AIN'T GOT NOBODY (AND NOBODY CARES FOR ME...)

“AIN’T GOT NOBODY (AND NOBODY CARES FOR ME)…” LOU IS PRIMA: L’ANELLO DI CONGIUNZIONE Monografia a cura di GIANPIERO LO

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“AIN’T GOT NOBODY (AND NOBODY CARES FOR ME)…”

LOU IS PRIMA: L’ANELLO DI CONGIUNZIONE

Monografia a cura di GIANPIERO LO BELLO

INDICE

Parte I Ce nni Storici

3

Parte II La Vita

6

Parte III L’Eredita’ Artistica

12

Parte IV Conclu sion i

14

Parte V Discogr afia e Filmografia

16

2

P A R T E C E N N I

I

S T O R I C I

IL PERIODO Contrariamente

a

quanto

si

potrebbe

pensare,

e

come

molti

effettivamente sanno, la Seconda Guerra Mondiale ebbe ripercussioni non del tutto positive anche sui Paesi vincitori. Dando per certo e confermato dalla prospettiva storica che Germania e (ahinoi…) Italia pagarono il prezzo più alto per averla persa, in termini di vittime – militari e civili – e di danni dovuti ai bombardamenti, per non parlare poi del Giappone, che subì le due atomiche, è altrettanto certo e confermato storicamente che anche le economie dei Paesi Alleati, vincitori (Stati Uniti, Francia e Inghilterra), risultarono pesantemente condizionate dagli investimenti bellici e da tutti gli esborsi indotti dall’evento. Focalizzando l’interesse di questa breve disamina storica sugli Stati Uniti d’America, si può osservare come il drastico ridimensionamento degli investimenti a disposizione per le attività ricreative ebbe effetti cruciali nel cammino evolutivo della musica jazz e, più in generale, sullo show business a stelle e strisce. Le grandi orchestre swing americane, vera e propria colonna sonora del periodo compreso tra il 1936 e il 1945, costavano troppo, e le grandi masse di pubblico, dapprima desiderose di evasione e spensieratezza, non le seguivano più massicciamente, impegnate com’erano a leccarsi le ferite e a ricostruire il Paese e le proprie vite. I familiari erano rientrati dal fronte, e i grandi happenings danzerecci furono sempre meno frequenti, fino a scomparire quasi del tutto. Inoltre, scomparirono i cosiddetti “Dischi della Vittoria”, in gergo “V – discs”. Questo fenomeno spiccatamente “made in U.S.A.”, ovvero incisioni discografiche destinate alle truppe impegnate sui fronti di guerra europei1, da una parte furono la testimonianza tangibile dello sforzo profuso dal Ministero della Guerra per il morale dei propri soldati e delle loro famiglie; dall’altra costituirono una

1

Un ventennio dopo, la stessa operazione venne attuata per le truppe stanziate in Vietnam.

3

contromisura efficace contro la trasmissione radiofonica indiscriminata di musica da parte di disc – jockeys poco corretti che non pagavano i diritti d’autore2. Insomma, non è sacrilegio dire che, senza quei corposi investimenti (pubblici e privati), la swing craze non sarebbe stato il fenomeno che è stato. Altro ruolo decisamente importante, ma di tutt’altra natura, fu infine quello giocato dall’evoluzione tecnologica, naturale conseguenza di qualsiasi guerra: le nuove conquiste nel campo delle applicazioni dell’elettricità e dell’elettronica diedero un decisivo contributo al perfezionamento di alcuni strumenti , in primis la chitarra elettrica: dai primi tentativi di elettrificazione di Charlie Christian, questo strumento acquisì un livello di tecnologia tale da sostiture in modo quasi naturale, unito ad un buon amplificatore e ad una sezione ritmica (basso e batteria), un organico orchestrale quasi completo, se non altro per quanto riguarda i fiati (trombe, tromboni e saxofoni). Più snellezza, meno costi, stessa energia musicale…

LA VICENDA MUSICALE Dunque, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, proprio nel momento di massimo splendore, il fenomeno delle big bands finì, per lasciare spazio a gruppi piccoli. Questo ridimensionamento degli organici ebbe almeno due conseguenze. La prima fu il “declassamento” – per così dire – della grande orchestra

da

“laboratorio

sperimentale”

a

semplice

forma

di

intrattenimento. Per anni, infatti, musicisti ed arrangiatori trovarono nell’orchestra il naturale terreno dove provare e sperimentare nuove soluzioni; dal dopoguerra in avanti, invece, essa diventa una sorta di “fossile”, un grosso animale preistorico buono solo per divertire. Ovviamente, con questo asserto non si vuole né denigrare l’operato di eccelsi ed innovativi bandleaders come Stan Kenton, Thad Jones e Mel Lewis, Gil Evans e (a suo modo) Dizzy Gillespie, né sminuire il lavoro retrospettivo di 2

Nel luglio 1943, la American Federation of Musicians proclamò uno sciopero nazionale a titolo di protesta per questi avvenimenti; due mesi più tardi, la Divisione Affari Speciali del Ministero della Guerra e la A.F.M. trovarono un accordo, a seguito del quale si consentiva l’incisione di dischi destinati ai reparti di stanza all’estero, i V – Discs per l’appunto. L’operazione si concluse nel maggio del 1949.

4

Count Basie e Woody Herman, né tantomeno tralasciare i grandi affreschi dell’ultimo periodo della produzione ellingtoniana: l’obiettivo è soltanto quello di porre l’attenzione sul fatto che – purtroppo o per fortuna – la big band perde la funzione per la quale era nata, cioè far ballare, nonostante dietro questa spettacolarità ci fossero motivazioni musicali e stilistiche molto forti e diverse da orchestra ad orchestra. In secondo luogo, l’avvento del ciclone musicale e mediatico chiamato be bop: la musica afro – americana che muta forma, diventando forma d’arte ed oggetto di studio; il musicista nero che vuole affrancarsi grazie alla cosa che sa fare meglio, cioè suonare; i jazz clubs di New York nei quali quartetti, quintetti e battaglie tra musicisti fino a notte fonda a colpi di chorus iniziano il processo di disgregazione della tonalità che porterà al jazz modale… Tutte componenti di un “magma” musicale che avrebbe preso, negli anni a venire, il corso descritto in tutte le storie del jazz. Esattamente a metà strada tra i due fenomeni appena citati, se non altro dal punto di vista delle motivazioni artistiche e dei risultati, si pose quel movimento all’interno del quale piccoli gruppi (solitamente formati da basso, batteria, piano, voce e due o tre fiati, uno dei quali spesso e volentieri fungeva anche da cantante) continuarono a far ballare centinaia di migliaia di persone pur riappropriandosi di un linguaggio tipicamente nero, il blues. Ecco, dunque, che personalità come Louis Jordan, Earl Bostic, Nat “King” Cole, “Slim” Galliard, Johnny Otis diventano i principali esponenti del Rhythm’n’Blues.

5

P A R T E L A

I I

V I T A

Di tutti i protagonisti che si sono alternati sulla scena della musica jazz a partire dagli anni del Dixieland, passando poi attraverso il periodo delle big bands, e sopravvivendo alle rivoluzioni del be bop della modalità e del free, Louis Prima è sicuramente un personaggio chiave,

se si osserva il suo contributo artistico

decisamente trasversale e prolungato nel tempo (quasi quarant’anni). La vera

forza sta nel dare un taglio del tutto nuovo ed originale alla propria musica: con l’esperienza maturata durante la militanza in formazioni del calibro di Benny Goodman, si dimostra sempre attento ai gusti ed alle preferenze del grande pubblico, ottenendo, durante tutta la sua carriera, enormi successi e dimostrazioni di stima dovuti anche – e soprattutto – alla sua capacità di rinnovarsi col tempo. Louis Prima nasce a New Orleans il 7 dicembre 1910, in una numerosa famiglia avente non troppo remote origini siciliane: anche da adulto, andrà sempre orgoglioso delle sue origini, e non mancherà mai di sottolineare, dal vivo o su disco, in teatro o in televisione, di essere italo – americano di New Orleans. Durante il periodo scolastico, Prima è impegnato nello studio del violino, su pressioni insistenti della madre. Con questo strumento, all’età di quindici anni, sembra destinato ad una carriera da solista; purtroppo, però, la sua costituzione fragile era poco compatibile con il rigore degli allenamenti della squadra di football del liceo, e ben presto il giovane musicista perde quella sensibilità fisica necessaria per suonare il violino. Fu allora che, quasi per scherzo, provò la tromba di suo fratello Leon, e dalla tromba non si separerà mai. 6

La carriera musicale professionale di Louis Prima sul finire degli Anni Venti. Nei primi anni di carriera a New Orleans Louis Prima suonò la tromba con Irving Fazola, nel gruppo di suo fratello maggiore Leon, e nell'orchestra del Sanger Theater, poi fondò un gruppo suo, "Louis Prima's New Orleans Gang". Nel suo modo di cantare e di suonare erano evidenti molte influenze comuni ad un altro famoso musicista suo concittadino, Louis Armstrong, soprattutto nella voce roca e nello scat. Il giovane, talentuoso ed ambizioso Prima riesce comunque a distinguersi dalla moltitudine di musicisti di New Orleans, e nel 1934 si affaccia sulla scena musicale di New York: l’opportunità di un debutto arriva in un piccolo e, all’epoca, poco frequentato locale della Grande Mela, il “Famous Door”; grazie alla bravura dell’orchestra (formata da sette elementi ed improntata ad uno schietto stile tradizionale), quel locale diventa, nel giro di breve tempo, uno dei ritrovi preferiti dai ballerini di swing che affollavano quella che ormai era stata ribattezzata come Swing Street. Di lì a poco, si scatena la swing craze: si diffonde il gergo “hep”, con le sue tipiche espressioni gergali (“solid jack”, “crazy man”, ecc…), comportamentali e di abbigliamento. In questo contesto, è cosa risaputa che Benny Goodman viene eletto Re dello Swing, e la sua orchestra è una delle più richieste e meglio pagate di tutti gli Stati Uniti: meno risaputo ai più è il fatto che il brano – simbolo dell’orchestra, Sing Sing Sing, porta la firma di Louis Prima. Dopo la militanza con Goodman, il

nostro tenta la carriera solitaria, a

quanto pare con successo. Infatti, dapprima viene scritturato, con la sua band, dalla CBS: il contratto prevede due esibizioni settimanali in diretta radiofonica, ed in breve tempo la sua musica scala la classifica delle vendite, merito della freschezza dei temi e del drive incessante dei musicisti; in seguito, forse a titolo di tributo di rispetto nei confronti delle proprie origini italiane, inizia a “condire” (è proprio il caso di dirlo) le proprie canzoni con tematiche sentimental – alimentari 7

legate all’Italia, o meglio agli italo – americani di Brooklin. E’ l’atto ufficiale di nascita del cosiddetto “Brokkolino Swing”. Di quel periodo le canzoni che più si ricordano sono: “Angelina”, che racconta l’innamoramento di un “Solid Jack” per una cameriera di una pizzeria di Little Italy; “My Cucuzza”, una dettagliata ricetta per una pizza verace; “Rag Mop”, una sorta di dizionario americano – siciliano; “Pizza You”, un vero e proprio inno al piatto tipico italiano. In conseguenza di questo rinnovato interesse dei jazzisti per l’Italia, Paese che peraltro aveva donato numerosi protagonisti alla musica afro – americana fin dagli inizi, si aprono letteralmente le porte a personaggi come Tony Bennett, Perry Como, Buddy Greco, Phil Brito, Dean Martin, per non parlare del più grande di tutti, Frank Sinatra. Nel 1944, il più popolare disc – jockey di allora, Martin Block, incorona Louis Prima come “Il Re”, ponendolo al di sopra di artisti quantunque eminenti come i fratelli Dorsey, Woody Herman, Charlie Barnet, ed altri. Dalla radio ai teatri, il passo è breve, ed infatti in breve tempo, Prima e la sua band compie diverse tournèees in tutti gli Stati Uniti, riscuotendo un successo senza precedenti: ad esempio, si esibisce per ben tre volte in un anno al Paramount Theatre di New York – nessuno prima di lui c’era riuscito –

e durante un

concerto

all’Howard Theatre di Washington riceve un invito dalla vedova di Roosevelt a suonare alla Casa Bianca. Infine, ultimo aspetto ma non meno importante,

Louis

Prima

(bianco

e

italo



americano) viene accolto a braccia aperte in numerosi teatri destinati ad un pubblico di colore: il Royal di Baltimora e l’Apollo di Harlem. Sul finire degli anni Quaranta, il repertorio si amplia, comprendendo brani appartenenti al genere “novelty” e covers di altri gruppi; invece, anche sull’esempio del giovane Elvis Presley, il quale si ispira dichiaratamente a Prima agli inizi della carriera, si rimpicciolisce l’organico, soprattutto per motivi di “sopravvivenza” (cfr. Parte I). L’operazione di restyling della band, fortunatamente, prevede l’ingresso nell’organico, nel 1948, di due 8

musicisti – chiave: il tenorsassofonista Sam Butera e la vocalist Keely Smith, appena sedicenne e che, nel giro di qualche anno diventerà la quarta moglie di Louis Prima; grazie al loro apporto, l’orchestra rimpicciolita non perde nulla del suono, anzi ne guadagna in termini di incisività del beat e di “teatralità”. La lunga scia di successi che ne consegue, tutti datati Anni Cinquanta, comprende “Just A Gigolo – Ain’t Got Nobody”, “Buona Sera Signorina”, “Zooma Zooma Baccalà”, “When You’re Smilin’”, “Black Magic”: in quel periodo, Louis Prima non era soltanto Louis Prima, ma era il “Grande Papà”, il leader dell’attrazione più discussa e rinomata di tutti gli Stati Uniti, “la più giovane leggenda vivente dello show business” (come scrivono le riviste specializzate). Night clubs, teatri, televisioni, palcoscenici, dischi: ovunque il pubblico cerchi intrattenimento divertente, in cima alla lista delle preferenze c’è Louis Prima. Egli diventa una “star” nel vero senso della parola: il suo nome è presente nei primissimi posti delle hit parades, e nelle esibizioni dal vivo raggiunge uno standard musicale e spettacolare forse mai eguagliato, se non da lui stesso medesimo. Il suo stile crea qualcosa di più di un semplice spettacolo d’intrattenimento: numerosissimi

è

l’obiettivo

musicisti,

al

quale

contemporanei

e

successivi, aspirano; un progetto che vanta numerosi

tentativi

di

imitazione:

il

miglior

complimento che un uomo di spettacolo possa ricevere dai colleghi! Il 1960 inizia con la separazione (artistica e

familiare)

tra

Louis

e

Keely

Contrariamente a quanto si può

Smith.

leggere o

apprendere da fonti contrastanti, Louis non divenne un alcolizzato o un giocatore d’azzardo come sostiene la Smith: ella si separa a causa di interessi diversi per la propria carriera personale, rifiutandosi persino di portare a termine il contratto in un albergo. Il risultato? La band non metterà più piede in quell’albergo, ma nonostante ciò il cammino verso la ricerca del miglior spettacolo possibile non si fermerà, e i suoi fans continueranno a 9

seguirlo, anche spinti dalla curiosità di vedere “il prossimo passo”. Il pubblico dell’epoca andava matto per il twist, e Louis, per assecondarlo, si fa contagiare, al punto di far parte di un film intitolato “Twist All Night”: in quel periodo, il gruppo è formato da Gia Maione, Sam Bufera, Lou Sino, Jimmy Vincent, Rolly Dee (“Il Trovatore Italiano”) e il poli – strumentista Morgan Thomas. Negli anni successivi, proseguono le tournèes, le quali riscuotono sempre grande successo nonostante i Beatles fossero balzati agli onori delle cronache; nel frattempo, incurante delle attenzioni che le majors continuano a riservargli, Louis fonda una propria etichetta discografica, una delle prime etichette indipendenti con titoli in catalogo di grande successo. Con i proventi delle vendite, appaga uno dei suoi desideri più forti: rilassarsi sui campi da golf; è del 1965, infatti, la fondazione del Warm Springs Country Club, un circolo di giocatori di golf attrezzato anche per gli spettacoli serali… Tutto sembra girare a meraviglia, ma dalle spirali di ottimismo è difficile tirarsi

fuori:

ecco,

quindi,

la

chiamata della Walt Disney per prestare la voce a “King Louis”, l’orangutan protagonista del film d’animazione “”Il Libro Della Giungla”. Il film guadagna una nomination agli Oscar, e Prima riceve il “Disco d’Oro” per l’intera colonna sonora. Dal 1962 al 1975, sono numerosissime anche le sue apparizioni in spettacoli televisivi, fianco a fianco di personalità eminenti dello show business, quali Ed Sullivan, Johnny Carson, Dean Martin, Mike Douglas, Bob Hope, Danny Thomas, David Frost, Joey Bishop, Art Linkletter, Merv Griffin, e in speciali come “New York Italian Style”. All'inizio degli anni Settanta Louis Prima ritornò a vivere a New Orleans. Nell’ottobre del 1975, in seguito ad un intervento per l'asportazione di un tumore al cervello, entrò in coma, da cui non si risvegliò più. Morì tre anni più tardi, il 24 10

agosto 1978.. L'epitaffio sulla sua tomba è una citazione da Just a gigolo, una delle sue canzoni più famose: There Will Come A Day When Youth Will Pass Away What Would I Say About Me? But The End Comes, I Know, Say: “He’s Just A Gigolo”… Life Goes On Without Me!

11

P A R T E L’ E R E D I T A ’

I I I

A R T I S T I C A

Lo spessore artistico di Louis Prima rimane anche dopo la sua dipartita, anzi ne risulta accresciuto. I tributi di stima, diretti ed indiretti, sono numerosi e molto differenti tra loro; eccone un breve e non del tutto completo elenco, in ordine sparso ma sufficientemente rispettoso della cronologia. • già sul finire degli anni ’70, nientemeno che i Village People inseriscono nel loro LP una versione di “Just A Gigolo”, mentre “Sing Sing Sing” nella versione della Charlie Callelo rimane nei primi posti delle classifiche per quasi un anno dopo la morte di Prima; • nello stesso periodo, alla Fiera Internazionale di New Orleans, nel Padiglione Italiano, viene proiettato un film – documentario sulla sua vita; • negli anni Ottanta, David Lee Roth registra e pubblica una “copia conforme”, nota per nota e parola per parola, della hit “Just A Gigolo – I Ain’t Got Nobody”, vincendo premi per la canzone e per il video; • nel 1989, esce una versione country della canzone “Sunday Kind Of Love”, eseguita da Reba McEntyre; • nel 1993, la pluri – premiata canzone “Sing Sing Sing” viene inserita nella Grammy Hall Of Fame; • verso la metà degli anni ’90, la catena di negozi “Gap” porta Louis Prima e la sua musica all’attenzione delle nuove generazioni, grazie 12

allo show televisivo da essa prodotta, intitolato “Khakis Swing”; il motivo utilizzato come sigla è “Jump, Jive And Wail”, e il successo di pubblico che consegue a questa scelta spinge i vertici dell’azienda a cospicui investimenti, i quali danno vita a gruppi revival come “The Cherry Poppin’ Daddies”, “The Big Bad VooDoo Daddy”, “The Royal Crown Revue” e la “Brian Setzer Orchestra”; • sul finire dei ’90, Don McGlynn e Joe Lauro producono il film – biografia intitolato “The Wildest”, il quale vince diversi premi e guadagna critiche molto positive; • infine, durante tutto il periodo 1980 – 2000, la musica di Louis Prima risuona in numerosi film e telefilm.

13

P A R T E I V C O N C L U S I O N I

Uno

showman

instancabile

e

un

talento

musicale

ingiustamente

sottovalutato, Louis Prima è stato capace di diventare un’icona della star system musicale americano grazie all’irresistibile, originale e contagioso sound. Sulla carta è un musicista di swing, ma lo stile di Prima è un crogiolo di sonorità, a cominciare dal New Orleans style, passando attraverso il boogie – woogie, il Jump blues, il rhythm’n’blues per arrivare al primo rock’n’roll facendo ricorso, occasionalmente, all’italianissima tarantella; senza quasi curarsi della forma che prende la sua musica, Prima e la sua band producono uno swing energico e veloce, che permette uno strepitoso successo tra ascoltatori di età molto diverse tra

loro. Il suo periodo musicalmente più florido coincide con il

sodalizio (artistico e familiare) con Keely Smith; la sua voce sofisticata e vellutata e la sua presenza scenica quasi distaccata si mescola a meraviglia, senza collisioni, con la rumorosa, ingombrante e palpitante personalità di Louis:, il quale si esibisce con tutto l’entusiasmo, pressoché illimitato di un iperattivo ragazzo italo – americano nato a New Orleans. Da non trascurare, in quel periodo, anche l’apporto di Sam Butera, un muscoloso tenorsassofonista proveniente dagli ambienti jump blues. Innanzitutto, Prima si rifiuta categoricamente di prendersi troppo sul serio, pertanto i critici “seri” del jazz lo liquidano, colpevolmente e troppo in fretta, come un semplice intrattenitore: grazie alla prospettiva storica, questo giudizio è da considerarsi poco obiettivo, poiché non tiene conto del vero talento: cantante dal timbro scuro e un poco rauco, modellato sulla voce di Armstrong, e da un’estensione sorprendente, maneggiata sempre con grande maestria, Prima si rivela anche un raffinato trombettista, e nella sua tecnica con lo strumento si sente ancora l’influsso di Satchmo. Inoltre, dopo il grande e quasi improvviso successo di “Sing Sing Sing”, l’impatto di Louis Prima sulla cultura popolare si mantiene sempre molto forte, soprattutto a causa dell’orgoglio con cui egli rimarca le sue origini italiane: in parole povere, se Las Vegas è diventata la capitale mondiale del divertimento, ciò è stato possibile grazie ai soldi della mafia di Little Italy e agli 14

spettacoli che Prima e la sua band tiene con regolarità nei casinò e nei lounges della città californiana. La

progenie

artistica

del

trombettista



cantante

è

una

chiara

testimonianza della pregevolezza del suo stesso lavoro, e i premi vinti dalle bands che alla sua si ispirano confermano tale asserto; grazie a queste orchestre revival, unitamente al rinnovato interesse per lo swing, insinuatosi tra musicisti e critici negli anni ’90 (interesse che mirava principalmente alla riscoperta della ballabilità e del senso di divertimento del jazz, tutte caratteristiche che questa musica aveva perso nel tempo), la figura di Louis Prima, oggi, ha il posto che merita tra le stelle dello star system statunitense.

15

P A R T E V D I S C O G R A F I A E F I L M O G R A F I A N.B.: ove non indicato, le pubblicazioni sono a nome di Louis Prima, e i numeri si riferiscono alla traccia del CD/solco del vinile. Wildest! [Expanded] 1 – Just a Gigolo/I Ain't Got Nobody (Caesar, Graham, Williams, Casucci, Brammer) 2 – [Nothing's Too Good] For My Baby (Kay, Patrick, Prima, Eddy) 3 – Lip (Klages, Knight) 4 – Body and Soul (Green, Heyman, Sour, Eyton) 5 – Oh Marie (Prima, DiCapua) 6 – Basin Street Blues/When It's Sleepy Time Down South (Rene, Williams, Rene, Mace) 7 – Jump, Jive, An' Wail (Prima) 8 – Buona Sera (DeRose, Sigman) 9 – Night Train (Forrest, Simpkins, Washington) 10 – You Rascal You (Theard) 11 – 5 Months, 2 Weeks, 2 Days (Donaldson, Morris) 12 – Banana Split for My Baby (Prima, Irwin) 13 – Whistle Stop (Breedlove) 14 – Be Mine [Little Baby] (Prima, Bufera)

Pubblicazione: 13/08/2002, Blue Note CD.

Louis Prima/Gia Maione/Butera Wildest 1975 1 – Pick Up the Pieces 2 – Summer of 42 (Bergman, Bergman, Legrand) 3 – Where Do You Work-A John? (Bernstein, Marks, Weinberg, Warren) 4 – Something (Harrison) 5 – Sing, Sing, Sing (Prima) 6 – That's How Much I Love You Baby 7 – Sheik of Araby (Smith, Snyder, Wheeler) 8 – Ode to Billy Joe 9 – Leaving You (Huddleston) 10 – Can't Get Enough of Your Love Baby (White) 11 – Lip (Klages, Knight)

Pubblicazione: 1975, Prima LP; 18/09/2002 Prima (Bayside) CD

Louis Prima/Gia Maione/ Sam Butera Prima Show in the Casbar 1 – Solitude (Mills, DeLange, Ellington) 2 – You Brought a New Kind of Love to Me (Fain, Kahal, Norman) 3 – You'll Never Get Away (Zaret, Whitney, Kramer) 4 – It's Only a Paper Moon (Arlen, Harburg, Rose) 5 – Greenback Dollar (Central, Gray) 6 – I Love Paris (Porter) 7 – Imagination (Burke, VanHeusen) 8 – Hello Lover (Ott) 9 – You're Nobody 'Til Somebody Loves You (Morgan, Stock, Cavanaugh)

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10 – Vegas Woman (Prima)

Pubblicazione: 1963 Prima; 18/09/2002 Prima (Bayside) CD

Louis Prima/Sam Butera & The Witnesses Prima Generation '72 1 – As Time Goes By (Hupfield) 2 – (The New) Sorrento (DeCurtis) 3 – Rose Garden (South) 4 – Oh Happy Day (Hawkins) 5 – Lazy River (Carmichael, Arodin) 6 – Symphony for the Devil (Jagger, Richards) 7 – Impossibile (Manzanero, Wayne) 8 – What You Hear Is What You've Got (James, Prima) 9 – I Left My Heart in San Francisco (Cory, Cross) 10 – Love Story (Lai, Sigman) 11 – If You Really Love Me (Wonder, Wright) 12 – Cold, Cold Heart/Little Mother [Medley] (Prima, Williams)

Pubblicazione: 1972 Prima LP; 18/09/2002 Prima (Bayside) CD

New Sounds of the Louis Prima Show 1 – In a Little Spanish Town 2 – I'm Confessin' [That I Love You] (Neiburg, Reynolds, Daugherty) 3 – I've Got You Under My Skin (Porter) 4 – Exodus 5 – Cold, Cold Heart/Little Mama 6 – Margie (Conrad, Robinson, Davis) 7 – When a Man Loves a Woman 8 – Story 'Bout the Dog 9 – You're Just in Love (Berlin) 10 – Little Sir Echo 11 – I Wan'na Be Like You [The Monkey Song] (Sherman, Sherman)

Pubblicazione: 1969 Prima LP; 18/09/2002 Prima (Bayside) CD

Louis Prima/Gia Maione/Sam Butera King of Clubs 1 – Them There Eyes/Old Man River [Medley] (Kern, Hammerstein, Pinkard, Tauber, Tracey) 2 – Blues in the Night (Arlen, Mercer) 3 – Goody Goody (Mercer, Malneck) 4 – Buona Sera (DeRose, Sigman) 5 – Baby Won't You Please Come Home (Williams, Warfield) 6 – When I Wanted You (Prima) 7 – French Poodle (White) 8 – I Want You to Be My Baby (Hendricks) 9 – Dinga Won't Ding [Look What You're Done to Me] (Chase) 10 – South Rampart Street Parade (Banda, Allen, Haggart) 11 – Che la Luna (Brown, Vallee, Citarella)

Pubblicazione: 1964 Prima LP; 18/09/2002 Prima (Bayside) CD

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Just a Gigolo, Vol. 1 1 – Just a Gigolo 2 – Illya Darling 3 – Cecilia 4 – Judy 5 – Margie 6 – Caldonia 7 – Hello Dolly 8 – Rosalie 9 – Joanna 10 – Sugar

Pubblicazione: 01/01/1973 Prima LP (rimasterizzato e pubblicato su CD, Prima (Bayside), 2002)

Wildest Comes Home Pubblicazione: 1962 Capitol Records LP.

Doin' the Twist Pubblicazione: 1961 Dot Records LP

Wonderland By Night 1960 1 – By the Light of the Silvery Moon (Madden, Edwards) 2 – Goodnight My Love (Gordon, Revel) 3 – Moonlight in Vermont (Blackburn, Suessdorf) 4 – Polka Dots and Moonbeams (Burke, VanHeusen) 5 – Twilight Time (Ram, Nevins, Dunn, Nevins) 6 – Wonderland by Night (Neumann) 7 – You and the Night and the Music (Dietz, Schwartz) 8 – I Could Have Danced All Night (Lerner, Loewe) 9 – Lovely Way to Spend an Evening (McHugh, Adamson) 10 – I Want Some Lovin' (Prima)

Pubblicazione: 1961 Dot Records LP; 1995 Universal Special Products CD

Louis Prima/Keely Smith Louis and Keely, 1960 1 – Night and Day (Porter) 2 – All I Do Is Dream Of You (Brown, Freed) 3 – Make Love to Me 4 – I Don't Know Why 5 – Tea for Two (Youmans, Caesar) 6 – And the Angels Sing (Elman, Mercer) 7 – I'm Confessin' [That I Love You] (Neiburg, Reynolds, Daugherty) 8 – Why Do I Love You? (Kern, Hammerstein) 9 – You're My Everything (Warren, Young, Dixon) 10 – Cheek to Cheek (Berlin) 11 – I've Grown Accustomed to Her Face 12 – Bei Mir Bist du Schön (Cahn, Chaplin, Jacobs, Seconda)

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Pubblicazione: 1959 Dot Records LP; 1994 Jasmine CD Strictly Prima 1 – If You Were the Only Girl (Grey, Ayer) 2 – Judy (Carmichael, Lerner) 3 – 5 Months, 2 Weeks, 2 Days (Donaldson, Morris) 4 – That's My Home (Robin) 5 – Sing, Sing, Sing (Prima) 6 – Gotta See Baby Tonight (Prima, Stock, James) 7 – Felicia No Camicia (Drake, Livingston, Hoffman) 8 – Moonglow (Mills, Delange, Hudson) 9 – Bourbon Street Blues (Prima, Smith, Belle) 10 – Fee Fie Foo (Prima, Smith, Belle)

Pubblicazione: 1959 Capitol Records LP

Louis Prima Pubblicazione:1959 Rondo Records LP

Louis Prima & Keely Smith Hey Boy! Hey Girl! 1 – Hey Boy, Hey Girl (Thomas, McLollie) 2 – Banana Split for My Baby (Prima, Irwin) 3 – You Are My Love 4 – Fever (Cooley, Davenport) 5 – Oh Marie (Prima, DiCapua) 6 – Lazy River (Carmichael, Arodin) 7 – Nitey Nite 8 – When the Saints Go Marching In 9 – Autumn Leaves (Mercer, Prevert, Kosma)

Pubblicazione: 1959 Capitol Records LP

Wildest Show At Tahoe, 1958 Pubblicazione: 1957 Capitol Records LP

Las Vegas Prima Style Pubblicazione: 1958 Capitol Records LP

Wildest! 1 – Just a Gigolo/I Ain't Got Nobody (Caesar, Graham, Williams, Casucci, Brammer) 2 –[Nothing's Too Good] For My Baby (Kay, Patrick, Prima, Eddy) 3 – Lip (Klages, Knight)

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4 – Body and Soul (Green, Heyman, Sour, Eyton) 5 – Oh Marie (Prima, DiCapua) 6 – Basin Street Blues/When It's Sleepy Time Down South (Rene, Williams, Rene, Mace) 7 – Jump, Jive, An' Wail (Prima) 8 – Buona Sera (DeRose, Sigman) 9 – Night Train (Forrest, Simpkins, Washington) 10 – You Rascal You (Threard)

Pubblicazione; 1957 Capitol Records LP; 2000 Creative Sounds CD (rimasterizzato nel 2006)

Call of the Wildest 1 – When You're Smiling [The Whole World Smiles With You]/The Sheik of Araby (Fisher, Goodwin, Smith, Snyder, Shay, Wheeler) 2 – Autumn Leaves (Mercer, Prevert, Kosma) 3 – I've Got the World on a String (Arlen, Koehler) 4 – Blow, Red, Blow 5 – Pump Song (Lerner, Whiting, Fields) 6 – There'll Be No Next Time (Berry, Josea) 7 – Pennies from Heaven (Burke, Johnston) 8 – Birth of the Blues (Brown, DeSylva, Henderson) 9 – Closest to the Bone (Jones) 10 – Sentimental Journey (Brown, Green, Homer) 11 – When the Saints Go Marching In

Pubblicazione: 1957 Capitol Records LP

Return of the Wildest Pubblicazione: 1955 Dot Records LP

Breaking It Up, 1951 1 – Eleanor (Paone) 2 – Shake Hands with Santa Claus (Hilliard, DeLugg) 3 – Ooh-Dahdily-Dah (Prima, Smith) 4 – Basta (Wilder, Barer) 5 – Bigger the Figure (Wilder, Barer) 6 – Boney Bones (DeMare, Eddy, Prima) 7 – One Mint Julep (Toombs) 8 – Chili Sauce (Kinberg) 9 – Oh Marie (Prima, DiCapua) 10 – Luigi (Antonio, Araco, DiLeo) 11 – Paul Revere (Darnell, Shanon, Stillman) 12 – It's Good as New [I Painted It Blue] (Charlap, Bernier) 13 – Barnacle Bill the Sailor (Robison, Luther) 14 – Shepherd Boy (Carlyle, Bagdasarian) 15 – Chop Suey, Chow Mein (White)

Pubblicazione: 1998 Columbia/Legacy CD

Together 1 – Together 2 – Paradise

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3 – Teach Me Tonight 4 – Nyow! Nyot Nyow! [The Pussycat Song] 5 – They Can't Take That Away from Me (Gershwin, Gershwin) 6 – I Can't Give You Anything But Love (McHugh, Fields) 7 – When My Baby Smiles at Me 8 – Lets Get Away from It All 9 – Mashuga 10 – Let's Call the Whole Thing Off 11 – Mutual Admiration Society 12 – Begin the Beguine (Porter)

Pubblicazione: n.d. Jasmine CD

COMPILATIONS 2007 Jump, Jive an' Wail: The Essential 2006 Live Jazz from Club 15 2005 Very Best of Louis Prima [Prism Platinum] 2005 Live from Las Vegas 2005 Boogie Woogie 2004 Twist with Keely Smith/Doin' 2004 Plays and Sings the Standards 2004 1945 2003 Swing It! 2003 Best of the War Years 2003 1944-1945 2002 St. Louis Blues 2002 Just a Gigolo [Disky] 2002 Just a Gigolo [2002] 2002 Golden Hits 2002 Complete Brunswick and Vocalion Recordings 19241937 2002 Buona Sera 2002 Brooklyn Boogie 2002 Angelina [Prima] 2001 Selection of Louis Prima 2001 Plays Pretty for the People [Collector's Choice] 2001 Just a Gigolo [Goldies] 2001 1940-1944 2001 1937-1939 2000 Volume II 2000 EP Collection 2000 Cocktail Hour 2000 1950's & 60's Broadcasts, Vol. 3: Just a Gigolo 2000 1940s Broadcasts with Keely Smith, Vol. 2 2000 1935-1936 2000 1934-1939 Broadcasts, Vol. 1 1999 Very Best of Louis Prima [Prism Leisure] 1999 Swing N Jive 1999 Rhythm Man! 1999 Call of the Wildest/The Wildest Show at Tahoe 1999 Buona Sera: The Best, the Wildest 1999 1934-1935 1998 V-Disc Recordings 1998 Pretty Music: Prima Style 1998 Louis Prima [Entertainers] 1998 Let's Fly with Mary Poppins 1998 Jump 'N' Boogie 1996 Swing with Louis Prima 1996 Original 1996 On Stage 1996 Let's Swing It 1996 Greatest Hits 1994 Louis Prima, Vol. 1 1994 His Greatest Hits 1991 Louis Prima [Capitol] 1991 Louis Prima Orchestra 1991 Jazz Collector Edition

1990 Remember 1990 Buona Sera (The Entertainers Series) 1988 Just a Gigolo [Bandstand] 1963 Plays Pretty for the People [Jazz Band] 1961 Hits of Louis & Keely 1958 Jump Jive An' Wail 1957 Zooma Zooma: The Best of Louis Prima 1956 Wild, Cool & Swingin 1956 Capitol Recordings 1956 Capitol Collectors Series 1955 Return of the Wildest 1950 Angelina [Viper's Nest] 1949 Beepin' & Boppin' 1947 Say It with a Slap 1944 Versatile Mr. Prima: Trumpet, Vocal and Hits 1944 Plays Pretty for the People [Savoy] 1937 1937-1938, Vol. 4 1936 1936, Vol. 3 1935 1935-1936, Vol. 2 1934 1934-1935, Vol.

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VIDEO 2005 That Old Magic 2001 Wildest! [Video/DVD

FILMOGRAFIA 1987 Swing: The Best of the Big Bands, Vol. 4 1967 The Jungle Book 1961 Twist All Night 1959 Hey Boy! Hey Girl! 1958 Senior Prom 1939 Rose of Washington Square 1938 Start Cheering 1937 Manhattan Merry-Go-Round 1937 You Can't Have Everything 1936 Rhythm on the Range