sono polimeri i cui monomeri sono: A. gli amminoacidi B. i fosfolipidi. C. gli acidi grassi D. i nucleotidi E. i glicidi 2574. Cosa sono gli amminoacidi essenziali? A. Gli amminoacidi che si assumono con il latte B. Gli amminoacidi che si assumono con la carne C. Gli amminoacidi che devono essere assunti con l’alimentazione D. Gli amminoacidi che compaiono nella struttura di tutte le proteine E. Gli amminoacidi più importanti per il corpo umano 2575. Quale dei seguenti amminoacidi è considerato essenziale nell’alimentazione umana? A. Acido glutammico B. Serina C. Isoleucina D. Asparagina E. Alanina ► Un aminoacido si definisce essenziale se deve essere fornito dalla dieta. La richiesta giornaliera di isoleucina stimata è 10-20 mg/Kg di peso corporeo. Gli alimenti che maggiormente la contengono sono: agnello, maiale, pollo, bresaola, salame, bottarga, tonno, legumi, gra­ na, pecorino, uova. È fondamentale per la formazione di emoglobina. 2576. Vitamine, amminoacidi essenziali e acidi grassi essenziali devono essere introdotti con la dieta perché: A. l'organismo umano non possiede gli enzimi necessari alla loro sintesi B. sono presenti in tutti gli alimenti C. entrano nella composizione di tutte le molecole delle cellule umane D. la loro sintesi richiede troppa energia rispetto alle possibilità dell' organismo umano E. l'organismo umano è un organismo eterotrofo 2577. [M/O/PS] Si definiscono amminoacidi essenziali quelli che: A. hanno un elevato contenuto energetico B. sono presenti in tutte le proteine C. non possono essere sintetizzati dall'organismo umano D. sono indispensabili per definire la struttura proteica E. contengono solo gruppi laterali apolari 2578. [V/PS] Un amminoacido essenziale è: A. un amminoacido contenente un residuo aromatico B. un amminoacido che è codificato da una sola tripletta C. un amminoacido che le cellule non sono in grado di sintetizzare D. un amminoacido contenente un residuo idrofobico E. un amminoacido presente in tutte le proteine 829

© A rtquiz CHIM ICA 2579. Per amminoacidi non essenziali si intendono quelli che: A. non sono presenti nelle proteine umane B. non vengono assorbiti a livello del tratto gastrointestinale C. non sono utilizzati dall'organismo per sintetizzare proteine D. sono sintetizzati dall'organismo in quantità sufficienti E. non risultano naturali per l'organismo umano 2580. Gli amminoacidi “non essenziali” sono quegli amminoacidi: A. che l'organismo è capace di sintetizzare B. di cui è meglio evitare la somministrazione con la dieta C. di cui l'organismo può fare a meno D. che fanno parte di proteine non essenziali E. che danno origine ai corpi chetonici 2581. Gli amminoacidi si legano tra loro per formare: A. i polimeri acidi B. ieammidi C. leammine D. le proteine E. i polisaccaridi 2582. Gli aminoacidi usati per formare tutte le proteine esistenti sono circa: A. 64 B. 2000 C. 20 D. 7 E. 450 ► La domanda contiene la parola “circa" perché oltre ai 20 aminoa­ cidi naturali esistono delle varianti in alcuni organismi. Per esempio nei mammiferi oltre alla cisteina è presente in alcune proteine la selenocisteina. Questo aminoacido non è codificato dallo stesso codo­ ne della cisteina, ma da un codone di stop “letto” in un contesto di­ verso. 2583. Gli amminoacidi naturali sono: A. poco più di 20 B. più di 1000 C. in numero illimitato D. 8 E. più di 50 ►Ai venti normalmente usati da tutti gli organismi si devono aggiun­ gere particolari aminoacidi, come la selenocisteina (usata anche nei mammiferi) e la pirrolisina (usata negli archebatteri). 2584. [V] Gli amminoacidi naturali che costituiscono le proteine: A. hanno tutti almeno due gruppi amminici B. sono tutti amminoacidi essenziali C. hanno tutti un solo gruppo amminico D. hanno tutti un gruppo amminico sul C2 E. hanno tutti un solo gruppo amminico ed un solo gruppo carbossilico ► Il C2 è anche il Ca. 2585. Un amminoacido è una: A. sostanza contenente i gruppi carbossilico ed amminico B. sostanza contenente i gruppi funzionali alcolico ed amminico C. sostanza che per idrolisi produce proteine D. sostanza ottenuta per idrolisi dei trigliceridi E. proteina semplice 2586. Quale delle seguenti formule rappresenta un amminoacido? A. C H 3 -N H -C H 2 -C H O

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE B. C. D. E.

H2 N -C H 2 -C H O HOHN-CH 2 - C H 2 OH H2 N -C H 2 - C H 2 OH H2N—CH2 -C O O H

2587. L’arginina e la fenilalanina sono: A. basi azotate B. carboidrati C. costituenti di proteine D. grassi E. vitamine 2588. L'acido glutammico è un: A. acido corrosivo e velenoso B. polipeptide con funzioni vitaminiche C. derivato dal glucosio D. dolcificante prodotto dagli amidi E. amminoacido naturale 2589. Indicare quale delle seguenti sostanze ha comportamento anfotero: A. un trigliceride B. un polisaccaride C. un acido nucleico D. un amminoacido E. un monosaccaride 2590. [M/O/PS] Quale delle seguenti sostanze NON è un ammi­ noacido ? A. alanina B. leucina C. anilina D. triptofano E. glieina ► L'anilina, anche detta fenilammina 0 amminobenzene, è un com­ posto aromatico. È un'ammina primaria la cui struttura è costituita da una molecola di benzene in cui un atomo di idrogeno è sostituito da un gruppo NH2 . 2591. Quali tra i seguenti composti è un amminoacido? A. atropina B. anilina C. alanina D. cheratina E. formalina 2592. L'alanina è un: A. ormone proteico B. ormone steroideo C. antibiotico D. enzima E. amminoacido 2593. Quale dei seguenti composti organici è un amminoacido? A. CH3CH2COONH4 B. NH2CH(CH3)COOH C. CH2 NH2 CH2 CHO D. CH3CH2CONH2 E. CH2 NH2 CH2 CH2 OH ► Infatti, trattasi dell’alanina. 2594. Quale dei seguenti composti è un amminoacido? A. treonina B. uridina

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE C. istamina D. colina E. adrenalina 2595. Quali tra i seguenti composti è un amminoacido ? A. formalina B. cisteina C. anilinaD. adenina E. atropina 2596. L'acido aspartico è: A. un ossiacido B. un amminoacido C. un dipeptide D. un acido minerale forte E. un peptide acido 2597. Quale delle seguenti sostanze è un amminoacido? A. adrenalina B. glieina C. piridossalfosfato D. glicogeno E. desossiribosio 2598. La glieina (0 glicocolla) è: A. un dipeptide B. una proteina adesiva C. un polimero di sintesi D. un polisaccaride E. un amminoacido 2599. Quale espressione relativa alla glieina è corretta? A. è una proteina B. è un amminoacido abbondante nel collagene C. è un alcol D. è uno zucchero E. è un grasso 2600. [V] L’indicazione Ala-Ala corrisponde a: A. un’ammina B. un composto aromatico C. un diestere D. un disaccaride E. un dipeptide 2601. L'idrolisi completa di una proteina provoca la formazione di: A. acidi e sali ammonici B. amminoacidi C. polipeptidi D. acidi carbossilici e ammine E. sali ammonici e amminoacidi 2602. Nell'idrolisi di un protide naturale semplice si formano: A. acidi grassi B. L-amminoacidi C. monosaccaridi D. ammine E. D-amminoacidi 2603. NeH'amminoacido H3N+—CH2 — COO- : A. il gruppo acido è —COO" B. il gruppo basico è — NEL* C. il gruppo acido è —NH3+ D. entrambi i gruppi hanno carattere basico E. entrambi i gruppi hanno carattere, acido

2604. Lo zolfo è presente: A. in alcuni acidi nucleici B. in tutti gli aminoacidi C. in alcuni aminoacidi D. in tutti gli acidi nucleici E. nel glicogeno 2605. Nella costituzione chimica di un amminoacido: A. può non essere presente azoto B. tutti gli atomi di carbonio sono sempre ibridati sp3 C. è sempre contenuto zolfo D. può essere contenuto zolfo E. può non essere presente ossigeno 2606. [O] Lo zolfo è un elemento contenuto: A. nei lipidi B. in alcune proteine C. in alcuni zuccheri D. in tutti gli acidi nucleici E. in alcuni acidi nucleici ► Lo zolfo è presente negli aminoacidi cisteina e metionina. 2607. [O] Quale dei seguenti amminoacidi contiene zolfo? A. vaiina B. metionina C. prolina D. lisina E. tirosina 2608. Quante qualità di atomi sono contenute (al minimo) in un amminoacido? A. 4 B. 6 C. 5 D. 2 E. 3 ► Infatti sono sempre presenti C, H, N e O. Vedi quiz 2610. 2609. Il numero di specie atomiche contenuto nella molecola di un amminoacido è almeno: A. 6 B. 4 C. 3 D. 5 E. 2 2610. [M/PS] Nella molecola di un amminoacido sono contenute almeno le seguenti specie atomiche: A. carbonio, azoto e ossigeno B. carbonio e azoto C. carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno D. azoto e ossigeno E. carbonio, azoto e idrogeno ► L'aminoacido è un composto organico che presenta una struttura invariante (carbonio centrale a cui è legato un gruppo carbossilico COOH, un gruppo amminico -NH 2 e un H) e una struttura variabile, che può contenere solo atomi di carbonio e idrogeno oppure avere delle strutture più complicate, con carboni e atomi 0 gruppi funzionali diversi (zolfo, gruppo amminico, gruppo carbossilico, composti etero­ ciclici...). La risposta esatta è quindi la C, tenendo conto che è l’unica completa in cui ci sono tutti e quattro gli atomi della struttura fondamentale, cioè carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

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© A rtquiz CHIM ICA 2611. A pH inferiore al suo punto isoelettrico, un amminoacido è prevalentemente in forma: A. anionica B. cationica C. tautomeria D. senza carica E. anfionica 2612. Le proteine sono polimeri costituiti: A. da amminoacidi legati tra loro da legami peptidici B. da unità monosaccaridiche unite da legami glicosidici C. dall'unione di più molecole di acidi grassi D. da amminoacidi legati tra loro con legami idrogeno E. dall'unione di più molecole di acidi bicarbossilici 2613. Il legame peptidico è caratteristico: A. delle molecole proteiche B. dei carboidrati C. dei polimeri D. dei lipidi E. dei polisaccaridi 2614. Il legame peptidico è un legame del tipo: A. estereo B. glicosidico C. acetalico D. ammidico E. etereo 2615. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta? A. Il legame estere è formato dalla condensazione di un’aldeide con un chetane B. Il legame ammidico è il legame che tiene assieme gli amminoaci­ di in ogni catena polipeptidica C. Le ammine sono acidi deboli D. Gli olii vegetali sono formati da acidi grassi saturi mentre il burro è costituito da acidi grassi insaturi E. Il gruppo ossidrilico è presente negli eteri e nelle ammine 2616. Il legame tra due amminoacidi prende il nome di: A. ionico B. estereo C. anidridico D. glicosidico E. peptidico 2617. Il legame peptidico può formarsi tra i gruppi: A. -C H O e -S H B. —COOH e —CH3 C. -C O O H e -O H D. SO4 - e NH4 OH E. -C O O H e —NH2 2618. Le reazioni di transamminazione avvengono tra: A. un amminoacido e un chetoacido B. un'ammide e un chetoacido C. un chetoacido e ammoniaca D. un'ammina e un chetane E. due amminoacidi ► La reazione di transaminazione avviene tra un aminoacido e l’a-chetoglutarato con formazione dell’a-chetoacido corrispondente all’aminoacido e glutammato. La reazione è catalizzata da enzimi che si chiamano transaminasi e serve alla degradazione degli ami­ noacidi.

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE I VARI LIVELLI DI STRUTTURA DELLE PROTEINE 2619. [V] Cosi uno scienziato parla di sé: "Nel 1937 cominciai a defi­ nire la struttura delle proteine; solo nel 1948 scoprii le strutture ad aelica e a foglio ripiegato.” Tale studioso è: A. Pauling B. Mendel C. Redi D. Golgi E. Darwin 2620. La struttura primaria di una proteina è costituita da: A. una catena di aminoacidi legati da legami peptidici B. una catena di nucleotidi legati da legami a idrogeno C. una catena di aminoacidi legati da interazioni elettrostatiche D. una catena di nucleotidi legati da legami fosfodiesterici E. una catena di aminoacidi legati da legami a idrogeno 2621. La struttura primaria di una proteina è determinata soltan­ to dal (la): A. peso molecolare B. numero di aminoacidi C. sequenza degli aminoacidi D. numero dei legami disolfuro E. punto isoelettrico 2622. La struttura primaria di una proteina, formata da una 0 più catene polipeptidiche, è definita da: A. il ripiegamento ad alfa-elica presente in alcuni tratti delle catene polipeptidiche B. la disposizione assunta dalle catene polipeptidiche quando sono denaturate C. l'ordine di successione degli amminoacidi nelle catene polipepti­ diche D. la posizione nella catena proteica dei gruppi amminici primari E. la forma assunta dalla proteina per la presenza di ponti disolfuro 2623. La struttura primaria di una proteina è sostenuta da uno dei seguenti legami chimici: A. interazioni deboli tra catene polipeptidi che adiacenti B. interazioni idrofobiche tra amminoacidi apolari C. legami disolfuro tra cisteine non contigue D. legami peptidici tra gruppi carbossilici e gruppi amminici di ammi­ noacidi contigui E. legami peptidici tra residui laterali di amminoacidi contigui 2624. [0] I legami che definiscono la struttura primaria delie pro­ teine sono: A. disolfuro B. a ponte di idrogeno C. dativi D. adipici E. peptidici ► Più precisamente, è la sequenza degli aminoacidi che definisce la struttura primaria delle proteine. 2625. [M/O] Quali legami possono essere presenti nella moleco­ la di un enzima digestivo? 1. Legame peptidico 2. Legame disolfuro 3. Legame ionico 4. Legame idrogeno A. Solo 2, 3 e 4 B. Solo 1,3 e 4 C. Solo 1,2 e 4 D. Tutti E. Solo 1, 2 e 3

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE 2626. Quali legami chimici determinano la struttura primaria di una proteina? A. forze di Van der Waais B. legami covalenti C. legami dativi D. interazioni idrofobiche E. legami idrogeno 2627. [O/PS] Il legame che caratterizza la struttura secondaria di una proteina è quello: A. peptidico B. covalente omopolare C. ionico D. disolfuro E. a ponte di idrogeno 2628. [0] Il legame che caratterizza la struttura secondaria ziaria di una proteina è quello: A. ionico B. a ponte di idrogeno C. peptidico D. dativo E. disolfuro

0

ter­

2629. [M] Il legame che stabilizza l'alfa-elica di una proteina è: A. a ponte di idrogeno B. ionico C. disolfuro D. glicosidico E. peptidico ► Le proteine sono costituite dall’unione di amminoacidi saldati da legami peptidici di natura ammidica (struttura primaria). Per com­ prendere, però, come una proteina svolga determinate funzioni è necessario sapere come siano disposte e associate nello spazio le diverse catene peptidiche. La struttura secondaria concerne proprio la disposizione spaziale della catena peptidica ed è determinata essenzialmente dalla intera­ zioni che detta catena stabilisce al suo interno tramite legami idroge­ no. Le strutture secondarie principali sono la struttura a pieghe e la struttura a elica. La catene assumono la struttura ad a-elica quando i gruppi R sono particolarmente ingombranti: la catena si ripiega ad elica ed i gruppi R vengono diretti verso l’esterno. Tale organizzazione è favorita per­ ché permette la formazione di legami idrogeno tra i successivi avvol­ gimenti dell’elica ( si forma un legame idrogeno, infatti, tra l’atomo di idrogeno legato all’azoto ammidico e l’ossigeno del carbonile del quarto amminoacido successivo).

2632. [O/PS] Nelle proteine la struttura terziaria non è influenzata: A. dalla sequenza degli amminoacidi B. dai legami disolfuro C. dalle interazioni idrofobiche D. dai legami a idrogeno E. dai legami peptidici 2633.1 legami a idrogeno rivestono un ruolo importante: A. nell’utilizzo degli zuccheri quale materiale energetico B. nella formazione del legame peptidico tra due aminoacidi C. nei processi di polimerizzazione di molecole biologiche D. nel determinare la struttura tridimensionale delle proteine e degli acidi nucleici E. neH’appaiamento purina-purina e pirimidina-pirimidina del DNA 2634. La struttura quaternaria di una proteina è determinata: A. dalle interazioni non covalenti fra più subunità B. da legami di solfuro C. dall'ordine di sequenza degli amminoacidi D. da legami covalenti fra subunità E. dai legami idrogeno fra legami peptidici 2635. [V] Una proteina è dotata di struttura quaternaria solo quando: A. contiene alcuni ponti disolfuro intramolecolari B. possiede una struttura quadridimensionale C. è formata da quattro catene polipeptidiche associate D. è formata da due 0 più catene polipeptidiche associate E. ha attività catalitica ►Attenzione all'avverbio “solo" nel testo del quiz! Senza esso anche la risposta C sarebbe stata corretta! 2636. La struttura quaternaria di una proteina è determinata: A. dalla disposizione nello spazio di amminoacidi vicini lungo la ca­ tena, che formano a-eliche e foglietti fi B. dal ripiegamento su se stessa della struttura secondaria C. dalla sequenza degli amminoacidi D. dai legami peptidici E. dalla disposizione spaziale di due 0 più subunità peptidiche che compongono la proteina 2637. [M/PS] I legami idrogeno in una proteina possono influen­ zare la struttura ... A. terziaria soltanto B. primaria e terziaria C. primaria, secondaria e terziaria D. secondaria, terziaria e quaternaria E. primaria e secondaria

2630. La struttura secondaria di una proteina è determinata: A. dalla forma tridimensionale del polipeptide B. dal ripiegamento del polipeptide prodotto da legami a idrogeno C. dall’unione di 2 0 più catene polipeptidiche D. dalla sequenza dei suoi amminoacidi E. dalle interazioni tra i gruppi R del polipeptide

2638. Le proteine derivano: A. dalla condensazione di amminoacidi B. dalla condensazione di zuccheri C. dalla condensazione di zuccheri e basi azotate D. dall'idrolisi di amminoacidi E. dall'Idrolisi dei grassi

2631. A cosa corrisponde la struttura secondaria di una proteina? A. Alla sequenza degli aminoacidi che la compongono B. Alla distribuzione dei gruppi R nella catena amminoacidica C. All’unione di più catene polipeptidiche D. Alla disposizione nello spazio degli amminoacidi vicini lungo la catena polipeptidica E. Alla struttura tridimensionale della proteina

2639. [0] Quale delle seguenti proposizioni NON è valida per le proteine? A. Sono macromolecole B. Sono biopolimeri C. Sono sostanze azotate D. Hanno sempre una struttura quaternaria E. Hanno sempre una struttura terziaria

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© A rtquiz CHIM ICA 2640. [0] Indicare quale tra le seguenti affermazioni è CORRETTA. A. tutte le proteine contengono zolfo B. alcune proteine non contengono carbonio C. tutte le proteine contengono fosforo D. alcune proteine non contengono azoto E. tutte le proteine contengono azoto 2641. [0] Solo una delle seguenti affermazioni è CORRETTA. Quale? A. il carbonio è l'unico elemento obbligatoriamente presente in tutte le proteine B. nelle proteine è sempre contenuto fosforo C. il peso molecolare di una proteina è uguale alla somma dei pesi molecolari degli amminoacidi che la costituiscono D. nelle proteine è sempre contenuto ossigeno E. alcune proteine non contengono azoto ►Gli elementi obbligatoriamente presenti nelle proteine sono: il car­ bonio, l'azoto, l'ossigeno e l'idrogeno. Il peso molecolare di una pro­ teina non è la somma dei pesi molecolari degli aminoacidi perché nella sintesi tra due aminoacidi c'è l'eliminazione di una molecola d'acqua.

CAP. 13. LE BIOMOLECOLE 2646. Quale dei seguenti composti è una proteina? A. C 7 O 8 Hl130 0224 N 18O S4 P4 B. C17H35COOH C . (C 6Hio0 5)n D. C6 H2 O6 E. C1 2 H2 2 O11 ► Una proteina è una macromolecola che contiene quindi molti atomi. 2647. [M/PS] Quale delle seguenti sostanze NON è una proteina? A. cheratina B. colesterolo C. collagene D. fibrinogeno E. emoglobina 2648.1 due peptidi: “Ser-Pro-GIn” e “Ser-Pro-Asp-Ala” A. Hanno la stessa struttura primaria B. Hanno la stessa composizione C. Hanno diverso PM D. Hanno la stessa struttura quaternaria E. Nessuna delle precedenti risposte

2649. L'emoglobina: 2642. Una proteina con punto isoelettrico uguale a 4 è partico­ A. contiene cobalto B. catalizza la degradazione dell'amido larmente ricca in amminoacidi: C. trasporta elettroni A. acidi D. fornisce energia ai tessuti B. con residuo aromatico E. trasporta ossigeno C. apolari D. contenenti solfo 2650. L'emoglobina contiene: E. basici A. Hg ► Il punto isoelettrico è il valore del pH al quale la proteina ha una B. Mg carica elettrica nulla, quindi non migra né verso il catodo né verso C. Fe l’anodo. Il valore del punto isoelettrico di una proteina dipende dalla D. Zn composizione degli aminoacidi che la costituiscono: più elevata è la E. Cu proporzione di gruppi acidi rispetto ai gruppi basici più basso è il va­ 2651. [V] In quale dei seguenti composti è contenuto ferro? lore del punto isoelettrico e viceversa. A. trigliceride B. insulina 2643. L'albumina è: C. carotene A. un polisaccaride D. clorofilla B. un amminoacido E. mioglobina C. una ammina D. un trigliceride 2652. [V/O/PS] L'emoglobina sta al Fe come la clorofilla sta al: E. una proteina A. Co B. Mn ► È la proteina più abbondante del sangue ed è prodotta dal fegato. C. Zn D. Al E. Mg 2644. L'insulina è: A. un ormone proteico ► Il ferro è contenuto nel gruppo eme che si trova nell'emoglobina, B. un composto a carattere vitaminico nella-mioglobina e nei citocromi. Il ferro è legato alla porfirina del! C. uno zucchero complesso eme come il magnesio è legato alla porfirina della clorofilla. D. un ormone steroideo E. un alcol trivalente 2653. La bilirubina è un prodotto del catabolismo: A. dell'emoglobina 2645. L'insulina è un ormone proteico coinvolto nel metaboli­ B. dei lipidi C. del colesterolo smo di: D. della fenilalanina A. acidi nucleici E. degli amminoacidi B. vitamine liposolubili C. lipidi ► L’emoglobina contiene il gruppo eme che per degradazione pro­ D. carboidrati duce la bilirubina. E. proteine

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CAP. 13. LE BIOMOLECOLE 2654. [M] L’ossido di carbonio è tossico perché: A. impedisce l’eliminazione dell’anidride carbonica nell’espirazione B. ossida il ferro dell’emoglobina C. si lega all'emoglobina con maggiore affinità dell’ossigeno D. si lega ai citocromi nella catena respiratoria mitocondriale E. si lega all’emoglobina in sostituzione della anidride carbonica 2655. [0] L'acido cianidrico è un veleno perché: A. blocca la colinesterasi B. forma la cianoemoglobina C. scinde le catene proteiche D. libera acido cloridrico dai cloruri E. si sostituisce allo ione calcio ► Lo ione CM ha un’alta affinità per lo ione ferro deli’eme e quindi prende il posto dell’ossigeno nell’emoglobina. 2656. [O/PS] Gli enzimi sono: A. proteine, come l’emoglobina, in grado di legare reversibilmente l’ossigeno molecolare B. proteine con attività catalitica C. polisaccaridi D. grassi insaturi E. ormoni 2657. Gli enzimi sono: A. molecole informazionali B. 'macromolecole biologiche legate alla divisione cellulare C. proteine con attività catalitica D. alcune muffe capaci di favorire la fermentazione E. attivatori della sintesi proteica 2658. [M] Indica quale delle seguenti affermazioni è valida per un enzima che catalizza una reazione reversibile del tipo: A + B fc; C + D: A. è attivo solo in presenza di un coenzima B. si lega ai substrati con legame covalente C. sposta verso destra l'equilibrio della reazione D. partecipa alla reazione legando i substrati E. non prende parte alla reazione

© A rtquiz CHIM ICA plesso. Il suo peso molecolare è di circa 300.000 unità di massa atomica (u.m.a.); l'enzima è formato da sei subunità identiche, ognu­ na delle quali contiene una singola catena polipeptidica". Ammet­ tendo che il peso molecolare medio di ciascun residuo di am­ minoacido sia 100 u.m.a., il numero di tali residui presente in ciascuna subunità dell'enzima è pertanto circa: A. 300.000 B. 5.000 C. 500 D. 30.000.000 E. 3.000 VALORI CALORICI 2662. [M/PS] Quale delle seguenti sostanze è più energetica per un grammo di peso? A. acqua B. zucchero C. lipide D. alcol etilico E. proteina 2663. [V] Indica quale classe di composti, tra quelle sottoelenca­ te, apporta maggiore energia all’organismo: A. acidi nucleici B. glicidi C. lipidi D. vitamine liposolubili E. protidi 2664. [M/PS] Un kg di grasso corporeo equivale a circa 7000 kcal. Se il fabbisogno calorico medio giornaliero di un uomo adulto è 2700 kcal e II soggetto in questione ingerisce ogni giorno cibi equivalenti a 2000 kcal, egli può dimagrire di 10 kg in circa: A. 10 giorni B. una settimana C. 3 mesi D. 1 mese E. 5 anni

2665. [O] Il valore calorico dei seguenti componenti, espresso in Kcal/100 mg, è: Componente Kcal/100 mg glicidi 0,4 proteine 0,4 lipidi 0,9 Un campione del formaggio A contiene 14,50 g di proteine, 11,12 g di lipidi e 5,50 g di glicidi. Il numero totale di Kcal del campione è: A. 176 2660. L'attività di un enzima dipende dalla temperatura, e si rad­ B. 195 doppia per ogni aumento di 10 °C; se la temperatura aumenta di C. 190 20 °C, qual è l'aumento percentuale dell'attività dell'enzima? D. 180 A. 300% E. 175 B. 500% C. 400% 2666. Il valore calorico dei seguenti componenti alimentari è D. 200% (Kcal/grammo): carboidrati 4; grassi 9; proteine 4. Un campione E. 100% di un alimento contiene 19,5 g di proteine, 0,5 di grassi e 2,0 g di carboidrati. Il valore calorico totale del campione ammonta a ►Supponiamo che l’attività iniziale sia 10. Se la temperatura au­ Kcal: menta di 10 °C l’attività va a 20. Se si aumenta ancora la temperatu­ A. 90,5 ra di 10 °C l’attività va a 40. L’aumento dell’attività rispetto alla tem­ B. 100,0 peratura iniziale è stato 40 - 10 = 30. 30 rispetto a 10 è il 300%. C. 94,6 D. 4,5 2661.[V] "La glutammato deidrogenasi è un enzima allosterico com­ E. 78,0 2659. [V] Indica quale, tra quelle sottoelencate, è la funzione svolta da un enzima che catalizza una reazione reversibile del tipo A + B * 5 C + D: A. diminuisce il valore della costante di equilibrio B. accelera la velocità della reazione C. apporta energia alla reazione D. aumenta il valore della costante di equilibrio E. sposta l'equilibrio della reazione

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© A rtquiz CHIM ICA 2667. Un kg di grasso corporeo equivale a circa 7000 kcal. Se il fabbisogno calorico medio giornaliero di un uomo adulto è 2700 kcal ed il soggetto in questione ingerisce ogni giorno cibi equi­ valenti a 2000 kcal, egli può dimagrire di 10 kg in circa: A. 1 mese B. 3 mesi C. 5 anni D. una settimana E. 10 giorni QUIZ VARI DI CHIMICA 2668. La dose giornaliera del farmaco Alambiq 500 è di 50 mg/kg peso corporeo (PC) per adulti, 75 mg/kg PC per adolescenti (12-16 anni) e 100 mg/kg PC per bambini (1-6 anni). Il misurino (M) dosato­ re inserito nella confezione del farmaco contiene 150 mg. Quanti misurini bisogna somministrare ad un bambino di 5 anni, peso corporeo 18 kg, ogni 8 ore per raggiungere un dosaggio effica­ ce? A. 4 B. 2 C. 6 D. 3 E. 1 ► Il bambino pesa 18 Kg e la dose giornaliera è di 100 mg/kg, quindi servono 1.800 mg al giorno. Il dosatore contiene 150 mg, quindi ser­ vono 12 dosi al giorno. Poiché il farmaco è preso ogni 8 ore (24 ore diviso 3) ne servono 4 misurini ogni 8 ore. 2669. L’acqua viene utilizzata nei circuiti di raffreddamento A. per la sua bassa capacità termica B. perché è un liquido incomprimibile C. perché è un liquido inerte D. per la sua elevata capacità termica E. perché ha una bassa tensione di vapore ► La capacità termica dipende dal calore specifico, che è la quantità di calore necessaria ad aumentare di un grado un grammo di acqua. Usando quindi acqua in un circuito di raffreddamento essa ha la ca­ pacità di sottrarre parecchio calore all’ambiente che deve raffreddare senza che la sua temperatura si alzi di molto. 2670. Il processo chimico che trasforma l'azoto atmosferico in componenti chimici è detto: A. nitrificazione B. ' fissazione C. ammonificazione D. sublimazione E. duplicazione ► La fissazione dell’azoto atmosferico è il processo che alcuni batte­ ri, che si trovano in simbiosi nelle radici di alcune piante (per esem­ pio leguminose), compiono per trasformare N2 in NBA 2671. [M] La densità di un liquido è 1,41 g/mL. Ciò significa che: A. 10 mL pesano 141 mg B. 1 L pesa 1,41 g C. 1 L pesa 1410 mg D. 20 mL pesano 28,2 g E. 1 mL pesa 1,41 kg

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CAP. 14. QUIZ VARI DI CHIMICA 2672. La densità di un liquido è 1,08 kg/L. Ciò significa che: A. 1 L pesa 10,8 g B. 1 mL pesa 1,08 kg C. 10 mL pesano 10,8 g D. 1 L pesa 1080 mg E. 10 mL pesano 108 mg

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CAP. 1. GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA

FISICA GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA GRANDEZZE FISICHE 1. Quale dei seguenti gruppi di grandezze fisiche comprende solo grandezze fondamentali (e non derivate) del Sistema Inter­ nazionale?

A. B. C. D. E.

Lunghezza, massa, temperatura e forza Temperatura, corrente elettrica, calore e tempo Resistenza elettrica, lunghezza, massa e tempo Corrente elettrica, massa, lunghezza e tempo Lunghezza, massa, tempo e forza

2,Alcune tra le seguenti grandezze fisiche sono omogenee tra di loro: Lavoro - Energia - Calore - Potenza. Quali?

A. B. C. D. E.

Tutte Nessuna Solo energia e potenza Solo lavoro, energia, calore Solo lavoro e calore

► Il calore e il lavoro sono forme di energia. 3. A. B. C. D. E.

Quali fra queste grandezze fisiche sono omogenee: lavoro, potenza, calore energia potenziale, potenziale elettrostatico, calore energia interna, calore, pressione lavoro, calore, energia cinetica calore, capacità termica, energia potenziale elettrostatica

A. B. C. D. E.

5,30 kg 35 kg 5010,02 g L'operazione non ha senso 35 g

►Trasformando le misure in grammi si ottiene: 10 g + 0,02 g + 5000 g = 5010,02 g. 9.

[O] La somma di una forza con un'accelerazione:

A. è un vettore avente per modulo la somma dei moduli, ma direzio­ ne indeterminata B. è uno scalare C. si può fare seguendo la regola del parallelogramma D. non si può fare E. si può fare solo se i due vettori sono paralleli ► Una forza e un'accelerazione sono grandezze incommensurabili. 10. Le tre unità di misura fondamentali per la meccanica sono: lunghezza, massa e tempo. Tuttavia, sarebbe possibile fare scelte alternative con altre terne di unità di misura fondamentali, che risultano equivalenti alla terna precedente. Quale tra le se­ guenti scelte sarebbe ammissibile?

A. B. C. D. E.

Lunghezza, velocità, tempo Lunghezza, massa, volume Velocità, tempo, volume Lunghezza, velocità, massa Volume, superficie, tempo

► Dalle definizioni e dalla teoria sul lavoro e energia. 4. Due grandezze fisiche si dicono omogenee se: A. si possono sommare tra loro B. si possono dividere tra loro C. si possono moltiplicare tra loro D. sono divisibili per uno stesso numero E. nessuna delle risposte precedenti è corretta 5. Due grandezze fisiche si dicono omogenee se: A. sono entrambe adimensionali B. si possono moltiplicare tra loro C. sono luna l’inverso dell’altra D. hanno le stesse dimensioni E. si possono dividere tra loro 6. Il prodotto tra due grandezze è costante; le due grandezze sono tra loro:

A. B. C. D. E.

Uguali Inversamente proporzionali Direttamente proporzionali Collegate da una legge esponenziale Non correlate

7. Le intensità di 2 grandezze fisiche si dicono direttamente pro­ porzionali quando:

A. B. C. D. E.

la loro differenza è costante crescono contemporaneamente la loro somma è costante il loro rapporto è costante il loro prodotto è costante

8. Qual è il risultato dell'operazione tra grandezze fisiche: M = 10g + 2cg + 5 kg?

► Se si utilizzasse lunghezza e velocità (oltre a massa) si potrebbe ricavare il tempo dalla definizione v = As/At, da cui appunto At = As/v. UNITÀ DI MISURA 11. Una certa grandezza fisica z dipende da una lunghezza L, da una velocità v e da un intervallo di tempo t secondo la relazione z = L 2t/v. In quale tra le seguenti unità di misura potrebbe essere corretto esprimere z?

A. B. C. D. E.

s3 kg/m km/h m • s2 m/s2

► Segue dalle unità di misura di lunghezza, velocità e intervallo di tempo (m, m/s e s). 12.

A. B. C. D. E.

La velocità angolare si misura in :

gradi / secondo • metri metri • gradi /secondo radianti / secondo radianti/ metri radianti / metri • secondo

13. Solo una delle seguenti terne di unità di misura appartiene interamente allo stesso sistema di unità di misura (SI o MKSA). Indicare quale:

A. B. C. D. E.

chilowattora; mole; atmosfera watt; pascal; metro/secondo joule; poise; metro joule; metro; erg newton; pascal; rem

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CAP. 1. GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA

21. L'unità di misura del rendimento è: A. il watt 14. Si indichi con L la lunghezza, v la velocità e P il peso. Solo B. il rendimento è una grandezza adimensionale una delle terne di unità di misura successivamente elencate è C. Il kelvin costituita da unità tutte appartenenti a un unico sistema, il Si­ D. la caloria E. il joule stema internazionale (anche detto MKS). Qual è questa terna? A. L (metri), v (metri/minuto), P (grammi) B. L (metri), v (chilometri/secondo), P (chilogrammi) MULTIPLI E SOTTOMULTIPLI DELLE UNITÀ DI MISURA C. L (metri), v (metri/secondo), P (newton) D. L (metri), v (chilometri/ora), P (chilogrammi-peso) 22. [O] A proposito di prefissi, un milli di un milli corrisponde a: E. Nessuna delle precedenti A. un micro ► Le unità in B appartengono tutte al SI.

B. un Mega

15. Quale dei seguenti gruppi di unità di misura fa parte dello C. un chilo stesso sistema di unità di misura? D. 1.000.000.000

A. B. C. D. E.

°C, N, dyn J, V, erg Dyn, s, erg W, cal, g . Nessuna delle risposte precedenti è esatta

B. C. D. E.

un tempo una distanza una velocità un'accelerazione

E. un nano ► Un millesimo di millesimo è (1/1000)/1000 = 1/1.000.000.

23. [V] Un micron corrisponde alla milionesima parte di: A. 1 nm ► Le unità in C appartengono al sistema CGS. B. 1 dm C. 1 m 16. Con riferimento agli angoli piani e alle loro unità di misura in D. 1 mm gradi (°) e radianti (rad), trovate la corretta uguaglianza. E. 1 cm A. 360° = angolo piatto B. 135° = angolo acuto 24. Quanto vale un micron? C. 180° = tt rad A. Un millesimo di centimetro D. 45° = angolo retto B. Un decimo di millimetro E. 90° = TT/4rad C. Un milionesimo di metro D. Un decimillesimo di millimetro 17. L'anno-luce misura: E. Un miliardesimo di metro A. un'energia

► Sia c la velocità della luce. Un anno luce misura c • a, dove a è la misura del tempo trascorso in un anno. Viste le dimensioni in que­ stione, si è così ottenuta una distanza. 18. [M/PS] Quale tra le seguenti relazioni è esatta? A. 1 ohm =.1,6 • 10'12 V/A B. 1 atm = 1 torr C. 1 N = 105 dine D. 1 Pa = 100 N/m2 E. 3,14 rad = 360° 19. Quale, fra le seguenti relazioni, è corretta? A. 10 kg • 3 m/s = 30 newton B. 2 ampere = 0,4 watt • 50 volt C. 2 kg • 6 cm/s2 = 8 joule D. 0,2 coulomb/10'3 farad = 200 volt E. 8 joule/2 m = 8 kg • 2 m/s2

25. Un micron corrisponde a: A. 10-10m B. 10-6m C. IO4 m D. 10+6 m E. 10+4m 26. [O] Quale frazione di un centimetro è un micron (= microme­ tro)? A. La millesima parte B. La centimillesima parte C. La decima parte D. La centesima parte E. La decimillesima parte ► Un metro è composto da 1000.000 micron, quindi un centimetro, che è un centesimo di metro, è composto da 1000.000/100 = 10.000 micron.

27. [M/PS] Quanti millimetri cubici sono contenuti in un millili­ tro? A. 10 Quattro delle seguenti unità di misura riguardano la stessa B. 100

20. grandezza fisica ed una no. Quale?

A. B. C. D. E.

Chilogrammo Torr Atmosfera Newton/(metro quadro) Pascal

► Dalla risposta B alla E si hanno unità di misura della pressione.

838

C. 1

D. 10.000 E. 1000 ► Un litro è il volume occupato da un decimetro cubo, ossia (0,1 m)3 = 0,001 m3. Un millilitro è quindi (0,1 m)3/1000 = 10’6 m3. Un millime­ tro cubo è invece pari a (0,001 m)3 = 10'9 m3. Dunque, in un millilitro ci sono 10'6 m3/10'9 m3 = 103 millimetri cubi.

CAP. 1. GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA 28. Il volume di 2 litri corrisponde a A. 2 millimetri cubi B. 2000 centimetri cubi C. 2 centimetri cubi D. non si può dire, perché dipende dalla densità della sostanza in esame E. 200 centimetri cubi ► Basta notare che 1 L = 1 dm3 = 1000 cm3. 29. La milionesima parte del chilogrammo è il: A. decagrammo B. grammo C. centigrammo D. milligrammo E. microgrammo 30. [M] Il prefisso milli, indicato con la lettera m (ad esempio 2,2 mg), indica che l'unità di misura che segue la m (nell'esempio il grammo) deve essere moltiplicata per: A. 10-1 B. 10-6 C. 10-2

D. 10-3 E. 103

© Artquiz F IS IC A E. 36.

A. B. C. D. E.

Il prefisso Mega equivale a 1.000.000.000 e il prefisso Giga a 1. 000.000 Centomila moltiplicato per un millesimo è uguale a:

un centesimo cento milioni cento un centomilionesimo un centomillesimo

► Basta calcolare 100.000 • (1/1000) = 100.000/1000 = 100. 37. Dividendo 100 grammi in un milione di parti si trova:

A. B. C. D. E.

10 milligrammi 0,001 milligrammi 0,01 milligrammi 0,1 milligrammi 1 milligrammo

► Basta calcolare 100 g/1.000.000 = 0,0001 g = 0,1 mg. 38. La distanza tra due punti è 5 mm. Si esprima detta distanza in km.

A. B. C. D. E.

0,005 km 5000000 km 5000 km 5 km 0,000005 km

31. Usando i sottomultipli delle unità di misura, la massa di 2.6 • 103 g si può esprimere con: A. 2.6 mg B. 2.6 ng C. 2.6 mg D. 26 ng E. 26 mg

► 5 mm = 5 • 10'6 km.

►“Milli” equivale a 10A

A. 10-6 B. 10-3

32. Una massa di 1 mg equivale a: A. 104 g B. 10-6g C. 10-5 g D. 10-3 g E. 10-7 g

C. 10-9

33. [V/PS] Il prefisso Mega equivale a: A. 109 B. 106 C. 1012

D. 102 E. 103 34. [M] Il prefisso Giga equivale a:

A. 106 B. 1012 C. 103

D. 1020 E. 109 35. Quale delle seguenti affermazioni è vera?

A. Il prefisso pico equivale a 1.000.000.000.000 e il prefisso Giga a 1. 000. 000.000 B. Il prefisso Giga equivale a 10.000.000.000 e il prefisso Mega a 100.000

C. Il prefisso nano equivale a 1/1.000.000.000 e il prefisso Meqa a 100.000 D. Il prefisso Giga equivale a 1.000.000.000 e il prefisso Mega a 1.000.000

39. [V] Il prefisso nano, indicato con la lettera n, (ad esempio 3 nF) indica che l'unità di misura che segue la n (nell'esempio il farad) deve essere moltiplicata per:

D. 103 E. 106 40. [V] il prefisso pico, indicato con la lettera p, (ad esempio 2 pF) indica che l'unità di misura che segue la p (nell'esempio il farad) deve essere moltiplicata per: A. 109 B. 106 C. 10-9

D. 10-15 E. 10-12 41. [V] La lunghezza d’onda delle onde elettromagnetiche è di solito misurata in nanomètri. Si ha che: A. 1 nm = 10-12m B. 1 nm = 10'6m C. 1 nm = 10-15 m D. 1 nm = 10'9 m E. 1 nm = 10-10m GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI 42. [V] Due vettori hanno moduli U e V, e formano tra loro un angolo a. Il prodotto scalare vale: A. (U + V) • sin(a) B. (U + V) • cos(a) C. U • V • tan(a) D. U • V • cos(a) E. U • V • sin(a) 839

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CAP. 1. GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA

43. Per definire una grandezza scalare, oltre alla sua unità di E. carica elettrica misura, occorre: ► La carica elettrica è l’unica a non essere caratterizzata da una A. una direzione e un modulo direzione ed un verso. B. un vettore C. un numero D. una direzione, un verso e un modulo 52. Delle cinque grandezze fisiche sottoelencate una sola ha E. una direzione carattere vettoriale, quale ? A. la massa 44. [0] Quale tra le seguenti grandezze fisiche é una grandezza B. l’energia scalare? C. la potenza A. Il momento di una forza D. il lavoro B. La forza E. il campo elettrico C. La velocità D. La temperatura 53. [0] Dire quale degli elenchi di termini riportati sotto identifi­ E. L’induzione magnetica ca grandezze tutte vettoriali. A. Forza, quantità di moto, energia cinetica 45. L'entropia: B. Accelerazione, densità, energia potenziale A. aumenta sempre in un sistema conservativo C. Quantità di moto, forza, accelerazione B. aumenta sempre D. Energia cinetica, accelerazione, velocità angolare C. è una unità di misura E. Nessuna delle precedenti risposte è corretta D. è una proprietà dei gas E. è una grandezza scalare 54. Il modulo del vettore risultante dalla somma di due vettori, a e b, è uguale alla differenza tra il modulo del vettore a e il modu­ 46. La massa di un oggetto è una grandezza: lo del vettore b. È possibile affermare che: A. vettoriale e si esprime in kg A. le direzioni dei vettori a e b formano un angolo di 60° B. vettoriale e si esprime in newton B. i vettori a e b possono avere una direzione e un verso qualsiasi C. scalare e si esprime in kg C. i vettori a e b hanno la stessa direzione e lo stesso verso D. scalare e si esprime in kg-peso D. i vettori a e b hanno modulo uguale e verso opposto E. scalare e si esprime in newton E. i vettori a e b hanno la.stessa direzione e verso opposto 47. Quale tra le seguenti grandezze NON è vettoriale? A. Il campo elettrico ►Sia a l’angolo tra à e b e siano a e b i loro moduli. Sommando à B. La forza e b con il metodo punta-coda si vede che il modulo del vettore somma C. L’accelerazione nel moto circolare deve essere la misura del lato del triangolo formato da a e è, che D. L'energia cinetica vale y ja 2 + b 2 — 2ab cos(7r — a ) = V a 2 4- b 2 + la b cosa . E. La quantità di moto Affinché sia a - b = V a ^ K b ^ + ^ a F c o s a deve valere anche, 48.11 prodotto tra una grandezza scalare e una grandezza vetto­ elevando ambo i membri al quadrato: riale è: a2 + b2 - 2ab = a2 + b2 + 2ab cos a, ossia cos a = -1, e dunque i vet­ A. una grandezza vettoriale tori hanno medesima direzione e verso opposto. B. la costante di Planck C. una quantità adimensionale 55. Quanto vale il modulo della somma di due vettori antiparalle­ D. una grandezza sia scalare che vettoriale li se i loro moduli valgono rispettivamente 3 e 21? E. una grandezza scalare A. 21 B. 3 49. Delle quattro grandezze sotto elencate UNA sola ha carattere C. 18 vettoriale. Quale? D. 63 A. Potenziale E. 24 B. Calore C. Energia ► L’affermazione del quiz 54 vale anche nel verso opposto, ossia se D. Temperatura due vettori sono antiparalleli, allora la loro somma è uguale alla diffe­ E. Impulso renza tra il modulo dei due vettori. In questo caso si ottiene, in valore assoluto, 21 - 3= 18. 50. Quali delle seguenti grandezze ha un carattere vettoriale? A. Massa 56.il modulo della differenza vettoriale tra due forze che forma­ B. Temperatura no un angolo di 120° è: C. Lavoro A. uguale al modulo della risultante delle due forze D. Energia cinetica B. maggiore del modulo di ciascuna forza E. Velocità C. minore del modulo di ciascuna forza D. maggiore della somma aritmetica dei moduli delle due forze 51. Quale delle seguenti grandezze non è un vettore? E. minore della differenza aritmetica dei moduli delle due forze A. peso B. accelerazione C. campo elettrico ►Siano a e b i vettori in questione. Dopo aver scritto a - b come D. velocità a + ( - b ) , si osserva che l’angolo a tra a e - è è di 60°.

840

CAP. 1. GRANDEZZE FISICHE E UNITÀ DI MISURA Quindi, sommando à e —b con il metodo punta-coda si vede che il modulo del vettore somma deve essere la misura del lato del triango­ lo formato da à e —b, che vale J a 2 + b 2 - l a b cos(n - a ) = y j a 2 + b 2 - 2 a b ( - l/ 2 ) = V a 2 + b 2 + a b . Elevando al qua­ drato il termine sotto radice, si vede immediatamente che questo è maggiore sia di a2 che di b2, e dunque vale la tesi in B. 57. Si considerino due vettori a e b. La loro somma: A. ha modulo pari alla lunghezza della diagonale del parallelogram­ ma avente come lati i due vettori a e b B. ha sempre modulo pari alla somma dei moduli dei due vettori C. non si può fare D. è uno scalare E. è un vettore il cui verso non dipende dal verso dei due vettori a e b ►Deriva dal metodo grafico punta-coda. 58. La somma di due vettori aventi lo stesso punto di applica­ zione è il vettore: A. dato dalla diagonale del parallelogramma costruito su di essi B. avente per modulo la differenza dei moduli e per direzione quella del vettore di modulo maggiore C. avente per modulo la somma dei moduli e per direzione quella del vettore di modulo maggiore D. avente per modulo la somma dei moduli e direzione parallela a entrambi i vettori E. avente per modulo la somma dei moduli e direzione perpendico­ lare a entrambi i vettori 59. La differenza tra due vettori di uguale intensità è un vettore di intensità nulla. Vero o falso? A. Falso: i vettori non possono sottrarsi B. Vero, se i vettori sono tra loro perpendicolari C. Vero, se i vettori hanno la stessa direzione e lo stesso verso D. Sempre falso E. Sempre vero ►Se, come nel caso in C, i vettori in questione hanno la stessa di­ rezione e lo stesso verso, oltre che la stessa intensità come ipotizza­ to nel testo dell’esercizio, allora sono 2 vettori uguali, la cui differen­ za dà quindi il vettore nullo. 60. [V] Il prodotto vettoriale è un prodotto tra: A. due vettori, con risultato uguale ad uno scalare B. uno scalare e un vettore, con risultato uguale ad uno scalare C. . due vettori, con risultato uguale ad un vettore D. uno scalare e un vettore, con risultato uguale ad un vettore E. nessuna delle precedenti 61. Indicare quale delle seguenti affermazioni sul prodotto vetto­ riale non è corretta. Il prodotto vettoriale: A. È commutativo B. Gode della proprietà distributiva C. È nullo quando uno dei vettori è nullo oppure quando i vettori sono paralleli D. È anticommutativo E. Non è commutativo 62. [V] Il "prodotto" di due vettori non nulli: A. ha come risultato un vettore che giace nello stesso piano dei due vettori B. è sempre un vettore C. può essere sia un vettore sia uno scalare, a seconda del tipo di

© Artquiz F IS I C A prodotto D. è un vettore sempre nullo: solo gli scalari si possono moltiplicare tra di loro E. è sempre uno scalare 63. [0] E’ dato il vettore a di modulo a t 0. E’ dato poi il vettore b avente verso opposto al precedente e modulo b sconosciuto. Si sa inoltre che a + b = 0 ; possiamo allora concludere che: A. non è possibile che a + b = 0 B. a • b = 0 C. a + b = 0 D. b = a E. b = 0 ► Se a + b = 0, in particolare a = -b e quindi le rispettive intensità a e b devono essere uguali. 64. [V] Due campi elettrici, rispettivamente di 3 V/m e 4 V/m, so­ no diretti ortogonalmente l'uno all’altro. Calcolarne il modulo del vettore risultante: A. 7 V/m B. 5 V/m C. 3/4 V D. è necessario precisare il verso dei vettori componenti E. 2 V/m ► Si può applicare il teorema di Pitagora, in modo da giungere a (V 3 2 + 4 2 )V/m = 5 V/m. 65. Due vettori entrambi di modulo = 5 giacciono il primo lungo l’asse x ed il secondo lungo l’asse y. Quanto vale il modulo del vettore somma e che angolo forma con l’asse x?

A. B. C. D. E.

Circa 7,1; angolo 45° Nessuna risposta è corretta Circa 10,7; angolo 60° Circa 20,3; angolo 90° Circa 3,3; angolo 30°

► Per la regola del parallelogrammo, il vettore risultante è dato dalla diagonale del quadrato completato partendo dai due vettori del testo. Quindi l'intensità è V 5 2 + 52 = 7,1 mentre l’angolo è la bisettrice tra gli assi, quindi pari a 45°. 66. [V/PS] Un bambino regge due cani di ugual peso con due guinzagli uguali. I cani partono di scatto. Il bambino perderà più facilmente l'equilibrio se le direzioni dei cani sono:

A. B. C. D. E.

a 90 gradi coincidenti con stesso verso a 60 gradi a 45 gradi coincidenti con versi opposti

► Se le direzione e i versi dei vettori forza coincidono, allora la loro somma vettoriale ha come intensità la somma delle intensità, cioè intensità massima. ERRORE ASSOLUTO E RELATIVO 67. Nella misura di una grandezza fisica si definisce errore rela­ tivo:

A. B. C. D. E.

il prodotto tra l'errore assoluto e la media dei valori misurati il rapporto tra il valore vero e la media dei valori misurati il rapporto tra l’errore assoluto e la media dei valori misurati il rapporto tra l’errore assoluto e il valore vero la differenza tra il valore vero e la media dei valori misurati 841

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CAP. 2. CINEMATICA

68. La misura di una massa è risultata essere (20 ± 0,5) mg. B. la domanda non ha senso Quant'è l'errore relativo? C. entrambe sono attendibili D. la prima è attendibile A. 0,50 E. nessuna è attendibile B. 5,0 C. 0,25 ► La seconda eccede infatti la sensibilità dello strumento. D. 2,5% E. 0,5 CINEMATICA MOTO RETTILINEO UNIFORME

► Dalla definizione come nel quiz 67, è pari a 0,5/20 = 0,025. 69. Data la misura della lunghezza di un circuito in chilometri, si riconoscano tra le seguenti le dimensioni dell'errore assoluto e dell'errore relativo della misura. A. [L]; [L] B. Sono entrambe grandezze adimensionali C. Adimensionale; [L] D. [L]; adimensionale E. [L]; [L|2 ► L’errore assoluto ha la stessa dimensione della misura, quindi pari a quello della lunghezza, mentre quello relativo è una percentuale, quindi adimensionale.

74. Componendo due moti rettilinei uniformi che hanno velocità e direzione diversa si ottiene:

A. B. C. D. E.

Un moto circolare uniforme Un moto rettilineo uniforme Un moto rettilineo uniformemente accelerato Un moto curvilineo uniforme Un moto armonico

► Basta ricordare che le componenti di un modo bi/tri-dimensionale sono indipendenti tra di loro. 75. La velocità di un corpo in movimento:

A. è costante nel moto rettilineo uniforme 70. La misura della massa di un corpo è (20,0 ± 0,5) mg. Quanto B. ha come unità di misura il Newton C. è indipendente dalla direzione del moto vale l'errore percentuale? D. è una grandezza scalare A. 25% E. non può essere espressa in km/ora B. 50% C. 5,0% ► Per definizione in tale moto la velocità è costante. D. 2,5% E. 0,5% 76. Quando un corpo si muove di moto rettilineo uniforme:

►Vedi quiz 68 e moltiplica per 100. 71. [V] Il 1° Gennaio un orologio indica correttamente le ore 15:06. Alla stessa ora del giorno successivo indica invece le ore 14:54; qual è l’errore in percentuale nella misura del tempo da parte dell’orologio, calcolato in questo intervallo di 24 ore? A. 0,83% B. 20,0% C. 1,67% D. 10,0% E. 1,20% ► In 24 ci sono 1440 minuti, mentre l’errore commesso dall'orologio è di 12 minuti, in percentuale l'errore è pari a: 12 min/1440 min • 100% = 0,83%. 72. Misurando la larghezza I e l'altezza h di un tavolo si trovano i seguenti valori: I = (180 ± 0,2) cm e h = (80 ± 0,1) cm. Dire quale delle due misure è più precisa. A. Per rispondere occorre conoscere da che tipo di errore sono af­ fette le misure B. Per rispondere occorre conoscere gli errori assoluti C. Hanno la stessa precisione D. h E. I ' ► Basta calcolare i rispettivi errori relativi: E(l) = 0,2/180 = 0,001%, mentre E(h) = 0,1/80 = 0,00125 %, da cui E(l) < E(h). 73. Due ricercatori, adoperando un cronometro che permette di apprezzare 1/5 di secondo, trovano come misura del periodo di un pendolo I valori: 2,6 s e 2,618 s rispettivamente. Delle due misure: A. la seconda è attendibile 842

A. B. C. D. E.

la traiettoria è una circonferenza la sua velocità è nulla la sua accelerazione è costante la sua velocità è costante la forza applicata al corpo è costante

77. L'equazione x = 4t + 5, dove x è una lunghezza misurata in metri e t un tempo misurato in secondi descrive:

A. B. C. D.

un moto uniforme con velocità costante v = 4 ms' 2 un moto armonico un moto periodico un moto uniformemente accelerato con accelerazione costante a = 2 ms' 1 E. uno stato di quiete

► L'equazione dello spostamento in funzione del tempo nel moto rettilineo uniforme è dato da un’equazione di primo grado, dove il coefficiente del tempo è la velocità costante del moto. 78. [M] Si abbia un moto in cui si percorrono spazi uguali in tempi uguali. Dica il candidato come chiamerebbe tale moto.

A. B. C. D. E.

Uniformemente accelerato Uniforme Con velocità unitaria Rettilineo ad accelerazione variabile A velocità variabile

79. Come si chiama in fisica il movimento di un corpo che per­ corre una traiettoria a velocità costante?

A. B. C. D. E.

Rettilineo Armonico Circolare Parabolico Uniforme

CAP. 2. CINEMATICA

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80. Un punto materiale che si muove lungo una retta compie un ► C = 300.000.000 m/s, di molto maggiore delle altre opzioni (la D moto uniforme quando: poi, non è una velocità). A. è costante la forza che lo mantiene in moto B. percorre distanze inversamente proporzionali agli intervalli di 86. La velocità istantanea di un punto, al tempo t, è definita come: tempo nei quali esse vengono percorse A. il rapporto tra l'accelerazione e il tempo t C. la forza che lo mantiene in moto ha la stessa direzione del moto B. lo spazio percorso nei tempo t D. mantiene sempre la stessa traiettoria C. la rapidità di variazione della posizione del punto al tempo t E. percorre distanze proporzionali agli intervalli di tempo nei quali D. la distanza coperta in un secondo a partire dal tempo t esse vengono percorse E. il prodotto dell'accelerazione per il tempo t 81. [V] Riporto in grafico il moto di un corpo. Il grafico dello spa­ zio percorso in funzione tempo è quello di una retta. A quale tra i seguenti moti si può riferire?

A. B. C. D. E.

un moto avente velocità di modulo variabile un moto uniformemente accelerato un moto uniforme un moto circolaré uniformemente accelerato nessuna delle precedenti, non si hanno sufficienti elementi per poter rispondere

► In tempi uguali il corpo percorre distanze uguali, quindi il moto è rettilineo uniforme. 82. La relazione che lega ia velocità (v) di un corpo allo spazio (S) percorso in una data unità di tempo (t) può essere scritta così:

A. B. C. D. E.

v = t/S v = S / 12 t = v+S t = v/S S = vt

► Segue dalla definizione di velocità, ossia da v = sii. 83. In quale delle seguenti unità di misure non può essere misu­ rata la grandezza velocità?

A. B, G. D. E.

km/h mm/s cm/s m/s2 m/h

►Vedi il suggerimento al quiz 82 e si noti le dimensioni in questione. 84. Quale delle seguenti situazioni è impossibile? A. In un punto della sua traiettoria, un corpo ha velocità nulla e ac­ celerazione diversa da 0 B. Un corpo ha modulo della velocità variabile e velocità vettoriale costante C. Un corpo ha modulo della velocità costante e vettore velocità variabile D. In un certo intervallo di tempo il modulo della velocità di un corpo aumenta, mentre l'accelerazione tangenziale diminuisce E. La velocità non dipende dall'accelerazione ► Una funzione vettoriale (qui: il vettore velocità), per definizione è costante se sono costanti direzione, verso e modulo, quindi B non può verificarsi. 85. Indicare la maggiore tra le seguenti velocità: A. 1 m/s B. 7 • 107 cm/giorno C. 18 km/h D. 7g (dove g è l’accelerazione di gravità) E. c/100 (dove c è la velocità della luce nel vuoto)

ESERCIZI RELATIVI ALLA VELOCITÀ (COSTANTE) 87. Un uomo percorre 3 km verso est e 4 km verso ovest. Il mo­ dulo del suo spostamento risulta essere: A. 7 km B. 12 km C. 25 km D. 1 km E. 5 km ► Basta calcolare [3 km - 4 km| = 1 km. 88. L'equivalente di 90 km/h in metri al secondo è: A. 324 m/s B. 250 m/s C. 2,5 m/s D. 32,4 m/s E. 25 m/s ► Si usa il cambiamento di unità di misura 1 km/h = 1/3,6 m/s. Dun­ que 90 km/h = 90/3,6 m/s = 25 m/s. 89. [O/PS] Una velocità di 18 m/s equivale a: A. 6480 km/h B. 648 km/h C. 6,48 km/h D. 64,8 km/h E. 1080 km/h ►Si usa il cambiamento di unità di misura 1 m/s = 3,6 km/h. Dunque 18 m/s = 18 • 3,6 km/h = 64,8 km/h. 90. [O/PS] Un'auto viaggia a 120 km/h. Quanti metri percorre in un secondo? A. 0,12 m B. 33 m C. 3,3 m D. 12 m E. 120 m ► Da 1 km/h = (1/3,6) m/s si ottiene che 120 km/h = 33,33 m/s, da cui B. 91. [M/O] Un ciclista procede alla velocità costante di 9 km/h. Determinare quanto tempo impiega a percorrere un chilometro. A. 9 minuti B. 6 minuti C. 6 minuti e 30 secondi D. 6 minuti e 20 secondi E. 6 minuti e 40 secondi ► Dalla relazione v = s/t si ricava t = s/v che nel presente caso dà 1 km/9 km/h = 1/9 h, cioè un nono di un’ora, ossia 6 minuti e 40 se­ condi (un'ora è composta da 3.600 secondi). 843

FISICA © A rtquiz 92. A quanto corrisponde la velocità di 100 km/ora: A. 1000 m/sec B. 1,67 m/sec C. 2,77 m/sec D. 100 m/séc E. 27,8 m/sec ► Basta notare che 1 km/1 h = 1.000 m/3.600 s.

CAP. 2. CINEMATICA 98. Un'auto fa un percorso di 90 km alla velocità media 60 km/h. Un primo tratto di 60 km è stato percorso alla più alta velocità media di 90 km/h. Qual è stata la velocità media (in km/h) nel secondo tratto di 30 km? A. 20 B. 36 C. 30 D. 45 E. 40

93. Un'automobile ha percorso 15 km in 10 minuti e successi­ vamente 5 km in 5 minuti. La sua velocità media sull'intero trat­ ► Il tempo t per percorrere il tratto di 60 km è t = s/v = 60 km/90 k/h = 2/3 h. Essendo la velocità media Vmedia = As/At, segue che to è stata: At = As/Vmedia = 90 km/60 km/h = 1,5h. Dunque il tempo t’ per percor­ A. 90 km/h rere il tratto di 30 km è t' = At - 1 = 1,5 h - 2/3 h = 5/6 h, da cui la B. 75 km/h velocità media v' in tale tratto è v’= 30 km/(5/6 h) = 36 km/h. C. 80 km/h D. 120 km/h 99. Un'automobile percorre un tratto di strada in salita alla velo­ E. 60 km/h cità v e lo stesso tratto in discesa alla velocità v'. La velocità media è: ► La velocità media è Vmedia = As/At = (s + s’)/(t + 1') = (15 km + 5 km)/(1/6 h + 1/12 h) = 20km/(1/4 h) = 80 km/h. A. v—+—2 v—' 7 n

V+v'

94. La velocità media di un atleta che percorre 420 metri in un minuto vale: A. 7 km/s v+v' B. 42 m/s D. ^ 2 C. 7 m/s P 2w ' D. 6 m/s v+v' E. 4,2 km/s ► Sia s la lunghezza comune del tratto di strada in salita e discesa. Allora l’auto percorre il primo tratto in un tempo t = s/v e il secondo tratto in un tempo t’ = s/v’. 95. Qual è la velocità media di un camion che percorre un tragit­ Dunque la velocità media risulta: vm = 2s/(t + t') = 2s/(s/v + s/v’) = to di 60 km in 1h 40’? 2s/[(sv' + sv)/vv’] = 2svv’/[s(v + v’)] = 2w'/(v + v’). A. 48km/h B. 50km/h 100. Un camion, andando in salita, copre una distanza di 55 km C. 41 km/h a 35 km/h. Nel ritornare, in discesa, copre la stessa distanza a D. 36km/h 63 km/h. Qual è la velocità media complessiva in km/h (andata e E. 29km/h

► V = s/t = 420 m/60 s = 7 m/s.

ritorno)?

A. 47 ►20' sono un terzo di ora, pertanto 1h 40’ = 5/3 h. Dunque la veloci­ B. 43 tà del camion è v = d/t = 60 km/(5/3 h) = 36 km/h. C. 49 D. 45 96. Una bicicletta percorre in cinque minuti un tratto di 3 km. La E. 41 sua velocità media è stata (in m/s): A. 10 ► Dal quiz 99 si ha che Vmedia = 2w'/(v + v’) = B. 36 2 • 35 km/h • 63 km/h/(35 km/h + 63 km/h) = 45 km/h. C. 0,1

D. 0,6 E. 15

► Vmedia= As/At = 3 km/(1/12 h) = 36 km/h = 10 m/s.

101. Un automobile percorre 200 km viaggiando per 100 km alla velocità di 100 km/h e per 100 km alla velocità di 200 km/h. Qual è la sua velocità media?

A. 180 km/h B. 100 km/h 97. La velocità media di un'automobile che viaggia per 200 km a C. 150 km/h 50 km/h e per 160 km a 80 km/h è: D. 133 km/h A. 60 km/h E. 200 km/h ■ B. 75 km/h C. 70 km/h ► Dal quiz 99 si ha che Vmedia = 2w7(v + v’) = D. 55 km/h 2 -100 km/h • 200 km/h/(100 km/h + 200 km/h) = 133 km/h. E. 65 km/h ► Il tempo t per percorrere il tratto di 200 km è t = s/v = 200 km/50 k/h = 4 h, mentre il tempo f per percorrere il tratto di 160 km è t’ = s’/v 160 km/80 k/h = 2 h. Dunque la velocità media è Vmedia = As/At = (s + s')/(t + 1’) = (200 km + 160 km)/(4 h + 2 h) = 60 km/h. 844

102. [V] In auto percorriamo un primo tratto in leggera discesa di 100 km alla velocità costante di 100 km/h, e un secondo tratto in salita di 100 km alla velocità costante di 50 km/h. Possiamo af­ fermare che:

A. dato che abbiamo tratti in discesa, è impossibile che la velocità

© A rtquiz FISICA

CAP. 2. CINEMATICA possa rimanere costante B. la media delle velocità indicate dal tachimetro durante il moto è circa 75 km/h C. la media delle velocità indicate dal tachimetro durante il moto è circa 66,7 km/h D. il modulo del vettore velocità media può essere anche superiore a 1Q0 km/h, dato che non ci muoviamo lungo una retta E. nessuna delle altre risposte proposte è corretta, visto che non abbiamo tenuto conto della natura vettoriale della velocità ► Dal quiz 99 si ha che Vmedia = 2 w ’/(v + v') = 2-100 km/h • 50 km/h/(100 km/h + 50 km/h) = 66,7 km/h. 103. Una nave sta lasciando il molo alla velocità di 3 m/s. Un passeggero a bordo corre verso la poppa della nave alla veloci­ tà di 5 m/s. Il modulo della velocità risultante dell’uomo è:

A. B. C. D. E.

4 m/s 2 m/s 5 m/s 8 m/s 0 m/s

► Nel sistema di riferimento S di un osservatore a terra, il sistema di riferimento S’ solidale alla nave si muove a 3 m/s. Quindi, l’uomo si muove rispetto ad S alla velocità di 3 m/s - 5 m/s, il cui valore assolu­ to (sottointeso dal quiz) è 2 m/s. 104. In una gara di atletica al "Via" l'atleta A parte con velocità 8 m/s mentre l'atleta B attende 2 secondi e poi parte con velocità 10 m/s. Quanti metri dovrà fare B per raggiungere A?

A. B. C. D. E.

80 8 32 16 60

► Rispetto ad A, B viaggia a 2 m/s. Siccome nei 2 secondi iniziali A si distanzia di 8 m/s • 2 s = 16 m, per colmare tale distanza da A, B impiega 16 m/(2 m/s) = 8 s, tempo nel quale B percorre in totale la distanza 10 m/s • 8 s = 80 m. 105. Due mobili partono contemporaneamente dall'origine di un sistema di riferimento cartesiano ortogonale. L'uno si muove con velocità 3 v lungo l'asse x e l'altro con velocità 4 v lungo l'asse y. La velocità con cui i due mobili si allontanano l'uno dall'altro è:

A. B. C. D. E.

7v 9v 3v 1v 5v

D. per poter rispondere bisogna conoscere il suo peso E. 8,0 m/s ► Visto che le direzione sono ortogonali si può applicare il teorema di Pitagora, quindi il vettore velocità totale avrà modulo: vtot = V 4 2 + 22 m/s = 4,5 m/s. 107. Un ragazzo calcia un pallone imprimendogli la velocità di 30 m/s. Trasversalmente sta soffiando un vento a 36 km/h. Qual è la velocità risultante del pallone? A. 28 m/s B. V3036 m/s C. 10 m/s D. V2196 m/s E. V1000 m/s ► Ricordando che 36 km/h = 10 m/s, il vettore velocità totale ha in­ tensità v = V lO 2 + 302 m/s = VlOOO m/s. 108. Alessio e Bruno camminano l'uno verso l'altro lungo un marciapiede rettilineo e la loro distanza iniziale è di 600 metri: Alessio procede a 6 km/h e Bruno a 4 km/h. Quanto distano i due uomini l’uno dall’altro quando mancano 3 minuti al loro in­ contro? A. 300 m B. 100 m C. 500 m D. 60 m E. 400 m ► La velocità relativa tra i due amici è di 10 km/h (6 km/h + 4 km/h). In 3 minuti, ossia in 1/20 h, i due percorrono 10 km/h • 1/20 h = 0,5 km = 500 m, che è la distanza che li separa a 3 minuti dall’Incontro. 109. In un famoso film, Indiana Jones bambino corre sul tetto di un vagone di un treno in moto, inseguito dai cattivi. Se il treno viaggia alla velocità costante di 36 km/h (rispetto ad un sistema di riferimento terrestre) da est ad ovest ed il bambino corre in verso opposto percorrendo sul tetto del vagone 3 metri ogni secondo, quanto vale e che verso ha la velocità del bambino rispetto ad un osservatore fermo lungo le rotaie? A. 7 m/s verso Ovest B. 13 m/s verso Est C. 10 m/s verso Ovest D. 13 m/s verso Ovest E. 7 m/s verso Est ► 36 km/h = 10 m/s, quindi rispetto al terreno il bambino si muoveva a 10 m/s - 3 m/s = 7 m/s, chiaramente verso ovest.

► Visto che le direzione sono ortogonali si può applicare il teorema di Pitagora, quindi il vettore velocità totale avrà modulo: vtot = V (3 v)2 + (4 v )2 = 5v.

110. Due veicoli percorrono il tragitto AB di lunghezza L con versi opposti e velocità vi e vr. A. quando si incontrano è passato il tempo t = L/mg • (2/100) B. hanno sempre velocità relativa di modulo pari a vi/(vi + V2 ) +

106. Determinare il modulo della velocità di una persona che corre, su un piano orizzontale, ad una velocità: v = (4 m/s)i - (2 m/s)j dove i e j sono i versori associati ad una coppia di assi ortogonali A. 6,0 m/s B. 2,0 m/s C. 4,5 m/s

C. hanno sempre quantità di moto uguali e opposte D. quando si incontrano è passato il tempo t = L/(vi + V2 ) E. quando si incontrano hanno quantità di moto uguali e opposte

V2/(V1 + V2)

► Un veicolo relativamente all’altro ha velocità, in modulo, pari a vi + V2 . Per percorrere una distanza pari a L, a tale velocità, si impie­ ga un tempo t = L/(vi + V2 ). 845

FISICA © A rtquiz 111. Un w indsurf si m uove verso est a velocità doppia di una bar­ ca a vela che si m uove verso ovest. Sapendo che barca e w ind­ surf partono dallo stesso molo e che la differenza delle loro v e ­ locità è pari a 10 nodi (ossia 10 m iglia all'ora), dopo quanto te m ­ po si troveranno a una distanza l'uno dall'altra pari a 150 m iglia?

A. B. C. D. E.

10 ore 5 ore 4 ore 3 ore 7 ore

► Se v è la velocità della barca, allora la velocità del windsurf è 2v. Da 2v - v = 10 m/h segue che v = 10 m/h e 2v = 20 m/h. Ora un na­ tante rispetto all’altro ha velocità, in modulo, pari a v + 2v = 30 m/h. Per percorrere una distanza (relativa ai due natanti) pari a 150 m essi impiegano un tempo t = 150 m/30 m/h = 5 h. 112. Una barca attraversa un fium e partendo da una sponda d i­ rigendosi perp endicolarm ente alla sponda opposta, parallela alla prim a. La sua velocità è V costante rispetto all'acqua. Detto T il tem p o ch e la barca im piegherebbe per raggiungere l'altra sponda se l'acqua fo ss e ferm a, quanto va le il tem po di attraver­ sam ento se la co rrente del fium e è uniform e, con velocità di valo re V e direzion e parallela alle sponde?

A. B. C. D. E.

T T *V 2 T /V 2 2T T/2

► La velocità vettoriale risultante ha due componenti: quella paralle­ la e quella perpendicolare, quest'ultima indipendente dalla corrente dell’acqua e pari a V. Per l'indipendenza dei moti nelle due direzioni, nella direzione perpendicolare la situazione non è modificata rispetto alla situazione nella quale l'acqua è ferma e quindi il tempo di percor­ renza rispetto alla direzione è sempre T (in sostanza, la barca giun­ gerà sull'altra sponda più a valle, ma appunto nello stesso tempo).. 113. [O] Una barca im piega un m inim o di 30 m inuti per attraver­ sare un fiu m e (da un punto A al punto B di fronte su ll’altra riva) quando la co rrente è lenta. Se la velocità di scorrim ento del fiu m e radd oppia, il tem po m inim o di attraversam ento:

A. B. C. D. E.

resta invariato aumenta solo all'andata aumenta sia all'andata che al ritorno diminuisce sia all'andata che al ritorno aumenta solo al ritorno

► Del tutto simile al quiz 115. Tuttavia si rileva che la domanda è ambigua perché la sua risposta corretta è sicuramente tale solo se il punto di partenza e il punto di arrivo sono "uno di fronte all'altro" nel fiume. A tal fine il testo contenuto tra parentesi nella domanda è sta­ to appositamente aggiunto da noi. 114. [O] Un elicottero sta viaggiando in direzione Nord O vest a una velocità di circa 70 km/h rispetto al suolo, in assenza di vento. Entra in una regione in cui sta sp irando un vento in d ire­ zione N ord Est alla velocità di circa 70 km /h rispetto al suolo. Con che velocità si m uoverà l’elicottero rispetto al terreno, se m antiene, risp etto all'aria, la stessa velocità che aveva prim a?

A. B. C. D. E.

a circa 50 km/h a circa 140 km/h a circa 70 km/h a circa 0 km/h a circa 100 km/h

846

CAP. 2. CINEMATICA ► Componendo vettorialmente le due velocità (vettoriali), che sono uguali in modulo (chiamiamolo v) e perpendicolari, si ottiene una velocità che per intensità è data da V v 2 + v 2 = V 2u = 100 km/h. 115. [O] Un aereo viaggia, in assenza di vento, da A a B in dire­ zione Nord poi ritorna indietro. Sapendo che la distanza tra A e B vale L e la velocità dell'aereo è vo, il tempo impiegato per rea­ lizzare l'intero percorso sarà t = 2L/vo. Quando lungo il percorso soffia un vento diretto verso est (od ovest) con velocità V co­ stante, il tempo di percorrenza: A. diminuisce sia se il vento spira da est che da ovest B. resta lo stesso C. aumenta sia se il vento spira da est che da ovest D. aumenta se il vento spira da ovest E. aumenta se il vento spira da est ► Per la relatività galileiana, quando lungo il percorso soffia un vento diretto verso est (od ovest) con velocità V costante, l’aereo dovrà viaggiare verso ovest (rispettivamente est) con velocità V e in dire­ zione nord con una certa velocità vi. Essendo tali direzioni ortogona­ li, per Pitagora la velocità totale vo dovrà essere tale che vo = (vi2 + V2)1'2. Dunque vi < vo ed essendo vi la componente che conta per percorrere una distanza in direzione nord (la componente V dell’aereo è compensata dal vento con velocità V opposta), si ha che il tempo di percorrenza sarà maggiore che in assenza di vento V. 116. [M] Un aereo viaggia a 800 Km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 Km, poi ritorna indietro, il tempo impiega­ to per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando, lun­ go il tragitto, soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 50 Km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di per­ correnza (andata e ritorno), a parità di carburante, sarà: A. più di un'ora se il vento spira da Est B. poco più di un'ora C. un'ora D. più di un'ora se il vento spira dà Ovest E. meno di un'ora ► Con tale ipotesi, per la relatività galileiana, rispetto al terreno l’aereo percorre i primi 400 km viaggiando a 850 km/h ed i secondi a 750 km/h (o viceversa). Il tempo totale di percorrenza sarà dunque t = 400 km/(850 km/h) + 400 km/(750 km/h) = 8/17 h + 8/15 h = 1,0039 h. 117. Se un'auto percorre nello stesso verso prim a 50 km alla velocità di 15 km /h, e poi 40 km alla velocità di 60 km /h, qual è il tem p o necessario per tornare al punto di partenza alla velocità co stante di 90km /h?

A. B. C. D. E.

55 minuti 65 minuti 60 minuti 4 ore Non si può calcolare con i dati forniti

► La distanza percorsa dall’auto è 50 km + 40 km = 90 km. Quindi, il viaggio di ritorno viene percorso in un’ora, ossia 60 minuti. M O TO R ETTILIN EO U N IFO R M E M E N TE A C C E LE R A TO 118. [V] Q uale nom e prende la grandezza fisica ch e esprim e con quale rapidità varia, o può variare, una velocità?

A. B. C. D.

Velocità angolare Energia cinetica Accelerazione Quantità di moto

CAP. 2 . CINEMATICA E.

Coefficiente d'attrito

119.

A. B. C. D. E.

120.

A. B. C. D. E.

L’accelerazione è definita come:

(intervallo di tempo)/(variazione di velocità) (spazio percorso)/(intervallo di tempo) (variazione di velocità) • (tempo trascorso) ■ (spazio percorso) • (tempo trascorso) (variazione di velocità)/(intervallo di tempo) [M/PS] U n'accelerazione, dal punto di vista dim ensionale, è:

lunghezza/tempo (lunghezza)-2/tempo (lunghezza)2/(tempo)2 lunghezza/(tempo)2 (lunghezza)2/tempo

121. Nel moto di un corpo, accelerazione e velocità sono vettori che hanno: A. sempre lo stesso verso B. l'accelerazione sempre perpendicolare alla velocità ■C. sempre la stessa direzione D. sempre la stessa direzione e lo stesso verso E. nessuna delle precedenti risposte è esatta 122. Che cosa significa che un moto è uniformemente accelerato? A. Che la velocità è una funzione lineare del tempo B. Che l'accelerazione è una funzione lineare del tempo C. Che il corpo si muove di moto uniforme D. Che l'accelerazione è nulla E. Che il corpo che si muove ha densità uniforme 123. In quali dei seguenti moti l'accelerazione centripeta è nulla? A. Moto circolare accelerato B. Moto rettilineo uniformemente accelerato C. Moto su un'orbita ellittica D. Moto circolare uniforme E. Moto parabolico ►In una retta la curvatura è nulla così come l’accelerazione radiale o centripeta. 124. In un piano cartesiano in cui l'ascissa è il tempo e l'ordinata è l'accelerazione, il grafico che rappresenta l'andamento in fun­ zione del tempo dell'accelerazione di un corpo che si muove di moto uniformemente accelerato è: A. una parabola con il vertice neM'origine e concavità verso il basso B. una retta parallela all'asse delle ascisse C. una parabola con il vertice nell'origine e concavità verso l'alto D. una retta passante per l'origine, inclinata di 45 gradi rispetto all' asse delle ascisse E. una retta parallela all'asse delle ordinate

© Art quiz F IS IC A A. un moto prima ad accelerazione costante pari a - 2 m/s2 e poi uniforme B. un unico moto a decelerazione costante C. due moti con accelerazione uniformi pari a - 2 m/s2 e -1 m/s2 D. due moti uniformi trattandosi di un grafico costituito da due seg­ menti E. un moto prima ad accelerazione costante pari a - 4 m/s2 e poi uniforme ►Visto che il grafico nel diagramma velocità-tempo è rettilineo, l’accelerazione dall’istante ti = 0 s all’istante fe = 2 s è costante e vale a = (V2 - vi)/(fe - ti) = (-4 m/s - 4 m/s)/(2 s - 0 s) = -4 m/s2. Poi il grafico è parallelo alle ascisse, quindi l'accelerazione è costante (e vale 0 m/s2). 126. Q uale tipo di m oto è rappresentato nel diagram m a seguente?

a

t

A. Un moto armonico B. Un moto rettilineo uniforme che successivamente diviene un mo­ to uniformemente accelerato C. Un moto rettilineo uniforme D. Nessun moto reale perché l'accelerazione non può aumentare in modo istantaneo E. Un moto uniformemente accelerato ► L'accelerazione è inizialmente 0 m/s2, quindi il moto è rettilineo uniforme. Poi è costante e non nulla, quindi il moto è uniformemente accelerato. 127. Se un corpo si m uo ve di m oto naturalm ente accelerato, partendo con velocità iniziale nulla:

A. la velocità è proporzionale al tempo trascorso B. la velocità è proporzionale alla distanza percorsa C. l’accelerazione è nulla D. la distanza è proporzionale al tempo trascorso E. la velocità è costante ► In un tale moto la velocità è data dalla formula v = a • t. 128.

A. B. C. D. E.

Un oggetto che si m uove di m oto uniform em ente decelerato

ha un’accelerazione che diminuisce col tempo si muove lungo una traiettoria parabolica ha una velocità che diminuisce col tempo ha velocità negativa si sta spostando nel verso delle x negative

►Se l’accelerazione è costante nel tempo, il relativo grafico accele­ razione-tempo è una retta come in B.

► Decelerare significa possedere accelerazione negativa, quindi una velocità che diminuisce.

125. Il diagram m a in figura rappresenta:

129. [O/PS] U n'autom obile si m uove con velocità v = vo + at; in cui: vo = 6 m/s; a = 2 m /s2; t m isurato in s. Il grafico dello spazio percorso in funzione del tem po, nel caso di spazio iniziale ugua­ le a zero, rappresenta:

A. B. C. D.

un arco di parabola con il vertice nell'origine degli assi un arco di parabola con il vertice posto fuori dell'origine degli assi una retta passante per l'origine degli assi una funzione indeterminata (non si hanno sufficienti elementi per rispondere) E. una retta non passante per l'origine degli assi 847

FISICA © A rtquiz ► Lo spazio s in funzione del tempo t, ossia s(t), è dato da s(t) = so + vo • t + a • t2/2 = 0 m + 6 m/s • t + 2 m/s2 • t2/2 che è un arco di parabola il cui vertice ha ordinata diversa da 0 in quanto il coefficien­ te di t è vo = 6 m/s (che non è 0). In particolare il vertice non è l'origi­ ne 0 = (0,0). 130. Il grafico m ostra com e varia nel tem po la velocità di un co r­ po che si m uove di m oto rettilineo. Nel tratto BC si ha:

A. non si può dire nulla sull'accelerazione perché nel grafico compa­ re solo la velocità B. accelerazione variabile C. velocità costante D. accelerazione nulla E. accelerazione uniforme ► La velocità tra B e C aumenta linearmente, dunque la variazione di velocità per unità di tempo (ossia l’accelerazione) è costante. ESER C IZI RELATIVI A L L ’A C C E LE R A ZIO N E 131. [V] Sia dato un m oto rettilineo in cui la velocità passa da 4 m/s a 6 m /s in 2 s. L'accelerazione centripeta vale:

A. B. C. D. E.

4 m/s2 2 m/s2 (4/2 - 6/2) m/s2 zero (6/2 - 4/2) m/s2

► In un moto rettilineo si ha accelerazione centripeta nulla. 132. V iaggiando su una pista rettilinea e partendo da ferm a, u n ’ auto im piega 10 s a raggiungere la velocità di 72 km /h. Q uanto vale la sua accelerazione m edia?

A. B. C. D. E.

2,5 m/s 72 m/s2 2 m/s2 0,25 km/h 7,2 m/s2

► Da 1 m/s = 3,6 km/h segue 72 km/h = 20 m/s. Dunque, a = Av/At = 20 m/s/10 s = 2 m/s2. 133. Un o g g e tto ch e ha in izia lm e n te una ve lo c ità 3 m /s, dopo 2 s, ha una velocità di 7 m/s. La sua accelerazione m edia è:

A. B. C. D. E.

4 m/s2 0 - 2 m/s2 2 m/s 2 m/s2

CAP. 2. CINEMATICA D. circa 3700 m/s2 E. 20 m/s2 ► Se il moto è uniformemente accelerato, a = Av/At = (120 km/h -100 km/h)/36 s = 20 km/h/(1/100 h) = 2000 km/h2. 135. Un tuffatore si lascia cadere da un trampolino alto 9,8 m sul livello dell’acqua. Dopo quanto tempo raggiunge l’acqua? A. 1,8 s B. 4 s C. 2 s D. 1,41 s E. 30 s ► Il moto è uniformemente accelerato con accelerazione pari a g = 9,8 m/s2, dunque per lo spostamento vale s = gt2/2 da cui: t = * j 2 s / g = 7 2 • 9,8 m / ( 9,8 m / s 2) = V 2 s = 1,41 s.

136. Quanta strada percorre un corpo di massa pari a 10 kg che cade nel vuoto per 2 secondi, partendo da fermo? A. Circa 50 m B. Circa 20 km C. Circa 100 m D. Circa 20 m E. Circa 10 m ► Si noti innanzitutto che la massa non incide nella caduta dei gravi. Poi, dalla formula generale s = gt2/2 segue immediatamente: s = 9,8 m • (2 s)2/2 s 20 m. 137. [V] Un'automobile parte da ferma con accelerazione costan­ te uguale a 0,1 m/s2. Dopo un minuto ha percorso: A. 981 m B. 180 m C. 524 m D. 0,05 m E. 1 m ► Il moto è uniformemente accelerato, dunque per lo spostamento vale s = at2/2 = 0,1 m/s2 • (60 s)2/2 = 180 m. 138. Un'automobile parte da ferma e accelera costantemente lungo un rettilineo. Qual è la sua accelerazione, costante, per­ ché percorra 1 chilometro in 25 secondi? A. 1,6 m/s2 B. 40 m/s2 C. 1,6 m/s D. 3,2 m/s2 E. 80 m/s2 ► Se il moto deve essere uniformemente accelerato, deve valere s = 1 km = 1000 m = at2/2 = a • (25 s)2/2, da cui: a = 1000 m - 2/625 s2 = 3,2 m/s2.

139. Un corpo puntiform e si m uove di m oto rettilineo uniform em ente accelerato a partire dal tem p o t = 0, con una velocità ini­ ziale diversa da zero. Se dopo un secon do il co rp o ha percorso 3 m e dopo due secondi ha percorso 10 m, la sua accelerazione 134. [O] Si consideri un'autom obile, in cui la velocità è indicata è pari a: in chilom etri all'ora (km /h). D urante un m oto unifo rm em ente A. 4 m/s2 accelerato l'auto passi da 100 km /h a 120 km /h in 36 secon di. La B. 1 m/s2 sua accelerazion e vale:

► Per definizione di accelerazione media si ha a = Av/At. Qui si ot­ tiene a = (7m/s - 3m/s)/2 = 2m/s2.

A. 105/3600 m/s2 B. circa 3,7 km/h2 C. 2000 km/h2 848

C. 2 m/s2 D. 3 m/s2 E. 5 m/s2

CAP. 2. CINEMATICA

© Art quiz F IS IC A

► Sia s = v • t + a • t2/2 la legge oraria, inoltre t = 1s e t' = 2s. Allora possiamo scrivere il sistema di due equazioni: 3 = v • 1 + a • 1/2 e

10 = v • 2 + a • 4/2. Ossia: 2v + a - 6 = 0 e: 4v + 4a - 20 = 0. Dalla seconda segue v = 5 - a, che sostituita nella prima fornisce: 10 - 2 a + a - 6 = 0, da cui a = 4 (m/s2). 140. [O] Un'automobile percorre un rettilineo infinitamente lun­ go. Esprimo lo spazio percorso in chilometri (km) e il tempo in ore (h). La velocità dell'auto sia costante ed uguale a 100 km/h. A partire da un certo istante in poi l'auto subisce un'accelera­ zione negativa costante, uguale a -200 km/h2. Dopo quanti minu­ ti si inverte il verso di marcia? A. 30 B. 5 C. 1

D. Mai E. 60

C. 1 m/s D. 100 m/s E. 100 m/s ► Da a = Av/At si ricava Av = aAt = 10 cm/s2 • 10 s = 100 cm/s = 1 m/s. 144. La cabina di una funivia parte dalla stazione a m on te e m an­ tiene un’accelerazion e di 0,4 m /s2 per i prim i 15 secondi. Q ual è la velocità della cabina dopo 10 secondi?

A. B. C. D. E.

12 m/s 6 m/s 4 m/s 2 m/s 4,5 m/s

►A v = aAt = 0,4 m/s2 • 10 s = 4 m/s.

► Il moto è uniformemente accelerato, e si vuole capire quando la velocità è pari a 0 km/h, instante in cui il moto si inverte. Ora, a = -200 km/h2 = Av/At = (0 km/h - 100 km/h)/At, da cui At = Av/a = -100 km/h/(-200 km/h2) = 1/2 h = 30 minuti. 141. [M] Il conducente di un treno, fra due fermate R e S, man­ tiene una velocità che è quella della figura sottostante in cui negli istanti ti, Ì 2, t3 si trova rispettivamente in R, nel punto in­ termedio M ed in S. Allora si può affermare che:

145. Una sfera è so ggetta ad accelerazione co stan te di m odulo 20 m /s2. S ap endo che la sfera parte da ferm a, quale sarà la sua velocità dopo 3 secondi dalla partenza?

A. B. C. D. E.

60 m/s 6 km/h Non si può calcolare poiché non si conosce la massa della sfera 12 km/h 15 m/s

►Av = aAt = 20 m/s2 • 3 s = 60 m/s.

V(t)

146. Un oggetto puntiform e viaggia in m oto rettilineo con ve lo c i­ tà uguale a 100 m /s. C onsiderando che è so ggetto ad ac celera­ zione costante uguale a -10 m /s2, quale sarà la sua velocità d o ­ po 4 secondi?

ti A. B. C. D. E.

t2

t3

l’accelerazione tra R e M è uguale a quella tra M e S l’accelerazione è nulla in R ed in S l’accelerazione è massima in S l’accelerazione è minima in R l’accelerazione è nulla in M

► Il grafico dice che in M la velocità raggiunge il valore massimo, dunque in IVI l'accelerazione è nulla (prima di M l’accelerazione è positiva, poi è negativa). 142. [O] Mentre viaggia, un passeggero osserva un pesetto di piombo che pende, sospeso a un filo, all’interno della sua au­ tomobile. Egli osserva che il pesetto: A. si sposta indietro mentre l’automobile viaggia su un rettifilo alla velocità costante di 100 km/h B. si sposta in avanti mentre l’automobile viaggia su un rettifilo alla velocità costante di 120 km/h C. si sposta in avanti quando l’automobile rallenta D. si sposta in avanti quando l’automobile accelera E. mantiene insieme al filo una posizione verticale comunque si muova l’automobile ►Nel sistema di riferimento solidale con l'automobile che rallenta, il pesetto subisce l’effetto di un’accelerazione apparente opposta a quella che fa sì che l'auto rallenti. 143. Un oggetto parte con un’accelerazione di 10 cm/s2; dopo 10 s la sua velocità è: A. 10 m/s B. 1 cm/s

A. B. C. D. E.

95 m/s 60 km/h 60 m/s 50 km/h 50 m/s

► Da a = Av/At si ricava Av = aAt= -10 m/s2 • 4 s = -40 m/s, da cui Vfinaie = Viniziaie + Av = 100 m/s - 40 m/s = 60 m/s. 147. Ad un corpo che si m uove di m oto rettilineo, vien e ap p lica­ ta una forza, di verso contrario ai m oto, che gli im prim e un’accelerazion e co stante di 5 m /s2. Se il corpo si ferm a dopo 8 s, quanto vale, in m odulo, la sua velocità iniziale ?

A. B. C. D. E.

2 Km/h 10 Km/h 144 Km/h 180 m/s 50 Km/h

► Per definizione a = Av/At, da cui |Av| = |a • At| = 5 m/s2 • 8 s = 40m/s = 144 km/h. 148. [M/O] Una particella si muove lungo una linea retta ad una velocità di 5,0 m/s. Essa viene accelerata di 3,0 m/s2 nella dire­ zione e nel verso del suo moto. Quale sarà la sua velocità 4,0 secondi dopo l’inizio di questa accelerazione? A. 11,0 m/s B. 12,0 m/s C. 17,0 m/s D. 19,0 m/s E. 8,0 m/s 849

F IS IC A © Artquiz

CAP. 2. CINEMATICA

► Un risultato non banale della teoria dei moti curvilinei dice che se la velocità è costante in modulo, allora l’accelerazione, se non nulla, è di tipo radiale, ossia normale (cioè perpendicolare) alla traiettoria in 149. [MIPS] Un veicolo spaziale viaggia lontano da corpi celesti, ogni suo punto. a motore spento e con velocità V > 0. Al tempo ti accende i razzi posteriori ottenendo accelerazione a = + 20 m/s2 e li spegne al 153. Una ciclista accelera uniformemente a partire da una veloci­ tempo t2 = ti + 5 s, raggiungendo velocità V’: tà iniziale di 3,0 m/s fino a raggiungere in 4,0 secondi una velo­ A. ha guadagnato 360 km/h in velocità cità finale di 5,0 m/s. Successivamente mantiene questa velocità B. dopo b è 0 < V’ < V per altri 6,0 secondi. Quale distanza è stata percorsa dalla cicli­ C. fra ti e t2 il moto è stato di tipo rettilineo uniforme sta durante i 10 secondi? D. ha guadagnato 100 km/h in velocità E. fra ti e b il "carico" non ha subito forze inerziali A. 34 m B. 31 m ► Da a = Av/At si ricava Av = a • (b - ti) = 20 m/s2 • 5 s = 100 m/s = C. 46 m 360 km/h. D. 38 m E. 62 m ► Dalla formula del moto uniformemente accelerato si ricava: v = vo + a • t = 5,0 m/s + 3,0 m/s2 • 4,0 s = 17 m/s.

150. [O] Consideriamo un tram nel percorso rettilineo fra due fermate. Se per metà percorso l'accelerazione è a = ai mentre nella seconda metà è a = -ai, quale sarà il grafico della velocità? (al è costante positiva; ti, t 2 , t3 sono gli istanti in cui il tram si trova rispettivamente all'inizio, a metà e alla fine del percorso).

A. B. C. D. E.

Diagramma? Nessuno dei 4 Diagramma 4 Diagramma 1 Diagramma 3

► Da ti a b la velocità deve aumentare linearmente, mentre da b a b la velocità deve diminuire linearmente (e con lo stesso coefficiente angolare, ma negativo). 151. [0] Un oggetto si muove su traiettoria rettilinea con equa­ zione x(t) = 1250 + 20 • t - 0,5 • t2 (unità di misura del S.I.): A. la posizione iniziale è data dalla soluzione di: 1250 + 20 • t - 0,5 • t2 = 0 B. l'accelerazione è positiva ma decrescente C. l'accelerazione è a = 0,5 m • s-2 D. la velocità iniziale è 36 km/h E. la velocità è nulla all'istante t = 20 s ► Dall'equazione si ricava che la velocità iniziale è 20 e l’accelerazione è 1, e dunque la legge della velocità è v = 20 -1 • t. Ora basta sostituire 20 s a t nell'equazione di v ed è verificata E. 152. Un corpo di massa m percorre una traiettoria curvilinea a velocità in modulo costante. La sua accelerazione sarà: A. in ogni punto nulla o tangente alla traiettoria B. in ogni punto nulla o normale alla traiettoria. C. orientata sempre a 45 gradi rispetto alla tangente della traiettoria D. mancano informazioni per ogni valutazione E. in ogni punto nulla 850

► L’accelerazione iniziale è pari a (5 m/s - 3 m/s)/4 s = 0,5 m/s2. In tale intervallo di tempo lo spazio percorso è dato da: 3 m/s • 4 s + 0,5 m/s2 • (4 s)2/2 = 16 m. Nei successivi 6 s percorre una distanza pari a 5 m/s • 6 s = 30 m. In totale percorre quindi 16 m + 30 m.

154. [M/O] Un tram sta viaggiando lungo dei binari dritti e oriz­ zontali ad una velocità di 12,0 m s~1 quando vengono attivati i freni. A causa di questo, il tram decelera con un tasso costante di 1,50 m s-2 fino a fermarsi. Qual è la distanza percorsa dal tram nel tempo totale in cui ha decelerato? A. 48,0 m B. 216,0 m C. 96,0 m D. 108,0 m E. 18, Om ► In questo caso nel quale non è dato il tempo si utilizza la formula 2a • s = v2 - vo2. Con i dati del testo si ottiene 2 • (-1,50 m s~2) • s = 0 - (12,0 m s~1)2, da cui s = (144 m2/s2)/3 m s~2 = 48 m.

155. [V] Quale delle seguenti automobili ha l'accelerazione me­ dia più alta? A. Un’automobile che accelera da 0 a 2,0 m/s in 0,5 s B. Un’automobile che accelera da 0 a 10 m/s in 10 s C. Un’automobile che accelera da 0 a 60 m/s in 10 s D. Un'automobile che accelera da 20 m/s a 60 m/s in 4 s E. Un’automobile che accelera da 10 m/s a 30 m/s in 8 s ► Le 5 accelerazioni sono rispettivamente: 2,0 m/s/0,5 s = 4 m/s2, 10,0 m/s/10 s = 1 m/s2, 60,0 m/s/10 s = 6 m/s2, (60,0 m/s-20,0 m/s)/4 s = 10 m/s2, (30,0 m/s -10,0 m/s)/8 s = 2,5 m/s2. Quindi la risposta corretta è la D. MOTO IN CAMPO GRAVITAZIONALE E LA BALISTICA 156.11 valore dell'accelerazione gravitazionale nel sistema inter­ nazionale di unità di misura, mediamente può essere assunto pari a: A. 0,98 km/s B. 980cm/s2 C. 9,8cm/s2 D. 98 m/s2 E. 9,8 m/s2

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CAP. 2. CINEMATICA 157. Nel punto di massima altezza, l'accelerazione di un grave, inizialmente lanciato verso l'alto, vale, in unità del S.I.: A. 0 B. 9,81/2 C. 2 • 9,81 D. 9,812 E. 9,81 ► L'accelerazione di gravità è (approssimativamente) costante sulla superficie terrestre. 158. Una pietra è lanciata verso l'alto; nel punto più alto raggiun­ to dalla pietra: A. la velocità è minima B. l'accelerazione è nulla C. la velocità è massima D. l’accelerazione di gravità è nulla E. i'accelerazione’è massima ► Nel punto più alto si inverte il verso del vettore velocità (verticale), quindi, in quel punto, v è nulla. 159. Una pallina di gomma viene lanciata verso l'alto; nel punto più alto della sua traiettoria: A. la velocità della pallina è nulla B. l'accelerazione della pallina è nulla C. l’accelerazione della pallina è massima D. la velocità della pallina è massima E. l'accelerazione di gravità è nulla ►Vedi quiz 158. 160. Un proiettile viene sparato verso l'alto con un angolo di inclinazione alfa t 0 rispetto all'orizzontale. Nel punto più alto della traiettoria l'accelerazione è: A. inclinata di un angolo -alfa rispetto all’orizzontale B. nulla C. inclinata di un angolo alfa rispetto all'orizzontale D. diretta verso l'alto E. diretta verso il basso ► Il vettore g è costante sulla superficie terrestre, e rivolto verso il basso. 161. Trascurando la resistenza dell’aria, la massima gittata di un proiettile si ottiene per un angolo di tiro rispetto all’orizzonte pari a: A. 30° B. 60° C. dipende dalla massa del proièttile D. 65° E. 45° ► Sia vo la velocità scalare iniziale ed a l’angolo formato dal vettore velocità rispetto all’orizzontale. Allora la formula per la gittata è x = vo2 • sen(2a)/g, dunque la gittata è massima se sen(2a) = 1, da cui 2a = 90° e a = 45°. 162. Quando in assenza di attrito si lascia cadere un corpo sotto l’azione della forza di gravità: A. la velocità di caduta aumenta continuamente B. il corpo tende a raggiungere la velocità limite C. il moto è rettilineo uniforme D. la velocità rimane costante E. tutte le altre risposte sono errate

► Basti notare che la forza di gravità produce un’accelerazione, e dunque fa aumentare la velocità al passare del tempo. 163. Nel moto di caduta naturale di un grave sulla Terra: A. l'accelerazione cresce rapidamente B. si trascura sempre l'attrito dell'aria C. la velocità è funzione crescente del tempo D. l'energia potenziale è costante E. la velocità è funzione inversa del tempo ►Trascurando gli attriti, l’accelerazione è costante e pari a g = 9,8 m/s2, dunque la velocità v è funzione dal tempo t: v = gt. 164. Un corpo di massa m cade nel vuoto da un'altezza h sotto l'azione della sola forza peso P = mg. Si può affermare che: A. l'accelerazione è costante B. lo spazio varia linearmente con il tempo C. l'accelerazione è proporzionale allo spazio percorso D. la velocità è proporzionale allo spazio percorso E. la velocità è costante ►Vedi il quiz 163. 165. [V] Un vaso cade da un’altezza di 5 m. Trascurando l'attrito con l'aria, si può ritenere che la sua velocità al momento dell'impatto col suolo sia circa: A. 20 m/s B. 10 m/s C. 5 m/s D. 50 m/s E. 100 m/s ► Dalla formula del moto uniformemente accelerato si ottiene che v = y j l s g = y/2 ■5 m ■9,8 m / s 2 = 10 m/s. 166. [O] Una bottiglia di plastica contiene, sul fondo, delle biglie di acciaio. Lasciamo cadere la bottiglia da una grande altezza, con una velocità iniziale nulla. Quale affermazione tra le seguen­ ti si ritiene corretta, nell'ipotesi di poter trascurare l'attrito tra bottiglia e aria? A. Le sfere lentamente ruotano all'Interno della bottiglia, a causa della forza di Coriolis B. Le.sfere sono accelerate verso il collo della bottiglia, a causa della spinta di Archimede C. Le sfere rimangono sul fondo, come conseguenza del fatto che l'acciaio ha una densità maggiore della plastica D. Nei primi istanti del moto le sfere si portano dalle parti del collo della bottiglia, a causa dell'inerzia E. Le sfere rimangono sul fondo, come conseguenza del fatto che la forza peso è proporzionale alla massa ► Vedi il quiz 163 e osserva che g = P/m, dunque g è comune alla bottiglia e alle biglie, che si muoveranno in modo solidale. 167. [M] Due oggetti hanno massa e volume diversi l'uno dall'al­ tro. Lasciati cadere dalla stessa altezza, con velocità nulla e in assenza di atmosfera, arrivano al suolo contemporaneamente. Ciò avviene perché: A. i due corpi hanno masse proporzionali ai volumi B. la legge di caduta di un corpo nel vuoto dipende solo dalla veloci­ tà iniziale C. il corpo a volume maggiore ha una massa minore D. i due corpi hanno lo stesso peso E. per nessuna delle ragioni esposte 851

FISICA © A rtquiz 168. Due oggetti di massa diversa cadono nel vuoto dalla stessa altezza; quando arrivano a metà di tale altezza le loro velocità: A. è maggiore quella del corpo con massa maggiore B. sono uguali C. non si può rispondere alla domanda senza conoscere il valore esatto delle masse D. sono nulle E. è maggiore quella del corpo con massa minore ► L’accelerazione dei due corpi è uguale ad ogni istante e pari a g = 9,8 m/s2. 169. [V] Due sfere Si ed S2 hanno lo stesso diametro e densità rispettivamente di 8 g/cm3 e 16 g/cm3. Cadendo simultaneamen­ te nel vuoto: A. la sfera Si arriva al suolo con un tempo doppio rispetto a quello impiegato da S2 B. la sfera Si arriva per prima al suolo C. le due sfere arrivano al suolo simultaneamente D. i tempi di caduta dipendono dal rapporto delle due masse E. la sfera S2 arriva per prima al suolo ► Vedi quiz 168,

CAP. 2. CINEMATICA ►Trascurando gli attriti, l’accelerazione è costante e pari a: g = 9,8 m/s2. 173. Un sasso viene lasciato cadere verticalmente nell'aria sen­ za velocità iniziale. Dopo 2 s la sua velocità è circa: A. 5 m/s B. 10 m/s C. 20 m/s D. 40 m/s E. 30 m/s ►Trascurando gli attriti, l’accelerazione è costante e pari a: g = 9,8 m/s2, dunque la velocità v è funzione dal tempo t: v = gt = 10m/s2 • 2 s = 20 m/s. 174. [M/O] Una pallina viene lanciata verticalmente in alto ad una velocità di 19,6 m/s. Quale distanza ha percorso in 2 secondi? [Ignorare gli effetti dell’aria e considerare che g' = 9,8 m/s2] A. 39,2 m B. 0 m C. 9,8 m D. 19,6 m E. 14,7 m

170. [V] In una camera a vuoto vengono lasciati cadere, da una distanza di 1 metro dal suolo e nello stesso istante, due oggetti di volume e massa diversi. Si può affermare che: A. i due oggetti toccano il suolo contemporaneamente B. l'oggetto di volume minore tocca il suolo per primo C. l'oggetto di massa minore tocca il suolo per primo D. l'oggetto di volume maggiore tocca il suolo per primo E. l'oggetto di massa maggiore tocca il suolo per primo

►Trascurando l’attrito dell’aria, l’accelerazione è costante e pari a g = 9,8 m/s2, dunque la distanza percorsa d è funzione del tempo t: d = vt - gt2/2 = 19,6 m/s • 2 s - (1/2) • 9,8m/s2 • (2 s)2 = 19,6 m.

172. [V] Un corpo di ferro di 5 chili ed uno di piombo di 2 chili vengono lasciati cadere da dieci metri di altezza indipendente­ mente l'uno dall'altro. In un secondo esperimento i due corpi vengono strettamente legati insieme ed il corpo così composto è lasciato cadere dalla stessa altezza. Sapendo che l'effetto dell'attrito deH'aria è trascurabile, si indichi quale delle afferma­ zioni seguenti è TUNICA CORRETTA quando si confronti il moto effettuato dai due corpi con quello del corpo composto: A. il corpo composto segue un moto che dipenderà da come è stato legato B. i tre corpi seguono tre distinti moti perché i materiali sono diversi C. il corpo più pesante tende a frenare il corpo più leggero perché ha maggiore inerzia D. i tre corpi seguono lo stesso moto di caduta E. il corpo leggero tende a frenare il corpo più pesante perché pesa di meno

► Lo spazio percorso s è: s = 5 m'= gt2/2 = 9,8 m/s2 • t2/2. Segue che t2 = 2 • 5 m/9,8 m/s2 = 1 s2 e t = 1 s.

175. Un corpo lanciato verso l’alto con velocità v raggiunge un’ altezza h. Se venisse lanciato con velocità 2v, quale altezza rag­ giungerebbe? A. 2h B. v C. 4h ► Vedi quiz 168. D. Nessuna delle risposte è corretta 171. [V] Due sferette identiche A e B vengono lasciate cadere E. 3h contemporaneamente dalla stessa altezza, la sferetta A con ve­ locità iniziale nulla, la B con velocità orizzontale v. Trascurando ► Dalla formula h = v2/2g, si deduce che se la velocità raddoppia allora l’altezza raggiunta quadruplica, perché (2v)2 = 4 v2. l’attrito, quando arrivano le sferette al suolo? A. I dati non sono sufficienti per fare una previsione attendibile 176. Un grave, inizialmente in quiete, cade verticalmente dall' B. La sferetta B per prima C. La sferetta B per prima, se la velocità orizzontale v è maggiore di altezza di 5 m. Il tempo di caduta, trascurando la resistenza dell' aria, vale circa: 9,8 metri al secondo A. 5 secondi D. Le sferette raggiungono il suolo contemporaneamente B. 2 secondi E. La sferetta A per prima C. 0,5 secondi ► Il moto lungo la direzione verticale è indipendente dal moto lungo D. 1/5 di secondo E. 1 secondo la direzione orizzontale.172*

852

177. Un corpo, da fermo, cade liberamente per due secondi; al termine avrà percorso: A. 4,9 m B. 13,7 m C. 15 m D. 20 m E. 10 m ► Il suo spostamento si misura con s = gt2/2 = 10 m/s2 • (2 s)2/2 = 20 m. 178. [M/O] Luca vuole tuffarsi da una scogliera a picco sul mare, ma non riesce a valutarne l'altezza. Decide di lasciar cadere in acqua un sasso e con un cronometro misura il tempo che inter­

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CAP. 2. CINEMATICA corre tra il momento in cui l'ha lasciato cadere e il momento in cui lo vede toccare l'acqua. Se il tempo misurato è 2 secondi, trascurando l'attrito con l'aria, è possibile calcolare approssima­ tivamente l’altezza della scogliera? A. SI, la scogliera sarà alta circa 40 metri B. No, i dati non sono sufficienti a calcolare approssimativamente l'altezza della scogliera C. SI, la scogliera sarà alta circa 15 metri D. Sì, la scogliera sarà alta circa 20 metri E. Si, la scogliera sarà alta circa 10 metri

maggiore? A. Non si può rispondere senza conoscere i volumi dei tre oggetti B. Minore per la piuma e maggiore per il ferro C. Non vi è minore né maggiore perché i tre tempi sono uguali D. Minore per il ferro e maggiore per la piuma E. Minore per il legno e maggiore per la piuma ► Vedi quiz 182 e considera che nel vuoto non c’è attrito dovuto aH’aria.

184. Una palla lasciata cadere da un'altezza H impiega T secondi a raggiungere il suolo. Quanto impiegherà se lasciata cadere da un'altezza 4 • H a raggiungere il suolo? (Trascurare l'attrito 179. Un tuffatore si lascia cadere da un trampolino alto 9,8 m sul dell'aria) A. 8 *T livello dell’acqua. Dopo quanto tempo raggiunge l’acqua? B. 4T A. 30 s C. 2 *T B. 1,8 s D. T/2 C. 1,41 s E. T D. 4 s E. 2 s ► La formula dello spostamento per il moto uniformemente accelera­ ► Lo spazio percorso s è: s = 9,8 m = gt2/2 = 9,8 m/s2 • t2/2. Segue to è s = at2/2, da cui t = yj 2s/a. Qui a = g, e il tempo impiegato nel che t2 = 2 • 9,8 m/9,8 m/s2 = 2 s2 e t s 1,41 s. secondo caso è T' = ^ 2 ( 4 H ) / g = 2^/2H / g = 2T.18567* ► Vedi quiz 177.

180. [O/PS] Un sasso viene lasciato cadere con velocità nulla in un pozzo, il rumore del sasso che tocca il fondo giunge dopo 6 s dall'istante iniziale. La profondità del pozzo è di circa: A. 90 m B. 180 m C. 45 m D. 450 m E. 0,018 km

185. Un pendolo semplice formato da una pallina attaccata ad un filo sta oscillando. Quando arriva nel punto più basso si rompe il filo. Cosa succede alla pallina? A. Procede lungo una traiettoria orizzontale B. Cade descrivendo un arco di parabola C. Risale lungo la traiettoria circolare D. Cade descrivendo un arco di circonferenza E. Cade lungo la verticale

►Trascurando il tempo impiegato dal suono, si ha che lo spazio percorso s è pari a s = gt2/2 = 10 m/s2 • (6 s)2/2 = 180m. Si noti che il suono impiega circa 0,5 secondi per percorrere 180 m.

► Si applica la composizione dei moti, quindi nella direzione orizzon­ tale si ha una velocità non nulla data da quella tangente alla traietto­ ria al momento della rottura del filo e che rimane costante, mentre nella direzione verticale si ha l’accelerazione di gravità. A questo punto è risaputo che una traiettoria con tali caratteristiche è un arco di parabola.

181. [O] Si lasciano cadere a terra dalla medesima altezza un foglio ed una pallina, entrambi di carta e di massa 15 grammi: A. arriva prima la pallina, perché la forza peso dipende dalla super­ fìcie del corpo B. arriva prima la pallina, perché ha peso maggiore C. essi arrivano a terra contemporaneamente D. arriva prima la pallina, perché c'è l'aria E. arriva prima la pallina, perché c’è l’accelerazione di gravità ► L’aria comporta attrito viscoso non nullo e maggiore per il foglio. 182. Una piuma e un sasso vengono lasciati cadere da una stessa altezza. Il sasso giunge al suolo prima della piuma. Ciò perché: A. il sasso ha una maggiore densità B. il sasso ha un peso specifico maggiore C. la resistenza dell'aria ha un'influenza maggiore sulla piuma chesul sasso D. il sasso ha un volume maggiore E. i corpi più pesanti cadono con un'accelerazione maggiore

186. Un'asta è fatta ruotare in un piano verticale attorno ad uno dei suoi estremi (A). All'altro estremo è incollata una pallina che, ad un certo istante, quando si trova nel punto più alto della traiettoria, si stacca. Da quel momento la pallina cade: A. non si può dire senza conoscere la massa della pallina B. di moto circolare C. con un moto che è la combinazione di un morto circolare attorno all'estremo A e di un moto parabolico di-caduta D. di moto parabolico E. verticalmente ►Vedi quiz 185.

187. Un osservatore esterno vede cadere un oggetto da un treno che viaggia da sinistra verso destra. La traiettoria osservata è: A. parabolica verso sinistra B. circolare ► Si consideri l’attrito viscoso esercitato dall’aria sui due corpi. C. parabolica verso destra D. verticale 183. [M] In un ambiente, in cui è stato fatto il vuoto, lascio cade­ E. ellissoidale re (in caduta libera) una piuma di 10 g, una sfera di legno da 200 g e una piccola sferetta di ferro da 1 g e misuro i tempi di caduta ► Vedi quiz 185 e osserva che il fatto che gli oggetti si stacchino da (dalla stessa quota, nelle stesse condizioni di partenza, per uno pendoli o treni è irrilevante. Ciò che conta è la velocità al momento stesso percorso). Quale di questi tempi è il minore e quale il del distacco dell’oggetto. 853

FISICA © A rtquiz 188. Trascurando la resistenza dell’aria la massima gittata di un proiettile si ottiene per un angolo di tiro rispetto all’orizzonte pari a: A. 30° B. 60° C. dipende dalla massa del proiettile D. 65° E. 45° ► Sia vo la velocità scalare iniziale ed a l’angolo formato dal vettore velocità rispetto all’orizzontale. Allora la formula per la gittata è x = vo2 • sen(2a)/g, dunque la gittata è massima se sen(2a) = 1, da cui 2a = 90° e a = 45°. MOTO CIRCOLARE UNIFORME 189. Un punto gira con moto circolare uniforme percorrendo un arco pari a 1/4 della lunghezza della circonferenza nel tempo di 1 secondo. Quale sarà il suo periodo? A. 10 s B. 4 s C. 1 s D. 0,2 s E. (1/4) s ► Per definizione la velocità di tale moto è costante in modulo, quin­ di il corpo percorre archi uguali in tempi uguali. Dunque, tutta la cir­ conferenza viene percorsa in 4 s. 190. L'accelerazione centripeta è: A. quella che subisce un corpo animato di moto armonico B. la forza centrifuga C. quella che subisce un astronauta in fase di lancio di un razzo D. quella che possiede un corpo in moto rettilineo uniforme E. la componente radiale dell'accelerazione 191. Un punto materiale si muove con velocità costante in mo­ dulo lungo una traiettoria avente curvatura costante. Il suo moto è: A. parabolico B. elicoidale C. armonico D. circolare uniforme E. uniformemente accelerato 192. Nel moto circolare uniforme la frequenza: A. non dipende dalla velocità del corpo in movimento B. coincide con l'accelerazione C. non è costante D. esprime il numero di giri compiuti in un secondo E. tende a crescere 193. Una giostra panoramica ha le cabine posizionate a 10 metri di distanza dal centro di rotazione. La giostra ruota di moto cir­ colare uniforme e impiega un minuto per completare un giro. Qual è la velocità delle cabine? A. Circa 1 m/s B. Circa 0,5 m/s C. Circa 3 m/s D. 62,8 m/s E. 10 m/s ►Si tratta di utilizzare la formula v = 2*TT, r/P = 2 , u , 10 m/60 s = 1 m/s. 854

CAP. 2. CINEMATICA 194. Un corpo che si muove di moto uniforme può avere una accelerazione? A. Si, se la velocità varia in modo uniforme B. No, se la traiettoria è parabolica C. Si, solo se la traiettoria è circolare D. No E. Si, se la traiettoria è curva ► Se la traiettoria è curva, la velocità, benché costante in modulo, varia in direzione. 195. Una massa m = 2 kg percorre una traiettoria curvilinea a velocità in modulo costante e uguale a 3 m/s. In generale si può dire che: A. la massa non è soggetta ad alcuna accelerazione B. la massa è soggetta ad una accelerazione a = 3/2 m/s2 C. la massa è soggetta ad accelerazione D. non si può rispondere, occorrono più informazioni E. la massa è soggetta ad una accelerazione a = 2/3 m/s2 ► Si veda il quiz 194. 196. In un moto circolare uniforme esiste accelerazione? A. No, essendo un moto uniforme. B. No, trattandosi di un moto che si svolge su un piano C. Non si hanno elementi per rispondere D. Sì, dovuta al fatto che la velocità cambia continuamente di dire­ zione E. Sì, ma solo se la traiettoria giace su un piano verticale ► Il vettore velocità, benché costante in modulo, non è mai costante perché la direzione cambia ad ogni istante. 197. L’accelerazione è sempre presente: A. Se il moto è uniforme B. Se il moto è rettilineo C. Se la velocità è tangente alla traiettoria D. Se il moto è circolare E. Non esiste un moto nel quale l’accelerazione è sempre presente ► Si veda il quiz 196. 198. In un moto circolare uniforme l'accelerazione è: A. sempre perpendicolare alla velocità e diretta verso il centro B. sempre parallela alla velocità e orientata nello stesso verso C. l’angolo fra accelerazione e velocità varia nel tempo con lo stesso periodo del moto D. sempre parallela alla velocità e orientata in verso opposto E. sempre perpendicolare alla velocità e in direzione centrifuga ►Si dimostra, quanto in A., utilizzando la derivata del vettore velocità.19* 199. In un moto circolare l’accelerazione è: A. nulla se e solo se la velocità angolare è costante B. sempre diversa da zero e diretta perpendicolarmente al vettore velocità C. sempre nulla D. sempre diversa da zero e diretta parallelamente al vettore velocità E. una quantità scalare ►Si dimostra che a = v2/r e che ha la direzione radiale, quindi per­ pendicolare al vettore velocità.

CAP. 2. CINEMATICA 200. In quale dei seguenti moti l'accelerazione tangenziale è nul­ la? A. Moto rettilineo uniformemente accelerato B. Moto circolare accelerato C. Moto di caduta dei gravi D. Moto circolare uniforme E. Moto armonico ► Con le derivate direzionali si dimostra che se il moto è circolare uniforme, e dunque l'intensità delia velocità non varia, vale quanto in D. 201. In un moto circolare uniforme, l'accelerazione è: A. l'accelerazione varia in modo armonico con il tempo B. non c'è accelerazione C. centrifuga D. centripeta E. tangenziale

© Artquiz F IS IC A C. Nel moto circolare uniforme il raggio vettore che individua un punto A della circonferenza è sempre perpendicolare alla velocità istantanea del moto nello stesso punto A D. Nel moto circolare uniforme il periodo è la durata di un giro com­ pleto della traiettoria circolare E. Il moto circolare uniforme è un esempio di moto periodico 207. Nel moto circolare uniforme il vettore: A. accelerazione è costante B. velocità è nullo C. velocità è costante D. accelerazione è nullo E. velocità ruota ► Il modulo della velocità è costante e la direzione perpendicolare al raggio passante per la posizione del corpo che ruota, dunque anch’ essa ruota.

202. [O/PS] L'accelerazione centripeta nel moto circolare uni­ 208. Nel moto circolare uniforme il vettore velocità e il vettore forme, nel Sistema Internazionale (S.I.), si esprime in: accelerazione: A. (m/s)2 A. hanno la stessa direzione e verso B. s-2 B. hanno sempre lo stesso verso C. rad/s C. hanno la stessa direzione e verso opposto D. m • s'2 D. formano un angolo di 90° E. s2203456 E. formano un angolo di 60° 203. [O] Se un corpo puntiforme di massa M è animato di moto circolare uniforme, allora si verifica che varia: A. la velocità angolare B. la direzione dell'accelerazione centripeta C. il modulo dell'accelerazione D. il modulo dell’accelerazione centripeta E. il modulo della velocità ► La direzione dell'accelerazione centripeta è rivolta sempre verso il centro del cerchio e passa per la posizione del corpo in moto, dun­ que varia con la posizione del corpo. 204. [M] Nel descrivere il moto circolare uniforme, indicare quale delle seguenti affermazioni è corretta: A. L’accelerazione dipende unicamente dalla velocità angolare B. L’accelerazione dipende unicamente dal raggio della circonferen­ za descritta dal moto C. L’accelerazione varia in modulo D. L’accelerazione è costante in modulo E. Il vettore accelerazione è costante ► Dalla cinematica del moto circolare uniforme. 205. Nel moto circolare uniforme la velocità: A. è sempre perpendicolare alla traiettoria B. è costante solo in modulo C. è costante in modulo e direzione D. è variabile in modulo e in direzione E. è costante solo in direzione ► Vedi quiz 196. 206. Indicare quale affermazione sul moto circolare uniforme non è corretta. A. Nel moto circolare uniforme il modulo v della velocità non è co­ stante, ovvero non è uguale in ogni punto B. Il moto circolare uniforme descrive un punto materiale che per­ corre una traiettoria circolare mantenendo costante il modulo del vettore velocità istantanea

► Il vettore velocità è tangente alla traiettoria mentre il vettore acce­ lerazione è ortogonale alla traiettoria, quindi D. 209. Nel moto circolare uniformemente vario, il vettore velocità è: A. costante in direzione, ma non in modulo B. costante in direzione e modulo C. variabile in direzione e modulo D. sempre perpendicolare alla traiettoria E. variabile in direzione, ma non in modulo 210. In un moto circolare uniforme: A. l'angolo spazzato dal raggio vettore dipende dal tempo secondo una legge sinusoidale B. l'accelerazione è un vettore costante C. la velocità è un vettore costante D. lo spostamento è un vettore costante E. il raggio vettore spazza settori uguali in tempi uguali > Il modulo della velocità è costante, ossia percorre archi di cerchio uguali in tempi uguali, e lo stesso vale dunque per i settori. 211. Per un corpo che si muove di moto circolare uniforme: A. l'accelerazione è costante B. la velocità angolare dipende dal tempo C. nessuna delle altre affermazioni è corretta D. la velocità è costante E. la risultante delle forze applicate è nulla ► Dalla teoria della cinematica del moto circolare uniforme. 212. Un oggetto puntiforme si muove lungo una circonferenza. Il raggio che collega il punto con il centro della circonferenza co­ pre angoli uguali in tempi uguali. Quale delle seguenti afferma­ zioni è corretta ? A. L’oggetto si muove di moto circolare uniforme B. Il periodo di rotazione è proporzionale alla velocità C. L’oggetto si muove di moto armonico semplice D. L’accelerazione dell’oggetto è costante E. La velocità dell’oggetto è costante 855

CAP. 2. CINEMATICA

F IS IC A © Artquiz ►Vedi ìi suggerimento al quiz 210.

217. [0] Un corpo puntiforme si muove di moto circolare uni­ forme. Indichiamo con r il raggio della circonferenza, con v la 213. In un moto circolare, quale grandezza potrebbe rappresen­ velocità periferica, con w la velocità angolare, con T il periodo, tare il vettore indicato in figura? (Il vettore giace sul piano indi­ con f la frequenza. Qual è la giusta espressione? A. T = w • v viduato dalla circonferenza) B. T = v/(2 • tt * r) C. T = tt/ v D. T = 2 • tt • r/v E. T = f/TT ► La velocità v, costante in modulo, è data da v = (2Tir)/T.

B. C. D. E.

Accelerazione Energia cinetica Velocità angolare Velocità periferica

► La quantità di moto è tangente alla circonferenza, l’energia cineti­ ca è uno scalare, la velocità angolare è ortogonale al piano e la velo­ cità periferica è insensata. 214. [M] Individuare la GIUSTA affermazione, tra le seguenti. A. In un moto a traiettoria qualsiasi, ma uniformemente accelerato, velocità e accelerazione sono direttamente proporzionali B. In un moto rettilineo uniformemente accelerato, velocità e accele­ razione sono inversamente proporzionali C. In un moto a traiettoria qualsiasi, ma uniformemente accelerato, velocità e accelerazione sono inversamente proporzionali D. In un moto rettilineo uniformemente accelerato, velocità e accele­ razione sono direttamente proporzionali E. In un moto circolare uniforme, accelerazione e velocità sono vet­ tori tra loro ortogonali ►Vedi quiz 208. 215. La traiettoria risultante dal moto circolare uniforme di un punto in un piano che si muove di moto rettilineo uniforme lun­ go la propria perpendicolare è: A. una circonferenza B. un'iperbole C. una elica D. un ellisse E. una parabola ► Sia il piano del moto dato dalle coordinate x, y e sia z la direzione perpendicolare al piano x-y e passante per il centro di rotazione. Al­ lora i due moti, circolare su x, y e rettilineo lungo z, sono indipenden­ ti, così che il punto ruota intorno a z ma anche trasla nella stessa direzione, moto tipico di un’elica, o della vite. 216. [M/PS] Un corpo puntiforme di massa IVI è dotato di un moto con componente tangenziale dell'accelerazione uguale a zero, e con componente radiale (o centripeta) dell' accelerazione co­ stante e diversa da zero. Il modulo della velocità è V. Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA? A. La componente centripeta dell'accelerazione è proporzionale al quadrato del modulo della velocità V e inversamente proporzio­ nale al raggio della traiettoria circolare B. La componente centripeta dell'accelerazione è proporzionale al quadrato del modulo della velocità V C. Il corpo puntiforme esegue un moto circolare uniforme D. Il modulo del vettore velocità rimane costante nel tempo E. Il corpo puntiforme esegue un moto con traiettoria elicoidale

856

218. Un corpo si muove di moto circolare uniforme alla velocità angolare di 2 rad/s lungo una circonferenza di raggio 50 cm; allora la velocità lineare del corpo è: A. 1 m/s B. 2 m/s C. 3/4 m/s D. 1/2 m/s E. 3 m/s ► Vale la legge v = p • r, dove p è la pulsazione. Quindi v = 2 rad/s • 50 cm = 1m/s. 219. [V] Un disco con diametro pari a 40 cm è in rotazione attor­ no all’asse ortogonale al disco e passante per il suo centro. Se un punto posizionato sul bordo si muove alla velocità di 28,8 km/h, quale sarà la sua velocità angolare? A. 72 rad/s B. 20 rad/s C. 3,2 rad/s D. 11,52 rad/s E. 40 rad/s ► Il raggio del disco è r = 0,2 m e la velocità è v = 28,8/3,6 m/s = 8 m/s. Dalla legge v = p • r, segue p = v/r = 8 m/s/0,2 m = 40 rad/s. 220. [O] In un moto circolare uniforme il periodo T è il tempo impiegato per percorrere l'intera circonferenza. Il numero di giri compiuti nell'unità di tempo è: A. 1/(2ttT) B. 2ttT C. 2tt/T

D. 1/T E. T/2 tt

► Se un giro è percorso in T secondi, allora in un secondo si percor­ re una frazione di giri pari a 1/T. 221. [O] Un corpo costretto a percorrere un'orbita circolare di raggio 10 metri alla velocità di 10 metri al secondo, percorrerà in un secondo un arco di circonferenza corrispondente ad un an­ golo pari a: A. tutto l'angolo giro B. metà angolo giro C. un radiante D. 0.1 radiante E. 10 radianti ► Un arco di circonferenza pari al raggio (qui: 10 m), sottende un angolo di un radiante.

CAP. 2 . CINEMATICA 222. In un moto circolare uniforme il periodo T vale 0,1 s. Quan­ to vale la frequenza? A. 0,1 radianti B. TTS"1 C. 0,2 TTS D. 0,1 s E. 10 s-1

© Artquiz F IS IC A 228. [V] Un sasso ruota attorno ad un centro fisso trattenuto da un filo lungo 1 m con velocità angolare io = V lO rad/s. Qual è (entro il 2%) la giusta proposizione (g accelerazione di gravità)? A. La frequenza del moto è 2 Hz B. È sottoposto ad accelerazione pari a 1 g C. La velocità periferica è tt2 m/s D. È sottoposto ad accelerazione pari a 10 g E. La velocità periferica è 10 • tt m/s

►Si definisce la frequenza come f = 1/T. ► Nel moto circolare uniforme vale a = w2r = 10 m/s2 = g. 223. Un oggetto si muove su una traiettoria circolare. Siano T il periodo, f la frequenza e v il modulo della velocità. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? A. T = 1/f B. T = f C. f/T = n D. Tf = v E. T/f = v ►Segue dalle definizioni di frequenza e periodo. 224. Un'automobile percorre una curva di raggio 20 m con una velocità scalare costante di 40 km/h. L'accelerazione dell'auto­ mobile è: A. diretta come il raggio e rivolta verso l'interno delia curva B. uguale a zero C. tangente alla curva D. diretta come il raggio e rivolta verso l'esterno della curva E. nessuna delle precedenti risposte è corretta ► Infatti, il moto è circolare uniforme. 225. Un corpo di massa M si muove con unà velocità V costante su di un'orbita circolare di raggio R. Questo implica la presenza di un'accelerazione pari a: A. MV/R B. R/V C. MV2/R D. V/R E. V2/R 226. [O] Un pilota di aviogetto di massa m descrive una circon­ ferenza di raggio r con velocità v. Il seggiolino dovrà sopportare una forza centrifuga pari a: A. v2 • r/m B. mvr2 C. vr2/m D. mv2/r E. (1/2)mv2/r

229. Un oggetto puntiforme si muove di moto circolare uniforme lungo una circonferenza il cui raggio misura 2 m. Sapendo che l'accelerazione centripeta dell’oggetto è uguale a 2 m/s2, qual è la sua velocità? A. 1 m/s B. 4 m/s C. 2 m/s D. 2 km/h E. 1,4 m/s ► L’accelerazione centripeta ac vale ac = v2/r, dunque: v = ^]ac ■r = V 2 • 2 m/s = 2 m/s. 230. [M] Una fionda è costituita da un sasso vincolato a percor­ rere 5 giri al secondo, lungo una circonferenza di raggio L = 1 m, per mezzo di una corda rigida. Quando il sasso si stacca dal­ la corda la sua velocità è: A. pari alla velocità del suono B. di circa 300 m/s C. di circa 30 m/s D. di 5/s E. diversa per sassi di massa diversa ► Nel moto circolare uniforme si ha: v = 2Trrf = 2tt • 1 m • 5 Hz = 30 m/s. 231. [V] Una fionda è costituita da un sasso vincolato a percor­ rere 3 giri al secondo lungo una circonferenza di raggio L = 1,5 m per mezzo di una corda rigida. Quando il sasso viene svinco­ lato dalla corda la sua velocità sarà: A. di circa 28 m/s B. di 3 m/s C. di 4,5 m/s D. diversa per sassi di massa diversa E. pari alla velocità del suono ► Nel moto circolare uniforme si ha: v = 2TTrf = 2tt • 1,5 m • 3 Hz = 28 m/s.23*

►Vedi quiz 334. 227. Un corpo si muove di moto circolare uniforme su una cir­ conferenza di raggio 10 m. La sua velocità tangenziale è 0,5 m/s. Qual è la sua accelerazione centripeta? A. 0,025 m/s2 B. 0,005 m/s2 C. 0,05 m/s2 D. 0,5 m/s2 E. 0,25 m/s2

232. Un'automobile nel percorrere una traiettoria curva, trascu­ rando l'attrito dell'aria, è sottoposta: A. a una forza centripeta proporzionale ai quadrato della velocità B. a una forza centrifuga direttamente proporzionale alla velocità C. a nessuna forza D. a una forza centrifuga inversamente proporzionale alla massa dell'auto E. a una forza centripeta inversamente proporzionale alla massa dell'auto

► L'accelerazione centripeta ac vale: ac = v2/r = (0,5 m/s)2/10 m = 0,025 m/s2.

► L’accelerazione centripeta ac vale ac = v2/r, con v la velocità e r il raggio della circonferenza.

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CAP. 2 . CINEMATICA

F IS IC A © Art quiz 233. Il prodotto (velocità angolare) • (tempo): A. ha le dimensioni di una lunghezza B. non è adimensionale C. è accelerazione angolare D. è un angolo E. si misura in rad • s ► Sia Aa la variazione di angolo, allora la velocità angolare uj è de­ finita come cu = Aa/At, dunque Aa = iu • At. 234. La velocità angolare della rotazione terrestre è: A. 2 tt radianti/giorno B. 2 tt radianti/s C. 7200tt radianti/s D. 24 tt radianti/ora E. 120u radianti/minuto

B. C. D. E.

2 TT

1,5 TT 4 tt

3 TT

► Un giro misura 2 tt rad, che viene completato in 1/2 secondo, dunque co = 2 tt rad/(1/2 s) = 4 tt rad/s. 240. [V] Un giradischi si muove a 45 giri al minuto. Per calcolare la velocità angolare in radianti / secondo, quale dei seguenti calcoli è CORRETTO? A. velocità angolare = — = 0.75 radianti / secondo 3

60

B. manca il valore del raggio del disco per poter eseguire il conto C. velocità angolare = 45— = 0.8 radianti / secondo 3

360 2 tu

► Segue dal fatto che la terra compie una rotazione sul suo asse al giorno. 235. La Terra ruota attorno al proprio asse: A. con frequenza (1/3600) cicli/secondo B. 24 volte in un giorno C. con periodo 3600 secondi D. con velocità angolare (tt/12) rad/ore E. con velocità angolare di circa (40.000/24) km/h

D. velocità angolare = 45— = 4.7 radianti / secondo 3

60

E. velocità anqolare = 45— = 1.6 radianti / secondo 3

180

► Un giro misura 2rr rad, e 45 giri vengono completati in 60 secondi, dunque tu = 45 • 2 tt rad/60 s = 4,7 rad/s s.

241. Una valigia munita di rotelle con raggio di 5 cm viene tra­ scinata a 7,2 km orari. La velocità angolare delle rotelle, espres­ sa in unità S.I., è: ► Un giro misura 2 tt rad, che viene completato in 24 ore, dunque A. 4*10-2 B. 50 w = 2tt rad/24 h. C. 4 • 102 236. La Terra, nel moto di rotazione su se stessa, in un’ora ruota D. 40 E. 50/2 di: A. 12,5 gradi ► In un’ora la ruota percorre 7200 m, quindi compie: B. 17,5 gradi 7200/(2 • tt • 0,05) giri. E dunque la velocità angolare è: C. 20 gradi tu = [7200/(2 • tt • 0,05)] • 2 tt/3600 s = 40 Hz. D. 15 gradi E. 30 gradi 242. [M] Un corpo celeste ha periodo di rotazione T pari a 36 ore. Allora detta v la sua velocità angolare e detta (U t quella terrestre: ► Dal quiz 235 si ha co = tt rad/12 h = 15°/h.23789* A. tu = 2/36 radiante/s 237. Qual è la velocità angolare della lancetta delle ore di un oro­ B. tu < (Ut logio? C. tu =1/T A. Occorre sapere la lunghezza della lancetta dell'orologio D. iu x u t B. 6,28/(12 • 60 • 60) giri/s E. tu = 36 ore/radiante C. Occorre sapere la massa della lancetta dell'orologio D. 6,28 giri/s ► Dal quiz 235, la terra ha una velocità angolare iut = 2 tt rad/24 h, E. 6,28/(12 • 60 • 60) rad/s mentre il corpo celeste ha velocità angolare tu = 2 tt rad/36 h, quindi vale B. ► Un giro misura 2tt rad, che viene completato in 12 ore, dunque cu = 2tt rad/12 h = 2tt rad/(12 • 60 • 60) s. 243. [IVI] Una ruota di bicicletta durante il moto rotola senza stri­ sciare sulla strada. La velocità della bicicletta è costante e vale 238. La velocità angolare della lancetta dei minuti in un orologio Vo. Sapendo che il raggio della ruota vale R si domanda la velo­ da campanile è: cità istantanea del punto della ruota più lontano dal suolo. A. crescente nel tempo A . il doppio della velocità del centro, quindi 2 • V o B. 1/(2tt) h/rad B. la stessa del centro: V o C. 60 minuti/giro C . la velocità del centro moltiplicata per il raggio, quindi V o • R D. funzione della longitudine D. non può essere specificata E. 2 tt rad/h E. è un moto accelerato e la velocità aumenta ► Un giro misura 2tt rad, che viene completato in un'ora, dunque (u = 2tt rad/1 h = 2tt rad/h. 239. [M/O] Un oggetto di massa m = 0,5 kg, legato ad una fune, viene fatto ruotare su una traiettoria circolare ad una frequenza di 2 Hz. Qual è la sua velocità angolare in radianti al secondo? A. 6 tt

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► Rispetto al punto di contatto P col suolo, a distanza R, il centro della ruota viaggia a velocità V o . Nel punto opposto rispetto a P, quindi a distanza 2 R dal suolo, si ha una velocità istantanea (di rota­ zione) tangente alla ruota, di conseguenza la velocità in tale punto deve essere 2 V o , in quanto la velocità di rotazione è proporzionale alla distanza dal centro di rotazione (ossia alla distanza da P).

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CAP. 2 . CINEMATICA IL MOTO ARMONICO 244. Il moto armonico è un moto: A. periodico B. uniforme C. uniformemente accelerato D. uniformemente ritardato E. a velocità costante 245. [M/PS] Un moto si dice periodico quando: A. l'accelerazione del mobile non è mai nulla B. la velocità del mobile è sempre costante C. le grandezze fisiche che vi compaiono hanno sempre gli stessi valori D. le variabili del moto assumono gli stessi valori ad intervalli di tempo uguali E. la velocità.del mobile non è mai nulla

B. C. D. E.

l’accelerazione è funzione lineare del tempo la velocità è proporzionale allo spazio percorso la velocità è funzione lineare del tempo la velocità è una funzione sinusoidale del tempo

►Vedi quiz 249. 251. Un oggetto su un piano orizzontale privo di attrito è attac­ cato a una molla. La molla viene compressa e il sistema viene poi lasciato libero di muoversi. L'oggetto si muoverà di moto A. isocoro B. circolare uniforme C. armonico semplice D. isotonico E. rettilineo uniforme ►Si può dimostrare che l’oggetto si muoverà obbedendo alla legge oraria: x(t) = xo • cos(at), con a opportuno.

246. Quale dei seguenti NON è un esempio di semplice moto armonico? 252. Quale tra i seguenti oggetti NON si muove di moto armonico? A. Un peso che si muove su e giù attaccato ad una molla A. Una palla da tennis che rimbalza verticalmente sul terreno B. Il moto della luna intorno alla Terra osservato da Marte B. Un’altalena C. Le onde prodotte quando una pietra cade in un recipiente pieno C. Un pendolo d'acqua D. Una massa attaccata a una molla su un piano orizzontale privo di D. Una corda di violino che vibra attrito E. Il moto di una palla che rimbalza sul pavimento E. Una massa attaccata verticalmente a una molla ►Ogni volta che la palla rimbalza sul pavimento perde una parte della sua energia cinetica e quindi viaggia con velocità diversa, se­ gue che il moto non è armonico semplice. 247. Nel moto armonico hanno sempre versi opposti: A. accelerazione e spostamento B. velocità e forza C. velocità e spostamento D. velocità e accelerazione E. forza e accelerazione ►- Nel moto armonico a = - w2 x , dunque il verso di a è opposto al verso di x. 248. Nel moto armonico di un punto materiale sono proporzionali: A. accelerazione e massa B. massa e velocità C. velocità e spostamento D. accelerazione e spostamento E. velocità e accelerazione ►Vedi quiz 247.

► La palla, a causa degli attriti, raggiungerà quote via via più basse fino a fermarsi. 253. Nel moto di un pendolo: A. la frequenza si misura in secondi B. la velocità angolare è costante C. il modulo dell'accelerazione tangenziale è massimo agli estremi D. la traiettoria è un arco di parabola E. il modulo della velocità è massimo nel punto più alto ► L’accelerazione è sempre pari all’accelerazione di gravità g, quin­ di la componente tangenziale è massima quando è massimo l’angolo rispetto alla verticale, ossia agli estremi della traiettoria del pendolo. 254. Durante l'oscillazione di un pendolo il modulo dell'accele­ razione è massimo quando: A. il pendolo ha velocità massima B. il pendolo ha velocità uguale alla media delle velocità C. il pendolo ha energia cinetica massima D. il pendolo ha velocità nulla E. il pendolo ha velocità intermedia

► Dal quiz 253, agli estremi del moto la velocità è nulla, in quanto 249. [0] Nel moto armonico di un corpo puntiforme su una sono i punti ove si inverte il verso di percorrenza della traiettoria.25* traiettoria rettilinea: A. la velocità del corpo è costante nel tempo, ma solo in un semipe­ 255. [M] Facciamo compiere piccole oscillazioni a un pendolo, riodo costituito da un peso sostenuto da un filo di massa trascurabile. B. la velocità del corpo cresce linearmente nei tempo Quando il pendolo si trova alla massima ampiezza di oscillazio­ C. il vettore "velocità" del corpo ha sempre la stessa direzione e ne tagliamo il filo. Cosa succede al peso? sempre lo stesso verso A. Descrive una parabola, partendo con una velocità iniziale in dire­ D. la velocità del corpo è costante nel tempo zione orizzontale E. la velocità del corpo presenta una variazione periodica B. Sale in verticale per un breve tratto sino a fermarsi, per poi inizia­ re a cadere ► Nel moto armonico x = Acos(wt + cp) la velocità è data da: C. Cade in verticale, partendo con velocità iniziale nulla v = -u)Asen(wt + Si veda il quiz 311.3145* 313. [0] Per costringere un corpo a muoversi percorrendo un'orbita circolare con una velocità di modulo costante in un piano orizzontale praticamente privo di attrito, il corpo stesso va sollecitato con:

A. B. C. D. E.

una forza ortogonale al piano d'appoggio un'opportuna spinta iniziale e poi lasciato libero di muoversi una forza costante diretta verso il centro del cerchio due forze uguali ed opposte una forza diretta lungo la direzione del moto

soggetto ad altre forze, lo mette in moto con velocità pari a 1 m/s D. Una forza di 1 N, applicata a un oggetto di massa 1 kg fermo e non soggetto ad altre forze, non è sufficiente a metterlo in movimento E. Una forza di 1 N viene esercitata tra due oggetti di massa 1 kg a una distanza di 1 m ►Vale il secondo principio della dinamica: a = F/m = 1 N/1 kg = 1 m/s2. 316. [M/O] Atleti terrestri che gareggiassero alle olimpiadi su un pianeta alieno avente una forza di gravità pari a metà di quella terrestre avrebbero, in alcune discipline, prestazioni significati­ vamente diverse da quelle sulla Terra, Quale delle seguenti af­ fermazioni, relativa alle prestazioni sul pianeta alieno, NON è corretta?

A. Nel sollevamento pesi si potrebbero alzare bilancieri di massa significativamente maggiore B. Nel salto con l'asta l'altezza raggiunta sarebbe significativamente maggiore C. In una cronoscalata ciclistica il tempo segnato sarebbe significa­ tivamente minore D. Nei 200 metri dorso il tempo segnato sarebbe significativamente maggiore E. Nel lancio del martello la distanza raggiunta sarebbe significati­ vamente maggiore ► Si tratta di riconoscere che nelle risposte A, B, C ed E si deve sempre applicare la forza muscolare per contrastare la forza di gravi­ tà (peso, peso corporeo e martello). Quindi, se tale forza di gravità è minore, maggiore sarà il risultato sportivo raggiunto. Lo stesso non si può dire per l'affermazione D, che quindi è quella non corretta. 317. Quanto vale l’accelerazione impressa a un corpo di massa 1 g da una forza di 8 N?

A. B. C. D. E.

8.000 m/s2 8 m/s2 80 m/s2 0,8 m/s2 0,125 m/s2

► Dal secondo principio della dinamica: a = F/m = 8 N/0,001 kg = 8000 m/s2.

► Il moto è circolare uniforme, quindi C. 314. Un corpo è soggetto ad una forza diretta verticalmente. Se ne deduce che:

A. B. C. D. E.

il moto è di tipo armonico il moto avviene lungo una retta verticale il moto è circolare ma non uniforme la velocità del corpo è sempre diretta verticalmente nessuna delle altre affermazioni è vera a priori: il tipo di moto dipende dalla velocità iniziale del corpo ESERCIZI SUL II PRINCIPIO DELLA DINAMICA (IN PARTICOLARE)

315. Quale delle seguenti affermazioni è corretta ?

A. Una forza di 1 N, applicata a un oggetto di massa 1 kg fermo e non soggetto ad altre forze, lo mette in moto con accelerazione pari a 1 m/s2 B. Una forza di 1 N, applicata a un oggetto di massa 1 kg fermo e non soggetto ad altre forze, lo mette in moto con accelerazione pari a 9,8 m/s2 C. Una forza di 1 N, applicata a un oggetto di massa 1 kg fermo e non

318. Quanto vale l’accelerazione impressa a un corpo di massa 1 g da una forza di 20 N?

A. B. C. D. E.

2 m/s2 20.000 m/s2 0,05 m/s2 200 m/s2 20 m/s2

► Dal secondo principio della dinamica: a = F/m = 20 N/0,001 kg = 20000 m/s2. 319. Qual è la massa di un corpo che, sottoposto a una forza di intensità 40 N, accelera di 10 m/s2?

A. B. C. D. E.

400 kg 400g 4 kg 0,25 kg 40 kg

t» Dal secondo principio della dinamica: m = F/a = 40 N/10 m/s2 = 4 kg.

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CAP. 3 . DINAMICA

320. Un corpo di massa m = 4 Kg, viene lanciato con una veloci­ 326. [O] Una forza di 10 Newton applicata ad una massa di 20 tà iniziale di 36 Km/h ed è sottoposto ad una forza, contraria al chilogrammi inizialmente ferma e appoggiata su di un piano orizzontale da ritenersi ad attrito trascurabile, produce: moto di 16 N. Dopo quanto tempo si ferma ? A. 4 s A. una velocità costante di 2 metri al secondo B. 9h B. un aumento di massa del 10% C. un'accelerazione costante di 2 metri al secondo per secondo C. 2,5 s D. un'accelerazione costante di 0.5 metri al secondo per secondo D. 36 min E. 4h E. una velocità costante di 0.5 metri al secondo ► L’accelerazione si oppone al verso del moto e vale a = F/m = 16 N/ 4 kg = 4 m/s2. La velocità obbedisce alla legge v(t) = vo + at, quindi risolvendo 0 m/s = 36 km/h - 4 m/s2 • t = 10 m/s - 4 m/s2 • t, da cui t = 10 m/s/4 m/s2 = 2,5 s.

► a = F/m = 10 N/20 kg = 0,5 m/s2. -

322. [O] Si applichi una forza di 3 N ad un corpo puntiforme di 3 kg. Il corpo sia libero, (non soggetto a vincoli e non abbia altre forze applicate). Quanto vale la sua accelerazione? A. (9,8 -1) m/s2 (aH'incirca) B. (9,8 +1) m/s2 (aH'incirca) C. 9 m/s2 (esatto) D. 1 m/s2 (esatto) E. 9,8 m/s2 (aH'incirca)

328. A due masse mi e m2 viene applicata una stessa forza F; ai e a2 sono le accelerazioni acquistate dalle due masse. Quale di queste espressioni è VERA? A. mi • rri2 = ai • a2 B. mi/rri2 = a2 /ai C. 9,8 mi = m2 D. mi/m2 = ai/a2 E. nessuna di queste

► a = F/m = 3 N/3 kg = 1 m/s2.3245*

► Il secondo principio della dinamica dice che F = mi • ai = rri2 • a2 da cui segue B.

327. Due forze, fra di loro perpendicolari, di intensità 3 N e 4 N agiscono simultaneamente su di un corpo di massa 5 kg. L'ac­ celerazione che esse producono è: 321. Su un corpo di 100 g inizialmente fermo agisce una forza A. 1,4 m/s2 costante di 10 N. Il moto del corpo sarà: B. 1 m/s2 A. uniforme alla velocità costante di 100 m/s C. 0,5 m/s2 B. uniformemente accelerato con a = 1 m/s2 D. 0,1 m/s2 C. uniformemente accelerato con a = 0,1 m/s2 E. 5 m/s2 D. uniformemente accelerato con a = 100 m/s2 E. uniformemente accelerato con a = 10 m/s2 ►Sommando le forze, ad esempio con il metodo punta-coda, si vede che il vettore forza risultante si può trovare tramite il teorema di Pita­ ► Dalla definizione di forza si ottiene a = F/m = 10 N/0,1 Kg: gora, quindi deve valere 5 N, e quindi a = F/m = 5 N/5 kg = 1 m/s2.

323. Una cassa di 10 kg, trascinata su un piano orizzontale privo di attrito con una forza costante parallela al piano di 50 N, è sot­ toposta a un'accelerazione di: A. 5 m/s2 B. 50 N C. 500 J D. 50 N/kg E. 5cm/s2 ►a = F/m = 50 N/10 kg = 5 m/s2. 324. Una forza pari a 10 N è applicata a un oggetto di massa 2 kg. A. L’accelerazione dell’oggetto vale 20 m/s2 B. L’accelerazione dell’oggetto vale 5 m/s2 C. L’accelerazione dell’oggetto vale 20 m/s D. L’accelerazione dell’oggetto vale 5 m/s E. La velocità dell’oggetto vale 5 m/s ►a = F/m = 10 N/2 kg = 5 m/s2. 325. Un corpo di 4 kg di massa è soggetto ad una forza costante di 20 N. La sua accelerazione è pari a: A. 5 m/s B. 5 m/s2 C. 80J/S D. 80 m/s2 E. 80 m/s ►a = F/m = 20 N/4 kg = 5 m/s2. 866

329. A due masse mi e m2 = 2 m, viene applicata una stessa for­ za F. Le accelerazioni acquistate dalle due masse, ai e a2 sono: A. ai = a2 B. ai/a2 = 0,5

C. ai/a2 = 2 D. 9,8 ai = a2 E. nessuna delle risposte precedenti è esatta ► Dal secondo principio della dinamica si ha: a2 = F/ m2 = F/(2mi) = (F/mi)/2 = ai/2. 330. Un corpo materiale si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato, se le forze agenti A. soddisfano al principio di azione e reazione B. sono parallele alla direzione del moto C. sono perpendicolari alla direzione del moto D. sono costanti E. hanno risultante nulla ► Segue dal secondo principio della dinamica: a = Ftot/m. 331. Una forza costante applicata ad un corpo di massa costante inizialmente fermo produce un moto: A. circolare uniformemente accelerato B. parabolico C. circolare uniforme D. rettilineo uniformemente accelerato E. rettilineo uniforme

CAP. 3 . DINAMICA

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►Se la forza F e la massa m sono costanti e la massa è in quiete, il moto avviene lungo una retta parallela alla forza e passante per il punto ove giace inizialmente la massa con accelerazione costante pari a F/m.

C. La barca più grande sta ferma D. Il lavoro complessivo è minore se la fune è fissata sulla barca piccola E. La velocità delle due barche rispetto all'acqua è uguale

332. [M/PS] Se la risultante delle forze applicate ad un corpo risulta diversa da zero e costante (nel tempo e nello spazio) in modulo, direzione e verso, il corpo stesso risulta: A. inmoto circolare uniforme B. inmoto rettilineo uniformemente accelerato C. in moto rettilineo uniforme D. in quiete E. in moto rettilineo armonico

► Per il terzo principio della dinamica, le forze F esercitate sulle bar­ che sono uguali in intensità ma opposte. Poi, per il secondo principio, si ha che a = F/m, quindi se le masse sono diverse lo saranno anche le accelerazioni e gli spostamenti.

►Vedi quiz 331, nell’ipotesi che il corpo sia inizialmente in quiete. 333. Nel caso in cui su di un corpo agisce una forza costante non nulla, il corpo si muove: A. di moto uniformemente accelerato B. di moto rettilineo uniforme C. con accelerazione inversamente proporzionale alla forza applicata D. con velocità proporzionale alla forza applicata E. con velocità sempre costante ►Vedi quiz 310. 334. Un pilota di aviogetto di massa m descrive una circonferen­ za di raggio r con velocità v. Il seggiolino dovrà sopportare una forza centrifuga pari a: A. vr2/m B. v2r/m C. mvr2 D. mv2/r2 E. mv2/r

338. Un uomo dà un calcio a una bottiglia che si trova ai suoi piedi. La forza esercitata dalla bottiglia sull'uomo è: A. maggiore della forza esercitata dall'uomo sulla bottiglia B. nulla C. minore della forza esercitata dall'uomo sulla bottìglia D. di intensità dipendente dalla direzione del calcio E. uguale alla forza esercitata dall'uomo sulla bottiglia ► Il terzo principio della dinamica (azione-reazione) implica la rispo­ sta E. 339. Un corpo di peso P è sospeso in quiete mediante un filo che produce una tensione T. La forza totale che agisce sul cor­ po è: A. P • T B. 0 C. P - l'accelerazione di gravità g D. T E. P ►Terzo principio della dinamica. QUANTITÀ DI MOTO E IMPULSO

►Vola di moto circolare uniforme, quindi F = m • a ed a = v2/r. 335. [0] Su un corpo puntiforme di massa M agiscono contem­ poraneamente due forze (Fi e F2 ). Se agisse solo la forza Fi l'ac­ celerazione dei corpo sarebbe Ai. Se agisse solo F2 , l'accelera­ zione sarebbe A2 . Ma poiché agiscono contemporaneamente sia Fi che F2 , con quale accelerazione si muoverà il corpo? A. Sempre uguale ad Ai se A2 è maggiore di A2 B. Sempre uguale alla differenza vettoriale Ai - A2 C. Uguale alla somma vettoriale di Ai e A 2 D. Uguale al prodotto di Ai per A2 E. Sempre uguale ad A 2 se A2 è maggiore di Ai ► Le forze si sommano vettorialmente, dunque vale: (Fi e F2)/M = F1 /M + F2 /M = A i + A2. Ili PRINCIPIO DELLA DINAMICA 336. Il terzo principio della dinamica comporta: A. la conservazione dell’energia B. una velocità costante dei corpi su cui viene applicato C. la conservazione della quantità di moto D. un valore costante delle forze considerate E. un’accelerazione costante dei corpi su cui viene applicato 337. Due barche di massa diversa si accostano tirandosi con una fune. Quale di queste affermazioni è vera? A. Gli spostamenti delle due barche sono diversi B. La forza che fanno i marinai sulla barca grande è minore di quella che fanno quelli sulla barca piccola

340. Quali tra le seguenti affermazioni è valida per le quantità di moto? A. Sono nulle se il moto è rettilineo e uniforme B. Si sommano con la regola del parallelogrammo C. Sono uguali al prodotto della massa per il quadrato della velocità D. Sono quantità scalari E. Sono proporzionali allo spazio percorso ► Le quantità di moto sono vettori, e come tali si sommano con la regola del parallelogrammo.3412* 341. La quantità di moto di un corpo è, per definizione, il prodotto: A. del peso del corpo per la sua accelerazione B. della densità del corpo per la sua velocità C. della massa del corpo per la sua accelerazione D. del peso del corpo per la sua velocità E. della massa del corpo per la sua velocità 342. Nell'urto tra due corpi, in assenza di interazioni con altri corpi, viene sempre conservata la seguente grandezza: A. energia potenziale totale B. la velocità di ciascuno dei due corpi C. energia meccanica totale D. la quantità di moto totale E. energia cinetica totale ►Teorema della conservazione della quantità di moto.

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CAP. 3 . DINAMICA

343. Nell'urto anelastico di due corpi liberi si conserva la quanti­ B. è inversamente proporzionale al modulo di F tà di moto del sistema composto dai due corpi? C. è parallela a F A. Sì, in quanto sul sistema non agiscono forze esterne D. è nulla B. No, in quanto l'urto è anelastico E. forma un angolo di 90° con F C. No, se i due corpi non hanno la stessa massa ► Dalla definizione di quantità di moto p = m • v si ottiene che D. No, in quanto non si conserva l'energia E. Nessuna delle precedenti Ap = p2 - pi = m • (V2 - vi) = m • (a • At) = F • At, da cui segue C. 344. Una palla di gomma viene lasciata cadere da una certa al­ 350. Una forza costante F, agendo per un tempo t su un corpo di tezza H. Supponendo che l’urto con il terreno sia perfettamente massa m, ne fa aumentare la velocità di un fattore 10 rispetto a quella iniziale. Si può senz'altro affermare che: elastico e in assenza di attrito: A. la quantità di moto del corpo è aumentata di 10 volte A. La palla non rimbalza B. La palla, dopo il primo rimbalzo, raggiunge altezze via via inferiori B. l'accelerazione del corpo è aumentata di 10 volte C. l'energia potenziale del corpo è aumentata in ragione della radice rispetto a quelja di caduta quadrata della velocità C. La palla, dopo il primo rimbalzo, dimezza progressivamente la D. la temperatura del corpo è aumentata di 10 gradi propria altezza D. La palla raggiunge la stessa altezza di caduta, continuando a E. l'energia cinetica del corpo è aumentata di 10 volte rimbalzare indefinitamente ► La quantità di moto è data dalla formula p = mv, dove v è la velo­ E. Nessuna delle risposte precedenti cità, quindi vale A. ► Un urto si definisce elastico se l'energia meccanica totale E del sistema si conserva. Dunque, quando la velocità della palla è nulla, 351. [M] Un astronomo osserva che un meteorite (di massa mi e ossia nei vari punti di massima altezza, si ha esclusivamente energia velocità vi) si dirige contro un secondo avente massa m2 = 2 • potenziale (mgh) che deve restare costante e pari ad E. Quindi h = H mi e velocità V2 = vi/2 che gli va incontro sulla stessa retta. Po­ tremo asserire che: nei vari rimbalzi e vale D. A. non si possono incontrare 345. [V] In un Sistema... la Quantità di Moto totale si conserva. B. hanno la stessa quantità di moto C. hanno quantità di moto uguali ed opposte Qual è la parola mancante? D. l'urto sarà elastico A. Isolato E. il baricentro del sistema è all'infinito B. Conservativo C. Inerziale ►Vedi quiz 350.352* D. Aperto E. Meccanico 352. Un ragazzo di massa 40 kg è fermo sul bordo di una zattera di massa 200 kg, che galleggia ferma in mezzo ad un lago. Il 346. In un urto fra due corpi resta costante: ragazzo attraversa la zattera e si ferma sul bordo opposto. In A. l’energia cinetica di ogni singolo corpo assenza di attrito fra zattera ed acqua, rispetto ad un sistema di B. la quantità di moto totale riferimento ancorato alla riva del lago NON accade che: C. l'energia cinetica totale A. la somma del vettore quantità di moto del ragazzo, e del vettore D. la somma fra energia potenziale ed energia cinetica quantità di moto della zattera, è sempre nulla E. la quantità di moto di ogni singolo corpo B. in ogni istante il modulo della quantità di moto del ragazzo è uguale al modulo della quantità di moto della zattera ►Vedi quiz 342. C. mentre il ragazzo cammina la zattera si muove in verso opposto D. la velocità della zattera è pari a 1/5 della velocità del ragazzo 347. Dimensionalmente, la quantità di moto è data da: E. la velocità del ragazzo e la velocità della zattera hanno lo stesso A. velocità diviso tempo modulo e verso opposto B. lunghezza diviso tempo C. massa per velocità ► Per la conservazione della quantità di moto, la zattera si muoverà D. massa diviso velocità in verso opposto al moto del ragazzo, ma avendo massa superiore, E. forza diviso area lo farà ad una velocità minore. ► p = m •v. 353. Un pallone di massa M lanciato con velocità iniziale di mo­ dulo vo verso l'alto, lungo una direzione inclinata di 60° rispetto 348. La quantità di moto si può misurare in: all'orizzontale, nel punto più alto della sua traiettoria urta elasti­ A. joule secondi camente un muro e rimbalza mantenendo invariata la propria B. metri • secondi energia cinetica. Il modulo del vettore variazione della quantità C. chilogrammi • metri • secondi di moto è: D. newton • secondi A. 0,5 Mvo E. newton • metri B. Mvo2/2 C. 2 Mvo ►p = m • v = m • (a • At) = F • At. D. Mvo 349. La variazione di quantità di moto di un corpo non vincolato E. 0 ed inizialmente in quiete, a cui venga applicata una forza F co­ ► Nel punto più alto il vettore velocità ha componente verticale stante per un tempo t: nulla, mentre la componente orizzontale è inalterata, quindi pari a A. è perpendicolare a F 868

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CAP. 4 . STATICA vo • cos(60°) = vo/2. La sua quantità di moto ha direzione orizzontale e modulo m • vo/2. Rimbalzando e mantenendo l’energia cinetica al momento del contatto col muro, si conclude che la velocità in quell’istante cambia solamente il verso (ma mantiene direzione e intensità) e quindi lo stesso vale per il vettore quantità di moto, che continuerà ad avere modulo m • vo/2 (ma verso opposto). Ora, la differenza tra 2 vettori opposti ha modulo il doppio dei moduli (in co­ mune), ossia m • vo. 354; Un corpo X ha velocità doppia di un corpo Y. I due corpi hanno uguali quantità di moto. In che relazione stanno le loro energie cinetiche? A. L'energia cinetica di X è quattro volte quella di Y B. L'energia cinetica di X è un quarto di quella di Y C. L'energia cinetica di X è due volte quella di Y D. L'energia cinetica di X è un mezzo di quella di Y E. L'energia cinetica di X è uguale a quella di Y ►Siano p la quantità di moto comune. L'energia cinetica Ex di X vale Ex = pVx/2, mentre quella di Y vale E y = pVy/2 = p(Vx/2)/2 = Ex/2. 355. Una sfera dalla massa di 2 kg si muove di moto rettilineo su una superficie liscia e piana ad una velocità di 5 ms1. Essa urta contro una superficie verticale e rimbalza indietro nella stessa direzione ad una velocità di 3 m s1. Calcolare la variazione di quantità di moto della sfera (dovuta all'urto). A. 16kgm s'1 B. 8kgms-1 C. 4 kg ms-1 D. 32 kg ms’1 E. 2 kg ms-1 ► Dalla definizione di quantità di moto p = m • v si ottiene che Ap = P2 - pi = m • (V2 - vi) = 2 kg • (3 m/s - (- 5 m/s)) = 16 kg • m/s. 356. [V] Una palla da biliardo del peso di 0,15 kg si muove ad una velocità di 1,6 m/s. Colpisce perpendicolarmente la sponda e rimbalza indietro nella stessa direzione di provenienza ad una velocità di 1,4 m/s. Se la media aritmetica della forza esercitata sulla sponda è di 30 N, per quanto tempo la palla è rimasta a contatto con la sponda? A. 15 s B. 0,15 s C. 1,0 s D. 0,001 s E. 0,015 s

► La forza è costante, quindi lo è pure l'accelerazione prodotta, che si ottiene dalla formula x = a • t2/2 da cui a = 2x/t2. Ora la velocità iniziale è 0 m/s mentre la velocità finale è v = a • t = (2x/t2) • t = 2x/t. Quindi si ottiene I = m • Av = 2 kg • 2 • 20m/10 s = 8 N • s. STATICA LE FORZE 358. Il dinamometro è uno strumento usato per misurare: A. la pressione B. la differenza di potenziale C. l'intensità della forza D. la profondità E. il lavoro necessario per sollevare un oggetto 359. Con il dinamometro si misura: A. l’intensità della corrente generata da una dinamo B. il potenziale ai capi di una dinamo C. l'intensità del campo elettrico D. la forza applicata alla sua estremità libera E. l'azione dinamica della corrente elettrica 360. Una carrucola serve per A. Modificare la direzione di una forza da applicare B. Aumentare la forza da applicare C. Spingere un corpo D. Ridurre la forza da applicare E. Nessuna delle altre risposte ► Sfrutta la tensione della corda e l’attrito trascurabile tra corda e puleggia per avere la forza applicata direzionata come l’estremo fina­ le della corda. 361. La forza è definita come il prodotto: A. della potenza per il tempo B. della massa per la velocità C. della massa per l'accelerazione D. della massa per lo spostamento E. nessuna delle risposte è corretta3624* 362. La forza è una grandezza fisica: A. definita solo dalla sua direzione B. il cui valore assoluto si esprime in grammi C. che coincide con l’energia D. rappresentabile mediante un vettore E. che ha come effetto solo una deformazione del corpo su cui agi­ sce

► Dalla definizione di quantità di moto p = m • v si ottiene che Ap = P2 - pi = m • (V2 - vi) = 0,15 kg • (1,4 m/s - (-1,6 m/s)) = 0,45 kg • m/s. Dovendo essere Ap = F • At, segue At = Ap/F = 0,45 kg • m/s/30 N = 0,015 s.

363. La composizione di due forze non nulle può dare una risul­ tante nulla: A. sempre B. se le due forze sono ortogonali C. mai D. se le due forze sono parallele, discordi e con lo stesso modulo E. se le due forze sono parallele e concordi

357. Un bimbo spinge il suo slittino, di massa 2 kg, su una pista innevata perfettamente orizzontale. Lo slittino è inizialmente fermo e il bimbo applica una forza costante e parallela al suolo per 10 secondi. Trascurando l’attrito e sapendo che la slitta vie­ ne spostata di 20 metri, qual è l’impulso applicato? A. 24 N B. 8 N s C. 16 kg m/s D. 4N E. 4 N s

364. [M] In un veicolo che si avvia su strada diritta, tutto il con­ tenuto è sottoposto ad una forza: A. detta di Coriolis B. diretta in verso concorde alla velocità C. proporzionale alla accelerazione di gravità D. proporzionale alla velocità E. diretta in verso opposto alla velocità ► La forza di attrito, quindi E.

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FISICA © A rtquiz 365. [O/PS] Una scala lunga 2 metri ed appoggiata al muro, so­ stiene un uomo che è salito fino al secondo gradino. Una condi­ zione di maggiore sicurezza nell'evitare che la scala scivoli sul pavimento, si raggiunge: A. facendo eseguire il lavoro ad operai da! peso corporeo ridotto B. diminuendo l'attrito tra scala e pavimento C. aumentando l'attrito tra scala e pavimento D. sagomando opportunamente i gradini E. diminuendo l'attrito tra scala e muro

CAP. 4 . STATICA 372. Quale delle seguenti unità esprime una forza? A. Joule/m B. Baria C. Newton • m D. Watt E. Erg • cm ►Vedi quiz 371.

373. Le dimensioni fisiche dell’impulso di una forza nel sistema ► L’attrito si oppone allo scivolamento dei corpi (scala e pavimento).3678901* MKS sono: A. [M][L]- Affinché ci sia equilibrio, i momenti di forza dovranno avere som­ ma uguale a 0 N • m, dunque 30 kg • g • 2 m = 40kg • g • x, da cui x = (3/4) • 2 m = 1,5 m.

A. B. C. D. E.

514. Uno studente sperimenta con due bilance uguali (quelle aventi un solo piatto e un indice su scala graduata) ed una asti­ cella lunga L pesante 400 g. Affianca le bilance e sovrappone l'asse in modo che posi sul centro di ogni piatto, e controlla che le due letture siano uguali, infine posa sull'asse un peso da 100 g in modo che disti 1/4-L dal centro. Allora fa le due letture e scopre che: A. le letture sono uguali B. le letture sono 225 e 275 g C. le letture sono 125 e 375 g D. la somma delle letture è 250 g E. la somma delle letture è 1 kg

► Sia L la lunghezza dell’asta. Allora il momento di forza totale deve essere 0, quindi 100 N • L + F • (L/2) = 0, da cui F = -200 N, ossia rivolta verso l’alto.

►Affinché ci sia equilibrio rispetto alla rotazione i momenti dati dal peso di 100 g dovranno sommarsi a 0, quindi se le letture sono x e y per la bilancia a 1/4 L e 3/4 L, si avrà che chiaramente x + y = 100 g e x * 1/4 L - y • 3/4 L = 0. Quindi y = 100 g - x e dunque x • 1/4 L - (100 g -x) • 3/4 L = 0, da cui x • L = 100 • 3/4 L e quindi x = 75 g e y = 25 g. Sommando ai 400 g distribuiti simmetricamente sui due piatti si conclude che le letture totali sulle bilance sono 225 g e 275 g.

Fulcro

100 N

rivolta verso l'alto e uguale a 400 N rivolta verso l'alto ed uguale a 200 N rivolta verso l'alto ed uguale a 50 N rivolta verso l'alto ed uguale a 100 N rivolta verso il basso ed uguale a 50 N

518. Un’asta rigida omogenea è incernierata ad un estremo, mentre all’altro estremo è applicata, perpendicolarmente all’asta, una forza di 29,4 N. Quale deve essere la massa dell’asta, affin­ ché essa risulti in posizione orizzontale ed in equilibrio? (acce­ lerazione di gravità pari a 9,8 m/s2) A. 9,8 Kg B. 58,8 Kg C. 29,4 Kg D. 3 Kg E. 6 Kg ► Sia m la massa e I la lunghezza dell’asta, allora il baricentro dell’ asta si trova a distanza I/2 dalla cerniera. Per l'equilibro rispetto alla rotazione deve valere 29,4 N • I = m • g • I/2, da cui: m = 2 • 29,4 N/9.8 m/s2 = 6 kg.

519. Una sbarra uniforme lunga 2.0 m e pesante 1000 N ha il suo centro di gravità nel suo centro. La barra è infulcrata come mo­ 515. In una bilancia a bracci diseguali, un corpo di massa Mi = stra la figura e un peso di 200 N è posto nella posizione mostra­ 1.048 kg posto sul braccio di lunghezza Li viene equilibrato da ta dalla figura. una massa M2 = 995 g posta sull'altro braccio di lunghezza L2 . Il rapporto tra le lunghezze dei bracci, L1 /L2 è: A. 1,022 B. 0,949 C. 1,109 D. 1,054 E. 0,901 ►Affinché sussista l'equilibrio si deve avere Mi • Li = M2 • L2 , ossia 1.048 kg * Li = 995 g • h , da cui L1 /L 2 = 995 g/1048 g = 0,949.

516. Un corpo rigido sospeso per un punto fisso qualsiasi: A. non può muoversi B. può rototraslare C. può ruotare D. rimane sempre immobile E. può traslare ►Se il baricentro non si trova lungo la verticale per il punto di attac­ co, si ha momento di forza non nullo e quindi rotazione.

Qual è il peso necessario da mettere nella posizione P per bi­ lanciare la sbarra? A. 1000 N B. 800 N C. 1600 N D. 1800 N E. 600 N ► Per avere equilibrio la somma dei momenti applicati alla barra deve essere nulla. Il centro di gravità della sbarra si trova a 0,5 m a sinistra dal fulcro. I due momenti rispetto al fulcro debbono essere uguali: 200 • 1,5 + 1000 • 0,5 = x • 0,5; da cui x = (300 + 500)/0,5 = 1600. il peso da applicare a destra è 1600 N. 883

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CAP. 4 . STATICA

520. Un’asta pesante, omogenea e rettilinea, di lunghezza 6 m, è collocata in posizione orizzontale su due appoggi H e K privi di attrito, posti alla stessa quota e ipotizzabili come puntiformi. L’estremo sinistro dell’asta è alla distanza di 1 m dall’appoggio H, mentre l’estremo destro dell’asta è alla distanza di 2 m dall’ appoggio K. Quale delle seguenti affermazioni relative alle forze esercitate dall’asta sui due appoggi è corretta? A. La somma delle forze esercitate sui supporti è pari alla metà del peso dell’asta B. La forza esercitata su K è uguale al peso dell'asta C. Le forze esercitate su H e K sono uguali fra loro D. La forza esercitata su K è il triplo di quella esercitata su H E. La forza esercitata su H è la metà di quella esercitata su K ► Dovendo l'asta stare in equilibrio, la forza totale e il momento di forza totale devono essere nulli. Sia P la forza peso dell'asta. Allora le 2 forze F e F' (rispettivamente applicate in H e K) devono essere F + F = P. Inoltre, per simmetria, la forza peso P si può considerare applicata nel baricentro dell'asta, quindi a 3 m da entrambi gli estre­ mi. Consideriamo il momento di forza totale M rispetto al punto K: M = F • 3 - P • 1 = F • 3 - (F + F) • 1 = F • 2 - F • 1 = 0 N • m. Quindi F = F'/2 e vale quindi E.

523. Il conducente di un’automobile gira il volante applicando due forze opposte, ognuna di modulo 12 N, con le sue mani. Le mani sono poste sul volante in modo speculare e il raggio esterno del volante è di 15 cm. Qual è il momento torcente totale che viene prodotto da questa coppia di forze? A. 0,90 Nm B. 7,20 Nm C. 18 Nm D. 3,60 Nm E. 1,80 Nm ► Dalla definizione di coppia di forze il momento torcente IVI è dato da M = 2b • F = 2 • 0,15 m • 12 N = 3,60 Nm. LE LEVE

524. [O] Sia data una forza costante e di modulo Fi $ 0. Sia inol­ tre dato un punto Ai giacente sulla retta di azione di Fi. Il punto Ai disti Li (con Li # 0) dal punto di applicazione di Fi. Analoga­ mente, sia data una seconda forza costante, di modulo F2 # 0, ed un punto A2 giacente sulla retta di azione di F2 . Sia L2 £ 0 la distanza di A2 dal punto di applicazione di F2 . Che relazione c'è tra il momento Mi di Fi rispetto ad Ai e il momento IVI2 di F2 ri­ spetto ad A2 ? 521. Ad una trave uniforme, lunga 3,0m, pesante 100 N, è appe­ A. Non si può rispondere se non si conoscono i valori di Fi F2 , Li e L2 so, alla distanza di 0,50 m da un estremo, un peso di 300 N. La trave è appesa ad una corda ad un metro di distanza dallo stes­ B. Mi > M2 se L2 > Li so estremo: a che distanza dall’altro estremo deve trovarsi un C. Mi > M2 se L2 < Li peso di 80 N per ottenere una situazione di equilibrio? In figura D. M2 = Mi = 0 E. Mi > M2 se Fi > F2 e contemporaneamente Li > L2 è riportata la distribuzione dei pesi sulla trave. 2.0 m 0.5 m

0.5 m

1f

A. B. C. D. E.

?m

' f

2.25m 1.25m 0.75m 0.125m 1.875m

► La situazione di equilibrio rotazionale impone che la somma dei momenti sia nulla, tenendo conto del peso della trave abbiamo, a sinistra: x = 0,5 • 300 + 0,5 • 33,33 e a destra: x = x v80 + 1 • 66,66, dove x è la distanza tra il punto di applicazione della corda ed il pun­ to di applicazione del peso da 80N. I due momenti risultano uguali per x = 1,25, quindi la distanza incognita è 2 -1,25 = 0,75m.

► Basta osservare che la distanza tra la retta d’azione delle forze e i punti considerati è pari a 0 m, dunque i momenti di forza rispettivi sono pari a F i * O m = F2 , Om = O N , m. 525. [O/PS] La leva è una macchina semplice che: A. è in equilibrio solo se i "bracci" sono uguali B. è in equilibrio solo se i "bracci" sono sulla stessa retta C. consente di sviluppare maggior potenza D. può equilibrare due forze diverse E. consente di compiere maggior lavoro 526. [O] Il funzionamento dell'avambraccio umano è assimilato dai fisici a quello di una macchina semplice. Di quale tipo di macchina semplice si tratta?

A. È una leva di primo genere perché il fulcro (gomito) si trova tra la resistenza e la potenza 522. Qual è il valore dell'angolo che la direzione di una forza ap­ B. È una leva di secondo genere perché tutte le leve del corpo plicata ad un corpo deve formare con lo spostamento affinché umano sono di secondo genere la sua azione sia frenante? C. È una leva di terzo genere perché, anche se sembra interfulcrale, A. 45 la potenza agisce tra il fulcro (gomito) e la resistenza B. 90 527. Quale di queste è una macchina semplice? A. bicicletta ► Se tale angolo a è maggiore di 90°, allora la componente della B. carrucola forza F lungo lo spostamento è data da F* cos a, che ha verso oppo­ C. cavatappi sto rispetto allo spostamento, e quindi si ha accelerazione negativa D. forbici lungo lo stesso. E. morsa 884

CAP. 5 . ENERGIA

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528. Le leve di secondo (II) e terzo (III) genere sono rispettiva­ mente: A. entrambe possono essere vantaggiose o svantaggiose B. Il vantaggiosa, III vantaggiosa C. Il vantaggiosa, III svantaggiosa D. Il svantaggiosa, III vantaggiosa E. Il svantaggiosa, III svantaggiosa 529. Una leva vantaggiosa possiede i bracci che stanno fra loro nel rapporto 1:10. Ciò significa che: A. applicando una massa di 10 kg all’estremità del braccio più corto si equilibra una massa di 100 kg posta all’estremità opposta B. si genera un moto di traslazione nella direzione della massa 10 volte più grande C. con una forza di 10 newton si possono equilibrare 100 newton D. la leva possiede un guadagno pari a 1/10 E. si genera un momento totale delle forze di 10 Nm ► Per la leva vale Fi • di = F2 • d2 , quindi se di/d 2 = 1:10, allora se F2 = 10 N si ha che Fi = 100 N. ENERGIA IL LAVORO 530. Il lavoro compiuto da una forza esercitata su un corpo A. si misura in kg B. è nullo se la forza è diretta in senso opposto alla direzione del moto C. dipende dalle direzioni della forza e dello spostamento del corpo D. non è nullo se il corpo è fermo E. non è nullo se la forza è diretta perpendicolarmente alla direzione del moto del corpo ► Per definizione il lavoro L è pari a L = F • As • cos a, dove As è lo spostamento e a è l'angolo tra la direzione della forza e la direzione dello spostamento. 531. Il lavoro meccanico è: A. la potenza diviso il tempo B. il vettore ottenuto dal prodotto della forza per lo spostamento C. il prodotto della forza per l'accelerazione D. il prodotto della forza per lo spostamento quando la forza è co­ stante e lo spostamento è rettilineo e parallelo alla forza E. l'energia posseduta dal corpo 532. Il lavoro è definito come: A. il prodotto vettoriale della forza per lo spostamento B. il prodotto scalare della forza per la velocità C. il prodotto scalare della forza per lo spostamento D. il prodotto vettoriale della forza per la velocità E. il prodotto scalare della forza per l’accelerazione 533. [M] Con riferimento al lavoro L = F • s di una forza F il cui punto di applicazione si sposta di s possiamo dire: A. L è massimo se F e s sono paralleli e discordi B. L è nullo se F ed s sono ortogonali C. Le nullo se F e s sono paralleli D. L non può essere mai negativo E. L non può essere mai nullo ►Nella definizione di lavoro L = F • s è un prodotto scalare, quindi vale B. 534. Indicare quale delle seguenti relazioni tra le grandezze fisi­ che è CORRETTA. A. (massa) • (spostamento) = (forza)

B. C. D. E.

(massa) • (velocità) = (forza) (lavoro)/(spostamento) = (forza) (massa)/(velocità) = (forza) (potenza) • (velocità) = (forza)

► Dalla definizione di lavoro = forza • spostamento. 535. Su di un corpo di massa m che percorre una traiettoria retti­ linea di lunghezza s agisce una forza costante F che forma un angolo a con la traiettoria stessa. Il lavoro L vale: A. L = m • F • cos a B. L = F • s • sena C. L = F • s • cos a D. L = m • F • s E. L = F • s • tg a ►Vedi quiz 530. 536. Una forza provoca uno spostamento su un corpo pari a 1 m; se il lavoro compiuto da tale forza è 10 J, quanto vale la componente della forza parallela allo spostamento? A. 100 N B. 0,1 N C. 1 N D. 30 N E. 10 N ► Siccome L = F • As, dove F è la componente della forza lungo la direzione dello spostamento As, deve valere 10 J = F • 1 m, quindi F = 10 J/1 m = 10 N. 537. Una forza di 10 N è applicata con un angolo di 60° rispetto alla direzione dello spostamento di un corpo. La componente della forza che compie il lavoro vale: A. 8,7 N B. 1 N C. 10 N D. 600 N E. 5N ► La componente lungo lo spostamento è data da: F • cos *a = 10 N • cos 60° = 5 N. 538. Una forza di 10 N è inclinata rispetto alla direzione dello spostamento di 60°. Se la forza sposta il suo punto di applica­ zione di 40 cm il lavoro compiuto vale A. 200 Joule B. 4 Joule C. 400 Joule D. 2 Joule E. 1 Joule ► Il lavoro L è pari a L = F • As • cos a = 10 N • 0,4 m • 1/2 = 2 J. 539. Una forza agente su di un corpo in direzione perpendicolare allo spostamento: A. ne modifica la massa B. accelera negativamente il corpo C. non compie lavoro D. compie il massimo lavoro E. accelera positivamente il corpo ►Vedi quiz 530 e nota che cos 90° = 0. 885

F IS IC A © A rtquiz 540. Quando il punto di applicazione di una fo rza F su bisce uno sp ostam ento S, il lavoro è nullo:

A. B. C. D. E.

CAP. 5. ENERGIA ► Da L = m • g • h si ricava 6.000 J = 50 Kg • 9,8 N/kg • h, da cui h = 6.000 J/(50 Kg • 9,8 N/kg) = 12 m.

non solo nei casi B) C) E) se F = 0 se S = 0 se F e S sono paralleli se entrambi F e S sono nulli

546. Per saltare sopra un ostacolo un uomo che ha una massa di 70 kg deve innalzare il proprio baricentro di 1,5 m. Quale la­ voro viene fatto contro la forza peso? A. 1/2 • 70 kg • 1,5 m • (9,81 m/s2)2 = 5052 joule B. 70 kg• 1,5 m • 9,81 m/s2 = 1030 calorie C. 70 kg• 1,5 m • 9,81 m/s2 = 1030 joule ► C’è anche il caso del quiz 539. D. 70 kg• 1,5 m •(9,81 m/s2)2 = 10105 chilogrammetri 541. Se si trasporta una valigia a velocità co stan te m antenendo­ E. 70 kg• 1,5 m • 9,81 m/s2 = 1030 chilogrammetri la a una distanza costante dal suolo, il lavoro co m piuto dalla forza che sostiene la valigia è:

A. B. C. D. E.

non è possibile determinarlo sulla base delle informazioni fornite proporzionale al peso della valigia proporzionale alla massa della persona che trasporta la valigia nullo proporzionale alla distanza percorsa

► Basta osservare che la forza che sostiene la valìgia è opposta alla forza peso, quindi è verticale. Viceversa lo spostamento è parallelo al suolo, quindi orizzontale. Dal quiz 539 segue la tesi in D. 542. Il lavoro com piuto dalla forza peso per portare un corpo di 2 kg da un'altezza di 10 m al suolo è:

A. B. C. D. E.

20 J 196 J -12 J 9,8 m/s2 19,6 N

► L = m • g • h = 70 kg • 9,81 N/kg • 1,5 m = 1030 J. 547. Un cavallo esercita una forza pari a 500 N per spostare di 10 m la carrozza alla quale è attaccato; qual è il lavoro compiuto dal cavallo? A. 5.000 J B. 50 N C. 200 N D. 50 J E. 0,2 J ► L = F • s, quindi il cavallo compie un lavoro pari a 500 N • 10 m = 5000 J (è sottointeso che lo spostamento è parallelo alla direzione della forza).

548. Una cassa di massa pari a 100 kg viene trascinata su un pia­ no orizzontale per 10 m; allora il lavoro fatto dalla forza peso vale: A. 1000 J B. 981 J C. 9810J ► L = m • g • h = 2 kg • 9,8 N/kg • 10 m = 196 J. D. 100 J 543. Si consideri una forza F che, ap plicata a un corpo, ne pro­ E. 0J vo ca uno sp ostam ento s (F ed s sono paralleli). Se F vale 12 N e il lavoro com piuto dalla forza è pari a 36 J, quanto vale il m odu­ lo di s?

A. B. C. D. E.

192 m 33 m 432 m 48 m 3m

► L = F • s, quindi s = L/F = 36 J/12 N = 3 m. 544. Un atleta di m assa 85 kg si arram pica fino alla cim a di una pertica verticale com piendo un lavoro pari a 8.500 J. Q uant'è alta ap prossim ativam ente la pertica?

A. B. C. D. E.

7m 12 m 1m 10 m 100 m

► Da L = m • g • h si ricava 8.500 J = 85 Kg • 9,8 N/kg • h, da cui h = 8.500 J/(85 Kg • 9,8 N/kg) s 10 m. 545. [M/O] Una scalatrice di m assa 50 kg si arram pica fino alla cim a di una palestra di roccia verticale, co m piendo un lavoro pari a 6.000 J. Q uant'è alta ap prossim ativam ente la parete scalata?

A. B. C. D. E.

20 m 10 m 12 m 60 m 120 m

886

► Dalla definizione di lavoro, se a è l'angolo tra la forza e lo sposta­ mento, vale L = F • As • cos a. Qui a = tt/2, quindi cos a = 0 e dun­ que L = 0 J . 549. Le renne di Babbo Natale compiono un lavoro pari a 25.000 J per trascinare la slitta su di una distesa pianeggiante eserci­ tando una forza di 100 N; qual è la distanza coperta dalla slitta? A. 2.500 m B. 3.500 m C. 350 m D. 25 m E. 250 m ► Essendo la distesa pianeggiante, la formula si riduce a L = F • As (vedi quiz 548), quindi As = L/F = 25.000 J/100 N = 250 m. 550. Si consideri un pattinatore che sta pattinando su una pista perfettamente orizzontale. Il lavoro compiuto dalla forza peso sarà: A. pari a 9,81 J B. indeterminato C. minore di zero D. nullo E. maggiore di zero ► Vedi quiz 548. 551. Una forza è inclinata di 45° rispetto al piano orizzontale e la sua componente verticale è pari a 1000 N. Il lavoro compiuto dalla forza per spostare un corpo puntiforme di 1 Kg lungo

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CAP. 5. ENERGIA l'orizzontale per 30 cm vale:

A. B. C. D. E.

346J 150 J 173J 300J 100 J

► Essendo l’angolo di 45°, la componente verticale della forza coin­ cide con la componete orizzontale, quindi L = F • s = 1000 N • 0,3 m = 300 J. 552. Su un corpo C, inizialm ente in quiete e poi in m oto, agisco­ no so ltanto le forze A e B (A e B sono sim boli di vettori), aventi la stessa direzione ma verso opposto. Durante il m oto, la veloci­ tà di C ha la direzione e il verso della forza A. Dopo un certo tem po t, il corpo C si è sp ostato di 10 m. Sapendo che l'intensità della fo rza A vale 20 N e l'intensità della forza B vale 10 N si può afferm are che:

A. il lavoro fatto dalla forza A è di 100 J e quello fatto dalla forza B è di -200 J B. il lavoro fatto dalla forza A è di 200 J e quello fatto dalla forza B è di 100 J C. il lavoro fatto dalla forza A è di 200 J e quello fatto dalla forza B è d i-100 J D. il lavoro fatto dalla forza A è di 100 J e quello fatto dalla forza B è di 200 J E. il lavoro fatto dalla forza A è di 200 J e quello fatto dalla forza B è nullo ► Dalla definizione di lavoro, vale L = F • As, dove s è lo spostamen­ to. Dai dati segue che la forza A esegue un lavoro pari a: La = 20 N • 10 m = 200 J e Le = 10 N • (-10 m) = -100 J. 553. Una forza di 10 N agisce su un corpo di m assa 2 kg, m entre questo si sposta di 3 m ortogon alm ente alla direzion e della for­ za. Il lavoro com piuto dalla forza è

A. B. C. D. E.

0 joule 6 joule 10 joule 2 joule 20 joule

► Il lavoro di una forza F che si sposta di una distanza d e con ango­ lo 6 tra le due direzioni è pari a F • d • cos 0. Qui si ha L = 10 N • 3 m • cos 90°= 10 N • 3 m • 0 = 0 J. 554. [O] Una forza F ha m odulo F = 32 N; il suo punto di ap plica­ zio n e si sposta nella direzion e e nel verso indicati in figura di s = 450 cm.

F’ = 32 N • cos (120°) = -16 N, e dunque il lavoro L è pari a: -16 N • 450 cm = -16 N • 4,5 m = -72 J. 555. Due persone scalano una montagna: una segue i tornanti, mentre l'altra si arrampica in linea retta verso la cima. Suppo­ nendo che ambedue abbiano lo stesso peso, quale delle due compie maggiore lavoro contro la forza di gravità? A. Quella che si arrampica, perché deve produrre un maggiore sforzo B. Dipende dalla forma (non dall'altezza) della montagna C. Il lavoro dipende dal tempo impiegato per la scalata D. Compiono lo stesso lavoro E. Quella che segue i tornanti, perché percorre uno spazio più lungo ► Il lavoro compiuto dipende solo dalla quota raggiunta ed è pari a mgh. 556. Un corpo deve essere sollevato fino ad una Certa altezza h; esso può essere alzato lungo la verticale oppure spostato lungo un piano inclinato. In assenza di attrito: A. per poter rispondere occorre conoscere il peso del corpo B. il lavoro compiuto sul piano inclinato è uguale C. il lavoro compiuto sul piano inclinato è maggiore D. il lavoro compiuto sul piano inclinato è minore E. per poter rispondere occorre conoscere l'angolo di inclinazione a del piano inclinato ►Vedi quiz 555. 557. Una persona solleva un corpo di massa m = 5 kg fino ad un' altezza h = 3 m. Indicando con g la misura nel S.l. dell'accelera­ zione di gravità, il lavoro fatto dalla forza di gravità è: A. -15 J B. 45 • g N C. +15 • g J D. -45 • g J E. 45 • g J ► Il lavoro è negativo perché la forza peso è rivolta verso il basso, e in modulo pari a -mgh = 5 kg • g • 3 m = -15 J. 558. Quale lavoro contro la forza di gravità compie un ragazzo che ha una massa di 60 kg per salire su una pertica innalzando il proprio baricentro di 5 m? A. (5 • 60)/9,81 joule B. 5 • 60 • 9,81 joule C. 5 • 60 • 9,81 newton D. 5 • 60 • 9,81 chilogrammetri E. (1/2) • 5 60 • 9,81 joule ► Il lavoro è positivo e pari a mgh = 60 kg • 9,81 N/kg • 5 m. 559. [IVI/O] Un alpinista di massa 70 kg deve affrontare un tratto misto in montagna. La prima parte del percorso, di avvicina­ mento alla parete, consiste in un sentiero lungo 1,2 km che su­ pera un dislivello di 600 m. Giunto alla fine del sentiero, l’alpinista scala la parete verticale alta 200 m. Qual è approssi­ mativamente il lavoro totale compiuto dall’alpinista contro la

Il lavoro com piuto dalla forza F è:

A. B. C. D. E.

32N • 450 • 10-2 m • cos120° = -72 J -32N • 450 • 10'2 m • cosi 20° = 72 J -32N • 450 cm • cos600° = -7200 J 32N • 450 cm • 102 «seni20° = 7 2 V I J -32N • 450 • 10-2 m • sen60° = -72V I j

► La componente della forza F lungo lo spostamento è:

forza di gravità? A. 3 ,5 * 105 J B. 4,54 • 105 w C. 5 , 6 - 105 J D. 2 • 106 J E. 9,8 • 105 J

► Il dislivello totale superato, dal quale dipende il lavoro svolto, è pari a 800 m. Il lavoro totale è dunque L = 70 kg • 9,81 N/kg • 800 m. 887

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CAP. 5 - ENERGIA

560. Q uando un grave lanciato verticalm ente ve rso l'alto ricade 566. Q uale fra quelle che seguono NON è una unità di m isura del lavoro? nel punto di lancio, il lavoro com plessivo effettuato nel campo gravitazionale è: A. Joule

A. non si può dire senza conoscere l'altezza B. complessivamente nullo, ma non nullo nella fase ascendente e in quella discendente C. positivo D. nullo perché costantemente nullo E. negativo

B. C. D. E.

►Sia m la massa del grave e h la quota raggiunta (crescente verso l’alto). Allora il lavoro nella fase ascendente è negativo (la forza peso è rivolta verso il basso) pari a mgh e in quella discendente ha stesso modulo ma segno positivo.

A. B. C. D. E.

Newton • metro kg - m2/s2 Watt/secondo Erg

567. Q uale delle seguenti unità di m isura non si riferisce ad un lavoro?

Kilowattora Pascal Newton x metro Joule Caloria

561. [0 ] Un ragazzo di m assa m fa p attinaggio so pra un lago ghiacciato percorrendo un tratto di lung hezza L Se l'acóelera- 568. [M/O] Q uale/i dei seguenti prodotti tra grandezze ha/hanno le stesse unità di m isura di un lavoro? zione di gravità è g, il lavoro fatto dalla gravità vale: 1. Pressione x vo lum e A. m • g • L ■ 2. M assa x variazione di altezza B. zero 3. Carica x differenza di potenziale C. m • L

D. m • g • cos (0°) E. m • g • sin (90°) ► Lo spostamento del ragazzo è perpendicolare alla forza peso, quindi lo spostamento ha componente nulla lungo la direzione verticale. 562. Una cassa dal peso di 50 kg vien e tras cin a ta per 20 metri su un pavim ento piano ed orizzontale a p p lic an d o le una forza di 300 N. Il lavoro com piuto dalla FO R ZA DI G R A V IT À vale:

A. B. C. D. E.

300.000 joule circa 10.000 joule 6.000 joule 0 joule non si può calcolare perché non è possibile considerare nulle le forza di attrito

►Vedi quiz 561.

563. Q uale delle seguenti grandezze si m isura in joule?

Quantità di moto Potenziale Lavoro Forza Pressione

564. Q uali delle seguenti è una unità di m isura del lavoro?

A. B. C. D. E.

cal • cm3 Atm • litri N m-2 m•s kg • m

► Le atmosfere sono un’unità di misura della pressione, quindi di forza/superficie, ed i litri sono un’unità di misura del volume, quindi lughezza3. Il loro prodotto dà forza • lunghezza, quindi un lavoro. 565.

A. B. C. D. E.

L'erg è una unità di m isura di:

massa lavoro densità pressione forza

888

Solo 2 Solo 1 Solo 1 e 3 S olo2e3 Solo 3 P O TE N ZA E REN DIM EN TO

569. Il lavoro che una m acchina com pie nell'unità di tem po si chiam a:

A. B. C. D. E.

potenza resistenza passiva energia cinetica forza energia potenziale

570. Q uale delle seguenti afferm azioni definisce co rrettam ente la potenza ? U N ITÀ DI M ISU R A D EL LA VO R O

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

lavoro diviso tempo massa per accelerazione la forza necessaria per compiere un lavoro entropia diviso tempo velocità diviso tempo

571. La potenza:

A. è il prodotto della massa di un corpo per la velocità con cui il cor­ po si muove B. ha la stessa unità di misura del calore C. è il rapporto tra il lavoro compiuto da una forza in un intervallo di tempo e l'intervallo di tempo stesso D. è il prodotto dell’intensità di una forza per lo spostamento da essa causato E. ha la stessa unità di misura dell’energia cinetica 572. Se si m oltiplica una potenza m eccanica per un tem po si ottiene una g ran dezza ch e ha le dim ensioni di:

A. B. C. D. E.

una lunghezza un lavoro una forza una superficie una pressione

► Infatti, la potenza è definita come lavoro compiuto nell’unità di tempo.

CAP. 5. ENERGIA

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573. Nel Sistema Internazionale, qual è l'unità di misura della 579. Calcolare la potenza esercitata da una persona che mantie­ potenza? ne fermo, ad un'altezza da terra di 2 m, un corpo di massa 15 kg A. Iltesla per 8 minuti: B. Il joule A. 240 watt C. Il weber B. 45 watt D. Il newton C. 8 watt E. Il watt D. 1800 watt E. 0 watt 574. Il lavoro svolto nell'unità di tempo si misura in: A. Joule B. Watt C. Joule • secondo D. Watt'secondo E. Watt/secondo

► Non c’è spostamento quindi non c’è lavoro e neppure potenza.

580. [M] Un ciclista viaggia con velocità V in salita su strada con pendenza del 2% (rapporto fra dislivello e percorso), la massa uomo + bici è m, l'accelerazione di gravità g, gli attriti siano tra­ scurabili. Trovare la giusta risposta A. il peso e la forza di gravità sono forze uguali ed opposte 575. Una donna di 55 Kg sale per le scale raggiungendo un’ B. la forza di gravità compie lavoro positivo C. il ciclista compie lavoro negativo altezza di 6 m in 8 secondi. Quanto vale la potenza sviluppata? D. la potenza da sviluppare sarà m • g • V/(2/100) (g = 9,8 m/s2) E. la potenza da sviluppare sarà (2/100) • m • g • V A. 300W B. 17,64 KW ► La componente della forza che il ciclista deve esprimere lungo il C. 50 W pendio è pari a mg • (2/100), e dunque la potenza espressa dal cicli­ D. 404,25 W sta è pari a mg • (2/100JV. E. 1,1 KW ► La potenza media è: P = L/At = m • g • As/At = 55 kg • 9,8 m/s2 • 6 m/8 s = 404,25 W.

581. La potenza fornita da un motore che ruota a 3000 giri, al minuto primo, esercitando una coppia di 200 N • m, è: A. 600.000 W 576. Con una pompa si devono portare in un minuto 500 litri B. 31,4 kW C. 12 kW d’acqua ad un’altezza di 10m. la potenza necessaria è: D. 62,8 kW A. P = 342 watt E. 0,6 MW B. P = 675,3 watt C. P = 243,3 watt ► Il lavoro L compiuto in 60 secondi è pari a: D. P = 816,7 watt L = 200 Nm • 3000 • 2tt, e la potenza media P è dunque P = L/At = E. P = 128,2 watt 200 Nm • 3000 • 2tt/60 s = 62.800 W = 62,8 kW. ► Il lavoro svolto è pari a 500 kg • 10 nv9,8 m/s2 = 49000 J, dunque la potenza è pari a L/At = 49000 J/60 s = 816,7 watt. 582. Un m otore della potenza di 3 kW solleva se n za attriti un corpo di 5 kg all'altezza di 15 m. In quanto tem p o il corpo viene portato a quella altezza?

577. [O] Utilizziamo un pozzo per irrigare un terreno, pompando A. 8 s l’acqua in superficie. Abbiamo bisogno di 2 litri di acqua ogni B. 0,025 s secondo, e il dislivello da superare è di 8 metri. Quale potenza C. 4 s deve avere, come minimo, la pompa che useremo (si assumano D. 0,25 s trascurabili sia gli attriti che l’energia cinetica dell’acqua)? E. 25 s A. circa 160 W B. circa 200 W ► Il lavoro compiuto L è pari a: C. circa 2 W mgh = 5 kg • g • 15 m = 5 kg • 9,8 N/kg • 15 m s 750 J. Essendo la D. circa 16 W potenza P = L/At, si ricava At = IIP = 750 J/3 kW = 750 J/3000 W = E. circa 20 W 0,25 s. ► Il lavoro svolto è pari a 2 kg • 8 m-9,8 m/s2 = 156,8 J, dunque la potenza è pari a L/At = 156,8 J/1 s = 156,8 W.

583. [M] Siano date due m acchine A e B. La m acchina A assorbe una potenza di 70 kW ed è accesa per 2 ore, la m acchina B im­ pegna 140 kW e resta accesa 1 ora. Possiam o dire dell'energia spesa che:

578. Qual è la potenza di un macchinario che compie un lavoro di 2.800 J in 7 s? A. quella di A sta a quella di B come 35 sta a 140 A. 40.000 W B. è doppia nella macchina A rispetto a quella di B B. 400 W C. quella di A sta a quella di B come 140 sta a 35 C. 40 W D. è uguale per le due macchine D. 4.000 W E. quella di B è uguale a 2 volte quella di A E. 4W ► Essendo la potenza P = L/At, si ricava per entrambe le macchine ► P = L/At = 2800 J/7 s = 400 W. che L = P • At = 70 kW • 2h = 140 kW • 1 h = 140 kWh. 889

FIS IC A © A rtquiz

CAP. 5. ENERGIA

584. [V] Una città con un m ilione di alloggi, ciascuno dei quali consum a m ediam ente 1 kilow att di potenza elettrica, richiede una centrale elettrica:

► La potenza P si calcola come segue: P = F • As/At = 7,0 N • 13m/5 s = 18,2 W.

A. B. C. D. E.

590. Un uom o che pesa 60 kg cam m ina in salita su perand o, ogni ora, un dislivello di 240 m:

da 1 Megajoule da 1 Gigawatt da 1 GeV da 1 Megawatt da 1 kilowatt

► La potenza necessaria è: 1.000.000 • 1 kW = 1.000.000 • 1000 W = 109 W = 1 GW. 585. Q uanto lavoro fornisce, in 50 m inuti, un generatore dalla potenza di 300 KW ?

A. B. C. D. E.

60 KWh 60 J 250J 600J 250 KWh

A. B. C. D. E.

l'energia potenziale cresce di 240 m/h i dati non sono ragionevoli la velocità ascensionale è 4 m/s la potenza muscolare media è 20 W la potenza impiegata per vincere la forza di gravità è 40 W

► La forza peso dell’uomo è F = 60 kg • 9,8 m/s2 = 600 N e la com­ ponente verticale della velocità è v = 240 m/h = 240/3600 m/s = 2/30 m/s. Quindi la potenza espressa è circa P = Fv = 600 N • (2/30 m/s) = 40 W.

591. [V] Durante un trasloco abbiamo la necessità di sollevare un pianoforte dalla strada sino a una finestra posta a una altez­ za di 15 m. Sapendo che il pianoforte ha una massa di 400 kg, quanto impiegherà, come minimo, un motore di 1 kW a portare il pianoforte dalla strada alla finestra? ► Da P = L/At si ottiene: A. alcune ore L = P • At = 300 kW • 50 min = 300 kW • 5/6 h = 250 kWh. B. circa 6 secondi 586. Una potenza di 2 C hilow att fornisce, in 1.5 secondi, un lavo­ C. poco più di un'ora D. circa 10 minuti ro di: A. 4800 calorie E. circa 1 minuto B. 3000 erg ► Il lavoro da compiere è pari a L = mgh = 400 kg • 9,8 m/s2 • 15 m C. 300 dine = 58,8 kJ, quindi il tempo impiegato è t = IIP = 58,8 kJ/1 kW = 58,8 s. D. 300 Joule E. 3000 Joule 592. [O] Sui quotidiani è apparsa la notizia di un hotel in cui i clienti possono pagare il conto producendo energia pedalando ► Dalla definizione P = A ll Ai si ottiene L = 2 kW • 1,5 s = 3000 J. su apposite biciclette. Sapendo che il prezzo di 1 kWh di elettri­ 587. Un atleta, svilup pa una potenza di 75 W . Q uanto lavoro cità è di 0,20 euro, e che la potenza muscolare sviluppata duran­ te una pedalata aerobica da un cliente con una massa di 80 kg è produce, in un m inuto ? circa 1000 W, per quanto tempo il cliente deve pedalare per pa­ A. 4.5 KW gare una colazione dal costo di 2 euro? B. 45 KJ A. 1 h C. 4.5 KJ B. 10 m D. 45 KWh C. 10 h E. 450 KJ D. 1 m ►Vale L = P • At = 75 W • 60 s = 4500 J = 4,5 kJ. E. 10 s 588. [M] Sia dato un co rp o in m oto rettilineo a cui viene ap plica­ ta per 10 s una forza 100 N ag ente lungo la traiettoria e che si oppone al m oto per una distanza di 2 m. La potenza sviluppata dalla forza è uguale a:

A. B. C. D. E.

-500 W 2 kW 5W 20 W 200W

► La potenza P si calcola come segue: P = F • As/At = 100 N • 2m/10s = 20 W. 589. [M/O] Una forza costante di 7,00 N viene applicata lungo una linea retta ad un corpo, per sp ostarlo di 13 m, parallelam en­ te alia direzion e della forza, in 5 secon di. Qual è la potenza svi­ luppata dalla forza per sp ostare il corpo?

A. B. C. D. E.

91,0 W 455 W 1,82 W 9,10 W 18,2 W

890

► I numero di kWh da produrre è pari a 2 €/0,20 € = 10. Dunque, il numero di ore necessario a pagare la colazione 10 kWh/1kW = 10 h. 593. Per sollevare di 20 m un ascensore di massa totale uguale a 400 kg utilizzando un motore di potenza uguale a 4.000 W, sa­ ranno approssimativamente necessari: A. 10 s B. 2 min C. 20 s D. 80 s E. 40 s ► Il lavoro svolto è pari a: L = P • s = m • a • I = 400 kg • 9,8 N/kg • 20 m = 80 kJ. Impiegando una potenza di 4 kW il tempo necessario è L/P = 80 kJ/4 kW = 20 s. EN ER G IA C IN ETIC A

594. Quale delle seguenti A. L'energia cinetica di un B. L'energia cinetica di un C. L'energia cinetica di un

affermazioni è vera? corpo si puòmisurare in watt/s2 corpo si puòmisurare in watt corpo si puòmisurare in joule secondi

CAP. 5. ENERGIA D. L'energia cinetica di un corpo si può misurare in watt secondi E. L'energia cinetica di un corpo si può misurare in calorie secondi ► Il Watt è W = J/s e quindi J = W • s, dove J è l’unità di misura dell' energia. 595. L’energia cinetica di un corpo: A. diminuisce sempre con lo spazio percorso B. non dipende dalla velocità del corpo C. è nulla durante la caduta del corpo D. si misura in joule E. si misura in watt

© Artquiz F IS IC A = mv2/2, ed essendo sia la massa m che il quadrato della ve­ locità positivi, la tesi in A segue.

► E cin

600. [V] L'energia cinetica di un corpo di massa IVI e velocità V può essere negativa? A. Sì: se la velocità è negativa B. Sì: se la velocità del corpo diminuisce C. Sì: se il corpo si muove di moto uniformemente ritardato D. Mai: perché M è maggiore di zero, e V2 è sempre maggiore ( 0 uguale) a zero E. Sì: se il corpo viene frenato nel suo moto ► Vedi quiz 599.

► L'energia cinetica di un corpo di massa m e velocità v è pari a mv2/2. 596. L’energia cinetica di un corpo di massa m: A. è data dalla relazione E = m • v/2 B. ha unità di misura diverse dal lavoro C. dipende solo dalla massa m D. dipende dalla velocità v E. si misura in m/s ►Vedi quiz 595. 597. Come si scrive l'energia cinetica di un corpo di massa m che si muove con velocità v? A. 2m/v2 B. (1/2)v2/m C. m2v D. mv2/2 E. mv 598. [M] Due sfere di diametro identico, l’una di sughero e l’altra di piombo, sono ricoperte esternamente con la stessa vernice, rendendole identiche all’aspetto. Vengono lasciate cadere con­ temporaneamente dalla stessa altezza. In che modo è possibile distinguere la sfera di sughero da quella di piombo? A. Questo esperimento non permette di distinguerle B. La sfera di sughero ondeggia nell’aria mentre quella di piombo cade lungo una linea retta C. La sfera di piombo arriva prima di quella di sughero e lascia una traccia più profonda nel terreno D. La sfera di sughero arriva prima di quella di piombo e lascia una traccia meno profonda nel terreno E. Entrambe le sfere arrivano allo stesso tempo, ma quella di piom­ bo lascia una traccia più profonda nel terreno ► Nota: si tratta del quiz nr. 72 del Tést assegnato a Medicina A.A. 2009/10. Il Ministero ha corretto la risposta esatta indicata dalla lett. E. (inizialmente ritenuta valida) stabilendo che è corretta C. La (originaria) correttezza della soluzione E. deriva dal fatto che non viene menzionata la presenza di ùn eventuale fluido nel quale le sfe­ re si muovono. Quindi, in questo caso, il tempo di caduta sarebbe lo stesso, ma essendo l’energia cinetica della sfera di piombo molto maggiore, il terreno dovrebbe compiere più lavoro per arrestarla. Invece, nell’aria 0 in qualunque fluido, subentrano altri due fattori, ossia l’attrito e il principio di Archimede per cui la risposta esatta è la C. 599. L'energia cinetica di un punto materiale può essere negativa? A. No, per come è definita B. La domanda non ha senso fisico C. Sì, quando il moto è uniformemente ritardato D. Sì, se la massa è negativa E. Si, se la velocità è negativa

601. [O/PS] La variazione di energia cinetica di un corpo, di massa IVI e che si muove inizialmente con velocità Vi può essere negativa? A. Sì: ma solo se il corpo è animato da un moto uniformemente ac­ celerato (con accelerazione > 0) B. No: perché non ha senso parlare di energia cinetica negativa C. No: perché M > 0, e V 1 2 > 0 D. Sì, ma solo se il corpo si muove di moto circolare uniforme E. Sì: se il corpo passa dalla velocità V i ad una velocità V 2 , con V 2 < Vi

► Basta usare la definizione:

E cin

= mv2/2.

602. Un elettrone ed un protone si muovono con velocità uguali in modulo ma di verso opposto. L'energia cinetica del protone: A. è minore di quella dell'elettrone B. è maggiore di quella dell'elettrone C. è uguale a quella dell'elettrone D. dipende dal tipo di protone E. è opposta a quella dell'elettrone ► La velocità v è comune, mentre la massa del protone Mp è molto maggiore della massa dell’elettrone Me. Essendo in generale Ecin = mv2/2, vale B. 603. Se una particella raddoppia la velocità, la sua energia cine­ tica: A. triplica B. quadruplica C. si dimezza D. raddoppia E. resta costante ► L'energia cinetica di un corpo di massa m e velocità v è pari a K = mv2/2; se la velocità diviene 2v, l’energia cinetica associata è K’ = m(2v)2/2 = 4K. ESERCIZI RELATIVI ALL’ENERGIA CINETICA 604. È noto che la traiettoria di un pesante proiettile è parabolica (si può trascurare l'attrito deH'aria). Se l'alzo dell'arma è 45°, la gittata sarà la massima. Si può dunque dire che: A. a parità di quota, la velocità in salita e quella in discesa differi­ scono per il modulo B. nel punto di impatto sul terreno la velocità è un vettore verticale C. nel vertice della parabola l'energia totale è minima D. nel vertice della parabola l'energia cinetica è minima E. con un alzo dell'arma di 60°, la gittata sarebbe stata migliore ►Vale sempre che nel punto di massima quota l'energia cinetica è minima. 891

FISIC A © A rtquiz 605. Un corpo, di massa m = 5 kg, cade da fermo ed in assenza di attrito da una altezza di 10 metri. Supponendo costante l'ac­ celerazione di gravità, quanto vale la sua energia cinetica alla fine del percorso? A. 980 N B. 490J C. 0,98 J D. 49 N/m E. 980 kg • m2/s ► Il principio di conservazione dell'energia meccanica dice che: Em ecc = E cin + E p o t = costante. Essendo inizialmente Em ecc = E d n + E pot = 0 + 5 kg • g • 1 0 m = 4 9 0 L , al suolo, ossia a quota h = 0 m, si ha ancora Em ecc = mgh = E cin + mg • 0 m = E d n + 0 , dunque E d n = 4 9 0 J . 606. Con che energia cinetica arriva a terra un vaso di fiori di massa 1 kg, caduto accidentalmente dalla finestra sapendo che percorre in totale 10 m? (si trascuri la resistenza dell’aria): A. 98 J B. 49 J C. 10 J D. 1 J E. Nessuna risposta è giusta. ► L’energia potenziale iniziale è U = mgh = 1kg • 9,8N/kg • 10 m = 98 J. Siccome la velocità iniziale è 0 m/s l’energia meccanica iniziale coincide con U. Quando il vaso giunge a terra U è 0 J (dove h = 0 m), quindi in quel punto tutta l’energia potenziale iniziale è diventata energia cinetica, e dunque è 98 J.

CAP. 5. ENERGIA B. C. D. E.

1.000 J 200 erg 1.000 W 500J

► L'energia cinetica E è mv2/2 = 10 kg • (10m/s)2/2 = 500 J. 611. [V/PS] L'energia cinetica di una moto di massa uguale a 300 kg che viaggia alla velocità di 6 m/s è pari a: A. 5.400 J B. 2.700 J C. 10.800 J D. 1.800 J E. 900J ► L'energia cinetica E è mv2/2 = 300 kg • (6m/s)2/2 = 5.400 J. 612. Qual è l’energia cinetica di un treno di massa 6 0 1 che viag­ gia alla velocità di 36 km/h? A. 3.000 J B. 3 • 1011 J C. 3 • 106 J D. 3 • 105 J E. 38.880.000 J ► Dopo aver notato che 36 km/h = 10m/s, l'energia cinetica E mv2/2 = 60000 kg • (10m/s)2/2 = 3 • 106 J.

è

613. Un'auto che viaggia alla velocità di 60 km/h possiede un' energia cinetica di 16000 J. Se la velocità viene portata a 120 607. Un corpo viene lasciato cadere verticalmente da fermo da km/h, l'energia cinetica posseduta dall'auto diventa: una certa altezza ed acquista alla fine una energia cinetica E. A. 128.000 J Quale energia acquista se la massa viene raddoppiata? B. 32.000 J A. 4 E C. 90.000 J D. 8000J B. 9,8 E E. 64.000 J C. E/2 D. E E. 2 E ► L'energia cinetica E vale mv2/2 = 16000 J. Se v aumenta a 2v, l’energia cinetica aumenta a m(2v)2/2 = m4v2/2 = 4 E = 64000 J. ► L'energia cinetica E è mv2/2, quindi proporzionale alla massa. 614. Due automobili A (massa 1000 kg) e B (massa 2250 kg) 608. [M] Si consideri una palla di ferro, di massa 2 kg, in caduta hanno la stessa energia cinetica quando le rispettive velocità libera. Nell'istante in cui la palla ha raggiunto una velocità di sono ad esempio: 2 m/s, allora, in quell'istante, l'energia cinetica della palla vale: A. A = 100 km/h e B = 225 km/h A. non si può rispondere, per mancanza di dati sull'attrito dell'aria B. A = 50 km/h e B = 100 km/h C. A = 10 km/h e B = 15 km/h B. 2 • 9,8 • 2 joule/s D. A = 20 km/h e B = 40 km/h C. 4 • 107erg E. A = 60 km/h e B = 40 km/h D. 4 watt E. 8 joule ► L'energia cinetica è mv2/2 = 2 kg(2 m/s)2/2 = 4 J = 4 • 107 erg. 609. Un carrello di massa 100 kg si muove con velocità costante pari a 4 m/s. Quanto vale la sua energia cinetica? A. 800J B. 400J C. 200J D. 20.000 J E. 1600J

► Essendo l'energia cinetica definita da mv2/2, ed essendo il rappor­ to massaA/massaB = 1000 kg/2250 kg = 4/9, affinché le due macchi­ ne abbiano stessa energia cinetica nu • va2/2 = rriB • vb2/2, anche vb2/ va 2 deve essere 4/9, e dunque vb/ va deve essere 2/3.

► L'energia cinetica E è mv2/2 = 100 kg • (4m/s)2/2 = 800 J.

615. Due carrelli A (massa 400 kg) e B (massa 1.600 kg) hanno la stessa energia cinetica quando le rispettive velocità sono: A. A = 80 km/h e B = 20 km/h B. A = 20 km/h e B = 40 km/h C. A = 160 km/h e B = 40 km/h D. A = 80 km/h e B = 40 km/h E. A = 100 km/h e B = 200 km/h

610. L’energia cinetica di un carrello di massa uguale a 10 kg che viaggia alla velocità di 10 m/s è pari a: A. 1.000 kcal

► Essendo l'energia cinetica definita da mv2/2, ed essendo il rappor­ to massaA/massaB = 400 kg/1600 kg = 1/4, affinché i due carrelli ab­ biano stessa energia cinetica nu • va2/2 = nu • vb2/2, anche vb2/va2

892

CAP. 5. ENERGIA

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deve essere 1/4, e dunque vb/ va deve essere 1/2. La risposta corret­ ta è quindi ia D.

► Il lavoro (negativo) L compiuto da tale forza F è l'opposto dell' energia cinetica perduta, ossia mv2/2 = 1000 kg • (20 m/s)2/2 = 200.000 J. Allo stesso tempo, L = -F • s = -F • 200 m = -200.000 J, 616. Due automobili di uguale massa viaggiano a velocità rispet­ da cui F = -200.000 J/-200 m = 1000 N. tivamente di 140 e 110 km / h. Quale è il rapporto tra le rispettive energie cinetiche? 621. [O] Calcolare il lavoro che bisogna compiere per far variare A. Non si può calcolare senza conoscere la massa delle due auto­ la velocità di un corpo di massa 2 kg da 4 m/s a 6 m/s. mobili A. 20 J B . ( 1 4 0 / 1 1 0 ) 1' 2 B. 24 J C. ( 1 4 0 / 1 1 0 ) 2 C. 6 J D. (1 4 0 -1 1 0 )/1 4 0 D. 0,5 J E. (1 4 0 /1 1 0 ) E. 48 N ► Dalla definizione di energia cinetica si ha E c ,l/E c ,2 =

V12/V22 =

Ec

=

1 /2

• m • v2, quindi

( 1 4 0 /1 1 0 )2.

617. L'energia cinetica, ad un certo istante, di un corpo di massa m = 6 kg è di 147 J. La velocità del corpo allo stesso istante è: A. 7 m/s B. 12,124 m/s C. 24,5 m/s D. 42 m/s E. 49 m/s ► L’energia cinetica è 147 J = mv2/2 = 6 kg • v2/2, da cui: v2 = 2 • 147 J/6 kg = 49 (m/s)2, quindi v = 7m/s. 618. L'energia necessaria per imprimere la velocità di 10 m/s a un corpo inizialmente fermo di massa pari a 10 kg è pari a: A. 500 watt B. 250 watt C. 100 N • m/s D. 50 joule E. 500 joule ► Il corpo deve ricevere energia in modo tale da passare da energia cinetica pari a 0 J ad energia cinetica pari a: mv2/2 = 10 kg • (10 m/s)2/2 = 500 J. 619. Viene fatto un esperimento usando due vecchie automobili, della stessa marca e modello, che vengono lanciate contro un robusto muro: la prima vuota ha massa 700 kg e velocità 10 m/s; la seconda carica di zavorra ha massa 1400 kg e velocità 5 m/s. Quale proposizione è giusta? A. La prima subisce più danno B. La seconda subisce più danno C. La seconda ha quantità di moto doppia della prima D. Nei due casi l’energia cinetica è la stessa E. La seconda ha energia cinetica doppia della prima

► Il teorema dell'energia cinetica ci dice che il lavoro L è pari alla variazione dell’energia cinetica, quindi L = K nn - K in = m • Vfin2/2 - m • Vin2/2 = 2 kg • (6 m/s)2/2 - 2 kg • (4 m/s)2/2 = 20 J. 622. Una forza viene applicata a un corpo già in movimento. L'intervento di tale forza modifica l'energia cinetica del corpo? A. Sì, in tutti i casi B. No, in nessun caso C. Sì, solo se la forza non è parallela al vettore velocità D. Sì, solo se la forza non è ortogonale al vettore velocità E. Sì, solo se la forza è parallela al vettore velocità ► Il teorema dell’energia cinetica ci dice che il lavoro L è pari alla variazione dell’energia cinetica. Dunque se la forza non è ortogonale al vettore velocità il lavoro è non nullo e segue che A K = Kfm - Kin = L # 0, OSSia Kfin ^ Kin. 623. Un corpo di massa m = 10 Kg, inizialmente fermo, viene portato, in 6 minuti, ad una velocità di 10 m/s. Quanto vale il lavoro compiuto ? A. 225J B. 225W C. 22.5 J D. 225 Ws E. 500J ► L’energia cinetica iniziale è chiaramente pari a 0 J, mentre l’energia cinetica finale è pari a 10 kg • (10 m/s)2/2 = 500 J. Per il teorema dell’energia cinetica quest'ultima quantità è pari al lavoro compiuto sul corpo. 624. Un corpo di massa m = 20 Kg, inizialmente fermo, viene portato, in 6 minuti, ad una velocità di 15 m/s. Quanto vale il lavoro compiuto ? A. 225W B. 2250J C. 225J D. 225 Ws E. 22.5 J

► L’energia cinetica della prima macchina è pari a E = mv2/2 = 700 kg • (10 m/s)2/2 = 35000, mentre l'energia cinetica della seconda macchina è pari a E = mv2/2 = 1400 kg • (5 m/s)2/2 = 17500 J, quindi vale A perché la prima auto, schiantandosi, cederà più energia che farà lavoro (danno).

►Vale il teorema del lavoro, ossia L è pari alla variazione di energia cinetica, la quale passa da 0 J a 20 kg • (15 m/s)2/2 = 2250 J.

620. Un'automobile avente una massa m = 1000 kg si muove su un rettilineo con velocità v = 20 m/s. Determinare la forza co­ stante capace di frenare l'automobile arrestandola in uno spazio s = 200 m. A. 1000 N B. 10.000 N C. 20.000 N D. 20.000 J E. 400.000 N

625. Un proiettile del peso di 50 g viene sparato da un fucile ad una velocità di 300 m/s. Il proiettile colpisce un terrapieno e dopo esservi penetrato per 60 cm si ferma. A quanto ammonta la for­ za media di arresto esercitata dal banco di terra sul proiettile? A. 3,75 • 104 N B. 3,75 • 106 N C. 3,75 N D. 3,75 * 103 N E. 37,5 N

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F IS I C A © Artquiz ► Il lavoro fatto dal banco di terra sul proiettile è L = F • s, ed è uguale alla variazione di energia cinetica, che è pari a tutta l'energia iniziale e che va persa al momento dell'arresto. Quindi vale F • 0,60m = [0,050kg • (300m/s)2]/2 da cui F = 2250 J/0,60m = 3,75 • 103 N. 626. HCI e NH3 gassosi formano NH4 CI solido quando reagisco­ no tra loro. Due fiocchi di cotone impregnati delle soluzioni dei due gas sono posti ai terminali di un cilindro di vetro: i gas dif­ fondono verso il centro del cilindro e formano un precipitato. Chiamando con X e Y, rispettivamente le distanze dal fiocco contenente NH3 e da quello contenente HCI, quali saranno i va­ lori di X e di Y? (H = 1, N = 14, CI = 35,5) A. X = 12, Y = 8 B. X = 10, Y = 10 C. X = 8, Y = 12 D. X = 9, Y = 11 E. X = 7, Y = 13 ► NH3 ha peso molecolare 17, HCI ha peso molecolare 36,5. Le molecole con minor peso molecolare diffondono più velocemente lungo il tubo (alla stessa temperatura l’energia cinetica, 1/2mv2 è la stessa, per cui chi ha massa più grande ha velocità più bassa), quin­ di NH3 è capace di percorrere un tratto di tubo più lungo di quello percorso da HCI. Quindi X sarà più grande di Y. CAMPI DI FORZE CONSERVATIVE ED ENERGIA POTENZIALE 627. [O/PS] Dimensionalmente l'energia è: A. il quadrato di una velocità B. il prodotto di una forza per uno spostamento C. il rapporto tra una potenza e un intervallo di tempo D. il prodotto di una forza per una velocità E. il rapporto tra una forza e uno spostamento 628. La legge di conservazione dell’energia meccanica afferma che; nel caso in cui le forze presenti siano tutte conservative: A. la differenza tra l’energia cinetica e l’energia potenziale è nulla B. il prodotto dell’energia cinetica e dell’energia potenziale è costante C. l’energia potenziale è nulla D. tutte le altre affermazioni sono errate E. la somma dell’energia cinetica e dell’energia potenziale è costante 629. Una configurazione di equilibrio è stabile se: A. ha energia di pressione minima B. ha energia cinetica massima C. ha energia potenziale massima D. ha energia potenziale minima E. ha energia cinetica minima ► Un sistema tende ad evolvere in modo da far diminuire l’energia potenziale. 630. L'energia potenziale di un oggetto di massa m e densità d che viene spostato verso l'alto di una distanza h aumenta della quantità A. mg B. dh C . 'dg D. mgh E. dgh ► L’energia potenziale è mgh.

CAP. 5. ENERGIA in alto sarà: A. uguale dell'energia potenziale del corpo più in basso B. uguale a 9,81 J C. maggiore dell'energia potenziale del corpo più in basso D. la metà dell'energia potenziale del corpo più in basso E. minore dell'energia potenziale del corpo più in basso ► Dalla formula dell’energia potenziale U = mgh, se le masse m ed m'sono uguali, segue che U sarà maggiore per il corpo la cui altezza è maggiore. 632. Un corpo lanciato verso l'alto, alla massima altezza rag­ giunta, possiede: A. la massima velocità B. la minima energia potenziale C. la massima energia cinetica D. la massima accelerazione E. la massima energia potenziale ► L’energia potenziale vale, a meno di costante additiva, mgh. Quindi è proporzionale ad h. 633. [V] Dell’acqua scorre entro un tubo lungo circa dieci metri e posto verticalmente. Alla sommità, lo alimenta un grande serba­ toio. L'acqua in uscita dal tubo cade sulle pale di una ruota da mulino che è cosi indotta a ruotare facendo muovere i meccani­ smi della macina. Quale delle affermazioni seguenti è più adatta per identificare la conservazione dell'energia nel sistema de­ scritto? A. Si conserva l’energia perché la temperatura dell'acqua resta co­ stante B. Energia potenziale viene trasformata in energia cinetica e quindi in lavoro C. L'acqua acquista energia potenziale cadendo D. La massa d'acqua si conserva e quindi si conserva la sua ener­ gia potenziale E. L'energia cinetica dell'acqua rimane costante e quindi trasformata in lavoro ►Trascurando gli attriti, si applica il teorema di conservazione dell’ energia meccanica, quindi B. 634. [0] Una centrale idroelettrica si avvale dell'acqua di un laghetto che si trova sopraelevato di h. Nell'ultimo trimestre ha consumato la massa m di acqua e g è l'accelerazione di gravità: A. la pressione presente sulla turbina era mgh B. l'energia prodotta è stata mgh C. l'energia prodotta è stata mg/h D. la potenza prodotta è stata mg/h E. la potenza prodotta è stata mgh ►Trascurando gli attriti, si applica il teorema di conservazione dell’ energia meccanica, quindi l’energia potenziale mgh è quella utilizza­ ta dalla centrale. 635. Si consideri una pietra lasciata cadere da una torre di un castello. Ammettendo che la resistenza deH’aria sia trascurabile, quale di queste affermazioni è esatta? A. L'energia totale (cinetica + potenziale) della pietra non varia B. Il lavoro compiuto dalla forza di gravità è nullo C. Il lavoro compiuto dalla forza di gravità è negativo D. L'energia cinetica della pietra non varia E. L'energia potenziale della pietra non varia

831. Due corpi con la stessa massa si trovano ad altezze diverse rispetto al suolo. L'energia potenziale del corpo che si trova più ► Si applica il teorema di conservazione dell'energia meccanica. 894

CAP. 5. ENERGIA

© Artquiz F IS I C A

636. Un oggetto viene lanciato verticalmente verso l'alto, rag­ 640. Un corpo viene lasciato cadere, da fermo, lungo un piano giunge una quota h e poi ricade. Se si trascura l'attrito, l'energia inclinato, sprovvisto di attrito, di altezza h e lunghezza I: all'arri­ meccanica dell'oggetto: vo la sua velocità è: A. diventa nulla alla quota h A. la stessa che se fosse caduto dalla stessa quota h lungo la verti­ B. ha lo stesso valore in ogni punto della traiettoria cale C. ha il valore massimo al momento del lancio B. direttamente proporzionale allo spazio percorso I D. ha il valore massimo alla quota h/2 C. inversamente proporzionale allo spazio percorso I E. ha il valore massimo alla quota h D. nulla E. diminuisce al crescere della pendenza ►Si applica il teorema di conservazione dell’energia meccanica. ►Vedi quiz 639. 637. [0] Un corpo puntiforme di massa M inizialmente in quiete, viene fatto cadere nel vuoto (sotto l'azione della sola forza gra­ vitazionale; si escludono quindi durante il moto urti o contatti) da una certa altezza h rispetto ad un piano orizzontale di riferi­ mento. Quando il corpo arriva su tale piano, dove l'energia po­ tenziale è nulla, l'energia cinetica è: A. minore dell'energia cinetica iniziale B. minore dell'energia potenziale gravitazionale iniziale C. uguale all'energia cinetica iniziale D. uguale all'energia potenziale gravitazionale iniziale E. maggiore dell'energia potenziale gravitazionale iniziale

641. Due corpi cadono da una stessa altezza. Il primo cade libe­ ramente mentre il secondo cade strisciando su un piano inclina­ to. Se si trascurano completamente gli attriti, i due corpi: A. non si può rispondere senza conoscere la massa del corpo B. arrivano a terra con la stessa velocità e impiegando lo stesso tempo C. sia la velocità finale che il tempo impiegato a cadere sono diversi D. arrivano a terra con la stessa velocità E. impiegano lo stesso tempo ad arrivare a terra ►Vedi quiz 639.

► Per il principio di conservazione dell'energia meccanica vale D.

642. Sono dati due corpi uguali alla stessa altezza: uno viene fatto cadere verticalmente, l'altro viene fatto scivolare su di un piano inclinato privo di attrito. Ne segue che: A. i due corpi arrivano a terra con velocità diverse in tempi uguali 638. [0] Un corpo di massa IVI lanciato verticalmente verso l’alto B. i due corpi arrivano a terra con velocità uguali in tempi diversi con velocità iniziale di 20 m/sec raggiunge l’altezza di 15 metri, C. i due corpi arrivano a terra con velocità uguali in tempi uguali si può concludere che: D. i due corpi arrivano a terra con velocità diverse in tempi diversi A. percorre una traiettoria parabolica E. nessuna delle precedenti risposte è corretta B. l'attrito esercitato dall'aria è trascurabile C. l’accelerazione di gravità varia apprezzabilmente durante il moto ► Vedi quiz 639. D. ha perduto energia a causa dell'attrito dell’aria E. il moto è uniforme 643. Un corpo A ed un corpo B raggiungono il suolo partendo ► L’energia meccanica iniziale ( E mecc ) vale: Em ecc — E cin + E p o t — da fermi e dalla stessa quota. A cade liberamente, mentre B sci­ Mv2/2 + Mgh = M202/2 J + MgO J = 200M J. All’altezza di 15 m, dove vola su un piano inclinato senza attrito. Se Ta e T b sono rispetti­ vamente i tempi impiegati a raggiungere il suolo da A e da B e il moto si inverte e quindi la velocità è pari a 0 m/s, Em ecc vale: Va e Vb le corrispondenti velocità d'impatto con il suolo stesso, Em ecc = E c in + E p 0t = Mv2/2 + Mgh = 0 J + Mg15 J = 150M J. Dunque l'energia meccanica non si è conservata e si può concludere si può dire che: A. Ta = TbeV a Vb D. Ta = Tb e Va = Vb 639. [V] Se si possono trascurare gli effetti dovuti agli attriti, un E. Ta = TbeVa>Vb corpo lasciato scivolare lungo un piano inclinato ed inizialmen­ te ad altezza H dal suolo, od un corpo di massa doppia lasciato ► Vedi quiz 639 e considera che B deve percorrere una distanza cadere lungo la verticale sempre da un'altezza H rispetto al suolo: maggiore con un’accelerazione lungo il pendio minore di g (la com­ A. il corpo che percorre la verticale arriverà al suolo sempre con ponente di g lungo il pendio). velocità maggiore indipendentemente dalla sua massa B. il corpo di massa doppia acquisterà una velocità doppia nell'arri- 644. Durante il moto del pendolo: vare al suolo A. il periodo diminuisce al crescere del tempo C. le velocità di arrivo al suolo dipendono dall'Inclinazione del piano B. si ha solo conversione di energia cinetica in energia potenziale inclinato C. non si ha nessuna conversione di energia D. avranno la stessa velocità al momento del loro arrivo al suolo D. si ha solo conversione di energia potenziale in energia cinetica E. arriveranno a terra nello stesso istante se partono allo stesso E. si ha conversione di energia cinetica in energia potenziale e vice­ istante versa ► Per il teorema della conservazione dell’energia meccanica (valido in assenza di attriti) si ha che mgh + mv2/2 = cost. = mgH + 0 = mgH, quindi la velocità finale v dei corpi è v = J 2 g H .

► In tale moto vale il teorema dell’energia meccanica E m ecc ~ Cost. E cin + E p o t = mv2/2 + mgh, quindi al decrescere di E ™ si ha un aumento di E pot e viceversa.

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FISIC A © A rtquiz 645. [M] Un corpo pesante di massa m si muove (senza attriti) nei campo di forze conservativo della gravità (g = cost) con energia cinetica T, energia potenziale U ed energia totale E. In­ dicare l'equazione ERRATA: A. mg = m • Av/At B. T = 1/2 m • v2 C. E = T -U D. U = m • g • h E. T= E - U ► Per definizione E = U + T.

CAP. 5. ENERGIA C. l'energia per un sistema in cui è presente l’attrito non si conserva D. il lavoro fatto dalla forza di attrito lungo un percorso chiuso è sempre nullo E. nessuna delle altre risposte è corretta 652. La forza d’attrito: A. È conservativa in alcuni casi B. Può essere conservativa C. In alcuni casi non è conservativa D. Non è mai conservativa E. Nessuna delle altre risposte è corretta

646. Dire che un corpo possiede energia implica necessariamen­ ► La forza d’attrito produce calore ed è dissipativa. te che: 653. La forza peso è una forza conservativa in quanto: A. il corpo possieda solo del calore A. può essere definita l’energia cinetica di un corpo sottoposto alla B. il corpo sia soggetto all'azione di almeno una forza forza peso C. il corpo debba trovarsi ad una certa altezza h diversa da 0 B. la sua energia potenziale è costante in ogni punto dello spazio D. il corpo non possa essere fermo C. il suo lavoro non dipende dalla posizione finale ma solo da quella E. nessuna delle affermazioni precedenti è corretta iniziale D. il suo lavoro non dipende dalla traiettoria seguita ma soltanto 647. Il campo gravitazionale: dalle posizioni iniziali e finali A. è conservativo solo per percorsi brevi E. il suo lavoro non dipende dalla posizione iniziale ma solo da quel­ B. non è conservativo la finale C. è conservativo D. è conservativo solo per percorsi aperti 654. A quale delle seguenti forze si può associare il concetto di E. è conservativo solo per percorsi chiusi campo conservativo? Alla forza: ► Lo dice la teoria che conduce all'energia potenziale gravitazionale A. peso B. di viscosità (altrimenti non la si potrebbe definire). C. elettromotrice 648. L'energia potenziale gravitazionale di un corpo: D. di attrito E. in genere di azione e reazione A. dipende dal sistema di riferimento scelto B. dipende dalla temperatura del corpo 655. Sulla superficie terrestre l'energia potenziale di una massa C. non dipende dal sistema di riferimento scelto m alla quota h (pochi km) è U(h) = m • g • h. Se m passa dal pun­ D. non dipende dalla massa del corpo to A al punto B, e la forza di gravità compie lavoro L. Si può dire E. dipende dal fluido che circonda il corpo che: ►L'energia potenziale gravitazionale è definita a meno di una co­ A. L = 0 perché il campo di gravità è conservativo stante additiva che dipende dallo zero dell’asse verticale. B. L = m • g • hB - m • g • hA C. L > 0 s e h A < h B • 649. L'affermazione che le variazioni di energia potenziale gravi­ D. L = m • g • hA - m • g • hB tazionale di un corpo dipendono solo dalle variazioni di quota E. U(A) > U(B) se hA < he del suo baricentro è: ►Vale il teorema del lavoro. A. è vera se il campo gravitazionale è nullo B. è vera se il campo gravitazionale è uniforme 656. [0] Una certa quantità d'acqua viene messa a bollire ac­ C. è vera se il campo gravitazionale è radiale cendendo il fuoco di un fornello sotto la pentola che la contiene. D. sempre vera Una pentola del tutto simile e con la stessa quantità di acqua E. sempre falsa viene riscaldata e portata ad ebollizione per mezzo di un fornel­ ► Si deve poter approssimare l’accelerazione di gravità con una lo elettrico; in un caso si usa gas metano, nell'altro la corrente elettrica, eppure si possono confrontare i costi dei due processi costante (g). e decidere quale sia più.conveniente, come mai? 650. L'energia potenziale gravitazionale di un corpo sulla super­ A. Una convenzione internazionale (annualmente rinnovabile) rende le quantità confrontabili ficie della Terra si può definire: B. L'acqua è un bene universale ed è utilizzata come riferimento A. solo quando il corpo è fermo C. In questo caso particolare potenza elettrica ed energia termica B. solo se il corpo può essere considerato un punto materiale sono confrontabili C. perché il lavoro compiuto dalla forza peso applicata al corpo, quando questo si muove lungo una qualsiasi traiettoria chiusa, è D. In realtà i due processi non sono confrontabili, i costi sono con­ venzionali nullo E. In entrambi i casi la grandezza di riferimento è l'energia spesa: è D. solo se il corpo si trova al livello del mare questa che costa E. solo in assenza di vento 651. [0] La forza di attrito è NON conservativa, perché: A. è nulla la variazione di energia cinetica B. il lavoro fatto dalla forza di attrito dipende dal percorso 896

657. Un satellite gira sulla sua orbita intorno alla Terra. Il lavoro che la forza di gravitazione compie sul satellite in un'orbita completa è:

© A rtquiz F IS IC A

CAP. 5. ENERGIA A. positivo 0 negativo a seconda che l'orbita sia destrorsa strorsa B. negativo C. nullo D. positivo E. nessuna delle risposte precedenti

0

sini­

► La forza di gravità è conservativa, quindi quando il satellite ha compiuto un'orbita ed è quindi tornato al punto di partenza, la forza ha compiuto lavoro nulio. 658. L'energia cinetica di un corpo in caduta libera in assenza di attrito: A. dipende dalle caratteristiche del corpo B. ècostante C. diminuisce al ridursi della quota D. aumenta al ridursi della quota E. dipende dalle dimensioni del corpo ► Il principio di conservazione dell’energia meccanica dice che Em ecc = E d n + E p o t = costante. Essendo E pot = mgh, al ridursi di h, e quindi di E p o t, deve aumentare E d n . 659. [V] Marco lancia verso l'alto una biglia, che cade al suolo descrivendo una parabola. Enrico lascia cadere un’altra biglia, identica alla prima, direttamente a terra, con traiettoria verticale. Trascurando la resistenza dell’aria, e supponendo che le biglie lascino le mani dei ragazzi alla stessa altezza, si può ragione­ volmente affermare che, quando le biglie sono a 1 mm dal suolo: A. la forza alla quale è sottoposta la biglia di Marco durante il moto è maggiore di quella che subisce la biglia di Enrico B. la variazione di energia potenziale della biglia di Marco, rispetto al momento del lancio, è maggiore di quella della biglia di Enrico C. la velocità della biglia di Marco è uguale a quella della biglia di Enrico D. la variazione di energia cinetica rispetto al momento del lancio è uguale per entrambe le biglie E. l’energia meccanica totale della biglia di Marco è uguale a quella della biglia di Enrico ► La variazione di energia potenziale delle 2 biglie, proporzionale alla quota, è uguale e pari al lavoro L compiuto dalla forza di gravità sulle stesse. Quindi, per il teorema del lavoro, si ha che la variazione di energia cinetica AK è pari a L per entrambe le biglie. 660. Una pietra lanciata verso l'alto arriva a un'altezza h rispetto al suolo e poi torna al punto di partenza. Assumendo trascurabile la resistenza dell'aria, il grafico che rappresenta l'energia cineti­ ca della pietra in funzione della distanza percorsa è formato da: A. un arco di parabola tangente in (h; 0) all'asse delle ascisse B. due segmenti consecutivi, il primo con pendenza negativa, il se­ condo con pendenza positiva, con estremo comune di ascissa h C. un arco di parabola con massimo nel punto di ascissa h D. un segmento con pendenza negativa passante per il punto (h; 0) E. due segmenti consecutivi, il primo con pendenza positiva, il se­ condo con pendenza negativa, con estremo comune di ascissa h ► La velocità in funzione della distanza percorsa si ricava dal teore­ ma dell’energia meccanica: Emecc = Cost. = Ecin + Epot = mv2/2 + mgh, quindi Edn = mv2/2 = Cost. - mgh, quindi il grafico è un segmento di retta, crescente 0 decrescente a seconda della crescenza 0 decre­ scenza della quota h. 661. [V/PS] Un corpo di massa m, posto nel vuoto ad un'altezza h dal suolo, inizia a cadere e raggiunge il suolo con un'energia

cinetica pari a: A. E = 0 B. E = mh/2 C. E = mgh D. manca il dato velocità per la valutazione dell'energia cinetica E. E = 1/2 mgh2 ► Il principio di conservazione dell'energia meccanica dice che: E m ecc = E d n + E pot = costante. Essendo inizialmente E m ecc - E cin + Epot = 0 + mgh, al suolo, ossia a quota h = 0 m, si ha ancora E m ecc = mgh = E cin + mg • 0 m = E d n + 0, dunque E Cin = mgh. 662. Una massa è collegata ad una molla che oscilla in alto ed in basso, formando un semplice sistema armonico. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette? 1. L’energia cinetica della massa è massima a metà altezza. 2. L’energia potenziale del sistema è massima all’altezza mas­ sima del moto della massa. 3. L’energia potenziale del sistema è massima all’altezza minima del moto della massa. A. 1,2 e 3 B. 1 e 2 solamente C. 1 D. 2 E. 3 ► In un sistema oscillante armonico, che è un sistema conservativo, l’energia totale è costante e l’energia potenziale è massima agli estremi delle oscillazioni quando la massa è ferma e l’energia cineti­ ca è massima al centro delle oscillazioni quando la velocità è mas­ sima. ESERCIZI RELATIVI ALL’ENERGIA POTENZIALE 663. Un vaso da fiori, urtato accidentalmente cade da una fine­ stra che è a quota h sul marciapiede sottostante. Con quale ve­ locità arriva? (Poniamo che l'accelerazione di gravità sia 10 m/s2). A. 5 m/s se h = 5 m B. 40 m/s se h = 20 m C. 10 m/s se h = 10 m D. 20 m/s se h = 20 m E. 80 m/s se h = 10 m ► Per il teorema della conservazione dell’energia meccanica (valido in assenza di attriti) si ha che mgh’ + mv2/2 = cost. = mgh + 0 = mgh, quindi la velocità finale v del vaso è: v = ^ j 2 g h ■ - y/ 2 •10 m / s 2 •2 0 m = -^400 m 2 / s 2 = 20 m/s. 664. [M] Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza arriva a terra con una velocità V = 2 m/sec (circa). Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un'altezza doppia arriverà a terra con una velocità di circa: A. 8 m/sec B. 2 • 9,8 m/sec C. 4 m/sec D. dipende dalla massa del sasso E. 2 V2 m/sec ► Per il teorema deila conservazione dell'energia meccanica (valido in assenza di attriti) si ha che mgh + mv2/2 = cost. = mgho + 0 = mgho, quindi la velocità finale v del sasso è: v = ^ j 2 g h - y j 2 g 2 0 cm = 2 m/s nel primo caso e, nel secondo caso v’ = V 2 ^ = y 2 ^ 4 0 cm = 'J2^2g2($ cm = a/2 v = V2 • 2m/s.

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FISICA © A rtquiz 665. Una noce di cocco di massa 1 kg cade da un'altezza di 10 metri. Se viene trascurato l'attrito con l'aria, con quale energia, approssimativamente, la noce colpisce il suolo? A. 100 N B. 10 J C. 100J

D. 10 N E. 980J ► Per il teorema della conservazione dell’energia meccanica (valido in assenza di attriti) si ha che E = mgh + mv2/2 = costante. Prima di cadere, quando la velocità del cocco e nulla, l’energia (tutta potenzia­ le gravitazionale) vale 1 kg • 10 m/s2 • 10 m = 100 J. La stessa ener­ gia è quella che si ha nel momento in cui il cocco colpisce il terreno.

CAP. 5. ENERGIA ► L’energia potenziale è mgh = 7 kg • 9,8 N/kg • h = 308,7 J, dun­ que h = U/mg = 308,7 J/(7 kg • 9,8 N/kg) = 4,5 m. 670. Un corpo di massa 1000 grammi si trova a 1 metro dal suo­ lo. La sua energia potenziale vale: A. 980 watt B. 9800 calorie C. 9800 joule D. 490 joule E. 9,8 joule ► E p o t = mgh = 1 kg • g • 1 m =

9 ,8 J .

671. Calcolare la potenza meccanica media necessaria per sol­ levare di 2 m in 2 s la massa di 1,53 kg: 666. Un corpo che inizialmente si trova fermo a quota h dal suo­ A. 15 watt lo e possiede energia potenziale pari a 100 J, viene lasciato ca­ B. 1,53 joule dere liberamente. Trascurando l'attrito dell'aria, si può dire a C. 1,53 joule/secondo quanto ammonti l'energia meccanica totale del corpo a quota D. 6,12 watt E. 15 joule •secondo h/2 ?

A. B. C. D. E.

Sì, essa è minore di 100 J No, perché non si conosce la velocità del corpo a quota h/2 Sì, essa è uguale a 100 J No, perché non è data la massa del corpo Sì, essa è maggiore di 100 J

► Il principio di conservazione dell’energia meccanica dice che: Em ecc = E d n + E p o t = costante, dove E Cin ed E pot sono rispettivamente l’energia cinetica e potenziale. Tale quantità, calcolata all'istante ini­ ziale, è pari a E m ecc “ E cin + E pot - 0 + 100 J = 100 J. A quota h/2 l’energia meccanica, dovendo essere costante in qualsiasi istante di evoluzione del sistema, sarà ancora pari a 100 J. 667. Una massa di un quintale viene sollevata. Quando giunge all'altezza di 15 m dal suolo, la sua energia potenziale: A. è la stessa che avrebbe una massa di 200 kg a 7,5 m dal suolo B. è di 50000 joule C. è pari alla sua energia cinetica D. èdi0,15newton/m2 E. nessuna delle precedenti risposte è esatta ► In entrambi i casi l’energia potenziale è: mgh = 1500 • g J = 100 kg • g • 15 m = 200 kg • g • 7,5 m. 668. Un corpo di massa 1000 g si trova a 100 cm dal suolo. La sua energia potenziale è di: A. 98.000 J B. 9,8 J C. 980 W D. 9800J E. 490J

► Il lavoro totale L è pari all’energia potenziale acquisita, quindi a mgh = 1,53 kg • g • 2 m = 1,53 kg • 9,8 N/kg • 2 m 3 30 J, e la po­ tenza media è P = L/At = 30 J/2 s = 15 W. 672. Quanto vale l’energia potenziale gravitazionale di un corpo di massa 10 Kg che si trova a 2 metri di altezza rispetto al suolo? A. = 2 0 Watt B. = 2 Joule C. s 2000 cal D. 3 200 Joule E. 3 20 Joule ► L’energia potenziale è: mgh = 10 kg • g • 2 m = 10 kg • 9,8 N/kg • 2 m 3 200 J. 673. [M/O] Una pallina di gomma viene lasciata cadere, da ferma, da una altezza di 1 m, e rimbalza sul pavimento. Si osserva che l'energia cinetica della pallina, tra l'istante subito prima e l'istan­ te subito dopo ogni rimbalzo, diminuisce del 20%. Dopo il terzo rimbalzo, trascurando l'attrito con l'aria, a quale altezza massi­ ma ci aspettiamo che possa arrivare la pallina? A. circa 40 cm B. circa 33 cm C. circa 51 cm D. circa 20 cm E. meno di 10 cm

► L'attrito dato dalla deformazione della palla che urta il pavimento sottrae il 20% di energia cinetica ad ogni rimbalzo. Essendo l'energia cinetica nel momento del rimbalzo, quindi a quota 0 m, pari all'ener­ gia potenziale all'altezza massima dalla quale la pallina scende (con energia cinetica 0 J), si ha che anche l'energia potenziale diminuisce ► L’energia potenziale è: del 20% ad ogni rimbalzo. Quindi se l'energia potenziale iniziale era mgh = 1 kg • g • 1 m = 1 kg • 9,8 N/kg • 1 m = 9,8 J. U, quella finale è U' = U • (1 - 0,2)3 = U • 0,512. Infine, da U = mgh si ottiene che h = U/mg e quindi l'altezza finale vale h' =-U'/mg = 669. Una sfera d’acciaio, di massa pari a 7 Kg, viene lanciata U • 0,512/mg = (U/mg) • 0,512 = 1m • 0,512 3 51 cm. verso l’alto. Sapendo che la sua energia potenziale di gravità, rispetto al suolo, nel punto di massima altezza, è di 308,7 J e 674. Se due corpi, uno di massa M e velocità Vi ed uno di massa considerando uguale a 9,8 m/s2 l’accelerazione di gravità, a qua­ M/4 e velocità V2 = 2 Vi si arrestano per attrito: le altezza dal suolo si trova tale punto di massima altezza ? A. non è precisato il tempo di arresto B. viene sviluppata la stessa quantità di calore A. 68,6 m B. 6,86 m C. la quantità di calore dipende dal coefficiente di attrito D. il corpo di massa maggiore sviluppa una quantità di calore mag­ C. 4,5 m D. Ì 2,5 m giore E. 8,2 m E. il corpo di massa minore sviluppa una quantità di calore maggiore 898

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CAP. 5. ENERGIA ► Nell’arresto per attrito, l’energia cinetica K diventa calore Q. In questo caso si ha Q1 = K1 = M • (Vi)2/2 = (M/4) • (2Vi)2/2 = K2 = Q2 . 675. Una cassa di 20 kg viene lanciata a 2 m/s lungo un pavi­ mento orizzontale ruvido: A. quantità di moto finale = 40 kg • m/s B. sviluppa calore per circa 40/4200 kcal C. l'energia cinetica non muta D. il lavoro della gravità è 40 J E. l'energia potenziale diminuisce ► Per il quiz 674 si ha Q = 20 kg • (2 m/s)2/2 = 40 J = 40/4186 kcal. 676. Un pallone di massa M = 500 g è calciato a una velocità V = 10 m/sec lungo una salita, dove scivola con attrito fino a rag­ giungere un'altezza h = 4 m, rispetto alla posizione di partenza. Calcolare il lavoro fatto contro la forza di attrito. A. 25 N • M B. 19,62 W *sec C. 5,4 J D. 19,62 Erg . E. 44,62 J

679.1 punti sulla faccia superiore di un cilindro di materiale conduttore di altezza uguale a 25 cm, si trovano ad un potenzia­ le di 20 V, rispetto al potenziale di terra. I punti, sulla superficie laterale, che si trovano ad una altezza di 12,5 cm dalla base infe­ riore si trovano ad un potenziale di: A. 25 V B. 20 V C. 12,5 V D. 10 V E. 5V ► Essendo il materiale conduttore, il potenziale è costante sulla sua superficie esterna. UNITÀ DI MISURA DELL’ENERGIA, DELLA POTENZA E DEL CALORE 680. [O] Quale fra quelle di seguito elencate NON rappresenta una unità di misura dell'energia? A. Elettronvolt B. Caloria C. Joule D. Joule/sec E. Watt*sec

► L’attrito sottrae energia all’energia meccanica del pallone, dunque a quota massima di 4 m, dove la velocità è nulla, si ha: L = Em - Efin = (m • v2/2 + 0 J )- (0 J + m • g • h) = 500 g -(10 m/s)2/2 - 500 g • 9,8 N/kg • 4 m = 0,5kg • (10 m/s)2/2 - 0,5k g • 9,8 N/kg • 4 m = 25 J -19,6 J.

► Joule/sec è l’unità di misura della potenza (W).

677. Un corpo, di massa Ma = 50 kg, sale con velocità costante lungo un piano inclinato raggiungendo l'altezza di 10 m in 5 s, mentre un secondo corpo, di massa Mb = 100 kg, raggiunge la stessa altezza in 10 s. Si verifica che: A. i due corpi hanno consumato la stessa energia, mentre la poten­ za fornita ad Ma è minore di quella fornita ad Mb B. i due corpi hanno consumato la stessa energia, mentre la poten­ za fornita ad Ma è maggiore di quella fornita ad Mb C. l'energia fornita ad Ma è minore di quella fornita ad Mb, mentre le potenze sono uguali D. l'energia fornita ad Ma è maggiore di quella fornita ad Mb, mentre le potenze sono uguali E. ai due corpi è stata fornita la stessa energia e la stessa potenza

► Il Newton è l’unità di misura della forza.

► L’energia E fornita, lungo la verticale, è pari a: Ea = Magh = 50 kg • 9,81 N/kg • 10 m = 5000 J mentre Eb = Mbgh = 100 kg • 9,81 N/kg • 10 m = 10000 J. Le potenze P invece valgono Pa = Ea/At = 5000 J/5s = 1000 W = Eb/At = 10000 J/10 s = Pb. 678. [M] Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza produce sulla sabbia una buca cilindrica ad asse verticale di profondità 3 mm. Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un'altezza doppia produrrà una buca profonda (circa): A. dipende dalla massa del sasso B. 2mm C. 1 cm D. 6 mm E. 12 mm ► Cadendo da 20 cm il corpo sul terreno possiede un’energia cineti­ ca pari all’energia potenziale iniziale E = mg • 20 cm che si trasforma in lavoro (finché il sasso si ferma) pari a F a • 3mm = mg • 20 cm, dove F a è la forza di attrito (costante) della sabbia sul sasso. Da 40 cm si ha che l’energia cinetica finale è pari a mg • 40 cm = 2E, e dunque il lavoro compiuto pari a 2E = F a • x, da cui x = 2E/ F a = 2 • mg • 20 cm/ F a = 6 mm.

681. [O] Quale delle seguenti unità di misura NON si riferisce all'energia? A. Caloria B. Newton C. Chilowattora D. Joule E. Erg

682. L’energia non può essere misurata in: A. watt B. erg C. calorie D. joule E. kilowattora ► Il Watt è l’unità di misura della potenza. 683. [O/PS] Joule, Erg, Caloria, Elettronvolt sono Unità di misura dell'energia? A. Nessuna B. 1 sì 3 no C. 2 sì 2 no D. Tutte e 4 E. 3 sì 1 no ► Elettronvolt (eV) lo è perché il Volt è definito come J/Q, e con eV si intende un Volt per la carica di un elettrone. 684. La caloria è una misura: A. Della temperatura B. Della potenza C. Dell'energia D. Della temperatura di ebollizione E. Del calore specifico ► Si dimostra che il calore è una forma di energia. 899

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CAP. 5. ENERGIA

685. L'energia di una particella si misura in: A. watt B. newton C. elettronvolt D. dine E. ohm 686. Quale tra le seguenti è un'unità di misura dell'energia? A. Watt B. Newton C. Elettronvolt D. Ampere E. Baria

E.

joule

694. Il watt (W) è l’unità di misura: A. dell’energia B. della carica elettrica C. del lavoro D. del calore E. della potenza

695. [V] La relazione che lega il watt alla corrispondente unità di misura del sistema C.G.S. è: A. 1 watt =107 erg B. 1 watt = 105dine/s 687. La quantità di lavoro spesa per portare un elettrone da C. 1 watt = 107 erg/s D. 1 watt= 107 dine un'orbita atomica all'infinito viene misurata in: E. 1 watt= 1 J/min A. newton B. C. D. E.

joule/sec elettronvolt ohm watt

► 1 watt = 1 J/1 s = 107 erg/1 s = 107 erg/s.

688. [0] Con l'unità di misura "erg" si misura: A. l’energia nel Sistema Internazionale B. l'energia nel Sistema C.G.S. C. la potenza nel Sistema C.G.S. D. la potenza nel Sistema Internazionale E. la forza nel sistema C.G.S.

696. Tra le unità pratiche di misura, il kWh rappresenta: A. una misura di perdita di potenza nei motori B. una misura di energia C. misura solo il lavoro compiuto da un motore D. è un'unità ormai fuori uso E. una misura di potenza ► 1 kWh = 1000 W • 3600 s = 3.600.000 J.

689. Nel sistema cgs (cm, g, s) l'unità di misura dell'energia è: A. Dina B. Joule C. Watt D. Caloria E. Erg

697. [MA//PS] Il kWh (chilowattora) è un'unità di misura di: A. potenza B. energia C. carica elettrica D. frequenza E. intensità di corrente

690. Nel Sistema Internazionale il joule rappresenta l'unità di misura di: A. temperatura B. corrente elettrica C. energia D. intensità luminosa E. forza

►Vedi quiz 696.

691. Dire con quale unità ca nel sistema S.I.: A. Kg • m2 • s B. joule C. N/m D. m/s2 E. (m/s)2

(0

simbolo) si esprime l'energia cineti­

692. [0] Che relazione c’è tra erg e joule A. 1 erg = 6,626 • 1027 joule B. 1 erg = ,1 joule C. 1 joule = 107 erg D. Nessuna, perché non sono unità di misura della stessa grandez­ za fisica E. 1 joule = 4,18 erg 693. La potenza si misura in: A. joule s B. watt C. chilowattora D. watt/s 900

698. [M/PS] Un kilowattora è equivalente a: A. 3.600.000 joule B. 3.600.000 watt C. 3.600 joule D. 1.000 calorie E. 1.000 watt ►Vedi quiz 696. 699. [O] Un chilowattora è uguale a: A. 3,6 * 106 s B. 3,6 • 106 joule C. 3,6 -103 joule D. 3600 s E. 1/3,6 J/s ►Vedi quiz 696. 700.10 kW equivalgono ad una potenza pari a: A. 10,000 J/min B. 10,000 J/s C. 10,000 J • s D. 10 cavalli vapore E. 10 J/S ► 10 kW = 10 • 1000 W = 10.000 J/s.

CAP. 6. DINAMICA DEI CORPI ESTESI 701.

A. B. C. D. E.

Le quantità di calore si misurano:

oltre in calorie ed in kilocalorie, anche in kelvin oltre che in calorie ed in kilocalorie, anche in gradi centigradi oltre che in calorie ed in kilocalorie, anche in watt solamente in calorie o in kilocalorie oltre che in calorie ed in kilocalorie, anche injoule od in erg

© Artquiz F IS I C A 708. Sia indicata con M la massa, con L la lunghezza e con T il tempo. Sia inoltre dato un condotto in cui scorre un liquido. Quali sono le dimensioni della velocità con cui si muove il liqui­ do, nel S.I.?

A. B. C. 702. Qual è l’unità di misura del calore nel Sistema Internazionale: D. E. A. cal (piccola caloria) B. cal/°C (caloria per grado centigrado) C. W(watt) D. J (joule) E. kcal (grande caloria)

[M3T'1] [L3T-1] [ML-1] [LT-1] [MT-2] DINAMICA DEI CORPI ESTESI MOMENTO DI INERZIA E MOMENTO ANGOLARE

709. Una ballerina che voglia aumentare la propria velocità an­ 703. Indicare la risposta ERRATA. La quantità di calore si può golare di rotazione tende a raccogliersi il più possibile avvici­ nando le braccia al corpo; ciò perché: misurare in:

A. B. C. D. E.

calorie joule erg elettronvolt watt

► Il Watt è l'unità di misura della potenza (J/s). 704.

A. B. C. D. E.

Una caloria (cal) equivale a:

1 erg •m 1 watt 10 newton 4,18 joule 1/273 joule

705. Nel Sistema Internazionale la capacità termica si misura in:

A. B. C. D. E.

kcal/kg J/K J/kg kcal/kg °C J/kg K

706. Quale delle seguenti espressioni è dimensionalmente CORRETTA? (E = energia, W = potenza, F = forza, v = velocità, P = pressione, L = lunghezza, t = tempo, V = volume, m = massa)

A. B. C. D. E.

V = Ft/m W= FLt F = E/L F = vt W= PV

A. B. C. D. E.

diminuisce la fatica diminuisce il momento di inerzia aumenta la resistenza fisica aumenta il momento angolare di rotazione aumenta la quantità di moto

► Il momento angolare L vale L = Iw, con I il momento d’inerzia e w la velocità angolare. Raccogliendo le braccia si diminuisce I, e do­ vendosi conservare L, segue che waumenta. 710. [O] Una pattinatrice su ghiaccio sta piroettando con le braccia strette al corpo. Ad un certo punto allarga improvvisa­ mente le braccia. Indicare l’affermazione più probabile tra le seguenti:

A. B. C. D. E.

La velocità di rotazione dipende dallo stato del ghiaccio La velocità di rotazione dipende dall’affilatura dei pattini La velocità di rotazione diminuisce La velocità di rotazione rimane inalterata La velocità di rotazione aumenta

► Allargando le braccia la pattinatrice fa sì che aumenti il suo mo­ mento d’inerzia I, e da io = L/l segue che se I aumenta la velocità angolare wdiminuisce. 711. Un pattinatore ad un tratto, su una pista ghiacciata, ruota su se stesso con le braccia conserte. Se improvvisamente allar­ ga le braccia, determina:

A. una diminuzione del suo momento di inerzia ed un aumento della sua velocità angolare B. la costanza del rapporto tra momento d'inerzia e velocità angolare C. una diminuzione del suo momento di inerzia e della sua velocità angolare D. un aumento del suo momento di inerzia ed una diminuzione della ► Per definizione E = F •L. sua velocità angolare E. un aumento del suo momento di inerzia é un aumento della sua velocità angolare 707. Sia data la seguente equazione per un moto di caduta di un grave: s = 0,5 gt2 + k, dove s rappresenta lo spazio, t il tempo e g l’accelerazione di gravità. Niente viene detto del termine k. Dica il candidato quali sono le dimensioni di k, se si indicano con IVI la massa, con L la lunghezza e con T il tempo.

A. B. C. D. E.

[ML-1] [L~1] [L] [L2T-3] [V]

► Lo spazio percorso è una lunghezza.

► Vedi quiz 709. URTI 712. L'energia cinetica si conserva:

A. B. C. D. E.

in ogni urtototalmente anelastico in ogni urto elastico se una parte dell'energia si trasforma in calore in ogni processo d'urto centrale se i corpi si muovono di moto accelerato sopra una retta 901

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

F IS IC A © Artquiz

717. Sulla stessa linea ferroviaria stanno viaggiando con veloci­ tà 120 km/h e versi opposti due locomotive aventi masse una doppia dell'altra. Inizialmente distano 120 km: sono destinate a scontrarsi a metà percorso dopo mezza ora! Qual è la velocità A. Nell’urto si conserva la quantità di moto totale, ma parte dell’ del baricentro? 713. [V] Due sfere di metallo di peso diverso si muovono su un piano orizzontale l’una verso l’altra con velocità diversa. Tra­ scurando ogni forza esterna e supponendo elastico il loro urto, quale delle seguenti affermazioni è più adeguata?

energia cinetica viene dissipata B. Nell’urto si conservano l’energia cinetica totale e la quantità di moto totale C. La quantità di moto totale cambia a seconda dell’angolo di impat­ to delle due sfere D. L’urto modifica sia l’energia cinetica totale che la quantità di moto totale E. Nell’urto l’energia cinetica totale si conserva, ma non la quantità di moto totale ► È la definizione di urto elastico.

714. [O/PS] In una manovra ferroviaria un vagone viene lanciato verso un altro, con il quale si aggancia; dopo l'urto ambedue i vagoni procedono uniti, con moto uniforme. Confrontando gli stati del sistema prima e dopo l'urto, quale delle seguenti affer­ mazioni è CORRETTA?

A. B. C. D. E.

80 km/h 40 km/h 60 km/h 40m/s 120 m/s

► Rispetto al treno di massa doppia, inizialmente il baricentro si tro­ va a 1/3 della distanza di 120 kmtra i treni, quindi a 40 km. E dunque si trova a 20 km dal punto di impatto tra i treni, che è a 60 km da entrambi. La posizione del baricentro coinciderà col punto di impatto dopo 1/2 ora, quindi il baricentro viaggia ad una velocità v = 20km/(1/2 h) = 40 km/h. 718. Una palla di massa pari a 0,1 kg urta un muro alla velocità di 20 m/s ; se la palla rimbalza all'indietro con la stessa velocità, la sua quantità di moto:

A. varia di 2 N •s B. rimane invariata C. si conserva A. Non si può dire niente circa il segno delle variazioni dell'energia D. varia di 20 N •s cinetica e della quantità di moto se non si conosce la massa dei E. varia di 4 N •s vagoni B. Tanto l'energia cinetica che la quantità di moto totale diminuiscono ► Poco prima che la palla urti il muro, il modulo della quantità di mo­ to iniziale è pari a q = mv, cioè 0,1 kg •20 m/s = 2 kg •m/s (2 N •s). C. L'energia cinetica e la quantità di moto totali non variano Nell'istante successivo aH’urto la quantità di moto ha stesso modulo D. L'energia cinetica diminuisce e la quantità di moto non varia e direzione ma verso opposto, dunque la differenza è: E. L'energia cinetica non varia e la quantità di moto diminuisce 2 kg •m/s - (-2 kg •m/s), ossia 2 N •s - (-2 N •s) = 4 N •s. ► Un siffatto urto è di tipo anelastico, quindi vale D. MECCANICA DEI FLUIDI LA PRESSIONE 715. [M] Quando una molecola libera di HCI incontra una mole­ cola libera NH3 per formare una molecola di NH4CI (cloruro d'ammonio) lo stato finale dei sistema, confrontato con lo stato iniziale:

A. B. C. D. E.

ha energia cinetica e quantità di moto totali maggiori ha energia cinetica e quantità di moto totali minori ha energia cinetica totale uguale e quantità di motototaleminore ha energia cinetica totale minore e quantità di moto totaleuguale ha energia cinetica e quantità di moto totali uguali

719. Sia Po la pressione atmosferica alla base di una colonna di liquido di altezza h, densità assoluta p e massa m. La pressione totale Pt è:

A. B. C. D. E.

Po —► pgh Po + pgh Po + mgh Po + gh pgh

► Legge di Stevino (altresì scritta come P = Po + dgh).

► L’urto è di tipo anelastico, quindi vale sempre D. 720. La pressione di un fluido all'Interno di un recipiente cilin­ drico dipende: 716. Due astronauti di massa mi e rrn > mi stanno lottando nello spazio libero fuori dal loro veicolo ma a distanza fissa; ad un certo punto si respingono con tutta la loro forza, rispettivamen­ te Fi e F2 > Fi, ma sono vincolati da una lunga, sottile e resisten­ te fune. Quando, dopo tempo At, la fune sarà tesa:

A. B. C. D. E.

solo dalla sezione del recipiente solo dalla densità del fluido dalla densità del fluido e dalla profondità del punto in esame dal materiale di cui è fatto il recipiente solo dalla profondità del punto in esame

► Legge di Stevino: Po + pgh, con Poe g costanti. i due avranno quantità di moto vettoriali uguali la fune non si muoverà 721. [V] E’ data una colonna di un liquido di densità assoluta p. i due avranno velocità di modulo At - Fi/m, e At - F2/m2 l'energia cinetica totale sarà 1/2m2 (Fi/m, At)2 + 1/2 rri2 (F2/m2 Sia h l’altezza della colonna e sia g l'accelerazione di gravità. Il termine phg è: At)2 A. un'accelerazione elevata al quadrato E. la fune si muoverà nella direzione e verso del meno pesante B. una forza ► La quantità di moto si deve conservare, ossia essere nulla, sia per C. una pressione il sistema dato dalla fune insieme ai due astronauti all’inizio che an­ D. una potenza E. un peso specifico che, quindi, alla fine.

A. B. C. D.

902

CAP. 7. MECCANICA DEI FLUIDI

© Artquiz F IS IC A

722. Una colonna di fluido di altezza h, densità d, massa m e A. 9,8 N/m2 volume V esercita una pressione pari a B. 980 N/m2

A. B. C. D. E.

1/2hd dgh 1/2dV2 dVg mgh

► Legge di Stevino.

C. 98 Pa D. 98.000 Pa E. 9.800 Pa ► Applicando la legge di Stevino e sapendo che la densità dell’ac­ qua è 1000 kg/m3, si ottiene che la pressione idrostatica (rispetto al pelo dell'acqua) è P = pgh = 1000 kg/m3•9,8 m/s2 •1 m= 9.800 Pa.

723. La pressione che si esercita alla profondità h in un liquido 728. [M/O] Un contenitore cilindrico e un contenitore conico di densità d, oltre quella agente sulla superficie del liquido vale hanno la stessa altezza, pari a 10 cm, e la stessa area di base, (g = accelerazione di gravità) pari a 103 cm2. Entrambi poggiano con la loro base su un piano A. dh/g orizzontale e sono interamente riempiti con un olio avente una B. ndgh densità di 900 g/l. Assumendo che sia g = 10 m/s2, l’intensità C. dgh della forza esercitata dall’olio sul fondo del recipiente è:

D. hg/d E. dg/h

A. 9 Nsia per il.cilindro che per il cono B. è superiore, per l’elevata viscosità dell’olio, a quella che si sareb­ be prodotta se i recipienti fossero stati riempiti di acqua distillata ► Legge di Stevino. C. 90 N per il cilindro e 30 N per il cono D. 90 Nsia per il cilindro che per il cono 724. [V] Una bollicina di gas si sposta verso l’alto dal fondo di E. 9 N per il cilindro e 3 N per il cono un bicchiere di bibita frizzante termicamente in equilibrio. Cosa succede al gas della bollicina quando questa si sposta verso l’alto?

A. B. C. D. E.

La pressione diminuisce ed il volume aumenta La temperatura ed il volume aumentano La temperatura e la pressione aumentano Il volume e la temperatura diminuiscono La pressione aumenta ed il volume diminuisce

► Applicando la legge di Stevino si ottiene la pressione sul fondo dei due contenitori: P = dgh = 900 g/l •10 m/s2 •10 cm = 900 Pa. Es­ sendo le due basi di stessa estensione S, si ottiene una forza di nuovo uguale e pari a F = P •S = 900 Pa •103cm2 = 90 N. 729. [V] In un libro di fisiologia leggiamo che mediamente nei mammiferi la circolazione polmonare ha una pressione più bas­ sa della circolazione sistemica. Quale tra le seguenti motivazio­ ni potrebbe essere una plausibile giustificazione fisica?

► Per la legge di Stevino la pressione diminuisce al diminuire della profondità, se la pressione diminuisce per la legge dei gas a tempe­ A. Il sangue povero di ossigeno ha una pressione inferiore ratura costante il volume aumenta. Quindi è corretta la A. B. Il sangue che scorre nei polmoni si muove lentamente, in modo da bene ossigenarsi 725. Due bottiglie identiche vengono riempite con due liquidi C. Data la posizione relativa, la differenza di pressione idrostatica diversi: nella prima viene versata dell’acqua e nella seconda tra gli organi coinvolti nella circolazione polmonare è minore viene versata una quantità uguale di succo di frutta. Sapendo dell’analoga differenza di pressione nella circolazione sistemica che il succo ha una densità maggiore dell’acqua, la pressione D. Il sangue della circolazione sistemica, ricco di nutrienti, ha una sul fondo delle bottiglie è: pressione osmotica più alta A. uguale perché i liquidi raggiungono la stessa altezza E. Il volume del sangue immesso nella circolazione polmonare ogni B. maggiore nel caso dell’acqua secondo è assai minore di quello immesso nella circolazione si­ C. maggiore nel caso del succo stemica D. uguale perché la pressione è indipendente dal tipo di liquido E. uguale perché le bottiglie hanno la stessa forma ► La legge di Stevino per la pressione idrostatica (P = dgh) implica che la pressione è minore se la profondità è minore, come nel caso ► Siano d e d'le densità di acqua e succo di frutta rispettivamente. dei polmoni rispetto al corpo. Allora la pressione sul fondo, data dai due diversi liquidi, vale rispetti­ vamente P = dgh e P' = d'gh. Chiaramente da d < d'segue che P < P'. 730. Il valore tipico della pressione atmosferica al livello del ma­ re è approssimativamente: 726. Assumendo che l’acqua marina abbia densità uguale a 1,03 A. 760cmHg g/cm3, la pressione idrostatica alla profondità di 60 m sotto il B. 10 Pa livello del mare è pari a circa: C. 760 N

A. B. C. D. E.

60 Pa 6 atm 2.000 mmHg 707.000 Pa 61,8 bar

► Applicando la légge di Stevino e notando che: 1,03 g/cm3= 1030 kg/m3, si ottiene P = Po + pgh = 101.000 Pa + 1030 kg/m3•9,8 m/s2 •60 m= 707.000 Pa.

D. 760 N/m2 E. 100.000 Pa 731. La pressione atmosferica equivale a:

A. B. C. D. E.

100 kg/cm2 1 tonnellata/m2 10 tonnellate/m2 9,8 kg/cm2 0,1 tonnellata/m2

727. Qual è la pressione idrostatica sul fondo di una vasca se ► La pressione atmosferica equivale a 100.000 Pa = 100.000 N/m2 l’acqua ha l’altezza di 1 metro? che e la forza peso di 10.000 kg/m2.

903

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CAP. 7. MECCANICA DEI FLUIDI

732. La pressione che si esercita su di una superficie immersa 738. La pressione atmosferica è equivalente alla pressione di una colonna d’acqua alta circa: in un liquido di densità costante in condizioni statiche:

A. B. C. D. E.

È proporzionale alla profondità a cui si trova la superficie È proporzionale al quadrato della profondità Dipende dalla viscosità del liquido È inversamente proporzionale alla profondità Non dipende dalla densità del liquido

► Vale la legge di Stevino: P = dgh. 733.

A. B. C. D. E.

Una pressione di una atmosfera è pari a:

1 Pa 760 mm Hg 760 N/m2 1 N/m2 1 kg/m2

A. B. C. D. E.

10.000 mm 1000 m 13.600 m 7600 mm 760 m

► Vedi il quiz 731 e osserva che per la legge di Stevino si ha P = dgh, da cui 100.000 Pa = 1000 kg/m3 •10 N/kg •h, da cui h = 100.000 Pa/(1000 kg/m3•10 N/kg) = 10 m. 739. Una pressione di circa 1 atmosfera viene esercitata da una colonna d’acqua alta circa:

A. 10 m B. 1000 m C. 100.000 m D. 100 m ► Si usa la legge di Stevino: P = dhg, dove P = 1 atm = 1,01 «IO5 Pa, g = 9,81 m/s2, d = 13.600 E. 10.000 m kg/m3 è la densità del mercurio (Hg) e h è l’altezza della colonnina ► Vedi quiz 738. cercata. 734.

La pressione di un'atmosfera è:

A. la pressione esercitata da una colonna di mercurio di 76 cm d'al­ tezza a 0 °C B. la pressione a 7,6 mdi profondità sotto il livello del mare C. la pressione atmosferica a 76 mdal livello del mare a 4 °C D. la pressione a livello del mare in qualsiasi giorno dell'anno E. la pressione esercitata da una colonna d'acqua di 76 md'altezza ► Vedi quiz 733.

740. [V] Le giraffe hanno un collo lungo circa 5 m. Assumendo per il sangue una densità pari a quella dell'acqua, che differenza di pressione ci aspettiamo alla base del collo tra quando la gi­ raffa ha il collo disteso in verticale e quando ha il collo disteso in orizzontale?

A. B. C. D. E.

Circa 0,05 atm Circa 0,5 atm Circa 5 atm Circa 50 atm Circa 50 cm Hg

735. A quanto equivale la pressione di 90 mmHg, sapendo che la ► Per il quiz 738, essendo ovviamente 5 m= 10 m/2, tale differenza densità del mercurio è 13.600 Kg/m3 ?

A. B. C. D. E.

12 KPa 0.12 KPa 16 Pa 120 KPa 120 Pa

► Per la legge di Stevino, vale: P = dgh = 13.600 Kg/m3•9,8 m/s2 •0,090 m= 11.995 Pa s 12 kPa.

è pari a 1/2 atm. 741. Un barometro è uno strumento che serve per misurare:

A. B. C. D. E.

la pressione atmosferica la quantità di carica la corrente elettrica l'umidità atmosferica la temperatura ambiente

736. Una colonna cilindrica di liquido di altezza h e densità d 742. La pressione atmosferica: A. non dipende dall’altezza della colonna d’aria sovrastante esercita sulla sua base una pressione P:

A. B. C. D. E.

dipende dal raggio di base del cilindro P = gd/h P = h/d P = ghd P = hd

B. C. D. E.

ha come unità di misura il chilogrammo è data dal prodotto di una forza per una superficie aumenta con l’altitudine produce forze perpendicolari alle superfici soggette alla pressione

► Ciò vale per la legge di Pascal. ► Si veda la legge di Stevino, quiz 719 (si noti che la legge di Stevi­ no è tradizionalmente scritta così: P = Po + dgh, tuttavia permutando 743. [O] La pressione atmosferica: l'ordine dei fattori il risultato non cambia, quindi P = ghd è la risposta A. non varia con l'altitudine B. è virtualmente uguale alla pressione parziale dell'azoto atmosferico corretta). C. è la media aritmetica delle pressioni parziali dei gas presenti nell' atmosfera 737. La pressione P esercitata da una colonna di liquido di den­ D. è la somma delle pressioni parziali dei gas presenti nell’atmosfera sità d avente altezza h e sezione di area A, è data da: E. è proporzionale all'umidità A. per rispondere occorre conoscere la temperatura del liquido B. P = dg 744. L'aria è formata per l’80% (circa) da azoto e per II 20% (cir­ C. P = dgh ca) da ossigeno: la sua pressione al livello del mare è pari a una D. P = dgh/A E. per rispondere occorre conoscere la massa della colonna di liquido atmosfera. In questa miscela gassosa: A. la pressione parziale dell'azoto è minore di quella dell'ossigeno B. la pressione parziale dell'azoto è circa quattro volte quella dell' ► Legge di Stevino. 904

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CAP. 7. MECCANICA DEI FLUIDI

ossigeno D. una relazione logaritmica tra pressione assoluta e accelerazione C. le pressioni parziali dei due gas sono uguali e ciascuna è pari a di gravità 0,5 atmosfere E. una relazione quadratica tra pressione assoluta e densità del D. ie pressioni parziali dei due gas sono uguali e ciascuna è pari a fluido una atmosfera E. non si può parlare di pressione dell'ossigeno e dell'azoto, ma di ► Tale legge dice che P - Po = d •g •Ah. pressione della miscela ► Questo perché i pesi atomici di azoto e ossigeno sono circa uguali. 745. La pressione esercitata sul corpo di un subacqueo:

A. B. C. D. E.

dipende dalla profondità non si può esprimere in N/m2 agisce solo dall’alto in basso non si può esprimere in atmosfere in assenza di gravità sarebbe la stessa

750. [V] Il teorema di Stevino P = Po + dgh relativo alla pressione idrostatica è valido:

A. B. C. D. E.

solo per i liquidi reali per liquidi in campo gravitazionale solo per le sostanze aeriformi per liquidi e gas solo se sottratti ad azione gravitazionale solo per i liquidi ideali

► La legge di Stevino vale per fluidi a densità costante; mentre non è applicabile ai gas in quanto essi sono comprimibili e quindi la loro ► Si veda la legge di Stevino, quiz 732. densità d varia con la pressione, come per esempio succede con la pressione atmosferica: mano a mano che si sale di quota la pressio­ 746. [V] Sott'acqua, al mare, ad una profondità di 20 m sotto la ne diminuisce e diminuisce la densità dell'aria, per questo la legge di superficie, la pressione idrostatica a cui è soggetto un subac­ Stevino non si applica ai gas. Inoltre legge di Stevino è valida in pre­ queo che sta nuotando orizzontalmente: senza di un campo gravitazionale, come d'altronde si desume dalla A. vale zero, perché la pressione che si esercita sulla superficie formula dove compare g. superiore del corpo è controbilanciata da quella che si esercita sulla superficie inferiore 751. È corretto dire che la pressione idrostatica alla base di un B. dipende dall'orientamento del subacqueo e non dalla profondità a tubo verticale: cui si trova A. non esiste nei tubi capillari C. aumenta di circa 2 Atm rispetto alla pressione atmosferica che si B. si misura in Atm/m2 esercita sulla superficie del mare C. è indipendente dalla densità del liquido D. vale all'incirca 21 Atm (se la pressione atmosferica in superficie D. è dipendente dalla sezione della colonna liquida vale 1 Atm) E. è indipendente dalla sezione della colonna liquida E. vale all'incirca 200 Atm ► Sì, per la legge di Stevino. ► Per il quiz 738 si ha che la pressione aumenta di 1 atm ogni 10 metri di profondità nell'acqua, quindi vale C.

752. Quale di queste affermazioni relative alla pressione idrosta­ 747. L’aumento di pressione di 2 atm sotto una superficie tica è errata? A. dipende dalla densità del corpo d’acqua corrisponde alla profondità di :

A. B. C. D. E.

20 m 5m 25 m 15 m 10 m

B. C. D. E.

si verifica anche per l’aria é responsabile della spinta di Archimede dipende dalla densità del mezzo liquido in cui il corpo è immerso fornisce una forza diretta verso l’alto

► Vale sempre la legge di Stevino. ► Per il quiz 738 si ha che la pressione aumenta di 1 atm ogni 10 753. [O] La pressione che si trova in un liquido di densità co­ metri di profondità nell’acqua, quindi vale A. stante in condizioni statiche, ad una data profondità:

748. Sulla superficie di un lago si ha un aumento di pressione pari a 5 mm Hg. Che cosa succede a una profondità di 20 m?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

dipende dalla viscosità del liquido dipende dal reciproco della profondità dipende linearmente dalla profondità non dipende dalla densità del liquido dipende dal quadrato della profondità

La pressione rimane invariata La pressione aumenta di 5 mm Hg La pressione aumenta di 205 mm Hg La pressione aumenta di 25 mm Hg Non è possibile rispondere alla domanda con i dati a disposizione ► Legge di Stevino: P = dgh (trascurando la pressione in superficie dovuta ad altri fattori). ► Utilizzando la legge di Stevino: P = Po + dgh, la pressione alla profondità d differisce da quella a profondità 0 m sempre del valore 754. [O] La pressione alla base di un cilindro contenente un li­ dgh, in questo caso la variazione sarà sempre pari a 5 mmHg. quido è: A. indipendente dalla sezione del cilindro 749. In un liquido in quiete la legge di Stevino esprime: B. indipendente dall’altezza del liquido A. una proporzionalità diretta tra differenza di pressione e differenza C. indipendente dalla densità del liquido di profondità D. indipendente dall'accelerazione di gravità B. una proporzionalità inversa tra pressione assoluta e profondità E. funzione solo della densità del liquido e della temperatura C. una dipendenza della pressione del quadrato dell'accelerazione di gravità ► Vedi quiz 751. 905

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CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

755. [M] Un recipiente cilindrico è riempito di liquido di densità 759. Le altezze di due liquidi diversi, contenuti in due recipienti data. La pressione sul fondo del recipiente dipende: aperti superiormente e intercomunicanti: A. sono direttamente proporzionali ai rispettivi pesi specifici A. dal peso del liquido B. dalla sezione del cilindro B. sono uguali se i recipienti hanno uguale sezione C. variano proporzionalmente alla quantità di liquido contenuta in C. dall'altezza del cilindro D. dalla massa del liquido ogni recipiente E. dal volume del cilindro D. sono proporzionali alla pressione esterna sulla superficie libera E. sono inversamente proporzionali ai rispettivi pesi specifici ►

Vedi quiz 749.

► La legge di Stevino dice che la pressione esercitata da un liquido è P = dgh, dove d è la densità e h l’altezza. Poi la legge di Pascal 756. [M/PS] Sono dati due recipienti di forma e volume diversi e dice che la pressione si propaga in tutte le direzioni, dunque segue E. riempiti con uno stesso tipo di liquido. Sulla superficie libera dei due recipienti si esercita la stessa pressione atmosferica. Se 760. [M/O] Due cilindri graduati identici sono riempiti fino all'al­ nei due recipienti si raggiunge la stessa altezza di liquido rispet­ tezza h con 0,3 litri di due fluidi diversi: acqua e benzina. Sa­ to alle rispettive superficie di fondo (piane e orizzontali), in qua­ pendo che la densità della benzina dbenzina è minore di quella le di essi la pressione sul fondo sarà maggiore? dell'acqua dacqua, cosa si può dire a proposito della pressione esercitata dai due fluidi sul fondo dei recipienti? A. La pressione sul fondo per i due diversi fluidi sarà data dalla for­ mula p = 0,3 h • dfiuido • g B. La pressione sul fondo de! cilindro contenente benzina è maggio­ re rispetto alla pressione sul fondo del cilindro contenente acqua C. La pressione sul fondo dei due recipienti è identica D. La pressione sul fondo del cilindro contenente benzina è minore rispetto alla pressione sul fondo del cilindro contenente acqua E. La pressione sul fondo per i due diversi fluidi sarà data dalla for­ mula p = 0,3 h • g A. B. C. D. E.

In quello che ha una minore superficie di fondo In entrambi i recipienti la pressione sul fondo sarà uguale In quello che ha una maggiore superficie libera In quello che contiene un maggior volume di liquido In quello che ha una maggiore superficie di fondo

► La legge di Stevino dice che la pressione esercitata da un liquido è P = dgh. Ora, per i due liquidi in questione, l’unico parametro che varia è la densità. Essendo minore la densità della benzina, a parità di profondità, minore sarà la pressione esercitata dal liquido.

761. Un recipiente cilindrico alto 30 cm è riempito di liquido. La pressione sul fondo del recipiente dipende: A. dalla densità del liquido B. dalla massa del liquido 757, Due recipienti di forma diversa contengono una stessa C. dalla sezione del cilindro quantità di un certo liquido. Si indichino con F e con P rispetti­ D. dal prodotto massa per densità vamente la forza e la pressione esercitate dal liquido sul fondo E. dal volume del recipiente dei due recipienti. È vero che nei due recipienti:



Per la legge di Stevino si ha P = dgh.

A. B. C. D. E.

in generale le F e le P sono diverse solo le due F sono diverse solo le due F sono identiche sia F che P sono identiche solo le due P sono identiche

► Vedi quiz 749.

762. [M] Si consideri la pressione in ogni punto di un liquido (in condizioni statiche, supponendo nulla la pressione sulla super­ ficie libera). Quale delle seguenti affermazioni (in qualche modo ► La pressione P dipende dalla profondità del liquido: P = dgh, e la legate alla legge di Stevino, 0 delle pressioni idrostatiche) è forza sul fondo sia dalla pressione che dalla superficie S del fondo: ERRATA? A. Misurare la pressione in mmHg 0 cmhfcO vuol dire dare solo l'al­ F = P •S, quindi A. tezza della colonna del liquido (Hg 0 H2 O) alla cui base viene esercitata una certa pressione (per avere la vera pressione biso­ gnerebbe moltiplicare questa altezza per la densità del liquido e 758. Due cilindri, le cui basi hanno raggi diversi, vengono riem­ per l'accelerazione di gravità) piti della stessa quantità di un liquido; la pressione che si eser­ B. Se l'accelerazione di gravità g fosse diversa da quella media sul­ cita sul fondo è: la Terra (per esempio la metà di quella che noi subiamo tutti i A. indipendente dal tipo di liquido giorni) ebbene la pressione sarebbe diversa (secondo l'esempio: B. maggiore nel cilindro di raggio minore la metà) C. la stessa C. La pressione ad una certa profondità h è direttamente proporzio­ D. indipendente dalla quantità di liquido nale ad h E. maggiore nel cilindro di raggio maggiore D. La pressione ad una certa profondità h non dipende da h, ma dalla distanza tra il punto preso in considerazione e il fondo del ► Affinché le quantità di liquido siano uguali, nel cilindro con superfi­ recipiente (mare 0 lago 0 altro) cie di base minore, ossia quella con raggio minore, il liquido raggiun­ gerà un’altezza maggiore, e quindi per Stevino la pressione P sul E. Variando la densità (assoluta 0 relativa) del liquido, la pressione (a pari profondità) cambia fondo pari a dgh sarà maggiore.

906

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI 763. [M] Nel 1644 Torricelli, seguendo un suggerimento di Gali­ lei, fece fare un famoso esperimento. Lo sperimentatore riempì con mercurio una canna di vetro, lunga 120 cm ed avente una estremità chiusa, la capovolse sopra un piatto contenente mer­ curio, ed osservò che parte del mercurio rimaneva entro la can­ na per una altezza h, che si sperimentò essere variabile da un giorno all'altro secondo il clima. A. Se avesse usato una canna più lunga, l'esperimento sarebbe fallito B. Se avesse usato acqua, nulla sarebbe cambiato C. Se la lunghezza della canna fosse stata inferiore a 3/4 di metro l'esperimento sarebbe fallito D. Se avesse usato una canna più corta, avrebbe potuto usare l'acqua E. Se avesse operato in montagna, nulla sarebbe cambiato ►A temperatura e pressioni medie la colonna di mercurio raggiunge 0,76 m per la legge di Stevino (P = d • g • h). 764. [V] Per misurare la pressione atmosferica, Torricelli utilizzò un tubo di vetro riempito di mercurio. La scelta del mercurio è dovuta principalmente: A. al suo colore (un liquido trasparente avrebbe reso difficoltosa la lettura del livello raggiunto) B. alla sua bassa resistività elettrica (un liquido elettricamente iso­ lante non consentirebbe di scaricare a terra le cariche in eccesso in caso di avverse condizioni atmosferiche) C. alla sua bassa temperatura di fusione (altri liquidi non sarebbero utilizzabili nelle giornate molto fredde) D. alla sua densità (un liquido meno denso avrebbe richiesto un tubo più lungo) E. alla sua elevata conducibilità termica (un liquido termicamente iso­ lante sarebbe stato meno sensibile alle variazioni meteorologiche) ► Si veda il testo della domanda di cui al quiz 763. UNITÀ DI MISURA DELLA PRESSIONE 765. [M/PS] Quali dei seguenti gruppi di unità contiene SOLO unità di misura della grandezza "pressione"? A. Millilitro, millipascal, millijoule, milliwatt B. Kilojoule, kilowattora, kilowatt, kilopascal C. Pascal, centimetro d'acqua, watt, atmosfera D. Pascal, newton/(metro quadro), bar, ettopascal E. Millimetro di mercurio, pascal, watt, atmosfera 766. La pressione è la grandezza fisica definita come: A. il rapporto tra la superficie e la forza B. il rapporto fra la componente normale della forza esercitata su di una superficie e l'area della superficie stessa C. la forza normale di 1 N esercitata sulla superficie di 1 m2 D. la componente normale della forza esercitata su di una determi­ nata superficie E. la forza esercitata su una determinata superficie 767. Come si può descrivere la pressione esercitata da un fluido? A. Forza per unità di volume B. Modulo della forza normale per unità di superficie C. il rapporto tra l’intensità della forza che si esercita perpendico­ larmente su una superficie e il quadrato dell’area della superficie stessa D. Forza per unità di peso E. Forza esercitata dal fluido in direzione tangenziale ► Si noti che la definizione di pressione non dipende dallo stato del corpo in questione (fluido 0 solido) e che vale comunque la definizio­ ne del quiz 766.

© Artquiz F IS IC A 768. Consideriamo le seguenti unità di misura: J, eV, N • metri al quadrato, litri • atmosfere e W • sec. Quale di esse non è unità di misura dell'energia? A. N • metri al quadrato B. W • sec C. Litri • atmosfere D. eV E. J ► Per definizione 1J = 1 N * 1 m # 1 N * ( 1 m)2. 769. Nel Sistema Internazionale la pressione si misura in: A. mmHg B. atmosfere C. Newton/m2 D. kg/m2 E. millibar 770. [V] Quale delle seguenti unità non si riferisce a una pres­ sione? A. mm di Hg B. Newton C. Pascal D. Torr E. Baria 771. [V/PS] La pressione nel Sistema Internazionale (S.l.) si esprime in: A. N B. Pa C. kg/m2 D. barie E. atm 772. Nel Sistema Internazionale l'unità di misura della pressione è il pascal. Quanto vale 1 pascal? A. B. C. D. E.

1 N/m 1 Atm 1 N/m2 1 mmHg 10kg/cm 2

773. Nel SI la pressione viene misurata in Pa ed il volume in m3. Il prodotto PV ha come unità di misura, nello stesso sistema: A. B. C. D. E.

Kelvin Joule è una quantità adimensionale Newton Watt

► Infatti 1 Pa = 1 N/1 m2, quindi P •V ha unità di misura (N/m2) •m3 = N •m = J.

774. Se il volume è espresso in metri cubi e la pressione in pa­ scal, il loro prodotto è espresso in: A. B. C. D. E.

metri kg newton watt joule

► 1 J = 1 N • 1 m = (1 N/m2) • 1 m3 = 1 Pa • 1 m3.

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FISICA ©Artquiz 775. [0] Nel Sistema Internazionale delle Unità di Misura S.I., una pressione P si misura in pascal e un volume V in metri cubi. In quali unità di misura dello stesso sistema viene quindi misurato il prodotto (P * V)?

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI ► Si utilizza il fattore di conversione 1 mm Hg = 133,322 Pa, quindi 120-80 mmHg = 16.000- 11.000 Pa.

► Vedi quiz 774.

782. [M/O/PS] Se, in acqua di mare, il prodotto d • g (densità • accelerazione di gravità) ha un valore numerico vicino a 104, le adatte unità di misura saranno: A. newton/m B. pascal/m2 C. N/m3 D. dyn/cm2 E. joule/m2

776. Il prodotto litri • atmosfere rappresenta:

► Basta osservare che d si misura in kg/m3 e g in m/s2.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

Watt Tale prodotto è adimensionale Newton Joule Kelvin

una pressione una portata un'energia una potenza una forza

ESERCIZI RELATIVI ALLA PRESSIONE

783. Su una superficie piana di area S si esercita una pressione P. La componente normale della forza F esercitata sulla superfi­ cie è: ► I litri sono un’unità di volume (multiplo di m3) e le atmosfere A. F = P/S un’unità di pressione (multiplo di N/m2). Quindi litri moltiplicati per B. F = P • S atmosfere danno un’unità di energia (Nm). Di solito si utilizza E = VP C. F = S/P nel calcolo del lavoro compiuto da un gas che cambia di volume. D. F = P 777. [M] Quali tra le seguenti unità può essere usata per misura­ E. F = P + S re la pressione? A. B. C. D. E.

dine •cm2 joule newton mm mmHg

778.11 A. B. C. D. E.

"bar" è una unità di:

potenza potenza lavoro pressione impulso

779. [V] Il sangue che scorre nelle arterie deH'uomo, come noto, ha una certa pressione. Quale tra le seguenti unità di misura (0 simboli) potrebbe essere correttamente usata per esprimere questa pressione, anche se l’unità è inusuale nel campo speci­ fico? A. B. C. D. E.

N/m3 atmosfere cm3 millibar/cm3 N •m2

780. Per la pressione possono essere utilizzate le seguenti unità di misura tranne una. Quale? A. B. C. D. E.

Libbre/pollice al quadrato Atmosfere/m2 Metri di acqua Newton/m2 Millimetri di mercurio

781. La pressione aortica media di un adulto è di 120 - 80 mmHg. Nel Sistema Internazionale essa vale A. B. C. D. E.

1 6 - 1 1 KPa 12 0 -8 0 N/m2 9 - 6 KPa 0 ,12 -0 ,0 8 atm 1 ,2 -0 ,8 atm

908

► Segue dalla definizione di pressione: P = F/S. 784. Un uomo pesante 75 kg giace su un letto di 10.000 chiodi. La punta di ciascun chiodo ha un area di 1.0 mm2. Quale pres­ sione l'uomo subisce? (g = 10 N/kg) A. 7.5 • 104 Pa B. 7.5 • 103 Pa C. 7.5 • 107 Pa D. 7.5 • 106 Pa E. 7.5 • 105 Pa ► La pressione si ottiene dalla formula: p = F/A = (75 kg * 10 N/kg)/(10.000 • 1,0 mm2) = 750 N/0,01 m2 = 75.000 Pa, quindi la risposta corretta è A. 785. Il peso di un’automobile, la cui massa è di 1200 Kg, è distri­ buito ugualmente sui quattro pneumatici, che sono stati gonfiati alla stessa pressione relativa. Quale deve essere questa pres­ sione, affinchè la superficie totale tra pneumatici e strada sia di 100 cm2 ? A. 11,76 ■105 Pa B. 11,6 • 104Pa C. 2,90 - 105Pa D. 2,90 • 104Pa E. 117,7 Pa ► Il peso dell'automobile è P = mg = 1200kg • 9,8 m/s2 = 11760 N e la pressione sulla strada è P = P/A = 11760 N/0,01 m2 = 1176000 Pa. 786. La pressione idrostatica a 30 metri di profondità nel mare è circa: A. 300cmHg B. 30 pascal C. 3 atmosfere D. 30 • 105 newton/m2 E. 30 mmHg ► Per la legge di Stevino si ha P - Po = dgh = 3 atm.

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI 787. Un corpo a forma di disco piatto viene posto sott'acqua a una profondità di 30 m. A quale pressione è sottoposto? A. B. C. D. E. ►

Circa 4 atmosfere Dipende dalla direzione del corpo rispetto alla superficie dell’acqua Circa 2 atmosfere Circa 1 atmosfera Circa 3 atmosfere Per la legge di Stevino si ha P = Po + dgh = 1 atm + 3 atm.

788. [MIPS] Se un subacqueo scende alla profondità di 40 m sot­ to il livello del mare, la pressione è aumentata, rispetto al valore presente alla superficie, di circa: A. B. C. D. E.

1 3 2 5 4

atm atm atm atm atm

-

© Artquiz F IS IC A ► Il mercurio esercita una pressione P pari a dgh = 9,8 N/kg • 13590 kg/m3 • 1 m = 135900 Pa. Quindi l’altezza dell’acqua deve essere h = 135900 Pa/(9,8 N/kg • 1000 kg/m3) s 13,59 m. 793. A quale altezza deve arrivare l’acqua in un recipiente, per esercitare sul fondo una pressione di due atmosfere ? (densità dell’acqua uguale a 1000 Kg/m3; densità del mercurio uguale a 13600 Kg/m3) A. circa 27 m; B. circa 136 m; C. circa 21 m; D. 13,6 m; E. 10 m; ► Dalla legge di Stevino, si ha che P = d *-g • h, dunque h = P/(g • d) = 202000 Pa/(9,8 m/s2 • 1000 kg/m3) = 20,6 m.

794. Un recipiente aperto contiene un liquido (densità d, pres­ sione ambiente Pa). La differenza di pressione tra due punti si­ tuati a profondità che differiscano di 1 m è: 789. [V] Assumendo per l'acqua di mare una densità costante di A. d • g 1.03 chilogrammi / decimetro cubo, calcolare la variazione del B. g/d valore di pressione tra il fondo del mare e la sua superficie sa­ C. Pa + d • g D. d/g pendo che il fondo dista 3 chilometri dalla superficie. A. variazione di pressione = 1.03 • 104 • 9.8 * 3 • IO3 = 3.0 • 108 Pascal E. P a -d -g B. variazione di pressione = 1.03 • 9.8 • 3 • 103 = 3.0 •104 Pascal C. variazione di pressione = 1.03 • 103 • 9.8 • 3 • 103 = 3.0 • 107 Pascal ► La differenza di pressione Ap = dgAh, quindi se Ah = 1 m si ha la A. D. variazione di pressione = 1.03 • 103 • 3 * 103 = 3.0 •106 Pascal E. variazione di pressione = 1.03 • 9.8 • 3 = 30 Pascal 795. Una miscela gassosa, che contiene il 20% di azoto, si trova ► Basta applicare la legge di Stevino: P - Po = dgh. alla pressione di 2 atmosfere. La pressione parziale dell'azoto vale: 790. [O/PS] Una colonna d'acqua alta 10 m esercita sul fondo A. 300,4 mmHg B. 2 atmosfere una pressione il cui valore: C. 0,1 atmosfere A. è inferiore a 700 mmHg D. 1 atmosfera B. è superiore a 2 atm E. 152 mmHg C. dipende dall'area della superficie d'appoggio della colonna D. è pari a 1000 mmHg ► La pressione data dall’azoto è di circa 2 atm • 20 % = 0,4 atm che E. supera di circa 1 atm la pressione esterna equivalgono a 0,4 atm • 760 mmHg/atm = 300,4 mmHg. ► La pressione dgh dell’acqua sul fondo si somma alla pressione atmosferica Po in superficie, quindi per il quiz 738, la pressione totale 796. [MIPS] La pressione idrostatica che si esercita alla profondi­ P = Po + dgh = 1 atm + 1 atm è di circa 2 atmosfere. tà h in un liquido di densità d, se g è l'accelerazione di gravità, ►

Per la legge di Stevino si ha P - Po = dgh = 4 atm.

791. Quale delle seguenti colonne di acqua esercita sul fondo la pressione maggiore? A. Altezza 2 m; sezione 1 cm2 B. Altezza 1 m; sezione 2 cm2 C. Altezza 0,001 m; sezione 1 mm2 D. Altezza 0,80 m; sezione 0,1 m2 E. Altezza 1,40 m; sezione 1 cm2 ► Basta applicare la legge di Stevino: P - Po = dgh, quindi la colonna con l'altezza maggiore. 792. Quale altezza deve avere una colonna d'acqua (d = 1 g/cm3) per esercitare la stessa pressione di una colonna di 1 m di mer­ curio (d = 13,59 g/cm3)? A. 1359 cm B. 1,359 m C. 135,9 cm D. 1359 dm E. 13,59 cm

vale: A. hg/d B. gd/h C. hdg D. h/dg E. hd/g ► Legge di Stevino (vedi anche commento al quiz 736). 797. Il candidato immagini di dividere una pressione (al numera­ tore) per una forza (al denominatore). Cosa ottiene come risulta­ to? A. Il reciproco di una superficie B. Un'energia C. Una potenza D. Una superficie E. Una lunghezza ► Dalla definizione di pressione P = F/S si ricava che p/F = 1/S.

909

FISICA ©Artquiz

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

798. [M/PS] In un condotto orizzontale a pareti rigide, a sezione D. Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto pari al peso del fluido spostato circolare costante, scorre con moto stazionario un liquido per­ fetto, assoggettato alle sole forze di gravità e di pressione (vedi E. Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto pari al volume del fluido spostato figura). Dette Pi la pressione in una sezione a monte, e P2 in una sezione a valle, quale delle seguenti relazione è CORRETTA?' 803. Secondo il principio di Archimede, un corpo immerso in un fluido: A. riceve una spinta verso il basso proporzionale alla densità del fluido B. riceve una spinta verso l’alto proporzionale alla densità del fluido A. Non si può dire nulla senza conoscere l'area (costante) della se­ C. riceve una spinta verso l’alto proporzionale alla propria densità D. riduce la sua massa proporzionalmente al volume di liquido spo­ zione stato B. P i > P 2 C. Non si può dire nulla senza conoscere la velocità (costante) del E. galleggia liquido D. Pi = P2 E.

P i< P 2

799. Un tubo verticale di 1 cm2 di sezione è collegato alla sola apertura praticata nella parete superiore di un recipiente pieno d'acqua, alto mezzo metro. Sapendo che il recipiente si rompe quando ia differenza fra pressione interna ed esterna raggiunge il valore di 20 N/cm2 (pari a circa 2 atm), quanta acqua si deve versare nel tubo per rompere il recipiente? A. B. C. D. E.

Circa due litri Dieci litri Circa tre litri Quattro litri Circa un litro

► Sono sicuramente presenti la forza peso e ia forza di Archimede, ma applicando il primo principio della dinamica si conclude che la risultante delle forze deve essere nulla.

► 2 litri d’acqua contengono una massa d’acqua pari a 2 L •1 kg/L = 2 kg, la quale esercita una forza peso di circa 20 N su una superficie di 1 cm2, così da rompere il recipiente.

800. Una pressione inizialmente pari a 60 mmHg diminuisce del 20%. Quale dei seguenti numeri meglio approssima la pressione finale (sempre in mmHg) ? A. B. C. D. E.

40 20 80 48 72



Immediato: la pressione finale vale 60 •(1 - 0,2) mmHg.

801. Quale forza bisogna applicare perpendicolarmente a una superficie di 100 centimetri quadrati per avere una pressione di 10 pascal? A. B. C. D. E.

3,14 N 0,1 N 1 N 10 N 103 N

► Sia F tale forza, allora si deve avere P = 10 Pa = F/100 cm2 = F/0,01 m2, da cui F = 10 Pa •0,01 m2 = 0,1 N.

SPINTA DI ARCHIMEDE 802. Individuare l’enunciato del principio di Archimede. A. Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso il basso pari al peso del fluido spostato B. Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto pari alla massa del fluido spostato C. Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso il basso pari al volume del fluido spostato

910

804. [M/PS] Osservando un oggetto perfettamente immobile in galleggiamento nel mare, che cosa si può dire delle forze che agiscono su di esso? A. La forza di Archimede risulta maggiore di tutte le altre forze B. Agiscono solo le forze convettive delle correnti marine che lo ten­ gono sollevato dal fondo C. La forza peso non agisce in mare D. Non agisce alcuna forza E. Agiscono più forze, ma la loro risultante è nulla

805. La spinta di Archimede esercitata su un corpo solido im­ merso in un fluido è: A. proporzionale alla densità del corpo B. proporzionale alla densità del fluido C. pari all'accelerazione di gravità D. indipendente sia dal corpo che dal fluido E. indipendente dal tipo di fluido ► La forza peso F del liquido spostato è pari a V • d • g, dove d è la densità. ’ 806. Su un blocco di ferro immerso in un fluido agisce una spin­ ta di Archimede: A. dipendente dalla densità del fluido B. dipendente dalla forma del blocco C. nulla D. dipendente dalla pressione esterna E. dipendente dalla densità del ferro ► Infatti la spinta vale F = V • d • g, dove d è la densità del fluido. 807. Immergendo completamente un corpo in un liquido, la spin­ ta di Archimede è data dal prodotto: A. (peso specifico del corpo) * (volume del liquido) B. (peso specifico del liquido) x (densità del corpo) C. (peso specifico del corpo) x (volume del corpo) D. (peso specifico del liquido) x (volume del corpo) E. (peso specifico del liquido) x (peso del corpo) ► Da F = V • d • g si ottiene F = p • V, dove p = d • g è il peso speci­ fico del liquido. 808. Dovete fare un esperimento per determinare la densità di una certa sfera. La immergete in acqua e notate che affonda con accelerazione = g/2 (essendo g l’accelerazione di gravità). Quan­ to vale la sua densità? A.

la metà della densità dell’acqua.

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

B. C. D. E.

la stessa densità dell’acqua due volte la densità dell’acqua non possiamo saperlo quattro volte la densità dell’acqua

► Da g = P/m, se l’accelerazione in acqua è metà di g, allora la forza risultante sul corpo, data da P - F a , è la metà della forza peso, per cui la forza di Archimede F a è anch’essa metà della forza peso. Sic­ come P = V •d •g e F a = V •dA•g, segue che la densità del corpo d è doppia rispetto alla densità dell'acqua.

© Artquiz F IS IC A 812. Un termometro ornamentale, conosciuto come il termome­ tro di Galileo, contiene un numero di sfere cave di vetro colora­ to, rappresentanti diverse temperature, immerse in etanolo. Una sfera particolare (X) sale dal fondo alla sommità del liquido quando la temperatura scende sotto il valore che rappresenta.

809. Se un cubo di alluminio (densità 2.710 kg/m3) di volume pari a 1 m3 è totalmente immerso in acqua a una profondità di 30 m. La spinta di Archimede che agisce sul cubo ha intensità pari a circa:

A. B. C. D. E.

797.000 N 26.560 N 9.800 N 2.710 kg 1.000 kg

► Siccome il cubo alla profondità di 30 m è sicuramente immerso Quale frase meglio spiega perché la sfera sale quando la tempe­ ratura scende? interamente nell’acqua, la spinta vale: A. La densità del liquido è cresciuta F = V •d •g = 1 m3•1000 kg/m3•9,8 m/s2 = 9800 N. B. La massa della sfera è diminuita C. La temperatura della sfera è diversa da quella del liquido 810. Un pezzo di alluminio è appeso ad una bilancia a molla, la D. Il volume del gas dentro la sfera è aumentato quale indica che il peso del pezzo di alluminio in aria è di 13,5 N. E. La pressione esercitata dal liquido è diminuita La bilancia viene abbassata fino a che il pezzo di alluminio è immerso completamente in un liquido inerte di densità 1,50 g/cm3. Quale peso indica ora la bilancia? [Si consideri la densità dell’alluminio pari a 2,70 g/cm3 e si trascuri l’immersione della bilancia a molla]

A. B. C. D. E.

6,0 N 7,5 N 8,5 N 13,5 N 0N

► Per la legge di Archimede si ha che la forza che ricevono le varie sfere è F = dgV, quindi per poter far sì che una sfera salga dal fondo, deve aumentare F e di conseguenza deve aumentare l’unica variabi­ le nel contesto assegnato, ossia la densità. 813. [M] Per misurare la densità del sangue relativa all’acqua si può usare una miscela di xilene (densità relativa 0,87) e di bromobenzene (densità relativa 1,50). Quale delle seguenti tecniche sperimentali utilizzereste per la misura?

A. Si cambia la proporzione nella miscela sino a che in due capillari ► La massa mdel pezzo di alluminio è m= P/g = 13,5 N/9,8 N/Kg = uguali miscela e sangue salgano della stessa quantità 1,35 Kg e il relativo volume V è V = m/d = 1,38 Kg/2700 Kg/m3 = B. Si calcola il rapporto tra i pesi di pari volumi di sangue e miscela 0,0005 m3. La spinta F di Archimede generata dall’Immersione nel al 50% di xilene e bromobenzene liquido è pari a F = V •d •g = 0,0005 m3 •1500 kg/m3 •9,8 m/s2 = C. Si cambia la proporzione nella miscela sino a che abbia lo stesso colore del sangue 9800 N = 7,5 N. La bilancia deve quindi segnare la differenza di peso tra quanto misurato fuori dal liquido e la spinta di Archimede, D. Si cambia la proporzione nella miscela sino a che le gocce di sangue immerse nella stessa rimangano in sospensione ossia 13,5 N-7.5N = 6 N. E. Si cambia la miscela sino a che abbia lostesso pH del sangue 811. [V] Un parallelepipedo di legno galleggia in una vaschetta piena d’acqua distillata. Nella vaschetta viene successivamente disciolto del sale da cucina. Indicate quale affermazione descri­ ve più adeguatamente ciò che accade dopo lo scioglimento del sale nell’acqua:

► Assumendo che la densità del sangue è compresa tra i valori delle densità dei 2 liquidi proposti, si inizia la misurazione con una miscela di solo xilene, nella quale il sangue (di densità maggiore) dovrebbe sprofondare per il principio di Archimede. Quindi, si aumenta la den­ A. Il parallelepipedo rimane nella stessa posizione occupata prece­ sità aggiungendo il bromo benzene finché il sangue risale in superfi­ cie. Conoscendo la proporzione tra le due sostanze, si conosce an­ dentemente che la densità complessiva della miscela e quindi quella, medesima, B. Non vi sono dati sufficienti per fare una previsione attendibile C. Il parallelepipedo scende leggermente rispetto alla linea di gal­ del sangue. leggiamento precedente D. Il parallelepipedo sale leggermente rispetto alla linea di galleg­ 814. [M] La spinta di Archimede NON dipende: A. dalla densità del mezzo giamento precedente B. dal valore dell'accelerazione di gravità E. Il parallelepipedo affonda completamente nell’acqua C. dalla profondità alla quale il corpo è immerso dal peso specifico del mezzo ► Visto che la densità media del liquido aumenta, per la legge di D. Archimede si ha che la forza che riceve il legno (F = dgV) è maggio­ E. dal volume del corpo re e dunque il corpo può galleggiare stando immerso di meno. ► Vedi quiz 805. 911

FISICA ©Artquiz 815. La spinta di Archimede non si dà:

A. se il corpo è immerso in un gas B. quando il liquido è in moto C. se un corpo affonda D. in condizioni di mototurbolento E. -in assenza di gravità ► Infatti vale F = V •d •g, dove g è l’accelerazione di gravità. Se dunque g = 0 m/s2, segue che F = 0 N.

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

B. C. D. E.

principio di Pascal principio di Archimede secondo principio della termodinamica primo principio della dinamica

► Il peso del palloncino è minore della spinta ricevuta dall’aria (di densità maggiore dell’idrogeno).

821. Un palloncino A viene gonfiato con un certo volume V di aria. Un secondo palloncino B, identico ad A viene gonfiato con 816. Due corpi solidi omogenei di uguale densità ma volume pari volume V di un gas il cui peso specifico è inferiore a quello diverso sono immersi nell'acqua: dell'aria. Tenendo A e B alla stessa quota si può affermare che A. il corpo con volume maggiore riceve una maggior spinta di Ar­ la forza di Archimede:

chimede B. ricevono entrambi la stessa spinta di Archimede C. la spinta di Archimede che ricevono dipende dalla forma dei due oggetti D. dipende dall'attrito dell'acqua con la superficie del corpo E. il corpo che pesa di più riceve una spinta di Archimede minore

► Vedi quiz 805.

A. non agisce sui palloncini in quanto essa si applica solo ai liquidi e non ai gas B. che agisce sui palloncini è nulla C. che agisce sul palloncino A è superiore alla forza di Archimede che agisce sul palloncino B D. che agisce sul palloncino A è inferiore alla forza di Archimede che agisce sul palloncino B E. che agisce sul palloncino A è uguale alla forza di Archimede che agisce sul palloncino B

817. Si immergono completamente in acqua un pezzo di ferro e uno di sughero della stessa forma e volume. Quale delle se­ ► Vedi quiz 805. guenti affermazioni è corretta?

A. Il momento delle forze da applicare al pezzo di sughero è mag­ giore B. Il pezzo di ferro riceve una spinta di Archimede inferiore rispetto al pezzo di sughero, per questo affonda C. Il pezzo di ferro e quello di sughero ricevono la stessa spinta di Archimede D. Il pezzo di ferro e quello di sughero ricevono una spinta di Archimede pari al loro peso E. Il pezzo di ferro galleggia perché riceve una spinta di Archimede superiore

822. Un bambino sta facendo galleggiare una barca di plastica nella vasca da bagno. La barca è carica di soldatini di piombo. Ad un certo istante il carico viene gettato in acqua. Che cosa NON succede?

A. B. C. D. E.

Il livello dell'acqua nella vasca è aumentato Il livello dell'acqua nella vasca è diminuito La barca rimasta vuota galleggia con volume sommerso minore Il peso dei soldatini rimane invariato I soldatini affondano

► Per il principio di Archimede, l’acqua spostata era quella necessa­ ria a sostenere la barca col suo carico, il quale ha densità maggiore dell’acqua, quindi il volume di acqua spostato era maggiore del vo­ 818.11 piombo ha una densità più alta del ferro. Due cubetti di lume occupato dai soldatini di piombo.

► Vedi quiz 805.

massa uguale, uno di piombo e uno di ferro, sono immersi completamente in acqua. In che relazione sta la spinta di Ar­ chimede che agisce sul cubetto di piombo, rispetto a quella che agisce sul cubetto di ferro?

A. B. C. D. E.

Non si può dire perché dipende dai volumi dei due cubetti Dipende dalla profondità a cui sono immersi i cubetti È maggiore È minore È eguale

► Vedi quiz 805. 819. Dimezzando il volume di un corpo immerso nell’acqua, il rapporto tra il peso del corpo e la spinta di Archimede

A. B. C. D. E.

quadruplica diventa 2 volte più grande dimezza rimane invariato diventa 4 volte più piccolo

823. [O] Verso molto lentamente un olio, a densità 0,95 in unità del C.G.S., in un recipiente cilindrico di vetro, precedentemente riempito fino a metà con acqua (densità 1 in unità del C.G.S.). Dopo un po' all'equilibrio, posso osservare che:

A. non si può rispondere per mancanza di dati B. il livello dell'acqua non è cambiato (salvo possibili piccole varia­ zioni ai bordi del recipiente, per effetto della tensione superficiale) C. il livello dell'acqua è decisamente salito D. il livello dell'acqua è decisamente sceso E. nessuna delle precedenti perché l'olio si disperde in acqua for­ mando una soluzione e non si può più parlare di un "livello dell' acqua" ► L’acqua è più densa dell’olio, dunque rimane tutta sul fondo del recipiente e quindi il suo livello massimo non varia. 824. Un corpo, la cui densità relativa all’acqua è 0.9, posto In un recipiente pieno d’acqua:

► Vedi quiz 805 e osserva che sia la spinta di Archimede che la for­ A. Affonda B. Galleggia za peso si dimezzano. C. Rimane a pelo dell’acqua 820. Il motivo per cui un palloncino riempito di idrogeno, lascia­ D. Il suo baricentro si dispone a una altezza rispetto al fondo pari al 90% to a sé, vola verso l'alto, risiede nel: E. Nessuna delle altre risposte è corretta A. principio di Avogadro 912

© Artquìz FISICA

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

► Conseguenza immediata dei principio di Archimede: il corpo rice­ ve una spinta F = dgV, dove V è il volume d’acqua spostato dal cor­ po. Se la densità del corpo d’ è minore di quella dell’acqua d, è suffi­ ciente che sia immerso per solo una parte del suo volume affinché riceva una spinta pari alla sua forza peso, cioè dgV = d'gV’ implica V < V', ossia il volume immerso V è minore del volume totale V’ dei corpo e si ha galleggiamento. Si confrontano quindi solo le densità del liquido e del corpo.

A. B. C. D. E.

250 kg/cm3 4.000 g/m3 4.000 kg/m3 0,004 kg/m3 250 g/cm3

► Il volume dei solido è 125 cm3 - 100 cm3 = 25 cm3, e quindi la densità del solido è 0,1 kg/25 cm3 = 4.000 kg/m3 (1 cm3 = 1.000.000 m3).

825. Un corpo di 80 g e di volume 100 cm3 è immerso in acqua. Si può affermare che tale corpo: 830. [O/PS] In riferimento all’acqua e al ghiaccio quale delle se­ A. può galleggiare 0 andare a fondo in dipendenza dalla sua forma guenti affermazioni è CORRETTA?

B. C. D. E.

galleggia rimane sospeso a una profondità che è 80% della profondità totale va a fondo affonda solo quanto basta ad essere completamente sommerso

A. B. C. D. E.

Il punto di massima densità dell'acqua è a zero gradi centigradi Il ghiaccio è più denso dell’acqua ma galleggia perché contiene aria Il ghiaccio galleggia nell’acqua perché è meno denso L’acqua è meno densa del ghiaccio perché è più calda L’acqua e il ghiaccio hanno la stessa densità ma diversa tempe­ ratura

► Dal quiz 824 basta confrontare le densità: per il corpo in questione è d = 80 g/100 cm3 = 0,08 kg/0,0001 m3 = 800 kg/m3 < 1000 kg/m3, dove quest’ultima è la densità dell’acqua. ► Vedi quiz 824. 826. Un corpo di volume V viene immerso in un liquido. Se il corpo affonda, quale delle seguenti relazioni che legano il peso specifico del corpo Pc al peso specifico del liquido Pl del liqui­ do è corretta? A. Pc = Pl B. V •Pc = Pl C. Pc < Pl D. 9,81 •Pc = Pl E. Pc > Pl

827. Un corpo di massa 40 g e volume 50 mi viene posto alla profondità di 10 cm in un liquido di densità 0,7 g/cm3. Quale del­ le seguenti affermazioni è corretta ? A. non sale né scende

B. sale fino a galleggiare C. affonda D. prima scende e poi sale E. prima sale e poi scende

831. Quando un cubetto di ghiaccio fonde a 0 °C, il liquido otte­ nuto (alla stessa temperatura) ha, rispetto al cubetto:

A. B. C. D. E.

un peso specifico uguale un peso maggiore una massa maggiore una densità maggiore un volume maggiore

832. [O/PS] Una sfera di piombo, piena, non galleggia in acqua. La causa va ricercata nel fatto che:

A. a parità di peso, il volume del piombo (anche quando in forma di sfera piena, non vuota) è maggiore di quello dell'acqua spostata B. il piombo ha densità maggiore di quella dell'aria che respiriamo C. il peso specifico del piombo è maggiore di quello dell'acqua D. il piombo è un solido mentre l'acqua è un liquido E. la densità del piombo è minore di quella dell'acqua

► Per il principio di Archimede, la forza peso dell’acqua che la sfera di piombo sposta è inferiore alla forza peso della sfera, dunque non è ► La densità del corpo è 40 g/50 mi = 40 g/50 cm3= 0,8 g/cm3. Ora, in grado di sostenerla. dal quiz 824 sappiamo che basta confrontare le densità tra il corpo e il liquido, ed essendo 0,8 g/cm3 > 0,7 g/cm3concludiamo che il corpo 833. Un recipiente cubico con lato di 20 cm contiene acqua fino deve affondare. a 2 mm dal bordo; in essa galleggia un cubo di ghiaccio di 10 cm di lato. Se il ghiaccio si scioglie, il livello dell'acqua: 828. Se si immerge un solido avente una massa di 0,1 kg in un recipiente contenente 100 cm3 di acqua, il livello di questo cre­ sce e il volume totale del liquido più il solido immerso sale a 125 cm3. Quanto vale la densità assoluta del solido espressa in uni­ tà del Sistema internazionale SI?

A. B. C. D. E.

1000 g/m3 4000 kg/m3 4000 g/cm3 4000 kg/dm3 0,004 kg/m3

A. B. C. D. E.

resta immutato raggiunge il bordo l'acqua trabocca scende sale senza raggiungere il bordo

► Vedi quiz 824 e osserva che il peso del cubetto sciolto è uguale a quello del cubetto ghiacciato, quindi il volume d’acqua che occupa una volta sciolto è pari a quello dell'acqua che spostava quando gal­ leggiava e quindi vale A.

► Il volume d'acqua spostato, e quindi occupato dal solido è 834. Un bicchiere d’acqua e ghiaccio a temperatura ambiente 125 cm3 - 100 cm3 = 25 cm3 = 0,000025 m3. Quindi la densità è (22 °C) è pieno per un terzo; una volta che il ghiaccio si è com­ d = 0,1 kg/0,000025 m3. pletamente sciolto: A. è impossibile che acqua e ghiaccio coesistano in un ambiente a 829. Se si immerge completamente un corpo solido, omogeneo, 22 °C di massa m = 0,1 kg, in un recipiente contenente 100 cm3 di ac­ B. si formano due fasi distinte qua, il livello dell’acqua sale ed il volume complessivo diventa C. il livello dell'acqua rimane pressoché invariato pari a 125 cm3. Sapendo che la densità dell'acqua vale 1000 D. il livello dell'acqua aumenta in modo cospicuo kg/m3, quanto vale la densità del solido ? E. il livello dell’acqua diminuisce sensibilmente 913

F IS IC A © Artquiz

► Vedi quiz 833. 835. [V] Un ragazzo riempie d'acqua una bottiglia di vetro, la chiude con un piccolo tappo e la deposita sull'acqua di uno stagno. Dica il candidato se:

A. B. C. D. E.

resta sotto il pelo dell'acqua non si può dire se galleggia 0 affonda affonda la discesa sarà con accelerazione crescente galleggia

► La densità media della bottiglia col suo contenuto d’acqua è mag­ giore di quella della sola acqua a causa della maggiore densità del vetro, quindi per il quiz 824 vale C. 836. Due corpi diversi galleggiano in acqua. Si può senz'altro affermare che:

A. B. C. D. E.

i due corpi hanno lo stesso peso i due corpi hanno lo stesso volume immerso i due corpi hanno la stessa densità i due corpi hanno lo stesso volume nessuna delle precedenti risposte è completamente corretta

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

D. Il corpo galleggia sulla superficie dell'acqua E. Il corpo affonda ► Dal quiz 824 basta confrontare le densità: per il corpo in questione è d = 60 g/50 cm3= 0,06 kg/0,00005 m3= 1200 kg/m3> 1000 kg/m3, dove quest’ultima è la densità dell’acqua. 841. Un oggetto avente una massa di 5 kg ed un volume di 20 litri galleggia, in equilibrio, in un recipiente pieno d’acqua. La spinta di Archimede che agisce sul corpo vale circa:

A. B. C. D. E.

20 N 100 N 10N 50 N 15 N

► Se l’oggetto galleggia, la spinta di Archimede deve valere quanto il peso dell’oggetto, ossia 5 kg •g = 50 N. 842. [O] Una bottiglia vuota, un sughero, una nave di crociera possono galleggiare nell’acqua perché:

A. la forma della lorosuperficie a contatto con l’acqua ne riduce l'attrito B. la massa d’acqua che spostano li spinge verso l’alto 837. Un corpo di peso Pi e della densità Di galleggia su un flui­ C. i tre sistemi (nave, sughero, bottiglia) galleggiano per ragioni di­ verse tra loro do di peso P2 e densità D2 , quindi: A. Pi < P2 D. hanno un ridotto volume E. si muovono più velocemente delle onde B. Di < D2 C. Pi > D2 ► È il principio di Archimede. D. Di > D2 E. Pi>P2 843. [M] L'uomo galleggia facilmente in acqua: basta che trat­ tenga il fiato (a fine inspirazione). Questo è dovuto al fatto che la densità media deH'uomo in unità del sistema C.G.S. è circa 838. Se immergiamo in acqua (densità = 1 g/cm3) due sfere Si ed uguale a: S2 che hanno rispettivamente densità di 0,8 g/cm3 e 1,6 g/cm3: A. 10

► Vedi quiz 824.

A. B. C. D. E.

la sfera Si galleggia, la sfera S2 affonda all'equilibrio le due sfere galleggiano la sfera S2 galleggia, la sfera Si affonda le due sfere affondano nessuna delle risposte precedenti è corretta

B. 1

C. 1.000

D. 0,1 E. 100 ► La densità dell’uomo più l’aria inspirata è minore di 1.

► Vedi quiz 824. 839. [M/PS] Un corpo ha una massa di 30 g e un volume di 50 cm3. Ponendolo in acqua, cosa succede?

A. Resta sospeso in un punto intermedio tra superficie e fondo del recipiente B. Affonda, ma non è possibile prevedere a quale profondità C. Galleggia sulla superficie dell'acqua D. Va ad adagiarsi sul fondo del recipiente E. Resta sospeso in prossimità del fondo del recipiente

844. Un solido omogeneo galleggia in un liquido emergendo per 1/4 del suo volume. La sua densità relativa a quel liquido:

A. non è possibile rispondere senza conoscere la densità assoluta del liquido B. è maggiore dell'unità C. vale 0,75 D. vale 0,25 kg/m3 E. nessuna delle risposte è esatta

► Sia D la densità del liquido e d la densità del solido, il volume del ► Dal quiz 824 basta confrontare le densità: per il corpo in questione solido immerso è 3/4 del volume totale. Allora, per Archimede, vale è d = 30 g/50 cm3 = 0,03 kg/0,00005 m3 = 600 kg/m3 < 1000 kg/m3, Dg(3V/4) = dgV, da cui d/D = 3/4 = 0,75. dove quest’ultima è la densità dell’acqua. 845. Una sfera rigida, piena ed omogenea, immersa in una solu­ zione acquosa di glicerina, galleggia mantenendo fuori dal flui­ do una porzione pari a 1/6 del suo volume. Determinare la densi­ tà del materiale di cui è composta la sfera sapendo che la densi­ A. Il còrpo resta sospeso nell’acqua esattamente a metà strada tra tà del fluido è pari a 1,2 g/cm3. 840. Un corpo ha una massa di 60 g e un volume di 50 cm3. Ap­ poggiandolo delicatamente sull’acqua contenuta in una bacinel­ la, che cosa succede?

la superficie e il fondo della bacinella B. Non è possibile stabilire se il corpo galleggia 0 affonda senza conoscerne la forma C. Il corpo resta sospeso in un punto intermedio, non ben definito, tra la superficie e il fondo della bacinella 914

A. B. C. D. E.

0,6 g/cm3 1,6 g/cm3 0,8 g/cm3 1 g/cm3 1,2 g/cm3

©Artquiz FISICA

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI

► Per il teorema di Archimede, vale V •d —V1 * d'. Essendo V' = V •5/6 e d' = 1,2 g/cm3, segue d = 5/6 •1,2 g/cm3= 1 g/cm3. 846. Un recipiente contenente acqua si trova sul piatto di una bilancia, che indica un peso Po. Se si mette nell'acqua una sfe­ retta di ferro, sostenendola dall'esterno con una cordicella in modo che la sferetta sia completamente immersa e che non tocchi il fondo del recipiente, cosa indica la bilancia?

A. B. C. D.

Nessuna variazione di peso Un aumento di peso pari al peso del liquido spostato dalla sferetta Un aumento di peso uguale al peso della sferetta Una diminuzione di peso pari al peso del liquido spostato dalla sferetta E. Un aumento di peso pari alla somma dei pesi della sferetta e del liquido spostato

B. C. D. E.

Bisogna conoscere la viscosità del liquido Hi = H2 Bisogna conoscere la densità del materiale del cilindro Hi< H2

► Sia S la superficie del cilindro. Dal quiz 824 si ha che se F è il ► Per il principio di Archimede e per il terzo principio della dinamica, peso del corpo, allora F = DiVig = Di(SHi)g = D2V2 g = D2(SH2)g. la spinta verso l’alto pari al peso del liquido spostato dalla sferetta Essendo D2 < Di deve quindi essere Hi < H2 . produce anche una reazione opposta, che quindi la bilancia indica. 850. La densità, relativa al liquido in cui è immerso, di un corpo di volume V = 1 litro è d = 0,6. Se il corpo è tenuto in completa 847. Un bicchiere pieno d'acqua è posto su una bilancia di altis­ immersione da una fune fissata al fondo del recipiente, calcola­ sima precisione che segna un peso p1. Si immerge un cucchiai­ re la tensione della fune; densità del liquido = 4.000 kg/m3. no parzialmente dentro il bicchiere mantenendolo sospeso A. 23,5 N dall'esterno per impedire che tocchi il fondo del bicchiere. In B. 0,0157 N C. 39,25 N questa condizione la bilancia segna il peso p2. E’ vero che:

D. 15,7 N A. p1 > p2 E. 9,81 N B. p1 = p2 C. non è possibile stabilire chi tra p1 e p2 sia maggiore senza sape­ ► La fune è tesa e in posizione verticale per il quiz 824. Ora, la ten­ re il rapporto tra il peso dell’acqua e quello del cucchiaino D. non è possibile stabilire chi tra p1 e p2 sia maggiore senza sape­ sione deve essere pari alla spinta di Archimede (F) meno il peso del corpo (P), cioè le forze presenti sul corpo in assenza della fune e che re il peso del cucchiaino lo farebbero galleggiare: F - P = dVg = 4.000 kg/m3 •0,001 m3 •9,81 E. p1 < p2 N/kg - (0,6 •4.000 kg/m3) •0,001 m3 •9,81 N/kg = 0,4 •4.000 kg/m3 ► Siccome il cucchiaino riceve una spinta verso l’alto, per il terzo •0,001 m3•9,81 N/kg. principio della dinamica il fluido riceve la spinta opposta, che quindi si somma alla forza peso del corpo sulla bilancia. Quindi la bilancia 851. Assumendo per il ghiaccio una densità di 930 kg/m3, quan­ do questo è immerso in acqua affiorerà per una frazione del suo rileverà un peso p2 > p1. volume pari al:

A. 9,3% B. 7% 848. Un oggetto pesante 50g galleggia liberamente in un liquido C. 0,7% di densità 2,5 g/ml. Quando l'oggetto è posto in un liquido di D. 0%, cioè si trova in equilibrio comunque a condizione di essere densità 2,0 g/ml va a fondo. Qual è la forza che l'oggetto eserci­ completamente immerso ta sul fondo del contenitore, [g = 10 m/s2 = 10 N/kg] E. 93% A. 40 N B. 10 N ► Data una massa di ghiaccio di volume V, basterà che una frazione C. 0,4 N di tale volume pari al 93% sia immersa, sicché la spinta di Archimede D. OJ N valga appunto quanto il peso del ghiaccio. E. 400 N ► La forza peso P dell’oggetto è P = 0,050 kg •10 N/kg = 0,5 N. Sia F a la forza di Archimede nel primo liquido, allora vale F a > 0,5 N e la forza di Archimede nel secondo liquido deve valere F ’a = F a •(2,0 g/ml/2,5 g/ml) = 0,8 •F a . Dunque F ’a S 0,8 •0,5 N = 0,4 N e quindi la forza dell’oggetto sul fondo vale P - F ’a ^ 0,5 N - 0,4 N = 0,1 N. Solo la risposta D è dunque compatibile. 849. [V] Un cilindro galleggia in posizione verticale in un liquido di densità Di e successivamente in un altro di densità D2 (Di maggiore di D2 ). Se indichiamo con Hi e H2 rispettivamente la lunghezza della parte immersa. Quale delle seguenti afferma­ zioni è CORRETTA?

852. Un pezzo di ghiaccio del volume di 6 m3 galleggia sull’acqua di un lago. Sapendo che il peso specifico del ghiaccio è 9.114 N/m3, qual è approssimativamente il volume della parte emersa?

A. B. C. D. E.

0,5 m3 2 m3 1 m3 3 m3 0,01 m3

► Come nel quiz 851, data una massa di ghiaccio di volume V, ba­ sterà che una frazione di tale volume pari al 93% sia immersa (cono­ scere la densità 0 il peso specifico non modificano la sostanza, po­ tendo ottenere l'uno dall'altro e viceversa). Dunque, la parte emersa è pari al 7% di 6 m3, ossia 0,42 m3 = 0,5 m3. 915

FISICA © Artquiz 853. Un blocco di polistirene ha un vo lum e di 600 mi. Q uale v o ­ lum e del blocco si trova al di sopra del liquido quando il blocco galleggia nel tetracloruro di carbonio? [densità del polistirene = 1.060 kg/m 3; densità del tetracloruro di carbonio = 1.590 kg /m 3]

A. B. C. D. E.

200 mi 400 mi 0,20 mi 0,40 mi Orni

► Si noti che il rapporto tra le densità in questione è 1.060 kg/m3/1.590 kg/m3 = 0,666... Basterà che una frazione del volume© polistirene pari al 66%, cioè 400 mi sia immersa, sicché la spinta di Archimede valga appunto quanto il peso del polistirene. Quindi il volume emerso è 200 mi. 854. [V] Un lastrone di ghiaccio è ap pena sufficiente a so stenere un orso bianco di m assa pari a 300 kg. A ssum en do per il g h ia c­ cio una densità pari a 0,9 volte quella dell'acqua distillata e che l'acqua in cui galleggia il lastrone sia assim ilabile ad acqua di­ stillata, qual è il vo lum e dei lastrone?

A. B. C. D. E.

circa 3,33 *103 m3 circa 3 • 103 m3 circa 3,33 • 104 m3 circa 3 m3 circa 3 • 102 m3

► La forza di Archimede è data da: F = dVg = 1000 kg/m3 • V • 9,8 N/kg, forza che deve sostenere sia la forza peso P dell’orso (P = 300 kg • 9,8 N/kg) che la forza peso L del lastrone stesso (L = 900 kg/m3 • V • 9,8 N/kg). Deve quindi valere l’equazione F = dVg = 1000 kg/m3 • V • 9,8 N/kg = 900 kg/m3 • V • 9,8 N/kg + 300 kg • 9,8 N/kg = P + L. Sviluppando l’equazione si ottiene V • 9800 N/m3 = V • 8820 N/m3 + 2940 N, da cui V • 980 N/m3 =2940 N e infine V = 2940 N/980 N/m3 = 3 m3.

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI Dunque il totale delle forze peso sulla bilancia è quella data dalla somma delle masse di 100 kg + 10 kg +1 kg. 857. Ricordando il fam oso Principio di A rchim ede, quale delle seguenti afferm azioni è C O R R ETTA ?

A. Il Principio prevede una "spinta" solo in presenza della forza di gravità B. Il Principio vale solo per liquidi in movimento C. Il Principio vale solo per i liquidi e non per i gas D. Il Principio vale solo se il corpo immerso ha densità uniforme E. Il Principio non vale per i liquidi viscosi ► In tale principio è fondamentale la pressione esercitata da un flui­ do a causa della sua forza peso. 858. [M/PS] Il principio di A rchim ede stab ilisce che ogni corpo im m erso in un fluido qualsiasi riceve una sp inta dal basso ver­ so l'alto pari al peso del fluido spostato. C osa si può dire della spinta di A rchim ede sulla superficie lunare?

A. Sulla superficie lunare la spinta di Archimede è sempre nulla B. La spinta di Archimede è presente sulla superficie lunare ma as­ sume, a parità di condizioni valori più bassi di quelli che assume sulla superficie terrestre C. La spinta di Archimede dipende dalla massa del fluido spostato e quindi assume lo stesso valore in qualunque regione dello spazio all'Interno del sistema solare D. La spinta di Archimede è presente solo sulla superficie terrestre E. Non dipendendo da forze gravitazionali, la spinta di Archimede si presenta (con la stessa intensità che assume sulla Terra) in qua­ lunque punto dello spazio e quindi anche sulla superficie della Luna ► La formula della spinta di Archimede è F a = gdv, quindi proporzio­ nale alla costante gravitazionale g, che sulla luna è un sesto rispètto a quella sulla terra.

855. Un pallone aerostatico si trova in eq uilibrio in A ria (densità a quota h, m assa e vo lum e (di carico + pallone + gas) sono 859. [V/PS] A parità di ogni altra co ndizione, la sp inta di Archim e V, e la accelerazion e di gravità è g. Q uali delle seguenti m ede sulla Luna rispetto alla co rrisp o n d en te sp inta sulla Terra: equazioni è valida?

òa)

A. B. C. D. E.

h = V • g/m m • g =dA * V • g h • m/2 = V • g m•g•h=V•g m/dA = V * g

► Per il principio di Archimede e per il primo principio della dinamica deve valere che mg + dA • Vg = 0 N.

A. è uguale perché la densità dei corpi non dipende dal luogo in cui si misura B. è minore perché sulla Luna tutti i pesi sono minori C. è minore perché sulla Luna la costante di gravitazione universale G è minore D. è uguale in quanto le masse degli oggetti non cambiano E. è uguale in quanto i volumi degli oggetti non cambiano ► Vedi quiz 858.

856. In un recipiente del peso di 10 kg e co ntenente 100 litri d'acqua (d = 1 g/m L) viene im m erso un corpo del vo lu m e di 1 litro e del peso di 5 kg. Il corpo viene sostenuto da una co rd a (il cui peso e vo lum e sono trascurab ili) e non tocca il fondo del recipiente; questo poggia sul piatto di una bilancia, il cui indice segna:

860. [O] Sia dato un parallelepipedo rettangolo om ogeneo e pie­ no, avente lati a, b, c, che galleggia su di un liquido di densità 1,2 g/cm 3, con il lato a perpendicolare alla su perficie libera del liquido. La metà di a em erge, l'altra m età è som m ersa. Q uanto vale la densità del m ateriale con cui è fa tto il parallelepipedo?

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

110 kg 109 kg 111 kg 115 kg 105 kg

► Per la. legge di Archimede si ha che il corpo riceve una spinta pari alla forza peso di un litro d’acqua (quindi di massa 1 kg). Dunque per il terzo principio della dinamica questa forza peso ammette una rea­ zione uguale e contraria verso il basso. 916

Non si può rispondere senza sapere i valori dei lati 0,4 g/cm3 0,6 g/cm3 2,4 g/cm3 0,2 g/cm3

► Il volume v di liquido spostato è pari a metà del volume V del pa­ rallelepipedo, ossia v = V/2. Per la legge di Archimede deve valere che v • g • 1,2 g/cm3 = V • g • d = 2vg • d, da cui segue che la densità cercata è d = v • g • 1,2 g/cm3/2vg = 0,6 g/cm3.

CAP. 7 . MECCANICA DEI FLUIDI D IN A M IC A DEI FLU ID I 861. [M] Sia indicata con M la m assa, con L la lunghezza e con T il tem po. Sia inoltre dato un condotto in cui scorre un liquido. Quali sono le dim ensioni della velocità con cui si m uove il liqui­ do, nel S.I.?

A. B. C. D. E.

[ML-1] [LT-i] [M3T-1] [MT-2] [L3T-1]

862. La viscosità di un fluido:

A. B. C. D. E.

esprime ia sua densità non dipende dalle forze di attrito interno dipende dalle forze di attrito interno non è una grandezza fisica è un numero puro

© Artquiz F IS IC A E.

il cuore batte 20 volte al secondo

► In un secondo il bambino presenta 2 battiti, dunque la portata dell’ aorta è 2 • 40 mL/s = 80 cm3/s. 868. C alcolare la portata nell’aorta sapendo che il cu ore com pie 70 pulsazioni al m inuto e ch e im m ette in circolo 72 cm 3 di san­ gue, ad ogni pulsazione, alla pressione di 120 Torr.

A. B. C. D. E.

0, 084 m3/s 5040 cm3/s 0,000084 m3/s 84m 3/s 0,000084 cm3/s

► Tale portata si ottiene moltiplicando la frequenza delle pulsazioni per la portata di ognuna, dunque: 70/60 Hz • 72 cm3 = 84 cm3/s = 0,000084 m3/s.

863. La viscosità è una caratteristica propria di :

869. C he cos'è il grad iente di pressio ne in un condotto?

A. B. C. D. E.

A. Il rapporto tra la differenza di pressione agli estremi del condotto e la sua lunghezza B. La variazione di pressione agli estremi del condotto C. Il rapporto tra velocità e sezione D. La domanda non ha senso in quanto non si può parlare di gra­ diente di pressione in un condotto E. Il rapporto tra la differenza di pressione agli estremi del condotto e ia sua sezione

un solido cristallino un solido amorfo un gas perfetto un fluido reale un fluido ideale

864. [0 ] Nella dinam ica dei fluidi ideali:

A. B. C. D. E.

la densità è nulla si trascurano le forze di superficie la viscosità è supposta nulla la portata è costante si trascurano le forze di volume

865. [0 ] In un liquido in condizioni statiche la pressione idrosta­ tica dipende da varie grandezze. Tuttavia essa NON dipende:

A. B. C. D. E.

dalla accelerazione di gravità dal peso specifico del liquido dalla viscosità del liquido dalla profondità alla quale si misura la pressione dalla densità del liquido

► La viscosità si manifesta quando c’è velocità non nulla, quindi non in quiete.

870. D all'osservazione che strizzando l'estrem ità di un tubo di gom m a in cui scorre l'acqua, il getto va più lontano, si deduce che, per una data portata:

A. la velocità dell'acqua è inversamente proporzionale alia sezione del tubo B. la velocità dell'acqua non varia C. la velocità dell'acqua è proporzionale alla sezione del tubo D. la velocità dipende dalla natura del liquido E. non c'è relazione tra sezione e velocità ► Sia P la portata, S la sezione e v ia velocità del liquido, allora P = S • v, da cui v = P/S.

871. C om e varia la velocità di un liquido che scorre, con flusso 866. [M /PS] Nel m oto di un liquido in un co ndotto, ch e cosa è la stazionario, in un co ndotto a sezione variabile? La velocità: A. aumenta sempre con il diminuire dell’altezza portata?

A. La quantità di liquido unitaria che passa attraverso una sezione del condotto in 1 secondo B. La quantità di liquido che passa in una qualunque sezione del condotto C. La quantità di liquido che passa in una sezione del condotto, in­ dipendentemente dal tempo D. La quantità di liquido che passa in una sezione unitaria del con­ dotto E. Il rapporto fra la quantità di liquido che passa attraverso una se­ zione del condotto e l'intervallo di tempo in cui tale passaggio av­ viene

B. C. D. E.

aumenta dove la sezione si allarga aumenta dove la sezione si restringe diminuisce sempre per effetto della viscosità resta immutata in quanto si è fatta l'ipotesi che il flusso sia sta­ zionario

► Vedi quiz 870. 872. In un condotto orizzon tale a sezione variabile scorre un liquido ideale (incom pressibile e con viscosità trascurabile); la velocità del liquido:

A. è direttamente proporzionale all’area della sezione 867. [M] Un bam bino, dopo una corsa, presenta 120 battiti car­ B. è uguale in tutte le sezioni del condotto diaci al m inuto e ad ognuno di essi l'arteria ao rtica riceve 40 C. in ciascuna sezione diminuisce dal bordo verso il centro m illilitri di sangue, per cui: D. è inversamente proporzionale alla portata di liquido

A. B. C. D.

la portata media dell'aorta è 40 cm3/s l'aorta riceve 800 millilitri di sangue al secondo la portata media dell'aorta è 80 cm3/s il cuore batte 120 • 3600 volte all'ora

E. è inversamente proporzionale all’area della sezione ► L’equazione di continuità dice che A 1 V1 = A2 V2 , dove A sono le aree e v le velocità.

917

FISICA © A rtquiz

CAP. 8 . TERMODINAMICA

873. In un co ndotto percorso da un fluido, la sezione del c o n d o t­ B. costante C. diminuisce al diminuire dell'altezza to e la velocità m edia del fluido sono:

A. B. C. D. E.

non c’è una relazione semplice, dipende dal coefficiente di viscosità due quantità indipendenti inversamente proporzionali direttamente proporzionali luna (la sezione) proporzionale al quadrato dell’altra

D. è nulla nelle sezioni iniziali (più alte) del condotto E. nessuna delle risposte precedenti è esatta 879.

A. B. C. ► Vedi quiz 872. D. 874. Un liquido scorre in un tubo a sezione circolare va riab ile E. con flusso costante. Se il diam etro del tubo si riduce alla metà, la velocità del liquido:

A. B. C. D. E.

aumenta ad un valore quadruplo di quello iniziale si riduce a meno della metà si riduce alla metà si riduce solo se il liquido è viscoso aumenta ad un valore doppio di quello iniziale

► Vedi quiz 870 e osserva che la sezione circolare ha superficie S = rrr2, dove r è il raggio.

Un fluido ha un m oto stazio nario quando:

la velocità in ogni punto è costante nel tempo l'accelerazione delle molecole rimane costante nello spazio l'accelerazione delle molecole rimane costante nel tempo la velocità delle molecole varia linearmente con il tempo la velocità delle molecole rimane costante nel tempo

880.

La superficie libera di un liq uido in equilibrio:

A. si dispone ortogonalmente alla risultante delle forze in ogni suo punto B. si dispone parallelamente al fondo del recipiente che lo contiene C. tende ad abbassarsi per ie forze di gravità D. tende ad innalzarsi per effetto della tensione superficiale E. tende ad incurvarsi per effetto della gravità 881. Per tensione su perficiale si intende:

A. la quantità di lavoro richiesto-per aumentare di una unità la super­ 875. In una tu b atu ra orizzontale a sezione circolare vien e tra ­ ficie del liquido B. la curvatura che assume in un capillare il menisco di liquido sportato un flu sso costante d ’acqua. Se in un punto nel quale la ascendente 0 discendente tubatura ha una sezione di area 6 cm 2 l’acqua viaggia a 0,80 C. lo sforzo cui si trova sottoposta la superficie di un corpo m/s, quale è la sua velocità in un punto nel quale l’area della sezione è di 4 cm 2? D. l'altezza di salita per capillarità E. la forza che agisce sull'unità di superficie di un corpo fluido A. 0,60 m/s B. 1,50 m/s 882. Il teorem a di B ernoulli è valido C. 1,20 m/s A. In presenza di forze viscose D. 0,40 m/s B. Solo nei liquidi reali E. 0,75 m/s C. Solo in tubi rigidi orizzontali D. In assenza di forze viscose ► Vale la relazione: v • A = v’ • A’, da cui: E. Solo nel sangue v' = v • A/A' = 0,80 m/s • 6 cm2/4 cm2 = 1,20 m/s. T E R M O D IN A M IC A LA TE M P E R A TU R A

876. Un liquido scorre, con moto stazionario, in un condotto rigido, cilindrico, di raggio n = 44 mm, ad una velocità vi. Se nel condotto è presente una strozzatura, per cui il raggio diventa T2 = 2,2 cm e la velocità V2. Il rapporto V2/V1 è uguale a:

883. La tem peratura di un corpo è un "indice":

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

2 0,025 40 4 0,25

► Le aree dei condotti sono Ai = tt(4,4 cm)2 = A e A 2 = tt(2,2 cm)2 = tt(4,4/2 cm)2 = Ai/4. Allora siccome A 1 V 1 = A 2 V2 vale V2 /V 1 = A 1 /A 2 =

4. 877. Il teo re m a di Torricelli asserisce che:

A. la velocità di deflusso di un liquido attraverso un foro in un reci­ piente dipende dal dislivello tra il foro ed il pelo libero del liquido B. la pressione atmosferica a livello del mare ammonta a 760 Torr C. la velocità del liquido dipende dalla quarta potenza del raggio del condotto D. ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso ver­ so l'alto pari al peso della massa di liquido spostata E. la velocità di deflusso di un liquido reale varia inversamente alla sezione del condotto

della capacità termica del corpo del calore posseduto dal corpo dell'energia cinetica media delle particelle del corpo del calore specifico del corpo del calore scambiato dal corpo

► Ciò è chiarissimo per i gas ideali: l'energia cinetica media delle molecole è data dalla formula Kmedia = mv2/2 = 3I Il calore transita dal corpo più caldo al corpo più freddo. 895. Si m ettono a contatto due corpi con tem p eratu re Ti e T 2 (T 1 < T 2 ). Per la tem peratura finale di equilibrio Tf vale, in generale:

890. Il caffè co ntenuto in una tazza situata in un am biente a tem peratu ra costante di 20 °C si è raffred dato dalla tem peratura di 90 °C a quella di 70 °C in tre m inuti. Se si desidera bere il caf­ fè alla tem peratu ra di 50 °C è necessario attendere ancora:

A. B. C. D. E.

Tf= (T1 - T2)/2 Tf = T1 + T2 Tf = (T1 + T2)/2 Tf = (T1 + T2) •2 T1 < Tf < T2

A. non si può rispondere senza conoscere il calore specifico dell'ac­ qua B. 2 minuti C. 3 minuti D. più di 3 minuti

► Il corpo a temperatura T2 cede calore e si raffredda, mentre il cor­ po a temperatura T1 riceve calore e si scalda. Quando le due tempe­ rature sono uguali, ossia si è raggiunto l'equilibrio termico, deve quindi essere T1 L > r • Q2

► Il numero di cicli è ininfluente sulla risposta, e dalla definizione nel quiz 1142 si ha che L = r/Q2.

l'energia interna U è cresciuta ovvero A U > 0 il lavoro esterno è nullo il gas non ha ricevuto calore la temperatura finale coincide con quella iniziale il lavoro esterno vale p2 • V2 - pi • Vi-

► Basta osservare che la trasformazione è ciclica.

E LETTR O STA TIC A 1152. [M] Una m acchina term ica com pie un ciclo di C arnot con i LEG G E DI C O U LO M B seguenti dati: L > 0 (lavoro fatto ve rso l’esterno e utile per I' utente), T 1 e T2 le tem perature dei 2 term ostati (con T 2 > TT), Ó 1 < 0 1157. La forza elettrostatica tra due cariche elettriche è: e Q2 > 0 le quantità di calore scam biate con i due term ostati. A. Sempre attrattiva

A. B. C. D. E.

Il rendimento è maggiore di (T2 - T i )/T2 Q2 + Q 1 < 0 L = Q2 + Q 1 Il rendimento è pari a (T2 -Ti)/Ti Il ciclo è stato percorso in verso antiorario

► In una trasformazione ciclica AU = 0, quindi L = U t = Qtot = Q2 + Q i

B. C. D. E.

Sempre repulsiva È attrattiva se le cariche hanno lo stesso segno È attrattiva se le cariche hanno segno opposto È nulla

1158. La legge di C oulom b stabilisce che la forza di interazione tra due cariche elettriche puntiform i e ferm e nel vu oto è:

A. direttamente proporzionale al quadrato della distanza tra le due 1153. Una m acchina term ica ideale ha un rendim ento del 20% . cariche Se essa assorbe in un ciclo una quantità di calore pari a 50 J B. inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra le due quale sarà il lavoro co m piuto? cariche

A. 25 J B. Non si può rispondere, dato che non viene data la temperatura della sorgente a temperatura più alta C. 50 J D. 10 J E. 100 J

C. inversamente proporzionale alla distanza tra le due cariche D. direttamente proporzionale alla distanza tra le due cariche E. inversamente proporzionale al cubo della distanza tra le due cari­ che ► La legge di Coulomb afferma che F = (ko • Q 1 • Q2)/r2, dove Q 1 e Q2 sono le cariche ed r è la distanza tra esse.

► Dal quiz 1142 si ottiene L = r • Q2 = 0,2 • 50 J = 10 J. 1154. Una m acchina term ica che lavora tra due sole so rg enti ha un rendim ento term odinam ico del 35% . Sapendo che in ogni ciclo assorbe 100 J di calore dalla sorgente calda e che co m pie 200 cicli al secon do calcolare la potenza sviluppata dalla m ac­ china:

A. B. C. D. E.

7000J 2500J 17,5 W 17,5 J 7000W

► Dal quiz 1142 si ottiene L = r • Q2 = 0,35 • 100 J = 35 J. Inoltre, in un secondo il lavoro compiuto è 200 • 35 J = 7000 J e la potenza è pari a 7000 J/1 s = 7000 W.156* 1155. [O] In una trasform azione ciclica reversibile, una m acch i­ na term ica assorbe 450 kcal da un serbatoio di calore e cede 150 kcal ad un altro serbatoio di calore a tem peratu ra più bassa, il rendim ento del ciclo è:

A. B. C. D. E.

3/4 2/3 1/4 3/5 1/3

► Una formulazione del rendimento è: r = L/Q2 = (Q2 - Q i )/Q2 = (450 kJ -150 kJ)/450 kJ = 2/3. 1156. [O] Un gas subisce una trasform azione ciclica rap p re se n ­ tata nel piano pressio ne/volum e da un rettangolo che vien e per­

1159. [M/PS] La forza di C oulom b che si esercita tra due cariche elettriche puntiform i poste ad una distanza R:

A. B. C. D. E.

è inversamente proporzionale al cubo di R è inversamente proporzionale a R è direttamente proporzionale al quadrato di R è direttamente proporzionale a R è inversamente proporzionale al quadrato di R

► Vedi quiz 1158. 1160.

Due cariche elettriche puntiform i:

A. se le cariche sono di segno opposto le forze che si esercitano tra le due cariche sono nulle B. si respingono se sono entrambe negative C. sono soggette a forze attrattive 0 repulsive che dipendono anche dalle loro masse D. si attraggono 0 respingono con forze di intensità inversamente proporzionali al quadrato della distanza E. si attraggono se sono entrambe positive ► Vedi quiz 1158. 1161. Che rapporto c’è tra la forza di C oulom b e la costante dielettrica:

A. sono inversamente proporzionali B. sono direttamente proporzionali C. la forza di Coulomb è inversamente proporzionale al quadrato della costante dielettrica D. non c'è alcuna relazione E. la forza di Coulomb è proporzionale al quadrato della costante, dielettrica

943

F IS IC A ©Artquiz ► Si veda quiz 1158 e si noti che la costante dielettrica, in quanto tale, non può dipendere da altre grandezze. 1162. [MIPS] Tra due cariche elettriche puntiform i si esercita una forza (di attrazione 0 di repulsione) espressa dalla legge di Cou­ lomb. Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? A. Se la distanza tra le cariche raddoppia la forza è 2 volte minore B. Se la costante elettrica si dimezza la forza aumenta di 4 volte C. Se la distanza tra le cariche raddoppia la forza è 4 volte minore D. Se una delle due cariche raddoppia la forza aumenta di 4 volte E. Se la costante dielettrica raddoppia la forza aumenta di 2 volte

CAP. 9 . ELETTROSTATICA ► Vedi quiz 1158. 1168. Due cariche elettriche puntiform i, a 1 m di distanza, si at­ traggono con la forza di 1 N. Se vengono poste a 2 m di d is tan ­ za, la forza sarà:

A. B. C. D. E.

4N 0,25 N costante 2N 0,5 N

► Vedi quiz 1158.

► Vedi quiz 1158 e 1159.163457* 1163. Se la distanza fra due cariche elettriche è raddoppiata, la forza di interazione risulta essere

A. B. C. D. E.

Raddoppiata La quarta parte La metà Quadruplicata La stessa

► Vedi quiz 1158. 1164. Due cariche elettriche uguali, poste a una distanza R, si respingono con una forza F. Se R raddoppia, F:

A. B. C. D. E.

si dimezza diventa 4 volte il valore iniziale diventa 1/8 del valore iniziale raddoppia diventa 1/4 del valore iniziale

► Vedi quiz 1158. 1165. Per quadruplicare l'intensità della forza esistente tra 2 ca­ riche puntiform i uguali, si può:

A. B. C. D. E.

quadruplicare sia le cariche che la loro distanza dimezzare la distanza, lasciando inalterate le cariche quadruplicare le due cariche, lasciandone invariata la distanza raddoppiare sia le cariche che la loro distanza quadruplicare la distanza, lasciando inalterate le cariche

► Vedi quiz 1158. 1166. [V] Se le intensità di d u e cariche vengono raddoppiate e, co ntem p oraneam ente si radd oppia anche la loro distanza, la forza di attrazione delle cariche:

A. B. C. D. E.

si quadruplica diventa otto volte maggiore si raddoppia rimane inalterata si dimezza

► La legge di Coulomb afferma che F = (ko • Q 1 • Q2 )/r2, dove Q 1 e Q2 sono le cariche ed r è la distanza tra esse. Quindi F = (ko * Q 1 • Q2)/r2 = (ko • (2Qi) • (2Q2))/(2r)2. 1167. Se r è la distanza tra due cariche puntiform i la forza elet­ trostatica è proporzionale a: A. r2 B. r 2 C. r 3 D. r E. r 1

944

1169. Due cariche elettriche poste ad una certa distanza si re­ sp ingono con una forza F. Se la distanza vien e dim ezzata, la forza diventa F'. Q uale di queste afferm azioni è VER A ?

A. B. C. D. E.

F' = 8 F F=F F' = F/2

F' = 2 F F' = 4 F

► Vedi quiz 1158 e 1166. 1170. Due cariche elettriche di segno opposto, distanti l'una dall' altra 1 m, si attirano con una forza di 2 pN. Con quale forza si attirano se vengono poste a 50 cm l'una dall'altra? A. 4 pN B. 32 pN C. 2 pN D. 8 pN E. 16 pN ► Vedi quiz 1158 e 1166. 1171. [M/O] Due particelle cariche e isolate sono poste, nel vuo ­ to, a una certa distanza. La forza elettrostatica tra le due particelle è di 4,0 N. Quale sarebbe il valore della forza elettrostatica se la distanza tra le particelle fosse dimezzata? A. 4,0 N B. 1,0 N C. 2,0 N D. 16,0 N E. 8,0 N ► Vedi quiz 1158 e 1166. 1172. Due cariche elettriche inizialmente a distanza di 1 m ven­ gono portate a distanza di 10 cm. La forza elettrostatica: A. aumenta di 10 volte B. rimane invariata C. diminuisce di 100 volte D. aumenta di 100 volte E. diminuisce di 10 volte ► Vedi quiz 1158 e 1166. 1173. Due cariche elettriche puntiform i Q 1 = 2 • 10 6 C e Q 2 = -4 • 10'5 C si trovano a 5 cm di distanza l’una dall’altra. Il modulo della forza elettrostatica sarà dato da: A. -216 N B. 356 N C. 124 N D. 288 N E. 1200 N

© A rtquiz FIS IC A

CAP. 9 . ELETTROSTATICA ► Dalla legge di Coulomb di cui al quiz 1158 si ottiene: F = (ko • Q 1 • Q2)/r2 = (8,99 • 109 N • m2 • C’2) • (2 • 10'6C) • (4 • 10'5 C)/(0,05 m)2 = 288 N.

1180. [V/PS] Tre palline m etalliche A, B e C uguali tra loro sono m ontate su supporti isolanti. La pallina A possiede carica + q m entre B e C sono scariche. A viene portata a co ntatto con B e poi, separatam ente, con C. A lla fin e la carica su A sarà:

1174. La forza tra due cariche elettriche è m assim a quando il A. + q/3 m ezzo interposto tra di esse è: B. +q

A. B. C. D-. E.

il vuoto un liquido un solido isolante un gas inerte un solido conduttore

► Ad ogni contatto con una pallina scarica, la pallina A cede metà della sua carica, quindi passa dalla carica +q alla carica +q/2, e infi­ va lo re della costante dielettrica sr relativa di un m ezzo ne alla carica (+q/2)/2 = +q/4.

11 75 .il rispetto al vu oto è sempre: A. < 1

B. =1 C.

C. + q/8 D. + q/2 E. + q/4

< 1

1181. [V] Secondo la legge di C oulom b due cariche uguali, uni­ tarie (nel S.l.) se sono distanti 1 m etro si respingono con forza F pari a 9 m iliardi di newton circa, per cui:

A. B. C. 1176. [M] La costante dielettrica dell'acqua è 80. Se due cariche D. elettriche positive vengono poste ad una certa distanza in ac­ E. D. >1 E. < 0

se ciascuna carica è 1 mQ allora F = 9000 newton se una carica è 1 mC e l'altra 1 pC allora F = 9 dyne se ciascuna carica è 1 mC allora F = 9 mN se una carica è 1 nC e l'altra 1 pC allora F = 9 newton se ciascuna carica è 1 nC allora F = 9 newton

qua, esse, rispetto al vuoto:

A. B. C. D. E.

si attraggono con una forza 80 volte minore si respingono con una forza 80 volte minore si comportano allo stesso modo si respingono con una forza 6400 volte minore si attraggono con una forza 6400 volte minore

► Vedi quiz 1158. 1182. [V] Una barretta di plastica strofin ata con un panno di lana se avvicinata a pezzetti di carta li attira a sé:

A. per le particolari proprietà elettriche dell'aria B. perché vengono indotte delle cariche elettriche sulla carta 1177. Im m aginate che, nelle mani di un uom o fisicam ente robu­ C. per attrazione magnetica sto, ve n g a n o fissati due corpi aventi am bedue la carica di + 1 D. perché la carta è un buon conduttore elettrico E. perché il campo gravitazionale diminuisce intorno alla barretta coulom b . Si può afferm are che: A. forse potrebbe avvicinare le mani 1183. [O] Due sferette elettricam ente cariche con carica di se­ B. verrebbe squartato gno opposto vengono collocate vicine l’una all’altra, ciascuna C. le forze sarebbero deboli sospesa ad un filo inizialm ente verticale. Indicare la descrizione D. la dispersione della potenza sarebbe enorme più adeguata tra le seguenti: E. verrebbe ucciso dalla corrente A. Le sferette si respingono ► Dalla formula nel suggerimento al quiz 1166 e assumendo la di­ B. Le sferette oscillano indefinitamente stanza tra le mani di circa 1 m, si avrebbe che la forza sarebbe circa C. Le sferette si attraggono D. Le sferette si mettono a ruotare 9 • 109 NI*1798 E. Le sferette non si muovono dalla posizione iniziale 1178. T re carich e Q1, Q2 e Q3 sono disposte su di una stessa retta. Se Q1 = Q2 = -Q3, la forza che agisce su Q3:

A. B. C. D. E.

è infinita è nulla se Q3 è in posizione intermedia tra Q1 e Q2 non può mai essere nulla è nulla se Q2 è in posizione intermedia tra Q1 e Q3 è nulla se Q1 è in posizione intermedia tra Q2 e Q3

► Vedi quiz 1158 e 1166 e usa il principio di somma vettoriale delle forze. 1179. [O] Due cariche elettriche puntiform i sono m antenu te ad una distanza fissa pari a 1 cm . Le cariche valgono q i =2/j C e q 2 =2\j C. In quale punto della retta che co ngiunge le due cariche posso portare una terza carica di valo re arbitrario q in m odo che su di essa agisca una forza elettrica risultante nulla?

A. B. C. D. E.

Nel punto di mezzo tra le due cariche A distanza di 1 cm dalla carica negativa In nessun punto Dipende dal valore q della terza carica A distanza di 1 cm dalla carica positiva Vedi quiz 1178.

► Dalla legge di Coulomb si ha che cariche opposte si attraggono. 1184. La forza che determ ina la coesione per la m aggioranza degli oggetti così com e li vediam o è di natura prevalentem ente:

A. B. C. D. E.

viscosa elettrostatica elettromagnetica nucleare gravitazionale

1185. Due cariche elettriche Q 1 = 20 pC e Q 2 = -8 pC, sono poste ad una distanza di 20 cm l’una d a ll’altra. Ponendo nel punto di m ezzo tra Q 1 e Q 2 , una terza carica Ch = 7 pC, quale sarà la forza risultante su di essa ?

A. B. C. D. E.

176,2 N verso Q2 176,2 N verso Q 1 17,6 N verso Q2 17,6 N verso Q 1 75,5 N verso Q2

► Dalla legge di Coulomb (quiz 1158), la forza totale su Q3 è data dalla somma vettoriale delle forze esercitate da Q 1 e Q2, che per la regola dei segni sono entrambe dirette verso Q2.

945

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

F IS IC A © Artquiz

La forza F1 esercitata da Q1 su Q3 ha intensità: (ko •Q1 •Q3)/r2 = 8,99 •109Nm2/C2 •20 pC •7 pC/(0,1m)2= 125,86 N. La forza F2 esercitata da Q2 su Cb ha intensità (ko •Q1 •Q2 )/r2 = 8,99 •109Nm2/C2 •8 |jC •7 |jC/(0,1 m)2= 50,344 N. La loro somma dà 176,204 Nverso Q2 .

1192. [M] Il flusso del campo elettrico (teorema di Gauss) uscen­ te da una superficie chiusa S è proporzionale:

al potenziale dei punti di S al prodotto delle cariche contenute entro S alla somma algebrica delle cariche contenute entro S al lavoro occorrente per portare le cariche alfinterno della super­ ficie CAMPO ELETTRICO E DIFFERENZA DI POTENZIALE E. alla somma algebrica delle cariche contenute entro S divisa per il potenziale dei punti di S19 * 56 34 1186. [V] Il potenziale elettrico in un generico punto, non lonta­ no da una carica positiva:

A. B. C. D. E.

è una grandezza adimensionale è un vettore si misura in volt/cm è uno scalare non esiste, non si può parlare di potenziale di un punto

A. B. C. D.

1193. [V] Un sistema di cariche è costituito da due cariche punti­ formi uguali ed opposte collocate ad una certa distanza tra di loro. Che cosa si può dire del campo elettrico generato da un tale sistema?

A. È dato dalla differenza dei campi elettrici prodotti dalle singole cariche 1187.11 campo elettrico ed il potenziale generati da una carica B. È identico a quello di una carica puntiforme di valore pari a metà della carica negativa puntiforme Q sono grandezze rispettivamente: C. È dato dalla somma vettoriale dei campi elettrici prodotti dalle A. entrambe vettoriali singole cariche B. scalare e vettoriale D. È identico a quello di una carica puntiforme di valore pari a metà C. vettoriale e scalare della carica positiva D. entrambe vettoriali, ma solo in questo caso per simmetria sferica E. È dappertutto nullo perché le due cariche sono uguali ed opposte E. entrambe scalari 1188. L'intensità del campo elettrostatico generato da una carica 1194. AH'interno di un corpo metallico (conduttore perfetto), ca­ rico con una carica Q: puntiforme varia con la distanza r dalla carica stessa come:

A. il campo elettrico è zero B. il potenziale elettrico è zero C. il campo elettrico interno dipende in ogni punto dalla forma del corpo D. il campo elettrico è costante e diverso da zero E. il potenziale elettrico dipende dalla posizione

A. r B. r2 C. r 2

D. r 1 E. r3

► Per la forza elettrostatica lo dice la legge di Coulomb: F = k •qi •q2/r2. Nel caso di carica singola basta notare che F = ► La carica Q si dispone nella superficie del conduttore, dunque per E •q, dove E è appunto il campo elettrostatico e q una carica di prova. il teorema di Gauss il campo elettrico alfinterno del corpo è dato dal­ la somma vettoriale dei campi elettrici prodotti dalle singole cariche ivi contenute, ossia a zero. 1189. Un conduttore elettrico, nelle immediate vicinanze di un punto superficiale:

A. genera un campo elettrico proporzionale alla carica che possiede B. si comporta come un induttore C. genera un campo elettrico proporzionale alla densità superficiale di carica D. genera un campo elettrico proporzionale alle proprie dimensioni E. si comporta come un condensatore 1190.

A. B. C. D. E.

L'intensità del campo elettrico è dimensionalmente:

una forza funzione della posizione una forza diviso una carica elettrica un lavoro per unità di carica elettrica una carica diviso una forza una forza per unità di intensità di corrente

1191.

1195. [V] Quando un corpo conduttore è elettricamente carico ed è in equilìbrio elettrostatico, le cariche elettriche si trovano:

A. distribuite uniformemente in tutto il conduttore per cui il potenziale elettrico è uniforme B. solo al suo interno C. sia al suo interno che sulla superficie esterna, per cui il campo elettrico è uniforme D. solo sulla sua superficie e l’intensità del campo elettrico, al suo interno, è nulla E. concentrate nel baricentro del corpo ► Vedi quiz 1194.

1196. Tre cariche elettriche uguali e dello stesso segno sono poste ognuna al vertice di un triangolo equilatero. Si può affer­ Una carica libera di muoversi, posta in un campo elettrico: mare che il campo elettrico nel centro C del triangolo è:

A. si sposta spontaneamente verso i punti a energia potenziale più alta B. resta ferma C. si sposta spontaneamente lungo una direzione che dipende dal segno della sua carica D. si sposta spontaneamente verso l'infinito E. si sposta spontaneamente verso i punti a energia potenziale più bassa

A. B. C. D. E.

per rispondere occorre conoscere le dimensioni del triangolo inversamente proporzionale al quadrato del lato del triangolo uguale in modulo al triplo del campo generato da una delle cariche nullo inversamente proporzionale al quadrato della distanza di C dalle cariche

► La simmetria del problema fa sì che anche il campo elettrico sia simmetrico rispetto al centro del triangolo. Non potrebbe infatti es­ ► Una carica libera di muoversi, posta in un campo elettrico, subisce serci un vettore di campo non nullo nel centro perché altrimenti si una forza elettrica esercitata sulla carica. privilegerebbe una direzione. Quindi D. 946

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

© Art quiz F IS IC A

1197. Il campo elettrico in un punto P distante r da un piano uni­ D. parabolica formemente carico ed esteso indefinitamente: E. circolare

A. B. C. D. E.

è direttamente proporzionale alla costante dielettrica del mezzo varia come e-r varia come 1/r2 è indipendente da r varia come 1/r

► Se la particella è priva di carica, non risente del campo elettrico. 1203. [O] Una carica elettrica puntiforme è soggetta alla forza elettrostatica esercitata da un campo elettrico costante in mo­ dulo, direzione e verso. La carica è inizialmente in quiete. Quale moto assume la carica, in assenza di altre forze?

► Si applichi il teorema di Gauss ad un cilindro con l’asse perpendi­ colare al piano in questione e si noti che per simmetria il campo deve A. Circolare uniforme essere pure ortogonale al piano. Allora il flusso del campo non di­ B. Nessuno: rimarrà in quiete pende dall’altezza del cilindro, ossia dalla distanza r. C. Rettilineo uniforme (a velocità costante) D. Rettilineo uniformemente accelerato 1198. Se una carica elettrica positiva q è immersa in un campo E. Rettilineo armonico elettrico E, subisce una forza:

A. B. C. D. E.

F =0 F = q/E E/q F = q2E F = qE

1199. La carica q = 4 • 10 7 C è immersa in un campo elettrico. Su di essa si esercita una forza dovuta al campo pari a 8 N in una certa direzione. Quanto vale l’intensità del campo nel punto do­ ve si trova la carica q?

A. B. C. D. E.

2 •107 N/C 3,2 •10-6N •C 2 *10-7 N/C 3,2 •10-6N/C 2 •10-6N/C

► Dalla formula F = qE si ottiene che: E = F/q = 8 N/(4 •10‘7 C) = 2 •107 N/C.

► Se il campo elettrico è costante e la carica in quiete, il moto av­ viene lungo una retta parallela al campo e passante per il punto ove giace inizialmente la carica e con accelerazione costante pari a F/m, dove F è la forza costante e mla massa della carica elettrica. 1204. Una carica elettrica inizialmente ferma e posta in un cam­ po elettrico uniforme si muove di moto

A. B. C. D. E.

curvilineo vario rettilineo uniformemente accelerato rettilineo vario circolare uniforme rettilineo uniforme

► Vedi quiz 1203.120 7 5* 1205. [O] Qual è la CORRETTA definizione ( 0 valore) della diffe­ renza di potenziale elettrico tra due punti A e B di un campo elettrico?

1200. [V] L'intensità della forza agente su una carica elettrica A. È il rapporto tra il valore E del campo elettrico tra A e B e il valore della carica Q trasportata puntiforme che si trova in un campo elettrico (costante in modu­ B. È il rapporto tra il valore della carica elettrica Q trasportata da A e lo, direzione e verso) di intensità E:

A. B. C. D. E.

è inversamente proporzionale al quadrato di E è direttamente proporzionale a E è proporzionale al quadrato di E è inversamente proporzionale a E è proporzionale al cubo di E

► Vedi quiz 1198.

B e il lavoro del campo elettrico per trasportarla da A e B C. È il rapporto tra il lavoro del campo elettrico per trasportare una carica elettrica Q da A e B, e il valore di Q D. È il prodotto del valore E del campo elettrico tra A e B e il valore della carica Q. trasportata E. È il prodotto tra il lavoro del campo elettrico per trasportare una carica elettrica Q da A e B e il valore di Q

1201.11 campo elettrostatico prodotto da una carica puntiforme 1206.11 prodotto fra Campo Elettrico e distanza eguaglia, di­ positiva nello spazio vuoto: mensionalmente:

A. ha le linee di forza rettilinee uscenti dalla carica B. ha un'intensità inversamente proporzionale alla distanza dalla carica C. è uniforme D. ha un'intensità direttamente proporzionale al quadrato della di­ stanza dalla carica E. ha le linee di forza di forma circolare col centro nella carica ► È la legge di Coulomb relativamente alla direzione e verso del campo elettrostatico.

A. B. C. D. E.

una differenza di potenziale una carica una corrente una accelerazione una forza

0- Vedi quiz 1205. 1207. Nel caso della forza elettrostatica:

A. il lavoro eseguito lungo una traiettoria aperta è nullo B. si può misurare in volt/m 1202. Una particella PRIVA DI CARICA, in moto rettilineo ed uni­ C. agisce anche su particelle prive di carica elettrica forme entra in un campo elettrico, diretto perpendicolarmente D. è definibile una energia potenziale alla direzione della velocità della particella. Questa descrive una E. dipende dalla massa del corpo su cui agisce traiettoria: A. rettilinea ► Infatti il lavoro compiuto dalla forza elettrostatica è funzione della B. ellissoidale sola posizione iniziale e finale. C. iperbolica 947

FISICA ©Artquiz 1208. Il potenziale elettrico:

A. B. C. D. E.

ha le dimensioni di un lavoro diviso per una carica è la potenza elettrica di un generatore si misura in ampere è il lavoro fatto per spostare una carica è ia forza coulombiana in un punto

1209. Il potenziale elettrico in un generico punto, non lontano da una carica positiva:

A. B. C. D. E.

si misura in volt/cm non esiste, non si può parlare di potenziale di un punto è uno scalare è una grandezza adimensionale è un vettore

► Vedi la definizione in quiz 1208. 1210. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA? Il potenziale in un punto P di un campo elettrostatico:

A. dipende dalle distanze tra il punto P e le cariche che generano il campo B. è uguale al lavoro fatto dalle forze del campo per portare la carica unitaria positiva dal punto P all'infinito C. è uguale all'energia potenziale della carica unitaria positiva posta in P D. dipende dal valore delia carica posta in P E. dipende dal valore delle cariche che generano il campo

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

► Si assume che il potenziale elettrico a distanza infinita sia nullo, poi basta usare la definizione di potenziale elettrico. 1214. Se un cavo ad alta tensione cade sopra un’automobile, gli occupanti sono più sicuri se:

A. B. C. D. E.

► L’automobile costituisce notoriamente una gabbia di Faraday, nella quale la differenza di potenziale è costante. 1215. Un elettrone è accelerato da una differenza di potenziale di 1 MV. L'energia acquistata sarà:

A. 10-10J B. 1 keV C. 10-13J

D. 1 MeV E. 1 GeV 1216. L'energia potenziale di una carica elettrica q coulomb, po­ sta in una posizione dove il potenziale vale V volt è:

A. B. ► Il potenziale V è definito come V = AL/q, quindi il termine della C. forza elettrostatica che produce il lavoro L è semplificato dal termine D. E. al denominatore. 1211. [V] Un sistema di cariche è costituito da due cariche punti­ formi uguali ed opposte collocate ad una certa distanza tra di loro. Cosa si può dire del potenziale elettrico generato da un tale sistema?

A. E' identico a quello di una carica puntiforme di valore pari a metà della carica negativa B. E' dato dalla somma dei potenziali elettrici prodotti dalle singole cariche C. E1dato dal valor medio dei potenziali generati dalle singole cariche D. E' dato dalla differenza dei potenziali elettrici prodotti dalle singo­ le cariche E. E' dappertutto nullo perché le due cariche sono uguali ed opposte123* 1212. [M] Due cariche elettriche uguali ed opposte si trovano ad una distanza D. Quanto vale il potenziale elettrico nel punto di mezzo tra le due cariche?

A. B. C. D. E.

La metà dei potenziale dovuto ad ogni singola carica Non è definito Il doppio del potenziale dovuto ad ogni singola carica Zero Tende all'infinito

rimangono all’interno esce solo il conducente escono tutti dalla stessa portiera escono tutti tranne il conducente escono tutti

q/V 0 V/q V qV

1217. [0] Siano M ed N due punti di un campo elettrico. Una ca­ rica puntiforme q si sposta da M ad N seguendo uno dei percor­ si indicati in figura e le forze del campo compiono il lavoro L. Delle seguenti affermazioni qual è quella CORRETTA?

A. La differenza di potenziale tra NeMè Lq B. La differenza di potenziale tra Ne IVI è L/q C. Il lavoro L dipende dal percorso seguito dalla carica q per spo­ starsi da Mad N D. La differenza di potenziale è una grandezza vettoriale E. La differenza di potenziale tra N ed Mè uguale al lavoro L ► Il campo elettrico è conservativo, quindi la differenza di potenziale è ben definita in quanto L non dipende dal percorso scelto.

► Si noti la simmetria della configurazione e si utilizzi il quiz 1211. 1213. [V] Il lavoro fatto CONTRO le forze del campo elettrico per portare una carica elettrica q puntiforme da distanze molto grandi ad un punto vicino ad una seconda carica elettrica Q vale L. Ne segue che:

A. B. C. D. E.

ilpotenziale elettrico associabile a quel punto valeL ilpotenziale elettrico associabile a quel punto valeL/q ilpotenziale elettrico associabile a quel punto vale172 ilpotenziale elettrico associabile a quel punto valeL •q non può essere associato un potenziale elettrico a quel punto

948

1218. Una carica di +8 Coulomb si muove da un punto a poten­ ziale di 6 V ad un punto a potenziale di 2 V. Il lavoro fatto dalia forza del campo è pari a:

A. B. C. D. E.

+6 J 16 J -32 J +32J -2 J

► Si ha L = -QAV = 8 C •-(2V - 6V) = +32 J.

©Artquiz FISICA

CAP. 9 . ELETTROSTATICA 1219. Per spostare una carica positiva di 2 Coulomb da un pun­ C. nel punto medio è nullo il campo E to a potenziale di 5 V ad un punto a potenziale di 2 V occorre D. la repulsione è 9 miliardi di dyne effettuare sulla carica un lavoro pari a: E. l'attrazione è 9 miliardi di newton

A. B. C. D. E.

-6 J -4 J -10 J +10 J +6 J

► Si ha L = -QAV = 2 C •-(2V - 5V) = +6 J.

► Per questioni di simmetria in quel punto i due campi dati dalle sin­ gole cariche si sommano vettorialmente e danno 0. 1224. [M] Sia S una superficie equipotenziale di un campo elet­ trico qualsiasi. In un punto P di S il vettore campo elettrico E:

A. B. 1220. [0] Il lavoro per portare due cariche puntiformi ed uguali C. Q, inizialmente molto distanti fra loro, a distanza a fissata sia L. D. Quanto sarà il lavoro speso per portare tre cariche dello stesso E.

tipo e valore Q ai vertici di un triangolo equilatero di lato sempre uguale ad a anch'esse inizialmente a distanze molto grandi tra di loro?

A. B. C. D. E.

2L (L)3 I dati non sono sufficienti per rispondere 3L 6L

forma con la normale ad S un angolo acuto è perpendicolare ad S è nullo è tangente ad S ha una direzione che dipende dalla distribuzione di cariche che genera il campo

► Per calcolare il lavoro compiuto dal campo elettrico su una carica esploratrice tra due qualsiasi punti della superficie, si deve calcolare il prodotto scalare F •s tra la forza prodotta dal campo elettrico e lo spostamento tra i due punti. Se il potenziale e costante, e quindi il lavoro suddetto nullo, significa che il prodotto scalare stesso è nullo, e quindi lo spostamento e il campo elettrico sono ortogonali.

► Per portare due cariche ad una distanza a tra esse, il lavoro.è L. 1225. Tre Atomi A, B, C si trovano vincolati sui vertici di un Poi, per portare la terza ad una distanza a dalla prima, ci vuole del triangolo equilatero di lato L; A e B hanno ciascuno la carica +e. lavoro L, e così per portarla ad una distanza a dalla seconda. Totale: Se a C, che inizialmente è neutro, si volesse strappare un elet­ 3 L. trone legato con energia b, bisognerebbe allora spendere una energia pari a: (e è la carica di un protone, k la costante che ap­ 1221. In una regione dello spazio il potenziale elettrico è costan­ pare nella formula di Coulomb che descrive l'attrazione fra cari­ te. Cosa significa e cosa si può dire del campo elettrico in que­ che elettriche) sta regione? A. k •e l i + b

A. Il lavoro per spostare una carica elettrica fra due punti qualsiasi è nullo e il campo elettrico è uniforme B. Il lavoro per spostare una carica elettrica fra due punti qualsiasi è indipendente dal percorso e il campo elettrico è uniforme C. Il lavoro per spostare una carica elettrica fra due punti qualsiasi è indipendente dal percorso e il campo elettrico è nullo D. Il lavoro per spostare una carica elettrica fra due punti qualsiasi è nullo e il campo elettrico è ortogonale in ogni punto della regione E. Il lavoro per spostare una carica elettrica fra due punti qualsiasi è nullo e il campo elettrico non è ortogonale in ogni punto della re­ gione

► La differenza di potenziale tra due punti dello spazio A e B è defi­ nito come il lavoro L svolto dalla forza del campo elettrico per portare una carica unitaria positiva dal punto A al punto B. Se il potenziale è costante, la differenza di potenziale è nulla, e quindi lo è pure il lavo­ ro per spostare una carica da A a B. In particolare il campo elettrico è ortogonale a qualsiasi spostamento sulla regione, ossia alla regio­ ne stessa. 1222. È possibile che fra due punti di un campo elettrico vi sia una differenza di potenziale nulla?

A. B. C. D. E.

No, mai Sì, se il campo è dovuto a cariche negative Sì, se i due punti si trovano sulla stessa superficie equipotenziale Sì, se i punti si trovano su un piano orizzontale No, se il campo elettrico è uniforme

► Vedi quiz 1221. 1223. Ponendo due cariche uguali da 1 coulomb alla distanza di 1 m:

A. nel punto medio è nullo il potenziale B. la forza di Coulomb è unitaria

B. C. D. E.

2 •k •e2/L + b 2 •k •e2/L - b k •e2,L2- b k •e/L2 + b

► Il termine 2 •k •e2/L riguarda l’energia elettrica per far giungere l’elettrone a distanza L sia da A che da B, mentre b è l’energia che serve per rimuoverlo dall’atomo C.126 7* 1226. [V] Gli squali sono dotati di organi in grado di rilevare de­ bolissimi campi elettrici, sino a valori di 1 pV/m. A che distanza dovremmo porre due piani conduttori paralleli a cui applichiamo una differenza di potenziale di 1,5 mV per avere campi elettrici debordine di quelli rilevati da uno squalo?

A. B. C. D. E.

15 mm 1,5 mm 1,5 m 1,5 km 1,5 mm

► La differenza di potenziale tra i piani conduttori paralleli vale: AV = Es, dove E è il campo elettrico e s la distanza tra i piani. Dunque, s = AV/E = 1,5 mV/1 pV/m = 1,5 km. CORRENTE ELETTRICA E LEGGE DI OHM 1227. Indicando con Q la carica elettrica che attraversa nel tem­ po t la sezione di area A di un conduttore, si definisce intensità di corrente I:

A. I = Q •t B. I = Q/t C. I = Q • A • t D. I = Q/(A • t) E. I = Q • A/t 949

FISIC A © A rtquiz

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

1228. In un dato filo conduttore percorso da corrente, se cambia 1234. L’intensità della corrente elettrica in un conduttore : la differenza di potenziale elettrico tra i suoi estremi cambia an­ A. ha come unità di misura il Volt che l’intensità della corrente elettrica, però rimane costante: B. è inversamente proporzionale alla sezione del conduttore

A. B. C. D. E.

il rapporto fra le due grandezze la somma delle due grandezze il prodotto fra la seconda e il quadrato della prima grandezza il prodotto fra la prima e il quadrato della seconda grandezza il prodotto fra la prima e la seconda grandezza

C. è la stessa in un filo di rame 0 in un filo di acciaio aventi la stessa lunghezza e lo stesso diametro D. è data dal prodotto della resistenza elettrica per la differenza di potenziale ai capi del conduttore E. è inversamente proporzionale alla resistenza elettrica

► Vale la relazione tra differenza di potenziale elettrico tra gli estre­ ► Vedi la legge di Ohm al quiz 1228. mi, l’intensità della corrente elettrica e la resistenza: R = V/l. Sicco­ me la resistenza dipende solo dalle caratteristiche del filo elettrico, R non varia, e dunque neanche il rapporto V/l. 1235.

1229. Sia ir l’intensità di corrente che entra in una lampadina ad incandescenza di potenza W e Ì2 l’intensità della corrente che esce. Qual è la relazione fra ii e Ì2 ?

A. ii = 2 •i2/W B. ii = Ì2/W C . Ì1 = Ì2

D. il = i2 •W/2 E. ii = i2•W

La resistenza elettrica di un conduttore è definita come:

A. Il rapporto fra la differenza di potenziale ai capi del conduttore e l'intensità di corrente che circola nello stesso B. Il rapporto fra la forza elettrica e la velocità degli elettroni nel conduttore C. Il prodotto fra la differenza di potenziale ai capi del conduttore e l’intensità di corrente che circola nello stesso D. Il rapporto fra l’intensità di corrente che circola nel conduttore e la differenza di potenziale ai capi dello stesso E. Il rapporto fra la carica elettrica accumulata nel conduttore e la differenza di potenziale ai capi dello stesso

1230. Un conduttore ohmico, cui è applicata una differenza di potenziale, è percorso da corrente elettrica. Quale delle seguen­ ti affermazioni è corretta?

► Vedi la legge di Ohm al quiz 1228.

A. B. C. D. E.

1236. Una batteria (di forza elettromotrice V) è collegata a una resistenza R. La corrente che circola nel circuito è:

Corrente e tensione sono direttamente proporzionali Potenza e tensione sono inversamente proporzionali Corrente e resistenza sono direttamente proporzionali Corrente e potenza sono inversamente proporzionali Corrente e tensione sono inversamente proporzionali

► Vedi quiz 1228.123* 1231. La prima legge di Ohm è valida:

A. B. C. D. E.

quando la corrente è direttamente proporzionale alla tensione solo se circola corrente continua quando la corrente è inversamente proporzionale alla tensione in qualunque caso in cui circoli corrente solo se il conduttore è un buon conduttore

► La legge di Ohm dice che I = V/R. 1232. La legge di Ohm dice che

A. La differenza di potenziale è direttamente proporzionale alla cor­ rente B. La resistenza è direttamente proporzionale alla corrente C. La differenza di potenziale è inversamente proporzionale alla corrente D. La capacità è direttamente proporzionale alla corrente E. La resistenza è inversamente proporzionale alla tensione

A. B. C. D. E.

V2/R V/R R/V R2V VR

► Immediato: è la prima legge di Ohm.

1237. Un elettrone possiede una carica di 1,6 • 1019 Coulomb. Se una corrente di 1,6 ampere attraversa un conduttore per 1 se­ condo, questo è attraversato da un numero di elettroni il cui logaritmo decimale è:

A. B. C. D. E.

190 -19 -1,9 19 1,9

► Si avrebbe il passaggio di una carica di 1,6 A •1 s = 1,6 C, quindi il passaggio di 1,6 C/1,6 •10'19 C = 1019 elettroni, il cui logaritmo in base 10 è 19.

► Più precisamente dice che I = V/R. Vedi anche quiz 1228. 1233. [0] L'intensità di corrente elettrica in un filo conduttore:

A. B. C. D. E.

1238.

[0] In un voltametro a nitrato d'argento AgN03 si fa passa­

è il numero di elettroni che circola nel conduttore in un secondo re corrente 0,1 Ampère per 10 secondi: dipende dalla differenza di potenziale agli estremi del filo A. l'argento si deposita al catodo in ragione di 1,118 mMoI si misura in volt/secondo B. non vi sarà aumento di temperatura della soluzione si misura in coulomb secondo C. sarà passata una carica di 1 Coulomb è il numero di cariche che attraversano una sezione del condutto­ D. al catodo vi sarà sviluppo di Idrogeno nascente re in un determinato tempo E. l'argento si deposita all'anodo

► Vedi quiz 1228. 950

► Si avrebbe il passaggio di una carica di 0,1 A •10 s = 1 C.

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CAP. 9 . ELETTROSTATICA 1239. [M/PS] Ai capi di una resistenza di 50 ohm si applica una B. 18V differenza di potenziale di 100 V; l'intensità della corrente pro­ C. 12V dotta è: D. 0,5 V

A. B. C. D. E.

150 A 0,5 A 2A 50 A 500 A

► Si ha che I = V/R = 100 V/50 Q = 2 A. 1240. La resistenza di un filo lungo 6 metri è pari a 10 ohm. Se si applica ai suoi estremi una differenza di potenziale pari a 20 V, quanto vale la corrente che attraversa il filo?

A. B. C. D. E.

0,5 A 20 W 2A 10 W 20 A

► Si ha che I = V/R = 20 V/10 Q = 2 A. 1241. A una resistenza R = 4 ohm viene applicata una tensione Vi = 16 V. Se si dimezza il valore della resistenza, per mantenere costante la corrente che circola nel componente è necessario applicare una nuova tensione V2 pari a:

A. B. C. D. E.

32 V 4V 8V 16 V 2V

E. 2V

► Dalla formula V = I •R si ottiene V = 3Q*6A=18V. 1245. [O] La corrente elettrica che passa nel filamento di una lampadina ad incandescenza (quelle comunemente usate nelle nostre case), convenzionalmente, è assunta come moto di cari­ che positive. In realtà è data dal moto di:

A. B. C. D. E.

nuclei degli atomi di cui è costituito il filamento neutroni elettroni fotoni neutrini

1246. [O] Quando si preme l’interruttore per illuminare una stan­ za, la lampada si accende immediatamente perché:

A. premendo l’interruttore si apre il circuito B. la differenza di potenziale del generatore si trasforma in energia elettrica C. diminuisce la velocità di agitazione termica degli elettroni di con­ duzione per il collegamento al generatore D. gli elettroni di conduzione, già presenti in tutto il circuito, si spo­ stano in massa per la differenza di potenziale generando la cor­ rente elettrica E. la velocità degli elettroni di conduzione è molto elevata per cui raggiungono immediatamente la lampada

► Da V = I •R si ottiene che la nuova tensione V' deve essere 1247. [V] Il passaggio della corrente elettrica attraverso una so­ luzione acquosa è legato al moto di: V' = I •(R/2) = (I •R)/2 = Vi/2 = 8 V. A. ioni positivi nel verso della corrente in assenza di moto di tutte le altre cariche 1242. A una resistenza da 1 ohm viene applicata una tensione di B. ioni positivi nel verso della corrente e ioni negativi nel verso op-, 2 volt. Se si raddoppia il valore della resistenza, per mantenere posto costante la corrente che circola nel resistore, è necessario ap­ C. ioni positivi e negativi nel verso della corrente plicare una nuova tensione di: D. elettroni nel verso opposto a quello convenzionale della corrente A. 1 volt E. ioni positivi nel verso della corrente ed elettroni nel verso opposto B. ancora 2 volt C. 4 volt D. 16 volt 1248. La quantità di sostanza che si deposita su un elettrodo di E. 0,5 volt una cellula elettrolitica nell'unità di tempo è proporzionale: A. alla resistenza della cella ► V = I •R si ricava I = V/R = 2 V/1 Q = 2 A. Essendo R' = 2 Q, si B. al quadrato dell'intensità di corrente ricava che V' = 2 A •2 Q = 4 V. C. all'intensità di corrente D. alla concentrazione dell'elettrolita 1243. A una resistenza R = 1 ohm viene applicata una tensione E. alla sostanza dielettrica della soluzione Vi = 6 V. Se si raddoppia il valore della resistenza, per mantene­ re costante la corrente che circola nel componente è necessario applicare una nuova tensione V2 pari a:

A. B. C. D. E.

3V 12 V 24 V 2V ancora 6 V

► V = I •R si ricava I = V/R = 6 V/1 Q = 6 A. Essendo R' = 2 Q, si ricava che V' = 6 A •2 Q = 12 V.

1249. [V] In un conduttore di rame percorso da corrente elettrica le cariche elettriche che si muovono sono:

A. B. C. D. E.

in alcuni casi tutte positive in altri tutte negative negative contemporaneamente positive, negative e neutre positive neutre1250 *

1250. La corrente in un conduttore metallico è dovuta:

A. 1244. Una resistenza di 3 ohm è attraversata da una corrente di B. 6 ampere. La tensione applicata agli estremi della resistenza è C. quindi pari a: D. A. 9V E.

al moto dell'etere al moto di un'onda elettromagnetica al moto degli elettroni al moto di un fluido al moto di cariche positive e negative 951

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CAP. 9 . ELETTROSTATICA

1251. [M/0] La maggior presenza di ossigeno in camera opera­ E. Solo in presenza di intensità di corrente positiva toria rende pericolosa la formazione di scintille. Al solo fine di scongiurare il rischio di produzione di scintille per via elettro- ► Il passaggio di elettroni si verifica sia che la corrente sia continua statica, gli operatori sanitari dovrebbero: che alternata.

A. indossare scarpe isolanti per impedire pericolose scariche a terra B. indossare scarpe in grado di condurre, per scaricare a terra qual­ siasi carica C. evitare di strofinare con un panno bagnato gli aghi metallici, che potrebbero disperdere cariche per effetto della dispersione delle punte ' D. indossare guanti di materiale isolante per ostacolare il passaggio delle cariche E. tenere bassa l'umidità dell’aria perché l’aria secca non disperde le cariche

1257. A parità di intensità di corrente che attraversa un condut­ tore, l'entità dell'effetto Joule dipende:

A. B. C. D. E.

dalla resistenza e dal tempo dalla massa e dalla differenza di potenziale dal calore specifico e dalla resistenza dalla massa e dal tempo dalla capacità elettrica e dalla resistenza

► La potenza dissipata è P = R • I2, e quindi l’energia dissipata è

E = P •At = R •I2 •At. 1252.1 filamento di una lampadina è percorso da un'intensità di corrente di 1A. Quanti elettroni al secondo attraversano la se­ 1258. Una differenza di potenziale V è applicata ai capi di una resistenza R. Il valore della potenza dissipata nella resistenza è: zione del conduttore?

A. B. C. D. E.

103elettroni/secondi Tra 1018e 1019elettroni/secondo Nessun elettrone Un elettrone/secondo Tra 1018e 10‘19elettroni/secondo

A. B. C. D. E.

W = R2V W = VR W = R2/V W = V2R W = V2/R

► Un Ampere è per definizione pari al flusso di una carica di un Cou­ ► La potenza dissipata è P = R •I2= V2/R. lomb al secondo. Avendo l’elettrone carica 1,60 •1019, ed essendo gli elettroni i portatori di carica elettrica che si muovono lungo il fila­ 1259. [M] In un circuito elettrico si ha trasformazione di energia mento, si conclude la tesi in B. elettrica in energia termica, per effetto Joule. Indicare tra le se­ guenti affermazioni quella CORRETTA. CORRENTE ALTERNATA

A. L’effetto Joule si manifesta in corrente continua ma non in corren­ te alternata 1253. Un individuo a contatto con il suolo prende la scossa, so­ B. L’effetto Joule si manifesta sia in corrente continua che in corren­ lo quando dei tre fili (fase, neutro, terra) della rete elettrica do­ te alternata mestica tocca: C. L’energia termica prodotta dipende dall'intensità di corrente ma A. il filo di terra non dalla resistività del conduttore B. il filo di terra e il filo di neutro D. La presenza di un condensatore amplifica l’effetto Joule per -C. il filo neutro l’accumulo di energia elettrica, sia in corrente continua che alter­ D. una qualunque coppia di fili nata E. il filo di fase E. Per calcolare l’energia termica prodotta basta conoscere la resi­ stenza elettrica del circuito 1254. [M] La corrente alternata a 50 Hertz che fluisce dalla rete italiana nelle nostre case, ha la proprietà: ► La potenza P dissipata, cioè il calore dissipato per unità di tempo,

A. B. C. D. E.

di alternare valori negativi e positivi arbitrari di riacquistare lo stesso valore 50 volte al secondo di essere continua e valere al massimo 50 Coulomb al secondo di valere al massimo 50 Ampere di riacquistare lo stesso valore 50 volte al minuto1256 *

è proporzionale alla potenza del circuito, data da P = I •V, e non dipende dal tipo di corrente, continuo 0 alternato, quindi vale B. 1260. L'effetto termico della corrente (o effetto Joule) si ha:

A. solo in presenza di intensità di corrente positiva B. solo in presenza di correnti alternate 1255. La tensione elettrica che è fornita alle case italiane è sinu­ C. anche in caso di corrente nulla soidale e viene brevemente denominata "a 220 Volt e 50 Hz". D. qualunque sia il verso della corrente Ciò porta a dire che: E. solo in presenza di correnti continue A. la frequenza della corrente è diversa da quella della tensione B. per la potenza P vale la formula: P = 220 •(Corrente) •cos(50°) ► Vedi quiz 1259. C. durante la semionda negativa non passa potenza D. i valori di cresta sono più alti di 220 Volt 1261. Se si dimezza la differenza di potenziale applicata agli E. il valor medio della tensione è pari a 220 Volt estremi di un conduttore ohmico, la potenza in essa dissipata: A. diminuisce di quattro volte EFFETTO JOULE E POTENZA ELETTRICA B. quadruplica C. raddoppia 1256. L’effetto termico della corrente elettrica 0 effetto Joule si D. resta costante. ha : E. diminuisce di due volte A. Solo in presenza di correnti alternate B. Con qualunque tipo di corrente ► La potenza dissipata obbedisce alla legge P = RI2, dove I è C. Solo in presenza di correnti continue l’intensità della corrente elettrica e R è la resistenza. Quindi se l di­ D. Solo per intensità di corrente elevate venta I/2, P diventa R(l/2)2 = RI2/4. 952

CAP. 9 . ELETTROSTATICA 1262. [V] Una stufetta elettrica assorbe dalla rete una potenza P = 2 kW se sottoposta alla differenza di potenziale di 200 V in corrente continua. Se si potesse au m entare la tensione dell'ali­ m entatore al valore di 400 V senza m utare la struttura della stu­ fa, la potenza assorbita risulterebbe: A. P B. P 2 C. 4P D. P/2 E. 2P ► Basta notare che la potenza P = V 2/R, quindi proporzionale al quadrato della differenza di potenziale. 1263. Una lam pada ad incandescenza da 120 w att ed uno scal­ dabagno elettrico da 1.500 w att sono alim entati dalla stessa tensione. Segue che: A. è più elevata la resistenza della lampada ad incandescenza B. è più elevata la resistenza dello scaldabagno elettrico C. le resistenze elettriche dei due apparecchi sono ie stesse D. non si può rispondere senza conoscere le correnti E. tutte le risposte precedenti sono errate ►

La potenza dissipata è P = R •I2 = V 2/R, dunque vale A.

1264. [V] Una resistenza attraversata da una co rrente di 5 A dis­ sipa per effetto joule 200 W . Se si radd oppia l'intensità della corrente, la potenza dissipata diventa: A. 400W B. 200 W

C. 100W D. 800W E. 30 0 W ► Da P = I2 • R si ha che la potenza è proporzionale al quadrato dell’intensità, quindi la potenza quadruplica se l’intensità raddoppia. 1265. Una resistenza R = 7 ohm dissipa per effetto Joule una potenza P = 28 W. D eterm inare la co rrente che circola all'interno della resistenza. A. 0,5 A B. 0,25 A C. 2 A D. 4 A E. 2 V ►

Da P = I2 •R si ha che I =J~ P /R = y / 2 8 W / 7 a = 2 A.

© Artquiz F IS IC A B. C. D. E.

7V 14 V 28 V 56 V

► La potenza dissipata è P = V •I, quindi si ottiene: V = P/l = 28 W/2 A = 14 V. 1268. Un ferro da stiro dissipa una potenza di 880 W . Se vien e alim entato da una ten sio n e di rete di 220 V, la co rrente I che lo attraversa e la sua resistenza elettrica valgono: A. I = 0,25 A; R = 55 Q B. I = 4 A; R = 55 Q C. I = 0,25 A; R = 880 Q D. I = 4 A; R = 880 Q E. nessuna delle risposte precedenti è corretta ► La potenza dissipata è P = V • I, quindi si ottiene I = P N = 880 W/220 V = 4 A. Poi da V = I •R si ricava R = V/l = 220 V/4 A = 55 Q.

1269. [M/O] Le potenze utilizzate dai seguenti elettrodomestici sono: P(ferro da stiro) = 1 Kw P(televisore) = 150 W P(lavatrice) = 2,5 kW P(forno elettrico) = 1.500 W Se vengono collegati alla rete domestica (220 V), quale degli elettrodomestici è attraversato da una corrente di intensità maggiore?

A. B. C. D. E.

Il televisore Sono attraversati tutti dalla stessa corrente Il ferro da stiro La lavatrice Il forno elettrico

► Da P = V •I segue I = P/V, dunque nei quattro casi proposti si ottiene che, essendo il denominatore comune, l’elettrodomestico con la potenza maggiore, la lavatrice, viene attraversato dalla corrente maggiore. 1270. [M] Per trasportare l’energia elettrica su lunghe distanze si utilizzano linee elettriche ad alta tensione che viene poi ridotta alla tensione di utilizzo nella rete urbana (220 V) da apposite centrali di trasformazione e distribuzione. Qual è il principale motivo di tale scelta?

A. B. C. D.

Si riducono le possibilità di allacciamenti illegali alla rete Si riducono i costi di generazione dell’energia elettrica Si riducono le dispersioni di elettricità nell'atmosfera A parità di energia elettrica trasportata, si aumenta la corrente circolante E. A parità di energia elettrica trasportata, si riduce la dissipazione termica

1266. Se, in un circuito chiuso co stituito da una batteria, una resistenza e un conduttore, la corrente è uguale a 2 A e la resi­ stenza totale è uguale a 10 ohm , allora la potenza dissipata dalla resistenza è pari a: A. 20 W B. 5 W ► Basta ricordare che la potenza dissipata vale P = V2/R = R •I2.127* C. 4W D. 40 W 1271. [M /O/PS] Una resistenza di 2 ohm è attraversata da una E. 200 W co rrente e la potenza svilup pata è di 18 W. Q uanto vale la d iffe­ renza di potenziale ai capi della resistenza? ► P = I2 •R = (2 A)2•10 Q = 40 W. A. 4,5 V B. 6 V 1267. Una resistenza percorsa da una co rre n te I = 2 A dissipa C. 1,8 V per effetto Joule una potenza P = 28 W . D eterm inare il valore D. 36 V della ten sio n e ai capi della resistenza. E. 9 V A. Non è possibile rispondere perché non si conosce il valore della resistenza ► Vale P = V 2/R, quindi V = V P R = V l 8 W » 2 f t = 6 V.

953

F IS IC A © Artquiz 1272. Uno scalda-acqua elettrico da 1100 W che lavora a 220 V: A. produce più di 1 kcal/s B. ha una resistenza di 44 ohm C. consuma 1,1 kWh al s D. ammette 0,5 A E. ammette 11 A

CAP. 9. ELETTROSTATICA ► Dopo le trasformazioni si ottiene una potenza di circa 100 W/m2 (2 0 % di quella solare), e quindi una intensità di corrente per unità di superficie pari a (100 W/m2)/200 V = 0,5 A/m2. Quindi, in un metro quadrato di superficie si ha 0,5 A.

1277. Una resistenza da 4 0 viene collegata ai capi di una batte­ ria da 12 V; la potenza dissipata in queste co ndizioni sarà: ► Da P = V2/R si ricava R = V 2/P = (220 V)2/ 1 100 W = 44 Q. A. 144 VA B. 5 7 6 W 1273. Con un fornello di resistenza R, cui è applicata una te n ­ C. 36 W sione (o differenza di potenziale) V, si vu ole fare bollire un litro D. 1 4 4 J d ’acqua. Il tem po necessario è proporzionale a: E. 5 7 6 J A. 1/V B. R ► Si ha P = V2/R = (12 •V)2/4 Q = 36 W. C. V 2 1278. Ai m orsetti di due resistenze Ri e R 2 sono applicate rispet­ D. V tivam ente le differenze di potenziale elettrico V i e V 2 . Si sa che: E. R 1/2 R i vale due volte R 2 e inoltre V i vale un m ezzo di V 2 . Che rela­ ► La potenza P è pari a L/At = P = V 2/R, da cui At = L •R/V2, come zione c'è tra le potenze Pi e P 2 dissipate risp ettivam ente da Ri e R 2 per effetto Joule? in B. A. Pi = (8 ) P 2 1274. [O] Una batteria ideale fornisce una differenza di p otenzia­ B. Pi = (1/8) P2 le di 6 V. Se tra i term inali viene collegata una resistenza di 24 C. Pi = (1/4) P2 D. Pi = (4) P 2 ohm , quale sarà la potenza dissipata per effetto Joule? A. 84 W E. Pi è uguale a P 2 B. 0,3 W ► Vale Pi = V i2/R i = (V 2/2) 2/2R 2 = V 22/ 8 R 2 = (V 22/R 2) /8 = P 2/8 . C. 1,5 W D. 9W 1279. Due fili cilindrici A e B di ram e u gualm ente lunghi sono E. 3 W percorsi dalla stessa corrente elettrica. Il d ia m e tro del filo B è dopp io di quello del filo A. Detta P a la potenza dissip ata dal filo ► P = V 2/R = ( 6 v)2/24 Q = 1,5W . 12756 * A per effetto Joule e P b la potenza dissip ata dal filo B: 1275. [M/O] La differenza di potenziale elettrico ai capi di una A . P b = 4 • P a lam padina è co stante e pari a 100 V. Per un periodo di tem po B. bisogna conoscere la resistività del rame pari a 1000 s la lam padina assorbe una potenza elettrica di 160 C. P b = P a / 4 W . Sap endo che la carica dell’elettrone è 1,60 • 10'19 C, quanti D. P b = P a / 2 elettroni si può ritenere abbiano attraversato una sezione tra ­ E . P b = 2 • P a sversale del filo che alim enta la lam padina nell’intervallo di ► Dalla formula della seconda legge di Ohm: R = pl/A, si ha che la tem po co nsiderato? resistenza R b di B e pari a R a / 4 (essendo l’area del cerchio propor­ A. 10 23 zionale al quadrato del raggio e quindi del diametro). Ora la potenza B. 10 -16 dissipata P è pari a I2 •R, quindi segue la tesi in C. C. 1022 D. 1,60 •10 22 1280. Indicando con R la resistenza elettrica di un conduttore, con E. 6,02 •10 23 V la differenza di potenziale applicata agli estrem i e con I la cor­ ► Da P = V • I segue che I = P/V = 160 W/100 V = 1,6 A. Ora, dopo rente che lo percorre, la potenza dissip ata per "effetto Jo u le” è: t = 1 0 0 0 s, la quantità di carica che ha attraversato il filo è pari a A. P = V •R 2 Q = I •t = 1,6 A • 1000 s = 1600 C. Dunque il numero di elettroni che B. P = V •R ha attraversato il filo è pari a 1600 C /1 ,60 •1 0~19 C = 1 022. C. P = I •R 2 D. P = V •R •I E. P = V •I 1276. [V] Un pannello fotovoltaico è un generatore di corrente 1281. [V] Una resistenza è alim entata da una ten s io n e di 220 volt elettrica continua. Supponiam o che la potenza della radiazione lum inosa so lare incidente sia di circa 500 W /m 2, che, dopo o p ­ e una corrente di 3000 mA. Q uanta potenza dissipa? portune trasform azioni m ediante apparati elettronici, sia d is p o ­ A. 75 W nibile una co rrente incognita, alla ten sio n e continua di 200 V, e B. 12 0 0 J che glob alm ente si abbia un rendim ento energetico del 20% . C. 660W D. 660.000 W Possiam o dedurre che: E. 660J A. la corrente ottenibile da 1 metro quadro di pannello è circa 0,5 A B. la resistenza elettrica di un metro quadro di pannello è circa 320 ► Da P = V •I si ricava P = 220 V •3000 mA = 220 V •3 A = 660 W. Ohm C. la corrente ottenibile da 1 metro quadro di pannello è circa 2,5 A 1282. C onoscendo la corrente elettrica I e la differenza di poten­ D. i dati forniti non consentono di calcolare la corrente disponibile E. la resistenza elettrica di un metro quadro di pannello è circa 80 ziale A V ai capi di una resistenza, è p o ssib ile calco lare il calore in essa dissipato in un intervallo di tem po prefissato? Ohm

954

CAP. 9. ELETTROSTATICA A. B. C. D. E.

No, occorre conoscere il materiale di cui è fatta la resistenza No, occorre conoscere il valore della resistenza Si No, occorre conoscere la temperatura iniziale della resistenza Nessuna delle soluzioni proposte

► Sia A tta le intervallo di tempo, e si indichi con Q il calore. Allora, essendo la potenza P = Q/At, si ha che P = A V • I, da cui Q = A V • I • At.12834567*

© Artquiz F IS I C A sezione (costante) unitaria, di lunghezza qualsiasi D. Come la resistenza elettrica di un filo di tale materiale avente lunghezza unitaria e sezione (costante) unitaria E. Come la resistenza meccanica alla deformazione di un filo di tale materiale

1288. La resistenza di un conduttore ohmico: A. B. C. D. E.

diminuisce alPaumentare della temperatura aumenta alPaumentare della conducibilità del conduttore aumenta alPaumentare della resistività del conduttore diminuisce alPaumentare della lunghezza del conduttore aumenta alPaumentare della sezione del conduttore

1283. La formula che esprime l'energia E dissipata in una resi­ stenza R in un tempo t, quando alla resistenza è applicata una tensione V, è: E = V2 • t/R. Se V = 0,2 volt, R = 0,10 Q, e t = 102 secondi. Dire quanto vale E: ► Vedi quiz 1287, ed in particolare nota la seconda legge di Ohm:

A. B. C. D. E.

E = 4 •10-6J 40.000 J E =4J E = 4 •IO3J E = 4.000 J

R = pl/A, dove R è la resistenza, p la resistività, I la lunghezza e A la sezione del filo.

1289. La resistenza elettrica di un filo conduttore di lunghezza I e sezione S

► Basta eseguire i calcoli sostituendo i valori nella formula. 1284. [M] Si abbia un conduttore di estremi A e B percorso da una corrente continua di intensità i e sia V la differenza di po­ tenziale tra A e B. Detta R la resistenza del conduttore, l'energia W dissipata in un tempo t nel conduttore è data dalla formula:

A. B. C. D. E.

W= iVt/R W= i2Rt W= iV/t W= V2Rt W= iVRt

1285. Una resistenza attraversata dalla corrente: aumenta il voltaggio si scalda si raffredda si contrae di volume assorbe elettroni

► Dalla formula della seconda legge di Ohm di cui al quiz 1288 si ricava che la resistenza R è inversamente proporzionale alla sezione del filo S. Quindi vale la E.

A. B. C. D. E.

la stessa direttamente proporzionale al quadrato della rispettiva resistenza inversamente proporzionale al quadrato della rispettiva resistenza inversamente proporzionale alla rispettiva resistenza proporzionale alla rispettiva resistenza

► Vale la legge di Ohm: I = V/R.

1291. Se si quadruplica la corrente che attraversa un conduttore elettrico, la differenza di potenziale ai capi del conduttore:

1286. [MA/] La potenza dissipata da un conduttore ohmico di resistenza elettrica R è data dalle formule W = VI = I2 R = V/2/R. Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? A. La resistenza del conduttore aumenta proporzionalmente al qua­ drato della tensione applicata B. La resistenza del conduttore non dipende né dalla tensione né dalla corrente C. Raddoppiando la tensione applicata al conduttore la potenza dis­ sipata raddoppia D. La resistenza del conduttore diminuisce proporzionalmente al quadrato della corrente che lo attraversa E. Raddoppiando la corrente che passa nel conduttore la potenza dissipata raddoppia ►

aumenta alPaumentare di S diminuisce alPaumentare di I resta costante alPaumentare di I aumenta al diminuire di I diminuisce alPaumentare di S

1290. Alcuni conduttori sono collegati in parallelo. La corrente che attraversa ciascuno di essi è:

► Segue da quiz 1282 e dal fatto che V = i •R. A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

Vedi quiz 1287 e 1288.

RESISTENZE

A. B. C. D. E.

rimane costante si riduce di un fattore 4 si dimezza quadruplica triplica

► Vale la legge di Ohm: V = R • I, quindi V è direttamente proporzio­ nale a I.

1292. La resistenza di un conduttore ohmico è:

A. B. C. D. E.

indipendente dalla tensione direttamente proporzionale alla corrente indipendente dalla temperatura direttamente proporzionale alla tensione indipendente dalla sua natura

► Vedi quiz 1287 e 1288.

1287. [M] Come si definisce la resistività elettrica di un materiale?

1293. La resistenza di un conduttore è:

A. Come la resistenza elettrica di un filo di tale materiale avente lunghezza unitaria, con sezione qualsiasi B. Come la resistenza termica alle alte temperature di un filo di tale materiale C. Come la resistenza elettrica di un filo di tale materiale avente

A. inversamente proporzionale alla temperatura B. direttamente proporzionale al numero atomico C. direttamente proporzionale alla sua lunghezza D. direttamente proporzionale alla corrente che lo percorre E. inversamente proporzionale alla sua lunghezza 955

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

F IS I CA © Artquiz

► Vale la seconda legge di Ohm: R = pl/A.

E. 4r

1294. Dato un filo di rame rettilineo isolato, se ne cambi la forma ► Dal quiz 1288 abbiamo la seconda legge di Ohm: R = pl/A. Quindi, se r2 è il raggio della seconda resistenza, pl/nr2 = (pl/Trr22)/2, piegandolo ad S:

A. B. C. D. E.

la resistività del materiale è cambiata la massa di rame viene modificata la resistenza elettrica del filo è invariata • è variato il volume del materiale la resistenza elettrica del filo è modificata

segue r2= r22/ 2 e r2 = r •V2. 1300. [V] Un filo di alluminio ha una sezione di 1,0 • 10~6 m2. il filo è lungo 16,0 cm ed ha una resistenza pari a 4,0 • 10'3 Q. Qual è la resistività dell’alluminio di cui è fatto questo filo?

A. 2,5 •10'6Qm ► Vale infatti la seconda legge di Ohm, ossia R = pl/A, dove p è la B. 6,4 •106Qm resistività, I la lunghezza del filo (che anche se piegato ad S non va­ C. 6,4 •104Qm ria) e A la sezione. D. 2,5 •10-8 Qm E. 2,5 •10'5Qm 1295. All'aumentare della lunghezza, la resistenza elettrica di un conduttore di sezione costante:

A. B. C. D. E.

aumenta 0 diminuisce a seconda della resistività del materiale diminuisce aumenta aumenta nel rame e diminuisce nell'alluminio non varia

► Vedi quiz 1287 e 1288. 1296. Se il diametro di un conduttore viene dimezzato, la sua resistenza:

A. B. C. D. E.

rimane costante diventa la quarta parte diventa 4 volte maggiore dimezza raddoppia

► Dalla seconda legge di Ohm: R = pl/A da cui si ottiene p = A •Rii. Con i dati del testo la resistività è: p = 1,0 •IO"5m2 •4,0 •10-3Q 70,16 m= 2,5 •1(L8Qm. 1301. Attraverso un filo di rame lungo 10 m passa una corrente di 8 A. Dimezzando la lunghezza del filo e mantenendo costante la differenza di potenziale ai suoi capi, l'intensità di corrente:

A. B. C. D. E.

diventa di 64 A diventa di 16 A diventa di 4 A diventa di 2 A rimane invariata

► Per la seconda legge di Ohm, la resistenza di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza I e inversamente pro­ porzionale alla sua area trasversale A, ossia R = p •l/A, dove p è la ► Vedi quiz 1287 e 1288 e osserva che l'area del cerchio è rrr2, resistività. Ora, dimezzando la lunghezza si dimezza la resistenza, così la corrente I = V/R diventa I’ = V/(R/2) = 2I. quindi proporzionale al quadrato del raggio (e del diametro). 1297. All’aumentare della sezione di un conduttore di lunghezza 1302. La resistenza in un conduttore metallico: costante, la sua resistenza elettrica: A. resta costante all'aumentare della temperatura

A. B. C. D. E.

aumenta nel rame e diminuisce nell'alluminio diminuisce non varia aumenta le indicazioni fornite non sono sufficienti a formulare una risposta

B. C. D. E.

aumenta con la temperatura è nulla diminuisce con la temperatura è sempre infinita

► Vedi quiz 1287, ed in particolare nota che la seconda legge di 1303. [O/PS] Due resistenze elettriche (di valore diverso) si di­ Ohm: R = pl/A dice che la resistenza è inversamente proporzionale cono collegate in parallelo se: A. sono sempre caratterizzate da identiche dissipazioni di corrente alla sezione.129 * 8 elettrica B. gli estremi dell'una sono collegati agli estremi dell'altra in modo 1298. Di quale fattore si deve aumentare il diametro di un filo tale che sono soggette a una stessa differenza di potenziale elet­ conduttore per far diminuire la sua resistenza di un fattore 2? trico A. 1/TT C. hanno un solo estremo ( 0 morsetto) in comune B. V 2 " D. sono sempre caratterizzate da identiche dissipazioni di energia C. 2 elettrica (a parità di tempo) D. 2tt E. sono sempre percorse dalla stessa intensità di corrente E. 4 ► Vedi quiz 1287,1288 e 1296.

1304. La resistenza equivalente a due resistenze in parallelo è:

A. minore della più piccola 1299. Due fili di rame hanno la medesima lunghezza, ma la resi­ B. uguale alla più piccola delle due stenza elettrica del primo filo è il doppio di quella del secondo. C. uguale alla media tra i valori delle due resistenze Indicato con r il raggio del primo filo, il raggio del secondo filo D. uguale alia più grande delle due E. maggiore della più grande vale: A. r/2 ► Vale che Rtot = (R i * R2 )/(Ri + R2). Quindi se, ad esempio, B. r>V2 R i < R2, allora Rtot = R i *[R2 /(Ri + R2)] e chiaramente il termine C. r/V2 [R2/(R i + R 2) ] < 1 . D. 2r 956

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CAP. 9. ELETTROSTATICA

1305. Si considerino due resistenze elettriche collegate in paral­ E. 5 kV lelo. La resistenza totale: A. è la somma delle due resistenze ► Si tratta di due resistenze in parallelo, la cui resistenza equivalen­ B. si misura in watt te è R = 1/(1/10 kOhm + 1/10 kOhm) = 5 kOhm. Per la prima legge di Ohm la caduta di potenziale è i •R = 1 A •5 kOhm = 5 kV. C. è proporzionale alla differenza di potenziale D. è inferiore alla più piccola delle resistenze E. è inversamente proporzionale alla differenza di potenziale 1311. [V] Un circuito elettrico è costituito da tre resistenze col­ legate in parallelo. Le prime due hanno un valore di 20 e 40 Ohm ► Vedi quiz 1304. rispettivamente, mentre il valore resistivo della terza è ignoto. Misurando la resistenza totale del circuito si ricava un valore di 1306. La resistenza totale offerta da due resistenze uguali poste 12 Ohm. Qual è il valore più probabile della terza resistenza? in serie è, rispetto a quella offerta da ciascuna delle due singo­ A. 48 Ohm larmente: B. 240 Ohm A. maggiore C. 120 Ohm B. due resistenze uguali non possono essere poste in parallelo D. 32 Ohm C. minore E. 72 Ohm D. uguale E. nessuna delle precedenti risposte è corretta ► Si deve risolvere l’equazione 1/Req= 1/12 0 = 1/x + 1/20 O + 1/40 O, da cui 1/x = (10 - 6 - 3)/120 Q e quindi x = ► Vale che Rtot = Ri + R2 . 120 Q. 1307. [V] In un circuito elettrico alimentato da una batteria sono inserite due resistenze in parallelo. Perché la corrente erogata dalla batteria è la somma delle correnti che attraversano le sin­ gole resistenze?

A. B. C. D. E.

1312. [M] Ad una batteria da automobile da 12 V vengono colle­ gati in serie 2 elementi resistivi così costituiti: 1 Due resistenze da 60 e 120 Ohm collegate tra loro in parallelo 2 Una resistenza da 40 Ohm Per il principio di conservazione della carica elettrica Trascurando la resistenza dei conduttori, qual è il valore più Perché gli elettroni hanno carica negativa probabile della corrente circolante nel circuito? Perché si conserva l'energia cinetica degli elettroni A. 960,0 mA Perché l'effettoJoule nel circuito è nullo B. 66,6 mA Perché la differenza di potenziale erogata dalla batteria è costan­ C. 600,0 mA te nel tempo D. 150,0 mA E. 54,5 mA

1308. La resistività: 1) è uguale per tutti i materiali; 2) varia con la temperatura; 3) non varia con la temperatura; 4) è diversa per ogni materiale. Riguardo alle precedenti affermazioni, si può asserire che:

A. B. C. D. E.

è corretta solo la 4) è corretta solo la 1) è corretta solo la 3) sono corrette la 1) e la 3) sono corrette la 2) e la 4) ESERCIZI RELATIVI ALLE RESISTENZE

1309. Ponendo in serie 2 resistenze di 5 ohm, la resistenza totale:

A. B. C. D. E.

vale 10 ohm vale 25 ohm vale 2,5 ohm rimane pari a 5 ohm non è possibile rispondere perché non viene indicata la corrente che attraversa le resistenze

► Le resistenze in 1 danno una resistenza equivalente pari a: R i = 60 * 120/(60 + 120) Q = 40 O. Infine Ri + 40 O = 80 O, da cui 1 = 12 V/80 Q = 0,15 A = 150 mA. 1313. [M/O] Se un circuito, formato da due resistenze Ri e R2 , viene collegato a un generatore di tensione continua a 10 V, dissipa 20 W. Qual è una possibile configurazione del circùito?

A. B. C. D. E.

Ri = 2 O, R2 = 2 Q, in parallelo Ri = 6 Q, R2 = 30 O, in parallelo Ri molto grande, R2 circa 5 O, in serie Ri = 3 O, R2 = 2 O, in parallelo Ri = 10 O, R2 = 10 Q, in serie

► Si dimostra che l'opzione B soddisfa le condizioni poste, infatti si ha che la resistenza equivalente Req = 6 O •30 O/(6 O + 30 Q) = 5 Q verifica l’uguaglianza 20 W = (10 V)* 2134 /5 Q. Naturalmente è neces­ * sario eseguire i calcoli per ognuna delle risposte proposte al fine di individuare la risposta esatta. 1314. [V] Una resistenza R1 = 5 Q e una seconda resistenza R2

► Dalla formula per ie resistenze in parallelo, Req = Ri + R2 , si ottie­ ignota, collegate in serie, dissipano 10 W se collegate a un ge­ neratore di tensione continua da 20 V. Quanto vale R2? ne che la resistenza equivalente vale Req= 5 Q +5 Q = 10 D. A. circa 5,7 O 1310. Una corrente di 1 A entra in un nodo A da cui si dipartono B. 35 Q 2 rami che contengono ciascuno 1 resistore di 10 kOhm. I due C. circa 3,3 0 rami si congiungono poi in un nodo B. Quale è la caduta di po­ D. 1 O E. 15Q tenziale tra il punto A e il punto B? A. 10 V ► Per le resistenze in serie vale che Rtot = R i + R2. Dovendo essere B. 5V Rtot = V2/P = (20 V)2/10 W = 40 O, si conclude che: C. Nessuna risposta è corretta R 2= Rtot - R i = 40 O - 5 O = 35 O. D. 10 kV 957

FISICA ©Artquiz

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

1315.11 valore della resistenza da aggiungere in parallelo alla resistenza di carico R di un circuito elettrico per ridurne il valore a 1/3 è:

A. B. C. D. E.

l2

R/3 R 2R R/4 R/2

► Vedi quiz 1304, in particolare se Rtot = (R • R2)/(R + R2) = allora R2/(R + R2) = 1/3, da cui 3R2 = R + R2 e dunque R2 = R/2.

V R / 3,

h

ab

V

cd

Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA?

A. h = I2 + b B. La resistenza equivalente tra CD è uguale a (1/2) R

C. h = l2 = l3 1316. [M] Il valore della resistenza da aggiungere in parallelo alla D. La corrente totale tra i morsetti CD è doppia di h resistenza di carico R di un circuito elettrico per ridurne il valore E. La potenza dissipata tra i morsetti AB è metà di quella dissipata tra i morsetti CD a 1/3 è:

A. B. C. D. E.

R/2 2 •R 3-R R R/4

► In un circuito in parallelo la resistenza finale vale: R’ = R •Ri/(R + Ri). Se R’ deve valere R/3, allora R/3 = R •Ri/(R + Ri); 1/3 = Ri/(R + Ri) e 3Ri = R + Ri, da cui Ri = R/2.

► Si ha che h = V / R , mentre I2 + b = V / R ’ = V / R ’ , dove R’ = R •R/(R + R) = R/2. Quindi I2 + b = V / ( R / 2 ) = 2h, e quindi A è falsa. ab

cd

ab

ab

1320. Se si pongono in parallelo una resistenza di 1 Ohm e una di 360 Ohm, la resistenza equivalente sarà:

A. B. C. D. E.

minore di 1 Ohm pari a 361 Ohm maggiore di 360 Ohm identica alla resistenza minore di valore compreso fra 1 e 360 Ohm

1317. Un pezzo di circuito elettrico ha resistenza R. Volendo portare la resistenza ad un valore pari a R/2 occorre aggiungere ► Si ha che Requiv = 1 Q •360 0/(1 Q + 360 Q) < 1 Q in quanto il una resistenza termine 360 0/(1 Q + 360 Q) = 360 0/361 Q è ovviamente minore

A. B. C. D. E.

di valore R in serie di valore R in parallelo di valore -R/2 in serie di valore R/2 in parallelo di valore 2R in serie

d ii 1321. [V] Siano date 2 resistenze elettriche (ohmiche) R a e R b , con R b > R a # 0. Quando poste in serie la resistenza equivalente valga Rs; quando poste in parallelo la resistenza equivalente valga Rp. Quale tra le seguenti relazioni è possibile?

► Come nel quiz 1316, in un circuito in parallelo la resistenza finale vale R’ = R • Ri/(R + Ri). Se R’ deve valere R/2, allora R/2 = A. R •Ri/(R + Ri); 1/2 = Ri/(R + Ri) e 2Ri = R + Ri, da cui Ri = R. B. C. D. 1318. Una lampadina di resistenza R è attraversata da una cor­ E. rente i. Quale resistenza bisogna inserire in parallelo perché la corrente diventi 2i?

A. B. C. D.

2R R R/2 Qualunque resistenza venga inserita in parallelo, la corrente di­ minuisce E. 4R

► Si ha che Rp = R a •R b/(R a + R b) < R a , mentre R s = R a + R b > R b . Dunque Rp < R a < R b < Rs. 1322. Due resistenze elettriche Ri e R2 , di UGUALE valore sono collegate in PARALLELO tra i morsetti di un generatore che for­ nisce una tensione COSTANTE V. Indichiamo con I (parallelo) la corrente elettrica erogata dal generatore in queste condizioni. Le due resistenze uguali sono successivamente collegate in SERIE tra di loro e ai morsetti dello stesso generatore. La cor­ rente erogata viene ora indicata con I (serie). Che relazione c'è tra I (serie) e I (parallelo)?

► Sia r la resistenza da aggiungersi in parallelo. Allora si ha che la nuova resistenza equivalente vale R’ = R •r/(R + r). Sia V il voltaggio e quindi I = V/R. Dunque si richiede che 2! = 2V/R = V/[ R •r/(R + r)] = [(R + r)/r]*(V/R), da cui si deduce che 2 = (R + r)/r, cioè 2r = R + r A. da cui B.139 B. C. D. 1319. [V] Ai morsetti A e B della resistenza R è applicata una E. differenza di potenziale V ab, che produce una corrente h. Una uguale differenza di potenziale V cd = V ab è applicata ai morsetti C e D di due resistenze in parallelo, ciascuna pure di valore R, che sono percorse rispettivamente da due correnti I2 e b.

958

Rs < Rp Rs = Rp Rs > Rp Rp > R b Rs < R a

I (serie) = (1/2) I (parallelo) I (serie) = 2*1 (parallelo) I (serie) = (1/4) •I (parallelo) I (serie) = 1*1 (parallelo) I (serie) = 4 •1 (parallelo)

► Sia R i = R2 = R, quindi Rparaiieio = R •R/(R + R) = R / 2, da cui I (parallelo) = V /(R /2) = 2V /R . Invece Rserie = R + R = 2R, da cui I (serie) = V / 2R = (2V /R )/4 = I (parallelo)/4. Dunque vale C.

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

© Artquiz F IS IC A

1323. [M/0] Quando due resistenze elettriche (rispettivamente uguali a R e 4R) sono collegate in serie, la resistènza equivalen­ te della combinazione è pari a 50 D. Se le medesime resistenze fossero collegate in parallelo, quale sarebbe la resistenza equi­ valente?

A. 8Q B. 32 0 C. 10 0

1328. [0] In un circuito elettrico vi sono una pila da 10 Volt e due resistenze in serie Ri e R2 . Se la potenza totale è 50 watt e R2 = 3 • Ri, quanto vale Ri in ohm?

A. B. C. D. E.

64/7 64/14 128/7 1/2 1

D. 50 0

E. 12 0 ► Rserie = R + 4R = 5R = 50 0 da cui R = R •4R/(R + 4R) = 4R /5 = 4 •10 05 = 8 O

► Si ha P = V2/R, da cui R = Ri + R2 = 4Ri = V2/P = (10 V)2/50 W = 2 0 da cui Ri = 0,5 O 10 Q Inoltre Rparaiieio =

1329. Un muscolo con una resistenza di 40 f i deve essere attra­ 1324. [V] Due resistori, di resistenza R e 4R, sono connessi in versato da una corrente di 100 mA; possedendo un generatore serie in modo da ottenere una resistenza totale di 100 Q. Questi di 20 V è necessario: due resistori vengono ora connessi tra di loro in parallelo in un A. collegare un'estremità del muscolo con una presa di terra circuito a corrente continua. Qual è ora la resistenza risultante?

A. B. C. D. E.

B. C. D. E.

25 Q 625 Q 400 Q 16 fi 20 fi

► Da V = I •R si ricava R = V/l = 20 V/100 mA = 20 V/0,1 A = 200 fi quindi vale E.

► Si veda il quiz 1323. 1325. Siano Ri, R2, R3, tre resistenze in serie; V i, V2, V3, e ii, ii, rispettivamente le d.d.p. e le intensità di corrente. Si ha:

mettere in parallelo al muscolo una resistenza di 10 fi mettere in parallelo al muscolo una resistenza di 40 fi mettere in serie ai muscolo una resistenza di 40 fi mettere in serie ai muscolo una resistenza di 160 fi

Ì3,

A. V = Vi +(V2- Va) ; i = il + (Ì2 - is) B. V = Vi = V2= Va ;i = ii = i2 = ia C. V = Vi + V2 + V3 ;i = ii = Ì2 = Ì3 D. V = Vi + V2 + V3 ;i = ii + Ì2 + Ì3 E. V = Vi = V2= V3; i - h + Ì2 + Ì3

1330. [O] Dato il circuito di figura in cui Ri = 10 fi, R2 = R3 = 20 fi, = 10 volt, V b = 0, allora:

Va

Ri A — AA/V1

A. B. C. D. E.

entrambe di 3 A 1 A la prima e 2 A la seconda 1 A la prima e 0,5 A la seconda entrambe di 1 A 2 A la prima ed 1 A la seconda

t

R2 v/X /X /^ — 1

I—

► Infatti, nelle resistenze in serie, le cadute di potenziale si somma­ no e la corrente è la stessa per ogni tratto di filo elettrico. 1326. Due resistenze, rispettivamente da 1 f i e 2 f i sono collega­ te in serie fra loro e connesse ad una batteria da 3V. Saranno quindi attraversate da una corrente di:

m

B R3

A. B. C. D. E.

ia corrente complessiva è 10/40 A le 3 resistenze equivalgono a una resistenza totale di 30 fi Vm= 5V Vm= (40/50) •10 V la potenza complessiva è 100/30 W

► Dal punto IVI al punto B la resistenza equivalente è R mb = R2 •R s/(R 2 + Ra) = 20 fi- 20 fi(20 fl+ 20 fi = 10 fi Ora Ri e R mb si possono considerare in serie, dunque la resistenza finale è R = ► La resistenza totale è di 1 D + 2 f i = 3 f i A questo punto dalla Ri + R mb = 10 Q+ 10 fi= 20 fi da cui I = V ab/R = 10 V/20 fi= 0,5 A, legge di Ohm si ha I = V/R = 3V/3 Q= 1 A. Chiaramente la corrente e quindi la differenza di potenziale V am = I •Ri = 0,5 A •10 fi= 5 V. è comune ai due resistori perché posti in serie, quindi tanta carica passa attraverso il primo, tanta ne passa attraverso il secondo (nella stessa unità di tempo). 1327. In un circuito due resistenze, rispettivamente da 10 e 20 ohm, sono connesse in parallelo ad un generatore ideale da 12 V. La potenza totale sviluppata dal circuito è circa:

A. B. C. D. E.

36 W 18 W 21 W 6W 12 W

► La resistenza totale è di 10 fi •20 fi(10 fi + 20 fi = 20/3 fi A questo punto si ha P = V2/R = (12V)2/(20/3 f i = 21 W.

1331. Il cuore di un animale, di resistenza R = 50 fi, viene stimo­ lato con l’applicazione alle sue estremità da una differenza di potenziale AV = 5 V. Disponendo solamente di una pila da 9 V, quale resistenza occorre applicare ?

A. 25 fi B. 0,1 fi C. 10 f i

D. 20 fi E. 40 fi ► L'intensità di corrente richiesta è V/R = 5 V/50 fi= 0,1 A. Ora la differenza di potenziale deve calare di 4 V, quindi si deve applicare una resistenza R’ tale che 4V = 0,1 A •R’, da cui R’ = 40 fi 959

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

FISICA ©Artquiz 12V

1332. [IVI] Nel circuito in figura le lampade A e B hanno le stesse caratteristiche e sono separate da un resistere di resistenza Ri, In un secondo momento, il resistore è sostituito con un altro di resistenza R2 < Ri.

Come brillano le lampade nei due casi, quando sono attraversa­ te dalla corrente elettrica?

A. B. C. D. E.

Con la resistenza R2 , A brilla più di B In entrambi i casi A brilla come B Con la resistenza Ri, A brilla meno di B Con la resistenza R2 , A brilla meno di B Con la resistenza Ri, A brilla più di B

Quale opzione mostra la lettura dei tre strumenti? (Si assuma che gli amperometri hanno resistenza trascurabile e una corren­ te trascurabile passa attraverso il voltmetro).

A. X = 1,0 A;Y= 0,0 A; ► La “brillantezza”dipende dalla corrente elettrica l, la quale è ugua­ B. X = 2,0 A;Y= 0,0 A; le per entrambe le lampadine (benché h è diversa da I2), quindi vale C. X = 1,0A; Y = 2,0 A; Z= 8,0 V B. D. X = 1,0A; Y = 2,0 A; Z= 6,0 V E. X = 3,0A; Y = 6,0 A; Z= 12,0 V

Z Z

= 12,0 V = 4,0 V

1333. Qual è l’intensità di corrente che passa attraverso un con­ duttore che ha la resistenza di 1 ohm se ai suoi estremi è appli­ cata la differenza di potenziale di 0,5 volt:

► Y misura l’intensità di corrente che percorre il circuito che è ugua­ le a V/R. La R totale è data dalla somma di 4 Q più la resistenza A. 2 Ampere somma delle due resistenze in parallelo ed è quindi 4 Q+ 2 Q= 6 Q B. 1 Coulomb V è 12 volt, quindi Y misura 1 = 12 V/6 O = 2 A. X deve misurare C. 0,5 Ampere un’intensità di corrente metà dell’intensità di corrente che passa D. 100 Ampere nell’intero circuito perché le due resistenze in parallelo sono uguali, E. 1 volt quindi 1 A. Z misura la differenza di potenziali ai capi della resistenza da 4 - q mentre la resistenza totale del circuito è di 6 Q Quindi la ► Si ha che I = V/R = 0,5 V/1 Q= 0,5 A. differenza di potenziale misurata da Z sarà i 2/3 della differenza di potenziale totale cioè 12 V •2/3 = 8 V, dato che è sufficiente ad iden­ 1334. Calcolare l’intensità della corrente elettrica che circola all' tificare la risposta corretta. interno di una resistenza da 3 ohm, ai cui capi sia applicata una differenza di potenziale pari a 24 V.

A. B. C. D. E.

2,8 A 125 A 16 A 72 A 8A

1337. Tre resistori sono connessi ad una batteria a 20 V. Uno dei resistori è variabile. 20

v

► Vale la legge di Ohm: I = V/R = 24 V/3 Q= 8A. 1335. Dato il circuito di figura in cui ciascuna delle 4 resistenze ha valore 30 Ohm e la d.d.p. fra A e B vale 10 Volt, possiamo La resistenza del resistore variabile è gradualmente aumentata affermare che: da zero a 5 ohm. Quale grafico mostra come varia la corrente A B della batteria ai variare della resistenza (R) del resistore variabile? A ,A

A. B. C. D. E.

lo schema è impossibile la potenza dissipata è 2 Watt la resistenza equivalente è 120 Q la resistenza equivalente è 65 Q la corrente verso B vale 2 Ampere

► La resistenza equivalente è pari a: (30 Q+ 30 Q •30 Q[(30 Q+ 30 Q + 30 q + 30 0= 20 Q+ 30 Q = 50 Q quindi P = V2/R = (10 V)2/50 Q = 2 W. A. E B. A

1336.11 circuito mostrato contiene tre resistenze identiche, due C. C amperometri X e Y e un voltmetro Z. La resistenza interna della D. B batteria è trascurabile. E. D

960

B

M

C

© A rtquiz FISICA

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

► La resistenza equivalente iniziale è data da: Reti = 5 Q •10 Q/(5 Q + 10 Q) = 10/3 Q e quindi la corrente iniziale è I = 20 V/Req = 6 A, pertanto le risposte B, C e D vanno scartate. Alla fine la resistenza equivalente sarà: Req = 10 0*10 Q/(10 Q + 10 O) = 5 Q e quindi la corrente finale sarà I = 20 V /R eq = 4 A, come nel grafico A. 1338. [O] Tre resistenze Ri R2, e R3 sono inserite in un circuito, tra i punti P e Q, come indicato nel grafico. Qual è la resistenza totale del tratto di circuito PQ, supponendo trascurabile la resi­ stenza dei tratti di filo conduttore che connettono le resistenze con i punti P e Q e le resistenze tra loro?

i—l T IT 1— 1

Ri

p^UTrA. R = B. R =

1 Rj

1

+— +— k2 k3 R 2+ R 3

+ Ri R2R3 C. R == Ri + — + — r2 r3 D. R == Ri + r2r3 R 2+R 3 E. R == Ri + R2 R;

R2

Rs

Q

C. 0,2 Q D. 110/4 0 E. 5 0 ► Si usa la formula 1/Req= 1/10 0+ 1/20 0+ 1/40 0+ 1/40 O 8/40 0= 1/5 O Quindi Req= 5 O 1342. Due resistenze di 10 ohm ciascuna, sono collegate in pa­ rallelo e la differenza di potenziale ai loro capi è di 200 V. La re­ sistenza equivalente vale:

A. B. C. D. E.

2 ohm 2000 ohm 5 ohm 0,2 ohm 20 ohm

► Dal quiz 1339, Req= Ri •R2/(Ri + R2) = 10 Q* 10 Q(10 n+10 q = 100/20 Q= 5 Q 1343. Due resistenze, rispettivamente di 2 e 4 ohm, collegate in parallelo si comportano come una unica resistenza di valore pari a:

A. B. C. D. E.

3/4 ohm 4/3 ohm 0,9 ohm 6 ohm 12 ohm

► Dal punto di biforcazione a Q la resistenza equivalente (Req) è R23 = R2 •R3/(R2 + R3 ). Ora Ri e R23 si possono considerare in serie, ► Dal quiz 1339, Req= Ri •R2/(Ri + R2) = 2Q- 4 Q/(2Q+ 4Q = 8/6 Q= 4/3 Q dunque la resistenza finale è R = Ri + R23 = Ri + R2 •R3/(R2 + R3 ). 1339. [M] Siano date 3 resistenze elettriche, ohmiche, poste in 1344. Due resistori di 5 ohm e 20 ohm vengono posti in paralle­ parallelo. Due di esse valgano 10 q la terza valga 1 MQ. La re­ lo; la resistenza equivalente vale: 20 ohm sistenza equivalente vale:

A. B. C. D. E.

circa 1/20 MQ circa 5 Q circa 10 Q circa 2/10 Q circa 1 MQ

-----V W V V - —

-------W W v -----10 ohm 4 ohm 100 ohm 25 ohm 12,5 ohm 0,25 ohm

A. B. ► Dalla formula per due resistenze in parallelo, ossia: C. Req = Ri •R2/(Ri + R2), si ricava la formula per 3 resistenze in paral­ D. lelo, che si può estendere a n resistenza, cioè: E. Req - R i •R 2•R3/(Ri •R2 + R i •R 3+ R2 •R 3). Per questo esercizio si ottiene quindi: ► Dal quiz 1339, Req= Req= 10 Q* 10 Q* 1M Q(10 Q* 10 Q+ 10 Q* 1M Q+ 1M Q* 10 q Ri •R2/(Ri + R2) = 5 Q* 20 Q(5 Q+ 20 q = 100/25 Q= 4 Q = 100M/(20M + 100) Q s 5 Q 1345. Un punto A è collegato ad un punto B tramite tre resisten­ 1340. [V] Siano date 3 resistenze elettriche, ohmiche, una da 10 ze eguali R in parallelo. La resistenza equivalente è: q una da 20 Q e una da 30 Q Siano poste in parallelo. La resi­ A. -R stenza equivalente vaie: B. 3R

A. B. C. D. E.

più di 30 Q 20 Q meno di 10 Q 30 Q 10 Q

C. >R D. R/3 E. 3/R ► Dal quiz 1339, Req = Ri •R2 •R3/(Ri •R2 + Ri •R3 + R2 •R3) = R •R •R/(R •R + R •R + R •R) = 1/3 R.134 6

► Dal quiz 1339, Req= 10 Q- 20 Q- 30 0(10 Q ’ 20 Q+ 10 Q> 30 Q+ 20 Q* 30 q = 1346. Se 2 fili identici di resistenza 4 ohm vengono disposti in 6000/1100 Q< 10 Q parallelo, la resistenza equivalente è: A. 1 ohm 1341. Quattro resistenze di 10 q 20 Q 40 q 40 Q sono collegate B. 2 ohm in parallelo. Quanto vale la resistenza equivalente ? C. 8 ohm A. 110 Q D. 0,5 ohm B. 4/110 Q E. 16 ohm 961

FISICA © A rtquiz

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

► Dal quiz 1339, Req= Ri •R2/(Ri + R2) = 4 Q- 4 Q(4 Q+ 4 q = B. (2/3)W C. (3/2)W 16/8 0= 2 Q D. 2W 1347.1 lati di un quadrato sono costituiti da resistenze elettriche E. W tutte uguali, R. Qual è la resistenza equivalente che si ha fra due ► La resistenza equivalente delle prime due resistenze in parallelo è vertici adiacenti del quadrato? R = 1/(1/R + 1/R) = R/2. Infine, con la terza resistenza posta in serie, A. 3R/4 la resistenza totale finale è R + R/2 = 3R/2. Siccome P = i2 • R, ossia B. 4R la potenza è proporzionale alla resistenza, segue che la potenza C. R dissipata dal circuito risultante è pari a 3W/2 la potenza di ciascuna D. R/2 resistenza. E. 2R

► Lo schema corrisponde ad una resistenza in parallelo, dove un lato dà contributo R, mentre l’altro, dove ci sono 3 resistenze in serie, dà contributo 3R. Ora si ha che, dal quiz 1339, Req= Ri •R2/(Ri + R2) = 1 0 -3 0(1 0+3 Q = 3/4 0 1348. [M/PS] Tra due morsetti A e B di un circuito elettrico sono collegate IN PARALLELO tre resistenze: due da 200 ohm e una da 100 ohm. La resistenza equivalente tra A e B è:

A. B. C. D. E.

uguale alla somma delle resistenze uguale alla resistenza più piccola uguale alla media delle resistenze maggiore della resistenza più elevata minore di ciascuna delle resistenze

► Dal quiz 1339, Req= 200 O- 200 O* 100 0(200 0 - 200 0+ 100 Q- 200 0 + 200 0-100 q = 4000000/80000 0= 50 Q< 100 Q 1349. Ai morsetti A e B di un circuito sono collegati in parallelo tra loro tre resistori, due di egual valore R ed il terzo di valore R/2. La resistenza equivalente tra i morsetti A e B è:

A. B. C. D. E.

3R/2

1352. Due resistenze in parallelo da 10 Q equivalgono ad un’unica resistenza da: A. 7,5 Q B. 2,5 Q C. 10 Q D. 5 Q E. 20 Q ► Per le resistenze in parallelo la resistenza equivalente vale: R eq = 1/(1/10 + 1 /1 0 )0 = 5 0 1353. Ponendo in parallelo 3 resistenze di 9 ohm ciascuna, la resistenza totale: A. vale 27 ohm B. vale 0,33 ohm C. vale 3 ohm D. rimane costante E. vale 729 ohm ► Per le resistenze in parallelo, la resistenza equivalente vale: Req =1/(1/9 + 1/9 +1/9) 0 = 3 0

r ia

R/2 5R/2 R

► Dal quiz 1339, Req = R •R •(R/2)/(R •R + R •R/2 + R •R/2) = R •(1/2)/(1 + 1/2 + 1/2) = RIA.

1354. Due conduttori disposti in parallelo hanno resistenza ri­ spettivamente 10 ohm e 100 ohm. La resistenza totale è: A. 110 ohm B. calcolabile solo se si conosce la differenza di potenziale applicata C. circa 11 ohm D. 0,11 ohm E. circa 9 ohm

1350.11 parallelo di due resistori, Ri ed R2, è collegato in serie con un terzo resistore R3. Nel circuito è presente un generatore ► La formula dice che R = Ri • R2/(R i + R2) = 10 o * 100 a ( io q + 100 q = (1000/110) q = 9 q di 250 V. Sapendo che Ri = R2 = 100 Q e che R3 vale 100 q quanto vale la resistenza equivalente dell’Intero circuito? 1355. Due resistori da 10 kW sono collegati in parallelo ed il loro A. 150 Q complesso è collegato in serie con un resistore da 5 kW. Quan­ B. 25 Q to vale le resistenza totale del sistema ? C. 30 Q A. 2,5 kQ D. 2.5 Q E. 300 Q B. 10 kQ C. 25 kQ ► Per i due resistori in parallelo, dal quiz 1339 si ricava che D. 15 kQ Req, p = Ri •R2/(Ri + R2) = 100 Q- 100 0(100 0+ 100 q = 50 Q E. 5 k Q

Ora la resistenza equivalente deH’intero circuito vale:

► Per i primi due la resistenza equivalente Req è pari a: 1/(1/10 Q + 1/10 q = 5 Q Infine il contributo dell’ultima resistenza 1351. Ciascuna delle tre resistenze del circuito rappresentato in fornisce un risultato pari a 5 Q + 5 Q = 1 0 Q figura può dissipare una potenza massima W. Qual è la potenza 1356. [M] Due lampadine costruite per funzionare in corrente massima che il circuito risultante può dissipare? continua ed alla differenza di potenziale di 9 volt, vengono erro­ R neamente collegate in serie (invece che in parallelo) e poi colle­ gate ad una batteria che eroga 9 volt. L'intensità della luce da esse emessa in questa errata configurazione... A. non emettono luce perche destinate a bruciarsi quasi istanta­ R neamente A. 3W Req = Req, P + R3 =

962

50 0 + 100 0 = 150 Q

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

B. è più intensa del normale e la loro durata ridotta alla metà C. è circa la metà della normale intensità luminosa perché la corren­ te è dimezzata D. restano spente perché la batteria non può funzionare in questa configurazione E. è la stessa, ma la corrente raddoppia e la batteria si scarica rapi­ damente

© Artquiz F IS IC A zare l'addobbo, togliamo la lampadina rotta e ricolleghiamo i due spezzoni di filo, in modo che le 11 lampadine rimaste siano ancora in serie. Il risultato sarà:

A. si produce meno intensità luminosa a causa dell'interferenza, dato che nel punto in cui il filo è stato tagliato la distanza tra le lampadine è cambiata B. si produce la stessa intensità luminosa, visto che abbiamo rimosso una lampadina ma la corrente che scorre nell'addobbo aumenta ► Se R è la resistenza comune delle lampadine, la resistenza del C. si produce circa 1/11 di intensità luminosa in più, dato che la resi­ circuito errato vale R + R = 2R, dunque l’intensità I = V/2R è dimez­ stenza elettrica totale è diminuita zata. D. non possiamo dire nulla a priori, il risultato dipende dalla resi­ stenza elettrica delle lampadine, che non è nota 1357. Delle lampadine sono collegate in serie. Cosa succede E. si produce circa 1/12 di intensità luminosa in meno, visto che quando il filamento di una di esse si interrompe? abbiamo tolto una lampadina A. La potenza dissipata aumenta B. Le lampadine si spengono tutte ► Nel caso in cui si utilizzino n lampadine uguali in serie, ognuna C. La potenza dissipata diminuisce (di una lampada su tutte) con resistenza R, la resistenza equivalente è pari a R •n. La potenza D. Si spengono solo le due lampadine vicino alla lampadina rotta dissipata, proporzionale all’intensità luminosa, è dunque pari a P = E. L'intensità di corrente aumenta V2/nR., ossia è inversamente proporzionale a n. In particolare, con 11 lampadine, si ha una potenza pari a 12/11 della potenza con 12 ► Non c’è più passaggio di corrente perché il circuito si apre, quindi B. lampadine. 1358. Si devono collegare due lampadine uguali ad un’unica 1362. [0] Siano date due lampadine A e B ad incandescenza (di fonte di tensione. L’illuminazione sarà maggiore collegandole in quelle normalmente usate nelle nostre case) entrambe da 60 serie 0 in parallelo? watt ed entrambe da 220 volt. Le collego in serie e le alimento a A. In serie 220 volt utilizzando una presa di casa. La potenza assorbita da B. E' indifferente esse vale:

C. Non si può rispondere se non si conosce la tensione D. In parallelo E. Non si può rispondere se non si conosce la resistenza

A. 3.600 W B. 30 W C. 120W D. 60 W ► Basta notare che la resistenza in parallelo è minore della resisten­ E. 0W za in serie (R2/2R = R/2 < 2R), e quindi la relativa potenza dissipata, data da P = V2/R, sarà maggiore. ► Collegando le lampadine uguali, quindi con ugual resistenza R, in serie si ha che la resistenza raddoppia (2R), quindi l’intensità di cor­ 1359. Due lampadine identiche sono collegate ad una stessa rente I’ = V/2R si dimezza rispetto all’intensità I = V/R dovuta ad una batteria, prima in serie e poi in parallelo. In quale collegamento singola lampadina. Di conseguenza la potenza dissipata da ognuna verrà sviluppata una maggiore potenza? è P'= VI’ = V(l/2) = P/2 = 60 W/2. A. uguale B. in serie 1363. [M] Siano date 2 lampadine ad incandescenza (di quelle C. in parallelo normalmente usate nelle nostre case) A e B, entrambe da 60 W D. non si può rispondere se non si conoscono le due resistenze ed entrambe da 220 V. Le collego in parallelo e le alimento a 220 E. non si può rispondere se non si conosce la tensione applicata V utilizzando una presa di casa. Quali tra le seguenti afferma­ zioni è applicabile a questo caso?

► Si veda il quiz 1358 e si ricordi che la luminosità è proporzionale A. Si accendono entrambe, ciascuna con intensità luminosa metà di alla potenza sviluppata.136 * 0 quando accese da sole (una per volta) 1360. [0] A casa ho 3 lampadine ad incandescenza, identiche tra B. Si accendono entrambe con la stessa intensità luminosa di quella che ha ciascuna lampadina quando accesa da sola (una per volta) loro. Al fine di illuminare la stanza, le collego in parallelo e con­ fronto il risultato con quello ottenuto usando una sola delle C. Entrambe le lampadine restano spente lampadine. Considero anche il consumo di energia elettrica e D. Si accendono entrambe, ciascuna con intensità luminosa doppia di quando accesa da sola (una per volta) osservo che: E. Si accende solo una delle due lampadine A. faccio meno luce, ma spendo di meno B. non aumenta la luce, ma spendo di meno ► Essendo collegate in parallelo, la resistenza R data da una singo­ C. faccio meno luce e spendo di più la lampadina non risente delle altre, quindi attraverso essa passa D. faccio più luce e spendo di meno una corrente sempre pari a V/R, quindi vale B. E. faccio più luce, ma spendo di più ► La resistenza totale sarà R’ = R/3, quindi ci sarà maggiore corren­ 1364. [O] Alcune lampade sono collegate in parallelo a una te elettrica (V/R’ = 3V/R) e quindi maggiore consumo, oltre che chia­ d.d.p. costante. Se il filamento di una di esse si interrompe: A. aumenta il consumo di energia delle altre ramente il triplo di luce. B. l'intensità di corrente nelle altre rimane invariata 1361. [M] Un addobbo natalizio è costituito da 12 lampadine a C. diminuisce l'intensità di corrente nelle altre incandescenza uguali, tra loro in serie, collegate alla rete di ali­ D. si spengono anche le altre mentazione domestica. Una delle lampadine si rompe: per utiliz­ E. aumenta la luminosità delle altre 963

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

F IS I C A © Artquiz

► Vedi quiz 1363. 1365. Individuare, tra le seguenti, le affermazioni corrette: a Se raddoppiamo la lunghezza di un filo metallico, la sua resi­ stenza raddoppia b Se due lampadine sono collegate in serie, quando una brucia anche l'altra si spegne c Se due lampadine sono collegate in parallelo, quando una brucia l'altra emette più luce

A. B. C. D. E.

tutte nessuna b); e) a); b) a); e)

► Per la correttezza di a. si veda il quiz 1301, per la correttezza di b. si veda il quiz 1357. 1366. [V] Ho un lampadario in cui è montata una lampadina da 100 W. Questo numero è il valore:

A. B. C. D. E.

del rapporto numerico tra corrente e tensione della potenza assorbita dalla lampadina dell'intensità di corrente che passa nella lampadina della tensione di alimentazione della lampadina del rapporto numerico tra tensione e corrente

1367. [M IPS] Una lampadina da 100 W e un ferro da stiro da 1 kW possono consumare la stessa energia?

A. No, in nessun caso B. Sì, se funzionano per tempi direttamente proporzionali alla loro potenza C. Si, quando sono alimentati in serie D. Sì, se funzionano per tempi inversamente proporzionali alla loro potenza E. Sì, se funzionano per tempi uguali

C. 0,33 A D. 3 mA E. 3 A ► 0,66 kW= 660 W, quindi I = P/V = 660 W/220 V = 3 A. CONDENSATORI 1371. Un sistema di due lastre metalliche affacciate e isolate e con cariche uguali in valore e segno opposto, costituisce un:

A. B. C. D. E.

1372. Tra le armature di un condensatore piano carico isolato (lontano dai bordi) le linee di forza del campo elettrico sono:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

0,1 A un valore negativo 1000 A 1 pA 10 A

► Si ha che I = P/V = 22 W/220 V = 0,1 A. 1369. Una lampadina da 75 W è collegata a un generatore da 220 V. Qual è il valore della corrente che passa nella lampadina?

A. B. C. D. E.

0,34 A 16.500 A 0,58 A 2,9 A 1,7 A

► Si ha che I = P/V = 75 W/220 V = 0,34 A. 1370. [V] Matteo acquista un nuovo trapano da collegare alla rete domestica (220 V). L'etichetta, che segnala la potenza as­ sorbita dall'utilizzatore, riporta “0,66 kW”. Quale sarà la corrente che circola nel trapano?

A. 333 A B. 66 A 964

circolari in piani paralleli alle armature parallele alle armature rettilinee e perpendicolari alle armature circolari in piani perpendicolari alle armature rettilinee e parallele alle armature del condensatore1374 * 56

1373. [O] Sia dato un condensatore di capacità C. Sia Q la cari­ ca. Sia V la differenza di potenziale tra le armature. Quale è il giusto legame tra le grandezze citate?

A. B. C. D. E.

C = QV2 C = Q/V C = Q2/V C = V/Q C = QV

1374. Un condensatore da 8 pF richiede:

A. B. ► Essendo E = P •At, si ha che At = E/P, quindi affinché l’energia C. consumata sia comune, si deve avere quanto in D. D. E. 1368. Una lampadina alimentata a 220 V dissipa una potenza di 22 W. La corrente assorbita è pari a:

induttore voltametro voltmetro condensatore conduttore

8 C per caricarlo a 8 pV 8 C per caricarlo a.1 V 8 pC per caricarlo a 1 V 1 pC per caricarlo a 8 V Nessuna delle altre risposte è corretta

► Dalla formula C = Q/V si ottiene Q = C •V = 8 pF •1 V = 8 pC. 1375. La capacità elettrica di un condensatore:

A. è il rapporto fra la d.d.p. fra le armature e la carica su di una ar­ matura B. rappresenta le dimensioni del condensatore C. è il rapporto tra la corrente elettrica e la resistenza D. è caratteristica solo dei condensatori piani E. è il rapporto fra la carica su di una armatura e la d.d.p. fra le ar­ mature 1376. La capacità di un condensatore piano e parallelo è:

A. B. C. D. E.

dipendente dalla natura delle armature inversamente proporzionale alla costante dielettrica dipendente dalla costante magnetica inversamente proporzionale alla distanza tra le armature inversamente proporzionale alla superficie

► Dal quiz 1372 le linee di forza sono parallele e rettilinee, inoltre è facile dimostrare che sono costanti (con ottima approssimazione). Quindi la differenza di potenziale tra le pareti A e B vale: Va - V b = qEs/q = Es, dove E è il campo elettrico e s la distanza. Infine basta notare che la capacità C = Q N = Q/Es. Quindi,‘si dimostra che E = alio, dove a è la densità di carica. Da ciò segue che C = Q/V = a •A/Es = co •A/s, dove A è l’area di ogni singola armatura.

CAP. 9 . ELETTROSTATICA 1377.

A. B. C. D. E.

La capacità di un condensatore è:

dipendente dall'energia potenziale dipendente dall'intensità di corrente indipendente dalla natura del dielettrico indipendente dalla carica proporzionale alla carica posseduta

© Art quiz F IS IC A

D. viene prelevata altra energia dalla batteria E. varia la differenza di potenziale fra le armature

► Allontanando fra loro le armature del condensatore aumenta la differenza di potenziale (nell’ipotesi di avere parità di carica), infatti si ha AV = E •d, dove d è la distanza tra le armature ed E è il campo elettrico. Poi, la capacità di un condensatore vale C = Q/AV, dunque ► Si veda il quiz 1376 e si noti tuttavia che, benché la soluzione D si ha la tesi in B. sia da considerarsi ia risposta (più) corretta, alla luce della definizio­ ne C = Q/AV, la soluzione E non è da ritenersi del tutto errata.78 2* 0 139 1383. In un condensatore a facce piane parallele, per raddoppia­ 1378. La capacità di un condensatore elettrico piano:

re la capacità occorre:

A. dimezzare la carica a pari differenza di potenziale A. diminuisce all'aumentare della costante dielettrica del mezzo in­ B. raddoppiare la superficie delle armature terposto tra le armature C. dimezzare la distanza fra le armature e raddoppiarne la superficie B. diminuisce con la carica accumulata sulle armature D. raddoppiare la distanza fra le armature C. aumenta con la carica accumulata sulle armature E. dimezzare la costante dielettrica del mezzo interposto fra le ar­ D. non dipende dalla superfìcie delle armature mature E. aumenta all'aumentare della costante dielettrica del mezzo inter­ posto tra le armature ► Basta usare la formula generale per la capacità: C = so•A/s, dove A è l'area delle facce e s la distanza tra le facce. > Basta usare una delle formule equivalenti per ia capacità: C = A/4nks, dove A è l’area delle facce e s la distanza tra le facce e no­ 1384. Un condensatore da 8 m F , caricato da una differenza di tare che 1/k è proporzionale alla costante dielettrica z. 1379. [V] Introducendo un dielettrico tra le armature di un con­ densatore, la sua capacità aumenta perché:

A. B. C. D. E.

ii dielettrico non permette il passaggio delle cariche elettriche il dielettrico si polarizza per la presenza del dielettrico le armature sono più distanziate aumenta la differenza di potenziale tra le due armature aumenta l'intensità del campo elettrico tra le due armature

potenziale (d.d.p.) di 200 V, viene messo in parallelo a un con­ densatore di 4 mF precedentemente caricato da una d.d.p. di 800 V. Il collegamento viene realizzato mediante il contatto tra le armature di uguale polarità. La d.d.p ai capi del condensatore equivalente diventa:

A. B. C. D. 1380. Nello spazio presente tra le due facce parallele di un con­ E.

500 V 133 V 1.000 V 400 V 300 V

densatore piano a facce parallele è presente dell’aria. Il conden­ satore è connesso ad un generatore da 100 V a corrente conti­ nua. In seguito, un foglio di materiale dielettrico viene inserito tra le due facce parallele del condensatore. I valori di quali grandezze cambiano quando il dielettrico viene inserito tra le due facce parallele?

► Dalla formula C = Q/V, dove C è la capacità, Q la carica e V la differenza di potenziale, si ottiene che Q1 = C1 •Vi = 8 mF •200 V = 1,6 C e Q2 = C2 ■ V2 = 4 mF •800 V = 3,2 C. Inoltre, la capacità tota­ le C dei condensatori posti in parallelo è data da C = C1 + C2 = 8 mF + 4 mF = 12 mF mentre la carica totale è data da Q = Q1 + Q2 A. Solo la differenza di potenziale tra le facce parallele del conden­ = 1,6 C + 3,2 C = 4,8 C. Dunque, la differenza di potenziale finale è V = Q/C = 4,8 C/12 mF = 400 V. satore B. La capacità del condensatore, la differenza di potenziale tra le facce parallele del condensatore e la carica sulle due facce del 1385. Si hanno a disposizione quattro condensatori uguali cia­ condensatore scuno di capacità 100 piF. Combinandoli in modo opportuno è C. Sia la capacità del condensatore che la differenza di potenziale possibile ottenere una capacità equivalente pari a 25 pF? E se sì, in quale modo? tra le facce parallele del condensatore D. Solo la capacità del condensatore A. Non è possibile E. Sia la capacità del condensatore che la carica sulle due facce B. Sì, collegando i quattro condensatori in parallelo parallele del condensatore C. Per poter rispondere è necessario conoscere il valore della diffe­ renza di potenziale 1381. Le armature di un condensatore piano e isolato vengono D. Si, collegando due condensatori in serie e due in parallelo E. Sì, collegando i quattro condensatori in serie allontanate. La differenza di potenziale tra le armature: A. si annulla ► Per i 4 condensatori in serie vale la formula: B. non è definibile C. diminuisce 1/Ceq = 1/Ci + 1/Cz + 1/C3 + 1/C4 = (1/100 + 1/100 + 1/100 + 1/100JF-1 = 1/25 F’1, da cui segue la tesi in E. D. aumenta E. resta costante ► Vedi quiz 1376. 1382. Le armature di un condensatore sono collegate ai poli di una batteria. Allontanando fra loro le armature del condensatore:

A. non succede nulla B. si riduce la capacità C. il campo elettrico fra le armature del condensatore non varia

1386. Due condensatori, rispettivamente di capacità C1 e C2, col­ legati in parallelo, equivalgono ad un unico condensatore di capacità C tale che: A.

C = C i* C 2

1/C = 1/G i + I/C 2 C. C = C1 + C 2 D. C = C i - C 2 B.

E. nessuna delle risposte precedenti è corretta 965

FISICA © A rtquiz

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

1387. Ponendo in parallelo 2 condensatori di capacità uguale a 1392. La capacità di un condensatore elettrico si può misurare in: 40 microfarad ciascuno, la capacità totale: A. Millivolt

A. B. C. D. E.

aumenta diminuisce vale 40 microfarad vale 20 microfarad vale 80 microfarad

B. C. D. E.

Coulomb Volt Joule Ampere Volt Picofarad

1393. Quattro condensatori uguali ciascuno di tre nanofarad collegati in parallelo costituiscono un unico condensatore di capacità:

► Da C = C 1 + C2 si ha la tesi in E.

A. 7 nanofarad 1388. Ponendo in parallelo tre condensatori di capacità uguale a B. 7 farad C. 12 farad 60 microfarad ciascuno, la capacità totale vale:

A. B. C. D. E.

D. 12.000 picofarad E. 12 microfarad

180 microfarad 400 microfarad 120 microfarad 60 microfarad 20 microfarad

► Dal quiz 1386 si ha che la capacità equivalente e pari a 4 •3 nF = 12 nF = 12000 pF.

► Da C = C1 + C2 + C3 =180 microfarad.

1394. Trovare la capacità equivalente di tre condensatori uguali, ciascuno di capacità 24 • Kb12 F, collegati in serie:

A. 72 pF 1389. Indicando con CP la capacità equivalente di 10 condensa- B. 8 nF tori identici, ciascuno di capacità nota C, collegati tra loro in C . 72 nF parallelo, e indicando con Cs la capacità equivalente quando gli D. 8 pF stessi condensatori sono collegati tra loro in serie, calcolare il E. 24 nF rapporto CP/CS :

► Innanzitutto C = 24 •10'12 F = 24 pF. Dal quiz 1385 segue poi che C e q = C / 3 = 8 pF.

A. 0,01 B. 1 C. 10

D. 100 E. 0,1

1395. Ponendo in serie due condensatori di capacità uguale a 10 microfarad ciascuno, la capacità totale vale:

A. 10 microfarad ► Dal quiz 1385 si ha che CPvale C/10, mentre dal risultato del quiz B. 2 microfarad 1386 (esteso a 10 condensatori), si ha che Cs = 10 C, da cui segue C. 5 microfarad D. più di 10 microfarad la tesi in D. E. 4 microfarad 1390. Tre condensatori carichi, uguali, sono collegati in paralle­ ► Dal quiz 1385 segue che Cequivaiente = C / 2 = 5 microF. lo. Allora: 1396. [V] Un condensatore da 0,001 pF ed uno da 3000 pF ven­ A. la carica negativa totale è il triplo di quella positiva totale gono collegati in serie. Quale dei seguenti valori rappresenta la B. la carica negativa è equiripartita fra le armature omonime C. in ogni condensatore la differenza di potenziale è 1/3 di quella capacità equivalente dei due condensatori?

totale D. la carica positiva totale è il triplo di quella negativa totale E. la capacità di ognuno di essi vale il triplo di quella risultante 1391. Tre capacitori identici sono collegati come segue:

3rlh Hh Quale serie mostra l'ordine crescente della capacità? A.

1 ,3 ,2

B.

1 ,2 ,3

A. B. C. D. E.

0,00099 pF 0,004 pF 3,001 pF 0,00075 pF 3001 pF

► Si osservi preliminarmente che 0,001 pF = 1000 pF. Poi, per 2 condensatori in serie vale la formula 1/Ceq = 1/C i + I/C2 = (1/1000 + 1/3000)pF_1 = 4/3000 pF'1, quindi Ceq = 3000/4pF = 750 pF = 0,00075 pF.139 7* 1397. [V] Due condensatori con capacità pari a 12 pF e 4 pF so­ no collegati in serie; essi equivalgono a un unico condensatore di capacità pari a:

A. 16 pF B. 0,33 pF C . 3 pF E. 2 ,1 ,3 D. 4 pF ► Ricordando che per i condensatori in parallelo le capacità si som­ E. 8 pF mano e per quelli in serie vale la formula C e q = C 1 • C 2 / ( C 1 + C 2 ) , si ha che nel primo caso la capacità è C / 3 , ne secondo caso è 3 C / 2 e ► Per 2 condensatori in serie vale la formula 1 /C e q ( 1 / 1 2 + 1/4)pP1 = 4 / 1 2 pF-1, quindi C eq = 3 pF. nell’ultimo caso 3 C . La risposta corretta è dunque B. C . 3, 2, 1 D. 2, 3, 1

966

= 1 /C i + I/C 2 =

CAP.

g.

© A rtquiz FISICA

ELETTROSTATICA

1398. In un circuito sono inseriti tre condensatori in serie che A. rimangono uguali sia la carica che la differenza di potenziale hanno le seguenti capacità: B. aumenta, ma diminuisce la carica Ci = 5 • 10-6 F C. diminuisce di 10 volte e la carica rimane identica C2 = 2 • 106 F D. aumenta di 10 volte, la carica rimane identica C3 = 10-5 F E. rimane eguale, ma diminuisce la carica Qual è la capacità equivalente del sistema? A.

2 , 2 6 • 1 0 '6 F

B.

4 • 1 0 -6 F '

C.

0 , 8 • 1 0 '6 F

► Essendo la nuova capacità C’ = ErC, dove C è la capacità iniziale, si ottiene che a parità di carica Q il voltaggio V’ vale: V’ = Q IC ' = Q/10C = V/10.

D . 0 ,8 • 1 0 6 F E.

1 ,2 5 • I O 6 F

1403. [M/V/PS] In un condensatore piano con d.d.p. = 100 volt e dielettrico il vuoto, un elettrone si stacca dall'armatura negativa con velocità nulla. Qual è la sua energia cinetica a metà della traiettoria?

► Come nel quiz 1 3 8 5 vale la formula 1 /C e q = 1/Ci + I/C2 + I / C 3 , quindi si ottiene 1 / C eq = 1 / ( 5 • 1 0 '6 F ) + 1 / ( 2 • 1 0 '6 F ) + 1 / ( 1 0 ‘ 5 F ) = ( 1 / 5 + 1 / 2 + 1 / 1 0 F ) • 1 0 6 = [ ( 2 + 5 + 1 ) / 1 0 F ] • 1 0 6 = ( 8 / 1 0 F ) • 1 0 6 , da A. 10 eV cui C eq = 1 0 / 8 • 1 0 - 6 F = 1 , 2 5 • 1 0 - 6 F . B. 25 eV C. 2500 eV 1399. [M/O] Tre condensatori sono collegati in serie all'interno di D. 50 eV un circuito elettrico. Se le capacità dei tre condensatori sono E. 5000 eV rispettivamente 6 C, 4 C e 12 C, quale capacità avrà il condensa­ tore equivalente?

A. B. C. D. E.

0,5 C 4C 2C 22 C (1/22) C

► Prima di tutto si noti che per il quiz 1372 la traiettoria dell’elettrone sarà una linea retta perpendicolare alle facce del condensatore. Poi, siccome il campo elettrico tra le armature del condensatore si può considerare costante, la differenza di potenziale è proporzionale alla distanza, quindi a metà della distanza percorsa l'energia cinetica acquisita dall’elettrone, che all’inizio era pari a 0 J perché in quiete, equivale alla differenza di energia potenziale e vale: e •AV = e •(100 V/2) = e •50V.

► Come nel quiz 1 3 8 5 vale la formula 1 /C e q = 1 / C i + I / C 2 + I / C 3 , quindi si ottiene 1/Ceq= 1 / 6 C + 1 / 4 C + 1 / 1 2 C = 1 / 2 C, quindi Ceq= 2 C. Si noti che nel testo del quiz l'unità di misura è simbolicamente 1404. Il condensatore in figura è carico; indicando con V la diffe­ “C”invece che correttamente “F”(Faraday). 1400. L'energia immagazzinata da un condensatore dipende:

A. B. C. D. E.

solo dal tipo di condensatore sia dalla carica che dalla d.d.p. dalla corrente continua che lo percorre solo dalla carica acquistata solo dalla differenza di potenziale (d.d.p.) stabilita tra le armature

renza di potenziale fra le armature e con C la capacità del con­ densatore, che lavoro si deve compiere per spostare una carica positiva q dal punto B al punto A?

► Per il condensatore vale E = CV2/2, poi si noti che da C = Q/V segue E = QV/2. 1401. Un condensatore piano viene realizzato con due armature piane infinite e parallele separate dal vuoto. All'interno del con­ densatore, a eguale distanza dalle due armature, viene posto un elettrone fermo. Indicare se l'elettrone:

B. C. D. E.

L = qV L = CVsina L = CV L = qVsina

A. si muove verso l'armatura negativa fino a raggiungere gli altri ► La differenza di potenziale tra le facce è V, si conclude che il lavo­ ro necessario è L = qV. elettroni B. si muove verso l'armatura positiva fino a raggiungerla C. resta fermo al centro del condensatore PILE E BATTERIE D. si muove con moto oscillatorio fra le due armature E. nessuna delle precedenti 1405. [O] Una pila elettrica alimenta una piccola radio e una bel­ la musica si diffonde nella stanza: perché è necessaria l'energia

► Un condensatore è costituito da 2 armature, una caricata positi­ della pila per permettere il funzionamento della radio? vamente ed una negativamente. Per la legge di Coulomb l’elettrone A. Perché senza pila la radio può solo emettere segnali ma non rac­ subisce una forza non nulla verso il piano positivo, quindi vale la tesi coglierli in B.14 2* 0 B. Per abbattere la resistenza dei fili C. Per permettere all'antenna di sollevarsi e raccogliere il segnale acustico 1402. Un condensatore a piastre piane e parallele in aria, carico e isolato, presenta una differenza di potenziale di 10 kV tra le D. Per captare ed amplificare il segnale che proviene dalla stazione emittente sue armature; se viene posto tra le armature un materiale iso­ lante (es. ceramica) con una costante dielettrica relativa Er = 10, E. Per riscaldare l'amplificatore e mandare segnali alla stazione emittente la differenza di potenziale tra le armature: 967

CAP. 9 . ELETTROSTATICA

F IS IC A © Artquiz 1406. Attacco gli estremi di un lunghissimo e sottilissimo filo di rame (tanto lungo da avere un'elevata resistenza ohmica) ai poli di una pila (generatore di differenza di potenziale, d.d.p,). Fino a quando la pila non si è esaurita, nel filo passa una corrente elet­ trica che:

A. è maggiore all'estremo del filo a potenziale maggiore (quello col­ legato al polo +) B. non dipende dalla lunghezza e dalla sezione del filo, ma solo dalla d.d.p. C. dipende dalla capacità della pila D. non dipende dalla d.d.p., ma solo dalla lunghezza e dalla sezione del filo E. è minore all'estremo del filo a potenziale maggiore (quello colle­ gato al polo +) ► La capacità elettrica è definita come C = Q/V, da cui V = Q IC quindi da I = V/R si ottiene I = Q/CR e dunque C.

e

1407. Quale quantità viene indicata come “forza elettromotrice”?

A. La forza di repulsione fra due elettroni posti alla distanza di un metro B. Nessuna delle altre risposte C. La forza necessaria per mettere in movimento un elettrone a par­ tire dallo stato di quiete D. La differenza di potenziale elettrico ai capi di un generatore, a circuito chiuso E. La differenza di potenziale elettrico ai capi di un generatore, a circuito aperto 1408. Quale processo avviene in una pila?

A. B. C. D. E.

L'energia del nucleo è trasformata in energia elettrica L'energia cinetica è trasformata in energia elettrica L'energia chimica è trasformata in energia elettrica L'energia degli elettroni è trasformata in energia di legame L'energia elettrica è trasformata in energia chimica14 * 9 0

1409. [0] Ho 4 pile, ciascuna è da 1,5 V. Le collego in serie (col­ lego il + della prima al - della seconda, il + della seconda al della terza e, infine, il + della terza al - della quarta). Quanto vale la differenza di potenziale d.d.p. (in valore assoluto) tra il - della prima e il + della quarta, a circuito aperto?

A. Si ottiene una d.d.p. da 1,5 V, ma di maggiore durata B. Si annullano le cariche, quindi non succede nulla, ma si ottiene comunque 0 V C. Si ottiene una d.d.p. di ~ 6 V D. Si ottiene una d.d.p. da 1,5 V di minor durata, ma più precisa e più stabile E. Si crea un immediato cortocircuito, per cui immediatamente si ha OV

1411. Una comune batteria, quando è inserita in un circuito elet­ trico metallico, consente sempre:

A. B. C. D. E.

► Legge di Ohmsulla potenza dissipata: P = V •I. 1412. Una batteria in grado di fornire una carica pari a 20 A • h e una differenza di potenziale pari a 12 V è collegata ad una lam­ padina di resistenza R = 15 ohm. Calcolare il tempo di scarica­ mento della batteria.

A. B. C. D. E.

0,11 h 9h 25 h 16 h 0,04 h

► I = V/R = 12 V/15 Q = 0,8 A. Da I = Q/At si ricava: At = Q/l = 20 A •h/0,8 A = 25 h. 1413. [O] Una batteria da automobile, una volta caricata, è in grado di fornire una carica elettrica complessiva di 1,08 • 105 coulomb. Se è forzata ad erogare una corrente uniforme di 10 ampere quanta autonomia avrà?

A. B. C. D. E.

108 minuti 2 ore 3 ore Un minuto 10 ore

► Da I = Q/At si ricava At= Q/l = 1,08 •105 C/10 A = 1,08 •104s = 10,800 s = 3 h. 1414. Una resistenza di 5 O è collegata ad una batteria da 12 V con resistenza interna di 1 CI Quanto vale la corrente che eroga la batteria?

A. B. C. D. E.

2,4 A 0,5 A 2A 2,4 W 12 A

► Da I = V/R si ottiene I = 12 V/(5 Q+ 1 Q = 2 A. 1415. Una resistenza da 300 ohm viene collegata prima alla pila A da 12 V e in un secondo momento viene collegata alla pila B da 1,5 volt. Riguardo alla corrente I che attraversa la resistenza, quale delle seguenti affermazioni è vera?

A. B. 1410. Ho due pile, una da 1,5 V e l’altra da 4,5 V. Le coliego in C. serie (collego il + della prima al - della seconda). Quanto vale la D. differenza di potenziale d.d.p. (in valore assoluto) tra il - della E. prima e il + della seconda?

di ottenere elettrolisi di ottenere luce di ottenere calore di mettere in moto cariche positive nessuna delle risposte precedenti è corretta

I (pila A) = 40 mA < 5 mA = I (pila B) I (pila B) = 5 mA < 80 mA = I (pilaA) I (pila A) = 4 mA < 5 mA = I (pila B) I (pila A)= 5 mA < 40 mA = I (pila B) I (pila B) = 5 mA < 40 mA = I (pilaA)

A. Si ottiene una d.d.p. di 3 V B. Si crea un immediato corto circuito con annullamento delle cari­ che e d.d.p. di 0 V C. Si ottiene una d.d.p. di 6 V D. Si ottiene una d.d.p. di 4,5 V, ma di maggior durata E. Si ottiene una d.d.p. di 1,5 V, ma di maggior durata

► Da I =

► Si sommano le differenze di potenziale, quindi si ottiene 6 V.

A. Dipende dalle dimensioni della batteria

968

V/R si ottiene Ia = 12 V/300 Q= 40 mA e lB= 1,5 V/300 Q =

5 mA.* 25 1416. [M] Tre lampade di 50 Watt, 50 Watt e 100 Watt, rispettiva­ mente, sono connesse in parallelo ed alimentate in corrente continua da una batteria che fornisce una tensione costante di 25 Volt. Quanto vale la corrente erogata dalla batteria?

CAP. io. MAGNETISMO

B. C. D. E.

5 coulomb al secondo 4 ampere 8 ampere 8coulomb

© Artquiz F IS I C A 1422.

A. B. C. D. ► Le lampade in parallelo fanno sì che la potenza si sommi, dunque E. la corrente I = P/V = (50 Watt + 50 Watt + 100 Watt)/25 V = 8A.

1423. 1417. [0] Una corrente di 2 Ampere viene erogata da una batte­ ria a corrente continua ed alimenta due lampadine collegate in parallelo che offrono una resistenza di 100 Ohm ciascuna, quan­ to vale la potenza (in Watt) erogata dalla batteria?

A. B. C. D. E.

40 Watt 200 Watt 1/50 Watt 400 Watt 1/40 Watt

1424, Il campo magnetico è conservativo?

1418. [O] Una stufetta elettrica da 770 Watt è collegata alla rete elettrica domestica che eroga 220 Volt. Qual è il valore efficace della corrente elettrica circolante?

62,8 A 1,75 mA 3,5 A 12,25 mA 0,28 A

A. B. C. D. E.

La domanda è priva di senso No, mai Solo nel vuoto Solo in un dielettrico Si, sempre

► Si utilizza il teorema di Ampere e il calcolo differenziale. 1425. Dire quale dei seguenti campi di forze NON è conservativo.

► Vale P = V •I, da cui I = P/V = 770 W/220 V = 3,5 A. 1419. [M] Due pile da 4,5 Volt ciascuna vengono collegate in se­ rie per alimentare una resistenza da 90 Q

A. B. C. D. E.

Quale delle seguenti affermazioni è errata?

L’intensità di corrente si misura in Ampere La capacità di un condensatore si misura in Farad La resistenza elettrica si misura in Ohm La differenza di potenziale di misura in Volt Il flusso magnetico si misura in Tesla

► Infatti, il flusso magnetico si misura in Weber.

► Nel collegamento in parallelo la resistenza complessiva è: R •R/(R + R) = 50 Q da cui P = l2R = (2 A)2 50 200 W.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

[V] Pascal, Baria, Watt, Tesla sono unità di misura:

2 di Pressione, 2 di induzione magnetica 3 di Pressione, una di Potenza 2 di Pressione, 2 di Potenza 2 di Pressione, una di Potenza, una di induzione magnetica 1 di Pressione, 2 di Potenza, una di induzione magnetica

La corrente sarà 810 Ampere La temperatura della resistenza crescerà di 9 °C La potenza sarà 810 Watt La potenza sarà poco inferiore a 1 Watt La corrente sarà 10 Ampere

A. B. C. D. E.

Gravitazionale Magnetico Elettrostatico Campo di forza uniforme Nessuno dei precedenti

i> Vedi quiz 1424. 1426. riali:

Il campo elettrico e il campo magnetico sono campi vetto­

► Il voltaggio totale è di 2 •4,5 V = 9 V, da cui: P = V2/R = (9 V)2/90 0= 0,9 W.

A. B. C. D. E.

1420. Una resistenza percorsa da una corrente I = 2A dissipa una potenza P. Ad un determinato istante P dimezza. Ciò perché la corrente I ha assunto il valore:

► Si dimostra che il campo elettrico è conservativo in quanto la cir­ cuitazione del campo è nulla; per il campo magnetico si veda il quiz 1424.

A. B. C. D. E.

1A V2" A 1/V2“A 2A 1/2 A

1427.

A. B. C. D. ► La potenza dissipata è P = R •I2, dunque se P dimezza, a parità E. di resistenza, deve valere anche che I2 si dimezza, da cui B. MAGNETISMO IL CAMPO MAGNETICO 1421. Un campo magnetico si misura in:

A. B. C. D. E.

il primo conservativo, il secondo non conservativo entrambi non conservativi entrambi conservativi il primo non conservativo, il secondo conservativo le cui linee di campo sono, in entrambi i casi, linee chiuse

farad newton/ampere magneton tesla/s newton/(ampere metro)

Per generare un campo magnetico:

è necessario sfruttare il campo magnetico terrestre si può usare un filo percorso da corrente si deve arrivare oltre alla temperatura di transizione si possono usare solo magneti permanenti si possono usare opportune distribuzioni statiche di cariche posi­ tive e negative

► Vedi l'esperienza di Oersted.14 * 28 1428. [V/PS] Intorno ad un filo metallico percorso da corrente elettrica si stabilisce:

A. B. C. D. E.

una differenza di potenziale elettrico un campo gravitazionale un campo conservativo un campo magnetico un campo elettrico 969

FISICA © A rtquiz 1429. Il mercurio raffreddato sotto 4,2 K diventa un supercon­ duttore, non ha cioè resistenza elettrica. Quando una corrente passa attraverso il mercurio in queste condizioni quale dei se­ guenti effetti sarà presente? 1. Termico 2. Chimico 3. Magnetico

A. B. C. D. E.

Solo 1 1,2 e 3 Solo 1 e 3 Solo 3 Solo 2

CAP. io. MAGNETISMO

► La legge sperimentale di Ampere afferma che: F = (p/2n •ii •Ì2 •l)/d, dove h e Ì2 sono le intensità di corrente ed I la distanza tra i fili. Infine vale la regola della mano destra, dunque si verifica una forza repulsiva. 1435. Quali dei seguenti provoca repulsione fra oggetti ?

A. B. C. D. E.

calore conduttività elettricità gravità magnetismo

► Si veda, ad esempio, il quiz 1434. ► L’unico effetto presente è quello generato dalle cariche elettriche in movimento, cioè quello magnetico. 1436. Un campo magnetico stazionario è prodotto da: A. un campo di forze elastiche 1430. La forza che si esercita tra due fili conduttori rettilinei e B. una carica elettrica in moto in una spira con velocità costante paralleli percorsi da correnti uguali e concordi è: C. un campo elettrico variabile nel tempo A. ortogonale ai fili e repulsiva D. un campo di forze elettrostatiche B. ortogonale ai fili e attrattiva E. una carica elettrica ferma C. dipende dal diametro dei fili ► Conseguenza dell' esperienza di Oersted nel caso di una o più D. parallela ai fili spire (solenoide). E. nulla ► Le cariche in moto generano campi magnetici ed elettrici e ne 1437. Come è possibile produrre un campo magnetico costante subiscono le forze. Poi basta applicare la regola della mano destra al e uniforme, in aria, in una zona limitata dello spazio? caso proposto. A. Con un solenoide e un trasformatore B. Con un solenoide e un generatore in continua C. Con un magnete a barretta 1431. Un campo magnetico è prodotto: A. Da due cariche elettriche ferme, di segno opposto e molto vicine D. Con una spira circolare e una pila E. Con una spira circolare e un trasformatore B. Da una carica elettrica in movimento C. Da una carica magnetica in movimento ► Vedi quiz 1436. D. Da una differenza di potenziale E. Da elettroni in movimento214 3* 1438. Un campo magnetico può essere prodotto da: 1432. Se la carica elettrica è in moto si ha:

A. B. C. D. E.

Solo un campo elettrico Sia un campo elettrico che un campo magnetico Solo un campo mmagnetico Un campo stazionario Un campo sinusoidale

A. B. C. D.

da una sola carica ferma da una carica in moto un campo elettrostatico da un dipolo elettrico in equilibrio fra le armature di un condensa­ tore piano e parallelo E. due cariche elettriche fisse, uguali e opposte

► Ogni carica elettrica crea un campo elettrico. Ogni carica in movi­ ► Conseguenza dell'esperienza di Oersted nel caso di una singola carica. mento crea un campo magnetico. 1433. Due fili conduttori rettilinei, paralleli ed accostati, se per­ corsi da corrente elettrica:

A. B. C. D. E.

non hanno nessuna interazione si attraggono se il verso di percorrenza è uguale interagiscono attrattivamente quali che siano le correnti in gioco interagiscono repulsivamente quali che siano le correnti in gioco producono il fenomeno dell'interferenza magnetica

1439. Un campo magnetico:

A. non influisce sulla direzione indicata da una bussola B. nel caso di un magnete permanente ha un’intensità indipendente dalla distanza dal magnete C. può essere generato anche da un elettromagnete D. può essere generato da un singolo polo magnetico E. non può essere generato da una corrente elettrica

► Sfrutta il principio che un filo percorso da corrente elettrica produ­ ► Esperimento di Ampere a seguito dell'esperienza di Oersted e ce un campo magnetico. Faraday. Vedi anche quiz 1430. 1440. 1434. Due fili rettilinei percorsi da correnti discordi posti ad una distanza d:

A. B. C. D. E.

si attraggono con una forza che non dipende dalla distanza d si attraggono con una forza che cresce al diminuire di d si respingono con una forza che non dipende dalla distanza d si respingono con una forza che cresce al diminuire di d si respingono con una forza che cresce al crescere di d

970

In un filo di rame percorso da corrente alternata:

A. il campo magnetico generato non è costante, ed ha direzione parallela al filo B. si genera nello spazio un campo magnetico costante C. non si sviluppa calore D. sì produce un effetto di elettrolisi delle molecole E. si genera nello spazio un campo magnetico variabile, non paralle­ lo al filo

CAP. io. MAGNETISMO

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► La direzione dei campo è data dalla regola della mano destra, ► Produce un’accelerazione costante in modulo e perpendicolare al inoltre l'intensità non è costante in quanto la corrente è alternata. vettore velocità, una delle caratteristiche equivalenti che definiscono il moto circolare uniforme. 1441. Se una circonferenza rappresenta una linea di campo del vettore induzione magnetica, il campo magnetico può essere creato da:

1446. Una carica elettrica q in moto rettilineo uniforme entra in

A. un solenoide di lunghezza infinita percorso da corrente una regione in cui è presente un campo magnetico; allora, in B. un filo rettilineo di lunghezza infinita, percorso da corrente conti­ generale: nua di intensità costante, posto lungo un diametro della circonfe­ A. non è soggetta ad alcuna forza, salvo se sia presente anche un renza campo elettrico C. una spira circolare percorsa da corrente sovrapposta alla circon­ B. compie una traiettoria parabolica ferenza C. è soggetta ad una forza ma la sua energia cinetica non cambia D. un filo rettilineo di lunghezza infinita, percorso da corrente, per­ D. mantiene la sua traiettoria inalterata pendicolare al piano della circonferenza e passante per il centro E. cambia la sua energia cinetica solo se il campo magnetico è pa­ E. una piccola calamita posta nel centro della circonferenza rallelo alla velocità ► La forza magnetica è sempre perpendicolare alla velocità, quindi ► Sotto le suddette condizioni e dal quiz 1441 si deduce che viene anche l’accelerazione della particella è perpendicolare alla velocità, sviluppata una forza magnetica sulla carica che non cambia il modu­ caratteristica del moto di cui al testo. lo della velocità (ma solo la direzione) e dunque non viene cambiata neppure l'energia cinetica. 1442. Una carica elettrica puntiforme si muove, nel vuoto, lungo una traiettoria circolare. La zona in cui essa si muove è sede di un campo:

A. B. C. D. E.

magnetico uniforme di nessun campo elettrico uniforme gravitazionale uniforme che varia periodicamente nel tempo

► Vedi quiz 1441.

1447. Una particella neutra attraversando una regione perpendi­ colare a un campo magnetico, descrive una traiettoria:

A. B. C. D. E.

Parabolica Rettilinea Circolare Elicoidale Iperbolica

► Se la particella è neutra non risente del campo magnetico. Poi

1443. In un campo magnetico costante una particella carica in basta applicare il primo principio della dinamica. moto, in generale:

A. B. C. D. E.

segue una traiettoria elissoidale aumenta progressivamente la propria energia cinetica segue una traiettoria a forma di elica cilindrica si muove in moto rettilineo uniforme segue una traiettoria parabolica

1448. Un corpo carico positivamente si trova tra le espansioni di una calamita. Su di esso si esercita una forza?

A. Solo se la carica tocca le espansioni B. Sì, se il corpo si muove con velocità non parallela al campo ma­ ► Vedi quiz 1441 e nota che la componente della velocità parallela gnetico al campo non viene alterata. C. Sì, se il corpo è fermo D. Sì, se il corpo si muove con velocità parallela al campo magnetico 1444. [0] Una particella elettricamente carica che si muove di E. No, perché il campo magnetico non produce alcuna azione sulle cariche elettriche velocità costante attraversa una zona in cui è presente un campo magnetico. Cosa possiamo dire della velocità della particella?

A. B. C. D. E.

Subisce variazioni in modulo e direzione Viene bruscamente annullata Subisce variazioni in modulo ma non in direzione Subisce variazioni in direzione ma non in modulo Non subisce variazioni di sorta

► Per la forza magnetica vale F = q •v •B •cos(a), dove la direzio­ ne di F è ortogonale alla velocità v e al campo magnetico B. Quindi se questi ultimi sono paralleli, tale direzione non è definita, ed infatti il vettore F è nullo.14 * 9

► Dal quiz 1441 si ha che la forza magnetica è sempre perpendico­ lare alla velocità, quindi l’accelerazione della particella lo è parimenti. 1449. [M/0] Un cavo percorso da corrente in un campo magneti­ co può subire una forza dovuta al campo. Perché tale forza non Questo implica che la variazione della velocità è come in D. sia nulla quale condizione ulteriore deve essere soddisfatta?

A. Il campo magnetico non deve cambiare 1445.11 campo magnetico uniforme B, che agisce su una carica B. L'angolo tra il cavo e il campo magnetico deve essere di 90 gradi elettrica (q) in moto con velocità (v) perpendicolare alla direzio­ C. Il cavo deve essere dritto ne del campo: D. L’angolo tra il cavo e il campo magnetico non deve essere zero A. non produce alcun effetto E. La corrente deve alternarsi B. produce un moto rettilineo con accelerazione costante C. produce un moto circolare uniforme ► Si veda il quiz 1448 considerando che la corrente elettrica è un D. produce un moto rettilineo uniforme flusso di cariche elettriche in movimento e che la calamita produce E. produce un moto parabolico un campo magnetico. 971

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CAP. io. MAGNETISMO

1450. [M] Una carica elettrica positiva, ferma tra i poli di un ma­ 1456. Un campo magnetico costante esercita una forza su una carica elettrica: gnete:

A. B. C. D. E.

subisce una forza parallela al campo magnetico subisce una forza perpendicolare al campo magnetico è attratta dal polo Nord del magnete non subisce alcuna forza da parte del magnete è attratta dal polo Sud del magnete

A. B. C. D. E.

solo se essa è negativa se essa è in movimento sempre se essa è ferma solo se essa è positiva

► Ciò è dovuto al fatto che la carica è in quiete, ossia v = 0 m/s (si ► Conseguenza dell' esperienza di Oersted nel caso di una singola veda il quiz 1448). carica (oppure, si veda il quiz 1448). 1451. Un protone fermo rispetto ad un magnete permanente:

A. Non risente di alcuna forza da parte del magnete B. Subisce una forza parallela alla direzione del campo magnetico esistente tra le due espansioni del magnete C. È attratto dal polo sud D. È attratto dal polo nord E. Subisce una forza perpendicolare alla direzione del campo ma­ gnetico esistente tra le due espansioni del magnete

1457. Una particella carica ferma in un campo magnetico uni­ forme e stazionario, e libera di muoversi:

A. B. C. D. E.

inizia a muoversi con un moto rettilineo inizia a muoversi con un moto parabolico inizia a muoversi con un moto circolare inizia a muoversi di moto ellittico non inizia a muoversi

► La forza magnetica si sviluppa su una carica se quest'ultima è in ► Vedi quiz 1456. movimento (si veda il quiz 1448). 1452. In generale un elettrone in moto in un campo magnetico:

A. B. C. D. E.

viene deviato cattura un secondo elettrone prosegue il suo moto indisturbato si distrugge torna indietro

► Vedi quiz 1448.

1458. Una pallina inizialmente ferma, che porta su di sé una ca­ rica elettrica, è immersa in una regione di spazio ove può risen­ tire soltanto dell'azione di un campo magnetico. Se quest'ultimo è creato da un filo verticale percorso da corrente la pallina:

A. B. C. D. E.

non si muoverà affatto si muoverà di moto circolare uniforme attorno al filo farà un movimento periodico si muoverà verticalmente con accelerazione costante si muoverà di moto uniformemente accelerato verso il filo

1453. Una carica elettrica si muove con velocità dall'interno di ► Vedi quiz 1456. un campo magnetico. Il lavoro della forza di Lorentz è:

A. B. C. D. E.

nullo solo se il campo varia da punto a punto negativo nullo qualunque sia il campo magnetico positivo nullo solo se il campo è uniforme

1459. Un conduttore rettilineo è disposto lungo l'asse di un so­ lenoide percorso da corrente. Che cosa si può dire sulla forza che agisce sul conduttore quando questo è attraversato da una corrente diretta nello stesso verso del campo generato dal so­ lenoide?

A. Sul conduttore agisce una forza diretta nello stesso verso del ► Infatti per il suggerimento al quiz 1448, la forza F è sempre per­ po del solenoide pendicolare alla velocità e quindi allo spostamento, dunque il lavoro B. cam Sul conduttore non agisce alcuna forza compiuto è nullo.* 5 14 C. La direzione della forza sul conduttore è tale da formare con la direzione del campo un angolo il cui coseno è 3/2 1454.11 modulo della forza di Lorentz agente su una particella D. Sul conduttore agisce una forza diretta nel verso opposto al cam­ carica in moto con velocità v in un campo magnetico B è: po del solenoide A. zero, se v è parallela a B E. Sui conduttore agisce una forza diretta perpendicolarmente all'asse B. zero, se v è ortogonale a B del solenoide C. zero, se v forma con B un angolo di 45° D. zero, solo se B è nullo ► Sul conduttore è presente un campo magnetico generato dalla E. sempre diverso da zero, se v e B sono non nulli corrente nel solenoide, che è parallelo al verso della corrente, dun­ que la forza che viene esercitata è nulla (si veda anche il quiz 1448). ► Vedi quiz 1448. 1455. Un filo percorso da corrente e immerso in un campo ma­ gnetico forma col campo un angolo a. La forza agente sul filo è massima se a è:

A. 45° B. 30° C. 0°

D. 90° E. 180° ► Vedi quiz 1448. 972

1460. In presenza di un campo magnetico, una spira percorsa da corrente elettrica ed un ago magnetico:

A. B. C. D. E.

bisogna conoscere la resistenza della spira sono sistemi non confrontabili si comportano in maniera sempre equivalente si comportano in modi completamente differenti ammettono un'equivalenza a determinate condizioni

► Infatti la spira percorsa da corrente genera un campo magnetico, e quindi può rivelare la presenza di un secondo campo magnetico.

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CAP. io. MAGNETISMO 1461. Il modulo del campo di induzione magnetica generato dal­ la corrente in un filo rettilineo indefinito ha una dipendenza dal­ la distanza d dal filo proporzionale a:

A. B. C. D. E.

d1'20 * 7 14 d-1 Log d d2 d

► Per il campo magnetico vale la formula B = corretta è quella in B.

► Vedi quiz 1450. 1466. [V] La calamita è un magnete permanente. Se spezziamo una calamita in due p a rti...

A. B. C. D. E. quindi la tesi

1462. Un filo rettilineo è percorso da una intensità di corrente / e genera un campo magnetico di intensità B i in un punto P ad una distanza r dal filo. Se si raddoppia l'intensità di corrente che circola nel filo, il campo magnetico 82 generato nello stesso punto P è pari a:

ognuno dei due pezzi perde il suo magnetismo si separano i due poli della calamita diminuisce la temperatura dei due pezzi si ottengono due caiamite più piccole si genera elettricità

► Non esistono infatti sorgenti di campo magnetico. 1467. Se una barretta magnetica, che presenta i due poli magne­ tici Nord (N) e Sud (S), viene spezzata in due parti

A. a seguito della rottura della barretta magnetica le proprietà ma­ gnetiche non vengono conservate e quindi le due parti non pre­ sentano né polo magnetico N né polo magnetico S B. una delle due parti presenta un polo magnetico N e l'altra parte A. due volte B 1 presenta un polo magnetico S B. quattro volte B 1 C. ognuna delle due parti presenta sia il polo magnetico N sia il polo C. la metà di B 1 magnetico S, solo nel caso in cui le due parti siano esattamente D. B 1 le due metà della barretta iniziale E. un quarto di B 1 D. ognuna delle due parti presenta sia un polo magnetico N sia un polo magnetico S ► Dal quiz 1461 si vede che il campo magnetico è proporzionale alla E. la parte di dimensioni maggiori presenta sia il polo magnetico N corrente elettrica, quindi vaie A. sia il polo magnetico S, mentre l’altra parte rimane priva di pro­ prietà magnetiche 1463. Un osservatore è munito di apparecchi raffinatissimi in grado di misurare campi elettrici, magnetici e gravitazionali di qualunque intensità. Quali di questi campi rivelerà se un proto­ ne gli passa vicino?

A. B. C. D. E.

il campo elettrico il campo elettrico e quello magnetico tutti e tre i campi il campo gravitazionale il campo elettrico e quello gravitazionale

► Basta osservare che il protone è dotato di carica elettrica non nul­ la, che è in movimento e che ha massa non nulla. 1464. Due particelle A e B, aventi la stessa carica elettrica, si muovono di moto circolare uniforme in uno stesso campo ma­ gnetico su circonferenze di ugual raggio. Sapendo che rriA = 2 rriB, quale delle seguenti relazioni tra i moduli delle velocità va e vb è esatta? A. 2 V b = Va B. 2 Va = V b C. Va = V b D. 4 V b = Va E. 4 Va = Vb

1468. [M] Una calamita attira pezzetti di limatura di ferro:

A. perché induce delle cariche elettriche nei pezzettini di ferro B. per le particolari proprietà magnetiche dell'aria C. perché induce un momento di dipolo magnetico nei pezzetti di ferro D. perché il ferro è un buon conduttore elettrico E. perché il campo gravitazionale diminuisce intorno alla calamita 1469. In generale il campo magnetico di una calamita esercita una forza su una carica elettrica

A. B. C. D. E.

Sempre Si, se la carica è in movimento Si, se il supporto della calamita non è metallico Si, se la calamita è percorsa da corrente elettrica No, mai

► Vedi quiz 1448. 1470. [V] Un oggetto di ferro di massa 4 kg è appoggiato sopra una superficie con attrito trascurabile e accanto ad esso è col­ locata una piccola calamita che ha la massa di 50 g. A causa dell’attrazione magnetica, si prevede che:

► Se il moto è circolare uniforme, allora il campo magnetico B è co­ A. l’oggetto di ferro resterà fermo, avendo la massa molto più gran­ stante e perpendicolare al piano di rotazione, e quindi la forza F vale de, mentre la calamita si avvicinerà ad esso con moto rettilineo qvB, dove q è ia carica comune alle due particelle. Inoltre, ed uniforme l’accelerazione nel moto circolare uniforme vale v2/r. Dunque, per la B. l’oggetto di ferro si muoverà lentamente, con velocità costante, seconda legge della dinamica, F = m •a = m•v2/r = qvB, da cui v = perché attratto dalla calamita che rimarrà ferma al suo posto qBr/m. Essendo q, B ed r in comune alle particelle A e B, si conclude C. i due oggetti si muoveranno uno verso l’altro con moto accelerato che vb = qBr/rriB = qBr/(rriB/2) = 2 va. e l’oggetto più pesante avrà l’accelerazione minore D. entrambi i corpi rimarranno fermi al loro posto perché l’oggetto di 1465. In generale una calamita non subisce alcuna azione: ferro è troppo pesante per essere attirato dalia calamita A. dalla presenza di cariche elettriche fisse E. la calamita resterà ferma al suo posto mentre l'oggetto di ferro si B. all'interno di un solenoide percorso da corrente avvicinerà ad esso con moto accelerato C. dalla presenza di un'altra calamita D. dalla presenza di un filo percorso da corrente ► Vedi la risposta corretta del quiz 1468 e applica il secondo princi­ E. dal campo magnetico terrestre pio della dinamica F = m•a. 973

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CAP. io. MAGNETISMO

1471. Perché il polo Nord della bussola è attratto dal polo Nord ► È la legge di Faraday-Neumann. magnetico della Terra? Due poli magnetici dello stesso nome non dovrebbero respingersi? 1477. Una spira ruota fra i poli Nord e Sud di un magnete. Il va­ lore assoluto della forza elettromotrice indotta è massima A. In genere è vero, ma la bussola fa eccezione. quando: B. Non è sempre vero che due poli omologhi si respingono

C. La ragione sta nel fatto che l’intensità dei campo magnetico ter­ restre è molto debole D. Se si considerasse la Terra come una grande calamita, il polo Nord geografico sarebbe in realtà un polo Sud magnetico E. Nessuna delle precedenti risposte è esatta

A. B. C. D. E.

la spira si trova nelle immediate vicinanze di uno dei due poli la faccia della spira è perpendicolare alle linee di forza la spira è ferma la faccia della spira è parallela alle linee di forza la faccia della spira forma un angolo di 45 gradi con le linee di forza

1472. [Vj II campo magnetico terrestre esercita un momento di forza sull'ago di una bussola. Una delle seguenti affermazioni è ► La legge di Faraday-Neumann dice che per la forza elettromotrice indotta vale Fem= Acp/At, dove $ è la variazione di flusso magnetico. certamente sempre vera:

A. Le interazioni magnetiche sono uno degli esempi in cui i principi della meccanica non sono validi B. Data la natura dei momenti di forza, è necessario un meccanismo di richiamo altrimenti l'ago comincerebbe a ruotare, senza indica­ re il Nord C. Per il terzo principio della dinamica, l'ago della bussola esercita un analogo momento di forza sulla terra D. A causa della natura vettoriale del momento di forza, la bussola funziona correttamente solo nell’emisfero boreale E. Per il secondo principio della dinamica, nell’emisfero australe l’ago della bussola comincia ad accelerare verso il polo Nord ► Si dimostra che il principio di azione-reazione implica la conserva­ zione del momento di forza. 1473. Un magnete collegato a terra si trova vicino ad una sbarra di materiale che è respinto dal magnete. Quale potrebbe essere il materiale della sbarra? (Il sistema è isolato e non ci sono cor­ renti indotte).

A. B. C. D. E.

Una sbarra di acciaio magnetizzato Una sbarra di alluminio caricata elettrostaticamente Una sbarra di cobalto smagnetizzato Una sbarra di ferro smagnetizzato Una sbarra di rame caricata elettrostaticamente INDUZIONE MAGNETICA

1474. Nel Sistema internazionale delle unità di misura (SI) il flusso di induzione magnetica si misura in:

A. B. C. D. E.

magnetoni di Bohr tesla(T) curie (Ci) weber (Wb) becquerel (Bq)

Se la spira ha area A, il flusso $ è proporzionale ad A •sen(a), dove a è l’angolo tra la faccia della spira e le linee di forza. Assumendo che la rotazione sia uniforme, il rapporto Acp/At è proporzionale a A •cos(a) (si consideri la derivata di $ rispetto al tempo), quindi massimo quando a = 0, ossia la faccia della spira è parallela alle linee di forza. 1478. Una spira circolare piana di area S uguale a 1 dm2 poggia su una superficie orizzontale. Un campo magnetico, diretto oriz­ zontalmente, ha intensità che cresce ogni secondo di 0,1 Tesla. La f.e.m. indotta ai capi della spira vale:

A. B. C. D. E.

0,001 V 0,0001 V 0V 0,1 V 0,01 V

► La legge di Faraday-Neumann dice che per la forza elettromotrice indotta vale Fem = ACp/At, dove cpè la variazione di flusso magnetico. Se la spira ha area A, il flusso è proporzionale a A •sen(a), dove a è l'angolo tra la faccia della spira e le linee di forza. In questo caso a = 0, da cui A •sen(a) = 0 e quindi la tesi in C. 1479. [V] Se avviciniamo rapidamente una potente calamita ad una spira formata da un filo di rame chiuso a cerchio, si può notare che:

A. il rame dapprima neutro acquista una forte carica elettrica indotta B. la spira Inizia a ruotare con velocità costante intorno ad un suo diametro C. la spira si deforma trasformandosi in un'ellisse molto stretta e lunga D. nella spira viene indotta una circolazione di corrente elettrica E. la spira si illumina

► La legge di Faraday-Neumann dice che per la forza elettromotrice indotta vale Fem = Acp/At. Siccome l’avvicinamento della calamita 1475. La corrente che si genera quando un conduttore è immer­ produce un fattore A0 non nullo, e siccome I = V / R = F e m /R , si ha la tesi in D.14 * 0 8 so in un campo magnetico variabile si dice: A. indotta 1480. [M/O] Una spira di rame è posata sul pavimento. Uno spe­ B. extracorrente rimentatore tiene in mano una calamita a forma di barra e ne C. parassita avvicina il polo nord alla spira con movimento verticale. Si può D. swattata prevedere che durante il movimento della calamita: E. galvanica A. si creerà una corrente indotta se e solo se lo sperimentatore avrà cura di seguire le linee del campo magnetico terrestre 1476. Una spira di filo conduttore immersa in un campo magne­ B. il campo magnetico indotto nella spira sarà tale da attrarre la ca­ tico è percorsa da corrente quando: lamita A. la spira è schermata da influssi esterni C. gli effetti elettromagnetici saranno trascurabili perché il rame non B. la resistenza del conduttore è molto piccola è un materiale ferromagnetico C. la spira è riscaldata D. la spira verrà attirata dalla calamita D. il flusso del campo magnetico attraverso la spira varia E. nella spira circolerà corrente E. l'intensità del campo magnetico è molto grande 974

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CAP. io. MAGNETISMO

► Il quesito è una riformulazione del quiz 1479.

C. 1 e 2 solamente D. 1 e 3 solamente 1481. [0] Perché una dinamo di bicicletta possa permettere alla E. 2

lampadina di accendersi deve:

A. B. C. D. E.

essere collegata a una pila alcalina essere fatta di materiale superconduttore avere una buona calamita avere olio refrigerante per disperdere il calore avere un condensatore per accumulare cariche elettriche

► Lo spessore del filo non influenza la differenza di potenziale del generatore. UNITÀ DI MISURA DELL’ELETTRICITÀ E DEL MAGNETISMO 1486.

Selezionare la risposta nella quale l'ordine deile unità di

► La dinamo è un alternatore molto semplice che fa uso della legge misura si accoppia correttamente con le seguenti grandezze: di Faraday-Neumann. carica elettrica - capacità elettrica - campo elettrico -differenza di potenziale - lavoro meccanico. 1482. [V] Uno dei seguenti apparecchi può funzionare SOLO in A. Joule/coulomb - volt/metro - farad - coulomb - joule corrente alternata. Quale? B. Coulomb - farad - volt/metro - joule/coulomb - joule

A. B. C. D. E.

Stufa elettrica Lampada a filamento Trasformatore Campanello elettrico Elettromagnete

C. Joule/coulomb - joule - coulomb - volt/metro - farad D. Coulomb - joule - farad - joule/coulomb - volt/metro E. Joule - volt/metro - farad - coulomb - joule/coulomb 1487. Nel Sistema Internazionale, il farad rappresenta l'unità di misura di:

► Il trasformatore è un dispositivo che fa uso della legge di Faraday- A. capacità elettrica Neumann e che viene utilizzato per variare la tensione della corrente B. induttanza alternata. C. energia D. forza 1483. Un trasformatore statico reale: E. intensità di corrente • A. serve esclusivamente per elevare la corrente B. serve esclusivamente per elevare la tensione 1488. L'unità di misura della capacità elettrica nel Sistema Inter­ C. funziona solo in corrente continua nazionale è detta Farad (F). Essa corrisponde a: D. quando è in funzione non sviluppa calore A. 1 coulomb/V E. nessuna risposta precedenti è corretta ' B. 1 V/s C. 1 coulomb/m ► Vedi quiz 1482. D. 1 volt/m E. 1 coulomb/s 1484.

A. B. C. D. E.

Un trasformatore elettrico:

può amplificare una corrente alternata è sempre costituito da materiale rigorosamente isolante trasforma energia elettrica in energia meccanica può amplificare una corrente costante è in pratica una dinamo

1489. Nel Sistema Internazionale delle unità di misura, quale delle seguenti grandezze fisiche viene misurata in weber (Wb)?

► Vedi quiz 1482.

A. B. C. D. E.

1485. In un generatore a corrente alternata una bobina ruota in un campo magnetico (vedi figura).

1490. Quale delle seguenti è un'unità di misura del campo elet­ trico?

A. B. C. D. E.

La potenza L’intensità del campo magnetico La resistività La forza elettromotrice Il flusso di induzione magnetica

m/Volt Newton/Coulomb Coulomb/Ampère Coulomb/Newton Volt •m

1491.

A. B. C. D. E. Quale delle seguenti opzioni può variare la differenza di poten­ ziale misurata dal voltmetro riportato in figura? 1 Aumentare il numero delle spire della bobina 2 Usare un filo metallico più spesso 3 Cambiare la velocità di rotazione

A. 1,2 e 3 B. 3

[M] Un campo elettrico si può misurare in:

V/m oppure in N/C J •C Pa oppure in N/m* 12314 2* 9 V/J J/C

1492. L'unità di misura dell’intensità di corrente elettrica (nel Sistema Internazionale) è:

A. B. C. D. E.

il volt il watt il coulomb l’ampère l’ohm 975

FISICA © A rtquiz 1493. L'unità di misura A. ampere •s B. coulomb •ampere C. ohm •volt D. w att-s E. volt/m

CAP. io. MAGNETISMO della carica elettrica è esprimibile in:

► La carica elettrica è esprimibile in Coulomb (C), e l’ampere A = AC/At.

1494. A. B. C. D. E.

1495. A. B. C. D. E.

Un Ampere (A) equivale a:

1 A = 1 Coulomb / 1 Farad 1 A = 1 Coulomb / 1 secondo 1 A = 1 Coulomb •1 Farad 1 A = 1 Coulomb •1 secondo Nessuna delle altre risposte è corretta

Un Ohm è uguale a:

coulomb •volt volt/ampere watt «secondò ampere/volt volt •ampere14 50 78 6 9

1496. Il potenziale elettrico è: A. B. C. D. E.

il lavoro fatto da una carica sull'unità di superficie nullo per carica ferma il lavoro fatto da una carica in un'unità di tempo la forza con cui viene attratta una carica una grandezza fisica che si misura in joule/coulomb

1497. [M] Come unità di misura del potenziale elettrico possono essere utilizzate alternativamente tutte quelle elencate, salvo una che è ERRATA. Quale? A. B. C. D. E.

Volt Joule/Coulomb Watt / ampère (Newton •metro) / Coulomb Newton / Coulomb

1498. Quale delle seguenti unità di misura NON può essere usa­ ta per indicare il valore di una resistenza elettrica? A. B. C. D. E.

J s/A W/A 2 s/F V/A V 2/W

1499. La forza elettromotrice di un generatore si misura in: A. B. C. D. E.

newton volt watt ampere joule

1500. La forza che si esercita tra due cariche elettriche statiche: A. B. C. D. E.

è inversamente proporzionale alla distanza tra le due cariche si misura in volt si misura in watt si misura in newton si misura in farad/metro



Ogni forza si misura in Newton, in particolare quella elettrica.

976

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CAP. 1. ARITMETICA

MATEMATICA ARITMETICA NUMERI NATURALI E INTERI 1. [M] Quanti sono i numeri naturali diversi da zero che soddi­ sfano la condizione "il loro triplo diminuito della loro metà è un numero naturale minore di due"? A. B. C. D. E.

Uno Tutti Nessuno Cinque Quattro

I) 2n + 1 A. B. C. D. E.

Solo Solo Solo Solo Solo

2. [V] Quanti sono i numeri naturali formati da tre cifre significa­ tive distinte? A. B. C. D. E.

648 504 720 120 630

III) 2n - 3

le la III II Ili I e la II I



La risposta è I) se si considerano, implicitamente, solo gli interi 1 è dispari positivo, mentre 2n - 3 è negativo se n vale 0 o 1.

positivi, infatti 2 n è sempre pari e dunque 2 n +

7. ► Detto n tale numero, si riduce a 3n - (1/2)n = (5/2)n < 2, ossia n < 4/5.

II) 2n + 4 la la la la la

Quale numero in base 10 corrisponde al numero 20 in base 16?

A. B. C. D. E.

32 10



In base 16 la notazione “20” indica 2 •16 + 0 = 32.

8

36 320

8. [M/O] Determinare quale dei seguenti numeri non è un quadra­ to perfetto:

► 9 •9 •8 = 648, infatti la prima cifra deve essere una tra 1 e 9 (la prima non può essere 0), la seconda una tra 0 e 9 ma diversa dalla prima (quindi 9 possibilità), e lo stesso per la terza, ma diversa dalle precedenti (quindi 8 possibilità).

A. B. C. D. E.

3. [M] Quanti sono i numeri naturali di quattro cifre dispari di­ stinte?

► Basta osservare che 800 si scompone in fattori primi come 2 5 •52, quindi non ha la radice quadrata nell’insieme dei numeri naturali.

A. B. C. D. E.

5 60 120 20 625

► 5 •4 •3 •2 = 120, come per il quiz 2, ma con 5 cifre dispari a di­ sposizione (anziché 1 0 ).

4. [O] Quanti sono i numeri naturali formati da al più quattro ci­ fre dispari distinte? A. B. C. D. E.

625 180 30 205 120

10000 12 •27 256 800 11 •44

DIVISIBILITÀ, NUMERI PRIMI, MCM E MCD 9. Un numero naturale è divisibile per 3 se: A. B. C. D. E.

l’ultima cifra del numero è uno 0 oppure un 5 la somma delle sue cifre è divisibile per 3 l’ultima cifra dei numero è un 3 l’ultima cifra del numero è un 3 oppure un 9 la somma delle sue cifre è dispari

► Si tratta di un risultato molto noto sulla divisibilità nella notazione decimale.

10.

[V] Per quali numeri risulta divisibile 1250?

► 5 + 5 - 4 + 5 , 4 * 3 + 5 , 4 , 3 , 2 = 205, come nei quiz 2 e 3, os­ servando che si devono sommare i numeri con 1 , 2 , 3 e 4 cifre.

A. B. C. D. E.

5. Quanti sono i numeri naturali di 5 cifre tutte diverse, che non contengono né lo 0, né il 3, né il 6?

► È sufficiente fattorizzare 1250 come 53456 •2, dunque tra i divisori ci sono 5' •2i con 0 s i < 4 e 0 s j ^ 1.

A. B. C. D. E.

2520 720 21 120 5040

E divisibile solo per 2 per 5 e per 10 È divisibile solo per 2 e per 5 Solo per 10 Nessuno Nessuna delle risposte indicate è corretta

11.

Il numero 14733 è divisibile per:

A. 3 B. 7

C. 11 D. 5

► 7 •6 •5 •4 •3 = 5040, come nei quiz precedenti.

E. 13

6. Per qualsiasi valore di un numero intero n, quale dei risultati delle seguenti espressioni è un numero naturale dispari?

► Una condizione di divisibilità per 3 nella notazione decimale è che la somma delle cifre di 14733 sia un multiplo di 3, che è vero. 977

M A TE M A TIC A © A rtquiz 12. A. B. C. D. E.

CAP. 1. ARITMETICA

[0] Un numero è sempre divisibile per 4 se:



il numero formato dalie sue due prime cifre è divisibile per 4 la sua ultima cifra è 4 oppure 8 il numero formato dalle sue due ultime cifre è divisibile per 4 la sua ultima cifra è pari la somma delle sue cifre è divisibile per 4

18.

► Segue dalle regole di divisione tra numeri naturali in notazione decimale.

13. Quanti sono i divisori (con resto nullo) del numero 100, 1 e 100 compresi? A. B. C. D. E.

Quale fra questi numeri è il più basso numero primo?

A. B. C. D. E.

0 1 2 3 5



Si ricordi che 0 e 1 non sono numeri primi.

19. Un numero NON è dato dalla somma di due numeri primi consecutivi

9 6

2 16 4

A. B. C. D. E.

► È sufficiente fattorizzare 100 come 5 2 •22, dunque tra i divisori ci sono 5' • 2i con 0 ^ i s 2 e 0 ^ j ^ 2, in totale 9 possibili valori al variare di i e j.

14. [V] Dato il prodotto N = 2010 • 2011 • 2012, determinare dei seguenti interi non è divisore di N. A. B. C. D. E.

Immediato, gli altri si dividono per 2 o 3.

4 24 18 8

12

► A meno dell’ordine degli addendi (naturali), ci sono solo tre possi­ bilità per ottenere 4: 0 + 4 ,1 + 3, 2 + 2, e in ogni coppia non ci sono quale due primi consecutivi.

4022 15 18 20 12

20. [V] Se due numeri sono primi tra loro, allora:

► Siccome i fattori proposti sono 3 numeri naturali consecutivi, uno solo di essi può essere multiplo di 3. Lo stesso dicasi del loro prodot­ to (ciò segue dalla fattorizzazione unica in fattori primi). Siccome 18 contiene 9 = 3 » 3 come divisore, 18 non può dividere 2010 = 3 •670 perché 670 non è divisibile per 3.

A. B. C. D. E.

il loro prodotto è un numero primo almeno uno dei due deve essere primo il loro massimo comun divisore è 1 il loro minimo comune multiplo è il maggiore dei due numeri sono entrambi numeri primi



È la definizione.

21. Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA? Se due numeri sono:

15. La somma di due numeri dispari consecutivi è sempre divi­ A. primi tra loro, il M.C.D. è il loro quoziente B. primi tra loro, il m.c.m. è il loro prodotto sibile: A. B. C. D. E.

C. uno multiplo dell'altro, il più grande è il m.c.m. D. uno multiplo dell'altro, il più piccolo è il M.C.D. E. primi tra loro, il M.C.D. = 1

per 4 ma non per 3 non è possibile stabilirlo per 4 per 2 ma non per 4 per 2 ma non per 3



► Dati 2 numeri m ed n dispari consecutivi, esiste un numero natura­ le k tale che m = 2k + 1 e n = 2(k + 1) + 1 (ad esempio 9 e 11 sono 9 = 2 - 4 + 1 e 11 = 2• (4 + 1) +1). Dunque, m + n = 2 k + 1 + 2(k + 1) + 1 = 2k + 1 + 2k + 2 + 1 = 4k + 4 = 4(k + 1), che è divisibile per 4.

16. Quanti sono i numeri primi tra 7 e 21 (7 e 21 compresi, primi)? A. B. C. D. E.

4 5 7

22. Il minimo comune multiplo di 2, 4, 5, 8 è:

A. B. C. D. se E.

320 19 80 40 20

► Fattorizzando si ottiene 2, 22, 5 e 23, dunque dalla definizione mcm = 5 •2 3 = 40.

6

23. [M] I valori del massimo comun divisore e del minimo comu­ ne multiplo dei numeri: 15; 45; 105; sono:

3

► 7 , 1 1 , 1 3 , 1 7 , 1 9 , dunque sono5.

17. A. B. C. D. E.

La A. è errata, perché il M.C.D. di 2 numeri primi tra loro è 1.

Quale dei seguenti numeri sottostanti è un numero primo? 15 17 18 .14 16

978

A. B. C. D. E.

5 e 210 5 e 420 15 e 315 15 e 105 15 e 210-

► Fattorizzando si ottiene 3 •5, 32 •5 e 3 •5 •7, dunque dalla defi­ nizione mcm = 32 •5 •7 = 3 15 e MCD = 3 * 5 = 1 5 .

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CAP. 1. ARITMETICA 24. La scomposizione in fattori dei numeri interi p, q, r, rivela che p = 23 • 32 • 5; q = 2 • 52, r = 3 • 52. Per cui minimo comune multiplo e massimo comun divisore sono rispettivarriente: A. B. C. D. E.

1800 e 5 200 e 30 360 e 1800 25 e 5 3600 e 25



Dalla definizione mcm = 233252 e MCD = 5.

► Le convenzioni riguardo l’ordine col quale eseguire le operazioni impongono di procedere prima con le moltiplicazioni e le divisioni (e se ne compaiono in successione senza parentesi, si procede da sini­ stra verso destra). Quindi, inserendo opportunamente delle parente­ si, il calcolo proposto si può riscrivere come: 24 + [(6 :2 ) •3] = 33.

25. Il minimo comune multiplo tra due numeri è 36 ed il loro massimo comun divisore è 6; i due numeri sono: A. 24 e 36 B. 6 e 12 C. 12 e 18 D. 6 e 18 E. 12 e 24

A. B. C. D. E.



210 35 42 105 150

(x + y)(x - y) (x + y ) 2 (x - y)2 (x + y) (x -y ) È sufficiente osservare che: x2 - y2 = (x + y)(x - y).

28. Dati i seguenti monomi 5xy2, 15x2yz, 10x2y2z2 allora il loro M.C.D. (massimo comune divisore) è: A. B. C. D. E.

xy 15xyz 5xy 30xy 30x2y2z2

► I monomi sono già fattorizzati, inoltre 15 = 3 •5 e 10 = 2 •5. Per cui la risposta C è corretta.

ESERCIZI CON I NUMERI NATURALI E INTERI 29. Il risultato delle operazioni indicate nell’espressione: 24 + 6 : 2 • 3 è uguale a: A. 45 B. 25

► L’operazione da eseguire è (33/127) • 381, che si può riscrivere come 33 •(381/127), ossia 33 •3.

31. La somma dei primi n numeri positivi e pari è: A. B. C. D. E.

2n n(n + 1)/2 (n - 1)n (1 +n)n n2 - 1

1 4 '2 1 '1 5 ' i o

27. [V] Il minimo comune multiplo dei polinomi x + y e x2 - y2 è:



A. 137 B. 99 D. 6 6 E. 132

► Prima si fattorizzano i denominatori: 2 • 7, 3 • 7, 3 • 5 e 2 • 5, dunque dalla definizione il denominatore comune è pari a mcm = 2 •3 •5 •7 = 210.

A. B. C. D. E.

30. Si divide il numero 33 per 127 e poi lo si moltiplica per 381. Il risultato è: C. 1010

► Se l’MCD è 6 , i 2 numeri devono essere multipli di esso. Tali nu­ meri devono pure dividere l’mcm che è 36, dunque possono essere scelti solo tra 6 ,1 2 ,1 8 e 36. Se uno dei due fosse 6 , l’altro dovrebbe essere 36 (affinché l'mcm sia 36 stesso). Viceversa, se uno dei due è 12, l’altro deve essere 18 (affinché l'MCD sia 6 ). Dunque l’unica possibilità è quella in C.

26. Il denominatore comune delle seguenti frazioni a è pari a

C. 33 D. 81 E. 5

► La formula di Gauss dice che la somma dei primi n naturali è n(n+1 )/2 . Quindi, essendo la somma dei primi n pari data da 2 + 4 + ... + 2n, raccogliendo il 2 si ottiene 2 (1 + 2 + ...n). Ora basta osservare che dentro parentesi si ha la somma dei primi n naturali, quindi con Gauss si ottiene: 2 + 4 + ... + 2n = 2(1 + 2 + ...n) = 2n(n+1)/2 = n(n+1).324 *

32. La somma dei primi n numeri dispari è: A. B. C. D. E.

( n - 1 )2 2n - 1 (n/2n) •2 n2 nessuna delle soluzioni proposte

► È sufficiente osservare che partendo da n2 (la somma dei primi n numeri dispari) e aggiungendo 2 n + 1 si ottiene (n + 1 )2, la somma dei primi n + 1 dispari.

33. Indica la somma dei primi 50 numeri dispari: A. B. C. D. E.

6500 2500 500 3500 4500



Dal quiz 32 si ottiene che tale numero è 502 = 2500.

34. Qual è il risultato della somma: 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9 + 10 + ...+ 26 = ? A. B. C. D. E.

291 491 306 351 406



Con la formula di Gauss si ottiene (26 + 1) •26/2. 979

M A TE M A TIC A ©Artquiz 35.

Calcolare la somma dei primi 100 numeri naturali:

A. B. C. D. E.

5.050 4.950 5.000 100 10.000



È sufficiente applicare la formula di Gauss: 100 •(100 + 1 )/2.

CAP. 1. ARITMETICA A. B. C. D. E.

un numero divisibile per 3 un numero pari un numero primo un numero dispari nessuna delle altre alternative è corretta

► Due numeri consecutivi sono sempre uno pari ed uno dispari, e quindi la somma è dispari.

36. La somma di 200 numeri naturali consecutivi, di cui il primo 42. La somma di due numeri interi consecutivi è 127. In valore assoluto la loro differenza è: è 200, è pari a: A. B. C. D. E.

60100 60200 60000 79800 59900

A. 12,5 B. maggiore di 12

C. 1 D. maggiore di 1 E. 2

► Consiste nella somma dei primi 399 numeri meno la somma dei primi 199, quindi per Gauss 399 •(399 + 1)/2 -1 9 9 •(199 + 1)/2.

► La differenza tra due numeri consecutivi è sempre 1 (o -1 se si calcola tra il minore dei 2 e il maggiore).

37. Sottraendo

43. Se il numero degli interi compresi fra 56 e 100 (estremi in­ clusi) viene diviso per il numero degli interi compresi fra 13 e 21 (estremi inclusi), a quale risultato si perviene?

da un numero la sua terza parte e la sua quarta parte si ottiene 5; quanto vale il numero?

A. B. C. D. E.

20 10 18 12 8

► Sia x il numero cercato. Allora deve valere x - x/3 - x/4 = 5, ossia 5 •x/12 = 5, da cui segue D.

38. Sia n un numero naturale, il numero n2 + n è A. B. C. D. E.

sempre pari dispari solo per alcuni valori di n pari solo per alcuni valori di n non è possibile rispondere sempre dispari

► Basta scrivere n2 + n come n • (n + 1) e notare che uno dei due fattori è sicuramente pari, e dunque lo è pure il prodotto.39 1* 0 4

39. Considerando i numeri del tipo 4 • n + 3, con n intero, calco­ lare il numero di quelli compresi fra 240 e 1460. A. B. C. D. E.

306 308 305 304 307

A. B. C. D. E.

22/4 10 5 9 44/9

► Tale numero è (100 - 55)/(21 - 1 2 ) = 5.

44. Qual è il massimo numero intero che divide il prodotto di ogni quaterna di numeri interi consecutivi? A. 6 B. 8 C. 24 D. 12 E. 4 ► In particolare deve dividere 1 •2 •3 •4, quindi un tale numero non può essere più grande di 24. D’altro canto, ogni quattro numeri con­ secutivi ci sono un multiplo di 2, uno di 4 e uno di 3, quindi 24 divide ogni quaterna.

45. Nell'insieme dei numeri naturali i possibili resti della divisio­ ne di un numero per 10 sono:

► Deve valere 240 < 4n + 3 < 1460, quindi 237 < 4n < 1457 e, con­ siderando solo i naturali, 59 < n < 365, dunque 305 numeri.

A. B. C. D. E.

40. [V] Quale fra le seguenti espressioni rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n?

► Detto r il resto, per definizione deve valere 0 < r < 10, dunque 10 possibili valori.

A. B. C. D. E.

3 n2 + 1 3 (n2 + 1) 3 (n + 1 ) 2 (3 n + 1 ) 2 (3(n + 1 ) ) 2

► Ovvio dalla domanda.

41. Dati due numeri interi consecutivi si indica con S la loro somma. Si può affermare che, per tutti i numeri interi, tale som­ ma S è:

980

tutti i numeri naturali > 10 qualsiasi numero naturale tutti i numeri reali < 10 tutti i numeri naturali < 10 tutti i numeri naturali < 9

46. [M/V/PS] Tra i primi 100 numeri naturali, sono contempora­ neamente divisibili per: 2, 3, 4, 5: A. B. C. D. E.

2 numeri 3 numeri 0 numeri non è possibile stabilirlo 1 numero

► Sia n un tale numero, allora deve valere 3|n (si legga: “3 divide n”), 4|n (da cui anche 2|n) e 5|n. Per cui anche 3 * 4 * 5|n essendo 3 ,4 e

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CAP. l. ARITMETICA 5 primi tra loro. Ma 60|n ed n s 100, dunque un tale numero è solo C. 4 e 10 60 stesso. D. 1 5 e 6 E. 2 e 5

47. [M] Sono dati tre numeri naturali x, y e z e si sa che x è il tri­ plo di z mentre z è quattro volte y. Quanto vale il quoziente tra il ► Infatti 20 + 8 = 28, 20 12/4 = 3 e 160/4 = 40. doppio di x e la metà di y? A. B. C. D. E.

4/3 48 54 12 3/4 6z

e y/2 = z/8 , da cui 2x/(y/2) =

48. [M] Siano a, b, c numeri naturali diversi da zero. Se a è il doppio di b e c è la metà di b, qual è il quoziente fra a e il qua­ druplo di c? A. -

A. I due numeri sono 16 e 40 B. Le informazioni non sono sufficienti per poter calcolare i due nu­ meri C. I due numeri sono 27 e 29 D. I due numeri sono 35 e 26 E. I due numeri sono 20 e 36 ►

Equivale al sistema di primo grado x/y = 2/5 e x + y = 56.

54. [V] Quali sono i due numeri tali che la loro somma è uguale a 17/4 e il loro prodotto è uguale a 1?

2

B. 1 C. 2 D. 4

► Vale b = 2c e a = 2b = 2 •2b = 4c, da cui a/4c = ala = 1.

49. Siano x e y due numeri naturali tali che la loro somma dà un numero a e x è il successivo di y. Quanto vale x2 - y2? Non si può determinare -a a2 a 2a + 1

50. [V] x e y sono due numeri naturali il cui prodotto dà un nu­ mero a e x è il successivo di y. Quanto vale x2 + y2 ? A. B. C. D. E.

1 - 2a 2a - 1 2a + 1 2a 2 + 1 a+1



Da x = y + 1 si ottiene x2 + y2 = (y + 1 ) 2 + y 2 = 2y 2 + 2y + 1 = + 1 ) + 1 = 2 x y+ 1 = 2 a + 1 .

51. La somma di due numeri x e y è 20. La loro differenza è 8; x e y valgono: 39

2

2

6;

1/6 16/4; 1 3/4; 4/3 3/8; 8/3 4; 1/4

► Siano x e y i due numeri da determinare. Da xy = 1 segue y = 1/x e quindi x + y = x + 1/x = 17/4. Moltiplicando entrambi i membri dell' ultima uguaglianza per 4x si ottiene 4x2 + 4 = 17x, da cui si ottiene l’equazione 4x2 - 17x + 4 = 0, le cui soluzioni sono 4 e 1/4.

A. B. C. D. E.

Data la proporzione x : 250 = 3 : 5, quanto vale x? 700 30 50 200 150

► In una proporzione a : b = c : d vale che a = (b • c)/d, quindi x = (250 •3)/5 = 150.

56. [V] Quanti sono i numeri di tre cifre (non necessariamente distinte) che si possono scrivere con le cifre 2, 3 e 5?

2 y(y

1

A. B. C. D. E.

55.

► Da x = y + 1 si ottiene x2 - y2 = (y + 1 ) 2 - y2 = 2y + 1 = y + (y + 1) = y + x = a.

.

= 12 e 20 • 8 = 160, da cui 28/4 = 7,

53. [V] Quali sono i due numeri la cui somma risulta 56 e che sono proporzionali a 2 e 5 secondo lo stesso coefficiente?

► x = 3z e z = 4y dunque 2x = 6 z/(z/8 ) = 48.4 12 50 9 8

A. B. C. D. E.

8

A. B. C. D. E.

27 15 12 9



Infatti si hanno 3 scelte per cifra, dunque 33.

6

A. - e — B. non è possibile stabilirlo C. 14 e 6

57.

E. -10 e 2 ►

È sufficiente risolvere il sistema x + y =

2 0

e x -y = 8 .

52. [V/O/PS] La somma, la differenza ed il prodotto di due nume­ ri stanno tra loro come 7,3 e 40. Quali sono questi due numeri? A. 15 e 30 B. 20 e 8

Quanti sono i numeri di due cifre in cui la somma delle cifre

è 12? A. 36 B. 4 C. 6 D. 7 E. 45 ► Siccome una delle due cifre deve essere almeno 3 (alla quale sommare l’altra cifra che al massimo è 9), ci sono 39, 48, 57, 6 6 , 75, 84 e 93.

981

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CAP. 1. ARITMETICA

58. Se x, y e z sono tre numeri negativi, quale affermazione è D. a sempre VERA? E. alm+nl A. B. C. D. E. ►

x + y>z -x > y xyz>0 -x > y -z x + y

0



65. Quale fra le seguenti uguaglianze è corretta?

> y, dunque -x > y.

59.8.754.896 • 4893 = A. B. C. D. E.

Immediato dalla definizione di potenza.

42.137.706.124 42.837.706.128 42.137.706.125 42.837.706.129 42.837.706.126

A. B. C. D. E.

ab + a° = ab+ c (ab)° = (a + b)c ab + ac = ab-c ab *ac = abtc ab , ac = ab-c



Immediato dalla definizione di potenza.

66. L'espressione (e4x) • (e x) è uguale a :

► Mettendo in colonna, si vede immediatamente che l’ultima cifra del prodotto è l’ultima cifra del prodotto delle ultime due cifre dei fat­ tori, quindi 6 * 3 = 18, dunque 8 come la risposta B.

A. B. C. D. E.

e+3x e_3x2 e5x e4x2 e_3x

60.



(e4x) •(e-x) = e4x' x = e+3x.

A. B. C. D. E.

[O] 4893 moltiplicato per 8754896 è uguale a: 42837706126 42837706124 42837706125 42837706129 42837706128

67. La potenza 0° è: A. B. C. D. E.

► Vedi quiz 59.

61. Il prodotto (2 • 102) • (7 • 105) corrisponde al numero: A. B. C. D. E.

2800000000 1,4 •10 8 1400000 14 •10 6 nessuno dei numeri precedenti

indeterminata perché ammette infinite soluzioni impossibile perché base ed esponente sono entrambi 0 pari a 1 pari a infinito pari a 0

68. Il valore della potenza di un numero n (n diverso da 0) eleva­ to a 0 è pari a: A. 1 B. non esiste dato che è una forma indeterminata C. n D. n - 1

E. 0 ► 2 • 10 2 •7 • 10 5 = 2 • 7 • 10 2 • 10 5 = 14 • 10 7 = 1,4 • 10 • 10 7 = 1,4 •108.

62. Dati i numeri 1; 2; 3; 4; 5, la somma dei loro quadrati ed il quadrato della loro somma sono rispettivamente: A. B. C. D. E.

15 e 325 25 e 125 225 e 225 55 e 225 55 e 55



È sufficiente eseguire.

69. [O] 15° = A. -12 B. 1/12

C. 1 D. 0 E. 12 ►

70. [V/PS] La somma di 3 numeri non nulli ciascuno elevato a zero è:

63. La quantità 57.614.000 può venire scritta: A. B. C. D. E.

576 •10 6 + 14.000 57 •10 6 + 614 •1000 + 0 57 •10 5 + 614 •1000 + 1000 1000 * (57+ 614) 1000 -(5 7 -6 14 )



Infatti è pari a 57 •1000000 + 614 •1000 + 0.

A. una quantità positiva B. i dati del quesito sono insufficienti a dare una risposta univoca C. una quantità che può essere positiva e negativa a seconda del valore assoluto dei numeri D. zero E. una quantità negativa ►

POTENZE 64. am• a" è uguale a: A. a2tm,n> B. am+ an C. n •am

982

Qualsiasi numero non nullo elevato alla 0 fa 1.

Infatti è pari a

1

+

1

+ 1 , ove i tre numeri siano non nulli.

71. Se x e y sono due numeri diversi da zero (x positivo) quale delle seguenti affermazioni è VERA? A. B. C. D. E.

x •y è sempre maggiore di zero x> è sempre maggiore di zero log (x •y) è sempre maggiore di zero yx è sempre maggiore di zero Nessuna delie precedenti risposte è corretta

©Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 1. ARITMETICA 72. A. B. C. D. E.

L'espressione 39 • 33 è uguale a: 273 327 33 3 12 36

A. B. C. D. E.

è -1 èO è un qualunque numero positivo è1 non esiste

79. ► Applicando la regola del quiz 64 si ottiene 39 •3 3 = 3 2x, ossia x/2 > 2x e dunque x > 4x da cui x < 0 .

D. 10 5 E. 100000 ►

A quale insieme di numeri appartiene il numero 2? Solo ai reali Solo ai razionali Solo ai naturali A tutti gli insiemi indicati nelle altre alternative Solo agli interi

80. [V] Quali sono i numeri reali che soddisfano la condizione "diminuiti della loro metà sono maggiori del loro doppio"?

Dalle regole delle potenze vale (a3) 2 •(a3)2 = a6 •a6 = a12.

74.

A. B. C. D. E.

125 216 500 1000 2500

81. L’insieme dei numeri Razionali A. B. C. D. E.

comprende i Naturali un sott’insieme dei Naturali è un insieme finito comprende i numeri Reali nessuna delle precedenti risposte

► I numeri naturali possono essere scritti come n/1 , e quindi sono in particolare razionali.

82.0,0076 è uguale a: A. B. C. D. E.

7 6 -1 0 0 76/10.000 76/1000 76/100.000 76/100.

83. Stabilire quale delle seguenti affermazioni è falsa: A.

ogni numero razionale ammette opposto

B- - Q = ^ p e r°gn ia * 0

► La scomposizione in fattori primi del numero intero 500 è 2253. Essendo tale scomposizione unica, non è possibile scrivere 500 co­ me potenza del tipo richiesto, in quanto gli esponenti dei primi di 500 dovrebbero avere un mcm maggiore di 2. Ciò non vale per gli altri numeri proposti dalle risposte.

77. [V] Riscrivendo 93x+2 nel formato 3*, quale sarà il valore di y? A. 6 x + 2 B. 3x + 4 C. 9x + 6 D. 6 x + 4 E. 3x

C. se a •b = 0 allora almeno uno dei due fattori è zero D. - (-a) = a E. ogni numero razionale ammette reciproco ►

84. Le radici quadrate della somma dei quadrati di due numeri razionali negativi non nulli: A. B. C. D. E.

► Basta scrivere 93x + 2 come (32)3x + 2 = 32', quindi: y = 2 •(3x + 2) = 6 x + 4.

NUMERI RAZIONALI, REALI E COMPLESSI 78. L'elemento neutro della moltiplicazione:

Infatti 0 è razionale ma non ammette reciproco (moltiplicativo).

sono sempre numeri razionali sono sempre numeri negativi sono sempre numeri complessi sono sempre numeri positivi non soddisfano le condizioni delle precedenti risposte

► Notare che la risposta E. è vera in quanto in C. si intende implici­ tamente “complessi non reali”. A titolo di esempio consideriamo la coppia di numeri razionali negativi non nulli -1 e - 2 . 1 quadrati sono 1 e 4, la loro somma è 5 e le due radici quadrate sono + V 5 , che con­ traddice le prime 4 opzioni.

983

M ATEM A TIC A ©Artquiz 85. A. B. C. D. E.

Quali sono i numeri relativi ? i numeri romani i numeri che sono preceduti dal segno + o dal segno i numeri con la virgola le {unzioni i numeri periodici

86.

Nell’insieme dei numeri razionali relativi, 641'2 =

A. B. C. D. E.

+ 1/12 8 ;-1/12 8 + 3 2 ;-3 2 +1/64;-1/64 +8 ; - 8 +1/642 ; -1/642



Infatti 641/2 è qui inteso come la radice quadrata di 64.

87.

Quanti numeri razionali sono compresi fra ^ e ^ ?

A. B. C. D. E. ►

Dodici Due Uno Nessuno Nessuna delle precedenti alternative è corretta Infatti ce ne sono infiniti.

88.

La somma a/b + c/d vale:

A. B. C. D. E.

(ac + bd)/bd (a + c)/bd ac/bd (a + c)/(b + d) (ad + bc)/bd



È una conseguenza degli assiomi della teoria dei numeri razionali.

CAP. 1. ARITMETICA ► La richiesta equivale a x + 2x < 3x + 2, ossia 0 < -2 che è falso per ogni x.

92. A. B. C. D. E.

A quali insiemi appartiene un numero trascendente? Ai Ai Ai Ai Ai

numeri numeri numeri numeri numeri

razionali ma non ai numeri reali complessi ma non ai numeri reali razionali ma non ai numeri interi reali ma non ai numeri razionali reali e ai numeri razionali

► Per definizione l’insieme dei numeri trascendenti è dato dall’insieme dei reali che non sono soluzioni di equazioni a coefficienti interi, quindi vale D.

93. Elevando al cubo un numero reale negativo, in valore asso­ luto minore di 1, si ottiene sempre un numero: A. B. C. D. E.

positivo e in valore assoluto maggiore di 1 uguale a 1 negativo e in valore assoluto minore di 1 negativo e in valore assoluto maggiore di 1 positivo e in valore assoluto minore di 1

► Negativo perché prodotto di 3 negativi; con valore assoluto minore di 1 perché prodotto di 3 numeri minori di 1 in valore assoluto.

94. [M] Se A è un numero negativo, allora (-A)0'5 è sicuramente un numero: A. B. C. D. E.

in tutti i casi: nullo in tutti i casi: intero sempre uguale a 0,5 reale uguale a uno

► A < 0 implica -A > 0, inoltre 0,5 = 1/2, dunque (-A)0'5 = (-A) 1'2 > 0.

89. [0] Nella proporzione 5 : x = x : -125 il valore del medio pro­ porzionale: A. è uguale a - 25

95.1 numeri reali costituiscono l'insieme dei numeri:

C. non esiste nel campo dei numeri reali D. è uguale a 25 E. è un numero irrazionale

A. B. C. D. E.

interi e frazionari naturali e razionali razionali e complessi razionali e decimali razionali ed irrazionali





L’insieme degli irrazionali è infatti dato dai reali non razionali.

B. è uguale a ^

Infatti x dovrebbe risolvere x2 = -12 5 •5 che non ha soluzioni reali.

90. Trovare il valore di x che soddisfi la seguente proporzione. 96. Il rapporto 5/0 equivale a: 4 : x = x : 25 A. è impossibile A. B. C. D. E.

4/25 10 1/2(25/4) 25/4 100

► Vedi quiz 89.

91. [O] Quanti sono i numeri reali che soddisfano la condizione "aumentati del loro doppio sono minori del loro triplo diminuito di due"? A. B. C. D. E.

Uno Tre Due Tutti Nessuno

984

B. 5

C. 1 D. 1/5 E. 0 ►

È una conseguenza degli assiomi della teoria dei numeri razionali.

97. La somma di due numeri irrazionali: A. B. C. D. E.

può essere razionale è immaginaria è sempre razionale è sempre irrazionale nessuna delle precedenti



Per la risposta A. basta esibire un esempio: V 2 + (1 - V 2 ) = 1.

©Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 1. ARITMETICA 98. Stabilire quale fra i seguenti numeri è irrazionale (cioè reale, C. un numero reale ma non razionale): D. un numero complesso E. un numero razionale B. C. D. E.

V3_ 1,02 0,25 V49



È sufficiente osservare che 0,25 = 1/4, che 1,02 è periodico quindi

104. le a:

razionale, che V 4 9 = 7 e V 3 •4= = 1. V3

99.

B. V 3 6

105. A. B. C. D. E.

D. E. 1 3 , 1 7

Infatti V 3 6 = 6 ; 1 3 , 1 7 è periodico dunque razionale e

-

= 3/4.

100. [M] Indicare la risposta giusta tra le seguenti affermazioni, che riguardano il calcolo del valore medio (media aritmetica) di un certo numero N di numeri reali (tra cui alcuni sono positivi, altri negativi): A. non è possibile calcolare il valore medio di N numeri, se alcuni sono positivi e altri negativi B. il valore medio è ottenuto dividendo la somma (algebrica cioè ogni numero con il suo segno) degli N numeri per la radice qua­ drata di N C. il valore medio è ottenuto dividendo la somma dei valori assoluti degli N numeri per il loro numero N D. il valore medio è ottenuto dividendo la somma (algebrica, cioè ogni numero con il suo segno) degli N numeri per il loro numero N E. il valore medio è ottenuto moltiplicando la somma (algebrica) degli N numeri per il loro numero N ►

È la definizione.

101. Quale delle seguenti potenze è uguale ad un numero reale? A. B. C. D. E.

29-i 41 - i 35 + 29i 29 + 29Ì 41 + i

► Dalla teoria dei numeri complessi: (5 + 2i) •(7 + 3i) = (5 •7 - 2 •3) + i(5 •3 + 2 •7) = 29 + 29i.

[O] Quale fra i seguenti, è un numero irrazionale?

C. V?



A. B. C. D. E.

Il prodotto di due numeri complessi (5 + 2i) e (7 + 3i) equiva­

(-4 )1« (- 4 ) 1,3 (- 4 ) 1,6 (- 4 ) 1/2 (- 4 ) 1,4



L'espressione (2 + 1) • (1 - i)3 equivale a:

- 6 - 6i 9 18 + 26Ì 9 - 13i 9 + 13Ì Sviluppando II cubo di binomio, si ottiene 3(1 - 3i - 3 + i) = 3(-2 - 2i).

106. L'espressione complessa (i +1) (i -1) + i è uguale a: A. B. C. D.

i-1 i-2 2i -2i

EJ ►

Sviluppando il prodotto si ottiene i2 - 1 + i = -1 - 1 + i.

ESERCIZI CON I NUMERI RAZIONALI, REALI E COMPLESSI 107. Quale delle seguenti frazioni è detta apparente ? A. B. C. D. E.

8/7 7/8 2/4 8/4 4/8

► È sufficiente notare che 8/4 = 2 che non è una frazione in senso proprio.

108. Data la frazione 23/39:

► Infatti le altre risposte (errate) sono equivalenti a radici pari di un numero negativo.

A. B. C. D. E.

ha valore irrazionale numeratore e denominatore sono primi tra loro ha valore maggiore di 0,75 numeratore e denominatore sono entrambi primi ha valore minore di 0,5

102. Nell'insieme dei numeri reali 82,s =



Infatti 23 è primo e 39 = 3 •13, quindi MCD = 1.

A. B. C. D. E.

1/12 12 64/3 4 16/3



Infatti 8 2,s = W = V 64 = 4.

103.

Con l'espressione 3i si indica:

A. l'espressione non rappresenta alcun numero B. un numero irrazionale

109. Una frazione con numeratore e denominatore interi è: A. ridotta ai minimi termini se numeratore e denominatore sono pri­ mi tra di loro B. uguale ad un numero irrazionale C. impropria se il numeratore è minore del denominatore D. irriducibile se numeratore e denominatore hanno il massimo comun divisore maggiore di uno E. apparente se il denominatore è multiplo del numeratore ►

È la definizione.

985

M ATEM A TIC A ©Artquiz 110.

CAP. 1. ARITMETICA 16

4

Cosa si ottiene dalla semplificazione di — / — ?

A. 8 -4 B. 6 •9 C. 4 - 9 D. 2 * 2 E. 6 •6 ►

Infatti (16/9)/(4/81) = (16 •81)/(9 •4) = 4 •9.

117. [V] Quanto fa 0,036/0,9 ? A. B. C. D. E.

0,4 0,04 0,0004 400 0,004



È sufficiente osservare che 0,036 = 0,9 •0,04. 59

111. A. B. C. D. E.

Quale risultato dà il prodotto tra le frazioni 5/7 • 7/5 ?

35/7 1 25/49 25/49 49/25

118. L'espressione — j è equivalente a: A. 125 B. -

5

C. 1 D. 5-3

112. 1/200 + 1/200 = A. B. C. D. E.

2/100 1/100 1/40.000 1/200 1/400



La somma è = (1 + 1)/200 = 2/200 = 1/100.



Infatti 1 253 = (53) 3 = 5 3 • 3 = 59.

119. Quanto vale l’espressione 1/4 + 1/2 ? A. B. C. D. E.

1/6 0.85 0.75 0.65 1/8



Infatti è pari a 3/4.

113.1/3+ 1/5+ 1/7+ 1/9 vale A. B. C. D. E.

496/630 496/315 248/630 496/945 213 /3 15

120. L'espressione: 0/(104 • 10 6) vale: A. infinito B. 0

C. 10-10

► L’mcm dei denominatori è 315, e la somma si ottiene da: (105 + 63 + 45 + 35)/315 = 248/315 (= 496/630).

D. 10 -2 E. 10 2

114.



A. B. C. D. E.

La differenza fra 3/8 e 1/5 è pari a:

9/40 7/40 1/20 1/40 2/3

► L’mcm dei denominatori è 40, e la differenza si ottiene da: (15 - 8)/40 = 7/40.

0

diviso qualsiasi numero non nullo dà 0 .

121. Qual è il risultato della seguente espressione: 0,0°°08- ? A. B. C. D. E.

0,000002 0,0002 20 2,0 0,2



Infatti 0,00008 = 8/100000 e 0,4 = 4/10.

115. Quanto vale 1175/23: A. B. C. D. E.

51,3 51,1 50,9 51,9 52,3

► La divisione con resto pone 117 5 = 23 •51 + 2 , quindi 1175/23 = 51 + 2/23.

116. Quanto fa 5 diviso 1/2 + 3? A. B. C. D. E.

3,5 13 9 5,5 11



Immediato: 5/(1/2) + 3 = 5 * 2 + 3 = 13.

122. A quale numero decimale corrisponde la frazione 1/3 in ba­ se 9? A. B. C. D. E.

0.3 0.2 0.2323... 0,3333... 0.3232...

► In base 9 il numero decimale 0,1 corrisponde a 9‘ 1 = 1/9. Quindi, essendo 1/3 = 3* 1/9, si ottiene che in notazione in base 9 la frazio­ ne 1/3 è data da 3 •0,1 = 0,3.

123. Quali tra le frazioni x = 1/2, y = 4/9, z = 1/3 sono comprese tra 3/7 e 4/7? A. y e z, ma non x B. tutte e tre C. solox

© A rtquiz M A TE M A TIC A

CAP. 1. ARITMETICA D. x e y , ma non z E. x e z, ma non y

D. X = 0,288439 E. X = 0,288438

► L’mcm dei denominatori è 126, e la domanda del testo si può ri­ formulare come "Quali tra ie frazioni x = 63/126, y = 56/126, z = 41/126 sono comprese tra 54/126 e 7 2/126 ?” Chiaramente lo sono x e y, ma non z.

► Vedi quiz n. 59.

124. Date le seguenti quantità: 0,8; -1/3; 11/7; -0,2; 7/11, qual è il valore della differenza fra il maggiore ed il minore? A. B. C. D. E. ►

124/70 69/7 40/21 26/2 1,70



Il minimo è -1/3 ed il massimo è 11/7, dunque 11/7 -(-1/3) = 40/21.

3,50 13/4 2,718 3,75 45/14

l'inverso della somma dei due un numero minore del minore dei due un numero maggiore od almeno uguale a 1 un numero maggiore del minore dei due un numero maggiore del maggiore dei due

127. [V] Qual è il numero intero che approssima meglio il nume­ 5+ V 5 5 -V I

A. 0 B. 5

C. 10 D. 3 E. 1

20

3+V5 2 ’ da V 5 s

5+V5 5-V5

2 ,2

5+V^

5+V5 _

2 5+ V 5+ 5

5 -V S

5+V5 ~

2 5 -5

l'approssimazione è immediata.

128. Qual è il corretto arrotondamento al millesimo di 5,4586? A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

327456 327-7456 32777421 32777456 3277421

133. [O] Se al numero 0,776 si aggiungono due centesimi si ot­ tiene: A. B. C. D. E.

0,778 0,7762 0,976 0,7702 0,796



infatti un centesimo è pari a 0 ,0 1 .

134. Quale, tra le seguenti, è la somma dei numeri 2,74 e 0,147?

Dopo aver osservato che

30+10V 5

5,6 •10 7 5,6 •10 12 2,45 • 10 7 5,6 •10 4 24,5 •10 3

► È sufficiente notare che 505 = 5 • 101, 146315 = 29263 • 5 e 1 1 3 1 2 = 1 1 2 • 10 1. Dopo aver semplificato tali fattori, basta eseguire 29263 * 11 2 , che mettendo in colonna è decisamente più facile del calcolo proposto.

► Da 0 < x < 1 e 0 < y < 1 segue che 0 < x * y < x * 1 = x , lo stesso vale per y.



A. B. C. D. E.

132. [(146315 * 11312)/505] vale:

126. Moltiplicando due numeri positivi minori di 1 si ottiene sempre:

ro

Si tratta solo di eseguire il prodotto.

► 2,1 • 10 4 + 3,5 • 10 3 = 2,1 • 10000 + 3,5 • 1000 = 21000 + 3500 = 24500 = 24,5 •1000.

► Il minimo è ed il massimo è 14/4, dunque: 14/4 -(-1/4 ) = 1 5 / 4 = 3 7 5 .

A. B. C. D. E.

0,64 0,0064 0,16 0,064 0,016

131. La somma 2,1 • 104 + 3,5 • 103 dà come risultato:

125. Date le seguenti quantità: 4/14; - In 1; - 2 2; 14/4, quale è il valore esatto della differenza fra il maggiore ed il minore? A. B. C. D. E.

130. [O] (0,4) • (0,4) • (0,4) è uguale a: A. B. C. D. E.

5,5 5,459 5,46 5,458 5,45

129. [M/PS] Quale è il risultato corretto della seguente operazio­ ne aritmetica? X = 23,45 • 0,0123 A. X = 0,288436 B. X = 0,288435 C. X = 0,288437

A. B. C. D. E.

2,887 2,987 2,8771 2,8681 3 ,111

► Per il risultato si deve necessariamente mettere in colonna ed eseguire il calcolo.

135. Dieci elevato alla terza diviso dieci elevato a meno tre è uguale a: A. B. C. D. E.

zero nove un milione dieci uno



103/ 10-3 = 103 • 103 = 106 = 1000000. 987

M ATE M A TIC A ©Artquiz 136. A. B. C. D. E.

CAP. 1. ARITMETICA

[M] Centomila moltiplicato per un millesimo è uguale a:

C. 0

un centomilionesimo un centesimo un centomillesimo cento milioni cento

D. 7,0 E. un numero diverso da quelli delie precedenti risposte ►

143.

► 10S/103 = 105'3 = 102 = 100. 137.

Dato il numero 0,00002, il valore -0,0025 è:

A. minore di 0,00002 B. poiché sono di segno diverso non è possibile stabilire nessuna relazione tra i due numeri C. maggiore di 0,00002 D. i due numeri non sono confrontabili E. quesito senza soluzione univoca 0 corretta ► Infatti è sufficiente osservare che il primo è positivo ed il secondo negativo.

138.

Dividere un numero per 0,05 è come moltiplicarlo per:

A. B. C. D. E.

5 20 200 50 2



È sufficiente osservare che 0,05 = 1/20 e che x/( 1/20) = x •20.

(54/10)/(5 3/7) = (5 •7)/10.

A. B. C. D. E.

Se indichiamo con P il prodotto 0,018 • 0,0375 risulta:

IO 2 < P < 10 -1 P < 10 -5 10 -3 < P < 10 -2 10-5 < P < 1 0 4 1 0-4 < P < 1 0 -3

► Infatti 0,018 •0,0375 = (18 /10000)(3/80) = 54/80000 e 1/10000 8/80000 < 54/80000 < 80/80000 = 1/1000.

144. Posto A = 0,005367 - 0,005924, risulta: A. B. C. D. E.

10 -3 < A < 10 -4 -10 ‘ 4 < A -(a + b); quindi |a + b| < max {a; - b} e infine a 2 + b2 > (a + b)2.

141. La somma di tre numeri è 1000. Il primo è due terzi del condo e il secondo è tre quinti del terzo. I tre numeri sono: A. 500; 200; 300 B. 150; 300; 450 C. 200; 400; 400 D. 200; 300; 500 E. 200; 200; 600 ►

Si riduce a x + y + z = 1000, y = 3/5z, x = 2/3y = 2/3 •3/5z = 2/5z.

142. B. 3,5

988

[V] Per a = 101 • 54 e b = 53 • 2° • T \ ^ =

Dalie regole dei numeri reali periodici segue che 0,2 = 2/9.

147.

A. B. se­ ,C. D. E. ►

C = b/2, dunque c/a = (b/2)/5b = 1/10.

148. A. B. C. D. E.

Se a = 5b e b = 2c qual è la misura di c rispetto ad a?

10 7 5/2 2/5 1/10

[O] x elevato a - y è uguale:

all'opposto di y elevato a x al reciproco di y elevato a x a y elevato a x al reciproco di x elevato a y all'opposto di x elevato a y

► Segue d ax 4 = 1/x.

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CAP. 1. ARITMETICA 149. Il rapporto xn / xm, con n e m numeri interi e n maggiore di m corrisponde a: A. B. C. D. E.

ESERCIZI RELATIVI ALLE POTENZE 155.

2 x ( n- m) xn •xm x •x •x..... (n - m) volte xn/m nessuna delle precedenti risposte

A. B. C. D. E.

► Dalla definizione di potenza: nel numeratore figurano n fattori pari ad x, nel denominatore ne figurano m, con m < n. 1272 _

732

La metà di 106 è:

10 3 5 •10 6 5 •10 5 0,2 •10 6 56

► È sufficiente scrivere 1 0 6 = 1 0 •1 0 5. Quindi 1 06/2 = 10 •1 05/2 = 5 •105.

150. [M/O] Calcolare il valore della seguente frazione:-------------

156.

A. B. C. D. E.

A. (1/4 ) 50 B. (1/2 ) 25

10800 20000 1458 10000 5400

C. 150 D. (1/2 ) 49 E. (1/2 ) 61

► Si osserva preliminarmente che al numeratore figura una differen­ za di quadrati, e quindi ia frazione si può riscrivere come: (1 2 7 —7 3 )* (1 2 7 + 7 3 ) _

151. a:

5 4 -2 0 0 _

-

[M] L'espressione (0,025 • 103) • (4 • 10208)/(1010) corrisponde

A. 0,1 •10 219

B.

. -io200

C. 10'220 D. 1 200 E. 10 220 ►

0,025 = 1/40, poi è sufficiente applicare le regole delle potenze.

108/25 25/108 108/23 108/31 31/108

► Eseguendo i calcoli si ottiene: [1/4 + 1/27]-1 = [(27+ 4)/108]'1 = 108/31.

153. [M/PS] A cosa è uguale a b ? A.



La metà di (1/250) si scrive come (1/250)/2 = (1/250) •(1/2) = 1/2 50 + 1

157. A. B. C. D. E. ►

[M/PS] Il doppio di 215 è:

2 30 4 16 2 16 4 30 4 15

2 < 215 = 2 15+1.

158. [V\ Il triplo di 38è:

152. Il numero [(-2)'2 - (-3) 3]-1 è uguale a: A. B. C. D. E.

Qual è la metà del numero (1/250)?

A. B. C. D. E.

324 924 99 39 98

► 3 •3 8 = 31+8.

159. [O] La terza parte di 96 è: A. B. C. D. E.

92 95 32 36 3 11

► 96/3 = 312/3 = 312'1.

a-b = - iab

160. La decima parte di 1020 è: A. 10 2 B. 10 19

D. a‘b = - a b E. a‘b = - b a ►

C. 1030 D. 1 20 E. 10 21

Immediato dalla teoria delle potenze. ►

154. A. B. C. D. E.

Per a diverso da 0, è (1/a + 1/2a + 1/4a)1 =

7a/3 8a 1/8a 4a/7 3/7a

►= ((4 + 2 + 1)/4a)'1.

1020/10

=

1020-1.

161. [M] La centesima parte di 100100 è: A. 10 190 B. 100 1

C. 10099 D. (0.01 ) 100

E ìioo

► 100100/100 = 100100-1. 989

M A TE M A TIC A ©Artquiz 162.

[V] La millesima parte di 100010 è:

A. 100 27 B. 10009 D. 1 10 E. 1000 11

1/3 1/9 9 3

E. 81/4

100010/1000 = 10001(M.

163.

169. Il numero 811'4 è uguale a: A. B. C. D.

C. 1029



CAP. 1. ARITMETICA

► Elevare un numero alla 1/n equivale ad estrarne la radice n-esima. Quindi 8 11,4 = V 8 1 = 3.

[O/PS] La millesima parte di 101000 è:

A. (0.001) 1000 B. (0,01 ) 1000

170.108/1011 =

C. 101002

A. 0.001 B. 1000

D. 10 997 E. 10 1

C. 100 D. -3 E. 19

► 10WOO/1000 = 101°°°/103 = 101000'3. ►

164.

[V] La differenza fra un decimillesimo e 10'4 :

A. B. C. D. E.

è un numero negativo vale un decimo valeO vale un centesimo vale un millesimo



Infatti

165. A. B. C. D. E.

1 /1 0 0 0 0

= 1/104 =

171.

[O/PS] 53/5-3 =

A. 5 B. 15.625

C. 0 1 0 ’4.

[O] Il prodotto fra un miliardesimo e 109 vale:

100 -9 20 -9 2 •10 ' 9 10 -18 - 1 0 -18

► IO 9 • 10-9 = io-9-9.

166.

108/ 1011 = 108-11 = 10-3 = 0 , 001 .

Il numero 0,00008 corrisponde a:

D. 1 E. 25 ►

5 3/5 -3 = 5 3 •5 3 = 56 = 15.625.

172.103/109 = A. B. C. D. E.

10 8 10 12 6

10 -12 10 ‘ 6

► 10-3/109 = io-3 • io -9 = 10-3-9 = 10-12.

A. 8 millesimi B. 8 * 1 05 C. 8 •IO 5 D. 8 centesimi E. nessuno dei valori precedenti

A. 1/5 B. 34 C. 3 5



E. 3-5

Immediato dalia definizione di potenza (in particolare vale 10 ' 1 = 0 ,1 e IO 5 = 0 , 1 5 = 0 ,0 0 0 0 1 ).

173. Il valore di 35 : 3 è uguale a:

D. 36

► 35/3 = 35-1.

167.

Il numero 104 corrisponde a:

A. 1000 B. 104

C. 10000 D. 40 E. 10 + 4 ► È sufficiente notare che an = a •a •a a, dove il numero di fat­ tori è pari ad n. Dunque 10 4 = 10 •10 •10 •10 = 10000.

168. A. B. C. D E

io 3 10 -4 10 15 1 0 - 15

10 9 10 -9

► 10-12 *10-3 = IO 15.

La potenza (-1/4) 2 è uguale a:

16 -1/2 -1/16 1/16 4

► Vedi il commento al quiz 167, ricordando che aA = 1/a, segue che (-1/4)-2 = 1/[(-1/4)(-1/4)] = 1/(1/16) = 16.

990

174. A. B. C. D. E.

175.1/2 • 108 = A. B. C. D. E.

58 10 4 0,5 •10 7 0,2 •10 8 5 •10 7



1 08 = 10 •1 0 7.

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CAP. 1. ARITMETICA 176.103 •10-2 =

183. [M/PS] La potenza [(X2)4]5 è uguale a:

A. B. C. D. E.

1 0-3/2 9 •10 9 •1 02 10 un numero diverso da quelli delle precedenti risposte

A. B. C. D. E.

X 11 X40 X 10 X6 X 30



103 •10-2 = 103-2 = 10.



Dalle regole sulle potenze si ottiene [(X2)4]5 = X 2-4 ' 5.

177.4 •102 =

184. La potenza (((X2)6)173)172 è uguale a:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.



400 0,04 40 0,4 nessuno dei numeri delle risposte precedenti 4 •10-2 = 2 2 •1 0-2 = 22 •(1/10)2 = (2 •1/10)2 = (0,2)2.



X3 X4 X 172 X2 X (((X2)6)173)172 = ((X2)8)176 = (X2)1 = X2.

178.-3 •10-3 =

185.413 + 413 =

A. B C. D. E.

A. B. C. D. E.

826 426 813 2 •413 414



Immediato per la proprietà distributiva.



0,003 -3 -0,0003 3 -0,003 - 3 . 10-3 = -3 .(1/10 )3 = -3 '0 ,0 0 1 .

179. Il prodotto 866 •648 è uguale a:

186. IO 3 + 10-5 è:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.



6436 5 12 64 7272 882 808 866 •648 = 866 •(82)8 = 865+2' 8.



= 2 * 10-3 = 10 -2 10-3 = 10'8 Ovvio perché 10'5 > 0.

180. In base alle proprietà delle potenze, (4 •32)3 =

187.1 + 27273 =

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

10 6 19 7 4



1 + 27273 = 1 + (33)m = 1 + 33' 213 = 1 + 9.



27 •37 12 3 66 65 37 (4 •32)3 = (22 •32)3 = (62)3 = 62' 3.

181. (161/2)1,s è uguale a:

188. Il valore di (0,000064)1/3 è:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

41/3 41673 41'2 2 173 2 172 01/2)1/6 = ((24)1/2)1/6 = 24*1/2 *1/6.



0,008 250 1000/8 0,25 25 (0.000064)-173 = (0,043)-173 = ((1/25)3)-173 = (25'3)-173 = 25 -24 > -40 > -50.

V2 V2 t/2 \/2

249. Quale serie riporta in ordine decrescente i seguenti nume­ ri? a = 73/1000; b = 7,3; c = 0,03; d = 7; e = 0,07

B. 2

A. B. C. D. E.

C. V 8

►ì + JL + ì + i = 4 - - = ^ V 2 VI V2 / 2 /2 V2 RELAZIONE D'ORDINE: ESERCIZI 244.

[O] Quale fra i seguenti numeri è il più grande?

A. VO ,0 0 0 0 0 0 0 1 B. IO'5

C . (0,01 )1/2

c; e; a; d; b b; d; a; c; e a; c; b; e; d c; d, a; e; b b; d; a; e; c

► È sufficiente osservare che: 73/1000 = 0,073 e che 0,03 < 0,07 < 0,073 3 C. perx = 3

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CAP. 2. ALGEBRA D. p e r x > 3 E. perx < 3

E. ►

K = 13,5 Infatti K = Q/P = 18/4,5.

► Infatti devono essere sia 3 - x s 0 che x - 3 s 0.

GRANDEZZE. PROPORZIONALITÀ E COSTANTE 325.

Due grandezze si dicono omogenee se:

A. B. C. D. E.

si possono sommare si possono dividere si possono moltiplicare sono divisibili per uno stesso numero nessuna delle risposte è corretta



È la definizione.

326. [O/PS] Due grandezze si dicono direttamente proporzionali quando: A. B. C. D. E.

la loro somma ha un valore costante il loro rapporto ha un valore costante aumentano contemporaneamente diminuiscono contemporaneamente il loro prodotto ha un valore costante



Direttamente dalla definizione x = ky, quindi x/y = k.

331. Si consideri la relazione y X= - . Mantenendo costante il vaiore di a, se si dimezza il valore di x: A. il valore di y resta costante B. il valore di y raddoppia C. il valore di y risulta moltiplicato per a D. il valore di y è ridotto alla metà E. quesito senza soluzione univoca o corretta ►

Infatti a/(x/2) = 2a/x.

332. [V] Una fabbrica di bulloni sostiene una spesa fissa mensile di euro 120.000 (il mese commerciale è inteso di 30 giorni) e un costo di produzione di euro 3,15 per ogni bullone prodotto. In­ dicata con y la spesa giornaliera complessiva e con x il numero di bulloni prodotti in un giorno, individuare la relazione tra le variabili x e y. A. y = 120000 + 3,15x B. y = 3,15 - 120000 C. y = ^ - 4 0 0 0 0

327. [O/PS] Due grandezze sono inversamente proporzionali: A. se la rappresentazione grafica nei piano cartesiano risulta una retta non passante per l'origine B. se il loro rapporto è costante C. se la rappresentazione grafica in un piano cartesiano risulta una retta passante per l'origine D. se la loro somma è costante E. se il loro prodotto è costante ►

Direttamente dalla definizione xy = k.

328. [O/PS] Detta k una costante, l'affermazione "x e y sono in­ versamente proporzionali" equivale a: A. B. C. D. E.

x -y = k x+y= k x = ky xy = k y = kx

D. y = 4000 + 3 ,15x E. y = 4000 + —

X

► È sufficiente osservare che la spesa fissa giornaliera è 120.000/30 = 4000.

333. [O] Una fornitura di gas per uso domestico prevede una quota fissa mensile (il mese è convenzionalmente inteso di 30 giorni) di 5,1 euro per il servizio di distribuzione e un costo uni­ tario per metro cubo di gas consumato di 0,65 euro. Indicata con y la spesa complessiva giornaliera e con x il consumo gior­ naliero in metri cubi, individuare la relazione tra le variabili xey. A. y = ---------0,17 B. y = 0,65x + 5,1 C. y = 0,17 + 0,65x D. y = 0,65x - 5,1 E. y = — + 0,17 ► y = (5,1)/3 + 0,65x.

► Vedi quiz 327.

329. [O/PS] Se una grandezza x è proporzionale al quadrato di una grandezza y e y è inversamente proporzionale ad una gran­ dezza z, allora: A. B. C. D. E.

la relazione tra x e z è diversa da quelle delle risposte precedenti x è inversamente proporzionale a z x è direttamente proporzionale a z x è direttamente proporzionale al quadrato di z x è inversamente proporzionale al quadrato di z

► Si riduce a x = ky2, y = h/z da cui x = (kh2)/z2.

330. [O/PS] La grandezza Q è proporzionale alla grandezza P (cioè: Q = K • P). Supponiamo: P = 4,5; Q = 18. Quale è il valore della costante di proporzionalità K? A. B. C. D.

K K K K

= 18 = 10,5 = 0,25 =4

334. se 9:x = 27:9; allora A. x = ì B. x = 81 C. x = D. x = 9 E. x = 3 ►

Dalla proporzione segue x = 9 •9/27.

335. Se il rapporto tra a e b è uguale al rapporto tra b ed x, il va­ lore di x è: B . x=f C. x = -

a

E. x = ab 1003

M A TE M A TIC A © A rtquiz ►

Equivale ad a:b = b:x, dunque x = b •b/a.

336.

[O/PS] Osservate la seguente tabella:

x__________ y 1

1

3 25 5 73 7 145 9 241 Attraverso quale delle seguenti relazioni sono collegate le gran­ dezze x ed y? A. B. C. D. E.

y = x2 - 2 3x2 = y + 2 3x2 = y - 2 3y = x2 - 2 y2 = x + 2



È sufficiente verificare le 5 coppie di valori presentati.

CAP. 2. ALGEBRA (a4 - 1 ) = (a2 + 1) (a2 - 1) e (a5 - a3 + 4a2 - 4) = (a2 - 1)/(a3 + 4).

341. A. B. C. D. E.

A quanto equivale l’espressione -(26 - x2) / (x + 8)?

-32-x -x + 8 16 -x x-8 5x+8

► Basta osservare che: -(26 - x2) = -(64 - x2) = x2 - 64 = (x + 8) •(x - 8) e semplificare.

342. A.

Per y diverso da zero, l'espressione x - y 1 equivale a: 5 lì

B. —- x

y

C. - - 1

y

D. £ 2

337. La temperatura sulla scala Celsius, indicata con x, e la stessa temperatura sulla scala Fahrenheit, indicata con y, sono E. collegate da una relazione lineare: sapendo che 0 °C = 32 °F, qual ètra le seguenti?

xy x y -1



A. B. C. D. E.

y - x = -32 y+x=0 y-3x = 0 5y - 9x = 160 y •x = 100



È sufficiente sostituire alle cinque possibili risposte x = 0 e y = 32.

Immediato dopo aver raccolto il termine 1/y.

343. [O/PS] L'espressione [(a2)2 - b4] : (a2 - b2)2 con a, b numeri reali: A. si può calcolare solo se a e b sono di versi da zero n

i a+bl a -b

B. vale

338. La relazione tra la scala Celsius e la scala Fahreneit per la misura della temperatura è C = (5/9)(F - 32). Qual è la relazione inversa? A. B. C. D. E.

F F F F F

= = = = =

C. vale 1 D. non si può calcolare se a = ± b E. v a l e - 1 a -b



5/9 C - 32 5/9 C + 32 9/5 C + 32 9 (C + 32)/5 9/5 C - 32

Perché sia numeratore che denominatore darebbero 0.

344. Nella relazione 1/p + 1/q = 1/r si ponga p = 3 e q = 5. Risulta r=

► Infatti sostituendo C = (5/9)(F - 32) nelle 5 formule date si ritorna ad F solo nella risposta C.

A. B. C. D. E.

1/8 15 8 8/15 15/8



1/3 + 1 / 5 = (5 + 3)/15 = 1/r, da cui la tesi.

FRAZIONI ALGEBRICHE 339. Ridurre ai minimi termini (semplificare) la frazione algebrica (9x2 -1) / (12x2 - 4x). A. B. C. D. E.

(3x + 1 ) / 4 x (9x - 1 ) / (x - 3) (3x - 1 ) / 4x (9x - 1 ) / (12x - 4) (3x - 1 ) / (4x - 4)

► È sufficiente osservare che (9x2 - 1 ) = (3x + 1) (3x - 1) e 12x2 - 4x = 4x(3x - 1 ) . A questo punto basta semplificare il termine 3x - 1 .

340. Riducendo ai minimi termini la frazione algebrica: (a4 - 1)/(a5 - a3 + 4a2 - 4) si ottiene: A. B. C. D. E.

(a - 1 ) / (a3 + 4) (a + 1) 1 / (a + 1 ) (a + 1) (a - 1) / (a3 + 4) (a2 - 1 ) / (a3 - 4) (a2 + 1) / (a3 + 4)



È sufficiente osservare che:

1004

345.

a

- + r con a ? 0, b ^ 0 è uguale a: b

A — n

a 2b 2 2+b ' ab

c. ^ + ? D. E. ►

a+ b

1

a •b

Immediato dalla regola di somma di frazioni.

346. A. B. C. D. E.

Per c diverso da 0, è (12c - 2b)/2c =

6 - 2b 6c-b/c 6 - b/c 1 2c - b/c (6 - 2b)/c

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CAP. 2 . ALGEBRA ►

Il passaggio intermedio è 2(6c - b)/2c.

347.

[M/0] Semplificare la seguente espressione: — - —

x ( x + 2 )

B. C. D. E.

(X + 1)2 = X2 + 1 sen2 4x + cos2 4x = 1 (x2 + 1)2 = x4 + 2x2 + 1 x2 - 1 = (x + 1)(x- 1 )



Infatti (x + 1)2 = x2 + 2x + 1.

352. L’equazione con valore assoluto |x| = 1 ammette: X ( X + 2 )

2 x 2 — 4 x ( .x + 2 y

_

X

X - 2

x + 2

_

x z - ( x + 2 ) ( x ~ 2

x

348.

x ( x + 2

) _

)

X 2 ~ X 2 + 4 x ( x + 2

_

x ( x + 2 ) ‘

( x + 3 ) ( 2 x - 3 )

4

x

2 + 2

4

x

2 ( 2

x

x



Immediato dalla definizione di valore assoluto.

353. [O/PS] Due equazioni si dicono equivalenti quando ammet­ tono lo stesso insieme di soluzioni. In quale delle seguenti cop­ pie, le equazioni sono equivalenti?

- J

( 2 x + 3 ) ( 2 x + 3 )

g

nessuna soluzione una soluzione, x = - 1 una soluzione, x = 1 due soluzioni, x = - 1 e x = 1 tre soluzioni, x = - 1 , x = 0 e x = 1

4

)

Semplificare la seguente espressione:

A

A. B. C. D. E.

+ 3 + 3 )

2 X -3 X+3

A. B. C. D. E.

x = 3 e x(x - 3) = 0 4 - 2x = 1 0 e x = 3 x = 1 e x = -1 |x| = 1 e x2 = 1 5 x - 2 = 4x + 8 e x = 6



Infatti in D, entrambe hanno soluzione ± 1.

2X +3

^

*

_

9

_

2X+3 4 x 2- 9 _ ( x -3 ) (.2 x + 3 )

x 2X+3

_

9

_ x ( 2 x - 3 ) - 9 _ 2 x 2—3 x —9

(2 x + 3 )(2 ;t-3 ) ~

4 x 2- 9

~

4 x 2- 9

( 2 x + 3 )( ,2 x -3 )'

Semplificando i fattori 2x - 3 si ottiene l’espressione della risposta C.

3 x - 2y 4z ~ 3 .

349. L’espressione 3i/2zy- i x2 e uguale a: A. B.

C. D.

V

3-V2**

la 2) la 2) la 4) la 4) la 3)



Infatti da 6x - 4 = 8 si ottiene 6x - 1 2 = 0 e dunque 3x - 6 = 0.

355. Se a = 2 • 103 e b = 2 • 105

X 4 < j 3 x * y s

z4 X *

► Usando le regole delle potenze, basta notare che l'esponente di una potenza portata da numeratore a denominatore o viceversa cambia di segno. Poi è sufficiente sommare gli esponenti di ogni base (3, x, y e z).

UGUAGLIANZE ED EQUIVALENZE 350. Indicare quale fra le seguenti uguaglianze è corretta: A. 2(2S> = 2 '° 3

G 0) = 3°

C. 100-2 = 1 0 -t22) D. 41,2 = 2'1 E. 5 G 3) = 5 C32) 1 00-2 = (102)-2 = 1 02 •(-2) = 10-4 e 2 2 = 4.

351. A.

la 1) e la 3) e la 2) e la 1) e la 1) e

3 l/2 y - 5 z - 4

E.



A. B. C. D. E.

3 x 4

y 5z ~ 4

3 - l / 2 y - S z - 4

B.

354. [0] Quali fra le seguenti equazioni sono equivalenti fra loro? 1) 6x - 4 = 8 2) 6x -1 = 2 3) x(6x - 4) = 8x 4) 3x - 6 = 0

A. B. C. D. E.

a/b = 1 •1 08 a/b = 2 •1 08 a/b = 0,02 a/b = 0,01 a/b = 1 0 0



Infatti a/b = 10‘2.

356. [M] L'espressione y = 3x2 - 2x + 1 rappresenta una relazione tra le variabili reali x e y che, usando il linguaggio naturale si­ gnifica: A. y è la differenza Ira il quadrato del triplo e il doppio di x aumenta­ ta di uno B. la somma di y con il doppio di x si ottiene aggiungendo uno al quadrato del triplo di x C. la somma di y con il doppio di x si ottiene aggiungendo uno al triplo del quadrato di x D. y è la differenza tra il quadrato del triplo e il doppio del quadrato di x aumentato di uno E. y è uguale al quadrato del triplo di x aumentato di uno e diminuito del suo doppio

Quali delle seguenti uguaglianze NON è una identità ? sen2x + cos2x = 1



Immediato, infatti y = 3x2 - 2x + 1 è equivalente a y + 2x = 3x2 + 1.

1005

M A TE M A TIC A ©Artquiz

CAP. 2 . ALGEBRA

357. [M] L'espressione y = -2x2 + 3x + 1 rappresenta una relazio­ E. una variazione ed una permanenza ne tra le variabili reali x e y che, usando il linguaggio naturale, ► Dalla definizione di variazione dei coefficienti: nella sequenza significa:

A. y é la differenza tra il quadrato del triplo e il doppio di x aumenta­ 3, -7, 2 i segni cambiano 2 volte. ta di uno B. la somma del doppio del quadrato di x con y si ottiene aggiun­ 363. Data l'equazione (x - 1)2 = a, con a reale, stabilire quale delle gendo uno al triplo di x seguenti affermazioni è vera: C. y é la differenza tra il triplo e il doppio del quadrato di x aumenta­ A. l'equazione ha due soluzioni per ogni a e E to di uno B. l'equazione ha soluzioni se e solo se a > 0 D. la somma del quadrato del doppio di x con y si ottiene aggiun­ C. l'equazione non ha soluzioni per ogni a e 1 gendo uno al triplo di x D. l'equazione ha soluzioni se e solo se a s 0 E. la differenza tra y e il doppio del quadrato di x è data dal triplo di E. nessuna delle precedenti affermazioni è vera x aumentato di uno ► Infatti (x - 1)2> 0 per qualsiasi valore di x. ► Immediato, infatti y = -2x2+ 3x +1 è equivalente a: y + 2x2= 3x +1. 358. Sex + y = z e z - t = x, allora: A. x > t

B. C. D. E.

y=z y=t 3t = z 2y = x

364. [O/PS] Relativamente alla soluzione dell'equazione algebri­ ca di primo grado Ax - B = 0 quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA?

A. B. C. D. E.

► Da x + y = z segue y = z-x, edaz-t = x segue z - x = t.

L'equazione ha soluzioni reali solo se: A >0, B> 0 L'equazione non ha soluzioni reali se: A >0, B< 0 L'equazione ha soluzioni reali sempre (purché A sia diverso da 0) L'equazione non ha soluzioni reali se: A >0, B= 0 L'equazione non ha soluzioni reali se: A 0 e b qualunque a>0eb>0 per ogni valore di a e b per ogni a se b > 0 nessuna delle risposte proposte è corretta



Infatti a > 0 implica ab è reale.

366. [V] Quale fra le seguenti equazioni ha soluzioni nell'insieme dei numeri reali? A. —

a -x

= 0 con a numero reale _

A. non esiste B. un'equazione che comprende in tutto due termini, di cui almeno uno contiene l’incognita C. un'equazione che ammette una duplice soluzione D. un'equazione che può essere risolta secondo due differenti metodi E. un'equazione che ammette una doppia denominazione

C. 2sen2 x - 3 = 0





È la definizione.

361. [M] Moltiplicando i due membri di un'equazione per il nume­ ro -1, le soluzioni dell'equazione che si ottiene: A. hanno legami con le soluzioni dell'equazione di partenza che di­ pendono dal grado dell'equazione stessa B. sono l'inverso delle soluzioni dell'equazione di partenza C. sono le stesse di quella di partenza D. non hanno alcun legame con le soluzioni dell'equazione di par­ tenza E. sono l'opposto di quelle dell'equazione di partenza ►

È una delle regole di trasformazione delle equazioni.

B. lo^ _ ^ ' 2 = a - x con a numero reale negativo D. —

a -x

= a - x con a numero reale

E. (3x - 2)2 = b con b numero reale negativo È sufficiente osservare che negli altri casi non ci sono soluzioni reali.

367. L'equazione 2(x + 9/1 - x) = 1/4 ha soluzione per: A. B. C. D. E.

mai x= 2 x=0 x = 11 x=9



L’equazione si riduce a 18 = 1/4, assurdo.

368. Quale delle seguenti equazioni ammette come soluzione il numero 6?

A. 2x -1 = 7 + x

362. Nella equazione completa ed ordinata 3x2 - 7x + 2 = 0 si B. 3x - 2 = 2x + 1 C. 3x - 2 = 2x + 4 hanno:

A. B. C. D.

una permanenza ed una variazione due permanenze nessuna variazione due variazioni

1006

D. 6x - 2 = 5x + 6 E. 4x - 3 = 3x + 5

► È sufficiente sostituire 6 ad x.

©Artquiz M ATE M A TIC A

CAP. 2 . ALGEBRA

369. Quali valori di x e y risolvono simultaneamente (o contem­ 375. Quali sono le radici della seguente equazione? poraneamente) le equazioni x + y = 3 e 3 x - y = 1 ? x2- 441/16 = 0.

A. x = 2; y = 1 C. x = 6; y = -3 D. x = 3; y = 0 E. x = 6; y = 5

A. B. C. D. E.

► È sufficiente sostituire 1 ad x e 2 ad y.

► Equivale a x2 = 441/16.

370.

376. Per quali valori dell'incognita x è soddisfatta la seguente equazione: x2 - 5 x = 0

B. x = 1; y = 2

A. B. C. D. E.

[IVI] L'equazione — x 1 = 3 —V x^+1

è equivalente all'equazione —- — = 3 ammette come soluzione x = -1 è indeterminata è razionale è impossibile

A. B. C. D. E.

x = + 21/4 x = ± 28 x = ±22 x = ± 19/4 x = ± 23/4

0; 8 2; 4 -1; +1 0; 5 1; 0

► Si raccoglie la x e si ottiene x •(x - 5) = 0. A questo punto le radici ► È sufficiente osservare che -x2 -1 < 0, dunque non ammette radi­ sono immediate ed uguali a 0 e 5. ce reale. RADICI DELLE EQUAZIONI Si ricorda che data un’equazione di secondo grado, quindi riconduci­ bile ad ax2 + bx + c = 0 con a ì 0, le radici sono date da xi,2 = (-b ± VA)/2a, ove A = b2 - 4 • ac è detto il discriminante. Affinché esistano soluzioni reali deve quindi valere A > 0

371. Per a diverso da 0, l’equazione ax + b = 0 ha soluzione: A. B. C. D. E.

x= x= x= x= x=

-b/a b/a -a/b a/b a-b



Il passaggio intermedio è ax = -b.

372. L’equazione 2x + 6 = 10 - 2x ammette come soluzione: A. B. C. D. E.

x=0 x=-2 x = -1 x=2 x= 1

► Si risolve con 4x = 4 e quindi x = 1.

373. L'equazione 9 = 3x / 4 ha come soluzione

A. B. C. D. E.

x = 12/9 x = 27 / 4 x = 12 x= 3 x = 108

377.

A. B. C. D. E.

Le soluzioni dell’equazione 4x2 - 5x + 1 = 0 sono:

x= + 1 x= 1 ex = 1/4 x = 1 ex = -1/4 x = 1/2ex =-5 x = 1 e x = -1/2

► Le radici sono (5 ± VA)/8, con A = (-5)2 - 4 •4 = 9, dunque Xi2 = 1,1/4. 378.

A. B. C. D. E.

Quali sono le soluzioni dell’equazione: 3x2 + 7x + 2 = 0 ?

x = 1/4 e x = -1 x = -2 e x = -1/3 x = -3 e x = 3/2 x = -1 ex = 2 x= 1/2ex = 4

► Le radici sono (-7 ± V a )/6, con A = 72 - 4 •3 •2 = 25, dunque X1.2 = -2, -1/3.

379.

A. B. C. D. E.

Le soluzioni dell’equazione x2 - 9 x + 14 = 0 sono:

x = -7ex = 2 x = 7ex = 2 x = -7 e x = -2 x = 7ex = -2 x = 7ex = 1

► Le radici sono (9 ± V a )/2, con A = 92 - 4 •1 •14 = 25, dunque Xi,2 = 2, 7.

► Moltiplicando ambo i membri per 4 si ottiene 36 = 3x, da cui C. 374. L'equazione x2 - 4 = 0 ha come soluzione:

A. B. C. D. E.

x = ±2 x=4 x = ±2V2 x=2 x = V2

► Equivale a x2= 4.

380.

A. B. C. D. E.

Quali sono le radici dell'equazione x2 + 3 x - 10 = 0?

-2, -5 -2, 5 2,5 2,-5 Nessuna delle altre risposte è corretta

► Le radici sono (-3 ± VA)/2, con A = 32 - 4 •1 •(-10) = 49, dunque Xi,2 = 2, -5.

1007

M A TE M A TIC A ©Artquiz 381. Determinare le soluzioni dell’equazione: (2x ■1)2 + 18 = 4* (2 -x)*(x + 2)

A. B. C. D. E.

L'equazione non ha soluzioni reali -2; 0 -2; 4 L’equazione ha solo una soluzione reale 1 ;4

CAP. 2 . ALGEBRA

C. sono due reali coincidenti D. non sono reali E. sono due, entrambe reali e di segno opposto ► Direttamente dalla teoria, infatti la formula per le radici di un’equa­ zione di secondo grado utilizza la radice del discriminante A. 387.

Quale tra le seguenti equazioni ha più di una soluzione reale?

► Svolgendo i calcoli si ottiene 4x2 + 4x + 1 + 18 = 16 - 4x2, da cui A. x2+ 1 = 0 segue 8x2 + 4x + 3 = 0. Ora A = 42 - 4 •4 •3 = -32 < 0, dunque B. 1/[(x + 1)(x-1)] = 0 C. (1 + x3) / (x +1) = 1 - x + x2 l’equazione proposta non ammette soluzioni reali. D. x+1 = 0 E. 2x+ 1 =4x-(x+ 1) 382. Risolvere l’equazione: [(x + 3) / 5] - [(x - 1 )2 / 4] = [5x / 4] - [(x/2 + 2)2]. A. x = - 3

B. x = -1/3 C. x = 3 D. È indeterminata E. x = 0 e x = 2 ► Svolgendo i calcoli e tenendo conto che il mcm è 20 si ottiene (4x + 12 - 5x2 + 1 0x - 5)/20 = (25x - 5x2 - 40 x - 80)/20 da cui segue 4x + 12 - 5x2 + 10x - 5 = 25x - 5x2 - 40 x - 80 e poi 4x + 12 + 10x - 5 = 25x - 40 x - 80. Portando a sinistra i termini contenenti l’incognita e a destra i termini costanti si ottiene infine 29x = -87 la cui soluzione è x = -3.

► Le equazioni in A. e B. non ha soluzioni perché equivalgono ri­ spettivamente a x2 = -1 e 1 = 0. Le equazioni in D. ed E. sono di pri­ mo grado, e quindi ammettono una sola soluzione. Infine, dopo aver notato che il membro a sinistra della C. corrisponde al membro a destra, si conclude che l’equazione in C. ammette infinite soluzioni, e C. è quindi la risposta corretta. 388. [V/O/PS] Un'equazione di secondo grado ha come unica radice -1. Il suo discriminante è:

A. -1 B. 0. 402. Siano a, b, c numeri reali. Le radici dell'equazione: (x - a) (x + b) (x - c) = 0 sono:

A. B. C. D. E.

a2; b2; c2 1/a; 1/b; 1/c -a; b; -c a; b; c a; -b; c

396. L'equazione di secondo grado x2 + 1 = 0, nell'insieme dei numeri reali:

403. L'equazione x3 = 1 ammette:

A. B. C. D. E.

non è mai verificata è verificata soltanto per x = 1 è verificata soltanto per x = -1 è sempre verificata è verificata per x = 1 e x = -1

A. B. C. D. E.

► Si veda il quiz 394 con a = b = 1.

>

397. L'equazione x 2 - (V5 + l ) » x + V5 = 0 :

404. Le radici dell'equazioni 2x2 + (m2 + 1) x - 3 = 0, con m para­ metro reale sono:

A. B. C. D. E.

non ha radici reali ha due radici reali distinte e positive ha una sola radice reale positiva ha due radici reali una positiva ed una negativa ha due radici reali distinte negative

A. B. C. D. E.

una radice reale e due complesse coniugate le radici 1 e -1 tre radici reali tre radici complesse solo la radice 1 Sono infatti 1 e -1/2 ± iV3/2

una negativa (la maggiore in modulo) e una positiva del tipo (C) o del tipo (D) a seconda del valore di m entrambe positive una positiva (la maggiore in modulo) e una negativa nessuna delle precedenti risposte è corretta

► È sufficiente usare la formula risolutiva così da ottenere V5 e 1 ► Xi,2= (-(m2+1) + VA)/4, con A =(m2 + 1)2 + 24 > (m2+ 1)2. come radici. 398. Data l'equazione 3x2 - 10x + 3 = 0, essa ha:

A. B. C. D. E.

due radici complesse due radici reali opposte due radici reali e positive due radici immaginarie pure due radici reali e negative

► Xi,2 = (10 ± VA)/6, con A = 102-4 •3 •3 = 64, dunqueXil2= 3,1/3.

405. L'equazione x2 + 4 •x + 4 = 0 ha le seguenti radici:

A. B. C. D. E.

-2,-2 +4,-4 +2, +2 -2, +2 -2, +4

È sufficiente osservare che x2 + 4 •x + 4 = (x + 2)2. 1009

M A TE M A TIC A © A rtquiz 406.

A. B. C. D. E.

[V] Una radice dell'equazione 2X+2 • 3X = -

C. a = n2 n D. a =----E. a = TT-2

-3 2 -2 -

2

p.

1 - TT

-

► Basta sostituire nell'equazione proposta x = tt e verificare che solo la risposta A la verifica.

0

► Sostituire ad x il valore -2. 407.

A. B. C. D. E.

CAP. 2. ALGEBRA

La somme delle radici dell'equazione 3x2 + 4x - 55 = 0 è:

-55/3 3/4 4/3 -4/3 -3/4

413. [M] Un numero intero tale che la differenza tra il suo qua­ drato e i 3/2 del numero stesso sia uguale a 52 è:

A. B. C. D. E.

non esiste alcun numero intero che soddisfa la relazione -13/2 8 15 nessuna delle altre 4 risposte

► Si riduce a x2 - 3/2x = 52, ossia 2x2 - 3x -104 = 0, poi applicare la ► Per tutte le equazioni di secondo grado del tipo ax2 + bx + c = 0 la formula risolutiva delle equazioni di secondo grado. somma delle radici, se reali, vale -b/a, dunque in questo caso valgo­ no -4/3. ESERCIZI RELATIVI ALLE EQUAZIONI 408.

A. B. C. D. E.

L'equazione di secondo grado che ha soluzioni 1 e -3 è:

x2 - 3x + 2 = 0 x2- 2x + 3 = 0 x2+ 2x - 3 = 0 x2+ 2x + 3 = 0 x2- 2x - 3 = 0

► Vaie (x - 1)(x - (-3)) = 0, da cui (x - 1)(x + 3) = 0 e x2+ 2x - 3 = 0.

414. Le equazioni y = 2 x e x + y = 3 sono verificate contempora­ neamente per:

A. B. C. D. E.

x = 0ey = 3 x=1/2ey = 1 x = 3ey = -1 x = 1 ey = 2 x = 0ey = 0

► Nella seconda equazione da y = 2x si ottiene x + 2x = 3, da cui x =

409. Scrivere l’equazione di secondo grado avente per soluzioni 1 e quindi y = 2x = 2. (a + Vb) e (a - Vb). A. x2- 2ax + a2- b = 0 415. L'equazione x2 + 49 = 0 ha soluzioni:

B. C. D. E.

x2 + 4ax + a2 + b = 0 x2- 2ax - 2a2 + b = 0 2x2 - ax - a2- b = 0 x2 + 2ax + a2- b

► Vale [x- (a + Vb)] •[(x -(a - Vb)] = 0, da cui: x2- ax - Vbx - ax +Vbx + a2- b = 0, e dunque la A è corretta. 410. L'equazione di secondo grado x(x - a) = 0 ha per soluzione la coppia di valori: A. xi = 1; X2 = -a B. xi = 1; X2 = a C. xi = 0; X2 = -a D. xi = 1 ; X2 = -

a

E. xi = 0; X2 = a

411. Le soluzioni dell'equazione: x3- 3x2 + 3x -1 = 0 sono: A. B. C. D. E.

1 (tripla) -1 (tripla) 1 ,- 1 ,2 -1 ,1 (doppia) 0,1,2

► Si osservi che x3 - 3x2 + 3x - 1 = (x - 1)3.

412. Nell'equazione di secondo grado x2 - ax + 2a = 0 la lettera x rappresenta l’incognita mentre a è un parametro reale. L’equazione ammette x = tt come soluzione se e solo se:

1010

A. B. C. D. E.

reali diverse da quelle delle risposte precedenti non reali x = +7; -7 x= 7 x = -7

► Infatti x2>0. 416. L’equazione x2 - 2x - 8 = 0 ha per soluzioni

A. 2,-8 B. 2,4 C. 8 , -4 D. -2 , 4

E. 2,8 ► Xi,2= (2 ± VA)/2, con A = (-2)2- 4 •(-8) = 36. 417. Quale valore di x soddisfa l'equazione 0,01x + 4 = 1?

A. B. C. D. E.

x = -0,01 x = 0,5 x = -0,02 x = 0,01 x = -300

► Equivale a x/100 = 1 - 4, quindi x = -300. 418. Quale valore di x soddisfa l'equazione 0,02 x + 4 = 14 ?

A. B. C. D.

500 50 0,2 900

CAP. 2. ALGEBRA

E. Nessuno dei numeri delle risposte precedenti

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B. -1 C. 1

► Equivale a x/50 = 14-4, quindi x = 500. 419. Quale valore di x soddisfa l’equazione: x4- 2 * x 2 + 5 * x + 2 = 0:

A. 0 B.

-1

C. -2 D. +2 E. +1 ► È sufficiente sostituire ad x i valori proposti e testare se l’uguag­ lianza è verificata.

D. -2 E. -4 ► Sostituendo ad x il valore 2 si ottiene 2 •22 + k2 - 4 = 0, da cui k2 = -4 e k = -2, dunque l’equazione di partenza è in realtà 2x2- 2x - 4 = 0 che ha come ulteriore radice -1. 426.

[V/PS] L'equazione 9 = 3x/4 ha soluzione:

A. x = 108 B. x = 12 „

27

420. Quale delle seguenti quantità soddisfa l’equazione: x3 + 8 = 0 ?

E. x = 3

A. B. C. D. E.

► x = 9 •4/3.

4 -4 2 3 -2

► Si risolve scrivendo x3= -8, x = V—8 = -2. 421. La soluzione dell'equazione 8x + 4 = 6 è:

A. B. C. D. E.

x=- 4 x = -1/4 x = 10/8 x=4 x = 4'1

► Equivale a 8x = 6 - 4, quindi x = 1/4 = 4~1. 422. Se 96 :16 = x : 13, quanto vale x ?

A. B. C. D. E.

104 99 78 81 93

► Si riduce a 16x = 96 •13, quindi x = 96 •13/16. 423. Se 4 = 3x - 5, quanto vale x ?

A. B. C. D. E.

-1/3 -3 9 3 1/3

► Equivale a 4 + 5 = 3x. 424. La soluzione dell'equazione 6x + 11 = 2x -1 è:

A. B. C. D. E.

3 -1 2 -3 1

427. L'equazione 4 (y -1/4) = 1 ha come soluzione:

A. B. C. D.

y = -1/2 y = 1/4 y = 0,5 y = 5/16

E. y = 1

► 4y -1 = 1, da cui 4y = 2 e y = 1/2. 428. L'equazione 3x5 + 96 = 0 è soddisfatta da:

A. B. C. D. E.

x = -0,5 x = 32/5 x= 2 x = -2 nessun valore reale di x

► Equivale infatti a x5= -32 (si sott’intende “radice reale”). 429. Per quale valore di h, x = -2 è soluzione dell'equazione: x3 + x2 + x = h?

A. B. C. D. E.

-2 6 nessuno 2 -6

► È sufficiente calcolare (-2)3+ (-2)2+ (-2) = -8 + 4 - 2. 430. Le soluzioni dell'equazione (x - 2)(x + 2) = 1 sono: A. 1;-1 B. -V5;V5 C. -2; 2 D. -V3;V3 E. -3; 3 ► Sviluppando si ottiene x2- 4 = 1 da cui x2 = 5.

431. [M] L'equazione 0,01x+ 4 = 14 ha come soluzione: A. -2 B. 0,02 ► Dopo il passaggio intermedio 6x - 2x = -1 -11 si ottiene 4x = -12 e C. 0,5 infine x = -12/4. D. -0,5 E. 2 425. Se l'equazione 2x2 + kx - 4 = 0 ha una radice uguale a 2, quanto vale l'altra?

A. 0

► Equivale a (1/100)x = 14-4, da cui 10'2x = 10 e dunque -2x = 1, cioè x = -1/2. 1011

M A TE M A TIC A ©Artquiz

CAP. 2. ALGEBRA

432. Una delle soluzioni dell'equazione 2x2 - 5x + 3 = 0 è 1, l'altra ► Infatti dalla risposta C. si ottiene A = B2- 4AC = -4AC < 0. soluzione è: A. 3 438. [V] L’equazione di secondo grado che ammette per solu­ B. 3/2 zioni xi = V3 e X2 = — , è:

C. -3/2 D. 5/2 E. 2/5

► x,l2= (5 ± VA)/4 = 1 e 3/2, con A = (-5)2- 4 •2 •3 = 1 .

A. 2x2 - (2V3 - V2)x + V6 = B. 2x2 + (2V3 - V2)x + V6 = C. 2x2 + (2V3 - V2)x - Vó = D. 2xz - (2V3 - V2)x - Vó = E. x2 - (V3 - V2)x - Vó = 0

0 0 0 0

433. L'equazione 3 x2 + (k3 - 8k) x - 6 = 0 ha una soluzione xi = 1. L'altra soluzione è: ► Infatti deve essere k(x - V3)^x -

A. 0 B. -2 C. -3

j =

k(x2 + Q= - V3) x —| ) , quindi k = 2 e il resto segue.

D. 5

E. -1

439. La radice dell'equazione 4x5 + 128 = 0 è:

► Se x = 1 è una soluzione deve valere che 3 •12 + (k3- 8k) •1 - 6 = 0, ossia che (k 3- 8k) = 3. Quindi l’equazione proposta si può riscrivere come 3x2 + 3x - 6 = 0, da cui 3(x2+ x - 2) = 0 e infine 3(x - 1)(x + 2 ) = 0.

A. B. C. D. E.

434. [0] Data l'equazione 2x2 + bx + c = 0, qual è la coppia di va­ lori di b e c che produce le soluzioni 11 e 3?

► Equivale infatti a x5= -32 (si sottintende “radice reale”).

A. B. C. D. E.

b = 14; c = - 66 b - - 28; c = 66 b = -28;c = -33 b = 14; c = - 33 b = -7;c = — 2

x= 2 x= - 2 x= 3 non esiste x = -1/2

440. Ricavare x dalla relazione k + x = 3xy - 7

A. B. C. D. E.

(k - 7)/(y - 3) (k + 7)/(2y) (3y-7)/(k+ 1) (3y-1)/(k + 7) -(k + 7)/(1 - 3y)

► Sostituendo, deve valere 2* 112 + 11b + c = 0 e 2 -3 2 + 3b + c = 0, cioè 242 + 11 b + c = 0 e 18 + 3b + c = 0. Ora è sufficiente risolve­ ► Si ha che x - 3xy = -7 - k, da cui x(1 - 3y) = -(7 + k). re il sistema. 441. 435. Posto a = 1 trovare b e c nella equazione ax2 + bx + c = 0 avente radici 7 e 2:

A. B. C. D. E.

b = - 7/2; c = 9 b = 5; c = 14 b = - 9; c = 14 b = 9; c= 14 b = - 9; c = 7/12

A. B. C. D. E.

Da y = 2kx + 3 si ricava:

x = 2 - k/(y - 3) x = (y + 3)/(2 *k) x = (2 •k + 3)/y x = (y - 1 ,5)/k x = (y - 3)/(2 •k)

► Il passaggio intermedio è 2kx = y - 3.

► Dalla teoria e da a = 1 deve essere (x - 7)(x - 2) = x2 + bx + c, 442. Se 4x + 1 = 9, quanto vale 8x + 1 ? ossia x2- 9x + 14 = x2+ bx + c. A. 17 B. 16 436. Quali sono le soluzioni dell'equazione x2 + x = 0? C. 15 A. Il sistema non ha soluzioni reali D. 19 B. -1; -1 E. 18 C. 0; 0 D. 1;-1 ► 4x = 9 -1 e quindi x = 2, poi 8x + 1 =8*2 + 1. E. 0; -1 443. L’equazione x6 + 6x3 - 7 = 0 ammette:

► È sufficiente raccogliere la x così da ottenere x(x + 1) = 0, poi im­ A. tre soluzioni reali mediato dalla teoria. B. nessuna soluzione reale C. sei soluzioni reali 437. [O] L'equazione algebrica di secondo grado: D. due soluzioni reali Ax2 + 2Bx + C = 0. In uno dei casi seguenti NON ha soluzioni nel E. una sola soluzione reale campo reale. In quale caso?

A. B. C. D. E.

A>0, B = 0, C0, B = 0,C>0 (B2- AC) > 0 A = 0, B>0, C 3y, quale delle seguenti affermazioni 4x2 + 4x - 8 < 0. Dividendo per 4 si giunge infine a x2+ x - 2 < 0 il cui è corretta ? polinomio si può scomporre come (x + 2) •(x -1) < 0. L’insieme di soluzioni è compreso tra le radici dell’equazione associata, ossia A. y>3 -2 < x < 1. B. y < x/3 C. x = 3y D. y x/3 A. nessuna delle altre risposte è quella corretta ► È sufficiente dividere ambo i membri della disequazione per 3, il B. per ogni x reale C. x > 1/4 che non cambia il verso della disuguaglianza. D. x>0 E. x > 1/2 448. Qual è il risultato della disequazione (x + 2)(x - 2) > 0? A. x2 ► Manipolando opportunamente la disequazione si ottiene: B. -2 1/4. D. x2 E. -2 1 perx < -1 ex> 1

► Immediato dalla teoria, equivale a (x - 1)(x + 1) > 0.

462. Indicare per quali valori di x è soddisfatta la disequazione: (x - a)/(b - x) > 0 (con a > b > 0):

A. B. C. D. E.

per x > a perb 2 perx^-2exà2 per x < - 2 e x > 2 per-2 0. 464. La disequazione 1/x < -1 è soddisfatta per ogni x tale che: A. x>0 4+x2 B. -1 0, è sufficiente x2 - 3x + 2 < 0, 465. Quali sono tutti i valori di x per i quali è valida la disequa­ ossia (x - 2)(x -1) < 0, poi è immediato. zione x2 > 64? A. x>8 459. Le soluzioni della disequazione (x2 + 25) / (x2 - 4x) > 0 sono: B. x < 8 e x > -8 C. x = 8 A. 0 < x < 4 D. x8 B. x4 E. x>-8 C. x4 D. 0 0, è sufficiente x2 - 4x > 0 (si noti il segno di disuguaglianza forte, perché il denominatore non può annullarsi). Quindi, deve valere x(x - 4) > 0, che ha soluzioni x < 0 oppure x > 4. 460.

A. B. C. D. E.

La disequazione x2 - 4x + 3 > 0 è soddisfatta:

perx< 1 ex>3 per 1 < x < 3 perx> 3 per x < 1 per ogni x reale

► Equivale a (x - 3)(x -1) > 0. 1014

466. La soluzione della disequazione: (x + 3) • (x + 5) > (x + 1) • (x + 9) è:

A. B. C. D. E.

x=3 x< 3 x >-3 x-3

► Sviluppando, x2 + 8x + 15 > x2+ 10x + 9, da cui 6 > 2x e 3 > x. 467. che:

[O/PS] La disequazione x2 < x è soddisfatta per ogni x tale

A. 0 < x < 1 B. x 0 ► Equivale a x(x -1 ) < 0, poi è immediato. 468.

A. B. C. D. E.

La disequazione x*2 < 4 è soddisfatta solo per

x< 2 x> ± 2 x>2 - 2 0 e infine a -yx > 0, che non può essere soddisfatta visto che x e y sono positivi. 475.

A. ► Se x > 0, dalle radici si ottiene 4 < x < 6; se x < 0, si considerano B. gli opposti delle radici cambiando il verso della disuguaglianza, così C. da ottenere -6 < x < -4 D. E. 470.

A. B. C. D. E.

Per xy > 1 Perx> y Sempre Mai Perl -xy>0

La disuguaglianza log -7 < log -3:

è vera cambiando il segno che precede il numero 7 è vera cambiando il segno che precede il numero 3 è vera mettendo > al posto di < è vera nessuna delle precedenti risposte è corretta

La disuguaglianza x2 + y2 > 2xy è verificata:

soltanto se x e y sono negativi soltanto se x è y sono concordi soltanto se x e y sono positivi soltanto se x = y = 0 sempre

► Infatti i logaritmi sono definiti solamente per valori strettamente positivi. 476.

Risolvere l'espressione 2x + 2 > 5

► Equivale a x2*- 2xy + y2 > 0, ossia (x - y)2s 0 che è sempre vera.

A. B. C. D. E.

se e solo se x < -3, 3 < x se e solo se x < -2, x > -3 seesolose2 36?

► È sufficiente osservare che il numeratore si scompone in A. Nessuno (x + 2)(x -1) e il denominatore in (x + 3)(x -1). B. x < -6, x > 6 Quindi la disequazione si riscrive come (x + 2)/(x + 3) < 0. C. x > -6 D. x > 6 472. [M/V/PS] Quale delle seguenti disuguaglianze è VERA? E. -6 < x < 6 A. 10100< 10010 B. 100-10< 10'100 ► Immediato dalla teoria, anche visto come x2- 36 > 0 cioè: C. 10100 0. D. IO-100< 10010 E. -10100< -10010

478. [V] La soluzione della disequazione 15 - 7x - 2x2 > 0 è:

► Infatti 100'10 = (102)-10 = Kb20, il resto segue dalle proprietà degli esponenziali dopo aver Osservato che 10 > 1 e -100 < -20.

A. x > 1,5

B. - 1,5 5 473. [O] Siano a, b, c tre numeri reali positivi tali che a • b > c. D. x 1,5 Quale delle seguenti disuguaglianze risulta falsa?

A. —a < —^b B. -c < lb c. — > -a c

D. -b < -

E. - 5 < x < 1,5

► La disequazione proposta si riscrive come 2x2+ 7x -15 < 0, le cui radici dell’equazione associata sono Xi,2 = (7 ± VA)/4, con A = 72.4 . 2 •(-15) = 169, dunque Xi,2 = 5, -3/2. Ora la disequazione si può riscrivere come 2 •(x - 5) •(x + 3/2) < 0 e dunque l’insieme di soluzioni è immediato. 1015

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CAP. 2. ALGEBRA

SISTEMI DI EQUAZIONI

( - x + 2z = 5 484. Il sistema < x + 2 y + 3z = 14 ( 2 * + y — 3 z = —5 ha come soluzione:

479. il sistema in due equazioni a due incognite: x + y = 1; 2x + 2y = -4 è:

A. B. C. D. E.

impossibile risolvibile solo per x maggiore di 0 indeterminato risolvibile per qualunque valore di x risolvibile solo per x = 0 e x = infinito

A. B. C. D. E.

x = 1;y = -2;z = 3 x = 1; y = 2;z = 3 x = 0;y = 6;z = 2 x = 3;y=1;z = -1 x = 4;y = -1;z = 2

► Moltiplicando la prima equazione per 2 si ottiene 2x + 2y = 2 in ► Si può risolvere il sistema, 0 anche solo sostituire i valori proposti contrasto con la seconda equazione.l nelle soluzioni e verificare che solo la terna in B soddisfa le ugua­ glianze del testo. 480. Il sistema di equazioni y - 2 = 4 - 2x; x + ~ = 3:

485. Il sistema di equazioni:

A. ha la sola soluzione x = 2, y = 2 B. ha la sola soluzione x = -, y = 2

A. B. C. D. E.

C. ha la sola soluzione x = 1, yl = -2 +1 D. è indeterminato E. non ha soluzioni

(x “h 2 y — 9

_ 1 ha come soluzione:

x = 5, y = 4 x = 3, y = 1 x = 7, y = 1 x = 2, y = 5 x = 5, y = 2

(x = 9 - 22y , cui 1 n x 0 = 9 —2y ► Infatti le due equazioni sono riscrivibili entrambe come, ad esem­ ►. j(x + 2y' = 9 .1 da ui{c [x 2 y = (9 — 2y 2y = 1 ’ l~ 4y = pio, 2 x + y = 6 . (x = 9 - 2 •2 ( y = 2 • 481. Dalla coppia di equazioni x - 2y = 1 e x - 3 = 2y, quali valori Quindi la soluzione è E.

si ricavano per x e y?

A. B. C. D. E.

y =

x = 5; y = 2 x = 3;y = 0 Non esistono soluzioni x = 1; y = 0 x = 0; y = -3/2

2x

ammette come soluzione 486. Il sistema j ly = 4 x + 1

A. x = -1 ; y = -1/2 B. x = 1 ; y = 1/2 C. x = 1/2 ; y = 1/2 D. x = 1/2 ; y = 1 1/2 ; y = — 1 ► Riscrivendo la seconda equazione come x - 2y = 3 si vede che è E. x = — incompatibile con la prima equazione, e dunque la C. è corretta. ► Sostituendo ad y il termine 2x nella seconda equazione si ottiene 2x = 4x + 1, da cui x = -1/2. Infine, y = 2x = 2 •(-1/2). 482. Dato il sistema composto dalle equazioni: 3x - 2y = 4; 2x + y = 2. Il valore di x risulta essere:

487. [0] Dei seguenti sistemi lineari UNO SOLO è indeterminato (ha infinite soluzioni). Quale di essi?

A. 8/7 B. -2

A

(* = zy-

C. 1

[2 x = 2 y -

D. 7/8 E. 0

f

B.

1

1

x + y = 1 1

9

1

V2

2

J

( 2 x - y - 9 = 0 ► Dalla seconda equazione si ricava che y = 2 - 2x. Sostituendo tale { -x + 2y + 6 = 0 valore nella prima equazione si ottiene 3x - 2(2 - 2x) = 4, da cui 7x = ( y = 2x —1 8 e quindi la tesi in A. D. 1 1 vx —2 Jy = -2

483. Il sistema di equazioni j

A. B. C. D. E.

+ y)

Ef

—2 x -- 3

y =

2x — 1 2x + 3

► Infatti nella risposta D., da una equazione si può ottenere l’altra.

non ammette soluzioni ha una sola coppia di soluzioni: x = 1 e y = 3 ha una sola coppia di soluzioni: x = 3 e y = 0 ha infinite coppie di soluzioni ha una sola coppia di soluzioni: x = 1 e y = 3/2+1

488. [O] Dei seguenti sistemi lineari uno solo è determinato (ha una ed una sola soluzione). Quale di essi? 'y = 2x - 1 1

► Equivale a {% / = 3 da cui p _ = ® y = 6 -2 «3 = 0 x = 3 Quindi la soluzione èx = 3ey = 0. 1016

e

1

x — y = -2 x+ y = 1 1 1 1 -x = -------y 2 2 2 -' 2x —y —9 = 0 —x + 2y + 6 = 0

©Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 2 . ALGEBRA (x = 2y — 1

D. i

W

E.

1 2

, 1 2

(y = 2x + 1

(y = 2x + 3

A. B. C. D. E.

a>-1 ogni valore di a a>1 a>-1 a>1

► Infatti A., B. e D. hanno infinite soluzioni (da una equazione si può ► Posti 2X = u e 3y = v, si deve risolvere (u + v f .quindi ottenere l’altra), mentre E. non ammette soluzioni. u = a - v da cui (a - v) - v = 1, cioè -2v = 1 - a, v = (a - 1)/2 e u = a - v = a - (a - 1)/2 = (1 + a)/2. Dovendo essere u > 0, v > 0 perché 489. [M] Il sistema ( 4x2 + 9y2 3 6 ~ 0 J (. x — y — 4 = 0 esponenziali di base 2 e 3, devono valere sia a -1 > 0 che 1 + a > 0, A. Ha due soluzioni distinte ossia a > 1 e a > -1, ma quest’ultima diventa quindi superflua. B. Ha due soluzioni coincidenti C. Ha una sola soluzione 494. [M] Il sistema (x + y + a 0 con a h numeri reali: D. Non ha soluzioni t x- y=b E. Ha infinite soluzioni A. ha soluzioni solo se a e b sono negativi B. ha infinite soluzioni per ogni valore di a e di b C. può avere soluzioni solo se a è negativo o nullo . c. . . (4x 2 + 9v 2 - 36 = 0 ► Si riscrive come j * D. ha soluzioni solo se a e b sono positivi { y = x - 4 E. ha sempre due soluzioni Poj ( 4 x 2 + 9(x — 4)2 — 36 = 0 l

y = x —4

Da cui 13x2- 72x + 108 = 0 che non ha soluzioni perché A < 0. . . . r(~ , . . (4x2 —9 y 2 — 36 = 0 490. 0] Il sistema j „ 1 J ( 4x + 3y = 0

A. B. C. D. E.

Ha due soluzioni coincidenti Non ha soluzioni Ha una sola soluzione Ha infinite soluzioni Ha due soluzioni distinte

► Ponendo y = -(4/3)x si ottiene 4x2 - 9(16/9)x2 - 36 = 0 e quindi -12x2- 36 = 0 che non è mai verificato. 491. [0] Il sistema, per x, y reali fx2 + y 2 — 9 = 0 ly = x - 5

A. B. C. D. E.

Ha due soluzioni distinte Ha due soluzioni coincidenti Non ha soluzioni Ha una sola soluzione Ha infinite soluzioni

► Sostituendo y = x-5 si ottiene x2 + (x - 5)2- 9 = 0, da cui: 2x2- 10x +16 = 0, il cui discriminante è 102- 4 •2 •16 < 0. Dunque tale equazione non ha soluzioni e quindi neppure il sistema. 492. [M] Il sistema \x 4 ;y_ ~ 1 a con a numero reale:

A. B. C. D. E.

per ogni valore dì a non ha soluzione ha soluzioni solo se a è negativo ha due soluzioni distinte se a > 2 oppure a < -2 ha soluzioni solo se a è positivo ha due soluzioni per ogni valore di a

► Si intende quindi “a non positivo”, quindi anche a = 0 va bene, purché b = 0. Poi, non può ovviamente essere a > 0 perché altrimenti anche x2 + y2 + a > 0. 495. [M] Si considerino seguenti sistemi di due equazioni in due incognite: . ( 2x + y = 1 fx + y = M 2 y + 4 x = —1 ' { y - x = x + 3y = O x + y = ty-x = 3'{ 2 x + 6 y = O Tra essi sono presenti sistemi che ammettono nel campo reale una ed una sola soluzione, nessuna soluzione o infinite solu­ zioni. Indicare quale delle seguenti affermazioni è VERA.

A. B. C. D. E.

Nessuno dei sistemi assegnati ha infinite soluzioni I sistemi 1. e 4. non hanno soluzioni I sistemi 2. e 3. ammettono entrambi infinite soluzioni Solo il sistema 1. non ha soluzioni e solo il 3. ne ha infinite Solo il sistema 2. non ha soluzioni e nessuno di essi ne ha infinite

► Il primo non ha soluzioni perché, ad esempio moltiplicando la pri­ ma equazione per 2 si ottiene 2y + 4x = 2 in contrasto con la secon­ da. Mentre per il terzo, sempre moltiplicando la prima equazione per 2 si ottiene 2x + 6y = 0, ossia la seconda. 496.

A. B. C. D. E.

Il sistema ( ax + by

U t + b jy = c

c ha un'unica soluzione soltanto se:

aci -aic = 0 abi - ab = 0 abi - aib ^ 0 aci -aic^O abi -aib = 0

► Quanto in C assicura che ax + by # k(aix + biy) per ogni k reale, k^O.

► Da y = a - x si ottiene x(a - x)-1 = 0, cioè -x2 + ax -1 = 0, il cui discriminante è a2 - 4, che è positivo, e quindi il sistema ha 2 soluzioni, 497. Quante soluzioni reali ha il sistema y = 0; y = ax2 + bx + c, con a > 0? se e solo se vale C. A. Nessuna B. b/c 493. [M] Indicare tutti e soli i valori del parametro reale a per i C. Una quali il seguente sistema ammette soluzioni reali nelle incognite D. Due xey. E. Non è possibile stabilirlo sulla base dei dati disponibili [ 2 X + 3y = a l2 *-3 y = 1

► Dalla teoria si deve studiare il segno del discriminante b2- 4ac. 1017

M A TE M A TIC A ©Artquiz 498.

Dato il sistema: f

x+

;2)8

[ x - y = (1/ 4) •x

le soluzioni del sistema sono:

A. x = 14;y=14 B. x = 16; y = 12 C. il sistema non ammette soluzioni D. x = 12; y = 16 E. x = 28; y = 7 ► È sufficiente porre y = 28 - x, da cui x - (28 - x) = x/4, e dunque 2x- 28 = x/4 e 8x-112 = x. Infine, 7x = 112, x = 16 e y = 28 -16 = 12.

CAP. 2 . ALGEBRA

► Dalla prima richiesta segue -3 < x < 3, mentre dalla seconda si ha 2x > 5 - 3 e quindi x > 1. Intersecando i due insiemi di soluzioni si ottiene quindi D. 504. Qual è l’insieme di valori per i quali 12 - x2 > 8 e 2x + 3 > 5? A. 2 < x B. - 1 < x < 2 C. 1 < x < 2

D. 1 < x E. 1 < x < 2 ►

D alla prima d ise q u azio n e se g u e x2 < 1 2 - 8 - 4 e quindi -2 < x < 2.

499. La soluzione del sistema x + y = 2; x - y; 1 è data dalla cop­ D alla se co n d a d ise q u azio n e se g u e 2x à 5 L ’intersezione dei due insiem i di so luzio ni è la pia (x, y):

A. (0,-1) B. (1,-1)

3 = 2 e quindi x s 1. risposta C .

ESERCIZI RELATIVI ALLE EQUAZIONI RAZIONALI

C. (0,0)

D. (3/2,1/2)

505. L’equazione —--------— = ^

E. (0,1)

x+l

1—x

l+ 2 x

ammette soluzione:

A. x = - -

► Da x = 1 + y segue (1 + y) + y = 2, dunque y = 1/2 e x = 1 + 1/2 = 3/2.

2

B. x = -1 e x = 1 C. x = 0 D. non ha so luzio ne

500.

A. B. C. D. E.

Se 4x + 3y = 24 e 4y + 3x = 25, allora:

x = +3 e y = +4 x = +3 e y = -4 x = +4 e y = +3 x = -3ey = -4 x = +4ey = -3

► Vista la laboriosità, conviene sostituire 0 ad x cosi da ottenere 2/1 -1/1 = 1/1 che è vero. 506.

► Sottraendo la seconda equazione dalla prima si ottiene x - y = -1; sommando la prima equazione e la seconda si ottiene 7y + 7x = 49. Quindi il sistema equivale ax + y = 7, ex = y - 1. Ora (y-1) + y = 7 e 2y = 8. Quindiy = 4ex = 3.

[M/PS] Le soluzioni dell'equazione

3

1

^ sono:

A. l'equazione non ha soluzione B. -2; 2 C. 1; 3 D. - 2; 0

E. -4; 4 501. [M] Se x + y = 2 e x = 6, quanto vale 2x + 4y? A. B. C. D. E.

► Equivale a 3(x2- 3) = x2-1, quindi 2x2= 8, x2= 4.

-2 28 -4 0 4

507. Con a, b, c, x diversi da 0, quale valore di x soddisfa l'equa­ zione a b - — =0 X

► Dax = 6 s ih a y = 2 - x=: 2 -6 = -4e dunque 2x + 4y = 2 •6 + 4 •-4.

SISTEMI DI DISEQUAZIONI 502. [V] Siano a e b due numeri reali tali che a + b < 0 e a b > 0 . Quale delle seguenti proposizioni è vera? A. a > -b B. a > 0 e b > 0 C. a < 0 e b < 0

D. b > -a E. a > 0 e b < 0 ► Affinché il prodotto ab sia positivo i segni devono essere concordi. Quindi la somma avrà lo stesso segno dei due addendi, e dovendo essere a + b < 0 segue la tesi in C.

A. B. C. D. E.

^c — (a -b ) c/a a •b2•c a/c

► Si ricava abx - bc = 0 e poi ax - c = 0, da cui x = c/a. 508. Trovare la soluzione dell'equazione - = 10. A. B. C. D. E.

0 10 9 0,1 ' 1-1°

► Equivale a 10y = 1. 503. Qual è l'intervallo dei valori di x per cui x 2 < 9 e 2x + 3 > 5 ? A. B. C. D. E.

x>-3 x>3 x < -3 or x s 1 1 1 C. non è mai verificata D. è verificata solo da x = ± 1 EQUAZIONI, SISTEMI E DISEQUAZIONI RADICALI E. è verificata per ogni x 510. [V] L'equazione V - x 3 = 27

A. è impossibile perché non esiste la radice quadrata di un numero negativo B. ha come soluzione x = 9 C. ha come soluzione x =-9 D. ammette soluzioni diverse da quelle indicate nelle risposte pre­ cedenti E. ha come soluzione x =-3 ► Equivale -x3= 272, quindi -x = (33)213 = 33■2,3= 32= 9. 511.

A. B. C. D. E.

[M] La soluzione dell'equazione V 4 + V T + x = 4 è:

12 140 4 -4 -140

► Una radice quadrata può essere minore o uguale a zero solo se uguale a zero, quindi deve essere x2-1 = 0. 516. [V] Indicare tutti e soli i valori del parametro reale “a” per i quali il seguente sistema ammette soluzioni reali nelle incognite xey (2 -J x + J y

{

A. B. C. D. E.

=

a — 1

= 2

ogni valore di a a> 1 a>5 a> 1 a> 5

►Posti V x = u e Jv y =v, si deve risolvere f2u +v ~ l u -3 v

a 7 1 quin= 2

► Equivale a 4 + V4 + x = 42 da cui V4 + x = 16 - 4 e infine 4 + x di u = 2 + 3v da cui 2(2 + 3v) + v = a -1, cioè 7v = a - 5, v = (a - 5)/7 = 122. eu = 2 + 3v = 2 + (a- 5)/7 = (a + 9)/7. Dovendo essere u > 0, v > 0 perché radici quadrate, devono valere sia a - 5 > 0 che a + 9 > 0, ossia a s 5 e a > -9, ma quest’ultima diventa quindi superflua. 512. [V] L'equazione Vex + k 2 = 1 nell'incognita x, con k parame­ tro reale, ha soluzione:

A. B. C. D. E.

per ogni valore di k non negativo solo per k uguale a zero solo per k uguale a uno per ogni valore positivo di k per ogni valore di k strettamente compreso tra -1 e 1

517. Quanti interi differenti, n, ci sono tali che la differenza tra 2 yfn e 7 è < 1 ?

A. 16 B. 2 C. 4 D. 0 ► Siccome ex> 0 e k2 s 0, equivale a ex+ k2 = 1, ossia ex= 1 - k2. E. 8 Sempre da ex> 0 segue che 1 - k2 > 0 e cioè k2 < 1 , da cui la rispo­ sta corretta E. ► L’equazione associata è 2 •%/n - 7 < 1, equivalente a: Vn ^ (1 + 7)/2 = 4 e infine a n < 16. Infatti tutti i numeri interi da 1 a 513. [M] L'equazione V x — 1 - k2 + 2k - 1 = 0 nell'incognita x, 16 soddisfano l’equazione. con k parametro reale, ha soluzione:

A. B. C. D. E.

solo per valori di k non negativi per ogni valore di k solo per k uguale a zero solo per k uguale a uno solo per valori positivi di k

518. [O] Indicare tutti e soli i valori del parametro reale “ a ” per i quali il seguente sistema ammette soluzioni reali nelle incognite x e y. N x + y fy =

a

► Equivale a Vx —1 = k2 - 2k + 1 = (k - 1)2 s 0, dunque la radice 1V i - V ? = 1 esiste sempre. A. nessun valore di a B. a>1 C. a>0 514. Dato un numero reale x > 0, la disequazione Vx < x è verifi­ D. a>0 cata: E. a > 1 A. per ogni x B. solo per x < 1 C. solo per x > 1/2 ► Posti Vx = u e y fy = v, si deve risolvere + ^ ~ quindi u = D. solo perx > 1 1 + v da cui (1 + v) + v = a, cioè 2v = a -1, v = (a - 1)/2 e u = 1 + v = E. per nessun valore di x 1 + (a - 1)/2 = (a + 1)/2. Dovendo essere u > 0, v > 0 perché radici quadrate, devono valere sia a -1 > 0 che a + 1 £ 0, ossia a s 1 e ► Con tali ipotesi si può elevare ambo i membri al quadrato, così da a > -1, ma quest’ultima diventa quindi superflua. ottenere x < x2, ossia 1 < x. 1019

M A TE M A TIC A ©Artquiz ESPONENZIALI E LOGARITMI

CAP. 2. ALGEBRA 526.

[M] Per i logaritmi naturali vale la proprietà:

► È la definizione di logaritmo.

A. i logaritmi naturali si calcolano dividendo i corrispondenti logaritmi decimali per 10/e B. il logaritmo di una potenza è uguale alla somma fra l'esponente ed il logaritmo della base C. la potenza del logaritmo di un numero è uguale al prodotto dell'e­ sponente per il numero D. il logaritmo di una somma è uguale ai logaritmi degli-addendi E. il logaritmo di un prodotto è uguale alla somma dei logaritmi dei fattori

520.

► È una delle regole dei logaritmi.

519.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

[M] L'espressione y = logb x significa che:

x è l'esponente da dare a b per ottenere y x è l'esponente da dare a y per ottenere b y è l'esponente di una potenza di base be di valore x x è il valore di una potenza di base y ed esponente b x è la base di una potenza che vale y

Nell’espressione A = Bc, C può essere definito come:

il logaritmo naturale di A la potenza di A l’esponente di A il logaritmo in base A di B il logaritmo in base B di A

► È una delle definizioni equivalenti di logaritmo. 521.

A. B. C. D. E.

Nell’espressione a = ex, la quantità x può essere definita

la base di a la potenza di a il logaritmo naturale di a la potenza di x il logaritmo di a

527.

log( A • B) è uguale a :

A. 10 0, log(2a3) è uguale a:

D. 2 = logba E. a = log2 b

523. È possibile definire logaritmi dei numeri negativi?

A. B. C. D. E.

Sì, se la base è positiva Sì, se la base è minore di 1 Sì, se la base è negativa No, mai Sì, se la base è compresa tra 0 e 1

A. B. C. D. E.

log2 •3loga log2 + 3loga log2 + Ioga + log3 log2-3loga log2+(loga)3

► Dalle regole dei logaritmi log(2 •a3) si riscrive come: log(2) + log(a3) = log(2) + 3 •log(a).

= log™ (x) - log™ (y) è vera: ► Direttamente dalla definizione di logaritmo come inverso di un 530. L'espressione log™ esponenziale, che come tale deve essere maggiore di 0. A. se x è un numero reale positivo e y un numero reale negativo B. se x e y sono numeri reali positivi 524. Considerando solo i numeri reali, per la funzione Y = logX C. per qualsiasi valore dei numeri reali x e y D. se x è un numero reale positivo e y è uguale a zero (log indica il logaritmo in base 10) si verifica che Y: E. se x e y sono numeri reali negativi A. È definita solo per X > 0 B. Non è mai definita C. È sempre negativa ► Dalle regole dei logaritmi log™ (^) si riscrive come log™ (x •y1) = D. È sempre maggiore di zero log™ x + log™y1 = log™ x + (-1) •logioy = log™ x - log™y. Ora rimane E. È definita solo per X > 1 solo da stabilire quando i logaritmi proposti hanno senso, fatto che equivale alla condizione x > 0e y > 0. ► Vedi quiz 523. 525. L’espressione log (A+B) può essere sviluppata come

A. B. C. D. E.

log A / log B log A - log B log B + log A log A + log B Non si può sviluppare

531.1 logaritmi in base 10 di quattro numeri x, y, z, t sono rispet­ tivamente: log x = 2,7; log y = -1,25; log z = 1,5; log t = -1,7. In quale delle seguenti quaterne i quattro numeri sono elencati in ordine crescente?

A. B. C. ► In generale, dati due numeri A e B, non esistono regole per rifor­ D. E. mulare log (A+B). 1020

z, x, t, y x, t, z, y t, y, z, x t, z, x, y y, t, z, x

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CAP. 2. ALGEBRA ► Deriva dal fatto che il logaritmo in base 10 (basta che sia una ba­ se maggiore di 1), è una funzione crescente.

532. A.

II numero n è il logaritmo decimale di: 1 0h

C. 10" D. h1° E. Nessuna delle precedenti risposte ►

Vedi il quiz 519.

533. Il logaritmo decimale di un numero compreso fra 0 ed 1 è compreso fra: A. B. C. D. E. ►

- infinito e 0 0 ed 1 -infinito e -1 -1 e + 1 -1 e 0 Infatti y = 10x con x < 0 è tale che 0 < y < 1.

A. B. C. D. E.

log x - log k x •log k log x •log k k •log x (log k)2



È una delle proprietà del logaritmo, ricordando anche che 1/k = le1.

539. Quale fra le seguenti uguaglianze è vera con a numero reale positivo? A. B. C. D. E.

In(a") = a" In(a") = [ln(a)]n Nessuna delle altre alternative è corretta ln(a") = ln(a •n) In(a") = n •ln(a)



È una delle proprietà dei logaritmi.

540.

C.

534. [0] Il logaritmo decimale di un numero compreso fra 1 e 10 A. B. C. D. E. ►

è minore d i-1 è compreso fra 0 e 1 è maggiore di 1 non si può calcolare è compreso fra -1 e 0 Infatti y = 10x con 0 < x < 1 è tale che 1 < y < 10.

535. [M] Quali di questi numeri: 10; e = 2,7183...; 0,1; 100; pos­ sono essere presi come BASE di logaritmi? A. B. C. D.

Tutti quelli indicati nella domanda (e altri) Solo i numeri maggiori di 1 Solo i numeri minori di 100 Solo il numero 10 e il numero e = 2,7183... (base dei logaritmi naturali o neperiani) E. Solo il numero e = 2,7183... (base dei logaritmi naturali o nepe­ riani)

Il log 1 è uguale a:

A. Infinito B. Non esiste -1

D. 0 E. 1 ►

Infatti, qualsiasi sia la base a, vale a0 = 1.

541.

[M] Il logaritmo di x in base 5 è un numero y tale che:

A. B. C. D. E.

10x = 5y y5 = x 5* = x 10* = 5x x5 = y



È la definizione di logaritmo (in base 5).

542. loge e = A. B. C. D. E.

-e 1 e -1 0,1

536. Il logaritmo di (x • k) in qualsiasi base positiva e diversa da 1 è uguale a:



Immediato dalla definizione di logaritmo e da e1 = e.

A. B. C. D. E.

X!o9k x •log k k •log x log x •log k log x + log k

543. Nel campo dei numeri reali, l'espressione log x2 ha signifi­ cato:



È una delle proprietà dei logaritmi.



È sufficiente che siano numeri reali, positivi e diversi d a l.

537. L'espressione [log (a • b)] • c equivale a: A. B. C. D. E. ►

(a •b) •c (a •b) •log c (log a + log b) •log c (log a + log b) •c log a + log b + log c Segue dal quiz 536.

538. li logaritmo di (x/k) in qualsiasi base positiva e diversa da 1 è uguale a:

A. B. C. D. E.

solo se x è un numero razionale solo se x è un numero intero per qualsiasi valore di x per qualsiasi valore di x escluso lo zero per i soli valori positivi di x

► Infatti l’argomento del logaritmo deve essere positivo, e x2 > 0 tranne per x ^ 0.

544. [IVI] L'espressione log(x2) equivale a: A. B. C. D. E. ►

log2|x| log2 logV3c 2logx 2log|x| Segue dalla proprietà log X* = y •logX e dal fatto che X 2 = |X|2.

1021

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CAP. 2. ALGEBRA

545. Se ex = 2 allora:

552.

A. x = loge2 n io B. x = — e C. x è indeterminato D. x = e1/2

A. B. C. D. E.

5 3 logs 5 logs 20 logs 30



Da logs 5 = 1 e logs 25 = 2 segue la B.

r2 E. x = -

Quale dei seguenti numeri equivale a logs 5 + logs 25 ?

e



Vedi il quiz 520.

553. La differenza log 20 - log 5 vale: 546. [M] Siano a e b due numeri maggiori di zero. Quale delle A. log 5 affermazioni seguenti è CORRETTA? A. B. C. D. E.

loga b + loga b = Ioga b2b loga b - loga b = 0 loga b + loga b = -2logb a Ioga b + loga b = Ioga b2 loga b + loga b = (Ioga b)2



Infatti loga b + loga b = 2loga b = loga b2.

b.



547. A. B. C. D. E. ►

[V] Se Ioga b = c allora:

cb = a a° = b b° = a ca = b ab = c Vedi il quiz 519.

548.

Il logaritmo in base 3 di 81, è

io g |

C. log 4 D. log 15 E. log 100 È una delle proprietà dei logaritmi: log 20 - log 5 = log (20/5).

554.1 0 log 102 = A. 2 B. 20

C. 100 D. 1 E. non ha senso ►

Immediato dalla definizione (e da 102 = 100).

555. y y y y y

[O] La relazione: Y = Logio (4) + Logio (8) :

A. B. C. D. E.

non è definito 1/4 6 4 9

A. B. C. D. E.

= = = = =

logio (4 + 8) logio (32) logio (48) logio (4/8) logio (8/4)



Dalla definizione di logaritmo e da 34 = 81 segue D.

► Immediato dalle regole dei logaritmi: Logio (4) + Logio (8) = Logio (4 •8).

549. Se loga 17 = 3, allora: A. B. C. D. E. ►

17-3 = a 17 3 = a a17 = 3 31/7 = a a3 = 17

556. Se p > q allora: A. B. C. D. E.

loga p ^ loga p £ loga p ^ loga p ^ loga p >

loga q per ogni q > 0 ed a > 1 loga q per ogni q > 0 ed a > 0 loga q qualunque sia il valore di p, q ed a loga q per ogni q > 0, p>0ea> 0 loga q q per ogni q > 0

Vedi il quiz 519.

550. [V] Per x > 0, il prodotto di x per log x è uguale a: A. B. C. D. E.

(log x)x log (xx) e'°9x log (x2) log (x + x)

► È un’applicazione diretta della proprietà dei logaritmi: a •log (b) = log (ba)

551. logio 4 + logio 3 = A. B. C. D. E.

logio (4 + 3) logio (4 •3) Iogio43 logio (4/3) un numero diverso da quelli delle precedenti risposte



È una delle proprietà dei logaritmi, ossia loga b + loga c = loga b •c.

1022

► Direttamente dalla proprietà di crescenza dei logaritmi di base maggiore di 1.

557. [M] Consideriamo le due relazioni: Y = (|) • Logic (100) Z = 2 • logioo (10) Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA? A. Il numero 100 non può mai essere usato come base dei logaritmi di altri numeri B. Y > Z C. Non esiste il logaritmo di un numero se la base è maggiore del numero stesso D. Y = Z E. Y < Z ► È sufficiente osservare che Y = logio 1001/2 = logio 10 = 1 così come z = logioo 102 = logioo 100 = 1 (proprietà del logaritmo per una costante).

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CAP. 2. ALGEBRA 558. L'uguaglianza: log™ (-a) + logio (-b) = logio ab è VERA:



A. B. C. D. E.

103 .



non è mai vera solo se i numeri reali a, b sono entrambi positivi solo se a = b = 0 qualunque siano i numeri reali a, b solo se i numeri reali a, b sono entrambi negativi Certo, perché i primi 2 logaritmi devono avere senso.

559. Se il logaritmo in base 10 di un numero è uguale a -3, allora tale numero è: A. 100 B. 1000

C. 0,01 D. 0,001 E. 1 ►

log X = -3 implica X = 10'3 = 1/1000.

560. L'espressione log 999 è pari a: A. B. C. D. E.

log 3 •log 333 3 •log 333 log 33 + log 30 log 10 0 0 -lo g 1 log 3 + log 333

► Immediato da 999 = 3 •333 e dalla proprietà dei logaritmi: log X •Y = log X + log Y.

561. [M] Il logaritmo in base un decimo di dieci: A. vale —

io

B. C. D. E.

vale-1 non si può calcolare vale 10 vale 1



Infatti (1/10 )1 = 10.

Infatti valgono tutti 3 tranne in B in quanto 8 = 2 3, 64 = 43 e 1000 =

565. -2 1/2 2 4 10



Infatti l’equazione si riscrive come log2X = 1, dunque x = 2.

566. [M] Se il logb IVI = m e se logb N = n il valore di logb (M/Nk) vale: A. B. C. D. E. ►

bm/bn + k m - k •n m -k n M - Nk M - k •N logb (M/Nk) = logb M - logb Nk = logb M - k •logb N = m - kn.

567. Quale delle seguenti espressioni è equivalente a: ln(x2y) - 2ln(xy) + 3lny? A. B. C. D. E.

0 Inx + 2lny Inx + Iny 2lny 2lnx + 2lny

► Dalle proprietà delle potenze segue: ln(x2y) - 2ln(xy) + 3ln y = In x2 + In y - 2ln x - 2ln y + 3ln y = 2ln x + In y - 2ln x - 2ln y + 3ln y, quindi vale D.

568. Si semplifichi ln ^ + In xy + In8 A.

562. A quanto ammonta il valore del logaritmo decimale di 0,01? A. B. C. D. E.

+2 100 Non esiste alcun valore -1 -2



Infatti 10-2 = 1/100 = 0,01.

563. [M/PS] In base alla definizione generale di logaritmo di un numero in una certa base, quanto vale il logaritmo del numero 0,0001 in base 100 (cento)? A. B. C. D. E.

0,01 +2 -2 +4 -4



È sufficiente riscrivere 0,0001 come 1/10000 = 1 / 1 002 = 1 00-2.

564. Quale dei seguenti logaritmi differisce dagli altri? A. B. C. D. E.

log4 64 Ioga 12 logio 1000 log2 8 loge e3

Sapendo che 2 log2 x = 2, si può affermare che x è uguale a:

A. B. C. D. E.

B

4lnx + In2 j

x 2+ 4 x y 2+ 3 2 y

4y

C. 3lnx + 2lny + In32 D. 3lnx + 2ln2 E. 3lnx + In2 ► Dalle regole per i logaritmi segue In x2 - In 4y + In x + In y + In 8 = 2ln x - In 4 - In y + In x + In y + In 8 = 3 In x + In (8/4) = 3lnx + In2.

569. Per x > 0, log x + log x + log x è uguale a: A. B. C. D. E.

log x/3 log3 x log x3 3x3 (log x)3



Infatti loga x + loga x + loga x = 3loga x = loga x3.

570. log (a/b) = 0 per: A. B. C. D. E.

b= a= a= a= a=

0 e a diverso da 0 0 e b diverso da 0 1/b con b diverso da 0 b entrambi diversi da 0 1 e b diverso da 0



Deve esser a/b = 1 (oltre ad aver senso la divisione).

1023

M ATE M A TIC A ©Artquiz

CAP. 2. ALGEBRA

571. [V] Sia x un numero reale tale che x log x < 0. Ciò equivale a: numero è A. x > 1 A. 0,01 B. C. D. E.

-1 < x < 0 x (a2 + b2) = c2, da cui a + b > c.

A. B. C. D. E.

666. Un triangolo rettangolo ha l'ipotenusa uguale a 25 cm; i suoi cateti misurano:

25 cm2 20 cm2 35 cm2 30 cm2 40 cm2

► Il teorema di Pitagora dà immediatamente l’ipotenusa che deve misurare 5 cm. L’area richiesta è il quadrato di tale ipotenusa.

A. B. C. D. E.

(a2 + b2)/c = 1 a + bc a2 + b2 = c

14cm e15cm 9cm e 16 cm 15cm e20cm 5cm e 25 cm 7 cm e 20 cm

1031

M A TE M A TIC A ©Artquiz ► Delle 5 possibilità date, solo la C. soddisfa Pitagora (in realtà esi­ stono infiniti triangoli rettangoli con tale ipotenusa).

667. A. B. C. D. E.

Detti a, b i cateti di un triangolo rettangolo, l’area vale

a/(2b) ab2 ab 2ab ab/2

CAP. 3 . GEOMETRIA B. C. D. E.

Vale il teorema di Pitagora Può essere isoscele Può essere equilatero Può essere scaleno

► È risaputo che gli angoli dei triangoli equilateri misurano 60°.

673. Quale delle seguenti affermazioni meglio enuncia il teorema di Pitagora ?

A. dato un triangolo, la somma dei quadrati delle lunghezze dei due lati è uguale al quadrato della lunghezza del terzo lato B. dato un triangolo rettangolo, la somma dei quadrati delle lunghez­ ze di due lati è uguale al quadrato della lunghezza del terzo lato 668. Quanti decimetri quadrati misura la superficie di un triango­ C. dato un triangolo rettangolo, la somma delle lunghezze dei due cateti è uguale alla lunghezza dell'ipotenusa lo con base pari a 30 cm e altezza pari a 50 cm? D. dato un triangolo rettangolo, la somma dei quadrati delle lun­ A. 15 ghezze dei due cateti è uguale al quadrato della lunghezza dell'i­ B. 750 potenusa C. 0,075 E. dato un triangolo isoscele, la somma dei quadrati delle lunghezze D. 7,5 dei due lati uguali è uguale al quadrato della lunghezza del terzo E. 1,5 lato ► Infatti si possono utilizzare come base ed altezza i cateti del trian­ golo grazie al fatto che l’angolo compreso è retto.

► Dopo aver calcolato l’area pari a 30 cm •50 cm/2 = 750 cm2, ba­ sta ricordare che 1 dm2 = 100 cm2, quindi è corretta la risposta D.

674. [V] I cateti di un triangolo rettangolo sono lunghi, rispetti­ vamente, 303 e 404. Determinare la lunghezza dell'ipotenusa.

669. Se in un triangolo rettangolo l'ipotenusa BC misura 30 cm, A. 705 l'angolo p ad essa adiacente ha il seno che vale 4/5, allora la B. 507 C. 707 sua area: A. B. C. D. E.

misura 3 12 non può essere calcolata misura 184 misura 216 misura 324

► È sufficiente osservare che un cateto vale 30 • 4/5 cm = 24 cm, mentre Pitagora dice che il secondo cateto misura 18 cm, dunque l’area vale 24* 18/2 cm2.

D. 575 E. 505 ► Per il teorema di Pitagora l’ipotenusa misura: V ( 3 0 3 ) 2 + (4 0 4 )2 = 505.

675. [M/O] Siano dati due triangoli rettangoli simili. Se il primo ha cateti di lunghezza 3 e 4 cm, e il secondo ha area pari al qua­ druplo dell'area del primo, qual è la lunghezza dell'ipotenusa del secondo triangolo?

670. [V/PS] Un triangolo rettangolo è anche isoscele. La sua ipo­ A. 16 cm tenusa è lunga 1 m. Quanto vale l'area del triangolo? B. 10 cm A. 2 m2

C. 12 cm D. 5cm E. 20 cm

B. - m 2 C. ì m 2 D. - m 2

8

► Siano x i cateti, allora per Pitagora vale x2 + x2 = 12, dunque x = 1/21/2 m e l’area vale x2/2 = 1/4 m2.

671. [M/O] I cateti di un triangolo rettangolo misurano rispetti­ vamente V 6 - V2 e V 6 + V2. Quanto misura l’ipotenusa? A. 2V2 B. 2V6 c. V 16 +

2V 12

D. 16

► L’ipotenusa del triangolo di cateti 3 cm e 4 cm misura 5 cm (si tratta della celeberrima terna pitagorica 3, 4, 5) e la sua area è data da 3 * 4/2 = 6 . 1cateti del secondo triangolo misurano a • 3 cm e a • 4 cm, dove a è una costante comune. L'area del secondo triangolo è quindi a2 • 6 = 24, quindi a = 2 e l’ipotenusa misura a • 5 cm = 10 cm.

676. Qual è il massimo numero di angoli ottusi che possono es­ sere presenti in un triangolo? A. B. C. D. E.

3 2 1 Non si può stabilire 0

E. 4

► Infatti la somma dei tre angoli deve dare 180°. ► Si applica il teorema di Pitagora, quindi il quadrato dell’ipotenusa

è (Vó - V 2 )2+ (V 6 + V 2)2 = 6 - 2 V 12 + 2 + 6 +2V12 + 2 = 16.

677. Si definisce “ottusangolo” un triangolo:

Dunque l’ipotenusa misura 4.

A. B. C. D. E.

672. [O/PS] Per un triangolo rettangolo, quali delle seguenti af­ fermazioni è FALSA? A.

La somma degli angoli interni è 180°

1032

scaleno, quali che siano gli angoli interni con un angolo uguale a 45° con un angolo uguale a 90° con 3 angoli minori di 90° con un angolo maggiore di 90°

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CAP. 3. GEOMETRIA

678. Un triangolo è rettangolo e isoscele. Quanto vale un suo 684. [O] Gli angoli di un triangolo sono in progressione aritmeti­ angolo acuto? ca, e il maggiore è il doppio del minore; i valori in gradi degli A. 45° angoli sono: B. C. D. E.

60° 30° 150° 20°

A. B. C. D. E.

40, 60, 80 45, 70, 95 6 0 ,9 0 ,120 40, 50, 80 20,30,40

► Sia a tale angolo, allora a + a + 90° = 180°, da cui la risposta A.

679. Un triangolo rettangolo ha un angolo di 60°. Quanti gradi vale l'altro angolo acuto? A. B. C. D. E.

60° 30° 90° 40° Non si può dire con le informazioni date



Sia a tale angolo, vale a + 60°+ 90° = 180°, dunque a = 30°.

680. A. B. C. D. E. ►

uno ottuso e uno acuto ottusi supplementari uguali (0 congruenti) complementari Siano essi a e (3, vale a + p + 90° = 180°, da cui la risposta E.

681. A. B. C. D. E.

In un triangolo rettangolo gli angoli non retti sono:

► Detto a l'angolo minore, si avrà il maggiore pari a 2a e l’interme­ dio pari a a + (2a - a)/2 = 3a/2 (per la progressione aritmetica), dun­ que a + 2a + 3a/2 = 9a/2 = 180° e la risposta A è conseguente.

685. Un triangolo ha due angoli uguali, rispettivamente, a 30° e 80°; l’angolo esterno ad essi non adiacente misura: A. B. C. D. E.

70 55° 35° 110° 95°

► Il terzo angolo del triangolo misura (180 - 30 - 80)° = 70°. E quindi l’angolo ad esso esterno misura 180° -70° = 110°.

686. Un triangolo ha due angoli uguali a 60° e 70° rispettivamen­ te. Quanto vale l’angolo esterno non adiacente ad essi ? A. B. C. D. E.

90° 10° 80° 50° 130°

La somma degli angoli interni di un triangolo è 180 0

No, mai Solo se il triangolo è rettangolo Si, sempre Solo se il triangolo è isoscele Solo se il triangolo è equilatero

Il terzo angolo del triangolo in questione misura 180° - (60° + 70°) = 50°. Quindi, l'angolo esterno a quest’ultimo misura 180° - 50° = 130°.



687. Se la somma delle misure in gradi degli angoli interni di un triangolo piano è 210°, il triangolo: A. ha almeno un angolo retto

682. In un triangolo gli angoli “alfa”, “beta” e “gamma” valgono: B. è equilatero alfa = X beta = 2 alfa + 10° gamma = beta + 60°. C. non esiste Quanto vale l’angolo “alfa” (cioè X)? D. è ottusangolo

A. X = 45° B. X = 25° C. X = 20° D. X = 60° E. X = 35°

► La somma degli angoli di un triangolo vale 180°, dunque deve anche essere X + (2X + 10°) + [(2X + 10°) + 60°] = 180°, ossia 5X + 80° = 180° e X = 20°.

E. è acutangolo ►

La somma deve invece valere 180°.

688. Un triangolo ha tre lati uguali: A. B. C. D. E.

è un triangolo scaleno è un triangolo isoscele ha angoli che valgono 30 gradi è un triangolo rettangolo tutti i suoi angoli valgono 60 gradi

683. [M/PS] In un triangolo gli angoli "alfa", "beta" e "gamma" valgono: alfa = X; beta = alfa + 30°; gamma = beta + 60°. Quanto ► È una delle proprietà caratterizzanti i triangoli equilateri. vale l'angolo "alfa" (cioè X)? A. X = 60° 689. Un triangolo equilatero ha il lato che misura 4. Allora: B. X = 90° C. X = 45° D. X = 20° E. X = 80° ► Sia ha (3 - 30° = a, dunque a + p + Y = P - 3 0 ° + p + p + 60° = 180°, quindi p = 50° e a = p - 30° = 20°.

A. B. C. D. E.

il suo perimetro è 8 la sua area è 4 V 3 la sua area è 9 il suo perimetro è 16 la sua altezza è 4 V 3



L'area vale 4 •4sen(60°)/2 = 4 •4 •V 3 12)12.

1033

M A TE M A TIC A ©Artquiz

CAP. 3 . GEOMETRIA

690. Consideriamo nello spazio una terna di rette cartesiane or­ togonali (ciascuna perpendicolare al piano delle altre due e aventi un punto comune detto origine). Se consideriamo su cia­ scuna retta il punto distante D dall'origine come vertice di uno stesso triangolo, l'area di quest'ultimo è data da: A. fi. C. D. E.

C

D2 V 3 Af­

DV2 DV3 D2 V 3 / 2 D2 V 2

► Vista la simmetria il triangolo è equilatero di lato (D2 + D2)1'2 = D21/2, e dunque l’area risulta essere (D2V2 • D21/2 • sen(60°))/2 = (D21/2 • D 21/2 • V 3 12)12 = D2 V3 12. 8

/~x 3 2 691. Si consideri una circonferenza inscritta in un quadrato. Un C. -n a 2 rettangolo di base 2 cm ed altezza 1 cm viene inserito nello spa­ n az2 — ^ zio tra uno dei vertici del quadrato e la circonferenza in modo D. 2 tale che un vertice del rettangolo coincida con quello del qua­ drato ed il vertice opposto giaccia sulla circonferenza.



Prima di tutto il cateto AC misura 2a • cos60° = a e il cateto AB

misura 2a •sen60° = a%/3. Ora, l’area di una semicirconferenza mi­ sura nr2/2, e dunque le lunule misurano: su CB n a 2/2, su AC Tra2/8 e su AB n3a2/8. Infine, la somma delle aree di Li e L2 si ricava som­ mando le aree delle semicirconferenze su AC, su AB e del triangolo ABC e sottraendo l’area della semicirconferenza su CB, ossia: na2/8 + n3a2/8 + a 2 — - TTa2/2. 2

Calcolare il raggio della circonferenza.

694. [0] Quale delle seguenti espressioni È VERA per ogni trian­ golo ABC, rettangolo in A e con altezza relativa all'ipotenusa AH?

A. 2cm B. V 5 c m r C.

'fi r.™ ,— cm

V 2 -1

D. 5cm E. V 2 cm

V 3 T rc m

3Tr2 cm V2TTcm 5TTcm 4-ncm

► L’ipotenusa è un diametro della circonferenza in questione, quindi il raggio è 2,5 cm e la lunghezza della circonferenza circoscritta al triangolo misura 2nr = 5tt cm.

D.

AC2 • HC2 E. A B 2 = AC2 • H B 2 ii

A. B. C. D. E.

II

692. La lunghezza della circonferenza circoscritta al triangolo di lati di misura 3 cm, 4 cm, 5 cm vale:

In In CQ CQ l< l
2pquadrato = 4L, 2pCerchio = 2nr = 2ttL, da cui 4L/2 ttL = 2/tt < 1.

780. Un campo di forma circolare ha perimetro di 4000 metri. La misura della lunghezza di una palizzata esterna che lo circondi a distanza di un metro dal bordo è, in metri: A i + 4£5£

B. 1/2 tt C . TT

D. 4 /3 tf E. 2 tt ► Acerchio = TTT2 = TT1 2 = TT.

782. Quanto misura all’incirca l’area di un cerchio con diametro di lunghezza pari a 20 centimetri? A. 3,14 centimetri quadrati B. 31,4 centimetri quadrati C. 314 centimetri quadrati D. 628 centimetri quadrati E. 62,8 centimetri quadrati Il raggio è r = 10 cm, quindi l’area è w 2 = tt • (10 cm)2 = 314 cm2. 783. Qual è il rapporto fra l'area di un cerchio di raggio unitario e l'area del quadrato inscritto? A. 2 TT B. TT2 C. TT D. TT-2 E. tt/2 ► Dal quiz 781 : Acerchio = TTr2 = tt12 = tt, poi Diametro = 2 = Diagonale = L21/2, da cui L = 21/2, quindi Aquadrato = (21'2)2 = 2 ed il rapporto è tt/2. 784. Se l'area di un quadrato inscritto in un cerchio vale A, l'area del cerchio è: A. A/2 B. A * 2 C. A • TT D. A • tt • 2 E. A • tt/2 ► Da quiz 783 si ha Acerchio/Aquadrato = tt/2 (si noti, indipendente dalla misura del raggio e del lato), quindi Acerchio = A tt/2. 785. [O] Considera un quadrato circoscritto ad una circonferen­ za. Il rapporto fra l'area del quadrato e l'area del cerchio: A. v a le TC B. dipende dalla misura del raggio della circonferenza C. vale TT2

D. valeir E. dipende dalla misura del lato del quadrato > Il lato del quadrato è pari al diametro, quindi a 2r, da cui A qUadrato = (2r)2 = 4r2 mentre Acerchio = nr2, quindi Aquanrato/Acerchio = 4 r 2/TTr2 = 4/tt.

786. L'area della superficie tratteggiata in figura vale:

B. 4000 + tt C 1+4000 2tc D. più di 4000tt E. 4000 + 2tt ► 4000 = 2ttt, da cui 2 tt(t + 1) = 2 ttt + 2tt = 4000 + 2n.

781. L'area di un cerchio di raggio unitario è uguale a: A. TT2

A. 2R 2 - tt B. 2

C.

ttR2

( tt

-1)R2

D. (4 -

tt)R 2

E. (tt/2 - 1)R2 1043

M ATEM ATIC A ©Artquiz ► Dai risultati del quiz 785 si ha che tale area è pari a: Aquadrato ■ Acerchio = 4r2 - Tir2 = (4 - TT)r2.

CAP. 3 . GEOMETRIA gio del cerchio equivalente misura: A. - V h 7T

787. [O/PS] All'interno di una circonferenza (di raggio R) è in­ scritto un quadrato (di lato L). I vertici del quadrato stanno quindi sulla circonferenza. Quale relazione lega L a R?

R aggio della circonferenza = R

B. C. D. E.

L = 21/2 • R L = 2 -R L = 3,1416-R L = 21/2 • R1/2

► Diam. = 2R = Diag. = 21/2 L, da cui L = 2R/21'2 = 21/2R.

► L’area del rettangolo è pari a h • 2h = 2h2, da cui Acerchio = 2h2 = nr2 segue r = h(2/Tr)1/2. 792. L'area del settore circolare di raggio 2 cm e angolo 60° vale: A. ttV 3 cm2 B. - cm2 3

C. Y crr|2 D. V 3cm 2 E. 1 cm2

788. Il rettangolo di lati 6 cm e 2 cm è inscritto in una circonfe­ ► L’area incognita è un sesto dell’area della circonferenza di raggio renza. Quanto vale il raggio della circonferenza? 2 cm, che misura (2 cm)2 • tt = 4tt cm2. Dividendo quindi per 6 si A. 4cm ottiene la risposta C. B. 7 cm C. V2 0cm 793. [M] Nel settore circolare AOB l'area della porzione di piano S delimitata dai due archi di circonferenza e dal raggio OA di D. V lO c m lunghezza r vale: E. 10 cm ► Il raggio è pari alla metà del diametro che coincide con la diagona­ le (geometria elementare). Quindi, tramite Pitagora, si ottiene: r = V 6 2 + 22/2 cm = V?Ó/2 cm = 2 v /l0 /2 cm. 789. [0] Il rettangolo ABCD di lati AB = 8 cm e AD = 4 cm è in­ scritto in una circonferenza. Quanto vale la lunghezza della cir­ conferenza? A. 8 V5 tt cm B. 24 cm C. VÌZOTTcm

D. 5V2i Tcm E. 4V5TTC ITI

► La diagonale, che misura (82 + 42)1/2 = (80)1/2 = 4 • 51/2 cm è pari al diametro del cerchio, da cui 2p = 2nr = tt4 • 5V2 cm.

C. — 6 Tir* 10 T i!

8 790. [0] In una circonferenza è inscritto un rettangolo in cui l'al­ tezza è doppia della base a. Quanto misura il raggio della cir­ ► L’area del settore circolare è un quarto dell’area del cerchio intero, conferenza? ossia TTr2/4, mentre l’area del semicerchio (di raggio r/2) è metà del cerchio intero, ossia Tr(r/2)2/2 = nr2/8. Ora l'area della porzione di piano S delimitata dai due archi di circonferenza e dal raggio OA di B. V5a lunghezza r è data dalla differenza delle due aree poc'anzi calcolate, ossia TTr2/4 - Trr2/8 = Trr2/8.

794. [M] L'area della porzione di piano S compresa tra le due semicirconferenze e il segmento AO di lunghezza r è:

► La diagonale, che misura (2a2 + a2)1'2 = (5a2)1/2 = a • 51'2 è pari al diametro del cerchio, dunque il raggio misura a • 51,2/2. 791.

1044

[V] Dato un rettangolo di base doppia dell'altezza h, il rag-

©Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 3. GEOMETRIA A. B.

3 n r2

6

C. l ! 2

D. E.

3 n r2

8 n r2

797. Un triangolo regolare, un quadrato, un pentagono regolare e un cerchio hanno perimetro uguale: che cosa si può dire delle loro aree? A. B. C. D. E.

Il cerchio ha quella massima Sono tutte eguali Il pentagono ha quella massima Il triangolo ha quella massima Il quadrato ha quella massima

10

► L'area della semicirconferenza maggiore è metà dell’area del cer­ chio intero, ossia Trr2/2, mentre l'area del semicerchio (di raggio r/2) è metà del cerchio intero, ossia rr(r/2)2/2 = TTr2/8. Ora l'area della porzione di piano S compresa tra le due semicirconferenze e il seg­ mento AO di lunghezza r è data dalla differenza delle due aree poc’anzi calcolate, ossia n r 2/2 - n r2/8 = 3Trr2/8.

► Sia 2p tale perimetro, allora il lato del triangolo vale 2p/3, del qua­ drato p/2 e del pentagono 2p/5, mentre il raggio del cerchio misura p/TT. Dunque le rispettive aree misurano (2p/3 • 2p/3 • 31,2/2)/2 = p2/33/2, p2/4, 4/25p2V 2 5 + 10 V 5 /4 = p2V 2 5 + 1 0 V 5 /2 5 ss p2/3,6 e p 2/ tt, da cui la risposta A.

798. Siano dati un cerchio di raggio r, un diametro AB ed un se­ condo CD ortogonale al primo. La corda AC ha lunghezza L e 795. [V] Nella figura seguente il cerchio e il semicerchio interni divide l'area A del cerchio in due parti A' e A" (con A' < A"), sono tangenti tra loro e con il semicerchio esterno. Poiché il quindi: semicerchio esterno ha raggio r e il cerchio intermedio ha, evi­ A. L = r •tt/8 dentemente, raggio r/2, quanto vale il raggio del semicerchio più B. AVA = 1/4 piccolo di centro C ? C. L = r D. A' = (tt •r2 - 2 r2)/4 E. A' + A" = A/2 ► A' è un quarto della differenza tra l’area del cerchio e l’area del quadrato di lato L = rV 2, dunque A’ = (nr2 - 2r2)/4.

799. Siano dati un cerchio di raggio r, il quadrato inscritto di area Ai e lato Li ed il cerchio circoscritto di area A 2 e lato L2 . Una sola è valida fra le seguenti.

D.

-r 9

c — 5r E.

A. B. C. D. E.

L2 /L 1 = 1 A 2/A 1 = V 2 L2 /L 1 = V 2 L2 /L 1 = 2 A 2 /A 1 = 4

18

► Sia x il raggio del semicerchio, 0 la lunghezza di CB. Allora la di­ stanza dal centro di tale cerchio al centro del cerchio grande è pari a r - x. Una condizione di tangenza tra il semicerchio ed il cerchio inte­ ro è che la distanza tra i centri sia pari alla somma dei raggi, ossia x + r/2, e che tali raggi stiano su una retta, che sarà pure l’ipotenusa del triangolo avente come vertici i centri dei tre cerchi in questione. Ora Pitagora dà (x + r/2)2 = (r/2)2 + (r - x)2, da cui, sviluppando, x2 + xr + r2/4 = r2/4 + r2 - 2rx + x2 e dunque xr = r2 - 2rx da cui 3x = r, x = r/3.

796. Dette rispettivamente A e B le aree del cerchio inscritto e del cerchio circoscritto ad un quadrato di lato 26 cm, Il rapporto B/A vale: A. 0,5 B. C. D. E.

2 2 tt 26 V 2 V2

► A prescindere dalla lunghezza del lato L del quadrato, il raggio del cerchio inscritto vale L/2, mentre il raggio del cerchio circoscritto vale L/21'2 (metà diagonale del quadrato), e le rispettive aree tt(L/2)2 = ttL2/4 e tt(L/21/2)2 = ttL2/2, da cui (ttL2/2)/(ttL2/4) = 2.

► Il lato del cerchio circoscritto è pari a 2r, mentre il lato del cerchio inscritto è pari a rV 2, dunque 2r/rV2 = V 2 .

800. [V] Quale fra le seguenti affermazioni non è un postulato assioma) di Euclide?

(0

A. Se una retta, intersecando altre due rette, forma con esse da una medesima parte angoli la cui somma è minore di due retti, allora queste due rette, indefinitamente prolungate, finiscono con rin­ contrarsi B. Per tre punti non allineati passa una e una sola circonferenza C. Da ogni punto a ogni altro punto è possibile condurre una linea retta D. Tutti gli angoli retti sono uguali tra loro E. Con centro e raggio scelti a piacere è possibile tracciare una cir­ conferenza

801. Quale delle seguenti situazioni è impossibile in geometria? A. B. C. D. E. ►

Una Una Una Una Una

retta e retta e retta e retta e retta e

un cerchio con infiniti punti in comune un cerchio con due soli punti in comune una circonferenza con due soli punti in comune un cerchio con un solo punto in comune una circonferenza con un solo punto in comune

Il cerchio si intende essere la circonferenza con i punti interni inclusi.

1045

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CAP. 3 . GEOMETRIA

802, [V] Da un punto P esterno alla circonferenza di centro 0 e raggio r sono tracciate le tangenti alla circonferenza nei punti A C. e B. L’angolo AOB misura 120°. Calcolare il valore dell’area rac­ D. chiusa tra le tangenti e l’arco di circonferenza AB. A. j (6 V 3 -7 t) B. ^ ( V S

tt-

E.

1)

C. j(V3-7T)

►Sia L il lato del quadrato. Allora il raggio del cerchio in questione è L/2 e l’area della figura è L2 - tt • (L/2)2/2 = 100 cm2. Sviluppando si giunge a L2 - tt • L2/8 = 100 cm2 e poi L2(1 - tt/8) = 100 cm2. Segue

E. j ( 3 V 3 - tt)

che L2(8 - tt)/8 = 100 cm2 da cui L =

►Sia C il punto di intersezione delle tangenti. Restano definiti due triangoli congruenti AOC e BOC, i cui angoli in O misurano 60° e in A e B sono retti. Quindi, i cateti congruenti AC e BC misurano r • tg(60°) = rV3, da cui l’area di AOC misura r • rV3/2 e quella del quadrilatero ACBO misura il doppio, ossia r2V3. Inoltre, l’area del settore circolare AOB misura nr2l3.

2 8-ri

805. Il diagramma mostra un quarto di circonferenza inscritto in un triangolo isoscele. Il raggio della circonferenza è r.

Dunque, l’area cercata è r2V3 - m 2l3 = ^ (3 V 3 - n). 803. Sapendo che l'angolo AOB misura 50°, quanto misura l'an­ golo ABC? Quale tra le seguenti espressioni rappresenta l’area non colorata? A. (2 - f) r 2 B. (4.- Tr)r2 C. (1' D. r2E. r2-

nr

7 n r2 2

► Il raggio r della circonferenza è anche l’altezza del triangolo, e la base misura 2r e l’area r2. L'area del quarto di circonferenza in grigio misura chiaramente Trr2/4. L’area non colorata delle figura è la diffe­ renza tra le due precedenti: r2 - irr2/4 = r2(1 - tt/4). B. C. D. E.

65° 90° 155° 50°

► Il triangolo AOB è isoscele in O, quindi gli angoli ABO e BAO mi­ surano entrambi (180° - 50°)/2 = 65°. Ma ABO è uguale a ABC, quindi vale la risposta B.

I POLIEDRI PARALLELEPIPEDO 806. [M] Il parallelepipedo è una figura solida con: A. 4 vertici, 8 spigoli, 2 diagonali B. 12 vertici, 8 spigoli, 4 diagonali C. 8 vertici, 12 spigoli, 4 diagonali D. 8 vertici, 14 spigoli, 4 diagonali E. 8 vertici, 8 spigoli, 2 diagonali

804. Ad un pezzo di metallo quadrato è stato tagliato un pezzo di forma semicircolare. L'area rimanente è di 100 cm2. ► È sufficiente contarli direttamente, si pensi ad un dado.

Quale delle seguenti è la corretta espressione della lunghezza del lato del quadrato in cm?

807. Quanti centimetri misura la dimensione di un parallelepipe­ do con volume pari a 45 centimetri cubi se le altre dimensioni sono pari a 3 centimetri e a 5 centimetri? A. 9 B. 4,5 C. 30 D. 3 E. 3tt ► Sia D la dimensione ignota, allora vale 3 cm • 5 cm • D = 45 cm3, da cui D = 45 cm3/15 cm2= 3 cm.

1046

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CAP. 3 . GEOMETRIA

808. [V] Il solido rappresentato in figura è un parallelepipedo D. 10:3 retto di altezza 2a e base quadrata di lato a. N è il punto medio E. 3*10-5 di EF ed M è il punto medio di BF. Per andare dal vertice A al ► 10 mm = 10-2 m, e il volume vale dunque (10:2*)3*m3*. vertice G qual è il percorso più breve tra quelli indicati? 812. Quanto vale il volume di un cubo il cui spigolo misura 5 dm? A. 25 dm3 B. 100 dm3 C. 625 dm3 D. 125 dm3 E. 250 dm3 ► Il volume vale (5 dm)3 = 125 dm3.

A. B. C. D. E.

813. Sia dato un cubo di spigolo a e volume V. Posso affermare che il volume del cubo dallo spigolo 2a è: A. (1/2)V B. (1/8)V C. 8V D. 2V E. 4V

AEG AFG ANG AMG ABFG

► Basti notare che, per Pitagora, AN = aV l7/2, AF = aV5, AM = EG = MG = aV2 e NG = aV5/4, poi per ogni tragitto proposto som­ mare le distanze dei tratti rettilinei. 809. Un parallelepipedo di legno misura 4 x 9 * 12 cm ed è dipin­ to di blu sulla superficie esterna. Se viene suddiviso in 432 cu­ betti di 1 cm di lato ciascuno, quanti di questi avranno almeno una faccia dipinta di blu? A. 292 B. 322 C. 242 D. 222 E. 192 ► Le 3 coppie di facce del parallelepipedo hanno rispettivamente 2 x 7 , 2> 1). Allora: A. C2 ha volume maggiore di C1 B. il volume è lo stesso solo se K = 1 C. C1 ha volume maggiore di C2 D. la risposta dipende dal valore di K E. C1 e C2 hanno lo stesso volume

► Si veda sempre la formula per il volume del cono al quiz 832.

842. [V/PS] Il volume V di un cilindro retto a base circolare di raggio R e di altezza H vale: A. V = 2 tt R2 H B. V = (1/3) tt R2 H C. V = tt R2 H2 D. V = tt R2 H E. V = 2 t t R H

837. Un cono ha la base circolare iscritta nella base quadrata di una piramide e i due solidi hanno la stessa altezza, h. Qual è il rapporto tra il volume del cono e quello della piramide? A. tt/2 B.

TT

C. tt/12 D. tt/4 E. 4tt* h2 ► Essendo il volume delle 2 figure pari a Bh/3, dove B è l’area della base, ed essendo le altezze in comune, è sufficiente calcolare tali aree. Sia r il raggio del cerchio, allora il lato I del quadrato circoscritto è I = 2r, e dunque l’area di base è 4r2, mentre l'area del cerchio è Trr2.

► È sufficiente calcolare Vi = ttK22K e V2 = tt(2K)2K = tt4K2K.

843. Un cilindro alto 24 cm e con raggio uguale a 5 cm è sezio­ nato da un piano passante per il suo asse. Si ottiene così un rettangolo la cui area è: A. 60 cm2 B. 360 cm2 C. 120 cm2 D. 180 cm2 E. 240 cm2

838. [O] Un cono circolare retto ha una base di raggio R e un'al­ ► Il rettangolo ottenuto avrà altezza sempre pari a 24 cm, mentre la tezza di uguale valore R. Una sfera ha come raggio ancora il base sarà pari al diametro della circonferenza di base del cilindro, valore R. Quale è il rapporto tra il volume del cono (V con o ) e quel­ ossia 10 cm. L'area cercata dovrà quindi essere 24 cm • 10 cm = 240 cm2. lo della sfera (V sfera) ? A. 844. Un cilindro ha raggio di base r e altezza h. Un cono ha rag­ V sfera 250 V cono _ gio di base 2r e altezza 3h. Il volume del cono rispetto al volume B. V sfera =0,25 del cilindro sarà dunque: C. Vcono = 5 A. doppio V sfera B. quadruplo D. Vcono = 2Q C. uguale V sfera D. sestuplo E. ^V sfera = 1 0 0 E. triplo ► Dalla teoria Vcono = nr2h/3 = Trr3/3 (vale infatti r = h) mentre Vsfera = 4nr3/3. CILINDRO 839. Il volume di un cilindro: A. è proporzionale al raggio B. è proporzionale al quadrato del raggio C. è proporzionale alla terza potenza del raggio D. coincide con la superficie del cilindro E. è proporzionale al quadrato dell’altezza ► Infatti, se r è il raggio e h l’altezza, il volume misura rrr2h. 840. Se il raggio di un cilindro viene raddoppiato mentre la sua altezza viene dimezzata, il suo volume viene: A. invariato B. triplicato C. quadruplicato D. dimezzato E. raddoppiato ► Il volume del cilindro è infatti pari a Trr2h, dunque il secondo cilin­ dro avrà volume TT(2r)2h /2 = 2TTr2h. 1050

► Il volume del cilindro vale Trr2h e il volume del cono vale: n(2r)2 • 3h/3 = TT4r2h.

845. [M/PS] Un cono e un cilindro circolari retti hanno uguale altezza e il raggio di base del cono uguale al diametro del cilin­ dro. Detto V il volume del cono e W il volume del cilindro, il rapporto^è: A. B. C. D. E.

=3/4 =1 = 4/3 dipendente dal raggio =2

► V = TTr2h/3 mentre W = TT(r/2)2h, da cui V/W = 4/3.

846. Sia dato un cilindro di raggio r cm ed altezza h cm. La su­ perficie totale del cilindro è numericamente la stessa del suo volume. Si esprima h in termini di r A. h = — 2+r B. h = r + 2 C. h = r -2 e,

,

2r

© Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 3 . GEOMETRIA E.

h = 2r(r - 2)

852.

► Basta ricordare che la superficie del cilindro è data dalla formula 2tit2 + 2nrh, mentre il volume è dato da TTr2h. Uguagliando le due, si ottiene 2tTr2 + 2mrh = TTr2h, da cui 2nr(r + h) = Trr2h. Semplificando il termine nr si ottiene 2r + 2h = rh. Infine da rh - 2h = 2r si raccoglie h e si ottiene la formula in D. 847. Trovare la differenza tra il volume di un cilindro di altezza 2r e raggio r ed il volume della sfera inscritta di uguale raggio:

A. B. C. D. E.

4/3-nr2 ur3

R

Si

r2

s2

superfici Si, S2 . Se — = 4 allora - 1 = A. B. C. D. E.

16 4 2 64 8

►Vedi il quiz 851, ma con Ri = 4 R2 , dunque al quadrato si ottiene un rapporto pari a 16.

3/2iTr3

1/3-nr3 2/3rrr3

► Dal suggerimento al quiz 848 si ha Tr2r3 - 4Trr3/3 = Tr2r3/3. SFERA 848. [0] Dato un cilindro retto a base circolare di raggio R e al­ tezza h = 2R, qual è il rapporto fra il suo volume e quello della sfera massima contenibile?

A. 3 • TT B. 4

E.

[V/PS] Sono date due sfere di raggi rispettivamente Ri, R2 e

TT

*

853. Quattro sfere hanno rispettivamente raggio r/2, r, 2r e 3r. Qual è la somma delle loro aree superficiali? A. 58 tt r2 B. 169 tt r2 C. 25 i r 2 D. 57 tt r2 E. 26 tt r2 ► L’area superficiale di una sfera è pari a 4 • tt • r2. Quindi la somma delle quattro aree superficiali è 4 • tt (r2/4 + r2 + 4r2 + 9r2) = 57 tt r2. 854. Quanto vale il volume di una sfera di raggio R? A. V = tt • R2 B. V = 2 • tt • R2 C. V = (4/3) • tt • R2 D. V = (4/3) • tt • R3 E. V = 2 • tt • R2

► Il cilindro ha volume ttR22R = tt2R3, mentre la sfera, evidentemen­ te di raggio pari a R, ha volume 4ttR3/3, da cui la risposta esatta C. 849. [V] Un cilindro retto ha una base di raggio r e altezza uguale a 2r. Una sfera ha com e raggio lo stesso valore r. P ossiam o af­ ferm are che:

A. il volume del cilindro è il doppio del volume della sfera B. il prodotto tra il volume del cilindro e il volume della sfera vale ^ t i C. il rapporto tra il volume della sfera e il volume del cilindro vale ^ tt D. il volume della sfera è minore del volume del cilindro E. il volume della sfera è maggiore del volume del cilindro ► Vedi suggerimento al quiz 848. 850. La superficie di una sfera di raggio R è:

A. B. C. D. E.

due volte l'area del cerchio di raggio R quattro volte l'area del cerchio di raggio R 4/3 il perimetro della circonferenza di raggio R un terzo del volume della sfera il volume della sfera diviso il quadrato dell'area del cerchio di raggio R

855. Il raggio di una sfera misura 9 cm. Il suo volume è: A. 8lTTcm3 B. 486TTcm3 C. 108TTcm3

D. 972iTcm3 E. 324TTcm3 ►

V = (4/3)

• tt •

(9 cm)3.

856. Una sfera R ha un raggio mille volte più piccolo rispetto a quello di una sfera S. Il volume della sfera S, rispetto a quello della sfera R è: A. Mille volte più piccolo B. Un milione di volte più grande C. Mille volte più grande D. Per rispondere bisogna conoscere i valori dei raggi delle due sfere E. Un miliardo di volte più grande ► È sufficiente ricordare che il volume della sfera è proporzionale al cubo del raggio.

► La teoria dà infatti Ssfera = 4ttR2 e Scerchio = ttR2. 851. [0 ] Se si raddoppia il raggio di una sfera, la sua superficie:

A. B. C. D. E.

triplica raddoppia si moltiplica per 2n si moltiplica per 6 quadruplica

► Da Ssfera = 4ttR2 si ottiene la risposta esatta E. sostituendo 2R al posto di R.

857. Qual è il volume di una sfera di diametro unitario? A. TT2 B. TT3 C. tt/6 D. 4/3-rr E. 4/3 tt3 ► Si ha r = d/2 = 1/2, e da 4TTr3/3 si ottiene 4 tt(1/2)3/3 = tt/6..

1051

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CAP. 3 . GEOMETRIA

858. Una cellula sferica ha il raggio di 10 5 m. Qual è il suo volu­ C. 3 me? D. 27 A. 10'5cm3 E. TT B. 4,18 • 10-15 m3 ►Vedi il quiz 858 e si osservi che n = 3r2. C. 1,33 • 10'6 cm3 D. 4 tt • 10'5cm3 E. 4,18 • 10-5 m3 865. Il rapporto tra la m isura del volum e e la m isura della su p er­ ► Il volume della sfera è dato dalla formula 4Trr3/3.

859. Quale fra le seguenti misure approssima meglio il raggio di una sfera avente volume di 1 dm3? A. 6cm B. 2 dm C. 1 dm D. 3cm E. 1 cm ►Deve essere 4Trr3/3 = 1 dm3 = 1000 cm3, da cui si ricava: r = IJ 3 • 1 0 0 0 /4 tt cm = 6,2 cm. 860. Il diametro di una sfera ha lunghezza 6 cm; approssimati­ vamente, il volume della sfera è: A. 904 cm2 B. 113 cm3 C. 904 cm3 D. 113cm E. 113 cm2 ► Dalla formula per il volume, e dal raggio pari a 3 cm, si ottiene V = 4 tt33/3 cm3 = 4 tt cm3 = 113 cm3. 861. [O/PS] Se si raddoppia il raggio di una sfera, il suo volume: A. triplica B. raddoppia C. quadruplica D. si moltiplica per 8 E. si moltiplica per 6 ► Immediato da Vsfera = 4rrr3/3 sostituendo ad r il suo doppio 2r.

ficie di una sfera di raggio r è:

A. I 3 B. r2 C . TT

D. r E. nr ►

Segue da Vsfera = 4TTr3/3 e

Ssfera =

4TTr2.

866. D ata una sfera di raggio R ed un cubo di lato L (con R = L), il rapporto fra le superfici è:

A.

-T t

B. 2 tt C. -

71

► Segue da Ssfera = 4m2 e Scubo = 6r2. 867. [V/PS] Se una sfera e un cubo hanno uguale volume, la su­ perficie della sfera è: A. uguale a quella del cubo B. minore di quella del cubo C. i dati forniti non sono sufficienti per rispondere D. maggiore di quella del cubo E. doppia di quella del cubo ► Da Vsfera = 4 w 3/3 segue r = y 3 V /4 it e da V Cubo = I3 segue I = W . Ora, da Ssfera = 4nr2 segue Ssfera = V 36 tt W 2 mentre da Scubo — 6 I2 S e g u e Scubo = 6 V v 2 .

862. Il rapporto tra i volumi di due sfere è 8. Quanto vale il rap­ porto tra le rispettive superfici? A. 1 B. 2 C. 3 D. 4 E. 8 863. Una sfera R ha raggio mille volte più piccolo rispetto a quel­ lo di una sfera S. Il volume della sfera S, rispetto a quello della sfera R è: A. per rispondere bisogna conoscere i valori dei raggi delle due sfere B. mille volte più grande C. un milione di volte più grande D. mille volte più piccolo E. un miliardo di volte più grande ►Vedi il quiz 858 e si osservi che rs = 1000m. 864. Due sfere hanno raggi di lunghezza l'una tripla dell'altra. Quale è il rapporto tra la misura del volume della sfera di raggio maggiore e quella del volume della sfera di raggio minore? A. 3tt B. 9

1052

Ora 6 = W ^ 3 6 > V 36 tt = V 36 • 3,14 ... 868. Se abbiamo una sfera ed un cubo di uguale volume, la su­ perficie della sfera è:

A. B. C. D. E.

metà di quella del cubo le superfici non sono fra loro comparabili minore di quella del cubo uguale a quella del cubo non sono noti elementi per rispondere

► Vedi il quiz 867. 869. Un falegname, al tornio, vuole ricavare una sfera da un ci­ lindro di legno che ha altezza h e raggio r = h/2. Qual è lo spreco minimo relativo di materiale?

A. 1/3 B. tt/4

C. 2/3 D. 1/2 E. t t /6 ► Vedi il quiz 848.

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CAP. 3 . GEOMETRIA IL PIANO CARTESIANO ED EQUAZIONI NEL PIANO LUOGHI DI PUNTI

876. [V] Uno solo fra i seguenti settori circolari costituisce y — |x i

Ì^2 + y l

E. 3

► Dati due punti (xi, yi) e (X2, y2), la loro distanza vale: ((xi - X2)2 + (yi - y2)2)1'2 (è il teorema di Pitagora). Quindi con i punti dati si ottiene immediatamente che due lati misurano 2 e 1, mentre il terzo misura (22 + 12)1'2 = 7 5 e quindi il perimetro del triangolo è dato dalla loro somma: 3 + 75. 896. Trovare l'area del triangolo compreso fra gli assi cartesiani e la retta di equazione y = 5 — | A. 25 B. 50 C. 10

4

► In x = 0 si ha y = 5, mentre in y = 0 si ha x = 10. Queste sono le misure dei cateti del triangolo rettangolo, dunque l’area è 5 • 10/2. 897. Una retta di equazione 2x + y - 3 = 0 interseca l’asse x nel punto P e l’asse y nel punto Q. Qual è la lunghezza del segmen­ to PQ?

► La teoria dà la formula per la distanza tra un punto ed una retta: d((1,2){1 • x + 1 • y = 0}) = |1 • 1 +1 • 2|/(12 + 12)1'2. 893. Quanto dista il punto (3, -2) dalla retta di equazione: 4x + 3y - 2 = 0? A. 3/8 B. 4/5 C. 10

D. 4/3 E. -(4/5) ► La teoria dà la formula per la distanza tra un punto ed una retta: d((3, -2){4 • x + 3 • y - 2 = 0}) = |3 • 4 + (-2) • 3 - 2|/(42 + 32)1/2 = 4/5. 894. La linea L ha l'equazione y = 2x -1 . Quattro dei seguenti cinque punti sono alla stessa distanza dalla linea L. Quale è a distanza diversa? A. (5,13) B. (1,-1) C. (1,3) D. (4, 9) E. (6, 9) ► Ricordiamo intanto la formula per la distanza di un punto P(xp, yp) da una retta r di equazione ax + by + c = 0: d(P, r) = |axp + byp + c|N a 2+ b 2. Si riscrive l’equazione data in forma implicita: 2x - y -1 = 0, per la quale i coefficienti sono a = 2, b = -1 e c = -1. Ora è sufficiente sostituire i valori delle risposte nella formula e verificare che le distanze dei punti in B, C, D ed E sono 2/75 mentre la distanza del punto in A è il doppio. 895. In un piano cartesiano un triangolo ha i suoi vertici nei pun­ ti (0,0), (2,0} e (2,1); il suo perimetro allora è: A. + 3 + 7 5 B. +5 C. + 4 + V3

E 2^1 2

► Il punto P ha ordinata = 0, quindi l’ascissa soddisfa 2x - 3 = 0 da cui x = 3/2. Il punto Q ha ascissa = 0, quindi l’ordinata soddisfa y - 3 = 0 da cui y = 3. Si tratta quindi di calcolare D(P, Q) = 7 ( 3 /2 - 0 )2 + (0 - 3 )2 = 7 9 / 4 + 9 = 7 4 5 /4 , espressione equivalente alla risposta E. 898. Quanto misura l’area del triangolo che ha i vertici collocati nei punti A(2, 5), B (7 , 5), C(11, 0) del piano cartesiano? A. 12,5 B. 14 C. 12 D. 14,5 E. 13,5

► La base AB misura |7 - 2| = 5, mentre l'altezza relativa misura |0 - 5| = 5. Quindi l'area è 5 • 5/2 = 12,5. Il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da tutti gli estremi di due segmenti consecutivi, ma non adiacenti, è: A. un punto B. due punti C. due rette parallele D. una retta E. una circonferenza 899.

► I tre estremi di due segmenti consecutivi, ma non adiacenti, non giacciono su una retta, e dunque definiscono i vertici di un triangolo. Il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da tali vertici è unico e altro non è che il circocentro del triangolo in questione.

1055

M A TE M A TIC A ©Artquiz LA RETTA 900.1 punti di coordinate cartesiane (3,2); (6,4); (9,6): A. individuano una parabola B. possono rappresentare i vertici di un triangolo scaleno C. sono equidistanti dall'origine del piano cartesiano D. sono allineati E. possono rappresentare i vertici di un triangolo rettangolo

CAP. 3 . GEOMETRIA variare di'a, b, c essa rappresenta tutte le rette del piano: A. non parallele all'asse y B. tranne l'asse x C. non parallele all'asse x D. tranne l'asse y E. che non passano per l'origine ► Con la condizione imposta dal testo non si può ottenere l’equa­ zione ax = 0, che è l’equazione dell'asse y (chiaramente, a ^ 0).

► Giacciono infatti sulla retta y = 2x13. 901.1punti di coordinate (3, 4), (6; 8), (9; 12) sono: A. vertici di un triangolo rettangolo B. punti di una circonferenza C. punti di una retta D. equidistanti dall'origine degli assi cartesiani E. vertici di un triangolo isoscele

907. In un sistema cartesiano l’equazione della retta bisettrice del 1 quadrante è: A. y = -x B. y = x2 C. y = 1/2x D. y = 1/x E. y = x

► Giacciono infatti sulla retta y = 4x/3.

► I punti della bisettrice hanno ascissa e ordinata uguali, ossia x = y.

902. Dire se le seguenti coppie di valori (2, 0) (-3, -5) (4, 2) rap­ presentano punti di: A. Una parabola B. Una retta C. Un’ellisse D. Un cerchio E. Un'iperbole

908. Due rette dello spazio sono sghembe se: A. sono incidenti B. sono complanari, ma non sono parallele C. non sono complanari D. sono parallele E. sono complanari ► È la definizione.

► Giacciono infatti sulla retta y = x - 2. 903. [M] Rispetto ad un sistema di riferimento cartesiano orto­ normale nel piano le coordinate dei punti A e B sono (1,1) e (3,2). Quale dei seguenti punti è allineato con A e 6? A. (2,3) B. (3,3) C. (2,1) D. (1,3) E. (-1,0) ► La retta contenente A e B ha equazione: (y - 2) = (2 - 1)/(3 - 1) • (x - 3), che possiamo riscrivere come y = x/2 + 1/2. Solo (-1,0) soddisfa tale retta ed è quindi allineato con A e B. 904. In un piano cartesiano l'equazione y = x rappresenta: A. la bisettrice del I e Ili quadrante B. la bisettrice del II e IV quadrante C. un punto del piano D. una retta parallela all'asse x E. una retta parallela all'asse y ►Tutti e soli i punti del tipo (k, k) stanno infatti su di essa. 905.1due punti del piano cartesiano (5,5), (8,8) individuano una retta con le seguenti caratteristiche: A. Nessuna risposta è corretta B. Passa per l’origine e ha pendenza unitaria C. Non passa per l'origine D. Passa per l’origine e ha pendenza 3 E. Passa per l’origine e ha pendenza 5 ► Vedi quiz 904. 906. Nel piano è dato un sistema di riferimento cartesiano Oxy. Si consideri l'equazione di primo grado ax + by + c = 0 con a, b, c parametri reali, di cui b, c non contemporaneamente nulli. Al

1056

909. Se l’intersezione dei punti che costituiscono due rette è l’insieme vuoto, allora: A. Le due rette sono perpendicolari B. Le due rette sono parallele C. Le due rette sono coincidenti D. Le due rette sono perpendicolari e passano per l’origine E. Le due rette sono perpendicolari e passano per il punto (1,1) ►Si noti che è sottointeso il fatto che si tratta di rette nel piano eu­ clideo. 910. Due rette distinte sono parallele se, oltre a non avere punti comuni, soddisfano la condizione di: A. formare un angolo di 90° B. avere la stessa lunghezza C. non essere complanari D. essere omogenee E. essere complanari 911. Nel piano, due rette sono parallele quando: A. formano un angolo acuto B. si incontrano solo in un punto C. formano un angolo ottuso D. sono perpendicolari alla stessa retta E. hanno un punto in comune ► Formando con essa 2 angoli di 90°, non possono quindi incon­ trarsi, altrimenti formerebbero un triangolo la cui somma degli angoli supererebbe 180°. 912. Secondo la geometria euclidea, nello spazio, due rette non parallele: A. possono non incontrarsi B. non possono incontrarsi C. devono sempre incontrarsi in un punto D. si incontrano solo se giacciono in piani diversi

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CAP. 3 . GEOMETRIA E.

sono sempre coincidenti

B. sono parallele e distinte C. formano un angolo di ^

► È sufficiente che siano sghembe.

D. formano un angolo di |

913. [O/PS] Due rette che giacciono nello stesso piano: A. sono parallele B. non si incontrano mai C. possono essere parallele D. individuano due piani perpendicolari E. si incontrano formando sempre un angolo retto

E. sono coincidenti ► È sufficiente riscriverle nella forma standard ossia: 24x - 3y -17 = 0 si riscrive come y = 8x -17/3 e -56x + 7y + 1 = 0 si riscrive come y = 8x -1/7. Essendo i coefficienti angolari uguali (8) e i termini co­ stanti diversi (-17/3 e -1/7) si conclude la tesi in B.

914. [V/PS] L'equazione di una retta nel piano cartesiano (ascis­ 920. Nel piano cartesiano l'equazione x = -3 rappresenta: se X, ordinate Y) è: Y = M • X + N. Il coefficiente M indica: A. una retta parallela all'asse delle x A. l'intersezione della retta con l'asse Y B. una retta parallela all'asse delle y B. l'intersezione della retta con l'asse X C. una retta uscente dall'origine C. il valore di Y per X = 1, qualsiasi sia il valore di N D. una retta giacente nel terzo e nel quarto quadrante D. il valore di X per Y = 1, qualsiasi sia il valore di N E. una retta giacente nel primo e nel secondo quadrante E. l'inclinazione ( 0 pendenza) della retta rispetto all'asse X ► Infatti l’asse y ha equazione x = 0, e dunque non può incontrare la ► È la tangente dell’angolo tra la retta e l’asse delle ascisse, quindi retta data. la risposta corretta è E. 921. La funzione che rappresenta, in un piano cartesiano orto­ 915. La curva che nel piano x, y ha equazione y = 5x + 7 è: gonale, una retta: A. un'ellisse A. può essere di qualsiasi grado B. un'iperbole B. può essere di primo 0 di secondo grado C. una circonferenza C. è di secondo grado D. una retta D. è di primo grado E. una parabola E. è di terzo grado ► Infatti ammette solo termini al più lineari (di grado al più 1). 916. In un riferimento cartesiano, l'equazione y = mx, con m nu­ mero naturale diverso da zero, rappresenta: A. una sola retta passante per l'origine e per il primo quadrante B. la retta bisettrice del secondo e quarto quadrante C. una coppia di rette perpendicolari tra loro D. un’infinità di rette parallele E. un fascio di rette ► Infatti l’equazione proposta ammette solo termini al più lineari e al variare di m si ottengono rette distinte. 917. [V/PS] Nel piano cartesiano, le rette di equazioni: e y = 2x - 3i> con a e b diversi da zero: A. sono parallele fra loro B. sono entrambe parallele all'asse delle ascisse (X) C. sono entrambe parallele all'asse delle ordinate (Y) D. si intersecano nel punto X = 0, Y = 0, origine degli assi E. non sono parallele fra loro

y

=2x + a

► È sufficiente osservare che il coefficiente angolare è 2 per en­ trambe le rette. 918. Le equazioni y = x + 1 e y = x + 3 rappresentano: A. due rette che si intersecano nel punto (1,3) B. due rette che si intersecano nell'origine C. due rette perpendicolari D. due rette parallele E. nel punto (3,1) ► Hanno infatti lo stesso coefficiente angolare, cioè 1. 919. Le rette di equazioni cartesiane: 24x- 3y -17 = 0, -56x + 7 y + 1 = 0 A. sono perpendicolari

922. [M/PS] Il coefficiente angolare di una retta è: A. il seno dell’angolo formato dalla retta con l’asse delle ascisse B. il coseno dell'angolo formato dalla retta con l'asse delle ascisse C. l'angolo formato dalla retta e dall'asse delle ascisse espresso in radianti D. l'angolo formato dalla retta e dall'asse delle ascisse espresse in radianti E. la tangente dell’angolo formato dalla retta con l'asse delle ascisse ► Vedi suggerimento al quiz 914. 923. La retta di equazione y = V3 • x + 45 con l'asse x forma un angolo di... A. 45° B. 60° C. 30° D. n/rad E. n/8rad ► Dopo aver ricordato che il coefficiente angolare V3 è la tangente dell’angolo cercato, basta considerare arctan(V3) = 60°. 924. [V/PS] Se due rette sono perpendicolari: A. il prodotto dei loro coefficienti angolari vale -1 B. hanno lo stesso coefficiente angolare C. il rapporto dei loro coefficienti angolari vale -1 D. il rapporto dei loro coefficienti angolari vale 1 E. il prodotto dei loro coefficienti angolari vale 1 925. Quale tra le seguenti rette è perpendicolare alla retta Y = 2 • X? A. Y = -0,5 • X B. Y = 7 *X C. Nessuna risposta è corretta D. Y = 3 *X E. Y = -2 • X + 2 1057

M ATE M A TIC A ©Artquiz ► La retta del testo ha coefficiente angolare m = 2, quindi qualsiasi retta ad essa perpendicolare deve avere coefficiente angolare m' = -1/m = -1/2 = -0,5, come in A. 926. [V] Le coordinate dei vertici di un triangolo rispetto ad un sistema di riferimento cartesiano ortonormale nel piano sono (0,0), (1,1), (2,-2). L'area del triangolo è: A. 2 V 2 B. 2 C. 2,5 D. 3 E. 4

CAP. 3 . GEOMETRIA B. x = -V 3 C. y = —-x 1

3

► Data una retta di equazione ax + by + c = 0, una retta di equazio­ ne a’x + b’y + c’ = 0 è perpendicolare se e solo se vale aa’ + bb' = 0. L’equazione data, y - 3 = 0, ha detti coefficienti pari a 0 e 1. Tra le rette proposte, quella nell'opzione B, x + V3 = 0, ha coefficienti 1 e 0, e quindi è la soluzióne corretta.

931. [M/PS] Due rette di equazioni y = mx e y = nx sono tra loro sempre perpendicolari se: A. — n = 0,5 B. m = n V 2 • 2V2/2 = 2. C. mn = 1 D. mn = 0,5 927. [M/O] Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i E. mn = -1 punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano: 932. L’equazione della retta s passante per il punto P(3, -2) e A. 12 perpendicolare alla retta r: 3x - 5y + 7 è: B. 78 A. 5x + 3y -9 C. 6 B. 5x + 3y -1/7 D. 13 C. 2x + 6y - 5 D. y = -5/3x + 3 E. la A) e la D) sono entrambe corrette ► Utilizzando il punto ausiliario P(0,12), l'area cercata è pari alla differenza tra l’area del triangolo T di vertici (0,0), P, (13,12) e l'area ► Sia ax + by + c = 0 un’equazione di s. La condizione di ortogonali­ del triangolo T’ di vertici P, (0,1), (13,12), entrambi rettangoli in P tà ci permette di affermare che deve essere 3a + (-5)b = 0. Poniamo come è facile notare. a = 5 e b = 3. Siamo giunti così a 5x + 3y + c = 0. Dovendo P essere L’area cercata vale quindi (13 • 12)/2 - (13 • 11)/2 = 13/2. un punto di s, deve valere 5 • 3 + 3 • (-2) + c = 0, da cui c = -9. Il fatto che A) e D) si equivalgono è immediato. 928. Per le due curve y + 8 -5x = 0 e y -3 + 0,2x = 0 , sono vere le 933. Qual è l’equazione della linea retta che passa attraverso seguenti affermazioni (-6,2) ed è perpendicolare a 4y + 3x = 8? A. le rette sono fra loro normali A. 3y - 4x = 30 B. le rette sono normali fra loro e si intersecano nel punto P (8,-3) B. 3 y - 4 x = 18 C. le rette non sono fra loro normali D. le rette non sono normali fra loro e si intersecano nel punto P (8,-3) C. 3y + 4x = 30 E. le rette non sono normali fra loro e si intersecano nel punto P (-3,8) D. 3y + 4x = -18 E. 4y - 3x = 26 ► Dopo aver riscritto le equazioni in forma esplicita: y = 5x - 8 e y = -0,2x + 3, si verifica immediatamente che il prodotto dei coeffi­ ► Sia ax + by + c = 0 un’equazione della retta. La condizione di or­ togonalità ci permette di affermare che deve essere 3a + 4b = 0. Po­ cienti angolari 5 • (-0,2) è -1. Si conclude che le rette sono normali. niamo a = -4 e b = 3. Siamo giunti così a -4x + 3y + c = 0. Dovendo (-6, 2) essere un punto della retta, deve valere -4 • (-6) + 3 • 2 + c = 929. [V] Nel piano riferito a coordinate cartesiane (ortogonali, 0, da cui c = -30 e quindi -4x + 3y = 30. monometriche) sono assegnate le seguenti rette : r)2x + y + 1= 0 s)x + 2y + 7 = 0 934. [O/PS] Per quale valore del parametro k le rette y = 2x + 1 e u)y = x + 2 v)x-2y + 3 = 0 Riconoscere quali tra esse formano coppie di rette perpendicolari. y= \ (x + 1) sono perpendicolari? A. nessuna coppia di rette perpendicolari A. k = 2 B. solou)ev) B. Tutti C. solor)ev) C. k = D. solos)eu) D. k = -2 E. solosjev) E. Nessuno ► Detti 0 = (0,0), B = (1,1) e C = (2,-2), si nota che OB e OC sono ortogonali perché giacciono sulle rette ortogonali di equazione y = x e y = -x (si veda il quiz 924). Inoltre OB = (12 + 12)1/2 = V2 e OB = (22 + 22) 1/2 = 2V 2 . Quindi l’area cercata è data da OB • OC/2 =

► Infatti vale che (2,1) e (1,-2), i coefficienti di x e y, danno rapporti 2 e 1/2 il cui prodotto è -1 (condizione di ortogonalità), mentre per le altre non è vero. 930. [V] Sia r la retta del piano cartesiano di equazione y = 3. Determinare quale delle seguenti rette è perpendicolare a r . A. y = -3

1058

► Deve valere 2/k = -1, dunque k = -2. 935. [M] Determinare i valori del parametro reale a (se esistono) per cui le seguenti rette r ed s risultano perpendicolari r) a2x + (a ■4)y + a + 2 = 0 s) 2x - 3y + 9a = 0 A. per -3 < a < 2

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CAP. 3 . GEOMETRIA B. C. D. E.

pera = 0 per nessun valore di a per ogni valore di a diverso sia da 0 che da 4 per a = 1

► Dovrebbe valere (2/3) • (a2/(4 - a)) = -1, cioè 2a2 + 3(4 - a) = 0, ma essendo A = 9 - 96 < 0, tale equazione non ammette soluzioni. 936. Sia y = 1 - 4x l’equazione di una retta. Quale, tra le seguenti è perpendicolare alla retta data: A. y = -1 + 4x B. y = 1 - 4x C. y = 6 + 4x D. y = 6 + 0,25x E. y = 2 - 0,25x ► Infatti -4 * 0,25 = -1. 937. Individuare quale equazione cartesiana definisce una retta ortogonale a quella di equazione: -2x + 3y = 1 A. 3x - y = -4 B. -3x + 2y = 2 C. 2y + 3x = 4 D. 5y + 2x = -5 E. 3y + 2x = 9 ► Date due equazioni ax + by + c = 0 e a'x + b'y + c1= 0, esse rap­ presentano due rette ortogonali se e solo se vale a • b' - a1• b = 0. Quindi la C è la risposta corretta. 938. [M/O] Quale delle seguenti è un’equazione di una retta per­ pendicolare alla retta 4x + 6 y = 5 ? A. 4x - 6y = 21 B. 6x + 4y = 17 C. 2x + 3y = 5 D. 3x-2y = 14 E. x + 3y = 1 ► Si veda il commento al quiz 937. 939. Le due rette y = mx e y = x/m sono parallele quando: A. m - 1/m = 1 B. m + 1/m = 1 C. m2 = 1 D. m + 1/m = 0 E. m + 1/m = -1 ► Segue dalla condizione m = 1/m. 940. Quale delle seguenti rette ha pendenza 60°? A. y = V3 • x -1 B. y = A/ 3 7 2 * x + 1 C. y = 0,5x + V3 D. y = (1/V3)x + 2 E. y = V2 • x + y f l j l ► Infatti il coefficiente di x deve essere tan(60°) = V3. 941. Quale delle seguenti rette rappresenta l'andamento meno decrescente? A. y = -4x B. y = -x C. y = -2x

D. y = -1/2x E. y = -1/4x ► È infatti quella con il coefficiente angolare (negativo) più piccolo in valore assoluto. 942. Sia k un numero reale. L'equazione x = (k - 1)y rappresenta: A. un'iperbole B. un'ellisse C. una parabola D. una retta non passante per l'origine E. una retta passante per l'origine ► Ha infatti solo termini lineari ed è soddisfatta da O = (0,0). 943. La retta y = k + x passa per l'origine degli assi? A. Mai B. Sì, sempre C. Solo per k = 0 D. Solo p e r k>0 E. Solo per valori negativi di k ► Solo in tal caso è soddisfatta da O = (0, 0). 944. La retta y = k + hx è la bisettrice del primo quadrante degli assi cartesiani: A. sempre B. mai C. solo per k = 1 ed h = 1 D. soloperk = 0 edh = 1 E. solo per k = 1 ed h = 0 ► Deve infatti essere y = x, ossia l’equazione della bisettrice. 945. [V] L'equazione ax + 3y = 0, con a numero reale: A. rappresenta una retta che ha come coefficiente angolare a B. rappresenta una retta passante per l'origine per ogni valore di a C. rappresenta una retta che forma con l'asse delle ascisse un an­ golo ottuso per ogni valore di a D. rappresenta una retta parallela all'asse delle y se a ^ 0 E. rappresenta una retta passante per l'origine solo se a A 0 ► Infatti è sempre soddisfatta da O = (0, 0). 946. Una retta passante per l'origine degli assi e che forma con il semiasse positivo delle ascisse un angolo di 120° ha equazione: A. y = —y[2]3 • x

B. C. D. E.

y y y y

= = = =

—V2 • x —x + V2 V3 • x —V3 • x

► Il coefficiente della x deve infatti essere tan(120°) = - V3. 947. Le due rette n e xi sono ortogonali, la prima ha equazione y = -3 + x/V3 e la seconda passa per l'origine degli assi. L'equa­ zione di r2 è quindi: A. x * y = V3 B. y = - x / V 3 C. y = - V 3 * x D. y = - V 3 * x + 3 E. y = - V 3 * x - 3

1059

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CAP. 3 . GEOMETRIA

►Sia y = mx + q l’equazione della seconda retta, allora la condizio­ ne circa l'origine dà q = 0, mentre la perpendicolarità alla prima retta

► Deve essere della forma y = mx (deve passare per l’origine). Poi deve essere 3 = m • 6, dunque m = 1/2.

dàm = -1/(1/V3) = -V 3 .

948. [0] Considerare l'equazione parametrica mx - y - 2m + 1 = 0 dove m è un parametro reale. Individuare, tra le seguenti, la proposizione CORRETTA. Al variare di m l'equazione data: A. non rappresenta alcuna retta passante per l'origine B. individua tutte le rette del piano passanti per il punto (2; 1) C. individua tutte le rette del piano passanti per il punto (2; 1), eccet­ to una D. non rappresenta alcuna retta orizzontale E. individua tutte le rette del piano passanti per il punto (2; 1), eccet­ to due ► Sostituendo x = 2 ed y = 1 tale equazione è sempre soddisfatta, tuttavia tale parametrizzazione esclude la retta x - 2 = 0, anch’essa passante per (2,1). 949. Quali dei seguenti punti NON giace sulla retta di equazione y = 2x + 1? A. (3, 7) B. (0, 0) C. (0,1) D. (-1,-1) E. (1,3) ► È sufficiente sostituire x = 0 e y = 0 per verificarlo, termine costante, ossia 1, non è nullo.

0

notare che il

950. [O] Una retta inclinata di 45° incontra l'asse delle ordinate nel punto di ordinata 3; l'equazione della retta è: A. y = x -3 B. y = 3x+ 1 C. y = x + 3 D. y = x E. y = 45x + 3 ► Da y = mx + q si ottiene m = tan(45°) = 1 e sostituendo x = 0 e y = 3 si ottiene q = 3. 951. [O] Una retta forma con il semiasse positivo delle ordinate un angolo di 30° e passa per il punto P(0,1). La sua equazione sarà: A. V 3 x + y + 1 = 0 B. — x - y + 1 = 0 C. V 3 x — y + 1 = 0 D. — x + y + 1 = 0

953. In un piano cartesiano (X,Y), la retta passante per l’origine e per il punto (1,2) è data da: A. Y = 2 * X + 1 B. Y = 2 • X - 1 C. Y = 2 - X D. Y = X+ 1 E. Y = X ► Deve essere della forma y = mx (deve passare per l'origine). Poi deve essere 2 = m • 1, dunque m = 2. 954. L'equazione della retta passante per i punti (0,0) e (V 2, 4 a/ 2) è: A. y = 4x B. y = 0,4x C. y = ì x d.

E.

y=Jx-i y = 4x + 1

► Deve essere della forma y = mx (deve passare per l’origine). Poi deve essere 4V2 = mV2, dunque m = 4. 955. Trovare l’equazione della retta passante per i punti ( 2, 5) e ( 6 , - 1).

A. B. C. D. E.

2y = 3x - 20 3y + 2x = 16 3y = 2x-15 2y + 3x = 16 2y = 3x + 4

► Dalla formula generale si ottiene (y - 5)/(-1 - 5) = (x - 2)/(6 - 2) da cui segue (y - 5)/(-6) = (x - 2)/4 e infine -2y + 10 = 3x - 6. 956. [V] La retta passante per i punti di coordinate A(-5; 2) e B(1; -2) ha pendenza m pari a: A. -3/2 B. -2/3 C. 0 D. 1 E. -1 ► Dalla formula generale si ottiene (y - 2)/(-2 - 2) = (x + 5)/(1 + 5) da cui segue (y - 2)/(-4) = (x + 5)/6 e 3y - 6 = -2x - 10. L’equazione esplicita della retta è quindi y = -2x/3 - 4/3, il cui coefficiente angolare m è -2/3.

E. V 3 x + y + 1 - 0

► Da y = mx + q si ottiene m = tan(60°) = V3 (perché l’angolo con il semiasse positivo delle ascisse è 60°) e sostituendo x = 0 e y = 1 si ottiene q = 1. 952. Quale delle seguenti equazioni rappresenta la retta passan­ te per l'origine degli assi e per il punto (6; 3)? A. y = x -3 B. y = x C. y = (1/2)x D. y = 3x + 3 E. y = 2x

1060

957. [M] L'equazione della retta perpendicolare alla bisettrice del 1° e 3° quadrante e passante per il punto P (0, -2) è: A. y = -x B. y = x - 2 C. y = x + 2 D. y = -x - 2 E. y = -x + 2 ► La bisettrice d e i r e 3° quadrante ha equazione y = x, dunque il coefficiente angolare cercato deve soddisfare 1 • m = -1 da cui m = -1, e quindi la retta cercata è della forma y = -x + q. Ora, sosti­ tuendo x = 0 e y = -2 si ottiene -2 = q.'

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CAP. 3 . GEOMETRIA 958. Sia data la retta y = 2x + b. Perché la retta passi per il punto (1, 3) è necessario che b assuma il valore: A. 6 B. 2/3 C. 3 D. 10 • 10-1 E. 3/2 ► Sostituendo x = 1 e y = 3 si ottiene 3 = 2 *1 + b, da cui: b = 1 = 10 • 10-1.

► Infatti, dalle proprietà dei logaritmi, segue y = logw 102x = 2x, cioè y = 2x che è proprio l’equazione di una retta. 964. [O] Per quale valore di k la retta di equazione 2x + 3y + 4 = 0 appartiene al fascio proprio y = - j x + k A. -4 B. 4

C. 3

959. Una retta y = ax + b passa per i punti di coordinata (1, 0) e (0, -1). Quale condizione è vera? A. a > 0 e b < 0 B. a < 0 e b < 0 C. a > 0 e b > 0 D. a < 0 e b = 0 E. a < 0 e b > 0 ►Sostituendo le due coppie si ottiene il sistema 0 = a + b e - 1 = b , da cui a = 1 e b = -1. 960. [M] Quale delle seguenti condizioni deve verificarsi affinché la retta di equazione y = mx + n non passi per il quarto quadrante? A. m > 0, n = 0 B. m < 0, n > 0 C. m < 0, n < 0 D. m > 0, n > 0 E. m >0, n 0 e y < 0, se m > 0 nel quarto quadrante si ottiene y - mx < 0, dunque se q > 0 l'equazione y - mx = q non può essere soddisfatta. 961. Quale delle seguenti equazioni rappresenta la retta passante per il punto P(3,-1) e parallela alla retta di equazione y = 5x - 2? A. 5x - y - 16 = 0 B. 5 y - x + 16 = 0 C. 5y = 5x2 -16 = 0 D. 5y - 5x = 0 E. x - 5 y + 16 = 0 ► La condizione di parallelismo impone che tale retta abbia equa­ zione y = 5x + q, ed il passaggio per (3,-1) impone che -1 = 5 • 3 + q, da cui q = -16.

D. - 4

E. - ± 3

►2x + 3y + 4 = 0 si può riscrivere come y = -2x/3 - 4/3. 965. Nel fascio di equazione kx + (3k - 1)y + 2 = 0, la retta paralle­ la all’asse x è rappresentata da: A. x - 6 = 0 B. y - 2 = 0 C. x + 6 = 0 D. 2x -6 = 0 E. y + 2 = 0 ► Le rette parallela all’asse x hanno equazione del tipo ay + b = 0 con a # 0. Quindi, il coefficiente di x deve essere 0, da cui segue che l'equazione cercata è -y + 2 = 0, riscrivibile come y - 2 = 0. 966. Sia m un numero reale. In un piano cartesiano ortogonale, l'equazione y = mx, al variare di m nell'intervallo (- infinito, + infinito), descrive: A. solo l'asse delle ordinate B. tutte le rette del piano passanti per l'origine, ad eccezione dell'as­ se delle ascisse C. tutte le rette del piano passanti per l'origine, ad eccezione dell'as­ se delle ordinate D. tutte le rette del piano E. tutte le rette del piano passanti per l'origine ► Infatti l’origine O = (0, 0) soddisfa tali equazioni, inoltre la retta x = 0 non è esprimibile al variare di m reale. 967. La retta in figura ha equazione:

962. [M/O] La retta passante per il punto (1, -1) e ortogonale alla retta di equazione 2x + y + 6 = 0 ha equazione: A. 2y - x - 3 = 0 B. y - 2x + 1 = 0 C. 2 y - x + 3 = 0 D. x + y - 3 = 0 E. y + 2x - 1 =0 ► La condizione di perpendicolarità impone che tale retta abbia equazione 2y - x + c = 0, ed il passaggio per (1,-1) impone -2 -1 + c = 0, da cui c = 3.

B. C. 963. Quale delle seguenti funzioni è rappresentata da una retta D. in coordinate cartesiane: E. A. y= 1/(x+ 1) B. C. D. E.

y = x / ( x -1) y = (1 - x2) y = (x -1 )(x + 1) y = logio 102x

y = - ìx + 3 y = x -3 y = -2x + 3 y = - -x - 3

►A e B hanno coordinate, rispettivamente, (0, 3) e (4,1). Sostituen­ do nelle equazioni proposte dette coordinate, si verifica che solo l'equazione in B è soddisfatta da entrambe.

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CAP. 3 . GEOMETRIA

968. [V] A proposito della retta y = mx + q rappresentata nella Quale delle seguenti è l’equazione della linea tratteggiata? A. y = 10 - 2x figura è possibile affermare che: B. y = 2x -6 C. y = 2 x -10 D. y = 4 - E. y = 4 - 2x A. B. C. D. E.

m0 m 0 m0 m> 0a q 0 E. a = b e c/a > 0 ► Da a = b si ottiene infatti che l’equazione si può riscrivere come x2 + y2 = -c/a, dunque deve pure essere c/a < 0.

985. In un piano cartesiano due cerchi con raggio uguale di lun­ ghezza 5 e centri di coordinate (2; 2) e (10; 8) hanno: A. un punto in comune B. tre punti in comune C. due punti in comune D. nessun punto in comune E. infiniti punti in comune ► Un unico punto in comune equivale alla tangenza tra i cerchi e dùnque al fatto che la somma dei raggi, pari a 10, sia uguale alla distanza tra i centri, che in questo caso è anch’essa pari a:

V ( 10

-

2)2 + (8

-

2)2

=

10.

981. Quale fra le seguenti coppie di numeri è situata su una cir­ conferenza centrata sull’origine: 986. L'espressione (x - 3)2 + (y - 4)2 = 17, rappresenta nel piano A. ( 1 ; 1) eV2; V2) x,y: B. (3; V2) e (V3; 2) A. una circonferenza avente raggio 17 C. (V3; 8) e (5; 7) B. una conica degenere D. (3; 4) e (0; 5) C. una ellisse con semiassi a = V3/17 e b = 2/17 E. (2; 1) e (3; 0) D. una circonferenza avente il centro alle coordinate (3; 4) E. una ellisse con semiassi a = V3 e b = 2 ► Entrambe le coppie in D stanno sulla circonferenza x2 + y2 = 25 centrata in O = (0,0). ► Rappresenta infatti i punti del piano distanti V l7 da (3; 4).

1063

M A TE M A TIC A ©Artquiz 987. Individuare quale, tra le seguenti coppie di punti, appartie­ ne ad una circonferenza avente centro nell’origine: A. (2, 3) ; (4,1) B. (2, 5); (4, 3) C. (1,5); (3, 3) D. (4, 3) ; (6, 0) E. (0,5); (3, 4) ► I punti in E giacciono nella circonferenza di equazione x2 + y2 = 25, quindi con centro in (0, 0). 988. Quale tra i seguenti punti del piano cartesiano è interno alla circonferenza di equazione x2 + y2 = 30? A. (-4,4) B. (5,-4) C. (4,4) D. (6, -3) E. (5, 2) ► Sostituendo si ottiene infatti 52 + 22 = 29 < 30. 989. Per tre punti non allineati: A. non passano circonferenze B. passa una sola circonferenza C. passano infinite circonferenze D. passano due circonferenze E. passano tre circonferenze ► Infatti la circonferenza ha equazione x2 + y2 + ax + by + c = 0, ed i 3 punti impongono 3 condizioni sui 3 parametri a, b, c, cioè un siste­ ma a 3 equazioni e 3 incognite che in generale (punti non allineati) avrà un’unica soluzione.

CAP. 3 . GEOMETRIA x=0 D. Una parabola con il fuoco nel punto di coordinate (0,4) E. Una parabola avente per direttrice l’asse delle ascisse ►Si tratta di una parabola con asse verticale (tali parabole hanno la forma y = ax2 + bx + c). Inoltre l’asse di simmetria ha equazione x = -b/2a, e in questo caso si ha dunque x = 0. 993. La funzione y = (4x - 1)2 nel piano cartesiano Oxy ha per grafico una: A. retta B. iperbole C. parabola D. semiellisse E. semicirconferenza ► È infatti riscrivibile come y = 16x2 +... che è la forma canonica per una parabola (Vedi il quiz 992). 994. Quale figura geometrica descrive nel piano x, y la seguente equazione y = 1/2(1 - 4x2): A. Una parabola B. Un iperbole C. Una circonferenza D. Una retta E. Un'ellisse ► L’espressione data si può riscrivere immediatamente come: y = -2x2 + 1/2, che è del tipo menzionato nel quiz 992, dunque è una parabola.

995. [V] In un piano riferito a coordinate cartesiane ortogonali 990. Si consideri, nel piano cartesiano, la circonferenza data l'equazione x + y2 - 4y + 3 = 0 rappresenta: dall’equazione x2 + y2 - 2x = 15. In quale punto essa interseca il A. una funzione y = f(x) simmetrica rispetto alla retta x = 1 semiasse positivo delle ascisse? B. una parabola di vertice V (1 ;2) A. 4 C. una funzione y = f(x) definita per ogni valore di x B. 16 D. una iperbole di centro C (-3,0) C. 5 E. una funzione y = f(x) simmetrica rispetto all’asse x D. 6 E. 17 ► È infatti riscrivibile come x = -y2 + 4y - 3 che è la forma canonica per una parabola, inoltre il vertice è dato da: ► Si tratta di trovare i punti (x,y) della circonferenza con y = 0 e x s x = -A/4a = -(1 6 -1 2)/(-4) = 1 e y = -b/2a = -4/(-2) = 2. 0. Dunque deve essere x2 - 2x = 15 che ha soluzioni 5 e -3. Dunque il punto cercato ha coordinate (5,0). 996. L’equazione x = 2y2 - 5y -1 rappresenta: 991. Affinché una retta sia tangente a una circonferenza, quale A. una parabola delle seguenti affermazioni è condizione necessaria e sufficiente? B. una circonferenza A. la distanza della retta dal centro della circonferenza è uguale al C. un’iperbole D. una coppia di rette raggio B. la distanza della retta dal centro della circonferenza è maggiore E. un’ellisse del raggio C. la distanza della retta dal centro della circonferenza è minore del raggio D. la distanza della retta dal centro della circonferenza è minore della metà del raggio E. nessuna delle altre risposte è corretta PARABOLA 992. In un piano cartesiano xOy, il grafico dell’equazione: y = 4 - x2 rappresenta: A. Una parabola passante per l’origine O del riferimento cartesiano B. Una retta di coefficiente angolare uguale a -1 C. Una parabola avente per asse di simmetria la retta di equazione

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► Sostituendo x con y (e viceversa) nel suggerimento al quiz 992 si vede che l’equazione data è una parabola con asse orizzontale. 997. [M] La curva di equazione x + 3y2 - V 3 = 0 A. È una parabola con il vertice nel punto (V 3 ,0) B. È una circonferenza con centro sull’asse delle ordinate C. Non interseca la curva x2 + y2 - 3 = 0 D. Interseca la retta y = x - 3 in due punti E. È una parabola con il vertice nel punto (0, V3) ► È infatti riscrivibile come x = -3y2 + V3 che è la forma canonica per una parabola, inoltre il vertice è dato da: x = -A/4a = -(12V3)/(-12) = V3 e y = -b/2a = 0.

CAP. 3 . GEOMETRIA 938. [0] L'equazione ax2 + bx + cy + d = 0 con a ^ O e c ^ O è rappresentata nel piano cartesiano: A. da una parabola con asse di simmetria parallelo all'asse delle ascisse B. da un grafico che non corrisponde ad una conica C. da una parabola con asse di simmetria parallelo all'asse delle ordinate D. da un grafico che dipende dai valori di a, b, e, d E. da una retta non parallela agli assi cartesiani ► È infatti riscrivibile come y = -ax2/c - bx/c - d/c, la forma canonica delle parabole con asse di simmetria parallelo all'asse delle ordinate. 999. [O/PS] Nel piano riferito a coordinate cartesiane l'equazione y = x2 - 4x + 3 rappresenta una parabola che A. è simmetrica rispetto alla retta x = 1 B. ha la concavità rivolta verso il basso C. ha il vertice di coordinate (1 ; 0) D. ha il fuoco di coordinate (2;-1) E. è simmetrica rispetto alla retta x = 2 ► L’asse di simmetria ha infatti equazione x = -b/2a = 4/2. 1000. La parabola y = x2 ha per vertice il punto: A. (2,2) B. (0,0)

©Artquiz M A TEM A TIC A rispetto all'asse y ad abbia il vertice a quota h, è necessario che: A. c = 0; b = -h/a B. b = 0; c = -h C. b = 0; c = h D. a = 1; c = -h E. c = 0; b = h/a ► Infatti l’asse di simmetria è dato dall'equazione x = -b/2a, da cui b = 0, mentre l’ordinata del vertice è data da -À/4a, da cui: -(b2 - 4ac)/4a = 4ac/4a = c = h. 1005. [M/PS] Se il fuoco di una parabola ha coordinate (0, -3) e la direttrice ha equazione y = 1, la parabola: A. ha il vertice nel punto di coordinate (-2, 0) B. non interseca l'asse delle ascisse C. non interseca l'asse delle ordinate D. ha asse di simmetria parallelo all'asse delle ascisse E. passa per l'origine degli assi cartesiani ► Infatti il vertice, dovendo essere equidistante dal fuoco e dalla direttrice ed avere ascissa in comune col fuoco, ha coordinate (0, -1). Poi basta notare che gli altri punti della parabola, dovendo avere ordinata inferiore al vertice (in quanto devono stare dalla stessa par­ te del vertice rispetto alla direttrice), devono anch’essi avere ordinata negativa.

C. (1,0)

D. (0,1) E. (1,1) ► Il vertice è dato da y = -A/4a = -0/(4) = 0 e x = -b/2a = 0/2 = 0. 1001. La parabola di equazione y = -x2 + 4x ha vertice nel punto di coordinate: A. (-1 ; -5) B. (1:3) c. (2; 4) D. (-2; -10) E. (0; 0) ► Il vertice è dato da: y = -A/4a = -42/[4 • (-1)] = 4 e x = -b/2a = -4/[2 • (-1)] = 2. 1002. Qual è l'equazione della parabola di vertice V = (1, 0) e passante per A = (0,3)? A. y = x2 + 6x + 2 B. y = 3x2- 6x - 3 C. y = x2-3x + 3 D. y = 3x2+ 6x + 3 E. y = 3x2-6x + 3 ► Sostituendo le coordinate di V nelle equazioni proposte si vede che le equazioni delle risposte A, B, C e D non sono soddisfatte. La risposta corretta è quindi la E. 1003. [O] La parabola di equazione y = 3x2 + V3 : A. non interseca l'asse delle ascisse B. ha il vertice nel punto (V 3 ,0) C. ha il fuoco nel punto (0, V 3 ) D. ha come asse di simmetria l'asse delle ascisse E. ha come asse di simmetria l'asse delle ordinate

1006. Qual è l'equazione della parabola passante per l'origine e avente il vertice nel punto V(-2; 4)? A. y = x2-4x B. y = -x2 - 4 C. y = -x2 - 4x D. y = x2 + 4x E. y = -x2 + 4x ► Una parabola ha un'equazione del tipo y = ax2 + bx + c. Il passag­ gio per l'origine O (0,0) impone c = 0; poi sostituendo le coordinate di V nelle equazioni proposte (si noti che il vertice appartiene alla para­ bola e quindi le sue coordinate devono soddisfarne l'equazione) si conclude che solo la C verifica le condizioni imposte. 1007. L'equazione y = ax2 + bx + c rappresenta una parabola con la concavità rivolta verso il basso se: A. a = 0 B. b < 0 C. a > 0 D. a < 0 E. b = 0 1008. Data la parabola di equazioni y = x2 - 1, quale tra le se­ guenti affermazioni è vera: A. ha la concavità rivolta verso il basso B. non interseca mai l'asse delle ascisse C. ha vertice in (0,-1) D. passa perii punto (0,1) E. interseca in due punti distinti l'asse delle ordinate ►Vedi il quiz 1000 per le coordinate del vertice della parabola.

1009. La parabola di equazione y = 4 - x2: A. taglia l'asse x in due punti entrambi di ascissa positiva B. taglia l'asse x in due punti entrambi di ascissa negativa ► L’ asse di simmetria è dato dalla formula x = -b/2a = -0/6 = 0. C. è tangente all'asse x D. taglia l'asse x in due punti simmetrici rispetto all'origine 1004. Se si vuole che la parabola y = ax2 + bx + c sia simmetrica E. non taglia l'asse x

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MATEMATICA ©Artquiz

CAP. 3 . GEOMETRIA

► Ponendo y = 0 si ottiene x = ± 2.

B. catenaria C. parabola 1010. Le curve di equazione y = ax2 + bx + c (parabole) interse­ D. epicicloide E. iperbole cano l'asse delle ascisse: A. in un numero di punti che dipende dai valori di a, b, c B. in due punti ► È una delle proprietà della proporzionalità inversa. C. in un numero di punti che dipende solo dal valore di a D. in nessun punto 1016. L’espressione y = a/x, dove a è una costante, rappresenta: E. in un punto A. un’iperbole B. un’ellisse ► Infatti tale intersezione avviene nei punti di ordinata y = 0 (ovvio) C. una circonferenza ed ax2 + bx + c = 0. D. una parabola E. una retta 1011. La conica y = -3x2 + 5: ► Si può riscrivere come xy = a, che è una delle scritture standard A. è una ellisse dell’iperbole. B. ha un asse di simmetria verticale C. ha un asse di simmetria orizzontale 1017. Si consideri l'espressione xy = costante. Il grafico di que­ D. è una iperbole sta funzione é E. non interseca l'asse x A. una parabola ► È sufficiente osservare che è del tipo y = ax2 + bx + c, poi la teoria B. una circonferenza C. un esponenziale dà la definizione di cui alla risposta B. D. un'iperbole 1012. Pensate ad una Parabola e ad un Paraboloide. Scegliete la E. una retta vera proposizione: 1018. Il luogo dei punti del piano per i quali è costante, in valore A. esso se metallizzato può riflettere luce assoluto, la differenze delle distanze da due punti fissi detti fuo­ B. esso è una curva meno semplice della parabola chi, si chiama: C. entrambi sono luogo di punti nel piano A. circonferenza D. essa se metallizzata può riflettere luce B. ellisse E. entrambi sono coniche nel piano C. non esiste ► Il paraboloide è una superficie data dalla rotazione della parabola D. parabola rispetto all’asse di simmetria, e come tale può riflettere (si usa ad E. iperbole esempio nei fanali, dove si pone la lampadina nel fuoco, così che ► È la definizione di iperbole. rifletta la luce parallelamente all’asse di simmetria). 1013. Stabilire quale fra le seguenti curve non è una parabola: A. y = 1 - x2 B. y = -(x + 4)2 C. y = (x + 2)2 D. y2 - x2 - 3x - 2 = 0 E. 3x2 - 5x + 6y -1 = 0 ► Infatti la parte quadratica è y2 - x2 che definisce un’iperbole. 1014. [V] Consideriamo, nel piano cartesiano, la parabola di equazioney = x2, e la retta di equazione y = x + a , dove a è un parametro reale. La retta e la parabola NON hanno punti di in­ tersezione se e solo se: A. a < 0 B. 1 + 4 a < 0 C. a > 0 D. a > 0 E. a+1 >0 ►Sostituendo ad y l'espressione x + a, si ottiene x + a = x2, da cui x2 - x - a = 0. Questa è un'equazione di secondo grado che quindi non ammette soluzioni se e solo se il discriminante è non positivo, ossia se 1 - 4a < 0. IPERBOLE 1015. Se A è inversamente proporzionale a B, rappresentando in un grafico cartesiano B in ascissa ed A in ordinata, si otterrà una: A. ellissi 1066

1019. Siano dati nel piano tt due punti Fi ed F2 . Si dice iperbole: A. il luogo geometrico dei punti appartenenti al piano tt per i quali è costante la somma delle distanze da Fi e da F2 B. il luogo geometrico dei punti non appartenenti al piano tt per i quali è costante la differenza delle distanze da Fi é da F2 C. il luogo geometrico dei punti appartenenti al piano tt equidistanti dai punti Fi e F2 D. il luogo geometrico dei punti appartenenti al piano tt per i quali è costante il valore assoluto della differenza delle distanze da Fi e da F2 E. il luogo geometrico dei punti appartenenti al piano tt per i quali è costante il prodotto delle distanze da Fi e da F2 1020. Sezionando un cono indefinito a due falde con un piano parallelo al suo asse, si ottiene: A. una circonferenza B. una parabola C. un'ellisse D. un'iperbole E. una retta ► Si può dimostrare che dal punto di vista geometrico la costruzione proposta corrisponde alla definizione di iperbole del quiz 1018. 1021. [M] La rappresentazione grafica nel piano cartesiano della relazione xy = k (con k costante) è una: A. sinusoide B. retta C. parabola

©Artquiz MATEMATICA

CAP. 3 . GEOMETRIA D. iperbole E. circonferenza ► La parte quadratica io rivela. 1022. Un'iperbole equilatera ha l'equazione canonica: A. x2 + y2 = xy B. x - y = c C. x2/ y2 = c D. x2-y 2 = c E. x2 + y2 = c

ELLISSE 1028.11 luogo geometrico dei punti del piano per i quali è co­ stante la somma delle loro distanze da due punti fissi detti fuo­ chi è: A. l'iperbole B. l'ellisse C. la parabola D. la circonferenza E. un fascio di rette ► È la definizione di ellisse.

► L’equazione proposta si può riscrivere come (x + y) • (x - y) = c. Poi si pone x' = (x + y) e y’ = (x - y) in modo da giungere a x’ • y’ = c, che è l’equazione di un’iperbole equilatera. 1023. Stabilire quali fra le seguenti curve non è un'iperbole: A. x2 - y2 = 1 B. xy = 5 C. y = ^

D. 4x2 + y2 = 1 E. y2 = 5 + x2 ► La parte quadratica 4x2 + y2 dice che è un’ellisse. 1024. Stabilire quali fra le seguenti curve è un’iperbole: A. 3xy = 3 B. y2 = 4 - x2 C. 3x2 + 5y2 = 1 D. (y -1 )2 + (x + 2)2 = 1 E. x2 + y2 + 4 = 0

1029. L'eccentricità dell’ellisse è data: A. dalla distanza focale B. dal rapporto fra la distanza focale e la lunghezza dell’asse mag­ giore C. dal rapporto fra la distanza focale e la lunghezza dell’asse minore D. dal prodotto fra la distanza focale e la lunghezza dell’asse minore E. dal prodotto fra la distanza focale e la lunghezza dell’asse mag­ giore 1030. Stabilire quale delle seguenti curve è un'ellisse: A. y = 3x2 B. x2 - y2 = 1 C. x2 + 4y2 = 1 D. y = (x -1 )2 E. (x - 1)2 + (y + 2)2=1 ► La parte quadratica 4x2 + y2 dice che è un’ellisse.

►Vedi la parte quadratica pari a xy. 1025. Stabilire quale, tra le seguenti curve, NON è un'iperbole. A. xy = 2 B. x2 - y2 = 1 C. x2/2 - y2/3 = 1 * D. x2/2 + y2/3 = 1 E. x2 - y2 = 15 ► Nella risposta D è presente il monomio y2/3 che fa sì che la curva in questione non sia una conica, quindi neppure un'iperbole. 1026. L'equazione (x2/a2) - (y2/a2) = 1 rappresenta: A. l'equazione dell'ellisse B. l'equazione di una circonferenza C. l'equazione di un'iperbole equilatera D. l'equazioneVion ha senso E. nessuna delle altre risposte è corretta ► Vedi la parte quadratica pari a (x2/a2) - (y2/a2).

1031. (x2/a2) + (y2/b2) = 1 è l'equazione: A. di una retta passante per due punti a e b B. di un'iperbole riferita ai suoi assi C. di una circonferenza avente per centro il punto P (a, b) D. di una cicloide E. di un'ellisse riferita ai suoi assi di lunghezza 2a e 2b LUOGHI COMUNI 1032. Quali sono le coordinate dei punti di intersezione della curva 2y2 = 3x + 8 con l'asse delle y? A. (0,2) (0,2) B. (0,2) (-2,0) C. (0,2) (0,-2) D. (2,0) (0,-2) E. (2,0) (-2,0) ►L’asse y è data da x = 0, dunque si ricava 2y2 = 8 e dunque y2 = 4.

1027. L'equazione y = a/x rappresenta un'iperboìe equilatera. Quale deve essere il valore di a affinché l'iperbole passi per il punto P = (3, 2): A. a = 6 B. a = 3 C. a = 2 D. a = 1/6 E. a = 1.5

1033. La retta di equazione y = 3x + 2 interseca l'asse delle x in un punto: A. non interseca l'asse delle ascisse B. di ascissa uguale 2/3 C. di ascissa nulla D. di ascissa positiva E. di ascissa negativa

► Sostituendo 2 = a/3.

► L'asse delle x ha equazione y = 0, dunque tale punto ha ordinata 0 = 3x + 2, ossia x = -2/3.

1067

MATEMATICA ©Artquiz 1034. La retta y = - 4x + 3 A. ha coefficiente angolare uguale a 4 B. ha ordinata all’origine uguale a -4 C. non interseca l’asse x D. interseca l’asse y nel punto (0,3) E. è parallela alla retta y = -3x + 4

CAP. 3 . GEOMETRIA A. B. C. D. E.

due rette che si intersecano nel punto (1,1) due rette che non si intersecano due rette che si intersecano nei punti (U) e (0,0) due rette che si intersecano nel punto (2,0) due rette che si intersecano nel punto (0,2)

► È sufficiente sostituire x = 1 e y = 1 per verificarlo. ► È sufficiente sostituire x = 0 e y = 3 nell’equazione per verificarlo. 1035. [V] La retta di equazione y = 2 x interseca la circonferenza di equazione x2 + y2 = 20 nel punto di coordinate (a , b), dove a > 0 e b > 0. Qual è il valore di a + b ? A. 4 B. 3 C. 8

1041. Quali sono le coordinate dei punti di intersezione della curva di equazione y2 = x + 24 con la retta di equazione x = 1? A. Coordinate diverse da quelle delle altre risposte B. (1, 5/4) (1,-5/4) C. (1,25) (1,-25) D. (1,5) (1,-5) E. (1,5/2) (1, -5/2)

D. 6

E. 2

► Sostituendo x = 1 si ottiene y2 = 1 + 24, da cui y = ± 5.

► Basta usare l’equazione y = 2x per sostituire y nell’equazione del­ la circonferenza, così da ottenere x2 + 4x2 = 20, da cui 5x2 = 20 e x2 = 4. Siccome a > 0 e la coordinata a deve verificare a2 = 4, segue a = 2. Infine b = 2a = 4 e dunque a + b = 6.

1042. La retta di equazione x - y = 3 interseca la retta x + y = 1 nel punto di coordinate: A. (-1,2) B. (2,-1) C. (1,2)

1036. Il coefficiente angolare di una retta passante per l'origine e D. (0, 0) tangente alla circonferenza di equazione (y - 2)2 + (x - 2)2 = 4 è: E. le rette sono parallele A. 1 ► È sufficiente sostituire x = 2 e y = -1 per verificarlo. B. -1 C. 2 1043. L'ascissa del punto di intersezione delle rette y = 3,5x + 7; D. 0 y = 0,5x + 5è: E. Inesistente A. -3 B. 3 ► Infatti y = 0 è tangente a tale circonferenza. C. -4 1037. [O] La retta x - 2 = 0: D. -2/3 E. 4 A. è tangente alla curva x2 + y2 - 5 = 0 nel punto (2,0) B. è secante la curva x2 + y2 - 5 = 0 ►- Deve infatti soddisfare 3,5x + 7 = 0,5x + 5, equivalente a 3x = -2. C. è parallela all'asse x D. è tangente alla curva x2 + y2 - 5 = 0 in un punto di ascissa nulla 1044. [O] In un sistema di riferimento cartesiano nel piano, le E. non ha intersezioni con la curva x2 + y2 - 5 = 0 rette di equazione y = 2x + 3, y = 9 - x: ► Sostituendo x = 2 si ottiene infatti 22 + y2 - 5 = 0, da cui y2 = 1 che A. si incontrano in un punto del terzo quadrante B. si incontrano in un punto del secondo quadrante ha due soluzioni distinte. C. non si incontrano in alcun punto del piano 1038. Nel piano x, y le due equazioni y = -6 e y = x2 rappresentano: D. si incontrano in un punto del primo quadrante E. si incontrano in un punto del quarto quadrante A. una retta e un'ellisse che si incontrano in due punti B. una retta e un'iperbole che non si incontrano ► Deve essere 2x + 3 = 9 - x, dunque x = 2 e y = 9 - 2 = 7, e (2, 7) C. una retta e una parabola che non si incontrano appartiene al primo quadrante. D. una retta e un'iperbole che si incontrano in due punti E. una retta e una parabola che si incontrano in due punti 1045. Se il sistema di secondo grado formato dall'equazione di ►Sono infatti una retta e una parabola; circa il fatto che non si incon­ una circonferenza e dall'equazione di una retta non ammette soluzioni reali, significa che: trano, lo si deduce dal fatto che in y = x2 deve essere sempre y s 0. A. la retta non ha punti in comune con la circonferenza 1039. Nel piano x, y le due equazioni y = 6, y = x2 rappresentano: B. la retta contiene il diametro parallelo all’asse delle ascisse C. la retta è tangente alla circonferenza nell'origine degli assi A. una retta e una parabola che si incontrano in due punti D. la retta sicuramente non giace nello stesso piano della circonfe­ B. una situazione diversa dalle precedenti renza C. una retta e una parabola che si incontrano in un punto E. la retta interseca la circonferenza D. una retta e una parabola tangenti E. una retta e una parabola che non si incontrano ► Immediato dalla relazione tra l’algebra delle equazioni e la geome­ ► Sono infatti una retta e una parabola, circa l’intersezione deve tria delle figure ad esse associate. valere 6 = x2 che ammette due soluzioni. 1046. Scartare l’affermazione NON corretta. Nell'usuale spazio euclideo, una retta ed un piano, possono avere 1040. La rappresentazione grafica delle due equazioni: A. due soli punti in comune x = y e x + y = 2dà:

1068

CAP. 4 . TRIGONOMETRIA B. C. D. E.

nessun punto in comune un solo punto in comune nessuna intersezione infiniti punti in comune

► Dal punto di vista algebrico, un piano è definito da una equazione in 3 incognite (x, y z) mentre una retta è definito da 2 equazioni indipendenti in 3 incognite La loro intersezione è data da punì1le cui coordinate soddisfano simultaneamente le 3 eouazion date, Dalia teorie de sistem linear segue che non è possibile che un tale siste­ ma (3 equazioni, 3 incognite; abbia esattamente 2 soluzioni bensì nessuna, una 0 infinite, 1047. Data la parabola di equazione y = x2 - 2x. la retta tangente ad essa nel punto (0.0) è: A. y = 2x B. y = 2 C. y = x + 2 D. y = x - 2 E y = - 2x ► Si sostituisca y = mx così da ottenere mx = x2 - 2x, da cui: x2 - 2x - mx = C e x(x-(2 + m)} = C, che ha un’unica radice doppia solo se 2 + m = C. 1048. La retta di equazione cartesiana y - 3x = 0 e la curva di equazione x3 - y + 25x2 = 0 A. hanno tre punti in comune B. hanno un unico punto in comune C. non hanno punti in comune D. hanno infiniti punti in comune E. nessuna delle altre risposte è esatta ► È sufficiente sostituire nella seconda equazione y = 3x, così da ottenere x3 - 3x + 25x2 = 0, che si riscrive come x(x2 + 25x - 3) = 0. Una radice è immediata ed è 0, poi calcolando il discriminante del polinomio di secondo grado si ottiene 252 + 12 > 0, e dunque ci sono altre 2 radici distinte reali, che con la prima radice danno appunto le ascisse dei 3 punti di intersezione richiesti. 1049. Quanti punti di intersezione possono avere una circonfe­ renza e una parabola, come minimo e come massimo rispetti­ vamente? A. 2 e 2 B. 1 e 4 C. 2 e 4 D. 1 e 3 E. 0 e 4 ► Si osservi che entrambe le figure proposte sono definite da equa­ zioni di secondo grado, quindi i loro punti in comune, 0 d’intersezione, devono soddisfare un sistema in due equazioni di secondo grado e due incognite. Con considerazioni di tipo algebrico si dimostra facil­ mente che al più si ottengono quattro distinte soluzioni. Inoltre, pos­ sono verificarsi varie situazioni di tangenza 0 di intersezione vuota, casi nei quali le soluzioni sono minori di quattro (zero compreso). TRIGONOMETRIA MISURA DEGLI ANGOLI IN GRADI E RADIANTI 1050. Stabilire quale delle seguenti proprietà è falsa: A. un angolo retto è maggiore di un angolo acuto B. l'angolo adiacente a un angolo retto è anch'esso retto C. per un punto P passa una e una sola retta perpendicolare a una retta data r

©Artquiz MATEMATICA D, un angolo ottuso è maggiore di un angolo retto E. due rette che si intersecano formano sempre 4 angoli uguali ►Altrimenti sarebbero sempre perpendicolari (360°/4 = 90°). 1051 Due angoli si dicono supplementar1quando: A, la loro somma è uguale a un angolc giro B la loro somma è uguale a ur angolo piatte C ie loro differenza è uguale a un angolo giro D. la loro differenza è uguale a un angolo piatto E, la loro somma è uguale a un angolo retto 1052. Due angoli si dicono adiacenti: A, se hanno un Iato in comune B, se i lati dell'uno sono ; prolungamenti di quelli dell’altro C. se sono consecutivi e non supplementari D. se sono consecutivi e supplementari E se sono sovrapposti 1053. Qual è l'angolo supplementare di 180°? A. 45° B. 0° C. 30° D. 180° E. 90° ►Sia x tale angolo, allora deve essere x +180° = 180°, quindi x = 0°. 1054. Trovare il valore dell'angolo che è complementare a: 169° 41'11": A. 17° 14' 39" B. non esiste C. 10° 18'49" D. 11° 15' 24" E. 79° 41'11" ► Se a fosse tale angolo dovrebbe valere 169° 4T 11"+ a = 90°, assurdo. 1055. La misura di un angolo si effettua con unità espresse in: A. secondi B. metri C. grammi D. metri quadrati E. radianti 1056. L'unità di misura di un angolo in radianti è: A. centimetri B. gradi sessagesimali C. gradi centesimali D. gradi centigradi E. nessuna delle precedenti ► È infatti un’unità di misura adimensionale. 1057. L'espressione di un angolo in radianti: A. è numericamente uguale alla corrispondente espressione in gradi B. non esiste C. è numericamente maggiore della corrispondente espressione in gradi D. è proporzionalmente superiore alla corrispondente espressione in gradi E. è proporzionalmente inferiore alla corrispondente espressione in gradi

1069

MATEMATICA ©Artquiz ► È sufficiente notare che un angolo a radianti misura (180/tt) • a

nella corrispondente espressione in gradi sessagesimali. 1058. [0] Un angolo di ampiezza 1 radiante corrisponde a: A. un angolo retto B. 33° sessagesimali C. poco più di 60° sessagesimali D. poco meno di 60° sessagesimali E. 50° sessagesimali ► Vedi suggerimento al quiz 1057. 1059. [V] Con riferimento agli angoli piani e alle loro unità di mi­ sura in gradi (°) e radianti (rad), trovate la corretta uguaglianza: A. 45° = angolo retto B. 180° = tt rad C. 90° = tt/4 rad D. 360° = angolo piatto E. 135° = angolo acuto 1060. Un angolo di pi greco radianti corrisponde a gradi: A. 120° B. 90° C. 180° D. 360° E. nessuna delle precedenti 1061. La misura in radianti di un angolo di 60° è: A. tt/3 B. tt/4 0 . tt/2 D. 2 tt/3

CAP. 4 . TRIGONOMETRIA E.

3

- = 60°

► In fa tti-it = -1 8 0 ° = 135°. 4

4

1065. A quanti radianti corrispondono 90°? A. 2 B. 2/3 C. 1

D. 1/2 E. Un numero diverso da quelli delle precedenti risposte ► È sufficiente notare che un angolo pari a tt radianti è 180°, dun­ que tt/2 = 90°.*23 1066. A quanti radianti corrispondono 180°? A. 2tt/2 B. 3tt1/2 C. 2tt D. tt/2 E. Un numero diverso da quelli delle precedenti risposte ► Un angolo pari a tt radianti è 180° (per definizione 2tt radianti è 360°).

1067. Un angolo di 360° sessagesimali, espresso in radianti è uguale approssimativamente a: A. 2 radianti B. 4 radianti C. 3,14 radianti D. 1/3,14 radianti E. 6,28 radianti

E. non esprimibile perché il radiante non è una misura degli angoli

► Per definizione 2n s 6,28 radianti è 360°.

► È sufficiente notare che un angolo pari a tt radianti è 180°, dun­ que 60° = tt/3.

1068. Quando un natante percorre un miglio nautico, l'angolo descritto al centro della Terra è 0° T 0". In radianti tale angolo è:

1062. Se a = 15°, la sua misura in radianti è: A. tt/30 B. tt/1 2 C . tt/15

5tt/12 E. tt/24

A. tt/360

B. C. D. E.

tt/180

1/60 60/tt tt/(3

• 60 • 60)

D.

► È sufficiente notare che un angolo pari a tt radianti è 180°, dun­ que 15° = tt/12. 1063. A quanti radianti corrispondono 225°? A. tt/6 B. tt/4 C . tt

D. (4/5)rr

E. (5/4)tt ► È sufficiente notare che un angolo pah a tt radianti è 180°, dun­ que 225° = 5tt/4.

► Un grado sessagesimale in radianti vale (tt/180); tale angolo divi­ so 60, cioè un primo, misura come in E. 1069. [MIPS] La terza parte di un angolo retto misura: A. 60 gradi B. -2 radianti C. 45 gradi D. - radianti 6

E. - radianti 3

► Deriva da 2tt = 360°, dunque 2tt/4 = tt/2 è un angolo retto.

C. j i t = 13 0 °

1070. L'angolo che misura 19tt/3 radianti, in gradi sessagesimali misura: A. 19,9° B. 1170° C. 360° D. 1200° E. 1140°

D. -=.45° 4

► Da tt rad = 180° segue che 19tt/3 = 19 • 180°/3.

1064. Individuare la risposta errata: A. - i r = 12 0 ° 3

B. - i r = 2 70 ° 2

1070

©Artquiz MATEMATICA

CAP. 4 . TRIGONOMETRIA

1071. [0] Quanto vale in gradi sessagesimali un angolo la cui 1077. La somma di 2 vettori di modulo v è uguale a un vettore di modulo ancora v. I due vettori formano un angolo pari a: misura in radianti è ? A. tt/2 A. 225° B. TT B. 240° C. tt/3 C. 120° D. tt/4 D. 135° E. 2tt/3 E. 180° ► Da tt rad = 180° segue che 3tt/4 = 3 • 180°/4. 1072. Quanto vale in gradi sessagesimali un angolo di 4/3tt ra­ dianti? A. 120° B. 240° C. 360° D. 270° E. 225°

►Da tt rad = 180° segue che 4 tt/3 = 4 • 180°/3. 1073. Data una circonferenza si definisce radiante: A. l’angolo alla circonferenza che sottende un arco uguale alla se­ micirconferenza B. l’angolo al centro che'sottende un arco uguale al raggio C. l'angolo alla circonferenza che sottende un arco di lunghezza uguale al raggio D. l’angolo al centro che sottende un arco uguale alla semicirconfe­ renza E. l’angolo che ha un’ampiezza di 90°

► I tre vettori devono formare quindi un triangolo equilatero, dunque i tre angoli valgono 60° = tt/3. ' 1078. Quale dei seguenti angoli è acuto? A. Un angolo di 370° B. Un angolo di 90° C. Un angolo di 300° D. Un angolo di due radianti E. Nessuno degli angoli menzionati ► Per definizione di angolo acuto la sua misura deve essere minore di 90° e maggiore di 0°. 1079. L'angolo di 45° è: A. retto B. piatto C. ottuso D. acuto E. giro ►Vedi il suggerimento al quiz 1078.

1074. Se un arco di circonferenza è lungo 20 cm e il raggio di 50 cm: 1080. L'angolo di 120° è: A. l’angolo corrispondente è di 45° A. giro B. l’angolo corrispondente è di 0,3 radianti B. ottuso C. non è possibile sapere qual’ è l’angolo corrispondente C. acuto D. l’angolo corrispondente è di 2,5 radianti D. piatto E. l’angolo corrispóndente è di 0,4 radianti E. retto ► L’angolo radiante è, per definizione, il rapporto tra l’arco definito dall’angolo sul cerchio (nel centro del quale è posto il vertice dell’ angolo) e il raggio del cerchio. La misura dell’angolo in questione vale quindi 20 cm/50 cm = 0,4. (Vedi il quiz 1073). 1075. Un angolo di tt/3 radianti è una angolo di : A. 45° B. 60° C. 33° D. 30° E. 90° ► Dalla definizione di angolo radiante (vedi anche quiz 1074). 1076. Se il rapporto tra un arco di circonferenza e il raggio è uguale a tt/4 A. l’angolo corrispondente è di 90° B. l’angolo corrispondente è di 360° C. l’angolo corrispondente è di 45° D. non è possibile sapere qual è l’angolo corrispondente E. l’angolo corrispondente è di tt radianti ►Vedi il quiz 1074, e osserva che l’angolo giro descrive un arco pari a 2ttt (ossia, tutta la circonferenza).

► Per definizione di angolo ottuso la sua misura deve essere minore di 180° e maggiore di 90°. 1081. Due angoli con i lati reciprocamente perpendicolari risul­ tano essere: A. la risposta dipende daH’ampiezza degli angoli B. supplementari C. uguali D. necessariamente retti E. complementari ► La risposta esatta si ricava disegnando un angolo qualsiasi, dato quindi dall’intersezione dì due rette, e tracciando due perpendicolari a dette rette. Eseguito il disegno, si noterà come l’ampiezza dell’angolo determinato dalle seconde due rette sia uguale all’ampiezza dell’ angolo di partenza. 1082. Un angolo è convesso se: A. è maggiore di un angolo piatto B. è maggiore 0 uguale a un angolo retto C. è minore 0 uguale a un angolo retto D. non contiene il prolungamento dei suoi lati E. nessuna delle precedenti risposte è corretta 1071

MATEMATICA ©Artquiz

CAP. 4 . TRIGONOMETRIA

1083. [0] Nel seguente quadrato ABCD, di lato a, il cerchio di D. qualunque sia il valore di a, sen a, non può mai assumere valori minori di 1 centro 0 è inscritto nel triangolo ACD. Qual è il valore in gradi E. qualunque sia il valore di a, cos a non può mai assumere valori dell'angolo a = BOC? D C minori di -1 ► Il coseno di a corrisponde all’ascissa del punto sul cerchio unitario centrato neli’origine definito dall’angolo a partendo dal punto (1,0) e muovendosi in verso antiorario. Tale ascissa è dunque maggiore di -1.

A. B. C. D. E.

a = 60° a = 65,5° a = 67,5° a = 72° dipende dal valore di a

► Siano T e T’ i due punti di tangenza del cerchio con AC e DC. Allora i triangoli retti OCT e OCT’ sono simili (hanno l’ipotenusa OC in comune e i due cateti OT e OT’ di uguale misura pari al raggio). Dunque i due angoli che formano in C sono uguali e pari a 45°/2, per cui a = 180° -90° -45°/2.

1087. Il coseno dell'angolo di 110° è: A. uguale al seno dell'angolo di 20° B. maggiore di 1/2 C. negativo D. uguale al coseno dell'angolo di 290° E. maggiore del seno dell'angolo di 110° ► Dalla definizione cos(a) < 0 per 90° < a < 270°. 1088. Si consideri l'angolo alfa = 90 gradi. Quale delle seguenti affermazioni é corretta ? A. cos(alfa) = 1 B. sin(alfa) = -1 C. sin(alfa) = 1 D. nessuna E. tan(alfa) = 1

1084. [V] Nel seguente quadrato ABCD il segmento TP è tangen­ te in T all'arco di circonferenza BTD, di raggio AB. Qual è il valo­ 1089. Se x indica un angolo compreso fra 0° e 180°, indicare la soluzione dell’equazione sen x = 1. re in gradi dell'angolo a = APC ? A. x = 90° B. x = 120° C. x = 30° D. x = 0° E. L’equazione non ha soluzioni ► Dalla definizione di seno segue immediatamente che sen 90° = 1.

A. B. C. D. E.

1090. [MIPS] Per quale dei seguenti angoli il coseno NON è nullo? A. 450 gradì B. 90 gradi C. 630 gradi D. 360 gradi E. 270 gradi

0 = 118° 0 = 112,5° o =120° o = 105° 0 = 117,5°

► Vale infatti 1.

► I triangoli retti ATP e ABP sono simili (hanno l’ipotenusa AP in comune e i due cateti AT e AB di uguale misura pari al raggio). Dunque i due angoli che formano in A, in particolare CAP, sono uguali e pari a 4572, inoltre l’angolo ACP è di 45°, per cui a = 180° - 45° - 4572. COSENO E SENO DI UN ANGOLO 1085. Il coseno di un angolo è sempre: A. un numero reale B. misurato in metri C. misurato in archi di circonferenza D. un numero positivo E. misurato in radianti 1086. [0] Individua fra le seguenti affermazioni quella CORRETTA: A. qualunque sia il valore di a, cosec a è sempre compresa fra -1 e 1 B. qualunque sia il valore di a, cos a non può mai assumere valori minori 0 uguali a -1 C. qualunque sia il valore di a, tg a non può mai assumere valori maggiori di 1 1072

1091. Indicare per quale dei seguenti angoli il coseno NON è nullo: A. 90°+ 360° B. 180° C. 90° D. 3tt/2 -180° E. 3tt/2 - 180° + 360° ►Vale -1. 1092. Se il seno di un angolo è 0,8 il suo coseno è: A. 0,2 B. 0,6 C. 1,2 D. 1,8 E. 1,6 ► Dall’identità sen2 x + cos2 x = 1 (si assume l’angolo in questione minore di tt/2).

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CAP. 4 . TRIGONOMETRIA 1093. La funzione seno è positiva nel: A. 3° e 4° quadrante B. 1° e 4° quadrante C. 1° e 2° quadrante D. 2° e 3° quadrante E. 1° e 3° quadrante ► Il seno di a corrisponde all’ordinata del punto sul cerchio unitario centrato nell’origine definito dall’angolo a-partendo dal punto (1, 0) e muovendosi in verso antiorario. Tale ordinata è dunque positiva nel primo e secondo quadrante. 1094. Il seno di un angolo di 75° è uguale a: A. un mezzo della radice quadrata di 3 B. un terzo della differenza tra la radice quadrata di 3 e la radice quadrata di 2 C. un mezzo D. trequarti E. un quarto della somma della radice quadrata di 2 e della radice quadrata di 6

► Prima di tutto si calcola x + y = 5° + 8° = 13°. Ora basta osservare che il coseno è decrescente per angoli tra 0° e 90°, e dunque la ri­ sposta D è corretta. 1099. Quale, fra le seguenti relazioni, costituisce un’identità? A. sen a = 1 + cos a B. sen2 a = 1 + cos2 a C. sen a = 1 - cos a D. sen a = cos a -1 E. sen2 a = 1 - cos2 a ► La risposta E. deriva direttamente dalla relazione fondamentale della trigonometria: sen2 x + cos2 x = 1. 1100. Indicare l'identità errata. A. tg (-a) = -tga B. sen (180° - a) = -sen a C. sen (-a) = -sen a D. cos (-a) = cos a E. cos (180°-a) = -cos a

► Per la formula del seno di una somma: vale sen75° = sen(30° + 45°) = sen30°cos45° + cos30°sen45° = 1/2 • V2/2 + V3/2 • V2/2 = V2/4 + V6/4.

► Perché in realtà vale sen(180°- a) = - sen(-a) = sen a.

1095. Qual è il valore del seno di un angolo di 270°? A. 2 B. 0

1101. La somma dei quadrati delle funzioni coseno e seno dello stesso angolo è uguale a: A. TT B. 0

C. -1

C . + °°

E. 1

D. +360 E. +1

► È l’ordinata del punto (0, -1).

► È l’identità sen2 x + cos2 x = 1.

1096. Indicare la risposta errata: A. sen180° = -1 B. cos90° = 0 C. sen150° = -2 D. cos300° = -2

1102. Quale delle seguenti espressioni è ERRATA? A. Cos 90° = sen 180° B. Cos 60° > sen 30° C. Cos 45° = sen 45° D. Cos 270° > cos 180° E. Cos 90° < cos 0°

E. sen330° = - -2

►Vale in realtà cos 60° = 1/2 = sen 30°.

►Tale seno vale infatti 0. 1103. Se è sen x > 0 e cos x < 0, l'angolo x:

1097. [V] Determinare il più grande tra i seguenti numeri: A. cos(40°) B. sen(30°) C. cos(20°) D. cos(60°) E. sen(50°) ► Si tratta di calcolare i valori delle funzioni proposte. Dopo aver osservato che se 0 < a < 90° vale sen(a) = cos(90° - a), tali valori sono, rispettivamente, cos(40°), cos(60°), cos(20°), cos(60°), cos(40°). Essendo il coseno decrescente per angoli tra 0° e 90°, si conclude che il valore massimo tra quelli proposti è cos(20°). 1098. Sono dati due angoli, x = 5° e y = 8°. Indicare quale delle seguenti diseguaglianze è valida: A. cosy < cos (x + y) < cosx B. cos (x + y) > cosx C. cos (x + y) > cosy D. cos (x + y) < cosy < cosx E. cosx < cosy

A. B. C. D. E.

è compreso fra 270° e 360° è compreso fra 0° e 90° è compreso fra tt/2 e tt non può esistere è compreso fra tt e 3/2u

► Deve avere ascissa negativa ed ordinata positiva, quindi angolo maggiore di tt/2 e minore di tt. 1104. [V] Se sena = - e cosa > 0 allora:

A. B. C. D. E.

45° < a < 60° 6 0°< a< 90° 0° 1 perx > 0, mentre cos y ^ 1. 1172. [V] L'equazione - sen2x + 1=3: A. ha come soluzione x = 45° B. non ha soluzioni C. ha infinite soluzioni D. ha due soluzioni reali e coincidenti E. ha due soluzioni reali ► Equivale infatti a - sen2 x = 2, ma vale -1 < sen x s 1. 1173. L'equazióne cos x = 2 ha per soluzione: A. x = 120° B. x - 30° C. x = 0 D. x = nessuna E. x= 180° ► Vale -1 s cos x s 1. 1079

MATEMATICA © Artquiz

CAP. 4 . TRIGONOMETRIA

1174. [0] L'equazione 2senx -3 = 0: A. ha come soluzione x = -6 + k it B. è impossibile C. ha come soluzione x = - + 2k-ri 2 D. ammette infinite soluzioni E. ha come soluzione x = - + k-n

1181. Il valore minimo della x che soddisfa l'equazione: (sen 2x)/(cos*23x) = 2 è: A. tt/6 B. tt/2 C. tt/4 D. 2tt/3 E. 0

►Equivale infatti a 2sen x = 3, ma vale -1 < sen x ^ 1.

► È sufficiente verificarlo direttamente per ogni soluzione proposta sostituendo i vari valori ad x.

1175. L'equazione sen x = (1/cos x) ha fra le sue soluzioni: A. X = TT B. x = 0 C. x = 2 tt D. x = tt/2 E. nessuno dei valori indicati

1182. L'uguaglianza cos4 x = sen4 x + cos 2x, con x numero rea­

3

► È sufficiente verificarlo direttamente per ogni soluzione proposta sostituendo i vari valori ad x. 1176. [M] L'equazione sen x =-1 A. ammette come soluzione x = 360° B. ammette come soluzione x = 270° C. non ammette soluzioni D. ammette come soluzione x = 180° E. ammette come soluzione x = 90° 1177. L'equazione sen x = +1 ammette come soluzione: A. x= 180° B. x = -90° C. x = 0° D. x = 360° E. x = +90° 1178. Data l'equazione trigonometrica sen 2x = 1 posso afferma­ re che il valore dell'angolo x, con -180° < x < 180°, è di: A. 180° B. -45° C. 90° D. -90° E. 45° ► L’unico valore possibile per 2x, affinché rispetti la richiesta del testo, è 90°. E dunque x deve valere 45°.

le, è verificata: A. solo per x = 2 tt B. sempre C. mai D. solo per x = tt/2 E.

solo per x = tt

► Manipolando l’uguaglianza si ottiene: cos4 x - sen4 x = cos 2x da cui (cos2 x + sen2 x)(cos2 x - sen2 x) = cos 2x e infine 1 • (cos2.x - sen2 x) = cos 2x che è la formula del co­ seno del doppio di un angolo x. 1183. Se sen(x) = 2/3 e 90° < x < 180°, allora sen(2x) vale:

A. B. C. D. E.

-1/9 -(2V5)/9 -(2V5)/3 -(4V5)/9 4/3

►Siccome 90° < x < 180°, il coseno deve essere negativo, e quindi dalla relazione fondamentale della trigonometria segue che cos(x) = 1 —0 )

=

= -V5/3. Ora, la formula di duplicazione del

seno dà sen(2x) = 2sen(x)cos(x) = 2 • (2/3) • (-V5/3). 1184. [V] La disequazione V3 sen x + V 3 + V3 < O: A. ha fra le soluzioni numeri irrazionali B. ha come insieme delle soluzioni l'insieme dei numeri reali negativi C. ha come insieme delle soluzioni l'insieme dei numeri reali positivi D. non ha soluzioni E. è equivalente alla disequazione 3(sen x)2 + 3 + V3 > 0 ► Equivale a sen x < -V 3 + V3/V3 = -V t/3 + 1 < -1.

1179. L’equazione cos x = ^ è soddisfatta da: A. x = - tt + 2kn, con k e Z 3

B. x = ± - + 2kiT, con k G Z 3

C. x = ± - + ku, con k e Z 3 D. x = 2kn, con k eZ E. x = - tt + 2kiT, con kGZ 3

1180. La soluzione in x dell'equazione trigonometrica: sen2x - 4 s e n x + 4 = 0è: A. 2tt/3 B. rr/4 C. rr/6 D. tt/2 E. Inesistente ► Equivale a (sen x - 2)2 = 0, ossia sen x = 2.

1080

1185. [O] La disequazione 2(cos x)2 + V2 < 0: A. ha soluzioni comprese fra - ^ e 2 B. non ha soluzioni C. ha infinite soluzioni D. è equivalente alla disequazione 2(cosx)4 + 1 > 0 E. ammette solo soluzioni irrazionali ► Sono infatti entrambi gli addendi positivi, inoltre V2 lo è strettamente. 1186. Nell'intervallo [0,2 tt) la disequazione cosx > senx è verifi­ cata per: A. x 6 0 Tt, 2 tt) B. mai C. x = ^oppure x = jtt

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CAP. 5 . FUNZIONI

► Il valore assoluto assicura che la funzione è sempre s 0. Vale 0 solo se l’argomento del valore assoluto, x3 - 1, vale 0, fatto che si verifica solo se x = 1.

D . * 6 (° ,= )

E. x e [0, tt/4) u (5tt/4, 2 tt) ► Equivale a sen x/cos x = tg x < 1 se cos x > 0 e a sen x/cos x = tg x > 1 se cos x < 0. 1187. Nell’intervallo (0,2tt) la disequazione verificata se e solo se: A. - < x < - oppure - ir < x < - ti 6 4 4 6

< senx < y è

B. - < x < 4

7

3 s

TT n l t

4 lt

n

C. - < x < -

ti oppure

7

_

11

- tt < x < —Tt

4

3

3

3

4

tt

c

7 5 E. -T t < X 0): A. B. C. D. E.

perx —> tende a -°° è ovunque 0, tende a-°°

► La quantità -e-ax è sempre strettamente negativa a prescindere da a.

1203. [M] Data la funzione f(x) = , / M + 3 * - 1 , f(2x) vale: A. 2 y j2 \ x \ + 6 x — 1

► f(2) = f(1 + 1) = 2 f(1 z) + 2 =

= 6/2 = 3.

1206. Quando g è pari a 3, la funzione f(g) =

03

assume il

seguente valore: A. B. C. D. E.

infinito 0 è indeterminata -1/52 3

► Si sostituisce al posto di g il valore 3, così da ottenere: 27/(64 - 3 - 52) = 27/9 = 3.

1207. [O/PS] Quale delle seguenti equazioni rappresenta una funzione lineare y = f(x) tale che f(-2) = 3 e f(3) = -2 ? A. B. C. D. E.

y=x+5 y = x -5 y = -2x -1 y = -2x + 4 y = -x + 1

► È sufficiente sostituire ad (x, y) le coppie (-2,3) e (3, -2). •

1208. [M] Quale delle seguenti equazioni rappresenta una fun­ zione y = f(x) tale che f(2) = -1 e f(-1) = 5? A. B. C. D. E.

y = -2x2 + x + 8 y = x2 - 3x + 1 y = 3x2 - 2x y = 2x2 - x - 7 y = -x2 + 2 x- 1

► Vedi suggerimento al quiz 1207.

1209. [M] Data una funzione y = f(x) è sempre vero che: A. la funzione inversa è data da y = - f(x) B. la funzione reciproca è data da y = ^

B. y j2 \ x \ + 3 x — 1

C. la funzione inversa è data da y = — f(x )

C. 2 j \ x \ + 3 x - l

D. la funzione reciproca ha lo stesso dominio della funzione f(x) E. la funzione inversa ha lo stesso dominio della funzione f(x)

D. y j2 \ x \ + 6 x — 1 E. y /2 \ x \ + 6 x — 2 ► Infatti f(2x) = y ] \ 2 x \ + 3 • 2 x - 1 = y j 2 \ x \ + 6 x - 1.

1204. Sia f(x) = (x2 - 1)1/3, allora f(3) vale: A. B. C. D. E.

1 4 2 2V2 ±2

► f(3) = (32-1 )1/3 = 81/3 =2.

1082

1210. Una identità algebrica f(x) = g(x) è verificata: A. B. C. D. E.

solo per x = 0 solo per i valori positivi della x per i valori della x diversi da 0 per un numero finito di valori della x per qualunque valore di x

1211. La funzione f(x) = 1 + x2 ammette come funzione reciproca: B. 1

C. g (x )-= 1 + £

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CAP. 5 . FUNZIONI

E.

g(x) = log (1 + x2)

► La relazione data è quella che definisce una funzione dispari. Ora, sen(x) è una funzione dispari, dunque sen(-x)3 = [-sen(x)]3 = - [sen(x)3].

► Dalla definizione di funzione reciproca, ossia g è la funzione reci­ proca di f se g(x) = 1/f(x).

DOMINIO DI UNA FUNZIONE x 2 —4

1212.

La funzione f(x) = log™ (1 —-7 ) è minore di zero per:

A. x < 0

1217. Sia data la funzione y = — nizione (o di esistenza)?

. qual è il suo insieme di defi­

C. x < -1, x > 0 D. -1 < x < 0 E. nessuna delle precedenti alternative è corretta

A. B. C. D. E.

► Deve essere 0 < (1 — —) < 1, che è soddisfatta per x ? 0 e x2 > 1, ossia x < -1 e x > 1.

► Infatti l'unico vincolo per l’insieme di definizione è che il denomina­ tore non sia nullo.

B. x 0 ammette funzione inversa e la sua funzione inversa è g(x) = log™ x ammette come funzione reciproca g(x) = 21,x non ammette funzione inversa

► Infatti g ° /(x )= log™ 10x = x.

A. i grafici di f e di g sono simmetrici rispetto alla bisettrice del I e Ili quadrante B. i grafici di f e di g sono simmetrici rispetto alla bisettrice del II e IV quadrante C. i grafici di f e di g sono simmetrici rispetto all'asse x D. i grafici di f e di g non hanno nessun legame E. i grafici di f e di g sono simmetrici rispetto all'origine ► Infatti il grafico di f è dato dalle coppie (x, f(x)), mentre quello di g dalle coppie (y, g(y)) = (f(x), x) con y = f(x).

Si pone y = 3x - 6, da cui y + 6 = 3x e infine x = (y + 6)/3 = y/3 + 2.

1239.11 dominio della funzione f(x) = 2x - 1 è rappresentato dall’insieme dei numeri reali. Determinare la funzione inversa A. f 1(x) = 1 - | C. f 1( x ) = f - 1 D. f 1( x ) = ^

E'

3

y -2

=

► Dato y = f(x) = 2x -1 , si tratta di risolvere appunto y = 2x -1 ri­ spetto ad x, che dà come soluzione x = (y + 1)/2. La risposta corretta è dunque la D.

1240. Quale fra le seguenti affermazioni è corretta?

A. è espressa dall'equa­ B. C. D. E.

[V] La funzione inversa di f(x) =

A. x

f-1(x) = § + 2

B. f 1(x) = f + 1

1235. Se una funzione f ammette inversa g, allora:

1236. zione

E.

cos(arccos(x)) = cos(x) cos(arcsen(x)) = sen(x) cos(arcsen(x)) = x cos(arccos(x)j = x sen(arcsen(x)) = sen(x)

y

B. x

2 y -3 3

C. x

► Per definizione, la funzione arccos è l'inversa di cos.

3 —y -2 y + 3

D. x

ZERI DI UNA FUNZIONE

-y

2 -3 y

E. x

1241.1 grafici delle funzioni f(x) = e x ef(x) = x si intersecano:

y 3x— 3

> Da y = —

si ottiene xy = 3x - 3, poi xy - 3x = -3, quindi x(y - 3) =

-3 e infine x = — 3 -y

A. B. C. D. E.

mai due volte tre volte una sola volta nessuna delle precedenti risposte è vera

1237. L’espressione y = 5(x/2 - 3)2 -10 riporta y in termini di x. Si ► Deve essere x = e-x, ossia x - e-x = 0, e siccome x - e'x è crescente riorganizzi l’equazione in modo che sia un’espressione di x in (oltre che continua) perché somma di funzioni crescenti quali x e - e-x, termini di y. può assumere il valore 0 una sola volta. Ciò si verifica in quanto f(x) A. ± 2 B. + 2

tende a -°° per x che tende a

+6

I—

+3

1242. A. B. C. D. E.

E.

+2

e f(x) tende a +°° per x che tende a

+00

L'equazione |sen(x)| + log2 (x) = 0 ha:

una soluzione reale le soluzioni x = 0 e x = rr infinite soluzioni reali nessuna soluzione reale due soluzioni reali di segno opposto

- - 6 > Siccome il primo addendo è un valore assoluto, affinché

► Intanto conviene scrivere: y +J0_= 5(x/2 - 3)2 , e poi (y+10)/5 =(x/2 - 3)2. Ora x/2 - 3 = y — . da cui x/2 = + jz ± ì° +3 e jnfjne x = + 2 / a ±ì £ + g s

v/

5

-

lj

s

1238. [M/O] Data la funzione f ( x ) = 3x - 6 , quale delle seguenti risposte rappresenta la sua funzione inversa? A. f 1( x ) = § - 6 B. L 1(x) = i + 6 C. U (x) = f - 2 D. U (x) = 2 - f

l’equazione sia soddisfatta deve succedere che il logaritmo sia mino­ re 0 uguale a 0, dunque deve valere 0 < x ^ 1. In questo intervallo la funzione |sen x| cresce così come log2 x, dunque anche la loro somma è crescente oltre che continua, e dunque assume il valore 0 in un solo punto, in quanto log2 x tende a -° per x che tende a 0 e |sen(1)| + log2 (1) = sen(1) > 0.

1243. A. B. C. D. E.

La funzione f(x) =

non ha zeri è sempre minore di 1 è sempre maggiore di 1 non è una funzione pari è una funzione dispari

1085

M ATEM A TIC A ©Artquiz

CAP. 5 . FUNZIONI

► Sia numeratore che denominatore sono sempre non nulli.

B. un'ellisse C. un'iperbole 1244. [M/O] Consideriamo la funzione f(x) = sinfxj + cos(2x), de­ D. una circonferenza finita per ogni x reale. Determinare quale delle seguenti affer­ E. una parabola mazioni relative alla funzione f(x) è FALSA. A. Non assume valori maggiori di V5 ► Ci sono solo termini al più lineari. B. Non si annulla mai C.

1250.

IJ t t ) = 1

D. È periodica E. Non assume valori minori di -3 ► Si risponde notando che f(ir/2) = 1 + (-1) = 0. Alternativamente, si noti che la funzione data è continua perché somma di funzioni conti­ nue (cos(2x) è in realtà una composizione di funzioni continue, il che la rende comunque continua). Siccome f(-n/2) = -2 e f(0) =1, per il teorema degli zeri deve esistere un numero reale x per il quale f(x) =

0. 1245. [M] Il grafico di una delle seguenti funzioni interseca l’asse x. Indicare di quale si tratta: A. f (x) = ex B. f (x) = log x D. f(x) = -2 + sin x E. f(x) = x2 +1

GRAFICI DI FUNZIONI 1246. [0] Quale fra le seguenti funzioni ha il grafico simmetrico rispetto all'origine degli assi? A. y = x4 - 7x2 + 1 B. y = - x 7 — x s • x/2 + C. y = x 5 • V 3 — — D. y = -v/x2 + |x + 4| E. y = s j x 2 + |x| + 4x ► Deve essere una funzione dispari, cioè f(x) = -f(-x), e le potenze dispari e loro somme lo sono.

1247. La funzione f(x) = x - x5: si ha sempre f(x) > 0 non si ha mai f(x) < 0 per x > 0 si ha f(x) > 0 è simmetrica rispetto all'orìgine ha un solo zero in x = 0

► Infatti è una funzione dispari.

1248. La funzione x = k/y, dove x e y sono variabili e k un nume­ ro negativo, è rappresentata in un piano cartesiano da: una iperbole una ellisse dipende dal valore di k un cerchio con centro nell'origine una parabola

► Equivale all'equazione xy = k.

1249. A.

Data la funzione: y = (3/2) • x il diagramma di tale funzione

una circonferenza di raggio 2/3 una circonferenza di raggio 3/2 la retta che congiunge l'origine degli assi con il punto P (-3,2) la retta generica che passa per l'origine la retta che congiunge l'origine degli assi con il punto P (2,3)

1252. Data la funzione y = 2 • (x + 3) questa è rappresentabile in un sistema di assi cartesiani ortogonali da:

► Infatti log 1 = 0 e dunque (1,0), che sta sull’asse delle x, appartie­ ne al grafico di log x.

A. B. C. D. E.

1251. è: A. B. C. D. E.

Nel piano cartesiano la funzione y = x2è rappresentata da:

un arco di circonferenza un'ellisse una retta una parabola un’iperbole

► È infatti una retta che passa sia per O = (0, 0) che per (2, 3).

c.

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E.

una parabola che interseca l'asse delle ordinate in y = 3 una retta che interseca l’asse delle ordinate in y = -3 una retta in cui y decresce con x una retta in cui y cresce con x un'iperbole in cui y cresce con x

► Ammette solo termini al più lineari e il coefficiente di x è positivo.

1253. Tra le seguenti funzioni (A) x(1 - x) + 2y = 2 - x2; (B) -x + 1/2y = 3; (C) 2x = -y - 2; (D) x/3 - y = 2 . Quali rappresentano due rette tra loro perpendicolari? A. B. C. D. E.

AeD C eD AeC AeB BeC

► I coefficienti angolari di A e B sono infatti -1/2 e 2, il cui prodotto è -1, condizione per l'ortogonalità.

1254. [O] Una funzione y quadratica in x, del tipo: y = Ax2 + Bx + C (con A diverso da 0) è rappresentabile graficamente nel piano cartesiano (x, y) da quale delle curve seguenti? A. B. C. D. E.

Da un ellisse Da una parabola Da una retta Da una circonferenza La rappresentazione grafica cambia da retta, a circonferenza, a ellisse, a parabola: a seconda dei valori di B e C.

► È proprio ia forma canonica di una parabola, come si evince dalla parte quadratica Ax2.

1255. La rappresentazione grafica della funzione f(x) = (12 - 4x)2 è una: A. circonferenza di centro (3, 0)

[V] La funzione x + y = k rappresenta, nel piano cartesiano: B. parabola con la concavità rivolta verso l'alto

una retta

1086

A. B. C. D. E.

C. retta con pendenza negativa

©Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 5 . FUNZIONI D. parabola con la concavità rivolta verso il basso E. ellisse con i fuochi sull'asse delle x ► È riscrivibile come y = f(x) = 16x2 - 96x + 144, dunque una parabo­ la con il coefficiente di x2 pari a 16 > 0 e quindi con la concavità rivol­ ta verso l'alto.

1256. [M/PS] La rappresentazione grafica della funzione: Y = (- 2x + 10)2 : A. è una parabola che non taglia né è tangente all'asse delle x B. è una parabola con la concavità rivolta verso il basso e che è tangente all’asse delle x C. è una parabola con la concavità rivolta verso l'alto e che è tan­ gente all'asse delle x D. è una retta con pendenza negativa E. è una circonferenza di centro x = 5, y = 0

A. B. C. D. E.

y = ex y = ex -1 y = ex - 2 y = ex + 1 y = eW + 1

► Le funzioni in D. ed E. sono le uniche che passano per (0, 2), ma quella in E. è simmetrica rispetto all’asse delle ordinate.

1261. [M] Quale fra i seguenti rappresenta il grafico della funzio­ ne 2x- 3y = ^?

► Stesse considerazioni come al quiz 1255, in più per y = 0 (l’asse delle x) si ha un’unica radice (doppia) per 0 = (- 2x + 10)2.

1257. Quale, fra le seguenti funzioni, è una parabola con vertice nel punto di coordinate (-1; -2)? A. B. C. D. E.

y = x2 - 2x -1 y = -x2 + 2x + 1 y = x2 + 2x -1 y = x2 - 2x + 1 y = -x2 - 2x + 1

► È sufficiente ricordare che una parabola di equazione y = ax2 + bx + c ha il vertice definito da (-b/2a, - A/4a), dove A = b2 - 4ac. Ora, solo l’equazione in C ha come vertice il punto richiesto nel testo.

1258.1 grafici delle funzioni y = -x2 e y = x2: A. B. C. D. E.

hanno una sola intersezione nessuna delle altre alternative è corretta si sovrappongono si intersecano in 2 punti distinti non hanno intersezioni

► I punti comuni alle due funzioni devono soddisfare y = - x2 = x2, cioè x = 0 e quindi anche y = 0. L’unico punto di intersezione è dun­ que l'orìgine (0,0).

A. B. C. D. E.

C D A E B

► Riscrivendo l’equazione come y = 2x/3 - 2/9 si vede che la retta definita dall’equazione deve essere strettamente crescente (2/3 > 0) e passare per (0, -2/9).

1262. [V] Il grafico dell'area A di un triangolo in funzione dell'al­ tezza h e con base costante, è dato da:

1259. Le funzioni y = -x 2 + 2 e y = 3 + x hanno in comune i punti: A. B. C. D. E.

(0,0) e (2, 2) (-1,1) e (1,1) nessuno (-1,-1) e (0,1) (1 ,V 3 )e (-1 ,-V 3 )

h C)

tì D)

► Tali punti dovrebbero soddisfare - x2 + 2 = 3 + x, ossia: -x2 + 2 - 3 - x = 0, cioè x2 + x + 1 = 0 che ha discriminante A = 1 - 4 = -3 < 0, dunque nessuna radice.

1260. [M] Il grafico rappresentato in figura corrisponde alla fun­ zione: A. B. C. D. E.

C) E) D) A) B)

► È sufficiente osservare che quando h tende a zero l’area tende anch’essa a zero, dunque il grafico deve passare per l'origine.

1087

M ATE M A TIC A ©Artquiz 1263. Il grafico della funzione f(x) = logio (x ■2): A. B. C. D. E.

giace tutto nel primo e quarto quadrante non interseca mai l'asse x giace sempre sotto l'asse x interseca due volte l'asse x giace sempre sopra l'asse x

► Deve essere x - 2 > 0, quindi x > 2, poi il logaritmo assume valori y = f(x) sia positivi che negativi.

LIMITI E CALCOLO DIFFERENZIALE LIMITI DI UNA FUNZIONE 1264. Per k > 0 e per x tendente a +°° la funzione f(x) = k • loge x tende a: A. B. C. D. E.

-°° +°° k 1 0

► Immediato perché loge x tende a +°° per x che tende a +°°.

1265. La funzione f(x) = k • log x, con k > 0 e x > 0, per x tenden­ te a 0 tende a: A. B. C. D. E.

+°° k -1 0

► Immediato perché loge x tende a -° per x che tende a 0.

1266. L'espressione '"’ò -^ 7 = + x è: A. B. C. D. E.

uguale a 0 pari a 2 indeterminata paria 11/3 uguale a °°

► Si tratta di un limite che si può calcolare direttamente, in quanto x11 tende a zero e 1 + V x 3 tende a 1, dunque il rapporto tende a 0, così come x stesso. Il limite della somma tende alla somma dei limiti, dunque a 0.

1267. Sia |x| > 1. E’ data la funzione y = 5/(xn + 2); se n = infinito, y tende ai valore: A. B. C. D. E.

2/5 1 5/2 0 “

► Il calcolo è immediato se si nota che xn tende a +°°, e quindi ii caso in questione è del tipo c/f con f — > 00 che ha come limite 0.

1268. Considerando y = et_k ‘ x>, possiamo dedurre che l’espo­ nenziale che tende a zero più velocemente è quello in cui : A. B. C. D. E.

k=5 k = 0,1 k = -1 k=0 k=1

1088

CAP. 5 . FUNZIONI ► La domanda è posta in modo non rigoroso, tuttavia l’esponenziale tende a zero se l’argomento - k • x tende a e si può notare che il termine - k • x tende a “più velocemente” quanto più è grande il parametro k, quindi la risposta corretta è k = 5.

DERIVATA DI UNA FUNZIONE 1269. vata: A. B. C. D. E.

Moltiplicando una funzione per una costante, la sua deri­

risulta divisa per il valore della costante risulta moltiplicata per il valore della costante risulta elevata al valore deila costante non subisce alcuna variazione . risulta aumentata del valore della costante

► È una delle proprietà delle derivate.

1270. vale:

Per x = -1. La derivata prima della funzione f(x) = 2x3 + 3x2

A. 5 B. 1

C. 0 D. 12 E. -1 ► f(x) = 6x2 + 6x, dunque f(-1) = 6 - 6 = 0.

1271. vale: A. B. C. D. E.

Sia F(x) = 3x3 - 4x2 + 3. La derivata prima di F(x) per x = -1,

4 1 15 17 20

► F’(x) = 9x2 - 8x, dunque F’(-1) = 9 + 8 = 17.

1272. [O] La derivata prima della funzione f(x) = x(3x - 2) è: A. B. C. D. E.

x -2x 3x-2 6x-2 nessuna delle risposte proposte è corretta

► Con la regola del prodotto si ottiene: f (x) = x • 3 + 1 • (3x - 2) = 6x - 2.

1273. La derivata rispetto a x della funzione f(x) = x2 - k è: A. B. C. D. E.

-k -1 2x x diversa da quelle delle precedenti risposte

► Derivata di polinomio, quindi 2x.

1274. [M] La derivata della funzione f(x) = 5x + 2in x (con In loga­ ritmo in base e) è : A. B. C. D. E.

5 + (2/x) • In x 5 + 2x 5 + 2/x 2/x nessuna di quelle delle precedenti risposte

► Derivata di somma ed anche di logaritmo, quindi 5 + 2/x.

©Artquiz M A TE M A TIC A

CAP. 5 . FUNZIONI 1275.

La derivata in x di 2x 3 + log y è

1281.

A. -6x4 B. -6x4 + log y C. -6x4 + —

[0] Si definisce pendenza media di una funzione f (x) nell’

intervallo [a,b], il numero ' (b^ ^ (a) Quale tra le seguenti funzioni ha nell’intervallo [0.1] pendenza media maggiore?

log y

D la funzione non è derivabile

E — log y ► Pei ie potenze vale intatti la regola D(xn) = nx"'1. inoltre la derivata di kf(x), con k costante, e pari a k(f(x)): e ia derivata dì log y è zero perché log y è una costante rispetto ad x.

A f (x) = x2 B f (x = 3> C. f(X = 3 yfx D. f (x = x + 2 E x = logio(9x + f ► Tali pendenze valgono 1 2 , 3 , 1 , 1 .

1276. La funzione reale a variabile reale di equazione f(x) = |x - 2| 1282. La derivata prima di una funzione monotona decrescente è risulta in x = 2: A. non è calcolabile A. B. C. D. E.

non continua ma derivabile continua ma non derivabile né continua né derivabile indefinita continua e derivabile

B. C. D. E.

2 se x > 2 sj nota c^e jn f2 - x s e x < 2

► Se si riscrive f come f(x) = P

2

||

limite destro e sinistro di f coincidono e valgono 0. quindi f è continua in 2; viceversa, in 2 la derivata destra di f è 1 e la derivata sinistra di f è -1, e dunque f non è derivabile in 2.

1277. Data una funzione f(x), continua e limitata in un intervallo (a, b), la differenza f(xo + dx) - f(xo), con a < xo < b, viene chiamata: A. B. C. D.

limite derivata integrale incremento rapporto incrementale

sempre positiva sempre negativa pari a 0 può essere sia positiva che negativa, dipende dal punto in cui si calcola la derivata

► È una delle proprietà principali della derivata prima.

1283. A. B. C. D. E.

La funzione y = e-%/* è definita e:

decrescente per ogni valore reale di x crescente per x s 0 decrescente per x s 0 decrescente per x > 0 crescente per ogni valore reale di x

1278. L'integrale indefinito di sen x dx:

► La derivata di y è -1/2V x • e ~ ^ che assume valori negativi.per x > 0, quindi nell'Intervallo ]0, + « [ la funzione è decrescente. Per quanto riguarda 0, si nota che y(0) = 1, mentre per x > 0 vale y(x) < 1. Quindi, y è decrescente in tutto [0, + °°[.

A. B. C. D.

1284. L’equazione 2X+ x3 + 2 = 0 ammette nell’insieme dei nume­ ri reali:

E.

E.

dà come risultato una funzione ricorrente è uguale a (sen 2x + cost) è uguale a (tg x + cost) non si riesce ad eseguire è uguale a (-cos x + cost)

► Infatti la derivata di -cos x è - (-sen x).

CRESCENZA E DECRESCENZA 1279. [0] Sia f(x) = x2. Risulta f(x1) < f(x2) per ogni coppia di nu­ meri reali x1 < x2 tali che: A. B. C. D. E.

x2 < 0 < x1 0 < x1 < x2 x1 < x2 < 0 x1 < 0 < x2 x1 diverso da x2

A. B. C. D. E.

non è possibile stabilire il numero delle soluzioni tre soluzioni nessuna soluzione una soluzione due soluzioni

► Si noti che 2X e x3 sono due funzioni continue strettamente cre­ scenti, quindi lo è anche la loro somma 2X + x3 e così pure la funzio­ ne f(x) = 2X + x3 + 2 proposta. Dal fatto che, ad esempio, f(-2) < 0 e f(0) > 0 segue che deve esistere un numero reale a con -2 < a < 0 tale che f(a) = 0, ossia a è una soluzione dell'equazione proposta. L'unicità di a segue dal fatto che f è strettamente crescente.

MASSIMI E MINIMI

► Infatti per x > 0 la funzione è crescente.

1280. All'aumentare della base b > 1, la funzione logb 3: A. B. C. D. E.

decresce non esiste cresce resta costante oscilla tra 0 -1 e + 1

► Col cambio di base si ottiene che logb 3 = In 3/ln b, siccome il lo­ garitmo naturale In x è crescente, In 3/ln b è decrescente al crescere di b.

1285. A. B. C. D. E.

Per x > 0, y = sen x ha

Infiniti massimi Un massimo e un minimo Non è definita Nessun massimo Due massimi

► Si può dimostrare facilmente con lo strumento della derivazione, ed è un fatto notissimo, che sono massimi tutti i numeri reali del tipo tt/2 + k2TT, con k intero positivo.

1089

M ATEM A TIC A ©Artquiz

CAP. 5 . FUNZIONI

1286. Qual è il valore del minimo assoluto della funzione: f(x) = x2 + 2 nell’Intervallo [2; 4]?

► Infatti se f(x) = ex, allora negli intervalli di ampiezza l = x - y il rap­ porto tra le rispettive immagini è ex/e'' = ex-r = e1.

A. B. C. D. E.

1291. La funzione di variabile reale f(x) = log (-x) è definita solo per ogni valore di x che sia:

6 2 3 18 38

► La derivata di f è 2x, che è positiva nell’Intervallo [2; 4] e dunque in tale intervallo f è crescente. Segue che il massimo si trova nell' estremo di sinistra dell'intervallo, ossia in 2, dove f assume il valore f(2) = 22 + 2 = 6.

A. B. C. D. E.

reale e diverso da 0 e 1 razionale reale e diverso da 0 reale e positivo reale e negativo

► È la funzione inversa dell’esponenziale, quindi a valori immagine positivi, ossia -x > 0 e dunque x < 0.

1287. Fra tutti i triangoli rettangoli con ipotenusa 10 m, il trian­ golo rettangolo di area massima è quello i cui cateti misurano: 1292. [V] La funzione y = a'x con a > 0

A. B. C. D. E.

6 m; 8 m V 50 m; V 5 0 m 10 m; 10 m \ f l Q m; \/T o m 5 m; 5 m

► Dato un cateto x, il secondo cateto misura (100 - x2)1/2, e l’area [x(100 - x2)1,2]/2. Per calcolare il massimo si deve considerare la derivata prima della funzione dell’area, ossia: [(100 - x2)1'2 - x2/(100 - x2)1,2]/2 = (100 - x2 - x2)/2(100 - x2)1/2 che si annulla in x = ± 501/2, ma scartando il valore negativo, si ha la rispo­ sta corretta B.

A. B. C. D. E.

interseca l'asse delle ascisse è sempre negativa è sempre positiva non interseca l'asse delle ordinate può essere sia positiva che negativa

► È infatti un esponenziale.

1293. La funzione logaritmica y = Log x può anche scriversi co­ me una funzione esponenziale. Quale?

A. x10 = y B. 10x = y C. y10 = x 1288. Quale dei seguenti poligoni regolari inscritti nello stesso D. xx = 10 cerchio ha l’area maggiore? E. 1 0 = x A. Le aree sono tutte uguali B. Esagono ► Segue dalla definizione di logaritmo in base 10. C. Triangolo D. Quadrato 1294. La funzione f(x) = iogio (x2 + 3x - 3) è positiva per: E. Pentagono A. x e M ► Infatti, detto n il numero dei lati ed r il raggio del cerchio, si ha che B. -4 < x < 1 l’area è pari a n • r2 • sen(2n/n)/2, che cresce perché la derivata pri­ C. -4 < x < 1 ma di x • sen(2TT/x) è crescente per x £ 4 (per n = 3 si verifica dalla D. x < -4 , x > 1 E. x < -4 , x > 1 formula che l’area è 3V3r2/4, mentre per l’esagono vale 3V3r2/2).

1289. Quale dei seguenti poligoni regolari di lato uguale ha l'a­ rea maggiore? A. B. C. D. E.

Le aree sono tutte uguali Triangolo Ottagono Quadrato Pentagono

► Segue dalla formula dell’area, in funzione del lato, che vale: n • I2 • cot(n/n)/4, che cresce con n. Si noti che cot(Tr/n) cresce al crescere di n.

FUNZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE 1290. [O] L'andamento di una grandezza nel tempo può essere descritta con una funzione esponenziale se: A. la grandezza è inversamente proporzionale al tempo B. la grandezza è direttamente proporzionale al quadrato del tempo C. in intervalli di tempo uguali l'incremento della grandezza è per­ centualmente costante D. in intervalli di tempo uguali, la grandezza decresce di quantità uguali E. in intervalli di tempo uguali, la grandezza cresce di quantità uguali

1090

► Cerchiamo i valori nei quali l'argomento del logaritmo è maggiore di 1, dunque x2 + 3 x - 3 > 1 da cuix2 + 3 x - 4 > 0 e (x + 4)(x -1 ) > 0.

1295. Data la funzione y = 4x2, si ha che il log y è uguale a: A. B. C. D. E.

8x 2x log 4 log 16x 8 log x nessuna delle precedenti risposte è corretta

► Nessuna regola sui logaritmi dà come risposta corretta A, B, C 0 D.

1296. [M] La funzione: y = A xB con A e B numeri positivi, è equivalente alla funzione: A. n B. C. D. E.

log y = log A + log x + log B Inx y =— y = AB log x y = ABIn — nessuna delle precedenti risposte è corretta

► Nessuna regola sugli esponenziali conduce a una delle risposte A, B, C o D .

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CAP. 5 . FUNZIONI 1297. La funzione f(x) = eax è crescente: A. B. C. D. E.

1302. [V] Si consideri la funzione y = senx (x esprime l'ampiezza dell'angolo in radianti). I valori della funzione seni, sen2, sen3 e sen4, disposti in ordine crescente, risultano:

solo per a < 0 per ogni a e l solo per a > 0 solo per a s 0 solo per a = 0

► Se si scrive f(x) = eax = (ea)x, si comprende che questo esponen­ ziale, dì base ea, è crescente se e solo se ea > 1, ossia se e solo se a > 0.

FUNZIONI TRIGONOMETRICHE

A. B. C. D. E.

sen3, sen4, seni, sen4, sen2,

sen4, sen3, sen2, sen3, seni,

sen2, seni, sen3, sen2, sen4,

seni sen2 sen4 seni sen3

► È sufficiente notare che 2 tt > 4 > tt dunque: sen 4 < 0, inoltre sen 3 = sen(n - 3) e sen 2 = sen(TT - 2), e quindi da 0 < ( tt - 3) < 1 < ( tt - 2) < tt/2 segue 0 < sen(TT - 3) < sen 1 < sen(TT - 2).

1298.1 valori reali assunti dalla funzione y = sen(x/2) apparten­ gono all'intervallo: 1303. Data la funzione y = (sen x) • (sen x), quale delle seguenti A. (0,1) estremi inclusi affermazioni è sempre VERA? B. C. D. E.

(-1,1) estremi inclusi (-1/2,1/2) estremi esclusi (-2,2) estremi inclusi (0, 2) estremi esclusi

A. B. C. D. E.

► Infatti per ogni x tale che -1< x < 1 esiste un z tale che sen z = x, quindi y(2z) = sen(2z/2) = x. Ovviamente gli x tali che |x| > 1 non sono assunti dalla funzione seno e quindi neanche dalla funzione proposta.

1299. Per le funzioni trigonometriche vale l'identità: A. la cotangente di un angolo è uguale alia somma fra la tangente e il coseno dello stesso angolo B. il seno di un angolo acuto è uguale al coseno dell'angolo com­ plementare C. il seno della somma di due angoli è uguale alla somma dei seni di ciascuno degli angoli addendi D. la tangente di un angolo è uguale al rapporto tra il coseno ed il seno dello stesso angolo E. la somma tra il seno di un angolo ed il coseno dello stesso è uguale ad uno ► Infatti vale

cos(tt/2

- x) = -sen(-x) = sen (x).

tg tt/3, tg tt, tg 3, tg 1 tg tt, tg 1, tg tt/3, tg 3 tg 1, tg 3, tg Tt, tg tt/3 tg 1, tg tt/3, tg 3, tg tt tg 3, tg tt, tg 1, tg tt/3

uguale

1304. Data la funzione y = (sen x)2, quale delle seguenti relazioni è VERA? A. B. C. D. E.

y=1/(cosx) y = senx2 y = (cos x) • (sen x) y = 1 + (cos x) • (cos x) y = 1 - (cos x)2

► Segue dalia formula fondamentale della trigonometria: (sen x)2 + (cos x)2 = 1.

A. B. C. D. E.

La funzione sen x equivale a:

1/cosx 1 - (cos x)2 1 - cos x cos (90° - x) nessuna delle risposte date

1306.

1301. [V] Si consideri la funzione y = cos x (x esprime l'ampiezza dell'angolo in radianti). I valori della funzione cos 1, cos 2, cos 3 e cos 4, disposti in ordine crescente, risultano:

A. B. C. D. E.

A. B. C. D. E. tt

La funzione sen a:

si misura in centimetri 0 metri si misura in gradi sessagesimali è un numero puro si misura in gradi centigradi si misura in radianti

1307.

cos 4, cos 3, cos 1, cos 2 cos 3, cos 2, cos 4, cos 1 cos 3, cos 4, cos 2, cos 1 cos 2, cos 4, cos 1, cos 3 cos 1, cos 2, cos 3, cos 4

► È sufficiente notare che cos 4 = cos (2tt - 4) e che ►2 > tt/2 > 1, dunque: -1 = cos tt < cos 3 < cos 4 < cos 2 < cos tt/2 < cos 1.

0

► Infatti cos (90° - x) = -sen (-x) = sen x.

► Infatti tt/2 < 3 < tt, dunque tg 3 < 0, poi tg tt = 0, infine 0 < 1 < tt/3 e quindi 0 < tg 1 < tg tt/3.

A. B. C. D. E.

► (sen x)’ (sen x) è un quadrato, dunque sempre maggiore a 0, in particolare y > -2.

1305.

1300. [M] Si consideri la funzione trigonometrica y = tg x con 0 < x < tt (x esprime l'ampiezza dell'angolo in radianti). I valori della funzione: tg 1, tg tt/3, tg 3, tg tt, disposti in ordine crescen­ te, risultano: A. B. C. D. E.

y>-2 y>0 y+1

La funzione y = 2 sin(x) • cos(x)

non è sinusoidale è compresa fra -2 e +2 è compresa fra -1 e +1 è identica a y = cos(x) - sin(x) è simmetrica rispetto a y

> 3 > 2n - 4 ► È sufficiente notare che la formula di duplicazione del seno dà 2 sin(x) • cos(x) = sen 2x.

1091

M A TE M A TIC A ©Artquiz 1308. La funzione f(x) = 1 + —^ - : A. B C C E

assume almeno due volte il valore 1 f(0) = 0 non è simmetrica rispetto all'asse y s e x < 0 alloraf(x 0 1310. [O] L'insieme dei valori assunti, per x reale, dalla funzione D. -1 < x < 1 E. valori di x diversi da quelli delle precedenti risposte f(x) = cos2x: A. B. C. D. E.

dipende dal fatto che x sia espresso in gradi 0 radianti è l'intervallo [0,1] estremi inclusi è l'intervallo (0,2) estremi inclusi è l’intervallo tra (-1,1) estremi inclusi è l'insieme dei numeri reali

► Infatti -1 < cos x < 1, quindi al quadrato si ha la risposta B.

1311.1 A. B. C. D. E.

valori y assunti dalla funzione y = f(x) = 2 + cos2x sono:

1< y < 3 2